LE TEMPESTE 16 Web Tsunami

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Titolo originale dell’opera: Extremity Retained - Notes From Th e Underground Pubblicato in Canada nel 2014 da: Handshake Inc. , 2014 London, Ontario, Canada Copyright © 2014 Jason Netherton

Copyright © 2016 A.SE.FI. Editoriale Srl - Via dell’Aprica, 8 - Milano www.tsunamiedizioni.com - twitter: @tsunamiedizioni

Prima edizione Tsunami Edizioni, luglio 2016 - Le Tempeste 16 Tsunami Edizioni è un marchio registrato di A.SE.FI. Editoriale Srl

Il disegno di copertina e quelli per il titolo di ogni capitolo sono di Matt “Putrid Gore” Carr Il disegno a pag. 444 è di John Zig.Tutti gli altri disegni sono di Gary Ronaldson

Traduzione di Stefania Renzetti Grafi ca e impaginazione: Agenzia Alcatraz - www.agenziaalcatraz.it

Stampato nel mese di giugno 2016 da GESP - Città di Castello (PG) ISBN: 978-88-96131-89-3

Tutte le opinioni espresse in questo libro sono dell’autore e/o dell’artista, e non rispecchiano neces- sariamente quelle dell’Editore. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione, anche parziale, in qualsiasi formato, senza l’autorizzazione scritta dell’Editore La presente opera di saggistica è pubblicata con lo scopo di rappresentare un’analisi critica, rivolta alla promozione di autori ed opere di ingegno, che si avvale del diritto di citazione. Pertanto tutte le immagini e i testi sono riprodotti con fi nalità scientifi che, ovvero di illustrazione, argomentazione e supporto delle tesi sostenute dall’autore. Si avvale dell’articolo 70, I e III comma, della Legge 22 aprile 1941 n.633 circa le utilizzazioni libere, nonché dell’articolo 10 della Convenzione di Berna.

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INTRODUZIONE 7

1 CHAMBER OF AGES Le Origini Del Death Metal Band e personaggi 11

2 ALL DEATH IS LOCAL Le Scene Death Metal Uno sguardo al passato 113

3 SKELETAL FORMS Il Death Metal In Studio Esecuzioni, registrazioni e album 227

4 ROTTING IN THE VAN Il Death Metal In Tour Storie on the road

CAMPIONE GRATUITO - WWW.TSUNAMIEDIZIONI.COM CAMPIONE GRATUITO 315

5 WHERE NEXT TO CONQUER? Riflessioni Sul Death Metal Tra passato, presente e oltre... 443

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INTRODUZIONE

Tra la fine degli anni Ottanta e i primi anni Novanta, arrivare a co- noscere la scena death metal underground era quasi come essere messi a parte di un grande segreto. Era un genere nuovo, permeato di un’ener- gia tangibile. Era sia il rifiuto del mainstream che il riconoscimento di un qualcosa di molto più personale. Fin da subito, è stato una cosa da considerare “nostra”. Vedevamo annunci in fanzine assemblate scrupolosamente a mano, oppure ricevevamo i flyer in buste strapiene che avevano la colla o la cera segretamente spalmata sui francobolli. Di solito recitavano cose come “Death Metal Underground Spietato e Brutale!!! $5 o 2 IRC1 in busta chiusa!”. E ne rimanevamo sempre intrigati, anche perché l’assor- timento presso il negozio di dischi della propria città era sempre scarso. Così nascondevamo un biglietto da cinque dollari in un foglio di carta con sopra scritto il nostro indirizzo e lo mandavamo in posti come la Svezia, il Brasile, o... l’Illinois. E poi cominciavano l’attesa, la trepi- dazione, la sensazione di essere parte di qualcosa nel momento stesso della sua nascita. L’idea che questa musica fosse talmente underground da avere una sua struttura autonoma, sia una rete di contatti che dei

CAMPIONE GRATUITO - WWW.TSUNAMIEDIZIONI.COM CAMPIONE GRATUITO propri media, era elettrizzante. Per diversi anni, controllare ogni giorno la cassetta della posta è stato un rituale emozionante, perché in quella cassetta ci aspettavano pagine inedite scritte a mano e compilation su cassetta da parte di amici di penna sparsi per il mondo, nuovi demo da gruppi mai sentiti prima e fanzine che davano al nascente underground

1 - International Reply Coupon, buono di risposta internazionale.

