1250 ° anniversario Jahre della fondazione Ein Fest für Innichen Una festa per San Candido

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Schreibprojekt „Viermeilenstiefel“ startet in den Countdown

Hermann Rogger

KALENDER ALS BEGLEITER Beim Erzählen schlüpfen die Im Frühjahr 2017 sind in allen Im März 2018 treffen sich ins­ BIS ZUM ERSCHEINEN DES Kinder in die Rolle historischer vier Schreiborten (Innichen, gesamt 18 Kinder aus den vier BUCHES 2019 Persönlichkeiten: Der Bayern­ Sillian, Aachen und St. Gallen) Schreiborten in Innichen, um herzog Tassilo III., der mit der die ersten Kapitel des Buches die Geschichte fertig zu spin­ Wenn Innichen in zwei Jahren Gründung des Benediktin­ entstanden. Beim Schreiben nen. seinen 1250. Geburtstag feiert, erklosters im 8. Jahrhundert begleitet wurden die Kinder überreichen 61 Kinder aus den Grundstein für Innichen in Innichen und Sillian von Mit diesem Kalender, der von Innichen und Umgebung, aus legte, und sein Cousin, Karl der Bettina Gartner, in Aachen von Schülerinnen und Schülern Osttirol, Aachen (Deutschland) Große, machen sich vom Him­ Ingrid Böttcher und in St. Gal­ aus dem Zeichenatelier der und St. Gallen (Schweiz) ein mel auf den Weg zur Erde, um len von Jyoti Guptara. Innichner Mittelschule gestal­ ganz besonderes Geschenk. ein Rätsel zu lösen: Wo befand tet wurde, startet nun der Im Rahmen des begabungs­ sich das Benediktinerkloster, Countdown bis zum Erschei­ fördernden Projektes „Viermei­ das Tassilo 769 n.Ch. errichten nen des Buches „Viermeilen­ lenstiefel“ schreiben sie an ließ? Dass sie diese Recherche stiefel“ 2019. Kostproben dar­ einem Buch, in dem sie die auch zu Gallus und Otmar aus sind im beiliegenden gemeinsame Geschichte ihrer nach St. Gallen und in die Kalender abgedruckt. Heimatorte erkunden und da­ Lieblingspfalz von Karl dem bei entdecken, wie eng ver­ Großen nach Aachen führt, bunden Innichen und Osttirol versteht sich von selbst. mit den anderen Schreiborten sind. 3

Il progetto di scrittura “Viermeilenstiefel” inizia con il conto alla rovescia

Hermann Rogger

IL CALENDARIO CHE dei loro luoghi natii e allo stes­ 769 d.C? Va da sé che questa A marzo 2018, 18 bambini pro­ ACCOMPAGNA IL CONTO so tempo scopriranno quanto ricerca li condurrà anche da venienti dai 4 luoghi di scrittu­ ALLA ROVESCIA FINO sono strettamente legati fra Gallo e Otmar a San Gallo e ra si incontreranno a San Can­ ALL’USCITA DEL LIBRO loro San Candido e il Tirolo nella reggia preferita da Carlo dido per ultimare la trama NEL 2019 Orientale e tutte le altre locali­ Magno ad Aachen. storica. tà di scrittura. Quando San Candido tra due Nella primavera del 2017, sono Con questo calendario, ideato anni festeggerà il suo 1250º Mentre raccontano, i bambini stati redatti i primi capitoli dai ragazzi corso di disegno compleanno, 61 bambini di si calano nella parte dei perso­ del libro in tutte e quattro le della Scuola Media di San San Candido e dintorni, del naggi storici. Il duca baiuvaro località (San Candido, Sillian, Candido, inizia il conto alla Tirolo Orientale, di Aachen (in Tassilo III che, con la fondazio­ Aachen e San Gallo). Nella rovescia che porterà alla pub­ Germania) e di San Gallo (in ne del Monastero Benedettino scrittura, i bambini di San blicazione del libro “Viermei­ Svizzera) le porteranno un re­ nel VIII secolo ha posto la pri­ Candido e Sillian sono stati lenstiefel” nel 2019. Piccoli galo molto speciale. Nel qua­ ma pietra di San Candido, e assistiti da Bettina Gartner, assaggi di quest’opera sono dro del progetto “Viermeilen­ suo cugino Carlo Magno, scen­ quelli di Aachen da Ingrid inclusi nel calendario qui stiefel” volto a promuovere il dono dal cielo sulla terra per Böttcher e quelli di San Gallo allegato. loro talento, i ragazzi scrive­ risolvere un enigma: dove si da Jyoti Guptara. ranno un libro con il quale trovava il Monastero Benedet­ esploreranno la storia comune tino che Tassilo fondò nel 4

7 Der Niedergang der Macht des Bischofs von Freising in

Innichen in einem Kupferstich von seiner Herrschaft F. Pruner, um 1740. In der Mitte die Wiere, eine alte Gerichtsgrenze // Innichen San Candido in una calcografia su rame di F. Pruner, 1740. Al centro la gora, un antico confine giudiziario Egon Kühebacher (Repro O. Klose, Innichen, San Candido)

BIS UM 1250 Nation und schloss diesem Der Weg vom Norden nach Den geplanten Herrschafts­ Das von Herzog Tassilo III. im Fürstentum auch das Cadore Italien, der nach Übersteigung raum im Cadore und angren­ Jahre 769 gegründete Kloster und weitere Gebiete in den des Brenners ins Pustertal ein­ zenden Bereich sollten Bauern Innichen mit dem dazu ge­ Flussgebieten des Tagliamento bog und von der freisingischen der Grundherrschaft von Frei­ schenkten Hochpustertaler und Piave sowie der Brenta an. Herrschaft Innichen durch das sing/Innichen kolonisieren Gebiet von Welsberg bis Anras Im Sinne der Kirchenpolitik Cadore südwärts führte, hatte und besiedeln, um es mit dem gehörte vom Gründungsjahr Kaiser Ottos I. bestand wohl bis ins 11. Jahrhundert eine deutschen Raum bleibend zu an der Grundherrschaft des die Absicht, von Innichen süd­ weit größere Bedeutung als verbinden. Für diese Ausbrei­ Freisinger Bischofs. wärts ein deutsches Herr­ der durch das Eisacktal laufen­ tungstendenz spricht auch, schaftsgebiet unter dem de Brennerweg, der erst mit dass bis ins 12. Jahrhundert Kaiser Otto I. erhob dieses Schutz eines deutschen Stiftes der Entwicklung der Hohheits­ oberitalienische Bischofssitze Gebiet zu einem eigenen geist­ zu schaffen, um damit einen gebiete der Brixner und Trien­ durch deutsche Adelige be­ lichen Fürstentum im großen sicheren Durchzug durch die ter Bischöfe zur „großen setzt wurden und dass zudem Verband des Heiligen Römi­ südlichen Alpen nach Italien Kaiserstraße“ wurde. im Patriarchat Aquileja, das schen Reiches Deutscher zu eröffnen. durchwegs von deutschen 5

