SPECIAL FREE ISSUE - N.469 - 25 MAGGIO 2021

FANTIC MOTOR CABALLERO 500

PROVA NOVITÀ SUPERBIKE

BMW R1250RT Yamaha R7 Rea e Redding vincono le prime gare

P. 10 P. 18 P.94 PROVA FANTIC MOTOR CABALLERO 500: COME VA LA VERSIONE EURO 5 2021

Vi raccontiamo come va la Caballero 500 2021. Diventa Euro 5 e guadagna 1 cv (ora sono 41) sempre per 150 kg di peso. Abbiamo guidato i 5 modelli presenti sul mercato: Scrambler, Anniversary, Flat Track, Deluxe e Rally

FANTIC MOTOR DI ANDREA PERFETTI PROVA PROVA

i raccontiamo come vanno le Caballero 500 nella versione 2021, che diventa Euro V 5 e guadagna 1 cv (ora sono 41) sempre per 150 kg di peso. Abbiamo guidato le Fantic Motor Caballero 500 nei 5 modelli presen- ti sul mercato (Scrambler, Anniversary, Flat Track, Deluxe e Rally) all’interno di una giornata specia- le. Un po’ prova (con l’ovale di flat track e l’endu- ro test), un po’ gara, un po’ giochi senza frontiere (con tanto di quizzone, caccia al tesoro e contest fotografico). L’attenzione massima è ovviamente per il pro- dotto, perché le Caballero 500 sono moto amate in Italia, ma anche nel resto d’Europa e persino in Giappone. Merito di uno stile azzeccato, frutto della mano di Riccardo Chiosi, e di un comporta- mento stradale impeccabile. E qui il bravo se lo beccano sicuramente gli ingegneri Mariano e Filip- po Roman, ma anche i collaudatori guidati dalla leggenda veneta, Caio Pellizzon (già storico collau- datore Aprilia dagli anni 90). La Caballero 500 è stata aggiornata a livello di sca- rico (sempre Arrow, ma con un nuovo catalizzato- re), di mappe e di iniezione. Il motore Zongshen guadagna 1 cavallo (ora sono 41 a soli 7.500 giri con 43 Nm a 6.000 giri). Il peso è di soli 150 kg a

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secco con la sella a 820 mm da terra e serbatoio da 12 litri. I cerchi a raggi hanno diametro di 19 pollici davanti e 17 dietro (la Flat Track ha il 19 dietro). Troviamo poi sospensioni con 150 mm di escursio- ne (200 sulla Rally, che ha la forcella regolabile e il forcellone in alluminio) e freni ByBre di Brembo con dischi da 320 e 230 mm e ABS di Continental (disinseribile). I prezzi vanno dai 6.600 euro della Scrambler ai 7.200 euro della Rally.

Euro 5, cosa cambia Oltre alle modifiche al motore monocilindrico, mono- albero con 4 valvole di 449 cc vediamo cos’altro c’è di nuovo sulle Caballero 500, aggiornate per il 2021 insieme alle Caballero 125 (che ricevono il nuovissimo motore Minarelli 4 tempi, unico in questo segmento con la fasatura variabile). Sono nuovi i blocchetti elettrici (dotati finalmente di passing e più semplici da usare), la sella e le tabelle portanumero. E’ confermato il piccolo strumento di- gitale, completo ma non chiaro nella lettura (soprat- tutto del contagiri). La Rally riceve una nuova colorazione, che si affianca alla verde, mentre le Anniversary dedicate ai 50 anni restano in listino, perché sono tra le più apprezzate dai clienti Fantic. Vediamo come vanno le nuove Euro 5.

Motore a punto, ciclistica divertente e sana Partiamo dalla novità più grande, il motore aggiorna-

6 MOTO.IT MAGAZINE N. 469 MOTO.IT MAGAZINE N. 469 7 FANTIC MOTOR PROVA PROVA PREGI Motore Euro 5 molto riuscito. Finiture curate. Su strada e in fuoristrada convince e si guida to in Italia per renderlo conforme alle norme Euro 5. In bene Fantic hanno fatto un ottimo lavoro. Il monocilindrico è molto regolare in basso, non strappa e ha una bella DIFETTI spinta ai medi, che limita l’uso dell’ottimo cambio a 6 Strumentazione poco leggibile (contagiri) rapporti (rivisto nella spaziatura, con le prime marce appena più lunghe). L’allungo non è il suo forte, ma la dolcezza e la corposità ai medi sono davvero belle da gustare sia in strada che in fuoristrada. Da fermo si avverte sempre un po’ di calore dal collettore, mentre le vibrazioni e gli strappi ai bassi sono davvero ridot- ti ai minimi termini. E’ un motore che ci sentiamo di promuovere senza riserve, consuma poco e ha tutta la grinta che serve su strada. I tagliandi sono previsti ogni 5.000 km e il consumo medio si pone tra i 20 e i 25 km/l. La ciclistica si conferma azzeccata. La Caballero corre sicura su strada ed è ben frenata. Affronta senza pro- blemi anche le strade bianche, dove svetta il compor- tamento della Rally (con sospensioni a lunga escur- sione e sella a 860 mm da terra), che si spinge persino in mulattiera senza troppi problemi. Nell’ovale abbia- mo guidato anche la versione Flat Track, che mostra una bella stabilità e un look ancora più personale. Di contro la grande ruota anteriore la rende meno agile su asfalto tra le curve. Per tutte le versioni è disponibile lo scarico Arrow nero, che regala circa 3 cavalli. Non è omologato per l’uso su strada e il prezzo è in via di definizione.

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BMW R1250 RT: FIRST CLASS

La dotazione della R 1250 RT si arricchisce ulteriormente per rendere l’esperienza di guida ancora più unica e soprattutto sicura. Prezzo a partire da 20.800 Euro chiavi in mano.

DI FRANCESCO PAOLILLO 10 MOTO.IT MAGAZINE N. 469 MOTO.IT MAGAZINE N. 469 11 PROVA PROVA

a BMW R1250 RT si è rifatta il trucco per affrontare al meglio il 2021, un trucco L leggero ma molto significativo. Non ci sono novità particolari per la ciclistica e neanche per il motore Boxer, e per l’approfondimento tec- nico vi rimandiamo quindi alla prova completa della R 1250 RT di Edoardo Licciardello. Le novità della “Renn Touring”, sono invece in parte estetiche e soprattutto nella dotazione elettronica. In evidenza il nuovo cupolino, o meglio tutta la parte anteriore della carenatura è stata ridise- gnata, per migliorare la penetrazione aerodina- mica oltre a ospitare dei gruppi ottici full LED completamente nuovi. Al di sotto di questi si trova però un’altra novità molto importante di questa Granturismo con la “G” maiuscola, il radar che sovrintente al Dynamic Cruise Control, e cioè quel sistema, già presente in campo automobi- listico, che permette di impostare e mantenere la distanza dai veicoli che ci precedono. Il Cruise Control adattivo, oltre a controllare in maniera costante la velocità di crociera scelta dal guida-

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tore, indipendentemente dall’inclinazione fatto di dotazione elettronica di questa ver- della strada, terrà anche la distanza con i sione 2021. Che si voglia essere coccolati o ci veicoli che precedono, accelerando o ral- si voglia divertire guidando con piglio quasi lentando autonomamente. Il nuovo gruppo sportivo, la R 1250 RT riesce sempre a soddi- ottico anteriore è dotato di una luce anab- sfare appieno chi le sta in sella, guidatore o bagliante posizionata al centro, che funge passeggero che sia. da Adaptive Turning Light, e cioè, muoven- dosi a destra e sinistra sul proprio asse di Le doti di stradista della granturismo tedesca oltre 30° permette di illuminare l’interno sono ulteriormente enfatizzate dalla comple- della curva quando la moto è in piega. tezza e dalla leggibilità della nuova strumen- tazione dotata di navigatore con mappe inte- Una volta preso posto sulla poltrona, de- grate, facile e comodo navigare al suo interno, finirla solo una sella è un eufemismo, da- grazie ai comandi sui blocchetti al manubrio, e vanti a noi ritroviamo un ponte di comando consigliabile sfruttare i comodi pulsanti posi- che più di comando di così è non si può! Un zionati sul fianchetto sinistro, che permettono maxi schermo TFT da 10.25” Full HD, rende un accesso rapido e diretto alle funzionalità perfettamente leggibile qualsiasi informa- predefinite. L’ottima protezione aerodinamica zione inerente la moto o dato di viaggio, garantita dal parabrezza regolabile, consente oltre al navigatore con mappe integrate. di ascoltare tranquillamente la radio, mentre Sempre sottopelle è presente una evolu- attivando l’Active Cruise Control e selezionan- zione del BMW Motorrad Full ABS, qui in do la distanza più appropriata dal veicolo che versione PRO, che si differenzia nel fun- ci precede, si può innalzare ulteriormente il zionamento in quanto gestisce in maniera grado di sicurezza del nostro trasferimento au- ottimale la ripartizione della frenata in- tostradale. tegrale tra anteriore e posteriore anche ai massimi angoli di piega, evitando qualsiasi Le variazioni di velocità o l’intervento dei freni, effetto autoraddrizzante. sono sempre molto progressivi e poco fastidio- si, mentre è incredibile quanto velocemente ci si abitui a questo accessorio. Come va La già esaltante e sorprendente esperienza di Spostandoci in un contesto collinare, emer- guida in sella alla “Erreti” riesce a fare un ul- gono le altre doti dinamiche della “Erretì”, teriore passo in avanti grazie alle migliorie in comoda e veloce in autostrada, agile e incredi-

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BMW R 1250 RT bilmente leggera nella guida sulle strade ricche di cur- ve. Proprio queste sue doti ci spingono ad affrontare con piglio meno turistico le curve della Valtrebbia, e la MOTORE BICILINDRICO cosa che ci sorprende ogni volta, è la sua capacità di TEMPI 4 adattamento. Le modifiche all’impianto frenante, non CILINDRATA 1.254 cc stravolgono il comportamento, piuttosto lo affinano e RAFFREDDAMENTO AD ARIA/LIQUIDO migliorano ulteriormente le sue prestazioni, garanten- do sempre il massimo risultato in termini di spazi di CAMBIO A SEI MARCE frenata e soprattutto feeling. TRASMISSIONE FINALE ALBERO POTENZA MASSIMA 136 CV A 7.750 GIRI La R 1250 RT conferma di essere una moto molto eclet- COPPIA MASSIMA 143 NM - 6.250 RPM tica, capace di soddisfare varie tipologie di motocicli- EMISSIONI EURO 5 sti, quelli che badano solo al confort, oppure quelli che TELAIO IN DUE PARTI COMPOSTO DA TELAIO PRINCIPALE E TELAIO POSTERIORE IMBULLONATO, gli antepongono le doti dinamiche. La “RT” soddisfa MOTORE DI SUPPORTO entrambi, e con questa versione 2021, riesce a farlo PNEUMATICO ANT. 120/70 ZR 17” ancora meglio e c on un grado di sicurezza ancora più PNEUMATICO POST. 180/55 ZR 17” elevato. God save the Queen! CAPACITÀ SERBATOIO 25 LITRI

ALTEZZA SELLA 850 MM

PESO 279 KG IN ORDINE DI MARCIA

20.800 EURO

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NUOVA YAMAHA R7 2021. SVELATA CON FOTO E DATI

Finalmente presentata ufficialmente l’attesa sportiva di media cilindrata sviluppata sulla piattaforma bicilindrica MT-07. Ha la stessa potenza della naked: 73,4 cavalli. Lo stile è quello della serie R a quattro cilindri. Arriverà a fine stagione

