LA RISCOPERTA DI UN PICCOLO ANGOLO DELLA SICILIA. ① Marinella (Casa Di Montalbano) Punta Secca ② Torre Scalambri Punta Se
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AUTORE: GIACOMO GIAMPICCOLO 01/07/2017 LA RISCOPERTA DI UN PICCOLO ANGOLO DELLA SICILIA. Marinella (casa di Montalbano) Punta Secca Torre Scalambri Punta Secca Lungomare di Donnalucata La Mannara (fornace Penna) Sampieri Modica San Giorgio (Ragusa Ibla) Castello di Donnafugata Marina di Ragusa Grotta delle Trabacche Scicli 1 AUTORE: GIACOMO GIAMPICCOLO 01/07/2017 INDICE TUTTO COMINCIÒ QUEL LONTANO 6 MAGGIO DEL 1999. Pag. 5 CRESCITA BOOM DEL TURISMO NELL’AREA IBLEA 6 MAGGIO DEL 1999 I LUOGHI TELEVISIVI DI MONTALBANO CENNI STORICI DEI LUOGHI DI MONTALBANO. Pag.11 CENNI STORICI PUNTA SECCA (MARINELLA). Pag.21 PUNTA SECCA LA CASA DI MONTALBANO LA STORIA DI QUESTA CASA IL FARO DI PUNTA SECCA IL LUNGOMARE, IL PORTO E LA CHIESETTA TORRE SCALAMBRI E LE TORRI SARACENE NELLA COSTA IBLEA. Pag.40 LE TORRI SARACENE NELLA COSTA IBLEA TORRE SCALAMBRI TORRE DI PIETRO TORRE VIGLIENA TORRE MAZZARELLI TORRE CABRERA LE TORRI SARACENE NELLA STORIA. Pag.57 BREVE STORIA DELLE “TORRI SARACENE” 2 AUTORE: GIACOMO GIAMPICCOLO 01/07/2017 LA CUCINA DI MONTALBANO. Pag.68 A TAVOLA CON MONTALBANO PIATTI A BASE DI CARNE E VERDURE PIATTI A BASE DI PESCE CONTORNI VERDURE E INSALATE DOLCI 3 AUTORE: GIACOMO GIAMPICCOLO 01/07/2017 CRESCITA BOOM DEL TURISMO NELL’AREA IBLEA. La provincia di Ragusa con appena 12 comuni ed un territorio piccolo e di nicchia ha sempre avuto difficoltà a competere con i grandi attrattori del turismo siciliano: Siracusa, Agrigento, Taormina, Palermo, isole Eolie. In questi ultimi anni le cose però stanno cambiando, significativi alcuni dati: nel 2014 nell’area iblea furono registrati 829.000 turisti (414.000 italiani e 415.000 stranieri) , nel 2017 invece le presenze sono passate a 1.200.000 facendo registrare un balzo del 48 % (41% italiani e ben 59 % stranieri). Tale trend positivo è stato confermato anche dai numeri del sistema aeroportuale del sud-est Sicilia dove nei primi 8 mesi dell’anno 2017 i passeggeri di Catania e Comiso sono passati da 5.000.000 del 2014 ai 6.400.000 del 2017 (+ 28%). I fattori di questa crescita sono da ricercare principalmente: Nell’effetto Montalbano. Nell’inserimento della nostra area tra i siti patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Nell’apertura dell’aeroporto di Comiso, che, nonostante un numero di tratte e di offerta largamente inferiore rispetto a Catania, ha contribuito con i collegamenti da Belgio, Germania e Gran Bretagna ad attrarre flussi turistici importanti. La posa della prima pietra avvenne nell'ottobre del 2004, l’inaugurazione il 30 maggio del 2013 (quasi 10 anni dopo), ma i voli cominciarono diversi mesi dopo. Nel porto di Marina di Ragusa (realizzato dopo 20 anni, il primo incarico fu assegnato il 20/05/89, l’ultimazione dei lavori avvenne il 30/04/ 2009 e l’inaugurazione il 10 luglio 2009). Nell’instabilità politica di alcune aree del mondo (Egitto, Tunisia e Nord Africa…) ed il rischio terrorismo, che premia l’Italia. Nelle bellezze paesaggistiche, il clima, il barocco, la storia, un’enogastronomia d’eccellenza, un mare incontaminato, spiagge libere e ben curate. Grazie a questo mix di fattori, quella che una volta era una zona della Sicilia quasi sconosciuta, oggi è diventata (e continua ad esserlo) meta di pellegrinaggio di tantissimi turisti nazionali e internazionali. Ma quello che