7 Il tramonto del vescovo di Freising e della sua Signoria Egon Kühebacher a San Candido

FINO AL 1250 vili di Bressanone e Trento. Il Monastero di San Candido, Il progetto di dar vita a una fondato nel 769 dal Duca Tassi­ Signoria nel Cadore e nel terri­ lo III con la donazione in suo torio limitrofo fu affidato ai favore della vallata dell’Alta contadini del feudo di Freising/ Anche se territorialmente Mainardo II e Alberto I, nel Pusteria compresa tra Mon­ San Candido, incaricati di ridotto, il feudo di Freising/San 1271 si spartirono il territorio guelfo e Anras, fu sin dall’anno colonizzare quei territori, Candido vedeva la sua sicurez­ ereditato: Alberto I ricevette di fondazione dominio feudale insediarvisi e annetterli per­ za messa a repentaglio dalla l’area a est della Chiusa di Rio dei vescovi di Freising. manentemente al territorio nobile élite pusterese e soprat­ Pusteria, mentre Meinhard II tedesco. Questa tendenza tutto dai balivi. La situazione l’area a ovest; è in questo L’Imperatore Ottone I elevò espansionistica fu supportata si aggravò con il mutamento periodo che il territorio di San Candido e tutte le sue anche dalla preponderante della carica di balivo. Sino a Mainardo II venne denominato proprietà a Principato ecclesia­ presenza di nobili tedeschi questo momento, infatti, il per la prima volta “Tirolo”. stico all’interno del Sacro nelle sedi vescovili dell’Italia balivo era stato nominato Romano Impero della Nazione settentrionale fino al XII seco­ dall’imperatore o dal re, e solo Come già a suo tempo fece il Germanica da lui fondato, lo, nonché dal sorgere di rocca­ da essi aveva ricevuto l’incari­ conte Alberto di Tirolo, anche aggiungendovi anche il Cadore forti e insediamenti tedeschi, co di esercitare protettorato e Alberto I di Tirolo-Gorizia e ulteriori regioni lungo il popolati da commercianti e alta giurisdizione (Tribunale di dominò la Val Pusteria, e quin­ corso del Tagliamento, del artigiani tedeschi, nello Stato Sangue) sul principato eccle­ di anche il feudo di San Candi­ Piave e del Brenta. La politica patriarcale di Aquileja, guidato siastico, in nome del signore do, alla stregua di un dittatore ecclesiastica dell’Imperatore senza eccezione da prelati feudale. che se ne infischiava della Ottone I era intesa a creare un tedeschi. Tale sviluppo rag­ legge e della giustizia. Sorsero dominio tedesco, protetto da giunse l’apice nel XI secolo. L’investitura di un balivo pote­ i castelli di Monguelfo e Heun­ una Collegiata tedesca, che da va essere interrotta in qualsia­ fels dai quali i sottoposti dei San Candido si sviluppasse Ben presto, tuttavia, la realiz­ si momento dal signore feuda­ Conti di Gorizia esercitavano verso sud, aprendo così un zazione del progetto si arenò, le. Il balivo non aveva il diritto una vera e propria coercizione passaggio sicuro in Italia, poiché colonizzare i territori né di erigere un castello nel giudiziaria. attraverso le Alpi. lungo i fiumi diretti nell’Adria­ territorio a lui affidato, né di tico era un compito troppo ingaggiare funzionari non Dopo lunghe trattative, nel La strada che dal nord scende­ arduo per il feudo di Freising/ graditi al suo signore. Nel 1250, 1285, il Conte Alberto I di Tiro­ va in Italia e, dopo il valico del San Candido. Inoltre, i Signori tuttavia, la carica divenne lo-Gorizia strinse un accordo Brennero, curvava in Val Puste­ di Comini ed Ezzelino da Bas­ ereditaria. Il baliato divenne con il vescovo frisinghese ria, raggiungeva il feudo frisin­ sano, balivi dello Stato patriar­ così un diritto trasmissibile di Enicho, con il quale promette­ ghese di San Candido per poi cale di Aquileja, si impegnaro­ generazione in generazione e i va alla gente della “Marca di condurre a sud attraverso il no con successo per entrare in feudi furono considerati pro­ San Candido”, cioè l’abitato di Cadore, sino al XI secolo ebbe possesso di questi territori. prietà ereditaria. San Candido, di non arrecare un’importanza molto maggiore Attorno al 1200, del feudo più danni. Al giudice della della strada del Brennero che frisinghese di San Candido, un Il conte Alberto di Tirolo, che corte frisinghese spettava la attraversava la Valle Isarco e tempo molto influente, rimase nel 1250 deteneva già il baliato giurisdizione inferiore all’in­ che fu nominata “grande stra­ solo il territorio tra Monguelfo sulle proprietà vescovili di terno della marca, mentre da imperiale” solo con lo svi­ e l’Anraserberg, donato dal Bressanone e Trento ed era quella superiore rimaneva luppo dei possedimenti vesco­ duca Tassilo nel 769. signore all’incirca di tutto il nelle mani dei giudici goriziani futuro Tirolo, si impadronì di Monguelfo e Heunfels (Hein­ anche del Principato di San fels). La “Marca di San Candi­ Candido. I figli del genero do” apparteneva quindi al Mainardo I da Gorizia, cioè Principato vescovile di 6

Prälaten geleitet wurde, deut­ vererbbares Eigentum des Vog­ sche Burgen und Siedlungen tes betrachtet. entstanden, in denen deutsche Kaufleute und Handwerker Graf Albert von Tirol, der um ansässig wurden. Diese Ent­ 1250 bereits die Vogtei über die wicklung erreichte im 11. Jahr­ Hohheitsgebiete der Bischöfe hundert einen Höhepunkt. von und Trient besaß, DIE HOFMARK INNICHEN zwei Bischöfe hatte und in also Herr nahezu des gesam­ ALS LETZTER REST DER Tirol wegen der zweiten Ehe Aber die Verwirklichung dieses ten späteren Tiroler Raumes EINST BEDEUTENDEN der Tiroler Landesfürstin Mar­ Planes blieb bereits in den An­ war, riss auch das Fürstentum FREISINGISCHEN HERR- garetha Maultasch mit Ludwig fängen stecken, da die Grund­ Innichen an sich. Die Söhne SCHAFT INNICHEN von Brandenburg allerlei Zwis­ herrschaft von Innichen/Frei­ seines Schwiegersohnes Mein­ Bischof Enicho war nun be­ tigkeiten herrschten. Im Jahre sing mit der Aufgabe, die hard I. von Görz, Meinhard II. müht, die Hofmark Innichen 1349 besaßen die mächtigen Gebiete der zur Adria gehören­ und Albert I., teilten 1271 das zu einem Marktzentrum aus­ Herren von Villanders die Hof­ den Flussläufe zu kolonisieren geerbte Gebiet, wobei Albert I. zubauen. Auf sein Ansuchen mark als Pfand. Ludwig von überfordert war. Zudem be­ den Bereich östlich der Mühl­ verlieh König Albrecht I. im Brandenburg, der neue Tiroler mühten sich die Herren von bacher Klause und Meinhard Jahre 1303 Innichen das Wo­ Landesherr, schloss mit den Comini und Ezzelino von Bas­ II. den Bereich westlich davon chenmarktsrecht. Der freisin­ Görzern ein Bündnis, die Vil­ sano als Vögte des Patriarchats übernahm; damals scheint für gische Pflegrichter sollte das landerer zu vertreiben. Um Aquileja mit Erfolg, in den Be­ den Bereich Meinhards II. erst­ Amt des Marktrichters über­ diesen Dienst nicht umsonst sitz dieser Gebiete zu kom­ mals die Bezeichnung „Tirol“ nehmen. In der lateinisch ver­ geleistet zu haben, zerstörten men. Um 1200 blieb schließlich auf. fassten Verleihungsurkunde ist die Görzer das freisingische von der einst bedeutenden Innichen als „opidum“ genannt Schloss Habersberg am Innich­ freisingischen Herrschaft Inni­ Wie schon Graf Albert von und die Innichner scheinen berg und ebenso alle Wehrbau­ chen nur mehr das von Herzog Tirol waltete nun auch Albert als „opidani“ auf. Da das latei­ ten der Ortschaft und eigneten Tassilo im Jahre 769 geschenk­ I.von Görz-Tirol im Pustertal, nische „opidum“ eine burgähn­ sich die Hofmark mit allen te Gebiet von Welsberg bis also auch im Gebiet der Herr­ lich befestigte Ortschaft be­ Gefällen an. zum Anraserberg übrig. schaft Innichen, als ein Dikta­ zeichnet, müsste Innichen tor, der sich um Recht und damals eine Befestigungs­ Erst im Jahre 1374 gelang es Aber selbst in diesem Gebiet Gerechtigkeit nicht kümmerte. anlage mit Wehrmauern dem Freisinger Bischof Paulus, war die in Innichen verwaltete Es entstanden die Burgen gehabt haben. Die späteren die Hofmark Innichen für sein Grundherrschaft von Freising Welsberg und Heinfels, von Bezeichnungen „Paulusturn“, Hochstift wieder zu gewinnen. seitens Adeliger der Puster­ denen aus die Untergebenen „Öder Turn“, „Ansitz Thurn“ Dabei musste er versprechen, taler Gauleitung sowie der des Görzer Grafen den Ge­ könnten daran erinnern, eben­ „weder auf dem Berge noch Vögte nicht ganz sicher. Durch richtszwang ausübten. so könnte der runde Turm der auf der Ebene“ eine Burg zu den Wandel des Vogteiwesens Pfarrkirche ursprünglich ein errichten und den Plan, aus ergab sich eine neue Lage. Nach langen Verhandlungen Wachtturm gewesen sein. Je­ Innichen eine Stadt zu ma­ Bisher musste der Vogt vom schloss Graf Albert I. von Görz- denfalls war Innichen damals chen, endgültig fallen zu las­ Kaiser oder König eingesetzt Tirol im Jahre 1285 mit dem bereits eine stadtähnliche Ort­ sen. So sehr hat sich nun alles und beauftragt werden, eine Freisinger Bischof Enicho ei­ schaft mit geschlossenen Häu­ geändert! Einst durfte der Vogt Schutzherrschaft und die nen Vergleich, in dem der Graf serreihen, deren Inhaber sich ohne Bewilligung des bischöfli­ Hohe Gerichtsbarkeit (Blutge­ versprach, den Leuten der fortan „opidani“, also „Bürger“ chen Grundherrn kein Schloss richt) im geistlichen Fürsten­ „Hofmark Innichen“, nämlich nennen konnten. auf dem Gebiete Freisings bau­ tum im Namen des Grund­ der Ortschaft Innichen, keinen en, und nun war der Grund­ herrn auszuüben. Schaden mehr zuzufügen. Das Aufblühen der freisingi­ herr auf den engen Bezirk der Dem Freisinger Pflegrichter schen Hofmark innerhalb ihrer Hofmark beschränkt, und die Die Belehnung mit der Vogtei sollte die niedere Gerichtsbar­ Grafschaft war den görzischen Burg Habersberg, die sein Ei­ konnte vom Grundherrn jeder­ keit innerhalb der Hofmark Herren ein Dorn im Auge. Sie gentum beschützen sollte, war zeit aufgekündigt werden. zustehen, die Hochgerichts­ fürchteten, dass aus Innichen zerstört und durfte nicht mehr Der Vogt hatte kein Recht, in barkeit musste aber den görzi­ eine Stadt werden könnte, was aufgebaut werden. dem von ihm übernommenen schen Richtern von Welsberg sie mit allen Mitteln verhin­ Gebiet eine Burg zu errichten und Heunfels (Heinfels) blei­ dern wollten. Sie suchten des­ Die Hofmark, der allerletzte und dem Grundherrn nicht ben. Die „Hofmark Innichen“ halb nach einer Gelegenheit, Rest der einst bedeutenden genehme Beamte anzustellen. sollte dem Hochstift Freising auch die Hofmark endgültig an freisingischen Herrschaft Inni­ Um 1250 wurde aber die Beleh­ gehören, die „Provinz Inni­ sich zu reißen. Als Bischof Eni­ chen, blieb nun dem Hochstift nung vererblich. Die Vogtei chen“, also das Gebiet von cho 1311 starb, war der Görzer Freising. An diesem Zustand wurde also ein vererbbares Welsberg bis Anras, jedoch Graf Albert sofort zur Stelle, änderte sich auch nichts, als Recht und die überlassenen dem Grafen von Görz. um die Hofmark in Besitz zu nach dem Aussterben der Gra­ Lehensgüter wurden als nehmen. Enichos Nachfolger, fen von Görz-Tirol im Jahre Bischof Gottfried von Freising 1500 die görzischen Gerichte musste das Eigentum seines Heunfels und Welsberg sowie Hochstiftes um 500 Mark zu­ alle görzischen Besitzungen rückkaufen. Aber die Görzer mit dem gesamten Pustertal gaben ihren Plan doch nicht erbrechtlich mit der Grafschaft auf. Eine günstige Gelegenheit Tirol, die seit 1363 ein habs­ bot sich ihnen, als Freising burgisches Erbland war, 7

