SOMMARIO

INTRODUZIONE 5 CONOSCERE IL VINO IN 0 MOSSE 6

ABRUZZO E MOLISE 23 A cura di Giancarlo Gariglio, Fabio Giavedoni ALTO ADIGE 43 BASILICATA 61 Coordinamento redazionale CALABRIA 71 Marta Menegaldo, Stella Ricciardelli 85 Slow Food® Editore srl © 2017 Redazione Tutti i diritti riservati dalla legge EMILIA-ROMAGNA 115 Antonio Attorre, Daniela Battaglio sui diritti d’autore FRIULI VENEZIA GIULIA 143 Federica Cammarata, Alessandra Costa Jonathan Gebser, Bianca Minerdo LAZIO 167 Slow Food Editore srl Grazia Novellini, Fabio Pracchia Via Audisio, 5 LIGURIA 193 Angelo Surrusca 12042 Bra (Cn) LOMBARDIA 207 Tel. 0172 419611 I testi delle sezione MARCHE 241 www.slowfoodeditore.it “Conoscere il vino in 10 mosse” [email protected] PIEMONTE 269 sono tratti da P. Gho, G. Ruffa PUGLIA 323 Il piacere del vino, Bra 2016. Direttore editoriale SARDEGNA 361 Carlo Bogliotti Progetto grafico e impaginazione SICILIA 381 Roberto Fidale Coordinamento editoriale TOSCANA 419 Chiara Cauda TRENTINO 479

Per inserzioni pubblicitarie UMBRIA 495 Slow Food Promozione srl VALLE D’AOSTA 519 Enrico Bonardo, Sara Ferraiolo Tel. 0172 419611-606 VENETO 529 Fax 0172 413640 Finito di stampare nel mese [email protected] INDICE DELLE DOCG 572 di settembre 2017 da G. Canale & C. Spa Borgaro Torinese (To) ISBN 978-88-8499-494-3 INDICE DELLE DOC 573 INTRODUZIONE

Il vino non deve essere un argomento Abbiamo, in realtà, bisogno di coinvolge- per iniziati, per persone che parlano re quante più persone possibile, di avvici- solo tra loro con un linguaggio astruso narle al vino di qualità, perché scegliere e complicato. Spesso purtroppo gli argo- un’etichetta piuttosto che un’altra è, per menti relativi al mondo enologico sono parafrasare una celebre frase di Wendell volutamente intricati e ostici per chi si Berry, «un atto agricolo». avvicina con interesse a questo settore Vale la pena per una volta scendere dal per la prima volta. È un grosso limite piedistallo e presentare un libro che della comunicazione dedicata al netta- qualche solone del vino non apprezzerà re di Bacco, colma di termini tecnici e perché tratta la materia in modo lineare, di un glossario degno di scienziati che fornendo alcuni concetti semplici, come i lavorano per la Nasa. È giusto non volga- principali vitigni di ogni regione italiana, rizzare troppo una materia che affonda le bottiglie imperdibili – chiamate con il le radici nella storia dell’uomo – basti termine pop “etichette cult” – o quelle da pensare come la parola “vino” sia cita- scoprire. E che dire del sistema delle de- ta nella Bibbia 278 volte –, ma per non nominazioni di origine italiane che ormai rischiare di banalizzarla abbiamo finito sono una vera e propria giungla, compli- per caricare di eccessive sovrastrutture catissima per i neofiti? Usate Easy Wine il racconto che quotidianamente faccia- come un machete per districarvi tra Dop, mo sulle nostre guide, sui siti, sui social Doc e Docg. network. Ed ecco che quando usciamo Il vino è gioia, condivisione e festa, poi dalla nostra bolla risulta evidente come può essere tante altre cose che ci appas- noi, addetti ai lavori, siamo giudicati e sionano quotidianamente e ci hanno con- visti. La parodia del sommelier resa ce- vinti a fare il lavoro che facciamo, ma si lebre da Antonio Albanese è per forza deve partire dalla base, dalle fondamenta COME LEGGERE LA GUIDA di cose graffiante ed esagerata, ma non per costruire una casa solida e duratura. lontana dall’immagine che il mondo ha Quindi largo ai giovani, ai curiosi di ogni TIPOLOGIA DURATA NEL TEMPO della nostra professione. età e a chi desidera in poche ore capire Sarà più semplice comprendere quindi il qualcosa di più di un mondo tanto affa- 1 bianco L 2 anni significato di questo volume, che fin dal scinante quanto alla fineeasy, se spiegato 2 rosso M 6 anni titolo desidera far capire come il vino con la giusta semplicità. 3 rosato N dai 7 anni possa e debba essere una cosa alla por- tata di tutti, non solo dal punto di vista Giancarlo Gariglio FASCIA DI PREZZO economico ma anche per il linguaggio e € fino a 10 euro i temi sottesi. Easy Wine è un manuale € € 11-20 euro per curiosi che vorrebbero sapere qual- € € € 21-30 euro cosa di più, ma non hanno il coraggio di chiedere perché si sentono impreparati.

5 CONOSCERE IL VINO IN 0 MOSSE

CHE COSA SIGNIFICA DEGUSTARE UN VINO?

Degustarlo significa cercare di comprende- qualitativo deve essere rapportato al tipo di re per quali motivi un vino ci piace o non vino in degustazione, perché ogni tipolo- ci piace; significa cioè descrivere in modo gia ha una propria struttura, una storia e completo le sensazioni di piacere o disgu- un ambito di riferimento precisi. palato. In generale attraverso la vista è già quegli altri elementi naturali che possiamo sto, di entusiasmo o delusione, di familiari- possibile collocare in un certo spazio di ritrovare nel vino. Che cosa significa più tà o stupore che proviamo quando beviamo. A chi serve la degustazione? aspettativa un vino: non solo bianco o rosso precisamente il ritrovare nel vino i profu- Per arrivarci abbiamo bisogno di imparare Questa domanda non è retorica. Fino a o rosato, ovviamente, ma anche il suo corpo, mi, poniamo, della confettura di ribes? Si- una “grammatica” basata sulla riappropria- pochi anni fa, degustare era considerata la struttura, la tipologia, l’età, gli eventuali gnifica ricondurre – con un procedimento zione della nostra sfera sensoriale: la vista, un’attività tra l’esoterico e il folcloristico, difetti. Perché queste informazioni siano le di tipo analogico – a elementi del mondo l’olfatto, il gusto, in prima istanza, ma anche lasciata nelle mani di pochi “soloni” o di più corrette e complete occorre guardare il naturale percepibili con i sensi ciò che in il tatto e – perché no – l’udito. sommelier con i loro tastevin. Oggi degu- vino inclinando il bicchiere quasi a 90 gradi realtà è il frutto di composizioni di tipo stare è una pratica per fortuna più comune, contro un fondo bianco: si potranno così chimico dalle quali si originano le sostanze Approccio alla degustazione che serve ai consumatori per fare scelte più cogliere bene le sfumature cromatiche, la volatili responsabili dei profumi. Esistono vari tipi di degustazione: intelligenti e consapevoli, per esempio per limpidezza, l’intensità, la concentrazione, Ma l’importanza dell’olfatto nell’esame di • qualitativa: è la degustazione volta a stabi- valutare il rapporto tra la qualità di un vino ma anche alcuni segnali d’allarme, come un vino è ancora più generale: il naso se- lire la qualità “assoluta” di un vino, il suo e il suo prezzo di mercato. una rifermentazione (denunciata, nel caso gnala difetti evidenti (come il caratteristico indice di piacevolezza; di un vino fermo – gli spumanti sono una odore di tappo), in grado di darci subito un • di riconoscimento: la degustazione mira a L’esame organolettico categoria a sé –, da bollicine anomale) o ele- segnale inequivocabile sulla qualità com- individuare quale tipo di vino stiamo be- La degustazione di un vino si compone di menti estranei. plessiva di ciò che abbiamo nel bicchiere. vendo, sulla base delle sue caratteristiche di tre grandi fasi che si svolgono in successio- Il profumo riveste insomma una grandis- tipicità e di riconoscibilità; ne: l’esame visivo, l’esame olfattivo e l’esame L’esame olfattivo rappresenta la fase più dif- sima importanza sul gusto complessivo di • sul potenziale: chi degusta cerca di capire gustativo, la sintesi delle quali ne fornisce il ficile e delicata nell’apprendimento della un vino: basti pensare che quanto sentia- la fase attuale di un vino, le sue possibilità profilo organolettico complessivo. tecnica di degustazione. L’olfatto è infatti il mo in bocca, al di là dei quattro sapori fon- evolutive, la sua curva ascendente o di- senso umano più atrofizzato: nonostante il damentali di cui diremo, dipende stretta- scendente; L’esame visivo rappresenta il punto di parten- naso sia in grado di cogliere una moltitu- mente dai rapporti tra la via nasale diretta • per gli abbinamenti: degustare può signifi- za, il “biglietto da visita”, l’abito con cui co- dine di sfumature odorose, la nostra me- che opera attraverso le narici e la via retro- care talvolta non tanto valutare la qualità nosciamo il vino appena versato nel nostro moria olfattiva è in genere molto scarsa, a nasale presieduta dalla rinofaringe. assoluta di un vino, ma la sua adattabilità bicchiere. Fornisce indicazioni importanti: causa dello stile di vita che la maggior parte Esistono varie famiglie di odori (floreale, o il giusto accoppiamento con i piatti che in estrema sintesi, diremo che l’aspetto di di noi conduce. Non sentiamo più, e dun- fruttata, vegetale, speziata, balsamica, ani- stiamo per mangiare; un vino influenza e condiziona moltissimo que non riconosciamo, i profumi dei fiori, male, legnosa, chimica, eterea, e di altro • per tipologia: in questo caso, il parametro il giudizio che poi ci forniranno il naso e il dei frutti, delle spezie, delle erbe e di tutti genere: farina, pane, lievito, burro, miele,

