FALTERONA, CAPO D' E LAGO DEGLI IDOLI

MONTALTO-LAGO DEGLI IDOLI-CAPO D'ARNO-MONTE FALTERONA-MONTALTO

Km percorso: 22 Tempo percorrenza: 6 ore Difficoltà: impegnativo

Anello molto interessante che attraversa i luoghi più interessanti del versante Casentinese del Monte Falterona come il lago degli idoli e la sorgente del fiume Arno. Questo itinerario è sconsigliato a chi non è abituato a compiere lunghe camminate in montagna sia per la lunghezza superiore ai venti km sia per la ripida salita per raggiungere i 1654 del Falterona.

DESCRIZIONE DEL PERCORSO

Il punto di partenza dell'itinerario è raggiungibile solo con mezzi propri. Da si segue la strada del passo della Calla, e dopo meno di un chilometro, si segue le indicazioni per Papiano alta girando a sinistra. Superato il paese la strada diviene sterrata e conduce fino alla Madonna di Montalto dove inizia l'itinerario. Lasciata l'auto proseguiamo a piedi lungo la pista forestale sentiero 82 fino a raggiungere un ponticello. Poco dopo aver superato il fosso si lascia il sentiero 82 che prosegue diritto sulla forestale e prendiamo la strada che a sinistra sale fino a ritrovare poco più avanti la pista forestale che conduce ,tenendo sempre la sinistra, fino a Vitareta. Lungo la pista forestale si trova un piccolo rifugio e una fonte, proseguendo si arriva a Vitareta dove troviamo un'altra fonte. Arrivati alla suddetta fonte si abbandona la pista forestale per seguire a destra il sentiero CT 4. Seguiamo il sentiero e superato un ricovero in legno proseguiamo sempre sul sentiero CT 4 lasciando a destra il sentiero che conduce si a Capo d' Arno ma senza passare per il Lago degli Idoli. Percorso ancora circa un chilometro questa volta lasciamo il CT 4 per prendere il sentiero 3 che conduce al Lago degli Idoli. In questo luogo sono stati ritrovati numerosi reperti storici di origine etrusca. Il lago si trovava probabilmente lungo un importante itinerario,forse di pellegrinaggio, e i viandanti lasciavano vari oggetti come sacrificio agli Dei. Continuando il sentiero che poco dopo si ricongiunge con il sentiero 2 ct arriviamo in poco tempo a Capo d'Arno dove una targa riporta le parole di Dante. Proseguiamo sempre sul sentiero 3 ct in forte salita tenendo prima la destra ignorando quindi il sentiero 17 e poi svoltando a sinistra in direzione monte Falterona. Raggiunto il Falterona incrociamo il sentiero 00 che prendiamo a destra verso il monte Falco inizialmente il percorso è in discesa mo poco dopo risale fino ai 1658 metri del monte Falco, il più alto della nostra zona. Dopo una meritata pausa e se il tempo lo permette uno sguardo al panorama sul versante romagnolo il nostro itinerario continua sul sentiero 00 seguendo in saliscendi il crinale fino a raggiungere i prati della Burraia. In questo punto occorre prestare molta attenzione, mantenendo la parte alta dei prati si abbandona lo 00 prendendo il sentiero 86 che sale sulla destra dei prati passando sotto al monte Gabrendo. Proseguiamo fino a raggiungere il bivio con il sentiero 82 che prendiamo a destra in discesa, a volte molto ripida. Dopo essere arrivati alla casina dell'Oia il sentiero 82 continua a scendere fino a riportarci alla Madonna di Montalto senza mai abbandonarlo.

