MONS. DANIELE ROTA Inesplorate indicazioni genealogiche Canonico Onorario della Papale Basilica di S. Pietro in Vaticano Monache e Monsignori nella progenie di

La ricerca incompiuta L’approfondimento storico- anagrafi co sulla famiglia di Ales- sandro Manzoni, sia nella compo- nente paterna, come in quella materna dei Beccaria, sembra ben lungi dall’essere concluso. I cento- quarant’anni che ci separano dalla morte sono relativamente pochi per una disamina esauriente non solo della sua multiforme opera, Alessandro Manzoni ma anche del composito contesto (1785-1873) ritratto familiare in cui l’emotivo scrittore da Carlo Gerosa si trovò a vivere. (circa 1835). Milano, Casa del Manzoni. Del resto, se si tiene presen- te che anche taluni aspetti della vita di Dante,1 come pure del Pe- Alessandro Manzoni 2 3 portrayed by Carlo trarca e del Boccaccio, per citare Gerosa (circa 1835). solo autori assai noti, restano an- , Manzoni’s cora in parte problematici, dopo House. parecchi secoli di erudita ricerca,

Nuns and Monsignors in the offspring of Alessandro Manzoni The religious spirit which, from the “conversion” onwards, animates the work of Manzoni is no bolt from the blue. Several of his noble ancestors had followed an ecclesiastical career. From the 16th century until almost the whole of the 19th century, it was a compulsory choice for some members of noble families. The accurate descriptions of some characters in his novel, “The Betrothed” come from his direct knowledge of the clerical world. In his dynasty we find a Royal Imperial Chaplain; his uncle Paolo Antonio Ignazio Giuseppe was a monsignor and canon of Milan Cathedral; his aunt Maria Teresa Anselma spent a long period in St. Paul’s convent in Monza. Even Manzoni’s own father, Count Pietro, had started out on a life in the priesthood in his youth. This “heavy” atmosphere did not suit Alessandro’s mother, the exuberant Giulia Beccaria.

176 UNO SGUARDO AL PASSATO si può ben comprendere come ciò Tendenza narrativa del tempo possa accadere anche per un au- È da osservare che anche un tore le cui indagini biografi che e altro giovane scrittore, immediata- letterarie recano date assai più mente successivo al Manzoni, ma recenti e ci avvertono che, per lui, di assai diverso orientamento eti- siamo ancora agli inizi. Tale la si- co e letterario,7 perciò ancor più tuazione che questo saggio si pro- Ritratto d’epoca di indicativo, il catanese Giovanni pone di rischiarare, con l’aiuto di Don Pietro Manzoni, Verga (1840-1922), indugiò in gio- carte documentali rimaste fi no ad padre di ventù a trattare temi inerenti alla Alessandro. oggi inedite o poco considerate in vita religiosa e alle correlate con- archivi familiari o di istituzioni ec- suetudini, attingendo egli pure, clesiastiche. Volta per volta sono Period portrait prevalentemente, alle dirette cono- of Don Pietro richiamate in nota. Manzoni, father scenze ed esperienze di famiglia. Nell’ambito della ricerca fami- of Alessandro. Il riferimento più immediato può liare, tra gli argomenti meno consi- essere a Storia di una capinera del derati vi è anche quello relativo tivo e in negativo, non danno piena 1869, il primo grande successo alla presenza di ecclesiastici e re- ragione del fenomeno narrativo narrativo del talento siciliano, uno ligiose nella remota progenie co- manzoniano quando si addentra dei romanzi più letti negli ultimi me poi nella quotidianità del Man- nello specifico, nel dettagliato, decenni dell’Ottocento.8 Riprende, zoni, il cui noto padre, il Nobile si- nell’assolutamente inedito della vi- come è noto, il tema della mona- gnor Pietro Antonio Giacomo Maria ta, delle consuetudini, delle virtù e cazione forzata, di notevole attua- Ignazio,4 in gioventù fu pure, per delle corruzioni in ambito religioso. lità in quegli anni.9 La forma narra- qualche tempo, chierico ad ogni effetto, cioè inserito uffi cialmente 1) Ad esempio, quale la mappa cer- 8) Cioè, fi no a quando, nel 1917, nell’ordine ecclesiastico. ta e defi nitiva degli spostamenti del Luigi Russo scoprì il