Il viaggio della Sises Leggi col tuo smartphone il qr-code accanto per vedere il documentario sulla traversata in nave verso i mondiali in Brasile del ’50

Rivista della UISP Emilia-Romagna areaUISP n. 14 - giugno 2011 anno XXXIII

il viaggio della Sises

La quindicesima edizione dei Mondiali Antirazzisti Proposte di turismo sportivo della Uisp Emilia-Romagna Terni-Cambridge a piedi: il mondo visto a 5 km/h

Spedizione in abbonamento postale art. 2 comma 20/c legge 662/96 filiale di Bologna area UISP n. 14 - giugno 2011 anno XXXIII sommario: In questo numero di Vittorio Martone 3 La capacità di accogliere il mondo di Vincenzo Manco 4 Nella rete di Nettuno di Francesco Frisari e Vittorio Martone 6 The movement of the people di Mario Reginna 10 Sport e viaggi nella “porosità” italiana di Nicola Alessandrini 14 Accarezzare un territorio con i piedi di Paolo De Guidi 18 Movimento in situazione di Massimo Davi e Monica Risaliti 20 In circuito con la Uisp di Mario Reginna 22 Percorsi di scoperta di Alessandro Trebbi 24 Orientarsi in un viaggio interiore di Sergio Raimondo 26 Quando le vacanze si tingono di sociale di Francesca Colecchia 28 Una parola in favore della Natura di Francesco Frisari 30

Per segnalazioni o per ricevere gratuitamente Area UISP scrivere a: [email protected] La rivista è disponibile anche on-line su: www.uisp.it/emiliaromagna/areauisp

Area UISP: periodico di sport, cultura, diritti e Redazione solidarietà a cura del Comitato regionale Emilia-Romagna dell’Unione Italiana Sport Per tutti. Direttore responsabile: Iscrizione al Registro Nazionale della Stampa presso Vittorio Martone il Tribunale di Bologna n. 4236 del 07/10/1972 Proprietario: Vincenzo Manco Redazione: UISP Emilia-Romagna Nicola Alessandrini, Francesco Frisari, Giorgio Bitonti Via Santa Maria Maggiore, 1 - 40121 Bologna Editore: UISP Emilia-Romagna Hanno collaborato: Via Santa Maria Maggiore, 1 - 40121 Bologna Vincenzo Manco, Mario Reginna, Paolo De Guidi, Progetto grafico e DTP: Mario Breda Massimo Davi, Monica Risaliti, Alessandro Trebbi, Foto di copertina: Matteo Angelini Sergio Raimondo, Francesca Colecchia, Arsea S.r.l. www.matteoangelini.com Stampa: Labanti e Nanni Industrie Grafiche Foto: Via Giuseppe Di Vittorio, 3 Matteo Angelini, Paolo De Guidi; 40056 Crespellano (Bo) Antonio Amendola, Antonio Marcello, Contatti Vincenzo Dellaversano, Novella Oliana, Shoot 4 Change; sito web: www.uisp.it/emiliaromagna e-mail: [email protected] Ufficio stampa e comunicazione Uisp Modena telefono: 051-225881 345-6945336 Ufficio stampa e comunicazione Uisp Emilia-Romagna Numero chiuso il 29 giugno 2011

Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana area UISP n. 14 - giugno 2011 anno XXXIII 3 in questo NUMERO

di Vittorio Martone

«Gaeta’, chi parte, sa da che cosa fugge ma non sa che cosa cerca». A dirlo con tono un po’ da sapu- tello che la sa lunga della vita, e

citando Montaigne (ma spaccian- area do per proprio l’aforisma), è Lello Arena rivolto a Massimo Troisi nella scena iniziale di Ricomincio da tre, quando l’amico gli confes-

sa la sua decisione di andarsene UISP da Napoli. Una volta giunto a Fi- renze, il Gaetano interpretato da Troisi, parlando delle sue origini, avrà difficoltà a farsi percepire dagli altri come viaggiatore. Per (quasi) tutti l’equazione «napole- tano = emigrante» sarà risolutiva ed efficace. E lui invano proverà a contestarla. Il ricordo di questo

film mi fa pensare che in effetti Foto di Matteo Angelini www.matteoangelini.com dentro l’idea stessa del viaggio c’è sempre un piccolo elemento poste di turismo sportivo della ricorda in un suo articolo, citan- riferibile alla fuga. E fuga e al- Uisp in Emilia-Romagna. Paolo do proprio Thoreau, anche uno lontanamento, inevitabilmente, De Guidi invece ci ha riportato dei nostri collaboratori – ovvero mettono in gioco il concetto di lontani da casa, a piedi per l’Eu- lo svolgimento lungo una linea di identità. ropa a scoprire un mondo vis- quel numero impressionante di suto a cinque chilometri all’ora. metri o di chilometri che in gene- In questo numero di Area Uisp La rubrica “Ricerca, innovazione re copriamo in maniera circolare ci siamo buttati a capofitto e formazione” ha presentato un nei tragitti della nostra quotidia- sull’identità del viaggio e sulle libro di imminente uscita incen- nità. E non c’è nulla di titanico tappe che lo costituiscono: dalla trato sulle innovazioni derivanti (come si capisce anche in questi partenza, meditata e organizzata dai movimenti della mente negli racconti di viaggio), nulla che oppure folle e improvvisa, fino al sport di situazione. Con le Leghe sappia di impresa. Dentro a un ritorno, con le sue malinconie, le Uisp Emilia-Romagna ci siamo viaggio ci sono più che altro re- sue riflessioni. La parte al centro divertiti a scoprire diverse propo- lazioni, con sé e con gli altri, e è quella più difficile da descrive- ste di attività legate alla locomo- racconti. ❖ re o da farsi raccontare. Noi ci zione (in auto o in bici) e al cam- abbiamo provato in vario modo. mino interiore (con le discipline Innanzitutto con il consueto con- bionaturali). Abbiamo chiuso tributo di Vincenzo Manco, pre- con le indicazioni di Arsea srl sui sidente Uisp Emilia-Romagna, vincoli giuridici nell’organizza- e le riflessioni derivanti da un zione di viaggi e trasferte e con viaggio nel sociale. Poi ci siamo la “provocatoria” recensione di dedicati a un reportage, per in- Francesco Frisari su Camminare contrare in giro per l’Italia vecchi di Henry David Thoreau. calciatori che andarono a giocare in nave i mondiali in Brasile nel Rispetto alla sentenza di Lello/ 1950. Dal racconto di uno stra- Montaigne, noi partendo più o no “ritiro” siamo passati al rac- meno sapevamo cosa cercava- conto dei Mondiali Antirazzisti, mo. Non sappiamo ancora bene giunti quest’anno alla quindice- quello che abbiamo trovato. Ma sima edizione che sarà dedicata ci riportiamo indietro l’aver ri- ai temi della migrazione e della cordato a noi stessi che, indipen- libera mobilità. E poi siamo an- dentemente dal mezzo con cui dati in casa nostra per scoprire lo si affronti, il viaggio è spesso con Nicola Alessandrini le pro- un semplice atto di libertà – lo 4

Uno sguardo sulla lentezza come strumento ] di rinnovamento dell’uomo, alla luce dei recenti cambiamenti

area area politici e sociali in Italia

UISP La capacità di accogliere il mondo

di Vincenzo Manco te determinato un risveglio delle portare davvero verso una for- coscienze che è cresciuto di gior- ma di reciproco riconoscimen- no in giorno, fino a determinare to da cui far scaturire forme di «Viandante, il sentiero non è al- “l’uno-due” di amministrative e sussidiarietà in grado di dare tro che le orme dei tuoi passi. referendum. La Uisp, in questo risposte complessive ai bisogni e Viandante, non c’è sentiero, il nuovo viaggio, è parte attiva. È ai desideri delle persone e delle sentiero si apre camminando». attore protagonista per il contri- comunità. Ciò può accadere se Mi piace citare questo pensiero buto fattivo offerto nella mobilita- anche noi cominciamo a fare un di Antonio Machado, poiché cre- zione sociale, nell’affermare che lavoro costante che deve inci- do possa rappresentare al meglio i diritti fondamentali riguardano dere su una più chiara identità ciò che è accaduto di recente nel e devono essere riconosciuti a culturale e un profilo e un trat- nostro paese. La società civile si tutti, nessuno escluso. In parti- to ben riconoscibili, insieme alla è rimessa in cammino. Abbiamo colar modo i risultati dei referen- formazione e all’affermazione di vissuto per anni da turisti, da dum ci consegnano una voglia dirigenti ad ogni livello che sia- consumatori cioè di uno spazio di cambiamento molto estesa ed no all’altezza dei nuovi compiti. pubblico non più luogo di con- una prorompente rivolta mora- La nostra maggiore penetrazio- fronto e di costruzione di una le contro le degenerazioni della ne sociale può essere raggiunta coscienza critica bensì sede per vita pubblica tali da incidere, a se, per salire su questo treno in la compravendita del pensiero al mio avviso, sui meccanismi della corsa: regaliamo un biglietto alle miglior offerente. Ciononostante stessa rappresentanza. In questi migliaia di società sportive che i cittadini, assopiti per anni e co- giorni è, pertanto, emersa anche presidiano costantemente il ter- stantemente obnubilati dalla tv, la debolezza delle forme tradizio- ritorio perché possano essere i hanno dato una risposta forte e nali della politica che non sono terminali del cambiamento cul- si sono voluti riappropriare del autosufficienti nel rappresentare turale in atto. È a quel livello che proprio destino. Da turisti con- i cittadini, né tantomeno posso- noi dobbiamo cominciare a par- sumatori a viandanti protagoni- no essere il tramite esclusivo tra lare per ampliare la base dei pra- sti, questo è stato finalmente il cittadini ed istituzioni. ticanti e ridurre sempre di più il salto qualitativo che ha sorpreso numero dei sedentari. Abbiamo tutti gli analisti e gli addetti ai È qui che si apre uno spazio che cioè la necessità di aprire un lavori. è tutto da riempire e che, que- confronto serrato sulle oppor- sta forse la vera novità, non lo si tunità che si stanno affacciando Un percorso, che parte da lonta- vuole occupare nemmeno contro nelle nuove forme della cultura no e affonda le radici nella ma- i partiti, bensì insieme ad essi, del movimento in modo da per- nifestazione organizzata dal mo- apprestandosi a percorrere una mettere alle nostre società spor- vimento delle donne nel febbraio strada a tappe, le quali sono tut- tive di giocare un ruolo da prota- scorso e che ha indiscutibilmen- te da decidere ma che possono goniste e di stare più in sintonia 5 casioni di sport cerca di superare riappropriandovi della libertà e le difficoltà della vita, la solitudi- della voglia di dedicarsi al pro- ne, la fatica familiare e la preoc- prio benessere. Rallentate il rit- cupazione del futuro incerto. Ed mo. Ascoltate gli altri e rivolge- ognuno è pronto a consegnarti te maggiore attenzione alle cose un pezzo della propria esistenza, che vi circondano. E indulgete, una tappa della propria vita. perché no, al dolce far niente. In un mondo spinto dalla fretta È questo in fondo il senso del (di arrivare primi, di diventare viaggio che si può fare nella grandi, potenti e ricchi), a volte Uisp: sta nel fermarsi a sentire fa bene resistere all’imperativo chiunque abbia una storia da della velocità e dell’efficienza. In- raccontare, sulla propria vita e somma, assaporate ogni giorno e

le passioni che l’hanno segnata, ogni istante sino in fondo. area da quelle prettamente sportive a quelle di vita vissuta. Fatevi invi- Quando la Uisp parla di sport tare in una qualche cena sociale di cittadinanza intende proprio delle tante polisportive sparse questo, considerare il territorio

sul territorio e coglierete la bel- complessivamente inteso, dove UISP lezza dei racconti spesso comici, il cittadino si muove, si esprime a volte tragici se non addirittu- e realizza le proprie relazioni so- ra assurdi che dirigenti, atleti e ciali, come una grande palestra genitori hanno vissuto nei loro all’aperto dove la ricerca del be- viaggi verso le varie rassegne o nessere della persona, premessa gare finali delle singole discipli- per raggiungere quello collettivo, ne. Groviglio di emozioni che non sia il vero scopo del nostro picco-

Foto di Matteo Angelini www.matteoangelini.com tutti però riescono o sono riusci- lo viaggio quotidiano. Non è forse ti a vivere. Penso a tutte quelle questo il grande messaggio che squadre di calcio che non hanno arriva dalle tornate elettorali? con la recente cultura europea avuto modo di partecipare alle Dare più spazio e responsabilità in tema di attività motoria. quindici edizioni dei Mondiali ai cittadini organizzati, al privato Antirazzisti per una serie di im- sociale, all’associazionismo vero! C’è un bel disco di Francesco pedimenti normativi e burocrati- Guccini del 1984 intitolato Fra ci che violano i diritti fondamen- In settembre abbiamo l’appunta- la via Emilia e il West che potreb- tali dell’uomo riferiti allo status mento dell’assemblea nazionale, be farci da colonna sonora in un di “straniero”. Fino alla tragedia un’altra tappa del nostro lungo ipotetico viaggio immaginario da del Mediterraneo, un mare che viaggio che dura da ben sessan- Piacenza a Rimini – e non solo purtroppo è da tempo conside- tatre anni. Sarà l’occasione per – per capire quante opportunità rato la fossa comune di coloro riaprire un confronto dentro e di sport la Uisp mette in campo, che vedono il proprio viaggio del- fuori il movimento sportivo sulle che si traducono tutte in occa- la speranza trasformarsi in una politiche pubbliche per lo sport sioni di relazioni sociali che van- grande sofferenza fino all’epilogo nel nostro paese, per stringere no dal rapporto tra genitori e figli tragico della morte. alleanze politiche e istituzionali nell’attività “Primi Passi” fino allo al fine di rilanciare una politica e scambio interculturale proprio A volte però il viaggio è dietro una cultura riformiste che sap- della Lega Sport e Giochi Tra- l’angolo di casa, perché non c’è piano tener conto degli indirizzi dizionali, che mette a confronto sempre bisogno di percorrere europei in materia di sport ed giochi di vari paesi del mondo. E chilometri, di varcare gli oceani attività motoria. Scriveva Pierre vogliamo aggiungere la passio- per conoscere luoghi, cose e sto- Sansot: «La lentezza si riconosce ne dei nostri dirigenti volontari, rie straordinari. Basta mettersi dalla volontà di non accelerare i degli educatori, tecnici, arbitri, una tuta e cominciare a pas- tempi, di non lasciarsi mettere giudici che quotidianamente seggiare oppure a camminare fretta, ma anche di aumentare sono nelle palestre, sui campi di in modo intensivo in un parco la nostra capacità di accogliere il gioco, nelle piscine e che vivono urbano o in un bosco. A volte è mondo e di non dimenticarci di a contatto diretto con le perso- bello prendere la bicicletta e di- noi stessi strada facendo». ❖ ne, siano esse nostri tesserati o rigersi presso uno degli appun- meno. Mi è capitato spesso di tamenti cicloturistici, organiz- ascoltarli e di sentire raccontare zati dalla nostra associazione, momenti della loro quotidianità che coniugano attività sportiva che potrebbero essere conside- e conoscenza del territorio. Pro- rati assolutamente fotogrammi vate a godervi il profumo dei di un film, di un lungometraggio sentieri, a inebriarvi le narici attraverso il quale si dipanano dell’essenza dei fiori e delle pian- le mille storie di vita quotidiana te. Provate a chiudere gli occhi e della gente che attraverso le oc- a lasciarvi andare con lentezza, 6 Dopo il disastro aereo del , la nazionale italiana di calcio andò in nave a giocare i Mondiali del 1950 in Brasile. Arrivarono sfiancati dalla traversata per venire eliminati subito. Abbiamo incontrato quattro testimoni di quella squadra: area area , , Osvaldo Fattori, Egisto Pandolfini UISP

