Rivista di cultura, (in)formazione e antimafia

Sulle orme del giudice Caponnetto...

n°2 novembre-dicembre 2010 anno 1

ISTITUZIONI POLITICA PROPOSTA

I Vertici Amministrazione Dia nel Lazio dell’antimafia Obama: Meridionale, si ritrovano bilancio di medio si aggiunge un a Campi Bisenzio termine nuovo tassello all’interno all’interno all’interno Wow 1 Meridionale: 16 14 10 3 Sommario 17 di Frosinone Silp –Cgil interviene la di DianelLazio alla proposta Un nuovo tassello di sindacato territorio: alezione Forum Lavoro e ma ilsognocontinua l’amministrazione Obama: Giro diboaper fondazione Caponnetto dell’antimafia econla Una giornata coni Vertici la democrazia viaggio verso Dalla Nigeria aFormia: nostri lettori, evogliamorispettarlo. Meridionale. E’unimpegnocheabbiamoassuntoconi di istituzioneunasezionedistaccatadellaDianelLazio continua arilanciare, nellepaginecheseguono, laproposta dalla SarahPalin. Tornando, invece, ailidinostrani “Wow” di mediotermine, nédallacrisiglobalizzataetantomeno dal “Yes, weCan!” nonèstatacertooffuscatanédalvoto guardare alpresidente BarackObama. Lalucechesfavilla di leadershipdelcoraggio, salvopochicasieroici, vogliamo zionale, invischiatanellelottedipalazzo, nonoffre esempi ponnetto. Perquesto, inunperiodonelqualelapoliticana- politico. DiquestoneeraconsapevoleancheilgiudiceCa- sario checomprendano l’importanzadell’impegnocivilee di a/rcondestinazioneCampiBisenziodicocheèneces- a queglistessistudenticoniqualihocondivisounviaggio quotidianità comeunimpegnoafare ilbene. Perquesto ogni latitudine. E’necessariocheciascunodinoivivala coscienza dellapartecipazioneeconsapevolezza, ad criminalità organizzate debbadeclinare versounanuova Antimafia dellaFondazione. Riteniamochelalottaalle entusiasmo sonostatelechiavidel14° Vertice Nazionale scuole superioridella Provincia diLatina. Condivisione ed abbiamo volutocheprotagonisti fossero glistudentidelle nuale dellaFondazione Antonino Caponnetto. Perquesto Per questononsiamovolutimancare all’appuntamentoan- King quandoinvitavaadessere ilmegliodiquellochesiè. do monitolanciatocinquant’anniorsonodaMartinLuther l’esistenza delNonnofosselapersonificazionedellosplendi- amo coltivare inogniambitonelqualeviviamo, quasiche suo bracciodestro. Unaprecisa responsabilità chedobbi- sando perilpresidente dellaFondazione, Salvatore Calleri, Caponnetto eragiudiceconsigliere delpoolantimafia, pas- Grasso, giudicealatere delmaxiprocesso quando Antonino compagna fedele, alprocuratore nazionaleantimafiaPiero perienze dichiglièstatovicino. DallaNonnaBetta, sua coglierne l’eredità, attraversoiricordi, glianeddotielees- dalla quale non possiamoderagliare. E’ nostro dovere di saggezza, cultura ecompostezza Antonino Caponnetto. Unesempio seguire laviamaestratracciatada osciuto, cosìnoigiovanidobbiamo emozioni attraversochilohacon- suo nonno, machenerespira ricordi ed Come unnipotechenonhaconosciuto Raffaeledi Vallefuoco Class action Registrazione incorsodipresentazione presso il Tribunale diLatina Anno I–N. 2–Novembre-Dicembre 2010 Cgil Frosinone; Serena Alborghetti –consulente elettorale; rale Ugld’Abruzzo; Marco Galli–membro deldirettivo Silp– esteri perL’espresso; Geremia Mancini–segretario confede - Veltroni –deputato Pd; Antonio Carlucci–corrispondente re Calleri –presidente dellafondazione Caponnetto; Walter – presidente onoraria dellafondazione Caponnetto ; Salvato- IN QUESTO NUMEROCONNOI:Elisabetta BaldiCaponnetto relazione almateriale pubblicitario fornito dagliinserzionisti. are Wow e ilrelativo autore. Sideclina ogni responsabilità in testi sono riservati. Lariproduzione èpossibileapatto dicit- Le collaborazione esterne siritengono atitolo gratuito. Tutti i Raffaele Vallefuoco eDario Parasmo Fotografie www.wowweb.it Internet Presso laGraficart di Penitro, Strada Provinciale Ausente Stampa Marco Insero Fumettista Stephanie Valeriano Progetto grafico eimpaginazione Raffaele Vallefuoco Direttore responsabile (in)formazione e rivista dicultura, generazionale antimafia del Class Action movimento Come nasce il Vertice Antimafia di Campi Bisenzio Per dieci anni Antonino Ca- tecipano i magistrati Giancarlo il giudice a proporre un appun- ponnetto incontra cittadini, Caselli, Gherardo Colombo, An- tamento annuale sui temi della giovani e studenti delle scuole tonio Ingroia, Massimo Russo, giustizia e della legalità. Antoni- d’Italia, viaggia in lungo e in Antonio Di Pietro e poi Dario no Caponnetto ha partecipato a largo senza fermarsi, facendo Fo, Franca Rame, Rita Borsel- tutti i Vertici, con l’eccezione di anche tre interventi al giorno, lino, Don Luigi Ciotti, Alfredo quello del 2002 perché era ma- per parlare di legalità e giustizia Galasso, Saverio Lodato, Walter lato. E proprio in questi giorni sociale. Il suo linguaggio è chia- Veltroni e tantissimi altri. Ma so- ricorre l’anniversario della mor- ro e diretto, spesso parla a brac- prattutto una marea di cittadini te. Era il 6 dicembre del 2002 cio e sempre con grande calore. attenti. Il successo di questo pri- quando Nonno Nino ci lasciava. I giovani lo ascoltano con atten- mo vertice significa il desiderio Non potevamo, quindi, cogliere zione, ammirano la sua coerenza di tanti uomini e donne di voler migliore occasione per dedicargli e la sua testimonianza, per loro vivere in un paese libero e giusto. questo numero di Wow per il suo è un punto di riferimento sicuro, È sorprendente scoprire quanto impegno civile, la sua determi- come documentano le numerose sia radicata l’esigenza di valori nazione e il suo esempio. Grazie; lettere che gli hanno scritto. Da democratici e questo convince questa esperienza matu- ra l’idea di offrire a tutti i cittadini onesti una possibi- lità di incontro e di rifles- sione sui temi della legalità. Così, nel 1999, si tiene il primo Vertice sulla legalità dall’eloquente titolo “Uo- mini e donne di buona vo- lontà se ci siete battete un colpo”. All’incontro par-

Le scuole pontine al Vertice della Fondazione Antonino Caponnetto

Alla volta di Campi Bisenzio per essere parte di un progetto condiviso Si è concluso con un’ovazione il 14° Vertice Antimafia della Fonda- zione Antonino Caponnetto. Un sigillo che ha arricchito la discussio- ne andata in scena nella Limonaia di Villa Montalvo, immersa nel verde di Campi Bisenzio. Un’esplosione di entusiasmo alla quale hanno contribuito anche gli studenti della Provincia di Latina, pro- tagonisti dell’evento. Oltre trecento provenienti dalle più disparate realtà pontine. Folta la delegazione del sud pontino, dove la Fonda- zione è presente con un comitato in fase di costituzione, composta dai ragazzi dei Licei Scientifici Fermi di Gaeta, Alberti di Minturno, dell’Istituto Tecnico e Classico Vitruvio Pollione di Formia, e dell’I- stituto Tecnico Commerciale Filangieri. Anche Latina ha voluto ri- spondere con la stessa disponibilità “schierando” una rappresentan- za del Liceo Scientifico Dante Alighieri. Per gli studenti un attestato di partecipazione, mentre per le scuole un Premio alla tenacia con la quale perseguono i progetti di Educazione alla Legalità. Tutti po- sitivi i commenti degli studenti al termine dell’incontro. Certo non è mancato qualche sbadiglio, ma a margine dell’evento i ragazzi si sono stretti attorno alla Nonna Betta, circondandola di affetto. Si conclude così il primo step del progetto ‘Antimafia oltre la Cattedra’ che la Fondazione Antonino Caponnetto, in collaborazione con la Consulta Studentesca della Provincia di Latina, intende portare nel- le scuole pontine. Wow 3 di Elisabetta Baldi Caponnetto

Vertice di Campi Bisenzio: l’eredità di Antonino Caponnetto E’ stato così bello il primo Ver- questo è stata simpatica l’idea segnalare lo sforamento dei tem- tice del 1999 che era logico pro- di introdurre un campanello per pi di discussione, salvo deroghe, seguirlo negli anni a venire. Si concesse a personalità come Pie- trattò di una novità fortemente ro Grasso. Ritrovo in lui l’erede voluta da Nonno Nino, ed era del Nonno, colgo lo stesso movi- naturale che noi, suoi portavoce, mento delle mani, la pacatezza continuassimo questa bella fe- dei toni. Mi ricorda il Nonno gio- sta, quest’impegno di ritrovarci vane. Mi commuove poi quando insieme e condividere le nostre ogni volta ricorda l’episodio del idee. Il rinnovarla mi riempie buffetto che affettuosamente gli di gioia e di commozione, anche diede il Nonno, quando gli disse: perché trovo in tutti i relatori un “Fatti forza, ragazzo, vai avan- pò di quello che ci ha traman- ti a schiena dritta e testa alta e dato il Nonno: la sua saggezza, segui soltanto la voce della tua la cultura, la pacatezza dei toni coscienza”. E’ proprio bello che la Nonna Betta abbraccia il e la brevità degli interventi. Per procuratore Grasso perpetui quegli insegnamenti.