DI MAURIZIO GISSI YAMAHA18 MOTO.IT MAGAZINE N. 469 NEWS NEWS

opo le foto trapelate appena prima del lancio ufficiale, è arrivata la presentazione D della nuova Yamaha R7. La moto ha una sigla celebre, quella della quattro cilindri 750 che corse nel mondiale Super- bike, ma una impostazione meno estrema di allora e soprattutto un posizionamento meno specialistico che la rende disponibile a un prezzo più alla portata di tanti appassionati nella vecchia Europa come ne- gli importanti mercati asiatici. Un po’ come ha fatto a partire dal 2017 Kawasaki con la Ninja 650. L’immagi- ne è insomma iper sport ma il carattere è da sportiva stradale adatta ai neofiti. Iniziamo con il dire che la moto arriverà in vendita a partire dal mese di otto- bre, quindi a fine stagione, e sarà disponibile nelle colorazioni Icon Blue e Yamaha Black. Il prezzo non è stato comunicato, nemmeno in modo indicativo. La potenza, diversamente da come da più parti ci si aspettava, è la stessa della naked MT-07 di quest’an- no - quella con l’omologazione Euro 5 -, ovvero 73,4 cavalli a 8.750 giri. La coppia massima è di 67 Nm a 6.500 giri. La fasatura è a 270° e c’è frizione antisaltellamento e assistita A&S. Alcune modifiche hanno riguardato la centralina di accensione/iniezione, i condotti di aspirazione e la taratura dell’iniezione. Inoltre il rapporto finale è sta- to accorciato a beneficio dell’accelerazione. Optional è il comando cambio elettronico QSS. E’ stato modi- ficato il disegno del telaio, in acciaio con forcellone

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in lega di alluminio ed è stata adottata una forcella rovesciata Kayaba da 41 mm, regolabile nell’idrauli- ca in compressione ed estensione e con escursione di 130 mm Le quote di sterzo dedicate vedono angolo cannotto inclinato di 23,7° e avancorsa di 90 mm. L’interasse è di 1.395 mm. E’ nuova la sospensione posteriore Moncross progressiva con ammortizzatore, montato orizzontalmente per ridurre gli ingombri lasciando spazio allo scarico sotto il motore, e che è regolabile nel precarico e nel freno in estensione. La corsa della ruota è di 130 mm. L’impianto frenante verte all’avan- treno su dischi da 298 mm e su pinze radiali a quattro pistoncini con comando radiale per la pompa Brem- bo. Dietro il freno a disco misura 245 mm; le ruote da 17 pollici sono con disegno a dieci razze e montano pneumatici 120/70 e 180/55. La sella è a 835 mm da terra, il serbatoio contiene giusto 13 litri e il peso è dichiarato in 188 kg in ordine di marcia. Il cruscotto adotta un display LCD a ma- trice negativa, fra le indicazioni ci sono quelle per la marcia inserita, la spia del cambio e l’indicatore del comando QSS quando questo è montato. L’estetica sfoggia una carenatura ispirata all’ultima YZF-R6 e mostra un muso aggressivo “twin-eye” con un faro a LED centrale, mentre la coda affilata e il serbatoio scolpito sono quelli della R-Series. Le specifiche dei freni e delle sospensioni dell’R7, come detto, sono dedicate a questo nuovo modello. La sezione frontale della R7 è la più piccola tra i mo- delli R-Series, mentre il manubrio clip-on, le pedane arretrate e la sella in stile race offrono una posizione di guida sportiva.

22 MOTO.IT MAGAZINE N. 469 MOTO.IT MAGAZINE N. 469 23 NEWS NEWS La iper naked di MV Agusta si rinnova Euro 5 e si presenta nel modell year 2021 con diversi aggiornamenti e una nuova colorazione. Di questa streetfighter ne saranno realizzati soltanto 300 esemplari, con tanto di kit dedicato, venduti a 38.800 euro

MV Agusta Rush 2021: sono 300

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rrivata in vendita l’anno scorso, dopo es- A sere stata presentata a EICMA 2019, la MV Agusta Rush è stata presentata ora nella sua versione 2021. Come accaduto per la prima edizio- ne sarà costruita in soli 300 esemplari e il suo prezzo parte da 38.800 euro.

Il suo motore a 4 cilindri in linea di 998 cc eroga 208 ca- valli (212 con il racing kit) per una velocità massima di oltre 300 km/h. Nella versione 2021 la distribuzione è stata aggiornata con l’introduzione di una nuova fasa- tura degli alberi a camme. L’utilizzo di un rivestimento DLC (Diamond Like Carbon) per le superfici dei bicchie- rini del comando valvole, ha ridotto gli attriti e miglio- rato l’affidabilità. L’arrivo di nuovi ingranaggi della trasmissione prima- ria ha contribuito a ridurre l’attrito e al tempo stesso la trasmissione è stata irrobustita migliorando l’affida- bilità, soprattutto nelle partenze garantite dal Launch Control, mentre il cambio elettronico EAS 3.0 di terza generazione vede l’introduzione di un nuovo sensore per cambiate più precise.

Lo scarico a quattro uscite, molto scenografico sulla Rush, cambia nell’andamento del collettore principale enfatizzando il sound del quattro cilindri e rispettando i limiti della normativa Euro 5. La nuova piattaforma inerziale ha migliorato l’inter- vento dei controlli di trazione e dell’impennata FLC, che non la taglia ma la controlla. L’ABS sfrutta un nuovo modulo Continental MK100 con la funzione cornering. Il nuovo cruscotto TFT da 5.5 pollici dialo-

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ga con l’MV Ride App che consente di personalizzare la moto in ogni suo aspetto direttamente dallo Smar- tphone, oltre che offrire le funzioni come la registra- zione e la condivisione degli itinerari. Grazie alla funzione mirroring è possibile utilizzare il dashboard come navigatore: ogni funzione è raggiun- gibile e navigabile tramite il comando a joystick sul blocchetto sinistro. La ciclistica conferma le sospen- sioni Öhlins EC a controllo elettronico (nuova taratura per il mono posteriore), il telaio tubolare a traliccio in acciaio CrMo e le pinze Brembo Stylema. Il peso a secco è dichiarato in 186 kg, due in meno con il kit montato.

Fra i dettagli estetici unici ci sono i gruppi ottici, la ruota anteriore a raggi che contrasta con la posterio- re carenata con una copertura in fibra di carbonio e il telaietto posteriore minimalista. Ci sono una nuova sella in alcantara e nuove pedane forgiate. La nuova colorazione e la grafica sono un richiamo al mondo dell’aviazione militare.

Ogni esemplare 2021 viene consegnato con un certi- ficato di origine e con il Rush Racing Kit racchiuso in una speciale cassa di legno.

28 MOTO.IT MAGAZINE N. 469 MOTO.IT MAGAZINE N. 469 29 NEWS NEWS Arriva una nuova livrea sportiva per la Ducati Hypermotard 950 SP, mentre il resto della gamma 950 si aggiorna in ottica Euro 5. Le moto arriveranno nelle concessionarie a giugno. Sconto per le depotenziate

Ducati Hypermotard 950 2022: la gamma aggiornata Euro 5

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i sono alcune novità per la famiglia Hypermotard Ducati targata 2022, che è articolata nelle tre versioni C Hypermotard 950, Hypermotard 950 RVE e Hypermotard 950 SP. La prima è disponibile nella colorazione Ducati Red, la 950 RVE è invece caratterizzata dalla livrea “Graffiti” e l’Hypermotard 950 SP ha una nuova nuova colorazione “SP”; le moto saranno in vendita a partire dal mese di giugno e saranno disponibili anche in versione depotenziata per i possessori di patente A2. Proprio per incentivare l’ingresso dei giovani appassionati al mondo della moto è offerta un’agevolazione di 1.000 euro sul prezzo di listino per le versioni da 35 kW, che possono poi essere riportate alla potenza piena. I prezzi sono: 12.890 euro la 950 standard, 13.690 euro la versione RVE e 16.990 la 950 SP. Non ci sono novità per il design che resta ispirato allo stile delle motard e ruota intorno al doppio scarico sotto sella e alle sovrastrutture ridotte che lasciano in vista la meccanica, compreso il telaietto posteriore a traliccio. L’ergonomia, anch’essa derivata dal mondo motard, offre una posizione di guida con busto eretto e gomiti larghi per il migliore controllo,

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mentre la sella piatta garantisce la possibilità di ampi movimenti longitudinali. La nuova colorazione della versione SP richiama il mondo della MotoGP nella scelta dei colori e quello dei freestyle sports nella grafica. L’Hypermotard 950 SP rappresenta il top di gamma e si distingue dagli altri due modelli per le sospensioni Öhlins a corsa maggiorata, per i cerchi forgiati Marchesini e il Ducati Quick Shift Up and Down EVO di serie. Il motore della famiglia Hypermotard 950 è il noto V2 Ducati Testastretta 11° di 937 cc: fornisce la potenza di 114 cavalli a 9.000 giri, con una curva di coppia regolare e un picco di 9,8 Kgm a 7.250 giri. Valori che non sono cambiati dopo il superamento dell'omologazione Euro 5. Novità per il cambio che è stato rivisto per migliorare l'inserimento della marcia folle a moto ferma e la precisione nella selezione delle marce adottando la stessa soluzione tecnica vista sulle recenti Monster e SuperSport 950. Il sistema prevede che il tamburo del cambio ruoti su cuscinetti, mentre la molla della leva cambio è più caricata in modo da evitare che il sistema rimanga fermo nelle posizioni intermedie. Sul sito Ducati.com è disponibile la sezione Bike Configurator, dove è possibile visualizzare i modelli della famiglia Hypermotard 950 dotati degli accessori più adatti alle proprie esigenze e inviare il risultato finale al concessionario più vicino per prenotare una visita o un test ride.

34 MOTO.IT MAGAZINE N. 469 MOTO.IT MAGAZINE N. 469 35 NEWS NEWS Presentata la famiglia delle enduro professionali EXC KTM. Confermate le tre versioni 2T a iniezione TPI (15, 250 e 300) e le quattro con KTM, è pronta motori 4T (da 250 a 500) più la gamma le sei versioni Six Days Enduro EXC e EXC-F 2022

alla fine del mese di maggio saranno nel- le concessionarie KTM le nuove EXC En- duro 2022. La gamma è composta anche D quest’anno da tre modelli motorizzati 2 tempi e da quattro modelli equipaggiati con motore 4 tempi, tutti accomunati da nuove grafi- che ispirate ai modelli ufficiali del Red Bull KTM Factory Racing Team. Per il 2022, i designer hanno combinato gli elementi moderni delle dotazioni tecniche con una grafica retrò caratterizzata da colori fluo in stile anni Ottanta. Le novità tecniche sono sostanzialmente nella taratura delle sospensioni WP. Tutti i modelli della gamma 2022 beneficiano infatti di un setting più sostenuto delle sospensioni WP a van- taggio della stabilità alle alte velocità e dell’aderenza su tutti i terreni.