7 death metal la sua specifica identità. Se ti trovavi a viaggiare al di fuori della tua scena locale per andare in posti lontani come Jakarta, Helsinki o Bogotá, e per caso incrociavi per strada qualcuno con una maglietta degli Autopsy, si era amici da subito – non c’era bisogno di dirsi nulla. I

legami istantanei creati sulla base di una “famiglia underground condi- CAMPIONE GRATUITO - WWW.TSUNAMIEDIZIONI.COM visa” erano reali, sinceri, e in molti casi duravano per tutta la vita. Con il passare degli anni la scena è esplosa in un milione di direzioni, ma io non sono riuscito a lasciarmela alle spalle. Come sanno molti tra coloro che stanno leggendo queste righe, diventa davvero una parte di chi siamo, e anche se per alcuni è stata solo una fase, per molti l’under- ground death metal è stato così sincero e autentico e unico che è difficile non farsi prendere dalla nostalgia. Nel corso degli anni ho partecipato alla formazione di una band (Dying Fetus), e poi dieci anni dopo ne ho formata un’altra (Misery Index). Viaggiando per il mondo, suonando in dozzine di Paesi, ho incontrato tante delle persone alle quali scrivevo, che a loro volta facevano parte di un gruppo o erano fan che si erano tenuti in contatto. Anche se negli anni passati quelle amicizie erano state forgiate con la carta e la penna, lo spirito era rimasto immutato. Lungo la strada ho incontrato sia i miei compagni che i miei eroi, e le storie e i ricordi che abbiamo condiviso sono stati la linfa vitale degli oltre venti anni di esistenza del death metal. Andare in tour e suonare ai festival somigliava a una grande riunione di famiglia, nel giro di qualche anno ci si ritrovava con i vecchi amici, si beveva qualche birra e si parlava tutta la notte. Intraprendendo la carriera del musicista, ho avuto modo di conosce- re non solo le persone che hanno dato vita alla scena, ma anche quelle che nel corso degli anni hanno apportato il proprio contributo, renden- do il death metal la potenza globale che è oggi. Dopo aver ascoltato nel corso degli anni le loro storie e aneddoti, ho pensato che qualcuno avrebbe dovuto metterli per iscritto, per il bene della posterità, per pre- CAMPIONE GRATUITO - WWW.TSUNAMIEDIZIONI.COM CAMPIONE GRATUITO servare i ricordi e salvaguardare la nostalgia; in modo che le generazioni future di fan del death metal venissero a conoscenza dei sacrifici, del lavoro, dei rischi (e naturalmente del divertimento) che i loro antenati musicali han dovuto affrontare per far sì che oggigiorno questa musica possa essere ampiamente fruita.

8 Nonostante tutte le nuove tecnologie, il metal resta essenzialmente una specie di tribù internazionale, e nell’ambito della cultura death me- tal underground c’è una storia da raccontare. Sia i fan che gli studiosi cercano sempre di scoprire e capire le dinamiche di tante scene musicali