Salvatore Calleri Per conoscere il giudice Antonino Caponnetto Ha amato Firenze, ne è stato amato e lo è tutt’o- tini aiutando la moglie del Presidente Carla Volto- ra. Ha amato , ne è stato amato ma non a lina a farla nascere. Ha difeso gli ultimi. Ha detto: sufficienza. Ha scelto di fare il Giudice. Senza dire “La democrazia è la possibilità di rimettere tutto nulla alla moglie ha sostituito ucci- in gioco”. Ha avuto dei funerali affollatissimi da so con metodo “libanese” da Cosa Nostra. Ha otte- gente per bene. Ha amato lo Stato. Antonino Ca- nuto come Pretore, al primo incarico, la prima sen- ponnetto è morto il 6 dicembre 2002. Ha lasciato tenza della Corte Costituzionale. Ha combattuto in in eredità un vertice antimafia ed una Fondazio- Africa e ne è tornato pieno di incubi e schierato per ne. Il vertice si tiene annualmente l’ultimo sabato la pace. Ha parlato ai giovani di tutta Italia. Ha di novembre. L’incontro chiama a raccolta quanti creato il primo pool antimafia mettendoci quattro sono impegnati nella lotta contro la mafia. Uniti moschettieri: Falcone, Borsellino, Guarnotta, Di per continuare la sua opera. Uniti affinchè i citta- Lello. Ha amato sua moglie Betta per 61 anni, fino dini combattano contro la mafia per arrivare alla alla morte. Ha difeso la Costituzione. Ha, per pri- sua sconfitta mo nella storia del nostro Paese, fatto condannare definitiva. in modo definitivo oltre 400 boss mafiosi. Ha pian- to per la morte dei suoi “figli” Falcone e Borsellino. Ha detto “Tutto è finito” pentendosene subito. Ha avuto almeno due condanne a morte da parte della mafia, ma è morto naturalmente, di vecchiaia, a Firenze. All’età di venticinque anni ha scritto nel suo diario: “Le difficoltà della guerra mi hanno reso uomo e di questa parola voglio essere sempre più degno. Questa immensa parola significa volon- tà, amore, purezza, nobiltà e forza”. Ha istruito il maxi processo. Ha vissuto in modo semplice. Ha saputo parlare al cuore della gente. Ha detto sem- pre in modo gentile, ma fermo, le cose che pensava. Ha dedicato la propria vita agli ideali. Ha difeso la legalità. Ha presieduto la Fondazione Sandro Per-

4 Wow di Raffaele Vallefuoco Adriano Chini, sindaco di Campi Bisenzio: “Azioni di contrasto contro il volume d’affari delle criminalità” “Ormai l’abbiamo sottolineato forte la potenza economica delle cellenti; ma sono convinto che tanto volte: non c’è territorio che mafie. E lo fa prendendo quale solo quando ridurremmo allo possa dirsi immune dalle mafie; termine di paragone il presti- zero il volume d’affari delle cri- non c’è regione ricca che non sia to che Ue e Fmi hanno conces- minalità potremmo dire di aver vessata dalle criminalità”. Tutta- so all’Irlanda per evitare il crac sconfitto le mafie”. Quindi, con- via “repetita iuvant”. E di questo finanziario. “Una somma che clude, “le iniziative come queste ne è ben convinto il sindaco di è meno della metà di quanto le servono a creare consapevolezza Campi Bisenzio, Adriano Chi- criminalità hanno a disposizio- per un contrasto più forte”. ni, il quale nel suo intervento di ne per alterare il mercato. Sono apertura del Vertice, che la “sua” contento quanto le cronache ri- città ospita, sottolinea quanto sia portano la notizia di arresti ec-

di Raffaele Vallefuoco Il prefetto di Firenze: “Le istituzioni hanno grandi meriti nel contrasto alle mafie”

Da sempre gli uomini delle istituzioni hanno dimostrato concreta attenzione al contrasto delle mafie. Paolo Padoin, prefetto di Firenze, è uno di questi. Esordisce toccando al cuore dei presenti: “Sono commosso e soddisfatto di vedere quest’aula piena di insegnanti e ragazzi”. Quindi rievoca uno dei primi incontri con il procuratore nazionale Piero Grasso, seduto in prima fila: “Incon- trai per la prima volta il procuratore Grasso in occasione del sequestro di beni alle criminalità a Vigevano, ai danni dei Valla, insediatisi con soggiorno obbligato nella comunità”. Da allora è impegnato in questa battaglia, spesso affiancato da autorevoli esponenti come don Luigi Ciotti. Ma la conclusione dell’intervento del prefetto è legata al riconoscimento dei meriti che lo Stato sta ottenendo: “Dobbiamo dare il riconoscimento degli eccellenti risultati conseguiti dal Ministero dell’Interno, forze dell’ordine e magistratura”. ”

ietro Grasso, attuale procura- gere accordi con il partito vincente cittadini. Infine, a coronare il suo tore nazionale antimafia, apre di qualsiasi colore esso sia, mirando intervento, il procuratore fa emer- Pil suo intervento omaggiando solo al raggiungimento dei propri gere la necessità di porre in essere il giudice Antonino Caponnetto e la obbiettivi”. Perciò, afferma Grasso, la questione morale, “in quanto non forza che il “caro nonno Nino aveva “non vi sarà mai progresso se con- basta legiferare, poiché le leggi pos- sprigionato in me durante il maxi- tinueranno a intrecciarsi rapporti sono essere disattese”. Grasso punta processo”. Rievoca con emozione tra l’imprenditoria e la politica. Al all’uomo perché, spiega, !può essere il buffetto e l’incoraggiamento che di la degli schieramenti istituziona- l’unico in grado di trovare i mezzi ne segui: “Fatti forza, ragazzo, vai li, infatti, sono i rapporti interper- per far applicare correttamente le avanti a schiena dritta e testa alta sonali che pilotano le decisioni più norme attraverso l’impegno quo- e segui soltanto la voce della tua co- importanti, soprattutto nel mondo tidiano alla Legalità. “Deve, cioè, scienza”. Parole che risuonano an- degli affari. Ed è proprio nel cam- nascere in ognuno di noi una “ri- cora oggi nell’animo di Grasso e che po delle finanze e dell’economia che volta morale” fondata sull’uso del- lo spingono a condurre con tenacia le organizzazioni malavitose cerca- la parola,del dialogo e delle regole e rigore la lotta quotidiana contro no di infiltrarsi maggiormente”. La democratiche. Una rivolta che vada le criminalità organizzate. Dopo ‘mafia dei colletti bianchi’,quella di contro quelle istituzioni che mira- questa sentita e doverosa introdu- cui parla Grasso, “deve essere con- no a negare ai cittadini libertà di zione il procuratore comincia col trastata innanzi tutto combatten- pensiero e d’iniziativa, a difendere porre in evidenza un tema di gran- do l’indifferenza! Noi – continua i propri infimi interessi, a favorire de attualità: il fenomeno mafioso Grasso - avremmo già le armi per l’etica dell’Io a quella della solida- come problema nazionale, esistente farlo:dobbiamo partire infatti dalla rietà, di quelle istituzioni, insomma, al nord come al sud, rievocando il costruzione di una classe politica più che delle leggi hanno fatto arbitrio,

“E’ ora della rivolta morale dei cittadini morale della rivolta ora “E’ titolo del 14° Vertice della Fonda- onesta, di una scuola più efficiente, e di quell’arbitrio hanno fatto leg- zione. Per questo motivo,afferma: di un università volta alla ricerca, gi”. Adesso basta, incita Grasso, ri- “Possibili soluzioni devono rien- fino all’eliminazione di qualsiasi prendendo le parole di Nonno Nino, trare nel programma di ogni par- traffico illecito”. Inoltre, entrando “bisogna diffondere le nostre idee tito politico, affinché si concretizzi nel merito della discussione politi- in ogni luogo per creare un domani realmente la battaglia all’illegalità; ca, difende fortemente l’autonomia di Legalità e di Giustizia nel quale e ciò deve avvenire ancor di più se del Pubblico Ministero, affermando ogni uomo possa camminare a testa si pensa che le mafie, non avendo che essa “non è un ‘privilegio’ di alta!” conclude strappando l’ap- ideologie definite, cercano di strin- casta, ma bensì un privilegio per i

Pietro Grasso: Grasso: Pietro plauso della sala. di Giovanni Evangelista di Gennaro Ciaramella

Edy Sommariva (Fipe): “Le mafie alterano l’economia” È presente al XIV° Vertice Nazionale, anche la Fe- no la possibilità di condizionare la concorrenza e derazione Italiana Pubblici Esercizi nella persona stabilire un costo notevolmente più basso per tut- di Edy Sommariva, direttore generale del sodali- ti i servizi nei quali sono coinvolte. Facendo una zio. “La mafia alberga nel pubblico esercizio da media – spiega Sommariva – ogni impresa in Ita- qualche tempo. Roma, Milano, non solo al sud!” lia impiega circa cinquemila euro l’anno, per un spiega Sommariva. “Non sarebbe intellettualmen- importo pari a nove miliardi di euro calcolato su te corretto pensare che le organizzazioni criminali base nazionale”. Il dispendio di risorse finanziarie, si privino di un business economico tanto capien- analizza il direttore generale della Fipe, “vincola te. Sono mutati i tempi, sono cambiati i metodi qualsiasi mercato e come se non bastasse, è rile- organizzativi per espandersi. Queste associazioni vante anche il problema “contraffazione” giacché malavitose ricordano – continua rivolgendosi ai i prodotti made in Italy sono copiati e spacciati partecipanti – le brigate rosse, poiché nascono, come tali. Il nostro mercato è corrotto, le nostre spariscono e si rimettono insieme. È evidente che imprese sono malate. Non potrà esserci un futuro qualsiasi azienda onesta sia sfavorita nel compete- fino a quando le organizzazioni criminali saran- re con queste imprese mescolate alle mafie. La mo- no parte dell’economia del paese”. Parola di Edy tivazione è legata al fatto che queste ultime han- Sommariva. Difendere il lavoro è combattere la mafia Purtroppo le attuali gravi condi- nori diritti del lavoro, perché l’a- da parte delle organizzazioni sin- zioni economiche del nostro paese zienda possa ridurre drasticamente dacali di promuovere un’attività di non agevolano la lotta alla mafia. i costi del personale e vincere la denuncia delle situazioni di lavoro L’elevato tasso di disoccupazio- gara d’appalto con un’offerta al in cui non si vedono riconosciuti i ne, il dilagante precariato, gli am- ribasso, significa sconfitta sociale diritti sindacali, nonché la neces- mortizzatori sociali che a breve e culturale, perché si consente alla sità di contrastare i provvedimen- si estingueranno sono un’ottima malavita di imporre un modello ti del governo che favoriscono le occasione per la malavita orga- di vita ed un sistema di valori che organizzazioni mafiose, come lo nizzata, a cui è fornita l’opportu- non si fonda sui concetti di legalità scudo fiscale, e quella di contesta- nità di diffondersi e di penetrare e democrazia, significa perdere la re le inadempienze della pubblica ancora più a fondo nella società e dignità di persone, perché si vie- amministrazione, come l’assenza nelle famiglie italiane, offrendo la- ne scavalcati dalla logica del pro- di controlli nel ciclo degli appalti, voro a coloro i quali ne sono stati fitto”. Di questi contenuti Serena perché si giunga ad un’unica con- privati. Questa l’analisi di Serena Sorrentino, sindacalista CGIL, ha clusione: “lavoro e giustizia socia- Sorrentino, responsabile per le pari fatto il leitmotiv del suo interven- le sono le precondizioni indispen- opportunità della Cgil. “Lavorare to al Vertice della Fondazione Ca- sabili per combattere la mafia”. per la mafia – spiega - significa mi- ponnetto, sostenendo la necessità di LucaAntonio Coloiaro di Giovanni Evangelista Geremia Mancini: “Il ruolo del sindacato nelle battaglie quotidiane” Geremia Mancini, membro della segreteria nazio- a dare ai proprio figli delle prospettive concrete, nale dell’ Ugl, invita il mondo degli adulti a guar- dove non c’è più voglia di guardare al futuro e dare con un occhio diverso ai giovani, a riporre più dove vengono rivendicati solo i diritti di chi vive fiducia in loro e, spiega, ad “offrirgli maggiori pos- agiatamente e non di coloro che a stento arrivano a sibilità”. “Bisogna – afferma - che i ‘grandi’ si rim- fine mese”. Quindi, chiude con una nota positiva, bocchino le maniche per creare un mondo miglio- facendosi portavoce dell’Ugl, spiegando che “sarà re, al contrario di come avviene spesso in un’epoca concreto l’impegno nell’affrontare con serietà le come la nostra, nella quale sono ormai rassegnati difficoltà di chi non riesce più a mantenere una e passivi di fronte a una realtà piena di corruzio- famiglia e di chi si sente giornalmente sconfitto da ne e di violenze che non vogliono più combattere. questa realtà,tenendo vivo il gusto della denuncia Questa è una società in cui i genitori non riescono verso le istituzioni corrotte”.