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A migliorare il grip contribuiscono i nuovi pneumatici MaxxEnduro di MAXXIS, che dopo lunghi test hanno di- mostrato di essere più durevoli, resistenti alle forature e in grado di offrire maggior comfort, anche dopo molte ore di guida. Nelle KTM da competizione ogni singola parte della moto è progettata per essere efficace in ogni condizione. Nel processo di sviluppo il contributo dei piloti ufficiali è fondamentale per offrire un prodotto di qualità e, nel caso della nuova gamma EXC 2022, due fuoriclasse come Manuel Lettenbichler e Josep Garcia hanno offerto la loro esperienza. Grazie alla nota tecnologia Transfer Port Injection (TPI), i modelli EXC a 2 tempi soddisfano l’omologazione attua- le. Le tre cilindrate disponibili offonro la scelta in termini di potenza e coppia, in base alle propri preferenze. La 300 EXC TPI è il modello di punta per l’Hard En- duro, mentre la 250 EXC TPI, rinnovata nella rap- porta tura del trasmissione finale (ora 13:52), offre maggiore trazione e consente di sollevare più facil- mente l’anteriore nelle sezioni più tecniche. La piccola della famiglia è la leggera 150 EXC TPI, ideale per i piloti alle prime armi come per gli ama- tori esperti. I modelli EXC-F a 4 tempi sono disponibili nelle ci- lindrate 250, 350, 450 e 500 cc. Punta di diamante della famiglia è la 350 EXC-F: perfetta combinazione tra la leggera e agile duem- mezzo e la potente e veloce quattroemmezzo. KTM è legata al mondo delle competizioni e da de- cenni con la linea EXC SIX DAYS celebra e supporta la FIM International Six Days of Enduro. Le versioni Six Days 2022 sono disponibili per tutte le cilindrate eccetto la 150 due tempi.

38 MOTO.IT MAGAZINE N. 469 MOTO.IT MAGAZINE N. 469 39 NEWS NEWS Si rinnova nel model year 2022 la due tempi Beta XTrainer, modello a metà strada fra enduro specialistico e d’evasione. Le novità riguardano Ecco le Beta soprattutto il motore, oltre a grafica e colorazione XTrainer 250 e 300 edizione 2022

aranno disponibili dalla fine del mese di maggio le nuove Beta XTrainer 250 e 300 in versione 2022. La XTrainer si presenta ancora come anel- S lo di congiunzione tra i modelli della gam- ma che Beta definisce Leisure e i modelli specialistici. Sono state confermate tutte quelle caratteristiche che ne hanno fatto una moto prodotto destinata a un pub- blico trasversale. Vanno in questo senso ricordate l’altezza della sella ridotta a 910 mm, il peso di soli 98 kg e la fluidità del motore dotato di miscelatore automatico. Fra l’altro la valvola allo scarico è facilmente regolabile dall’esterno. Il tutto per una moto che semplifica l’approccio all’en- duro ma in grado anche di soddisfare gli appassionati più o meno smaliziati: chi si avvicina per la prima volta all’enduro apprezzerò la guida intuitiva e gestibile, chi ha più esperienza potrà apprezzare l’equilibrio e la faci- lità con cui la XTrainer fornisce prestazioni interessanti. La versione 300 m.y. 2022 è stata così aggiornata:

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• Motore: completamente rinnovato, presenta un cilindro di nuova concezione ad alesaggio maggiorato, abbinato ad un nuovo pistone e ad una nuova valvola allo scarico • Albero motore: caratterizzato da una corsa ri- dotta rispetto al modello precedente • Testa cilindro: anch’essa completamente nuo- va • Il motore, abbinato ad una centralina con nuova mappa dedicata, si caratterizza per una risposta più dolce e per una migliore linearità di erogazione. La moto è inoltre complessiva- mente più maneggevole e fluida nel suo utiliz- zo

Il modello 250 e il 300 ricevono inoltre: • Frizione con molle a tazza: questa compo- nente rende il comando di azionamento più morbido, progressivo e gestibile. L’innesto e lo stacco sono migliorati, generando una mag- giore coppia trasmissibile. Per raggiungere la massima personalizzazione, il precarico molla può essere adesso regolato su 3 posizioni di- verse con una semplice intervento meccanico; • Motorino di avviamento nuovo: affidabile, consente il riavvio della moto anche nelle si- tuazioni più disagevoli; • Aggiornamento dell’impianto elettrico: un miglior layout sulla moto consente di raggiun- gere un’affidabilità superiore e una maggior rapidità di smontaggio e rimontaggio; • Nuova grafica e colore.

42 MOTO.IT MAGAZINE N. 469 MOTO.IT MAGAZINE N. 469 43 NEWS NEWS Si completa la famiglia degli scooter a tre ruote Piaggio con l’arrivo della motorizzazione Piaggio MP3 400 da 35 cavalli che prende il posto della 350. Due gli 400 hpe allestimenti, 400 hpe e 400 e 400 hpe hpe Sport, a metà strada fra gli Sport: novità aggiornati MP3 300 e 500 2021

l nuovo motore 400 hpe, introdotto dalla serie Beverly 2021, arriva sulla piattaforma dei tre ruote Piaggio MP3 prendendo il poso del precedente 350. I Si amplia così la famiglia MP3 che ora è basata sulle motorizzazioni 300 hpe (26 cavalli di potenza), 400 hpe (35 cavalli) e 500 hpe da 44 cavalli. La griglia presente sullo scudo anteriore è abbinata a indicatori di direzione e luci DRL con tecnologia led. A livello di comfort, il parabrezza fumé presen- ta protezioni per le mani integrate, mentre la sella è caratterizzata da uno schiumato più confortevole. Attenzione è stata rivolta al comfort per il passegge- ro, che conta su uno schienalino e maniglie di appi- glio. Il vano sotto la sella, dotato di luce di cortesia e tappetino, può contenere due caschi o una borsa porta computer. L’apertura della sella, azionabile anche dal teleco- mando con Bike Finder (accensione degli indicato- ri di direzione a distanza) e dall’app Piaggio MIA, è

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elettrica e assistita da un ammortizzatore. La Accreditato di una potenza massima di 35,4 plancia di comando comprende la strumenta- cavalli a 7.000 giri e di una coppia massima di zione composta da due classici elementi circo- 37,7 Nm a 5.500 giri, il motore 400 hpe nasce lari e da un riquadro digitale multifunzione. Le sulla base della precedente unità di 350 cc. 11 spie presenti poco sopra la strumentazione Si tratta di un monocilindrico a quattro tempi e segnalano il funzionamento di abbaglianti, quattro valvole, con raffreddamento a liquido indicatori di direzione, riserva, pressione olio, e alimentazione a iniezione elettronica, e con- warning (injection), immobilizer, ABS, ASR e traddistinto da alcune soluzioni di derivazione quattro frecce d’emergenza. motociclistica, come la frizione automatica Nella parte centrale, subito sotto al display, multidisco in bagno d’olio. trova posizione una seconda serie di 4 spie che indicano il funzionamento delle luci DRL; il Sul 400 hpe, che mantiene peso e ingombri del blocco rollio inserito; il freno di stazionamento precedente 350, debutta un sistema brevetta- inserito e il funzionamento della Piaggio MIA. to da Piaggio denominato PCV - Positive Cran- Sotto il manubrio si trovano i pulsanti di ser- kcase Ventilation: composto da due lamelle in- vizio, tra cui l’apertura della sella e quello di tegrate nel carter motore, è mirato a ridurre le disinserimento dell’ASR. Il controscudo adotta perdite di pompaggio, favorendo l’incremento due elementi imbottiti antiurto in tinta con la della potenza. sella, davanti alle ginocchia del guidatore. È Tutti i modelli della gamma Piaggio MP3 adot- presente anche il gancio portaborse estraibile. tano il sistema ABS integrato dal controllo di Il vano portaoggetti sopra la strumentazione trazione ASR (Acceleration Slip Regulation). è dotato di cassetto e comprende una presa L’ASR (che Piaggio ha introdotto per prima an- USB. che negli scooter) è facilmente disinseribile ed L’MP3 400 hpe si presenta nelle due varianti evita lo slittamento della ruota posteriore. cromatiche Nero Lucido e Grigio Materia, co- Il sistema ABS a tre canali è sviluppato in colla- lorazioni abbinate alla nuova sella nera e ai borazione con Continental. Piaggio MP3 adot- cerchi ruota verniciati in grigio. E’ in vendita a ta un impianto frenante a disco sulle tre ruote, 9.190 euro. con un diametro dei dischi anteriori di ben 258 Il modello MP3 400 hpe Sport è disponibile in mm. Una maggiore sicurezza e una migliore quattro varianti cromatiche: Nero Meteora; capacità di assorbimento delle asperità stra- Bianco Luna, Argento Cometa e Blu Zaffiro, tut- dali è offerta dalle ruote anteriori da 13 pollici. ti colori abbinati a grintosi cerchi ruota e selle nere. Il prezzo sale a 9.390 euro.

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Moto, consigli per gli acquisti: 5 moto nuove di almeno 500 cc e meno di 190 kg

a questione è seria: Urbantu- can ci rivolge, attraverso un Caro Urbantucan, le moto che cerchi ci commento in calce all’artico- sono già, tuttavia prima di passare alla ras- L lo sull’ipotetica Kawasaki Z segna vorremmo fare una premessa utile 250 RS, un appello, “Un ap- magari a chi non è tanto esperto e che di pello disperato”. Scherzi a parte, il nostro fronte a moto dalle masse importanti re- lettore – che ringraziamo per lo spunto - sta perplesso. Il peso della moto influenza Un lettore chiede una moto con desidererebbe trovare nei listini delle Case certamente la dinamica della moto (frena- una 500 che pesi meno di 180 kg, potenza ta, reattività, consumi, ecc.) ma l’aspetto almeno 500 cc e di 180 kg: non libera, per continuare a vivere la passione critico è il suo posizionamento: ci sono è difficile scovare nei listini del per la moto anche quando l’età non sarà moltissime moto oltre i 260 kg che si gui- più quella di un adolescente. Siamo qui dano con disinvoltura, almeno superati i nuovo moto leggere e accessibili per questo, no? 25/30 km/h, a grazie a un’ergonomia ade-

di Antonio Privitera

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guata e a un baricentro disposto sapiente- da mentalmente più rilassata e abbiamo mente. Se la moto è ben progettata (come selezionato 5 moto di almeno 500 cc con la stragrande maggioranza delle moto mo- un peso dichiarato non superiore ai 186 derne) il peso molto elevato inizia a esse- kg, mono e bicilindriche. Da notare che il re un problema soltanto a motore spento, peso dichiarato può essere “a secco”, “in nelle manovre in spazi angusti – magari in ordine di marcia” o “a serbatoio pieno”, retromarcia –, nella guida bassa velocità con oscillazioni percentuali anche rilevanti con frequenti stop and go o quando si deve tra una modalità di rilevamento e un’altra, rialzare la moto dopo una scivolata, tutte ma certo 180 kg a secco non diventano 235 circostanze dove una moto leggera aiuta kg in ordine di marcia! Scopriamo così che non poco a uscire fuori dal situazioni im- un’aggressiva naked può essere classifi- barazzanti o rende meno impegnativa la cata come moto “accessibile” allo stesso guida. Diverso ancora è il discorso per le modo di una divertente scrambler mono- moto che fanno della sportività e delle per- cilindrica e che seguendo questo principio formance il loro cavallo di battaglia: una troviamo prezzi che oscillano tra i 6.000 e riduzione di peso può aumentare il piacere gli oltre 11.000 euro; andiamo a vedere le di guida e le prestazioni di punta e la ricer- nostre protagoniste in ordine alfabetico. ca della massima leggerezza è certamente da considerare un caposaldo del progetto, Aprilia Tuono 660 almeno in linea di principio, e in questi casi Naked da 95 cavalli, bella da guidare per ogni chilo in meno - in genere - si paga sul strada e in pista, l’Aprilia Tuono 660 dichia- prezzo d’acquisto perché ottenuto tramite ra 183 in ordine di marcia, un peso che non materiali pregiati e realizzazioni raffinate. impensierisce e fa la sua parte nel regalare Ciò detto, meno peso e posizione di guida alla Tuono una dinamica sopraffina. Il mo- accessibile si traducono anche una gui- tore spinge anche dai bassi regimi, la posi-