6 EASY WINE CONOSCERE IL VINO IN 0 MOSSE 7 L’IMPORTANZA DEL BICCHIERE

birra…): per imparare a riconoscerle non zioni di tipo tattile, fondamentali nel sen- c’è che da esercitare continuamente la no- tire il “peso”, il corpo del vino ma anche il bianchi freschibianchi freschibianchibianchi strutturati freschibianchi bianchi rosati,strutturati freschi bianchirossi giovani rosati,strutturatibianchi rossirossi giovanistrutturati rosati,di medio rossi rossi corpo giovanirosati, di medio rossirossi corpo giovani di medio rossi corpo di medio corpo e aromatici e aromatici e aromatici e aromatici bianchibianchi freschifreschibianchi freschibianchi strutturatibianchibianchi strutturatirosati, freschi rossi rosati,giovanibianchi rossi rossistrutturati giovani di medio rosati rossi rosati,corpo di medio rossi giovanicorpo rossi di mediorossi corpo stra memoria olfattiva e ricondurre i pro- suo calore e il suo pizzicore. È inoltre mol- e aromatici e aromatici bianchi freschie aromaticibianchi strutturati rosati, rossi giovani rossi di medio corpo e aromatici e aromaticistrutturati e rossi giovani di medio corpo fumi del vino – mai semplici, ma sempre to importante il contributo della salivazio- mescolati tra loro e avvolti dalla sensazio- ne: anch’essa ci offre informazioni impor- ne alcolica – a profumi noti. La tecnica di tanti sulle caratteristiche del vino. degustazione per questa fase vuole che si In via preliminare, occorre distinguere annusi il vino prima a bicchiere fermo, per quattro fasi fondamentali dell’esame gu- percepire le note più volatili e più imme- stativo: l’attacco (come il vino “entra” in diate, nonché eventuali difetti; poi, ruotan- bocca), l’evoluzione (il comportamento del do delicatamente il bicchiere affinché l’al- vino a centro bocca), il finale (come il vino rossi austeri rossi austeripassiti, rossi liquorosi austeripassiti, rossi liquorosi austerispumantipassiti, secchi liquorosispumantipassiti,spumanti secchi liquorosispumanti dolci, spumanti vini secchi dolcispumanti dolci, spumanti vinisecchi dolci dolci, spumanti vini dolci dolci, vini dolci a fermentazionea fermentazione naturale a fermentazione naturale a fermentazione naturale naturale col a contatto con l’ossigeno evapori subito finisce, mentre viene deglutito) e l’intensità rossi austerirossi austeripassiti, rossi liquorosi austeripassiti,rossi liquorosiausterispumantipassiti, secchiliquorosispumantipassiti, spumanti liquorosisecchispumanti dolci, spumanti secchivinispumanti dolci dolci, spumantisecchi vini dolci dolci, spumanti vini dolci dolci, vini dolci e si liberino meglio le altre sostanze volatili della sua persistenza aromatica (quello che rossi austeri passiti, liquorosi spumantia fermentazionea fermentazione secchi naturale a fermentazione naturale a fermentazionevini naturale dolci naturale responsabili dei profumi. Occorrono ina- il vino lascia, il suo ricordo aromatico una lazioni intense e molto brevi per evitare volta che è stato deglutito o espulso). Tutte Il bicchiere in cui versiamo il vino è al ma e di capacità adatta. Chi desidera fare fenomeni di assuefazione. Di un profumo queste fasi sono estremamente importanti, tempo stesso un contenitore e un espo- le cose a puntino e regalarsi le condizioni coglieremo la franchezza (cioè la pulizia, ed è necessario seguirle con attenzione. sitore. Per svolgere queste funzioni, deve ottimali per apprezzare un grande rosso l’assenza di odori estranei e di difetti), la La tecnica dell’esame gustativo è la seguen- essere in vetro (o cristallo o mezzo cri- da invecchiamento, così come un bianco finezza, la personalità, la complessità, ma te: si mette in bocca una piccola quantità stallo), ovvero un corpo neutro rispetto fresco e vigoroso o uno spumante dal fine anche l’intensità e persistenza. di vino, né troppa (sarebbe difficile farla al vino e alle sue componenti acide. Deve perlage, faccia riferimento all’immagine. girare in bocca e riscaldarla) né troppo essere trasparente in modo da permettere L’esame gustativo è l’ultima fase (e poca (deve bagnare tutta la superficie della di valutare bene il colore e la limpidezza Ancora qualche avvertenza. generalmente considerata la più bocca senza essere eccessivamente diluita del vino. Spessore e peso saranno mini- • Il bicchiere va riempito per un terzo, o importante) della degustazione. La lin- dalla saliva). Si trattiene dapprima il vino mi: e dovrà essere sottile soprattutto il poco più, della sua capacità: ciò permette gua, con le sue cellule gustative, riconosce nella parte anteriore della lingua, portan- bordo, che viene a contatto con le labbra. di agitare il vino con movimenti rotatori, come abbiamo detto solo quattro sapori: dolo poi a contatto con tutte le parti della Dovrà essere munito di uno stelo sottile e per apprezzarne le sostanze odorose. dolce, acido, salato e amaro, percepiti in cavità orale, la volta del palato, le gengive, abbastanza alto, per consentire una buo- • I bicchieri si lavano con acqua calda, utiliz- quest’ordine di successione secondo la infine la parte posteriore. In questo modo na maneggevolezza. Va da sé, quindi, che zando preferibilmente un detersivo inodore. posizione delle papille linguali. Il dolce si si coglieranno tutti i sapori e le sensazioni il bicchiere si prende per il piede che so- • Non si asciugano, ma si lasciano sgoccio- percepisce meglio sulla punta, e dunque tattili. Si potrà poi, trattenendo il vino sulla stiene lo stelo e non si afferra per la pan- lare sospesi per il piede. prima, l’acido sui margini, il salato sul lingua, aspirare un po’ d’aria tra le labbra, cia; non è tanto questione di bon ton, ma • Si custodiscono in un armadio a testa dorso della parte anteriore, l’amaro nella per volatilizzare le sostanze attive e ampli- di funzionalità alla degustazione: il con- in su. Prima dell’uso, se necessario, si ri- parte posteriore e dunque in fondo. ficare la sensibilità gustativa, nonché per tatto diretto delle mani con la superficie sciacquano e si asciugano velocemente Oltre ai quattro sapori fondamentali, la risvegliare i vapori nelle vie retronasali e che contiene il vino rischia di alterarne la per agitazione; si avvinano con il vino da bocca avverte, attraverso le mucose, sensa- apprezzare gli aromi di bocca. temperatura. Deve essere, infine, di for- degustare.

8 EASY WINE CONOSCERE IL VINO IN 0 MOSSE 9 DECANTER SÌ, DECANTER NO SAPETE TUTTO SUL CAVATAPPI?

Il termine comparve per la prima vol- versioni, una economica e una più raffina- La decantazione è un’operazione che con- ta nel Vocabolario Metodico di Giacinto ta, che espelle il tappo dopo l’estrazione. siste nel trasferire un liquido, il vino, da un Carena, datato 1846, e da allora è la ver- Potrà capitare comunque, specie con vini recipiente, in genere la bottiglia, a un altro, sione italiana del francese tire-bouchon. molto vecchi, che il sughero si spezzi du- solitamente una caraffa, trattenendo i de- Il cavatappi, nato circa tre secoli or sono rante l’operazione di stappatura: converrà positi nella prima. Alla decantazione è stata assieme al diffondersi dell’uso deltappo allora spingerlo nella bottiglia e quindi però attribuita un’altra proprietà, quella di in sughero, ha sollecitato la fantasia degli estrarlo con l’apposito attrezzo a T. permettere una buona ossigenazione dei inventori: ne sono stati ideati centinaia di Diverso il discorso per gli spumanti, vini maturi. Il tutto nasce dal naturale lega- modelli, dal più semplice, un succhiello a sigillati con tappi a fungo, con la testa me che esiste tra invecchiamento del vino vite da infilare nel tappo, al tipo a farfalla, che fuoriesce dal collo. In questo caso in bottiglia e contemporanea formazione a quello a leva, a doppia spirale, fino al più si tratterà, dopo aver rimosso la gab- dei depositi nella stessa. Visto che il vino ossigenare si può scegliere: è solo una que- recente Screwpull. bietta, di smuovere il sughero con le conservato da tempo in ambiente chiuso stione di tempi. È assolutamente inutile, Elemento essenziale per la funzionali- apposite pinze e quindi di continuare ha bisogno di risvegliare i suoi profumi più invece, aprire la bottiglia alcune ore prima tà del cavatappi è la spirale, detta anche l’operazione con attenti movimenti ro- fini, la cosa migliore, mentre lo separiamo di servirla poiché lo spazio a disposizione “verme”: lunga almeno sei-sette centi- tatori, senza agitare la bottiglia che an- dalle fecce, è farlo respirare nell’abbondante dell’ossigeno, ridotto al solo collo, è troppo metri, deve essere abbastanza larga, piat- drà mantenuta in posizione inclinata: a spazio offerto da una caraffa. piccolo. L’attrezzatura indispensabile: una ta nella parte superiore e arrotondata un certo punto la pressione dello spu- Attenzione però: ci sono importanti con- caraffa di cristallo liscia e trasparente, una nell’inferiore, e avere un bordo non ta- mante tenderà a espellere il tappo con troindicazioni. Innanzitutto non tutti i vini candela e un bicchiere. Per avere un risul- gliente. Da evitare i tipi a trazione ma- violenza. È il momento di controllarne meritano – o tollerano – queste premure. tato migliore assicuratevi, prima di inizia- nuale, che richiedono sforzi eccessivi con l’irruenza, assecondandone la fuoru- I vini molto vecchi, quelli che superano i re, che la bottiglia sia in posizione verticale conseguente agitazione della bottiglia e scita senza farselo sfuggire dalle mani. vent’anni, mal sopportano in genere un’os- da qualche ora, oppure, se la si è appena intorbidamento del vino, così come quelli, sigenazione così rapida e in seguito a essa estratta dalla cantina dove era in posizione in auge per un certo periodo, ad ago cavo, cambiano i loro caratteri, decadendo im- orizzontale, procedete con cautela, man- che immettono fra vino e tappo anidri- mediatamente. Si preferisce invece conce- tenendola nella stessa posizione con un de carbonica. Di difficile utilizzo anche dere loro aria a piccole dosi, risvegliandoli cestino portavino. Dopo avere aperto la i cavatappi a lame parallele, che si intro- lentamente nel bicchiere. Alcuni vini gio- bottiglia, versate un goccio di vino nella ducono fra sughero e collo della bottiglia vani, invece, bianchi o rossi, che presenta- caraffa per avvinarla, poi trasferitelo nel ed estraggono il tappo per torsione. I più no un pizzico di anidride solforosa in ec- bicchiere per verificarne la correttezza ol- funzionali sono senza dubbio i modelli a cesso o che attraversano un periodo “ado- fattiva e gustativa. A questo punto iniziate leva, non a caso abitualmente utilizzati da lescenziale”, durante il quale sono ancora a versare, controllando lo scorrere del vino molti sommelier. Certamente efficace an- piuttosto “chiusi” e si esprimono a fatica, attraverso il collo illuminato dalla candela: che il citato Screwpull, concepito con una migliorano dopo una decantazione. Notia- appena appare un filamento o, meglio, ap- spirale continua e un verme particolar- mo perciò che, se per separare il vino dai pena i depositi si affacciano alla base del mente lungo che passa il tappo da parte a suoi depositi c’è un solo metodo, per farlo collo, interrompete il flusso. parte senza danneggiarlo: ne esistono due

10 EASY WINE CONOSCERE IL VINO IN 0 MOSSE 11 CAMPANIA ETICHETTE CULT

SABBIE DI SOPRA IL BOSCO – NANNI COPÈ MONTEVETRANO – MONTEVETRANO COSTA D’AMALFI FURORE BIANCO POLIPHEMO – LUIGI TECCE Vitulazio (CE) San Cipriano Picentino (SA) FIORDUVA MARISA CUOMO (AV) Tel. 330 879815 Tel. 089 882285 Furore (SA) Tel. 0827 71375 [email protected] [email protected] Tel. 089 830348 [email protected] www.nannicope.it www.montevetrano.it [email protected] 5 ha – 25.000 bt 3,5 ha – 7.000 bt 6 ha – 70.000 bt www.granfuror.it 33 ha – 120.000 bt STORIA L’anarchico del Taurasi, Luigi Tec- STORIA Anno dopo anno Giovanni Ascio- STORIA Il progetto Montevetrano nasce ce, è capace di imporre il proprio ritmo ne, ex manager, ex ristoratore, giornalista, nel 1991 da un gruppo di amici, quasi STORIA Andrea Ferraioli e Marisa Cuomo: senza inseguire le mode. Nutre un amore costruisce la memoria della sua piccola e per scommessa. Negli anni alcuni abban- 31 anni di matrimonio e 30 di vino insie- viscerale per la terra e per il vino, tanto da bella vigna, dopo aver completato la can- donano. La fondatrice, Silvia Imparato, me. Rispetto per i collaboratori e cura me- essere diventato un importante punto di tina. Un progetto che riassume la voglia e Riccardo Cotarella hanno continuato ticolosa per il paesaggio sono le basi del riferimento della produzione di eccellen- di esprimere il territorio e la conoscenza con caparbietà a “scommettere”. Concetti grande lavoro di rivalutazione e crescita. za campana. Senza l’aiuto di alcun enolo- data da decenni di assaggi. Nel cassetto c’è chiave sono il territorio, inteso come in- Gli stessi valori hanno i figli Raffaele e go ha raggiunto risultati straordinari. Le anche il sogno di un vino bianco. Il pog- contro tra natura e intelligenza umana, e Dorotea. In cantina i consigli dell’enologo vigne di famiglia sono sparse in piccoli gio è accarezzato dalle correnti del Matese la disponibilità continua agli stimoli. Per Luigi Moio. Pendenze oltre il 60%, le ti- appezzamenti intorno alla minuscola can- e del Volturno, tutto l’anno. Si completa questo Montevetrano continua a stupire. piche macerine e gli stretti terrazzamenti tina: molte raggiungono gli ottant’anni e anche il percorso che porta alla certifica- I vigneti si sviluppano in tanti piccoli ap- a picco sul mare caratterizzano questa vi- sono allevate con il tipico metodo della zione biologica dell’uva. Pallagrello nero e pezzamenti distribuiti su diverse inclina- ticoltura. Zero meccanizzazione e piante starza taurasina, una sorta di raggiera alta aglianico convivono nello stesso vigneto, zioni ed esposizioni, a una quota intorno dall’età media di 70 anni per una pratica a quattro bracci che lasciano ben penetra- così come fiano e asprinio. In una parcella ai 150 metri. I terreni sono tutti di origi- agricola storica ed estrema che si esprime re la luce. separata il casavecchia. ne vulcanica, ma le componenti minerali al meglio con la classica pergola. Da Ceta- variano per ogni vigna e conferiscono al ra, con le vigne al livello del mare, saliamo VINO Taurasi Poliphemo VINO Sabbie di Sopra il Bosco vino profondità e carattere. fino a Furore, a 650 metri. (2 12.000 bt; 42 €) (2 7.000 bt; 30 €) La scarsa resa per ettaro ne fa un prodotto Figlio di un blend di aglianico, pallagrello VINO Montevetrano (2 20.000 bt; 45 €) VINO Costa d’Amalfi Bianco Fiorduva molto concentrato sia nei sentori olfattivi nero, casavecchia. Colore rubino tenden- Taglio di aglianico, cabernet, merlot, ha (1 18.800 bt; 48 €) sia al gusto. La complessità dei profumi è te al violaceo. Al naso ciliegia avvolta da una dolcezza del frutto misurata sia al Blend di vitigni autoctoni quali fenile, ri- la sua arma segreta, si spazia dalle note piacevoli note balsamiche, in bocca at- naso sia in bocca. È ricco, ma non opulen- poli, ginestra, nasce da ceppi di 80 anni. fruttate (ciliegia sotto spirito e susine) a tacca fresco e sapido, con una chiusura to, è possente, ma non pesante. I profumi 40% in legno di primo passaggio, è inten- quelle terziarie di cenere, tabacco e cuoio; pulita e appagante, tannino ben levigato ricordano la ciliegia, la bocca ha una rin- so e affascinante. Ha toni marini e bocca al sorso è molto appagante, con una fre- ma ficcante. frescante acidità, necessaria per sorregge- opulenta, equilibrata dalla buona spalla schezza e una bevibilità sorprendenti. re una notevole impalcatura. acido-sapida.

