Poeti Dalmati
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Sezione a VALEGGIO SUL MINCIO
FRANCESCO VECCHIATO V E N E Z I A E L’ E U R O P A PARTE III GLI STRUMENTI Antologia di fonti storiche Sezione A. VALEGGIO SUL MINCIO: UNA MACCHIA NELL'ONORE MILITARE DELLA SERENISSIMA Prima parte: SAGGIO INTRODUTTIVO cap. 1° La guerra di successione di Mantova (1629-1631) cap. 2° I protagonisti al servizio della Serenissima 2.1. Girolamo Trevisan: provveditore in campo 2.2. Alvise Mocenigo 2.3. Zaccaria Sagredo: Provveditore Generale delle Armi cap. 3° La decapitazione dei vertici militari veneziani 3.1. Francesco Basadonna: inquisitor in campo 3.2. La sentenza del Senato veneziano cap. 4° Protagonisti del dopo 29 maggio 1630 4.1. Francesco Erizzo, comandante supremo 4.2. Le sentenze di Francesco Erizzo 4.3. Francesco Erizzo: tutti i soldati della Serenissima 4.4. Antonio Capello: commissario in Terraferma 4.5. Alvise Zorzi, provveditore generale in Terraferma 4.6. Marcantonio Busenello, residente in Mantova Seconda parte: ANTOLOGIA DI FONTI STORICHE 1. «Narrazione di Lodovico Vimercati sopra la ritirata di Valezzo. 20 agosto 1630». 2. «Copia de Capitoli prodotti dal Sig. Zaccaria Sagredo, Provveditore, in sua difesa, sopra quali doveranno esser esaminati li testimoni». 3. «Risposta sopra la scrittura fatta dal Sig. Vimercati nella ritirata di Valezzo». 4. «Discorso sopra la condotta della Republica di Venezia nella guerra di Mantova». 5. «Scrittura del marchese Pallavicino intorno a Verona e varij luoghi circonvicini». «Relatione seconda di quanto è seguito tra gl'Imperiali, et le genti della Republica di Venetia con la presa di 20 insegne». «Relatione terza d'altri felici successi dell'arme imperiali contra Venetiani con il numero delli principali officiali morti et pregioni». -
Storia Dei 400 Ost
© www.sportolimpico.it / Storie e Storia Breve storia dei 400 metri con ostacoli in Italia di Gianfranco Colasante 1. I 400 metri con ostacoli – “the man-killer event” di memoria anglo-sassone – possono dirsi, in quanto ad origine, la gara di corsa meno britannica, come denunciano gli spazi tra le barriere, stabiliti rigorosamente in metri. Non per nulla gli americani, responsabili dei maggiori progressi in atletica, hanno guardato alla gara sempre con un certo distacco, almeno fino a tempi recenti, riscoprendola solo in occasione dei Giochi. L’esordio olimpico della specialità avvenne nel 1900 a Parigi, dove godeva invece di una certa popolarità. In Italia hanno avuto grandi interpreti in epoche diverse, con incroci personali e passaggi emotivi che mette conto ricordare, anche perché – in una chiave retrospettiva – non molti altri settori della nostra atletica possono sciorinare analoghi successi ed emozioni. La prima gara ad essere disputata in Italia, secondo la regolamentazione ancor oggi in uso – un giro di pista con dieci barriere alte 0,91 (3 piedi) collocate alla distanza di 35 metri l’una dall’altra, con tratto piano iniziale di 45 metri e tratto conclusivo di 40 metri –, si svolse a Milano il 21 settembre del 1913, peraltro valida per l’assegnazione del titolo nazionale. Per la mancanza di un numero sufficiente di ostacoli, gli atleti furono costretti a correrla a cronometro, ciascuno impegnato da solo contro le lancette. Tra i cinque concorrenti, alla fine dei conteggi, il più veloce risultò … Emilio Lunghi, ormai avviato sul tramonto, che impiegò 1’02”2/5 sopravanzando Giuseppe Bernardoni (1’03”3/5) ed Angelo Vigani (1’04”4/5). -
The Scuola Dalmata Di San Giorgio E Trifone a Place for the Dalmatian Community in Venice
