NOTIZIE DAL PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI MONTE FALTERONA CRiNALI E CAMPIGNA

L’EDITORIALE

Lo sviluppo sostenibile è alla base di molti progetti territoriali, ma spes- non sono al centro delle politiche del nostro paese. so utilizziamo in modo teorico e improprio questo termine inflazionando Ormai le aree protette non sono più viste come luoghi di divieti, luoghi del questa espressione e svuotandola di contenuti. “non si deve” e “non si può”, ma territori dove le forme di rispetto consen- Sfogliando questo nuovo numero del nostro periodico sono stimolato tono straordinarie opportunità a tutti di godere a proprio modo della bel- ad alcune riflessioni: i capisaldi del nostro sviluppo hanno le radici ben lezza della natura e della cultura dello stare insieme e della salute fisica. piantate in una natura straordinariamente conservata che rappresenta il Invito quindi tutti a conoscere la natura, la storia e la cultura di questo nostro capitale, che nel tempo può solo aumentare di valore. Abbiamo tratto di Appennino tra Romagna e Toscana, utilizzando tutti gli strumenti dei maestri, persone che hanno fatto la storia di questi luoghi e ci han- che il Parco e gli operatori del territorio offrono ai sempre più numerosi no indicato la strada da percorrere. Abbiamo anche i giovani: studenti, visitatori. borsisti, volontari, professionisti che con la loro passione, la loro compe- Buon Parco a tutti! tenza ed il loro entusiasmo ci aiutano nella costruzione del futuro. A noi Amministratori spetta il compito di leggere ed interpretare questa realtà, Marco Baccini aiutando e stimolando il processo di sviluppo sostenibile, per creare un Presidente f.f. del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna modello virtuoso per tutti quei territori montani che, purtroppo, spesso NE WS DEL PAR CO La foresta di Campigna e la Riserva Integrale di Sasso Fratino dai Tre Faggi (Francesco Lemma) LE ANTICHE FORESTE E LA RINATURALIZZAZIONE (REWILDING) ALLA BASE DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE Ricerche scientifiche a supporto della conservazione degli spazi naturali selvaggi Il Parco delle Foreste Casentinesi rappre- gli anni Sasso Fratino è stato, quindi, pro- ziali quali il ciclo dell’acqua e la difesa dal senta un territorio strategico per la con- tetto in modo integrale dal Corpo Forestale dissesto idrogeologico. Il tutto certificato servazione della biodiversità in un mondo e ora dai Carabinieri Forestali e dal Parco da due prestigiosi riconoscimenti a livello dominato dai cambiamenti globali. Basta Nazionale. Il futuro del Parco è, quindi, trac- internazionale: il Diploma Europeo delle guardare la mappa di Global Forest Watch ciato: proteggere la natura lasciando spa- Aree Protette e, quindi, il Patrimonio Mon- per rendersi conto dall’alto come in questo zio e tempo alle foreste decidue di progre- diale UNESCO. Allo stesso tempo il Parco Parco le foreste protette ormai da decen- dire verso gli stadi compositivi e strutturali sta divenendo sempre più un laboratorio ni seguano dinamiche naturali, ossia non più naturali, che generalmente terminano naturale di biologia della conservazione disturbate da utilizzazioni forestali impat- nelle foreste vetuste di faggio e abete. In- dove ricercare grazie ad una mole di studi tanti che invece distinguono sempre più fatti, in assenza di disturbo antropico una anche storici i processi che caratterizzano molti dei boschi al di fuori dell’area protet- prateria viene interessata dalle successio- l’evoluzione del paesaggio e la dinamica ta. Certo nella zona di riserva integrale le ni forestali mentre una foresta un tempo dei differenti ecosistemi. Pensiamo alle utilizzazioni forestali non sono permesse, coltivata diviene sempre più complessa abetine una volta definite stramature e ma nelle altre zone si potrebbe interveni- strutturalmente, con alberi che invecchia- che invece hanno dimostrato sorprendenti re. Tuttavia, fino ad oggi soprattutto nelle no secolo dopo secolo e legno morto che capacità di crescita: l’abete bianco anche 2 aree demaniali si è preferito optare per si accumula in piedi e a terra nelle diverse in età avanzata può ripartire generando una conservazione degli equilibri naturali. fasi di degrado. La foresta così torna ad popolamenti monumentali con biomas- Questa scelta qualifica ambientalmente essere la casa per tante specie un tempo se molto elevate, luoghi strategici per la l’area per l’alto contenuto di carbonio stoc- scomparse o divenute rare nei nostri bo- mitigazione dei cambiamenti climatici e cato nel corso dei decenni e per il ritorno di schi proprio perché con l’uso veniva alte- la conservazione della biodiversità. E che numerose specie selvatiche tra cui il lupo, rato o modificato profondamente l’habitat dire delle faggete vetuste che hanno ri- l’aquila reale e il picchio nero, specie ban- naturale. Nelle foreste casentinesi, invece, sposto in modo sorprendente ai venti di diera della buona gestione dell’area pro- grazie ai nuclei sopravvissuti di foreste ve- tempesta, dei veri e propri uragani con tetta. Oggi poi un’ampia parte del Parco ri- tuste e ad un rewilding degli ambienti rura- punte di 200 km/ora nel marzo 2015. Nel- cade nell’area buffer della faggeta vetusta li, dovuto anche a fattori socioeconomici, la vicina Vallombrosa con boschi molto di Sasso Fratino, sito riconosciuto nel 2017 assistiamo oggi ad un processo di rinatu- meno naturali questa tempesta ha deter- come Patrimonio dell’Umanità nell’ambito ralizzazione che non ha precedenti nella minato la caduta di migliaia e migliaia di del sito seriale “Primeval Beech Forests of storia moderna, caratterizzata fino agli alberi mentre nelle foreste casentinesi gli the Carpathians and Other Regions of Eu- anni 70 da disboscamenti e forti utilizza- schianti hanno interessato principalmente rope”. Si è trattato del coronamento della zioni forestali. Il Parco anno dopo anno di- aree localizzate di conifere impiantate. In visione lungimirante di Fabio Clauser, che viene sempre più un luogo strategico per un mondo in cui gli eventi estremi climatici ha risparmiato dai tagli in tempi tutt’altro lo sviluppo sostenibile dove conservare in sembrano diventare sempre più frequenti, che facili una foresta dal valore inestimabi- questo tempo di cambiamenti climatici la la natura ci insegna che bisogna puntare le, con faggi di oltre 500 anni. Nel corso de- biodiversità e i servizi ecosistemici essen- sulle foreste vetuste se vogliamo mante- nere la biodiversità e la funzionalità dei no- stri ecosistemi forestali. Quindi il rewilding di aree economicamen- Comunicare il ruolo dei Parchi nello sviluppo so- Una indagine stenibile e la loro valorizzazione tramite attività te marginali rappresenta una opportunità ecoturistiche è un obiettivo di Italian Mountain poiché con bassi costi di pianificazione e sul turismo Lab, un progetto Fisr-Miur coordinato dall’Uni- gestione si ottengono grandi vantaggi per versità di Milano e a cui partecipano l’Università la collettività. Dati gli obiettivi di Agenda nei parchi della Tuscia e del Piemonte Orientale. Grazie alla 2030 i parchi divengono così delle aree Collaborazione del Parco delle Foreste Casenti- strategiche per la vita futura sul pianeta nesi e dei Carabinieri Forestali è stato sviluppato il seguente questionario sulle aspettative e all’e- dove l’economia della natura va tutelata sperienza del turista escursionista: per iniziare ad intraprendere la strada ver- Di seguito il link relativo al questionario: so lo sviluppo sostenibile. https://goo.gl/forms bJm9dvYXJ0gkZZnw1 Gianluca Piovesan La compilazione del questionario permetterà una https://sites.google.com/unitus.it/piovesan/home prima indagine finalizzata a valorizzare la funzio- Alfredo Di Filippo ne turistico-ricreativa delle nostre aree protette https://alfredodifilippo.com con particolare attenzione al turismo ecologico Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali (DAFNE), ed esperienziale nell’ambito dei programmi di Università della Tuscia Giulio Canapini, Barbara Battilana e Emmanuele Langella i tre studenti che hanno visitato il Parco e raccolto i questionari sviluppo sostenibile. I PROGETTI LIFE DEL PARCO Il programma LIFE è il principale strumento finanziario dell’Unione Europea a favore dell’ambiente. Due progetti LIFE Natura sono attivi nel Parco, mentre un terzo dedicato alla conservazione della trota mediterranea è in fase di avvio: progetti e partnership diversi ma tematiche di conservazione che si intreccia- no a delineare una strategia del Parco per la conservazione della biodiversità.

alpina e Osmoderma eremita, ma anche di Ambienti umidi due specie legate all’acqua, la libellula Da- per anfibi e farfalle migella di Mercurio e il coleottero Ditisco a due fasce. Nel Parco il progetto ha come Il progetto Life WetFlyAmphibia vede obiettivo la creazione di corridoi ecologici come capofila il Parco e come partner as- fra popolazioni isolate di Rosalia e Osmo- sociati i Carabinieri Forestali, l’Unione dei derma, al tramite la creazione di una rete Comuni Montani del , Dream di alberi-habitat per le specie. Nell’ambito Italia e le Università di Bologna e Pavia. del progetto il Parco ha realizzato un cen- Avviato a fine 2015, il progetto si occuperà tro di allevamento di Osmoderma in un fino al 2021 della conservazione di anfibi, locale anticamente adibito a ghiacciaia, lepidotteri e ambienti umidi. situato presso la sede del Parco di Santa Il progetto vuole favorire la conservazio- Sofia. L’allevamento ha richiesto il reperi- ne delle specie tramite la realizzazione di mento di esemplari adulti come fondatori, circa 150 interventi: sul versante toscano catturati tramite la ricerca diretta in cavità L'osmoderma eremita (Francesco Lemma) sono stati protagonisti gli operai dei Cara- di alberi o l’utilizzo di trappole. Le larve del- binieri Forestali e dell’Unione, mentre nel la specie vengono quindi allevate in con- versante romagnolo i concessionari dei tenitori con terriccio e lettiera di faggio. Gli Gli alberi habitat del futuro pascoli di proprietà della Regione. Proprio esemplari adulti o allo stadio larvale così a questi, spesso piccole aziende agricole a ottenuti saranno reintrodotti in natura già Gli interventi forestali hanno visto il coinvolgimento conduzione famigliare, sono stati affidati a partire dall’estate 2019, come rinforzo dei tree-climber di “Alberi Sparsi” e il coordinamento gli interventi, favorendo quindi la loro sen- delle popolazioni del Parco. di “Studio Verde” e dell’Ente Parco. sibilizzazione e la futura manutenzione. Gli interventi per Osmoderma hanno visto la realizza- Gli interventi hanno riguardato principal- zione o miglioramento di cavità su tronchi di faggio, mente la creazione o il restauro di nume- habitat in cui vivono le larve della specie. Per Rosa- Una wood mould box installata su un annoso faggio rosi abbeveratoi e la creazione di nuovi lia si sono invece effettuati abbattimenti di faggi, per stagni e di piccole zone umide per anfibi. aumentare la presenza di legno di faggio morto in fo- resta, in cui le femmine depongono le uova. Inoltre, sono state installate le “Wood Mould Box”, ovvero grandi cassette di legno fissate sul tronco di alcuni faggi che simulano la cavità di un albero: qui dentro saranno inserite le larve prodotte in allevamento già a partire dall’estate 2019. 3 A cura di Davide Alberti, Servizio Promozione e Ricerca del Parco

