Fabrizio De André
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Facoltà di Medicina e Psicologia Corso di Laurea Magistrale in Psicologia Dinamico-Clinica nell’Infanzia, nell’Adolescenza e nella Famiglia Tesi di Laurea PSICOLOGIA DELLA PERSONALITÀ DELLA CANZONE D’AUTORE: FABRIZIO DE ANDRÉ Relatore Prof. Accursio Gennaro Laureando Davide Corradetti Matricola 854256 Anno Accademico 2010/2011 “...per chi viaggia in direzione ostinata e contraria...” INDICE PREMESSA pag. 1 CAPITOLO 1: EVENTI DI VITA E PROFILO DI FABRIZIO DE ANDRÉ pag. 4 1.1 INTRODUZIONE pag. 4 1.2 L'INFANZIA E LA GIOVINEZZA pag. 4 1.2.1 Il periodo nell'Astigiano pag. 5 1.2.2 Il ritorno a Genova pag. 6 1.2.3 Genova per Fabrizio pag. 6 1.2.4 L'educazione paterna ed il rapporto con il fratello Mauro pag. 7 1.2.5 Il primo incontro con Paolo Villaggio pag. 7 1.2.6 La passione per la musica e l'anarchia: Brassens e Stirner pag. 8 1.2.7 Le prime esperienze sessuali, la strada e l'alcol pag. 10 1.3 LA NASCITA DELL'ARTISTA DE ANDRÉ pag. 11 1.3.1 Fabrizio e il periodo con “la Puny” pag. 11 1.3.2 La svolta decisiva e il successo pag. 12 1.3.3 L'importanza di Dori Ghezzi pag. 13 1.4 IL SEQUESTRO NEL 1979 pag. 14 1.5 GLI ULTIMI ANNI pag. 15 1.5.1 La scomparsa del fratello Mauro e il matrimonio con Dori pag. 15 1.5.2 La scoperta di un male incurabile pag. 16 CAPITOLO 2: L'EVOLUZIONE DELL'ARTISTA ATTRAVERSO LO STRUMENTO CANZONE pag. 17 2.1 INTRODUZIONE pag. 17 2.2 LA SCUOLA GENOVESE pag. 17 2.3 L'ESORDIO NEL 1961 E IL PERIODO DEI 45 GIRI pag. 18 2.4 LA RAGIONE CRISTIANA DI FABRIZIO DE ANDRÉ pag. 19 2.5 IL PRIMO ALBUM “VOLUME 1” pag. 20 2.6 I CONCEPT ALBUM pag. 21 2.6.1 Tutti morimmo a stento (1968) pag. 21 2.6.2 La buona novella (1970) pag. 22 2.6.3 Non al denaro non all'amore né al cielo (1971) pag. 23 2.6.4 Storia di un impiegato (1973) pag. 25 2.6.5 Rimini (1978) pag. 28 2.6.6 Fabrizio De Andrè “Indiano” (1981) pag. 30 2.6.7 Crêuza de mä (1984) pag. 32 2.6.8 Anime salve (1996) pag. 33 CAPITOLO 3: NARRAZIONE E COMUNICAZIONE SOCIALE pag. 35 3.1 INTRODUZIONE pag. 35 3.2 LO SVILUPPO DELL'ABILITÀ NARRATIVA pag. 35 3.2.1 Che cos'è la competenza narrativa pag. 35 3.2.2 I precursori della competenza narrativa pag. 38 3.2.3 Narrazione e sviluppo del Sé pag. 40 3.2.4 Narrazione e linguaggio pag. 44 3.2.5 Il Sé narrativo pag. 45 3.3 LA COMPRENSIONE DI SÉ: COME ARRIVIAMO A CAPIRE NOI STESSI pag. 48 3.3.1 La natura del Sé pag. 48 3.3.2 Conoscere se stessi attraverso l'interazione sociale pag. 50 3.3.3 I processi di comunicazione pag. 51 3.3.4 I processi di comprensione e produzione pag. 53 3.3.5 Le basi della comunicazione pag. 54 3.3.6 La comunicazione come espressione di intenzioni pag. 55 3.3.7 Influenza sociale e contesti di influenzamento pag. 56 3.3.8 Cambiare gli atteggiamenti attraverso la persuasione pag. 58 CAPITOLO 4: L'UMANITÁ DOLENTE NEI PERSONAGGI DI DE ANDRÉ pag. 59 4.1 INTRODUZIONE