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zione di guida è comoda e la dotazione è di Fantic Motor Caballero 500 prim’ordine: costa 10.550 euro f.c. Unica monocilindrica di questa rassegna, la Fantic Motor Caballero 500 pesa sola- Benelli Leoncino 500 mente 150 kg per 41 cavalli di potenza, La piccola scrambler della Casa pesarese nella versione Euro 5 2021. Il monocilin- ha un motore bicilindrico in linea, raffred- drico è molto regolare in basso, la potenza dato ad acqua,con 48 cv e una coppia di è adeguta alla tipologia di moto e la guida 45 Nm a 5.000 giri, numeri adatti a chi è è facile e divertente, anche in fuoristrada. in possesso della patente A2. Pesa 186 kg, I prezzi vanno dai 6.600 euro della Scram- siamo ai limiti superiori di quanto ci siamo bler ai 7.200 euro della Rally. prefissi, ma la Benelli Leoncino 500 si guida veramente col pensiero anche alle basse Yamaha MT-07 velocità. Costa 5.990 euro f.c. Stranamente, la sola giapponese del lotto: la Yamaha MT-07 è una naked di 700 cc, ap- Ducati Monster 937 pena rinnovata, che pesa 184 kg in ordine La nuova - totalmente rinnovata - Ducati di marcia. Il suo motore bicilindrico in linea Monster 937 è un concentrato di sporti- esprime 73,4 cavalli a 9.000 giri e il nuovo vità e divertimento in soli 166 kg a secco manubrio, più largo del precedente, acui- dichiarati (che diventano 188 in ordine di sce la sensazione di controllo di una moto marcia)! Unisce il telaio front frame della stabile e comunicativa. Costa 6.999 euro Panigale al il Testastretta 11° da 937 cc e f.c. 111 cavalli, per una moto che è ottima per andare a spasso con scioltezza ma una lama se si decide di alzare il ritmo. Prezzi a partire da 11.290 euro f.c.

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BMW R1250GS moto più venduta in Germania. Ducati Multistrada V4 prima italiana

n mercato che cresce, ma che vede alcune marche penalizzate dai ritar- Ci sono tre Ducati, una Aprilia e di negli arrivi dei modelli nuovi. E’ U questo, in breve, il ritratto del mer- una Guzzi nella classifica delle 50 cato della moto in Germania dopo i risultati delle moto più vendute in Germania. vendite di aprile. Che ad aprile ha visto il mercato Nel quarto mese dell’anno le immatricolazioni com- crescere del 32%. La classifica plessive, ciclomotori esclusi, sono state 23.332 pari a un +32,5%. Un dato che segue la crescita di marzo delle marche e dei modelli preferiti quest’anno di Maurizio Gissi

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2021 (+21% grazie a 27.771 vendite), ma che di gennaio (-56%) e febbraio (-22%). D’altra nel raffronto con il 2020 deve anche considera- parte gli ultimi mesi del 2020 avevano visto re gli effetti del lockdown subito l’anno scorso. una forte crescita sostenuta dalle vendite Che sono stati sì meno pesanti che in Italia, o dei modelli Euro 4 in primo luogo. altrove, ma che comunque avevano segnato un -18,5% a marzo e un -28% ad aprile rispetto Va detto che ci sono differenze a seconda al 2019 esente dalla pandemia. dei segmenti considerati. Nel primo quadri- mestre il guadagno si deve infatti ai modelli Ad aprile di quest’anno il grosso delle vendite fino a 125 cc, che anche l’anno scorso erano è stato appannaggio delle moto oltre i 125 cc: cresciuti molto. Le moto oltre 125, che con i 14.403 unità pari a una quota di mercato pros- due terzi del mercato (42.362 unità) sono le sima al 62%. In seconda posizione le moto fino protagoniste assolute, sono rimaste stazio- a 125 cc (3.680 unità), il che porta il segmento narie (+0,04%), mentre gli scooter fino a 125 moto al 77,5% del mercato complessivo. (8.751) hanno segnato un +33% e le moto Il rimanente 22,5% è diviso fra gli scooter fino a fino a 125 (8.313) un +22%. Hanno invece 125 cc (3.358 unità), che hanno visto il migliore guadagnato un modesto +2,4% gli scooter incremento percentuale, e oltre 125 cc (1.891 oltre 125. unità). La crescita di aprile, seguita da quella di La Top 50 Moto gennaio-aprile marzo, ha così portato in attivo il saldo del E’ sempre più solida la prima posizione della primo quadrimestre. Con 64.549 unità ven- BMW R1250GS (che nelle classifica tedesca dute nei primi quattro mesi il guadagno sul- vede sommate le versioni standard e Adven- lo stesso periodo del 2020 è del 6,3%. ture) e che con circa 1.200 unità vendute ad aprile totalizza 4.565 esemplari acquistati Fino a marzo c’era ancora una differenza ne- da gennaio a marzo. In seconda posizione gativa di -4,4% causata dai cattivi risultati si conferma la Kawasaki Z900, che sfiora ad

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aprile le 500 unità vendute, con un totale di do delle difficoltà di alcune case è salita al 1.569 esemplari. In terza posizione l’altra na- secondo posto in classifica con 5.200 moto ked Kawasaki, la bicilindrica Z650, seguita vendute e una quota di mercato del 12%. dalla Africa Twin 1100 (952 unità) e Seguono Kawasaki (-1,67%) e Honda dalla BMW F900R. La marca di Monaco piaz- (+3,7%). Yamaha, scesa al quinto posto, sta za sei moto nelle prime dieci posizioni. pagando soprattutto i ritardi nelle consegne (-30%), numeri che però dovrebbe recupera- Per quanto riguarda le moto italiane, nelle re. prime cinquanta posizioni ce ne sono cinque Più pesante il -37% di Harley-Davidson che e di queste tre sono sono Ducati. La Multi- soffre la mancanza dei modelli della famiglia strada V4 è al 30° posto con 362 esemplari Sportster non disponibili con l’omologazio- venduti, poi vengono la Scrambler 800 Duca- ne Euro 5. Problemi di ritardi anche per Su- ti (342 unità), l’Aprilia RS 660 (332), la Ducati zuki, a cui vanno attribuiti almeno una parte Streetfighter V4 (311) e la Moto Guzzi V85TT del calo delle vendite nel primo quadrime- (260, era fuori dalla Top 50 a marzo) chiude stre: -38%. il quintetto al 46° posto. La classifica Marche - Moto Ducati, con 2.076 unità, si piazza al setti- Nel segmento moto fa colpo la quota del mo posto e vede un +22% con una quota di 30% conquistata da BMW, che quest’anno mercato prossima al 5%. Grazie alla nuova ha visto le proprie vendite (12.748 unità) au- RS660 Aprilia guadagna un +62%. mentare dell’11%.

E’ cresciuta del 13,4% KTM che approfittan-

58 MOTO.IT MAGAZINE N. 469 MOTO.IT MAGAZINE N. 469 59 ATTUALITÀ ATTUALITÀ La decisione congiunta di Unione Europea e USA sulla produzione di acciaio e alluminio ha reso possibile sospendere temporaneamente il I dazi UE raddoppio dei dazi d’importazione del 56% sulle moto americane previsti dall’1 su Harley- giugno Davidson e Indian sono stati sospesi

l 17 maggio, è stato pubblicata una dichiarazione congiunta fra Unione Europea e Stati Uniti a pro- I posito della produzione di acciaio e alluminio. Ovvero su come affrontare la produzione mondiale in eccesso di queste materie prime che sono indi- spensabili all’industria globale e che hanno pro- vocato controversie e dazi ritorsivi su entrambe le sponde dell’Atlantico a partire dal 2017 dopo la pri-

di Maurizio Gissi

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ma mossa dell’allora presidente USA Trump. europee e all’amministrazione statunitense di risolvere le loro contese commerciali sen- Nel documento di ieri, vicepresidente esecu- za colpire il comparto motociclistico che era tivo della Commissione europea Valdis Dom- estraneo ai settori coinvolti direttamente brovskis, il rappresentante per il commercio dalla cosiddetta “guerra dei dazi”. Sempre degli Stati Uniti Katherine Tai, e il segretario al nella giornata di ieri l’associazione dei co- commercio degli Stati Uniti Gina M. Raimondo, struttori europei (ACEM) ha fatto sapere di hanno convenuto sulla necessità di trovare accogliere con favore l’annuncio congiunto una soluzione non penalizzante per entram- Europa-USA. be le parti e si sono impegnati a trovare delle Sottolineando però come le misure di riequi- soluzioni adeguate entro la fine di quest’anno. librio varate dall’Unione Europea nel 2018 (i La decisione ha avuto un effetto positivo an- dazi per le moto USA salirono dal 15 al 25%) che nel sospendere fino a quella data, per restino ancora in vigore con tariffe totali che sei mesi dunque, l’aumento delle tariffe di sono del 31% e che hanno un impatto ne- importazione in Europa, previsto per le moto gativo sul commercio bilaterale, sulla rete oltre i 500 cc provenienti dagli Stati Uniti. di vendita e naturalmente sui motociclisti/ Aumento che sarebbe scattato dall’1 giugno clienti europei. e avrebbe elevato i dazi complessivi dal 31% al 56% sulle moto americane. La sospensione temporanea del 25% aggiun- tivo non ha cancellato il problema di fondo La questione era stata lanciato dal CEO Har- del riequilibrio delle tariffe. Per questo moti- ley-Davidson Jochen Zeitz il 20 aprile scorso, vo da parte dell’ACEM continua la richiesta di e pochi giorni dopo si erano mobilitate 88 togliere le motociclette dall’elenco europeo associazioni industriali del settore motoci- dei prodotti d’importazione USA per tornare clistico – fra le quali l’europea ACEM e la sta- a dazi non punitivi il prima possibile. tunitense USMMA – chiedendo alle autorità

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Non tutte le ciambelle riescono col buco. Ovvero, tecnica mancata

ella storia della moto di quando in quando sono state avanzate, anche Ecco alcune da parte di grandi costruttori, propo- Nste tecniche che si distaccavano dagli soluzioni schemi usuali. tecniche che

Si trattava di soluzioni innovative o anche solo nel settore alternative rispetto a quelle già consolidate e di motociclistico impiego universale. Alcune di esse andavano sicu- ramente bene ma non sono comunque riuscite ad non si sono affermarsi. Questo perché non presentavano van- affermate taggi o perché avevano un costo maggiore rispetto a quelle che avrebbero dovuto sostituire. per ragioni Altre volte comportavano, in fin dei conti, una mag- assai diverse giore complessità costruttiva, che ovviamente non era necessaria. Perché rendere le cose più difficili nonostante se si poteva ottenere lo stesso risultato in manie- funzionassero magari in campo di Massimo Clarke auto

