Litwornia Conferenze
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CONFERENZE 120 Italia Polonia Europa Scritti in memoria di Andrzej Litwornia ACCADEMIA POLACCA DELLE SCIENZE BIBLIOTECA E CENTRO DI STUDI A ROMA CONFERENZE 120 Italia Polonia Europa scritti in memoria di Andrzej Litwornia a cura di . Andrea Ceccherelli, Elzbieta Jastrzebowska,¢ Luigi Marinelli, Marcello Piacentini, Anton Maria Raffo, Giorgio Ziffer R O M A 2 0 0 7 UESTA imponente pubblicazione non sarebbe mai stata possibile sen- Q za, da una parte, il grande lavoro redazionale dei polonisti italiani e amici di Andrzej Litwornia, Andrea Ceccherelli e Antonio M. Raffo, e, dall’altra, l’appoggio finanziario del Sindaco della città di Breslavia, Rafa∏ Dut- kiewicz, e di Leszek Pacholski, Rettore dell’Università di Breslavia, l’alma mater di Andrzej Litwornia, dove egli ha studiato e dove ha cominciato poi la sua attività di studioso e docente, prima di partire per Italia e diventare pro- fessore dell’Università di Udine. Vorrei esprimere anche un grande ringrazia- mento a tutti coloro che due anni fa hanno risposto con entusiasmo all’idea di organizzare due giornate di studio in onore di Andrzej Litwornia, il quale, anche se malato, ha presenziato ad esse e ci ha stupito e affascinato ascoltan - do, apprezzando l’alto livello degli interventi e ricapitolando la problematica di volta in volta toccata. Quattro mesi dopo Andrzej Litwornia non era più fra noi, ma ci ha lasciato un caro ricordo ben testimoniato da questi scritti. El˝bieta Jastrz´bowska, Roma, ottobre 2007 INIEJSZA imponujàca publikacja nie dosz∏aby nigdy do skutku, gdyby z N jednej strony nie by∏o wielkiego wk∏adu pracy redaktorskiej w∏oskich polonistów i przyjació∏ Andrzeja Litworni, Andrei Ceccherellego i Anto - nia M. Raffa, a z drugiej bez finansowego wsparcia Prezydenta Wroc∏awia Rafa∏a Dutkiewicza oraz Rektora Uniwersytetu Wroc∏awskiego Leszka Pacholskiego – uczelni, która uformowa∏a Andrzeja Litworni´, gdy˝ tam studiowa∏ i tam roz- poczà∏ swojà prac´ naukowà i dydaktycznà, zanim wyjecha∏ do W∏och i sta∏ si´ profesorem Uniwersytetu w Udine. Chcia∏abym tak˝e goràco po dzi´ ko waç tym wszystkim, którzy dwa lata temu z wielkim entuzjazmem odpowiedzieli na apel zorganizowania dwudniowej sesji dla uczczenia dorobku naukowego Andrzeja Litworni, który b´dàc ju˝ chorym by∏ obecny na tej sesji i wszystkich nas za dzi - wi∏ oraz wielce nam zaimponowa∏ wys∏uchawszy wszystkich referatów, chwa- làc ich wysoki poziom i rekapitulujàc poruszanà problematyk´. Cztery miesià- ce póêniej Andrzeja Litworni ju˝ nie by∏o wÊród nas, ale pozostanie nam zaw- sze we wdzi´cznej pami´ci, o czym najlepiej Êwiadczy niniejsza ksià˝ka. El˝bieta Jastrz´bowska, Rzym, paêdziernik 2007 Pubblicato da ACCADEMIA POLACCA DELLE SCIENZE BIBLIOTECA E CENTRO DI STUDI A ROMA vicolo Doria, 2 (Palazzo Doria) 00187 Roma tel. +39 066792170 fax +39 066794087 e-mail: [email protected] www.accademiapolacca.it Con il contributo di COMUNE UNIVERSITÀ DI WROCLAW DI WROCLAW Progetto grafico e impaginazione ANNA WAWRZYNIAK MAOLONI ISSN 0208-5623 © Accademia Polacca delle Scienze Biblioteca e Centro di Studi a Roma i n d i c e DUE ANNI DOPO A.M.R. ANDRZEJ LITWORNIA CIAO, SCIAO, SERVUS, ANDRZEJ LITWORNIA! SANTE GRACIOTTI UN BIBLIOFILO CHE I LIBRI LI LEGGEVA GRZEGORZ FRANCZAK BIBLIOGRAFIA DI ANDRZEJ LITWORNIA IL MOTIVO MICKIEWICZIANO DEL MONUMENTO EQUESTRE NEL