pag. 59 4.2 IL SUICIDIO pag. 59 4.2.1 “Michè” pag. 59 4.2.2 “Nancy” pag. 60 4.3 L'ANTIMILITARISMO pag. 61 4.3.1 “Piero” pag. 61 4.3.2 “Andrea” pag. 63 4.4 “LA CITTÀ VECCHIA” E GLI EMARGINATI pag. 64 4.4.1 “La città vecchia” pag. 64 4.4.2 “Le prostitute di Via del Campo” pag. 65 4.4.3 “Bocca di Rosa” pag. 66 4.4.4 “Marinella” pag. 68 4.4.5 “Il fannullone” pag. 69 4.4.6 “Â pittima” pag. 70 4.5 LA GIUSTIZIA UMANA pag. 72 4.5.1 “Il pescatore” pag. 72 4.6 LA MORTE MORALE E PSICOLOGICA pag. 74 4.6.1 “I drogati” pag. 74 4.6.2 “Le fanciulle traviate” pag. 76 4.6.3 “I condannati a morte” pag. 77 4.6.4 “I bambini vittime della guerra” pag. 78 4.7 LA DIVITÀ “UMANIZZATA” pag. 79 4.7.1 “Maria e Giuseppe” pag. 79 4.7.2 “Gesù” pag. 84 4.7.3 “Tito” pag. 85 4.8 L'INVIDIA pag. 88 4.8.1 “Un matto” pag. 88 4.8.2 “Un giudice” pag. 89 4.8.3 “Un blasfemo” pag. 90 4.8.4 “Un malato di cuore” pag. 91 4.9 LA SCIENZA “DISUMANIZZANTE” pag. 93 4.9.1 “Un medico” pag. 93 4.9.2 “Un chimico” pag. 94 4.9.3 “Un ottico” pag. 96 4.10 LA FELICITÀ E LA FRAGILITÀ NEI VISSUTI AUTOBIOGRAFICI pag. 98 4.10.1 “Il suonatore Jones” pag. 98 4.10.2 “Fabrizio De Andrè: l'amico fragile” pag. 99 4.11 IL DISAGIO PICCOLO BORGHESE pag. 103 4.11.1 “Teresa” pag. 103 4.12 L'ISOLAMENTO DI DUE POPOLI “VICINI”: I SARDI E GLI INDIANI D'AMERICA pag. 105 4.12.1 “Il servo pastore” pag. 105 4.12.2 “Gli indiani trucidati” pag. 106 4.12.3 “Franziska” pag. 107 4.13 “L'ANTISTATO” COME CURA DEL MALESSERE SOCIALE pag. 109 4.13.1 “Don Raffaè” pag. 109 4.14 LA SOLITUDINE E LE “ANIME SALVE” pag. 111 4.14.1 “L'uomo che non voleva uscire di casa” pag. 111 4.14.2 “Prinçesa” pag. 113 4.14.3 “Il popolo Rom” pag. 115 4.14.4 “Dolcenera e la moglie di Anselmo” pag. 118 4.14.5 “Il ragazzo di Nina” pag. 120 4.14.6 “Il pescatore di acciughe” pag. 122 CAPITOLO 5: IDENTITÀ E RAPPRESENTAZIONE DEL DISAGIO PSICOSOCIALE NELL'OPERA DI DE ANDRÉ pag. 124 5.1 INTRODUZIONE pag. 124 5.2 LINEAMENTI DI PSICOLOGIA DINAMICA: CARL G. JUNG, ERICH FROMM, DONALD W. WINNICOTT pag. 125 5.2.1 Carl Gustav Jung e la psicologia analitica pag. 125 5.2.1.1 L'energia psichica pag. 125 5.2.1.2 Struttura e dinamica della personalità pag. 126 5.2.1.3 Processo di individuazione pag. 131 5.2.2 Erich Fromm: una rilettura sociale della psicoanalisi pag. 133 5.2.3 Donald W. Winnicott e la creatività pag. 137 5.2.3.1 L'informe e l'uso dell'oggetto: l'esperienza creativa pag. 138 5.3 LINEAMENTI DI PSICOLOGIA FENOMENOLOGICA: LUDWIG BINSWANGER E RONALD D. LAING pag. 142 5.3.1 Ludwig Binswanger e l'antropoanalisi pag. 142 5.3.2 Ronald D. Laing e l'analisi dell'esperienza pag. 146 5.4 IDENTITÀ E RELAZIONI INTERSOGGETTIVE pag. 148 5.5 IDENTITÀ E COSCIENZA COLLETTIVA pag. 155 5.6 IDENTITÀ E MODI DI ESSERE pag. 163 5.7 IDENTITÀ ED ESPERIENZA CREATIVA pag. 171 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE pag. 177 APPENDICE: CONOSCERE DE ANDRÉ: L'EREDITÀ CULTURALE. PROSPETTIVA