I Verdi in Germania. L'ecologia in Poli:Ca Dai Movimen

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

I Verdi in Germania. L'ecologia in Poli:Ca Dai Movimen ISSN: 2499-9105 AUSE STUDI SULL’INTEGRAZIONE EUROPEA Ad oltre una tren?na d’anni dalla loro apparizione sullo scenario poli?co europeo, i movimen? e i par?? verdi cos?tuiscono un insieme di forze poli?che presen? e aEve quasi ovunque a livello mondiale, pur nella loro disomogeneità e differenziazione. Sin dagli anni Novanta del XX secolo, i par?? verdi hanno cos?tuito federazioni con?nentali e possono essere ritenu? componen? di una “famiGlia poli?ca” internazionale con peculiarità specifiche e iden?ficabili rispePo ad altre famiGlie poli?che storicamente e ideoloGicamente più consolidate. Questo volume è dedicato in par?colare alla ricostruzione, nell’ambito I Verdi in Germania. dell’esperienza europea, della storia dei Verdi in Germania dalle origini fino all’esperienza di governo nazionale terminata nel 2005, con l’obieEvo di evidenziare sopraPuPo un insieme di prospeEve e caraPeris?che, di cri?che e proposte L’ecologia in poli:ca dai avanzate dagli ecologis? in merito alle is?tuzioni e alle poli?che comunitarie che hanno arricchito il dibaEto sull’Europa. movimen: all’Europa Giorgio Grimaldi è DoPore di ricerca in Storia del federalismo e dell’unità europea, è docente a contraPo all’Università di Genova e all’Università eCampus. È autore di diverse pubblicazioni su inteGrazione europea, ecologismo e temi di storia contemporanea. Giorgio Grimaldi AUSE - Associazione Universitaria di Studi Europei University Associa:on of European Studies L'Associazione Universitaria di Studi Europei (AUSE) è stata fondata nel 1989, nello stesso anno in cui è stata lanciata l’Azione Jean Monnet. L'Associazione rappresenta in Italia oltre 100 professori e ricercatori ed è membro della European Community Studies Associa?on (ECSA-World). L’Associazione ha come scopo la promozione della ricerca, dell’inseGnamento universitario deGli Studi Europei e della cooperazione fra Università in Europa e nel mondo; la realizzazione di progeE di ricerca internazionali e la pubblicazione di tes? scien?fici sull’Unione Europea. Per informazioni: www.ause.eu ISSN: 2499-9105 2020 Isbn: AUSE 2020 978-88-99051-099 Associazione Universitaria di Studi Europei Associazione Universitaria di Studi Europei I Verdi in Germania. L’ecologia in politica dai movimenti all’Europa Giorgio Grimaldi Aprile 2020 Comitato Scientifico Daniela Felisini, Salvatore Aloisio, Fulvio Attinà, Enrique Banùs, Léonce Bekemans, Silvia Bruzzi, Bart De Schutter, Jacqueline Gower, Ariane Landuyt, Giuliana Laschi, Francesca Longo, Bruno Marasà, Umberto Morelli, Daniele Pasquinucci, Stelios Perrakis, Fausto Pocar, Franco Praussello, Carlo Secchi, Antonio Tizzano, Peter Xuereb Comitato Editoriale Lara Piccardo, Francesco Velo © Associazione Universitaria di Studi Europei Via Columbia, 1 – 00133 ROME - ITALY Sito internet: www.ause.eu Giorgio Grimaldi, I Verdi in Germania. L’ecologia in politica dai movimenti all’Europa ISBN: 978-88-99051-099 ISSN: 2499-9105 Studi sull’integrazione europea Editore: Associazione Universitaria di Studi Europei – AUSE 2020 - Rome - IT This project has been funded with support from the European Commission, Erasmus + Jean Monnt Programme- – EACEA, Education, Audiovisual and Culture Executive Agency. This publication reflects the views only of the authors, and the Commission cannot be held responsible for any use which may be made of the information contained therein. Project: “Network of EU Integration Studies ” (EACEA Project no. 2017-2619/001-001) 2 Indice Introduzione pag. 5 1 Genesi e primi sviluppi del movimento verde nella » 13 Repubblica federale tedesca 1.1 Verso la costituzione del “partito anti-partito”: i movimenti di » 13 protesta extraistituzionali, le Bürgerinitiativen, i movimenti antinucleare e pacifista 1.2 Le principali tendenze di pensiero dell’ecologia politica tedesca » 29 1.3 Dalle liste ecologiste e alternative alla SPV » 42 2 Il contributo teorico-politico di alcuni protagonisti: » 59 Dutschke, Bahro, Kelly 2.1 Rudi Dutschke e la lunga marcia verso le