Volti E Storie Dello Sport Pistoiese
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SPICCHI d i s t o r i a 9 Volti e storie dello sport pistoiese F o n d a z i o n e Banche di Pistoia e Vignole - Montagna Pistoiese Settegiorni Istituto di Storia locale EDITORE SPICCHI d i s t o r i a 9 Presidente: Franco Benesperi Vice presidente: Giorgio Mazzanti Direttrice Istituto di Storia locale: Emanuela Galli Spicchi di storia ~ 9 Studi e documenti sul ’900 Collana diretta da Giuseppina Carla Romby Volti e storie dello sport pistoiese Testi di Gianluca Barni, Silvia Mauro, Andrea Ottanelli, Claudio Rosati con la collaborazione di Silvia Iozzelli Documenti e foto Archivio di Stato di Pistoia (ASPt) Archivio Società Ginnastica Ferrucci Libertas di Pistoia (ASGFLPt) Archivio Storico degli Istituti Raggruppati di Pistoia (ASIRPt) Archivio Storico del Comune di Pistoia (ASCPt) Archivio Storico del Conservatorio San Giovanni Battista di Pistoia (ASCSGBPt) Archivio Storico del Tiro a Segno Nazionale di Pistoia (ASTSPt) Archivio Storico delle Officine Meccaniche San Giorgio di Pistoia (ASSGPt) Biblioteca Comunale Forteguerriana Pistoia (BCFPt) Paolo Bresci Marco Feroci Mario Lucarelli Romano Manzani Ettore Masetti Ideale Mosi Marco Ricotti Cesare Riverso Giovanni Tronci Fotografie Federico Tronci Realizzazione editoriale Nilo Benedetti – Pretesto, Pistoia Stampa Nova Arti Grafiche, Signa (Firenze) © 2015 Settegiorni Editore © 2015 Fondazione Banche di Pistoia e Vignole-Montagna Pistoiese – Istituto di Storia locale I diritti dei testi, delle foto e del materiale di documentazione sono degli autori e dei collezionisti ISBN 978-88-97848-41-7 In copertina: La Società Libertas in una cartolina di fine Ottocento (Archivio Società Ginnastica Ferrucci Libertas). SPICCHI d i s t o r i a 9 Volti e storie dello sport pistoiese Settegiorni EDITORE Emanuela Galli Il termine sport è una delle poche parole che non necessita di traduzione essendo presente Direttrice Istituto nella medesima forma in moltissime lingue. Ciò dipende probabilmente dal ruolo sociale di Storia locale della che ha assunto nel corso del tempo: è motivo di aggregazione, fonte di valori importanti – Fondazione come la lealtà, lo spirito di gruppo, la correttezza – ed è funzionale alla tutela della salute. Nel corso del tempo, però, con il diffondersi del professionismo, la dimensione economica ha assunto un ruolo di primo piano (si pensi all’abbigliamento, alla pubblicità, alla televi- sione), trasformando un’attività ludico-agonistica in un’industria rilevante che sembra aver smarrito la natura pegadogico-educativa, di intrattenimento e di integrazione originaria. Più episodi legati a eventi sportivi di vario tipo, hanno visto il manifestarsi, soprattutto negli ultimi anni, di brutte vicende di razzismo, xenofobia, violenza oppure il ricorso a sostanze dopanti per raggiungere più facilmente il successo. È per questo che occorre promuovere a ogni livello uno sport “sano” e “per tutti”. Anche il lavoro degli storici può essere importante per questo scopo perché l’essenza dello sport è nella sua idea primigenia, nel gesto atletico; in una scomposizione a ritroso questa può essere intesa come la base fondante di ogni disciplina sportiva. Certo servirebbero più studi, più contributi, più presenze nei curricoli universitari di Scienze Motorie di docenti di storia dello sport, archivi facilmente individuabili e accessibili (dovrebbero essere inco- raggiate e sostenute in ogni regione azioni di tutela, controllo, valorizzazione degli archivi sportivi e progetti specifici di reperimento e inventariazione per quelli privati di singole personalità appartenenti al mondo sportivo). Lo sport è uno strumento straordinario per comprendere la contemporaneità ma lo è anco- ra di più quando, come in questo caso, ci viene restituito nelle sue motivazioni più naturali e quindi come patrimonio ideale da non disperdere. Un grazie infinito alla “squadra” che da sempre mi accompagna, Mario Lucarelli, Giovanni Tronci, Paolo Bresci, Nilo Benedetti e ai “giocatori” scesi in campo quest’anno: Andrea Ot- tanelli, Silvia Mauro, Claudio Rosati, Gianluca Barni. Un ringraziamento particolare a Federico Tronci che ha contribuito in maniera sostanziale alla parte di documentazione fotografica del volume. Ringraziamenti Gli autori dei saggi del presente volume desiderano ringraziare: i collezionisti Paolo Bresci, Marco Feroci, Mario Lucarelli, Romano Manzani, Ideale Mosi, Marco Ricotti, Cesare Riverso, Giovanni Tronci; per la preziosa collaborazione Angela Bargellini e Simonetta Ferri della Biblioteca Forteguerriana di Pistoia, Livio Di Stefano e Giacomo Sambusida presidente e consigliere del Tiro a Segno Nazionale di Pistoia, Elena Tondini dell’Archivio di Stato di Pistoia, Lucia Petrocchi dell’Archivio Storico del Comune di Pistoia, il personale del reparto verde pubblico del Comune di Pistoia, la Bocciofila Valdinievole, Giorgio Tesi Editrice e Nicolò Begliomini, Maratona Berti, Athos Frosini, Luciano Giovannetti, Gabriele Magni, Ardico Magnini, Giovanni Mezzani, Roberto Natali, Alessandra Nesti, Andrea Pannocchia, Guido Pederzoli, Loretto Petrucci, Franco Picchiarini, Celina Seghi, Gianfranco Zinanni. 