P.R.G.C. 2014 Aggiornamento Quadro Del Dissesto Pai

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P.R.G.C. 2014 Aggiornamento Quadro Del Dissesto Pai COMUNE SERRALUNGA DI CREA PROVINCIA ALESSANDRIA – REGIONE PIEMONTE VARIANTE STRUTTURALE P.R.G.C. 2014 AGGIORNAMENTO QUADRO DEL DISSESTO PAI PROPOSTA TECNICA DI PROGETTO PRELIMINARE Adottata con D.C.C. ……….del ……………………….. INDAGINI GEOLOGICHE RELAZIONE GEOLOGICO-TECNICA (FASI 1 e 2 CIRC. P.G.R. 7/LAP) Serralunga di Crea lì, …………………………….. Il Geologo (Dott. Geol. Marco Novo) ………………………………………………………………………… Il Responsabile del Procedimento ………………………….………………………………………………… Il Segretario Comunale……………………………………….………………………………………………… Il Sindaco ……………………………………………………..………………………………………………… Versione 1 Dicembre 2014 di Marco Novo Geologo Via Carducci 15, 13044 CRESCENTINO (VC) Domicilio Fiscale: Tel. 0161-842055/348-2443334 via Piazzone 19 10020 BROZOLO (To) e-mail: [email protected] PIVA 07633500017 CF NVOMRC62B13L219H www.studioprogea.com di Marco Novo GEOLOGO 1 PREMESSA La presente relazione costituisce il documento di descrizione ed illustrazione delle indagini geologiche realizzate a supporto della variante di adeguamento del PRG del comune di Serralunga di Crea. L’indagine è stata redatta secondo i criteri e gli indirizzi regionali derivanti dalla Circolare del Presidente della Giunta Regionale 8 maggio 1996, n. 7/LAP (“Specifiche tecniche per l’elaborazione degli studi geologici a supporto degli strumenti urbanistici”) e dalla successiva Nota Tecnica Esplicativa del dicembre 1999, nonché degli allegati 2 e 3 della D.G.R. 15 luglio 2002, n. 45-6656 e s.m.e i. L’indagine prodotta ha previsto l’acquisizione di numerosi dati e la redazione di specifici elaborati di analisi, sulla base dei quali è stata realizzata la zonizzazione dell’intero territorio comunale in classi di pericolosità geomorfologica. Nella presente relazione viene dapprima presentato il quadro normativo di riferimento, la metodologia di indagine ed una caratterizzazione geologica, idrogeologica e geomorfologica generale. Successivamente viene presentato il processo di elaborazione che ha condotto alla redazione delle varie carte tematiche di analisi, con particolare riguardo alla Carta geomorfologica e dei dissesti, della quale vengono descritti i principali fenomeni di frana e di dissesto di carattere torrentizio, nonché della Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e della propensione all’utilizzazione urbanistica, della quale si presenta la suddivisione del territorio comunale nelle differenti classi di pericolosità. Le cartografie descritte sono state prodotte utilizzando il software Arcview 3.3 e sono messe a disposizione, con strutturazione GIS, su supporto informatico. I limiti amministrativi riportati sono quelli ISTAT 2001, messi a disposizione in formato numerico dal C.S.I. Piemonte. Tale documentazione recepisce, inoltre, gli elementi contenuti nelle valutazioni tecniche trasmesse dalla Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica della Regione Piemonte con nota prot. 5503/19.09 del 20 febbraio 2006 . Nel dettaglio agli elaborati sono state apportate le seguenti variazioni riferite alle singole valutazioni: ARPA (valutazione in data 31 gennaio 2006) 1) Sono stati riportati sulla carta di sintesi (scala 1:10000) i dissesti puntuali con relativo codice 2) E’ stata inserita in classe IIIa 2 la fascia estesa per 10 m su ciascuna sponda della Roggia del Mulino 3) L’intero settore del Sacro Monte (cappelle, percorsi pedonali, ecc.) è stato riclassificato in classe IIIb 3. 4) La mosaicatura è stata riverificata lungo tutto il confine comunale. 5) Il quadro del dissesto sui versanti ricostruito nel presente lavoro è stato confrontato, oltre che con i dissesti PAI, anche con le frane individuate dal progetto IFFI (Inventario Fenomeni Franosi Italiani). Nell’ambito della Variante Strutturale 2014 è stato prodotto l’aggiornamento del quadro dei dissesti di versante (gli unici sui quali si sono riscontrati effetti) derivante dagli eventi alluvionali del dicembre 2008, aprile 2009 e marzo 2011 (con preponderanza del primo sugli altri due, quando si sono riattivati o hanno completato l’evoluzione gli stessi fenomeni), nonché la revisione della cartografia geologica di base a seguito della pubblicazione del Foglio Trino della Carta Geologica d’Italia alla scala 1:50.000 e l’aggiornamento del quadro di indagini geognostiche, realizzate successivamente alla redazione del precedente studio. Parte della documentazione è stata sottoposta a revisione e modifica per una nuova condivisione del quadro del dissesto nel tavolo tecnico del 5 giugno 2013, nell’ambito del quale è stato prodotto il Via Carducci 15, 13044 CRESCENTINO (VC) 1 e-mail [email protected] Tel. 0161842055/3482443334 [email protected] Dom. fisc. Via Piazzone 19 10020 BROZOLO (TO) n.419 Ordine