istituzioni » 59 2.2 Rudolf Bahro: ecologismo utopico e comunitario » 62 2.3 Petra Kelly: ecologia, spiritualità e nonviolenza » 65 3 Il percorso dei Verdi tedeschi dalla fondazione al » 81 consolidamento 3.1 I Grünen: nascita e affermazione politica » 81 3.2 I contenuti programmatici (ecologia, responsabilità sociale, » 95 democrazia di base e nonviolenza) e le caratteristiche degli elettori verdi 3.3 Alla prova nelle istituzioni: cambiamenti e conflitti » 109 3.4 L’unificazione tedesca e l’uscita dei Grünen dal Bundestag » 126 3.5 Segnali di ripresa: la costituzione del Bündnis ‘90/Die Grünen » 134 3.6 Il sofferto passaggio verso la maturità: il Bündnis ‘90/Die » 138 Grünen al potere 3 4 I Grünen e l’Europa: l’atteggiamento verso le istituzioni pag. 153 comunitarie, i disegni alternativi e gli sviluppi delle concezioni politiche “verdi” sul processo di integrazione 4.1 Opposizione alla Comunità europea e visione ecologica: la » 153 ricerca di un’Europa delle regioni 4.2 I Verdi tedeschi nel Grael del Gruppo Arcobaleno del PE » 170 (1984-1989) 4.3 “Europa – Sogno e incubo”: un contributo tedesco alla » 181 redazione del programma elettorale dei Verdi per le elezioni europee del 1989 4.4 L’attività dei Verdi tedeschi nel primo Gruppo verde al PE » 184 4.5 Verso una svolta euroriformista dei Verdi tedeschi nel secondo » 190 Gruppo Verdi del Pe (1994-1999) 4.6 Tra Francia e Germania: Daniel Cohn-Bendit e la terza sinistra » 196 verde 4.7 Il piano Fischer e il dibattito sul futuro istituzionale » 214 dell’Europa: “Quo vadis Europa?” 4.8 Critiche federaliste alla proposta Fischer » 225 5 I Verdi tedeschi nel XXI secolo » 233 5.1 Recenti sviluppi nazionali e regionali » 233 5.2 I Verdi tedeschi: partito dell’Europa e popolare? » 239 4 Introduzione Ad oltre una trentina d’anni dalla loro apparizione sullo scenario politico europeo, i movimenti e i partiti verdi costituiscono un insieme di forze politiche presenti e attive quasi ovunque a livello mondiale, pur nella loro disomogeneità e differenziazione1. Sin dagli anni Novanta del XX secolo, i partiti verdi hanno costituito federazioni continentali e possono essere ritenuti componenti di una “famiglia politica” internazionale con peculiarità specifiche e identificabili rispetto ad altre famiglie politiche storicamente e ideologicamente più consolidate. L’Europa occidentale rappresenta storicamente l’area geografica più adatta per studiare e analizzare la comparsa, la crescita e le alterne vicende ideologiche ed elettorali che hanno caratterizzato le liste verdi ed ecologiste, perché soltanto nei paesi europei i partiti verdi, seppur con alterna rilevanza, sono entrati ormai abbastanza stabilmente nelle istituzioni2. Infatti, affermatisi a livello europeo e internazionale dopo un rapido e folgorante esordio in Germania nel 1983 e nati principalmente come movimenti in forte contrapposizione al vigente sistema dei partiti, questi nuovi soggetti politici sono divenuti progressivamente attori politici non più occasionali, bensì per lo più integrati nei sistemi politici a differenti livelli (locale, nazionale, europeo, globale) nell’ambito di una più ampia “rivoluzione ecologica”3. Non mancano certo eccezioni: ad esempio in 1 Sono indirettamente riconducibili a questi partiti, benché non proclamantisi “verdi”, per esempio, alcune liste o gruppi sorti in paesi dove non erano presenti o erano molto deboli partiti dichiaratamente ecologisti. Alcuni dei primi esempi erano i seguenti: l’Alleanza delle Donne, partito femminista attivo dal 1983 al 1999 che perseguiva obiettivi chiaramente “verdi” e ha ottenuto una rappresentanza parlamentare in Islanda confluendo poi nella Sinistra-Movimento Verde (partito fondato nel 1999 e membro della Sinistra verde-nordica – e non dei Verdi europei - divenuto il secondo partito del paese e al governo del paese dal 2009 al 2013 e dal 2017 ad oggi), ecologisti candidati ed eletti deputati nazionali in Portogallo nelle file del Partito Comunista e due senatori verdi-antinuclearisti nel Parlamento australiano, cfr. Alan Carter, A Radical Green Political Theory, Appendix B ‘Greens and green parties’, London, Routledge, 1999, p. 317. 