Cultural Heritage. Scenarios 2015-2017 edited by Simona Pinton and Lauso Zagato The Scuola Dalmata di San Giorgio e Trifone A Place for the Dalmatian Community in Venice Silvia Zanlorenzi (Università degli Studi di Padova, Italia) Abstract The largest part of references available until today, on the Scuola dalmata di San Giorgio e Trifone tend to emphasize the role of Venice’ Dalmatian community with respect to the courageous contribution given in the course of the long-time’ conflicts against the Turks. The aim of this paper is to show instead, through the personal stories of the Scuola’s members and chiefs (Guardian grande), how they were able to distinguish themselves in other type of occupations which gained them a relevant position in town, as solid contributors not only to the economic life of Venice, but also to the cultural and spiritual one. Moreover, it will be shown how, at the end of Republic independence, in the conclusion of the XVIII century, their gradual integration as ‘Venetians’ made them suitable for a larger commitment as “trainers of italianity”, even in other regions of Italy ready to unify into a national State. Summary 1 Introduction. – 2 The Scuola Dalmata: a Confraternity of Warriors for the Crusades?. – 3 The Dalmatians in Venice: Their Lives, Their Accomplishments. – 4 Conclusions. Keywords Dalmatia. Venice. Scuola dalmata di San Giorgio e Trifone. 1 Introduction This paper will present and discuss the case of one Venetian Scuola belong- ing to the group of so-called ‘Scuole minori’. The Scuola dalmata di San Giorgio e Trifone has received until today, a relatively limited attention by scholars. -
Quando Liggio Disse a Sindona 'Bravo Guaglione'
DOMENICA l'Unità OGGI 23 MARZO 1986 La salma di Michele Sindona trasferita all'obitorio per l'autopsia «Sciacalli», grida la vedova Inchiesta a tappeto dentro il carcere L'annuncio del decesso alle 14,10 da parte del direttore sanitario dell'ospedale - «Arresto cardiocircolatorio conseguente ad anossia da avvelenamento» - Le indagini del giudice Simoni, di Nicolò Amato e di 4 ispettori -11 banchiere sarà sepolto a Milano Dal nostro inviato Michele Sindona è decedu gramma sul monitor colle VOGHERA — Sindona è to». Il certificato di morte re gato al cuore cominciava ad morto. Il suo corpo, su una cita: «Arresto cardlo-clrcola- abbassarsi. Alle 14 era ormai barella, coperto da un len torlo conseguente ad anossia ridotta ad una linea ferma zuolo che lascia Ubero il vol da avvelenamento». continua. Il cuore non tra Quando Liggio to, viene fatto uscire da una Fochi minuti prima il di smetteva più stimoli. porta secondaria. La moglie rettore del reparto di riani Ora la salma di Sindona è di «don Michele», Caterina, mazione, Luigi Paleari, ave In una cella frigorifera della guarda I giornalisti e grida va preannunclato: «Siamo palazzina mortuaria. Da •Slete degli sciacalli». alla fase terminale». E già vanti al reparto di rianima L'ultimo terribile capitolo dalle 12 i familiari presenti zione sono spariti I piantoni di questa terribile storia si è in ospedale In queste ultime con mitra e glubotto anti disse a Sindona consumato in 54 ore, tra 11 ore — la moglie Caterina, 11 proiettile che si erano avvi ricovero, alle 8,30 di giovedì fratello Eugenio, 11 figlio cendati per tre giorni; la fi mattina, in stato di coma per Marco con la fidanzata — nestra velata corrispondente quella tazza di caffè con 150 erano stati avvertiti che la fi alla «sala di sicurezza» è ora milligrammi di cianuro, e ne era Imminente. -
Senza Cadere Nella Tentazione