Nella rete di Nettuno

di Francesco Frisari e Vittorio Martone foto di Matteo Angelini

Amadeo Amadei, a 90 anni com- cesso», ricorda Egisto Pandolfini. piuti, va ancora in macchina tut- Classe 1926, centrocampista to- te le mattine a lavorare nel forno scano con una carriera fra Fio- di famiglia a Frascati, distrutto rentina, Roma e Inter, ha passa- dalla guerra e che ricostruì grazie to poi una vita intera a crescere ai guadagni di calciatore. È stato talenti per la società viola. Rac- centravanti della Roma scudet- conta Osvaldo Fattori: «Quanto s e m - tata nel 42/43 prima, dell’Inter mi piaceva quella squadra. In pre perso», per poi e del Napoli poi; grazie alla sua nazionale avrei voluto giocare rifarsi – è lui stesso a sottoline- notorietà nel ’52 fu anche elet- cinque minuti con loro, ma sono arlo – con cinque o sei gol nella to consigliere comunale a Roma stato convocato troppo giova- partite casalinghe. «Mi ricordo con 17mila preferenze. Nel marzo ne». Veronese del 1922, mediano quando sono morti, uscivo dal 1949, al ritorno da una tournée dell’Inter, ancora oggi, a 89 anni, cinema. Mi fermano, mi dicono: in Spagna con la nazionale, era ogni pomeriggio è sui campi del- “Casari, è caduto l’aereo del Tori- seduto in aereo accanto a Eu- la Fulgor Appiano a insegnare no!”. “Ma cosa te contet sü?”. Ar- sebio Castigliano, mediano del ai bambini quella tecnica che lo rivo a casa, mia madre mi dice: Torino. «Ricordo che mi disse: portò in azzurro. «All’epoca c’era “Ha chiamato il presidente, sei il “Guarda quanto è bella… ecco il ct Pozzo, quello delle due cop- capitano, preparati che domani Superga!”». Due mesi dopo, il 4 pe del mondo, e non potevo dir- devi andare”. “Ma io vado anche maggio del ’49, il Grande Torino, gli: “Mister, mi faccia fare alme- adesso!”». Non c’è molto tempo che aveva vinto quattro scudet- no cinque minuti in modo che lo per piangere i campioni: la pri- ti consecutivi e si apprestava a possa raccontare”». ma partita della nazionale, con conquistare il quinto, si schiantò l’Austria, è a sole due settimane proprio sulla basilica di Super- Ai funerali parteciparono 500mila dalla tragedia. «Il Torino dava ga, tornando da un’amichevole persone e tutti i nostri intervistati sette, nove, a volte dieci gioca- a Lisbona. «Il crollo di un’opera» erano presenti. Giuseppe Casari, tori alla nazionale. E quindi la titolò il Corriere dello Sport, e la classe 1922, all’epoca portiere dovettero rifare completamente – domenica successiva le partite dell’Atalanta prima di trasferirsi racconta Pandolfini – con i pochi vennero precedute da un minuto poi al Napoli, partecipò a quel- che già ne facevano parte: Boni- di silenzio in tutto il mondo. «Non lo cerimonia in rappresentanza perti, Cappello, Carapellese». Ci era una squadra qualunque. Per della sua squadra. È fra i pochi a fu poi da scegliere come arrivare chi li incontrava non perdere o potersi vantare di aver sconfitto ai mondiali in Brasile, aereo o perdere con un gol era un suc- quel Torino, «che a ha nave. «La federazione ha creduto 7 opportuno, giustamente, anda- rati i giornali! Il giovedì c’è re per mare. Però partecipare a allenamento della naziona- una coppa del mondo con una le, correvamo sul campo, preparazione di 15 giorni su una mi si avvicina e mi fa: “Non nave…» ti preoccupare, a te non te la faccio”». Casari racconta an- La nuova nazionale che la convivenza con gli altri da presidente due portieri di quel mondiale. aveva costruito pezzo dopo pez- Il titolare Lucidio Sentimen- zo il Grande Torino; ora viene ti IV, membro di una storica chiamato a formare e allenare famiglia di calciatori, «giocava la nuova nazionale, con gioca- anche ala e tirava bene i rigori. tori d’esperienza e giovani pro- Avevamo rapporti un po’… Una mettenti. Al mondiale andran- volta venne con la Juventus a area no: Amadei, Annovazzi, Blason, Bergamo e sullo 0-0 l’arbitro Boniperti, Campatelli, Cappel- fischia il rigore per loro. Viene lo, Caprile, Carapellese, Casa- su lui, segna e poi mi fa il ge- ri, Fattori, Furiassi, Giovanni- sto dell’ombrello. Io lo rincorro. ni, Lorenzi, Magli, Mari, Moro, Ostia, ho preso due domeniche UISP Muccinelli, Pandolfini, Parola, di squalifica». E c’era poi Giusep- Remondini, Sentimenti, Tognon. pe Moro, la “vittima” di Lorenzi, Amadei ha ventinove anni, Fat- portiere di grande talento, spe- tori ventotto, Pandolfini ne ha cializzato nei rigori, nel pararli ventiquattro e Casari, terzo por- però: «Era matto! Una volta sia- tiere di quella spedizione, è an- mo a fare l’allenamento con la g i r a che lui ventottenne. Il capitano è nazionale a Genova. Dov’è Moro? una leggenda, che , attaccante Dov’è Moro? Non lo si trovava. Casari di fronte a Pio XII, inve- approdato al Torino dopo Super- Prende e arriva in elicottero». ce di baciare l’anello, gli avrebbe ga, e in avanti con lui c’è Gino semplicemente stretto la mano Cappello, una carriera quasi Papa, paura e cornetti dicendo: «Piacere, Casari!». «So per intero al Bologna – «un lu- Racconta Gianni Brera nella sua chi l’ha messa in giro quella natico, ma che metteva la pal- Storia critica del calcio italiano: voce: il Salvi, giocava con me ala la in tasca», ricorda Pandolfini. «Aldo Bardelli ha paura a volare, sinistra a Bergamo. Figurati se , che guide- e lo confessa pubblicamente. […] non so il cerimoniale!». A Napo- rà la Juve prima dal campo e poi Non è ancora trascorso un anno li il sindaco consegna gobbetti come presidente, non ha ancora dalla sciagura di Superga: anche d’avorio, corni di corallo, piccoli 22 anni ed è il giovane talento chi avrebbe pudore a dichiarar- ferri di cavallo: a ognuno un por- della squadra. Altro juventino si fifone accetta che si raggiun- tafortuna anche se nessuno dei è il difensore , «un ga il Brasile per nave». Bardelli presenti se lo racconta. La par- gran signore, anche in campo», era una figura interessante: sia tenza invece è rimasta impressa: quello della rovesciata delle figu- caporedattore del quotidiano bo- chi ricorda il sogno realizzato, rine Panini – peccato che a quei lognese Stadio, sia allenatore di chi la folla accorsa. «Porca mise- mondiali furono proibite proprio questa nazionale insieme a Novo, ria! – dice ridendo e trasognato le rovesciate. Ma fra i compagni che però raggiunse Rio diretta- Pandolfini, che rivive il suo en- della nazionale ce n’è uno di cui mente in aereo. Si parte da Napoli tusiasmo di ragazzo – Era tutto ci parlano tutti: , il 3 giugno, dopo i saluti a Roma bello, il molo di Napoli era come attaccante dell’Inter, detto “Vele- di tutte le istituzioni, Andreotti e il molo di New York. Andare a un no” – sarà un caso, ma venenum Papa compresi. A tal proposito mondiale, sono cose bellissime in latino significa tanto medici- na quanto veleno, e Lorenzi in effetti, pur nelle sue ruvidezze e provocazioni sul terreno di gioco da cui il soprannome, durante i ritiri e in quel viaggio fu un vero e proprio antidoto contro la noia. «Era divertente – dice Fattori, che ci ha giocato insieme tanti anni nell’Inter –, sempre a far scherzi, non pensava mai alla partita. Poi quando va in campo non vuol perdere». «Mi ricordo – afferma Casari – un’Inter-Lucchese con Moro in porta. Lorenzi dopo aver segnato prende il pallone e glielo dà. Dice: “To’, la ciliegina”. Figu-

Amedeo Amadei, detto “il fornaretto”, è stato attaccante della Roma, dell’Inter e del Napoli. È nato a Frascati nel 1922 «Campionati mondiali 1950 Brasile “Il collegio galleggiante”». La cartolina che gli azzurri inviarono da San Paolo al Corriere dello Sport 8 da ricordare anche nelle sconfit- derazione aveva imposto su tutti pesci volanti te». Casari: «A Napoli è stato uno i cablogrammi. Quel pezzo rac- sul ponte – ri- spettacolo. Tutti volevano l’auto- conta, dopo soli cinque giorni di corda Casari grafo. Poi siamo partiti con ‘sta navigazione, lo spaesamento dei –. Una cosa nave piccolina», la motonave Si- giocatori e l’insinuarsi del dub- favolosa. Ai ses, di proprietà degli Agnelli. bio, che all’arrivo diventò certez- due pia- za, di aver sbagliato ad andare in ni di sotto Il (tipico) collegio galleggiante nave, non solo per il complicarsi c’erano gli A sessant’anni di distanza quel della preparazione atletica. Fat- emigranti, viaggio sembra irreale e mitico, tori: «Una volta il mare si è scate- che non forse più di quanto i suoi prota- nato. Ho pensato: qui finisce che potevano gonisti siano disposti a ricono- affondiamo!». Lo stare attenti al venir su scere e rievocare. Come passa- cibo, gli allenamenti e la neces- neanche area area vano il tempo sopra quella nave sità di passare il tempo, caratte- a vederci “piccolina”? «Giocavamo a carte, ristiche di tutti i ritiri, dovevano per via e che dovevamo fare?!» sbotta lì sottostare alle condizioni del di dieci abbastanza contrariato Amadei, mare, del viaggio e della nave. Il membri della che avrebbe preferito, come tutti ponte era troppo piccolo «ma bi- federazione che controllavano».

UISP coloro che abbiamo intervistato, sognava pur allenarsi – racconta Dirigenti che però allo stesso tem- andare in aereo. Come si alle- Fattori –, e tante volte il pallone po parteciparono ai molti scherzi navano? «La stampa disse che puff, se ne andava via in mare. Il di quel viaggio. I cablogrammi giocavamo a pallone, ma quan- tempo non era bello ma neanche raccontano del capitano Cara- do mai! Non facevamo altro che brutto, e però lo sentivo ugual- pellese calato in acqua a toccar allenamenti con la palla medi- mente e non potevo mangiare. la fantomatica linea dell’equa- ca. Che poi in nave non c’erano D’altronde la Sises non era una tore che si diceva portasse for- nemmeno i giornalisti!». Amadei grande nave, si ballava anche tuna; di feste in maschera, fra non stima particolarmente la per quello». cui una con il dirigente Berretti categoria, e forse per questo ha Molti giocatori fin da subito co- – l’incaricato della censura – ve- dimenticato che a bordo c’era- minciarono a ingrassare. «Io ho stito da Nettuno ad officiare un no Gianni Reiff e Nino Oppio, preso 3 chili in quindici giorni processo con al suo fianco gian- che via cablogramma inviavano – dice Pandolfini, che ricorda di nizzeri e regina interpretati dai giornalmente le loro cronache al aver sempre sofferto le rigide die- vari membri della squadra; di Corriere dello Sport e al Corriere te da atleta – ma così anche altri. un finto telegramma, architet- d’Informazione. Oltre a loro c’era Che poi c’era chi rimaneva anco- tato ai danni di Berretti da Reiff anche Aldo Campatelli, membro ra tranquillo e chi aveva un po’ e Oppio, con cui la federazione di quella nazionale e dell’Inter, perso la testa e al primo pallone intimava il ritiro dalla competi- che raccontava quel viaggio per che gli capitava, pum!, lo but- zione e l’immediato ritorno della La Stampa dal punto di vista di tava in acqua». Tutti ricordano nave. D’altronde altre squadre un giornalista-giocatore. Nella l’immagine dei palloni che cade- spaventate dal viaggio, come la tappa a Las Palmas, alle Cana- vano nell’oceano (tranne Amadei Francia, avevano già deciso di rie, Reiff inviò per posta aerea che, come visto, nega proprio che non partecipare a quei mondiali. un articolo al suo giornale, supe- ci fossero) e da qui nasce molto L’atmosfera è quella di un «colle- rando così la censura che la fe- della leggenda di questa storia. gio galleggiante», come scrissero Dalla stampa ab- i giornali, ma nella memoria dei biamo saputo che nostri intervistati non sembra in effetti i palloni quasi esserne rimasta traccia; c’erano ma, con- i ricordi vanno essenzialmente ferma Casari, solo alla cattiva condizione atletica da pallavolo. Fini- cui li ridusse la nave e a come rono comunque questo influì sul mondiale che molto presto, «Ne stavano per giocare. D’altronde avevamo cento – l’unico allenamento a terra in ricorda Pandolfini due settimane fu quello di Las –, andarono tutti Palmas. Amadei ne parla come in mare ai delfi- di «uno schifo», mentre Pandol- ni che ci segui- fini e gli altri ricordano tutti la vano». I giocatori grande prestazione di Cappello: si diedero così «Fece 3-4 gol. Il difensore Parola alla boxe, al ping addirittura andò via dal campo, pong, al lancio di ché l’aveva ubriacato. I giornali cerchietti, men- scrissero, o Bardelli [il giornali- tre continuava sta-allenatore, ndr] fece scrivere, la strana vita di che se persisteva quella forma bordo. «Al matti- avrebbe vinto da solo. Non beccò no trovavamo dei palla la prima partita!».

