Scuola E Ricerca 2017.Pdf
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LICEO SCIENTIFICO “G. BANZI BAZOLI” LECCE SCUOLA E RICERCA Nuova Serie Anno III - 2017 EDIZIONI GRIFO Comitato di redazione: Ennio De Simone Maria Francesca Giordano Massimo Stevanella Coordinatore editoriale: Ennio De Simone Hanno collaborato a questo numero: Lidia Caputo, Docente Liceo “G. Banzi Bazoli” Lecce Samuele Calabrese, Studente Liceo “G. Banzi Bazoli” Lecce Ennio De Simone, già Docente Liceo “G. Banzi Bazoli” Lecce Fiorella Dimitri, Docente Liceo “G. Banzi Bazoli” Lecce Andrea D’Urbano, già Studente Liceo “G. Banzi Bazoli” Lecce Maria Francesca Giordano, Docente Liceo “G. Banzi Bazoli” Lecce Vito Lecci, Parco Astronomico “Sidereus” Salve Elisabetta Leonetti, Docente Liceo “G. Banzi Bazoli” Lecce Adriano Maniglia, già Docente Università del Salento Fabio Minazzi, Università dell’Insubria Angelo Pellè, Docente Liceo “G. Banzi Bazoli” Lecce Nicolò Pica, Studente Liceo “G. Banzi Bazoli” Lecce Giuliana Polo, Studente Liceo “G. Banzi Bazoli” Lecce Marcella Rizzo, Docente Liceo “G. Banzi Bazoli” Lecce Antonella Rochira, Docente Liceo “G. Banzi Bazoli” Lecce Federico Rossi, Studente Liceo “G. Banzi Bazoli” Lecce Livio Ruggiero, già Docente Università del Salento Luigi Spagnolo, Docente Liceo “G. Banzi Bazoli” Lecce Massimo Stevanella, Docente Liceo “G. Banzi Bazoli” Lecce © LICEO SCIENTIFICO “G. BANZI BAZOLI” Piazza Palio - Lecce - Italy Presidenza: tel. 0832/396534 Segreteria: tel. 0832/393473 Fax: 0832/317863 L’edizione on line della Rivista sul sito: www.liceobanzi.gov.it EDIZIONI GRIFO Via Sant’Ignazio di Loyola, 37 - Lecce Tel. 0832/454358 sito: www.edizionigrifo.it ISBN 9788869940996 Presentazione Scuola e Ricerca (Nuova Serie), la Rivista del Liceo Scientifico “Giuliet- ta Banzi Bazoli”, giunge al suo terzo numero. Vuol dire che la sua sfida non è stata persa: rilanciare un’idea di scuola che sia centro di ricerca, a partire dall’impegno intellettuale dei docenti e dalle competenze culturali degli stu- denti. Un’idea che nelle intenzioni del Prof. Ennio De Simone – ideatore e coordinatore editoriale della Rivista nonché già docente di Scienze naturali del Liceo – ha l’intento di trattare temi appartenenti ad ambiti disciplinari e campi di indagine scientifica diversi, con l’obiettivo di svolgere attività di divulgazione culturale in stretto raccordo con il territorio. Ecco quindi spie- gati gli innesti con contributi provenienti da studiosi di riconosciuta fama, accademici e non, a voler alimentare un libero scambio culturale e costruire il sapere attraverso un lavoro collettivo. Altra sfida, collegata alla prima, è quella di valorizzare un’idea della pro- fessionalità docente come anche professionalità di ricerca, partendo dalla convinzione che la capacità di trasmettere agli studenti un gusto per il sapere cresce in proporzione al gusto che i docenti dimostrano per l’approfondi- mento e lo studio delle discipline di insegnamento. E in questo numero della Rivista, i docenti del “Banzi” mostrano un loro protagonismo e una loro apertura allo studio davvero ad ampio raggio, alternando interventi di ambito umanistico ad altri di ambito scientifico, ad altri ancora che si possono col- locare nell’area della ricerca didattica e delle strategie educative. Fruttuoso risulta il contagio rispetto all’attività di approfondimento svolta dagli studen- ti, che pure in questo numero danno un contributo considerevole in diversi campi di ricerca, muovendosi anche nell’ambito dell’indagine sperimentale. Per l’eccellente lavoro presentato in questo numero, ringrazio a nome di tutta la comunità del Liceo il Prof. Ennio De Simone e i Proff. Maria France- sca Giordano e Massimo Stevanella del Comitato di Redazione della Rivista. ANTONELLA MANCA Dirigente scolastico 3 Introduzione Con la pubblicazione di questo terzo numero, «Scuola e Ricerca» inizia a consolidare la sua presenza nel panorama editoriale delle riviste culturali. L’ambizione è di presentarsi come un piccolo, ma non inutile, punto di riferi- mento per gli studiosi e per i cultori di discipline che afferiscono a molteplici ambiti di ricerca. Chiaramente, però, rimanendo ben consapevoli del primo obiettivo sul quale si fonda il suo piano editoriale, che è quello di proporre una buona divulgazione, accanto a contributi di studio di più alto livello. Al conseguimento di questo risultato hanno dato un contributo significa- tivo non solo studiosi di affermata esperienza, ma anche giovani studenti del Liceo «G. Banzi Bazoli», che hanno offerto la loro generosa partecipazione. Credo che questo sia da rimarcare con forte incisività, considerando alcu- ni aspetti particolari, e non certo di poco conto, del momento che attraversa la società nel suo insieme. Accanto al disorientamento indotto dalla messa in discussione o addirit- tura