NUMERO 157 in edizione telematica 10 febbraio 2011 DIRETTORE: GIORS ONETO e.mail [email protected] Senza cadere nella tentazione Un altro pezzo di credibilità squalificato (due anni ridotti a cui procede la giustizia se ne è andato. Per anni uno dopo la collaborazione) spagnola, quanto meno abbiamo ammirato la scuola un anno fa nel corso curioso è atteggiamento di del mezzofondo spagnola, dell’Operacion Grial. Jose Maria Odiozola, ritenendola un esempio per presidente della federazione tutto il movimento (che come vice aveva proprio dell’atletica e la dimostrazione Marta Dominguez) e membro pratica che, con un certo tipo del Council Iaaf, il quale ha di applicazione, l’Africa che più volte dichiarato sorpresa e corre – fuoriclasse a parte – stupore per quanto sta non sia poi così lontana. accadendo, negando ogni In due mesi ogni illusione si è possibile coinvolgimento o volatilizzata. L’Operacion conoscenza. Galco, le ammissioni del Certo è difficile accettare le novello stregone Manuel voglie truffaldine di tanti giovani Pascua Piqueras – erede dei sportivi, l’atteggiamento diffuso Ma Juren e dei Viktor Conte, di adeguarsi anziché combattere, ma purtroppo anche di tanti il ricorrere al “tanto lo fanno tutti” o al “se lo fanno gli altri, altri –, le ammissioni di alcuni posso farlo anch’io” anziché atleti e le intercettazioni denunciare. Dopo tanti anni telefoniche (benedette, se passati a cercare di raccontare aiutano a fare pulizia) hanno l’amato sport, quello che con delineato un quadro di orgoglio abbiamo sempre corruzione sportiva che fa ribadito a tutti essere il più rabbrividire ed oggi, pur senza naturale (correre, saltare, lanciare voler anticipare i verdetti dei sono i gesti naturali dell’uomo giudici, anche solo dubitare il fin dalla sua comparsa) non marciume familiare ad atleti possiamo che provare un senso di I nomi illustri caduti nella rete nausea e delusione vedendone il che pure ci è capitato di degrado dilagante. -
Missoni E La Grafica
Missoni e la Grafica Una dozzina di anni fa, incontrai per la prima volta Ottavio Missoni. Parlammo di arte, moda e mille altre cose, e mi venne spontaneo, a un certo punto, chiedergli perché non si fosse mai misurato - secondo un percorso autonomo dalla sua abituale attività creativa, s’intende - con gli strumenti della pittura o della grafica. Ricordo che egli allora si schermì, con affettuoso distacco, professando improbabili inadeguatezze. Quando, alcuni mesi dopo, egli si convinse al grande passo, realizzando la sua prima serie di serigrafie, mi capitò di pensare che, forse, un pochino di merito fosse anche mio e di quella pulce che gli avevo messo nell’orecchio: anche perché Missoni volle che fossi io a scrivere il saggio introduttivo per il catalogo. Potei dunque annunciare che un personaggio come lui, che aveva veduto le proprie geniali invenzioni cromatiche nelle sale dei più importanti musei del mondo, che aveva esercitato un’enorme influenza sull’evoluzione dell’estetica e del costume del nostro tempo, che era stato ed era amico di tanti maestri della pittura internazionale, si era finalmente deciso a convertirsi da “pittor di fibre” a “pittor di carte”. La rivoluzione era stata in verità tanto naturale da stupirsi semmai che non fosse avvenuta prima. Missoni seguitava a cantar la luce, con il proprio tocco inimitabile, pure attraverso la serigrafia, e gli esiti risultavano parimenti efficaci. Apparivano, anzi, così emblematici e riassuntivi del suo percorso da poter essere definiti una summa degli stilemi-chiave dell’autore. La conferma è nelle nuove opere che qui vengono proposte. In esse, come e forse ancor più che nelle precedenti, l’uso del colore si accompagna all’avvicendarsi di precisi codici e libere esplosioni formali, associando le macchie ed altre espressioni segniche basilari secondo collaudati canoni di equilibrio. -
Blandino Melotto Mazzotta Attinà Cassani Polver Torre