Abbeveratoio restaurato con scale di risalita per la colonizzazione degli anfibi Insetti, foreste e legno morto

Il progetto Life Eremita, partito nel 2016, vede invece la Regione Emilia-Romagna come capofila, e i due parchi nazionali del- le Foreste Casentinesi e dell’Appennino Tosco Emiliano e quattro macroaree come partner associati. Il progetto si occupa di La Salamandrina di Savi (Francesco Lemma) invertebrati legati al legno morto, Rosalia

LE FESTE DELLE SCUOLE Entrambi i progetti LIFE hanno svolto attività didattiche con il coinvolgimento delle scuole dei Comuni del Parco. Queste si sono intrecciate con quelle dello storico pro- getto di educazione ambientale “Un Parco per te”. Come eventi conclusivi si sono svolte due feste finali presso il Giardino Botanico di Valbonella (Corniolo) e Metaleto (Camaldoli) il 4 e il 6 giu- gno. Le feste hanno visto la partecipazione com- plessivamente di più di 400 studenti, coinvolti nel corso delle due giornate in laboratori didattici, vi- site guidate e momenti di animazione. Tecnici e Carabinieri forestali del Parco, operatori della Coop Atlantide e i volontari del Servizio Civile hanno animato l'iniziativa (Francesco Lemma) Una della tante postazione del progetto "Un Parco per Te" immerse nel Giardino Botanico di Valbonella (Francesco Lemma) IL CORVO IMPERIALE LA Una nuova specie colonizza il Parco delle Foreste Casentinesi

In Italia il Corvo imperiale è principal- BIO mente sedentario e nidificante sulle Alpi, nell’Appennino meridionale, nelle isole maggiori e varie isole minori; molto loca- lizzato nell’Appennino settentrionale con DI recenti sintomi di espansione nel settore emiliano occidentale. Per quanto riguarda l’appennino tosco-ro- magnolo, Zangheri riporta le informazioni VER di fine ‘800 di Falconieri di Carpegna e di Giglioli che ne ricordano la nidificazione tra il Sasso di Simone ed il M. Carpegna; inoltre il Fiorini di Camaldoli lo dichiarava SITà raro, ma sedentario nei monti del Casen- tino. Nel secolo scorso tuttavia non sono state segnalate osservazioni nel nostro territorio appenninico e la specie veniva considerata scomparsa. Dopo oltre un secolo il Corvo imperiale è stato ritrova- to! Una prima osservazione è avvenuta nel 2008 a San Marino; successivamen- parte del territorio te, nell’estate del 2013, una coppia ha del Parco ed anche frequentato in più occasioni la zona di M. nelle zone limitrofe. Perticara ai confini tra le province di Forlì- Nella primavera del 2019 è stata verifica- Cesena e Rimini e nell’anno successivo ne ta la riproduzione in un versante del grup- Il grande Corvo imperiale (Moreno Nalin) abbiamo accertato la nidificazione. A par- po M. Verna - M. Marino, presso Ridracoli. tire dal 2015 la specie è stata osservata È verosimile che la riproduzione sia av- quale sono riportate oltre 20 segnalazio- all’interno del Parco, inizialmente nel set- venuta anche nell’anno precedente per ni a tutto il 2018. Questa nuova presenza tore toscano presso Greppi, Rimbocchi, via dell’osservazione di 4 individui, pro- rientra nella fase di espansione di alcune Montanino, Vall’Olmo; osservazioni con- babilmente appartenenti ad un gruppo specie alpine lungo l’Appennino setten- fermate anche negli anni successivi con famigliare. Questo nido si trova fuori dal trionale, fino ad insediarsi negli ultimi 2 espansione in altri territori (Moggiona, Parco, a circa 2,5 km dai confini, ma pro- decenni nel Parco come il Picchio nero e Camaldoli). babilmente ad esso sono riferibili tutte la Cincia dal ciuffo. Dal 2016 si sono verificate le prime os- le numerose osservazioni tra Corniolo e servazioni anche nel settore romagnolo, Santa Sofia, considerando la grande mo- Pier Paolo Ceccarelli precisamente presso la frana di Poggio bilità di questa specie. Va verosimilmente Museo Ornitologico F. Foschi, Forlì 4 Baldi a Corniolo. Da allora le segnalazioni considerata plausibile la nidificazione an- Guido Tellini si sono fatte sempre più frequenti in gran che nel settore toscano del Parco, per il Dream Italia, Pratovecchio (AR)

UN NUOVA INDAGINE SUI LUPI DEL PARCO I LUPI DEL PARCO IN LIBRERIA Finanziato un dottorato di ricerca I figli del bosco Il lupo è uno degli animali più studiati del pianeta e anche Lo scrittore e naturalista Giuseppe qui nel Parco le ricerche effettuate su questa specie sono Festa racconta la storia vera di due cuccioli di lupo, Ulisse e Achille, state diverse nel corso degli anni. Nonostante questo, ri- trovati in difficoltà e affidati alle manere aggiornati sulle dinamiche della specie sul ter- cure di Elisa Berti del Centro ritorio rimane ancora molto difficile. Il lupo è un animale Recupero Fauna Selvatica Monte elusivo, prevalentemente notturno e i diversi esemplari Adone. Di solito, quando i lupi orfani sono molto simili tra loro. Queste caratteristiche compli- crescono fin da cuccioli con l’uomo, l’imprinting li condanna a una vita in cano non solo la quantificazione del numero di individui, cattività. Ma proprio qui sta l’unicità ma anche dei diversi branchi, che possono cambiare nel di questa storia, che vedrà i due numero e nella composizione dei suoi membri di anno in giovani lupi riabbracciare la libertà, anno. Per questo motivo, dal mese di ottobre 2018 il Parco con un finale sorprendente tra le sta finanziando una borsa di dottorato di 3 anni all’Univer- Foreste Casentinesi. sità di Padova alla Dr.ssa Arianna Dissegna. La ragazza dei lupi La nuova indagine sul lupo, intensiva e ugualmente di- Si è messa sulle tracce dei lupi da stribuita su tutto il territorio studentessa di Scienze Naturali, quando come tesi doveva cercarne del Parco, avverrà con l’u- i segni di presenza nel Parco Nazio- tilizzo di diverse tecniche nale delle Foreste Casentinesi. Oggi che verranno confrontate Mia Canestrini è una “lupologa” che tra loro, per ottenere dati da oltre 10 anni si dedica allo studio di questo affascinante predatore. Il precisi e aggiornati sui libro racconta l’esperienza persona- branchi presenti nell’area le di Mia che si intreccia con la storia protetta, con l’importan- più grande del lupo in Italia. Ed è an- tissima collaborazione dei che la storia di come i lupi le hanno Carabinieri Forestali. insegnato a seguire la strada della Il lupo Achille, fotografato nel dicembre del 2017 per l'ultima volta nella Foresta di Campigna (Fabio Mazzolini/Nevio Agostini) libertà. SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE: quattro ragazzi collaborano per un anno con l’area protetta.

Il Servizio civile universale (SCU) rappre- Sto sostenendo gli esami per diventa- occupato dei progetti Life, delle attività di supervisione senta un’importante occasione di crescita re guida ambientale escursionistica e, in degli allevamenti di anfibi del Parco e dei monitoraggi personale e professionale per i giovani, in particolare, mi piacerebbe approfondire la delle specie di interesse prioritario. Collaboro anche un progetto che mira al progresso cultura- parte didattica in rapporto con le scuole”. al back office del portale che verrà messo online a le, sociale ed economico del Paese. Anche Genny, 26 anni, si è laureata in Scienze breve tematizzato servizi cartografici web e mobile”. l’ente di gestione dell’area protetta, in colla- dell’educazione e della formazione nel Nicolò ha studiato pianificazione territoriale e borazione con Arci di Forlì, è accreditato per 2017 all’università di Siena. ambientale all’Università Iuav di Venezia. All’interno quattro posti (due per la sede di Santa Sofia - “Come si collega il tuo percorso di di Erasmus plus ha fatto parte di un programma di e due presso quella di Pratovecchio) con il studi con la scelta di partecipare alla riforestazione in Islanda. programma “Parco nazionale delle Foreste selezione al Parco?” - “Ci sono esperienze del tuo percorso di studio casentinesi: conservazione della biodiversi- Genny: “Mi piacciono sia il servizio civile che ritieni di aver potuto mettere a profitto in que- tà e promozione delle attività compatibili”. I che l’ambiente del Parco, contesto natu- sti primi mesi”? 5 ragazzi selezionati, operativi dal 15 gennaio rale nel quale vivo da sempre. Credo che Nicolò: “In particolare le competenze acquisite nel 2019, sono Sara Barducci di Rimini, Genny sia davvero importante coniugare i valori campo della cartografia GIS. Ma sto collaborando con Ciapetti di Pratovecchio (Ar), Filippo Ma- naturali con progetti validi e innovativi di il personale anche per ciò che riguarda il regolamento gni di Galeata (FC) e Nicolò Sacco, di Vicenza. formazione ed educazione. Cerco di toc- Sara, 28 anni, si è laureata a Bologna in In- care tutti i campi di azione, per avere una e le procedure per i risarcimenti da danni fauna. Que- gegneria per l’ambiente e territorio. conoscenza il più possibile approfondita sti mesi nel Parco rispondono ad una sfida che mi - “Cosa ti ha spinta a partecipare alla dell’operatività dell’area protetta. È una sono dato: provare a vedere cosa vuol dire preservare selezione?” esperienza impegnativa ma molto utile e e valorizzare con creatività un territorio di elevato pre- Sara: “Sono da sempre innamorata dell’a- appagante”. gio ambientale”. rea protetta e mi piaceva l’idea di poter Filippo, 22 anni, studente in Scienze natu- Dal Parco un ringraziamento e i migliori auguri per un collaborare da dentro. Avevo operato nel rali tre esami alla laurea, è il più giovane. futuro ricco di soddisfazioni a questi ragazzi. parco lituano di Sirvetos, all’interno dei - “Come sei arrivato al Parco?” Servizi di volontariato europeo SVE (Com- Filippo: “Ho svolto un tirocinio curricolare Intervista di Emanuele Perez missione europea, Erasmus plus). nel Parco nel 2017. In particolare mi sono Servizio Direzione del Parco L’ARCA DELLA BIODIVERSITÀ Esplora la natura e la storia del Parco Si tratta del nuovo strumento del Parco che fine presente una sezione dedicata alla flora e vege- permette a tutti di accedere in modo sem- tazione, con la carta della vegetazione e quella degli plice e diretto ad una serie di mappe infor- alberi monumentali del Parco, e alcune carte temati- mative su tutti gli aspetti che riguardano che su geositi, natura 2000, pianificazione e confini l’area protetta: dalla natura alla storia, alla amministativi. cultura fino alla gestione del territorio. L’obiettivo è quello di condividere le in- formazioni, frutto delle ricerche e delle indagini, per favorire la conoscenza del territorio, stimolare i visitatori ad una visita consapevole e informarli sulla biodiversità che è possibile incontrare lungo i sentieri del Parco. Ad oggi sono pubblicate l’elenco delle specie e le mappe di distribuzione di pi- pistrelli, uccelli, anfibi, rettili e farfalle del Parco. Altre mappe riguardano gli insetti di interesse comunitario e i cervi bramenti, in riferimento al censimento del cervo. È in- Il cuculo (Roberta Marchi) Il coleottero cerambicide Morismus asper (Roberta Marchi) il silenzio sono elementi necessari per la no- stra ricerca artistica. L’edizione di quest’an- no porta con sé una preziosa novità: “Monti IL Orfici - L’arte celebra la vita”, eventi artistici serali nel bosco e nei borghi dell’Appennino.