2 I Verdi sono stati definiti dallo scrittore ecologista Jonathon Porritt - per diversi anni leader dei Verdi inglesi - “the most dynamic social and political movement since the birth of socialism”, cfr. Jonathon Porritt, Seeing Green: The Politics of Ecology Explained, Oxford, Blackwell, 1984. 3 Cfr. Joachim Radkau, Natur und Macht. Eine Weltgeschichte der Umwelt, München, Beck, 2002 (edizione inglese: Nature and Power. A Global History of the Environment, Cambridge/New York, Cambridge University Press, 2008); Id., Die Ära der Ökologie: Eine Weltgeschichte, München, Beck, 2011. 5 alcuni paesi del Nord Europa (Danimarca e Norvegia) e dell’area mediterranea del continente (Grecia, Spagna e Portogallo), nonché nella maggior parte dei paesi dell’Europa centro-orientale i partiti ecologisti e i movimenti verdi non sono riusciti ad emergere, se non sporadicamente e soprattutto negli ultimi anni, e risultano quasi sempre estremamente deboli e minoritari o marginali, talvolta riassorbiti in coalizioni più ampie oppure divisi in numerosi gruppi a carattere locale e incapaci di un’azione incisiva al di fuori dell’area circoscritta di radicamento. In diversi paesi e aree (in particolare quelle urbane) dell’Europa occidentale, i partiti verdi sono invece diventati soggetti politici rilevanti e, benché minoritari, sono spesso determinanti per la costituzione di coalizioni di governo, come accade in molti Länder della
Recommended publications
  • Council of the EU Press Release on Libya Embargo
    COUNCIL OF THE EUROPEAN UNION EN 12770/04 (Presse 276) PRESS RELEASE 2609th Council Meeting General Affairs and External Relations External Relations Luxembourg, 11 October 2004 President Mr Bernard BOT Minister for Foreign Affairs of the Netherlands * Some external relations items were adopted without debate at the 2608th meeting on General Affairs (12767/04). P R E S S Rue de la Loi 175 B – 1048 BRUSSELS Tel.: +32 (0) 2 285 8239 / 6319 Fax: +32 (0)2 285 8026 [email protected] http://ue.eu.int/Newsroom 12770/04 (Presse 276) 1 EN 11.X.2004 Main Results of the Council As part of a policy of engagement vis-à-vis Libya , the Council decided inter alia to lift the arms embargo against that country as well as to repeal a set of economic sanctions adopted by the EU in application of UNSC resolutions. The Council invited Libya to respond positively to this policy, notably with a view to the resolution of remaining EU concerns, in particular the case of the Bulgarian and Palestinian medical workers and other outstanding issues. The Council, addressing the situation in the Middle East , - condemned in the strongest terms the terrorist attacks perpetrated in the Sinai against innocent Egyptian and Israeli citizens; - expressed grave concern at the unprecedented cycle of retaliatory violence in Israel and the Occupied Territories, called on both parties to take steps to fulfil their Roadmap obligations and commitments and welcomed the proposals made by the EU Special Representative for an EU coordinating mechanism for donor assistance to the Palestinian Civil Police.
    [Show full text]
  • Flyer: Anne-Klein-Frauenpreis
    Vergabekriterien Informationen Vorschlagsberechtigt sind Personen und Initiativen. Eigenbe- werbungen sind nicht möglich. Mitglieder der Jury können nicht Wenn Sie das Anliegen des Anne-Klein-Frauenpreises teilen, nominiert werden. Aus den Vorschlägen wählt die fünfköpfige Jury freuen wir uns auch über weitere Spenden: Anne-Klein-Frauenpreis die Preisträgerin aus. Heinrich-Böll-Stiftung Nominierungskriterien Konto 307 67 02 Stichwort «Anne Klein» Kandidatinnen für den Anne-Klein-Frauenpreis der Heinrich-Böll- Bank für Sozialwirtschaft Stiftung sollen politisch engagiert und zivilgesellschaftlich vernetzt BLZ 100 205 00 sein sowie als Vorbilder andere Frauen und Mädchen zu geschlech- terdemokratischem Handeln ermutigen. Sie sollen sich durch heraus- IBAN: DE11 1002 0500 0003 0767 02 ragende Aktivitäten und Engagement nachweislich für Frauen und BIC: BFSW DE 33 BER Mädchen ausgezeichnet haben, insbesondere durch Verwirklichung der Geschlechterdemokratie Kontakt: Beseitigung von Diskriminierung aufgrund des Geschlechts Heinrich-Böll-Stiftung und der geschlechtlichen Identität Anne-Klein-Frauenpreis politisches Engagement zur Verwirklichung von Frauen-, Ulrike Cichon Menschen- und Freiheitsrechten E [email protected] Förderung von Frauen und Mädchen in Wissenschaft T 030.285 34-112 und Forschung www.boell.de/annekleinfrauenpreis Nominierungswürdig sind Frauen, die als Pionierinnen mutig und hartnäckig ihr Anliegen verfolgen, gesellschaftliche Veränderungen bewirken und sich so auch durch Zivilcourage und Widerstand Besuchen sie auch das feministische