Artisti: TORRE MEDIOEVALE BLANDINO COLNAGO di CORNATE D’ADDA MELOTTO dal 13 FEBBRAIO al 20 GIUGNO 2010 MAZZOTTA ATTINÀ CASSANI POLVER Comune di CORNATE D’ADDA Assessorato alla Cultura 1a Edizione Sindaco Avv. FABIO QUADRI Assessore alla cultura LUCA MAURI Presidente commissione cultura GIOVANNI GIANI Curatori della mostra ORAZIO BARBAGALLO ALFREDO MAZZOTTA Progetto grafico vimercati.biz BIBLIOTECA CIVICA DI CORNATE DÕADDA Si ringraziano tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione dell’Evento. TORRE MEDIOEVALE COLNAGO di CORNATE D’ADDA, Via Castello dal 13 FEBBRAIO al 20 GIUGNO 2010 COLLETTIVA DI PRESENTAZIONE dal 13 al 25 FEBBRAIO 2010 INAUGURAZIONE Sabato 13 FEBBRAIO 2010, ore 18.00 ESPONGONO: Giovanni BLANDINO Antonino ATTINÀ PERSONALE 27 FEBBRAIO - 14 MARZO PERSONALE 29 APRILE - 13 MAGGIO INAUGURAZIONE Sabato 27 FEBBRAIO, ore 18.00 INAUGURAZIONE Giovedì 29 APRILE, ore 18.00 Vito MELOTTO Nino CASSANI PERSONALE 20 MARZO - 4 APRILE PERSONALE 15 - 30 MAGGIO INAUGURAZIONE Sabato 20 MARZO, ore 18.00 INAUGURAZIONE Sabato 15 MAGGIO, ore 18.00 Alfredo MAZZOTTA Bruno POLVER PERSONALE 10 - 25 APRILE PERSONALE 5 - 20 GIUGNO INAUGURAZIONE Sabato 10 APRILE, ore 18.00 INAUGURAZIONE Sabato 5 GIUGNO, ore 18.00 ORARIO APERTURA MERCOLEDÌ, GIOVEDÌ e VENERDÌ: 16.00 - 19.00 SABATO e DOMENICA: 10.00 - 12.00 e 14.30 - 18.30 Manifestazione a cura di ORAZIO BARBAGALLO e ALFREDO MAZZOTTA Comune di CORNATE D’ADDA Assessorato alla Cultura 1a Edizione ARTE IN TORRE L’ Amministrazione Comunale attribuisce alla cultura un’attenzione particolare con una promozione che vorrà essere a 360 gradi. Con la prima edizione di “Arte in Torre” abbiamo voluto dare da subito un segna- le forte organizzando una manifestazione che, sia per la durata sia per l’importan- za degli artisti che avremo il piacere di ospitare sia per il luogo ove verrà ospita- ta, riteniamo assuma una notevole rilevanza anche a livello regionale. -
Litwornia Conferenze
CONFERENZE 120 Italia Polonia Europa Scritti in memoria di Andrzej Litwornia ACCADEMIA POLACCA DELLE SCIENZE BIBLIOTECA E CENTRO DI STUDI A ROMA CONFERENZE 120 Italia Polonia Europa scritti in memoria di Andrzej Litwornia a cura di . Andrea Ceccherelli, Elzbieta Jastrzebowska,¢ Luigi Marinelli, Marcello Piacentini, Anton Maria Raffo, Giorgio Ziffer R O M A 2 0 0 7 UESTA imponente pubblicazione non sarebbe mai stata possibile sen- Q za, da una parte, il grande lavoro redazionale dei polonisti italiani e amici di Andrzej Litwornia, Andrea Ceccherelli e Antonio M. Raffo, e, dall’altra, l’appoggio finanziario del Sindaco della città di Breslavia, Rafa∏ Dut- kiewicz, e di Leszek Pacholski, Rettore dell’Università di Breslavia, l’alma mater di Andrzej Litwornia, dove egli ha studiato e dove ha cominciato poi la sua attività di studioso e docente, prima di partire per Italia e diventare pro- fessore dell’Università di Udine. Vorrei esprimere anche un grande ringrazia- mento a tutti coloro che due anni fa hanno risposto con entusiasmo all’idea di organizzare due giornate di studio in onore di Andrzej Litwornia, il quale, anche se malato, ha presenziato ad esse e ci ha stupito e affascinato ascoltan - do, apprezzando l’alto livello degli interventi e ricapitolando la problematica di volta in volta toccata. Quattro mesi dopo Andrzej Litwornia non era più fra noi, ma ci ha lasciato un caro ricordo ben testimoniato da questi scritti. El˝bieta Jastrz´bowska, Roma, ottobre 2007 INIEJSZA imponujàca publikacja nie dosz∏aby nigdy do skutku, gdyby z N jednej strony nie by∏o wielkiego wk∏adu pracy redaktorskiej w∏oskich polonistów i przyjació∏ Andrzeja Litworni, Andrei Ceccherellego i Anto - nia M. -
Repetita Juvant ?