Ponte sulla gora “Obere Wierbrücke“ presso “Oberböck“ (dal 1927 “Hotel Post“), nel 1900, sede del tribunale (immagine d’archivio) // Die „obere Wierbrücke“ beim „Oberböck“ (seit 1927 „Hotel Post“), Freising, la “Provincia di San marca. Quando nel 1311 morì um 1900, Ort der Gerichtsschranne Candido”, intesa come il terri­ il vescovo Enicho, il Conte (Archivbild) torio tra Monguelfo e Anras, ai Alberto di Gorizia si recò im­ Conti di Gorizia. mediatamente sul posto per prenderne possesso. Il succes­ LA MARCA DI SAN CANDIDO sore di Enicho, il vescovo Gott­ È TUTTO CIÒ CHE RESTA fried von Freising dovette DELL’INFLUENTE SIGNORIA ricomprare la proprietà del suo DI SAN CANDIDO DI UN vescovado per 500 marchi. TEMPO Ma i Gorizia non rinunciarono Il vescovo Enicho s’impegnò a al loro piano. Un’occasione trasformare la Marca di San favorevole si offrì loro, quando Candido in un centro di mer­ Freising ebbe due vescovi e il cato. Su sua richiesta, nel 1303 Tirolo fu dilaniato dai conflitti il re Alberico I concesse a San causati da Margaretha Maulta­ Candido il diritto di tenere un sch, Contessa del Tirolo, quan­ mercato settimanale. Il giudice do sposò in seconde nozze della corte frisinghese assunse Ludovico di Brandeburgo. l’incarico di giudice del merca­ Nel 1349 ricevettero in pegno to pubblico. L’atto di conces­ la Marca i potenti Signori di sione, redatto in latino, si Villandro. Ludovico di Brande­ riferisce a San Candido con il burgo, il nuovo Signore del termine “opidum” e ai suoi Tirolo, strinse un’alleanza con abitanti con quello di“opidani”. i Gorizia per cacciare i Signori Poiché la parola latina “opidum” di Villandro. Affinché i loro La marca, ultimissimo resto IL GIUDICE DELLA CORTE indica una città fortificata, si servigi militari non fossero dell’influente Signoria frisin­ FRISINGHESE AMMINISTRA suppone che all’epoca San inutili, i Gorizia distrussero il ghese di San Candido di un LA GIUSTIZIA NELLA Candido disponesse di un castello frisinghese di Habers­ tempo, rimase del vescovado MARCA DI SAN CANDIDO sistema di fortificazione con berg su Monte San Candido e di Frisinga. E questa situazione La delimitazione dei confini di mura di difesa. Perfettamente tutte le costruzioni difensive non cambiò, neanche quando, competenza del tribunale della in linea con tale immagine, del centro abitato, e si impa­ dopo la morte dell’ultimo marca e di quelli dei tribunali potrebbero essere anche le dronirono illecitamente della conte di Tirolo-Gorizia nel di Heunfels e Monguelfo fu un successive denominazioni marca con tutti suoi dislivelli. 1500, i tribunali goriziani di processo alquanto lungo e “Paulusturn”, “Öder Turn”, Heinfels e Monguelfo, nonché complicato. Poiché il giudice “Ansitz Thurn” e persino la Solo nel 1374 il vescovo di tutti i possedimenti goriziani e della corte frisinghese eserci­ torre rotonda della parrocchia Freising Paulus riuscì a resti­ l’intera Val Pusteria si unirono, tava solo la giurisdizione infe­ che, in origine, poteva essere tuire la Marca di San Candido per motivi di successione, alla riore, bisognava decidere chi una torre di guardia. A quel al suo vescovado. Per farlo Contea del Tirolo, dal 1363 all’interno della marca avesse tempo, comunque, San Candi­ dovette promettere di non terra ereditaria asburgica. Il dovuto esercitare quella supe­ do era già una località dal costruire castelli “né in mon­ potere del giudice della corte riore. Il giudice di Heunfels o carattere urbano con file di tagna né in pianura” e di ab­ frisinghese non superava, fino quello di Monguelfo? San case le une addossate alle altre bandonare definitivamente il a questo momento ma nean­ Candido si trovava, infatti, e, da questo momento in poi, piano di trasformare San che in futuro, i tre ponti di San esattamente al centro tra le abitate da “opidani”, cioè “citta­ Candido in città. Le cose erano Candido, il “schuelerpruggen bei due. Nel 1303 fu concordato dini”. cambiate radicalmente! Un den siechenhaus” (oggi Ponte dei che lo spartiacque dell’area di tempo il balivo non poteva Corrieri), il “traupruggen da vor competenza dei giudici di La prosperità raggiunta dalla costruire castelli nel territorio zeiten gemain pad gestanden” Heunfels e Monguelfo fosse il marca frisinghese in seno alla di Freising senza l’autorizza­ (oggi Ponte sulla Drava) e “de ponte sulla gora (“an der oberen loro contea, era una spina nel zione del vescovo, e ora il pruggen in oberdorf genant bey Wierpruggen”); quello di Mon­ fianco per i Signori di Gorizia. potere di quest’ultimo era der schmitten” (presso lo “Sch­ guelfo si sarebbe occupato dei Temevano che San Candido si limitato allo stretto territorio miedjoggele”). casi a ovest della gora, quello trasformasse in una città e della marca e Castel Haber­ di Heunfels di quelli a est. La desideravano impedirlo con sberg, che avrebbe dovuto La marca frisinghese rimase marca fu, dunque, divisa in qualsiasi mezzo. Attesero proteggere la sua proprietà, nella forma descritta fino al due diverse giurisdizioni supe­ l’occasione propizia per impa­ era distrutto e non poteva più 1803, anno del suo scioglimen­ riori. dronirsi definitivamente della essere ricostruito. to in seno alla secolarizzazio­ ne. Il suo tribunale venne fuso con quello di Heunfels/Sillian. 8