    [Show full text]
  • Die Grünen: Farbenlehre Eines Politischen Paradoxes
    Angelo Bolaffi / Otto Kallscheuer Die Grünen: Farbenlehre eines politischen Paradoxes. Zwischen neuen Bewegungen und Veränderung der Politik:~ Einleitendes zur Fragestellung Die grüne Bewegung ist in der Bundesrepublik bereits zu einem stabilen Faktor des politi­ schen Systems geworden: also zu einer Art Paradox. Sie hat in ein als 'hyperstabil' gelten­ des Parteiensystem einen beständigen Faktor der Unruhe und der Destabilisierung politi­ scher Gleichgewichte eingeführt. Hat sie damit einen Wunsch konkret werden lassen, den die 'neue Linke' in der BRD seit ihrem Bestehen ebenso intensiv wie erfolglos hegte? Oder ist sie in einer Bundesrepublik, die von einigen schon als auf dem Weg zur 'Unregierbar­ keit' angesehen wird, ein parteipolitischer Rettungsanker: möglicher Kandidat für »die Funktion spätkapitalistischen Krisenmanagements« (Tarozzi 1982, S.140) und damit, wie der SPIEGEL titelte, ein »Regierungspartner von morgen«? (Mettke 1982). Die Grünen selbst verwahren sich gegen solche Unterstellungen. Petra Karin Kelly, Mitglied des ersten grünen Bundesvorstandes und vielleicht bekannteste charismatische Politikerin der Grü• nen: »Wir sind die Antipartei-Partei.« (in: Mettke 1982, S.31) Dieser grüne Unwille, sich mit der Rolle einer Partei zu identifizieren, hat systematische politische Gründe. Denn bereits die Frage der Konstituierung einer neuen Partei aus dem Spektrum neuer Protestbewegungen war und ist Gegenstand von Kontroversen, die mit dieser Natur dieser Bewegungen selbst zusammenhängen. In der Arbeiterbewegung war die Konstituierung
    [Show full text]
  • Dezember 2017
    ★ ★ ★ Dezember ★ ★ 2017 ★ ★ ★ Vereinigung ehemaliger Mitglieder des Deutschen Bundestages und des Europäischen Parlaments e. V. Editorial Rita Pawelski Informationen ...Grüße aus dem Saarland Termine Personalien Titelthemen Mitgliederreise Saarland und Luxemburg Berichte / Erlebtes Europäische Assoziation Jahreshauptversammlung in Bonn Mein Leben danach Erlesenes Aktuelles Die Geschäftsführerin informiert Jubilare © Carmen Pägelow Editorial Informationen Willkommen in der Vereinigung der ehemaligen Abgeordneten, Termine © Thomas Rafalzyk liebe neue Ehemalige! 20.03.2018 Frühlingsempfang der DPG (voraussichtlich) Für mehr als 200 Abgeordnete 21.03.2018 Mitgliederversammlung der DPG (voraussichtlich) beginnt nun eine neue Lebens- 14./15.05.2018 Mitgliederveranstaltung mit zeit. Sie gehören dem Deutschen Empfang des Bundespräsidenten / Bundestag nicht mehr an. Je Jahreshauptversammlung mit Wahl / nach Alter starten sie entweder Studientag „Die Zukunft Europas“ in eine neue Phase der Berufs- 12.-20. Juni 2018 Mitgliederreise nach Rumänien tätigkeit oder sie bereiten sich auf ihren dritten Lebensabschnitt vor. Aber egal, was für sie für sich und ihre Zukunft geplant haben: die Zeit im Bundestag ist nun Vergangenheit. Personalien Ich weiß aus Erfahrung, dass der Übergang in die neue Zeit von vielen Erinnerungen – und manchmal auch von Wehmut – begleitet wird. Man hat doch aus Überzeugung im Deutschen Bundestag gearbeitet… und oft auch mit Herzblut. Man hatte sich an den Arbeitsrhythmus gewöhnt und daran, dass der Tag oft 14 bis 16 Arbeitsstunden hatte. Man schätzte die fleißigen Mitarbeiterinnen und Mitarbeiter im Büro, die Planungen über- © Deutscher Bundestag / Achim Melde nommen, Reisen gebucht, an Geburtstage erinnert, den Termin- kalender geführt, Sitzungen vorbereitet und Akten sortiert haben. Auf einmal ist man selbst dafür zuständig: welchen Zug muss ich nehmen, wann fährt der Bus, wer hat wann Geburtstag.
