Comune di (Rg)

PIANO DI UTILIZZO DEL DEMANIO MARITTIMO

Adeguamento alla L.R. n.3 del 17/03/2016 e D.A. 319/GAB del 05/08/2016

IL DIRIGENTE DEL III DIPARTIMENTO ASSETTO DEL TERRITORIO Arch. Maria Angela Mormina

RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Arch. Maurizio Arestia Elaborato 1 Relazione Tecnica Illustrativa

PROGETTISTA Arch. Pianif. Costanza Dipasquale

Giugno 2018

INDICE

Indice ...... 1

1. INTRODUZIONE...... 2

2. Il Piano di Utilizzo del Demanio marittimo (PUDM)...... 5

2.1 Definizione ed ambito di applicazione...... 5

2.2 Iter di approvazione ...... 6

2.3 Finalità del piano...... 8

2.4 Elaborati di piano ...... 9

3. Lo stato di fatto ...... 11

3.1 Inquadramento territoriale...... 11

3.2 Strumenti urbanistici di riferimento e vincoli ...... 13

3.3 Zonazione del demanio marittimo...... 16

3.3.1 Area A: Casuzze - Finaiti...... 17

3.3.2 Area B: Kaucana Anticaglie ...... 18

3.3.3 Area C: ...... 20

3.3.4 Area D: Torre di mezzo - Punta Braccetto ...... 21

3.3.5 Zona 1: Palmento, Torre di Mezzo...... 23

3.4 Concessioni demaniali marittime esistenti...... 23

4. Le previsioni di Piano...... 34

4.1 Interventi e destinazioni d’uso...... 34

4.2 Lotti in concessione ammissibili...... 37

5. Lunghezze del fronte demaniale ...... 40

1 1. INTRODUZIONE

Il Comune di Santa Croce Camerina ha avviato e predisposto il Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo (PUDM) ai sensi dell’art. 4 della legge regionale del 29 novembre 2005 n. 15 e s.m.i. (GURS n.52. del 02/12/2005), recante Disposizioni sul rilascio delle concessioni di beni demaniali e sull'esercizio diretto delle funzioni amministrative in materia di demanio marittimo, che ne stabilisce l’obbligo per tutti i comuni della Regione siciliana il cui territorio sia prospiciente sul demanio marittimo. Il PUDM era stato elaborato secondo i criteri stabiliti dall’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente con D.A. 25 maggio 2006 contenente le Linee guida per la redazione dei piani di utilizzo del demanio marittimo della Regione siciliana, e sulla base del documento degli indirizzi approvato dall’Amministrazione con Delibera di G. M. n° 9 del 14-01-2010. Con Delibera di G. M. n° 75 del 07-04-2010 l’Amministrazione Comunale ha preso atto del Rapporto preliminare ed è stata avviata la procedura di Valutazione Ambientale Strategica ai sensi del D.Lgs. 152 del 2006 ed s.m.i., come comunicato dall’ARTA con nota prot. n. 42039 del 24-06-2010; con nota prot. n° 010781 del 22-06-2010 e con nota prot. n° 011179 del 29-06-2010, è stato comunicato agli Enti preposti l’avvio della Procedura di Valutazione Ambientale Strategica ai sensi del D.Lgs. 152 del 2006 ed s.m.i..

Terminata la prima fase di consultazioni sul Rapporto Preliminare, è stato redatto il Rapporto Ambientale, che ha recepito le osservazioni poste dai Soggetti Competenti in Materia Ambientale (comunicate con nota prot.10363 del 30/06/2010 ed acquisita agli atti di questo Comune al n° 011439 del 05-07-2010, ARPA Sicilia STI - Controlli Ambientali, e nota prot.2681 del 03/08/2010 ARPA Sicilia UOC struttura territoriale di Ragusa ed acquisita agli atti di questo Comune al n° 013582 del 11-08- 2010).

Con Delibera di G. M. n° 167 del 13 giugno 2011, è stato preso atto del Rapporto Ambientale e della proposta di Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo e con Deliberazione n° 32 del 04/08/2011, il Consiglio Comunale ha preso atto della proposta di Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo in oggetto corredata, oltre che dagli elaborati previsti dalla vigente normativa urbanistica (L.R. 15/2005 e s.m.i.), anche quelli previsti dalla vigente normativa ambientale per la procedura di V.A.S. (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.). Con nota prot. n° 013504 del 19/09/2011, è stato comunicato, all’ARTA Servizio 1: VIA _ VAS, Servizio 5: Demanio Marittimo e all’Assessorato Provinciale Ambiente, la conclusione della fase di consultazione prevista dal 1° comma dell’art. 13 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i. e nel contempo è stata trasmessa la proposta di Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo in oggetto, corredata anche degli

2 elaborati previsti per la procedura V.A.S.. Con nota n° 014719 del 30/10/2012, l’Ente ha quindi trasmesso all’ARTA Servizio 1: VIA _ VAS ed al Servizio 5: Demanio Marittimo, le osservazioni e/o controdeduzioni alla proposta di Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo ed al rapporto ambientale, da parte dei soggetti competenti in materia.

Così come disposto al punto 4 del D. A. n. 95 del 04.07.2011, lo stesso P.U.D.M. è stato pubblicato dal 10/10/2015 per trenta giorni e successivamente inoltrato unitamente alle osservazioni pervenute. Il Piano, quindi, già trasmesso all’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente poteva essere esitato e proseguire l’iter procedurale, per il rilascio del Parere motivato di che trattasi.

Attualmente è ancora in corso la fase di valutazione per il rilascio del “Parere Motivato” da parte del Servizio VIA – VAS dell’Assessorato Territorio ed Ambiente.

Il quadro normativo è radicalmente cambiato a seguito di un recente intervento del legislatore regionale che, con la l.r. 17 marzo 2016, n. 3, ha apportato importanti modifiche alle procedure di elaborazione e adozione dei PUDM. L’art.4 comma 2 del D.A. 319/GAB del 05/08/2016 stabilisce che i comuni costieri della Sicilia predispongono il Piano di utilizzo del demanio marittimo, per le aree di cui al primo comma dell’articolo precedente, in base ai principi e con le modalità e le procedure definiti dal combinato disposto della l.r. 15/2005 e s.m.i. e della l.r. 3/2016. Ai sensi dello stesso articolo, al comma 3, i comuni sono tenuti a conformare i Piani di utilizzo delle aree demaniali marittime in fase di elaborazione e/o aggiornamento ai principi e alle specifiche tecniche definiti nelle Linee guida allegate al decreto stesso. Per quanto precedentemente citato e dato che la proposta di piano non ha attualmente concluso l’iter di approvazione, si rende necessario l’adeguamento del PUDM. L’adeguamento della proposta di piano riguarda principalmente i seguenti interventi:

 Modifica dell’ambito territoriale oggetto del PUDM.  Adeguamento delle Norme Tecniche di Attuazione relativamente alle funzioni amministrative sul demanio marittimo trasferite al Comune.  Adeguamento delle Norme Tecniche di Attuazione relativamente alle regole e parametri per le attività, strutture, accessi, ecc. di cui alla PARTE IV delle nuove Linee guida per la redazione dei Piani di utilizzo delle aree demaniali marittime (allegato 1 al D.A. 319/GAB del 05/08/2016)  Inserimento negli elaborati grafici delle informazioni cartografiche di cui alla PARTE III delle nuove Linee guida per la redazione dei Piani di utilizzo delle aree demaniali marittime (allegato 1 al D.A. 319/GAB del 05/08/2016)

3  Adeguamento dei dati del Sistema Informativo Territoriale alle Linee guida per l’editing della Cartografia di Base di cui al Sub-Allegato 1/E del D.A. 319/GAB del 05/08/2016  Elaborazione di una proposta di revisione delle aree del demanio marittimo che ricadono nel territorio comunale, sulla base di attività di ricognizione delle fasce costiere, attraverso rilievi topografici ed accertamenti catastali.  Integrazioni al Rapporto Ambientale sulla base delle modifiche precedentemente citate

La nuova normativa introduce inoltre un procedimento di revisione della fascia costiera di competenza, per cui i comuni costieri elaborano un proposta di revisione organica delle zone di demanio marittimo ricadenti nei propri territori, con aggiornamento della dividente demaniale, per correggere eventuali errori riscontrati a seguito delle verifiche effettuate dagli Uffici Tecnici Comunali (U.T.C.) sul campo e/o in sede di pianificazione locale. Le proposte di revisione delle fasce demaniali saranno trasmesse all’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente insieme ai PUDM, e confluiranno successivamente in un unico documento di sintesi che, dopo un processo di revisione, sarà reso omogeneo e coerente a scala regionale. L’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente procederà quindi ai successivi adempimenti, in linea con i principi e gli obblighi previsti dalla vigente normativa regionale e statale di settore.

4 2. IL PIANO DI UTILIZZO DEL DEMANIO MARITTIMO (PUDM)

2.1 Definizione ed ambito di applicazione

L’art. 4 della legge regionale del 29 novembre 2005 n. 15 (GURS n.52. del 02/12/2005) stabilisce che tutti i comuni della Regione siciliana il cui territorio sia prospiciente sul demanio marittimo sono tenuti a redigere il Piano di Utilizzo Demanio Marittimo (P.U.D.M.). Il Piano di utilizzo delle aree demaniali marittime è il documento di pianificazione comunale che regola le modalità di utilizzo della fascia costiera demaniale e del litorale marino, sia per finalità pubbliche sia per iniziative connesse ad attività di tipo privatistico, in conformità ai principi definiti dall’Unione Europea ed alla vigente legislazione statale e regionale di settore.

