Rivista di cultura, (in)formazione e antimafia Sulle orme del giudice Caponnetto... n°2 novembre-dicembre 2010 anno 1 ISTITUZIONI POLITICA PROPOSTA I Vertici Amministrazione Dia nel Lazio dell’antimafia Obama: Meridionale, si ritrovano bilancio di medio si aggiunge un a Campi Bisenzio termine nuovo tassello all’interno all’interno all’interno Wow 1 Class action di Raffaele Vallefuoco Come un nipote che non ha conosciuto suo nonno, ma che ne respira ricordi ed emozioni attraverso chi lo ha con- osciuto, così noi giovani dobbiamo seguire la via maestra tracciata da Antonino Caponnetto. Un esempio di saggezza, cultura e compostezza dalla quale non possiamo deragliare. E’ nostro dovere coglierne l’eredità, attraverso i ricordi, gli aneddoti e le es- perienze di chi gli è stato vicino. Dalla Nonna Betta, sua compagna fedele, al procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, giudice a latere del maxiprocesso quando Antonino Caponnetto era giudice consigliere del pool antimafia, pas- sando per il presidente della Fondazione, Salvatore Calleri, suo braccio destro. Una precisa responsabilità che dobbi- amo coltivare in ogni ambito nel quale viviamo, quasi che l’esistenza del Nonno fosse la personificazione dello splendi- do monito lanciato cinquant’anni or sono da Martin Luther King quando invitava ad essere il meglio di quello che si è. Per questo non siamo voluti mancare all’appuntamento an- nuale della Fondazione Antonino Caponnetto. Per questo abbiamo voluto che protagonisti fossero gli studenti delle scuole superiori della Provincia di Latina. Condivisione ed entusiasmo sono state le chiavi del 14° Vertice Nazionale Antimafia della Fondazione. Riteniamo che la lotta alle criminalità organizzate debba declinare verso una nuova coscienza della partecipazione e della consapevolezza, ad ogni latitudine. E’ necessario che ciascuno di noi viva la quotidianità come un impegno a fare il bene. Per questo a quegli stessi studenti con i quali ho condiviso un viaggio di a/r con destinazione Campi Bisenzio dico che è neces- sario che comprendano l’importanza dell’impegno civile e 3 Una giornata con i Vertici politico. Di questo ne era consapevole anche il giudice Ca- dell’antimafia e con la ponnetto. Per questo, in un periodo nel quale la politica na- zionale, invischiata nelle lotte di palazzo, non offre esempi fondazione Caponnetto di leadership del coraggio, salvo pochi casi eroici, vogliamo guardare al presidente Barack Obama. La luce che sfavilla dal “Yes, we Can!” non è stata certo offuscata né dal voto di medio termine, né dalla crisi globalizzata e né tantomeno 10 Giro di boa per dalla Sarah Palin. Tornando, invece, ai lidi nostrani “Wow” l’amministrazione Obama: continua a rilanciare, nelle pagine che seguono, la proposta ma il sogno continua di istituzione di una sezione distaccata della Dia nel Lazio Meridionale. E’ un impegno che abbiamo assunto con i nostri lettori, e vogliamo rispettarlo. rivista di cultura, (in)formazione e 14 Forum Lavoro e antimafia del movimento territorio: a lezione generazionale di sindacato Class Action Anno I – N. 2 – Novembre-Dicembre 2010 Registrazione in corso di presentazione presso il Tribunale di Latina Direttore responsabile Raffaele Vallefuoco Progetto grafico e impaginazione Stephanie Valeriano 16 Un nuovo tassello Fumettista Marco Insero alla proposta Stampa di Dia nel Lazio Presso la Graficart di Penitro, Strada Provinciale Ausente Internet Meridionale: www.wowweb.it Fotografie interviene la Raffaele Vallefuoco e Dario Parasmo Silp – Cgil Le collaborazione esterne si ritengono a titolo gratuito. Tutti i testi sono riservati. La riproduzione è possibile a patto di cit- di Frosinone are Wow e il relativo autore. Si declina ogni responsabilità in relazione al materiale pubblicitario fornito dagli inserzionisti. IN QUESTO NUMERO CON NOI: Elisabetta Baldi Caponnetto – presidente onoraria della fondazione Caponnetto ; Salvato- re Calleri – presidente della fondazione Caponnetto; Walter Veltroni – deputato Pd; Antonio Carlucci – corrispondente 17 Dalla Nigeria a Formia: esteri per L’espresso; Geremia Mancini – segretario confede- viaggio verso rale Ugl d’Abruzzo; Marco Galli – membro del direttivo Silp – Cgil Frosinone; Serena Alborghetti – consulente elettorale; Sommario la democrazia Come nasce il Vertice Antimafia di Campi Bisenzio Per dieci anni Antonino Ca- tecipano i magistrati Giancarlo il giudice a proporre un appun- ponnetto incontra cittadini, Caselli, Gherardo Colombo, An- tamento annuale sui temi della giovani e studenti delle scuole tonio Ingroia, Massimo Russo, giustizia e della legalità. Antoni- d’Italia, viaggia in lungo e in Antonio Di Pietro e poi Dario no Caponnetto ha partecipato a largo senza fermarsi, facendo Fo, Franca Rame, Rita Borsel- tutti i Vertici, con l’eccezione di anche tre interventi al giorno, lino, Don Luigi Ciotti, Alfredo quello del 2002 perché era ma- per parlare di legalità e giustizia Galasso, Saverio Lodato, Walter lato. E proprio in questi giorni sociale. Il suo linguaggio è chia- Veltroni e tantissimi altri. Ma