    [Show full text]
  • JAHRESBERICHT 2016 EUROPÄISCHES JUGENDPARLAMENT in DEUTSCHLAND E.V
    JAHRESBERICHT 2016 EUROPÄISCHES JUGENDPARLAMENT IN DEUTSCHLAND e.V. Impressum Jahresbericht 2016 des Europäischen Jugendparlaments in Deutschland e.V. © Europäisches Jugendparlament in Deutschland e.V. (EJP) European Youth Parliament Germany V.i.S.d.P.: David Plahl, Janis Fifka Layout: Kira Lange Abbildungen: Eigentum des EJP, wenn nicht anders genannt. Sophienstraße 28-29, 10178 Berlin E-Mail: [email protected] Internet: www.eyp.de Telefon: +49 (0) 30 280 95 - 155 Fax: +49 (0) 30 280 95 - 150 Gestaltungsvorlage: European Youth Parliament c/o Schwarzkopf-Stiftung Junges Europa Jonas Pruditsch David Plahl Vorstandsvorsitzender Sehr geehrte Damen und Herren, Liebe Freundinnen und Freunde des Europäischen Jugendparlaments, mit dem vergangenen Jahr 2016 liegt wohl eines der politisch erschütterndsten Jahre in Europa und welt- weit hinter uns. Gerade die Europäische Union erlebte in den vergangenen Monaten sehr bewegte Zeiten. Anhaltende Konflikte und soziale Ungleichgewichte drängten weiterhin viele Millionen von Menschen dazu, zu fliehen. Die Auswirkungen beschäftigten unser Europa im Jahr 2016 so sehr wie fast kein anderes Thema. Das Votum der Bürgerinnen und Bürger des Vereinigten Königreichs, die Europäische Union zu verlassen, hat den gesamten Kontinent erschüttert. Der Aufstieg populistischer und euroskeptischer Kräfte in vielen Ländern stellt die etablierten Parteien und auch die Europäische Union mit ihren Institutionen vor neue Herausforderungen. All diese Krisen erfordern eine starke Zivilgesellschaft, die sich der Bewältigung dieser aktiv annimmt. Es gilt Antworten zu finden und die Menschen wieder davon zu überzeugen, dass in vielen Bereichen eine europäische Lösung für alle Beteiligten vorteilhaft ist. Gerade für diese Diskussionen über aktuelle Fragen der Europapolitik bietet das Europäischen Jugendpar- lament Jugendlichen einen Rahmen.
    [Show full text]
  • European Union Objectives for the 2002 Kananaskis G8 Summit
    European Union Objectives for the 2002 Kananaskis G8 Summit Political Data Government 1. EU Council Presidency: Spain (Jose Maria Aznar, Spanish Prime Minister) Secretary-General of the EU Council/ High Representative of the Common Foreign and Security Policy (CFSP): Javier Solana 2. EU Commission President Romano Prodi Vice-president; Administrative Reform Neil Kinnock Vice-president; Relations Loyola de Palacio with the European Parliament, Transport & Energy Competition Mario Monti Agriculture, Rural Franz Fischler Development & Fisheries Enterprise & Information Erkki Liikanen Society Internal Market; Taxation Frits Bolkestein and Customs Union Research Philippe Busquin Economic & Monetary Pedro Solbes Mira Affairs Development & Poul Nielson Humanitarian Aid Enlargement Günter Verheugen External Relations Chris Patten Trade Pascal Lamy Health & Consumer David Byrne Protection 1 Regional Policy Michel Barnier Education & Culture Viviane Reding Budget Michaele Schreyer Environment Margot Wallström Justice & Home Affairs Antonio Vitorino Employment & Social Anna Diamantopoulou Affairs 3. EU Parliament Country Representation Number of Seats President Pat Cox Belgium 25 (Verts/ ALE) Denmark 16 (ELDR) Germany 19 (PPE-DE) Greece 25 (PPE-DE), (PSE) Spain 64 (PPE-DE) France 86 (PSE) Ireland 15 (UEN) Italy 87 (PPE-DE) Luxembourg 6 (PPE-DE) Netherlands 31 (PPE-DE) Austria 21 (PPE-DE), (PSE) Portugal 25 (PSE) Finland 16 (PPE – DE), (ELDR) Sweden 22 (PPE – DE) Britain 87 (PPE – DE) Total Parliamentary 625 Seats Notes: 1. PPE-DE: Group of the European People’s Party (Christian Democrats) and European Democrats = 232 2. PSE: Group of the Party of European Socialists = 179 3. ELDR: Group of the European Liberal, Democrat and Reform Party = 53 4. Verts/ ALE: Group of the Greens/ European Free Alliance = 45 5.