CONSIGLI PRATICI

Questo è un itinerario molto impegnativo sia dal punto di vista fisico sia per la difficoltà di mantenere la strada giusta in quanto non tutti i sentieri sono ben segnalati. Noi consigliamo di partire muniti di mappa 1:25000 del parco nazionale delle foreste Casentinesi. Molto importante è anche la stagione in cui fare questo itinerario. In inverno trovare neve o peggio imbattersi nella tormenta è molto probabile per cui partite solo con previsioni meteo tranquillizzanti. Noi consigliamo, in particolare a chi non conosce bene la zona, di fare questa camminata in estate. Come già detto per raggiungere Montalto è necessario un mezzo proprio. Durante tutto il percorso non si incontra nessun rifugio organizzato per cui è importante partire con il pranzo nello zaino mentre per quanto riguarda l'acqua si trovano alcune fonti in prossimità di Vitareta. Se arrivati ai prati della Burraia avete bisogno di acqua proseguite lungo il sentiero 00 fino al Casone della Burraia ,nella parte bassa dei prati,troverete una fonte buonissima!

I LUOGHI ATTRAVERSATI

MAESTA' DI MONTALTO

Cappella con un bel porticato, restaurata nel 1949, e posta in una zona attrezzata per pic-nic e meta di escursioni nelle foreste che preludono al Falterona. La cappella fu costruita nel 1699 , ma l’affresco della Madonna con Bambino entro l'edicola dell'altare sembra risalire al XV secolo. Splendida la vista che vi si gode del Pratomagno e dei castelli di Romena e Poppi.

LAGO DEGLI IDOLI

Si tratta di un rilevante sito archeologico dove sono state rinvenute numerose statuette prevalentemente di origine etrusca, ma anche greco - ellenistica e romana. Una gran parte di queste rappresenta parti anatomiche umane, le quali vanno annoverate nella categoria degli ex-voto, ma anche statuette raffiguranti animali, a simboleggiare sacrifici: tutto questo dà una connotazione fortemente sacrale al luogo. Nella primavera del 1838 in seguito ad un fortunoso ritrovamento di una statuetta bronzea da parte di una mandriana nei pressi di questo lago, si costituì a Stia un società formata da un gruppo di amatori locali che intraprese una campagna di scavo: l'eccezionale quantità di reperti emersi negli anni 1838 - 1839 portarono in breve al prosciugamento del lago stesso per facilitare le escavazioni. Tutto il frutto di questa prima campagna di scavi fu offerto al Granduca Leopoldo II, il quale non solo non si mostrò interessato all'acquisto ma addirittura non fece niente per impedire che questo tesoro venisse disperso: alcuni reperti sono stati infatti individuati nelle collezioni permanenti dei più prestigiosi musei del mondo (Louvre, , Ermitage, ecc...), ma della maggior parte non ne conosciamo l'ubicazione. Negli anni seguenti altre campagne di scavo si sono succedute portando altri notevoli risultati, soprattutto grazie al Gruppo Archeologico Casentinese.

Per saperne di più: http://www.comune.stia.ar.it/turismo/storia/lago_idoli.asp CAPO D'ARNO

La sorgente dell'Arno, detta Capo d'Arno, si trova nel comune di Stia in provincia di Arezzo. Presso San Giovanni Valdarno, ultimo comune aretino, entra in provincia di Firenze, uscendone presso Fucecchio. Da qui scorre in provincia di Pisa fino alla foce. Lungo il suo percorso attraversa diverse città e paesi, le più importanti sono Firenze, Empoli, Fucecchio, Santa Croce sull'Arno, Pontedera e Pisa.

per saperne di più: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/07/22/la-sorgente- di-capo-arno-tra.html

MONTE FALTERONA E MONTE FALCO

Il Monte Falterona (1654 m s.l.m.), è una montagna dell'Appennino tosco-romagnolo; meta di escursioni insieme al propinquo Monte Falco (1658 m s.l.m.) è uno dei luoghi più interessanti del . Fa parte del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. La sua vetta è attraversata dal confine tra la provincia di Firenze e quella di Arezzo; il vicino Monte Falco, la cui vetta si trova sullo spartiacque appenninico, segna invece il confine tra la provincia di Firenze, quella di Arezzo e quella di Forlì-Cesena al confine tra Toscana ed Emilia-Romagna. La montagna, di struttura arenacea, è ricoperta di faggi e dai suoi fianchi sgorga la fonte del fiume Arno, il fiume di Firenze e Pisa.