GLI ARDITI DEL POPOLO Di A.L
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CONTRIBUTI STORIOGRAFICI Nel primo antifascismo GLI ARDITI DEL POPOLO di A.L. a Resistenza ha avuto – molti lo ne era la capacità di dar luogo ad lutamente privilegiato: esonero da ignorano – un genitore dei cui azioni illimitatamente eroiche (“ar- impegni di trincea, cibo di ottima Lconsigli ed esempio, brillantissi- dite”, da qui il nome), come per qualità – non il “rancio” destinato mo, non ha potuto beneficiare esempio incursioni improvvise e ai comuni soldati – un alloggio giacché lo sfortunato perse la vita improvvide nel campo nemico, e confortevole e una sorta di ricca in- troppo presto: parliamo degli Arditi impossibili sabotaggi. dennità (monetaria) di rischio. Ma del Popolo. A sintetica indicazione dei conno- c’era anche, per così dire, una du- Essi furono il primo movimento an- tati psicologici di questi folli guer- ra, altra faccia della medaglia. Ci tifascista, organizzato militarmente, rieri e del modo con cui venivano riferiamo all’addestramento. Que- che la nostra storia abbia conosciu- tenuti in considerazione dalle alte sto contemplava, fra le tante prove to in quanto combatté duce e com- gerarchie dell’esercito italiano, ec- di allenamento all’«immortalità», pari prima ancora che questi stessi co uno stralcio di un discorso rivol- gravose attività ginniche, gagliarde prendessero il potere, ossia quando to agli arditi – prima di una batta- lotte alla giapponese, nuoto, fre- scorrazzavano per l’Italia, col pla- glia – dal generale della seconda quentissime e il più verosimili pos- cet del governo a seminare terrore armata Luigi Capello: «A voi l’ono- sibile simulazioni di battaglia. tra operai e associazioni proletarie. re di vincere nel più periglioso ci- Prestanza fisica consistente, una Gli arditi del popolo, ovunque si mento. Forse io vi chiedo l’impossi- naturale inclinazione alla ribellione sentisse puzza di imminenti aggres- bile. Ma so a chi mi rivolgo, so che verso i valori e i modi di vivere sioni squadristiche, si piantavano lì nulla è insuperabile al vostro ardi- consolidati, e non da ultima, una arrabbiati e soli, dannatamente so- mento sovrumano, so che nessuna perversa attrazione verso la morte, li, pronti a spezzare il sopruso. sapienza d’arte, nessun numero di erano le caratteristiche centrali di La storia del movimento si inizia nemici, nessuna potenza di difesa, chi aspirava ad essere un ardito durante la prima guerra mondiale. nessun valore di eserciti, nessuna combattente. Era la primavera del 1917 quando barriera, potranno resistere all’im- Le provenienze politiche poi erano venivano costituiti, su iniziativa del peto vostro». le più disparate: sindacalismo rivo- colonnello Giuseppe Bassi, i primi La divisa dell’ardito era composta luzionario, repubblicanesimo e, reparti d’assalto formati da veri e da pantaloni all’alpina, un maglio- più in generale, gli interventisti. propri professionisti del rischio. ne a collo alto, una giubba che, Con la fine della Grande guerra, La peculiarità dei soldati in questio- aperta sul collo, mostrava sopra il questi preziosi militari – erano cir- bavero delle fiam- ca 40.000 – si trovarono in una me nere, verdi o condizione difficile quanto singola- rosse a seconda re, quella di individui a dir poco che i militi in que- malvoluti, quindi abbandonati ad stione provenissero un destino probabilmente poco dalla fanteria, dagli glorioso e dignitoso. alpini o dai bersa- Erano generalmente ritenuti come glieri. Come distin- una sorta di disordinati e pericolosi tivo avevano la ex combattenti che nient’altro spada romana den- avrebbero potuto fare nella vita tro un ramoscello fuorché gli assassini. E per i motivi d’alloro e uno di appena citati persino coloro che li quercia, tenuti in- avevano osannati e sfruttati, gene- sieme dal nodo dei rali e colonnelli, auspicarono una Savoia. Le armi ti- loro completa e definitiva riduzio- piche erano il pu- ne al silenzio e all’inattività. gnale, la bomba a Non pochi arditi si sentirono quin- mano e il cosiddet- di come traditi da una nazione per to moschetto 1891. cui avevano combattuto senza il Il trattamento riser- minimo risparmio d’energia. Qual- La sede dell’Avanti! devastata il 13 aprile 1919. vato loro era asso- cuno però si incaricò di difenderli, 26 PATRIA INDIPENDENTE 23 MAGGIO 2004 CONTRIBUTI STORIOGRAFICI occupandosi allo stesso tempo tembre del 1919 – parteciparono del loro futuro e di una loro – lad- in seguito alla celeberrima impre- dove fosse stata necessaria – ria- sa di Fiume il cui artefice Gabriele bilitazione. D’Annunzio divenne, l’anno suc- Il 1° gennaio 1919 Mario Carli, cessivo, presidente dell’A.N.A.I. ex capitano degli arditi stessi e Passò solo un anno e l’associa- fondatore, nel 1918, del periodi- zione cadde praticamente nelle co Roma futurista, diede vita al- mani dei fascisti. La sezione più l’Associazione Arditi d’Italia grande e attiva si trovava a Mila- (A.N.A.I). no. A questa si contrappose pre- Ciò che accomunava i compo- sto quella romana nella quale