Egisto Pandolfini, centrocampista di Fiorentina, Roma e Inter. È nato a Lastra a Signa (Fi) nel 1926 9 area area UISP Giuseppe Casari, portiere di Atalanta e Napoli, nato a Martinengo (Bg) nel 1922

Ributtati in mare dalla Svezia, ridore più che un tecnico, il gol le esce invece malamente, ma si anzi in aereo che feci era ad inizio 2° tempo e continuerà a raccontare la storia Prima dell’arrivo festoso a San- con la poca preparazione ero già del viaggio della Sises, della tra- tos si fa tappa a Rio, accolti da stanco; Carapellese fa un cross, gedia che l’aveva preceduto, degli moltissimi italiani sulle barche arrivo, quando uno è stanco che allenamenti sul ponte e dei pal- davanti al porto; dopo neanche fa? ci picchia dentro. Poteva fi- loni che cadevano in mare ai del- cinque giorni si debutta, distrut- nire alla bandierina, e invece va fini. Come ci ha detto Pandolfini, ti dal viaggio, il 25 giugno contro nel sette della porta. “Gran gol le avventure sono belle cose da una Svezia con molte riserve che di Pandolfini”, dissero, ma son ricordare, anche nelle sconfitte. ci batte 3 a 2. La formazione esce combinazioni che nel calcio ca- Anche perché ogni tanto le storie da litigi, «furiosi» secondo Brera, pitano e che molti raccontano delle sconfitte sono più belle di fra Novo e Bardelli, e scelte legate diversamente». A questo punto quelle delle vittorie. più al calciomercato, almeno se- si ha la sensazione di una sorta condo la stampa e il ricordo dei di “si salvi chi può, ognuno per nostri giocatori, tutti in tribuna la sua strada”. Per molti la deci- visto che all’epoca non c’erano sione di tornare in aereo era già cambi. Fattori: «Pensavo di es- stata presa nel viaggio di andata. serci, perché me lo dicevan gli «L’unico che si impuntò – ricorda altri. Anche Amadei è stato fuori Amadei – fu Lorenzi. È tornato in Scarica sul tuo smartphone mentre era da far giocare». Per la nave, dopo un mese a passare da un programma per la lettu- seconda partita la squadra viene una nave all’altra e una sosta in ra dei codici a barre o, se il programma è già presente, rivoluzionata: Amadei è in campo Francia con cui si giocò tutte le leggi il qr-code direttamente con Fattori e Pandolfini. Ci sono vacanze!». per vedere il documentario 6 giorni di preparazione in più, Il viaggio della Sises. ma si gioca quando siamo già Quel Mondiale lo vince l’Uruguay eliminati, il 2 luglio contro il Pa- contro il Brasile, nella sorpresa Oppure dal tuo pc scrivi sul browser il link: raguay, che 3 giorni prima aveva generale e nel lutto di una finale www.uisp.it/emiliaromagna/video/sises pareggiato 2 a 2 con la Svezia. Le persa in casa. La nostra naziona- gambe stanno meglio e si vince inutilmente 2 a 0, gol di Carapel- lese e Pandolfini (al debutto in nazionale), che non doveva nem- meno giocare. «Quando a pranzo han dato la formazione, e non c’ero, non ho retto e son scap- pato a piangere in camera. Sento bussare, arrivano i dirigenti e poi tutta la squadra, e mentre parla l’allenatore fa il mio nome e dice “Giochi tu, è meglio tatticamen- te”. Io ero sul lettino che ancora mi asciugavo le lacrime! Poi in campo ebbi fortuna. Ero un cor-

Osvaldo Fattori, mediano dell’Inter, nato a Verona nel quartiere San Michele Extra nel 1922 10 Migrazione e diritto alla mobilità sono i temi su cui si concentra la quindicesima edizione dei Mondiali Antirazzisti, in programma

a Castelfranco Emilia dal 6 al 10 luglio Shoot 4 Change

The movement of the people Foto di Antonio Marcello area area UISP

di Mario Reginna diritto della persona, avvalorato il rapporto “Italiani nel in ciò proprio per la sua capaci- «Exodus, movement of Jah tà di produrre socializzazione e people!». Cantava così Bob Mar- mondo” ricorda aggregazione, tutela della salute, ley in una sua canzone del 1977. apprendimento simbolico delle In realtà, toccherebbe puntua- la nostra storia migratoria regole della convivenza e del ri- lizzare che l’esodo non è un mo- proprio mentre la recente spetto. Ma il binomio sport e mo- vimento riservato alla sola gente bilità ricorda pure che lo sport del dio del culto rastafariano. In migrazione verso le può fungere da validissimo stru- quest’anno particolare che è il mento per riavvicinare persone 2011 in ambito europeo i flussi nostre coste viene apparentemente distanti, visto migratori dal nord Africa si sono strumentalizzata che nel movimento del corpo si infatti ampiamente intensifica- parlano linguaggi comuni. ti dopo le rivoluzioni e le guerre Australia. Il rapporto ricorda poi che hanno interessato la Tuni- altre cifre significative: 30 milio- Si completa così il quadro teorico sia, l’Egitto e stanno ancora in- ni di italiani emigrati nel corso di dentro cui si muoverà la manife- teressando la Libia. Questo per 150 anni e un numero di oriundi stazione dei Mondiali Antirazzi- citare i casi più conosciuti, ma nel mondo che si aggira tra i 60 sti, in programma dal 6 al 10 lu- bisogna ricordare anche l’Alge- e gli 80 milioni. glio. Nulla di meglio poi, per una ria, il Marocco e il territorio Sa- festa contro il razzismo e che harawi, l’Iran e la Siria, lo Yemen Il rapporto “Italiani nel mondo” parla di migrazione, che rendersi e il Bahrein, per scendere poi ci ricorda la nostra storia migra- essa stessa itinerante. Infatti la fino al Sud Sudan. La particola- toria proprio mentre la recente sede che ospiterà quest’anno i rità del 2011 sta però anche nel migrazione verso le nostre coste Mondiali, dopo le ultime quattro fatto che in quest’anno ricorrono viene strumentalizzata per ca- edizioni svoltesi a Casalecchio le celebrazioni per il 150esimo valcare paure e dare spazio alla di Reno, sarà quella del parco di anniversario dell’unità d’Italia: recrudescenza di atteggiamenti Bosco Albergati a Castelfranco un’occasione per provare a ri- razzisti. La Uisp Emilia-Roma- Emilia, in provincia di Modena. flettere sulla storia (anche mi- gna ha basato su queste ed altre «È una sorta di ritorno al pas- gratoria) di questo paese, come riflessioni la propria scelta di de- sato – afferma Carlo Balestri, ricorda anche il sesto rappor- dicare la quindicesima edizione responsabile dell’organizzazione to sull’emigrazione “Italiani nel dei Mondiali Antirazzisti, la sua dei Mondiali Antirazzisti – con mondo”, a cura della Fondazione annuale festa dello sport contro una situazione un po’ più inti- Migrantes della Conferenza epi- tutte le discriminazioni, proprio ma che assomiglia ad un vero e scopale italiana. Questo lavoro, al tema della migrazione e alla proprio villaggio dello sport con- presentato a Roma martedì 21 difesa del diritto alla mobilità. tro le discriminazioni. C’è dietro giugno, sottolinea come ancora Qui subentrano i giochi di paro- però anche una riflessione di ca- oggi siano 4.115.235 gli italiani le. Provando a mettere assieme rattere economico: montare un che vivono all’estero. Si tratta sport e mobilità, a primo acchito intero villaggio nello spazio di principalmente di giovani, non sembra normale pensare a que- Casalecchio, che non era attrez- solo del sud, concentrati in lar- sta connessione come a qual- zato, comportava costi altissimi. ga misura in Europa (2 milioni cosa che esprime il diritto delle Bosco Albergati dà invece la pos- e 263 mila) e in America (1 mi- persone a praticare attività mo- sibilità di usufruire di attrezza- lione e 629 mila), con grandi in- toria. È una lettura interessante ture già presenti, per tentare di sediamenti anche in Sudafrica e che fa pensare allo sport come rendere economicamente più so-

FERRARA 11 MILANO All’interno di questi spazi si ar- ticolerà il programma dei Mon- Nonantola MODENA diali Antirazzisti. Innanzitutto la parte sportiva, con il torneo a u t di calcio a 7 che da più parti è o s t r V AI E M LI AI SAN GIOVANNI stato in passato definito come il IN PERSICETO A DA CASTELFRANCO meno competitivo del mondo. Si A1 EMILIA Manzolino gioca a squadre, possibilmente miste, per età, sesso, provenien- BOSCO za e capacità. Non ci sono arbi- Casello di ALBERGATI MODENA SUD Cavazzona tri e non è ammesso l’eccessivo Pontesamoggia Casello di agonismo; semifinali e finale Anzola BORGO PANI- vengono disputate ai rigori. Ci GALE ANCONA saranno poi i tornei di basket, area N rugby, cricket e pallavolo, questi ultimi due organizzati in manie- ra meno estemporanea rispetto BOLOGNA FIRENZE agli anni passati per rispondere

al crescente numero di squadre UISP che si cimenta in queste disci- stenibile la festa». E proprio per- centrale di questo villaggio sarà pline. Ci sarà poi ampio spazio ché di villaggio si parla, le strade la Piazza Antirazzista. Un luogo tutte le mattine in Piazza Anti- dei Mondiali Antirazzisti sono polifunzionale, in cui saranno razzista per stage di discipline state rinominate, con dediche esposti i materiali autoprodotti bionaturali come lo yoga o il qi a storici esponenti dello sport e dai gruppi che partecipano alla gong. Novità di quest’anno sarà della lotta alle discriminazioni festa e dove sarà possibile vedere la presenza di laboratori, gestiti come Tommie Smith e John Car- mostre fotografiche e partecipa- dalla neonata area Indysciplina- los, che rivendicarono il “black re ai diversi dibattiti; ma dove si ti della Uisp, in cui sarà data a power” con i loro pugni neri e farà anche attività di ginnastica tutti i partecipanti ai Mondiali “guantati” nelle Olimpiadi mes- dolce e in cui sarà possibile in- la possibilità di sperimentare sicane del ’68, Gareth Thomas, il trattenersi anche semplicemente attività come il parkour, la ca- rugbista gallese noto per aver di- ascoltando musica o con uno dei poeira, il teatro di strada e le chiarato la propria omosessuali- numerosi giochi dal mondo mes- giocolerie. Una formula nuova, tà nel 2009 abbattendo così un si a disposizione dall’Area Gioco quella dell’area Indysciplinati, enorme tabù, e Oscar Pistorius, della Uisp Emilia-Romagna. «È che punta a lavorare con le fa- corridore sudafricano che con le la nostra agorà – dicono gli or- sce giovanili mettendo a frutto sue protesi ha fatto discutere il ganizzatori – in cui mettere al le conoscenze che riguardano mondo in occasione delle Olim- centro il tema dei diritti per tutti, le attività che hanno come tema piadi di Pechino del 2008. Punto nessuno escluso». centrale la strada. E a proposito Foto di Novella Oliana Shoot 4 Change 12 di nuove generazioni, quest’anno strare come la pratica sportiva, il taristi Emilia-Romagna). Film continuerà l’esperienza avviata gioco, il corpo a corpo, possano che servono a meglio far com- nella scorsa edizione con i bam- far emergere pregiudizi e stereo- prendere le parole e i racconti bini dei centri estivi per educare tipi latenti la cui conoscenza può dei protagonisti degli incontri al gioco nella diversità. fungere da strumento di lotta ad e che vogliono rappresentare omofobia e sessismo. Venerdì un ulteriore spazio di incontro. Ogni sera ci saranno poi dibat- 8 luglio sarà invece il tempo di Quest’anno ogni sera saran- titi, proiezioni di film e concerti affrontare il tema centrale della no presenti anche gli autori dei che, come anche per i tornei e manifestazione: “Il diritto alla documentari, per commentare tutta la restante parte sportiva, mobilità”. Mobilità intesa, come insieme al pubblico le imma- saranno tutti a partecipazione appunto si ricordava in prece- gini, i retroscena, le storie che rigorosamente gratuita. «Anche denza, nei termini di libertà di hanno dato vita alla pellicola. quest’anno – sottolinea infatti spostarsi e ricominciare a vive- La programmazione si inserisce area area Vincenzo Manco, presidente re- re in un altro paese ma anche all’interno della manifestazione gionale Uisp Emilia-Romagna – come movimento sportivo, con Estate Doc – I confini della real- abbiamo scelto di conservare la le sue conseguenze positive sul- tà, giunta alla sua terza edizio- vocazione aggregativa della festa le politiche di inclusione socia- ne. Estate Doc è una rassegna di a dispetto delle problematiche le. Con la moderazione di Cécile film documentari curata da D.E-

UISP economiche derivanti dalla crisi Kyenge della rete Primo Marzo R con la partecipazione e il so- e che colpiscono anche la no- discuteranno Daniele Frigerio, stegno dell’Assemblea legislativa stra associazione». Per quanto del comitato Primo Marzo di Fi- della Regione Emilia-Romagna, riguarda i dibattiti, tutti ospitati renze, Sarah Klingeberg, porta- che da giugno fino a settembre in Piazza Antirazzista, si parte al voce della Carta migranti, Piara anima le piazze, i cortili, i porti- mercoledì 6 luglio con le “Testi- Powar della Rete Fare, Filippo ci e i parchi di alcune provincie monianze partigiane” con Bruno Miraglia dell’Arci e Ivan Lisanti della regione Emilia-Romagna. Monti detto il “Cinno” e Patrizia della Uisp/Peace Games. Sabato Cuzzani, responsabile del Museo 9 appuntamento infine con il di- Le proiezioni previste partiranno della Resistenza di Bologna. In battito “Colpe di stato”, un dialo- giovedì 7 luglio alle 21,30 con questo ormai storico appunta- go sui diritti umani attraverso le Aicha è tornata, documentario mento del mercoledì ci si con- storie e le testimonianze di chi è di Lisa Tormena, Juan Martin centrerà sulla resistenza nel stato duramente segnato dall’in- Baigorria e Gaia Vianello che modenese e, prima del dibattito, contro con le forze dell’ordine. racconta le migrazioni di ritor- sarà possibile visitare il campo di Con la moderazione di Chiara no nelle province di Khouribga, concentramento di Fossoli, dove Lambertini, membro di Amnesty Beni Mellal e Fkih Ben Salah, il ancora oggi si trovano le tracce International, si discuterà con cosidetto “Triangolo della Morte”, visibili di quello che, nel corso Paolo Scaroni, ultras Brescia principale bacino d’emigrazione del 1944, è diventato il campo 1911, Lino Aldrovandi e il gior- dal Marocco verso il sud dell’Eu- poliziesco e di transito utilizza- nalista Filippo Vendemmiati. ropa. Nel film le problematiche to dalle SS come anticamera dei legate a questo fenomeno ven- lager del Reich. Il giorno succes- Ogni dibattito pomeridiano gono affrontate da un punto di sivo sarà tempo per discutere avrà la sua ideale prosecuzio- vista di genere e concentrandosi di “Pari opportunità di generi” ne nell’offerta dei documentari in particolar modo sulle storie cercando di comprendere e illu- proposti dalla D.E-R (Documen- femminili. Venerdì 8 luglio sarà