86 EASY WINE CAMPANIA 87 TAURASI VIGNA CINQUE QUERCE RIS. TAURASI VIGNA MACCHIA DEI GOTI TAURASI RADICI – MASTROBERARDINO FIANO DI – PIETRACUPA SALVATORE MOLETTIERI ANTONIO CAGGIANO (AV) (AV) (AV) Taurasi (AV) Tel. 0825 614111 Tel. 0825 607418 Tel. 0827 63424 Tel. 0827 74723 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] www.mastroberardino.com 7 ha – 40.000 bt www.salvatoremolettieri.it www.cantinecaggiano.it 220 ha – 250.000 bt 13 ha – 80.000 bt 28 ha – 180.000 bt STORIA Sabino Loffredo è il personaggio STORIA Mastroberardino rappresenta la simbolo del comprensorio di Montefreda- STORIA Salvatore Molettieri è un’istituzio- STORIA Antonio Caggiano è l’anima del continuità della viticoltura campana, dai ne, da cui ha spiccato il volo della notorietà ne, oltre a essere stato il primo a vinificare Taurasi: dobbiamo alla sua intelligenza e primi passi nell’Italia postunitaria al perio- grazie a esecuzioni sempre di altissimo direttamente le uve dell’alta valle del Ca- alla sua perseveranza il rilancio di questo do d’oro degli anni Venti, passando per la livello di Fiano, Greco e Taurasi. Un im- lore. Quando parla dell’aglianico lo fa con nobile rosso. Nel 1994 usciva il Taurasi tardiva crisi della fillossera, la guerra, il ter- pegno che nasce nel 2000, quando prende estrema autorevolezza. Per molti è stato Macchia dei Goti, nato dall’incontro con remoto. Oggi al timone c’è Piero: la dodice- in mano la conduzione dell’azienda di fa- anche un consigliere, dispensando consigli il giovane Luigi Moio, tornato in Italia da sima generazione, in grado di interpretare miglia. Non a caso abbiamo citato Monte- e fornendo a molti anche le marze. Il Cin- Bordeaux proprio grazie alle insistenze di lo stile aziendale alla luce delle novità, di fredane, il comune che guarda dall’alto il que Querce è uno splendido vigneto nella Antonio. La cantina-museo è stata comple- aprirsi all’accoglienza con il resort Radici capoluogo provinciale, segnato da caratte- parte più alta del declivio che scende verso tata nel 2011. I vigneti sono tutti a Taurasi. e di rinnovare l’attenzione per la terra. Il ristiche uniche ed estremamente favorevoli il fiume Calore. Nei 10 ettari in un unico Il Macchia dei Goti è una vigna di 6 ettari vigneto si sviluppa nei punti strategici dei al fiano. Terreno vulcanico, buona esposi- corpo, le piante – tutte riprodotte da quelle rivolta verso il fiume Calore, a circa 300 tre areali Docg irpini. A zione, escursioni termiche sono i tratti che preesistenti – sono curate solo con rame e metri d'altitudine con esposizione a sudo- circa 70 ettari e interessanti sperimentazio- rendono sempre riconoscibili i vini che ar- zolfo. Qui le uve si raccolgono tardi, alla vest. L’altro vigneto storico è il Salae Do- ni sui cloni di aglianico. Belle vigne anche rivano da qui. Il greco è nella vicina Santa metà di novembre, e non di rado vengono mini, anch’esso di oltre venticinque anni. a e per il greco, a Paolina. ricoperte dalle prime nevi. Il clima permette di vendemmiare da fine per il fiano e a Montemarano ancora di ottobre alla prima decade di novembre. per l’aglianico. VINO Fiano di Avellino (1 13.000 bt; 14 €) VINO Taurasi Vigna Cinque Querce Ris. È senza dubbio uno dei bianchi cult non (2 6.000 bt; 46 €) VINO Taurasi Macchia dei Goti VINO Taurasi Radici (2 20.000 bt: 26 €) solo della regione ma dell’Italia intera. Ha Regala nitidi sentori di ciliegia sotto spiri- (2 18.000 bt; 31 €) Un’etichetta di grande valore organolettico stoffa da vendere con grandi profumi di to, humus, funghi, susina, cuoio e spezie; Piccoli frutti rossi sotto spirito e note pro- e territoriale. Ha profumi di ciliegia sotto pietra focaia, di miele di castagno, di latte al gusto si rivela estremamente importante, fonde di sottobosco al naso. In bocca mor- spirito e aghi di pino. In bocca ha tannino, e burro. Il finale di naso è quasi affumica- con corpo pieno e imperioso, comunque bidezza, grande spalla acida e trama vellu- potenza, ma anche tanta eleganza. to. In bocca ha energia, acidità fragrante e piacevole grazie alla sferzante acidità. tata. Buona lunghezza per uno dei migliori un finale sapido. Ha una durata nel tempo rossi campani: un grande vino. quasi eterna.

88 EASY WINE CAMPANIA 89 ETICHETTE DA SCOPRIRE

FIANO DI AVELLINO – COLLI DI LAPIO CILENTO PIETRAINCATENATA – MAFFINI TRESINUS – SAN GIOVANNI GRECO DI TUFO – TORRICINO Lapio (AV) Castellabate (SA) Castellabate (SA) Tufo (AV) Tel. 0825 982184 Tel. 0974 966345 Tel. 0974 965136 Tel. 0825 998119 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] www.collidilapio.it www.luigimaffini.it www.agricolasangiovanni.it www.torricino.it 10 ha – 68.000 bt 15 ha – 110.000 bt 4 ha – 25.000 bt 7 ha – 50.000 bt

STORIA Clelia Romano è per tutti la signora STORIA L’azienda nasce nel 1974 con la STORIA Ida Budetta e Mario Corrado si tra- STORIA Torricino nasce nel 2002 con Stefa- del fiano, vitigno che ha nel territorio di prima vendemmia dei genitori di Luigi, sferiscono appena sposati a Punta Tresino, no Di Marzo, fresco di laurea in Enologia Lapio un punto di riferimento. Ha iniziato il quale, dopo la laurea in Agraria, si spe- parco marino nel Parco Nazionale del Ci- a Firenze, che prende in mano le vigne del il suo percorso nel 1994: il padre Pasquale cializza in Enologia a Portici. Le prime lento. Crescono i figli e coltivano le vigne papà Vitantonio, viticoltore a Tufo, confe- la incitò a vinificare le uve e da quell’idea etichette arrivano sul mercato nel 1995, a picco sul mare senza elettricità e senza ritore e buyer di uve per Mastroberardino. è sorta una delle più belle aziende del- poi entra in cantina anche il professor Lu- telefono, affrontando enormi difficoltà Nello stesso anno esce la prima bottiglia la Campania Felix. Clelia, affiancata dal igi Moio e inizia la “rivoluzione cilentana”. burocratiche e la prepotenza di un pasto- dell’azienda, che prende il nome della lo- marito Angelo Cieri e dai figli Carmela e Non si fermano Luigi e la moglie Raffaella: re che non accettava limiti al pascolo. In calità in cui ha sede. Stefano può contare Federico, passo dopo passo ha costruito la dalla vendemmia 2016 si trovano nella loro questa guerra ancestrale passano gli anni sulla collaborazione della sorella Federica. cantina restando assolutamente fedele a se nuova sede di Giungano, avendo lasciato la fino alla costruzione di una piccola can- Le vigne si estendono a Tufo (dove trovia- stessa: il bianco solo in acciaio e, dal 2000, storica cantina di famiglia a Castellabate. tina ecocompatibile. Il vigneto, su suolo mo il greco), a Serroni, in 2 ettari esposti anche Taurasi e Aglianico di straordinaria Si chiude così un ciclo aziendale fatto di calcareo e argilloso, affaccia sul mare a 70 a sud a 350 metri di altitudine, a Vignale eleganza e finezza. La regia, tra le mura enormi sacrifici, che però non sono mai metri di altitudine. Si seguono i principi (sopra le miniere), in altri 2,5 ettari sempre tufacee della cantina, oggi come ieri è di andati a scapito della qualità. Un lavoro dell’agricoltura biologica coadiuvati dall’e- esposti a sud a 400 metri di quota, su terre- Angelo Pizzi. duro quello da svolgere sulla collina a due nologo irpino Michele D’Argenio. I vitigni no argilloso con venature solfuree. Infine, passi dai templi di Paestum, dove la con- sono aglianico, fiano e, in misura minore, a Serra di Pratola, Stefano coltiva 1,5 ettari VINO Fiano di Avellino (1 54.000 bt; 15 €) duzione dei vigneti è portata avanti con il greco e trebbiano. di fiano, su un suolo calcareo dalla felice Riflette sempre bene l’annata sin dall’ol- metodo biologico fin dal primo anno. esposizione sud-ovest. fatto, pieno e ricco di frutta con sentori di VINO Tresinus (1 3.000 bt; 17 €) salvia e timo. In bocca l’ingresso è fresco, VINO Cilento Fiano Pietraincatenata Da uve fiano in purezza; come in altri casi, VINO Greco di Tufo (1 25.000 bt; 11 €) molto agile, con un allungo finale piacevo- (1 10.000 bt; 24 €) siamo sicuri che darà soddisfazioni con il Il naso è tarato su forti sentori agrumati, le e duraturo. Un vino con un bellissimo Ha sentori di spezie dolci ai quali fa da passare del tempo, e forse sarebbe il caso ma emergono anche cenni di pietra focaia equilibrio, territoriale e ricco di carattere. contraltare una bocca sapida, fresca. Un di uscire almeno un anno dopo con questa e polvere da sparo; in bocca è verticale, l’a- vino da aspettare nel tempo. Trovare un etichetta. cidità è notevole, la chiusura molto lunga. bianco con qualità organolettiche di così ampia complessità è davvero raro.

