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Progetto — CHI SONO ?“ note sui nomi delle vie di CESENA

Scheda relativa a : ANTONINO CAPONNETTO

Nato il 5 settembre 1920 a , dal 1930 in poi risiede in Toscana, prima a Pistoia ed in seguito a Firenze. Nel 1954 diventa magistrato e svolge la sua attività soprattutto nella regione adottiva, fino al 1983. Nel novembre dello stesso anno Caponnetto, dopo l'uccisione per mano di Cosa Nostra di , capo dell'Ufficio istruzione del Tribunale di , ottiene il trasferimento a quell'ufficio, in prima linea nella lotta alla mafia. Iniziano così cinque anni di trincea e di soddisfazioni professionali. Ispirato dalla strategia di Caselli ed Imposimato nella lotta contro il terrorismo, crea e dirige il —pool antimafia“. L'idea era quella di creare un gruppo di lavoro che si occupasse a tempo pieno e in via esclusiva dei processi di mafia, frazionando così i rischi e assicurando una visione organica e completa del fenomeno. Accanto a sé chiama , , Giuseppe Di Lello e Leonardo Guarnotta. Il lavoro del —pool“ porta al primo maxiprocesso contro Cosa Nostra, conclusosi con una raffica di condanne, ormai passate in giudicato. Agli atti, per la prima volta, finiscono le dichiarazioni di pentiti come Tommaso Buscetta. Nel marzo 1988, dopo quattro anni e quattro mesi di vita in caserma, Caponnetto lascia il Tribunale di Palermo per fare ritorno a Firenze, indicando in Giovanni Falcone il suo successore. Il Consiglio Superiore della Magistratura gli preferisce Antonino Meli, seguendo criteri di anzianità e Caponnetto non nasconde la sua amarezza per questa decisione. Nel 1990 va in pensione col titolo onorifico di Presidente Aggiunto della Corte Suprema di Cassazione. Pianse al momento della morte di Falcone, ebbe momenti di sconforto ai funerali di Borsellino, pareva che fosse "tutto finito", ma il suo impegno dal 1992 è stato continuo, nonostante l'età e i problemi di salute. Ha incontrato i giovani di tutta Italia per trasmettere ad essi il culto della legalità e della solidarietà e per infondere nei loro animi fiducia, coraggio e speranza. L'impegno in politica con —La Rete“ lo portò ad essere nel 1993 il candidato più votato alle amministrative di Palermo, dove per un breve periodo divenne Presidente del Consiglio Comunale.

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Scheda relativa a : ANTONINO CAPONNETTO

Nel 1994 gli è stata conferita la laurea "honoris causa" in Scienze Politiche presso l'Università di Torino. Il suo impegno civile è testimoniato dalle mille interviste, dalla partecipazione e promozione di convegni, dalla creazione di una fondazione intitolata a Sandro Pertini e, da ultimo, dal sostegno al cosiddetto movimento dei Girotondi. E' stato cittadino onorario di Palermo e Catania, per tre volte candidato a senatore a vita con raccolte di firme. A fargli gli auguri per i suoi 80 anni, anche il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Li festeggiò in famiglia, con la moglie, i tre figli, i cinque nipoti e nel cuore il ricordo di Falcone e Borsellino. Il 6 dicembre 2002 muore in una clinica fiorentina dopo una lunga malattia. Fra i suoi scritti : I miei giorni a Palermo ( 1992, con Saverio Lodato) e Una vita una speranza (1993, intervista di Pierluigi Diaco e Roberto Pavone)

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