    [Show full text]
  • Gegen Alle Machtblöcke Die Grünen, Der Ost-West-Konflikt Und Die Deutsche Frage
    PAPERS JOCHEN WEICHOLD GEGEN ALLE MACHTBLÖCKE DIE GRÜNEN, DER OST-WEST-KONFLIKT UND DIE DEUTSCHE FRAGE ROSA LUXEMBURG STIFTUNG IMPRESSUM PAPERS 4/2019 wird herausgegeben von der Rosa-Luxemburg-Stiftung V. i. S. d. P.: Henning Heine Franz-Mehring-Platz 1 · 10243 Berlin · www.rosalux.de ISSN 2194-0916 · Redaktionsschluss: Oktober 2019 Lektorat: TEXT-ARBEIT, Berlin Layout/Herstellung: MediaService GmbH Druck und Kommunikation Jochen Weichold Gegen alle Machtblöcke Die Grünen, der Ost-West-Konflikt und die deutsche Frage 30 Jahre nach dem Beitritt der Deutschen Demokratischen Republik (DDR) zur Bundesrepublik Deutschland (BRD) und drei Jahrzehnte nach dem Ende der Blockkonfrontation lohnt es sich, einen Blick zurück auf diese Ereignisse und auf die daran beteiligten politischen Kräfte zu werfen. Im Folgenden soll es um die Partei Die Grünen gehen, die Entwicklung ihrer Positionen zum Ost-West-Konflikt und zur darin eingebetteten deutschen Frage. Dabei ist die Positionierung der Grünen nur adäquat nachzuvollziehen, wenn man das generelle Politikverständnis der Akteure dieser Partei berücksichtigt. «Wir sind weder rechts noch links, sondern vorn!»,1 lautete das Credo, mit dem sich Die Grünen als «Alternative zu den herkömmlichen Parteien»2 Ende der 1970er Jahre präsentierten und sich quer zum bestehenden Parteiensystem in der BRD verorteten. Mit gleicher Radikalität postulierten sie in ihrem Saarbrücker Bundesprogramm von 1980 ihre Gegnerschaft zu den sogenannten Industriegesellschaften in Ost und West: «Sowohl aus der Wettbewerbswirtschaft als auch aus der Konzentration wirtschaftlicher Macht in staats- und privatkapitalistischen Monopolen gehen jene ausbeuterischen Wachstumszwänge hervor, in deren Folge die völlige Verseuchung und Verwüstung der menschlichen Lebensbasis droht.»3 Die Partei machte sich für einen ökologisch-humanistisch-pazifistischen dritten Weg stark.
    [Show full text]
  • The 'General Staff' for a Hot Autumn in Western Europe, and Who's
    Click here for Full Issue of EIR Volume 10, Number 36, September 20, 1983 introduction. of Eastern values of this sort against the Judeo­ Christianrationalism of Schiller's and Humboldt's Germany. The Moscow clearance to order the shooting -down of the Korean airliner is a characteristic expression of a world­ outlook akin to the Nazis' Nietzschean philosophy of the Triumph of the Will, the anti-rationalist conception of Will associated with William of Ockham, Bernard of Clairvaux, and others. To deal with the West by display of a terrifying exertion of the Russian Will, is the essence of the airliner incident. The 'general staff' for a It was a Hitler-like expression in foreign-policy, a char­ acteristically brutal expression of a "Third Rome" state of mind. in Western Europe, and It is the same state of mind which prompts the Soviet command to deem a beast as morally and mentally depraved Jo Leinen, a leader of the German "peace movement" and as Khomeini to impose its "dark age" upon the people of Iran, speaker of the BB V environmentalist association, announced to unleash Qaddafi against the nations and peoples of Africa. last October that "the Federal Republic should be made un­ It is that same wicked state of mind which prompts the Soviet governable" if necessary to stop deployment of U.S. Persh­ leadership to adopt the cause of the forces of a new dark age ing II and cruise missiles. A year later, the peace movement in Germany, the Green Party, and which brings Soviet asset is efficiently organized to accomplish this goal.