6 Wow di LucaAntonio Coloiaro Passi verso la legalità con Lorenzo Diana Con la cattura di Iovine si è registrato un nuovo Iovine, come osserva Lorenzo Diana, “tutta la po- successo della cultura della Legalità. Questa l’a- litica ha espresso la gratitudine e la riconoscenza nalisi lucida di Lorenzo Diana, ex vicepresiden- verso gli agenti e i magistrati. La domanda che ci te della Commissione Parlamentare Antimafia, il si pone allora è perché quando quegli stessi magi- quale spiega: “Questo fatto acquista una notevole strati richiedono un mandato d’investigazione nei rilevanza giacché, per la prima volta in Campania, confronti di parlamentari e membri del governo a Casal di Principe, le persone gioivano insieme non si esprime la stessa gratitudine?” Lo stesso alle forze dell’ordine per l’arresto di un boss, even- Diana, poi, nel suo intervento conclusivo del Ver- to, questo, accaduto prima solo in Sicilia. Questo tice organizzato dalla Fondazione Caponnetto so- gesto ha finalmente aperto una breccia in uno dei stiene che bisogna continuare a diffondere la cul- territori in cui la criminalità organizzata è mag- tura alla legalità, elogiando l’impegno di Roberto giormente radicata, un territorio che ora coltiva la Saviano, che, spiega, “ha l’indubbio merito di aver speranza che un futuro diverso sia possibile”. Nei ampliato il cono di luce sulla questione mafia in giorni successivi all’esito positivo dell’operazione Italia”. di Gennaro Ciaramella Fabio Ferrari: “C’è mafia al Nord” “Piccolo imprenditore che si di- d’appalto, invitando gli ammini- letta a fare politica”. Si presenta stratori a controllare le sedi ope- così Fabio Ferrari, membro della rative delle aziende. In questo Fondazione Antonino Caponnet- modo, però, si precluderebbe la to, alla platea del XIV° Vertice possibilità di operare in zone di- Politica e Mafie, Nazione Antimafia. Oggetto del verse da quelle residenziali e, di il rapporto perverso suo intervento è la presenza di certo, non sarebbe un bene per la secondo organizzazioni criminali nel reg- concorrenza e per le imprese in Maria Grazia giano, dove risiede. e generale”. Sono i giovani, però, Laganà Fortugno ‘ndrangheta hanno preso dimo- il bersaglio di Ferrari; “invece di Maria Grazia Laganà Fortugno, ra anche al nord, con lo scopo di utilizzare la rete per baggianate vedova di Francesco Fortugno, spartirsi equamente il flusso eco- varie, andate a vedere le azioni vicepresidente del consiglio re- nomico legato alla malavita or- dei ragazzi della Polizia che ar- gionale della Calabria, ucciso ganizzata. “Grandi imprese della restano i mafiosi per il bene del- dalla ’ndrangheta nel 2005, il- zona richiamano cognomi an- la collettività” conclude quindi lustra i rapporti tra la mafia e nessi a organizzazioni criminali” Ferrari. Il futuro di questa Italia il territorio. Anche la Fortugno spiega Ferrari, che incalza “il se- è in mano alle nuove generazio- parte dalla teoria dell’isola felice, questro di beni confiscati proprio ni. Tuttavia una società matura di LucaAntonio Coloiaro la convinzione che nella propria alle organizzazioni criminali ne che sappia essere educatrice e terra le mafie non esistano, e, in- è la prova schiacciante. Le in- promotrice di questo messaggio, vece, queste sono stanziate “in filtrazioni mafiose, quindi, sono supportata da un’adeguata clas- ogni piccolissima parte dell’Ita- presenti anche e soprattutto al se dirigente, di certo, non guaste- lia”. Poi continua parlando del- nord”. Secondo il relatore biso- rebbe. la grossa complicità tra mafia e gnerebbe “gestire meglio le gare istituzioni. “Le organizzazioni statali sono ormai molto delica- te, vi sono infiltrazioni dapper- tutto. Ma soprattutto – conclude - c’è un rapporto perverso con la politica. La mafia è talmente ra- dicata nella politica, che giunge addirittura a dirigere le decisioni sulla distribuzione delle risorse e la gestione del potere”. Un qua- dro desolante. di Gianmarco Aita Wow 7 di Gianmarco Aita Daniela Morozzi e la forza di conoscere Dopo il procuratore antimafia Grasso e l’imprendi- la gente, che in molti casi diventa menefreghista e tore Ferrari è il turno di Daniela Morozzi, attrice di omertà! Le stesse leggi - prosegue l’attrice - non cinema e teatro, da tutti conosciuta per aver inter- servono se non vi è un radicato e profondo senso di pretato la fiction “Distretto di Polizia”. Incentra il giustizia all’interno di ogni individuo”, conclude suo intervento su un profilo culturale e formativo. prima di emozionare tutti i presenti leggendo una Per la Morozzi questo, non è un problema di secon- lettera aperta scritta nell’anniversario della morte do ordine, dal momento che la lotta alla mafia deve di Borsellino, da tre giovani, il cui padre è stato partire dai giovani, “per cui – spiega - se non dalla arresto per mafie, chiedendo “scusa a quanti sono scuola, da dove deve partire la sensibilizzazione? stati direttamente o indirettamente colpiti dalla La criminalità organizzata si continua a espandere sua azione criminosa”. proprio in conseguenza della diffusa ignoranza tra di Gianmarco Aita Saro Crocetta: “La mafia si confonde nel capitalismo” L’ex sindaco antimafia di , dicono. Eresie!! Ormai la mafia armi per commettere crimini che Rosario Crocetta, apre il suo è un problema accentuatissimo avvenivano anche al sud”. Gra- discorso con un caloroso rin- e che soprattutto non riguarda, zie alle intercettazioni, Saro, sco- graziamento al compianto giu- come molti altri ritengono, sol- pre anche delle conversazioni tra dice Antonino Caponnetto e sua tanto il mezzogiorno. La “nuova due fratelli di Gela, che riteneva- moglie,“nonna Betta”. Continua mafia” è insita in tutti i paesi ita- no che nel loro paese “con quel arrivando al punto della questio- liani da nord a sud. Tende a col- sindaco non si poteva lavorare ne, invitando i giovani, ma an- pire soprattutto nelle regioni più bene, ed era meglio trasferirsi a che gli adulti, a sensibilizzarsi al ricche, al nord quindi, dove mol- Firenze”. Dopo il doppio suono problema mafia: “Sono proprio to alta è la coincidenza tra ca- del campanello, che decreta la questi ultimi, infatti, i meno in- pitalismo, uso sporco del denaro, fine dei minuti a disposizione formati sulla tematica” afferma e uso “selvaggio” dei sistemi di per l’intervento, l’eurodeputa- Crocetta. Molti credono, come lavoro e delle condizioni dei la- to Crocetta conclude, invitando confermava Calleri poco prima , voratori. Viene sfatato inoltre il tutti a non sottovalutare il pro- di vivere in “un’isola felice” dove mito del nord pensato solo come blema mafia, perché è proprio su la mafia non entra: non è mafia zona di riciclaggio, tant’ è che questo che la criminalità orga- quella che spara… non è mafia qualche settimane fa, in Lom- nizzata fa leva , per potenziarsi e quella che ammazza… non è bardia sono stati arrestati alcuni arricchirsi, sempre di più. mafia quella degli imprenditori... imprenditori che acquistavano

La mafia e i luoghi comuni di Salvatore Calleri La mafia ed i luoghi comuni. Vediamo quali sono.

1) la mafia non esiste. Oramai è stato appurato il contrario. Ma fino al maxiprocesso del 1986 di Ca- ponnetto era il più diffuso. 2) la mafia se esiste è puramente un fenomeno criminale. Persiste ancora e favorisce la sottovalutazione del problema. Se fosse un puro e semplice fenomeno criminale sarebbe stata già debellata da tempo. 3) si ammazzano tra di loro a noi non interessa. Errato. Quando c’è una guerra di mafia chi rimane vivo rafforza il proprio gruppo ed aumentano i problemi. 4) di mafia non bisogna parlarne perché si rovina la reputazione di un territorio. Errore gravissimo che tuttora persiste in quasi tutto il nord ed in parte del centro e del sud. Non parlare della mafia significa aiutare la sua espansione. 5) teoria dell’isola felice. Non esistono luoghi nel nostro paese ed in Europa ove la mafia in qualche sua forma non sia presente. Questo errore di valutazione ad oggi persiste specialmente nel centro nord. 6) la mafia nasce dalla povertà. Al contrario la mafia nasce nei territori potenzialmente ricchi e li rende poveri. In Sicilia Cosa Nostra ha iniziato nella conca d’oro con il traffico di limoni. 7) teoria della totale sconfitta dopo gli ultimi arresti. Errore strategico già commesso nel 1996. Mai vendere prima della sua morte la pelle dell’orso. 8) la mafia una volta era buona. Falso non lo è mai stata. 9) di mafia straniera non bisogna parlarne perchè si rischia il razzismo. Errore grave perchè parlarne significa aiutare gli stranieri onesti. 10) non si fanno passi avanti. Falso in Italia ne sono stati fatti molti. Non bastano però in quanto bisogna agire sul piano internazionale. In Europa sono messi peggio. 11) ci prendiamo solo i soldi del riciclo dei mafiosi. Tanto i mafiosi non arrivano. Falso. I mafiosi dopo arrivano. 12) la mafia è invincibile. Non è vero. I danni che ha subito sono notevoli.

