Il Santuario Di Santa Croce, Luogo Di Culto Fra I Monti

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Il Santuario Di Santa Croce, Luogo Di Culto Fra I Monti I caldi colori autunnali fanno ormai da cornice alle Dolomiti, dal giallo oro dei larici che si stagliano lucenti su di un cielo blu cobalto alle varie sfumature del bosco che annunciano l’arrivo dell’inverno. L’aria è frizzante, l’atmosfera fatata e la limpidezza all’orizzonte fa volare lontano lo sguardo, che sfuma tra le cime remote. Il caldo tepore della stufa ci fa compagnia nelle fresche e ormai lunghe serate d’autunno. Ma ecco giungere un repentino cambiamento del tempo, che al mattino svela l’emozione del sole che scintilla sul manto candido. Arriva così, silenziosa, all’ improvviso la prima neve della stagione, ricoprendo prati ancora verdeggianti, alberi, foglie e montagne. M’incammino di buon mattino nel sentiero. La neve scricchiola sotto le scarpe. Le fronde dei larici oscillano al vento lasciando cadere la neve sulle mie spalle. Respiro a pieni polmoni quest’aria fresca e pura cercando con il viso il tepore dei raggi del sole che man mano si fanno più forti. D’improvviso, emozionata comincio a correre sulla neve fino ad arrivare in cima al pendio. Con le mani nude raccolgo della neve fresca: brrr! Mi fa tornare bambina quando alla prima neve uscivo di corsa e mi tuffavo in quella soffice coltre. È ormai mezzogiorno e il sole alto scioglie lentamente questa prima illusione invernale… Il Succo di sambuco, Continua la storia una bevanda delle esplorazioni dissetante Il Santuario di Santa Croce, di Franz Kostner: dalle molteplici la valle d’Iniltschek proprietà curative luogo di culto fra i monti Non solo i nostri nonni ma Il Santuario di Santa Croce e il vicino ospizio sorgono a ovile, nonostante il continuo afflusso dei pellegrini. Un …Il prof. Merzbacher voleva anche i nativi americani 2045 mt di altitudine, alle pendici del massiccio del contadino di Badia, Pietro Paolo Irsara, nel 1809 rinnovò conoscere la parte più bassa conoscevano le proprietà Santa Croce. Sulle sue origini ci sono diverse leggende la chiesetta, che nel 1839 venne riconsacrata. L’anno della valle di Iniltschek per- e i benefici del sambuco. ed ipotesi. La più accreditata narra che il Conte Volkhold successivo, precisamente il 15 giugno 1840, i paesani tanto scendemmo fino allo Ippocrate nel 400 a.C. lo della Pusteria, dopo essere tornato da un pellegrinaggio riportarono al santuario l’immagine di Cristo che porta la sbocco del fiume Saridscha incluse nella sua personale in Terra Santa, decise di donare tutti i suoi averi alle suore Croce, che mancava dalla chiesa da 54 anni. In memoria che in quel punto è largo 2 farmacia. Il sambuco è un Benedettine di Castel Badia per ritirarsi come eremita e dell’avvenimento ogni anno il 15 giugno si celebra una kilometri. Per penetrare nelle arbusto che fiorisce in pri- due valli meridionali dovem- passare gli ultimi anni di vita ai piedi del Monte Santa processione durante la quale i fedeli trasportano una croce mavera, mentre le bacche di mo attraversare il passo di colore viola scuro maturano Croce. Qui costruì una piccola cappella, su un antico dalla parrocchia di S. Leonardo al Santuario. Negli anni Aschu-Tor raggiungendo il nel periodo autunnale. Con i luogo di culto pagano, dove sembra ci fosse stato prima 1982/83 il santuario venne restaurato, dopo aver subito Koi-Kap-Kaindu, una valle fiori del sambuco si prepara solo un crocifisso di legno. La chiesa fu consacrata il gravi danni. Il 17 giugno 1984 fu festeggiato il giubileo piena di ampi pascoli che 18 maggio 1484 dal vescovo ausiliario della Diocesi di Percue l’omonimo sciroppo, indica- dei 500 anni. All’interno della chiesetta vengono venerate raggiunge il ghiacciaio di Taxe Bressanone Konrad. Verso la metà del XVII secolo fu le reliquie di alcuni Santi. Attualmente si celebrano