Foto di Antonio Amendola Foto di Antonio Amendola Shoot 4 Change Shoot 4 Change 13 invece proiettato Rosarno. Il tem- si è concluso con la condanna dall’Australia) e i Boom Da Bash. po delle arance di Nicola Angri- a 3 anni e sei mesi di quattro Venerdì 8 al centro della scena sano. Il documentario racconta agenti. ci saranno poi il gruppo hip hop i fatti connessi allo sgombero di Anti L’Onesto ed i Punkreas con 500 braccianti immigrati da un Per approfondire invece il rap- la loro musica punk. Sabato 9 ex-complesso industriale sulla porto con il corpo come primo luglio arriveranno invece dalla statale tra la cittadina calabra e strumento di relazione con gli Bosnia i Dubioza Kolektiv con il Gioia Tauro avvenuto nel genna- altri sarà poi dato ampio spazio loro dub misto a musica popo- io 2010. Lo sgombero fu seguito ad un laboratorio sull’esperienza lare bosniaca. Si chiude dome- da un presidio di cittadini che corporea sviluppato dal Coordi- nica con il dj set che unirà an- “contribuì al buon esito dell’ope- namento Donne Uisp nell’ambi- cora i partecipanti ai Mondiali razione” con minacce e aggres- to del progetto europeo Olympia, nelle danze, come in programma sioni ai migranti. Un episodio a che di recente ha avuto come anche tutte le altre sere dopo i seguito del quale tutta l’Italia fu atto conclusivo la presentazio- concerti, con musica rock, ska e area costretta ad accorgersi non solo ne al Parlamento europeo del- punk. delle brutali condizioni in cui vi- la nuova Carta dei Diritti delle vono i lavoratori immigrati nel Donne nello Sport. «Questo la- Per raccontare nel dettaglio que- nostro paese, ma anche dell’al- boratorio, aperto a tutti, rappre- sta quindicesima edizione dei

to livello di odio sociale che può senta un percorso giornaliero Mondiali Antirazzisti siamo par- UISP derivare da simili situazioni di creato – spiega Rita Scalambra titi citando Bob Marley e la sua abbandono. Nella stessa serata della Lega Le ginnastiche Uisp Exodus. Se la ricca proposta sarà poi proiettato anche Next – per esprimere spontaneamen- sportiva, cinematografica, cul- Stop Lampedusa, ancora di Ni- te se stessi attraverso il gioco, la turale, musicale e gastronomica cola Angrisano, che contiene la danza, il mimo e per conoscere (non bisogna dimenticare infatti videonarrazione di tre giorni a il corpo che abitiamo. Ogni gior- gli stand di cucina emiliano-ro- Lampedusa durante gli sbarchi no ognuno di noi interpreterà magnola e dal mondo) non fos- dalla Tunisia. Sabato 9 luglio il diversi ruoli (madre, figlia, capo, se bastata a incuriosire e a far programma di proiezioni a cura dipendente, casalinga, studente) nascere la voglia di farsi un giro della D.E-R si concluderà con È lasciando poco spazio all’espres- dalle parti di Castelfranco Emi- stato morto un ragazzo. Federico sione di un altro ruolo che già lia, sarà allora il caso di con- Aldrovandi che una notte incontrò ci appartiene. Sarà un modo di cludere con un’altra citazione la polizia di Filippo Vendemmia- giocare e relazionarsi con gli altri musicale, questa volta di Gior- ti. Una narrazione che ripercor- spontaneamente, divertendosi gio Gaber. «La libertà non è star re le vicende umane e giudizia- alla ricerca della piacevolezza». sopra un albero, non è neanche rie legate alla morte di Federico il volo di un moscone, la libertà Aldrovandi, avvenuta a Ferrara Il programma si conclude poi non è uno spazio libero, libertà alle sei di mattina del 25 settem- con la grande offerta musicale è partecipazione». I Mondiali An- bre 2005 durante un control- gratuita, con band provenienti tirazzisti sono uno spazio libero lo di polizia. Da quella vicenda da tutto il mondo. Il 6 luglio ci ma, per l’appunto, a nulla servi- scaturì un’inchiesta giudiziaria, saranno i Drunk Butchers con la rà l’averlo creato senza la vostra inizialmente destinata all’archi- loro musica celtica e gli Ashpipe partecipazione. ❖ viazione, e un processo, che in con lo ska. Giovedì 7 sarà tem- primo grado il 6 luglio del 2009 po di reggae con i Mista Savona

Foto di Vincenzo Dellaversano Shoot 4 Change 14 Sport e viaggi nella “porosità” italiana area area UISP

di Nicola Alessandrini – racconta Mantovani – mossi dalla voglia di associazione, per Il 1° Rapporto Sport e Società del coinvolgere le famiglie degli atleti Censis, pubblicato nel 2008, fa nelle nostre attività». Vacanze e riferimento alla crescente rile- Sport è l’approdo di un percor- vanza del fenomeno del turismo so pluridecennale. Qualche bel sportivo. La sensibilità che il ricordo a titolo esemplificativo. mondo Uisp, da diversi decenni, Nel 1984 un gruppo di quattor- presta al legame sport-turismo- dici ciclisti ha percorso il tragitto territorio conferma, e per cer- Ferrara-Rotterdam per l’iniziati- crociera fluviale lungo il Sile fino ti versi anticipa, il dato Censis. va “Fiumi di pace”. Dopo essere alla laguna di Venezia, il Lago Abbiamo, quindi, raccolto le stati ricevuti nelle ambasciate Maggiore, le Isole Borromee e il esperienze dei nostri Comitati di Monaco e Bruxelles sono sta- Lago D’Orta. Quelle estive: gita in emiliano-romagnoli. Ne emerge ti accolti dal Console di Rotter- agriturismo nel Parco regionale una variegata rosa di proposte dam. Un altro viaggio storico del di Corno alle Scale; due settima- che spazia dalle escursioni gior- gruppo ferrarese è “Cuba per la ne in Puglia a Torre Canne, una naliere fino a vacanze di più set- pace” dell’86/87, organizzato settimana in Sardegna a Marina timane, in cui lo sport si intrec- dalla Uisp Bologna e nazionale di Orosei, una in Val di Fiemme e cia alla riscoperta della geografia e assieme all’associazione Italia- una all’isola d’Elba. I viaggi sono della nostra penisola, al tema del Cuba. In quest’occasione furono organizzati in collaborazione con viaggio e alla “pratica” dello stare inviati, via mare, due pullman varie agenzie e una decina di al- insieme nel rispetto delle finalità ristrutturati in donazione per il bergatori, per offrire prezzi sem- associative della Uisp, quali la popolo cubano. Dalla sua nasci- pre più convenienti. I numeri dal promozione di stili di vita attivi e ta, “Vacanze e Sport” ha collabo- 2002 sono cresciuti sensibilmen- la creazione di esperienze di so- rato con molti Comitati regionali te: dai 150 partecipanti annui si cializzazione. e territoriali Uisp. Vengono mes- è arrivati ai 1500. Il gruppo di se in campo più di dieci attivi- organizzatori e accompagnatori Il nostro “viaggio” inizia con il tà annue che vanno dalle gite di spazia dalle tre alle otto persone. racconto di uno storico dirigen- un giorno ai finesettimana fino «Una figura molto importante è te della Uisp Ferrara, Valeria- ai soggiorni di una o due set- quella di Ilaria Bindini – conclu- no Mantovani, responsabile di timane. Tra le mete invernali e de Mantovani – con cui collabo- “Vacanze e Sport”, un’esperien- primaverili 2010/2011: Roma, ro da nove anni e che ha portato za ferrarese che risale al 2002. Portorose in Slovenia, la Verona tutta la sua esperienza organiz- «Abbiamo iniziato quest’attività di Giulietta e Romeo, una mini- zativa nelle nostre attività». 15 rallelamente, un trekking tra un pio che lega tutte queste attività rifugio e l’altro: il “Green Busana è la promozione del movimento e Trek”. Le attività per i più giovani la differenziazione delle proposte continuano presso la colonia di a seconda delle fasce di età, cer-

Foto di Matteo Angelini Pinarella di Cervia con “7 Gior- cando di coinvolgere tutti e per www.matteoangelini.com ni da Mare” e “ Idee in mare”. Il tutta la vita. Vediamo, più nel Foto di Fausto Podavini turismo per i meno giovani na- dettaglio, i tre ambiti di attivi-

dalla collettiva [IM]POSSIBILE sce, invece, all’interno dell’area tà. Gli Under 99 della Uisp sono benessere nel ’92. «Il progetto è sempre in moto, sempre in giro, sorto da una proposta della Uisp con il loro carico di entusiasmo. nazionale “Terza Età” – spiega Hanno visto New York, Mosca, Veronesi – ma l’anno seguente ci sono andati in crociera sul Nilo, siamo mossi in modo autonomo vedranno Barcellona, si avven-

e dalle iniziali 130 presenze ab- tureranno in Messico, nei mer- area Il racconto delle proposte biamo superato, lo scorso anno, catini natalizi, senza tralasciare quota 3000». Un giornalino tri- le bellezze del nostro paese. La dei Comitati Uisp in mestrale informa oltre 7000 fa- Lega sci, invece, organizza an- Emilia-Romagna per miglie delle varie attività motorie nualmente il Centro invernale,

e turistiche. Una delle priorità, in cui ragazzi e ragazze dai 7 ai UISP unire attività motoria e commenta Daniela Prandi, «è la 13 anni possono avvicinarsi al continuità tra le nostre attività meraviglioso mondo della neve o turismo in nome della sportive e turistiche: l’operatore perfezionare le proprie capacità della palestra è lo stesso che ti praticando sci e snowboard con socializzazione e dei accompagna in gita». Il program- l’ausilio degli operatori sportivi [ ma turistico è molto variegato. volontari Uisp Area Neve. Infine, sani stili di vita ] Qualche esempio: le gite giorna- il settore movimento si occupa liere all’Acquapark della Salute delle attività motorie slegate da- Più o la Camminata a Pian Valle- gli aspetti competitivi. È rivolto a se; i week-end a Castiglioncello, tutti, per il benessere psicofisico Cecina e Bolgheri o a St. Moritz e il puro piacere di muoversi, a a bordo del suggestivo trenino piedi e in bicicletta, in mezzo alla rosso; un viaggio ad Istanbul; i natura o in città e, soprattutto, tour della Corsica e della Puglia; insieme agli altri. i soggiorni in molte località bal- neari italiane; le mete montanare Il Comitato di Parma ha avvia- di Andalo e Ziano. L’attività turi- to un insieme di iniziative volte stica della Uisp di Reggio ha un alla valorizzazione del territorio peso rilevante sia numericamen- da circa 10 anni. Ce ne parla te che economicamente sull’in- Bruno Orlandini, responsabile sieme delle iniziative. Da essa grandi iniziative: «Con le diver- Il Comitato di Reggio Emilia van- arriva un importante sostegno se proposte ricopriamo tutta la ta una lunga esperienza nel set- economico all’attività sportiva in provincia di Parma: dai comuni tore turistico e organizza viaggi e settori che da soli non reggereb- rivieraschi del Po fino al crinale gite per tutte le età. Ne abbiamo bero. Conclude Veronesi: « È un dei nostri Appennini». In mezzo parlato con Mauro Rozzi, presi- risultato ottenuto grazie al lavoro a questa fascia si organizzano dente Uisp Reggio Emilia, Da- organizzativo, per lo più in forma una quindicina di escursioni in niela Prandi, referente del set- volontaria, di persone qualificate bici all’anno. Grande attenzio- tore turismo, e Bruno Veronesi, che hanno stabilito un forte le- ne è prestata alla valorizzazione coordinatore del settore turismo game con la base sociale». delle eccellenze gastronomiche e dell’area benessere. Partiamo parmensi, con tappe nelle azien- dalle attività rivolte ai più giova- Di sport e territorio, presso il de che producono prodotti tipi- ni. Il “Camp’in’bike” è un’escur- Comitato di Bologna, ne ab- ci. Vengono organizzate anche sione ciclistica di cinque giorni, biamo parlato con il presidente molte camminate sugli Appen- rivolta ai ragazzi delle scuole me- Fabio Casadio e con Francesco nini: trekking d’estate e ciaspole die inferiori. «Lo scopo – spiega Costanzini, responsabile della d’inverno. «Abbiamo due stazioni Rozzi – è quello di far conoscere redazione Uisp Bologna. Le at- sciistiche di riferimento: Monchio in modo alternativo e diverten- tività organizzate sono pretta- delle Corti e Lagdei in località te alcune città, parchi natura- mente di tre tipologie. Il settore Bosco di Corniglio – spiega Or- li e percorsi meno battuti delle Under 99 organizza visite guida- landini – e facciamo attività tutto nostre zone». Inoltre, presso la te, viaggi in Italia e all’estero. La l’anno: mediamente due iniziati- storica colonia “Il castagno”, nel Lega sci ogni anno organizza un ve settimanali, inframmezzate, cuore dell’Appennino, sono orga- camp settimanale per ragazzi. Il ogni tanto, dal nordic walking». nizzati soggiorni settimanali per settore movimento, invece, pro- Le guide ambientali garantisco- ragazzi dai sette ai quindici anni. pone dei percorsi/camminata a no criteri di assoluta sicurezza e Un gruppo di ragazzi svolge, pa- tema di una giornata. Il princi- hanno un’ottima conoscenza sto- 16 rico-culturale delle zone visitate. piadi di Londra, per le gare di gruppare anche un centinaio di Molto successo sta riscuotendo atletica e di nuoto. «Cerchiamo persone. Grazie alla disponibilità il trail running, attività podistica sempre di coinvolgere persone di di un comprensorio in Campigna votata ad un grande spirito am- estrazione il più varia possibile – con due piste, è stato possibile bientalistico. Le attività conti- conclude Mantella – per non cre- avviare una campagna di promo- nuano con il turismo scolastico, are un gruppo chiuso». zione sciistica rivolta alle scuole. aperto alle scuole primarie e alle secondarie di primo grado. A due Le principali attività turistiche Passiamo al Comitato di Rimini, iniziative, in febbraio e marzo, del Comitato di Forlì-Cesena che di turismo se ne occupa in hanno partecipato una dozzina consistono nei soggiorni sciistici casa propria; ne parliamo con il di scuole. I ragazzi sono stati a organizzati dalle società sportive presidente Pierpaolo Pari. Qui lo Casarola, località del comune di affiliate. Ce ne parla Leo Gurioli, scopo principale è di garantire Palanzano, dove è nato Bertoluc- presidente della polisportiva Asd un’offerta ludico-sportiva sulle area area ci, e in Val Bratica. Altre uscite Sammartinese. «Ogni anno viene spiagge, rivolta sia ai turisti che di trekking sono quelle di “Le 4 organizzato un campionato ro- ai residenti. È ciò che si propone stagioni di Vivicittà”, proposte magnolo, a cui partecipano dalle di fare “Giocaestate”, un proget- collegate a dei pacchetti turisti- 250 alle 400 persone, in Val di Fi- to organizzato in collaborazione ci: per coinvolgere gli atleti che emme. Un tour eno-gastronomi- con 50 stabilimenti balneari e