più conta è che lo sviluppo turistico non ha alterato l’atmosfera tipica dei nostri piccoli borghi marinari siciliani (Punta Braccetto, Punta 4 AUTORE: GIACOMO GIAMPICCOLO 01/07/2017 Secca, Caucana, Casuzze, Marina di Ragusa …..fino a Sampieri e Pozzallo). Passeggiando per le stradine e le piazzette di questi borghi marinari si respira ancora un’aria di semplicità, la salsedine del mare, si possono ancora ammirare i piccoli porticcioli e i pescatori intenti a dipanare, ripulire e riparare le loro reti, in questi luoghi è ancora possibile godere di spiagge libere. Ci sono ancora diversi problemi da sistemare, come la frammentazione dell’offerta tra i vari comuni, le strutture alberghiere non al top (prolificano i B. & B. e le case private date in affitto) , il nodo trasporti e viabilità, ma il Distretto turistico Ibleo sta lavorando per migliorare la promozione ed il miglioramento dell’offerta turistica. Sul piano operativo si sta cercando di realizzare un sistema informatico unitario digitale, facile nell’uso e a disposizione del turista (sito e app), che integri in una mappa interattiva tutti i dati utili per valorizzare i fattori di eccellenza: un sistema unitario che indichi le cose da fare e da vedere, i servizi di base (come spostarsi, dove trovare un bancomat, un pronto soccorso, gli orari dei musei, ecc.). A dire il vero Ragusa ed il suo territorio erano già diventati, nel passato, oggetto di interesse da parte dei mezzi di comunicazione di massa altre tre volte: Fra il 1870 ed il 1920 per lo sfruttamento della pietre pece (esportata non solo in Europa, ma anche in Argentina, e Cina). Nel 1953 quando nel territorio ragusano fu scoperto il petrolio. Nel dicembre del 1981, durante il governo Craxi, quando furono installati 112 missili Cruise, nei pressi dell'aeroporto militare di « Magliocco » di Comiso, in provincia di Ragusa. Missili, diventati operativi a partire dal 30 giugno 1983, che avrebbero dovuto riequilibrare il dispiegamento dei missili SS-20 sovietici del Patto di Varsavia. TORNA 5 AUTORE: GIACOMO GIAMPICCOLO 01/07/2017 TUTTO COMINCIÒ QUEL LONTANO 6 MAGGIO DEL 1999 La Sicilia, nell’immaginario collettivo, è stata sempre rappresentata da città come: Palermo, Siracusa, Agrigento, Taormina, Catania. Città ricche di storia e di monumenti e degne di ammirazione. Molte altre suggestive città e piccole località, fuori dagli itinerari turistici, sono rimaste nel dimenticatoio per tantissimi anni. Uno di questi angoli nel 1999 è uscito dall’anonimato per diventare famoso non solo a livello nazionale ma anche internazionale. Stiamo parlando degli scorci pittoreschi e poco conosciuti della provincia di Ragusa, scelti come scenario e ambientazione della serie televisiva del “Commissario Montalbano. Questo miracolo ebbe inizio il 6 maggio del 1999 quando la Rai trasmise la prima serie televisiva del “Commissario Montalbano”, tratta dai romanzi di Andrea Camilleri (scrittore, sceneggiatore e regista italiano nato a Porto Empedocle), che negli anni ottanta era stato docente dell’attore Luca Zingaretti quando questi aveva frequentato a Roma “L’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’amico”. Il commissario di polizia Salvo Montalbano, interpretato magistralmente dall’attore Luca Zingaretti (che ha dovuto adeguare la sua parlata al siciliano, essendo di origine romana), in ogni episodio è alle prese con fatti di malaffare (rapimenti, uccisioni, prostituzione, immigrazione clandestina….) che, grazie al