CAMPIONE GRATUITO - WWW.TSUNAMIEDIZIONI.COM del passato, e a mio avviso l’underground death metal merita la stessa attenzione; quindi le parole di coloro che erano “presenti al momento della nascita” (e in seguito) meritano di essere trascritte. L’idea è pro- babilmente molto più ambiziosa rispetto a quanto potrà effettivamente essere racchiuso in questo libro, ma è un tentativo per preservare una parte della storia che tutti noi condividiamo, e per integrare l’incredibile quantità di informazioni già disponibile. La storia orale è generalmente definita come la “raccolta e lo studio di informazioni storiche, utilizzan- do registrazioni audio di interviste con persone aventi una conoscenza diretta del passato”. È più o meno la strada intrapresa in questa sede, in quanto nel corso di tre anni ho raccolto oltre cento ore di interviste, coinvolgendo i miei soci metallari in conversazioni nel backstage, al telefono, sul tour bus o furgone, e le ho trasformate nelle storie, ricordi e contributi contenuti in questo libro. Per citare il regista di This is Spinal Tap, Marty Di Bergi, l’idea era di catturare “i punti di vista, i suoni... gli odori” di ciò che significava (e significa tuttora) far parte dell’underground death metal – a partire dal- la sua nascita e negli anni a seguire. La singolare cultura formatasi agli inizi è chiaramente cambiata sia con il tempo che con la tecnologia, così come la musica stessa si è moltiplicata in vari sottogeneri. Per questo motivo, le interviste sono state suddivise in sezioni. Nella prima sezione, l’attenzione è rivolta ai primi passi delle band, dei musicisti e dei partecipanti attivi alla scena, in modo da far capire come gli individui e i gruppi si siano conosciuti per la prima volta, e come abbiano percepito e poi dato forma alla loro musica. La seconda sezione vuole CAMPIONE GRATUITO - WWW.TSUNAMIEDIZIONI.COM CAMPIONE GRATUITO dare un contesto alla musica, e qui i contributi raccontano e analizzano le scene death metal locali e regionali di varie parti del mondo. La terza sezione si concentra sui processi creativi dell’esibizione ed esecuzione del death metal sia dal vivo che in studio, oltre a soffermarsi sulla fase di re- gistrazione. Nella quarta sezione si racconta dei viaggi e delle fatiche per

9 portare la musica alla gente, con i membri dei gruppi che ricordano i tour fatti in passato, belli e brutti, nel tentativo di condividere con il lettore lo stile di vita di una band death metal quando è on the road. Infine, la quin- ta sezione è una specie di chiosa sui primi due decenni dell’underground

death metal, fatta da svariati ricordi di come funzionava la scena nella sua CAMPIONE GRATUITO - WWW.TSUNAMIEDIZIONI.COM prima incarnazione, a che punto è arrivata oggi e dove potrebbe essere di- retta in futuro. In questo caso i media e la tecnologia sono fondamentali, dato che in molti hanno percepito un grosso cambiamento nel modo in cui l’underground alimenta se stesso, in particolare per via del passaggio dalla struttura analogica a quella digitale. E quindi mi sono chiesto: esi- ste ancora quella magia, per coloro che l’hanno vissuto in prima persona fin dagli inizi? E le nuove generazioni la percepiscono ugualmente, per quanto in maniera diversa? Ho raccolto quanti più contributi possibili senza lasciare che questo progetto si trascinasse per anni, anche se alcuni potrebbero criticare la mancanza di alcune voci fondamentali dell’underground death metal. Ciononostante, sono soddisfatto di coloro con i quali sono riuscito a parlare, e l’idea era più che altro quella di dare una parvenza di com’e- rano le cose attraverso le esperienze di un’ampia rosa di esponenti della scena, grandi e piccoli, invece di limitarmi alle testimonianze dei soliti noti. Vorrei sottolineare che le conversazioni contenute in questo libro sono state molto informali e in alcuni casi i miei interlocutori hanno fatto uno sforzo di memoria per descrivere e delineare eventi accaduti anni e talvolta decenni fa, per cui nei dettagli descritti potrebbe benis- simo esserci un margine di errore. Un grosso ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato. Spero che le nostre chiacchierate siano state ben rese in questa sede, e sono sicuro che tutti i lettori le apprezzeranno più di quanto possiate immaginare. Ulteriori ringraziamenti a David Hall, Richard Johnson, CAMPIONE GRATUITO - WWW.TSUNAMIEDIZIONI.COM CAMPIONE GRATUITO Tilmann Benninghaus, Timo Ketola, Gary Ronaldson, Matt Carr, Brian Straight e Albert Mudrian per avermi dato una mano lungo il percorso, e infine a Metal Archives e alla fanzine Carnage (Germania) per le loro preziosissime risorse storiche, che ho considerevolmente uti- lizzato nella realizzazione di questo progetto.

