Curriculum Accademico

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Curriculum Accademico Antonio Rigon (L’Aquila, 16-1-1941) Prof. di prima fascia, SSD MSTO/01 (Storia medievale): in pensione dal 1° ottobre 2011 Curriculum accademico Dal 1990 professore di prima fascia nel Settore Scientifico Disciplinare MSTO/01 (Storia medioevale). Ha insegnato Storia medioevale, Storia delle Venezie e Storia della cultura e delle mentalità nel medioevo nelle Facoltà di Lettere e Filosofia e di Magistero dell’Università di Padova Visiting scholar presso il Department of History dell’Università di Berkeley (1993). Nell’Ateneo di Padova è stato direttore del Dipartimento di Storia dal 1992 al 1998; presidente del Corso di laurea in Storia dal 1998 al 2001; coordinatore del Dottorato di ricerca in Storia del Cristianesimo (già Dottorato di storia della Chiesa medievale e dei movimenti ereticali) dal 1997 al 2003; direttore della Scuola di Dottorato in Scienze storiche dal 2004 al 2007. Responsabile nazionale e locale di vari PRIN (da ultimo PRIN 2009, Percezione e rappresentazione della Terrasanta e dell’Oriente mediterraneo nelle fonti agiografiche, cronachistiche, odeporiche, omiletiche e testamentarie di area italiana secoli XII-XV) Presiede il Comitato scientifico dell’Istituto superiore di Studi medievali “Cecco d’Ascoli” e la Giuria del Premio internazionale Ascoli Piceno. E’ inoltre direttore del Centro interuniversitario di studi Francescani (Università di Perugia, Padova, Verona, Milano-Cattolica, Milano-Statale, Roma Tre, Macerata, Chieti, Napoli “Federico II”),. É membro del Consiglio direttivo dell’Istituto storico italiano per il Medio Evo, del Consiglio direttivo della Società internazionale di Studi francescani, della Commissione ministeriale per l’edizione nazionale delle fonti francescane, del Consiglio direttivo della Fondazione mons. Michele Maccarrone per la Storia della Chiesa in Italia. Negli anni 1985 - 1989 e 1997 – 2000 è stato presidente della “Societas veneta di storia ecclesiastica”. Dirige la collana di “Atti dei Convegni internazionali dell’Istituto superiore di Studi medievali ‘Cecco d’Ascoli’” (Ed. Istituto storico italiano per il Medio Evo), e la collana di storia veneta “Carrubio” (Il Poligrafo, Padova). Cura con altri studiosi la collana “Italia sacra” dell’Istituto storico italiano per il Medio Evo. Fondatore e direttore con Giuseppina De Sandre Gasparini e Grado Giovanni Merlo del periodicoQuaderni di storia religiosa” dal 1994 al 2012; direttore della rivista “Le Venezie francescane” dal 1984 al 1989, è membro del Consiglio direttivo della “Rivista di storia della Chiesa in Italia” e del Comitato di redazione della rivista “Il Santo”. 2 Cittadino onorario di Monselice per meriti culturali, è socio di varie accademie e istituti scientifici, tra i quali L’Accademia galileiana di Scienze, Lettere ed Arti di Padova, l’Accademia Olimpica di Vicenza, l’Accademia dei Concordi di Rovigo, la Deputazione di storia patria per le Venezie, l’Istituto per la storia ecclesiastica padovana, il Centro studi antoniani di Padova.. 3 Attività di ricerca Si occupa di religione, società e istituzioni nel medioevo, con particolare riguardo al mondo cittadino. Dopo la pubblicazione della tesi, dedicata alla storia medievale del monastero di S. Giacomo di Monselice, ha proseguito le ricerche lungo il filone della storia monastica, occupandosi, per l’area veneta, di singoli monasteri (S. Giustina, S. Maria della Vangadizza, S. Giovanni Evangelista del Montericco, S. Maria della Riviera), di ordini monastici (Ordo Sancti Benedicti de Padua, Cistercensi, Certosini, Olivetani), di tradizioni eremitiche e santi monaci (Arnaldo da Limena, Giordano Forzatè, Beatrice d’Este), di monachesimo femminile. A contesti più generali rinviano i contributi sulla penitenza nelle regole monastiche dell’Occidente, su vescovi e monachesimo nel basso medioevo, su Certosini e mondo politico, sulle origini della congregazione di Monteoliveto. Parallelamente al filone monastico ha approfondito