Progetto Escursione Teatrale e Monti Orfici PAR A cura di: Teatro Zigoia a.p.s. in collaborazione con CHEN FA a.s.d. Faenza, Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti - Co Cons. Regionale Emilia - Romagna Sezione Forlì - Cesena. INSE GNA Arte, Teatro e Musica nel Parco Nazionale Escursione Teatrale - Monti Orfici È iniziata la VII edizione del progetto di diversa età, provenienza, situazione “Escursione Teatrale - Laboratorio Inter- di vita, si mettono in gioco per esplora- disciplinare tra Teatro, Musica, Taijiquan re nuovi modi di conoscere e conoscersi. ed Escursionismo”. Tutto inizia dal cam- La diversità viene vissuta non come un minare lentamente nelle antiche mon- limite da superare, ma come una risorsa tagne dell’Appennino tosco-romagnolo, che permette di esplorare le potenzialità per poi immergersi nelle attività che dell’essere umano. L’arte viene praticata hanno lo scopo di rendere più sensibile collettivamente, in modo intenso e gio- Info e iscrizioni: la percezione di sé, dell’altro e dell’am- coso. t. 328 2644334 / info@teatrozi- biente circostante. I gruppi di parteci- Il Parco è luogo ideale per svolgere il pro- goia.org www.teatrozigoia.org panti sono sempre più diversificati: per- getto. La natura incontaminata, il bosco e Facebook @teatrozigoia sone vedenti, non-vedenti e ipovedenti STRUTTURE DIDATTICO INFORMATIVE TREDOZIO PRATOVECCHIO [email protected] [email protected] SAN BENEDETTO IN ALPE CAMALDOLI [email protected] [email protected] PREMILCUORE BADIA PRATAGLIA 6 [email protected] [email protected] SANTA SOFIA CHIUSI DELLA VERNA [email protected] [email protected] CAMPIGNA PLANETARIO DI STIA [email protected] [email protected] BAGNO DI ROMAGNA (Ufficio Turistico di Pratovecchio) [email protected] GIARDINO BOTANICO DI VALBONELLA [email protected] (Segreteria unificata con Idro Ecomuseo delle Acque di Ridracoli) CASTAGNO D’ANDREA [email protected] LONDA [email protected]

Per maggiori informazioni sulle strutture e sugli orari di apertura consultare il sito www.parcoforestecasentinesi.it

Una nuova veste per i centri visita di Bagno di Romagna, Santa Sofia e Premilcuore Nelle prossime settimane cominceranno i lavori di restyling nell’ambito del progetto Por-Fesr “Vias Animae” Partiranno a breve i lavori di riqualificazione e valorizzazione dei Centri Visita di Bagno di Romagna, Santa Sofia e Premilcuore, finanziati sia con fondi del Programma Operativo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Por-Fesr 2014-2020 - Emilia-Romagna) sia con risorse proprie del Parco Nazionale. Il progetto comporterà un investimento complessivo di 528.000€, distribuito sulle tre strutture, ognuna delle quali contraddistinta da un proprio temati- smo. L’obiettivo sarà quello di valorizzare le peculiarità del Parco Nazionale e, nel contempo, rendere più moderni e meglio fruibili i Centri Visita, che diver- ranno luoghi dove turisti e cittadini, giovani e meno giovani, potranno sostare, rilassarsi e acquisire informazioni sull’Area Protetta. Gli allestimenti uniranno componenti tradizionali in legno a un accattivante mix di elementi multime- diali, tali da rendere le strutture più interattive e funzionali. Il 2019 è l’anno delle celebrazioni di due uno scrittore e retore greco nato un po’ più eventi che hanno cambiato il cammino della di un secolo dopo Cristo in quella che oggi scienza e che molto hanno a che fare con le è la Turchia, a Ludovico Ariosto, secondo il attività didattiche e divulgative che, ormai quale la Luna era il posto in cui finivano tut- da 16 anni, vengono portate avanti al Plane- te le cose gettate via sulla Terra, compreso tario del Parco delle Foreste Casentinesi. il senno perduto da Orlando, dopo che era Il 1° marzo del 1869, 150 anni fa, il chimico stato tradito da Angelica. Della Luna parlò russo Dmitrij Mendeleev pubblicò la sua Ta- anche Giovanni Keplero ne Somnium, un vola Periodica degli Elementi, una conqui- racconto(pubblicato postumo nel 1634) su sta dell´umanità: una conquista scientifica, un viaggiatore islandese che si sposta grazie filosofica e persino estetica, nel tempo ag- ad alcuni demoni volanti. In realtà Keplero giornata ma mai abbandonata. Una chiave usò l’avvincente racconto per infilarci dentro per interpretare di cosa sia fatta e come si teorie astronomiche che ci teneva sapesse- lo Sputnik (sabato 22 giugno); dai primi programmi comporti la materia e come sia possibile ro anche altri. Fino a circa la metà dell’Ot- spaziali sovietici e americani con equipaggio umano studiarla ben sapendo, oggi, che quasi tutti tocento la Luna fu usata soprattutto come (domenica 7 luglio) al programma spaziale americano gli elementi che la compongono sono sin- espediente per parlare d’altro: come posto Apollo e il grande balzo verso la Luna (sabato 13 luglio) tetizzati all’interno delle stelle. Nella notte più lontano di tutti su cui ambientare storie per giungere, infine, alla Notte della Luna (sabato 20 tra il 20 e il 21 luglio 1969 l’umanità intera, ancora più fantastiche o come ambientazio- luglio). Una appendice riguardante i risultati scientifici rappresentata da due uomini di nazionalità ne ideale di società diversissime da quelle nella conoscenza del nostro satellite naturale ottenuti americana, Neil Armostrong e “Buzz” Aldrin, terrene, o simili, e quindi usate come paro- grazie alle missioni Apollo avrà luogo sabato 5 ottobre. concretizzò il sogno millenario di raggiun- dia. Con l’avvicinarsi del Novecento, nei circa Gli incontri, con inizio alle 21:15, saranno accompagnati gere la Luna, l’eterna compagna del nostro cento anni precedenti al vero allunaggio, le da filmati d’epoca, musiche, curiosità e altre sorprese. splendido pianeta, la Terra, nel suo cosmico storie iniziarono a farsi pian piano sempre Al termine della conferenza visita guidata alla struttura viaggio. Un sogno realizzato in pochissimo più scientificamente plausibili e, a un certo e osservazione del cielo con esperti astrofili, sia ad tempo se si pensa che il primo volo di un punto, arrivarono anche altre forme di rac- occhio nudo che con i telescopi messi a disposizione marchingegno meccanico chiamato aero- conto, come il cinema o il fumetto. Partendo dal Planetario del Parco. Oltre alla rassegna di iniziative plano era avvenuto soltanto 66 anni prima, da questi presupposti immaginari e letterari, dedicate alla celebrazione di questo evento, il planetario nel dicembre 1903 nella spiaggia di Kitty il Planetario del Parco intende celebrare i 50 propone numerosi appuntamenti che spaziano dalle Hawk, Carolina del Nord, Stati Uniti, ad ope- anni della missione Apollo 11. conferenze, alle passeggiate astronomiche, oltre a ra dei fratelli Wright. Sulla Luna, sino a quel Attraverso una serie di conferenze dedicate, laboratori didattici per bambini. giorno, l’umanità vi era giunta solo e soltan- sarà ripercorsa la corsa allo spazio e alla to con la fervida immaginazione di alcune conquista della Luna: dalle origini del Il programma completo degli appuntamenti 2019 persone illuminate: da Luciano di Samosata, volo spaziale al primo satellite artificiale, su www.parcoforestecasentinesi.it 7

Tutte le iniziative potete trovarle al sito UN APPUNTAMENTO PER L’ESTATE! www.parcoforestecasentinesi.it/it/ multimedia/mappainterattiva/strutture- La primavera e l’estate sono ideali per tra- te da cartellini con informazioni relative didattico-informative/giardino-botanico scorrere una giornata fuori porta. Vale la alla specie e all’ambiente in cui vivono. pena di approfittare del clima sempre mite Accanto a queste informazioni ve ne sono Orari di apertura 2019 e piacevole per andare alla scoperta delle altre più specifiche riguardo la distribu- bellezze naturalistiche del Parco Naziona- zione della specie nel mondo (corologia) LUGLIO le, che di possibilità ne offre tante. e la posizione delle gemme della pianta ven. 9.00-13.00 Un consiglio? Il Giardino Botanico di Val- come adattamento per superare la stagio- sab. dom. e festivi 9.00-13.00 / 14.00-18.00 bonella. A 3 km da Corniolo di Santa Sofia ne avversa (forma biologica). Non meno TUTTE LE DOMENICHE VISITE GUIDATE GRATUITE (FC), sul passo della Braccina che porta a importante è l’area dedicata alle piante DALLE 15.30 ALLE 17.00 Premilcuore, esiste un regno incantato fat- officinali e medicamentose e un piccolo to di alberi, fiori, frutti, colori e profumi. giardino delle farfalle con piante da fiore AGOSTO Se siete fortunati potrete avvistare un raro che attirano i lepidotteri e, più in generale, mer. gio. ven. 9.00-13.00 ululone dal ventre giallo, un tritone punteg- gli insetti impollinatori. Per la primavera sab. dom. e festivi 9.00-13.00 / 14.00-18.00 giato o un tritone crestato che spuntano ed estate 2019 sono tante le iniziative in TUTTE LE DOMENICHE VISITE GUIDATE GRATUITE dall’acqua dello stagno per respirare. programma, tutte gratuite, si può partire DALLE 15.30 ALLE 17.00 Il Giardino Botanico di Valbonella è un vero con una visita guidata al Giardino oppure e proprio museo all’aria aperta, 2 ettari di preferire un laboratorio di “Arte e Natura” SETTEMRE Parco dedicati a riprodurre gli ambienti ve- o il più avventuroso entomosafari! La no- gio. ven. 9.00-13.00 getali dell’Appennino Romagnolo con una vità di quest’anno è la pagina Instangram sab. dom. e festivi 9.00-13.00 / 14.00-18.00 ricca collezione di specie, spesso rare e dove è possibile ammirare scatti inusuali, LE DOMENICHE 1, 8 E 29 VISITE GUIDATE GRATUITE protette, della flora regionale. restare aggiornati con le fioriture e dove è DALLE 11.00 ALLE 12.30 Sono tre i percorsi a tema che potrete deci- possibile condividere anche le vostre foto dere di seguire: migliori! Lo trovate sotto il nome: Giardino L’ingresso è gratuito. Per info e prenotazioni: - Il bosco Botanico Valbonella. Per gli amanti della Segreteria unificata con IDRO Ecomuseo - Il torrente e le zone umide vita all’aria aperta, fuori dal giardino sono Acque di Ridracoli - Tel 0543-917912 - Rupi praterie e arbusteti presenti aree picnic con postazioni per gri- Instagram: Giardino Botanico Valbonella Lungo i sentieri le piante sono identifica- gliate in sasso, una fontana e toilette. EV ENTI Scegli il tuo canale ideale per rimanere aggiornato NEL su tutti gli eventi in tutte le stagioni del Parco! PAR COLLEGATI CON IL QR CODE CO CONNETTITI SUI SOCIAL VISITA IL SITO e ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER www.parcoforestecasentinesi.it #parcoforestecasentinesi