    [Show full text]
  • Offener Brief an Die Abgeordneten Des Deutschen Bundestages
    G. O. Mueller Textredaktion: 9. Okt. 2005 Versandbeginn: 28. Okt. 2005 Offener Brief an die Abgeordneten des Deutschen Bundestages Namensliste nach Internetseite www.bundestag.de am 8.10.05. Der Offene Brief wird gleichzeitig und später an ausgewählte Adressaten unter den Presseorganen, den elektronischen Massenmedien und den Persönlichkeiten des öffentlichen Lebens versandt. Jens Ackermann Ute Berg Dr. Martina Bunge Ulrich Adam Dr. Christoph Bergner Ursula Burchardt Dr. Karl Addicks Otto Bernhardt Ernst Burgbacher Christian Ahrendt Matthias Berninger Martin Burkert Ilse Aigner Grietje Bettin Christian Carstensen Dr. Lale Akgün Petra Bierwirth Marion Caspers-Merk Peter Albach Karin Binder Roland Claus Peter Altmaier Lothar Binding Gitta Connemann Gregor Amann Clemens Binninger Dr. Herta Däubler-Gmelin Kerstin Andreae Prof. Dr. Lothar Bisky Sevim Dagdelen Gerd Andres Carl-Eduard Graf von Bismarck Dr. Peter Wilhelm Danckert Niels Annen Renate Blank Leo Dautzenberg Ingrid Arndt-Brauer Peter Bleser Dr. Jörg-Diether Dehm-Desoi Rainer Arnold Heidrun Bluhm Hubert Deittert Hüseyin-Kenan Aydin Antje Blumenthal Ekin Deligöz Sabine Bätzing Volker Blumentritt Karl Diller Daniel Bahr Kurt Bodewig Alexander Dobrindt Ernst Bahr Prof. Dr. Maria Böhmer Thomas Dörflinger Thomas Bareiß Wolfgang Börnsen Patrick Döring Doris Barnett Gerd Friedrich Bollmann Martin Dörmann Dr. Hans-Peter Bartels Alexander Bonde Marie-Luise Dött Uwe Barth Jochen Borchert Werner Dreibus Klaus Barthel Wolfgang Bosbach Dr. Carl-Christian Dressel Norbert Barthle Dr. Gerhard Botz Elvira Drobinski-Weiß Sören Bartol Klaus Peter Brähmig Dr. Thea Gerda Dückert Dr. Dietmar Gerhard Bartsch Michael Brand Garrelt Duin Dr. Wolf Bauer Klaus Brandner Mechthild Dyckmans Günter Helmut Baumann Helmut Brandt Detlef Dzembritzki Ernst-Reinhard Beck Willi Brase Sebastian Edathy Marieluise Beck Dr.
    [Show full text]
  • Protestparteien in Regierungsverantwortung
    Universität Potsdam Wirtschafts- und Sozialwissenschaftliche Fakultät Sommersemester 2006 Protestparteien in Regierungsverantwortung Die Grünen, die Alternative Liste, die STATT Partei und die Schill- Partei in ihrer ersten Legislaturperiode als kleine Koalitionspartner Dissertation Termin der Disputation: 14.06.2007 Betreuer/1.Gutachter: Prof. Dr. Jürgen Dittberner Zweitgutachter: Prof. Dr. Klaus Götz vorgelegt von: Adriana Wipperling Matrikelnummer: 129777 1 Impressum: Verantwortlich für den Inhalt: Adriana Wipperling Anschrift: Rosenweg 12 14772 Brandenburg Telefon: (03381) 70 71 91 Email: [email protected] Betreuende Einrichtung: Universität Potsdam Am Neuen Palais 10 14469 Potsdam Online veröffentlicht auf dem Publikationsserver der Universität Potsdam: http://opus.kobv.de/ubp/volltexte/2008/2703/ urn:nbn:de:kobv:517-opus-27030 [http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:kobv:517-opus-27030] 2 Inhaltsverzeichnis 1. Einleitung 6 1. 1. Problemstellung 6 1. 2. Stand der Forschung 7 1. 3. Aufbau und Methodik 10 2. Was ist eine Protestpartei? 12 2. 1. Definition des Begriffs „Politische Partei“ 12 2. 2. Protestparteien und soziale Bewegungen 15 2. 3. Protestparteien und Protestwähler 18 2. 4. Protest- vs. Milieupartei? 22 2. 4. 1. Die Entstehung sozialer Milieus 22 2. 4. 2. Grüne und PDS: Stamm- und Protestwähler 24 2. 4. 3. Die PDS zwischen Protest-, Milieu- und Regierungspartei 26 2. 4. 4. Die Grünen: Prototyp einer Bewegungspartei 30 2. 5. Das Basiskonsens-Konzept von Stöss 35 2. 6. Merkmale von Protestparteien 38 3. Regieren in Koalitionen 40 3. 1. Koalitionsbegriff und Koalitionstypen 41 3. 2. Großparteien und Kleinparteien 43 3. 3. Koalitionstheorie und Koalitionsmodelle 46 3. 3. 1. Das „Office-Seeking“-Theorem 46 3. 3.