ogni to, oltre che come bevanda Iniltschek. Risalimmo fino – rinfrescante, anche come ampliata e restaurata e vi si costruì accanto il campanile. anno due grandi manifestazioni liturgiche, il 26 luglio alla lingua estrema del pagata ottimo rimedio contro raf- Nel 1718 nei pressi dell’edificio venne costruito un in ricordo di Sant’Anna e il 24 agosto in ricordo di San ghiacciaio. Il 18 settembre Tassa freddore, influenza e febbre. piccolo rifugio come abitazione per il sacrestano, che poi Bartolomeo. A queste processioni partecipano i pellegrini eravamo nuovamente nella Proprietà straordinarie, che divenne ostello per i pellegrini. Ai tempi dell’imperatore dell’intera Val Badia. Inoltre, di grande partecipazione è Gorizia. / unite al suo effetto disse- d’Austria Giuseppe Il, nel 1786, la chiesetta venne chiusa e l’Adorazione eucaristica, che si tiene ogni 4 ottobre prima DCB - tante ne fanno una bevanda sconsacrata. Negli anni successivi fu utilizzata anche come dell’alba: i pellegrini vi si recano camminando nella notte. 70% deliziosamente salutare. – Prima della scoperta degli Spa antibiotici, il sambuco era, Italiane inoltre, utilizzato dagli Poste erboristi e dai farmacisti / in molte preparazioni per prevenire o curare infezioni semestrale – o infiammazioni. 2016 marzo / 14 numero XIII, Anno – De Bun valle di Ba- jamkol e di Piz dal Dodesc là salimmo Reinhold Messner: quattro e la Valle cime tutte intorno ai la passione per la di Antersasc 5000mt. Visitammo poi altre montagna in sei Longiarú é un piccolo villaggio valli. Con di montagna della bassa Val queste ultime escursioni Badia che si raggiunge prose- le nostre esplorazioni del guendo, dopo San Martino in Tienscian meridionale erano straordinari musei Badia, prendendo la strada finite così il 10 ottobre rien- a sinistra. Superato il paese trammo a Narinkol. Ora ci aspettava tutto il lavoro di si prosegue con la macchina fino alla località Cialdires e riordinamento del materiale. Reinhold Messner, il primo alpinista al mondo a scalare si parcheggia nei pressi del Il 20 ottobre lasciammo tutti e 14 gli ottomila, terminata la carriera alpinistica, Maneggio, subito dopo il Narinkol alla volta di Kulgia. ha ideato un progetto estremamente ambizioso tra le ponticino su una piazzola È il maggior centro del provincie di Bolzano e Belluno: la costruzione di sei musei Tienscian settentrionale ed è sterrata dove poi finisce la dedicati alla montagna. Il primo museo ideato da Messner, Novità dell’estate: abitata da Tartari e Mongoli. strada. Ci si comincia a incam- centro della rete espositiva, si trova a Castel Firmiano, nei Ha un carattere più europeo minare dapprima lungo una pressi di Bolzano. Il percorso espositivo offre una visione escursioni con l’e-bike, di Cashgar, contava allora suggestiva strada forestale e d’insieme dell’universo montagna tra opere, quadri, cimeli 30.000 abitanti ed aveva poi su di un sentiero (numero la mountain bike una missione cattolica. e reperti. Temi di fondo, il rapporto che unisce l’uomo alla 6) attraverso la splendida, sel- Avevamo l’ intenzione di montagna, l’orogenesi delle catene montuose gli aspetti vaggia e incontaminata valle con pedalata assistita passarvi l’ inverno 1903/04 religiosi, nonché la storia dell’alpinismo dagli inizi ai giorni di Antersasc fino a raggiunge- ma lo scoppio della guerra nostri. Presso Castel Juval in Val Venosta, abitazione re una radura ove si trova la russo-giapponese ci obbligò dello scalatore, trova sede un altro suo museo dedicato Il Posta Zirm Hotel quest’estate vi aspetta una nuova avven- malga di Antersasc, un tempo a rinunciare all’ esplorazio- al “mito” della montagna. Per molti popoli la montagna Alte Vie delle Dolomiti: tura, ovvero la possibilità di partecipare a delle escursioni utilizzata dai pastori per il ne della regione ad oriente ha un grande significato sacro come l’Olimpo, il Monte