NUMERO 177 in edizione telematica 10 giugno 2012 DIRETTORE: GIORS ONETO e.mail [email protected] REPETITA JUVANT ? L’aver scritto il mese scorso che “il quindi se, un eventuale successo, partecipazione. Intanto l’inizio di calcio è proprio marcio” mi ha agirebbe come colpo di spugna stagione ci ha proposto un Emanuele procurato qualche garbata critica e rinnovando i sopiti entusiasmi, ma Abate capace di migliorare per due l’accusa – non di molti, stando al paio certo è che “l’altro sport” con la volte il record italiano dei 110 di telefonate ricevute – di essere stato successiva Olimpiade ha la possibilità ostacoli e non è poca cosa visto che è troppo severo condannando la di guadagnarsi una bella fetta di il coronamento di prestazioni sempre globalità senza distinguo. Allora interesse in più, restituendo certi convincenti. Non solo, è soprattutto preciso: ho sempre ritenuto che la valori, soprattutto quello che – senza confortante il realismo dell’atleta che, parte migliore dello sport fosse arrivare agli estremi della massima pochi attimi dopo il 13”28 di venerdì rappresentata da chi lo pratica e non decubertiniana – si può essere scorso a Torino, ammetteva che il suo certo dal pur indispensabile contorno protagonisti anche senza vincere. Ed è obbiettivo a questo punto è un posto di dirigenti, allenatori, tifosi, genitori proprio questo che, prima di tutto sul podio agli Europei e che viceversa e – perché no? – giornalisti, arrivando come appassionato, mi auguro per la sperare nella finale olimpica al persino a volte a giustificare il nostra atletica. La squadra che va momento sarebbe un azzardo. -
Manovra, Il No Dell'europa
SABATO 6 OTTOBRE 2018 www.corriere.it In Italia (con “Io Donna”) EURO 2,00 ANNO 143 - N. 237 Milano, Via Solferino 28 - Tel. 02 62821 Servizio Clienti - Tel. 02 63797510 Roma, Via Campania 59/C - Tel. 06 688281 FONDATO NEL 1876 mail: [email protected] Docufilm sul 1938 Domani in edicola Gli ebrei denunciati Umberto el’albo di Tex Irene elapaura di confidarsi dai vicini di casa italiani Continua il romanzo astaffetta di Aldo Cazzullo di Emanuele Trevi a pagina 25 nel supplemento Lavoro penalizzato Conti pubblici Lettera da Bruxelles: grave preoccupazione. Ma Tria: itimori sono infondati ● STORIE& VOLTI L’ILLUSIONE AMUKWEGE EMURAD DICRESCERE Manovra, il no dell’Europa Nobel per la pace PERDECRETO Misure fino a40miliardi. L’ipotesi di detrazioni più basse eacconti più alti achi combatte di Alberto Alesina gli abusi di guerra e Francesco Giavazzi PREVISIONI EREALTÀ GIANNELLI SETTEGIORNI Italia corre rischi ● ● come raramente La scommessa sui numeri di Francesco Verderami ne ha affrontati L’ nella storia degli di Federico Fubini Muro del governo ultimi settant’anni. Il fatto che il l nuovo Def scommette su deficit e più sul limite del 2,4% governo giallo-verde I crescita. Ma il rischio recessione aumenta di Michele Farina continui a godere di con lo spread che sale. Resta il nodo dei «Non scendiamo» un’ampia popolarità è una mercati sui piani di riduzione del debito e l Premio Nobel per la Pace magra consolazione: sugli obiettivi fissati. a pagina 5 lcartellino giallo èarri- I è stato assegnato al Domingo Perón, e più I vato: la Commissione eu- ginecologo Denis Mukwege e recentemente i presidenti ropea ha ufficializzatoil all’attivista Nadia Murad per Kirchner, erano acclamati IL SONDAGGIO «warning» sui numeri del il loro impegno contro l’uso da folle sterminate, ma ciò Def a mercati chiusi, ma il della violenza sessuale come non ha impedito che Calo M5S, Lega vicina al 34% governo era già stato infor- arma di guerra. -