Innichen um 1750, Ausschnitt aus dem Votivbild an der Innenseite des Südportales der Stiftskirche (Ölmalerei auf Holz). Zwischen den Türmen sieht man das Gerichtskreuz. Das Schloss auf dem Burgbühel entsprang wohl der Phantasie und dem Wunschdenken des Malers // San Candido nel 1750, dettaglio dell’im- magine votiva sul lato interno del portale sud della Collegiata (olio su legno). Tra le torri spicca la croce giurisdizionale. Il castello sul Burgbühel è proiezione della fantasia e dei desideri del pittore (Foto: Peter Paul Crepaz) 9

Innichen im Jahre 1699, Malerei von A. Kromer nach einem Aquarell von Valentin Gappnig. Das Original befindet sich im Dommuseum von Freising (Foto Dommuseum Freising) // San Candido nel 1699, dipinto di A. Kromer, riproduzione di un acquarello di Valentin Gappnig. L’originale si trova al Historische Ansicht von Museo del Duomo di Freising „Innichen im Pustertal“, (Foto Museo del Duomo di handkolorierte Lithographie Freising) nach einer Zeichnung von Georg Pezolt, Druck und Verlag J. Oberer in Salzburg, um 1840 // Veduta storica di “San Candido in Val Pusteria“, litografia colorata a mano, riproduzione di un disegno di Georg Pezolt, editore J. Oberer, luogo di stampa Salisburgo, 1840 (Foto: Meinrad Pizzinini) 10

abgeliefert werden, war der Aber der Görzer Graf nahm Übeltäter aber ein Innichner dem Freisinger Pflegrichter und wurde er innerhalb der auch die Marktgerichtsbarkeit vereinigt wurden. Der Stab des nit malefiz seyn“ (alle Fälle, die drei Brücken gefasst, so war und beauftragte damit sein Freisinger Pflegrichters reichte, nicht zur Hoch- bzw. Blutge­ der Heunfelser Richter zustän­ Landgericht von Heunfels. Eine wie bisher so auch weiterhin, richtsbarkeit gehören) haben dig, wobei keine Rolle spielte, Aufschreibung vom Jahre 1500 nicht über die drei Brücken sollte. ob er westlich oder östlich der berichtet, dass die Märkte in von Innichen hinaus, der Wiere gefasst wurde. Innichen „ein Richter zu Hainfels „schuelerpruggen bei den siechen- Gleichzeitig wurde eine ge­ zu berueffen und zu behüeten haus“ (heute Botenbrücke), „der naue Festlegung der Schub­ Die Hofmark hatte am Pfleg­ auch alle unrecht zu straffen…“ traupruggen da vor zeiten gemain pflicht fixiert: der Freisinger platz bei der Wierbrücke eine zuständig sein musste. Und pad gestanden“ (heute Draubrü­ Pflegrichter hatte über die in­ eigene Schranne, an der der weiter lesen wir: „maulstraich cke), „und de pruggen in oberdorf nerhalb der Hofmark gefange­ Freisinger Pflegrichter und die und bey den haar ziehen, das ge- genant bey der schmitten“ (bei nen Übeltäter den „Processum Landrichter von Heunfels und hört ainem Richte der Hofmarkh „Schmiedjoggele“). informativum“ (ein erstes Un­ Welsberg sowie die Geschwore­ zu Inichen…, was aber blutrunst tersuchungsverhör) zu führen nen aller drei Gerichte Rechts­ oder Pockwunden ist, das gehört In der dargelegten Form blieb und unter Zuziehung von vier tage abhielten. Den Vorsitz hat­ zu straffen ainem Richter zu die freisingische Hofmark bis Geschworenen (zwei aus der te aber der Pflegrichter; vor den Hainfels“. Wenn also jemand 1803, in welchem Jahr sie im Hofmark und zwei aus dem Augen des Volkes ließ man während des Marktes bei einer Zuge der Säkularisierung auf­ Landgericht Heunfels) über die also dem vom Volke verehrten Rauferei eine Ohrfeige bekam gelöst wurde, das Hofmarkge­ Art der Straftat und im Falle Vertreter der einst großen und dies anzeigte, so konnte richt wurde mit dem Landge­ eines Kriminalverbrechens Herrschaft Innichen den Vor­ der Pflegrichter diesen Fall er­ richt Heunfels/Sillian vereinigt. über den Schub zu befinden; sitz. Bei der Schranne stand als ledigen; floss aber bei dieser dann den Übeltäter „an der Zeichen der Gerichtsbarkeit Handgreiflichkeit auch nur ein ZUR RECHTSPRECHUNG siechenpruggen“ im Sommer das Hofmark- oder Marktkreuz. Tröpflein Blut, so war dies ein DES FREISINGISCHEN und „unter den Alpeggerhaus“ Fall für den Landrichter von PFLEG­RICHTERS DER (heute Kreuzung Freisinger Der bereits genannten Verlei­ Heunfels. HOFMARK INNICHEN Straße und Alten- Markt-Stra­ hung des Wochenmarktrechtes Die Bestimmungen zur Ab­ ße) im Wínter den Bütteln des durch König Albrecht I. im Jah­ Nachdem Kaiser Karl V. auf grenzung der Kompetenzen Heunfelser Richters zur Vor­ re 1303 ist zu entnehmen, dass Bitten Bischof Philipps von des Hofmarkgerichtes von de­ nahme des „processus offensi- Innichen damals bereits zu Freising im Jahre 1532 die nen der Gerichte Heunfels und vus, defensivus et executivus“ einer stattlichen Ortschaft her­ Marktverleihung König Alb­ Welsberg gestalteten sich et­ (Anklage- und Verteidi­ angewachsen war, deren Be­ rechts I. bestätigt hatte, wurde was langwierig. Da dem Frei­ gungsteil sowie Urteil) zu wohnerschaft zwar vornehm­ die Marktgerichtsbarkeit dem singer Pflegrichter nur die nie­ übergeben. lich aus Bauern, aber auch aus Hofmarkrichter zurückgege­ dere Gerichtsbarkeit zustand, einer wachsenden Zahl von ben und fiel mit dem Hof­ stellte sich die Frage, wer in­ Im Winter, besonders bei ho­ Betreibern verschiedenster markgericht zusammen. Da nerhalb der Hofmark die her Schneelage, wurde mit Gewerbe bestanden hatte. das Marktrecht bald als wichti­ Hochgerichtsbarkeit auszu­ dem Schneepflug ein Weg ger als das Hofmarksrecht üben hatte. Der Heunfelser durch die Felder ostwärts frei Durch die Verwaltung des empfunden wurde, sagte man, oder der Welsberger Richter? gemacht, weil man auf der Marktgerichtes wuchsen An­ in beabsichtigter Abänderung Innichen lag eben in der Mitte Landstraße die Zäune schonen sehen und Kompetenz des der Bezeichnung Hofmark, seit zwischen beiden. Im Jahre wollte. Der Welsberger Richter Freisinger Pflegrichters. Er dem 16. Jahrhundert „Hof­ 1303 wurde vereinbart, dass verlor seine Befugnis, die er hatte den Markt einzuberufen markt Innichen“, und so steht die Richter von Heunfels und westlich der Wiere besaß, be­ und unter Königsbann standen dieser „Hofmarkt“ unter den Welsberg „an der oberen Wier- hielt aber die Gerichtsbarkeit seinem Urteil über die nieder­ Städten und Märkten der Tiro­ pruggen“ zu Gericht sitzen soll­ über die freisingischen Höfe gerichtlichen Fälle des Markt- ler Landestafel. ten; der Welsberger sollte über außerhalb des Hofmarkberei­ rechtes zu, die hoch­gericht- die von der Wiere westwärts ches gegen Westen. lichen hingegen dem des Nach Auflösung der Hofmark vorgefallenen Fälle urteilen, Landrichters von Heunfels. im Jahre 1803 führten die Ge­ der Heunfelser über jene von Bei der im Jahre 1500 erfolgten War der Marktbesucher durch schworenen das Hofmarkge­ der Wiere ostwärts. Die Hof­ Einverleibung des Pustertales den Marktfrieden der gewöhn­ richt noch bis 1806 weiter, in mark war also zwei verschie­ in die Grafschaft Tirol wurde lichen Gerichtsbarkeit entzo­ welchem Jahr es abgeschafft denen Hochgerichten zuge­ die Schubpflicht neu geregelt. gen, so musste er jedenfalls wurde. Bis 1803 konnte sich teilt. Machte sich ein in der Hof­ für Vergehen am Marktort in­ also die Hofmark als letzter mark innerhalb der drei Brü­ nerhalb der Marktzeit durch Rest des einst bedeutenden Doch zu Kompetenzstreitigkei­ cken Nichtansässiger eines das Marktgericht abgeurteilt Fürstentums Innichen des ten kam es in der Folgezeit hochgerichtlichen Vergehens werden. Ebenso musste das Freisinger Bischofs, wenn auch immer wieder. Im Jahre 1514 schuldig, musste ihn der Pfle­ Marktgericht für Verträge, die mit Unterbrechungen, halten. kam es zu einem Vertrag, der grichter festnehmen und nach während der Marktzeit abge­ bis ins späte 17. Jahrhundert einem ersten Verhör dem lan­ schlossen wurden, zuständig wiederholt bestätigt wurde desfürstlichen Gericht überge­ sein. und der festlegte, dass der ben. Erfolgte die Festnahme Hofmarkrichter die Abstrafung westlich der Wiere, so musste „aller misethaten und frevel, so er dem Welsberger Richter 11