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ra più semplice e meno costosa? Non si deve trollata pneumaticamente mediante impiego dimenticare poi il fattore estetico: difficile che di una membrana in gomma sintetica, anche qualcosa si riesca da affermare se non incon- nel nostro settore si sono in seguito affermate tra i gusti del pubblico. C’è stata poi qualche le valvole del gas a farfalla. soluzione che magari andava bene in altri set- tori (tipicamente si trattava di quello automo- Alcuni costruttori hanno impiegato carbura- bilistico) ma che non era adatta o comunque tori automobilistici sulle loro moto, ma si è non forniva risultati analoghi in quello moto- trattato di rari casi. In Inghilterra ha utilizzato ciclistico. Oggi alla alimentazione dei motori gli SU la Triumph negli anni Cinquanta per la provvedono raffinati sistemi di iniezione a bicilindrica Thunderbird. gestione elettronica. Per lunghissimo tempo Del tipo a depressione costante, senza mem- però la scena è stata dominata dai carburatori. brana ma con pistone scorrevole, erano uguali Quelli delle moto non erano uguali a quelli del- a quelli impiegati per molti anni su diverse vet- le auto principalmente sotto due aspetti: era- ture d’oltremanica. Poi anche per tale modello no a venturi variabile e non fisso e per regolare la Triumph è passata agli Amal, già da tempo la dosatura per la maggior parte del campo di adottati sul resto della sua ampia gamma. Da utilizzo impiegavano uno spillo conico mobile noi ha impiegato carburatori auto la Ducati in quanto vincolato alla valvola del gas. sulle Paso 750 e 900 di fine anni Ottanta princi- palmente perché non erano disponibili carbu- Di norma nei carburatori motociclistici di ratori motociclistici a condotto verticale. schema classico quest’ultima era a saracine- sca e non a farfalla, come in quelli delle auto. I risultati sono stati tutt’altro che entusia- Solo sui carburatori a depressione costante, smanti. Lo stesso hanno fatto la Guzzi per un nei quali la posizione della saracinesca è con- suo bicilindrico rimasto allo stadio di proto-

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tipo e la Laverda per il suo celebre 1000 a sei cilindri. Con condotti orizzontali o solo poco Nei freni a disco quest’ultimo deve essere inclinati non c’era storia, i carburatori moto- serrato dalle pastiglie con una forza assai ciclistici andavano meglio, erano più leggeri considerevole e un sistema meccanico può e semplici e probabilmente costavano meno. aumentare quella esercitata dal pilota solo Avevano il condotto di aspirazione verticale o in misura piuttosto limitata. quasi le Guzzi monocilindriche da corsa degli Nel nostro settore questo sistema di coman- anni Cinquanta e le Aermacchi da competizio- do va bene per i freni a tamburo, nei quali ne del decennio successivo ma i carburatori almeno una ganascia è sempre “autofrenan- motociclistici che le alimentavano erano del te”, ma non per quelli a disco. In questi ulti- tipo con vaschetta separata (che veniva fissata mi occorre un incremento della forza molto al telaio e quindi poteva sempre essere dispo- maggiore, che si può ottenere solo con i si- sta nella posizione ottimale). stemi idraulici.

Dopo la definitiva affermazione dei freni a di- Alla fine del 1965 è stata presentata la MV sco in campo automobilistico, a un certo pun- 600 a quattro cilindri dotata anteriormente to anche le case motociclistiche hanno iniziato di due freni a disco Campagnolo azionati ad interessarsi seriamente ad essi. Non si può meccanicamente. La moto era brutta, aveva dire però che siano partite subito con il piede prestazioni tutt’altro che entusiasmanti e giusto. Le prime realizzazioni messe a dispo- una frenata che lasciava molto a desiderare. sizione dell’industria motociclistica avevano infatti una pinza che veniva azionata mecca- È stata costruita fino al 1970 in un totale di nicamente (tramite cavo flessibile comandato 310 esemplari, il che dice qualcosa… dalla leva al manubrio) e non idraulicamente, come avveniva invece in campo auto.

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girano, motori, freni e sistemi di sicurezza e di soccorso. Che cosa sia accaduto è impos- Nico Cereghini sibile da dire adesso e le verifiche non saran- no facili né rapide: la materia è delicata, in gioco ci sono vite umane e responsabilità LA TRAGEDIA DEL MOTTARONE gravissime, la superficialità non è ammessa. Ma d’altra parte le risposte che aspettano le E LA NOSTRA SICUREZZA famiglie colpite direttamente dalla tragedia, e che aspettiamo anche noi tutti, sono trop- po importanti. Perché sul tappeto c’è an- In un luogo caro a molti motociclisti e in una domenica di sole la tragedia è che il tema della sicurezza in tutte le nostre esplosa all’improvviso. Il nostro primo pensiero va alle vittime così sfortunate e alle azioni quotidiane. Non possiamo accettare loro famiglie. Ma subito dopo al tacito patto di sicurezza che troppe volte viene il crollo di un ponte autostradale o di una infranto galleria, non è tollerabile la caduta della fu- nivia come quella dell’ascensore del nostro palazzo. Quando imbocchiamo un ponte o iao a tutti! Sono affezionato al Mottarone e lato dall’ottima cucina. Il pratone che porta un tunnel, quando saliamo su un impianto la tragedia di domenica è vicina in qualche alla vetta, dove d’inverno si scia, con la bella a fune, anche semplicemente sull’ascenso- modo anche a molti motociclisti che sen- stagione si riempie di gente. Tanti anche gli re di casa, noi facciamo un patto con chi lo tono il Mottarone come una cosa loro. La stranieri. Un bel posto per passare qualche C gestisce. È un patto sulla fiducia. Che non si strada che sale da Stresa è suggestiva e a ora nella natura e alti sul lago. Ma domenica può tradire. pagamento, l’altra, che si imbocca ad Arme- la festa di tante famiglie al Mottarone si è tra- no, dopo un primo tratto stretto diventa una sformata in una tragedia inaccettabile. Non Le inchieste sul crollo del ponte Morandi di meraviglia: una strada larga, ben disegnata, ci sono parole, tutto quel dolore è insoppor- Genova hanno fatto emergere leggerezze che molti di noi conoscono bene. Io ci vado tabile e alle famiglie coinvolte deve andare il inimmaginabili. Lì è ormai chiaro che la ma- spesso, almeno una volta all’anno, è stata la nostro cordoglio e il nostro rispetto. nutenzione e i controlli erano saltati da anni, location di molte mie prove tivù; è una del- anche se per attribuire le precise responsa- le mie strade preferite, a meno di un’ora da Però un impianto a fune non è una cosa bilità ci vorrà ancora molto tempo. Sareb- Milano, con il lago Maggiore da una parte e il così complessa e non può venir giù in quel be superficiale pensare che anche questo Monte Rosa dall’altra. Uno spettacolo, nelle modo. Ne sento parlare fin da bambino: mio dramma della funivia del Mottarone debba giornate più terse. Il Mottarone è un panet- padre era un dirigente delle Acciaierie Reda- avere la stessa matrice, ma in attesa delle tone erboso non particolarmente bello, ma elli, azienda storica che con i suoi cavi e la perizie e del doveroso e accurato percorso spettacolare per la vista. Sotto alla cima tro- consociata Ceretti e Tanfani ha costruito le della Giustizia quel patto di fiducia deve es- vi numerosi baretti al sole con i tavoli sul pra- principali funivie italiane. È meccanica ele- sere al centro delle preoccupazioni e delle to, un paio di ristoranti, un rifugio un po’ iso- mentare: piloni di sostegno, cavi, ruote che prossime iniziative del Governo. EDITORIALE DI NICO EDITORIALE

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Miller che offre il suo stivale per il brindisi

E’ una tradizione ack Miller che sul podio di Le Mans beve il prosecco dallo stivale fa un australiana, forse po’ impressione, ancora di più se si addirittura romana antica, J ricorda che subito dopo ha passato il suo stivale a Fabio Quartararo, riempire lo stivale e poi che ha bevuto a sua volta. Il gesto tanto igienico non bere. Ci sono numerosi sembra, tanto più in questi tempi di allarme sanita- rio. Ma opportunamente, sulla Gazzetta dello Sport, precedenti, nella moto Massimo Falcioni ricostruisce quella che è a tutti gli e in F1. I tifosi Ducati effetti una tradizione vera.

si augurano che la Si chiama “Shoey” da shoe, scarpa in inglese, ed è scenetta si ripeta spesso, qualcosa che in Australia non è semplice moda ma tradizione culturale, anche se il gesto ha precedenti giustamente, ma se storici che vengono da lontano e risalirebbero addi- Dall’Igna, sul podio… rittura all’Impero romano. Era una specie di rituale di iniziazione: bere dalla propria scarpa o da quella di un commilitone portava bene, sia prima sia dopo

di Nico Cereghini

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la battaglia. Nell’epoca napoleonica era un ge- Sembra invece che Kel Carruthers, a proposito sto abituale anche per i soldati francesi e nella di Benelli, per non rinunciare alla tradizione prima guerra mondiale per i tedeschi. dello ‘shoey ’sia arrivato al punto da regalare a tutti i componenti dello staff, dopo la vitto- Jack Miller lo aveva fatto già alla sua prima ria decisiva di Abbazia (titolo 250 del 1969), il vittoria in MotoGP, Olanda 2016; ma Falcioni famoso Bierstiefeln, bicchiere di vetro a forma ci ricorda che anche Valentino bevve lo cham- di stivale. E poi via con la birra. pagne dal suo stivale, e in due occasioni: San Marino 2016 ed Assen 2017, ultimo successo. Ci sono esempi che arrivano anche dal mon- E noi ricordiamo anche la variante, per Rossi: do auto, da David Reynolds in Supercars fino il brindisi con lo champagne versato nel cap- a Daniel Ricciardo in Formula 1, e dunque non pello, a Misano 2016. Ci sono numerosi prece- ci si sorprenda più quando Miller si sfilerà il denti australiani nella storia del motociclismo, suo stivale sul podio per riempirlo di prosecco. ricostruisce Falcioni. Keith Campbell nel ‘57, Anzi, i tifosi della Ducati si augurano che que- dopo la prima vittoria in un GP con la Guzzi, sta tradizione australiana prosegua ancora a chiese il permesso di brindare in quel modo lungo in MotoGP, magari lasciando un po’ di all’ingegner Carcano, ottenendo un secco ri- spazio anche a Bagnaia. fiuto. Ma alla fine della stagione, dopo tante vittorie, Campbell per celebrare il suo titolo Un solo dubbio, in conclusione. Mettiamo il non chiese il permesso: riempì il suo stivaletto caso che a salire sul podio di fianco a Miller, di birra e bevve serenamente anche se un po’ per conto della Ducati, una volta o l’altra sia in fretta. Dall’Igna. Un ingegnere compassato come Gigi, con la barbetta sempre in ordine, come Anche l’altro pilota australiano Tom Phillis, reagirebbe di fronte allo stivale usato, e poco storico Honda, si fece notare in quel senso: profumato, pieno di prosecco? Si schiferebbe battuto da Grassetti su Benelli a Cesenatico, come fece Giulio Cesare Carcano con Camp- fine anni Sessanta, riempì entrambi i suoi bell? Oppure parteciperebbe attivamente alla stivali di Dom Perignon e si presentò dopo la festa? Non vediamo l’ora. premiazione nel box Benelli. E tutti bevvero spensierati, passandosi gli stivali in mano in mano come i valdostani con la grolla.