10 1 CHAMBER OF AGES LE ORIGINI DEL DEATH METAL CAMPIONE GRATUITO - WWW.TSUNAMIEDIZIONI.COM Band e personaggi CAMPIONE GRATUITO - WWW.TSUNAMIEDIZIONI.COM CAMPIONE GRATUITO

11 Per molti, la porta per l’underground si è aperta proprio dietro casa. Magari è stato tramite un parente, o un acquisto casuale nella sezione import del negozio di dischi della propria città. Magari invece è stato grazie a quel ragazzino più grande seduto al tavolo della mensa scolastica con il giubbotto

CAMPIONE GRATUITO - WWW.TSUNAMIEDIZIONI.COM di jeans e la toppa di King Diamond sulla schiena, oppure è stato il concerto di quel gruppo “particolare” nel locale rock o nel centro sociale della propria città. Forse hanno scoperto l’underground grazie a un volantino per un con- certo qualsiasi attaccato a un palo del telefono accanto al centro commerciale della zona, oppure gli sarà caduto l’occhio su un mailorder o una lista di tape trading in fondo a una rivista come Metal Forces. Qualunque sia il modo in cui l’hanno scoperto, i gruppi che abbiamo imparato ad amare e i musicisti che li hanno formati hanno tutti iniziato da qualche parte, e prima di abbracciare l’underground globale, si sono dati da fare in casa propria. Tutti abbiamo iniziato da qualche parte, e tutti ci siamo messi alla ricerca del “gruppo più pesante”, a prescindere da quanto siano stati umili gli inizi. Qual è stato il nostro primo contatto con il death metal e in che modo quelle esperienze hanno contribuito alla crescita e all’espansione dell’underground internazionale? Ognuno ha una storia da raccontare, e attraverso la storia, la geografia e il servizio postale si è davvero creato qualcosa – una rete glo- bale fatta di tante esperienze personali. Questa sezione offre una miriade di ricordi riguardanti il percorso personale di ogni interlocutore nei meandri oscuri dell’underground.

Ross Dolan e Robert Vigna (Immolation) IL VIAGGIO IN EUROPA, 1988

Prima ancora di firmare un contratto, siamo andati in vacanza in CAMPIONE GRATUITO - WWW.TSUNAMIEDIZIONI.COM CAMPIONE GRATUITO Europa, insieme al nostro vecchio chitarrista Tom [Wilkinson], al bat- terista Neil [Boback], e Will [Rahmer] dei Mortician. Credo fosse il dicembre del 1988. Eravamo in contatto con un sacco di gente di quelle parti, tipo i ragazzi dei nel Regno Unito, i Nihilist in Svezia, Laurent [Ramadier] della Listenable Records in Francia, che ai

13 tempi faceva la fanzine U.S.D. e poi avrebbe fatto Peardrop e altre. Ci siamo detti: “Dai cazzo, partiamo e andiamo a vedere come stanno le cose da quelle parti”, così abbiamo prenotato un viaggio di due settima- ne per andare a dare un’occhiata. L’idea ci era venuta quando avevamo