La mafia è un virus. Un virus mutante. Superare i luoghi comuni è come un vaccino e rappre- senta un primo passo per sconfiggerla. di Raffaele Vallefuoco di Gianmarco Aita L’antimafia sociale contagia Formia

L’antimafia sociale è il nuovo virus che sta minan- fedeli ed eventi come quello annuale rappresenta- do lentamente la salute delle mafie. Si tratta di una to dall’Appuntamento delle persone diversamente malattia virale che colpisce da anni i patrimoni abili. Questa struttura oggi è il segno tangibile che delle criminalità organizzate, affiancando l’opera il contrasto alle criminalità organizzate paga. Non delle forze dell’ordine e della magistratura. Ma le è più solo una questione di morale, ma anche di notizie non sono affatto buone per le mafie: per convenienza per la collettività. Passeggiando lungo questo virus non c’è immunità, anzi l’entusiasmo il percorso pedonale disegnato nel giardino che dà dei giovani potrà rappresentare la causa scatenante sul mare si ha una sensazione di libertà, frammista di Gianmarco Aita della massima diffusione. Formia, fortunatamente, a gioia. Tuttavia a farla da padrone è la convinzio- è stata contagiata. Tutto inizia più di tre anni fa, ne che qui lo Stato ha vinto la sua battaglia. quando l’amministrazione Bartolomeo, ai sensi della legge 109/1996, che disciplina la destinazio- ne sociale dei beni sottratti alle criminalità orga- nizzate, affidò la villa di tre piani, 31 stanze più bunker e accesso diretto al mare, sequestrata negli anni ’90 a Nicola Di Muro, all’associazione Em- manuel Duemila Onlus, diretta emanazione della Comunità Emmanuel – Fraternità dell’Incarnazio- ne. I finanziamenti assegnati dall’amministrazio- ne comunale e dalla Regione Lazio hanno permes- so la riqualificazione dell’immobile, oggi divenuto Casa Giovanni Paolo II, punto di riferimento per I numeri che tracciano la presenza mafiosa di 10 ettari dei quali 6 a vigneto, con fabbricato I dati diramati da Libera sui beni confiscati alle annesso, confiscati a Francesco Schiavone Sando- criminalità organizzate nel Lazio confermano, di Salvatore Calleri kan, indiscusso boss dei casalesi. Dopo due anni qualora ce ne fosse ulteriormente bisogno, che di lavoro nel settembre del 2006, poco prima del- la nostra regione non è immune da fenomeni di la vendemmia, la violenza fa la sua drammatica radicamento mafioso, anzi. In particolare gli im- apparizione: in una notte ben 3 ettari di vigneto mobili confiscati sono 482. Di questi 74 sono in vengono abbattuti. Vi sembra un caso? Si tratta gestione, 236 destinati e consegnati, 25 usciti di di un fatto accaduto a Cisterna e non in una città gestione, 105 sono aziende. In particolare solo il del profondo sud. Ma io ho voluto raccontarvela 48% degli immobili confiscati è effettivamente lo stesso perché questa storia ha il suo bel finale, utilizzato, nonostante la legge 109/1996 preveda perché la vendemmia si fece lo stesso e da allora l’affidamento entro un anno alle associazioni con è nato il vino “Campo Libero”, commercializzato finalità di tipo sociale, a partire dall’assegnazione nel circuito “Libera terra”” conclude Mira con un del bene al comune sul quale insiste, se si vuole bel sorriso stampato sul volto. evitare il commissariamento della struttura. La Provincia di Latina, poi, a parte Roma, provincia con il più alto numero di beni confiscati, si pone ai vertici di questa classifica con 67 beni. In par- ticolare sono Formia (12 beni) e Gaeta (21) che si contendono la leadership, tuttavia bisogno ri- cordare anche Aprilia, Spigno Saturnia e Cisterna. In realtà quest’ultima ha da rivendicare una bella esperienza: quella della cooperativa il Gabbiano, impegnata nell’inserimento socio – lavorativo di tossicodipendenti, detenuti e persone in disagio. A raccontarla è stato recentemente Antonio Ma- ria Mira, caporedattore Avvenire Roma, a Formia: “Nel 2004 la cooperativa ottiene un fondo agricolo

Wow 9 in occasione delle presidenziali Usa del 2008 designer formatosi presso l’European Institute of Design, realizzatoArtwork da Matteo Baldarelli, graphic

di Walter Veltroni

Amministrazione Obama: il sogno continua, nonostante tutto Netto il giudizio che gli elettori americano suoi predecessori, compresi i più recenti, da hanno espresso nelle elezioni di mid-term Reagan a Clinton fino Bush (poi tutti vittoriosi contro il quarantaquattresimo presidente nelle successive elezioni presidenziali), al severo giudizio degli elettori. Ma cosa ha significato, al degli Usa che, intanto, recita il mea culpa di là del dato inequivocabile dei sessanta deputati democratici in meno al Congresso, questo voto? i prendo tutta la responsabilità. Il potere Obama ha detto di aver recepito il messaggio, ma è dei cittadini, io sono qui per servirli, quel che è successo significa anche, per caso, che “Mho il dovere di ascoltare il messaggio”. quelle due parole, change, cambiamento, e hope, Così, all’indomani del voto di mid-term, Barack speranza, attorno alle quali aveva costruito la sua Obama ha commentato, con grandissima onestà narrazione e articolato le sue concrete proposte e altrettanta franchezza, la secca sconfitta dei nella eccezionale campagna elettorale del 2008 democratici. Una sconfitta che in effetti riguarda hanno già perso la loro forza, la loro capacità direttamente il presidente americano, sottoposto, evocativa, il loro profondo senso politico? come d’altra parte era già successo a molti dei 10 Wow continua a pag 11 politica estera, l’inizio di un nuovo corso, nel segno del multilatera- lismo e della coopera- zione con il resto della comunità internaziona- le, voltando finalmente pagina rispetto al tem- po dell’unilateralismo, delle presunzioni di au- tosufficienza o di teorie aberranti come quella della “guerra preven- tiva”. La mano tesa al mondo islamico, l’aver imboccato con decisio- ne la strada del disarmo nucleare, l’avvio del ri- Presidente Obama supportato da giovani democratici tiro dall’Iraq, il tentativo continua da pag 10 di ricucire il filo dei negoziati in Medio Oriente sono tutti passi conseguenti, figli di una visione che vuo- le far recuperare all’America quel ruolo di leader- La speranza e il cambiamento ship morale che nella storia del Novecento spesso è sono ancora possibili stato suo, con beneficio del mondo intero. Non è un Analisi sulle più importanti caso che i repubblicani, e il nuovo e per molti versi iniziative della presidenza Obama inquietante fenomeno dei Tea Party, si siano scate- nati tanto contro il Presidente in carica: il cambia- mento ai conservatori fa paura, e il loro tentativo è di fermarlo sul nascere, prima che si consolidi, pri- orrei dirlo con chiarezza: io credo di no, ma che l’azione dell’Amministrazione democratica sono convinto che non sia così. E non solo consenta di uscire dalla crisi ereditata dal recente perché lo stesso Obama era perfettamente V passato e cominci a dispiegarsi in tutte le sue po- consapevole delle difficoltà sin dalla sera della sua tenzialità. Un rischio, su tutti, Obama deve però straordinaria vittoria, quando rivolgendosi alla gi- evitare: quello del tecnicismo, del pragmatismo, gantesca folla che lo salutava disse: “la strada che che in politica serve, per carità, ma non privo di ci aspetta è lunga e in salita”. Sono convinto che la idealità, di capacità evocativa e se necessario di ra- speranza sia ancora viva e che il cambiamento sia dicalità. Forse è proprio questo, però, il messaggio ancora possibile, per il semplice motivo che è stato che Obama ha per fortuna compreso, perché è lui avviato, è in corso, e se non tutto è proceduto con stesso ad aver detto, sempre all’indomani del voto: la velocità e la profondità che si poteva auspicare, “Alla Casa Bianca corro il pericolo di vivere come nessuno che abbia un minimo di onestà intellet- in una bolla. Quando ero un candidato gli ameri- tuale può negare la realtà delle cose. A cominciare cani si identificavano con la mia storia personale. da un fatto: se l’economia americana sente ancora Ora ho bisogno di tornare più spesso là fuori”. E’ i morsi della crisi, se la disoccupazione è un pro- così. In America come ovunque, è fuori dai palazzi, blema bruciante, vorrà forse dire che non è stato lontano dalle fatto abbastanza, ma non che nulla si è fatto per alchimie di cui fronteggiare quella che, non lo si dimentichi mai, è troppo spes- una delle tristi eredità dell’Amministrazione Bush. so la politica è Tre milioni di posti di lavoro in più sono un fat- intrisa, che si to, non una opinione. E che dire delle regole per possono trova- i mercati finanziari e di quella vera e propria ri- re le risposte e voluzione rappresentata dall’avvio di una riforma le soluzioni alle sanitaria che servirà a tutelare milioni di cittadini domande e ai non così poveri da avere qualche forma di assi- problemi delle stenza ma nemmeno così ricchi da potersi permet- Obama e Veltroni persone. tere una costosa assicurazione privata? C’è poi, in