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DopoGP di Francia a Le Mans: Jorge Lorenzo ospite

orenzo è un ex-pilota di 34 anni che analizza i GP con il suo canale YouTu- be “99 seconds”. In carriera ha vinto L 68 Gran Premi e conquistato 69 , con due titoli mondiali nella Con Nico, Zam e l’ing. classe 250 con Aprilia e tre con Yamaha in MotoGP, Bernardelle, il cinque volte dove ha esordito col botto nel 2008. Pilota velocis- simo e di grande stile, è un ragazzo schietto anche a campione del mondo è costo di dispiacere a qualcuno. collegato in diretta con Sarà interessante ascoltare le sue opinioni sul mon- diale dopo la quinta prova, alla luce di quanto è ac- i lettori. In MotoGP ha caduto nel rocambolesco GP di Francia a Le Mans guidato Yamaha, Ducati vinto da Jack Miller con la Ducati. Chi è il favorito per il titolo secondo Jorge? Qual è la moto più com- e Honda, è stato al centro petitiva? Cosa pensa di Marquez, Valentino e tutti gli della scena dal 2002 al altri? Chi è il rookie più talentuoso? Non perdetevi DopoGP di oggi alle 18, sempre con 2019 per diciotto stagioni. le analisi tecniche dell’Ing e le note personali di Zam Da non perdere appena rientrato da Le Mans. Sul sito, sul canale YT di Moto. It e sulla pagina FB. E preparate le vostre domande!

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Il GP di Francia da 0 a 10

uando i piloti sono rientrati in pit lane per il cambio moto, si è visto chiaramente come Marc Marquez, Da zero a dieci: Q per accelerare i tempi e affiancare Fabio Quartararo, abbia tagliato la curva d’ingresso numeri, statistiche e ai box, andando ben oltre la linea bianca. La logica voti per ripercorrere dice che non si potrebbe, ma la “legge” lo consente: nel regolamento è specificato solo “il rispetto della quanto accaduto a segnaletica orizzontale in uscita”, ma non in entrata. Le Mans nel GP di Per me inconcepibile. Voto zero, alla regola di ingresso ai box Francia, non solo in pista e non solo in Bravo Lorenzo, bravo Lorenzo Savadori ha dimostrato sul bagnato un MotoGP buon potenziale e per la prima volta in MotoGP è riuscito a conquistare l’accesso in Q2. Bravo Loren- zo. Tra i debuttanti - oltre a Savadori: Bastianini, Marini, Martin - solo Enea Bastianini non è ancora

di Giovanni Zamagni

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riuscito a entrare in Q2; Marini ci è riuscito due volte, Martin una (con pole…). Nessuna paura del rischio Uno, come le volte di Savadori in Q2 Continuiamo con Marquez: il GP di Francia, ha confermato che Marc, esattamente come Come Stoner accadeva prima dell’infortunio, non ha nes- Due vittorie consecutive: per Jack Miller è suna paura del rischio: in tre giorni, a Le la prima volta che ottiene due successi di Mans è caduto quattro volte (due in gara). In fila in MotoGP, la seconda volta nella sua totale, Marc ha già collezionato 6 scivolate, carriera, dopo che nel 2014, in Moto3, si era una in meno del fratello Alex, di Pol Espar- imposto in Qatar e in Texas nelle prime due garo e di Aleix Espargaro (quindi, tre piloti gare della stagione. Miller è il secondo au- con Honda sono caduti tanto…). Marquez, straliano a riuscire a vincere due GP conse- però, non ha corso le prime due gare, quindi cutivi in MotoGP (MotoGP, non 500…) dopo è il primo nella media cadute/GP disputati. Casey Stoner. L’ultima Casey ci era riuscito Da Le Mans, tutti i piloti della MotoGP sono nel 2012, imponendosi a Jerez e poi al’Esto- caduti almeno una volta. ril (con la Honda). Quattro, come le cadute di Marquez Due, come i piloti australiani che hanno fatto doppietta in MotoGP Una regola che non piace (perlomeno a me) E’ difficilissimo trovare una regola che fun- Ben tornato, campione zioni perfettamente e piaccia a tutti, ma Marc Marquez ha effettuato tre giri al co- personalmente trovo il “flag to flag” davve- mando, dal quinto al settimo passaggio: ro troppo pericoloso. E’ vero che non è mai l’ultima volta che Marquez era stato primo successo nulla, ma trovo profondamente in un GP era il 19 luglio 2020. Allora, nel GP sbagliato far girare i piloti con le slick sul ba- di Spagna, Marc aveva effettuato un giro al gnato: a Le Mans, il giro effettuato dai piloti comando - il quarto - prima di finire fuori pi- prima di poter tornare nella pit lane è stato sta. Bello rivederlo davanti a tutti. rischiosissimo. E a volte, non è bravura, ma Tre, come i giri al comandi di Marquez fortuna rimanere in piedi: guardate cosa è

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successo a Jack Miller, poi vincitore del GP. ta, che Ducati fa 1-2 in due GP di fila: un’altra Voto cinque, al “flag to flag” conferma del potenziale della Desmsoedici 2021 e dei piloti Ducati. Una curva decisamente insidiosa Otto, come le doppiette Ducati La curva 3 è la prima a sinistra dopo due a destra e un rettilineo: quasi impossibile Gomme (da bagnato) da applausi mantenere le gomme in temperatura, specie La Michelin è spesso criticata - anche da me se sull’asfalto ci sono 15 °C (o anche meno), e da noi di moto.it - ma quando parli con i pi- come è accaduto venerdì. Così, solo nelle li- loti che vengono dalla Moto2, senti solo elo- bere di venerdì, alla curva 3 sono state regi- gi nei confronti del costruttore francese, in strate sei cadute in MotoGP (su un totale di particolare per le gomme da bagnato. “Han- 10 in MotoGP). In totale, nei tre giorni, alla no un grip pazzesco, ti permettono cose che curva 3 ci sono state 14 scivolate, su 30 ca- in Moto2 nemmeno te le sogni” dicono più dute totali in MotoGP (poco meno del 50%). o meno all’unisono i “rookie” della MotoGP. Sei, come le cadute nelle FP1/FP2 alla cur- Giusto, quindi, dare a Cesare (alla Michelin) va 3 quel che è di Cesare. Voto nove, alla Michelin Bravo anche nelle difficoltà Avrebbe potuto essere un GP complicato per Un altro Rossi sul podio Pedro Acosta, finito due volte a terra nelle 19 anni, genovese, alla terza stagione in FP1 e un’altra volta in gara (per un totale di Moto3, Riccardo Rossi ha conquistato un 4 scivolate nel fine settimana): nonostante podio di grande valore, dopo essere stato se- questo, ha rimontato dalla 21esima all’otta- condo in qualifica. Un risultato ottenuto con va posizione. Un’altra grandissima dimostra- grande merito, dopo tante difficoltà: Riccar- zione di forza. do con il sostegno di e della Voto sette, ad Acosta. famiglia non si è arreso, è andato avanti, ha continuato a lavorare. E che belle le parole Seconda consecutiva dedicate a Fausto. Bravo Riccardo, bravo. Dopo Jerez, ecco un’altra doppietta Ducati, Voto 10, a Rossi (Riccardo). la seconda consecutiva, l’ottava nella storia della Casa di Borgo Panigale. E’ la prima vol-

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Marc Marquez: “Al titolo non penso più”

n una intervista al sito spagnolo Elperio- Molto severo con dico.com, Marc Marquez ammette che se stesso, Marc ha ora, dopo il disastro di Le Mans, le sue I chances di puntare al titolo 2021, già ri- giudicato veniale la dotte per via del ritardo nel recupero della condizio- sua prima caduta ne, sono ormai vicine a zero. domenica scorsa “È stata una caduta assurda - ha esordito il cam- a Le Mans, ma pione della Honda - e parlo della seconda. Perché la prima ci poteva anche stare, le condizioni della imperdonabile la pista erano particolari e sono caduti tanti altri pilo- seconda. Però, anche ti; ma la seconda è imperdonabile. Invece di essere concentrato sulla corsa, i miei pensieri andavano se fosse riuscito a alla posizione da tenere sulla moto e ad altre cose vincere, per il titolo inutili. Però da una parte sono anche soddisfatto: stavo andando forte, finalmente”. Marc si è piaciu- sarebbe stato inutile. to soprattutto quando ha cominciato a piovere e lui Gli serve ancora ha saputo tenere alto il ritmo. È tornato alle migliori tempo per tornare al di Nico Cereghini cento per cento

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sensazioni e a guidare come sa. Ma sottolinea an- che che la eventuale vittoria nel GP di Francia non sarebbe bastata per riportarlo dentro la lotta per il titolo mondiale. Nemmeno un piazzamento tra i pri- mi cinque sarebbe bastato.

“Guidare sul bagnato - ha precisato - è meno fati- coso e questo mi ha aiutato. Avevo una magnifica occasione per far bene, forse anche per vincere, mi sentivo molto bene sulla moto, ma l’ho buttata via e questo non mi piace affatto. Però devo ammettere che nelle sessioni di prova sull’asciutto ho faticato, la mia condizione fisica è ancora limitante. A Porti- mao e poi a Jerez è stato chiaro, non avevo la pos- sibilità di competere, qui è stato un po’ meno facile gestirmi perché mi sentivo meglio, ma non sono an- cora pronto”.

È qui che Marquez ha ammesso di non pensare più al titolo.

“Anche vincendo a Le Mans, andando sul podio o concludendo nei primi cinque, le mie possibilità di arrivare al titolo mondiale sarebbero state molto piccole. Magari alla fine della stagione mi toccherà recriminare sui punti gettati domenica scorsa, ma è improbabile. La verità è che mi servono molti GP e tanto tempo per tornare in piena forma. Al titolo 2021 non pensiamo più”.

86 MOTO.IT MAGAZINE N. 469 MOTO.IT MAGAZINE N. 469 87 MOTOGP MOTOGP Davide Tardozzi: “Ducati può gestire otto Desmosedici”. E sul Team VR46 Aramco: “Nessuna firma”

tto moto in griglia per Ducati non sarebbero un problema. A Bor- go Panigale, è cosa nota, l’hanno A Borgo Panigale si sta sempre pensata in maniera diver- parlando sia con la struttura O sa rispetto agli altri marchi - che invece preferiscono concentrarsi su un massimo di , sia con di quattro - e, soprattutto, hanno dimostrato già la Gresini Racing. Per le di saper gestire una mole di lavoro doppia. L’i- potesi che anche la Gresini Racing, oltre al Team otto moto c’è l’ok anche VR46 Aramco, possa scegliere due Desmosedici di Carmelo Ezpeleta, ma per il prossimo anno non è infondata e gli stessi vertici di Ducati lo hanno confermato, con tanto Tardozzi è chiaro: “Non c’è di “nullaosta” da parte di Dorna e del patron Car- ancora niente di definito” melo Ezpeleta.

Da qui a sostenere, però, che nel 2022 Ducati avrà certamente otto moto in pista c’è di mezzo il mare. Lo ha esplicitamente ribadito anche Davide Tardozzi, ospite del podcast della Gazzetta dello Sport. “Stiamo parlando sia con la VR46 che con

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la Gresini Racing – ha spiegato – Ma non siamo gli unici a farlo. I dettagli da definire sono tanti e non ci sono firme messe nero su bianco”.

Trattative apertissime, dunque, e piena disponi- bilità da parte di Ducati ad essere il marchio più rappresentato in pista, ma niente di formalizzato, con Tardozzi che ha voluto fare un distinguo anche sull’ipotesi delle otto moto. Difficilmente – ha spie- gato – saranno tutte ufficiali. Anche perché non avrebbe senso, visto che i debuttanti non hanno bisogno di una moto factory. La moto factory serve per limare qualche decimo quando si ha piena pa- dronanza del mezzo e della categoria. Non avere la moto ufficiale, comunque, non significa non avere il pieno supporto della casa e dei suoi tecnici”.

Nessun cenno, invece, a quelli che potrebbero es- sere gli scogli che si stanno presentando nell’accor- do con Valentino Rossi per il Team VR46 Aramco. Secondo le solite voci indiscrete del paddock, il più grosso potrebbe essere rappresentato dalla scelta dei piloti, con Ducati che, come è noto, ha sempre voluto gestire direttamente gli uomini in sella alla Desmosedici, avendo, quindi, piena libertà di scel- ta e chiedendo carta bianca su questo aspetto.