Cervi (Roberta Marchi) circa 400 sono maschi in età riproduttiva, im- pegnati nel rituale di lotta e corteggiamento che permette ai censitori di annotarne il bra- mito e il cozzare dei palchi. Il censimento del cervo rappresenta un’esperienza unica, che permette ad appassionati, studenti e curiosi di vivere l’emozione del contatto diretto con que- sto nobile animale e di contribuire alla sua sal- vaguardia. Nelle stesse notti si affiancherà al censimento al bramito anche il monitoraggio del lupo attraverso la tecnica del wolf-howling (ululato indotto). L’occasione sarà anche arric- CENSIMENTO DEL CERVO chita da approfondimenti di esperti faunistici, 8 senza rinunciare a momenti conviviali, che permetteranno a tutti i volontari di scambiare XII edizione torna il consueto appuntamento con il bramito del cervo esperienze e relazionarsi con persone anima- Ritorna l’ormai tradizionale censimento al volontari potranno vivere un’esperienza te da simili interessi e passioni. bramito che, per l’edizione 2019, si svol- tra le più affascinanti che l’area protetta gerà dal 26 al 28 settembre. Si tratta di uno possa offrire, affiancando per tre notti gli Per ulteriori informazioni degli appuntamenti di gestione e monito- esperti nelle operazioni di censimento dei www.parcoforestecasentinesi.it raggio faunistico più importanti in Italia e maschi di cervo e distribuendosi su tut- mentre per effettuare l’iscrizione è necessario in Europa ed è aperto a tutti gli interessati ta l’estensione del Parco. Dei 2000 cervi collegarsi al sito: a dare il proprio contributo al progetto. I presenti all’interno del Parco Nazionale, http://cervo.parcoforestecasentinesi.it

Da Giugno a Settembre 2019 WORKSHOP FOTOGRAFICO A CAMPIGNA TRENO+BUS DOMENICHE FUORI PORTA NEL CUORE DELLE FORESTE VETUSTE Un week-end di “Pura Fotografia”, nel Parco Nazionale I Centri Visita di Londa e (Castagno d’Andrea) del Parco Na- delle Foreste Casentinesi. Appuntamento unico pensa- zionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, in collaborazio- to per apprendere le tecniche fotografiche sul campo ne con le due Amministrazioni e le Associazioni del territorio, organizzano con gli occhi dei più esperti e per accedere ad itinerari le domeniche, da Giugno a fine Settembre, attività di intrattenimento o vi- ed aree protette difficilmente raggiungibili. site guidate per scoprire la bellezza di questi luoghi alle porte di Firenze. Con il treno FS che parte alle 8.55 dalla Stazione di Firenze S.M. Novella in direzione Borgo San Lorenzo (via Pontassieve) si arriva alle stazioni di Contea–Londa o di Dicomano per poi raggiungere con il Bus Navetta i due Comuni e i rispettivi Centri Visita del Parco nazionale. Arrivo a LONDA ore 9,46. Arrivo a CASTAGNO D’ANDREA ore 10,45. Il rientro a Firenze è previsto alle ore 19,02. Vi aspettiamo per vivere una domenica in modo “speciale” tra bellezze naturali, visite guidate, eventi e sagre locali, assaggi di prodotti tipici, sport e tanto altro. Si segnala la possibilità di acquistare il biglietto giornaliero PEGASO in Stazione e in tutte le rivendite autorizzate.

Per prenotazioni (obbligatorie entro i venerdì), costi e informazioni su iniziative e visite guidate: cell. 348 7375663 [email protected] [email protected] Info e prenotazioni al link. www.pixcube.it/workshops/foreste-casentinesi- appennino-corso-fotografico-trekking-di-fotografia Fuori ConTesto Torna a Bagno di Romagna, per la sua quarta edizio- ne, “Fuori ConTesto”, il festival letterario e culturale che per l’occasione trasformerà il territorio dell’alta valle del Savio in una vera e propria book valley. Tut- te le vie, le piazze e gli scorci più caratteristici del Co- Libra e Fuori ConTesto mune offriranno lo sfondo per presentazioni di libri, performance teatrali, esibizioni musicali e ogni altro due Festival letterari in un unico fine settimana tipo di attività culturale o ricreativa. Sarà, come d’abi- 11-13 ottobre 2019 tudine, una festa della lettura a cielo aperto, dedicata a grandi e piccini, che coinvolgerà scrittori, giornali- sti, autori e cantautori di fama nazionale e internazio- Libra Casentino Book Festival nale. Più di una quindicina di eventi diffusi tra Bagno di Romagna e S. Piero in Bagno, nel cuore della “Ro- Si terrà quest’anno la quarta edizione di Libra Casentino Book Festival, rassegna dedicata magna toscana” e nel Parco Nazionale delle Foreste alla letteratura montana e naturalistica organizzata dalla Cooperativa In Quiete che si Casentinesi, dove il sapere delle parole si combinerà svolge nel territorio di Chiusi della Verna e della Vallesanta, all’interno del Parco Nazionale con i sapori di un territorio ricco di storia, tradizioni e delle Foreste Casentinesi. Libra è un festival lento e diffuso tra diverse piccole frazioni profumi. Frutto della collaborazione con le principali d’Appennino, che si occupa principalmente di letteratura senza però tralasciare la musica, istituzioni, associazioni e strutture ricettive del terri- la poesia, l’arte e l’enogastronomia. Libra è un festival in cammino, che prevede diversi torio, il festival letterario si conferma appuntamento momenti escursionistici al suo interno, e che ha visto in questi anni alternarsi decine di importante nella programmazione turistica del Co- ospiti e centinaia di visitatori entusiasti. Saranno diversi gli ospiti che si alterneranno nei tre mune di Bagno di Romagna, in grado di intercettare giorni di rassegna: tra questi Franco Arminio, Marco Aime, Paolo Ciampi, Michele Marziani, un pubblico vasto e variegato. Il festival nasce sotto Irene Borgna, Bruno Arpaia, Ivan Fantini, Ciro Buttari, Claudio Jaccarino, Maurizio Silvestri l’egida del Centro Studi Valgimigliani e può contare e Paolo Merlini. Il festival si aprirà con un progetto dell’artista Teresa Ricco nella scuola di sul sostegno di molte istituzioni, associazioni e fon- Chiusi della Verna, e vedrà quest’anno, oltre alla novità dei “dopofestival” in compagnia del dazioni culturali che hanno reso possibile l’organiz- nuovo direttore artistico Paolo Vachino, zazione di un simile evento offerto gratuitamente al anche un incontro sulle migrazioni pubblico. “Fuori ConTesto” non è solo un festival; è climatiche ed un “pranzo musicale” il una scommessa per un territorio che vuole dimo- sabato mattina, per una tre giorni a tutto strarsi all’altezza delle principali città e dei grandi tondo e senza sosta che vuole celebrare centri culturali. Tutti coloro che condividono questo la bellezza dei libri, dei cammini e delle sogno sono benvenuti a Bagno di Romagna, dall’11 parole in un contesto unico come il lembo al 13 ottobre, per scrivere assieme una piccola pagi- meridionale del Parco. na di storia. 9

27 Luglio FESTASAGGIA Feste a misura di paesaggio 2019 ANTICA BATTITURA DEL GRANO Castagno d’Andrea - S. Godenzo (FI) Il progetto, sperimentato da alcuni anni sto proposito è stato messo a punto un Info 338.9726396 dall’Ecomuseo del Casentino, ha allarga- regolamento di “Festasaggia in Trasferta”, 10 Agosto attualmente in fase di sperimentazione LA MANGIALONGA to il suo areale, dal 2015, a tutti i comuni Badia Prataglia - Poppi (AR) del Parco nell’ambito del progetto Oltre- nell’area del Parco Nazionale dell’Appen- www.badiaprataglia.net terra, iniziativa locale interna a “L’Appen- nino Tosco-Emiliano. 11 e 12 Agosto 9 e 30 Settembre nino che Verrà - Stati Generali delle Co- L’obiettivo è quello di coinvolgere più re- IL SAPORE DI UNA VOLTA FESTA SELVAGGIA Corniolo - Santa Sofia (FC) munità degli Appennini”. Festasaggia ha altà, con le quali condividere un percorso “VITA DI PAESE FRA volto alla costruzione di comunità consa- LE DUE GUERRE” 13 e 20 Ottobre come finalità principale quella di avviare Premilcuore (FC) SAGRA DELLA CASTAGNA un percorso di qualificazione, valorizza- pevoli, responsabili e attive a partire dalla www.ilsaporediunavolta.it E DEL “RAVIGGIOLO” zione e promozione delle feste paesane, promozione di momenti di festa e socia- 12-13-14 Agosto Premilcuore (FC) concepite quali importanti momenti di so- lizzazione pensati e promossi nell’ottica FESTA DEL TORTELLO www.prolocopremilcuore.it della sostenibilità culturale, ambientale e 20 e 27 Ottobre cializzazione e di accoglienza, stimolando ALLA LASTRA socio-economica. Corezzo - Chiusi della Verna (AR) LA BALLOTTATA atteggiamenti di sensibilità ecologica e di www.corezzo.it Castagno d’Andrea - S. Godenzo (FI) riscoperta e salvaguardia dei valori e dei www.assoandreadelcastagno.blogspot.it Andrea Rossi 23-24-25 Agosto prodotti del territorio. IL GUSTO DEI GUIDI - 1 e 2 Novembre EcoMuseo del Casentino L’iniziativa, inserita anche nelle proget- FESTIVAL DEL VINO FESTA DI CASTAGNATURA 2019 Unione dei Comuni Montani del Casentino Poppi (AR) Raggiolo (AR) - Ortignano Raggiolo tualità della Carta Europea del Turismo www.prolococentrostoricopoppi.it www.raggiolo.it Sostenibile promossa dal Parco, ha visto Informazioni: 6-7-8 Settembre Facebook/La-Brigata-Di-Raggiolo riconosciute, per l’annualità 2019, quin- Unione dei Comuni Montani del Casentino - FESTA DELLA PESCA REGINA 9 e 10 Novembre dici manifestazioni ubicate nel Casentino, DI LONDA 2019 FESTA DELLA CASTAGNA Centro Servizi Rete Ecomuseale Cetica - Castel San Niccolò (AR) nella Val di Sieve e nei comuni interessati Londa (FI) Tel. 0575-507272 www.comune.londa.fi.it www.cetica.it dal Parco del versante romagnolo. [email protected] 22 Settembre 8 Dicembre Tra i nuovi obiettivi del progetto, al centro www.ecomuseo.casentino.toscana.it/ FESTA DEL TORTELLO SAGRA DELLA POLENTA E vi è sicuramente la volontà di esportare festasaggia SULLA LASTRA DEL BALDINO DOLCE l’esperienza ad altre aree d’Italia. A que- www.oltreterra.it • facebook/festasaggia Santa Sofia (FC) Faltona - Talla (AR) www.prolocosantasofia.it www.prolocofaltona.com