quello delle istituzioni ecclesiastiche locali di vertice e di base: vescovi, parrocchie, associazioni del clero. In questo ambito si segnalano il volume Clero e città del 1988 e il saggio su Congregazioni del clero cittadino e storia della parrocchia del 1995, nei quali per una singola città (Padova) e per un’area più vasta (l’Italia settentrionale), è stato affrontato un tema assai poco studiato e tuttavia importante come quello del clero secolare e del suo radicamento istituzionale, religioso, politico e sociale in ambito urbano dopo il Mille. Con impianto più sintetico si collegano a queste tematiche gli studi sul clero in cura d’anime tra universalità e particolarismi politici e sul ruolo delle chiese locali nelle lotte tra magnati e popolani nell’Italia comunale. In entrambi i filoni di ricerca ora ricordati la storia delle istituzioni e della spiritualità, delle strutture e della cultura tendono ad intrecciarsi, concorrendo a delineare, per lo più con riferimento ad ambiti territoriali ben definiti, una storia della società medioevale vista nella prospettiva della storia della Chiesa e della religione. A questa impostazione si ricollega anche l’attenzione per la problematica delle fonti, considerata non in senso strettamente tecnico, paleografico e diplomatistico, ma con riferimento alle possibilità concrete che esse offrono di rispondere alle domande dello storico nel campo della cultura, della mentalità religiosa, della società. Si vedano, a questo proposito gli studi sui testamenti o il saggio sul Liber contractuum dei frati Minori di Padova di Vicenza nel quale, come in altri lavori, compare un’ attenzione non occasionale anche per la storia economica. Su questi fondamenti poggiano pure le ricerche su penitenti e laici devoti, su Antonio di Padova, sul francescanesimo e sugli ordini mendicanti, che costituiscono il terzo filone attorno al quale si raccolgono gli studi condotti nell’arco di un quarantennio, riuniti nei volumi Dal Libro alla folla. 4 Antonio di Padova e il francescanesimo medievale del 2002 e Antonio di Padova Ordini mendicanti e società locali nell’Italia dei secoli XIII-XV del 2016.. Non lontano dai temi finora trattati si collocano infine le ricerche sulla pace e i movimenti di pace nel medioevo, sui rituali funebri, su Chiesa e potere nell’Italia del tardo medioevo. In quest’ultimo settore della ricerca si inserisce l’ampia monografia Gente d’arme e uomini di Chiesa del 2017, dedicata ai Carraresi tra Stato pontificio e Regno di Napoli tra XIV e XV secolo, nella quale è preso in esame il tentativo di alcuni esponenti della famiglia signorile di Padova, distrutta dai Veneziani, di dar vita nei primi decenni del Quattrocento ad un nuovo dominio carrarese fra Marche e Abruzzo, fondato sulla forza militare e sull’ ascesa a rilevanti cariche ecclesiastiche. Ha finalità didattiche di livello universitario il volume sulle istituzioni ecclesiastiche dell’Occidente medievale (2008). 5 Pubblicazioni 1970 1. Rec. A: L. PESCE, Ludovico Barbo vescovo di Treviso (1437-1443). Cura pastorale, riforma della Chiesa, spiritualità, in «Studi veneziani», XII, pp. 647-653. 1972 2. S. Giacomo di Monselice nel Medioevo (sec. XII-XV). Ospedale, monastero, collegiata, Padova (Fonti e ricerche di storia ecclesiastica padovana, IV), 163 pp. 3. Rec. a: Miscellanea Gilles Gerard Meersseman, Padova 1970, in «Archivio Veneto», s. V, XCV, pp. 121-129. 1973 4. Indice dei nomi di persona e di luogo (assieme a Silvana Rigon), e Indice dei manoscritti e dei documenti d’Archivio, in O. RONCHI, Vecchia Padova, «Bollettino del Museo civico di Padova », LV (1967), pp. 431-466; 467-470. 1975 5. Il monastero di S. Pietro di Monselice e la Vangadizza. Documenti inediti dal Fondo veneto dell’Archivio vaticano, «Atti e memorie del Sodalizio Vangadiciense», I, pp. 403-417. 6. Esigenze di riforma e ribellione di monaci nel Trecento. Un processo dell’abate della Vangadizza ai camaldolesi di S. Maria del Monte delle Croci e di S. Maria di Porciglia, «Atti e memorie del Sodalizio Vangadiciense», II, pp. 71-87. 