I Verdi in Germania. L'ecologia in Poli:Ca Dai Movimen
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
ISSN: 2499-9105 AUSE STUDI SULL’INTEGRAZIONE EUROPEA Ad oltre una tren?na d’anni dalla loro apparizione sullo scenario poli?co europeo, i movimen? e i par?? verdi cos?tuiscono un insieme di forze poli?che presen? e aEve quasi ovunque a livello mondiale, pur nella loro disomogeneità e differenziazione. Sin dagli anni Novanta del XX secolo, i par?? verdi hanno cos?tuito federazioni con?nentali e possono essere ritenu? componen? di una “famiGlia poli?ca” internazionale con peculiarità specifiche e iden?ficabili rispePo ad altre famiGlie poli?che storicamente e ideoloGicamente più consolidate. Questo volume è dedicato in par?colare alla ricostruzione, nell’ambito I Verdi in Germania. dell’esperienza europea, della storia dei Verdi in Germania dalle origini fino all’esperienza di governo nazionale terminata nel 2005, con l’obieEvo di evidenziare sopraPuPo un insieme di prospeEve e caraPeris?che, di cri?che e proposte L’ecologia in poli:ca dai avanzate dagli ecologis? in merito alle is?tuzioni e alle poli?che comunitarie che hanno arricchito il dibaEto sull’Europa. movimen: all’Europa Giorgio Grimaldi è DoPore di ricerca in Storia del federalismo e dell’unità europea, è docente a contraPo all’Università di Genova e all’Università eCampus. È autore di diverse pubblicazioni su inteGrazione europea, ecologismo e temi di storia contemporanea. Giorgio Grimaldi AUSE - Associazione Universitaria di Studi Europei University Associa:on of European Studies L'Associazione Universitaria di Studi Europei (AUSE) è stata fondata nel 1989, nello stesso anno in cui è stata lanciata l’Azione Jean Monnet. L'Associazione rappresenta in Italia oltre 100 professori e ricercatori ed è membro della European Community Studies Associa?on (ECSA-World). L’Associazione ha come scopo la promozione della ricerca, dell’inseGnamento universitario deGli Studi Europei e della cooperazione fra Università in Europa e nel mondo; la realizzazione di progeE di ricerca internazionali e la pubblicazione di tes? scien?fici sull’Unione Europea. Per informazioni: www.ause.eu ISSN: 2499-9105 2020 Isbn: AUSE 2020 978-88-99051-099 Associazione Universitaria di Studi Europei Associazione Universitaria di Studi Europei I Verdi in Germania. L’ecologia in politica dai movimenti all’Europa Giorgio Grimaldi Aprile 2020 Comitato Scientifico Daniela Felisini, Salvatore Aloisio, Fulvio Attinà, Enrique Banùs, Léonce Bekemans, Silvia Bruzzi, Bart De Schutter, Jacqueline Gower, Ariane Landuyt, Giuliana Laschi, Francesca Longo, Bruno Marasà, Umberto Morelli, Daniele Pasquinucci, Stelios Perrakis, Fausto Pocar, Franco Praussello, Carlo Secchi, Antonio Tizzano, Peter Xuereb Comitato Editoriale Lara Piccardo, Francesco Velo © Associazione Universitaria di Studi Europei Via Columbia, 1 – 00133 ROME - ITALY Sito internet: www.ause.eu Giorgio Grimaldi, I Verdi in Germania. L’ecologia in politica dai movimenti all’Europa ISBN: 978-88-99051-099 ISSN: 2499-9105 Studi sull’integrazione europea Editore: Associazione Universitaria di Studi Europei – AUSE 2020 - Rome - IT This project has been funded with support from the European Commission, Erasmus + Jean Monnt Programme- – EACEA, Education, Audiovisual and Culture Executive Agency. This publication reflects the views only of the authors, and the Commission cannot be held responsible for any use which may be made of the information contained therein. Project: “Network of EU Integration Studies ” (EACEA Project no. 2017-2619/001-001) 2 Indice Introduzione pag. 5 1 Genesi e primi sviluppi del movimento verde nella » 13 Repubblica federale tedesca 1.1 Verso la costituzione del “partito anti-partito”: i movimenti di » 13 protesta extraistituzionali, le Bürgerinitiativen, i movimenti antinucleare e pacifista 1.2 Le principali tendenze di pensiero dell’ecologia politica tedesca » 29 1.3 Dalle liste ecologiste e alternative alla SPV » 42 2 Il contributo teorico-politico di alcuni protagonisti: » 59 Dutschke, Bahro, Kelly 2.1 Rudi Dutschke e la lunga marcia verso le istituzioni » 59 2.2 Rudolf Bahro: ecologismo utopico e comunitario » 62 2.3 Petra Kelly: ecologia, spiritualità e nonviolenza » 65 3 Il percorso dei Verdi tedeschi dalla fondazione al » 81 consolidamento 3.1 I Grünen: nascita e affermazione politica » 81 3.2 I contenuti programmatici (ecologia, responsabilità sociale, » 95 democrazia di base e nonviolenza) e le caratteristiche degli elettori verdi 3.3 Alla prova nelle istituzioni: cambiamenti e conflitti » 109 3.4 L’unificazione tedesca e l’uscita dei Grünen dal Bundestag » 126 3.5 Segnali di ripresa: la costituzione del Bündnis ‘90/Die Grünen » 134 3.6 Il sofferto passaggio verso la maturità: il Bündnis ‘90/Die » 138 Grünen al potere 3 4 I Grünen e l’Europa: l’atteggiamento verso