iniziato a ricevere tutte quelle lettere da mezzo mondo – Francia, Sud CAMPIONE GRATUITO - WWW.TSUNAMIEDIZIONI.COM America, ovunque – e ci eravamo resi conto di quanto fosse universale la scena underground. Era pazzesco che della gente dall’altra parte del globo avesse le nostre cassette. Ci arrivavano delle cassette dall’Italia, con le registrazioni delle stazioni radio locali, e l’unica cosa che riu- scivamo a capire era quando dicevano “Immolation” e mettevano un nostro pezzo. Così eravamo partiti e avevamo iniziato con qualche giorno in Inghilterra, dove avevamo incontrato [dei Napalm Death]. Si era presentato con Barney [Greenway], che in quel periodo era nei Benediction, ed era venuto a Londra, dove avevamo passato qualche giorno tutti insieme. Volevamo andare a trovare Dig della Earache, per- ché ci aveva scritto in passato, ma eravamo troppo fuori mano. Durante il nostro soggiorno avevamo pianificato di portare i Napalm Death a New York, e alla fine li abbiamo fatti venire per i loro primissimi con- certi negli Stati Uniti. Era il novembre [18] del 1989, un venerdì sera al CBGB’s, e la sera seguente allo Streets [a New Rochelle]. Eravamo andati a prenderli in hotel insieme a Dig della Earache e li avevamo portati ai locali. A quei tempi potevi organizzare dei concerti del gene- re ad appena 45 minuti di distanza l’uno dall’altro e andavano bene lo stesso. Entrambi i concerti erano stati un successo, si trattava già della formazione di . Dopo aver trascorso qualche giorno nel Regno Unito siamo andati in Francia per incontrare Laurent a Parigi. Durante il soggiorno sia- mo andati al Gibus Club di Parigi a vedere i Tankard e i Massacra, e CAMPIONE GRATUITO - WWW.TSUNAMIEDIZIONI.COM CAMPIONE GRATUITO Laurent è riuscito a farci salire sul palco per fare un pezzo! Quindi tec- nicamente siamo stati il primo gruppo death metal americano a suona- re in Europa. Credo che i Death ci siano andati tipo un mese dopo, ma tecnicamente con quella canzone li abbiamo battuti. Da quel concerto si era capito che la scena in Europa era semplicemente fuori di testa.

14 Dopodiché siamo andati in Svezia, dove abbiamo incontrato i ragazzi dei Nihilist, e anche quelli dei Dismember, Carbonized, Treblinka, e altri. La cosa strana è che in quel periodo loro – i Nihilist – si stavano scio- gliendo, e si erano appena liberati di Johnny [Hedlund, che poi avrebbe

CAMPIONE GRATUITO - WWW.TSUNAMIEDIZIONI.COM formato gli Unleashed]. Così Will [Rahmer] e io siamo finiti a stare con Johnny, e Bob e gli altri sono andati con Nicke [Andersson] e Fred [Estby]. All’epoca quei ragazzi avevano 16 anni, erano dei ragazzini, ma si sono dati da fare e ci hanno ospitati a casa dei loro genitori. Johnny era un po’ più grande e aveva un appartamento con la sua ragazza. Durante la nostra permanenza siamo anche andati nella loro saletta e li abbia- mo visti provare, erano veramente tiratissimi. Era allucinante, suonavano come su un disco. Poi ci hanno chiesto di suonare, così abbiamo preso i loro strumenti e quello che è venuto fuori era tipo: “clink, clink, clink”. Voglio dire, certo, eravamo in vacanza e non suonavamo da qualche setti- mana, ma avevamo fatto schifo. In un certo senso è stato semplicemente un altro segno che era ora di rimboccarsi le maniche. Guardarli suonare era stato incredibile. Nicke era un batterista mancino eccezionale, e stava facendo vedere a Uffe alcuni assoli e altra roba; semplicemente, prendeva la chitarra, la girava e gli faceva vedere i riff sottosopra!

John McEntee (Incantation, Funerus, ex-Revenant, ex-Mortician) DAI REVENANT AGLI INCANTATION

Abbiamo iniziato nel New Jersey, nella contea di Bergen, appena fuori New York City. In pratica ci consideravano un gruppo death me- tal di New York, ma noi ci siamo sempre definiti una band underground del Jersey. Dopo il debutto di gruppi come Suffocation, Immolation e CAMPIONE GRATUITO - WWW.TSUNAMIEDIZIONI.COM CAMPIONE GRATUITO Apparition, siamo stati infilati nel medesimo calderone perché eravamo giusto dall’altra parte del fiume. Non è che non volessimo appartenere a quel giro, ma è successo tutto bene o male come in Florida, dove la gente ha etichettato tutti i gruppi come parte di un’unica scena. Però noi venivamo dal Jersey, anche se alla fine non vuol dire nulla.