90 EASY WINE CAMPANIA 91 FIANO DI AVELLINO – ROCCA DEL PRINCIPE FIANO DI AVELLINO – FILADORO IRPINIA AGLIANICO MAGIS CAMPI FLEGREI FALANGHINA Lapio (AV) Lapio (AV) ANTICO CASTELLO COLLE IMPERATRICE – CANTINE ASTRONI Tel. 0825 982435 Tel. 0825 982536 (AV) Napoli [email protected] [email protected] Tel. 349 4009839 Tel. 081 5884182 www.roccadelprincipe.it www.filadoro.it [email protected] [email protected] 6 ha – 27.000 bt 7 ha – 40.000 bt www.anticocastello.com www.cantineastroni.com 9 ha – 40.000 bt 25 ha – 250.000 bt STORIA L’azienda cresce: lentamente, ma STORIA Filadoro è la più classica delle azien- cresce. Quest’anno registriamo l’ingresso de familiari: tutti insieme appassionata- STORIA Piccola cantina di seconda gene- STORIA Parlare di viticoltura in una delle nell’organico delle figlie di Ercole e Aurelia: mente, fratelli e sorelle, cugini e cognati. razione che, dopo il passaggio di qualche aree metropolitane più urbanizzate d’Eu- Mariarita, fresca di laurea in Filologia Mo- Le famiglie Lepore e Ioanna seguono anno fa ai fratelli Romano, viaggia sicura ropa può sembrare un controsenso, ma derna, e Simona, appena finita Enologia. ogni operazione, ma sono i giovani Silvio verso apprezzabili risultati qualitativi. Qui questa realtà agricola sul bordo del cra- Le vigne, sebbene sia­no parcellizzate, si e Pietro (cugini) a rappresentare la vera potrete trovare vini buoni e sinceri a prez- tere degli Astroni è solo una delle tante trovano tutte nel territorio di Lapio. Parlia- continuità col futuro. Entrambi studenti zi molto corretti. Antico Castello produce contraddizioni di Napoli. Gerardo Ver- mo di 6 ettari suddivisi tra Lenze, Tognano in Agraria, sono già impegnati in azienda. anche frutta e confetture biologiche. Le vi- nazzaro, la moglie Emanuela, il cugino e Campore, contrade che hanno fatto la Gli ettari vitati sono complessivamente 7, gne di aglianico godono di un’esposizione Vincenzo sono la quarta generazione, che storia passata e recente del fiano e dell’a- quasi equamente divisi tra i 4 di contrada a mezzogiorno favorevole, sorgono a 400 ha traghettato l’azienda dalla vinificazione glianico. L’altitudine è di circa 500 metri, Arianiello e i 3 di contrada Tuori. Siamo a metri di altitudine su un terreno argillo- sfusa a quella di alta qualità. Sulla collina le esposizioni sono in generale buone, le oltre 500 metri di altitudine, le esposizioni so-calcareo e contano 2.500 ceppi per et- tufaceo-vulcanica è concentrata la coltiva- pratiche agronomiche improntate alla so- sono ottimali (sud, sud-est), la composi- taro. Gli impianti delle uve bianche, fiano, zione di falanghina e piedirosso. Sui ter- stenibilità. zione del terreno è argilloso-calcarea. Il si- greco e falanghina, sono esposti a nord-est razzamenti dei Camaldoli si producono i stema di allevamento è il guyot per il fiano oppure sud-ovest a una quota di 350-400 rossi Colle Rotondella e Tenuta Camaldoli. VINO Fiano di Avellino (1 20.000 bt; 15 €) e il cordone speronato per l’aglianico. metri, su suolo argillo-limoso che vede pre- Il bianco Colle Imperatrice nasce da un ap- La tecnica è molto semplice: fermentazio- senti 3.300 ceppi per ettaro. pezzamento di 3 ettari. ne a temperatura controllata, permanen- VINO Fiano di Avellino (1 20.000 bt; 11 €) za lunga sulle fecce fini e affinamento in Magnifico Fiano quello di Filadoro. All’ol- VINO Irpinia Aglianico Magis VINO Campi Flegrei Falanghina bottiglia. Complessità e ricchezza di gusto fatto eleganti note di fiori e frutta, sul pala- (2 10.000 bt; 10 €) Colle Imperatrice (20.000 bt; 10 €) rappresentano il lascito della sosta sulle to un vino carico, complesso, importante, È un rosso di ottima bevibilità; le note frut- È un bianco dall’inarrivabile rapporto tra fecce. Sorprendono l’eleganza e la pienezza dalla lunghezza infinita. tate, intense e nette, colpiscono al primo la qualità e il prezzo grazie a profumi esu- del sorso, equilibrato da una sferzante fre- assaggio, i tannini sono presenti e assicu- beranti di pesca e foglie di sedano e una schezza e una notevole sapidità. rano un equilibrio che rende semplice e perfetta lunghezza gustativa con acidità invitante l’abbinamento con il cibo. bilanciata e rinfrescante.

92 EASY WINE CAMPANIA 93 FALANGHINA DEL SANNIO GUARDIA TABURNO FALANGHINA DEL SANNIO FALANGHINA DEL SANNIO FOIS – CAUTIERO CAMPI FLEGREI FALANGHINA – AGNANUM SANFRAMONDI – CORTE NORMANNA FONTANAVECCHIA Frasso Telesino (BN) RAFFAELE MOCCIA Guardia Sanframondi (BN) Torrecuso (BN) Tel. 338 7640641 Napoli Tel. 0824 817004 Tel. 0824 876275 [email protected] Tel. 338 5315272 [email protected] [email protected] www.cautiero.it [email protected] www.cortenormanna.it www.fontanavecchia.info 4 ha – 16.000 bt www.agnanum.it 18 ha – 97.000 bt 20 ha – 180.000 bt 10 ha – 25.000 bt STORIA Non bastano le parole per descri- STORIA Da due decenni i fratelli Gaetano STORIA Libero e Giuseppe Rillo, fratelli che vere le emozioni che trasmette questa bel- STORIA Dal passato al futuro restando e Alfredo Falluto contribuiscono a scrive- il vino ha finito per unire anche sul lavoro, la parabola enologica. La storia di Fulvio uguali a se stessi. Questa è la storia di Raf- re la storia del vigneto Sannio. Era il 1997 non smettono di pensare a nuovi progetti Cautiero e della moglie Imma prese il via faele Moccia e della sua famiglia, viticoltori quando decisero di seguire tale percorso, e nuove iniziative. Si sentono sorretti an- quando, giovanissimi, i due si innamoraro- dell’areale di Agnano, nel comune di Na- uscendo dalla grande cooperativa sannita cora con forza dal papà Orazio, protagoni- no di un casolare settecentesco tristemente poli: antiche pratiche, poca fretta e grande che papà Muzio aveva contribuito a fonda- sta in vigna e attento esecutore dei lavori abbandonato e decisero di trasformarlo in tenacia in una zona aggredita dal cemento re nel 1961. Tanti anni sono trascorsi, ma in cantina, dove la direzione è dell’enologo abitazione e cantina. Siamo in un luogo ma che conferma l’incredibile vocazione la passione resta la stessa. La campagna Angelo Pizzi. I vigneti aziendali, sparsi in di grande fascino nel verde lussureggian- agricola. Raffaele alleva conigli e polli e aziendale è sparsa in diverse località del- diverse località ai piedi del Taburno, sono te della campagna all’ombra del Taburno. produce vini aiutato dal padre e dai figli. la Valle Telesina. I vigneti sono allevati a immersi in uno scenario suggestivo, inter- Casa, cantina, vigneti. È praticamente nul- Nel 2017 una bella novità: l’acquisizione da guyot; la densità per ettaro si aggira sulle vallato da belle macchie boscose, con la la la distanza che separa i tre spazi di vita, alcuni parenti di altri 2 ettari. già in pro- 3.500 viti. Sempre minore l’utilizzo di con- vite che supera anche i 400 metri di quota. per cui Fulvio riesce a gestire i campi in duzione con piedirosso. Spettacolare la vi- cimazioni, a favore della pratica del sove- L’attenzione è rivolta soprattutto ad aglia- modo perfetto. Sui ricchi suoli si allineano gna delle Volpi, a ridosso del cratere degli scio, e particolarmente attenta la gestione nico e falanghina, mentre le altre tipologie i filari allevati a spalliera, con una densità Astroni, che domina quasi tutto il parco vi- dei trattamenti, per una conduzione che storiche campane sono acquistate da vi- che sfiora le 4.000 piante per ettaro. tato aziendale, piantata su suolo vulcanico rispetta sempre più l’ambiente. gnaioli dell’area. e ben esposto. VINO Falanghina del Sannio Fois VINO Falanghina del Sannio VINO Falanghina del Sannio Taburno (1 6.000 bt; 9 €) VINO Campi Flegrei Falanghina Guardia Sanframondi (1 35.000 bt; 9 €) (1 65.000 bt; 9 €) È un bianco particolarmente ricco di sfac- (1 16.000 bt; 11 €) Solare, di carattere, di immediata espres- È senza dubbio un bianco godibile a tavola, cettature olfattive, con tanta buona frutta È un bianco sostenuto da una buona acidi- sione olfattiva e piacevolissima beva, do- grazie a una spiccata componente acida e a bianca; è piacevolmente fresco al palato, tà, sapido al palato, assolutamente piacevo- minato da note floreali e di frutta bianca, profumi intensi ma molto tipici. Realizzata con struttura che viaggia sempre in com- le. Un’etichetta davvero molto interessante con cenni che richiamano la macchia me- con tecnica impeccabile ma ha anche una pagnia di morbidezza e sapidità. che rispecchia con grande attenzione il diterranea. grande anima sannita. territorio di appartenenza e il vitigno di partenza.

94 EASY WINE CAMPANIA 95 VITIGNI PRINCIPALI DELLA REGIONE

9 AGLIANICO l’asprinio appartenente alla famiglia dei alopecis, dandone descrizioni che comba- segnata da numerose diatribe tra i vari L’unica certezza che abbiamo sull’agliani- pinot e importato durante la dominazione ciano perfettamente con l’uva conosciuta ampelografi che si sono succeduti nei se- co è che si tratta di una varietà molto an- francese di inizio Ottocento, è stata rapida- dai Romani. È un vitigno prettamente coli e che hanno spesso avuto pareri con- tica, come testimonia anche il fatto che la mente scartata. Un’altra lo farebbe derivare campano, la cui diffusione si limita al ter- trastanti sull’etimologia del nome, sulla sua famiglia nel corso dei secoli si è sud- dalla domesticazione da parte degli Etru- ritorio regionale: è raccomandato nelle sua naturale parentela con le viti apiane, divisa in un gran numero di biotipi e sot- schi di viti selvatiche presenti in zona. La province di Avellino, Benevento, Caserta ampiamente citate da Columella e Plinio. tovarietà: se non si può ancora parlare di terza infine, basandosi sulle recenti analisi e Napoli, anche se in verità oggi è colti- A lungo si è pensato che fiano costituisse vitigno-popolazione, non ne siamo lonta- molecolari, ridurrebbe l’asprinio a sempli- vato soprattutto nelle prime due. Nel Be- una corruzione della parola latina apianis, ni. A partire dagli anni Novanta sono sta- ce biotipo del greco. Il territorio privilegia- neventano è alla base delle Doc Taburno riferita all’uva così chiamata perché ne te condotte lunghe indagini su biotipi di to di coltivazione è oggi la pianura a nord Coda di Volpe e Sannio Coda di Volpe, andavano ghiotte le api. È invece più facile aglianico: i risultati hanno dimostrato che di Napoli, in provincia di Caserta, dove ma può anche rientrare in percentuale va- ipotizzare che il termine derivi da un to- aglianico campano e aglianico del Vulture insiste l’area dei 22 comuni compresi nella riabile nella Doc Solopaca Bianco. Nell’A- ponimo. Il fiano è oggi vitigno raccoman- sono in realtà un unico vitigno, con dif- Doc Asprinio d’Aversa. vellinese è utilizzato eventualmente come dato in tutte le province della Campania, ferenze di vario ordine ascrivibili a una vitigno complementare nelle Docg Fiano anche se la sua zona d’elezione resta senza normale variabilità intravarietale, mentre 9 BIANCOLELLA di Avellino e Greco di Tufo. dubbio l’Irpinia (in particolare le colli- l’aglianicone si è rivelato un vitigno estra- Il connubio tra biancolella e isola d’Ischia ne a est di Avellino, nell’area della Docg neo agli altri due. Oggi la presenza dell’a- sembra perdersi nella notte dei tempi ma 9 FALANGHINA Fiano di Avellino), dove è tornato in auge glianico in Campania è particolarmente purtroppo è praticamente impossibile in- Il falanghina è probabilmente, assieme grazie al lavoro di recupero effettuato in evidente in Irpinia (in particolare nella dividuare con certezza il rapporto tra la all’aglianico, il vitigno più antico e più for- passato dalla famiglia Mastroberardino. valle del Calore e nelle valli del Sabato e viticoltura dell’isola e l’odierna biancolella temente legato alla viticoltura campana. La sua coltivazione è in forte espansione dell’Ofanto), nel Beneventano, lungo il ischitana. È una varietà raccomandata in Recenti analisi di caratterizzazione genetica anche nel Beneventano (Doc Sannio Fia- litorale casertano e nel Cilento. È previ- tutte le province campane, ma oggi si può hanno distinto due varietà: il falanghina fle- no) e soprattutto nella zona di Salerno (in sto in purezza in parecchie Doc e Docg considerare un vitigno essenzialmente grea e il falanghina beneventana. Il primo è purezza o assemblato nella Doc Cilento (Taurasi, Falerno del Massico Rosso, Gal- ischitano, anche se lo troviamo in misu- il vitigno a bacca bianca più coltivato nelle Bianco). luccio Rosso, Cilento Aglianico, Aglianico ra molto minore a Procida (teneddu), a province di Napoli e Caserta, ed è alla base del Taburno, Guardiolo Aglianico, Sannio Capri (bianca o san Nicola), nella zona di delle Doc Falerno del Massico Bianco, Gal- 9 FORASTERA Aglianico, Solopaca Aglianico e Sant’A- Sorrento e in costiera amalfitana. In pu- luccio Bianco e Campi Flegrei Falanghina, La storia del vino a Ischia è tra le più an- gata de’ Goti Aglianico); inoltre entra in rezza è all’origine della Doc Ischia Bian- mentre può rientrare in percentuali variabili tiche in Italia, ma il destino del forastera assemblaggio con altre uve in un gran nu- colella; assemblata con il forastera, è alla negli assemblaggi di parecchi altri vini Doc. con quello dell’insula oenaria si incrocia mero di denominazioni. base dell’Ischia Bianco. Il falanghina beneventana invece sembra solo di recente. Nel 1962 Mario D’Ambra essere originario della provincia di Bene- in La vite e il vino nell’isola d’Ischia ipo- 9 ASPRINIO 9 CODA DI VOLPE vento: si deve la sua recente riscoperta a Le- tizza, sulla base dell’etimologia del nome Il nome di questo vitigno campano è lega- Ecco un altro vitigno campano antichissi- onardo Mustilli che, girando per campagne (che significa proveniente dall’esterno), un to alla sensazione gustativa data dal vino. mo, di probabile origine greca e presente abbandonate, trovò, verso la metà degli anni suo arrivo sull’isola nella seconda metà del Molto spesso in passato si faceva riferi- in Italia già in epoca romana, come te- Settanta, questa antica uva dimenticata. Da XIX secolo. Pur essendo raccomandato in mento al vino Asprino senza mai specifi- stimonia Plinio nella Naturalis Historia, allora si è rapidamente moltiplicato, diffon- tutte le province della Campania il fora- carne però il vitigno: «… il migliore prove- nel I secolo d.C. Il singolare nome della dendosi in buona parte delle vigne della stera occupa un areale ristretto; oltre alla niva da Aversa presso Napoli. Di Asprinii varietà – legato alla forma particolare del provincia: è alla base delle tipologie Falan- diffusione nelle vigne impervie di Ischia, si ve n’eran di bianchi e di rossi. Come dice grappolo, una curvatura della parte api- ghina delle seguenti Doc: Taburno, Guardia possono incontrare rari ceppi sparsi a Pro- il nome, eran molto crudi e dissetanti d’e- cale che ricorda appunto la coda di una Sanframondi o Guardiolo, Sannio, Sant’A- cida, nelle vigne del litorale dei Campi Fle- state, e così li usava talvolta Sua Santità» volpe – ci ha permesso di seguirne il cam- gata dei Goti e Solopaca. grei e della penisola sorrentina. Non è mai (Sante Lancerio, bottigliere di papa Paolo mino nel corso dei secoli mantenendo coltivato nelle aree interne. È alla base del- III Farnese, metà Cinquecento). Sulla sua la certezza della sua identità: gli studiosi 9 FIANO le Doc Ischia Forastera e, in abbinamento provenienza si sono fatte strada tre ipote- non hanno difficoltà a sostenere la sinoni- Come altri antichi vitigni campani, il con il biancolella, Ischia Bianco. si: l’ultima in ordine di tempo, che voleva mia tra il coda di volpe e la pliniana Vitis fiano ha una storia lunga e travagliata,