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Jonathan Rea domina Gara1 ad Aragon

di Carlo Baldi RAGON - Il dominio assoluto di Jonathan Rea rende noiosa la prima gara del mon- diale Superbike, vivacizzata solo nel fina- le dalla lotta per i restanti posti sul podio. A Il campione del mondo scatta dalla pole position ed inizia a martellare sul passo del 1’50 ed in pochi giri fa il vuoto alle sue spalle, andando così a conquistare la sua vittoria numero 100 in Superbike. Nessun pilota ha mai vinto cento gare non solo in Su- Cavalcata solitaria del perbike ma nemmeno nella stessa categoria: un record 6 volte campione del nel record. mondo, in testa dal primo Inizialmente l’unico a tenere il ritmo del Cannibale è all’ultimo giro. E’ la sua stato il compagno di squadra Alex Lowes, che però ha avuto un calo verso il decimo giro ed è stato raggiunto centesima vittoria in SBK. da Toprak Razgatlioglu. Lowes secondo, completa

Il talento turco era scattato dalla quarta fila, ma al pri- il trionfo Kawasaki, mo giro era già sesto. Non appena Lowes ha calato il davanti a un bravissimo proprio ritmo Toprak gli è arrivato alle spalle e lo ha su- perato. Purtroppo per lui per non farsi scappare i primi, Razgatlioglu. Settimo ha dovuto stressare le sue gomme (aveva scelto la mor- Rinaldi e decimo Locatelli bida X al posteriore) e nei giri finali ha dovuto subire il controsorpasso di Lowes, che ha conquistato in volata la seconda posizione.

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Quarto posto per Scott Redding che è parti- gambero e ha ottenuto solo l’ottavo posto, to alle spalle di Rea e Lowes per poi perdere davanti al debuttante Andrea Locatelli che terreno ed essere superato da Razgatlioglu. ha fatto una gara molto positiva, senza com- L’inglese della Ducati ha avuto la meglio su mettere errori. Chaz Davies, dal quale ci si aspettava qual- cosa in più e che invece non ha mai dato l’im- La gara di Michael Van der Mark è stata con- pressione di poter salire sul podio. dizionata dalla partenza dalla quinta fila, ma l’olandese della BMW ha comunque condot- Il sesto posto di Tom Sykes è una sorpresa to una gara anonima. non tanto perché rappresenta un ottimo ri- sultato nella gara del debutto della nuova M Bilancio certamente positivo invece per un 1000 RR, ma perché ha smentito chi si aspet- altro debuttante: Axel Bassani, che ha por- tava un calo suo e della moto alla distanza. tato al dodicesimo posto la Panigale V4 del team Motocorsa Racing. Gara deludente quella di Michael Ruben Ri- naldi, che non si è mai inserito nel gruppo in Sono andati a punti anche Vinales, il giap- lotta per il podio, nemmeno nel finale, quan- ponese Nozane e Mahias, ancora alla ricerca do la morbida Pirelli SCX, che aveva scelto al del miglior assetto per la Ninja del Kawasaki posteriore, avrebbe dovuto favorirlo. Puccetti Racing.

Leon Haslam chiude ottavo, mentre il suo Oltre al già citato Bautista non hanno con- compagno di squadra cade a due giri dalla cluso la gara Laverty, Cavalieri, Mercado e fine. Garrett Gerloff che tanto bene aveva Rabat, tutti a causa di problemi tecnici alle fatto nelle libere ed in Superpole, era scat- rispettive moto. tato bene al via ma poi ha fatto la gara del

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Jonathan Rea vince la Superpole race

RAGON - La leggera pioggia che ha bagnato la pista del Motorland Aragon ha reso difficile la scelta A delle gomme da utilizzare nella Superpole race. Se avesse ripreso a piovere le rain sarebbero state vincenti, ma non è di Carlo Baldi più piovuto e la soluzione giusta si è rivelata quella delle gomme intermedie. La Kawasaki ha fatto la Gara condizionata dalla scelta giusta, la Ducati no. Solo nel primo giro Scott Redding è stato in testa alla gara ed ha avuto anche scelta delle gomme. Il un “contatto ravvicinato” con il Cannibale, che ha do- Cannibale della Kawasaki vuto chiudere il gas e scalare in terza posizione.

trionfa davanti a Lowes Ma già nel giro seguente Jonathan Rea si è portato in e Gerloff. Quarto Davies. testa davanti a Alex Lowes, mentre Redding iniziava a capire che quella delle gomme rain non era stata la Tutti con le intermedie. scelta più azzeccata. Quinto Van der Mark Una volta in testa Jonny ha imposto il suo ritmo, ed con le slick. Solo ottavo ha salutato la scomoda compagnia per andare a vin- Redding cere con tre secondi su un sempre più consistente Lowes e cinque sull’americano Garrett Gerloff, bravo ad adattarsi in fretta alle intermedie.

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A differenza degli altri ufficiali Ducati, Chaz Davies ha scelto le intermedie, ma questo non gli ha comunque consentito di salire sul podio. Il gallese ha chiuso a quasi nove secondi da Rea e davanti a Michael Van der Mark. L’olandese è stato l’unico ad azzardare le gom- me slick e questo gli ha permesso di fare una bella ri- monta con tanto di giro veloce della gara (1’56”261) e chiudere al quinto posto. Toprak Razgatlioglu ha fatto fatica a capire il comportamento della sua R1 con le gomme intermedie e non è andato oltre il sesto posto.

Alle sue spalle Alvaro Bautista (rain davanti e dietro) ed il già citato Redding, che dovrebbe essere il più accre- ditato avversario di Rea, ma che in due sole gare ha già perso 22 punti rispetto al campione del mondo.

Buona la nona posizione del giapponese Nozane che ha preceduto Haslam e Rinaldi, entrambi con le gom- me da bagnato.

Nonostante avesse scelto le gomme intermedie Lo- catelli ha concluso solo dodicesimo, davanti a Folger, Rabat e Vinales.

Non hanno tagliato il traguardo Tom Sykes e Samuele Cavalieri per problemi tecnici e Lucas Mahias per una caduta nel corso del primo giro.

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Redding sceglie le slick e vince Gara 2

di Carlo Baldi

RAGON - La pioggia mischia le stata una gara facile per il sei volte campione carte ed è proprio quanto è suc- del mondo che nei primi giri è uscito di pista cesso oggi al Motorland Aragon. a causa di un contatto con l’arrembante Ger- A Se nella Superpole race è stato loff e poi ha dovuto vincere la resistenza di Jonathan Rea a fare la giusta scelta di gom- un grintosissimo Van der Mark. me intermedie, mentre i piloti ufficiali Ducati hanno annaspato con le rain, nella seconda Una volta liberatosi dell’olandese Jonny ha gara “lunga” le parti si sono invertite. aumentato il passo ed ha colto un prezioso secondo posto davanti al compagno di squa- Scott Redding ha montato le slick SC0 e dra Alex Lowes, che anche questo pomerig- dopo qualche giro di attesa, con la pista che gio ha dimostrato di aver fatto un netto salto Questa volta è stata la Ducati a si andava asciugando, ha preso la testa della di qualità. gara ed è andato a vincere con un distacco di fare la giusta scelta di gomme quasi dieci secondi su Rea che aveva invece Michael Van der Mark ha pagato lo sforzo e con le slick il britannico vince deciso per le intermedie. fatto sia da lui che dalle sue gomme inter- medie per resistere a Rea ed alla fine è stato agevolmente davanti a Rea e Redding sul gradino più alto del podio quin- superato anche dal compagno di squadra Lowes. Sykes è quarto davanti a di, ma Rea limita i danni ed è secondo. Non è Tom Sykes che ha colto un quarto posto che Van der Mark. Nono Locatelli

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conferma la competitività della nuova M 1000 RR. Dietro ai due piloti della casa tedesca, in sesta po- sizione troviamo Toprak Razgatlioglu, la cui guida istintiva male si adatta con le gomme intermedie. Settima posizione per Gerloff che dopo aver ri- schiato di cadere assieme a Rea, ha rimontato ed ha preceduto un’altra BMW, quella del privato Jo- nas Folger.

Andrea Locatelli continua a lavorare in silenzio ma i suoi risultati sono significativi ed oggi ha chiuso nono davanti ad un concreto Lucas Mahias, per la prima volta nella top ten con la Ninja di Puccetti.

Male le Honda con Alvaro Bautista undicesimo ed Leon Haslam caduto nel corso del quinto giro.

Uno sguardo agli altri italiani: Bassani entra ancora in zona punti e chiude quattordicesimo, mentre Mi- chael Ruben Rinaldi è solo sedicesimo a causa del- la decisione del tutto insensata di rientrare in pista dopo il giro di ricognizione per montare le gomme slick e rientrare con quasi un giro di distacco.

Cavalieri si è ritirato così come aveva fatto nel- le due gare precedenti. Oltre al già citato Haslam è caduto anche Rabat con la V4 del Barni Racing Team. Una caduta al primo giro ha tolto dai giochi anche Chaz Davies che è risalito in sella per poi chiudere in ultima posizione.

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GP di Spagna: le pagelle del Motorland Aragon

onathan Rea – voto 10 – Rasenta come sempre la perfezione. Incurante delle decisioni della FIM che gli nega 500 giri J motore, Jonny non sbaglia niente e si porta a casa la Superpole, con tanto di Ecco i nostri voti ai nuovo giro record, la vittoria numero 100 in gara 1 protagonisti del primo e la gara sprint. In gara2 non è certamente lui che deve rischiare nella lotteria delle gomme. Deve round del mondiale cedere il passo a Redding, ma non gli concede più Superbike 2021. 10 a Rea, di cinque punti. La classifica già gli sorride dopo un solo round. male le Honda Scott Redding – voto 8 – La pioggia e la scelta del- le gomme slick salvano un weekend sino a quel momento alquanto deludente per l’inglese, che aveva raccolto solo 15 punti in due gare. Bravo e coraggioso. Doveva attaccare e rischiare e lo ha fatto. Ma non può piovere sempre e quindi se vuo- le davvero lottare con il Cannibale deve iniziare

di Carlo Baldi

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ad andare forte come lui anche sull’asciutto. veloce, ma si rifà nella gara di domenica, Alex Lowes – voto 9 – Non è facile essere quando termina quarto a meno di due se- l’ombra di Rea, ma Alex ci riesce e porta a condi dal podio e mettendosi dietro il nuovo casa tre podi e tanti punti. Un weekend qua- arrivato nel team BMW. Nessuno credeva che si perfetto: è il primo degli umani. Anche lo avrebbe tenuto un ritmo così veloce per tan- scorso anno era partito bene, ma poi si era ti giri con una moto al debutto in SBK. Good perso. Osservato speciale all’Estoril. Toprak job Tom! Razgatlioglu – voto 7,5 – La pista bagnata non è il suo ambiente ideale, ma con i suoi Garrett Gerloff - voto 7,5 – È giovane e discon- due sesti posti il giovane turco ha dimostrato tinuo, ma ha le carte in regola per diventare di essere migliorato molto rispetto a qualche un top rider della SBK. Non brilla in gara1, anno fa, quando la pioggia lo annichiliva. ma sale sul podio nella Superpole race. In Sabato sull’asciutto è stato l’unico a lottare gara2 ha il coraggio di voler fare a cazzotti con Lowes e se non avesse scelto la gomma con Sua Maestà Rea, ed ha la peggio. Risale morbida avrebbe vinto il duello con l’ingle- in sella e chiude settimo. Che caratterino! se. E’ l’unico che ha il talento per contrastare Rea, ma deve ancora crescere un poco. Michael van der Mark – voto 7 – Quello tra l’olandese e la nuova BMW M non è stato Tom Sykes – voto 7,5 – Anche al Motorland sino ad ora un matrimonio facile. Nei test in- Tom ha dimostrato che la BMW ha fatto bene vernali e venerdì Michael l’ha lanciata sulle a dargli fiducia e ad affidargli lo sviluppo barriere, per poi concludere solo all’undice- della nuova M1000 RR. Terzo in Superpole e simo posto nella gara di sabato. Con la pista sesto in gara1, è costretto al ritiro nella gara umida il feeling è finalmente aumentato,