Verga maggiore del “ghibellin fuggiasco” sul suolo nazio- “Ciclo dei Vinti” che, con I Malavoglia e Il fatto è del tutto ignorato o nale? Mastro Don Gesualdo, i primi due ro- sottaciuto giudicandolo ininfl uen- 2) Laura, stella ispiratrice della sua manzi dell’incompiuto ciclo dei vinti che te; appare invece rivelatore di una poesia, è veramente esistita o è una ne prevedeva cinque, s’impose alla cri- tendenza al sacerdozio che in fa- suggestiva fi nzione ideale e poetica? tica letteraria europea, superando net- miglia fu costante e in somma 3) Dove nacque il sommo narratore: tamente gli ambiti piuttosto angusti considerazione. Né tutto ciò sem- a Parigi, com’egli afferma, o a Certaldo della precedente produzione narrativa, come sostengono i suoi biografi ? già conclusa con la novella Nedda. bra di scarso rilievo se si tiene 4) Vedi n. 39. 9) A motivo dell’importanza che l’ar- presente che nei Promessi Sposi, 5) I Promessi Sposi, cap. 18. gomento riveste nei Promessi Sposi e e non solo, il ruolo di ecclesiastici 6) Cfr. I noti contributi, tra gli altri, di nel presente contributo, s’impone qual- e religiose, unitamente alle loro Attilio Momigliano e di Salvatore Batta- che ulteriore ragguaglio. Per esigenze specifi che identità, giunge ai più glia e, più recentemente, di Ezio Rai- di spazio, ci si limita a talune variazioni alti livelli narrativi e denota nel mondi e di Salvatore Silvano Nigro. del tema, di grande divulgazione, che 7) Anch’egli, come Manzoni, nacque certamente Manzoni ebbe presente, raffi nato Romanziere una non co- da famiglia di origini nobiliari e di tradi- quali Ildegonda di Tommaso Grossi, poe- mune conoscenza e vicinanza a zioni liberali. In gioventù soggiornò lun- ta e romanziere lombardo, da Bellano quei personaggi in ogni loro conno- gamente a Milano, ove frequentò gli sul lago di Como (23 gennaio 1790-10 tazione e prestazione dal Cardinal ambienti della Scapigliatura. Mentre i dicembre 1853). Fu, al suo tempo, po- Federico, a Don Abbondio, a Padre suoi primi romanzi derivano prevalente- polarissimo; le sue novelle in versi, più Cristoforo, con Fra Galdino “quel mente dalla tradizione narrativa france- ancora il suo noto romanzo Marco Vi- delle noci”.5 se del tempo con la novella Nedda sconti, commossero generazioni di let- (1874), inizia un nuova stagione lette- tori. Il Manzoni – del quale il Grossi fu La laida vicenda poi della raria che fa del Verismo il canone della più che amico e per molto tempo anche Monaca di Monza, il romanzo nel sua narrazione. Dissente e rifi uta l’im- suo commensale – lo disse: Tenero e romanzo, come venne rettamente postazione esistenziale del Manzoni: poderoso poeta, cui sempre ispirò il cuo- interpretata e autorevolmente de- agli umili, sostituisce i vinti; la Provvi- re (iscrizione sul suo monumento a finita,6 rivela nel Narratore una denza è il nome provocatorio della bar- Bellano). Sulla stessa linea narrativa evidente, non comune padronanza ca che ne I Malavoglia, con il suo disa- del Grossi è Luigi Carrer (Venezia 1801- stroso naufragio, provoca la rovina e la 50), poeta e letterato che nella narra- dell’argomento in tutte le sue sfu- morte dei miseri pescatori; l’unica reli- zione La Suora esprime forse il meglio mature, che fa supporre una diret- gione che guida l’uomo è quella natura- di sé. Per acume e sensibilità, che in ta conoscenza del complesso, ol- le, che ha in padron ’Ntoni il suo gran questo scritto emergono, si pone tra i tre che scabroso tema in esame. sacerdote e nella Casa del Nespolo il maggiori scrittori italiani nel periodo Spontanea perciò la domanda: suo tempio, ecc. Anch’egli, come il che va dal Foscolo al De Sanctis. Ma donde tanta dovizia di circostanze Manzoni, fu nominato senatore del Re- in questo contesto di narrazioni a sfon- gno per meriti letterari, ma a differenza do monastico, emerge incontrastata La e di particolari? di Alessandro che non andò mai a oc- Religieuse di Denis Diderot (Langres, 5 I testi informativi e divulgativi cupare quello scranno nella Roma usur- ottobre 1713 - Parigi, 31 luglio 1784), che pure circolavano, circa la vita e pata dai Savoia, il Verga ne fu tra i ardente propagatore delle idee fi losofi - le consuetudini dei religiosi, in posi- frequentatori più assidui. co-rivoluzionarie del secolo XVIII, uno