Ai sensi dell’art.40 comma 1 della L.R. 17 marzo 2016, n. 3 la gestione amministrativa del demanio marittimo della Regione, ad esclusione di alcune aree, è attribuita, previa approvazione del Piano di Utilizzo Demanio Marittimo, ai comuni i quali provvedono all'espletamento di ogni attività propedeutica al rilascio, modifica e rinnovo dei titoli concessori nonché alla manutenzione, agli interventi ordinari di recupero ambientale e di disinquinamento delle aree demaniali marittime. In attuazione del suddetto articolo, con il D.A. 319/GAB del 05/08/2016 sono individuate le aree del demanio marittimo regionale la cui gestione sarà affidata ai comuni costieri dell’isola a seguito dell’approvazione dei relativi Piani di utilizzo delle aree demaniali marittime (PUDM). Le aree demaniali marittime che non sono oggetto del trasferimento di funzioni previsto dalla l.r. 3/2016 sono:

 aree del demanio marittimo date in concessione diretta ai comuni;  aree portuali di competenza regionale;  beni immobili che insistono sulle aree demaniali marittime;  aree che ricadono all’interno di parchi e riserve naturali;  aree demaniali in uso ad altre amministrazioni dello Stato/Enti pubblici;  aree demaniali marittime che ricadono sotto la giurisdizione delle Autorità Portuali;

Il PUDM, per quanto riguarda i contenuti, deve essere conforme alle Linee guida per la redazione dei Piani di utilizzo delle aree demaniali marittime, approvate con D.A. n. 319/Gab del 5 agosto 2016 (art. 4, comma 1), in attuazione dell’ art. 39 della l.r. 17 marzo 2016, n. 3. Le nuove linee guida forniscono le direttive attuative del D.A. n. 319/2016, sostituendo le precedenti, indicando i principi e le metodologie generali da seguire ai fini dell’elaborazione e/o dell’aggiornamento del PUDM da parte dei comuni

5 costieri dell’isola. I contenuti obbligatori, ai sensi del combinato disposto degli articoli 1, 4 e 5 della legge regionale 29 novembre 2005, n. 15, e s.m.i., i PUDM devono fare riferimento alla disciplina delle seguenti attività e opere connesse:

a) gestione di stabilimenti balneari e di strutture relative ad attività sportive e ricreative; b) esercizi di ristorazione e somministrazione di bevande, cibi precotti e generi di monopolio; c) costruzione, assemblaggio, riparazione, rimessaggio anche multipiano, stazionamento, noleggio di imbarcazioni e natanti in genere, nonché l’esercizio di attività di porto a secco, cantieri nautici che possono svolgere le attività correlate alla nautica ed al diporto, comprese le attività di commercio di beni, servizi e pezzi di ricambio per imbarcazioni; d) esercizi diretti alla promozione e al commercio nel settore del turismo, dell’artigianato, dello sport e delle attrezzature nautiche e marittime; e) ormeggi, ripari, darsene in acqua o a secco, ovvero ricoveri per le imbarcazioni e natanti da diporto. Inoltre, i Piani di utilizzo delle aree demaniali marittime devono prevedere: a) appositi spazi per l’accesso di animali di affezione; b) una quota non inferiore al 50% dell’intero litorale di pertinenza comunale da destinare alla fruizione pubblica, fatte salve le concessioni già rilasciate; c) appositi spazi per l’accesso ai diversamente abili.

2.2 Iter di approvazione

L’art. 4 della sopracitata l.r. 15/2005, come modificato dall’art. 56 della l.r. 9/2009 e dall’art. 39 della l.r. 3/2016, definisce inoltre le procedure di elaborazione dei piani da parte dei comuni costieri e le procedure di approvazione degli stessi PUDM da parte dell’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente. Ai sensi del suddetto articolo, l'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente approva i Piani di utilizzo delle aree demaniali marittime adottati dai comuni, ai quali spetta la predisposizione della documentazione necessaria per la valutazione ambientale strategica secondo le procedure di cui all'articolo 12 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modifiche ed integrazioni. I piani sono dotati dei pareri di competenza e di ogni altro atto endoprocedimentale obbligatorio, ivi compresa la procedura di cui agli articoli 6 e seguenti del decreto legislativo n. 152/2006 e successive modifiche ed integrazioni. L'approvazione da parte dell'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente interviene entro il termine perentorio di novanta giorni dal ricevimento della

6 delibera di adozione del consiglio comunale, decorsi i quali i piani acquisiscono efficacia. Resta ferma l'applicabilità, da parte dell'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente, della clausola di cui all'articolo 19, comma 1, della legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni. L’iter di approvazione del PUDM viene definito nel dettaglio dalla Circolare ARTA del 27 giugno 2017 “Adempimenti ex art. 39 della legge regionale 17 marzo 2016, n. 3 - Piano di utilizzo del demanio marittimo - Chiarimenti e direttive”, come modificata dalla Circolare 8 marzo 2018, n. 14758, di cui si riporta di seguito lo schema (Allegato 1 Circolare 8 marzo 2018, n. 14758).

7 Il PUDM è redatto dall’amministrazione comunale competente ed adottato dall’organo consiliare, previa pubblicazione all’albo pretorio per un periodo non inferiore a trenta giorni, durante i quali ogni portatore di interesse legittimo potrà proporre osservazioni. Ai sensi dell’articolo 4, comma 3, della legge regionale n. 15/2005, così come modificato dall’art. 39 della l.r. 3/2016, l’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente approva i Piani di utilizzo delle aree demaniali marittime adottati dai Comuni. L’approvazione da parte dell’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente interviene entro il termine perentorio di novanta giorni dal ricevimento della delibera di adozione del consiglio comunale, decorsi i quali i piani acquisiscono efficacia.

Dopo l’approvazione dei PUDM la gestione amministrativa delle aree del demanio marittimo individuate dall’ARTA è attribuita ai comuni, “i quali provvedono all’espletamento di ogni attività propedeutica al rilascio, modifica, rinnovo dei titoli concessori, nonché alla manutenzione, agli interventi ordinari, di recupero ambientale e di disinquinamento delle aree demaniali marittime” (art. 40, comma 1, l.r. 3/2016).

2.3 Finalità del piano

Le Linee guida per la redazione dei Piani di utilizzo delle aree demaniali marittime (allegato 1 al D.A. 319/GAB del 05/08/2016) definiscono il PUDM come il documento di pianificazione comunale che regola le modalità di utilizzo della fascia costiera demaniale e del litorale marino, sia per finalità pubbliche sia per iniziative connesse ad attività di tipo privatistico, in conformità ai principi definiti dall’Unione Europea ed alla vigente legislazione statale e regionale di settore.

Il piano definisce i principi, i criteri e le modalità per la concessione dei beni del demanio marittimo per attività con fini turistico ricreativi, servizi pubblici, servizi ed attività produttive, all’interno di una strategia generale volta allo sviluppo sostenibile del litorale. In particolare mira a raggiungere i seguenti obiettivi:

 Garantire una disciplina organica ed unitaria della fascia costiera in relazione alle disposizioni della normativa vigente, agli strumenti di pianificazione sovraordinati ed agli orientamenti del comune limitrofo.  Integrare criteri ed azioni volti alla conservazione, valorizzazione e riqualificazione del patrimonio naturalistico, paesaggistico e storico-archeologico nelle politiche di sviluppo delle attività economiche e nelle attività di libera fruizione della costa.

8  Consentire l’accesso al litorale a tutti i cittadini, con particolare riguardo alle persone con ridotta o impedita capacità motoria e/o sensoriale attraverso l’abbattimento delle barriere architettoniche.  Incentivare lo sviluppo economico di attività compatibili, in particolare legate non solo al turismo balneare, ma anche al turismo verde e culturale, ad attività di sport e svago.

2.4 Elaborati di piano

Il PUDM è redatto tenendo conto della cartografia relativa al Sistema Informativo del Demanio della Regione siciliana (SIDERSI) fornita dall’Assessorato regionale del territorio e dell’ambiente. Gli elaborati sono stati adeguati alle Linee guida per la redazione dei Piani di utilizzo delle aree demaniali marittime da parte dei comuni costieri della Sicilia del D.A. n. 319/GAB 05/08/2016. In particolare, per quanto riguarda l’attività di editing per l’elaborazione della cartografia tematica di base sono state rispettate le Linee guida per l’editing della Cartografia di Base e utilizzata la Cartografia Tematica di Base fornita da parte del DRA (Dipartimento Regionale dell’Ambiente) alle amministrazioni comunali; si tratta di dati vettoriali in formato shapefile, georiferiti nel sistema Gauss Boaga (stesso sistema adottato dal S.I.De.R.Si), che comprende sia livelli informativi a scala regionale, sia livelli informativi standardizzati a scala comunale, che faranno parte integrante del Sistema Informativo Demanio Marittimo della Regione siciliana (SI-DeMar). La proposta di piano aggiornata è costituita dai seguenti elaborati:

 Elaborato 1. Relazione Tecnica Illustrativa

 Elaborato 2. Norme Tecniche di Attuazione

 Elaborato 3. Revisione della fascia costiera – Relazione tecnica

 Tavola 1. Stato di fatto scala 1:10.000

 Tavole 2. Stato di fatto scala 1:1.000

 Tavola 2.1 Casuzze, Finaiti

 Tavola 2.2 Kaucana Anticaglie, Punta Secca

 Tavola 2.3 Palmento

 Tavola 2.4 Torre di Mezzo, Foce La Fontana

 Tavola 2.5 Cannitello, Punta Braccetto

9  Tavola 3. Carta dei vincoli scala 1:10.000

 Tavola 4. Previsioni di Piano scala 1:10.000

 Tavole 5. Previsioni di Piano scala 1:1.000

 Tavola 5.1 Casuzze, Finaiti

 Tavola 5.2 Kaucana Anticaglie, Punta Secca

 Tavola 5.3 Palmento

 Tavola 5.4 Torre di Mezzo, Foce La Fontana

 Tavola 5.5 Cannitello, Punta Braccetto

 Tavola 6. Documentazione fotografica

 Tavole 7. Planimetrie di dettaglio delle strutture previste scala 1:200

 Tavola 7.1 LOTTO 11

 Tavola 7.2 LOTTI 12 - 13 - 14 - 16 - 17

Per consentire le successive elaborazioni a scala regionale, e al fine di implementare il Sistema Informativo Territoriale (S.I.T.) dell’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente, gli elaborati cartografici dei PUDM sono inoltre forniti anche in formato vettoriale (shapefile), con georeferenziazione nel sistema Gauss-Boaga, in linea con le specifiche del Sistema Informativo Demanio Marittimo (S.I.D.) del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

10 3. LO STATO DI FATTO

3.1 Inquadramento territoriale

Il comune di Santa Croce Camerina, situato nella parte sud-occidentale dell’altopiano ibleo, confina con il solo comune di Ragusa dal quale è circondato. La fascia costiera si estende per poco meno di 8 km (di cui 6,7 costituiscono il fronte demaniale marittimo) ed è compresa tra il torrente Biddemi (o vallone Grassullo), che segna il confine orientale, ed il torrente Mistretta al confine occidentale; è compresa tra quota 0 e 80 mt s.l.m. ed è caratterizzata da terreni pianeggianti degradanti verso sud, poco incisa da valloni. È segnata dall’immissione di tre cave con direzione nord-est/sud-ovest: Cava Mistretta, Cava della Fontana e Cava Biddemi. Questi corsi d’acqua hanno carattere torrentizio: ordinariamente asciutti, possono raggiungere regime di piena in caso di prolungate ed intensive piogge.

L’urbanizzazione della costa si è manifestata a partire dagli anni cinquanta con l’espansione delle frazioni costiere balneari per usi residenziali e turistici con forte carattere stagionale; da est verso ovest, si estendono i nuclei abitativi di Casuzze, Caucana, Punta Secca, Punta Braccetto. I tratti costieri non interessati da edificazioni sono caratterizzati dalla densa presenza di agroindustrie, con colture intensive di primizie ortofrutticole in ambiente protetto, soprattutto tra Punta Braccetto e Punta Secca.

11 Dal punto di vista paesaggistico- ambientale la fascia costiera può essere suddivisa in due porzioni ben distinte:

 Nella parte sud-orientale si riscontrano principalmente arenili bassi e sabbiosi, alternati a tomboli rocciosi, che sottendono l’edificato a tessuto denso dei centri balneari di Casuzze, Kaucana e Punta Secca. Le formazioni dunali originarie sono quasi totalmente scomparse e la copertura vegetale è fortemente limitata dall’intenso sfruttamento ai fini turistici e balneari; poche le aree a verde presenti, con molti elementi alloctoni.  La parte nord-orientale, invece, è costituita prevalentemente da un tombolo roccioso di calcareniti organogene; il litorale è qui caratterizzato dalla presenza di una falesia in cui si insediano a tratti piccole spiagge difficilmente accessibili. Il territorio è qui dominato da una distesa di coltivazioni in serra, all’interno delle quali si localizzano varie aggregazioni edilizie, generate attorno a bretelle di penetrazione alla costa ed alle strade provinciali di collegamento dei centri costieri.

Lungo la costa sono numerosi i siti di importanza storico-archeologica; i villaggi delle Kaukane ruotavano sul centro limitrofo (in territorio del comune di Ragusa) di Kamarina che, fondata nel 598 a. C. come colonia di Siracusa in un area ricca di villaggi siculi, fu crocevia di molte rotte mediterranee e centro di irradiazione della civiltà greca nel territorio ibleo. Nell’area in cui oggi sorge l’abitato di Casuzze testimonianze di piccoli insediamenti di pastori, pescatori, artigiani di epoca preistorica, attraverso i rinvenimenti di tombe, basamenti di capanne, fornaci, cocci. L’antico borgo marittimo di Kaucana è oggi in parte compreso entro un parco archeologico e comprende i ruderi dell’approdo commerciale potenziato in età tardo romana e bizantina (tra il VI ed il VII sec. d.C.), quali fondamenta e muri di case e magazzini. Nella borgata di Punta Secca vi sono gli antichi locali per la stagione del pesce, la chiesetta e la torre di Scalambri (XVI sec.); questa faceva parte del sistema difensivo di avvistamento di navi saracene ed era in collegamento visivo con la torre di Mezzo (o di Pietro) e la torre Vigliena di Punta Braccetto a 4.2 km a nord da Punta Secca.

12 3.2 Strumenti urbanistici di riferimento e vincoli

Le norme ed indirizzi che interessano l’area costiera, poste dai diversi strumenti urbanistici esistenti, sono dettagliate nel Rapporto Ambientale facente parte del presente PUDM e possono essere così riassunti: Il Piano Stralcio per l’ Assetto Idrogeologico (PAI) della Regione Siciliana, redatto ai sensi dell’art. 17, comma 6 ter, della L. 183/89, dell’art. 1, comma 1, del D.L. 180/98, convertito con modificazioni dalla L. 267/98, e dell’art. 1 bis del D.L. 279/2000, convertito con modificazioni dalla L. 365/2000, individua prescrizioni e norme sulle attività connesse alla tutela del territorio e delle acque, per la valutazione della pericolosità e del rischio idrogeologico e sulle attività di vincolo in regime sia straordinario che ordinario. L’area in esame fa parte dell’Unità Fisiografica 7, in cui il PAI individua zone soggette a rischio di erosione costiera elevato (R3) e molto elevato (R4). Nelle aree a pericolosità “molto elevata” (P4) ed “elevata” (P3) l’attività edilizia e di trasformazione del territorio, contenuta negli strumenti urbanistici generali o attuativi subordinata all’esecuzione degli interventi necessari alla mitigazione dei livelli di rischio atteso e pericolosità esistenti, ed alla verifica della compatibilità geomorfologica secondo le modalità stabilite nelle Norme Tecniche di Attuazione del PAI. In generale sono vietati scavi, riporti, movimenti di terra e tutte le attività che possono esaltare il livello di rischio atteso.

Il Piano Paesaggistico della provincia di Ragusa, comprendente gli Ambiti regionali 15 - Area delle pianure costiere di Licata e Gela, 16 - Area delle colline di Caltagirone e Vittoria e 17 - Area dei rilievi e del tavolato ibleo, elaborato dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Ragusa, è stato approvato con Decreto ARTA del 5 aprile 2016. L’area in esame è compresa nell’Ambito paesaggistico n.17 “Rilievi e tavolato Ibleo” e nel Paesaggio Locale 6 - “Santa Croce Camerina”. Il Piano Paesaggistico individua per la tutta la costa in oggetto livelli di tutela pari a 1, 2 e 3 (art. 20 delle NTA) ed individua indirizzi e prescrizioni specifiche per le aree di tutela (art. 26 delle NTA):

 6b. Paesaggio costiero Punta Braccetto – Marina di Ragusa. Aree di interesse archeologico comprese (Livello di Tutela 1)  6d. Paesaggio costiero Punta Braccetto – Marina di Ragusa e foce del Torrente Petraro. Aree di interesse archeologico comprese (Livello di Tutela 2)  6m. Paesaggio costiero del SIC Randello, Punta Braccetto, Branco Piccolo-Passo Marinaro, Canalotti. Aree di interesse archeologico comprese (Livello di Tutela 3)  6o. Parco archeologico di (Livello di Tutela 3)

13  6p. Paesaggio delle aree boscate e vegetazione assimilata (Livello di Tutela 3)

I principali vincoli archeologici riguardano le seguenti aree: - Kaukana: abitato tardo antico - Palmento: porto sommerso - Torre di Pietro: insediamento preistorico - S. Nicola: ruderi tardo antichi - Femmina morta: insediamento preistorico

Il Piano Territoriale Provinciale (Decreto Dirigenziale n.1376 del 24 novembre 2003) fornisce indirizzi di tutela ambientale e svolge un ruolo di coordinamento per la predisposizione di accordi di programma o patti territoriali per la gestione della fascia costiera

Il Piano Regolatore Generale, modificato ed adeguato ai sensi del Decreto dirigenziale dell’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente n.188 del 17/03/2005, con presa d’atto del Consiglio Comunale nella delibera n.44 del 23/11/2005.