Wow 11 Il Joe Biden Super . Super lobbysta. Super combattente. Ma, a differenza di Dick Cheney, ben attento a fare solo il numero due. Anche a costo di essere sacrificato. Ritratto del vicepresidente americano l sorriso non è scomparso neanche per un at- più potere del predecessore, bensì come evitare di timo dal suo faccione di americano sempre comportarsi come Dick Cheney, vice di George W. fiducioso di quanto sta facendo e del futuro Bush che aveva circondato la sua carica di misteri, che lo aspetta. Eppure, il mese di agosto non di poteri non dichiarati, di interferenze nelle scelte èI stato il migliore dell’anno per Joe Biden, il vice di Bush. Insomma, per otto anni è esistita la figura presidente degli Usa, sempre impettito, in camicia di co – presidente degli Stati Uniti soprattutto in e giacca blu, all’occhiello la bandiera a stelle e stri- tema di guerra, lotta al terrorismo, affari del Pen- sce, e sempre pronto a raccontare ai suoi concitta- tagono, servizi segreti, leggi liberticide, a comin- dini che la politica della Casa Bianca è giusta e sta ciare dalla campagna di intercettazioni a largo portando frutti. E invece Biden è finito sotto tiro. raggio senza autorizzazione. Quando è entrato per Le cose non vanno bene per il presidente Barack la prima volta nell’ufficio della West Wing, 20 pas- Obama? La fiducia degli americani cala sotto il si da quello del presidente, Biden era forte dell’ac- 50%? Ed ecco che salta fuori qualcuno, per di più cordo con Barack Obama. Fighting Joe ha raccon- del Partito Democratico, che lancia la proposta di tato alcuni dettagli su come andarono le cose: lasciarlo per terra alle elezioni presidenziali del “Barack mi disse che fare il suo vice sarebbe stata 2012. Niente ticket con Obama per un secondo la pietra che coronava una carriera tutta in politi- mandato da vice. Fuori Joe, dentro Hillary Clin- ca”. Biden ricorda così la sua risposta: “Basta che ton, ritenuta capace di riaccendere il cuore degli non sia la pietra tombale”. Esauriti i giochi di pa- elettori nei 52 stati. Forse Biden, cui è stato affib- role, l’allora senatore di lungo corso, vent’anni più biato il soprannome di Fighting Joe, anziano del candidato presidente, Joe il combattente , ha mascherato snocciolò le condizioni per dire si al bene il colpo, forse il suo fiuto politi- ticket: accesso costante all’Oval Offi- co che è figlio di 38 anni vissuti nella ce, presenza a tutte le riunioni strate- fossa dei leoni di Washington – 36 da giche, pranzo senza testimoni ogni senatore, quasi due da vicepresidente venerdì, conoscenza di tutti i dossier, – lo ha convinto che la polemica sulla diritto di esprimere l’ultimo parere candidatura è semplice temporale prima che il presidente decidesse che estivo. Dal giorno in cui ha accettato cosa fare. Obama disse semplice- la candidatura, lui sa perfettamente mente: “Ok”. Detto fatto. Fighting che il numero due può essere il pro- Joe giorno dopo giorno, settimana blema del presidente oppure la risoluzione del pro- dopo settimana è diventato oltre che vice presiden- blema. Dipende solo da come si muove nel triango- te il super consulente di Obama, il super capo di lo politico formato da Casa Bianca, Congresso e gabinetto, il lobbysta presso il Congresso, special- ministeri, da quanto riesce ad aiutare il presidente mente per convincere i senatori più riottosi a vota- a risolvere problemi senza mai fargli ombre, e a re per le proposte della Casa Bianca. E all’esterno, non crearne di nuovi. “Joe Biden qualche volta l’ambasciatore presso la classe media, quei milioni parla troppo e con troppo candore”, ha detto Don- di americani minacciati direttamente dai licenzia- na Brazile, l’ex manager di Al Gore per le presiden- menti, dalle fabbriche che riducono la produzione ziali del 2000 in un dibattito sul ruolo del vice pre- e che vedono sparire come un sogno fondi e in sidente, “ma dopo otto anni di segreti del vice molte zone calde del mondo che nell’era Bush ave- presidente Dick Cheney, lo stile di Biden di dire le vano allentato i rapporti con Washington. Non fa cose come stanno è un cambiamento positivo”. Il nulla se l’inarrestabile loquacità di Biden si tra- primo ostacolo di Joe Biden, iscritto all’anagrafe di sforma con una certa regolarità in clamorose gaffe Scraton, Pennsylvania, il 20 novembre 1942 come che fanno suonare la sirena dell’Ufficio Ovale e Joseph Robinette Biden Junior (ha tra figli, due trasformano lo staff presidenziale in un gruppo di dalla prima moglie scomparso in un incidente pompieri che accorrono a spegnere pericolosi in- stradale nel 1972 subito dopo l’elezione a senatore cendi. Ci sono state gaffe di tutti i tipi: dall’ enfa- e una dalla seconda), è stato il modo di affrontare tico invito ad alzarsi per raccogliere un applauso l’esperienza al fianco del presidente. A lui è tocca- rivolto a un fedele democratico che però era in se- to, primo nella storia dei vice presidenti a entrare dia a rotelle, fino alla definizione della Russia come alla Casa Bianca non pensando al modo di avere uno Stato grande “zoppicante e umiliato” al termi- 12 Wow continua da pagina 12 ne di una visita in Ucraina e in Giorgia che aveva- indicando al presidente la via di ridurre l’impegno no lo scopo di controbilanciare le preoccupazione e concentrarsi con poche forze speciali nella caccia dei due Governi per il viaggio di Obama a Mosca. a Osama Bin Laden e ai membri di Al Qaeda. Del Ma le intemperanze verbali del soldato Joe non resto, sulla guerra Biden ha avuto posizioni non hanno mai oscurato la dedizione del vice presiden- scontate nel corso della sua vita. Giovane ai tempi te verso Obama. Anche per lui hanno messo subito del Vietnam si disse contro, ma “non per questioni in chiaro che i due tentativi morali, solo perché era una guerra (1998 e 2008) di cercare la no- stupida”. Votò contro l’intervento di mination presidenziale non si Bush senior in Iraq del 1991, mentre sarebbero mai ripetuti con la disse, si a quello di Bush junior del candidatura 2016, quando Oba- 2003. Ma si pentì e lo ritenne un erro- ma (dopo un ancora ipotetico re; poi cambiò idea appoggiando il secondo mandato) non potrebbe surge del 2007. Approvò invece l’in- più aspirare ala Casa Bianca. Il vasione dell’Afghanistan dopo l’at- vice presidente sa che il successo tentato alle Torri Gemelle. Fighting del suo comandante è anche il Joe viene indicato da tutti come un suo successo, come al tempo liberal moderato e pragmatico che ri- stesso la disfatta politica della Casa Bianca né può conosce il diritto di scelta ad abortire per le donne fare la prima vittima del crollo. Per questo Joe Bi- e ha sempre chiesto di regolamentare il possesso den interpreta fedelmente il ruolo che gli è stato delle armi. Da senatore ha ricevuto larghi consensi assegnato e che lui ha approvato. Un esempio? L’I- per occupare due poltrone prestigiose: capo della raq: Obama era Presidente da pochi mesi e l’Iraq commissione giustizia e più tardi di quella che si era un problema grosso quanto quello dell’ Afgha- occupa della politica estera. Non poteva poi che nistan, così al termine di una riunione il Presidente essere lui l’inviato speciale di Obama presso la disse al suo Vice: “Da domani ti occupi tu dell’ Middle Class e l’America del piccolo business ha Iraq”. E Biden si è comportato come una scolaro spiegare quanto sia stata positiva la scelta di spen- ligio al suo dovere: un viaggio al mese in quell’aria, dere quasi 800 miliardi di dollari per far ripartire il quattro luglio, la festa dell’Indipendenza, tra- l’economia e i risultati che si sono (non tantissimi scorso a Baghdad al giuramento dei soldati arruo- i contradditori). Biden gira da mesi tutto il paese lati volontari che ricevevano la cittadinanza ame- come un venditore porta a porta e la sua presenza ricana, il colloquio con tutte la fazioni per galvanizza le platee della provincia e forse il suo scongiurare la guerra civile. Obama ha avuto tota- successo, che non ha mia oscurato il ruolo di Ba- le fiducia in Biden: forse un altro Presidente non si rack Obama, ha creato non poche invidie e qual- sarebbe comportato così, sapendo che solo pochi che preoccupazione, ha cominciare da quella che mesi prima Biden aveva mandato ai giornali un la promessa di stare lontano dalla corsa presiden- articolo per sostenere la necessità di dividere l’Iraq ziale del 2016 sia solo un modo di non agitare le in tre per dare a Sciiti, Sunniti, e Curdi la rispetti- acque. In un’America che fatica ad uscire dalla cri- va area di influenza. Nella sua missione in Medio si e che ha davanti a se lo spettro di una seconda Oriente Biden ha aiutato le fazione a trovare un recessione resta l’interrogativo se Biden sarà sem- compromesso, evitando l’errore che l’America pre la soluzione dei problemi per Obama o diven- spesso ha fatto di volere imporre agli altri quello terà un problema per il presidente. Molto dipende che ritiene sia un giusto compromesso. Oltre che da quale sarà il risultato delle elezioni di novembre loquace con tendenza alle gaffe, il vice presidente con le quali si rinnoverà la Camera dei rappresen- è conosciuto per la sua sincerità anche se stiamo tati una parte del Senato e una trentina di gover- parlando di un politico di carriera e dunque il con- natori. Biden si è detto sicuro del risultato: “I de- cetto va preso in senso relativo. Il 22 marzo scorso, mocratici avranno la maggioranza”. Se così sarà il giorno in cui è stata firmata alla Casa Bianca la suo fiuto politico rappresenterà un’arma in più per riforma sanitaria, a microfoni aperti e mostrando la Casa Bianca. Se accadrà il contrario e i demo- tutta la sua soddisfazione h a esclamato: “que- cratici perderanno voti e seggi, è probabile che la sto è un grande, fottuto risultato”. Del suo parlare storia del ticket Obama-Clinton nel 2012 non sarà senza censure hanno avuto esperienza diretta non più da considerarsi il temporale politico di questa solo il presidente, ma tutti quelli che hanno parte- estate. cipato alle dieci riunioni per discutere se in Afgha- nistan andavano inviate altre decine di migliaia di soldati, del segretario di Stato Hillary Clinton a di Antonio Carlucci (articolo pubblicato quello alla Difesa Robert Gates, al capo della Cia il 9 settembre 2010 sul periodico L’espresso) Leon Panetta. Biden si è detto sempre contrario, Wow 13 A LEZIONE DI SINDACATO el numero precedente, Wow ha iniziato un ascoltandoli e cercando di capire quello che vole- percorso con l’intento di analizzare il mon- vano. Sindacato è collettività, insieme dobbiamo Ndo del lavoro nelle sue sfaccettature: con- scegliere un percorso! Secondo Lei i sindacati seguenze e cause della crisi economica, scetticismo stanno adempiendo al loro ruolo? dei giovani e situazione attuale. Abbiamo deciso Questa domanda bisognerebbe porla ai segretari di proseguire per questa strada, organizzando un nazionali delle varie sigle. Posso solo dire che la forum con Armando Valiani, segretario dell’Ugl - segreteria nazionale ha il compito di tracciare le li- Chimici Latina. A moderare il convegno, Cristina nee guida, poi sono le varie delegazioni che devono Vellucci e Gennaro Ciaramella. L’incontro, orga- rispettare e lavorare su queste indicazioni. Quale nizzato dal nostro direttore responsabile Raffaele peso ha il sindacato da Lei diretto a livello pro- Vallefuoco, ha registrato la partecipazione di molti vinciale? In casa Ugl c’è grande soddisfazione a ragazzi, dimostrazione dell’interesse al tema “la- proposito di quest’argomento. Siamo l’unico sin- voro”. dacato ad essere cresciuto del 10% su base provin- Dal ruolo del sindacato alla situazione attuale in ciale. Al di là del settore chimico-farmaceutico provincia, passando attraverso scioperi, manife- può farci un quadro sulle situazioni aziendali stazioni e condizione generale del paese, è questo il più critiche in provincia, casi simili alla Nexans percorso disegnato dai moderatori. o vere e proprie difficoltà create dalla crisi? Pri- ma di occuparmi del settore chimico-farmaceutico, Cos’è per lei un sindacato e cosa dovrebbe fare? ero impegnato nel campo alimentare. Il sindacato Il sindacato è uno strumento in mano ai lavoratori. deve essere flessibile, intervenire, anche dove ci Essi devono utilizzarlo correttamente sfruttandolo sono solo pochi lavoratori perché dietro ad ognuno nel migliore dei modi. Solo così riusciranno ad ot- di essi vi è sempre una famiglia. Si è ambasciatori tenere buoni risultati. di una crisi. Imq rifiuta le strutture della Nexans, Lei proviene dallo stabilimento Nexans di La- dicendo che sono inadeguati, Mixer non è del tut- tina. Qual era ed è la sua importanza come sito to simpatica hai sindacati. Vetreco offre dei posti industriale e come mai si è deciso di chiudere? ma che non sono immediati; c’è una possibile so- Sono ancora un dipendente Nexans, anche se sono luzione che non gravi troppo sui lavoratori?