UNO SGUARDO AL PASSATO 177 tiva è quella epistolare, che, dopo scrive con ogni dovizia di particola- Stemma di Casa le Ultime lettere di Jacopo Ortis,10 ri, ritraendolo da distanza ravvici- Manzoni. era assai condivisa dai giovani nata. Pure in casa Verga come in scrittori dell’ultima stagione ro- casa Manzoni, l’oggetto della nar- Coat of arms mantica. Il romanzo inizia con una razione era di familiare consuetu- of the Manzonis. descrizione classica: il colera11 dine perché due zie del giovane che colpì la Sicilia nelle due estati narratore, una paterna, una mater- del 1854 e 1855. Su tale sfondo na, allora viventi, s’erano fatte l’u- desolato e dolente, si staglia quasi na benedettina e l’altra domenica- all’improvviso, l’amabile fi gura del- na, entrambe di clausura e veniva- la protagonista: Maria, nella meta- no frequentemente visitate dal ni- fora della capinera,12 una soavissi- potino vivace e curioso che, di ma fanciulla, destinata, dalla per- volta in volta, voleva conoscere secutoria gelosia della matrigna, tutti gli usi e costumi del loro teno- al convento di clausura di S. Seba- re di vita entro le austere mura del stiano in Vizzini, donde momenta- chiostro. Per non dire che anche neamente era uscita per sfuggire sua madre era stata educata nella al contagio di massa. Di lei s’inna- Badia di S. Chiara in Catania, a mora perdutamente il giovanissi- quotidiano contatto col vivere mo- mo scrittore. Il seguito della vicen- nastico. Né si affi dava il giovane da è una sequela di episodi corre- Verga ai suoi soli ricordi, ma si Di generazione in generazione lati alla quotidianità monastica, accertava direttamente dei fatti, il culto della storia colta nei suoi momenti più signifi - non appena qualche dubbio gli La componente ecclesiasti- cativi e alla ritrovata libertà della velasse la memoria. Così in una co-monastica nell’albero genealo- educanda, che rivive la sua giovi- lettera di quegli anni all’amico gico di Alessandro Manzoni giunge nezza tra gli spazi dilatati dell’aper- Dell’Ongaro, direttore del settima- da secoli lontani, arriva fi no a lui e ta campagna, in riva al magico nale La Ricamatrice,13 scrive: «Sto prosegue anche dopo, senza solu- mare di Sicilia. lavorando a un giornale intimo [...] zione di continuità. Quanto alle Anche in questo caso, l’im- Ora mi bisognerebbero alcune in- fonti storiche e anagrafi che di rife- pianto narrativo, nel suo insieme formazioni per il mio lavoro e le rimento, le più certe sembrano come nel dettaglio, rivela una di- domando alla mamma. Vorrei sa- quelle degli archivi ecclesiastici retta conoscenza del mondo mo- pere se è costume a Catania di delle località ove la patriarcale fa- nastico femminile che l’autore de- andare a dar parte di un matrimo- miglia visse nei secoli. nio alle parenti strette che si trova- Di particolare interesse per no in un monastero e se a questa l’abbondanza dei dati e l’attendibi- visita uffi ciale deve andare anche lità delle notizie, sono sicuramente lo sposo, quando i parenti sono l’Archivio parrocchiale di Castello della sposa, o sol la sposa e/o sopra Lecco, l’Archivio plebano di solo i parenti». Una ricerca attenta Lecco, l’Archivio parrocchiale di la sua, minuziosa, che sempre at- Acquate, l’Archivio parrocchiale di tingeva alle dirette conoscenze S. Babila in Milano,14 l’Archivio familiari come alla fonte più certa parrocchiale di Casirate presso per una sicura informazione e veri- Treviglio (BG) che vennero attenta- dica descrizione. La prima scuola mente consultati per la presente era la famiglia. ricerca. Si tratta di un costume narra- tivo diffuso: cercare entro casa, dei più attivi fondatori della Enciclope- Giovanni Verga dia, autore sagace di numerose pub- nell’ambito delle conoscenze ed (1840-1922). blicazioni antireligiose e di satira pole- esperienze