15 Era un periodo interessante, perché all’epoca la scena era veramente aperta alle idee più varie. Tutto era ancora nuovo e si era nel bel mezzo della transizione dal thrash al death metal, e un sacco di gruppi thrash si stavano trasformando in death metal. Una band come i Suffocation

ha praticamente iniziato come gruppo thrash, per quanto ne sappia CAMPIONE GRATUITO - WWW.TSUNAMIEDIZIONI.COM io, e per noi è stata la stessa cosa. Prima suonavo nei Revenant, che era una specie di gruppo thrash aggressivo. Dopodiché ho formato gli Incantation perché volevo fare qualcosa con una certa visione, sapendo che sarebbe andata avanti a modo mio. I Revenant erano bravi, ma mi ero reso conto che far parte di una band con un’altra persona nel ruolo del visionario limitava la mia possibilità di contribuire. Avevo bisogno di sapere di avere il controllo del mio destino, ed essendo un ragazzi- no ribelle non volevo scendere a compromessi. Rispetto enormemente i Revenant, ma alla fine non facevano per me. Iniziavano a piacermi gruppi come i Death e gli Autopsy, e sentivo di dover superare certi limiti.

L’OLD SCHOOL PRIMA CHE DIVENTASSE OLD SCHOOL - È un po’ buffo adesso, perché la gente ci definisce “death metal old school”, ma a quei tempi stavamo cercando di andare oltre i confini del death metal! E invece adesso è “old school”? All’epoca non avevamo freni, cercavamo di spingerci oltre i limiti, e nel 1990 era una cosa ben diversa rispetto al 2000 o al 2010. Ci interessava solo essere più pesanti e farlo a modo nostro, mettendoci un po’ di divertimento. Quando abbiamo iniziato, era difficile trovare dei batteristi che riu- scissero anche solo a capire cosa stessimo cercando di fare musicalmen- te; i batteristi disponibili all’epoca erano tutti ancora fermi al thrash o giù di lì. Era ancora presto per il death metal, e quello stile non era ancora cosa nota tra i batteristi. Probabilmente nel corso degli anni CAMPIONE GRATUITO - WWW.TSUNAMIEDIZIONI.COM CAMPIONE GRATUITO Novanta, dopo che i batteristi erano cresciuti ascoltando Pete Sandoval e altri, il genere è diventato più chiaro. Così quando mi toccava gui- dare per un’ora fino a Brewster, NY per provare con il nostro primo batterista, Paul Ledney [ in seguito dei Profanatica], ero ben contento di farlo, perché potevo suonare con qualcuno che capiva cosa avessi in

16 mente. Sfortunatamente non aveva funzionato, perché lui preferiva il . La goccia che aveva fatto traboccare il vaso in quella prima formazione era stata quando Paul ci aveva proposto di fare le foto di gruppo degli Incantation non solo con il corpsepaint, ma pure nudi. A

CAMPIONE GRATUITO - WWW.TSUNAMIEDIZIONI.COM quel punto ho capito che dovevamo separarci e seguire strade diverse. Avevamo semplicemente delle idee incompatibili. Io volevo andare nel- la direzione di Autopsy/Possessed/Morbid Angel.

IL PRIMO CONCERTO - Il primo concerto degli Incantation è stato al 308 Bar di New York City, lungo la 41ma Strada di Manhattan, proprio dietro alla stazione di Port Authority. All’epoca la zona attorno a Times Square era molto più violenta e squallida. C’erano un sacco di sexy shop e vagabondi. Il locale era molto piccolo e lungo, e fuori c’era uno spiaz- zo vuoto con quello che credo si chiamasse un “condominio di cartone”, con i senzatetto che dormivano proprio accanto al club. Era semplice- mente la follia totale. Apriva una band chiamata Snag, poi i Mortician e poi noi. Si trattava del primo concerto ufficiale sia per gli Incantation che per i Mortician. Era andato tutto benissimo; era il periodo in cui avevamo Will [Rahmer] alla voce, Sal Seijo alla chitarra, Ronnie Deo al basso, e questo tipo dalla Svezia di nome Peter Barnevic alla batteria, che casualmente si trovava a New York per studiare. La formazione dei Mortician quella sera vedeva me alla chitarra, Will alla voce e Matt Sicher alla batteria [Matt è poi annegato nel 1992]. Avevamo suonato poco, perché avevamo preparato solo cinque pezzi dal nostro demo, e i Mortician avevano quattro canzoni, di cui una che durava un minuto. Poi, credo verso la fine del nostro set, c’era stata una rissa fuori dal lo- cale. Beh, i barboni si erano messi a litigare per primi, e poi la gente si era messa a litigare con i barboni, così ora della fine del nostro set era scoppiata la zuffa. La mia auto era parcheggiata lì di fronte e qualcuno CAMPIONE GRATUITO - WWW.TSUNAMIEDIZIONI.COM CAMPIONE GRATUITO aveva spaccato la testa a un barbone proprio sul mio parabrezza, che era finito a pezzi, e c’era sangue ovunque. Mi era toccato tornare a casa con l’auto coperta di sangue di barbone. Mi chiedevo: “Sarà sangue portato- re di epatite C o cosa?!”. Era stata una notte piuttosto sciagurata, perché anche se a me era toccato guidare fino a casa, tutti gli altri erano andati