Forum Lavoro e Territorio e Lavoro Forum segretario di un sindacato. Ho cominciato come Diciamo che tutte queste “soluzioni” non sono pro- operaio ma mi sono sempre interessato alla tutela prio adeguate a quello che è il volere dei lavorato- dei diritti dei lavoratori. La situazione all’interno ri. Nel concreto, mancano aziende per collocare la dello stabilimento di Latina la conosco perché l’ho stragrande maggioranza dei lavoratori giacché pur vissuta in prima persona. Si è deciso di chiudere accordandosi con queste imprese, gli operai assun- perché era la soluzione meno gravosa poiché l’im- ti sarebbero pochi rispetto ai disoccupati attuali. pianto di Borgo Piave e di Battipaglia erano una Quando gli ammortizzatori sociali termineran- delle poche garanzie di occupazione per i cittadini no, cosa succederà? La crisi è già cominciata del posto e perché Latina era la soluzione meno oppure arriverà quando la cassa integrazione dannosa per la Nexans. Come vede l’Ugl la situa- terminerà? Avete perfettamente centrato il pun- zione Nexans a Latina? Che cosa ha fatto e cosa to fondamentale della questione. Sarà allora che si propone di fare? Come sindacato abbiamo cer- si toccherà il fondo. Il periodo brutto, quello vero, cato di portare avanti un discorso di continuità. deve ancora arrivare! In due anni ottomila posti di Nello stabilimento di Latina eravamo due iscritti lavoro persi nel settore farmaceutico, nessuno ne all’Ugl, ora siamo ottanta. Questo perché abbiamo ha mai parlato. Peggio dell’Alitalia, ma nessuno – sempre giocato a carte scoperte con i lavoratori, ripeto – ne ha mai parlato. LAVORARE è UN DIRITTO DOVERE

articolo 1 della Costituzione enuncia “L’Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro”. L’ Lavoro: diritto e dovere di tutti, in quanto dobbiamo contribuire allo sviluppo del nostro paese e avere la possibilità di vivere dignitosamente. Il problema della disoccupazione è associato quasi sempre alla crisi economica mondiale. Certo, è così. La corruzione, però, non incide sull’andamento del lavo- ro? Chi ha qualche “aiutino” passa avanti a quelli che provano a farsi largo onestamente nel mondo del lavoro e, non vedendo riconoscere le proprie capacità, decidono di andare all’estero. Oltre al danno la beffa; in Italia rimangono i mediocri e il paese regredisce dal punto di vista sociale, economico ed intellettuale. Le grandi menti vanno all’estero, contribuendo allo sviluppo delle nazioni in cui vanno a

Analisi lavorare. Perché dobbiamo farci male da soli? 14 Wow di Cristina Vellucci e Gennaro Ciaramella Geremia Mancini segretario confederale Ugl d’Abruzzo

Il ruolo di una organizzazione sindacale nel contrasto alle mafie Lettera aperta di un sindacalista ai giovani di buona volontà

itengo da sempre che e soprattutto dei giovani. Quan- una Organizzazione Sin- do le aziende, i piccoli impren- Rdacale, oltre che a quei ditori, i commercianti, debbono “compiti” che sono sicuramen- subire il “pizzo”, è inevitabile te irrinunciabili, e tra questi la che poi tutto, non solo ne risen- presenza nelle fabbriche, nelle ta ma si dequalifichi la qualità aziende, la tutela dei diritti e dei della stessa vita. Quando intere lavoratori, le rivendicazioni e le Amministrazioni Pubbliche sono conquiste per un mondo del la- sotto tutela non già dello Stato voro sempre più giusto, debba ma di ben altri poteri, quando anche guardare oltre. Per que- gli appalti vengono gestiti im- sto, non da oggi, ho ritenuto che propriamente, quando le aree di guardare con attenzione, con ri- urbanizzazione nascono non già Geremia Mancini spetto ed anche, se possibile, con dove dovrebbero ma dove con- passione, a quegli uomini che viene ai soliti noti, quando, con tamenti, cambiano le strategie, quotidianamente, in disprez- tutto questo, si scoraggia l’arrivo ma non cambia l’obiettivo, quel- zo della loro vita, si adoperano della nuova imprenditoria, il Pa- lo del delinquere a danno della verso i fenomeni malavitosi. Non ese si impoverisce, indietreggia, gente. Anche per questo, certo a caso, in Abruzzo, sin da quel flette e rischia di morire. Per tut- non solo per questo, ci troviamo lontano e tragico 19 luglio del to questo lo Stato ha l’obbligo, nella colpevole e sgradevole si- 1992 nasceva la “Giornata della noi tutti abbiamo la missione, tuazione che per la prima volta Legalità”, non solo per non di- di ricacciare indietro il fenome- i padri consegnano ai propri figli menticare ed i no criminale e con esso tutte le meno diritti, meno tutele e pres- ragazzi della sua scorta, ma per connivenze che a lui si legano. soché nessuna possibilità di so- attualizzare ogni giorno di più il Il sindacato deve, per parte sua, gnare il proprio futuro. Ma fino messaggio che ci consegnavano avere il coraggio della denuncia, a quando ci saranno associazio- con il loro martirio. E’ innegabile come quello della sensibilizza- ni come la vostra, riviste come peraltro che dove vi è criminalità zione delle coscienze, e questo la vostra e ragazzi come voi, la organizzata, si chiami mafia, ca- deve farlo sempre e in ogni dove, speranza non muore e anzi si ali- morra o ‘ndrangheta, poco cam- questo lo deve fare al Sud ma lo menta. In bocca al lupo a voi e a bia, il lavoro perde, e natural- deve fare anche al Nord perché chiunque sente come missione il mente insieme a lui perdono la oramai chi delinque è ovunque, non accettare che uomini possa- libertà e la dignità dei lavoratori cambiano i visi, cambiano i por- no schiacciare altri uomini!

di Cristina Vellucci e Gennaro Ciaramella Wow 15 Un nuovo slancio nel contrasto alle criminalità organizzate. La proposta Nuova riorganizzazione e una sezione distaccata della di Raffaele Vallefuoco Dia nel Lazio Meridionale “Torno per l’ennesima volta a parlare della questione criminalità nella pro- Nuove voci a sostegno vincia di Frosinone. Ormai è accertato dalle inchieste svolte, dagli atti pro- cessuali che le mafie da anni si interessano al territorio Si aggiungono nuove voci Ciociaro, considerato una vera e propria cassaforte ed un rifugio sicuro per alla proposta di istituzione le latitanze. E’ questa la differenza tra questa provincia e quella di Latina, ossia, qui non ci sono stati ancora episodi di di una sezione distaccata violenza, anche se non mancano eventi inquietanti come gli incendi ad at- della Dia nel Lazio Meridio- tività commerciali, mentre a Latina, oltre agli investimenti, è esplosa la nale. La prima è rappresen- violenza contrassegnata anche da efferati omicidi e, negli tata dalla Silp – Cgil Frosi- ultimi tempi, da pesanti intimidazioni nei confronti degli investigatori, che none, la quale per bocca di stanno facendo il loro lavoro senza paura e con risultati eccezionali. No- nostante tutto, i rappresentanti istituzionali che si sono succeduti in questi Marco Gallo, membro del anni, sia a Frosinone che a Latina hanno fatto di tutto per sdrammatizzare, direttivo provinciale, saluta sarebbe meglio dire, per ignorare quanto accadeva sotto i loro occhi, provo- favorevolmente la proposta cando un danno enorme all’attività di contrasto alle mafie, causando, come che abbiamo rilanciato a a Frosinone, un vero e proprio indebolimento dell’intero sistema sicurezza. partire dalla deliberazione Quanto accaduto col DM 55 del 2003 ne è un esempio. Ma la reazione del Consiglio straordinario violenta delle organizzazioni criminali all’attività di contrasto svolta attual- mente a Latina, grazie ad un Questore che non si è tirato della Regione Lazio del 22 indietro dall’affermare quanto sia profonda la penetrazione delle mafie in gennaio 2009. La seconda quel territorio, attesta come queste fossero abituate ad agire indisturbate tessera del mosaico che stia- in passato. A Latina finalmente si è rotto il muro del silenzio ed i risultati mo componendo, invece, è si stanno vedendo; arresti, sequestri per milioni di euro alla criminalità rappresentata da Salvato- organizzata, danno la misura del lavoro che finalmente possono svolgere e stanno svolgendo le forze di polizia. A Frosinone questo ancora non accade re Lapenna, giovanissimo ed il processo di depauperamento degli organi investigativi non è ancora esponente del Pd provincia- cessato. In Questura persino gli archivi sono allo sfascio, la Divisione Anti- le che recentemente, qua- crimine, fondamentale nella lotta all’illegalità, continua ad essere ridotta a le candidato alla segreteria serbatoio per i soli servizi di ordine pubblico, i provinciale del partito, ha Commissariati, che dovrebbero svolgere il ruolo di sensori sul territorio, inserito nel suo programma sono afflitti da carenze di ogni genere e gli organici degli uffici investigativi sono carenti. Una condizione inaccettabile, figlia del silenzio e della politica l’istituzione della Dia nel negazionista di questi anni portata avanti anche da certi prefetti che, però, sud della regione. Entrando, non si sono sottratti dal praticare il clientelismo persino nella concessione in particolare, nel merito dei del “cavalierato”. In tale contesto, l’istituzione di una sede distaccata della due interventi bisogna sot- DIA, così come proposta da più parti, sarebbe certo un segnale positivo, tolineare che il parere del anche se sarebbe fondamentale, nell’ambito di una generale riorganizza- zione ed un complessivo rinnovamento della classe dirigente, potenziare gli sindacato di polizia si ag- organismi investigativi territoriali. Siamo già in grave ritardo, ma ancora si giunge a quello già espresso può fare molto per arginare l’invadenza della criminalità organizzata, che dall’omologo pontino. In en- finora ha potuto giovarsi dei troppi negazionisti per consolidarsi ed infetta- trambi gli interventi, però, re l’economia di questo territorio”. emerge si la necessità di una di Marco Galli sezione distaccata della Di- FROSINONE il 27/11/2010 membro del direttivo della silp Cgil rezione investigativa anti- I favorevoli mafia, ma più in generale il La Dia concepita da è espressione di modernità nella lotta contro la mafia. Permette infat- bisogno di un rafforzamento ti di avere una visione completa e di analisi del feno- del comparto sicurezza. Più meno mafioso. (Salvatore Calleri) mezzi e più uomini man- dano a dire gli agenti. Per quanto riguarda, invece, La- “La richiesta di istituire una sezione staccata della Dia penna ci auguriamo che si a Latina o a Frosinone nasce da queste considerazio- faccia portatore di tale pro- ni. La mafia non si combatte semplicemente facendo posta all’interno del Partito girare qualche pattuglia in più nel territorio o metten- do due videocamere di sorveglianza. Essa va colpita Democratico e più in gene- nei suoi interessi economici”. (Luisa Laurelli) rale nell’ambito provinciale, considerando la genuina di- sponibilità dimostrata. Saluto con favore la proposta per la creazione di un ufficio Dia nei nostri territori, auspicando nel contempo, un raffor- zamento in uomini e mezzi per i servizi di vigilanza ordinaria. (Luigi Fattorini – segretario Silp – Cgil di Latina) 16 Wow di Raffaele Vallefuoco Kevin, una testimonianza che grida alla nostra coscienza eco del do- in possesso di un permesso di reno, ma il futuro è incerto: “Mi lore dei fra- soggiorno, grazie alla condizio- piace l’Italia, e vorrei restarci, L’ telli africani ne di rifugiato politico. Tra un ma ho un permesso di 6 mesi, e ci giunge come un misto di italiano e di inglese mi dopo?” si interroga tra un misto ronzio dal continen- racconta la sua storia: “Vengo di paura e speranza. “Ho biso- te nero; lontano, im- dalla Nigeria, un paese che non gno dei documenti, I need do- percettibile. Quasi conosce una democrazia come cuments” mi dice mentre va via. un disturbo per l’opulenta quo- la vostra. Ci sono parecchi pro- Una testimonianza che grida alle tidianità occidentale. Tuttavia, blemi politici”. Non entra nel nostre coscienze, chiedendoci quando le strade di un giovane merito di questi ‘problemi’, ma consapevolezza e partecipazio- venditore di calzini e quella di dopo la mia insistenza mi spie- ne, in fondo siamo abitanti della un ragazzo italiano si incrocia- ga: “Scontri tra mussulmani e stessa ‘casa’. no, quell’eco diventa un grido cristiani” taglia corto. Poi, forse di aiuto. Incontro Kevin a For- cogliendo la mia espressione in- mia, lungo via Vitruvio. Quan- curiosita, continua: “Mio padre do l’avvicino cerca di propinare era un pastore, ed è stato ucciso calzini ad un giovane come me. negli scontri. Nel mio paese sono Ho sempre pensato che questi state distrutte la chiesa e le case. ragazzi non vendono intimo, ma Io sono stato costretto a scappa- dignità. Dispensando sorrisi e re per salvarmi la vita”. Un fuga mai rancore Kevin è da due anni che lo ha portato in Italia, pas- in Italia e ventotto al mondo. E’ sando per Lampedusa. Ora è se-

