Curriculum Accademico
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Antonio Rigon (L’Aquila, 16-1-1941) Prof. di prima fascia, SSD MSTO/01 (Storia medievale): in pensione dal 1° ottobre 2011 Curriculum accademico Dal 1990 professore di prima fascia nel Settore Scientifico Disciplinare MSTO/01 (Storia medioevale). Ha insegnato Storia medioevale, Storia delle Venezie e Storia della cultura e delle mentalità nel medioevo nelle Facoltà di Lettere e Filosofia e di Magistero dell’Università di Padova Visiting scholar presso il Department of History dell’Università di Berkeley (1993). Nell’Ateneo di Padova è stato direttore del Dipartimento di Storia dal 1992 al 1998; presidente del Corso di laurea in Storia dal 1998 al 2001; coordinatore del Dottorato di ricerca in Storia del Cristianesimo (già Dottorato di storia della Chiesa medievale e dei movimenti ereticali) dal 1997 al 2003; direttore della Scuola di Dottorato in Scienze storiche dal 2004 al 2007. Responsabile nazionale e locale di vari PRIN (da ultimo PRIN 2009, Percezione e rappresentazione della Terrasanta e dell’Oriente mediterraneo nelle fonti agiografiche, cronachistiche, odeporiche, omiletiche e testamentarie di area italiana secoli XII-XV) Presiede il Comitato scientifico dell’Istituto superiore di Studi medievali “Cecco d’Ascoli” e la Giuria del Premio internazionale Ascoli Piceno. E’ inoltre direttore del Centro interuniversitario di studi Francescani (Università di Perugia, Padova, Verona, Milano-Cattolica, Milano-Statale, Roma Tre, Macerata, Chieti, Napoli “Federico II”),. É membro del Consiglio direttivo dell’Istituto storico italiano per il Medio Evo, del Consiglio direttivo della Società internazionale di Studi francescani, della Commissione ministeriale per l’edizione nazionale delle fonti francescane, del Consiglio direttivo della Fondazione mons. Michele Maccarrone per la Storia della Chiesa in Italia. Negli anni 1985 - 1989 e 1997 – 2000 è stato presidente della “Societas veneta di storia ecclesiastica”. Dirige la collana di “Atti dei Convegni internazionali dell’Istituto superiore di Studi medievali ‘Cecco d’Ascoli’” (Ed. Istituto storico italiano per il Medio Evo), e la collana di storia veneta “Carrubio” (Il Poligrafo, Padova). Cura con altri studiosi la collana “Italia sacra” dell’Istituto storico italiano per il Medio Evo. Fondatore e direttore con Giuseppina De Sandre Gasparini e Grado Giovanni Merlo del periodicoQuaderni di storia religiosa” dal 1994 al 2012; direttore della rivista “Le Venezie francescane” dal 1984 al 1989, è membro del Consiglio direttivo della “Rivista di storia della Chiesa in Italia” e del Comitato di redazione della rivista “Il Santo”. 2 Cittadino onorario di Monselice per meriti culturali, è socio di varie accademie e istituti scientifici, tra i quali L’Accademia galileiana di Scienze, Lettere ed Arti di Padova, l’Accademia Olimpica di Vicenza, l’Accademia dei Concordi di Rovigo, la Deputazione di storia patria per le Venezie, l’Istituto per la storia ecclesiastica padovana, il Centro studi antoniani di Padova.. 3 Attività di ricerca Si occupa di religione, società e istituzioni nel medioevo, con particolare riguardo al mondo cittadino. Dopo la pubblicazione della tesi, dedicata alla storia medievale del monastero di S. Giacomo di Monselice, ha proseguito le ricerche lungo il filone della storia monastica, occupandosi, per l’area veneta, di singoli monasteri (S. Giustina, S. Maria della Vangadizza, S. Giovanni Evangelista del Montericco, S. Maria della Riviera), di ordini monastici (Ordo Sancti Benedicti de Padua, Cistercensi, Certosini, Olivetani), di tradizioni eremitiche e santi monaci (Arnaldo da Limena, Giordano Forzatè, Beatrice d’Este), di monachesimo femminile. A contesti più generali rinviano i contributi sulla penitenza nelle regole monastiche dell’Occidente, su vescovi e monachesimo nel basso medioevo, su Certosini e mondo politico, sulle origini della congregazione di Monteoliveto. Parallelamente al filone monastico ha approfondito quello delle istituzioni ecclesiastiche locali di vertice e di base: vescovi, parrocchie, associazioni del clero. In questo ambito si segnalano il volume Clero e città del 1988 e il saggio su Congregazioni del clero cittadino e storia della parrocchia del 1995, nei quali per una singola città (Padova) e per un’area più vasta (l’Italia settentrionale), è stato affrontato un tema assai poco studiato e tuttavia importante come quello del clero secolare e del suo radicamento istituzionale, religioso, politico e sociale in ambito urbano dopo il Mille. Con impianto più sintetico si collegano a queste tematiche gli studi sul clero in cura d’anime tra universalità e particolarismi politici e sul ruolo delle chiese locali nelle lotte tra magnati e popolani nell’Italia comunale. In entrambi i filoni di ricerca ora ricordati la storia delle istituzioni e della spiritualità, delle strutture e della cultura tendono ad intrecciarsi, concorrendo a delineare, per lo più con riferimento ad ambiti territoriali ben definiti, una storia della società medioevale vista nella prospettiva della storia della Chiesa