    [Show full text]
  • Böll Stiftung: Jahresbericht 2013
    Jahresbericht 2013 � Was wir wollen Demokratie und Menschenrechte durchsetzen, gegen die Zerstö- rung unseres globalen Ökosystems angehen, die Gleichberechti- gung von Frauen und Männern vorantreiben, in Krisenzonen präventiv den Frieden sichern, die Freiheit des Individuums gegen staatliche und wirtschaftliche Übermacht verteidigen – das sind die Ziele, die Denken und Handeln der Heinrich-Böll-Stiftung bestimmen. Wir stehen der Partei Bündnis 90/Die Grünen nahe und arbeiten als reformpolitische Zukunftswerkstatt und internationa- les Netzwerk mit Partnerprojekten in rund 60 Ländern. Die Heinrich-Böll-Stiftung arbeitet unabhängig und steht für geistige Offenheit. Mit derzeit 30 Auslandsbüros verfügen wir über eine weltweit vernetzte Struktur. Wir kooperieren mit 16 Landesstiftungen in allen Bundesländern und fördern begabte, gesellschaftspolitisch engagierte Studierende und Graduierte im In- und Ausland. Heinrich Bölls Ermunterung zur zivilgesellschaftlichen Ein- mischung in die Politik folgen wir gerne und möchten andere anstiften mitzutun. Fakten zur Stiftung Zuwendungen Mittelverwendung 2013 2013 Internationale­Tätigkeit­ 44­% Einnahmen­ Politische­Bildung­Inland­ 8­% Globalmittel­­haushalt­ 32­%­ Ausgaben­für­Stipendiat/innen­ 17­% Einnahmen Ausgaben 51.561.971­¤ ­ Einnahmen­Drittmittel­ 1 ­% 50.901.971­¤­ Sachkosten­ 5­% Personalkosten­ 25­% Einnahmen­anderer­­ Zuwendungs­­bereiche­ 67­%­ 33+166+A 8Investitionen+17­ 1­% +5+25+1+44+A Heinrich-Böll-Stiftung weltweit 31 11 19 12 15 14 20 16 10 17 18 13 30 8 29 25 5 27 28 6 26 7 21 23
    [Show full text]
  • Magazin Des Landesverbandes Bündnis 90/Die Grünen Berlin
    12/2018 MAGAZIN DES LANDESVERBANDES BÜNDNIS 90/DIE GRÜNEN BERLIN 200. AUSGABE STACHLIGE ARGUMENTE 40 JAHRE ALTERNATIVE LISTE WIR 25 JAHRE BÜNDNIS 90/DIE GRÜNEN FEIERN VON MUT UND MÜLLTRENNUNG Wir machen Berlin zur Zero Waste-Stadt TOO BIG TO FAIL Gute Pflege für ein gesundes Berlin ASTRID LAMM EDITORIAL ASTRID LAMM 2018 IST DAS JAHR GRÜNER GRÜNZEUG JUBILÄEN. DAS WÖRTERBUCH Die Stachligen Argumente erscheinen mit dieser Ausgabe nun schon zum 200. Mal. Doch WAS IST EIGENTLICH DIE nicht nur unsere Mitgliederzeitung feiert Geburtstag. Wir feiern auch das 40-jährige QUOTIERTE REDELISTE? Jubiläum der Alternativen Liste in Berlin und den Zusammenschluss der Berliner Landesverbände Die quotierte Redeliste wird schon seit über 30 von Bündnis 90 und Die Grünen vor mittlerweile Jahren im parteipolitischen Alltag der Grünen 25 Jahren. Drei Gründe zum Feiern und ein guter angewendet. Verankert ist sie im Frauenstatut, Anlass, einen Blick zurückzuwerfen. Was haben das 1986 verabschiedet wurde und innerhalb der wir in den letzten 40 Jahren erreicht? Wir schauen Partei bundesweit verbindlich ist. Die Quotierung in dieser Ausgabe in die grünen Geschichtsbücher. soll sicherstellen, dass Frauen auf Versammlungen mindestens die Hälfte der Redezeit eingeräumt Doch natürlich schwelgen wir nicht nur in wird. Mindestens jeder zweite Redebeitrag ist da- Erinnerungen, sondern richten den Blick auch durch Frauen vorbehalten. Das heißt in der Praxis: auf die Zukunft und die Themen in der Stadt, Wenn sich nach einem Mann keine Frau mehr zu die noch keinen Grund zum Feiern bieten. Was Wort meldet, muss die Versammlung über eine machen wir, um Armut und Obdachlosigkeit Fortführung der Debatte entscheiden. bei Frauen zu bekämpfen? Wo hapert es in der Pflege? Wie schaffen wir es, unseren Müll zu Wozu das Ganze? Frauen stellen die Hälfte der Be- reduzieren – und was ist eigentlich Zero Waste? völkerung, trotzdem werden politische Gremien Das und vieles mehr gleich auf den nächsten und Versammlungen häufig von Männern domi- Seiten.
    [Show full text]