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tanto da consentirgli di lottare con Sykes per prima (e fino ad ora unica) vittoria in Super- la quarta posizione. Chissà se con la moto bike. Rimandato all’Estoril. tedesca riuscirà a fare quel salto di quali- tà che in molti si aspettano da anni? Chaz Alvaro Bautista e Leon Haslam – voto 5 – Ca- Davies – voto 7,5 oppure 6,5 – Dipende da dute e risultati anonimi per entrambi gli al- come lo considerate. Se per voi è un privato fieri della Honda. Si sperava che nella pausa allora il voto è 7,5 ma se come me pensate invernale la più grande casa motociclistica che utilizzando la stessa moto di Redding e al mondo fosse intervenuta per migliorare la Rinaldi sia di fatto un pilota ufficiale, allora propria Superbike, ma sembra invece che la merita come minimo un voto in meno. Bene situazione sia addirittura peggiorata. in Superpole e nelle prime due gare, ma do- menica getta al vento una buona possibilità Axel Bassani – voto 6 – Il più giovane pilota cadendo dopo nemmeno un giro. In questo della Superbike non delude le aspettative primo round è stato lo stesso Davies che ab- e a parte la Superpole race, gara difficile da biamo visto l’anno passato. interpretare per un debuttante, va sempre a punti. Bassani e Motocorsa hanno iniziato un Michael Ruben Rinaldi – voto 4,5 – Naviga progetto da seguire con interesse e simpatia. a vista sulla pista asciutta, fatica sulla pi- sta umida ed in gara 2 commette un errore Tito Rabat – voto 5 – Un problema tecnico, incomprensibile, fermandosi dopo il giro di una rottura ed punto in tre gare. Al Motor- ricognizione per montare le gomme slick. Un land Aragon per il Barni Racing ha piovuto mezzo suicidio che conclude nel peggiore sul bagnato. dei modi un weekend difficile, proprio sulla pista dove lo scorso anno aveva colto la sua

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Kawasaki (ingiustamente) limitata da regolamento

volte la realtà supera la fantasia. Im- maginatevi: siete una Casa costruttrice impegnata in Superbike, operazione su A cui riversate un budget vicino a quello di un team della MotoGP. Lavorando mol- Un comunicato alla to bene, in sinergia con un team d’eccellenza, deci- vigilia del primo GP dete di evolvere finalmente la vostra supersportiva, rispondendo alle richieste della squadra e cercando dell’anno equipara il di interpretare nel migliore dei modi il regolamento. modello 2021 al 2020, Nell’inverno presentate il modello nuovo, con tutta riportando il limite dei una serie di affinamenti a ciclistica, aerodinamica e giri a quello dell’anno soprattutto motore, spostando in alto tutta la curva d’erogazione e il limitatore per compensare le poten- precedente. Una decisione ziali (ma praticamente certe) penalizzazioni in termi- discutibile nel merito e nel ni di regime massimo che il regolamento pensato per livellare le prestazioni comporterà. Fate tutti i vostri tempismo, che potrebbe test invernali, sviluppando la moto e mettendola a creare un pericolosissimo punto. Andate forte - come ci si aspetta, del resto - e precedente di Edoardo Licciardello

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vi presentate alla prima gara. In cui vi comuni- mo: si tratta di una decisione paradossale (per cano che non avete cambiato abbastanza pezzi non dire di peggio) che di fatto esautora il rego- nel motore perché questo possa venire conside- lamento, perché c’è stata una discrezionalità rato un motore nuovo. E di conseguenza, il limi- della commissione tecnica che, senza il minimo tatore stabilito da regolamento rimane fissato appoggio normativo, ha preso una decisione al valore dell’anno precedente. che penalizza una Casa, quattro team (KRT uf- ficiale, Puccetti, Orelac e Pedercini) e sette piloti Non è una barzelletta, è quello che è successo così, senza colpo ferire - per non usare un’altra a Kawasaki. E non diciamo “al team Kawasaki” espressione. perché questa è una decisione che ricade su tutti i team che correranno con la ZX-10RR 2021. Ma non basta: il tempismo è ancora più de- Sì, avete capito bene: ieri, tutti i tecnici dei team menziale. Le modifiche apportate erano ben che corrono con Kawasaki hanno dovuto impo- note perlomeno fin dai test di Jerez, quando stare il limitatore a 14.600 giri invece dei 15.100 la moto ha debuttato. Volete una data uffi- usati in tutti i test invernali. E nelle FP1 di oggi ciale? Facciamo dal 23 di novembre, quando Jonathan Rea, Alex Lowes, Isaac Vinales, Lucas Kawasaki ha dichiarato ufficialmente tutti i Mahias, Samuele Cavalieri e Loris Cresson pro- dati della Ninja ZX-10R 2021. Perché ci si è veranno una moto in una configurazione che di ridotti alla settimana prima delle FP1 del- fatto non hanno mai usato prima. La decisione la prima gara del Mondiale per informare i sarebbe paradossale di per sé. Sulla base di che team? cosa si stabilisce che non sono cambiati abba- La sensazione, non c’è nemmeno bisogno di stanza componenti nel motore perché venga dirlo, è che si stia cercando di privilegiare in- considerato nuovo? Quali e quanti componen- certezza e spettacolo, per non dire altro. Così ti devono cambiare per forza perché il motore facendo, però, si penalizza chi lavora e inve- venga considerato nuovo? Inutile dire che nel ste più degli altri, per non parlare dei team regolamento non troverete nessuna indicazio- privati che si ritrovano con una moto azzop- ne di questo genere. Così come non troverete pata quando - con tutto il rispetto per i loro l’indicazione di quali invece siano le parti che piloti - non sono certo loro il problema che fanno la differenza sulla BMW M1000RR... si ritrova Dorna nella gestione del Mondiale. In più, proviamo a girarla al contrario: se Kawa- Che invece, si troverà a dover giustificare un saki avesse sostituito le parti che sono cambia- danno d’immagine gravissimo al campiona- te nel 2021 sul motore 2020 senza omologare to, gestito in questa occasione alla stregua una moto nuova avrebbe quindi rispettato il re- di una sagra rionale. golamento? Difficile da credere. Quindi ripetia-

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Jonathan Rea: “La mia moto è comunque più potente di quella dello scorso anno”

di Carlo Baldi

ella conferenza stampa di triba tra chi sostiene che il motore della moto questa sera al Motorland Ara- 2021 sia da considerarsi nuovo e chi, e tra loro gon il sei volte campione del c’è ovviamente Scott Smart (World SBK Techni- N mondo non si è lamentato del cal Director), ritiene invece che il propulsore sia limite imposto alla sua nuova Ninja che è stata solo stato rivisto, e che l’unica novità sia rap- limitata a 14.600 giri motore, ma anzi ha cer- presentata dai pistoni, vale a dire un compo- cato di spiegare che anche con questo limite, nente che fa parte delle cosiddette “concession il propulsore della ZX-10RR 2021 è comunque part”, che le case possono cambiare in un pro- migliore rispetto a quello utilizzato lo scorso pulsore esistente, a condizione di fornirlo non anno. Chi si aspettava un reazione da parte solo al proprio team ma anche ai team privati. del Cannibale è rimasto deluso. La Kawasaki Se avessero ragione i primi allora la limitazione non ha emesso nessun comunicato e nessun dei giri motore della nuova Ninja darebbe adi- responsabile del team ufficiale della casa di to a molti dubbi, mentre se avessero ragione i In conferenza stampa Akashi ha voluto rilasciare una dichiarazione in secondi è giusto che il propulsore 2021 debba merito. Il motivo di questa passiva accettazio- essere limitato agli stessi giri del motore prece- Rea non si lamenta delle ne è da ricercarsi nel fatto che la nuova Ninja, dente: 14600. limitazioni imposte dalla FIM presentata alla stampa a Jerez a fine novem- bre, è stata invece inviata alla FIM solo ad ini- Ma ecco cosa ha affermato Jonathan Rea al ter- ed attribuisce il suo risultato zio maggio, e per questo motivo la comunica- mine delle prove libere. odierno alle temperature zione relativa alla limitazione dei giri motore è stata emessa solo pochi giorni prima il round Come è andata oggi? diverse rispetto a quelle dei di apertura di Aragon. Resta da dirimere la dia- test

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“Per essere stata la prima giornata della sta- dizio però il nostro va considerato un motore gione 2021 posso dire che non è andata male. nuovo e non solamente rivisto e modificato. Nel pomeriggio la pista era scivolosa a causa Cosa deve fare un produttore per poter di- delle alte temperature, ma sembra che domani sporre di un maggior numero di giri? Investi- possa essere più fresco, e quindi le condizioni re decine di migliaia di euro per un motore potrebbero essere diverse. Mi sono trovato ab- completamente nuovo? Mi sembra altamen- bastanza bene sulla mia moto.“ te improbabile che Kawasaki, così come qualsiasi altro produttore, possa avere la Cosa hai dovuto modificare sulla tua moto in possibilità economica di rivedere completa- seguito alla nuova regola della FIM? mente il propulsore della propria superbike ogni 3 o 4 anni.” “Abbiamo dovuto applicare un limitato- re di giri, ma il nostro motore è comunque Oggi sei stato più lento rispetto ai tempi del- più potente rispetto a quello dello scorso le prove anno, grazie ai nuovi componenti. Il proble- ma più grosso deriva dal cambio, perché lo “Si ma i miei tempi sono stati più alti solo a abbiamo preparato secondo il motore che causa delle diverse condizioni ambientali ri- utilizzavamo prima della limitazione. In al- spetto a quando abbiamo svolto i nostri test cuni punti della pista ora devo scalare una su questa pista. Certo avere a disposizione marcia, mentre prima potevo tenere quella un minor numero di giri non ci ha aiutato, superiore.“ ma la nostra moto esprime tutta la sua po- tenza ad un regime diverso rispetto a quello La motivazione della Dorna e della FIM è massimo indicato dalla FIM.” stata che il vostro non è un nuovo motore, ma solo una revisione di quello dello scorso Sei soddisfatto del lavoro che hai fatto oggi anno, e soprattutto che la Kawasaki ha invia- sulla tua moto? to la nuova moto alla FIM per l’omologazione solo nel mese di maggio. “No. Stiamo cercando di tornare all’assetto ed alle soluzioni che avevamo trovato nei “Preferisco non commentare ulteriormente test, ma oggi le condizioni erano diverse e questa vicenda. Mi limito a dire che comun- quindi ci siamo dovuti adeguare e lo faremo que sia, abbiamo gli stessi giri motore dello anche domani, quando sembra che le tem- scorso anno e che ora il nostro motore di- perature possano cambiare rispetto ad oggi. spone di una potenza maggiore. A mio giu- Staremo a vedere.“

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