Eppure i diverbi sulla zona di masi frisinghesi al di fuori competenza persistettero della marca, in direzione ovest. anche nel periodo successivo. Con l’annessione della Val Nel 1514 si giunse alla stipula Pusteria alla Contea del Tirolo di un contratto, confermato nel 1500, l’obbligo di trasferi­ ripetutamente fin nel tardo mento dei criminali subì un XVII secolo, che autorizzava il rinnovamento. Se un forestie­ giudice della marca a punire ro, che non risiedeva tra i tre “aller misethaten und frevel, so ponti, si rendeva colpevole di quel tempo, fosse cresciuta, “maulstraich und bey den haar nit malefiz seyn” (tutti i casi che un reato di giurisdizione supe­ avesse già un carattere urbano ziehen, das gehört ainem Richte non appartenevano alla giuri­ riore, il giudice della corte e una popolazione che, sebbe­ der Hofmarkh zu Inichen…, was sdizione superiore o al Tribu­ frisinghese doveva arrestarlo e, ne in prevalenza contadina, aber blutrunst oder Pockwunden nale di Sangue). dopo un primo interrogatorio, comprendeva anche un nume­ ist, das gehört zu straffen ainem consegnarlo al tribunale del ro crescente di persone che Richter zu Hainfels”, e cioè che Al contempo, si definì nei principato. Se l’arresto avveni­ svolgevano i mestieri più di­ se durante una rissa al merca­ dettagli l’obbligo di trasferi­ va a ovest della gora, doveva versi. to qualcuno denunciava di mento dei criminali forestieri: consegnarlo al giudice di Mon­ aver ricevuto uno schiaffo, la il giudice della corte frisinghe­ guelfo, se il malfattore era di L’amministrazione del tribuna­ questione era di competenza se doveva sottoporre i malfat­ San Candido e veniva acciuffa­ le di mercato accrebbe la stima del giudice della corte frisin­ tori catturati all’interno della to all’interno dei tre ponti, e la competenza del giudice di ghese; ma che se nella collut­ marca a un “Processum informa- allora ne era responsabile il corte frisinghese. Egli doveva tazione veniva versata anche tivum” (una sorta di indagine giudice di Heunfels, e non convocare il mercato e, su solo una goccia di sangue, preliminare) e doveva pronun­ aveva più importanza se era autorizzazione regale, giudica­ allora il caso passava nelle ciarsi, previa consultazione di stato arrestato a ovest o a est re i casi di giurisdizione infe­ mani del giudice di Heunfels. quattro giudici popolari (due della gora. riore in materia di diritto di provenienti dalla marca e due mercato; quelli di giurisdizione La giurisdizione del mercato dal Tribunale di Heunfels) sulla In Piazza del Magistrato vicino superiore, al contrario, erano tornò al giudice della marca e natura del reato e, in caso di al ponte sulla gora, la marca responsabilità del giudice di coincise con il tribunale della crimine, sul trasferimento del aveva un proprio edificio, nel Heunfels. Il trasgressore fore­ marca dopo che l’imperatore prigioniero che consegnava, in quale il giudice della corte stiero che commetteva un Carlo V, su richiesta del vesco­ estate “an der siechenpruggen” e frisinghese, i giudici di Heun­ reato, doveva sottostare al vo Philipp von Freising, nel in inverno “unter den Alpeg- fels e Monguelfo e i giudici Marktfriede (una legge speciale 1532 confermò la concessione gerhaus” (oggi incrocio tra Via popolari di tutti e tre i tribuna­ creata appositamente per il del diritto di mercato di re Freising e Via Mercato Vecchio), li tenevano delle giornate di mercato e i suoi visitatori) e Alberico I. Poiché il diritto di ai messi del giudice di Heun­ legge. La presidenza spettava doveva essere giudicato in loco mercato divenne presto più fels che si occupava del “pro- al giudice della corte frisinghe­ entro la fine del mercato da un importante del diritto di mar­ cessus offensivus, defensivus et se, un contentino per il popolo apposito tribunale di mercato ca, dal XVI secolo si modificò executivus” (dell’accusa, della che continuava a vedere il (Marktgericht). Questo tribunale intenzionalmente la denomi­ difesa e della sentenza). prestigio del rappresentante era, altresì, responsabile della nazione di “Hofmark Innichen” della grande signoria di un regolamentazione dei contratti in “Hofmarkt Innichen”. Ed In inverno, specialmente in tempo. Presso l’edificio, si stipulati durante il periodo di ecco perché ancora oggi la caso di abbondanti nevicate, ergeva la croce della marca o mercato. parola “Hofmarkt” si legge con uno spazzaneve si apriva la croce di mercato, il simbolo ancora sotto le città e i mercati un varco verso est attraverso i della giurisdizione. Successivamente, il conte di sui cartelli del Tirolo. campi, per risparmiare i recinti Gorizia decise di sottrarre al sulla strada. Il giudice di Mon­ La concessione del diritto di giudice della corte frisinghese Dopo la dissoluzione della guelfo perse la competenza a mercato settimanale da parte anche la giurisdizione del marca nel 1803 i giudici popo­ ovest della gora, mantenne di re Alberico I nel 1303 lascia mercato e ne incaricò il suo lari continuarono a guidarne il tuttavia la giurisdizione sui intendere che San Candido, a tribunale di Heunfels. Uno tribunale fino al 1806, anno nel scritto del 1500, infatti, riferi­ quale venne soppresso. Insom­ sce che, durante i mercati a ma, fino al 1803, seppur con San Candido, “ein Richter zu diverse interruzioni, la marca Hainfels” aveva facoltà “zu riuscì a sopravvivere come berueffen und zu behüeten auch ultimo resto dell’influente alle unrecht zu straffen…”. E principato di San Candido dei prosegue precisando che: vescovi di Freising. 12

Innichen und die Grafen von Görz

Meinrad Pizzinini

m Jahr 769 stiftete der bajo­ heißt, dass Innichen von der DIE FRÜHEN VÖGTE DER Brixen inne und waren von warische Herzog Tassilo III. Oberhoheit weltlicher Mächte FREISINGISCHEN HERR- den Brixner Bischöfen mit der Idas Benediktinerkloster befreit wurde. SCHAFT INNICHEN Grafschaft Pustertal belehnt zum Hl. Candidus in Innichen Um seinen Aufgaben nach­ worden. im Pustertal. Mit der Schen­ Das Amt des Vogtes blieb be­ kommen zu können, wurde kung war großer Grundbesitz stehen; dieser wurde vom der Vogt durchwegs aus einem Nach ihrem Aussterben folgte verbunden, der von Welsberg Reichsoberhaupt bestellt bzw. mächtigen Adelsgeschlecht Graf Albert III. von Tirol sowohl im Westen bis Abfaltersbach bestätigt. Der Vogt sollte eine bestellt. Darin bestand aber im Pustertal als auch als Vogt im Osten reichte und die ab­ Schutzherrschaft über das Im­ eine große Gefahr, dass sich des freisingischen Innichen. zweigenden Seitentäler mit munitätsgebiet ausüben, die nämlich der Beschützer als Als er im Jahr 1253 starb, erb­ einschloss. Leute schützen, ihr Aufgebot Unterdrücker entpuppte, be­ ten seine Töchter und mit ih­ führen und auch die Recht­ sonders wenn – was meistens nen ihre Ehegatten den ge­ Wenig später, im Jahr 783, wur­ sprechung besorgen, das heißt, der Fall war – das Vogteiamt samten Besitz. Graf Meinhard de Abt Atto zum Bischof von er übte die sog. Grafschafts­ erblich wurde. Innichen bildete III. von Görz als Ehemann von Freising bestellt; damit kam rechte aus. Wenn das Benedik­ diesbezüglich keine Ausnahme. Tochter Adelheid erhielt das auch das Kloster Innichen mit tinerkloster in der Zeit des Pustertal und die Vogtei über dem gesamten Grundbesitz Bischofs Otto von Freising um Die ersten Innichner Vögte Innichen. Dieser Machtzu­ unter das bayerische Hochstift. 1140 in ein Kollegiatstift mit kennt man nicht mit Namen. wachs gab der Dynastie der Die freisingische Oberhoheit Kanonikern und einem Propst Ab ca. 1115 scheint Arnold von Görzer gewaltigen Auftrieb. währte mehr als tausend Jah­ an der Spitze umgewandelt Morit-Greifenstein als Vogt auf. So stellt die 2. Hälfte des re. Einen wichtigen Einschnitt wurde, so änderte dies aber Ihm folgten Graf Otto von Val­ 13. Jahrhunderts eine Wende bedeutete, wenn Kaiser Otto I. nichts an der Stellung des Vog­ ley, dann Herzog Heinrich der für die gräfliche Familie und im Jahr 965 Innichen zu einer tes als weltlichem Amtsträger. Löwe von Bayern, daraufhin zugleich für das Pustertal dar. eigenen Herrschaft erhob, ver­ Als Entschädigung für seine die mächtigen Grafen von An­ In diesen Jahrzehnten konnte bunden mit der Verleihung Tätigkeit erhielt er einen Teil dechs. Sie hatten bereits die sie in diesem Tal die Landes­ von Immunitätsrechten, das der Besitzungen zu Lehen. Vogtei über das Hochstift hoheit ausbauen,