nenti della sopracitata invenzione avrebbero preso vita gli Arditi del di Carli era un odio “antico” e al- Popolo. tamente caloroso – oltreché per Estate del 1921. Il fascismo era gli “imboscati” – per quelli che si all’apice del suo processo di bor- erano mostrati recalcitranti all’in- ghesizzazione: Mussolini aveva gresso dell’Italia in guerra, in par- capito che per prendersi l’Italia ticolare i socialisti. doveva avere dalla sua i capitali- In questo clima s’inserì con piena sti. Così sguinzagliò per tutta la vitalità il futuro Duce. penisola i suoi sgherri in camicia Costui, dalle colonne del Popolo nera per costringere alla discipli- d’Italia elogiava gli arditi, de- Il giornale di Ferruccio Vecchi esalta l’azione degli na le forze proletarie organizzate scrivendoli come validissime Arditi fascisti. L’Avanti! risponde dopo la ripresa che stavano aizzando allo scio- sentinelle della stabilità e libertà delle edizioni. pero centinaia di migliaia di futura della nazione, nonché co- Qualcosa però, di lì a poco, ruppe operai. Il Governo, presieduto da me esempi di maschia virtù per l’«incanto». Giolitti, osservava, senza interve- tutti. In un articolo pubblicato sul gior- nire. Sappiamo che gli faceva co- Nel volume Arditi del popolo di nale L’ardito Mario Carli esprimeva modo. Qualcuno finalmente ripor- Eros Francescangeli, ed. Odradek, il suo malumore – e quello dei tava l’ordine. troviamo pubblicato il seguente compagni – per la quasi ormai ge- Il 27 giugno a Roma, in via Germa- proclama tratto da un articolo di neralizzata opinione secondo cui nico, nella sopracitata sezione del- Mussolini comparso sul Popolo d’I- gli arditi si fossero tramutati in l’Associazione degli Arditi d’Italia, talia del 25 novembre 1918: «Ardi- braccio armato dei “padroni”. Il ti- veniva eletto un nuovo direttorio. A ti! Commilitoni! Io vi ho difeso tolo dell’articolo stesso, Arditi non comporlo era l’ex tenente Argo Se- quando il vigliacco filisteo vi diffa- gendarmi!, anticipava e sottolinea- condari, anarchico, con precedenti mava... Il baleno dei vostri pugnali va con fermezza la posizione di penali “rivoluzionari” (nel 1919 ve- e lo scrosciare delle vostre bombe Carli. niva arrestato – mentre cercava di farà giustizia di tutti i miserabili che Grazie a questa provvidenziale espatriare in Svizzera – per avere volessero impedire la marcia della presa di coscienza gli arditi inizia- ordito un complotto finalizzato al- più grande Italia...». rono ad allontanarsi dal fascismo. l’occupazione del Parlamento, del Vista questa accattivante premessa, Molti di loro – ci troviamo nel set- Quirinale e dei Ministeri della un collaborativo avvicinamento tra arditi e Benito Mussolini non tardò a materializzarsi. Il 15 aprile 1919 la sede del quoti- diano socialista Avanti! venne di- strutta da arditi e fascisti: si tratta del primo pesante accenno di guer- ra civile in Italia dopo la fine del primo conflitto mondiale. L’episodio fu applaudito dalla bor- ghesia industriale: essa infatti vede- va nei due nuovi alleati un solido baluardo dei propri interessi pesan- temente compromessi in un’epoca marcata da tempeste, ormai quoti- diane, di scioperi. L’insurrezione di Parma avvenne nell’agosto del 1922. PATRIA INDIPENDENTE 23 MAGGIO 2004 27 CONTRIBUTI STORIOGRAFICI Presero parte a questa importantis- sima iniziativa tantissimi arditi del popolo. Di questi, 2.000 poi sfila- rono per le vie di Roma con in testa lo stesso Secondari. Questa fu, ufficialmente, la prima azione del novello movimento. Poi seguirono quelle armate, tra cui si è soliti ricordare Viterbo, Sarzana (1921) e Parma (1922). Nella prima gli arditi respinsero un tentativo di aggressione di una truppa di squa- dristi provenienti da Perugia che in- tendevano punire coloro che ave- vano partecipato ad un comizio or- ganizzato da PSI, PRI e PPI. Nella seconda circa diciotto fascisti – accorsi insieme ad altri per libe- rare alcuni compagni catturati in seguito ad un precedente scontro – furono uccisi dagli arditi. A Parma si verificò una vera e pro- Guerra e degli Interni), il tenente pria esplosione di valore. contro la violenza fascista. E presto Ferrari e il sergente maggiore Pier- Un battaglione di arditi – insieme si dissolsero. Grazie anche alla fe- dominici. ad un nutrito numero di donne – roce repressione messa in atto, ai Si trattava di un’importantissima resistette nelle giornate dal 2 al 5 loro danni, da Bonomi. svolta nella storia degli arditi. Su agosto all’attacco di centinaia di Argo Secondari, la mattina del 31 forte impulso di Secondari si deci- squadristi, guidati da Italo Balbo, fi- ottobre 1922, mentre faceva rientro deva infatti di far virare la sezione no a metterli in fuga. A capo dei a casa – non era più il capo degli in senso antifascista. L’imperativo vincitori c’era Guido Picelli, arre- arditi – venne aggredito da alcuni categorico era: proteggere le asso- stato nel dicembre seguente con fascisti. Colpito gravemente alla te- ciazioni proletarie dagli attacchi de- l’accusa di avere messo a repenta- sta cadde in terra svenuto.