Parco archeologico di Kamarina e Kaucana Con Decreto Assessoriale n. 899 del 01/04/2015/gurs n18/2015, ai sensi del comma 3 dell'art. 20 della L.R. n. 20 del 2000, è individuata l’area del Parco archeologico di Kamarina e Kaucana ricadente nei territori dei comuni di Ragusa, Santa Croce di Camerina e Vittoria. Con successivo decreto si provvederà alla istituzione del Parco archeologico di Kamarina e Kaucana, così come previsto dal comma 7 dell’art. 20 della L.R. n. 20/2000. Il parco archeologico è compreso nel sistema di parchi regionali di cui alla legge regionale 20/2000 titolo II, e al D. A. n. 6263 del 2001. Così come dettato dall’art. 20 comma 1, “In attuazione delle finalità di cui all'articolo 1 della legge regionale 1 agosto 1977, n. 80, la Regione Siciliana istituisce un sistema di parchi archeologici per la salvaguardia, la gestione, la conservazione e la difesa del patrimonio archeologico regionale e per consentire migliori condizioni di fruibilità a scopi scientifici, sociali, economici e turistici dello stesso.” Il parco archeologico è suddiviso in zone (perimetrate e quindi cartografate in scala 1:10.000 CTR) assoggettate a prescrizioni differenziate e si articola in:  zona omogenea A – area demaniale e aree tutelate con vincolo diretto di proprietà privata (art. 10 c. 3 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio D.L.vo 42/2004)  zona omogenea B – fascia di rispetto di cui all’art.15 lett. e della LR 78/76;

14  zona omogenea C – aree vincolate ai sensi degli artt. 136 142 lett. M del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio D.L.vo 42/2004)

Le previsioni della pianificazione paesaggistica dell’ambito 17 – Rilievi e tavolato ibleo – prevede, all’interno dell’area del parco un’area con livello di tutela 1 non coerente con la zonizzazione e la regolamentazione oggi proposta. Per tale motivo è già in corso l’adeguamento dell’area in questione che da livello 1 sarà portata a livello 3, rendendo pertanto coerente le previsioni di piano alla regolamentazione delle zone del Parco Archeologico.

Zona – A. Comprende l’area archeologica di Kaukana, in località Anticaglie, da cui partivano le comunicazioni con e la costa nord-africana, oltre ai resti dell’abitato e della chiesa cimiteriale, possiede al suo interno un fabbricato di tipo rurale che ben si presta ad accogliere il servizio di custodia e accoglienza, con servizi igienici annessi, necessari per la pubblica fruizione.

Zona – B. si tratta di una fascia di rispetto profonda 200 metri a partire dai confini dell’area archeologica “A” di cui sopra così come previsto dalla L.R. 78/76 art.15 lett.e. Da tale zona, se pur comprese entro i 200 m dai confini della zona A, restano escluse le aree individuate dallo strumento urbanistico come zone territoriali omogenee B. Inoltre all'interno della fascia di rispetto ricade l'area oggetto di piano di lottizzazione già attuato e di cui al D.A. n. 189 del 11/07/1980, come individuato in rosso nel foglio di mappa catastale n. 34, in cui sarà consentita l'edificazione dei lotti ancora liberi nel rispetto della cubatura prevista dal piano stesso.

ZONA – C. Oltre la zona B di rispetto è prevista un ulteriore area, definita zona C, coincidente con quella vincolata ai sensi dell'art. 142, lett. m) del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.

Centro storico di Punta Secca Il Piano Paesaggistico individua quali centri e nuclei storici le strutture insediative aggregate storicamente consolidate delle quali occorre preservare e valorizzare le specificità storico-urbanistico- architettoniche in stretto e inscindibile rapporto con quelle paesaggistico-ambientali. Le indicazioni e le individuazioni cartografiche e i relativi elenchi, che fanno parte integrante del Piano, concorrono all'individuazione di tutti i centri e nuclei storici esistenti e alla perimetrazione delle zone A, di cui al D.M. 2 aprile 1968 n. 1444. Nell’ambito del suddetto Piano è stato perimetrato e normato (Art. 16 delle Norme tecniche) il centro storico di Punta Secca, come riportato nella cartografia del PUDM. Alla base della perimetrazione del centro storico, ai fini della individuazione delle Zone “A” di P.R.G. nonché degli strumenti urbanistici con carattere attuativo sono poste, in primo istanza, le cartografie dell’ I.G.M. in scala 1/25000 risalenti al

15 periodo tra l’inizio del secolo e la seconda guerra mondiale (1906-43 circa). Per i necessari approfondimenti ci si avvale di tutte le ulteriori fonti cartografiche reperibili , ed in particolare IGM. Serie storiche (1865-85 circa), e le mappe del primo impianto, saranno considerate anche le planimetrie storiche del Catasto Borbonico. Partecipano alla individuazione del C.S. tutti gli elementi (storici, fisici, naturali, ambientali) la cui alterazione o trasformazione possa compromettere la leggibilità e significatività del centro o nucleo storico in ragione delle relazioni visive, formali, funzionali intercorrenti fra esso ed i predetti elementi. Fanno parte integrante del C.S. un (1) quartiere “porto Salvo”, suddiviso in 13 settori, con 5 emergenze, fra cui la chiesa di Porto Salvo, casa Fiorilla della metà del ‘700, torre Scalambri o di Rosacambra della fine del ‘400, la casa del commissario Montalbano, il Faro del del 1857.

Aree naturali protette

Nel territorio comunale non sono presenti aree naturali protette, Siti di Interesse Comunitario o Zone a Protezione Speciale; solo nel limitrofo comune di Ragusa, a circa 350 mt dal limite comunale occidentale, è presente l’area SIC ITA080004 Punta Braccetto-Contrada Cammarana.

3.3 Zonazione del demanio marittimo

Le Linee guida per la redazione dei Piani di utilizzo delle aree demaniali marittime, approvate con D.A. n. 319/Gab del 5 agosto 2016, stabiliscono che I comuni costieri suddividono la fascia territoriale del demanio marittimo di propria competenza in aree, zone e lotti, individuati dal punto di vista geografico e regolamentare, in modo da definire in modo univoco i limiti spaziali e lo specifico contesto normativo di riferimento. Le aree, le zone ed i lotti sono individuati dalla cartografia e dalle norme in modo da definire sia i limiti spaziali che quelli gestionali. Le aree identificano ambiti costieri tendenzialmente omogenei, e cioè con analoghe caratteristiche morfologiche, infrastrutturali e ambientali. Ogni area rappresenta uno o più insiemi costieri identificati tenendo presente le loro caratteristiche generali e la loro vocazione, secondo criteri atti a consentire una gestione unitaria e coordinata dei territori a tal fine individuati.

16 3.3.1 Area A: Casuzze - Finaiti

L’area A ha una superficie di 100,8 kmq, è delimitata ad est dal torrente Biddemi, al confine con il comune di Ragusa, ad ovest dall’edificato di Kaucana. Tutta l’area è caratterizzata dalla presenza dell’edificato del centro di Casuzze; l’antico borgo marittimo ha subito, come molti altri centri costieri, il boom espansionistico legato alle seconde case con uso prevalentemente stagionale, che si sono sviluppate con elevate densità su una maglia viaria fitta e inadeguata.

L’edificato si spinge, nella parte orientale, fino a ridosso dell’arenile, per cui le formazioni dunali originarie sono quasi totalmente scomparse e la copertura vegetale è fortemente limitata dall’intenso carico di popolazione ai fini turistici e balneari. Il litorale è qui costituito prevalentemente da un arenile basso e sabbioso, con un ampiezza abbastanza costante, di circa 20 mt, è costituito da alluvioni recenti e terrazzate, ed è caratterizzato dalla presenza dell’edificato a tessuto denso che si spinge frequentemente a ridosso della spiaggia. Il torrente Biddemi si sviluppa lungo una canalizzazione artificiale che ha contribuito a comprometterne la vegetazione riparia e di foce, di cui rimangono esigue formazioni rappresentate soprattutto da canneti; la foce ha un ampiezza di oltre 50 mt. Circa 100 metri ad ovest, in corrispondenza di un piccolo tombolo roccioso, è presente una piccola struttura in concessione demaniale attrezzata per l’ormeggio e il rimessaggio di natanti con struttura in cemento e blocchi di pietra.

17 In corrispondenza di C.da Finaiti, all’estremità occidentale dell’Area A, l’ampiezza della spiaggia raggiunge circa 120 mt; in questa zona infatti l’edificato, più arretrato, consente la sopravvivenza di una formazione dunale in cui sono tuttavia presenti numerosi elementi alloctoni, quali acacie, agave americana, Carpobotrus edulis, Eucalyptus. In questa porzione di litorale sono concentrate diverse attività in concessione, quali stabilimenti balneari, aree attrezzate per pratiche sportive, ecc. e numerose sono le richieste di nuove superficic in concessione.

Tutta l’area è interessata da fenomeni erosivi cartografati e normali dal PAI, con presenza di pericolosità e rischio elevati (P3 ed R3) e molto elevati (P4 ed R4). Per questo motivo è in corso di realizzazione un progetto per la realizzazione delle opere relative alla ricostruzione (ripascimento emerso e sommerso), della spiaggia di Casuzze nel Comune di Santa Croce Camerina, consistenti nella realizzazione delle opere a mare, riguardanti il ripascimento emerso e sommerso con sedimenti compatibili, messa a dimora di specie arboree, barriere in viminate, pennello permeabile in massi naturali di II categoria e pietrame a protezione del ripascimento. Con l’autorizzazione prot. 60577 in data 31/12/2014 del Servizio 1 – V.a.s. – V.i.a. dell’Assessorato Territorio ed Ambiente Dipartimento Regionale dell’Ambiente della Regione Siciliana, ha autorizzato il Comune di Sante Croce Camerina ai sensi dell’art 109 d.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii, ad effettuare lavori di realizzazione delle opere relative alla ricostruzione della spiaggia di Caucana e Casuzze.