7. Ricerche sull’“Ordo sancti Benedicti de Padua” nel XIII secolo, «Rivista di storia della Chiesa in Italia», XXIX, pp. 511-535. 8. Rec. a: Statuti di confraternite religiose di Padova nel Medio Evo. Testi, studio introduttivo e cenni storici, a cura di G. DE SANDRE GASPARINI; Padova 1974, in «Archivio storico italiano», pp. 207-211. 1976 9. Appunti per lo studio dei rapporti tra minori e mondo ecclesiastico padovano nel Duecento, «Il Santo», XVI, pp. 179-187. 1977 10. Le elezioni vescovili nel processo di sviluppo delle istituzioni ecclesiastiche a Padova tra XII e XIII secolo, «Mélanges de l’Ècole française de Rome. Moyen âge, temps modernes», 89, pp. 371-409. 11. Rec. a: Storia e cultura al Santo di Padova fra il XIII e il XX secolo, a cura di A. POPPI, Vicenza, 1976, in «Il Santo», pp. 350-355. 1978 12. Una ignorata deposizione testimoniale del b. Luca Belludi (1275), «Atti e memorie dell’Accademia patavina di scienze, lettere e arti», XC (1977-’78), pt. III: classe di scienze morali, lettere ed arti, pp. 43-51. 6 13. Su Simone Vicentino “iuris civilis professor” e sui “magistri” Arsegino e Giovanni “de Correda” cremonese (sec. XIII), «Quaderni per la storia dell’Università di Padova», 11, pp. 121-125. 1979 14. I laici nella Chiesa padovana del Duecento. Conversi, oblati, penitenti, in Contributi alla storia della Chiesa padovana nell’età medioevale, 1 (1979), Padova, (Fonti e ricerche di storia ecclesiastica padovana), XI, pp. 11-81. 15. Ricerche sull’eremitismo nel Padovano durante il XIII secolo, «Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Padova», IV, pp. 217-253, ristampato nel volume Esperienze religiose e opere assistenziali nei secoli XII e XIII, a cura di GRADO G. MERLO, Torino 1987, pp. 123-161. 16. Rec. a: I frati penitenti di san Francesco nella società del Due e Trecento (Atti del secondo Convegno di studi francescani, Roma 12-14 ottobre 1976), Roma 1979, in «Archivio storico italiano», pp. 443-448. 1980 17. Un abate e il suo monastero nell’età di Ezzelino da Romano: Arnaldo da Limena († 1255) e S. Giustina di Padova, in S. Benedetto e otto secoli (XII-XIX) di vita monastica nel Padovano, Padova, pp. 55-86.
Recommended publications
  • Introduction: Castles
    Introduction: Castles Between the 9th and 10th centuries, the new invasions that were threatening Europe, led the powerful feudal lords to build castles and fortresses on inaccessible heights, at the borders of their territories, along the main roads and ri- vers’ fords, or above narrow valleys or near bridges. The defense of property and of the rural populations from ma- rauding invaders, however, was not the only need during those times: the widespread banditry, the local guerrillas between towns and villages that were disputing territori- es and powers, and the general political crisis, that inve- sted the unguided Italian kingdom, have forced people to seek safety and security near the forts. Fortified villages, that could accommodate many families, were therefore built around castles. Those people were offered shelter in exchange of labor in the owner’s lands. Castles eventually were turned into fortified villages, with the lord’s residen- ce, the peasants homes and all the necessary to the community life. When the many threats gradually ceased, castles were built in less endangered places to bear witness to the authority of the local lords who wanted to brand the territory with their power, which was represented by the security offered by the fortress and garrisons. Over the centuries, the castles have combined several functions: territory’s fortress and garrison against invaders and internal uprisings ; warehouse to gather and protect the crops; the place where the feudal lord administered justice and where horsemen and troops lived. They were utilised, finally, as the lord’s and his family residence, apartments, which were gradually enriched, both to live with more ease, and to make a good impression with friends and distinguished guests who often stayed there.