KOHAN I VLASTA DI FRANJO MARKOVIå NATKA BADURINA KOMPARATYSTYKA WED¸UG ANDRZEJA LITWORNI EDWARD BALCERZAN ALCUNE CONSIDERAZIONI SULL’IMMIGRAZIONE RISORGIMENTALE POLACCA E UNGHERESE A FIRENZE LUCA BERNARDINI I ˚YWOTY SWI¢TYCH DI ¸AZARZ BARANOWICZ GIOVANNA BROGI BERCOFF MI¸OSZ E DANTE ANDREA CECCHERELLI RECEPCJA KSI¢GI MYÂLIWSKIEJ (XI) OPUS RURALIUM COMMODORUM LIBRI XII PIOTRA KRESCENTYNA W POLSKIM PIÂMIENNICTWIE GOSPODARSKIM I ¸OWIECKIM W¸ADYS¸AW DYNAK VENEZIA, LA POLONIA E LA LIBERTÀ M. MARCELLA FERRACCIOLI NEL DIARIO DI ANTONIO PARAVIA GIANFRANCO GIRAUDO “SPICAS LICET SPARSAS UNAM IN MESSEM COLLIGERE” HIERONIM FOKCI¡SKI S.J. LE IMMAGINI DELLO SPAZIO NELLA POESIA DI JÓZEF CZECHOWICZ FRANCESCA FORNARI “NIHIL CONFICERE POTUI”. DIPLOMAZIA E TURISMO NELL’ITINERARIUM DI JAN OCIESKI (1540~1541) GRZEGORZ FRANCZAK POLONIA ~ ITALIA ~ EUROPA. DOCUMENTI E TESTIMONIANZE DALL’ARCHIVIO DI GUSTAW HERLING MARTA HERLING VARSAVIA 1944: FRANCO FORTINI E STANIS¸AW BALI¡SKI KRYSTYNA JAWORSKA AKADEMIA ADAMA MICKIEWICZA W BOLONII ANASTAZJA KASPRZAK CZ¸OWIEK KSIÑ˚KOWY W “ARKUSZU” BOGUS¸AWA LATAWIEC UN LIBRICCINO DI PREGHIERE SULLA DEVOZIONE POLACCA AI RE MAGI: NABO˚E¡STWO DO SS.TRZECH KRÓLÓW (1756) MIROS¸AW LENART IL CICLO DEI SONETTI DI MIKO¸AJ S¢P SZARZY¡SKI (C. 1550~1581): ESERCIZI DI TRADUZIONE LUIGI MARINELLI GA¸CZY¡SKI E CAMPANILE: DUE ESEMPI DI ANTITEATRO EUROPEO LEONARDO MASI LO STEREOTIPO DELL’EROE E DELL’ANTIEROE NELLA POLONIA DEL XVIII SECOLO: KAZIMIERZ PU¸ASKI E STANIS¸AW AUGUST PONIATOWSKI MONIKA NIEWÓJT ROSYJSKIE R¢KOPIÂMIENNE PRZEK¸ADY KSIÑG PIELGRZYMSTWA POLSKIEGO Z LAT TRZYDZIESTYCH XIX WIEKU SERGEJ NIKOLAEV ISTRUZIONE E CULTURA NELLA POLEMICA FRA ROMANO-CATTOLICI, ORTODOSSI E UNIATI NEL SEC. XVII VIVIANA NOSILIA LE MIE AVVENTURE CULTURALI COL PROF. LITWORNIA RENZO PANZONE DE GASPERI E LA POLONIA. DALLA CAUTELA ALLA CONTRAPPOSIZIONE VALERIO PERNA LA CIVETTA DI OFELIA E LA VALLE TENEBROSA. SEMANTICA E PRAGMATICA DI UN TITOLO MARCELLO PIACENTINI ASPETTI LINGUISTICI DELLA NARRAZIONE NELLA PROSA DI GIOVANI SCRITTORI POLACCHI (W. KUCZOK E M. WITKOWSKI) IRENA PUTKA “NON AVREMO PIÙ PAURA DELLA GENTE?” IL RITORNO DOPO LA SHOÀ NELLA NARRATIVA EBRAICO-POLACCA LAURA QUERCIOLI MINCER TO MI TRUDNA SZTUKA ANTON MARIA RAFFO GYULA REVICZKY, POETA DELL’AMORE IMPOSSIBILE ROBERTO RUSPANTI “SIC FACTA VOLUNT”. LE SVENTURE DI UNA REGINA ITALO-POLACCA D’UNGHERIA PÉTER SÁRKÖZY POLACCHI PATAVINI IN EUROPA JAN ÂLASKI MICKIEWICZ AVEVA LETTO I ROMANTICI ITALIANI? GIOVANNA TOMASSUCCI I FRATELLI BOITO EILORO CONTATTI CON LA POLONIA TRA REALTÀ E MITO MONIKA WOèNIAK IL WÓJT OSADY ALBIA¡SKIEJ DI MACIEJ RADZIWI¸¸: UN VILLAGGIO UTOPICO JOLANTA ˚URAWSKA DUE ANNI DOPO U DUE ANNI FA: l’undici e dodici ottobre 2005, in Vicolo Doria, si tenne- ro – auspice ed ospite El˝bieta Jastrz´bowska, direttrice dell’Accade- mia Polacca di Roma – due “Giornate di studio in onore di Andrzej Lit- F wornia”. Introdusse, con calde e molto appropriate parole, Sante Gra- ciotti, e ben ventinove relatori porsero il loro contributo. Erano per lo più po- lonisti, colleghi italiani del festeggiato: vi se n’erano aggiunti quattro di fuori (i polacchi Edward Balcerzan, W∏adys∏aw Dynak, Bogus∏awa Latawiec, non- ché Sergej Nikolaev di Pietroburgo) i quali, trovandosi allora in Italia e aven- do saputo dell’iniziativa, avevano espresso il desiderio di partecipare. In quei due giorni di due anni fa Andrzej, seduto