UISP arrivano a Parma prima di una co, attraverso i rifugi della zona, con il Comune di Rimini. «Le at- grande manifestazione di trail fa da coronamento all’iniziativa. tività ludico-ricreativo-sportive – running. A livello organizzativo, Pur trattandosi di una gara per spiega Pari – hanno lo scopo di Orlandini auspica la creazione il Campionato romagnolo, termi- tenere in movimento la riviera di una Area Uisp ambientale, per nate le competizioni, la parteci- riminese per la stagione estiva. Il coordinare e offrire una maggio- pazione è aperta a tutti». Questo target è molto vario ed esteso, re organicità e risalto alle attività weekend è organizzato, infatti, infatti le attività proposte posso- dei singoli settori. per il piacere di stare insieme. no essere svolte da tutti: dai gio- Vengono organizzate circa 28-29 chi per i più piccoli ai balli per i Alessandro Mantella è il respon- uscite l’anno, da diversi sci-club più grandi, ginnastica in acqua sabile della progettazione del che collaborano ottimamente tra e tanto altro ancora. Vengono Comitato Uisp Bassa Romagna. loro. Le mete riguardano tutto il organizzate tre ore di attività al «L’attività turistica nel nostro co- territorio nord-italiano, dal Tren- giorno per una quarantina di mitato – ci spiega – è stata so- tino alla Val d’Aosta, dal Piemon- punti spiaggia, per sei giorni alla spesa per qualche anno, a causa te alla Lombardia al Veneto. In settimana. Complessivamente della mancanza di forza lavoro. certi week-end si riescono a rag- “Giocaestate” dura dieci settima- Fortunatamente, da settembre siamo riusciti a riprendere le redini della situazione, offrendo ai nostri soci diverse proposte». Le gite sono sempre connesse ad uno sport, da vedere o praticare. Sono state svolte, ad esempio, tre ciaspolate a gennaio, febbra- io e marzo che hanno radunato circa 40 persone a manifesta- zione. In una delle tre, presso il Corno alle Scale, è stato percor- so un itinerario notturno sulla neve. Sono partiti, inoltre, due pullman per la manifestazione nazionale “Snowboard Day Uisp”, a febbraio. Due uscite dedicate al trekking sono in programma per luglio: sarà un percorso nel we- ekend con tappa in due rifugi in Val di Fassa. Nel mese di aprile è stato percorso a piedi il lago di Ledro, in quota, offrendo anche la possibilità di fare una ferrata. Ma, come si diceva, anche sport da vedere: una trasferta agli In- ternazionali di tennis a Roma e una allo Zoncolan, tra le tappe più suggestive del Giro d’Italia. Il Comitato è riuscito anche a pre- notare dieci biglietti delle Olim- Foto di Matteo Angelini www.matteoangelini.com 17 ne, da giugno ad agosto, con una Greta Gobbi, organizzatrice di ciò che presenta delle cavità che presenza media, per ogni ora, di viaggi presso il Comitato di Mo- permettono la comunicazione 30-40 persone. Da quest’anno il dena, ci descrive la nascita del tra interno ed esterno. L’Italia è progetto coinvolge anche gli al- settore turistico, appena avviato porosa perché la morfologia di berghi, con momenti ricreativi, nella realtà modenese. «Di fon- certi luoghi è ibrida e richiama giochi e balli». damentale aiuto – precisa Greta altri luoghi. È porosa per il diffu- – è la collaborazione con il Co- so barocco che mescola elementi Il Comitato di Imola-Faenza or- mitato di Reggio Emilia, a cui ci e generi diversi. L’Italia è porosa ganizza gite ed escursioni dedi- appoggiamo per l’organizzazione perché, qui, «uomini e cose non cate prevalentemente alla gran- delle nostre vacanze più artico- hanno cornici, le sfere più di- de età. «A settembre abbiamo late». La prima meta, in gennaio, verse si confondono le une con svolto un’interessante cammina- è stata Portorose, in Slovenia: le altre». Dietro la complessità di ta – ci racconta Riccardo D’Am- solo da Modena sono partite 50 riflessioni filosofiche, che esula-

brosio, responsabile attività del persone. Un’uscita più breve, tre no dalla nostra indagine, pos- area Comitato – sulla Vena del Gesso, giorni alle terme di Abano, è sta- siamo leggere la trama di tutte la spettacolare dorsale che sol- ta organizzata con la Robintur di le esperienze qui raccolte. Una ca le colline romagnole». Anche Modena. Tra le proposte in pro- passeggiata in gruppo tra i cana- in questo caso, vale la regola gramma per l’estate, c’è un sog- li di Comacchio, una ciaspolata

associazionistica del “viaggiare giorno balneare in Toscana, nel al chiaro di luna, una chiassosa UISP assieme con piacere”: dopo una mese di settembre. La fascia me- colonia marittima di ragazzi, un camminata di un’oretta, ci si è dia dei partecipanti, alle diverse nordic walking nel cuore dell’Ap- concentrati sulle delizie enoga- iniziative, è dai quarant’anni in pennino, tra sapori culinari in stronomiche del luogo, facendo su. Sempre per settembre, sono cui le tradizioni locali si conta- tappa in un ristorante tipico. Al- in programma gite giornalie- minano e tra vini «che oscillano tre mete, richieste a gran voce dai re alle terme di Castel Guelfo e tra il succo di frutta e il fiore». partecipanti, sono quelle storico- Colà. Così sperimentiamo la porosità culturali. Come Loreto e le Val- tra l’uomo, l’ambiente e gli altri li di Comacchio, visitate questa Come approdo, dopo questo uomini. Una contaminazione re- primavera. Si tratta di percorsi “viaggio nei viaggi Uisp”, ricorro ciproca e irreversibile, offerta in slegati dall’attività sportiva, che a un aggettivo con cui il filoso- alternativa alla parcellizzazione puntano prevalentemente alla fo Ernst Bloch (citando Walter delle nostre vite quotidiane. ❖ socializzazione e al piacere di Benjamin), descrive la geografia scoprire i grandi patrimoni della della nostra penisola. L’Italia, propria regione. per Bloch, è «porosa». Poroso è Foto di Matteo Angelini www.matteoangelini.com 18 Foto di Paolo De Guidi www.dromorama.com area area

«Noi vogliamo camminare; così abbiamo bisogno dell’attrito» UISP Ludwig Wittgenstein Accarezzare un territorio , con i piedi

di Paolo De Guidi “a” o frivola la virgola della “Q”. è definita da un fiume, quella di Questo è camminare: è rallenta- Parma da un crinale, che in quel Prendete un albero, uno di quel- re la percezione e obbligarla dol- tratto di Cassia vicino San Gimi- li a bordo strada. Un albero, cemente a essere migliore di se gnano le località sembrano bat- quando incontrato in macchina, stessa, a guardare quell’albero tezzate da un bimbo: Pietra, Al- è una scheggia irrilevante, una come mai prima d’ora. bero, Fiume. Una lentissima set- perturbazione ai lati degli occhi. timana attraverso una provincia, Un albero in bici è già più con- Se hai capito l’esempio arboreo o mezza regione. O un mese per creto: tanto per cominciare po- prova ad espanderlo a livello di raggiungere le Alpi. Sai quanta tete appoggiarci la bicicletta. Ma un territorio. Prova a immagi- Italia conosci a passeggio tra le pedalando di buona lena anche nare come si possa scoprire un provinciali, quanta Svizzera tra quest’albero schizza via rapido luogo attraversandolo lentamen- le ciclabili lungorodano, quanta e inosservato. Un albero a piedi te a piedi. Cos’è una provincia Francia riesci a odiare nonostan- invece, quando te ne accorgi e lo in automobile? Due ore? Tre? E te la gentilezza dei transalpini e approcci da un centinaio di me- magari la radio ti distrae e quel quanto amerai Calais per il resto tri, beh un albero a piedi se vuoi camion davanti alza polvere e ti della tua vita? è un fusto, poi è rami, poi foglie, blocca la vista. Ma attraversare, vento tra le fronde, è ombra per diciamo per esempio, attraversa- La strada ti si iscrive nella gambe ripararsi: è pieno di dettagli che re una provincia italiana a piedi con fatica, ma scolpisce la me- hai tutto il tempo di notare, una può richiedere una settimana: moria a fondo: sei tu a modella- bella cosa tridimensionale che solo 5 chilometri all’ora, 25 chilo- re il dislivello di una montagna, ti ruota davanti. Perché quando metri al giorno. Ciò vuol dire: leg- come accarezzare un gatto e per- cammini il tuo cervello non ha gere per forza e con calma i nomi cepirne le vertebre sotto il manto niente da fare, l’azione di mettere di tutte le frazioni che incontri; morbido. Allo stesso modo petti- un piede dopo l’altro l’ha impara- fare un cenno a chi ti guarda in- nare una strada con le suole la ta a due anni e ora è involontaria curiosito; ricalibrare la prospet- riporta inesorabilmente al suo come respirare, specialmente se tiva dopo ogni curva; saggiare le livello umano, ristabilisce la pro- cammini già da qualche ora e le distanze (e reimpararle, ché la porzione con chi l’ha battuta e i scarpe sono comode. E allora il gente ti dice «Mancano due chi- suoi motivi. Perché camminare cervello si stiracchia e manda i lometri» e invece è più del dop- da Roma ad Aosta può sembra- sensi a pescare più lontano e ri- pio); notare le coltivazioni, i nomi re enorme solo a chi dimentica lassatamente del solito e prende, degli annunci funerari, cosa va che son stati degli uomini a po- vede, annusa e sente al doppio verso ovest. Vuol dire chieder- sarci delle pietre una per una, e della lentezza. Come leggere un si: «Quanto ci metto a fare quel le pietre pesano molto più dello giornale con lente d’ingrandi- ponte?»; mangiare un panino al zaino dove tieni solo una borrac- mento soffermata su ogni lettera prosciutto su una pietra miliare cia, qualche vestito di ricambio, i stampata e notare per la prima e chiedere ancora «Scusi quanto sandali, lo spazzolino e un libret- volta quanto è bella la tipografia, manca al convento?». E poi no- to di Thoreau. Insomma, non è quant’è graziosa la pancia della tare che la provincia di Viterbo che bisogna per forza correrle La diversità di curve, direzioni e dislivelli a 5 km all’ora. 19 Scopriamo come si viaggia accompagnando la rotazione [ del mondo in tempo reale ] Foto di Paolo De Guidi www.dromorama.com area area UISP Accarezzare un territorio , con i piedi

le strade, puoi anche capirne le mente ci riabituiamo, ché il no- come non sappiamo più quale curve e le direzioni e gli intervalli madismo sta ancora lì nei geni e frutta è di stagione. Potremmo tra le città percorrendole a forza nelle anche, sta tutto lì in quella aprire un atlante e cercare di di gambe. La frase di circostan- cosa di camminare che ci riuscia- imparare nomi di torrenti e di za, che benché verissima suona mo solo noi in natura. Ciò di cui brezze marine, cercare i confini. sempre anche un po’ pietistica è: la cultura contemporanea ci ha Oppure metterci a camminare e scopri meglio anche la via dietro privato è il tempo, non l’energia. andare a sbattere sui ponti, su- casa tua se la percorri a piedi. Ecco, camminare vuol dire ri- gli argini o accorgerci che l’aria Giusto, giustissimo. Però è pen- prenderselo, riprenderselo tutto. tira sempre da dietro la spalla sare in grande che ti fa capire Non a caso camminare è gratis, destra. Come la maestra che la semplicità dei piedi e quanto, ed un’ottima alternativa alla di- ci ripete le tabelline fino allo nonostante sia meccanicamente soccupazione. A fine giornata hai sfinimento, anche la paziente priva di senso e una maledizione prodotto 17, o 24, o – se non vedi cocciutaggine di un paesaggio evoluzionistica per la schiena, la l’ora di passare la Manica – an- attraversato a piedi ci divarica posizione eretta ci permetta di che 39 kilometri. Ti guardi dietro la memoria e ci deposita nomi e conquistare un pianeta. Insom- e li hai riprodotti tutti per te, hai direzioni senza che neanche ce ma, mai sottovalutare la potenza una meritatissima fame, un paio ne accorgiamo. Non siamo gran- di un uomo che cammina. di vesciche e i tendini sodi. Dormi ché bravi, come specie intendo, di gusto anche su un tavolaccio a immaginare tridimensional- Ok, abbiamo capito che viaggiare polveroso della parrocchia di Or- mente, a gestire riproduzioni a piedi è diverso. Partiamo, par- sières e hai la netta impressione virtuali di un territorio. A meno tiamo per quattro mesi di cam- di non aver sprecato il tuo tempo: che non misuri quei solidi con le mino. C’è da pensare alla casa. il mondo è rimasto lo stesso, ma piante dei piedi, e allora vedrai No, non a quella che lasci. Un tu ne hai accompagnato la rota- che quei 765 metri di dislivello nomade non è uno senza casa, è zione in tempo reale. per arrivare a Radicofani te li uno che la casa se la porta die- ricordi a lungo. Così come ogni tro e la ricostruisce ogni sera. Ed Secondo me viviamo in un’era singolo albero da casa tua alla è uno specialista nell’esercizio a-geografica, non sappiamo più fine della marcia.❖ dell’essenzialità. Gli inglesi di- i nomi dei fiumi o dei venti così cono «narrow it down», stringe- re la lista finché non ci rimane che l’indispensabile. Ed è sem- pre meno di quanto credi. Basta Paolo De Guidi è un “dromomane”. Il 10 di- uno zaino da 30 litri e lavarsi i cembre del 2009 è partito a piedi, da Terni, calzini ogni sera per accorgersi diretto a Cambridge, dove è arrivato il 17 di quanta strada abbiamo fatto dal nomadismo primordiale, di marzo 2010 percorrendo il tracciato dell’anti- quanto siamo disabituati e allo ca via Francigena (e qualche km in più). I suoi stesso tempo di quanto rapida- racconti di questo e di altri viaggi si trovano sul sito www.dromorama.com 20

Presentazione in anteprima del libro Movie Mentis. Alla scoperta dei cambiamenti culturali prodotti area area [ dalle tecniche di apprendimento ] UISP Movimento in situazione

di Massimo Davi e Monica sistema linguistico, affermando Risaliti la realtà solo per come si presen- il viaggio, facendoci uscire ta nel loro codice». In buona so- dalle nostre abitudini Nella nostra professione di tec- stanza, si dice proprio la stessa nici, educatori, allenatori e for- cosa. ci espone all’insolito, matori abbiamo spesso fatto ri- ferimento ad una pietra miliare Nell’attività di formazione ed ag- se abbiamo resistito della cinematografia americana: giornamento per insegnanti ci alla pigrizia che Dead Poets Society, film meglio viene spesso richiesto di condur- noto in Italia come L’attimo fug- re moduli sulle modalità dell’ap- solitamente ci fa rintanare gente. Intendiamo partire da qui, prendere. È un argomento molto nel conosciuto dall’avventura di un professore affascinante. Infatti, conoscere che in un contesto sociale in mu- e comprendere come si insedia tazione attua piccoli ma signifi- nell’individuo un apprendimen- cativi interventi didattici per dar to è di fondamentale importanza ti, adiacenti e contagiosi su cui corso a piccoli ma significativi per impostare una “attività” che aprire finestre di osservazione e cambiamenti nell’approccio alla faciliti l’evento stesso dell’ap- di ricerca in grado di soddisfare vita dei propri studenti. Inizia- prendere. La nostra percezione, una sana curiosità epistemica. È mo dalla sequenza in cui il prof. pur essendo un processo aperto, proprio verso questi mondi che Keating, accompagnando su un risponde a meccanismi di chiu- si è orientata la nostra ricerca e campo di calcio i propri studenti sura dentro a comportamenti la nostra volontà di documenta- increduli (egli è infatti un profes- culturali rigidi di cui è dissemi- re quello che per noi ha simbo- sore di lettere), si rivolge loro con nato anche il mondo delle atti- leggiato il muovere il piede di un la seguente affermazione: «Ogni vità motorie e sportive. L’amico passo. Se pensiamo di guardare allenatore pensa che la sua di- Giuseppe Perlati, nella presenta- ed affrontare il nuovo che avan- sciplina sia intrinsecamente mi- zione di un testo sulla didattica za con le chiavi di lettura del co- gliore di tutte le altre». Chiunque del karate (Davi, Sedioli, 2002), nosciuto potremmo correre tre sia entrato in relazione con un ci invita invece ad uscire dai rigi- rischi: non essere in grado di allenatore per qualunque motivo di steccati della ragione e ad av- vedere e di leggere il nuovo; il- sa quanto questo sia vero. Ri- venturarci in mondi sconosciuti luderci di averlo riconosciuto ed troviamo la stessa affermazione, ma possibili. Interpretando il affrontato; pensare che il nuovo anche se espressa in modo leg- pensiero di Tao Te Ching ver- assomiglia molto al “già fatto o germente diverso, seguendo le rebbe da dire che il viaggio più al già visto” per tornare dunque elaborazioni di Daniel Goleman lungo comincia con il muovere al primo punto. Servono occhiali (1997): «Individui di ogni cultu- il piede di un passo, partendo nuovi e a volte un nuovo ottico, ra codificano l’esperienza sulla proprio da quello che abbiamo serve consapevolezza sulla mu- base delle categorie del proprio sotto i piedi. Mondi sconosciu- tazione in corso. 21 Massimo Davi e Monica Risaliti stanno compiendo un viaggio nell’edi- toria con un nuovo lavoro la cui uscita è prevista entro il 2011. Il volume avrà il titolo Movie Mentis. Contaminazioni trasversali negli sport di situazione e affronterà il tema dei saperi necessari nella pra- tica motoria al di là delle specificità tecniche. Ne presentiamo un estratto in cui si approfondisce una semplice intuizione: si afferma che muovere il piede di un passo è semplice e che al contempo que- sto movimento, incrociato con gli altri connessi agli sport, presenta elementi capaci di dare origine a nuove culture contaminanti.