Ausschnitt aus dem „Atlas Tyrolensis“ von Peter Anich und Landkarte mit Eintragung der Grenze zwischen den Landgerichten Heinfels Blasius Hueber von 1774. Es ist sowohl die Grenze zwischen (rechts) und Welsberg (links), die auch die hohe Gerichtsbarkeit über die den Landgerichten Welsberg und Heinfels und auch die der freisingische Hofmark Innichen innehatten. Ihr Umfang wird mit der punktierten freisingischen Hofmark Innichen zu erkennen (Tiris Linie ausgewiesen (Tiris Kartendienste, „Historische Kartenwerke Tirol“) Kartendienste, „Historische Kartenwerke Tirol“) // // Carta geografica che evidenzia il confine tra il Tribunale di Heinfels (a destra) e Particolare dell’“Atlas Tyrolensis“ di Peter Anich e Blasius Hue- quello di Monguelfo (a sinistra) che detenevano la giurisdizione superiore anche ber, 1774. In evidenza sia il confine tra i Tribunali di Monguelfo sulla Marca frisinghese di San Candido. Il perimetro della zona di competenza è e di Heinfels, sia quello della Marca frisinghese di San Candido. indicato dalla linea punteggiata. (Archivio Tiris, “Cartine storiche del Tirolo“) 13

San Candido e i Conti di Gorizia

Meinrad Pizzinini

Fino al chiarimento ad opera dell’illustre storico Theodor Mommsen nel 1873, San Candido fu ritenuta la città romana di Aguntum. Alcuni capitoli di una pubblicazione del 1796 sono dedicati ai Conti di Gorizia che continuavano a insidiare il domi- nio dei vescovi frisinghesi sulla Signoria di San Candido. (Fotos: Meinrad Pizzinini) // Bis zur Klarstellung durch den bedeutenden Althistoriker Theodor Mommsen im Jahr 1873 wurde Innichen für das römische Aguntum gehalten. In einer Publikation von 1796 befassen sich einige Kapitel mit den Grafen von Görz, die die Herrschaft der Bischöfe von Freising Herrschaft immer wieder bedrängten

el 769, il Duca baiuva­ a esistere; il signore feudale lo cioè che il protettore si rivelas­ generi. La Val Pusteria e il ro Tassilo III fondò il investiva del titolo e lo confer­ se un oppressore, soprattutto baliato di San Candido andaro­ N Monastero Benedetti­ mava nell’adempiere i suoi dopo che il baliato divenne, no al Conte Mainardo III da no di San Candido in Val Puste­ incarichi, come quello di eser­ nella maggior parte dei casi, Gorizia, consorte della figlia ria, consacrandolo a San Can­ citare il protettorato sul terri­ una carica ereditaria. San Can­ del defunto, Adelaide. Tale dido. Con un atto di donazione, torio che godeva dell’immuni­ dido non costituì in tal senso crescita di potere fu per la lo corredò inoltre di una vasta tà, proteggere la popolazione, alcuna eccezione positiva. dinastia dei Gorizia un’impor­ proprietà terriera che si esten­ chiamarli alle armi e occuparsi tante sferzata di energia e la deva da Monguelfo a ovest fino della giurisprudenza che, in I nomi dei primi balivi di San seconda metà del XIII secolo ad Abfaltersbach a est, abbrac­ pratica, significava esercitare i Candido non sono giunti a noi. segnò una svolta sia per la loro ciando tutta la ramificazione di cosiddetti diritti di contea. Dal 1115 circa, diventò balivo famiglia che per la Val Puste­ vallate laterali. Quando nel 1140, al tempo del di San Candido Arnold von ria. In questi decenni, infatti, vescovo Ottone di Frisinga, il Morit-Greifenstein. A lui suc­ estesero la loro sovranità nella Poco più tardi, nel 783, l’abate Monastero Benedettino fu cedettero il Conte Otto von valle, fatta eccezione per alcu­ Atto venne ordinato vescovo di trasformato in una Collegiata, Valley, il Duca Enrico il Leone ne enclave appartenenti a Freising e, contestualmente, abitata da canonici guidati da di Baviera e ancora i potenti Bressanone (Brunico, Anras/ anche il Monastero di San un prevosto, il ruolo di funzio­ Conti d’Andechs che, detenen­ Tilliach) e, appunto, a Freising. Candido con tutti i suoi posse­ nario laico del balivo non mutò do già il baliato del vescovado dimenti passò sotto l’influenza affatto e, come risarcimento per di Bressanone, ricevettero in Con accordi pacifici, ma anche del vescovado bavarese. Il il suo operato, ricevette in feudo feudo dai vescovi dello stesso con l’uso della forza, i Conti di dominio frisinghese durò oltre una parte dei possedimenti. anche la Contea della Val Pu­ Gorizia cercarono in tutti i mille anni. Un’importante steria. modi di ridurre territorialmen­ parentesi fu aperta e chiusa I PRIMI BALIVI DELLA Alla morte dell’ultimo Conte te la Signoria frisinghese e di dall’Imperatore Ottone I che, SIGNORIA FRISINGHESE DI d’Andechs, prese il potere in limitarne l’antica immunità. nel 965, elevò San Candido a SAN CANDIDO Val Pusteria il Conte Alberto III Consideravano, infatti, il terri­ propria Signoria, conferendole Per poter adempiere ai propri di Tirolo che diventò altresì torio di San Candido una fasti­ altresì diritti di immunità che incarichi, tutti i balivi nominati balivo della frisinghese San diosa interruzione alla loro l’avrebbero, cioè, liberata dal provenivano da potenti fami­ Candido. Egli morì nel 1253 e sovranità in Alta Pusteria. dominio del potere temporale. glie nobili. Tuttavia tale scelta lasciò i suoi possedimenti in L’oppressione rimase allo stato La carica di balivo continuava nascondeva in sé un’insidia, e eredità alle figlie e quindi ai latente per oltre duecento anni. 14

Reitersiegel des Grafen Albert II. von Görz-Tirol, der mit Fürstbischof Emicho von Freising im Jahr 1285 einen Vertrag schloss, in dem die Blutgerichtsbarkeit endgültig den Görzern zugesprochen wurde. Das Siegel aus ungefärbtem Wachs befindet sich an einer Urkunde im Archiv des Dominikanerinnenklosters in Lienz (Foto: Meinrad Pizzinini) // Das romanische Südportal der Sigillo equestre del Conte Alberto II di Tirolo-Gorizia Innichner Stiftskirche mit dem sehr che, nel 1285, strinse un accordo con il vescovo qualitätvollen spätgotischen Emicho von Freising che assegnava definitivamente ai Freskenschmuck, ausgeführt von Gorizia la Giurisdizione del Sangue. Il sigillo di cera priva Michael Pacher in den Jahren 1450/60 di colore è apposto su un documento conservato (Foto: Peter Leiter, Sillian) nell’Archivio del Monastero delle Domenicane a Lienz. // Il portale romanico sulla facciata sud della Collegiata di San Candido con il pregiato affresco ornamentale del periodo tardo gotico, realizzato da Michael Pacher tra il 1450 e il 1460.