4 Lo sport è parte del patrimonio di ogni uomo e di ogni donna Franco Benesperi e la sua assenza non potrà mai essere compensata. Presidente Fondazione Banche Pierre de Coubertin di Pistoia e Vignole- Montagna Pistoiese Siamo portati a pensare che le attività, le manifestazioni, apparentemente marginali, anche se parte della vita quotidiana, abbiano poca rilevanza. Lo sport, come attività diffusa e for- temente strutturata, capace di coinvolgere una fetta consistente di popolazione, sia a livello professionale sia amatoriale, ci dimostra, invece, quanto nell’ambito del loisir ci sia ancora molto da approfondire e comprendere, soprattutto se si guarda alla pratica sportiva come a un valido strumento d’indagine della società, a uno specchio fedele delle sue trasformazioni. Basti pensare che negli ultimi anni la disciplina sportiva è stata valutata da molti o come strumento igienico-terapeutico per la salvaguardia della salute o come emblema di una società corrotta che privilegia il successo, la ricchezza a tutti i costi. Ecco che la storia può aiutarci a recuperare contesti, atmosfere, in cui certi valori come la lealtà, la correttezza, la solidarietà, il rispetto, erano i primi se non gli unici obiettivi da perseguire. La Fondazione fin dalla sua istituzione – sono passati esattamente dieci anni – ha riconosciuto all’ambito sportivo una sua profonda legittimità nel contesto sociale, affiancandolo a quello culturale persino nella propria titolazione. In questo arco di tempo ha sempre voluto investire in un proposito ben definito persino dal proprio Statuto: mantenere vive le fondamenta che hanno da sempre contraddistinto qualsiasi attività autenticamente sportiva, promuovendo e organizzando eventi, manifestazioni, legate alle tante discipline e associazioni presenti sul terri- torio, con particolare attenzione all’approccio dei più giovani e al mondo della scuola. Va da sé che l’Istituto di Storia locale, che ne è diretta diramazione, sotto l’impulso della di- rettrice Emanuela Galli, non poteva non prendere in considerazione, nella sua collana di studi storici, lo sport in quanto fenomeno complesso che si struttura all’interno di molteplici campi: sociale, economico, culturale. Intorno a esso, spesso sono nati e si sono sviluppati linguaggi e idee che hanno finito con il connotare comunità locali e nazionali. Non possiamo perciò che essere grati agli autori dei saggi, Andrea Ottanelli, Silvia Mauro, Claudio Rosati, Gianluca Barni, per averci restituito quelle radici. Un ringraziamento sentito a coloro che, a vario titolo, hanno contribuito alla realizzazione di questo volume, in particolare all’editore Nilo Benedetti che accompagna, ormai da anni, con passione e competenza, questo cammino. 5 Gli atleti della Società Libertas si esibiscono in una delle specialità della squadra, le scale acrobatiche, cartolina fine Ottocento (Archivio Società Ginnastica Ferrucci Libertas). Indice spicchi ................................................................................................ 9 Gli incunaboli dello sport ..........................................................................11 AndreA OttAnelli “I pionieri dell’atletismo” ......................................................................... 49 SilviA MAurO Corri Artidoro! .......................................................................................... 71 ClAudiO rOSAti A proposito di Pistoia ................................................................................ 93 GiAnluCA BArni semi ....................................................................................................133 spicchi Pistoia, Panorama e veduta del campo sportivo, cartolina, inizi Novecento (BCFPt, Raccolta Guido Macciò, 77). Andrea Ottanelli Gli incunaboli dello sport Documenti, luoghi e memorie dello sport a Pistoia tra Ottocento e Novecento Premessa diffusione nei primi decenni dell’Otto- Pagina a fronte Foto ricordo di un ciclista premiato Prima e insieme alla diffusione degli cento con alcune attività praticate da un a una gara di velocipedi a Lugo di sport di massa, calcio e ciclismo innanzi numero contenuto di atleti. A questo Romagna, 1886 (Città, fabbriche e tutto, a Pistoia si apre e si sviluppa una proposito, tra le prime citazioni lettera- nuove culture alle soglie della società di massa 1850-1920, Milano 1990). lunga fase di nascita e crescita di asso- rie relative a un’attività sportiva, occorre ciazioni che curano attività