17 a farsi un giro ed erano poi stati inseguiti da gente che partecipava a una parata gay.

King Fowley (Deceased, October 31) CAMPIONE GRATUITO - WWW.TSUNAMIEDIZIONI.COM DEATH METAL DALL’OLTRETOMBA

Quando abbiamo iniziato a suonare, negli anni Ottanta, non ci in- teressava etichettare la musica; volevamo solo essere pazzi. Prima ci chiamavamo Madd Butcher, lo avevamo preso dal film omonimo2, non dall’EP dei Destruction, e poi ci siamo chiamati anche Evil Axe. Alla fine abbiamo scelto Deceased, proprio quando la scena stava prendendo forma - per esempio, i Death avevano appena debuttato. Ma all’epoca il death metal era un’altra cosa. Ricordo che la gente diceva che i Metal Church erano death metal. E ancora prima ricordo che i Cirith Ungol venivano definiti death metal. Non era ancora chiaro come lo sareb- be stato in seguito, quando si è affermato lo stile vocale di Cannibal Corpse, Incantation o Immolation. A quei tempi il death era consi- derato metal con un taglio “morboso”. Anche se non tutto il nostro materiale di quel periodo era in quello stile, avevo iniziato a dire: “Hey, facciamo death metal dall’oltretomba”, e alla fine ci è rimasto addosso. Perché dargli un’etichetta? Perché volevamo suonare solo quella roba. Ho iniziato a fare tape trading intorno all’84 o ’85. Conoscevo que- sto tizio, Jim Powell del Maryland - lo si vede nel film Heavy Metal Parking Lot che sfoggia la sua collezione di dischi dei Priest. Mi ha subito spiegato come funzionava il tape trading, e ho iniziato a ricevere materiale live e demo di Overkill, Anthrax, , Iron Angel e roba del genere. In seguito ho scoperto i gruppi underground locali, e le fan- CAMPIONE GRATUITO - WWW.TSUNAMIEDIZIONI.COM CAMPIONE GRATUITO zine. Era una figata, ma poi ho iniziato a vedere un sacco di gruppi che vendevano i loro demo per cinque, sei o anche sette dollari! Mi sono detto: “È una cassetta vergine con due canzoni copiate... non vale un cazzo!”. Così, quando nel 1986 abbiamo fatto il nostro primo demo, The

2 - Uscito in Italia con il titolo “Lo Strangolatore di Vienna” (N.d.T.).

18 Evil Side of Religion, abbiamo deciso che sarebbe stato meglio regalarlo, e la gente l’ha trovata un’idea geniale. Dicevamo: “Mandateci dei fran- cobolli, quello che vi pare, e ve lo spediamo”. Ci siamo fatti un sacco di amici in quel modo, e ho scoperto tanti gruppi da tutto il mondo. Penso

CAMPIONE GRATUITO - WWW.TSUNAMIEDIZIONI.COM di essere stato il primo americano ad avere una maglietta dei Napalm Death. Mick [Harris] me l’aveva mandata il giorno stesso in cui l’ave- vano stampata... la loro prima maglietta!