di Serena Alborghetti Nigeria: tra nord e sud La Nigeria è il paese dell’Africa con il più alto numero Ha cercato anche di risollevare la situazione economica di abitanti. Ai tre gruppi etnici principali: Haussa-Fu- del paese, comunque imbrigliata dalle gerarchie militari lani, Ibo, Yoruba appartiene solo il 57% della popola- che continuano ad avere potere nella vita politica e dalle zione, il resto è composta da una miriade di differenti compagnie petrolifere straniere occidentali. La povertà etnie, circa 300, con altrettante lingue. Quella ufficiale è estrema, ma l’Islam, quando non degenera nella fol- è l’inglese. Il paese si divide in due parti: il nord povero lia integralista, ha saputo creare una struttura sociale e mussulmano e il sud più ricco e cristiano, nel quale protettiva e coesa mentre nel sud cristiano proliferano risiedono le ricchezze del sottosuolo, di cui ben pochi le sette di varie chiese e i nuovi profeti trovano terreno usufruiscono. Il gruppo mussulmano Haussa-Fulani del facile in un tessuto sociale disgregato fra gente che chie- di Marco Galli nord risulta da una fusione dell’etnia Haussa, sedentari, de solo un po’ di speranza. Nella cultura mussulmana membro del direttivo della silp Cgil commercianti e dei Fulani, ex nomadi e pastori; ma in chi è povero accetta la sua situazione perché considera generale, anche le altre etnie principali sono il risultato che è stato dio a decidere e se dio vorrà potrà esserci un dell’aggregazione di etnie. Vari cambi di potere e colpi cambiamento. Chi è ricco ringrazia dio per questo e si di stato si sono succeduti in Nigeria dalla data dell’indi- sente in dovere di aiutare chi è meno fortunato. L’aiuto pendenza nel 1960. Il potere è stato perlopiù gestito da ai poveri è scrupolosamente rispettato. Una volta l’anno militari mussulmani fino al 1999 quando è stato eletto i commercianti, rispettando il corano, fanno l’inventa- presidente l’ex generale Olusegun Obasanjo, cristiano rio della loro merce e devolvono il 2% ai poveri. Tutto di etnia Yoruba. Come reazione alcuni stati del nord, questo genera minori contrasti all’interno della società. mussulmani, hanno sfidato la costituzione instaurando Sono stata più volte al nord della Nigeria, la prima volta la legge islamica o sharia. Hanno fatto seguito diversi l’ho attraversata in auto andando verso il Camerun in scontri tra cristiani e mussulmani con migliaia di mor- un lungo viaggio fatto con mia sorella. In Niger tutti ti. La Nigeria è sempre stata terreno di scontri religiosi ci avevano assolutamente sconsigliato di attraversare il soprattutto al nord ed etnici al sud che provocano un sud del paese. Posso dire che come donna non ho mai numero agghiacciante di morti. La violazione dei diritti avuto problemi. Troppo spesso si mette sotto accusa umani impera ovunque. Obasanjo, sostenuto dagli Stati l’Islam e chi è mussulmano viene considerato come un Uniti, ha fatto qualche tentativo di miglioramento pro- potenziale terrorista. Colpevole non è la religione, ma mulgando una Costituzione e rinforzando la libertà di l’uso che ne fanno gli uomini travisandola al solo scopo informazione, anche se vi sono ancora delle restrizioni. di conquistare un potere. Wow 17 www.erminiodinora.com

Spett.le Ente Parco Regionale Riviera di Ulisse c.a. dott. Cosmo MITRANO

Egregio Commissario, desidero complimentarmi con Lei per una nomina di così grande rilevanza. In considerazione del momento complesso che sta attraversando la “politica” turistica e ambientale nella provincia di Latina, sono certo che saprà rilanciare il ruolo centrale del Parco e dei Comuni rivieraschi che in esso ricadono. Ribadisco la proposta di inserire un pescatore professionale all’interno del piano di gestione del Parco stesso, e ciò in quanto vi sono comprese aree marine di importante interesse, attorno alle quali promuovere e implementare le attività di pescaturismo, ittiturismo e turismo sociale, da intraprendere con le scuole e con gli Enti. Certo di una fattiva collaborazione, porgo distinti saluti. Erminio Di Nora www.erminiodinora.com FAREASSIEME : Una porta d’accesso per accrescere risorse e competenze

associazione Iter di Minturno da alcuni anni ha Aiuto e utenti e familiari esperti del Servizio di salute partecipato ed organizzato esperienze legate al mentale di Trento.La partecipazione è aperta a Utenti L’ principio ispiratore del FAREASSIEME. dei servizi di Salute mentale e loro Familiari, Volonta- Pertanto, ha proposto al gruppo Insieme per la solida- ri, Cittadini interessati, Medici, Psicologi, Educatori ed rietà ed al Centro di Salute mentale di Formia di colla- Infermieri di area psichiatrica, Tecnici della riabilitazio- borare ai fini di un corso di fareassieme proprio a Min- ne psichiatrica, Assistenti sociali.Secondo un moderno turno.Il corso, analogo a quelli tenuti in approccio ai problemi psichiatrici la salute mentale va tutta Italia ed all’estero (recentemente in Cina su invito considerata come un bene collettivo, nella cui gestione delle autorità cinesi) si propone di creare un laboratorio ciascun membro della società deve essere coinvolto per interattivo in cui facilitare un incontro costruttivo tra dare il proprio contributo. L’approccio della Psichiatria operatori, familiari, utenti, al disagio psichico è infatti di tipo integrato: oltre a te- volontari in modo da stimolare la nascita di iniziative rapia farmacologica, sostegno psicologico, intervento nel campo della salute mentale. Saranno conduttori del riabilitativo/risocializzante riteniamo indispensabile il corso, oltre al Dott. Renzo De Stefani, un membro del coinvolgimento propositivo delle Associazioni dei fami- Coordinamento nazionale dei gruppi di Auto Mutuo liari di pazienti psichiatrici.

Con il patrocinio AUSL Latina – Provincia di Latina – Comune Ore 9,00-10,00 Il fareassieme in salute mentale: teoria e di Minturno – CESV Formia pratica In collaborazione con Insieme per la solidarietà ASSOCIAZIONE ITER ONLUS Ore 10,00-11,00 Il sapere esperienziale di utenti e familiari MINTURNO Ore 11,30-13,00 Discussione plenaria 3 e 4 DICEMBRE 2010 Ore 14,00-15,00 Domande di chiarimento (gli ‘esperti’ FAREASSIEME: FORMAZIONE UTENTI FAMILIARI ESPERTI rispondono) corso introduttivo Comunità Maricae, Sala Riunioni - Pal. C Ore 15,30-17,00 Gruppi autogestiti Via Fontana di Voza, 10 Ore 17,00-18,00 Discussione sulle conclusioni dei gruppi MINTURNO (LT) autogestiti Nella salute mentale italiana da molti anni si sono diffuse e radicate esperienze di mutualità a partire dai gruppi di auto mutuo aiuto offerti a persone con disagi specifici e ai loro familiari. Durante il corso sono previsti spazi dedicati alle testimonian- ze di utenti, familiari, operatori e cittadini che hanno matura- to esperienze di mutualità e di fareassieme e che sono attivi nel territorio. Nelle pratiche del ‘fareassieme’ del Servizio di salute mentale di Trento si sono radicate a partire dal 1999 svariate iniziative che hanno contribuito nel tempo a radicare l’approccio e a Sabato 4 dicembre renderlo sempre maggiormente fruibile da parte di utenti e Ore 9,00-11,00 Testimonianze di Utenti e Familiari familiari. attivi in esperienze del fareassieme Proiezione di filmati ad hoc Per la partecipazione al corso è richiesto un contributo onni- Ore 11,30-13,00 Discussione plenaria comprensivo di € 10,00. Ore 14,00-15,00 Domande di chiarimento (gli ‘esperti’ Per iscrizioni ed informazioni: d.ssa A. Grilleni – d.ssa G. rispondono) Grottola 0771-6612324 - d.ssa R. Tomao 0771-6612513 Ore 15,30-17,00 Gruppi autogestiti Per approfondire: www.leparoleritrovate.com o Ore 17,00-18,00 Discussione sulle conclusioni dei gruppi www.fareassieme.it autogestiti. PROGRAMMA Conclusioni del Corso Venerdì 3 dicembre Ore 8,30-9,00 Iscrizione e saluti Direttore Generale Asl dr. Testa Direttore DSM dr. Carfagna Sindaco di Minturno dr. Galasso

18 Wow di Giovanni Bove Formia ricostruzione e sviluppo Il fornaio Ciro Solis (1907 - 1994) LA PRIMA GESTIONE AMMINISTRATIVA

Il pane veniva fatto dal fornaio di Mola Ciro Solis e portato ogni mattina agli spacci dai figli di Luigi detto “Gigino”, e Pompeo. La farina americana, e sottilissima, era faticosa da lavorare a mano, ma i nostri bravi fornai ne sapevano ricavare pagnotte così soffici, cresciu- te e profumate, da strabiliare lo stesso Gover- natore Alleato. Giorni di intenso lavoro furono quelli per tutti, ma in special modo per il gruppo di volenterosi guidato dal prof.”Mimi” Versaggi, perché i bi- sogni erano molteplici e impellenti. Si doveva ripristinare al più presto l’acquedotto, gli uffici comunali per gli impiegati alle prese con le tes- sere annonarie e col censimento dei quasi 4500 sfollati che man mano rientravano dai vari pa- esi: bisognava registrare i nati, i mutilati, i re- nominò dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale duci, gli invalidi civili di guerra e i circa mille il fratello Pasquale, unico ingegnere del luogo in morti e dispersi dei nove mesi di sfollamento. quel triste frangente. Gli fu dato ance l’incarico di Occorreva al più presto bonificare la costa, il redigere e presentare al più presto un Piano Rego- porto e la città dalle mine, dalle bombe ine- latore di tutto il territorio comunale “ constatata la splose, dai proiettili, dai cannoni e dai carri ar- necessità impellente della ricostruzione della città mati sventrati. Era dovere cristiano dare anche e tutti i suoi bisogni creati da questa eccezionale onorata sepoltura ai numerosi soldati tedeschi situazione “. caduti durante l’avanzata degli anglo-america- Il Piano Regolatore fu vistato il 13 giugno 1944 da ni. Per troppo tempo erano rimasti insepolti e Tel Burbury, Maggiore del Governo Militare Alleato ignorati. incaricato degli affari civili, che lo aveva richiesto La guerra, con le sue leggi spietate, alla mia ge- espressamente. nerazione aveva rubato la purezza, l’infanzia, La galoppante inflazione avuta in seguito alla l’adolescenza; agli adulti aveva tolto l’amore enorme quantità di Am-Lire in circolazione, ave- per i più deboli, il bisogno del soprannaturale, va ridotto notevolmente il potere d’acquisto e, per la grandezza del valore del silenzio. esplicito ordine Alleato, per tutelare i salari, le pa- Data l’urgenza del momento, nella riunione del ghe mensili al personale comunale in servizio furo- 24 maggio 1944, il Sindaco Tommaso Testa no maggiorate del 70%. Per dare lavoro ai numerosi disoccupati, si forma- rono squadre di operai per rimuovere le macerie dalla via Vitruvio, dalla traversa S. Teresa, da “ Piazza Marconi “, dalla via Rialto Ferrovia, per collegare il centro con lo scalo ferroviario ridotto ad un ammasso informe di ruderi e di ferraglia contorta. Accantonati accuratamente mattini, pietre di tufo, travi, tegole, inferriate e tutto ciò che poteva essere impiegato per il ripristino delle case, i calcinacci venivano scaricati con le carriole nella scarpata di Sarinola, alle spalle di “Piazza della Vittoria”. Ven- nero sepolti così definitivamente i criptoportici che

Giovanni Bove Giovanni affacciavano sulla spiaggia sottostante.

continua...