    [Show full text]
  • Guide to Places of Interest
    Guide to places of interest Lido di Jesolo - Venezia Cortina Oderzo Portogruaro Noventa di Piave Treviso San Donà di Piave Caorle Altino Eraclea Vicenza Jesolo Eraclea Mare Burano Cortellazzo Lido di Jesolo Dolo Venezia Verona Padova Cavallino Mira Cà Savio Chioggia Jesolo and the hinterland. 3 Cathedrals and Roman Abbeys . 10 Visits to markets Concordia Sagittaria, Summaga and San Donà di Piave Venice . 4 From the sea to Venice’s Lagoon . 11 St Mark’s Square, the Palazzo Ducale (Doge’s Palace) and the Caorle, Cortellazzo, Treporti and Lio Piccolo Rialto Bridge The Marchland of Treviso The Islands of the Lagoon . 5 and the city of Treviso . 12 Murano, Burano and Torcello Oderzo, Piazza dei Signori and the Shrine of the Madonna of Motta Verona and Lake Garda. 6 Padua . 13 Sirmione and the Grottoes of Catullo Scrovegni Chapel and Piazza delle Erbe (Square of Herbs) The Arena of Verona and Opera . 7 Vicenza . 14 Operatic music The Olympic Theatre and the Ponte Vecchio (Old Bridge) of Bas- sano del Grappa Cortina and the Dolomites . 8 The three peaks of Lavaredo and Lake Misurina Riviera del Brenta . 15 Villas and gardens The Coastlines . 9 Malamocco, Pellestrina, Chioggia 2 Noventa di Piave Treviso San Donà di Piave Eraclea Caorle Jesolo Eraclea Mare Lido di Jesolo Cortellazzo Cavallino Jesolo and the hinterland The lagoon with its northern appendage wends its way into the area of Jesolo between the river and the cultivated countryside. The large fishing valleys of the northern lagoon extend over an area that is waiting to be explored. Whatever your requirements, please discuss these with our staff who will be more than happy to help.
    [Show full text]
  • Cortenuova 1237
    Cortenuova 1237 INTRODUCTION Cortenuova 1237 is based on the conflict between Guelphs and Ghibellines in XIII century Italy. The Ghi- bellines, led by Holy Roman Emperor Frederick II, are attempting to restore Imperial power south of the Alps while Guelphs, let by Pope Gregory IX, are opposing restoration of imperial power in the north and are trying to break Emperor’s allies in Italy. Both players attempt to capture cities and castles of Italy, Sicily, Sardinia and Corsica. The Ghibelline player starts with a powerful army in the north but must conduct many sieges, giving time to his opponents to organise a resistance. A smaller army is in the south but lacks proper leadership. Lack of communication between north and south is an issue for Imperial player. The Guelph player starts with his armies spread out over Italy and must first concentrate his forces in order to slow down Emperor’s armies. After the Emperor has been stopped the central position of Guelph hol- dings allows for a number of possible avenues of advance. The game’s event cards allow full replay ability thanks to the numerous various situations that they create on the diplomatic, military, political or economical fields. Estimated Playing Time: 3h30 DURATION Favored Side: None Hardest to play: None Cortenuova 1237 lasts 24 turns each representing about two months, between August 1237 and August 1241. TheGhibelline player always goes before the Guelph player. FORCES The Ghibelline player controls Holy Roman Empire (golden), Ezzelino da Romano’s dominions (green), Kingdom of Sicily (gray), Republic of Pisa (dark red), Republic of Siena (black) and other Ghibelline (red) units.
    [Show full text]
  • Ppt-Altamarca.Pdf
    TO TREVISO & BEYOND OUR CHOICE OUR PROPOSAL IS SUITABLE FOR EVERYONE: - SAME TREATMENT - SAME INFORMATION VALDOBBIADENE ASOLO THE RIVER SILE VITTORIO VENETO CONEGLIANO First Problem: Two Completely Different Brochures ??... WE QUIT. RESTARTING: OTHER MATERIAL CORRESPONDENCE FIRST CHOICE SECOND CHOICE Second Problem: Reconstructing Process Art & History The Alta Marca of Treviso is a must- see for the lovers of history and art. … … His name was Antonio Canova mad visitors can still get a close look at many of his works in the town today. There is a gallery where it is possible to see the preparatory plaster casts that Canova used to plan his work. … TO TREVISO & BEYOND Discover Alta Marca, the essence of Veneto region The unique landscape is full of the distinctive The Alta Marca of Treviso is a unique landscape where features for which the Province of Treviso is everything is possible. Located in the northern part of the renowned: hills colored by the ever/changing hues province of Treviso, it includes Pedemontana del Grappa, of rows of plants in some of the most famous Quartier del Piave, the Vallata and the Treviso Prealps. vineyards in the world; watercourses ranging from In this area, you will find all the features that make the the smallest streams to Italy’s sacred river; and province of Treviso so special. As you get here, you will have precious, hidden treasures in little villages. the opportunity to walk through multi-coloured hills. These effects are given by the nuances of the rows of vineyards that It is a land where everything is possible: admiring run through them.