Per informazioni più dettagliate su tutte le escursioni e gli eventi organizzati è possibile consultare il sito del Parco www.parcoforestecasentinesi.it Si ricorda inoltre che sul sito è possibile trovare tutte le informazioni sulle strutture ricettive dei comuni del Parco ed altre informazioni utili per organizzare un soggiorno nell’area protetta IL SENTIERO ITALIA iSEN 6880 km di grande bellezza Nell’anno in cui si celebra il genio di Leonar- do da Vinci è d’obbligo citarlo: “che ti muove TIERI omo, ad abbandonare le tue proprie abita- zioni delle città, e lasciare li parenti ed amici ed andare in lochi campestri per monti e val- li, se non la naturale bellezza del mondo?” DEL Il Club Alpino Italiano crede molto nell’im- portanza di valorizzare il territorio montano nazionale che di bellezza ne ha in quantità ri- levante, e ha deciso di realizzare un proget- PAR to ambizioso: quello di unire tutte le regioni in un unico itinerario escursionistico. Non è stato necessario prevedere un nuovo trac- ciato, il CAI ha deciso di rivitalizzare il Sentie- CO ro Italia che fu istituito agli inizi degli anni ‘80, modificandolo secondo le esigenze attuali. Questo itinerario con i suoi 6880 km è l’alta via più lunga del mondo, percorre tutto l’ar- co alpino, i monti liguri, l’intero Appennino e poi la Sicilia e la Sardegna, distribuito in circa 400 tappe. Link: http://sentieroitalia.cai.it/ L’impegno del CAI è rilevante. Centinaia di soci stanno collaborando per rendere fruibi- le il percorso, dotandolo anche di specifica segnaletica e per farlo conoscere attraver- so moltissimi canali. Fiore all’occhiello di questa iniziativa è una bellissima collana “montagne incantate” realizzata dal CAI insieme al National Geographic, che pre- senterà il percorso in nove volumi mensili, Il sentiero Italia tra il Passo della Calla e Poggio Scali (Francesco Lemma) di cui i primi sono già in edicola. Al fascino della scoperta e della bellezza dei luoghi ognuno riporta proprie notizie in un “libro di Parco il sentiero Italia ripercorre per intero il si affiancano alcune criticità, quella della bordo” che passa di mano in mano e rimar- già consolidato percorso G.E.A. Fra le prossi- manutenzione del percorso e quella dell’o- rà a ricordo di questo evento. La Toscana dal me escursioni il CAI effettuerà una gita di più spitalità. Si tratta di problemi che devono confine con le Marche fino al confine della giorni dalle sorgenti dell’ a quelle del essere affrontati sistematicamente e per la Liguria ha un tratto di circa 400 km. Tanti chi- Tevere nel secondo fine settimana di otto- cui soluzione sarà importante l’attenzione 10 lometri di poggi, crinali e immense foreste, bre. Siamo convinti che le bellezze di questo delle amministrazioni pubbliche. Dal marzo scorso, iniziando dalla Sardegna, poi da sud attraverso un mare ininterrotto di verde da luogo eserciteranno, grazie al progetto del verso nord, i gruppi regionali del CAI dedica- scoprire e valorizzare. La cerimonia in To- C.A.I., un’attrazione fortissima nei confronti no una settimana all’inaugurazione dell’iti- scana si è svolta il 30 giugno al rifugio “Duca di tantissimi nuovi visitatori. nerario nel loro territorio. Si sta effettuando degli Abruzzi” al Lago Scaffaiolo, al termine una “staffetta” non continuativa, fino a fine di un fine settimana con quattro escursioni Giancarlo Tellini, settembre, a copertura di tutto il percorso; in luoghi diversi del percorso. All’interno del Presidente Club Alpino Italiano di Firenze

Il nuovo portale e la app per l’escursionismo nel Parco trekking.parcoforestecasentinesi.it

Il Parco Nazionale ha realizzato alcune ottenere informazioni su percorsi perso- applicazioni dedicate alla conoscenza nalizzati, e alcuni servizi aggiuntivi per la dell’Area protetta e alcune di queste ri- App, tra cui la possibilità di registrare la guardano la rete dei sentieri, una delle traccia del proprio percorso. eccellenze del territorio. È inoltre stato pubblicato un nuovo por- Sono oggi disponibili diversi strumenti, tale dedicato all’escursionismo nel Par- tra cui in primis una mappa web, con- co, un vero e proprio sito web cartografi- sultabile comodamente dal proprio pc, co contenente tutte le proposte dell’Area strutture ricettive per escursionisti, come rifugi, punti e l’app gratuita PNFC Trekking Map per protetta: dai percorsi delle guide “A piedi tappa, ostelli e campeggi. Questi strumenti, associati navigare sui sentieri del Parco, anche in nel Parco” e “In bici nel Parco”, fino ai all’indispensabile nuova edizione della Carta dei Sen- modalità offline, e ottenere informazioni semplici “Sentieri Natura” e i percorsi di tieri in scala 1:25.000, vogliono essere un prezioso su rifugi, centri visita e sentieri tematici più giorni dei progetti “Da Rifugio a Rifu- supporto per chi deve pianificare un soggiorno nel Par- del Parco. Le novità sono una integrazio- gio” e le tappe del “Sentiero delle Fore- co e un invito a sperimentale le numerose proposte e ne dell’attuale mappa web, con la possi- ste Sacre”. Gli altri contenuti consultabili offerte dall’Area protetta. Camminare rimane infatti il bilità da parte degli utenti di costruire e riguardano infine i luoghi da visitare e le modo migliore per visitare il Parco. UN NUOVO SENTIERO NATURA INTORNO AL LAGO DI CORNIOLO Santa Sofia (Fc)

La frana che ha colpito il versante di Pog- aree forestali [...] collocate intorno al Lago e per la colonizzazione di specie vegetali, proprie gio Baldi nel 2010, ostruendo il fondo- di Corniolo” dell’ecosistema venutosi a creare. Lungo il sentiero valle del Bidente di Corniolo, ha origina- Il progetto mira alla valorizzazione dell’a- vi sono bacheche informative e punti tappa che se- to l’unico lago di una certa entità in tutta rea, dell’ambiente lacustre appena for- gnalano i principali elementi di interesse, dando una la vallata. Lo specchio d’acqua, esteso matosi e delle aree boschive che lo cir- lettura del paesaggio e della sua evoluzione. poco meno di 4 ettari, serpeggia a mon- condano. Ne viene permessa la fruizione La sua inaugurazione aggiunge un nuovo tassello al te dello sbarramento per quasi 1 km, fra pubblica, con la realizzazione e il ripristino già ricco mosaico di ambienti del Parco Nazionale e, crinali minori, in un’area completamente di piste di accesso e sentieri, e ne viene con il vicino Giardino Botanico di Valbonella, costitu- rivestita da boschi: quelli più prossimi al favorita la conoscenza, con la realizzazio- isce una bellissima opportunità di visita e un valore vecchio alveo sono rimasti sommersi, co- ne, attorno al lago, di un “Sentiero Natu- aggiunto per l’area in cui si inserisce. stituendo a oggi un ambiente unico e ca- ra” dotato di allestimenti a fini didattici e ratteristico, con alberi morti che sbucano turistico-ricreativi. Elias Ceccarelli, forestale e libero professionista dall’acqua, rive ombreggiate e case par- Sono anche previsti interventi sulle com- zialmente sommerse. pagini boschive presenti, per stimolarne La sua recente formazione e le sue pecu- la diversificazione strutturale e incremen- liarità suggerivano svariate opportunità tarne la biodiversità, oltre a interventi più per valorizzare l’area in cui si inserisce, mirati, come la conservazione di tratti di sia sotto il profilo della ricerca scientifica, castagneto da frutto, di piante habitat e di con riguardo allo studio dell’evoluzione elementi storico-testimoniali. primaria di tali ambienti, sia dal punto di Il Sentiero Natura aggira tutto lo specchio vista turistico-ricreativo, vista anche la lacustre grazie a una passerella e a due già notevole frequentazione della zona. guadi, realizzati sul torrente in collabora- Fino a oggi però il lago non era visitabile zione con il Servizio Tecnico di Bacino del- né accessibile. la Regione Emilia-Romagna. Il percorso è Per questo nel 2017 l’Ufficio Gestione De- di oltre 4 km, tra ambienti di rara bellezza manio Regionale Emilia Romagna ha pre- e suggestione, ed è sempre accompa- sentato un progetto nell’ambito della Mi- gnato dal caratteristico “bosco sommer- sura 8.5 del PSR Regionale, denominato so”, a tratti spettrale ma, allo stesso tem- “Interventi per il miglioramento della co- po, fonte di vita e luogo ideale per l’arrivo noscenza e della fruizione pubblica delle di nuove popolazioni di uccelli e insetti, Il Lago di Corniolo (Elias Ceccarelli)