dei Geologi del Piemonte (P.IVA 07633500017) di Marco Novo GEOLOGO parere unico di Direzione prot. n. 40655/14L del 3 giugno 2013; gli elaborati modificati sono i seguenti: Carta geologico-strutturale (TAVOLA 1) Sono stati rivisti ed aggiornati i limiti e le attribuzioni litologiche alla luce delle nuove formazioni riportate sul Foglio Trino della Carta Geologica d’Italia alla scala 1:50.000 Carta geomorfologica e dei dissesti (TAVOLA 2) - Sono state inserite n. 60 nuove frane (di cui n. 31 puntuali) attivatesi nel corso degli eventi di dicembre 2008, aprile 2009 e marzo 2011. - E’ stata sostituita la fascia di pericolosità EeA sul torrente Stura con le Fasce Fluviali dell’Autorità di Bacino del fiume Po; - Al fine di ottemperare ai disposti dell’allegato B della DGR 2-11830/2009, sul Rio Colobrio, tutte le aree inondate dell’evento 1968 e le aree di ristagno esterne alle fasce di pericolosità delimitate con criterio idraulico approfondito, sono state classificate con dissesto Ema; Si osserva che in riferimento ai punti 2 e 4 del contributo del Settore Decentrato OO.PP. di Alessandria, non sono state apportate modifiche per i seguenti motivi: punto 2) – il dissesto lungo il Rio di Serralunga non è stato modificato rispetto alla precedente versione condivisa del Maggio 2006; consultando la pubblicazione delle trasposizioni del dissesto presso il portale del Settore la Difesa del Suolo della Regione Piemonte (Disuw) si è constatato che in tale punto è stato prodotto un errore di digitalizzazione rispetto alla versione cartacea condivisa; punto 4) – non vengono trasmessi poiché invariati rispetto alla versione del maggio 2006, gli elaborati giustificativi del dissesto idraulico (allegati 1 e 2). - Carta della caratterizzazione litotecnica dei terreni (TAVOLA 5) Sono state inserite n. 42 verticali di indagine geognostica così suddivise: - n. 34 prove penetrometriche dinamiche leggere (DL30); - n. 1 prova penetrometrica statica standard a punta conica (CPT); - n. 5 prove penetrometriche dinamiche superpesanti (SCPT); - n. 2 sondaggi a carotaggio continuo. Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica (TAVOLA 6) - Sono state inserite in classe IIIa-F1 le n. 29 nuove frane areali individuate; - Avendo verificato che tutte le frane rientrano nella classe IIIa o III, non è stato prodotto alcun ampliamento dei limiti della stessa a scapito delle classi II. - E’ stata eliminata la classe III indifferenziata, inserendo le aree corispondenti in classe IIIa1; - Sono state aggiunte le Fasce Fluviali della Stura, sostituendo la fascia in classe IIIa-E1 (laddove esterna alla fascia B) con la classe IIIa1; nelle Norme Tecniche di quest’ultima classe è stato aggiunto il seguente capoverso: “Nelle porzioni ricadenti nelle Fasce A e B del Torrente Stura, si applicano, in quanto prevalenti, le norme di cui agli artt. 29, 30 e 39 delle NTA del PAI.” - E’ stato inserito il limite del dissesto Ema così come definito in tavola 2; nella norma della classe IIb è stato aggiunto il seguente capoverso: “All'interno delle aree in dissesto Ema, la relazione geologica a supporto del progetto degli interventi, dovrà essere integrata con una positiva Verifica Tecnica ai sensi dell'art. 9 comma 12 delle NTA del PAI, che attesti, a seguito di eventuali prescrizioni progettuali per la riduzione delle condizioni di pericolosità geomorfologica del sito, la compatibilità dell'intervento con queste ultime.” - Nella Norma delle classi IIIb (IIIb3, IIIb3-E3 e IIIb3-F1) già nella versione del 22 marzo 2013 era stato corretto un errore materiale della precedente versione del Maggio 2006, sostituendo tra gli interventi ammessi a seguito delle opera di riassetto territoriale per la minimizzazione del rischio, la “ristrutturazione urbanistica” con la più modesta e congruente “ristrutturazione edilizia” (nel parere si è prodotta una osservazione intendendo erroneamente una modifica di senso opposto). Via Carducci 15, 13044 CRESCENTINO (VC) 2 e-mail [email protected] Tel. 0161842055/3482443334 [email protected] Dom. fisc. Via Piazzone 19 10020 BROZOLO (TO) n.419 Ordine dei Geologi del Piemonte (P.IVA 07633500017) di Marco Novo GEOLOGO Relazione Geologico-Tecnica (fasi 1 e 2 Circ. PGR 7/LAP) Il capitolo sull’Indagine storica degli eventi alluvionali è stata integrato con una sintesi descrittiva dei fenomeni dell’evento 2008 e degli interventi di sistemazione in particolare per l’area del Santuario di Crea. Nell’ambito delle Norme Tecniche per le classi di pericolosità geomorfologica, sono state aggiornate le modifiche già descritte per la tavola 6, sostituito il riferimento al D.M 11/3/1988 con quello al D.M. 14/01/2008 ed aggiornato, ai sensi del punto 5 della DGR 07/04/2014 n 64-7417, il criterio di delimitazione delle fasce di rispetto dei corsi d’acqua di
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