unterbrochen von einigen En­ allerdings wurde dem Richter klaven, die im Besitz von Bri­ nur die niedere Gerichtsbar­ xen (, Anras/Tilliach) keit zugestanden. Er durfte und eben Freising standen. also nicht über schwere bzw. todeswürdige Delikte zu Ge­ Durch Verträge und auch durch richt sitzen. Die hohe Gerichts­ Gewaltanwendung suchten die barkeit sollte – wie schon seit Grafen von Görz die freisingi­ einiger Zeit üblich – dem Gör­ sche Grundherrschaft räumlich zer Grafen zustehen und durch einzuschränken und die alte seine Dienstmannen ausgeübt Immunität sachlich zu schmä­ werden und zwar aufgeteilt lern. Sie betrachteten den Be­ auf die Gerichtssprengel Wels­ reich von Innichen als lästige berg im Westen und Heunfels Unterbrechung ihrer Herr­ (Heinfels) im Osten. Als Grenz­ schaft im Pustertal. Die Zeit mark diente das am Toblacher der latenten Gefahr der Unter­ Feld aufgestellte Kreuz. drückung sollte über zwei Jahr­ hunderte währen. Unterstand den Görzern ohne­ hin schon de facto der größte DIE GRAFEN VON GÖRZ- Teil des freisingischen Territo­ TIROL ALS VÖGTE VON riums im Hochpustertal, woll­ INNICHEN ten sie sich dennoch nicht da­ Graf Albert II. von Görz, seit mit zufrieden geben. Nach der Besitzteilung mit seinem dem Tod des Bischofs Emicho Bruder Meinhard im Jahr 1271 im Jahr 1311 nahmen sie die auch mit den Titel eines Gra­ Hofmark in Besitz. Es ist gera­ fen von Tirol ausgestattet, war dezu kurios, wenn Emichos nun Herr im Pustertal. In sei­ Nachfolger, Fürstbischof Gott­ nem steten Vorgehen gegen fried von Freising, um die be­ Freising war er recht erfolg­ deutende Geldsumme von 500 reich. Im Jahr 1285 schloss er Mark Silber Innichen von den mit Fürstbischof Emicho von Görzern zurückkaufen musste! Freising (1283-1311) einen Ver­ trag, in dem er versprach, Leu­ An umfangreichen Rechten ten und Gütern der Hofmark konnten die Grafen nichts Innichen – diese Bezeichnung mehr gewinnen. Sie waren wird nun üblich – keinen Scha­ aber weiterhin bestrebt, kleine den zuzufügen. Vorteile zu erreichen, sei es Die Gerichtsbarkeit sollte der durch eine äußerlich legal freisingische Richter mit Sitz erscheinende Vorgangsweise auf Schloss Habersberg, auf oder durch skrupellose Gewalt. der nördlichen Talseite am Bezeichnend ist ein Schreiben Ausschnitt aus dem Fresko am Südportal der Innichner Stiftskirche: Kaiser Otto I., Innichner Berg gelegen, über Kaiser Ludwigs des Bayern an der im Jahr 965 dem freisingischen Innichen Immunitätsrechte verliehen hat. den engeren Ortsbereich von Gräfin Beatrix, Witwe nach Der Kaiser erscheint mit Schwert und Wappenschild mit Doppeladler; seitlich ist Innichen und die „Gotteshaus­ Graf Heinrich II. von Görz, sie das Görzer-Wappen deutlich zu erkennen (Foto: Peter Leiter, Sillian) leute“, d. h. die Bewirtschafter solle doch auf die zur Zeit drei // Particolare dell’affresco sul portale sud della Collegiata di San Candido: l’Impera- der stifteigenen Güter zwi­ regierenden Grafen, Söhne tore Ottone I che, nel 965, conferì alla frisinghese San Candido i diritti di immu- schen dem Gsieser Bach und ihres Schwagers Albert III., nità. L’imperatore è rappresentato con la spada e lo scudo araldico con l’aquila dem Erlbach ausüben; mäßigend einwirken. imperiale; accanto a lui è perfettamente riconoscibile lo stemma dei Gorizia 15

Il Conte Leonardo da Gorizia, particolare della pietra tombale sul monumento sepolcrale nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea a Lienz. La pregiata opera scultorea è stata commissionata nel 1506/07 da Massimiliano I e realizzata da Christoph Geiger. (Foto: Meinrad Pizzinini) balivo non poteva costruire e l’ingiusta corvée, riferendosi // castelli sul territorio frisinghe­ ormai al periodo di Massimilia­ Graf Leonhard von Görz, Ausschnitt se, e ora era il vescovo a non no I, nuovo Principe di Tirolo. aus der Grabplatte am Hochgrab in der Lienzer Stadtpfarre St. Andrä. poter costruire fortezze per Die künstlerisch wertvolle proteggere la sua marca! Durante il suo periodo di go­ Bildhauerarbeit wurde im Auftrag verno, il Conte Leonardo rese Maximilians I. von Christoph Geiger in Pur non avendo più la marca in immortale la dinastia dei den Jahren 1506/07 geschaffen pegno, i conti riuscirono a Gorizia affrescando sul portale introdurre­ i loro ministeriali al della Collegiata di San Candido servizio frisinghese. Ecco così il proprio stemma: davanti alle che tra i giudici e i funzionari volte del porticato troneggia di San Candido figurano, ad es., l’Imperatore Ottone I con la IL BALIATO DI SAN CANDIDO accontentarsi e, alla morte del Hans von Stall, Leon der Ofner spada e l’aquila imperiale, tra i NELLE MANI DEI CONTI DI vescovo Emicho nel 1311, e Heinrich der Stumpfel. santi patroni Candido e Corbi­ TIROLO-GORIZIA presero possesso della marca. niano (orso); accanto a lui due Dopo la spartizione del territo­ È curioso che il successore di GLI ULTIMI CONTI DI scudi araldici con lo stemma rio con il fratello Mainardo nel Emicho, il vescovo Gottfried GORIZIA E SAN CANDIDO dei Gorizia perfettamente 1271, il Conte Alberto II di von Freising, fu costretto a Quando la Marca di San Candi­ riconoscibile. L’affresco di Gorizia fu nominato anche pagare l’ingente somma di 500 do venne ridata in pegno ai grande pregio artistico è stato Conte di Tirolo e Signore della marchi d’argento per riavere Conti di Gorizia tra il 1409 e il realizzato dal famoso maestro Val Pusteria. Nel suo persisten­ San Candido dai Gorizia! 1450, gli effetti per Freising tirolese del tardo medioevo, te accanimento contro Frei­ furono piuttosto negativi. Michael Pacher, tra il 1450 e il sing, raccolse numerosi suc­ I conti non riottennero mai più Alcuni possedimenti territoria­ 1460. cessi. Nel 1285, strinse un tutti i diritti di un tempo. Cer­ li di Freising, in questo perio­ accordo con il vescovo frisin­ cavano, tuttavia, di accaparrar­ do, andarono persi. Terminata Il Conte Leonardo di Gorizia ghese Emicho (1283-1311) con si continuamente piccoli van­ la detenzione del pegno da morì nel 1500 e tutti i suoi il quale prometteva alla gente taggi, sia con strategie parte dei Gorizia, si rese neces­ possedimenti e diritti andaro­ e ai beni della Marca di San apparentemente legali sia con sario un nuovo accordo tra i no a Massimiliano I, dal 1490 Candido (questa denominazio­ la violenza senza scrupoli. conti e Freising che appianasse Principe di Tirolo e dal 1508 ne era ormai entrata in uso) di Significativo a tal proposito è tutte le incomprensioni emer­ “Imperatore eletto dei Roma­ non arrecare più danni. uno scritto dell’Imperatore se durante questo periodo. ni“. I Gorizia avevano svolto Ludovico di Baviera indirizzato Eppure i Gorizia continuarono eccellenti lavori preliminari; Il giudice frisinghese di stanza alla Contessa Beatrice, vedova a esercitare una certa influen­ gli Asburgo ora non dovevano a Castel Habersberg, sulle del Conte Enrico II di Gorizia, za sul capitolo e sulla Marca di che seguire le loro orme. pendici di Monte San Candido, con il quale la invitava ad San Candido, ad esempio nel era incaricato di esercitare la esercitare un’influenza mode­ 1468, quando fu nominato La Marca di San Candido rima­ giurisdizione sulla ridotta ratrice sui tre conti reggenti, decano di San Candido Al­ se naturalmente di proprietà località di San Candido e sulla figli del cognato Alberto III. brecht Penzendorfer, parroco frisinghese e il giudice della “gente della casa di Dio“, chi di Lienz e amico fidato del corte frisinghese esercitava la amministrava cioè i beni della Nel 1350, la Marca frisinghese Conte Leonardo da Gorizia. giurisdizione inferiore sugli Collegiata tra il Rio Casies e il di San Candido andò in pegno abitanti della piccola località Erlbach; di sua competenza ai Signori di Villandro. Poiché Durante il periodo di governo di mercato, in nome del princi­ era, tuttavia, solo la giurisdi­ questi erano stati messi al di Leonardo, ultimo Conte di pe vescovo. Per lui si coniò zione inferiore e non poteva bando dal Principe di Tirolo, Gorizia, la minaccia turca rese l’appellativo “Pfleger“ (Magi­ esprimersi in giudizio in caso San Candido passò ai Gorizia. necessario ultimare l’amplia­ strato). di gravi crimini o omicidi. La Sembra che tra i possedimenti mento della cinta muraria giurisdizione superiore era di in pegno tenevano soprattutto della città di Lienz. Particolar­ La Signoria frisinghese, una competenza, già da diverso alla Fortezza Haberberg poiché mente importante era il lato volta molto influente, ma ora tempo, del Conte di Gorizia aveva per loro una grande ovest che bisognava proteggere ridotta da ogni punto di vista, che la amministrava tramite i importanza strategica. Il con­ ulteriormente, nonostante vi soprattutto ad opera dei sovra­ suoi vassalli ed era suddivisa flitto che ne derivò giunse fosse già un fossato. Il Conte ni confinanti, i Conti di Gorizia, tra i tribunali di Monguelfo a perfino dinnanzi alla curia di Leonardo non esitò ad imporre sopravvisse fino al 1803, quan­ ovest e Heunfels (Heinfels) a Roma e il Conte Mainardo VII agli uomini della Marca frisin­ do, in seguito alla cosiddetta est. La croce presso la Sella di fu scomunicato. Nel 1374 ghese di San Candido di pre­ relazione conclusiva della Dobbiaco serviva da marca di restituì la Marca al vescovo stare corvée per la costruzione deputazione imperiale, venne confine. Paulus von Freising che, in del muro, benché non fosse annessa al Principato di Tirolo. Anche se di fatto la maggior cambio, dovette promettere di assolutamente autorizzato a parte del territorio frisinghese non costruire una fortezza, né farlo. Nel regolamento del in Alta Pusteria apparteneva in pianura né sul Monte di San mercato di San Candido, redat­ ormai ai Gorizia, questi non Candido. I rapporti si erano to poco dopo il 1500, gli abitan­ avevano alcuna intenzione di capovolti: originariamente il ti denunciarono i lavori forzati 16