Fra le tante possibilità abbiamo mente situazionali e di squadra Smidt e Wrisberg (2000) parlano area scelto al riguardo tre situazioni vi siano elementi di trasversalità di “transfert di apprendimento”, esemplificative. Verso la fine del che possano dare origine a cul- la capacità di apprendere in una 1800 Isadora Duncan restituì ai ture contaminanti, sia dal punto situazione per poi trasferire al movimenti una forma espressiva di vista metodologico che didat- bisogno l’apprendimento “ap-

vissuta emotivamente in piena tico, tecnico, tattico e strategico, preso” in un’altra situazione. La UISP libertà, attraverso una completa a prescindere dalla disciplina trasversalità, dunque, come pos- “padronanza” della corporeità, scelta e praticata. Si aprirà in sibilità di agire ed intenzional- sviluppando e valorizzando gli questo modo una nuova (questa mente “allenare”. Così si dise- aspetti comunicativi, facendone sì, invece!) possibile strada per la gnano azioni didattiche concrete una tendenza. Nel 1968 a Cit- didattica delle attività motorie. e ricche di contestualizzazioni, tà del Messico l’americano Dick Cinque capitoli per descrivere riferite a discipline come calcio,

Foto di Matteo Angelini www.matteoangelini.com Fosbury stupì il mondo vincen- un viaggio che porterà il lettore basket, pallavolo, karate e altri do l’oro olimpico con un salto dalla formulazione di un’ipotesi sport dove prevale un “corpo a fortemente innovativo chiama- alla sperimentazione concreta di corpo”. La descrizione del no- to tecnicamente “a valicamento pratiche che trovano attuazione stro viaggio è la meta, laddove dorsale”. Nel suo ultimo libro negli sport e nelle discipline indi- meta e viaggio si sovrappongono Alessandro Baricco (2006) si cate. Il cammino parte affrontan- nella sperimentazione di didat- chiede se «[…] c’era la musica do i “Presupposti di base per la tiche innovative. Perché il viag- classica, prima che inventassero formulazione di un’ipotesi”. Sul- gio, facendoci uscire dalle nostre l’idea della musica classica. Na- la base di alcuni elementi sugli abitudini, ci espone all’insolito turalmente sì. Non si chiamava sport di situazione e analizzando e, se abbiamo resistito almeno così […] ma c’era». Tre piccole biomeccanicamente gesti simili una volta alla pigrizia che ci fa mutazioni in corso destinate a appartenenti a discipline diverse, rintanare nel conosciuto, siamo modificare abitudini consolidate. si arriverà ad individuarne i pos- comunque “costretti” a capire il E quindi? Occorre una predispo- sibili aspetti didattici comuni. Nel “modo in cui”. Sottili mutazioni sizione ad individuare e a valo- secondo capitolo si affrontano le di approccio che possono aiutare rizzare “il nuovo che avanza” at- diversità relative alle tecniche a muovere il piede di un passo traverso alcune chiavi: curiosità, prese in esame e i loro punti in verso un «[…] atteggiamento filo- percezione, intuizione, creativi- comune oltre ad argomenti quali sofico che è macchina capace di tà, struttura e sperimentazione. il “problem solving”, il “pensiero inventare un mondo possibile al Con ogni probabilità si può dire laterale” di Edward de Bono, la di là del mondo reale». Il riferi- che le innovazioni non nascono “socio-motricità” di Pierre Parle- mento di Galimberti è a Socrate con gli eventi che ne sono stati bas e il concetto di “variabile di che «[…] chiamò questo metodo manifestazione ma si affermano contesto”. Con queste premesse filosofia, ovvero “amore per il sa- dopo un periodo di gestazione, il si affrontano “Le contaminazioni pere”, distinguendola dalla sofia quale trova proprio nella curio- possibili: mezzi, metodi, stru- dei sapienti che non amano il sità, nella percezione, nell’intui- menti”, dove si viaggia verso le sapere perché ritengono di pos- zione, nella creatività, nella spe- connessioni trasversali attua- sederlo». Atteggiamento filoso- rimentazione e nella struttura la bili. Affrontare poi temi come il fico, ricerca e sperimentazione, sequenza logica di un percorso valore educativo dell’agon, l’ac- curiosità epistemica e confronto che rende così possibile l’affer- cettazione e il rispetto delle re- sono stati per noi gli ingredienti mazione della mutazione, il nuo- gole, la scelta dei mezzi o degli necessari per trovarsi fuori dai vo. Umberto Galimberti (2006) strumenti (palla o non palla) ci “rigidi steccati”, anche per chi si scrive: «[…] la vita non è un ac- permetterà infine di dimostrare occupa, come chi scrive, di prati- cumulo di esperienze da traman- come l’approccio comunicativo e che motorie e sportive. Nel 1690 dare, ma solo una successione di l’utilizzo della metodologia delle Locke scriveva: «[…] Le nuove esperienze da oltrepassare». situazioni nel gruppo squadra opinioni sono sempre sospette e possano guidare un’azione della di solito incontrano opposizioni, Il viaggio nasce da un’idea sem- didattica tesa sia ad apprendere per nessun altro motivo se non plice: la possibilità che fra gli che ad allenare lo stesso “vivere perché non sono ancora comu- sport con o senza palla pretta- la situazione”. ni». Ma la mutazione avanza. ❖ 22 Dritti in buca area area In circuito con la Uisp UISP Intervista a Giancarlo Ponti del Coordinamento automobilismo dell’Emilia-Romagna

di Mario Reginna su fuoristrada. Recentemente dette alla chiusura delle strade abbiamo avviato la nostra attivi- e alla sicurezza del percorso che I mezzi a quattro ruote di cui tà anche con i kart e i camper in qualche modo sostituiscono o quotidianamente ci serviamo nei sport, questi ultimi per ampliare aiutano la polizia stradale e mu- nostri spostamenti accumula- in particolare la proposta di atti- nicipale in queste manifestazio- no con il tempo migliaia di km, vità ricreativa e partecipazione a ni. Per quanto riguarda invece il percorsi per lo più lungo tragitti diverse manifestazioni sportive e coinvolgimento diretto nella gara circolari. Se si prova a cambiare non cui prendiamo parte anche delle nostre società, direi che questa prospettiva, quelli che in come pubblico». questo non è stato e non sarebbe gergo comune chiamiamo movi- possibile. Infatti la Mille Miglia menti o spostamenti divengono Quali altri tipi di attività con- ha dei costi troppi alti, troppo al allora viaggi, quando quella cir- nesse al viaggio sono presenti di sopra del livello medio di spe- colarità viene sciolta e allungata tra le vostre proposte? sa con cui noi organizziamo la in linea retta. Meglio ancora se «Proprio il settore dei raduni nostra attività. La nostra prero- poi si prova a cambiare anche storici rappresenta il fulcro in gativa infatti è mantenere basso lo sfondo su cui ci si muove, questo senso. Eventi simili sono il costo per la partecipazione alle passando dalle città alle stata- strutturati in genere con appun- manifestazioni Uisp». li appenniniche per arrivare poi tamenti in luoghi naturali e stori- anche nei sentieri di montagna ci della nostra regione. Dal punto Ecco, i costi. Come riuscite a o nelle piste. È di simili spo- di ritrovo si parte poi con piccole coniugare la promozione del- stamenti su quattro ruote che gite nel circondario e tutta l’atti- lo sportpertutti a un’attività abbiamo parlato con Giancarlo vità è centrata innanzitutto sulla come l’automobilismo che per Ponti, responsabile del Coordi- socializzazione e sulla scoperta sua natura comporta un alto namento automobilismo della dei luoghi più interessanti del dispendio economico? Uisp Emilia-Romagna. territorio. Potremmo considera- «Partiamo dal presupposto che re come legate al viaggio anche la partecipazione alle nostre Giancarlo, proviamo innanzi- le cosiddette “gare di regolarità”, manifestazioni deve essere sem- tutto a inquadrare la proposta esclusivamente basate sulla tec- pre in sicurezza. Date le neces- sportiva del vostro Coordina- nica di guida, in cui una zona sarie modifiche che chiediamo mento sul territorio regiona- viene attraversata diverse volte per garantire l’incolumità dei le? prendendo i tempi dei passaggi partecipanti, non proponiamo «Siamo presenti con le nostre at- dei partecipanti». mai eventi che necessitino di tività su tutti i settori che riguar- particolari elaborazioni dei mez- dano le quattro ruote, eccezion Recentemente, nel mese di zi. In linea di massima, il costo fatta per il solo rally che abbia- maggio, l’Emilia-Romagna è massimo per un mezzo che pos- mo deciso di escludere trattan- stata interessata dal passaggio sa avere accesso a una manife- dosi di una disciplina che espo- della “Mille miglia”. Questa stazione automobilistica Uisp è ne i piloti a troppi rischi. Tramite manifestazione ha visto anche di 5 mila euro. Poi conteniamo le nostre società sportive propo- un vostro coinvolgimento? i costi anche sulle iscrizioni, niamo invece attività come la «Come Coordinamento automo- che sono pari a sei volte meno gimkana, lo slalom, la formula bilismo abbiamo dato il nostro rispetto alle attività della fede- challenger, i raduni di auto sto- contributo come commissari di razione». riche e l’attività escursionistica percorso, ovvero le persone ad- 23 area area UISP

E come vi regolate invece per elettrico. Siamo quasi pronti per abbiamo dato vita a un percor- quel che riguarda i consumi e mettere in circuito questi mezzi so per la formazione alla guida la tutela del’ambiente? Am- e attendiamo solo dei finanzia- sicura. Su questo tracciato cre- metterai che il vostro sport si menti che ci permettano di co- iamo anche la nebbia artificiale espone da questo punto di vi- prire il restante 20 per cento di e improvvisi temporali per inse- sta a numerose critiche. percorso per raggiungere questo gnare ai più giovani come ci si «Noi abbiamo risolto da diversi traguardo. Qui gli investimenti deve comportare in situazioni di anni questa contraddizione in- si fanno importanti, perché i co- pericolo e in caso di acqua-plan- sita nel promuovere l’automobi- sti sono legati all’uso di batterie ning. Andiamo anche nelle scuo- lismo all’interno di un’associa- al litio che vengono importate le per spiegare ai bambini delle zione ambientalista. Lo abbiamo principalmente dal Giappone. elementari il comportamento da fatto imponendo in tutte le no- Speriamo che il recente inter- tenere in bicicletta sulle strade stre gare l’uso di carburanti che vento della Germania in questo pubbliche. Infine, abbiamo una derivano dalla distillazione di ce- mercato possa determinare una scuola del fuoristrada molto im- reali, di barbabietola da zucche- riduzione dei costi. Comunque, portante, con istruttori ricono- ro o di semi di girasole e privi di di questa iniziativa siamo molto sciuti che fanno lezione di guida qualsiasi tipo di additivi. Si trat- soddisfatti, anche per il contri- su percorsi sconnessi, usando ta di prodotti che costano moltis- buto allo sviluppo e alla ricerca il 4x4, ad operatori della Croce simo, all’incirca tre euro e 50 al che abbiamo fornito collaboran- Rossa, dell’Eni e della Polizia lo- litro, specie in Italia dove man- do con l’università di Bologna. cale». cano aziende capaci di produrre Sta poi prendendo piede anche questo carburante a costi accet- il settore dell’accelerazione, uno E per quanto riguarda invece tabili. Il livello delle prestazioni e di quelli in cui ancora si usano la formazione dei vostri ope- la durata delle nostre manifesta- benzine speciali con additivi chi- ratori? zioni permette però di completa- mici che noi vogliamo abolire e «I formatori emiliano-romagnoli re una gara consumando meno sostituire con i nostri carburan- sono in tutto otto, i più esperti di dieci litri di carburante. Con ti». del nostro Coordinamento. Con le innovazioni degli ultimi tempi loro, partiamo innanzitutto nel abbiamo dovuto aprire ad altre Tra le varie proposte, sono trasferire ai giovani la profonda discipline che per ora non hanno presenti anche attività di edu- conoscenza di ogni mezzo con ancora adottato l’uso di questi cazione stradale e alla guida cui devono operare, concen- carburanti naturali, ma speria- sicura? trandoci anche sulle differenze mo in breve tempo di tornare al «Certo. Lavoriamo molto inse- meccaniche che intercorrono cento per cento all’uso di questo gnando ai giovani il codice della tra i mezzi nuovi e quelli vecchi. prodotto». strada e le caratteristiche tecni- Siamo poi spesso a contatto con che del mezzo. Sul piano nazio- ingegneri che lavorano quotidia- Che tipi di innovazioni dell’at- nale collaboriamo assieme alla namente nel campo dell’automo- tività sono presenti nella vo- Polizia stradale di Arezzo, Ales- bile con i quali ci aggiorniamo stra proposta sportiva per i sandria, Rovigo e Bologna. Spes- periodicamente sulle innovazioni soci Uisp? so allestiamo nelle piazze specia- in termini di sicurezza ed ai qua- «Al momento stiamo sviluppan- li percorsi per fare formazione li in cambio forniamo idee per le do una specie di Formula 1 con ai più piccoli. A Reggio Emilia, innovazioni che derivano anche auto a motore esclusivamente assieme all’autoscuola Gatti, dalle nostre manifestazioni». ❖