    [Show full text]
  • The Coronation of the Virgin
    National Gallery of Art NATIONAL GALLERY OF ART ONLINE EDITIONS Italian Thirteenth and Fourteenth Century Paintings Master of the Washington Coronation Italian, active first third 14th century The Coronation of the Virgin 1324 tempera on poplar panel painted surface (score lines to score lines): 99.3 × 77.4 cm (39 1/8 × 30 1/2 in.) overall: 108.3 × 79 × 1.5 cm (42 5/8 × 31 1/8 × 9/16 in.) framed: 115.3 x 86 x 8.9 cm (45 3/8 x 33 7/8 x 3 1/2 in.) Inscription: on the base of the throne: MCCCXXIIII [1] [1] The NGA scientific research department analyzed the gilding of the inscription, that of the background, and that of an area of restoration using x-ray fluorescence spectroscopy (see report dated February 9, 1999, in NGA conservation files). All three areas showed the same elements; therefore, this type of analysis could not be used to determine if the inscription is original. Samuel H. Kress Collection 1952.5.87 ENTRY The Coronation of the Virgin marks the final episode of the legend of the mother of Jesus, that of her ultimate glorification after her bodily assumption into heaven. The episode first appears in medieval sources, but it was not until the thirteenth century that the scene in which Christ places the crown on his mother’s head is explicitly illustrated in monumental painting and sculpture. Mary usually is represented seated on the same throne as her son and to his right as he crowns her with his right hand.[1] This scheme, which subsequently underwent some changes, especially in Tuscany,[2] was faithfully followed by Venetian painters throughout the fourteenth century and beyond.
    [Show full text]
  • Section 1 Contents Mfipub04
    LIST OF MONETARY FINANCIAL INSTITUTIONS AND INSTITUTIONS SUBJECT TO MINIMUM RESERVES FEBRUARY 2004 LIST OF MONETARY FINANCIAL INSTITUTIONS AND INSTITUTIONS SUBJECT TO MINIMUM RESERVES FEBRUARY 2004 In 2004 all ECB publications will feature a motif taken This paper can be downloaded from from the €100 banknote. the ECB’s website (http://www.ecb.int). © European Central Bank, 2004 Address Kaiserstrasse 29 60311 Frankfurt am Main, Germany Postal address Postfach 16 03 19 60066 Frankfurt am Main, Germany Telephone +49 69 1344 0 Website http://www.ecb.int Fax +49 69 1344 6000 Telex 411 144 ecb d All rights reserved. Reproduction for educational and non-commercial purposes is permitted provided that the source is acknowledged. As at end-December 2003. ISSN 1725-3314 (print) ISSN 1725-3322 (online) Contents Section 1 Overview Foreword.................................................................................................................................... vi Definition of terms .....................................................................................................................viii MFI sector analyses: as at the end of December 2003 Chart 1: The EU MFI sector by country and by category....................................................... ix Chart 2: Percentage share of the EU MFI sector by country .................................................. x Chart 3: Percentage share of the EU MFI sector by category ................................................ x Chart 4: Foreign branches in the EU by country of residence
    [Show full text]
  • And Much More
    L IVE V ICENZA AND ITS V ILLAS L IVE V ICENZA AND ITS V ILLAS ENGLISH PROVINCIA DI VICENZA Vicenza TheVillas and much more L IVE V ICENZA AND ITS V ILLAS L IVE V ICENZA AND ITS V ILLAS Vicenza... The Villas and much more This small structured guide to routes aims to be an instrument of easy consultation for those wishing to discover the Vicentine villas, combining their visit with the other offers of the rich territory: from museums to wine roads, from castles to typical productions. Here below you will not merely fi nd a list of villas since those which most represent the defi nition of tourist interest have been carefully selected. Every route is subdivided into two sections: “the villas” and “much more”, in order to indicate that besides the villas there are other attractions for the visitor. The villas in the fi rst section are generally usable, from the point of view of opening and accessibility to the visitor. 1 itinerary_1 Pedemontana Vicentina and High Vicentino itinerary_1 Pedemontana Vicentina and High Vicentino Romano d'Ezzelino Pove del Grappa Mussolente 12 BASSANO The Villas DEL GRAPPA Santorso Lonedo MAROSTICA Zugliano 11 7 2 - VillaRosà Ghellini, Villaverla Description 6 10 Nove SCHIO BREGANZE CartiglianoBegun in 1664 designed by Pizzocaro, the works were in- 1 CALDOGNO - VILLA CALDOGNO Sarcedo 14 terrupted in 1679, date engraved in two places of the main 2 VILLAVERLA - VILLA GHELLINI THIENE 13 3 VILLAVERLA - VILLA VERLATO PUTIN 8 9 façade, and never restarted because of the death of the archi- 4 MOLINA DI MALO - VILLA PORTO THIENE 4 15 Longa tect.