Graf Leonhard von Görz und seine Gemahlin Paula Gonzaga aus Mantua am Fresko „Schutzmantelmadonna“ in der Kapelle der Residenz Schloss Bruck, ausgeführt von , 1480/90 // Conte Leonardo da Gorizia e la consorte Paola Gonzaga da Mantova nell’affresco “Schutzmantelmadonna“ (“Madonna della Difesa“) nella cappella di Castello Bruck, realizzato da Simon von Taisten tra il 1480 e il 1490 (Foto: Meinrad Pizzinini)

Ausschnitt aus der ältesten erhaltenen Ansicht der Stadt Lienz von 1606/08. Deutlich ist die westliche Stadtmauer zu sehen, zu deren Bau Graf Leonhard von Görz u. a. auch Innichner Bürger zu Robotdiensten verpflichtet hat // Particolare della più antica veduta di Lienz, risalente al 1606/08. Ben visibile è la cinta muraria occidentale per la costruzione della quale il Conte Leonardo In der Regierungszeit dieses Wappen. Das künstlerisch da Gorizia aveva obbligato anche i cittadini di San Candido a prestare corvée (Foto: Fotoarchiv Meinrad Pizzinini) letzten Görzer Grafen bestand wertvolle Fresko schuf der der Türkengefahr halber die berühmte Tiroler Meister der Notwendigkeit, den erweiter­ Spätgotik, Michael Pacher, in ten Mauergürtel um die Stadt den Jahren 1450/60. Lienz endlich fertig zu stellen. Besonders wichtig war die Mit dem Tod des Grafen Leon­ Westseite, wo es zwar bereits hard von Görz im Jahr 1500 einen Graben gab, der aber gingen seine gesamten Besit­ Im Jahr 1350 verpfändete das freisingische Dienste einzu­ geschützt werden musste. Graf zungen und Rechte an Maxi­ Hochstift Freising die Herr­ schleusen. So begegnet man Leonhard scheute sich nicht, milian I. über, seit 1490 bereits schaft Innichen an die Herren z. B. Hans von Stall, Leon dem Männer aus der freisingischen Landesfürst in Tirol und ab von Villanders. Da diese vom Ofner und Heinrich dem Hofmark Innichen für Robot­ 1508 „Erwählter Römischer Tiroler Landesfürsten geächtet Stumpfel als Richter und dienste am Mauerbau zu ver­ Kaiser“. Die Görzer hatten gut wurden, gaben sie Innichen an Amtsleute von Innichen. pflichten, was ihm gewiss vorgearbeitet; die Habsburger die Görzer weiter. Es scheint, nicht zustand. In der Innichner konnten nun in ihre Fußstap­ dass sie vor allem der Festung DIE LETZTEN GÖRZER Marktordnung, kurz nach 1500 fen treten. – Die Hofmark Inni­ Haberberg halber am Pfandbe­ GRAFEN UND INNICHEN entstanden, beklagen sich die chen blieb freilich weiterhin sitz festhielten, denn die Burg Es musste sich für Freising Innichner, dass sie zu den Bau­ freisingisches Eigentum und hatte für sie große strategische nachteilig auswirken, wenn arbeiten herangezogen worden der freisingische Hofrichter Bedeutung. Der daraus entste­ die Hofmark Innichen neuer­ seien und ungerechterweise übte im Namen des Fürstbi­ hende Konflikt kam bis vor die lich und zwar von 1409 bis seien ihnen diese Robotdiens­ schofs die niedere Gerichtsbar­ Kurie in Rom und Graf Mein­ 1450 an die Görzer Grafen ver­ te geblieben, was nun bereits keit über die Bewohner des hard VII. verfiel dem Kirchen­ pfändet wurde. Mancher die Zeit unter Maximilian I. als kleinen Marktfleckens aus. Für bann. 1374 gab er zwar die Grundbesitz mag in dieser Zeit neuem Tiroler Landesfürsten ihn bürgerte sich die Bezeich­ Hofmark Fürstbischof Paulus für Freising verloren gegangen bezog. nung „Pfleger“ ein. von Freising zurück, im Gegen­ sein. Nach dem Ende görzi­ zug musste sich dieser aber schen Pfandherrschaft war ein Die Dynastie der Görzer wurde Diese ehemals bedeutende, im verpflichten, weder in der Ebe­ neuerliches Abkommen zwi­ in der Regierungszeit des Gra­ Lauf der Zeit vor allem durch ne noch am Berg von Innichen schen Görz und Freising not­ fen Leonhard am Portalfresko die angrenzenden Landesher­ eine Festung zu errichten. Wie wendig, das die inzwischen der Innichner Stiftskirche mit ren, die Grafen von Görz, in sich doch Verhältnisse geän­ aufgetretenen Unklarheiten seinem Wappen „verewigt“: jeder Hinsicht geschmälerte dert hatten: Ursprünglich durf­ ausräumte. Doch auch weiter­ Vor Arkadenbögen thront Kai­ freisingische Herrschaft be­ te der Vogt keine Burg auf frei­ hin übten die Görzer einen ser Otto I. mit Schwert und stand bis 1803, als sie infolge singischem Gebiet bauen, nun Einfluss auf Kapitel und Hof­ Reichsadler zwischen den des sog. Reichsdeputations­ durfte der Fürstbischof keine mark von Innichen aus, wenn Stiftspatronen Candidus und hauptschlusses der Gefürste­ Burg zum Schutz der Hofmark z. B. ein Vertrauter des Grafen Korbinian (Bär); neben ihm ten Grafschaft Tirol zur Gänze errichten! Leonhard von Görz, der Lien­ zwei Wappenschilde, deutlich einverleibt wurde. Die Grafen waren nun zwar zer Stadtpfarrer Albrecht Pen­ zu erkennen ist das Görzer nicht mehr Pfandinhaber der zendorfer, im Jahr 1468 zum Hofmark, doch gelang es ih­ Dekan von Innichen gewählt nen, eigene Ministerialen in wurde.