96 EASY WINE CAMPANIA 97 DOCG

9 GRECO piedimonte rosso e il piedimonte bianco AGLIANICO DEL TABURNO 6 DURATA NEL TEMPO Il caso del greco è sintomatico della confu- (dal comune di Piedimonte Matese) uniche Aglianico del Taburno rosso M sione che per secoli ha caratterizzato l’am- due varietà campane degne di figurare nella Aglianico del Taburno rosso Riserva N pelografia italiana. Si tratta dell’ennesimo magnifica e famosa Vigna del Ventaglio di 0 TIPOLOGIE Aglianico del Taburno rosato L vitigno importato in Campania da coloni San Leucio di Caserta (vigna a semicerchio Aglianico del Taburno rosso o Aglianico greci provenienti dalla Tessaglia, forse da con dieci raggi, destinati alle dieci varietà del Taburno anche Riserva, Aglianico del 7 FASCIA DI PREZZO una città chiamata Aminaios. Fino alla più prestigiose del Regno). Dagli inizi del Taburno rosato Aglianico del Taburno rosso €€ metà del Novecento troviamo un nume- Novecento la varietà subisce un inesorabile Aglianico del Taburno rosso Riserva €€€ ro sterminato di testimonianze sui luoghi declino: il suo rilancio, dovuto a qualche 1 CARATTERISTICHE Aglianico del Taburno rosato € di coltivazione del greco e sulla bontà dei caparbio viticoltore del Volturno, risale agli Aglianico del Taburno rosso suoi vini. La confusione nasce dal fatto che ultimi vent'anni. In passato la coltivazione Colore: rosso rubino più o meno intenso ten- 8 TERRITORIO sotto il nome greco sono stati catalogati un del pallagrello nero era accertata, oltre che dente al granato con l’invecchiamento Comuni: Apollosa, Bonea, Campoli del gran numero di vitigni che si differenziano lungo il fiume Volturno, in buona parte Profumo: caratteristico, persistente Monte Taburno, Castelpoto, Foglianise, solo per i toponimi di provenienza. Questo della Campania: il suo habitat odierno si Gusto: secco, di corpo Montesarchio, Paupisi, Torrecuso, Ponte e perché fin dal periodo della Repubblica di è ristretto alla zona a nordest della città di Aglianico del Taburno rosato in parte Cautano, Vitulano e Tocco Caudio Venezia, per l’elevata popolarità raggiunta e Caserta, nel territorio dei comuni di Alife, Colore: rosa più o meno intenso per i prezzi di vendita molto remunerativi Alvignano, Caiazzo e Castel Campagnano. Profumo: delicato, fresco, fruttato dei vini importati dall’Oriente, si sono im- Gusto: secco, armonico, fresco, fine FIANO DI AVELLINO provvisati numerosi vini chiamati Greco, 9 PIEDIROSSO prodotti con i vitigni più disparati. Il gre- Come con numerose altre varietà campa- 2 COMPOSIZIONE co è raccomandato in tutta la Campania. ne, anche con il piedirosso ci troviamo di aglianico minimo 85%; altri vitigni a bacca 1 CARATTERISTICHE Dopo millenni di coltivazione sul Vesuvio fronte a un’uva di antichissima origine: nera, non aromatici, idonei alla coltivazio- Colore: giallo paglierino più o meno intenso e nei Campi Flegrei si è andato espandendo nel XVI secolo si ipotizza che possa esse- ne nella provincia di Benevento fino a un Profumo: gradevole, intenso, fine, caratteri- verso l’interno della regione: negli ultimi re il discendente diretto della columbina massimo del 15% stico secoli è diventato molto presente nella valle citata a lungo da Plinio nella sua Natu- Gusto: fresco, armonico del Sabato, a nord di Avellino, dove è con- ralis Historia. Nel corso del XIX secolo 3 TERRENO templato dalla Docg Greco di Tufo; anche le descrizioni del piedirosso fatte da vari argillo-limoso 2 COMPOSIZIONE nel Beneventano è alla base di numerose ampelografi hanno sempre evidenziato fiano minimo 85%; greco bianco, coda di Doc, quali Taburno Greco, Sannio Greco la caratteristica fondamentale che ne ha 4 TEMPI DI AFFINAMENTO volpe bianca e trebbiano toscano bianco, e Sant’Agata dei Goti Greco. Rimane inol- generato il nome: la colorazione rossa che Aglianico del Taburno rosso: 24 mesi a decorre- presenti nei vigneti in ambito aziendale, da tre come vitigno complementare nelle Doc prendono rachide e pedicello al momento re dal 1° novembre dell’anno di produzione soli o congiuntamente, fino a un massimo Capri Bianco, Penisola Sorrentina Bianco e della maturazione, che ricorda appunto delle uve complessivo del 15% Lacryma Christi del Vesuvio Bianco. il colore della zampa dei colombi. È una Aglianico del Taburno rosso Riserva: 36 mesi, di varietà quasi esclusivamente campana, cui almeno 12 in botti di legno e 6 in botti- 3 TERRENO 9 PALLAGRELLO NERO raccomandata nelle cinque province della glia, a decorrere dal 1° novembre dell’anno argillo-marnoso, sabbioso Se si accetta la tesi sostenuta da alcuni stu- regione dove occupa una superficie totale di produzione delle uve diosi secondo cui il pallagrello nero – chia- che, nell’ambito delle uve rosse, è seconda Aglianico del Taburno rosato: non può essere 4 TEMPI DI AFFINAMENTO mato a giusto titolo anche coda di volpe solo all’aglianico. Il suo territorio di ele- immesso al consumo prima del 1° marzo non specificato nera per la forma del grappolo – sia un tipo zione – dove risulta il vitigno più piantato dell’anno successivo a quello della ven- di coda di volpe a bacca nera, allora si può e dove raggiunge le massime espressioni demmia 5 ABBINAMENTI collegarlo alla Vitis alopecis di origine greca qualitative – rimane la provincia di Na- aperitivi, zuppe di pesce, carni bianche descritta da Plinio. Il pallagrello vive il suo poli; resta infatti insostituibile nelle Doc 5 ABBINAMENTI momento di massimo splendore durante Campi Flegrei, Ischia (Rosso e Per’ e Pa- Aglianico del Taburno rosso: arrosti di carni 6 DURATA NEL TEMPO N la seconda metà del XVIII secolo, sotto lummo), Capri, Lacryma Christi del Ve- bianche e rosse, pollame, selvaggina Ferdinando IV di Borbone che giudica il suvio e Penisola Sorrentina Rosso. Aglianico del Taburno rosato: tutto pasto 6 FASCIA DI PREZZO €€

98 EASY WINE CAMPANIA 99 DOCG DOCG DOC

7 TERRITORIO 5 ABBINAMENTI 5 ABBINAMENTI AVERSA Comuni: Avellino, Lapio, Atripalda, Cesi- Greco di Tufo bianco: pesce e crostacei Taurasi: primi con sughi di carne, selvaggi- nali, , Santo Stefano del Greco di Tufo Spumante: aperitivi, antipasti na da piuma, carni rosse arrosto, formaggi Sole, , , , freddi a pasta dura 0 TIPOLOGIE , Candida, , Taurasi Riserva: carni rosse cotte a lungo, Aversa Asprinio, Aversa Asprinio spumante , Montefredane, , 6 DURATA NEL TEMPO M selvaggina da pelo marinata e cotta in cas- , Sant'Angelo a Scala, Sum- seruola 1 CARATTERISTICHE monte, , , Contrada, 7 FASCIA DI PREZZO €€€ Aversa Asprinio , Ospedaletto d’Alpinolo, 6 DURATA NEL TEMPO N Colore: giallo paglierino più o meno carico , Santa Lucia di , San 8 TERRITORIO Profumo: intenso, fruttato Michele di Serino Comuni: Tufo, , , 7 FASCIA DI PREZZO €€€ Gusto: secco, fresco Montefusco, Prata di Principato Ultra, Pe- Aversa Asprinio Spumante truro Irpino, Santa Paolina, 8 TERRITORIO Spuma: fine, persistente GRECO DI TUFO Comuni: Taurasi, Bonito, , Ca- Colore: giallo paglierino più o meno intenso stelvetere sul Calore, , Lapio, Profumo: fine, fragrante TAURASI , Mirabella Eclano, Montefal- Gusto: secco, fresco 0 TIPOLOGIE cione, Montemarano, Montemileto, Pater- Greco di Tufo bianco, Greco di Tufo spu- nopoli, , Sant’Angelo all’Esca, 2 COMPOSIZIONE mante 0 TIPOLOGIE San Mango sul Calore, , Aversa Asprinio: asprinio minimo 85%; altri Taurasi rosso, Taurasi rosso Riserva vitigni a bacca bianca non aromatici, ido- 1 CARATTERISTICHE nei alla coltivazione per le province di Ca- Greco di Tufo bianco 1 CARATTERISTICHE serta e di Napoli, da soli o congiuntamente, Colore: giallo paglierino più o meno intenso Colore: rubino intenso tendente al granato fino a un massimo del 15% Profumo: gradevole, intenso, fine fino ad acquistare riflessi arancioni con Aversa Asprinio Spumante: asprinio 100% Gusto: fresco, secco, armonico l’invecchiamento Greco di Tufo Spumante Profumo: più o meno intenso, etereo, gradevole 3 TERRENO Spuma: fine, persistente Gusto: asciutto, pieno, armonico, equilibra- tufitico, pozzolanico Colore: giallo paglierino più o meno intenso to, con retrogusto persistente con riflessi verdognoli o dorati 4 TEMPI DI AFFINAMENTO Profumo: gradevole, con delicato sentore di 2 COMPOSIZIONE non specificato lievito aglianico minimo 85%; altri vitigni a bac- Gusto: sapido, fine e armonico, da brut a ca nera, non aromatici, idonei alla coltiva- 5 ABBINAMENTI extrabrut zione nella provincia di Avellin fino a un Aversa Asprinio: prosciutto, verdure, insalate massimo del 15% di mare, frutti di mare, fritture di scoglio e 2 COMPOSIZIONE crostacei, mozzarelle di Aversa greco bianco minimo 85%; coda di volpe 3 TERRENO Aversa Asprinio Spumante: aperitivi, rane in- bianca massimo 15% argilloso, sabbioso, calcareo dorate e fritte, anguille di fosso fritte