combattuta nelle montagne del Parco. Le azioni di Casa Foresta sono legate alle stragi di Castagno d’Andrea, di Valluccie, Molin di Bucchio, di Partina, Badia Prataglia e Santa Sofia. Il sentiero dei Partigiani è un tratto del cam- mino della memoria che unisce le comunità del Parco e che deve diventare un unico sentiero storico naturali- stico di testimonianza. Da Croce a Mori e dallo 00 parte 11 anche il sentiero naturalistico, CAI 210a/b, che raggiun- ge Pallereta e il Monte Falterona. Lungo il cammino una faggeta ospita l’aula didattica all’aperto che arricchisce la vocazione di Londa per l’educazione ambientale le- gata al Centro Visita e alla conoscenza dell’area protet- ta. I nuovi sentieri mettono Londa al centro di una rete L'aula didattica di "faggio tondo" (Caterina Gori) escursionistica di valore ambientale e naturalistico che recupera storia e attività tradizionali di una comunità le NUOVI SENTIERI DA LONDA (Fi) VERSO IL PARCO cui origini si perdono nel tempo. Lavorare sui tracciati ha Londa e San Godenzo con i loro territori nell’a- collegano l’anello intorno al capoluogo con messo in luce il grande patrimonio culturale che unisce rea protetta e i rispettivi Centri Visita sono le il crinale, obiettivo che ha la certificazione le genti dei crinali del Parco. Tracciati che solcano bo- “Porte fiorentine del Parco Nazionale”.Nel della Carta Europea del Turismo Sostenibile schi e storia, che hanno visto passare etruschi, romani, 2014, grazie al Circolo di Studio “Raccontare e che l’Amministrazione ha voluto realizzare conti Guidi, pellegrini, mezzadri, agricoltori e Partigiani. un territorio”, all’Amministrazione comunale per riscoprire vie di comunicazione antiche La montagna del Parco racchiude tutto questo. e al CAI Pontassieve è nato il Sentiero per e per potenziare la fruizione turistica di Lon- Londa CAI 7, un anello di 13 km che parte da da parte degli amanti del turismo lento. A Caterina Gori, guida GAE e Barbara Cagnacci, Vice Sin- dal Centro Visita sul Lago e unisce, come un Caiano dal CAI 7 è ora possibile proseguire daco fino a maggio 2019 che ha curato gli impegni filo della memoria, alcune belle frazioni del sul CAI 207 verso il sentiero 00 di crinale e il CETS del Comune di Londa comune: Caiano, Fornace, Rincine e Petro- SOFT2, da Croce a Mori fin verso il Falterona. Si ringraziano, oltre al PNFCMFC, UCVV, CAI, D.R.E.Am lio, attraverso fattorie e poderi, sulle orme di Sulla via sono state posizionate bacheche Italia, Giropoggio, Agriambiente, ANPI e AUSER Londa, antichi pastori, contadini e viandanti che at- con approfondimenti, anche in lingua ingle- i progettisti e i tecnici comunali. traversavano queste terre. Il 7 marzo scorso se, su emergenze storico-culturali e risorse l’Amministrazione comunale, grazie al Ban- naturalistiche locali: la gestione delle mar- do sottomisura 8.5 del PSR 2014-2020 ha ronete, il lavoro in bosco, la vita nei poderi inaugurato nuovi tracciati (CAI 207 a, 208, gestiti fino agli anni ‘70 a mezzadria, varie 210 a e b) con l’obiettivo di riqualificare l’an- piante spontanee commestibili, alberi tra tico collegamento tra Casentino e Val di Sie- cui il faggio e il maggiociondolo, i muretti a ve che da Londa saliva fino al Passo di Croce secco riconosciuti dall’UNESCO patrimonio a Mori. “... Tra le genti della Val di Sieve e del immateriale dell’umanità, i rapaci diurni e Casentino c’è sempre stato uno scambio di notturni, i pipistrelli, i picchi, i cervi e i lupi. Il merci, lavoro e tradizioni. Si valicava per la Sentiero dei Partigiani, CAI 208 tocca anche mietitura del grano, la raccolta delle olive e Casa Foresta, la colonica ai piedi del Faltero- le fiere del bestiame...”. Anticamente questi na che nell’aprile 1944 fu la base della Bri- percorsi erano utilizzati anche per gli inse- gata Sinigaglia. Il memoriale del partigiano diamenti e i luoghi di culto presenti sul Fal- Sirio Ungherelli, nome di battaglia Gianni, terona, la “Montagna Sacra”. I nuovi sentieri, colloca Londa nel percorso della Resistenza Il bivacco escursionistico IL SENTIERO POGGIO CITERNA-SASSELLO a San Paolo in Alpe Un nuovo sentiero per raggiungere il rifugio Durante la tradizionale Festa di San Paolo in del Sassello nell’alta Valle del Rabbi Alpe, organizzata dalla Pro Loco di Corniolo, è stato inaugurato il bivacco di San Paolo. L’edificio, ristrutturato dall’Unione di Comuni Dall’inizio di quest’anno gli escursionisti e boschi, era per la maggior parte rivolta della Romagna Forlivese, con i fondi del PSR hanno a disposizione un nuovo affasci- all’allevamento di ovini, bovini e suini, alla della Regione Emilia-Romagna, è situato in nante percorso: il sentiero “Poggio Citer- produzione del formaggio e all’utilizzo del Comune di Santa Sofia a un’altitudine di m 12 na - Sassello”. È stato realizzato, in Comu- bosco per la legna da ardere e il carbone. ne di San Godenzo, dall’Unione di Comuni I campi erano coltivati prevalentemente 1025 slm, sul bellissimo pianoro di San Paolo Valdarno e Valdisieve che, per delega in funzione degli animali: solo una mini- in Alpe, disabitato da oltre 50 anni: il balcone della Regione Toscana, gestisce il com- ma parte del raccolto, soprattutto grano, ideale per alcuni dei paesaggi più suggestivi plesso forestale “Alpe San Benedetto”, in- orzo e patate, era destinato al consumo del versante romagnolo del Parco. teramente compreso nei confini del Parco umano. Al piano terra sono stati predisposti i locali Nazionale. Il sentiero “Poggio Citerna - Sassello”, fa- adibiti a bivacco a libera fruizione. L’accesso Fin dalla sua costituzione, l’Unione di Co- cilmente agibile, ha una lunghezza di cir- allo spazio del primo piano sarà invece da muni ha sempre gestito tale complesso ca 5 Km. Si sviluppa ad una quota di circa concordarsi con il futuro gestore. L’inaugura- nell’intento di valorizzarlo secondo prin- 900/1.000 m slm attraversando boschi zione ha rievocato gli abitanti e la cultura di cipi di sostenibilità, potenziando l’aspetto di faggio, affascinanti anche d’inverno, questa magnifica località del nostro Appen- multifunzionale della foresta, ma con un per il mantello dorato di foglie che rico- nino, con una festa campestre in occasione pre i pendii. A chi lo percorre appaiono occhio di riguardo alla rilevanza sociale della celebrazione patronale della parroc- spettacolari il Fosso di Giogo, con le sue della salvaguardia della storia di questi chia. Questa, come tante altre comunità, ha cascate, e il punto panoramico sui pascoli luoghi. Con questi obbiettivi, negli ulti- conosciuto l’esodo del dopoguerra, quando del Coloreto e del Frassine, caratterizza- mi 15 anni, l’Ente si è adoperato per re- gli ultimi montanari, insieme alle loro poche cuperare gli antichi poderi di montagna ti da una grande varietà di cromatismi, cose, hanno portato a valle la grande sapien- presenti nel complesso, ripristinando le diversi in ogni stagione. Con l’intento di za di secoli di convivenza con la montagna. antiche vie di comunicazione tra essi e ri- mantenere fisionomia e vocazione di tali Il recupero dell’edificio darà nuova vita a San cavando, dagli edifici, bivacchi accessibili aree aperte, e di incentivare l’economia agli escursionisti. montana locale, tali pascoli sono oggi Paolo, permettendo di godere nella maniera Il sentiero “Poggio Citerna - Sassello”, ri- dati in concessione dall’Ente Gestore ad più consona di un luogo estremamente signi- pristinato dagli operai forestali in forza allevatori locali che vi praticano l’alpeg- ficativo. all’Unione dei Comuni con i fondi del Pia- gio, con ricadute positive sulla biodiversi- no di Sviluppo Rurale (Sottomisura 8.5), tà dell’ecosistema. si stacca dal sentiero CAI 00 nella zona L’attività dell’Unione di Comuni Valdarno di Citerna, dove è presente un’antica ca- e Valdisieve non si fermerà certo qui, ma panna di pastori oggi adibita a bivacco, continuerà con ulteriori interventi volti a e raggiunge l’antico abitato del Sassello favorire sempre più la fruizione delle fore- ste pubbliche. (anch’esso ora destinato a bivacco), che era collegato all’abitato di Pian di Casta- Bianca Del Monte, Toni Ventre gno grazie a un tracciato esistente an- Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve cora oggi. Fonti dell’Ufficio Anagrafe del Comune di San Godenzo testimoniano che il podere Sassello è stato abitato da una famiglia di agricoltori fino al 1958. L’economia familiare, improntata dalla L'inaugurazione del Rifiugio-bivacco a San Paolo in Alpe del 30 giugno 2019 (Giordano Giacomini) vocazione dei poderi, qui ricchi di pascoli Volontariato nel Parco 2019

Il progetto di volontariato nel Parco, giun- dedicato al censimento del cervo al bra- to ormai al suo nono anno, prosegue con mito, turno in cui i volontari forniranno un tutti gli altri turni in programma. preziosissimo supporto all’organizzazio- Nella prima di metà di luglio si è svolto ne della tre-giorni di conteggio dei cervi. un campo internazionale organizzato in Gran finale come sempre con i due turni collaborazione con l’ONG “Youth Action brevi dedicati al lupo e con il turno di fine for Peace Italia” dove ragazzi provenienti anno. Tante le iscrizioni anche nel 2019, da Messico, Bielorussia, Inghilterra, Fran- già oltre le 50 unità, per un progetto che cia, Spagna ed Estonia si sono impegnati negli anni ha visto alternarsi nella casac- per attività di lavoro principalmente su si- ca gialla dei volontari quasi 600 persone stemazione sentieristica e monitoraggio di tutte le età e provenienze. Una grande faunistico. passione in comune, quella dei parteci- Invece si terrà dal 19 al 21 luglio pros- panti: l’amore per la conservazione della simi il turno di volontariato dedicato ai natura e per le nostre foreste. Lepidotteri: formazione con l’esperto il venerdì pomeriggio, poi sabato e dome- Per maggiori informazioni visitate la pa- nica attività di monitoraggio sul crinale in gina all’indirizzo compagnia dei ricercatori dell’Università www.parcoforestecasentinesi.it/it/vivi-il- di Firenze, dedicate ad alcune specie rare parco/attivita/volontariato-nel-parco presenti nel Parco, come la Parnassius mnemosyne, e alle specie target del pro- Mattia Speranza Coop Inquiete getto Life Wetflyamphibia. Già al comple- to anche il turno estivo di agosto. Grande importanza avrà invece come ogni anno il turno dal 20 al 29 settembre