so- ricorre l’anniversario della mor- ro e diretto, spesso parla a brac- prattutto una marea di cittadini te. Era il 6 dicembre del 2002 cio e sempre con grande calore. attenti. Il successo di questo pri- quando Nonno Nino ci lasciava. I giovani lo ascoltano con atten- mo vertice significa il desiderio Non potevamo, quindi, cogliere zione, ammirano la sua coerenza di tanti uomini e donne di voler migliore occasione per dedicargli e la sua testimonianza, per loro vivere in un paese libero e giusto. questo numero di Wow per il suo è un punto di riferimento sicuro, È sorprendente scoprire quanto impegno civile, la sua determi- come documentano le numerose sia radicata l’esigenza di valori nazione e il suo esempio. Grazie; lettere che gli hanno scritto. Da democratici e questo convince questa esperienza matu- ra l’idea di offrire a tutti i cittadini onesti una possibi- lità di incontro e di rifles- sione sui temi della legalità. Così, nel 1999, si tiene il primo Vertice sulla legalità dall’eloquente titolo “Uo- mini e donne di buona vo- lontà se ci siete battete un colpo”. All’incontro par- Le scuole pontine al Vertice della Fondazione Antonino Caponnetto Alla volta di Campi Bisenzio per essere parte di un progetto condiviso Si è concluso con un’ovazione il 14° Vertice Antimafia della Fonda- zione Antonino Caponnetto. Un sigillo che ha arricchito la discussio- ne andata in scena nella Limonaia di Villa Montalvo, immersa nel verde di Campi Bisenzio. Un’esplosione di entusiasmo alla quale hanno contribuito anche gli studenti della Provincia di Latina, pro- tagonisti dell’evento. Oltre trecento provenienti dalle più disparate realtà pontine. Folta la delegazione del sud pontino, dove la Fonda- zione è presente con un comitato in fase di costituzione, composta dai ragazzi dei Licei Scientifici Fermi di Gaeta, Alberti di Minturno, dell’Istituto Tecnico e Classico Vitruvio Pollione di Formia, e dell’I- stituto Tecnico Commerciale Filangieri. Anche Latina ha voluto ri- spondere con la stessa disponibilità “schierando” una rappresentan- za del Liceo Scientifico Dante Alighieri. Per gli studenti un attestato di partecipazione, mentre per le scuole un Premio alla tenacia con la quale perseguono i progetti di Educazione alla Legalità. Tutti po- sitivi i commenti degli studenti al termine dell’incontro. Certo non è mancato qualche sbadiglio, ma a margine dell’evento i ragazzi si sono stretti attorno alla Nonna Betta, circondandola di affetto. Si conclude così il primo step del progetto ‘Antimafia oltre la Cattedra’ che la Fondazione Antonino Caponnetto, in collaborazione con la Consulta Studentesca della Provincia di Latina, intende portare nel- le scuole pontine. Wow 3 di Elisabetta Baldi Caponnetto Vertice di Campi Bisenzio: l’eredità di Antonino Caponnetto E’ stato così bello il primo Ver- questo è stata simpatica l’idea segnalare lo sforamento dei tem- tice del 1999 che era logico pro- di introdurre un campanello per pi di discussione, salvo deroghe, seguirlo negli anni a venire. Si concesse a personalità come Pie- trattò di una novità fortemente ro Grasso. Ritrovo in lui l’erede voluta da Nonno Nino, ed era del Nonno, colgo lo stesso movi- naturale che noi, suoi portavoce, mento delle mani, la pacatezza continuassimo questa bella fe- dei toni. Mi ricorda il Nonno gio- sta, quest’impegno di ritrovarci vane. Mi commuove poi quando insieme e condividere le nostre ogni volta ricorda l’episodio del idee. Il rinnovarla mi riempie buffetto che affettuosamente gli di gioia e di commozione, anche diede il Nonno, quando gli disse: perché trovo in tutti i relatori un “Fatti forza, ragazzo, vai avan- pò di quello che ci ha traman- ti a schiena dritta e testa alta e dato il Nonno: la sua saggezza, segui soltanto la voce della tua la cultura, la pacatezza dei toni coscienza”. E’ proprio bello che la Nonna Betta abbraccia il e la brevità degli interventi. Per procuratore Grasso perpetui quegli insegnamenti. Salvatore Calleri Per conoscere il giudice Antonino Caponnetto Ha amato Firenze, ne è stato amato e lo è tutt’o- tini aiutando la moglie del Presidente Carla Volto- ra. Ha amato Palermo, ne è stato amato ma non a lina a farla nascere. Ha difeso gli ultimi. Ha detto: sufficienza. Ha scelto di fare il Giudice. Senza dire “La democrazia è la possibilità di rimettere tutto nulla alla moglie ha sostituito Rocco Chinnici ucci- in gioco”. Ha avuto dei funerali affollatissimi da so con metodo “libanese” da Cosa Nostra. Ha otte- gente per bene. Ha amato lo Stato. Antonino Ca- nuto come Pretore, al primo incarico, la prima sen- ponnetto è morto il 6 dicembre 2002. Ha lasciato tenza della Corte Costituzionale. Ha combattuto in in eredità un vertice antimafia ed una Fondazio- Africa e ne è tornato pieno di incubi e schierato per ne. Il vertice si tiene annualmente l’ultimo sabato la pace. Ha parlato ai giovani di tutta Italia. Ha di novembre. L’incontro chiama a raccolta quanti creato il primo pool antimafia mettendoci quattro sono impegnati nella lotta contro la mafia.
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