3 TERRENO 4 TEMPI DI AFFINAMENTO 6 DURATA NEL TEMPO L argilloso, sabbioso, calcareo Taurasi: 36 mesi, di cui almeno 18 in botti di legno, a decorrere dal 1° dicembre dell’an- 7 FASCIA DI PREZZO €€ 4 TEMPI DI AFFINAMENTO no di produzione delle uve Greco di Tufo Spumante: 36 mesi in bottiglia Taurasi Riserva: 48 mesi, di cui almeno 12 8 TERRITORIO a decorrere dal 1° novembre dell’anno in botti di legno, a decorrere dal 1° dicem- Comuni in provincia di Caserta: Aversa, Carina- della vendemmia bre dell’anno di produzione delle uve ro, Casal di Principe, Casaluce, Casapesen-

100 EASY WINE CAMPANIA 101 DOC DOC na, Cesa, Frignano, Gricignano di Aversa, 4 TEMPI DI AFFINAMENTO Capri rosso: piedirosso minimo 80%; altri 2 COMPOSIZIONE Lusciano, Orta di Atella, Parete, San Ci- Campi Flegrei Piedirosso rosso Riserva: 24 mesi vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione casavecchia minimo 85%; altri vitigni a priano d’Aversa, San Marcellino, Sant’Ar- a decorrere dal 1° novembre dell’anno di per la provincia di Napoli, da soli o con- bacca rossa non aromatici idonei alla col- pino, Succivo, Teverola, Trentola-Ducenta, produzione delle uve giuntamente, fino a un massimo del 20% tivazione nella regione Campania,fino a un Villa di Briano, Villa Literno massimo del 15% Comuni in provincia di Napoli: Giugliano in 5 ABBINAMENTI 3 TERRENO Campania, Qualiano, Sant’Antimo Campi Flegrei bianco: crostacei, molluschi, di origine calcarea 3 TERRENO minestre arenaceo-argilloso, limoso, sabbioso Campi Flegrei Falanghina: aperitivi, ostriche, 4 TEMPI DI AFFINAMENTO CAMPI FLEGREI frittate, zuppe di pesce non specificato 4 TEMPI DI AFFINAMENTO Campi Flegrei Piedirosso rosso: carni rosse, sel- Casavecchia di Pontelatone: minimo 24 mesi, vaggina, formaggi a pasta dura 5 ABBINAMENTI di cui almeno 12 in legno 0 TIPOLOGIE Capri bianco: secondi di pesce, frutti di mare Casavecchia di Pontelatone Riserva: minimo 36 Campi Flegrei bianco, Campi Flegrei ros- 6 DURATA NEL TEMPO crudi e cotti mesi, di cui almeno 18 in legno, a decor- so, Campi Flegrei Falanghina anche passi- L Capri rosso: carni rosse e bianche, pesce al rere dal 1° novembre dell’anno della ven- to e spumante, Campi Flegrei Piedirosso o M per Riserva sugo, minestre regionali, formaggi come il demmia Pér e palummo anche rosso, rosso Riser- provolone del monaco va, rosato, passito 7 FASCIA DI PREZZO €€ 5 ABBINAMENTI 6 DURATA NEL TEMPO ragù di carne, salumi, salsicce, carni rosse 1 CARATTERISTICHE 8 TERRITORIO Capri bianco L alla griglia, capretto e agnello al forno, car- Colore, profumo e gusto: variabili in base alle Comuni: Procida, Pozzuoli, Bacoli, Monte di Capri rosso M ne di bufala, formaggi stagionati tipologie sopraelencate Procida, Quarto e parte di Marano di Napoli 7 FASCIA DI PREZZO 6 DURATA NEL TEMPO M 2 COMPOSIZIONE Capri bianco €€ Campi Flegrei bianco: falanghina 50-70%; al- CAPRI Capri rosso €€€ 7 FASCIA DI PREZZO €€€ tri vitigni a bacca bianca non aromatici, idonei nella provincia di Napoli, fino a un 8 TERRITORIO 8 TERRITORIO massimo del 50% 0 TIPOLOGIE Comuni: Anacapri, Capri Comuni: Pontelatone, Caiazzo, Castel di Sas- Campi Flegrei rosso: piedirosso minimo 50%, Capri bianco, Capri rosso so, Castel Campagnano, Piana di Monte aglianico minimo 30%; altri vitigni a bacca Verna, Ruviano nera non aromatici, idonei nella provincia di 1 CARATTERISTICHE CASAVECCHIA DI PONTELATONE Napoli, fino a un massimo del 20% Capri bianco Campi Flegrei Falanghina: falanghina minimo Colore: giallo paglierino chiaro più o meno CASTEL SAN LORENZO 90%; altri vitigni a bacca bianca non aro- intenso 0 TIPOLOGIE matici, idonei nella provincia di Napoli, Profumo: gradevole, caratteristico Casavecchia di Pontelatone rosso, Casa- fino a un massimo del 10% Gusto: secco, fresco vecchia di Pontelatone rosso Riserva 0 TIPOLOGIE Campi Flegrei Piedirosso rosso e rosato: piedi- Capri rosso Castel San Lorenzo bianco, rosato, rosso, rosso minimo 90%; altri vitigni a bacca Colore: rosso rubino più o meno intenso 1 CARATTERISTICHE Castel San Lorenzo Barbera anche Riser- rossa non aromatici, idonei nella provincia Profumo: vinoso, gradevole Colore: rosso rubino più o meno intenso, va, Castel San Lorenzo Moscato anche di Napoli, fino a un massimo del 10% Gusto: asciutto, sapido tendente al granato con l’invecchiamento spumante, passito, Lambiccato, Castel San Profumo: intenso, persistente Lorenzo Aglianicone anche Riserva 3 TERRENO 2 COMPOSIZIONE Gusto: secco, sapido, giustamente tannico, di origine vulcanica Capri bianco: falanghina e greco minimo morbido, di corpo 1 CARATTERISTICHE 80%, di cui falanghina minimo 50%; fino Castel San Lorenzo bianco a un massimo del 20% Colore: paglierino più o meno intenso

102 EASY WINE CAMPANIA 103 DOC DOC

Profumo: vinoso, caratteristico legno, a decorrere dal 1° novembre dell’an- Cilento Aglianico Cilento rosso: carne rossa, grigliata o salsata, Gusto: asciutto, acidulo, fruttato, legger- no di produzione delle uve Colore: rosso rubino peperoni imbottiti, melanzane ripiene, for- mente amarognolo, armonico Profumo: vinoso, caratteristico maggi di media stagionatura Castel San Lorenzo rosato 5 ABBINAMENTI Gusto: asciutto, corposo, sapido Cilento Aglianico: selvaggina, stracotto di Colore: rosa più o meno intenso ragù di carne, salumi, salsicce, carni rosse Cilento Fiano manzo in salsa di Aglianico, castrato o ca- Profumo: vinoso, tenue, con fragranza carat- alla griglia, capretto e agnello al forno, car- Colore: giallo paglierino più o meno intenso pretto al forno teristica ne di bufala, formaggi stagionati Profumo: intenso, gradevole, caratteristico Cilento Fiano: verdure, pesce, crostacei Gusto: asciutto, con tendenza al morbido, Gusto: secco, armonico delicato, leggermente acidulo, vellutato, 6 DURATA NEL TEMPO 6 DURATA NEL TEMPO armonico L 2 COMPOSIZIONE Cilento bianco, rosato, rosso L Castel San Lorenzo rosso M per Aglianicone e Moscato passito Cilento bianco: fiano 60-65%, trebbiano tosca- Cilento Aglianico e Fiano M Colore: rubino più o meno intenso tendente no 20-30%, greco bianco e/o malvasia bianca al granato se invecchiato 7 FASCIA DI PREZZO 10-15%; altri vitigni idonei alla coltivazione 7 FASCIA DI PREZZO Profumo: vinoso, gradevole, intenso Castel San Lorenzo bianco, rosato e rosso € nella provincia di Salerno, da soli o congiun- Cilento bianco, rosato e rosso €€ Gusto: asciutto, giustamente tannico e aci- Castel San Lorenzo Barbera e Moscato €€ tamente, fino a un massimo del 10% Cilento Aglianico e Fiano: €€€ dulo da giovane, caldo, sapido, etereo, ar- Castel San Lorenzo Moscato passito e Aglianico- Cilento rosato: sangiovese 70-80%, aglianico monico e vellutato se invecchiato ne €€€ 10-15%, primitivo e/o piedirosso 10-15%; 8 TERRITORIO altri vitigni idonei alla coltivazione nella Comuni: Agropoli, Alfano, Ascea, Camero- 2 COMPOSIZIONE 8 TERRITORIO provincia di Salerno, da soli o congiunta- ta, Campora, Capaccio, Cannalonga, Ca- Castel San Lorenzo bianco: trebbiano toscano Comuni: Castel San Lorenzo, Bellosguardo, mente, fino a un massimo del 10% saletto Spartano, Casalvelino, Castellabate, 50-60%, malvasia bianca 30-40%; altri viti- Felitto e parte di Aquara, Castelcivita, Roc- Cilento rosso: aglianico 60-75%, piedirosso Castelnuovo Cilento, Celle di Bulgheria, gni a bacca bianca idonei alla coltivazione cadaspide, Magliano Vetere, Ottati e/o primitivo 15-20%; altri vitigni idonei Centola, Ceraso, Cicerale, Cuccaro Vetere, nella provincia di Salerno fino a un massi- alla coltivazione in provincia di Salerno, Futani, Gioi, Giungano, Ispani, Laureana mo del 20% fino a un massimo del 25% Cilento, Laurito, Lustra, Magliano Vete- Castel San Lorenzo rosso e rosato: barbera CILENTO Cilento Aglianico, Cilento Fiano: almeno l’85% re, Moio della Civitella, Montano Antilia, 60-80%, sangiovese 20-30%; altri vitigni dai corrispondenti vitigni; altri vitigni a Montecorice, Monteforte Cilento, Morige- a bacca nera idonei alla coltivazione nella bacca di colore analogo, idonei alla coltiva- rati, Novi Velia, Ogliastro Cilento, Orni- provincia di Salerno fino a un massimo del 0 TIPOLOGIE zione nella provincia di Salerno, fino a un gnano, Orna, Perdifumo, Perito, Pisciotta, 20% Cilento bianco, Cilento rosato, Cilento ros- massimo del 15% Pollica, Prignano Cilento, Roccagloriosa, Castel San Lorenzo Barbera, Castel San Lorenzo so, Cilento Aglianico anche Riserva, Cilen- Rofrano, Rutino, Salento, San Giovanni Moscato, Castel San Lorenzo Aglianicone: alme- to Fiano 3 TERRENO a Piro, San Mauro Cilento, San Mauro La no l’85% dai corrispondenti vitigni; vitigni argilloso, marnoso Bruca, Santa Marina, Sapri, Serramezzana, a bacca di colore analogo, idonei alla colti- 1 CARATTERISTICHE Sessa Cilento, Stella Cilento, Stio, Torchia- vazione nella provincia dei Salerno, fino a Cilento bianco 4 TEMPI DI AFFINAMENTO ra, Torraca, Torre Orsaia, Tortorella, Tren- un massimo del 15% Colore: paglierino più o meno intenso Cilento Aglianico: minimo 12 mesi dal 1° no- tinara, Vallo della Lucania, Vibonati Profumo: delicato, caratteristico vembre dell’anno di produzione delle uve 3 TERRENO Gusto: fresco, armonico Cilento Aglianico Riserva: minimo 36 mesi, di argilloso-calcareo Cilento rosato cui 24 in botte, a decorrere dal 1° gennaio COSTA D’AMALFI Colore: rosa più o meno intenso successivo alla vendemmia 4 TEMPI DI AFFINAMENTO Profumo: caratteristico Castel San Lorenzo Aglianicone: immissione al Gusto: armonico, fresco 5 ABBINAMENTI 0 TIPOLOGIE consumo non prima del 1° aprile successi- Cilento rosso Cilento bianco: antipasti di mare, legumi con Costa d’Amalfi, Costa d’Amalfi bianco anche vo all’anno di raccolta delle uve Colore: rosso rubino pasta o verdure, frittate miste spumante e passito, Costa d’Amalfi rosato, Castel San Lorenzo Barbera Riserva e Aglianicone Profumo: vinoso, caratteristico Cilento rosato: antipasti a base di salumi e Costa d’Amalfi rosso anche passito e Riserva Riserva: minimo 24 mesi, di cui almeno 6 in Gusto: delicato, asciutto sott’olio, calamari ripieni, fegatini di maiale Sottozone: Ravello, Tramonti, Furore