LIFE ESC360 - UN PROGETTO DI VOLONTARIATO EUROPEO Per monitorare la biodiversità delle riserve naturali statali Il Corpo europeo di solidarietà è la nuova ne della natura attraverso il monitoraggio e teoria del monitoraggio. Le aree di stu- iniziativa dell’Unione europea che offre di flora e fauna di interesse comunitario, dio e i siti della Rete Natura 2000 nei quali ai giovani opportunità di lavoro o di vo- all’interno di 22 siti italiani della Rete Na- saranno svolti i monitoraggi delle specie lontariato, nel proprio paese o all’estero, tura 2000. e habitat protetti da parte dei volontari nell’ambito di progetti destinati ad aiutare I volontari potranno effettuare le attività 13 sono la Riserva Naturale Statale Bosco comunità o popolazioni in Europa. del progetto scegliendo fra 8 turni della della Fontana, le Riserve Naturali Statali Il progetto LIFE ESC360 è un progetto co- durata di due mesi ciascuno, che si svol- Casentinesi e le Riserve Naturali Statali in finanziato dal programma LIFE dell’Unio- geranno nel periodo primaverile estivo Abruzzo e Molise. I volontari non avranno ne europea che si inserisce all’interno del degli anni 2019-2020 e 2021. Durante le oneri di vitto, alloggio e spostamenti ver- Corpo europeo di solidarietà che ha come attività i volontari saranno seguiti da tutor beneficiario coordinatore il Raggruppa- naturalisti esperti, inoltre, ciascun turno so le sedi del progetto o durante le fasi di mento Carabinieri Biodiversità e come sarà preceduto da una prima settimana di questo a loro carico. beneficiario associato D.R.E.Am. - Italia. formazione a carattere teorico che riguar- Maggiori informazioni sono disponibili Ha come obiettivo il coinvolgimento di derà tematiche relative alla rete Natura sul sito ufficiale: www.life360esc.eu 360 volontari di età compresa tra i 18 e i 2000, Direttiva Habitat, Direttiva Uccelli, 30 anni, in azioni mirate alla conservazio- principi di biologia, ecologia, tassonomia Matteo Ruocco, Dream, Italia dell’uomo, un’idea che sembra di buon sen- so e che invece è solo di senso comune. In- fatti a Sasso Fratino ci sono faggi di 500 e più Me anni che godono di ottima salute; io non ho mai visto un bosco andato in rovina perché non è stato tagliato, mentre ne ho visti di an- dati in rovina perché sono stati tagliati male. MO La selvicoltura è necessaria, esattamente come l’agricoltura, ma va esercitata con grande giudizio. Non c’è nessuno studio che dimostri l’utilità dell’intervento dell’uomo sui RIE boschi mentre questi dati dimostrano che solo lasciando agli alberi il diritto e la possibi- lità di crescere si può accumulare un capitale DEL di ricchezza boschiva importante. Per fortuna nel recente passato “santa bombola”, come la chiamo io, sostituendo il legno come fonte di energia e di calore, ha contribuito ad evita- PAR re lo scempio dei tagli scriteriati fatti in nome della centralità dell’uomo rispetto alla natu- ra, ma ancora oggi gli alberi corrono grandi rischi, compresi quelli derivanti dal Testo Uni- CO co Forestale recentemente approvato che continua ad ignorare la necessità di adottare una prospettiva temporale lunga, non fatta di anni o decenni, ma di secoli o addirittura millenni; questo è l’orizzonte temporale della FABIO CLAUSER, UN FORESTALE natura e questa è la prospettiva che almeno chi si occupa di boschi e foreste dovrebbe ALLE RADICI DI SASSO FRATINO cercare di avere, certamente non è quella di chi specula sui boschi e nemmeno quel- Un uomo secolare per le Foreste Vetuste la della politica…”. Da quando ha concluso la Il faggio di oltre 500 anni propria attività di dirigente forestale, Clauser di Sasso Fratino Se oggi la Romagna può vantare tra i suoi tifica e la sorveglianza. L’idea si basa sul dedica parte del suo tempo a scrivere libri (Francesco Lemma) tesori più o meno noti la prima riserva na- concetto che un bosco lasciato a se stesso che la dicono lunga sul suo modo di consi- turale integrale d’Italia, il merito è di Fabio non solo non muore, ma trova anzi le risor- derare gli alberi: “Piantare alberi”, “Romanzo Clauser, ostinato promotore di un proget- se per rinnovarsi e continuare a crescere. Si forestale”, “La parola agli alberi”, sono questi to che, nel 1959, ha permesso al bosco di trattava allora, e purtroppo ancora oggi, di alcuni dei titoli da cui si evince chiara la volon- Sasso Fratino situato sul versante roma- un concetto difficile da accettare anche per tà di dare voce a questi nostri amici secolari. gnolo delle Foreste Casentinesi di entrare gran parte del mondo accademico, convin- Ne emergono conversazioni immaginarie di a far parte di un complesso di aree naturali to che il bosco abbia bisogno dell’interven- grande suggestione e bellezza in cui le “sto- 14 che, dai Carpazi alla Spagna, attraversa tut- to dell’uomo per sopravvivere. Per fortuna rie” e le “voci” degli alberi diventano un invito ta l’Europa. Nato il 23 ottobre 1919 in Val potei contare sull’appoggio del professor alla nostra coscienza affinché si riconosca di Non, Clauser compete su scala tempo- Mario Pavan dell’Università di Pavia, e gra- loro il diritto a vivere per il loro e per il nostro rale umana con la longevità dei suoi amati zie a lui riuscimmo a mobilitare quella parte stesso benessere. Passeggiando intorno alla faggi plurisecolari; nella sua bella casa tra del Consiglio d’Europa che si occupava del- casa di Pratovecchio, mi ha mostrato con or- i boschi di Pratovecchio, ci ha raccontato la la istituzione di riserve naturali nelle foreste goglio alcuni “giovanissimi” alberi di 40 anni storia di un sogno inseguito con ostinazio- europee. Così, grazie a Mario Pavan, al Con- e più piantati per fare compagnia ai tanti, più ne e passione, un progetto che sembrava anziani, che fanno da cornice alle giornate di siglio d’Europa e grazie ad una bellissima impossibile e che, nel 2017, ha permesso studio e di riposo di Clauser e della moglie lettera del professor Goesswald dell’Univer- alla Riserva Integrale di Sasso Fratino di Viana. Alla fine della nostra conversazione gli sità di Wurzburg, alla fine la “superiore dire- essere dichiarata dall’Unesco Patrimonio ho chiesto che cosa si sentirebbe di dire agli zione” delle Foreste Demaniali si convinse Mondiale dell’Umanità. “Sono arrivato alla alberi se davvero potesse parlare con loro; ad istituire una riserva naturale integrale di direzione delle Foreste Casentinesi all’inizio mi ha risposto abbassando li occhi e con 113 ettari che nel tempo è cresciuta fino ai degli anni ’50 dopo avere diretto, per la veri- un filo di voce, come se qualcuno ci stesse 760 ettari di oggi, la prima Riserva Naturale tà senza risorse a disposizione, il Parco Na- ascoltando: “potrei solo chiedere loro scusa Integrale in Italia al passo con quelle che in zionale dello Stelvio e poi la Divisione “as- per la nostra arroganza… tutta Europa compongono un ecosistema sestamento” al Ministero dell’Agricoltura e di straordinaria ricchezza naturale e bel- Foreste. In una breve parentesi fra il 1949 Tratta da articolo di Nevio Agostini lezza paesaggistica. Come dicevo, in molte e il 1953 ho lavorato presso l’Università di “Quella bellezza primordiale in una discussioni tra accademici e tra naturalisti e Firenze per la pianificazione della gestione natura incantata” Terra del Buon Vivere - forestali, si continua a pensare che il bosco Fondazione Cassa dei Risparmi Forlì 2019. forestale in alcune Foreste demaniali fra le non può sopravvivere senza l’intervento Intervista e testo di Fabio Lazzari quali le Foreste Casentinesi. Il piano di ge- stione, da me proposto a quel tempo, pre- vedeva il taglio di alberi “maturi” in tutte le Foreste Casentinesi, ma poi nel 1958, come amministratore delle Foreste, giunto per la progettazione dei tagli nell’area che ne è il cuore - il bosco di Sasso Fratino - ho visto lo spettacolo di una foresta di maestosi fag- gi che in grande armonia sembravano lì da sempre e mi è sembrato un delitto interve- nire con le motoseghe. Così ho avanzato la proposta di proteggerli in una Riserva Na- turale Integrale come in casi analoghi era stato fatto in altri Paesi europei. Era una pro- posta rivoluzionaria per l’Italia dell’epoca, quella di istituire una riserva naturale nella quale non fossero ammesse attività antro- Fabio Lazzari che intervista Fabio Clauser (Nevio Agostini) piche di nessun tipo a parte la ricerca scien- PIETRO ZANGHERI, UN NATURALISTA ALLE RADICI DEL PARCO A 130 anni dalla nascita un ricordo del grande scienziato forlivese

Pietro Zangheri nasce a Forlì il 23 luglio 1889 Didattica e Divulgazione delle Scienze. e attraversa quasi tutto il secolo scorso spe- Zangheri scienziato e il naturalista verrà con gnendosi alla veneranda età di 94 anni. Vive il tempo superato da ricerche e studi che due vite, la prima come ineccepibile padre pur partendo da molti dei suoi dati perfezio- di famiglia e ottimo direttore della Casa di Ri- neranno la visione scientifica della biologia poso nel centro di Forlì che oggi, non a caso, e dell’ecologia. L’uomo Pietro Zangheri ri- porta il suo nome. L’altra vita è guidata dalla marrà invece una figura assoluta, “l’esem- straordinaria passione per la storia naturale pio - per utilizzare le parole del Prof. Sandro della sua terra: la Romagna. “Sono l’uomo Ruffo - di una vita interamente spesa per il dei quarti d’ora” rispondeva poi a chi gli raggiungimento di un ideale”. domandava come trovasse il tempo per le Pietro Zangheri con i suoi studi e soprat- sue ricerche. Quarto d’ora dopo quarto d’ora tutto con il suo impegno sociale è stato l’i- firma circa duecento pubblicazioni scien- spiratore dei Parchi e delle Riserve Naturali tifiche. Nel 1956 ottiene la libera docenza che nasceranno dai primi anni 90 in poi tra i in geobotanica a Firenze. Numerosi sono quali il Parco Nazionale delle Foreste Casen- anche i premi e i riconoscimenti ufficiali. Ot- tinesi, Monte Falterona e Campigna; i Parchi tantenne, giudicata conclusa l’esplorazione regionali: Vena del Gesso romagnola, Delta della Romagna, si dedica alla compilazione del Po, Monte San Bartolo, Sasso Simone e della “Flora italica” che conclude nel 1976 Simoncello; le Riserve Naturali: Scardavilla, pubblicando due grandi volumi che rimar- Frattona, Onferno. Il Rotary di Forlì nel 1971 Santa Sofia, dove tuttora è esposto; l’indizione di annuali ranno per diverso tempo un riferimento per i organizzò su ispirazione proprio di Pietro borse di studio dedicate a laureati in discipline scientifi- botanici italiani. Il 10 ottobre 1977 a Verona, Zangheri un convegno, “La Campigna un che che così hanno potuto perfezionare i propri studi e nel corso dell’annuale congresso dei botani- Parco” dove attraverso la voce dei più grandi inserirsi nel mondo del lavoro; l’acquisizione e la gestio- ci italiani, riceve una copia della “Flora Itali- naturalisti del tempo si chiedeva l’istituzione ne digitale di tutto l’archivio fotografico storico di Pietro ca” con le firme di tutti gli scienziati presenti, di una grande area protetta. L’iniziativa fu fon- Zangheri; la realizzazione di un documentario biografico in segno di omaggio affettuoso e di gratitu- damentale per avviare l’iter di istituzione del sulla vita di Pietro Zangheri e la natura di Romagna; la dine. È l’ultima occasione in cui compare in Parco Nazionale e soprattutto fronteggiare creazione di un portale dove è stato caricato tutta l’ope- pubblico. Successivamente si ritira a Padova i progetti di “valorizzazione turistica” che in ra zangheriana www.pietrozangheri.it; infine nel 2017 la produzione di un Docufilm “Viaggio ai confini della vicino al figlio Sergio e qui muore il 25 feb- quegli anni erano sostenuti anche dagli am- Romagna” dedicato a Zangheri con il racconto dei con- braio 1983. Raccogliendo le testimonianze ministratori locali e che avrebbero distrutto fini biogeografici della Romagna. Nel corso dell’anno ci di chi l’ha conosciuto e rileggendo i nume- per sempre la straordinarie e vetuste foreste saranno alcuni eventi ed escursioni che ricorderanno il rosi necrologi usciti sulle principali riviste di casentinesi che oggi, anche grazie a quel grande naturalista (vedi box). A Pietro Zangheri la co- studi naturalistici emerge un uomo con un piccolo passo, sono patrimonio dell’Uma- munità forlivese ha dedicato una Strada, una Scuola e profilo di “rara nobiltà d’animo”. Sono paro- nità. Pietro Zangheri moriva nel 1983, ma ancora oggi basta avvicinarsi alla sua opera la Casa di Riposo dove ha lavorato per quarant’anni, ma 15 le di un suo allievo, il Prof. Brilli Cattarini, che c’è ancora da compiere il passo più importante, riporta- descrive così le doti di Zangheri: “la gentilez- per essere rapiti dalla stessa passione per re a Forlì il suo tesoro: il Museo di Storia Naturale delle za, la bontà, il tratto sempre sinceramente la natura e per la sua terra come aveva lui. Romagna che si trova conservato da oltre cinquant’anni affabile e cortese, la semplicità, la modera- Il Parco delle Foreste Casentinesi ha portato a Verona. zione, la pazienza, la generosità, la grande avanti numerosi progetti per valorizzare la figura dell’illustre naturalista: la realizzazio- apertura verso tutti, l’amore per il prossimo”. ne di una importante mostra nel 1998 che Nevio Agostini Nella sua esplorazione gli unici limiti sono portò il grande plastico della Romagna a Servizio Promozione e Ricerca del Parco stati i confini della Romagna, territorio con- siderato naturalmente in senso geografi- co, il quale superava i limiti amministrativi CONVEGNO 28 I 09 I 2019 PROGRAMMA interessando, oltre le province romagnole, porzioni delle province di Bologna, Ferrara, Ore 9:15 > Saluti di: Ore 14:00 Presidente e Direttrice Residenza Zangheri, “I musei di Storia Naturale della Romagna” Firenze, Arezzo, Pesaro. I limiti sono chiari Presidente Parco Nazionale Foreste Casentinesi, Dr. Giancarlo Tedaldi - Direttore Museo di Ecologia nei lati NE e SO e cioè la costa adriatica dal- Sindaco di Forlì, Presidente Società per gli Studi di Meldola. Naturalistici della Romagna, Famiglia Zangheri. la Foce del Reno al colle di Focara (Cattolica Ore 14:30 Ore 10:00 “Il grande plastico della Romagna, un progetto per e Gabicce) e dalla parte opposta il crinale “Pietro Zangheri, una eredità importante per la la sua digitalizzazione” appenninico, dal Passo della Futa al M. Mag- Romagna e per il Parco Nazionale delle Foreste Prof. Marco Dubbini - Alma Mater Studiorum Casentinesi, Monte Falterona e Campigna”. Università di Bologna, Dipartimento di Geografia. giore nell’Alpe della Luna. A NO e SE i con- Intervento introduttivo a cura di Dr. Nevio Agostini Ore 15:00 Servizio Promozione e Conservazione del Parco fini non sono così evidenti, ma riconducibili “L’Archivio fotografico di Pietro Zangheri e l’evoluzione Nazionale delle Foreste Casentinesi. a una caratterizzazione geografica certa. Il del paesaggio romagnolo nell’ultimo secolo” Ore 10:30 Prof. Stefano Piastra - Alma Mater Studiorum confine NO discende dalla Futa per Monte “Il Museo Zangheri, una foto della diversità Università di Bologna, Dipartimento di Scienze Oggioli, Passo della Raticosa per seguire il della Romagna del secolo scorso” dell’Educazione. Dr. Leonardo Latella Conservatore Zoologo del Sillaro e successivamente il Reno fino alla Museo Civico di Storia Naturale di Verona. Ore 15:30 foce. A SE da M. Maggiore, raggiunge la “Come è cambiato il bosco dai tempi di Pietro Zangheri” Ore 11:00 Prof. Alessandro Chiarucci, Dr.ssa Chiara Lelli dorsale che passa dalle cime del Sasso di “Romagna da Salv are. Pietro Zangheri Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Simone e Simoncello poi dal Carpegna, se- antesignano del mondo ambientalista” Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Paolo Silvestri - ProNatura Forlì. Ambientali. guendo in successione lo spartiacque fra il Ore 11:30 Ore 16:00 Foglia e il Marecchia, quello tra il Foglia e il “Le Foreste Casentinesi patrimonio dell’umanità “L’evoluzione del popolamento ornitico dagli studi di grazie alle visioni di Fabio Clauser e Pietro Zangheri” Zangheri ad oggi”