    [Show full text]
  • Villa Beatrice D'este in Italy
    VILLA BEATRICE D’ESTE Management Plan For the future valorisation and D.T4.2.1 conservation of the heritage site and its medieval ruins Prepared by: Valentina Gamba Sergio Calò Enzo Moretto VENETIAN CLUSTER Tel: +39. 0445 607742 [email protected] [email protected] Headquarters: Sestiere San Marco 2065 – 30124 Venezia (VE) Registered Office: Viale dell’Industria, 37 – 36100 Vicenza (VI) Italy Vat Code IT 03904910241 2 FOREWORD The present Management Plan was developed within the framework of the European project RUINS, funded by the European Territorial Cooperation Programme Interreg Central Europe. The aim of the RUINS project is to give new life to medieval ruins in Central Europe, valorising them and identifying good practices for their sustainable management and for the development of productive activities that are in line with their cultural, historic and artistic values, in the perspective of their long-term conservation. The monumental complex of Villa Beatrice d’Este was selected as a case study by the project due to the presence of medieval ruins on which, during the 17th century, the villa was built. The case study represents an opportunity to investigate how medieval heritage can make a strong contribution to the valorisation of a complex and stratified heritage site. We thank the Province of Padua, owner of the site, and Enzo Moretto, president of Butterfly Arc Ltd, current manager of the Museum of Villa Beatrice, for the support provided in the collection of data and in the drafting of the plan. 3 INTRODUCTION According to the UNESCO guidelines for the management of World Heritage sites, a management plan is a tool aimed to guarantee and provide coordination for the strategic protection of a heritage site in the long- term1.
    [Show full text]
  • Libro-Casette-2018.Pdf
    THE GARBAGE SYSTEM The Province of Padova has launched a system of garbage separation which is handled very strictly by the authorities and which we ask you to follow in the same way. For this purpose your kitchen has been equipped with 3 different garbage containers which have been marked accordingly. We have left spare plastic bags in the kitchen. Please don’t leave any garbage in the house as you leave !! Garbage disposals are found on the main entrance of the estate. Organic Humid Waste all food rests, used paper napkins, cut flowers Dry non-recyclable all plastified paper (like the one fresh cheese and Salami or ham is wrapped in), tetrapak (milk and fruit juice boxes), rubber and styrofoam, sanitary towels, cosmetics and toothpaste tubes, broken ceramics, lamp bulbs, all plastic except plastic bottles, nylon (stockings, cellophane), ball-pens, cigarette ends. Plastic and tins Bottles for water and other soft drinks, shampoo and detergent bottles, all bottles with the signs: PET PVC PE Plastic yoghurt caps Food tins Glass Bottles, jars, glasses Paper Newspapers and magazines, cardboards boxes and any other paper Please collect the following items separately (in a plastic or paper bag which you can leave in the kitchen): Spray cans / Medicines / Syringes / Creams / Batteries Dear Guests, we know you are in holiday but, we kindly ask you to observe this rules. It is very important for us and for the environment. RULES FOR GUESTS In order to improve the safety of guests, even in consideration of the peculiarities of the environment
    [Show full text]
  • Marca Misteriosa GB A
    Welcome to the on one of the joyous March of towers built by Treviso, a Antenor to defend THE PROVINCE magnificent area the new city. Follow OF TREVISO full of mystery. me – this is just the If you came here beginning. Hidden A land of to discover its from sight in the mystery beauty and you Treviso area are the are eager to find spirits of kind out about legends and dark tales, you have maidens and men of found the right man. My name is Fosco and I the church, have always lived here. No one knows the descendents of the area’s castles, villages and hills better than me Collalto and Minucci and nobody can tell you more about all of the families and secrets that lie hidden here. Did you know that damned souls from Treviso, like Turin, Lyon and Prague, was called a the Ezzelini dynasty, “magical city” as early as the second half of the not to mention roaming monks in the ruins of an Templars and other knights, go on a ghost hunt 13th century – the time of Pietro d’Abano, who abbey, the mysterious creatures of an ancient and get to know the enigmatic Giorgione. On taught here at the historical university? It all Venetian wood, the unnerving forms in Le summer evenings or amidst the first autumn started a long time ago… Some people say that Motte near Castello di Godego and yet more mists, you can enter a world of jesters and the name “Treviso” comes from “Taurisium”, the fearsome things besides.