di vario livello di difficoltà in sella ad una mountain bike a pascolo. Tutt’ intorno una della valle di Mussart e a Ararat, il Sinai, il Kailash per nominarne solo alcuni. pedalata assistita. Ma scopriamo insieme in che cosa consi- corona di cime che presen- ste questo ibrido. La bici a pedalata assistita ha in comune rientrare in patria. Il museo di Castel Juval offre ai visitatori una raccolta 8 itinerari indimenticabili Così finiva il nostro primo tano uno spettacolo con la bici comune tutti i benefici per il corpo e per la mente di dipinti delle grandi montagne sacre, una preziosa viaggio in Asia… di tale bellezza che gli sportivi conoscono bene. Con una bici a pedalata collezione di cimeli tibetani e di maschere provenienti da lasciare senza assistita si ha però il vantaggio di poter scegliere il livello di dai cinque continenti, la stanza dei Tantra e, nei Scoprire le Dolomiti, patrimonio dell’ Unesco, attraverso le sue Alte Vie è un’esperienza indimenticabile, per i fiato. Vale la sforzo che si intende affrontare. Proprio così! Quando ci si sotterranei, le attrezzature usate da Messner suoi panorami mozzafiato, la ricca fauna, la stupenda vegetazione. Le Alte Vie delle Dolomiti sono 8 e spaziano trova di fronte ad una salita si può scegliere la modalità pena fare una nelle sue spedizioni. Il Museo Ortler a Solda dal territorio del Trentino Alto Adige al Veneto. L’Alta Via delle Dolomiti n. 1 si snoda lungo un percorso di circa che si preferisce in base alla fatica che si intende fare. sosta e si trova a 1900 mt di altitudine alle pendici 125 km che collega il Lago di Braies in Pusteria (BZ) con Belluno, in 12 tappe. Attraversa il cuore delle Dolomiti La sensazione è quella di avere costantemente una spinta, contemplare dell’Ortler, di cui espone la più vasta passando fra le Dolomiti di Braies nel romantico regno di Fanes, Cortina d’Ampezzo e le Tofane, la bella Val di un vento favorevole alle spalle. Chi invece si vuole allenare la silenziosa collezione di dipinti con le sue vedute. Zoldo e la regale mole del Pelmo. Poi, attraverso il gruppo del Civetta , si conclude nella verdeggiante Val Belluna.
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    Club Alpino Italiano SEZIONE CESARE BATTISTI DI VERONA attività 2013 8 Attività 2013 Attività 2013 9 Lettera del PRESIDENTE Gentili Socie e cari Soci e Amici, è con vivo piacere e un leggero senso di sollievo che vi invio il nostro programma gite per il 2013. Anche quest’anno, con qualche ansia e un po’ di affanno, siamo riusciti ad arrivare nei tempi che ci eravamo prefissi. Credetemi, costruire una proposta che cerchi di dare soddisfazione alle vostre richieste e aspettative, riunendo itinerari insoliti e grandi classiche, percorsi impegnativi ed escursioni adatte a tutti, con le ciaspole o con gli sci, con gli scarponi o le scarpette d’arrampicata, la mountain bike o la muta da canyoning, è una piccola impresa che per qualche mese impegna, e non poco, alcuni nostri soci. A loro la nostra sincera gratitudine. Come pure un grazie sentito a quanti si sono ancora una volta resi disponibili a fare da organizzatori della nostra attività, i nostri bravissimi capigita. Invito tutti a sostenerli nel loro non sempre facile compito, con il ri - spetto puntuale delle regole che ci siamo date, ma soprattutto con spirito di amicizia e collaborazione. Tenere unite comitive, a volte anche molto numerose, non è compito che possa fare a meno del contributo e del sostegno di tutti i partecipanti. Ne va spesso della sicurezza, quasi sempre del piacere dell’escursione. L’anno che sta per iniziare vedrà il rincorrersi di importanti scadenze. Per ricor - darle abbiamo evidenziato alcune delle nostre uscite con un contrassegno particolare. Alcune saranno dedicate al festeggiamento del 150° di fondazione del Club alpino ita - liano.
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