24 Turismo, eco sostenibilità e socializzazione. Percorsi di Intervista a Luciano Vincenzi sul futuro del cislismo ] scoperta [ Uisp in Emilia-Romagna area area UISP

di Alessandro Trebbi ritoriale che re- Quale disciplina sportiva meglio gionale, ha giovani e del ciclismo può coniugarsi col da sempre posto al ai giovanissimi che vede tema del viaggio, della natura, centro della sua attività sportiva la Lega ciclismo Uisp impegnare dell’esplorazione e della convi- una fondamentale priorità, rap- le proprie capacità organizza- venza in armonia con l’ambien- presentata da un’attività rivolta tive per gestire momenti di ag- te circostante. La Lega ciclismo a tutti i cittadini che ricercano gregazione e di socializzazione. Uisp Emilia-Romagna e il suo nella pratica motoria il benes- Momenti inseriti in un progetto vulcanico presidente Luciano sere fisico. Quella del ciclismo è in cui di fatto siamo attivi nelle Vincenzi da anni si muovono in un’esperienza che pone il singolo scuole, nei comuni, nei centri e questo senso, per sensibilizzare individuo a contatto con la natu- nei campi estivi itineranti in bi- gli sportivi, l’opinione pubblica ra e col viaggio, in una palestra cicletta. All’interno di questi pro- e le istituzioni sulla salubrità di a cielo aperto che crea momenti getti si collocano gli aspetti spor- tutti i tipi di “viaggio” in biciclet- di vero e sano relax e di ritrovato tivi, legati all’uso della bicicletta, ta. È proprio il presidente della senso di libertà. Una libertà che unitamente alle opportunità di Lega ciclismo regionale che ci si può assaporare sia in solitudi- scoprire il nostro territorio e la spiega risultati e obiettivi, prio- ne che condividendola con altre sua storia. È importante eviden- rità e azioni del movimento cicli- persone, in un viaggio che può ziare il percorso di indipendenza stico Uisp sul nostro territorio, essere di pochi minuti come di e di autostima che si ingenera prendendo esempio dalla “sua” alcuni giorni ma che in entram- nel giovane a contatto con un realtà di Modena ma estenden- bi i casi può rappresentare una mondo nuovo, completamente do il discorso a tutta la regione vera e propria gioia». diverso dalla quotidianità della e oltre. città, della scuola e della fami- La Lega ciclismo ha mostrato glia.Vivere in viaggio a contatto Vincenzi, quali sono le linee grande attenzione anche per i con altri ragazzi e ragazze, anche guida della Lega ciclismo Uisp più piccoli. Ci racconti come di diverse etnie, accelera il pro- nei confronti del viaggio e di la Uisp riesce a coinvolgere e cesso di crescita personale e di chi vuole utilizzare la biciclet- fa pedalare i giovanissimi. convivenza civile. E scoprire luo- ta come “strumento” di benes- «Ponendo come basi le preceden- ghi e storie al ritmo lento di una sere e scoperta? ti considerazioni, è nata da al- bella biciclettata è un’esperienza «La nostra Lega, sia a livello ter- cuni anni l’esperienza rivolta ai che coinvolge e appassiona». 2525 area UISP ❖ non ha mai risposto alle prote- ste, alla raccolta firme e alle sol- lecitazioni di tanti cittadini). A Reggio Emilia hanno il ponte di Calatrava e a Modena abbiamo il “CalaSitta”, un ponte ciclabile sulla via Emilia percorso da - do dici persone al giorno. E intanto giornalmen- che persone 1800 le - caval il bici in o piedi a fanno te cavia che collega Piazzale Bruni a via Canaletto (ovvero il centro all’area nord) devono affrontare un vero percorso di guerra auto, tra autobus e filobus. Questo cavalcavia è il più usato a Mo- dena ma è l’unico senza una ci- clabile che possa dare sicurez- za ai ciclisti. Questo è solo priorità le siano quali di esempio un Uisp, assieme a una richiesta di collegamento, questo in tutte le città, tra le varie ciclabili urbane ed extraurbane per creare una vera tangenziale ciclabile incentivi che l’uso della come alternativa bicicletta reale all’auto. Come Uisp a Modena ci siamo impegnati direttamente per salvaguardia e la la manutenzione di alcune ciclabili, con la fattiva collaborazione della polisportiva Olimpia di Vignola per la pulizia del percorso Modena-Vignola e con l’impegno della Lega smo e dei volontari cicli- del quartiere per gli interventi di pulizia sul- la ciclabile La speranza ora Modena-Bastiglia. è quella che le nel ragionare possano istituzioni dare continuità a progetti utili e trop- da fermi ma indispensabili, po tempo». del Garda e a Trento, hanno pe- dalato sulle colline romagnole e - Gra Bertinoroa marchigianeda dara e nella “dantesca” Gola del Furlo. Questo modo di interpre - il riscontrato ha bicicletta la tare gradimento dei partecipanti, tra presen- notevole la spicca quali i za di molte donne, che dando stanno linfa vitale al movimento del nostro cicloturismo. A que- sta realtà si affiancapresenza anche della Uisp nel tavolo di la confronto aperto con la Regione Emilia-Romagna in materia di collaborazione con gli enti pre - posti alla gestione dei Parchi re - delle e protette oasi delle gionali, oasi faunistiche». La Lega ciclismo, la viabilità, le istituzioni: che richieste ha fatto e che risultati ha nuto otte- la Uisp per migliorare la mobilità? «In questi anni abbiamo cerca- to un continuo confronto con le provinciali e comunali istituzioni per portare avanti il discorso le- gato alla viabilità e alla mobilità. Chiediamo alle istituzioni, pur essendo consapevoli delle diffi- coltà finanziarie dovute ai tagli effettuati dall’attuale viabilità sulla decisa politica una governo, e sulla mobilità, che si leghi alle promesse fatte e che dia priorità inderoga- e pressanti esigenze ad bili. Per far capire cosa intendo, nostro sul esempi alcuni di parlo territorio: da troppi anni la clabile da Modena ci- a Mirandola è ferma a Bastiglia (e la Provincia - Come coniuga invece la Uisp la Uisp la invece coniuga Come vena escursionistica dei suoi ciclisti? stret- di argomento un è «Questo di serie una apre che attualità ta ampie opportunità per la nostra associazione e per i nostri asso- ritornan - stiamo lato un Da ciati. do ad essere “padroni del nostro tempo libero” perché sempre più la vita si allunga e si interes- amplia di di ricerca la conseguenza si nuovi e gratificanti. Da un al- - dall’uo provocati danni i lato tro mo sulla natura hanno generato una sempre più convinta presa di coscienza degli aspetti legati alla salvaguardia dell’ambiente: una difesa dell’ambiente legata anche a comportamenti come il ricorso alle energie alternative, la riduzione del traffico automo- sco- la conseguenza di e bilistico perta di una mobilità sostenibi- le, dove l’uso della bicicletta gio- ca un ruolo determinante. Con un’intensa attività promozionale la Lega ciclismo Uisp vuole in- tercettare queste nuove esigenze che si intrecciano, proseguendo nell’esperienza delle Verdi e delle Pedalate Rosa, che Pedalate negli ultimi anni hanno portato centinaia di persone a percorre- re alcuni itinerari ciclistici di in- discusso valore paesaggistico e culturale. Abbiamo fatto pedala- re le nostre comitive - (ovviamen te ad andatura turistica) ciclabili sulle del Mincio sino al Gar da, sulle ciclabili del Po sino alla sino Po del ciclabili sulle da, fiume del ciclabile sulla foce, sua Adige, li abbiamo portati a Riva 26 Orientarsi in un viaggio interiore

I necessari chiarimenti per un approccio consapevole alle area area [ discipline bionaturali ] Foto di Antonio Amendola Shoot 4 Change UISP

di Sergio Raimondo Sotto il termine generico di “di- può vantare già da parecchi anni scipline bionaturali” sono com- l’organizzazione di diverse disci- prese un insieme di pratiche che pline contemplate nei pur incerti non sono qualificate come sani- riferimenti legislativi, ma che so- tarie ma che hanno come finalità prattutto sono molto ben radica- la conservazione, il ripristino o il te nel tessuto sociale: in ordine miglioramento dello stato di be- di tempo – dal 1998 – yoga, tai- nessere della persona attraverso jiquan, qigong e, più di recente, tecniche naturali. Talvolta que- shiatsu e tuina. È stata anzi la sto termine è sostituito da quelli strutturazione del settore yoga ancora più astratti di “discipline a favorire la trasformazione del- olistiche” o di “discipline olisti- la precedente Lega Arti Marziali che per il benessere”. Il corpus in Area Discipline Orientali, un di queste discipline rimane però evento non soltanto nominale, privo di un quadro normativo come si può ben capire. Il tema definito, dopo che nell’ultimo de- del benessere e della realizza- cennio si sono susseguiti i falli- zione personale come risulta- menti sia di più disegni di legge to di scelte consapevoli – oltre parlamentari che di diverse leggi che, ovviamente, la presenza di regionali cassate dalla Corte co- elementari diritti e garanzie so- stituzionale, a causa soprattutto ciali – ha infatti costantemente dell’insormontabile opposizione attraversato queste esperienze della lobby trasversale della me- organizzative sfociando nella co- dicina farmacologica dominante. scienza di operare anche al fine Tra le leggi regionali resiste sol- di conseguire un riferimento tanto quella emanata dalla normativo adeguato per le disci- Regione Toscana nel 2009, pline bionaturali. che è anche quella più avanzata in materia poiché La vivacità del dibattito ha inol- contiene un elenco discipli- tre permesso di formalizzare in nare circostanziato insieme seno all’Ado un Coordinamento alle caratteristiche curriculari nazionale delle Discipline bio- di ogni disciplina. naturali appena ricordate. Il Coordinamento si pone come L’Area Discipline Orientali Uisp principale obiettivo di offrire ga- 27 esempio, attribuiscono un’impor- tanza decisiva alla meditazione, un’implicazione che le mette in immediato contatto con le nuove acquisizioni delle neuroscienze, in particolare rispetto alle recen- ti ricerche sui neuroni-specchio. Inoltre, all’attenzione si sta sem- pre più imponendo anche il tema del rapporto tra discipline biona- turali e scienze ambientali, sia perché l’operatore di queste di- scipline veicola con la sua azio-

ne un sapere riferito a contesti area naturali sia perché entrambi gli approcci si basano su una con- cezione della realtà intesa come totalità in continuo divenire. UISP Per quanto riguarda nello spe- cifico il panorama regionale, l’Emilia-Romagna contempla la presenza fondamentalmente di yoga, tai chi e qi gong. Lo yoga in particolare è molto esteso e vede la presenza di parecchie migliaia di associati. Nel coordinamento nazionale abbiamo tre i maestri di riferimento per questa disci- plina: Giuseppe Tamanti, Bru- ranzie al cittadino che intenda del rinnovato dialogo tra corpo e no Baleotti e Antonella Grossi. perseguire una via di benessere mente nel rispetto dei ritmi natu- Per quanto riguarda il tai chi, avvicinandosi alla pratica di una rali. È un compito molto delicato anch’esso abbastanza diffuso qualsiasi delle discipline biona- perché occorre evitare di entrare sul territorio, va sottolineato che turali. Siamo infatti coscienti in concorrenza con quanto esu- il centro di riferimento è a Fer- che questo campo è funestato da la dalla finalità associativa della rara, grazie al lavoro di Roberto imbonitori abili solo nel mischia- Uisp e che compete invece alla Vignali che si concentra in par- re il profumo di tradizioni mille- medicina, così come di indulge- ticolare sul tai chi chen, ovvero narie con la domanda di senso e re a prospettive di stampo eso- lo stile originario del tai chi. Per benessere che sale dalla società terico. Le discipline bionaturali quanto riguarda invece il qi gong civile, allo scopo di lucrare su possono senz’altro contribuire al ci sono poi attività soprattutto questa giusta esigenza. Siamo miglioramento della qualità della in Romagna, con Florido Venturi però anche molto fiduciosi sulle vita in quanto favoriscono l’equi- come punto di riferimento. Sono competenze acquisite dalla no- librio personale nei rapporti con inoltre presenti realtà di diffu- stra associazione, maturate in sé stessi, con gli altri e con l’am- sione dello shiatsu e piccole re- esperienze consolidate da una biente. È però necessario chia- altà sperimentali nel campo del- critica costante sempre attenta a rire il quadro entro cui approcci la naturopatia, che necessitano coniugare la qualità tecnica con differenti possano insieme con- però ancora di un’organizzazione la coerenza sociale. L’Ado può correre a un reale percorso di capillare e che, per il momento, dunque offrire su questo terre- benessere psicofisico, che deve hanno più l’aspetto simbolico di no un’offerta davvero esauriente restare lontano da credenze ma- isole di un arcipelago. Proprio da sorretta da una formazione di giche residuali e vicino invece a questo punto di vista, si tratta alto livello degli operatori, scru- quei rami della scienza più atten- di realtà che necessiterebbero di polosa tanto dal lato tecnico che ti alla ricomposizione tra uomo e maggiori eventi nazionali finaliz- da quello etico. natura, tra ragione e soggetto. zati al confronto e allo scambio. ❖ Il Coordinamento cerca di indivi- L’esigenza di delimitare il raggio duare soggetti, strumenti, didat- d’azione è tanto più marcata in tiche che permettano di sprigio- mancanza di un quadro norma- nare la ricchezza delle discipline tivo unitario di riferimento, ma è bionaturali, rendendole capaci pur vero che questo non deve si- sia di offrire alternativa o soste- gnificare l’esclusione dal nostro gno alla mera risposta farmaco- interesse di prospettive più com- logica sia di dare supporto a chi plesse. Tutte le discipline biona- cerca il proprio essere per mezzo turali organizzate nell’Ado, per