DI RICERCA pag. 183 BIBLIOGRAFIA pag. 199 RINGRAZIAMENTI pag. 211 PREMESSA Questo lavoro riflette coerentemente il nostro itinerario di formazione psicologica e il nostro interesse per la dimensione artistica e musicale che abbiamo potuto alimentare negli ultimi anni attraverso gruppi di studio sull'opera di De Andrè. Questo percorso ci ha consentito di approfondire alcuni dei temi più importanti trattati dal cantautore e, al tempo stesso, ci ha portato a riflettere su processi di natura psicologica che, in quanto inerenti alla realtà umana nelle sue diverse sfaccettature, hanno rappresentato una base solida da cui partire per cogliere dei nessi con la psicologia della personalità. Intendiamo precisare che la tesi non ha la pretesa di rendere esaustiva un'analisi delle personalità attraverso l'opera del cantautore; essa si prefigge la finalità di creare dei punti di raccordo con alcuni studiosi della personalità che consentono di valorizzare il testo musicale e, quindi, di dare più dignità culturale alla produzione artistica di De Andrè. In questo senso, “psicologia della personalità della canzone d'autore” è da intendere come elaborazione di alcuni aspetti che riguardano i “modi della personalità” e soprattutto quelli che rinviano ad alcune tematiche oggettivamente presenti nell'opera di De Andrè e che richiamano, in modo plausibile e rigoroso, l'apporto di alcuni studiosi. Essendo questo un lavoro fondato sulla riflessione psicologica, maturata, come già è stato detto, nel corso di attività seminariali, e sulla conoscenza che abbiamo personalmente dello sviluppo storico e tematico dell'opera di De Andrè, ci è sembrato che questo studio possa apportare un contributo sulla canzone d'autore che è stato indagato da molti punti di vista, oltre a quello musicale, letterario, e più in generale artistico. Il presente lavoro evidentemente risente di tutti i limiti di uno studio a carattere psicologico che non è stato mai affrontato e che abbiamo, per quanto è stato possibile, mantenuto entro modalità rigorose ed inscritte in uno studio di tipo riflessivo che riteniamo attendibile. In questa ottica il nostro lavoro è stato supportato da analisi psicologiche adeguate ai testi di Fabrizio De Andrè. Esse possono essere colte nell'elaborazione binswangeriana circa i modi di essere nel mondo ed il progetto di mondo; nella psicologia junghiana relativamente soprattutto alla dimensione della coscienza collettiva ed al modo in cui essa incide a livello della nostra soggettività; nell'analisi di Fromm sul carattere sociale che per più versi riflette e si richiama all'analisi di Jung in un'ottica teoretica diversa. Oltre a queste aree di indagine psicologiche, assolutamente centrali, il lavoro si snoda attraverso il riferimento ad altri autori i cui studi ci sono sembrati adeguati per cogliere altri spunti di riflessione sull'opera del cantautore genovese.