Wow 19 lo scaffale di Raffaele Vallefuoco in collaborazione con la Mondadori di Enza e Riccardo Campino bellezza Giustizia e Giustizia e Bellezza specchio di una realtà nella quale, proprio etica ed estetica. Una dicoto- in funzione di questa dicotomia mia inscindibile per una società civile, i reati si approssimavano migliore. E’ questo il messag- allo zero. Qui il vero deterrente gio che promana da “Giustizia sociale era rappresentato dal e Bellezza”, ultima fatica let- controllo dei membri della so- teraria di Luigi Zoja, stimato cietà. La vergogna costituiva un psicanalista e accreditato scrit- freno per reati e delinquenza. tore, il quale, penna in pugno, Oggi, invece, l’indifferenza e la ha realizzato un vero manifesto globalizzazione finanziaria han- civico per il riscatto della nostra no creato una sorta di depenal- comunità. Un testo che ha pre- izzazione dei reati, riconducendo sentato a Formia, nell’ambito tutto ad un’introspezione indi- della rassegna editoriale Libri viduale. Insomma un libro che Sulla Cresta dell’Onda organ- può destare le coscienze e il cui izzata dalla Tuttilibri di Enza nucleo fondante ha un punto di e Riccardo Campino. L’analisi contatto con la teoria sociologica dello scrittore, già presidente dei vetri rotti, secondo la quale dell’associazione internazionale se un quartiere è lasciato nel più di psicologia analitica, muove completo disagio, questo non dalle dinamiche che hanno con- produrrà altro che delinquenza. dotto all’abbruttimento della Se, invece, coltiviamo il verde nostra società. Punto di partenza pubblico, preserviamo il terri- di questa disamina, ovviamente, torio dagli abusi edilizi, questo sono gli antichi greci, coltiva- tenderà ad arginare i fenomeni tori del bello inteso come giusto: di delinquenza. Una difesa nat- esempio alto di società che ha urale dalla penetrazione delle saputo creare un connubio spe- criminalità organizzate. ciale. La città - stato greca era

Il riscatto delle genti di Gela, e gli è valsa, a poche ore dall’inse- con loro quello dei siciliani, pas- diamento, una minacce di mor- sa attraverso il sindaco antima- te, alla quale ha voluto risponde- fia Saro Crocetta, il comunista di re indicendo gare d’appalto solo Dio, e il suo modus operandi: il alla presenza delle forze dell’or- metodo Crocetta. Oggi è diven- dine. Ma Crocetta è questo ed tato eurodeputato del Partito altro. Nella guida del comune Democratico, certo, ma non si siciliano si è imbattuto anche nel potrebbe capire il suo “successo” pallone. Ma anche in questo set- senza conoscere la storia e il suo tore è riuscito nell’impresa di cu- impegno contro la mafia. In “Io cire una nuova squadra tutta co- ci Credo”, pubblicato nel 2002 struita sulla Legalità, scacciando dalla Dipple Edizioni di Firen- la vecchia dirigenza e imponen- ze, l’ex sindaco di Gela, in una do il suo metodo. Insomma la piacevole conversazione con Ser- dimostrazione gio Nigrelli, ricorda le tappe più che credere nel importanti che lo hanno spinto rinnovamento a credere in una Gela libera dal e nella Legalità racket e da una classe dirigen- paga. te collusa. Le cose per lui sono bianche o nere, gli uomini buoni o cattivi. Un’“intransigenza” che Il sogno di Rosario Crocetta lo scaffale bis in collaborazione con la Mondadori di Enza e Riccardo Campino

rriva in questi giorni in libreria ‘ndrangheta sia diventato quasi mare di Germania. Spiega poi che made in Germany di Giuseppe Lumia e Orfeo cosa è successo nella Locride dopo il delitto Fortugno, Notaristefano, un libro che ripercorre i circuiti facendo il punto sul processo, con un contributo di Ma- a doppio senso di circolazione tra la provincia ria Grazia Laganà, la vedova di Fortugno, oggi parla- diA Reggio Calabria, la Locride in particolare, e la grande mentare del PD. Un capitolo del libro si intitola: “San Germania. E’ la storia della ‘ndrangheta d’esportazio- Luca, Locri, Reggio Calabria, Milano, Francoforte, ne, di ‘ndrine nate in Calabria ed emigrate in Germania Stoccarda, passando per Casal di Principe”. Nulla è ca- e in altri Paesi europei, dove si sono radicate e infiltrate suale. Lumia e Notaristefano analizzano poi le trasfor- in settori vitali dell’economia. Non a caso, il sottotitolo mazioni della ‘ndrangheta dal 1992 agli anni 2000, il è “Come e perché la mafia calabrese è diventata la più suo ingresso nel potere politico ed economico dell’Italia, forte nel mondo”. Giuseppe Lumia, 50 anni, senatore, “un vero e proprio impero del male”, secondo gli autori. Internazionalizzazione delle mafie: componente la Commissione Parlamentare Antimafia, Sono poi descritte le nuove rotte della cocaina, feno- e Orfeo Notaristefano, 59 anni, giornalista e scrittore, meno mondiale controllato e gestito dalla ‘ndrangheta, raccontano la caduta del muro di Berlino e quel che mettendo in luce le azioni di contrasto della Direzione è successo da quella data, il 9 novembre 1989, in poi, Nazionale Antimafia. Il libro contiene tre tipi di rispo- fino ai nostri giorni. Un libro fortemente ancorato al ste allo strapotere delle mafie: l’evoluzione della legi- contesto europeo, che spiega slazione antimafia in Italia; l’azione della magistratura; i costi imprevisti dell’unifica- i movimenti antimafie. La proposta politica contenuta zione tedesca e come la Ger- nel libro è formulata nell’ultimo capitolo ed è rivolta mania dell’Est sia diventata al Parlamento Europeo perché adegui la propria legi- terra di conquista delle ‘ndrine slazione antimafia prendendo a modello quella italiana, calabresi. Fari puntati sulla che è la più avanzata al mondo. “Lo scopo è –afferma- strage di Duisburg del Ferra- no gli autori- creare uno spazio giuridico europeo con- gosto 2007, il libro di Lumia e diviso dagli Stati membri, che prenda a riferimento la Notaristefano racconta i viaggi Convenzione ONU, siglata a Palermo nel 2000”. Diversi ‘ndranghetisti Calabria-Ger- gli appuntamenti programmati nel sud pontino per la mania andata e ritorno, ma presentazione del lavoro, il calendario sarà disponibile racconta anche come lo Jonio nel prossimo numero di Wow. Buona lettura. arriva ‘ndrangheta made in Germany Nelle librerie del sud pontino l’ultimo lavoro del tandem Giuseppe Lumia – Orfeo Notaristefano

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Wow 23 Progetti di convivenza bis di Maria Scognamiglio -Micio...ti voglio tanto bene -Non so micia,forse mai.. -Anch’io micia,tanto...vedrai,sarà bello vivere insieme -E un figlio?io volevo i gemellini.. -Quando vivremo insieme? -Ma che sei matta?addirittura due?e come pensi di -Presto,molto presto,e metteremo su una bella casetta mantenerli?i figli costano,sai... -Un monolocale intendi... -Oh amore mio,che sconforto...io ho tanta voglia di -Si..ma lo arrediamo bene,con dei mobiletti carini fare,ma sembra tutto così lontano...io non so,ho tante -Ma micio,non abbiamo i soldi per comprare dei bei paure... mobili... -Ma tu mi ami amore mio? -Andremo da Ikea,lì troveremo qualcosa di carino,non -Si,ma questo amore costa tanti sacrifici e ho paure che un granchè,ma qualcosa di carino. prima o poi mi stancherò anche di amarti.. -E per l’affitto,come faremo?io devo mettere da parte i -E cosa faresti? soldi per il master... -Non so..probabilmente non sarebbe un granchè,ma mi -Ma ancora un altro master...sei sicura amore mio? adatterei.. -Ma si,è solo il terzo...Leo ne ha fatti già sei!..E -Non pensarci ora micia,è tardi,dormiamo che domani allora,come faremo? dobbiamo alzarci presto.. -E vabbè, vorrà dire che arrotonderò io...tanto al call -Non c'è neanche tempo per pensare,siamo così stan- center il fine settimana cercano persone.. chi... -Ma micio,tu non sopporti quel posto.. -Si ma domani saremo freschi e riposati e pronti a un -Si,ma si tratta solo dei fine settimana,10 ore al giorno è nuovo giorno...e anche se non sarà un granchè,ce la sopportabile,non è un granchè,ma si può fare. metteremo tutta e ce la faremo piacere,come sempre.. -Si ma...io ho libera solo la domenica..così non ci vedre- pensa che ci siamo io e te.. mo mai.. -E che ci sono tanti altri io e te,proprio come noi..ti amo -Il sabato sera,andremo a cena fuori tanto tesoro mio. -Ma esci alle dieci,sarai stanco morto... -Anch'io. -E vabbè,ordiniamo una pizza e mangiamo a casa,o al -Mi dai un bacio? cinese,che costa meno -Si.(la bacia)..scusa se non era un granchè,sono tanto -Ma se ti fa venire mal di stomaco...-Si lo so,non è un stanco... granchè,ma ci piacerà -Micio..quando avremo una casa nostra?

La redazione di Wow augura a tutti buon Natale, e felice anno nuovo!; Non te lo meriti, ma per la tua pubblicità per le tue continuovolerti ancora bene!!! a Un abbraccio e un bacio contattaci al numero dediche, affettuoso alla mia cara 3934719348 messaggi amica Miki . TVB Ely o auguri, scrivici a [email protected]

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