28 Quando le vacanze si tingono di sociale I requisiti e gli adempimenti per area area le associazioni legati [ all’organizzazione ] di viaggi e soggiorni UISP

di Francesca Colecchia riore in coincidenza di manife- l’attività deve essere esclusiva- stazioni o ricorrenze particolari, mente diretta a quanti siano soci Le associazioni possono – a de- per un numero di giorni com- da almeno tre mesi. In questo terminate condizioni – organizza- plessivamente non superiore a caso gli organizzatori devono: re viaggi e soggiorni e beneficiare 50. L’attività deve essere rivolta • inviare alla Provincia com- di alcune agevolazioni sia sotto esclusivamente ai soci e anche petente per territorio, entro il profilo fiscale che amministra- la pubblicizzazione dell’iniziativa il 31 marzo di ogni anno, il tivo. In via preliminare è neces- deve essere effettuata all’inter- programma delle singole ini- sario chiarire che l’associazione no dell’associazione con divieto ziative previste e comunicare diventa organizzatore di viaggi di qualsiasi forma di diffusione tempestivamente le eventuali e soggiorni quando organizza al pubblico. Gli organizzatori in variazioni a detti programmi trasferta e permanenza in loco: questo caso devono: e comunque prima dell’inizio non si configura questa ipotesi • stipulare idonea polizza as- dell’attività; quando l’associazione si avvale sicurativa di responsabilità • stipulare polizza assicurati- dell’assistenza di un’agenzia di civile a copertura dei rischi va di responsabilità civile a viaggio e si limita a raccogliere le derivanti agli iscritti dalla copertura dei rischi derivan- quote di adesione dei soci, senza partecipazione all’attività ti ai soci dalla partecipazione percepire alcun introito dall’atti- svolta; all’attività svolta; vità di intermediazione. Nel caso • comunicare preventivamen- • indicare nei programmi delle in cui l’associazione intenda or- te alla Provincia la data di iniziative le condizioni di an- ganizzare propriamente viaggi e svolgimento, il numero pre- nullamento del viaggio, la di- soggiorni lo potrà fare a diverse ventivato di partecipanti, citura che trattasi di iniziati- condizioni (sancite dalla legge l’itinerario e i motivi del viag- va riservata esclusivamente regionale 7/2003), a seconda gio e gli estremi della polizza agli associati e gli estremi che l’attività si configuri come assicurativa. della garanzia assicurativa. occasionale o continuativa. In ogni caso l’attività dovrà essere Requisiti e adempimenti Centri ricreativi estivi e case rivolta ai propri soci. dell’attività cosiddetta profes- di vacanza sionale I requisiti per l’organizzazione Requisiti e adempimenti Le associazioni senza scopo di dei servizi per il tempo libero dell’attività occasionale lucro che operano a livello nazio- sono definiti dalla legge regionale Per attività occasionale si inten- nale, regionale o provinciale sono Emilia-Romagna 28 luglio 2008, de l’organizzazione di viaggi e autorizzate ad esercitare attività n. 14 e dalla delibera di Giunta soggiorni non superiore a cinque di organizzazione di viaggi anche regionale del 16/11/1998. In giorni, salvo una durata supe- per una durata superiore ma tutti i casi vengono richiesti i se- 29 ogni dodici minori e non supe- riore a uno ogni sei. La strut- tura deve anche fruire di un economo, un dietista (anche solo in rapporto di consulen- te), personale adibito alla pre- parazione e somministrazione dei pasti, personale di servizio adeguato in base alle necessi- tà, personale medico (un me- Qualora il servizio sia conven- dico e un’unità infermieristica zionato con la Pubblica Ammini- ogni 250 minori, salvo per le strazione (ad esempio un Comu- strutture con meno di cin- ne), il corrispettivo versato non

quanta minori, nel qual caso concorrerà alla formazione della area è sufficiente la reperibilità). base imponibile ai sensi dell’art. Stessi requisiti in termini di 143 Testo Unico delle imposte risorse umane da coinvolgere sui redditi (Tuir). Lo stesso corri- sono richieste nei campeggi. spettivo sarà esente da iva qua-

Nei soggiorni diurni – centri lora la Pubblica Amministrazio- UISP estivi e parchi giochi – è neces- ne abbia riconosciuto la valenza saria invece solo la presenza di educativa del servizio reso (esen- un coordinatore responsabile, zione ai sensi dell’art. 10 del Dpr di almeno un educatore ogni 633/1972). In questo caso non venti minori e del personale di è necessaria una formale presa servizio quantificato in ragio- d’atto della valenza educativa ne delle effettive necessità del del servizio valendo il riconosci-

Foto di Matteo Angelini www.matteoangelini.com servizio. mento a mezzo finanziamento (in tal senso confrontare la circola- Sotto il profilo amministrati- re dell’Agenzia delle Entrate n. vo, l’attività di case di vacanze 22/E del 18 marzo 2008), ancor- guenti requisiti: e campeggi è soggetta ad au- ché si ritenga opportuno che tale • devono avere un coordina- torizzazione da parte del Co- riconoscimento sia formalizzato tore che deve essere almeno mune (ex art. 5) mentre cen- nella delibera di affidamento del diplomato (o con titolo pro- tri estivi e parchi giochi sono servizio. Nel caso in cui l’attivi- fessionale a specifico indi- soggetti alla sola “denuncia di tà sia finanziata dai corrispettivi rizzo socio-educativo) e con inizio attività”, oggi denomina- erogati da utenti terzi rispetto tre anni di esperienza come ta “segnalazione inizio attività” all’associazione (quindi non soci educatore in quel tipo di (ex art. 19 legge 241/1990). né tesserati all’ente cui l’associa- contesto; In merito al trattamento fisca- zione è affiliata), l’attività si con- • gli educatori devono essere le degli introiti percepiti nello figura come di natura commer- almeno diplomati o con titolo svolgimento di queste attività è ciale. Nel caso in cui l’attività sia professionale a specifico in- necessario operare i necessari diretta ai propri soci, bisognerà dirizzo socio-educativo; distinguo. In via preliminare, distinguere: • le strutture devono essere in nel caso in cui detta attività • centro ricreativo estivo: at- possesso di requisiti dimen- non sia ascrivibile alle finali- tività decommercializzata e sionali (es: negli spazi adibiti tà istituzionali del sodalizio, i quindi non tassata; ad attività collettive indoor relativi proventi, da qualsiasi • organizzazione di viaggi in per ogni minore devono esse- soggetto provengano, si qua- case di vacanze/campeggi re assicurati due metri qua- lificheranno come introiti di realizzate nell’espletamento dri) o strutturali (presenza di natura commerciale e quindi delle proprie finalità istitu- infermeria) dettagliatamente soggetti a tassazione. Nel caso zionali: attività non soggetta indicati nella delibera e diffe- in cui, invece, l’attività sia ad imposte dirette (ex art. renziate a seconda che ci sia ascrivibile alle finalità associa- 148 comma 5 Dpr 917/1986) pernottamento o meno; tive, è necessario distinguere a per le associazioni affiliate • i minori che intendono acce- seconda che il servizio sia fi- ad un ente le cui finalità as- dere ai servizi elencati devono nanziato attraverso: sistenziali siano riconosciu- essere muniti di certificazio- • contributo/corrispettivo te dal Ministero dell’Interno ne sanitaria, salvo che non della Pubblica ammini- (quale si configura la Uisp) si tratti di centri estivi rea- strazione; ma in ogni caso soggetta ad lizzati come prolungamento • soci e persone tesserate iva (ex art. 4, comma 5 Dpr dell’attività scolastica. all’ente cui l’associazione è 633/1972). ❖ affiliata (in quanto equipa- Nelle case di vacanza è altre- rati ai soci); sì necessario che il rapporto di • non soci. educatori non sia inferiore a uno L I B R I 30 Rumori in prosa di Francesco Frisari le recensioni di areauisp

Henry David Thoreau

Camminare

area area La Vita Felice Milano, 2009 124 pagine € 9,50 UISP «Ciò che posso ricevere da un’altra anima non è istruzione, ma provocazione» Ralph Waldo Emerson Una parola in favore della Natura

Durante la (ri)lettura di Camminare di Henry Da- Mi è venuto in mente, sempre a proposito del modo vid Thoreau mi son trovato a pensare che non con cui questo libro si offre, che Ralph Waldo Emer- si possa recensire questo libro. Non ha molto son, il filosofo americano amico e maestro di Thore- senso raccontare questo saggio fra la predica e au, scrisse che «in ogni opera di genio riconosciamo i la poesia, non perché non vi siano tesi o argo- pensieri che abbiamo respinto; ci ritornano con una mentazioni – parole troppo forti o troppo deboli certa maestà alienata». Ebbene Camminare sembra rispetto all’effetto che fa e vuol fare nella lettura portare all’estremo questa idea, al suo compimento – ma perché quest’orazione in movimento, senza naturale; con ogni parola ci chiede infatti di recupe- l’intonazione della voce del suo autore e senza il rare la nostra naturalità alienata, proprio in quan- rumore dei luoghi e della natura in cui i pensieri to nostra maestà, cercando di recuperare qualcosa lo hanno visitato, sembra svanire o peggio essere che va oltre il pensiero e che appartiene a noi tutti, riducibile a un chiaro ma quasi innocuo mes- in quanto abitatori di questo mondo, e che però ci saggio – qualcosa come un inno ecologista, che sfugge, si dissolve nella cultura e nella civiltà, nel pure in parte è. Non si può censire, delimitare, pensiero stesso. Thoreau ci propone allora di rico- compendiare o tantomeno riportare di seconda noscere la nostra natura umana, la sua profondità mano la wildness, il «pensiero selvaggio oltre gli selvaggia, in un pensiero agito, nel suo – e nel nostro schemi della civiltà» che Thoreau invoca e impie- ipotetico – camminare lungo laghi, paludi, boschi, ga, quando perfino lui, l’autore del Walden – il tratturi, attorno ai villaggi spogli e indaffarati del diario dei due anni trascorsi in una capanna sul- New England – siamo nell’America degli anni ses- le sponde di un lago circondato dai boschi – in santa dell’Ottocento, epoca che la fa confinare con Camminare scrive che «rispetto alla Natura, vivo il mito, con l’Eden non ancora (ma quasi) perduto una vita di frontiera, ai confini di un mondo en- e con il deserto da esplorare. Thoreau sta “solo” tro cui compio occasionali, fuggevoli incursioni». passeggiando, eppure nel far ciò, nel proporsi come E però Camminare e le sue incursioni non con- esempio, non da seguire ma da essere – ognuno a dannano al silenzio o all’ineffabilità. È un’ora- suo modo, propone un ripensamento e un rinnova- zione senza alcun pulpito e senza altra autorità mento naturale della cultura e del pensiero. Giu- che la voce di chi la pronuncia, e che cerca un stapponendo metafore e toni biblici, i Veeda indiani dialogo, o meglio una forma di provocazione nei e i linguaggi dei naturalisti del suo secolo, Darwin confronti del lettore. Dà molto da pensare e da compreso, sfida e sprona l’animale umano, quindi dire, così che se vogliamo parlare di questo libro ogni lettore che gli si è avvicinato, ad abbandonare non possiamo che parlare con e attraverso que- il comodo e domesticato nutrimento delle «balle da sto, dopo e a partire da esso. Questa prolusione fieno», andando al pascolo, alla ricerca delle messi di sui suoi modi e le sue forme è la mia prima ed quella «vasta, selvaggia, terribile madre di noi tutti, essenziale reazione a tale provocazione, il che è la Natura. La parola “cultura” deriva dal latino colere, sì un tentativo di giustificare l’incompletezza di e tendenzialmente si assume come suo significato quanto sto dicendo, ma soprattutto mi permette quello di “coltivare”. Thoreau ci fa recuperare quel di comprendere ancora una volta che alcuni libri che i linguisti hanno scoperto essere il significato son luoghi in cui scrivere e pensare. originario del termine: “camminare per campi”. Assetto organizzativo UISP Emilia-Romagna 31

Presidente regionale Vincenzo Manco Direzione regionale Fabio Casadio, Manuela Claysset, Andrea Covi, Paola Lanzon, Athos Maggioli, Enrica Montanini, Sabrina Olivé, Pierpaolo Pari, Marco Pirazzini, Mauro Rozzi, Gianluca Soglia Presidente del Consiglio regionale Manuela Claysset Commissioni consiliari tematiche Diritti, integrazione e multiculturalità, cooperazione internazionale Responsabile: Ivan Lisanti Componenti: Davide Benazzi, Federico Bonacini, Silvia Della Casa, Michele Marzullo, Pierpaolo Pari Diverse abilità Responsabile: Paolo Belluzzi Componenti: Davide Villa Ambiente e sostenibilità Responsabile: Luciano Vincenzi Componenti: Giorgio Campioli, Enrica Montanini, Marco Tommasi Consulente: Filippo Lenzerini Politiche educative e Sani stili di vita Responsabile: Monica Risaliti Politiche giovanili Responsabile: Sabrina Olivé Componenti: Carlo Balestri, Daniela Conti

Politiche di genere Responsabile: Paola Lanzon area Bilancio aggregato Responsabile: Alessandro Mastacchi Componenti: Antonio Mellini, Sabrina Olivé, Rossella Roncaglia

Tavolo della progettazione Componenti: Paola Bottoni, Daniela Conti Incarichi Riforma, innovazione e sviluppo attività: Franco Biavati, Giorgio Gollini Formazione: Massimo Davi Bilancio, politiche delle risorse e dello sviluppo, politiche amministrative: Stefania Marchesi Servizi e aziende: Riccardo UISP Breveglieri Centro documentazione: Bruno Di Monte, Ivan Lisanti, Maurizio Marchi, Vittorio Martone Tesseramento: Roberto Meglioli Comunicazione commissioni e incarichi: Vittorio Martone Organizzazione: Giorgio Bitonti

I Comitati UISP in Emilia-Romagna Comitato Regionale Comitato Ferrara Comitato Piacenza Via Riva Reno 75/3 Via Verga 4 Via IV Novembre 168 40121 Bologna 44124 Ferrara 29122 Piacenza web: www.uisp.it/emiliaromagna web: www.uisp-fe.it web: www.pcuisp.com e-mail: [email protected] e-mail: [email protected] e-mail: [email protected] Tel 051 225881 Tel 0532 907611 Tel 0523 716253 Fax 051 225203 Fax 0532 907601 Fax 0523 716837 Comitato Bassa Romagna Comitato Imola-Faenza Comitato Ravenna P.le Veterani dello Sport 4 Via Tiro a Segno 2 Via G. Rasponi 5 48022 Lugo (RA) 40026 Imola (BO) 48100 Ravenna web: www.uisplugo.it web: www.uisp.it/imola_faenza web: www.uisp-ra.it e-mail: [email protected] e-mail: [email protected] e-mail: [email protected] Tel 0545 26924 Tel 0542 31355 Tel 0544 219724 Fax 0545 35665 Fax 0542 32962 Fax 0544 219725 Sede decentrata Comitato Bologna Comitato Reggio Emilia c/o Palabubani - P.le Pancrazi 1 Via dell’industria 20 Via Tamburini 5 48018 Faenza (RA) 40138 Bologna 42122 Reggio Emilia e-mail: [email protected] web: www.uispbologna.it web: www.uispre.it Tel 0546 623769 e-mail: e-mail: [email protected] Fax 0546 694322 [email protected] Tel 0522 267211 Tel 051 6013511 Comitato Modena Fax 0522 332782 Fax 051 6013530 Via IV Novembre 40/H Comitato Rimini 41123 Modena Comitato Forlì-Cesena Largo Irnerio Bertuzzi 5/A - 5/B web: www.uispmodena.it Via Aquileia 1 47923 Rimini e-mail: [email protected] 47100 Forlì web: www.uisprimini.it Tel 059 348811 web: www.uispfc.it e-mail: [email protected] Fax 059 348810 e-mail: [email protected] Tel 0541 772917 Tel 0543 370705 Comitato Parma Fax 0541 791144 Fax 0543 20943 Via Testi 2 Ufficio decentrato di Riccione Sede decentrata 43100 Parma Viale Forlimpopoli, 15 Via Cavalcavia 709 web: www.uispparma.it 47838 Riccione (RN) 47023 Cesena e-mail: Tel 0541 603350 e-mail: [email protected] [email protected] Tel 0547 630728 Tel 0521 707411 Fax 0547 630739 Fax 0521 707420 Con il Patrocinio dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna The action is partly funded by the European Commission Con il patrocinio della Provincia di Modena (DG Justice) under the e Fundamental Rights and Citizenship Program Assessorato Ambiente, Mobilità e Sport Comune di Castelfranco Emilia