3.3.2 Area B: Kaucana Anticaglie

L’area in oggetto ha una superficie di 19,8 kmq ed è caratterizzata dalla presenza di un ristretto arenile sabbioso, la cui ampiezza difficilmente supera i 20 mt, su cui affiora una bassa falesia costituita da arenarie poco cementate, sabbie e sabbie limose, che determina un dislivello di circa 3 mt. Tutta l’area in esame è soggetta a vincolo archeologico posto dalla Soprintendenza BB CC AA di Ragusa per la presenza dei ruderi dell’antico approdo commerciale di Kaukana; la maggior parte dei ruderi sono inglobati all’interno del Parco Archeologico situato a ridosso dell’area demaniale, mentre alcuni sono localizzati sulla spiaggia.

La particolare caratteristica geo-morfologica dell’area, con i conseguenti rischi idrogeologici connessi, ha reso necessario un intervento di ripascimento della spiaggia ad opera della Provincia Regionale di Ragusa nell’ambito del P.O.R.S. 2000-2006. L’intervento di ripascimento ha determinato l’ampliamento dell’arenile, tuttavia restano rilevanti i rischi di frane da crollo/ribaltamento della falesia, che

18 interessano le presenze archeologiche sulla spiaggia e il lungomare “Anticaglie” che si snoda lungo l’orlo della falesia stessa, in parte già transennato per i cedimenti del terreno.

Si sono verificati inoltre, a causa dell’erosione in atto, numerosi ed evidenti cedimenti, smottamenti, crepe e frane lungo il costone roccioso ivi presente, creando fenomeni di erosione ed ingrottamento, con potenziale pericolo di ulteriori frane e cedimenti causati dall’instabilità dell’agglomerato sovrastante gli arenili e/o le coste. Ciò ha comportato l’emanazione di diverse misure di sicurezza quali:

 Ordinanza Capitaneria di Porto di Pozzallo n. 71/2012, con la quale viene vietato l’accesso, la sosta, il transito di persone e mezzi all’interno dell’area demaniale marittima (spiaggia) ampia 8 mt a partire dal costone roccioso verso mare a causa dell’erosione in atto nonchè di numerosi ed evidenti cedimenti, smottamenti, crepe e frane lungo il costone roccioso ivi presente, tra l’altro interessato da fenomeni di erosione ed ingrottamento, con potenziale pericolo di ulteriori frane e cedimenti causati dall’instabilità dell’agglomerato sovrastante gli arenili;  ORDINANZA N° 15/2018 Capitaneria di Porto di Pozzallo Interdizione area demaniale marittima situata in località “Caucana” nel Comune di Santa Croce Camerina Con decorrenza immediata e fino al ripristino delle condizioni di sicurezza dei luoghi, all’interno dell’area demaniale marittima ampia 10 mt., a partire dal costone roccioso verso mare, citata nel “rende noto” e meglio individuata negli stralci planimetrici allegati alla presente Ordinanza perché ne costituiscano parte integrante, è vietato l’accesso, la sosta, il transito di persone e mezzi.

19  Ordinanza n. 6 in data 10/04/2018 del Comune di Santa Croce Camerina (RG), con la quale è stata ordinata l’esecuzione di lavori di messa in sicurezza del costone ubicato in Lungomare Anticaglie in località Caucana dell’omonimo Comune, in atto interessato da fenomeni disgregativi derivanti dall’erosione marina, con distacchi di porzioni lapidee e materiale terroso, il tutto franato sul sottostante arenile;

3.3.3 Area C: Punta Secca

L’area, che ha una superficie di 55,7 kmq, sottende l’edificato, con tessuto più o meno denso, del centro di Punta Secca, antico borgo marittimo che conserva numerose testimonianze storiche e che attualmente presenta una vocazione turistica di rilievo dovuta anche al fatto che vi è stato ambientato uno dei set cinematografici della serie di fiction “il Commissario Montalbano”. Il nome del borgo deriva probabilmente dalla presenza di una piccola formazione di scogli di fronte alla spiaggia di levante che origina una “secca”. Il centro storico di Punta Secca è indicato come sottozona A2 nel Piano Regolatore Generale vigente ed individuato quale zona di recupero ai sensi dell’art.27 della L.457/1978.

Dal punto di vista morfologico e paesaggistico si individua una’alternanza di spiagge e tombolo roccioso che caratterizza tutta la costa di quest’area. L’ampiezza della spiaggia è variabile, mediamente di circa 50 mt, e sottende a formazioni di arenarie poco cementate, sabbie, sabbie limose; le formazioni dunali

20 e di vegetazione naturale sono quasi del tutto assenti, ad eccezione di una stretta fascia residua ad est del centro abitato, in cui l’edificato si fa più rado, che si sviluppa per oltre 200 metri. Il fronte centrale dell’Area C in corrispondenza dell’abitato storico di Punta Secca è caratterizzato da un porticciolo per la nautica da diporto, con struttura in cemento e pietra, che sottende un ampio belvedere di recente realizzazione in prossimità della torre difensiva di Scalambri, risalente al XVI sec. Fa parte del demanio marittimo anche il faro costruito nel 1853 dalla Marina, oltre ad un fabbricato della Marina Militare. Alcuni tratti del litorale, in particolare ad est del porto e verso ovest fino al Palmento, sono soggette a rischi e pericolosità di erosione costiera molto elevati (P4 ed R4).

3.3.4 Area D: Torre di mezzo - Punta Braccetto

L’area ha una superficie di 115,3 kmq ed è costituita prevalentemente da un tombolo roccioso di calcareniti organogene a cui seguono, verso l’entroterra, arenarie poco cementate, sabbie, sabbie limose. La falesia è interrotta da una zona di transizione formata da una piccola area umida costiera (pantano Cannitello) e da un sistema dunale in corrispondenza della foce del torrente La Fontana.

Le uniche porzioni di litorale idonee alla fruizione sono localizzate in corrispondenza della foce del Torrente La Fontana (località Torre di Mezzo) e Punta Braccetto, all’estremità occidentale dell’Area D. Nell’entroterra e fino a ridosso del litorale, si estende un manto di agroindustrie, interrotti da nuclei edificati sparsi, alcuni dei quali ricadono all’interno dell’area del demanio, fatiscenti fabbricati in disuso, seminativi irrigui in pieno campo e piccole aree a verde. In alcune porzioni dell’Area sono ben rappresentate le formazioni di vegetazione naturale tipica di costa rocciosa.

21 La Foce del torrente La Fontana è una zona di transizione formata da una piccola area umida costiera (pantano) e da un sistema dunale in corrispondenza della foce del torrente La Fontana; questa zona costituisce un luogo di sosta di avifauna migratoria, con formazioni dunali e rupestri arbustivo- arboree a ginepro e lentisco, macchia bassa rupestre o gariga, vegetazione alo-igrofila di ambienti paludosi, vegetazione alofila e riparia e macchia a ginepro e lentisco. Al confine occidentale con il comune di Ragusa, la zona di Punta Braccetto è costituita da un arenile sabbioso con un ampiezza di circa 50 mt, parte della più ampia spiaggia che sottende l’edificato, a ridosso della spiaggia, di Punta Braccetto; l’antico approdo, risalente al XV secolo, è attualmente una località balneare, costituita principalmente da case di villeggiatura e numerose strutture ricettive, soprattutto campeggi e villaggi campeggio.

Tutta l’area è soggetta a fenomeni erosivi e dissesti che interessano i tratti rocciosi, soggetti a crolli e ribaltamenti diffusi. La situazione è aggravata dalla presenza di aggregati edilizi, viabilità carrabile e altre strutture, spesso prive delle necessarie autorizzazioni, che si spingono fino all’orlo della falesia. Già con l’Ordinanza n.23/09 della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Pozzallo sul fenomeno di erosione e smottamento in territorio del comune di Santa Croce Camerina si erano adottate misure di sicurezza poiché un tratto di scogliera in località Torre di mezzo, c.da Cannitello, è divenuto impraticabile a causa del distacco di massi; nella stessa area è inoltre presente un tratto di roccia molto friabile e quindi soggetto ad ulteriori smottamenti. L’ordinanza cita all’art.1 – Area interdetta: Il tratto di scogliera esteso per circa 600 mt del litorale di c.da Cannitello, […]è vietato al transito ed alla sosta di persone e/o veicoli. Tale zona dovrà essere transennata a cura del Comune che dovrà altresì apporre in

22 loco cartelli monitori attestanti pericolo per la pubblica incolumità. Sono altresì vietate, nella zona di mare antistante la fascia costiera di cui all’articolo precedente e sino ad una distanza di mt 50 dalla linea di costa, le attività di pesca, navigazione, balneazione ed in genere qualsiasi attività anche subacquea. I contravventori alle norme contenute nella suddetta ordinanza saranno puniti ai sensi degli articoli 1164 del Codice della Navigazione, qualora non sussista più grave e diverso illecito.