104 EASY WINE CAMPANIA 105 DOC DOC

1 CARATTERISTICHE 3 TERRENO FALANGHINA DEL SANNIO 3 TERRENO Costa d’Amalfi bianco argilloso argilloso, roccioso Colore: giallo paglierino più o meno intenso Profumo: delicato, gradevole 4 TEMPI DI AFFINAMENTO 0 TIPOLOGIE 4 TEMPI DI AFFINAMENTO Gusto: asciutto, di giusto corpo, armonico Costa d’Amalfi Spumante Metodo Classico: al- Falanghina del Sannio, Falanghina del Falanghina del Sannio Spumante di qualità Costa d’Amalfi rosato meno 24 mesi a decorrere dal 1° novembre Sannio spumante anche spumante di qua- Metodo Classico: almeno 12 mesi sui lieviti Colore: rosa più o meno intenso dell’anno della vendemmia lità e spumante di qualità Metodo Classico, di fermentazione a decorrere dal 15 no- Profumo: intenso, fruttato Costa d’Amalfi rosso Furore, Ravello e Tramonti Falanghina del Sannio vendemmia tardiva, vembre dell’anno di produzione delle uve Gusto: secco, fresco, delicato Riserva: minimo 24 mesi, di cui 12 in legno, Falanghina del Sannio passito Costa d’Amalfi rosso a decorrere dal 1° novembre dell’anno della Sottozone: Guardia Sanframondi o Guardio- 5 ABBINAMENTI Colore: rubino più o meno intenso vendemmia lo, Sant’Agata dei Goti, Solopaca, Taburno Falanghina del Sannio: aperitivi, antipasti, riso Profumo: vinoso e pasta con frutti di mare, minestre di le- Gusto: asciutto, di medio corpo, giustamen- 5 ABBINAMENTI 1 CARATTERISTICHE gumi, zuppe con funghi, pesce grigliato o te tannico Costa d’Amalfi bianco: antipasti di mare, pe- Falanghina del Sannio fritto o con salse delicate, crostacei, carni sce, crostacei Colore: giallo paglierino bianche, formaggi a pasta molle o caprini 2 COMPOSIZIONE Costa d’Amalfi rosso: polpetti in cassuola, coz- Profumo: fine, floreale, fruttato giovani, mozzarella di bufala campana Costa d’Amalfi bianco, bianco passito, Spumante, ze, salsa di pomodorini di Corbara, salsic- Gusto: asciutto, di giusto corpo, armonico Falanghina del Sannio passito: formaggi sta- Ravello bianco, Tramonti bianco: falanghina e/o ce, cervellatine Falanghina del Sannio Spumante, Spumante di gionati, piccola pasticceria secca biancolella minimo 40%; altri vitigni a bac- qualità ca bianca non aromatici idonei alla coltiva- 6 DURATA NEL TEMPO Spuma: fine e persistente 6 DURATA NEL TEMPO zione nella provincia di Salerno fino a un Costa d’Amalfi bianco, rosato e rosso L Colore: giallo paglierino con eventuali ri- L massimo del 60% Costa d’Amalfi passito e Spumante M flessi verdolini o dorati M per passito Costa d’Amalfi rosato, rosso, rosso passito, Furore Profumo: fine, floreale, fruttato, fragrante rosato e rosso, Ravello rosato e rosso: Piediros- 7 FASCIA DI PREZZO Gusto: fine, fresco e armonico, extrabrut, 7 FASCIA DI PREZZO €€€ so minimo 40 %, sciascinoso e/o aglia- Costa d’Amalfi bianco, rosato e rosso €€ brut ed extradry nico, congiuntamente o disgiuntamente, Costa d’Amalfi passito e Spumante €€€ Falanghina del Sannio Spumante di qualità Meto- 8 TERRITORIO fino al 60 %; altri vitigni a bacca nera non do Classico Comuni: l'intera provincia di Benevento aromatici idonei alla coltivazione nella 8 TERRITORIO Spuma: fine, persistente provincia di Salerno fino a un massimo Costa d’Amalfi Colore: giallo paglierino più o meno intenso del 40% Comuni: Vietri, Cetara, Maiori, Minori, Ra- tendente al dorato FALERNO DEL MASSICO Costa d’Amalfi Furore bianco: falanghina e vello, Scala, Atrani, Tramonti, Furore, Pra- Profumo: floreale, fruttato, composito biancolella minimo 40%, con una presen- iano, Positano, Amalfi, Conca dei Marini Gusto: secco, pieno, equilibrato za di falanghina non inferiore al 30% e di Costa d’Amalfi Furore Falanghina del Sannio passito 0 TIPOLOGIE biancolella non inferiore al 10%, pepella, Comuni: Furore, Praiano, Conca dei Marini, Colore: giallo dorato più o meno intenso Falerno del Massico bianco, Falerno del ripoli, fenile, ginestra 40-60%; altri vitigni Amalfi tendente all’ambrato Massico rosso anche Riserva, Falerno del a bacca bianca non aromatici idonei alla Costa d’Amalfi Ravello Profumo: intenso, ampio, composito Massico Primitivo anche Riserva o vec- coltivazione nella provincia di Salerno fino Comuni: Ravello, Scala, Minori, Atrani Gusto: amabile o dolce, pieno, armonico chio a un massimo del 20% Costa d’Amalfi Tramonti Costa d’Amalfi Tramonti rosso e rosato: piediros- Comuni: Tramonti, Maiori 2 COMPOSIZIONE 1 CARATTERISTICHE so minimo 30%, sciascinoso e/o aglianico, falanghina minimo 85%; altri vitigni a bac- Falerno del Massico bianco congiuntamente o disgiuntamente, fino al ca bianca non aromatici, idonei alla colti- Colore: giallo paglierino con riflessi verdo- 50%, tintore minimo 20%; altri vitigni a vazione nella provincia di Benevento, da gnoli bacca nera non aromatici idonei alla colti- soli o congiuntamente, fino a un massimo Profumo: vinoso, gradevole vazione nella provincia di Salerno fino a un del 15% Gusto: asciutto, sapido massimo del 30% Falerno del Massico rosso e Primitivo

106 EASY WINE CAMPANIA 107 DOC DOC

Colore: rosso rubino intenso tendente al GALLUCCIO Galluccio rosso: cacciagione, grigliate di car- vazione nella provincia di Avellino, con- granata con l'invecchiamento ni, formaggi stagionati giuntamente o disgiuntamente, fino a un Profumo: caratteristico, intenso massimo del 15% Gusto: asciutto o abboccato, caldo, robusto 0 TIPOLOGIE 6 DURATA NEL TEMPO L Irpinia Campi Taurasini: almeno l’85% di aglia- e armonico Galluccio bianco, Galluccio rosato, Galluc- nico; altri vitigni a bacca nera non aroma- cio rosso anche Riserva 7 FASCIA DI PREZZO €€ tici, idonei alla coltivazione nella provincia 2 COMPOSIZIONE di Avellino, congiuntamente o disgiunta- Falerno del Massico bianco: falanghina per al- 1 CARATTERISTICHE 8 TERRITORIO mente, fino a un massimo del 15% meno l’85%; altri vitigni idonei alla colti- Galluccio bianco Comuni: Conca della Campania, Galluccio, vazione per la regione Campania fino a un Colore: giallo paglierino più o meno intenso Mignano Monte Lungo, Rocca d’Evandro, 3 TERRENO massimo del 15% Profumo: delicato, fruttato, caratteristico Tora, Piccilli argillo-limoso, argillo-sabbioso Falerno del Massico rosso: aglianico minimo Gusto: secco, fresco, armonico 60%, piedirosso massimo 40%; altri viti- Galluccio rosato 4 TEMPI DI AFFINAMENTO gni idonei alla coltivazione per la regione Colore: rosa più o meno intenso IRPINIA Irpinia Campi Taurasini: almeno 9 mesi a de- Campania fino a un massimo del 15% Profumo: delicato, fruttato correre dal 1° novembre dell’anno della Falerno del Massico Primitivo: primitivo per Gusto: secco, fresco, armonico vendemmia almeno l’85%; aglianico, piedirosso e bar- Galluccio rosso 0 TIPOLOGIE bera, da soli o congiuntamente, fino a un Colore: rosso rubino più o meno intenso, Irpinia bianco, Irpinia rosato, Irpinia ros- 5 ABBINAMENTI massimo del 15% tendente al granata con l'invecchiamento so anche novello, Irpinia Aglianico anche Irpinia bianco: pesci alla griglia, calamari, Profumo: gradevole, delicato passito e liquoroso, Irpinia Coda di volpe, ostriche 3 TERRENO Gusto: asciutto, fresco, armonico Irpinia Falanghina anche spumante, Irpi- Irpinia Aglianico: primi piatti di terra, carni calcareo, marnoso nia Fiano anche spumante e passito, Irpi- rosse, formaggi stagionati 2 COMPOSIZIONE nia Greco anche spumante e passito, Irpi- Irpinia Greco: crostacei, formaggi giovani 4 TEMPI DI AFFINAMENTO Galluccio bianco: falanghina minimo 70%; nia Piedirosso, Irpinia Sciascinoso Irpinia Fiano: pesce, formaggi freschi, moz- Falerno del Massico rosso Riserva, Primitivo Ri- altri vitigni a bacca bianca non aromatici, Sottozona: Campi Taurasini zarella di bufala serva o vecchio: minimo 24 mesi, di cui 12 ammessi alla coltivazione nella provincia in botti di legno di Caserta, da soli o congiuntamente, fino 1 CARATTERISTICHE 6 DURATA NEL TEMPO a un massimo del 30% Colore, profumo e gusto: variabili in base alle L 5 ABBINAMENTI Galluccio rosso e rosato: aglianico minimo tipologie sopraelencate M per rossi, Aglianico e passiti Falerno del Massico bianco: pesci alla griglia, 70%; altri vitigni a bacca rossa non aroma- calamari, caciocavallo, mozzarella di bufala tici, ammessi alla coltivazione nella pro- 2 COMPOSIZIONE 7 FASCIA DI PREZZO €€ Falerno del Massico rossom e Primitivo: salumi, vincia di Caserta, da soli o congiuntamen- Irpinia bianco: greco dal 40% al 50%, fiano salsicce, carni rosse te, fino a un massimo del 30% dal 40% al 50%; altri vitigni a bacca bianca 8 TERRITORIO non aromatici, idonei alla coltivazione nel- Comuni: l'intera provincia di Avellino 6 DURATA NEL TEMPO 3 TERRENO la provincia di Avellino, congiuntamente o Irpinia Campi Taurasini Falerno del Massico bianco L argilloso-calcareo, argilloso-sabbioso disgiuntamente, fino a un massimo del 20% Comuni: Taurasi, Bonito, Castelfranci, Ca- Falerno del Massico rosso e Primitivo M Irpinia rosato, rosso, novello: aglianico almeno stelvetere sul Calore, Fontanarosa, Lapio, 4 TEMPI DI AFFINAMENTO per il 70%; altri vitigni a bacca nera non aro- Luogosano, Mirabella Eclano, Montefal- 7 FASCIA DI PREZZO Galluccio rosso Riserva: almeno 24 mesi, di cui matici, idonei alla coltivazione nella provin- cione, Montemarano, , Pater- Falerno del Massico bianco €€ 12 in botti di legno, a decorrere dal 1° no- cia di Avellino, congiuntamente o disgiun- nopoli, Pietradefusi, Sant’Angelo all’Esca, Falerno del Massico rosso €€€ vembre dell’annata di produzione delle uve tamente, fino a un massimo del 30% San Mango sul Calore, Torre Le Nocelle, Irpinia Aglianico, Coda di volpe, Falanghina, Fiano, Venticano, Gesualdo, , Torella 8 TERRITORIO 5 ABBINAMENTI Greco, Piedirosso e Sciascinoso: almeno l’85% dei Lombardi, , Melito Irpi- Comuni: Sessa Aurunca, Cellole, Mondrago- Galluccio bianco: timballi, calamari, pesci del corrispondente vitigno; altri vitigni a no, , Chiusano San Domenico ne, Falciano del Massico, Carinola alla griglia, fritture di pesce bacca di colore analogo, idonei alla colti-