le istituzioni pag. 153 comunitarie, i disegni alternativi e gli sviluppi delle concezioni politiche “verdi” sul processo di integrazione 4.1 Opposizione alla Comunità europea e visione ecologica: la » 153 ricerca di un’Europa delle regioni 4.2 I Verdi tedeschi nel Grael del Gruppo Arcobaleno del PE » 170 (1984-1989) 4.3 “Europa – Sogno e incubo”: un contributo tedesco alla » 181 redazione del programma elettorale dei Verdi per le elezioni europee del 1989 4.4 L’attività dei Verdi tedeschi nel primo Gruppo verde al PE » 184 4.5 Verso una svolta euroriformista dei Verdi tedeschi nel secondo » 190 Gruppo Verdi del Pe (1994-1999) 4.6 Tra Francia e Germania: Daniel Cohn-Bendit e la terza sinistra » 196 verde 4.7 Il piano Fischer e il dibattito sul futuro istituzionale » 214 dell’Europa: “Quo vadis Europa?” 4.8 Critiche federaliste alla proposta Fischer » 225 5 I Verdi tedeschi nel XXI secolo » 233 5.1 Recenti sviluppi nazionali e regionali » 233 5.2 I Verdi tedeschi: partito dell’Europa e popolare? » 239 4 Introduzione Ad oltre una trentina d’anni dalla loro apparizione sullo scenario politico europeo, i movimenti e i partiti verdi costituiscono un insieme di forze politiche presenti e attive quasi ovunque a livello mondiale, pur nella loro disomogeneità e differenziazione1. Sin dagli anni Novanta del XX secolo, i partiti verdi hanno costituito federazioni continentali e possono essere ritenuti componenti di una “famiglia politica” internazionale con peculiarità specifiche e identificabili rispetto ad altre famiglie politiche storicamente e ideologicamente più consolidate. L’Europa occidentale rappresenta storicamente l’area geografica più adatta per studiare e analizzare la comparsa, la crescita e le alterne vicende ideologiche ed elettorali che hanno caratterizzato le liste verdi ed ecologiste, perché soltanto nei paesi europei i partiti verdi, seppur con alterna rilevanza, sono entrati ormai abbastanza stabilmente nelle istituzioni2. Infatti, affermatisi a livello europeo e internazionale dopo un rapido e folgorante esordio in Germania nel 1983 e nati principalmente come movimenti in forte contrapposizione al vigente sistema dei partiti, questi nuovi soggetti politici sono divenuti progressivamente attori politici non più occasionali, bensì per lo più integrati nei sistemi politici a differenti livelli (locale, nazionale, europeo, globale) nell’ambito di una più ampia “rivoluzione ecologica”3. Non mancano certo eccezioni: ad esempio in 1 Sono indirettamente riconducibili a questi partiti, benché non proclamantisi “verdi”, per esempio, alcune liste o gruppi sorti in paesi dove non erano presenti o erano molto deboli partiti dichiaratamente ecologisti. Alcuni dei primi esempi erano i seguenti: l’Alleanza delle Donne, partito femminista attivo dal 1983 al 1999 che perseguiva obiettivi chiaramente “verdi” e ha ottenuto una rappresentanza parlamentare in Islanda confluendo poi nella Sinistra-Movimento Verde (partito fondato nel 1999 e membro della Sinistra verde-nordica – e non dei Verdi europei - divenuto il secondo partito del paese e al governo del paese dal 2009 al 2013 e dal 2017 ad oggi), ecologisti candidati ed eletti deputati nazionali in Portogallo nelle file del Partito Comunista e due senatori verdi-antinuclearisti nel Parlamento australiano, cfr. Alan Carter, A Radical Green Political Theory, Appendix B ‘Greens and green parties’, London, Routledge, 1999, p. 317. 2 I Verdi sono stati definiti dallo scrittore ecologista Jonathon Porritt - per diversi anni leader dei Verdi inglesi - “the most dynamic social and political movement since the birth of socialism”, cfr. Jonathon Porritt, Seeing Green: The Politics of Ecology Explained, Oxford, Blackwell, 1984. 3 Cfr. Joachim Radkau, Natur und Macht. Eine Weltgeschichte der Umwelt, München, Beck, 2002 (edizione inglese: Nature and Power. A Global History of the Environment, Cambridge/New York, Cambridge University Press, 2008); Id., Die Ära der Ökologie: Eine Weltgeschichte, München, Beck, 2011. 5 alcuni paesi del Nord Europa (Danimarca e Norvegia) e dell’area mediterranea del continente (Grecia, Spagna e Portogallo), nonché nella maggior parte dei paesi dell’Europa centro-orientale i partiti ecologisti e i movimenti verdi non sono riusciti ad emergere, se non sporadicamente e soprattutto negli ultimi anni, e risultano quasi sempre estremamente deboli e minoritari o marginali, talvolta riassorbiti in coalizioni più ampie oppure divisi in numerosi gruppi a carattere locale e incapaci di un’azione incisiva al di fuori dell’area circoscritta di radicamento. In diversi paesi e aree (in particolare quelle urbane) dell’Europa occidentale, i partiti verdi sono invece diventati soggetti politici rilevanti e, benché minoritari, sono spesso determinanti per la costituzione di coalizioni di governo, come accade in molti Länder della