a capotavola lì nel salo- ne dell’Accademia, a noi tutti impartì quella che dev’esser stata l’ultima sua lezione: eloquentemente intervenendo al termine di ogni relazione, espri- mendo apprezzamento, puntualmente commentando e aggiungendo nuovi dati e suggerendo spunti ulteriori. Da quei suoi interventi capivi che lui ave- va dentro ancora di tutto: la voce era a tratti un po’ affaticata (la vita gli sta- va già dando segnali), ma avvertivi la sua smania di intendere e di studiare, di imparare ancora, e insegnare, e donare. Ora quei contributi, cui alcuni altri si sono poi aggiunti, vengono qui mes- si a stampa. La festa di due anni fa si rapprende in una Denkschrift*, ch’è l’omaggio di tutti noi allo studioso acuto e infaticabile, all’uomo generoso, al- l’amico buono. A.M.R., Firenze, ottobre 2007 *] Come il lettore potrà constatare, alcuni dei contributi sono stati stesi o ritoccati posteriormente alla scomparsa di Andrzej Litwornia. Altri – in una frammistione che certo può risultare aspra, ma anche mantiene evidente lo stretto nesso tra quelle “Giornate in onore” e questa, appunto, Denkschrift – sono qui riprodotti nella loro stesura originaria, e recano immutati non solo i tempi verbali, ma anche gli augurali e festevoli auspici allora formulati. CONFERENZE 120 ANDRZEJ LITWORNIA Nato nel 1943 a Tarnów, Andrzej Litwornia compì gli studi universitari a Bresla- via, dove poi anche s’addottorò (Doktorat nauk humanistycznych), sotto la gui- da di Czes∏aw Hernas, con la dissertazione Sebastian Grabowiecki. Zarys mono- graficzny (1974). Già da prima, subito dopo il magisterium, era iniziato, nella stessa università, il suo cursus accademico: dapprima asystent (1966 68) pres- so la Cattedra di letteratura polacca, Wydzia∏ Filologiczny; poi, dal ‘68 al ‘74, starszy asystent; e poi adiunkt, dal ‘74 al ‘79, presso l’Instytut Filologii Polskiej; di questo stesso istituto, dal ‘74 al ‘78 (con intervallo di alcuni mesi nel 1975 per un soggiorno di studio a Roma), è anche vicedirettore. Nel 1978 è altresì docen- te in Lituania, all’Istituto pedagogico di Vilna. Lettore di scambio internazionale dal 1979 all’84 alla Sapienza di Roma, e professore a contratto, presso lo stesso ateneo, nell’anno accademico 198485. Ripreso servizio alla sua università di Breslavia, nel 1990 viene di nuovo chiamato in Italia, come lettore di scambio all’università di Firenze, dove resta in carica fino al 1992, quando vince il con- corso per professore associato di Lingua e letteratura polacca all’università di Udine. Dal 1993 al ‘95 tiene anche la supplenza della stessa disciplina all’univer- sità di Pisa. Muore a Udine il 16 marzo 2006. CIAO, SCIAO, SERVUS, ANDRZEJ LITWORNIA! NDRZEJ LITWORNIA era un bell’uomo: alto, diritto come un cipresso – o se si preferisce come un giovane abete –, i tratti del viso grade- voli, comunicativi, eppure non invitanti alla confidenza con chiun- Aque. Nella sua vita era stato capo-boyscout e ci teneva a farlo sa- pere. Ai miei occhi non avrebbe recato meraviglia vederlo chiuso in una uni- forme di ufficiale di un qualche esercito senza mansioni di guerra, o trasfor- mato per magia in un cavalleggero della vecchia Rzeczpospolita impegnato in decorose imprese cavalleresche o volteggiante in scintillanti cotillons mon- dani. Lo figuro consapevolmente in maniera forse teatrale, lontana dalla mar- morea fissità del monumento funebre.