3.3.5 Zona 1: Palmento, Torre di Mezzo

Per tenere conto di specifiche particolarità di alcune parti del litorale, le cui esigue dimensioni dovessero sconsigliare la costituzione di un’area ma per le quali sembra opportuno definire una disciplina specifica, è possibile individuare le zone territoriali, la cui regolamentazione di dettaglio è dettata dalle caratteristiche naturalistiche, paesaggistiche e/o ambientali – pericolo geologico, fenomeni erosivi, salvaguardia degli ecosistemi, salvaguardia del paesaggio, ecc. – ovvero da motivate e specifiche scelte di recupero o, al contrario, di sviluppo dei distretti interessati, in funzione dell’esigenza di garantire la gestione organica e al contempo la fruizione sostenibile di parti omogenee del territorio costiero. In questa zona la superficie del demanio marittimo appare particolarmente ridotta e frammentata in varie parti, che sono state comprese in un'unica zona per i fini analitici e progettuali, e presenta fenomeni elevati di erosione costiera, con livelli di pericolosità e rischio P4 ed R4. Le caratteristiche morfologiche e paesaggistiche sono simili all’Area D, con la presenza di una falesia rocciosa interrotta da piccole spiagge non accessibili. La superficie complessiva della zona è pari a 11,8 kmq. Lungo il litorale sono inoltre compresi i resti della Torre di Mezzo, o Torre di Pietro realizzata nei primissimi anni del '600 a difesa della costa su di un promontorio, a metà strada tra la torre Scalambri a sud e la torre Vigliena a nord; della torre, di base quadrata, oggi non rimangono che solo pochi ruderi che furono parzialmente restaurati negli anni novanta.

3.4 Concessioni demaniali marittime esistenti

Sulla base della documentazione fornita dai competenti uffici dell’amministrazione comunale e regionale e dei sopralluoghi effettuati, sono state censiti e caratterizzati le attività e gli impianti oggetto di concessione demaniale marittima, come descritti nelle tabelle successive:

23 Identificativo 1 - Circolo Nautico Casuzze

Titolare Associazione Sportiva Dilettantistica Circolo Nautico Casuzze n.10 del 1992; concessione di suolo demaniale marittimo di 2.349 mq per posteggio e alaggio di imbarcazioni da diporto e istallazione di casotto prefabbricato in legno e passerella in legno; n.54 del 2000; concessione per l’occupazione di suolo demaniale marittimo di 2.349 mq per posteggio e alaggio di imbarcazioni da diporto; mantenimento del Concessioni Demaniali casotto prefabbricato in legno e passerella in legno Marittime n.28 del 13/04/2004 concessione per l’occupazione di suolo demaniale marittimo di 2.349 mq per posteggio e alaggio di imbarcazioni da diporto; mantenimento del casotto prefabbricato in legno e passerella in legno; Prot. 44021 del 05/06/2008 dell’Assessorato Regionale Territorio Ambiente per rinnovo della Concessione n.28 del 2004 e dell’ Autorizzazione n.498/06; scadenza 31/12/2013 Superficie lotto in concessione 2.349 mq Riferimenti catastali Foglio di mappa 41, part.907, 896, 897 D.A. 319/GAB Tipologia Ormeggio rimessaggio e noleggio natanti 05/08/2016 Apertura Stagionale Rimozione No Autorizzazione n.498/06 rep.581/06 del 27/06/2006 dell’Assessorato Regionale Note Territorio Ambiente per istallazione manufatto in legno da adibire a wc.

Identificativo 2 - Area attrezzata Giudice

Titolare Giudice Tommaso n.46 del 2003 e n.138 del repertorio; concessione di suolo demaniale marittimo per realizzare un area attrezzata di mq 49 da destinare alla sosta di pedalò e natanti da noleggiare nel periodo 01/06 – 30/09; Scadenza 31/12/2006 Concessioni Demaniali Prot. 45071 del 14/06/2007 dell’Assessorato Regionale Territorio Ambiente per Marittime rinnovo delle Concessioni n.46/2003 per l’anno 2007 Prot. 46740 del 11/06/2008 dell’Assessorato Regionale Territorio Ambiente per rinnovo delle Concessioni n.46/2003; scadenza 31/12/2013

Superficie lotto in concessione 49 mq

24 Riferimenti catastali Foglio di mappa n.41 particella 907 D.A. 319/GAB Tipologia Ormeggio rimessaggio e noleggio natanti 05/08/2016 Apertura Stagionale Rimozione Si Note

Identificativo 3 - Lido Selene

Titolare Giudice Tommaso n. 48 del 2005 e n.152 del repertorio; concessione di suolo demaniale marittimo nel periodo 01/06 – 30/09 di 70,50 mq superficie coperta adibita a bar, laboratorio, magazzini e ripostigli, servizi per il pubblico e per il personale; 80,79 mq di superficie scoperta con pedana in legno con sovrastante pergola e telo Concessioni Demaniali ignifugo adibita a posti a sedere; 4,71 mq adibita ad aiuola. Scadenza 30/09/2005 Marittime Prot. 45071 del 14/06/2007 dell’Assessorato Regionale Territorio Ambiente per rinnovo delle Concessioni 48/2005 per l’anno 2007

Prot. 46740 del 11/06/2008 dell’Assessorato Regionale Territorio Ambiente per rinnovo delle Concessioni 48/2005; scadenza 31/12/2013

Superficie lotto in concessione 156 mq Riferimenti catastali Foglio di mappa n.40 particella 385 D.A. 319/GAB Tipologia Stabilimenti balneari 05/08/2016 Apertura Stagionale Rimozione No Note L’area è utilizzata esclusivamente come punto di ristoro

25 Identificativo 4 - Lido della Polizia

Titolare Fondo Assistenza per il personale della Polizia di Stato – Ministero dell’Interno n.143 del 1989 n.188 del 1990 n.500 del 2006 per l’occupazione di un immobile demaniale marittimo e suolo Concessioni Demaniali demaniale marittimo di 28 mq di pertinenza demaniale e 4.121 mq di s.d.m.; allo Marittime scopo di adibire a guardiola del contiguo stabilimento balneare l’immobile demaniale e mantenere uno stabilimento balneare per i propri dipendenti e le loro famiglie; scadenza 31/12/2010 Superficie lotto in concessione 4.149 mq Riferimenti catastali Foglio di mappa n.40 particella 314 e 385 D.A. 319/GAB Tipologia Stabilimenti balneari 05/08/2016 Apertura Stagionale Rimozione Si Note Concessione edilizia in sanatoria n. 1222 del 03/06/1998

26 Identificativo 5 - Circolo Velico Kaucana

Titolare Circolo Velico Kaucana n.130 del 1999

n.25 del 2002 n. 05 del 2004 Concessioni Demaniali Marittime n.19 del 2007 per l’occupazione di suolo demaniale marittimo di 2.540,84 mq; allo scopo di mantenere ed ampliare di ulteriori 804,84 mq al fine di realizzare prefabbricati in legno da destinare al servizio dei bagnanti; impianti e servizi destinati all’allaccio fognario; area scoperta per lo stazionamento di imbarcazioni; scadenza 31/12/2011 Superficie lotto in concessione 3.345 mq Riferimenti catastali Foglio di mappa n.40 particella 366 D.A. 319/GAB Tipologia Aree attrezzate per le pratiche sportive - Ormeggio rimessaggio e noleggio natanti 05/08/2016 Apertura Tutto l’anno Rimozione No Concessione Edilizia n.50 del 2008; Concessione Edilizia n.69 del 2008; Note Autorizzazione n.3733 del 2002; Autorizzazione n.16 del 11/04/2008

Identificativo 6 – Lido Anticaglie

Titolare Dipasquale Alice n.196 del 2008 per l’occupazione di suolo demaniale marittimo per la Concessioni Demaniali realizzazione di uno stabilimento balneare ad uso stagionale (maggio-settembre) Marittime con l’obbligo di smontare e rimuovere tutte le strutture e per la realizzazione di una pedana per persona con ridotta capacità motoria; scadenza 31/12/2013 Superficie lotto in concessione 100 + 139, 50 passerella Riferimenti catastali Foglio di mappa n.38 particella 639, 641

27 Tipologia D.A. 319/GAB Stabilimenti balneari 05/08/2016 Apertura Rimozione No Note L’area è utilizzata esclusivamente come punto di ristoro

Identificativo 7 - Enzo a mare

Titolare Ciavorella Annunziata n.48 del 1992 Concessioni Demaniali n.126 del 1993 Marittime n.32 del 2004; per l’occupazione di suolo demaniale marittimo di 180 mq (di cui 60 coperti) da adibire a locale pubblico in legno per vendita di bevande.