Matt Olivo (Repulsion) ERAVAMO AMATI, PIÙ CHE CAPITI

[Nel Michigan, negli anni Ottanta] la scena per noi era unicamente “locale”. Facevamo quello che ai tempi era metal estremo, quando era- no in auge il thrash, l’hair metal e l’heavy metal tradizionale. La scena non aveva ancora proliferato, quindi eravamo un piccolo giro molto unito formato essenzialmente da punk rocker, mentre il pubblico ai concerti era composto principalmente dai nostri amici e famigliari. Per questo penso che fossimo amati, più che capiti, ma per noi andava bene lo stesso. Quei primi concerti sono stati memorabili. Facevamo delle cazzate tipo prendere dei dischi soft rock e distruggerli, oppure lanciare roba nel pit, tipo delle ciambelle! Questo è stato prima dell’ar- rivo dell’“hate core” e tutta quella merda da metallari palestrati. Ci di- vertivamo e basta; suonare musica estremamente violenta ci appagava. Nel 1986, Scott [Carlson] e io avevamo la certezza di averci visto giusto, per cui la delusione di non essere riusciti a trovare un’etichetta che avesse voluto rischiare con noi era stata cocente. Ai tempi la scena del tape trading era ben avviata, eppure, con tutto il sostegno dell’un- CAMPIONE GRATUITO - WWW.TSUNAMIEDIZIONI.COM CAMPIONE GRATUITO derground e dei nostri fan più affezionati, il loro entusiasmo e interesse non erano stati sufficienti a dare una svolta e farci ottenere un contratto. Così ci siamo trovati in difficoltà per un po’ di tempo, fino a quando ci siamo allontanati gli uni dagli altri e alla fine abbiamo abbandonato l’underground metal.

19 Dan Swanö (, Pan-Thy-Monium, ex-) ERA COME UNA MALATTIA

Fin da giovanissimo ho capito che la musica sarebbe stata il mio CAMPIONE GRATUITO - WWW.TSUNAMIEDIZIONI.COM mestiere. Avevo delle idee troppo strane per la testa; era come una malattia. Volevo fare un sacco di cose contemporaneamente. Con i miei progetti, la sfida stava nel trovare dei membri che fossero in gra- do di tenere il passo con le mie stranezze, così ho iniziato fin da su- bito a registrare come one-man band. Sul finire degli anni Settanta già sperimentavo con diversi registratori a cassetta e mi registravo mentre suonavo la batteria, le tastiere e cantavo, in modo da potermi riascoltare. Credo di aver avuto la mia prima batteria all’età di sette anni; i miei genitori mi avevano permesso di montarla nel salotto. Non rie- sco a capacitarmi di come mi abbiano sopportato: nel momento stes- so in cui tornavo a casa da scuola, mi mettevo a picchiare sulle pelli. Adesso mi rendo conto che mia madre era una persona tollerante, ma da giovane devo averle dato del filo da torcere. Sapevo di voler diventare un musicista, ma quello che mi intrigava ancora di più, oltre alla composizione dei pezzi, era la registrazione, e il fatto di ascol- tarmi mentre suonavo gli strumenti. Mi incuriosiva la resa sonora. Ho provato diversi apparecchi per la registrazione e dopo un po’ ho messo in piedi una sala prove tutta mia, che alla fine è diventata la prima sede dei Gory Sound Studios – quelli prima degli Unisound [lo studio attuale di Dan]. Facevo cose su questo quattro piste della Yamaha con cui abbiamo poi registrato i demo degli Edge of Sanity e dei Pan-Thy-Monium. A quel punto tra la scena locale si era sparsa la voce che c’erano questo studio e saletta in cui si poteva ottenere un CAMPIONE GRATUITO - WWW.TSUNAMIEDIZIONI.COM CAMPIONE GRATUITO buon sound per la musica estrema. Il passaparola sembrava inarresta- bile. Mio fratello aveva comprato un otto piste a bobine e io l’avevo preso in prestito da lui, ma in men che non si dica mi ero ritrovato con un apparecchio a 16 piste. Era il periodo in cui ho registrato The Somberlain dei Dissection e The Spectral Sorrowsdegli Edge of Sanity.

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