Conca, Foglia e Ventena e infine il corso del Prof. Gianluca Piovesan - Università della Tuscia. Pier Paolo Ceccarelli- ASOER. torrente Tavollo. In questo territorio di 6.500 Ore 12:00 Ore 16:30 Kmq Pietro Zangheri ha effettuato centinaia “I Parchi della Romagna nel nome di Pietro Zangheri” “L’evoluzione del popolamento delle farfalle diurne del di escursioni, raccolto migliaia di reperti na- Dr. Massimiliano Costa - Direttore Macroarea Parco da Zangheri ad oggi” Romagna. Dr. Gabriele Fiumi - Società per gli Studi Naturalisti- turalistici e pubblicato oltre duecento lavori ci della Romagna. Ore 12:30 riguardanti le più disparate discipline delle “Pietro Zangheri 2.0” Ore 17:00 Scienze Naturali: Flora, Vegetazione, Fauna, Dr. Davide Alberti - Servizio Promozione e “Atlante della Flora Romagnola” Conservazione del Parco Nazionale delle Foreste Dr. Sergio Montanari, Dr. Fabio Semprini Micologia, Paleontologia, Preistoria, Geolo- Casentinesi. - Società per gli Studi Naturalistici della Romagna. gia, Pedologia, Geografia Fisica, Climatolo- Ore 17:30 gia, Ecologia, Conservazione della natura, > Buffet presso la Casa di Riposo Conclusioni a cura del Prof. Paolo Pupillo offerto dalla Residenza Zangheri Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Le pubblicazioni, i prodotti multimediali e i gadget si possono acquistare presso i Centri Visita, LA LIBRERIA DEL PARCO i Punti Informazioni e gli Uffici del Parco, sul sito web, attraverso l’Emporio dei Parchi.

ESCURSIONISMO

A piedi A piedi In bici Giganti Carta Carta Foreste Sacre Da Rifugio I sentieri natura nel Parco nel Parco 2 nel Parco di legno e di foglie Escursionistica tematiche 144 pag. A Rifugio Cofanetto contenente le 160 pag. 128 pag. 160 pag. Geologia • Resistenza Euro 10,00 Cofanetto schede descrittive dei 9 III edizione V edizione Sentieri Natura del Parco 160 pag. Euro 16,00 Euro 12,00 Euro 16,00 Euro 10,00 Euro 6,00 Euro 10,00 Euro 16,00 Euro 10,00 DIVULGAZIONE ALTRE PUBBLICAZIONI

Atlante degli uccelli nidificanti nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna

ST.E.R.N.A Le ricerche Le Foreste Vetuste I Sentieri per tutti ... i sensi Dove gli alberi Campigna, Badia Prataglia, Londa toccano il cielo Atlante degli del Parco 64 pag. Euro 6,00 Euro 12,00 Uccelli Nidificanti Euro 6,00 cadauno Euro 2,00 cadauno 238 pag. Euro 20,00

NOVITÀ EDITORIALI SENTIERI SOSTENIBILI UN QUADERNO PARCO FORESTE ACQUATICO Per scoprire gli ambienti umidi e i CASENTINESI Curatore Jacopo Giliberto CRINALI - Anno XXVI n°48 - Luglio 2019 loro abitanti Editore Parco Foreste Editore 24Ore Cultura Casentinesi/Dream, Italia EDITORE Pag 128 (testi italiano e inglese) Pag. 32 Gratuito su richiesta Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Sentieri Sostenibili è una collana di libri Monte Falterona e Campigna. Tra le azioni previste dal progetto ideata e promossa da Snam - società leader Pratovecchio (AR) - Via G. Brocchi, 7 life WetFlyAmphibia, rivestono europea nel settore delle infrastrutture del Tel. 0575.50301 - Fax 0575.504497 gas - insieme al Sole 24Ore per valorizzare la particolare importanza quelle di Santa Sofia (FC) Via Nefetti, 3 disseminazione, che cercano di ricchezza dei territori dei Parchi con i quali si sono sviluppate collaborazioni Tel. 0543.971375 - Fax 0543.973034 sensibilizzare la cittadinanza e i secondo un modello di valore condiviso, e per diffondere la conoscenza dell’impegno aziendale sul fronte della tutela ambientale e dello sviluppo diversi portatori di interesse verso www.parcoforestecasentinesi.it di best practice consolidate nella realizzazione delle opere. Quello delle le tematiche affrontate dal progetto. A questo scopo è stato [email protected] Foreste Casentinesi, attraversate per un breve tratto da due metanodotti realizzato un quaderno didattico appositamente studiato e paralleli facenti parte della dorsale di trasporto che porta il gas dal nord DIRETTORE RESPONSABILE disegnato per il progetto in collaborazione con la disegnatrice Africa in Italia, è il Parco sul quale è incentrato il quinto volume della collana, Rosanna Lama. Il quaderno è stato distribuito alle scuole di recente pubblicazione. Il libro racconta, attraverso la voce del Parco e con Nevio Agostini degli Istituti Comprensivi dei Comuni del Parco ed è stato l’ausilio di materiale fotografico di grande impatto e di preziose illustrazioni utilizzato nelle attività di educazione ambientali previste dal didattiche, le peculiarità geografiche, naturalistiche, storiche e culturali di COORDINAMENTO REDAZIONALE progetto. Il quaderno è distribuito in maniera gratuita, può questa preziosa terra e delle pratiche virtuose messe in atto da Snam per Franco Locatelli, Nicolò Sacco, Andrea Benati essere richiesto direttamente presso le sedi dell’Ente Parco o consentire a infrastrutture strategiche per il Paese di convivere con l’ambiente inviando una mail a [email protected] e scaricato in e gli ecosistemi tutelati garantendo la sicurezza, l’affidabilità e l’efficienza del HANNO COLLABORATO formato pdf dal sito del progetto www.lifewetflyamphiba.eu servizio. Atlantide Soc. Coop., Davide Alberti, Nicola Andrucci, Marco Baccini, Sara Barducci, Barbara Cagnacci, Nadia Cappai, Elias Ceccarelli, Foto di copertina di ROBERTA MARCHI Pierpaolo Ceccarelli, Bianca Dal Monte, Alfredo Di Filippo, Arianna Dissegna, Girotondo Coop., Frequentatrice del Parco da anni, dapprima come escursionista ed accompagnatore CAI, poi Alessandro Ghiandai, Andrea Ghirelli, come fotografa naturalista, è soprattutto curiosa di natura e della relazione uomo-ambiente. Caterina Gori, Inquiete Coop, Fabio Lazzari, Appassionata di ungulati, e non solo, ne studia il comportamento e trova nella fotografia sia un Franco Locatelli, Oros Soc. Coop., Emanuele Perez, modo per documentare queste esperienze ma soprattutto una propria espressione artistica, che Carlo Pedrazzoli, Gian Luca Piovesan, Andrea Rossi, espone con il logo NatuArte di Roberta Marchi. L’incontro con il selvatico, l’impatto emozionale, Matteo Ruocco, Mattia Speranza, Enrico Spighi, Toni l’osservazione della vita in natura semplice e diretta, le leggi naturali, l’armonia che ne deriva Ventre, Giancarlo Tellini, Guido Tellini appagano la fatica di tanti cammini, alzate notturne, freddi e nebbie. Ma soprattutto trasmettono ancora valori veri, che fanno risonanza con le nostre radici più profonde. Il Parco delle Foreste FOTOGRAFIE Casentinesi, Monte Falternona e Campigna, meta privilegiata delle proprie escursioni fotografiche, Nevio Agostini, Atlantide Soc. Coop., conserva intatti luoghi di grande pregio naturalistico, e al contempo luoghi dove l’uomo ha saputo Giordano Giacomini, Inquiete Coop., essere Maestro e che, paradossalmente, anche la fauna sembra apprezzare. Associazione Koete, Francesco Lemma, Roberta Marchi

GRAFICA, IMPAGINAZIONE ISCRIVITI ON LINE PER RICEVERE Agenzia ESSERE ELITE - Forlì TUTTE LE INFORMAZIONI VIA E-MAIL STAMPA Stabilimento Tipografico dei Comuni www.parcoforestecasentinesi.it #parcoforestecasentinesi Santa Sofia