Superficie lotto in concessione 180 mq Riferimenti catastali Foglio di mappa n.38 particella 640 Tipologia D.A. 319/GAB Punto di ristoro 05/08/2016 Apertura Tutto l’anno Rimozione No Note Fabbricato soggetto a forte erosione alla base

28 Identificativo 8 – Piccola Oasi

Titolare Di Raimondo Raimonda n.66 del 2004 per occupazione di suolo demaniale marittimo per la realizzazione di un chiosco in legno e tettoia da adibire a rivendita di bevande; scadenza Concessioni Demaniali 31/12/2007 Marittime Prot. 29153 del 16/04/2009 dell’Assessorato Regionale Territorio Ambiente per rinnovo delle Concessione n.66 del 2004; scadenza 31/12/2013

Superficie lotto in concessione 85 mq Riferimenti catastali Foglio di mappa n.38 particella 672 Tipologia D.A. 319/GAB Punto di ristoro 05/08/2016 Apertura Tutto l’anno Rimozione No Note Struttura fatiscente

29 Identificativo 9 – Lungomare Punta Secca

Titolare Comune di Santa Croce Camerina Concessioni Demaniali n.645 del 2006; per l’occupazione di suolo demaniale marittimo di 1.257,67 mq Marittime per la realizzazione di una passeggiata a mare; scadenza 31/12/2011

Superficie lotto in concessione 1.257,67 mq Riferimenti catastali Foglio di mappa n.38 Tipologia D.A. 319/GAB Strutture pubbliche 05/08/2016

Identificativo 10 – Scalo Punta Secca

Titolare Comune di Santa Croce Camerina

n.51 del 2004

Concessioni Demaniali n.30 del 2005 per l’occupazione di suolo demaniale marittimo e specchio acqueo Marittime allo scopo di mantenere uno scalo di alaggio ad uso pubblico gratuito, uno specchio acqueo per ormeggio di natanti da pesca, nonché un punto vendita del pescato ed un verricello; scadenza 31/12/2008 Superficie lotto in concessione 2.770 mq di cui 1.360 mq di s.d.m. Riferimenti catastali Foglio di mappa n.37 e n.38 particella 549 Tipologia D.A. 319/GAB Ormeggio rimessaggio e noleggio natanti 05/08/2016 PUNTO DI ORMEGGIO/PONTILI PER LA NAUTICA DA DIPORTO Apertura Rimozione Note

30 Identificativo 11 – Circolo Nautico Punta Secca

Titolare Circolo Nautico Punta Secca n.62 del 1997 Concessioni Demaniali n.29 del 2002 Marittime n.163 del 2007 per l’occupazione di specchio acqueo allo scopo di attrezzarlo con corpi morti per l’ormeggio delle imbarcazioni dei soci; scadenza 31/12/2011 Superficie lotto in concessione 5.809 mq (specchio acqueo) Riferimenti catastali Foglio di mappa n.37 particella 549 Tipologia D.A. 319/GAB Ormeggio rimessaggio e noleggio natanti 05/08/2016 PUNTO DI ORMEGGIO/PONTILI PER LA NAUTICA DA DIPORTO Apertura Rimozione Note

31 Identificativo 12 – Area attrezzata Spina

Titolare Spina Giacomo Maurizio n.509 del 2006 per l’occupazione di suolo demaniale marittimo per la realizzazione di un area attrezzata con pedana in legno per posizionare Concessioni Demaniali Marittime ombrelloni e sedie a sdraio nel periodo dal 15/6 al 15/09 Prot. 46485 del 2009; rinnovo della concessione n.509; scadenza 31/12/2014

Superficie lotto in concessione 80 mq Riferimenti catastali Foglio di mappa n.37 particella 29 D.A. 319/GAB Tipologia Aree attrezzate per la balneazione 05/08/2016 Apertura Tutto l’anno Rimozione No L’area in concessione è utilizzata per fini diversi da quelli della concessione Note demaniale

Identificativo 13 – Stabilimento Torre di Mezzo

Titolare M&NC srl n.65 del 1997 e n.17 del 2002 per l’occupazione di suolo demaniale marittimo di mq 200

Concessioni Demaniali n. 42 del 2002 per l’occupazione di suolo demaniale marittimo di mq 500 Marittime n.84 del 2008 per il mantenimento di uno stabilimento balneare con annesso punto di ristoro, nonché locale pedalò, con l’obbligo di smontare tutte le strutture alla fine della stagione balneare. Scadenza 31/12/2011 Superficie lotto in concessione 1.105 mq Riferimenti catastali Foglio di mappa 26 particella 1389 e 91 Tipologia D.A. 319/GAB Stabilimenti balneari 05/08/2016 Ormeggio rimessaggio e noleggio natanti Apertura Rimozione No Note

32 Identificativo 14 – Area attrezzata Luminoso

Titolare Luminoso s.n.c. di Luminoso Teresa e Rosita n.452 del 2007per l’occupazione di suolo demaniale marittimo di mq 785,40 per Concessioni Demaniali la realizzazione di un area attrezzata stagionale (giugno-ottobre) per Marittime l’insediamento di ombrelloni, sedie sdraio e pedalò; scadenza 31/12/2012 Superficie lotto in concessione 785,40 mq Riferimenti catastali Foglio di mappa n.26 particella 123 D.A. 319/GAB Tipologia Aree attrezzate per la balneazione 05/08/2016 Apertura Stagionale Rimozione Si Note

Identificativo 15 – Rete fognante e idrica

Titolare Comune di Santa Croce Camerina n. 16 del 2005 per l’occupazione di suolo demaniale marittimo di 4.786 mq nel Concessioni Demaniali tratto tra Punta Braccetto e Casuzze allo scopo di mantenere una rete fognante e Marittime idrica; scadenza 31/12/2008 Superficie lotto in concessione 4.786 mq Riferimenti catastali Tipologia D.A. 319/GAB 05/08/2016

33 4. LE PREVISIONI DI PIANO

4.1 Interventi e destinazioni d’uso

AREA A: CASUZZE - FINAITI

Ob.A1 - Riqualificazione e valorizzazione ambientale degli habitat naturali degradati; eliminazione o minimizzazione dei detrattori paesaggistico- ambientali:

 Mantenimento e consolidamento delle formazioni dunali con norme restrittive e di divieto  razionalizzazione degli accessi: chiusura degli accessi delle singole abitazioni alla spiaggia con realizzazione di percorsi pedonali di collegamento agli accessi consentiti;  realizzazione di staccionata in legno sul limite del demanio, laddove necessario per contenere le attività antropiche; sbarramento di tutti gli accessi carrabili (pubblici e privati) con dissuasori, anche mobili, o recinzioni in legno per impedire l’ingresso alla spiaggia di veicoli a motore non autorizzati;  verifica della situazione autorizzativa e rimozione e messa in pristino delle opere effettuate in assenza di concessione demaniale o autorizzazione del comune (recinzioni, strutture in cemento, muri, ecc.) e difformi alla normativa a cura ed spese dei privati;

Ob.A2 - Qualificazione dell’attrattività turistica e miglioramento della fruibilità delle aree densamente utilizzate

 Recupero di un area degradata attraverso la realizzazione di un area a verde attrezzato è per il tempo libero e lo sport  Copertura del canale di raccolta delle acque meteoriche;  Adeguamento degli accessi esistenti con eliminazione delle barriere architettoniche e realizzazione di passerelle in corrispondenza degli accessi al litorale  Cartellonistica agli accessi alla spiaggia  Realizzazione e/o sistemazione dei punti doccia  Sistema di raccolta differenziata sulle spiagge

34 AREA B: KAUCANA ANTICAGLIE

Ob.B1 - Riqualificazione paesaggistica ed ambientale, minimizzazione del dissesto a tutela della natura e del patrimonio archeologico; eliminazione o minimizzazione dei detrattori paesaggistico- ambientali

 Consolidamento della falesia soggetta a fenomeni franosi con interventi di ingegneria naturalistica  Rimozione e messa in pristino delle opere effettuate in assenza di concessione demaniale o autorizzazione del comune (recinzioni, strutture in cemento, muri, ecc.) e difformi alla normativa a cura ed spese dei privati  razionalizzazione degli accessi: chiusura degli accessi alle singole abitazioni sulla spiaggia ove esistano alternative di accesso con realizzazione di percorsi pedonali di collegamento agli accessi consentiti;  realizzazione di staccionata in legno sul limite del demanio, laddove necessario per contenere le attività antropiche;  sbarramento degli accessi carrabili con dissuasori  Sistema di raccolta differenziata sulle spiagge

AREA C: PUNTA SECCA

Ob.C1 - Riqualificazione e valorizzazione ambientale degli habitat naturali degradati - Eliminazione o minimizzazione dei detrattori paesaggistico- ambientali

 Mantenimento e consolidamento delle formazioni dunali: norme restrittive e di divieto e realizzazione di opere di consolidamento in legno sistemata alla base della fascia dunale  Rimozione e messa in pristino delle opere effettuate in assenza di concessione demaniale o autorizzazione del comune (recinzioni, strutture in cemento, muri, ecc.) e difformi alla normativa a cura e spese dei privati.  razionalizzazione degli accessi: chiusura degli accessi delle singole abitazioni alla spiaggia con realizzazione di percorsi pedonali di collegamento agli accessi consentiti;  realizzazione di staccionata in legno sul limite del demanio, laddove necessario per contenere le attività antropiche e tutelare le formazioni dunali;  sbarramento degli accessi carrabili con dissuasori;

35  recupero e riqualificazione della zona adiacente il terminale del lungomare, attualmente in stato di degrado per la presenza di materiali di risulta e di un muro in cemento, attraverso la demolizione e asportazione di tutto il materiale e la sistemazione a verde fruibile.