suo intuito, alla sua spiccata capacità investigativa e all’aiuto dei suoi validi collaboratori, riesce sempre a risolvere. UN SUCCESSO TELEVISIVO INTERNAZIONALE. I primi sei episodi (le prime tre stagioni) furono trasmessi dal secondo canale Rai, con ascolti compresi tra 6,3 e 7,3 milioni (share dal 23,75 al 29,65%). Con il passare degli anni gli ascolti aumentarono sempre di più fino a toccare punte superiori agli 11 milioni di spettatori. La serie televisiva, trasmessa in più di 28 paesi al mondo, e tradotto in 31 lingue ha ottenuto risultati eccezionali, tant’è che nel 2016 è risultata essere tra i dieci programmi più visti nel Regno Unito. COME SPIEGARE TANTO SUCCESSO? Quest’eccellenza, che ha superato i confini nazionali, deve il suo successo ad un mix di fattori sapientemente dosati, quali: 6 AUTORE: GIACOMO GIAMPICCOLO 01/07/2017 L’indiscutibile bravura dei personaggi, il Commissario Montalbano (interpretato da Luca Zingaretti) Mimì Augello (Cesare Bocci), Carmine Fazio (Peppino Mazzotta) e Catarella (Angelo Russo). La capacità della Rai e della Palomar (società di produzione) nel dosare con sapienza le puntate della fiction nel corso degli anni. Un prodotto basato non sulla quantità ma sulla qualità, pochi episodi a stagione, ma ben fatti. Le intriganti, coinvolgenti, attuali e complesse storie di Camilleri che invitano alla riflessione e trasmettono un profondo senso di umanità e di giustizia. Le ambientazioni, le atmosfere, i paesaggi, la campagna iblea, le ville padronali, le spiagge, il mare, la cucina. La stessa sigla iniziale della fiction, è un’accurata sintesi dei “luoghi di Montalbano” e offre una sufficiente idea delle bellezze paesaggistiche, culturali e storiche di questa zona. ALTRI FATTORI. L’aeroporto di Comiso ha fatto decollare il turismo in provincia di Ragusa; il porto di Marina di Ragusa (ci sono voluti 20 anni per la realizzazione), che ha proiettato il territorio ibleo verso un turismo diportistico d’eccellenza; gli sforzi finanziari delle varie amministrazioni comunali nel rivalorizzare il patrimonio architettonico locale sicuramente hanno amplificato e contribuito a far scoprire al grande pubblico quest’angolo della Sicilia, ricco ancora di natura selvaggia, di barocco, di stile arabo, di storia, di ospitalità, di tradizioni e di sapori. Grazie a questo mix di fattori, quella che una volta era una zona della Sicilia quasi sconosciuta, oggi è diventata (e continua ad esserlo) meta di pellegrinaggio di tantissimi turisti nazionali e internazionali. Ma quello che più conta è che lo sviluppo turistico non ha alterato l’atmosfera tipica dei nostri piccoli borghi marinari siciliani (Punta Braccetto, Punta Secca, Caucana, Casuzze, Marina di Ragusa …..fino a Sampieri e Pozzallo). Passeggiando per le stradine e le piazzette di questi borghi marinari si respira ancora un’aria di semplicità, la salsedine del mare, si possono ancora ammirare i piccoli porticcioli e i pescatori intenti a dipanare, ripulire e riparare le loro reti, in questi luoghi è ancora possibile godere di spiagge libere. “L’EFFETTO MONTALBANO” E LE RICADUTE SUL TERRITORIO IBLEO. Questa serie televisiva si è dimostrata un “cavallo di Troia” un potente strumento di marketing per la provincia di Ragusa, che dura da quasi 18 anni. Il turismo in tutta la Sicilia del sud-est è cresciuto, dal 1998, al ritmo del 12-14% l'anno, con un aumento esponenziale dei Bed & Breakfast e degli agriturismi, da 65 nel 2001 ai 2.900 dieci anni dopo.