e della religione. A questa impostazione si ricollega anche l’attenzione per la problematica delle fonti, considerata non in senso strettamente tecnico, paleografico e diplomatistico, ma con riferimento alle possibilità concrete che esse offrono di rispondere alle domande dello storico nel campo della cultura, della mentalità religiosa, della società. Si vedano, a questo proposito gli studi sui testamenti o il saggio sul Liber contractuum dei frati Minori di Padova di Vicenza nel quale, come in altri lavori, compare un’ attenzione non occasionale anche per la storia economica. Su questi fondamenti poggiano pure le ricerche su penitenti e laici devoti, su Antonio di Padova, sul francescanesimo e sugli ordini mendicanti, che costituiscono il terzo filone attorno al quale si raccolgono gli studi condotti nell’arco di un quarantennio, riuniti nei volumi Dal Libro alla folla. 4 Antonio di Padova e il francescanesimo medievale del 2002 e Antonio di Padova Ordini mendicanti e società locali nell’Italia dei secoli XIII-XV del 2016.. Non lontano dai temi finora trattati si collocano infine le ricerche sulla pace e i movimenti di pace nel medioevo, sui rituali funebri, su Chiesa e potere nell’Italia del tardo medioevo. In quest’ultimo settore della ricerca si inserisce l’ampia monografia Gente d’arme e uomini di Chiesa del 2017, dedicata ai Carraresi tra Stato pontificio e Regno di Napoli tra XIV e XV secolo, nella quale è preso in esame il tentativo di alcuni esponenti della famiglia signorile di Padova, distrutta dai Veneziani, di dar vita nei primi decenni del Quattrocento ad un nuovo dominio carrarese fra Marche e Abruzzo, fondato sulla forza militare e sull’ ascesa a rilevanti cariche ecclesiastiche. Ha finalità didattiche di livello universitario il volume sulle istituzioni ecclesiastiche dell’Occidente medievale (2008). 5 Pubblicazioni 1970 1. Rec. A: L. PESCE, Ludovico Barbo vescovo di Treviso (1437-1443). Cura pastorale, riforma della Chiesa, spiritualità, in «Studi veneziani», XII, pp. 647-653. 1972 2. S. Giacomo di Monselice nel Medioevo (sec. XII-XV). Ospedale, monastero, collegiata, Padova (Fonti e ricerche di storia ecclesiastica padovana, IV), 163 pp. 3. Rec. a: Miscellanea Gilles Gerard Meersseman, Padova 1970, in «Archivio Veneto», s. V, XCV, pp. 121-129. 1973 4. Indice dei nomi di persona e di luogo (assieme a Silvana Rigon), e Indice dei manoscritti e dei documenti d’Archivio, in O. RONCHI, Vecchia Padova, «Bollettino del Museo civico di Padova », LV (1967), pp. 431-466; 467-470. 1975 5. Il monastero di S. Pietro di Monselice e la Vangadizza. Documenti inediti dal Fondo veneto dell’Archivio vaticano, «Atti e memorie del Sodalizio Vangadiciense», I, pp. 403-417. 6. Esigenze di riforma e ribellione di monaci nel Trecento. Un processo dell’abate della Vangadizza ai camaldolesi di S. Maria del Monte delle Croci e di S. Maria di Porciglia, «Atti e memorie del Sodalizio Vangadiciense», II, pp. 71-87. 7. Ricerche sull’“Ordo sancti Benedicti de Padua” nel XIII secolo, «Rivista di storia della Chiesa in Italia», XXIX, pp. 511-535. 8. Rec. a: Statuti di confraternite religiose di Padova nel Medio Evo. Testi, studio introduttivo e cenni storici, a cura di G. DE SANDRE GASPARINI; Padova 1974, in «Archivio storico italiano», pp. 207-211. 1976 9. Appunti per lo studio dei rapporti tra minori e mondo ecclesiastico padovano nel Duecento, «Il Santo», XVI, pp. 179-187. 1977 10. Le elezioni vescovili nel processo di sviluppo delle istituzioni ecclesiastiche a Padova tra XII e XIII secolo, «Mélanges de l’Ècole française de Rome. Moyen âge, temps modernes», 89, pp. 371-409. 11. Rec. a: Storia e cultura al Santo di Padova fra il XIII e il XX secolo, a cura di A. POPPI, Vicenza, 1976, in «Il Santo», pp. 350-355. 1978 12. Una ignorata deposizione testimoniale del b. Luca Belludi (1275), «Atti e memorie dell’Accademia patavina di scienze, lettere e arti», XC (1977-’78), pt. III: classe di scienze morali, lettere ed arti, pp. 43-51. 6 13. Su Simone Vicentino “iuris civilis professor” e sui “magistri” Arsegino e Giovanni “de Correda” cremonese (sec. XIII), «Quaderni per la storia dell’Università di Padova», 11, pp. 121-125. 1979 14. I laici nella Chiesa padovana del Duecento. Conversi, oblati, penitenti, in Contributi alla storia della Chiesa padovana nell’età medioevale, 1 (1979), Padova, (Fonti e ricerche di storia ecclesiastica padovana), XI, pp. 11-81. 15. Ricerche sull’eremitismo nel Padovano durante il XIII secolo, «Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Padova», IV, pp. 217-253, ristampato nel volume Esperienze religiose e opere assistenziali nei secoli XII e XIII, a cura di GRADO G. MERLO, Torino 1987, pp. 123-161. 16. Rec. a: I frati penitenti di san Francesco nella società del Due e Trecento (Atti del secondo Convegno di studi francescani, Roma 12-14 ottobre 1976), Roma 1979, in «Archivio storico italiano», pp. 443-448. 1980 17. Un abate e il suo monastero nell’età di Ezzelino da Romano: Arnaldo da Limena († 1255) e S. Giustina di Padova, in S. Benedetto e otto secoli (XII-XIX) di vita monastica nel Padovano, Padova, pp. 55-86.