dal venir meno di alcuni Valori, civili e morali, fondanti ed identitari del nostro vivere sociale – perfino sostituiti da nuovi pseudo-valori fatti propri con inerte acquiescenza e spesso indotti o avallati da discutibili indirizzi po- litici – vacilla anche l’immagine che la Scuola offre di sé. Sono recenti le prese di posizione del mondo accademico, che lamenta un generale declino di capacità basilari, come quelle linguistico-espressive, da parte di neo-diplomati e perfino di neo-laureati. Complice in ciò, tra le altre cause, l’abuso dei noti mezzi di comunicazione attualmente utilizzati quasi universalmente, perfino ai più alti livelli istituzionali, che comportano la dra- stica semplificazione dei linguaggi e del pensiero. Cimentarsi con la scrittura di un saggio di studio costituisce allora un’in- coraggiante inversione di tendenza, soprattutto quando a farlo – insieme ai loro docenti – sono gli stessi giovani studenti, che mettono alla prova le loro capacità cognitive ed espressive. A loro, quindi, un particolare incoraggia- mento. Agli Autori, alla Dirigente del Liceo Antonella Manca, ai Colleghi del Comitato di Redazione Maria Francesca Giordano e Massimo Stevanella, a tutti coloro che hanno collaborato e a quanti vorranno leggere «Scuola e Ricerca» un sincero ringraziamento. ENNIO DE SIMONE 5 STUDI Il problema epistemologico dell’oggettività della conoscenza Fabio Minazzi «La verità è un mare di fili d’erba che si piegano al vento, vuol essere sentita come movimento, assorbita come respiro. È una roccia solo per chi non la sente e non la respira; quegli vi sbatterà sanguinosamente la testa» Elias Canetti, La provincia dell’uomo. Oggetto ed oggettivo Scrive José Ferrater Mora: «‘Objeto’ deriva da obiectum, que es el participio pasado del verbo objicio (infini- tivo, objicere), el cual significa “echar hacia adelante”, “ofrecerse”, “exponerse a algo», “presentarse a los ojos”. En sentido figuradoobjicio significa «proponer», “causar”, “inspirar” (un pensamiento o un sentimiento), “oponer” (algo en de- fensa propia), “interponer” (come cuando Lucrecio escribe objicere orbem radiis [interponer su disco entre los rayos del sol]. Se puede decir que ‘objecto’ (ob-jec- tum) significa, en general, “lo contrapuesto” (análogamente al vocablo alemán Gegenstand, que se traduce comúnmente por ‘objeto’). Los sentidos originario de objecio y, por derivación, de objectum son útiles para entender algunas de las significaciones que se han dado al término ‘objeto’ (y a los correspondientes términos en varios lenguajes) y a los términos ‘objetivo’, ‘objetivamente’, etc. (y a los correspondientes términos en varios lenguas). En la historia de la filosofía occidental estas significaciones pueden dividirse en dos grupos: el que puede lla- marse “tradicionalˮ, especialmente entre los escolásticos, y el que puede llamarse “modernoˮ, particolarmente desde Kant y Baugmarten»1 (italic in the text). Il termine Objective (italiano Oggettivo, francese Objectif, tedesco Objec- ktiv) rinvia, quindi, in prima istanza, a ciò che esiste come oggetto oppure a ciò che possiede un oggetto oppure, ancora, a ciò che appartiene ad un oggetto. Il campo semantico dell’aggettivo “oggettivo” appare pertanto molto più ampio, articolato e dilatato rispetto a quello che si riferisce, invece, al corrispondente sostantivo, proprio perché l’aggettivo, oltre a significare tutto ciò che si intende con il sostantivo, è stato ampliato onde indicare sia tutto ciò che risulta essere va- 1 J. FERRATER MORA, Diccionario de filosofía, Nueva edición revisada, aumentada y ac- tualizada por el professor Josep-Maria Terricabras, supervisión de la profesora Priscilla Cohn Ferrater Mora, Barcellona, Editorial Ariel S. A., 4 voll., 3, 2001, p. 2604. 9 Il problema epistemologico dell’oggettività della conoscenza lido per tutti, sia ciò che risulta essere indipendente dal soggetto, sia anche tutto ciò che risulterebbe essere “esterno” rispetto alla coscienza oppure al pensiero, sia, last but not least, tutto ciò che risulta essere conforme rispetto a determinate regole o metodi2. Tuttavia, alla luce di questo stesso ampio spettro semantico, se si guarda alla tradizione del pensiero occidentale si possono individuare per- lomeno tre principali e differenti accezioni concettuali di questo termine, da cui conseguono tre differenti tradizioni di pensiero: 1. oggettivo inteso come ciò che esiste come oggetto in quanto tale; 2. oggettivo come ciò che possiede un oggetto; 3. oggettivo come ciò che risulta essere valido per tutti. Il primo significato rinvia all’oggettività come a qualcosa che esiste come limite o termine di una determinata operazione (sia essa attiva o passiva). Nella tradizione dell’ultima Scolastica – per esempio nella riflessione di un autore come il Doctoris subtilii John Duns Scotus, oppure in