    [Show full text]
  • Slide Collection Catalogue
    Catalogue of the Albert Hoxie Slide Collection Compiled by Kent Fielding Schull Summer 2001 Collection Owned by the Department of History, UCLA Introduction This catalogue is a guide to the contents of Albert Hoxie’s entire slide collection of over 160,000 slides of art and architecture from all periods and from around the world. It is ordered according to his method of organization. There are three major sections. Section I is organized according to Area, Painter, and Time Period, for example: if you wish to see if the collection contains the works of Titian, look under Italian Painters 16th Century. Section II consists of artists and artistic works other than paintings and is organized according to Place, Subject Type, and Time Period,1 therefore if you want the sculptural works of Michelangelo then look up under Italian Artists 16th Century. Section III consists of numerous slides taken of sites and architecture around the world. This section is organized according to country, town/city, and specific place.2 For example if you want to see if the collection holds slides of Christ’s Church College in Oxford, England; you would look under Central England, Oxford, Christ’s Church, etc.3 It is also possible to search the collection by using the binoculars icon in the Adobe Acrobat Reader (assuming you have the PDF form of this document). We strongly encourage faculty participation in the identification of slides. If you find an artist, area, or time period that is of interest and would like to use the slides or hasten the process of digitization, please contact Kent Schull: [email protected].
    [Show full text]
  • Villorba-City-Guide.Pdf
    PRANDO PRANDI, triestino d’origine, villorbese d’adozione. Giornalista e scrittore per passione. Tecnico Pubblicitario Professionista e dirigente d’a- zienda per più di 40 anni. Ha scritto molto di sport e, più recentemente, ha pubblicato diversi libri dedicati ai personaggi ed alle città del Nord Est: Quarto Tempo; Lo scudetto rosa; Sua Eccellenza; La mia Asolo; Signori; Treviso City Guide. ENNIO CIACCIA, trevigiano, di professione chirurgo, fotografo per pas- sione. Durante la lunga attività fotografica amatoriale ha trattato tutti i cam- Città di Villorba pi della fotografia, in particolare soggetti di ambienti, costume e paesaggio. E’ autore di numerosi fotolibri di successo: Rustico Trevigiano; Treviso, fa- scino dell’inedito; Vivere il Montello; Il Piave dal Peralba all’Adriatico; La Nella geografia del Veneto la centralità di Villorba rende la nostra Terra del Prosecco; Col Sandago; Treviso Notti Magiche; Treviso Museo Città naturale congiungimento tra mare e montagna, tra levante e all’aperto. Le sue foto hanno illustrato Treviso City Guide. ponente. Strade Romane, vie napoleoniche, assi autostradali e linee ferroviarie, da lungo tempo facilitano l’incontro e il dialogo tra le persone, nonché il traffico delle merci. Grazie a queste caratteristiche possiamo affermare che la nostra terra raccoglie l’opportunità di guardare oltre i confini locali per affermarsi quale baricentro economico e culturale della Regione. Questa gui- da vuole essere uno strumento snello per scoprire Villorba e la sua identità, in un connubio tra antico e contemporaneo. Villorba è un paese curioso e, per certi versi, sorprendente, ricco di storia, cultura, laboriosità, intraprendenza, sport e natura. Questi sono gli ingredienti della nostra Città.
    [Show full text]