108 EASY WINE CAMPANIA 109 DOC DOC

ISCHIA giuntamente, fino a un massimo del 15% 1 CARATTERISTICHE ni suine, risotti conditi con carne o pesce, Ischia Biancolella, Forastera, Piedirosso: alme- Penisola Sorrentina bianco salsicce con friarielli, carni suine arrosto, no l’85% del corrispondente vitigno; altri Colore: giallo paglierino più o meno intenso pizza margherita 0 TIPOLOGIE vitigni a bacca di colore analogo, idonei Profumo: vinoso, delicato, gradevole Penisola Sorrentina Gragnano: secondi di car- Ischia bianco anche Superiore e spumante, alla coltivazione nella provincia di Napoli Gusto: secco, di giusto corpo, armonico ne ovina e caprina Ischia rosso, Ischia Biancolella, Ischia Fo- congiuntamente o disgiuntamente, fino a Penisola Sorrentina rosso rastera, Ischia Piedirosso o Per’ e Palummo un massimo del 15% Colore: rosso rubino più o meno intenso 6 DURATA NEL TEMPO L anche passito Profumo: vinoso 3 TERRENO Gusto: asciutto, di medio corpo, giustamen- 7 FASCIA DI PREZZO €€ 1 CARATTERISTICHE di origine vulcanica te tannico Ischia bianco Penisola Sorrentina rosso frizzante 8 TERRITORIO Colore: giallo paglierino più o meno intenso 4 TEMPI DI AFFINAMENTO Spuma: vivace, evanescente Penisola Sorrentina Profumo: vinoso, delicato, gradevole Ischia bianco e bianco Superiore: almeno 30 Colore: rosso rubino più o meno intenso Comuni: Gragnano, Pimonte, Lettere, Caso- Gusto: secco, di giusto corpo, armonico giorni in bottiglia Profumo: vinoso, intenso, fruttato la di Napoli, Sorrento, Piano di Sorrento, Ischia rosso Ischia rosso: almeno 90 giorni in bottiglia Gusto: asciutto o morbido, a volte con vena Meta, Sant’Agnello, Massa Lubrense, Vico Colore: rosso rubino più o meno intenso amabile, sapido, di medio corpo Equense, Agerola e parte di Sant’Antonio Profumo: vinoso 5 ABBINAMENTI Abate e Castellammare di Stabia Gusto: asciutto, di medio corpo, giustamen- Ischia bianco: secondi di pesce, ostriche, 2 COMPOSIZIONE Penisola Sorrentina rosso frizzante Lettere te tannico frutti di mare Penisola Sorrentina bianco e bianco Sorrento: Comuni: Lettere, Casola di Napoli e parte di Ischia Biancolella Ischia Biancolella: timballi alla marinara, ca- falanghina, biancolella, greco bianco, da Sant’Antonio Abate Colore: giallo paglierino con riflessi verdo- lamari in umido, fritture di pesce, formag- soli o congiuntamente, minimo 60%; al- Penisola Sorrentina rosso frizzante Gragnano gnoli gi come caciocavallo e mozzarella di bufala tri vitigni a bacca bianca non aromatici, Comuni: Gragnano, Pimonte e parte di Ca- Profumo: vinoso, gradevole campana idonei nella provincia di Napoli fino a un stellammare di Stabia Gusto: secco, armonico Ischia Piedirosso: peperoni imbottiti, cacio- massimo del 40% Penisola Sorrentina bianco e rosso Sorrento Ischia Forastera cavallo, provola, capocollo campano, sal- Penisola Sorrentina rosso, rosso Sorrento, ros- Comuni: Sorrento, Piano di Sorrento, Colore: giallo paglierino più o meno intenso sicce, cervellatine, coniglio all’ischitana so frizzante, rosso frizzante Gragnano e Lettere: Meta, Sant’Agnello, Massa Lubrense, Vico Profumo: vinoso, delicato Ischia Piedirosso passito: babà, sfogliatelle piedirosso, sciascinoso, aglianico, da soli o Equense Gusto: secco, armonico congiuntamente, minimo 60%; altri vitigni a Ischia Piedirosso 6 DURATA NEL TEMPO L bacca nera non aromatici, idonei nella pro- Colore: rosso rubino vincia di Napoli, fino a un massimo del 40% SANNIO Profumo: vinoso, gradevole 7 FASCIA DI PREZZO €€ Gusto: asciutto, di medio corpo, giustamen- 3 TERRENO te tannico 8 TERRITORIO roccioso, calcareo 0 TIPOLOGIE Comuni: tutti i comuni dell'isola d'Ischia Sannio bianco anche frizzante, Sannio ros- 2 COMPOSIZIONE 4 TEMPI DI AFFINAMENTO so anche frizzante, Superiore, Riserva e no- Ischia bianco anche Superiore e Spumante: fora- non specificato vello, Sannio rosato anche frizzante, San- stera dal 45% al 70%, biancolella dal 30% al PENISOLA SORRENTINA nio spumante e spumante di qualità, San- 55%; altri vitigni a bacca bianca, non aro- 5 ABBINAMENTI nio spumante di qualità Metodo Classico matici, idonei alla coltivazione per la pro- Penisola Sorrentina bianco: impepata di coz- Indicazione di vitigno: vincia di Napoli, da soli o congiuntamente, 0 TIPOLOGIE ze, pesci alla griglia, zuppa alla marinara, Aglianico anche Riserva, passito, novello, fino a un massimo del 15% Penisola Sorrentina bianco, Penisola Sor- frittura, pasta e gnocchi alla sorrentina, spumante, spumante di qualità, spumante Ischia rosso: guarnaccia dal 40% al 50%, pie- rentina rosso anche frizzante caciocavallo, provola, mozzarella di bufala di qualità Metodo Classico, rosato, rosa- dirosso dal 40% al 50%; altri vitigni a bacca Sottozone: Gragnano (rosso frizzante), Let- campana to o rosé spumante, spumante di qualità, rossa, non aromatici, idonei alla coltivazio- tere (rosso frizzante) e Sorrento (bianco e Penisola Sorrentina rosso e rosso frizzante: sa- spumante di qualità Metodo Classico, ne nella provincia di Napoli, da soli o con- rosso) lumi, primi piatti di pasta al ragù di car- Aglianico-Piedirosso anche rosato, Bar-

110 EASY WINE CAMPANIA 111 DOC DOC bera anche passito, spumante, spumante meno l’85% del corrispondente vitigno; al- Telesino, Melizzano, San Lorenzello, San 3 TERRENO di qualità, spumante di qualità Metodo tri vitigni a bacca di colore analogo idonei Salvatore Telesino, Telese, Vitulano di origine vulcanica Classico, Coda di volpe anche passito, alla coltivazione nell’ambito della provin- Sannio Solopaca Classico spumante, spumante di qualità, spumante cia di Benevento, da soli o congiuntamen- Comuni: Solopaca 4 TEMPI DI AFFINAMENTO di qualità Metodo Classico, Fiano anche te, fino a un massimo del 15% Sannio Taburno non specificato passito, spumante, spumante di qualità, Sannio Aglianico-Piedirosso e Aglianico-Piediros- Comuni: Apollosa, Bonea, Campoli del spumante di qualità Metodo Classico, so rosato: aglianico e piedirosso congiun- Monte Taburno, Castelpoto, Foglianise, 5 ABBINAMENTI Greco anche passito, spumante, spuman- tamente, purché la varietà minoritaria sia Montesarchio, Paupisi, Torrecuso e Ponte Vesuvio bianco: piatti di pesce, crostacei, te di qualità, spumante di qualità Metodo presente per almeno il 40% e parte di Benevento, Cautano, Vitulano, frutti di mare, formaggi freschi Classico, Moscato anche passito, spumante Tocco Caudio Vesuvio rosato: arrosti di carne bianche, e spumante di qualità, spumante di qualità 3 TERRENO soufflé, risotti Metodo Classico, Piedirosso anche passito, calcareo, argilloso Vesuvio rosso: primi piatti saporiti, carni spumante, spumante di qualità, spumante VESUVIO rosse elaborate, selvaggina, formaggi sta- di qualità Metodo Classico, Sciascinoso 4 TEMPI DI AFFINAMENTO gionati anche passito, spumante, spumante di qua- Sannio Spumante di qualità Metodo Classico: al- lità, spumante di qualità Metodo Classico meno 12 mesi sui lieviti a decorrere dal 15 0 TIPOLOGIE 6 DURATA NEL TEMPO L Sottozone: Guardia Sanframondi o Guar- novembre dell’anno di raccolta delle uve Vesuvio bianco, Vesuvio rosato, Vesuvio diolo, Sant’Agata dei Goti, Solopaca, Solo- Sannio rosso Riserva, Sannio Aglianico Riserva: rosso, Lacryma Christi bianco anche spu- 7 FASCIA DI PREZZO €€ paca Classico almeno 24 mesi a decorrere dal 1° novem- mante e liquoroso, Lacryma Christi rosato, bre dell’anno di raccolta delle uve Lacryma Christi rosso 8 TERRITORIO 1 CARATTERISTICHE Comuni: Boscotrecase, Trecase, San Seba- Colore, profumo e gusto: variabili in base alle 5 ABBINAMENTI 1 CARATTERISTICHE stiano al Vesuvio e parte di Ottaviano, San tipologie sopraelencate Sannio bianchi: aperitivi, antipasti, piatti di Vesuvio bianco, Lacrima Christi Giuseppe Vesuviano, Terzigno, Boscoreale, pesce, crostacei, formaggi freschi del Vesuvio bianco Torre Annunziata, Torre del Greco, Erco- 2 COMPOSIZIONE Sannio rossi: primi piatti saporiti, carni ros- Colore: giallo paglierino tenue lano, Portici, Cercola, Pollena Trocchia, Sannio bianco, bianco frizzante: trebbiano to- se, selvaggina, formaggi stagionati Profumo: vinoso, gradevole Sant’Anastasia, Somma Vesuviana scano e malvasia bianca di Candia, da soli Gusto: secco, leggermente acidulo o congiuntamente, minimo 50%; altri viti- 6 DURATA NEL TEMPO Vesuvio rosato, Lacrima Christi del Vesuvio rosato gni a bacca bianca idonei alla coltivazio- L Colore: rosato più o meno intenso ne nella provincia di Benevento fino a un M per Riserva Profumo: gradevolmente fruttato massimo del 50% Gusto: asciutto, armonico Sannio rosso, rosso Superiore, rosso Riserva, 7 FASCIA DI PREZZO €€ Vesuvio rosso, Lacrima Christi del Vesuvio rosato rosso frizzante, rosato, rosato frizzante, novel- Colore: rosso rubino più o meno intenso lo: sangiovese minimo 50%; altri vitigni a 8 TERRITORIO Profumo: gradevolmente vinoso bacca nera idonei alla coltivazione nella Sannio Gusto: asciutto, armonico provincia di Benevento fino a un massi- Comuni: tutta la provincia di Benevento mo del 50% Sannio Guardia Sanframondi o Guardiolo 2 COMPOSIZIONE Sannio Spumante e Spumante di qualità, Spumante Comuni: Guardia Sanframondi, San Lorenzo Vesuvio bianco, Lacryma Christi bianco, Spuman- di qualità Metodo Classico: aglianico e/o falan- Maggiore, San Lupo te e liquoroso: coda di volpe minimo 35%; ghina, da soli o congiuntamente, minimo Sannio Sant’Agata dei Goti verdeca massimo 45%; falanghina e greco 70%; altri vitigni idonei alla coltivazione Comuni: Sant’Agata de’ Goti fino a un massimo del 20% nella provincia di Benevento, da soli o con- Sannio Solopaca Vesuvio rosso, rosato, Lacrima Christi rosso e ro- giuntamente, fino a un massimo del 30% Comuni: Solopaca, Castelvenere, Guardia sato: piedirosso minimo 50%; sciascinoso Sannio Coda di volpe, Fiano, Greco, Moscato, Sanframondi, San Lorenzo Maggiore e massimo 30%; aglianico fino a un massimo Aglianico, Barbera, Piedirosso, Sciascinoso: al- parte di Cerreto Sannita, Faicchio, Frasso del 20%

112 EASY WINE CAMPANIA 113