I Cento Anni Di Ottavio Missoni - Il Cuore Oltre L’Ostacolo
I CENTO ANNI DI OTTAVIO MISSONI - IL CUORE OLTRE L’OSTACOLO Il “Balilla dell’atletismo italiano” come lo definì l’articolista de “Lo Sport Fascista”, la più prestigiosa rivista sportiva dell’epoca, nacque a Ragusa, città della Dalmazia, l’11 febbraio del 1921, ma crebbe a Zara dove la famiglia si trasferì quando il bimbo era ancora in tenera età. Figlio di un capitano di lungo corso e di una nobile, si avvicinò allo sport mentre frequentava l’istituto tecnico. Come tutti i ragazzi, quindi anche per quelli del suo periodo, il sogno era di diventare un calciatore. Però, oltre a giocare per strada e nei campetti della sua città, ad Ottavio piaceva praticare anche altri sport come il ciclismo, il canottaggio, il tennis, la pallacanestro e, soprattutto, il nuoto visto le tradizioni marinare della famiglia. Nel nuoto riusciva molto bene tanto che nel 1938 deteneva i primati provinciali dei 50 e 100 metri stile libero. Le competizioni di strada lo avvicinarono all’atletica leggera. I facili successi sui compagni di gioco lo indussero a cimentarsi con gli atleti “veri” che frequentavano la pista dello stadio di Zara. Partecipò infatti ai campionati provinciali correndo gli 800 metri dove giunse secondo, solo un quinto di secondo dietro ad Antonio Perasti, un campioncino locale che vinse in 2:19.0. Il “San Marco”, un giornale locale, parlò molto bene del ragazzo, della sua buona predisposizione e della saggezza dimostrata in gara nella distribuzione delle forze. Questi giudizi spronarono Ottavio a insistere. Si affidò alle cure del fratello Attilio, di alcuni anni più grande di lui, che già veniva annoverato fra i migliori atleti zarini dei 100 metri. -
400 Metri Ostacoli – Uomini
www.sportolimpico.it 400 METRI OSTACOLI – UOMINI Tutte le prestazioni fino a 49”39 [143] Aggiornamento: fine stagione 2020 Nota – Nessun risultato nella stagione 2020 prestazione ottenuta ai Giochi Olimpici prestazione ottenuta ai Campionati Mondiali prestazione ottenuta ai Campionati Europei # = cronometraggio al decimo a = probabile cronometraggio centesimale, ma non comunicato py = traguardo intermedio in una corsa sulle 440 yard Al 31 Dic 1950 Al 31 Dic 2000 51”6y Armando Filiput (27) 8 Ott 50 47”72 Fabrizio Mori (30) 27 Ago 99 52”4 hcp Luigi Facelli (31) 6 Ott 29 48”52 Laurent Ottoz (26) 31 Lug 96 53”1 Ottavio Missoni (27) 2 Lug 48 49”08 Ashraf Saber (23) 5 Giu 96 53”9 Gilberto Palazzi (21) 12 Giu 48 49”14(A) Roberto Frinolli (28) 14 Ott 68 53”9 Tonino Siddi (25) 28 Nov 48 49”17 Giorgio Frinolli (30) 23 Ago 00 54”1y Franco Bettella (24) 8 Ott 50 49”24 Patrick Ottoz (25) 26 Mag 96 54”3 Giuseppe Fantone (25) 14 Set 40 49”39 Paolo Bellino (22) 4 Lug 91 54”4 Luigi Paterlini (25) 12 Giu 48 49”72 Saverio Gellini (21) 4 Lug 81 54”4 Danilo Pacchini (25) 29 Set 48 49”81 Massimo Redaelli (25) 15 Giu 96 54”4y Ernesto Emanuelli (23) 8 Ott 50 49”89 Gian Piero Idda (25) 2 Lug 94 y = al passaggio in una corsa sulle 440 yarde Al 31 Dic 2020 47”54 Fabrizio MORI (32) 28-6-69 2) Edmonton, WCh 10 Ago 01 1. F.Sanchez (Dom) 47”49; …; 3.