Ob.C2 - Valorizzazione del centro storico di Punta Secca e miglioramento della fruibilità del litorale

 cartellonistica informativa sul patrimonio storico-culturale  Completamento del lungomare con camminamento pedonale in legno  Adeguamento degli accessi esistenti con eliminazione delle barriere architettoniche e realizzazione di passerelle in corrispondenza degli accessi al litorale  Cartellonistica agli accessi alla spiaggia  Realizzazione e/o sistemazione dei punti doccia

AREA D: TORRE DI MEZZO - PUNTA BRACCETTO

Ob.D1 - Conservazione e valorizzazione ambientale degli habitat naturali costieri e minimizzazione del dissesto geomorfologico - Eliminazione o minimizzazione dei detrattori paesaggistico- ambientali

 Mantenimento e consolidamento delle formazioni naturali e dei costoni rocciosi in erosione con norme restrittive e di divieto.  realizzazione di una staccionata a protezione delle dune con ingressi pedonali e chiusura degli accessi carrabili, anche attraverso cancelli per l’ingresso dei soli mezzi autorizzati  rimozione e messa in pristino delle opere effettuate in assenza di concessione demaniale o autorizzazione del comune (recinzioni, strutture in cemento, muri, ecc.) e difformi alla normativa a cura e spese dei privati  recinzione lungo il limite demaniale laddove necessario per contenere le attività antropiche  razionalizzazione degli accessi: chiusura degli accessi delle singole abitazioni alla spiaggia con realizzazione di percorsi pedonali di collegamento agli accessi consentiti;  realizzazione di staccionata in legno sul limite del demanio, laddove necessario per contenere le attività antropiche;  sbarramento degli accessi carrabili con dissuasori anche mobili  Sistema di raccolta differenziata sulle spiagge

36 Sarebbe auspicabile destinare tutta l’area della Foce del Torrente La Fontana, ben oltre l’estensione del demanio marittimo, a norme di tutela speciale e parco sub-urbano, con la redazione di un piano di utilizzo dell’area e limitazione delle attività svolte, con particolare riferimento agli accessi carrabili, all’abbandono di rifiuti, alle attività agricole, ecc.

4.2 Lotti in concessione ammissibili

I lotti rappresentano porzioni delimitate di superfici, individuate nella cartografia e descritti nelle Norme Tecniche di Attuazione del Piano, che sono, o che sono destinate ad essere, oggetto di concessioni demaniali marittime. Si descrivono di seguito le concessioni demaniali ammissibili nel territorio di competenza del Comune. Per ciascun lotto sono definiti la destinazione d’uso, la superficie in concessione, la localizzazione, gli oneri a carico del concessionario e le prescrizioni da rispettare per la realizzazione delle opere e delle attività. Si rimanda alle Norme tecniche di Attuazione del Piano per le specifiche. Per le nuove strutture previste sono individuate planimetrie di dettaglio in scala 1:200 nella cartografia di Piano (Tavole 7).

CONCESSIONI RINNOVABILI ALLA SCADENZA

LOTTO 1 - Scalo Casuzze Area A Destinazione d’uso: Struttura per ormeggio, rimessaggio e noleggio natanti ad uso sportivo e turistico Superficie: 3.100 mq Terra/arenile

LOTTO 2 - Lido Finaiti Area A Destinazione d’uso: Esercizio di ristorazione Superficie: 300 mq Terra/arenile

LOTTO 3 - Lido Kaucana Area A Destinazione d’uso: Stabilimento balneare Superficie: 4.380 mq Terra/arenile

LOTTO 4 - Area attrezzata per pratiche sportive Kaucana Area A Destinazione d’uso: Area attrezzata per ormeggio, rimessaggio e noleggio natanti ad uso sportivo e turistico Superficie: 3.345 mq Terra/arenile

37 LOTTO 5 - Lido Punta Secca Area C Destinazione d’uso: Stabilimento balneare Superficie: 750 mq Terra/arenile

LOTTO 6 - Ristorante Punta Secca Area C Destinazione d’uso: Esercizio di ristorazione Superficie: 180 mq Terra/arenile

LOTTO 7 - Porto Punta Secca Area C Destinazione d’uso: Area attrezzata per ormeggio, rimessaggio e noleggio natanti ad uso sportivo e turistico Superficie: 5.809 mq Specchio acqueo

LOTTO 8 - Punto di ristoro Scalambri Area C Destinazione d’uso: Punto di ristoro Superficie: 85 mq Terra/arenile

LOTTO 9 - Lido Torre di Mezzo Area D Destinazione d’uso: Stabilimento balneare Superficie: 1.105 mq Terra/arenile

LOTTO 10 - Area attrezzata Punta Braccetto Area D Destinazione d’uso: Area attrezzata per la balneazione Superficie: 785,40 mq Terra/arenile

NUOVI LOTTI IN CONCESSIONE DEMANIALE

LOTTO 11 - Verde attrezzato per il tempo libero e lo sport Kaucana Area A Destinazione d’uso: Verde attrezzato per il tempo libero e lo sport Kaucana Superficie: 5.400 mq Terra/arenile

Si mira al recupero di un area degradata, in parte già alberata, in cui è presente una radura utilizzata per il gioco e spesso utilizzata per la sosta dei mezzi. Il nuovo lotto in concessione è destinato a verde con attrezzature per il gioco e per lo sport: sistemazione del campetto da calcio esistente (reti di

38 protezione, sistemazione del fondo); realizzazione area ludica per bambini; realizzazione area fitness; illuminazione e sistemazione a verde.

LOTTO L12 - Completamento lungomare Punta Secca Area C Destinazione d’uso: Camminamento pedonale in legno con elementi di arredo urbano Superficie: 350 mq Terra/arenile Il progetto prevede un sistema di pedane in legno a diversi livelli degradanti verso l’arenile e collegati con il camminamento esistente del vicino stabilimento balneare. Sulle pedane potranno essere sistemati elementi di seduta in materiale leggero. Il camminamento si inserisce in un contesto più ampio di riqualificazione che prevede la sistemazione a verde della zona demaniale adiacente, attualmente in stato di degrado per la presenza di materiali di risulta.

LOTTO 13 - Chiosco Finaiti Area A Destinazione d’uso: Stabilimento balneare Superficie: 400 mq Terra/arenile

LOTTO 14 - Lido Kaucana 2 Area: A Destinazione d’uso: Stabilimento balneare Superficie: 400 mq Terra/arenile Dato che nell’area sussiste un vincolo derivante dal rischio idrogeologico di classe R4, l’installazione di qualsiasi manufatto o impianto è subordinata alle procedure di riduzione della pericolosità secondo le modalità previste dal Piano per l’Assetto Idrogeologico della Ragione Siciliana.

LOTTO 15 - Area attrezzata Punta Secca Area C Destinazione d’uso: Area attrezzata per la balneazione Superficie: 300 mq Terra/arenile A causa della limitata ampiezza dell’arenile, nell’area in concessione è consentito il solo posizionamento di elementi di arredo quali punti d’ombra, tavolini, sdraio, camminamenti, ecc. Tutti i manufatti e gli impianti a servizio dell’area quali, bagni, docce, spogliatoi, compresi magazzini, eventuale punto di ristoro, ecc., andranno realizzati in area adiacente esterna al demanio. La realizzazione è subordinata a specifica destinazione di zona nel Piano Regolatore Generale.

LOTTO L16 - Passeggiata Scalambri Area C Destinazione d’uso: Camminamento pedonale in legno con elementi di arredo urbano Superficie; 250 mq Terra/arenile Il progetto prevede un sistema di pedane in legno progettata per creare una passeggiata che costeggia il bastione della Torre Scalambri. E’ attrezzata con bagni prefabbricati da esterni collegati alla rete fognaria adiacente lungo via F.lli Bandiera tramite pompa di rilancio; elementi di arredo e cestini per la raccolta differenziata dei rifiuti.

LOTTO L17 - Area attrezzata per animali di affezione Area; A

39 Destinazione d’uso; Area attrezzate per l’accesso di animali di affezione Superficie; 1.100 mq Terra/arenile Il progetto prevede la realizzazione di un’area riservata per la fruizione di bagnanti accompagnati dai propri animali di affezione. Gli interventi consistono nella sistemazione a verde dell’area, delimitata da opportuna recinzione, ed attrezzata con: uno spazio ombreggiato con struttura in legno e copertura leggera (in cannuccio e similari); contenitori per la accolta dei rifiuti; doccia per gli animali, con piattaforma ed impianto idoneo per la raccolta delle acque di scarico da convogliare alla rete fognaria esistente.

5. LUNGHEZZE DEL FRONTE DEMANIALE

Come stabilito nella PARTE IV - Indirizzi metodologici (Paragrafo 1. punto 5) del D.A. 319/GAB del 05/08/2016, nel Piani di utilizzo delle aree demaniali marittime sono riportati, per ciascuna area:

 la lunghezza del Fronte demaniale marittimo (LFDM);  la lunghezza del Fronte demaniale marittimo inaccessibile (LFDMI);  la lunghezza del Fronte demaniale marittimo accessibile (LFDMA) = (LFDM)-(LFDMI);  la lunghezza del Fronte demaniale marittimo dato in concessione (LFDMC);  la lunghezza del Fronte demaniale marittimo che deve essere lasciato alla libera fruizione (LFDMLF);  la lunghezza del Fronte demaniale marittimo che può essere dato in concessione (LFDMPC).

La lunghezza del fronte demaniale marittimo, distinta per aree e zone, viene calcolata in metri lineari, come segue:

Fronte demaniale Area A Area B Area C Area D Zona 1 Totale

LFDM 1.530 982 1.340 2.080 813 6.745

LFDMI - - - 1.234 93 1.327

LFDMA 1.530 982 1.340 847 720 5.419

LFDMC 272 - 222 66 - 560

LFDMLF 1.258 982 1.118 781 - 4.139

LFDMPC 534 - 303 66 -

40 Superficie (mq) 100.849 19.813 55.763 115.295 11.838 303.558

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