familiari, le notizie, in Anch’egli, come mica dell’ambiente francese prerivolu- rassicurazione dei propri convinci- Manzoni, nacque zionario. Un suo pur breve profi lo è da famiglia di menti e progetti narrativi. Il Manzo- particolarmente utile a contestualizzare origini nobiliari e di ni non fa eccezione, appare anzi la sua nota opera. Figlio primogenito di tradizioni liberali. come caso emblematico di autore una famiglia della borghesia artigiana, sostenuto da esperienze dirette, in fu dapprima avviato allo stato ecclesia- ambito parentale. Sembra perciò Giovanni Verga stico e a otto anni venne messo a stu- evidente che le tradizioni e le con- (1840-1922). Like diare nel collegio dei Gesuiti della sua Manzoni, he was città. Diciottenne fu accolto nella Com- suetudini di famiglia restino fonda- also born into a pagnia di Gesù. Ne uscì ben presto, mentali per la comprensione della family of noble accortosi che altre erano le sue propen- sua opera, specie in ambito religio- origin and liberal sioni. Andò a Parigi e si iscrisse nella so e morale. traditions. facoltà di legge alla Sorbona, per pas-

178 UNO SGUARDO AL PASSATO sare, dopo i primi approcci, agli studi lettura, venne tassativamente proibita letterari e fi losofi ci, cui dedicò il resto dalla censura austriaca, non per motivi della vita. Scrisse molti testi, per lo più politici, ma morali. Il Verga, ma anche a carattere fi losofi co, dei quali alcuni il Manzoni, ne avvertirono, in misura tuttora inediti. In ambito narrativo, su diversa, ma egualmente effi cace, l’eco tutti s’impone La Religieuse, pubblicata popolare. postuma, nel 1796, a 12 anni dalla 11) Richiama da vicino la descrizione morte. In realtà l’opera appare incom- della peste dei Promessi Sposi. Dopo piuta: l’ultima parte è una semplice l’effi cace narrazione manzoniana, in traccia degli accadimenti conclusivi del particolare, con il commovente ritratto, romanzo. Si tratta della pietosissima al capitolo XXXIV, della madre di Ceci- storia di un’adolescente, Susanna, co- lia: «Scendeva dalla soglia di uno di que- stretta a farsi monaca, la quale espone gli usci...», il tema era diventato passag- per scritto, al suo protettore, François, gio obbligato per ogni scrittura narrativa le terribili e pietose esperienze subite di carattere storico-ambientalista. entro i diversi chiostri nei quali soprav- 12) È l’uccello che notoriamente non visse a se stessa. Ultima di tre sorelle, vive in cattività, ove né mangia, né can- si accorge fi n dall’infanzia di essere ta, per questo è simbolo di nostalgia e trascurata e trattata duramente dai ge- di rimpianto per la libertà perduta. Il nitori. Quando le due sorelle maggiori Verga, nella prefazione dell’opera, ne si sposano, il padre, facoltoso avvoca- rende ragione: gli era capitato di vede- to, cede loro tutti i beni di famiglia e, re una capinera morta in gabbia «[...] secondo l’usanza del tempo, destina perché in quel corpicino v’era qualcosa lei, la terza, alla clausura. Di qui una che non si nutriva soltanto di miglio e sequela di disavventure, che la tormen- che soffriva qualcosa oltre la fame e tarono interiormente e anche fi sica- la sete». mente, fi no a quando, fuggita nottetem- 13) Il Verga, in realtà, compose l’ope- po dal convento, trovò pace in aperta retta a Firenze, ove si era recato nel campagna, presso un’umile famiglia 1865, la terminò nel 1869; in seguito, contadina. Il mito russoiano della bontà nel 1870, la pubblicò a puntate, appun- della natura contrapposta alla malvagi- to sul settimanale femminile La Rica- tà della convivenza civile, appare evi- matrice. Visto il notevole successo so- dente. Si tratta, secondo il giudizio prattutto di lettrici, nel 1871, venne unanime di critici e moralisti, della più stampata in elegante volumetto dall’e- ditore Lampugnani, lo stesso del setti- importante opera sull’argomento a li- Parigi, chiesa di S. Rocco, in cui, secondo la tradizione, la sera del manale. vello europeo, per la profonda umanità 2 aprile 1810, avvenne la “conversione” del Manzoni. che la pervade, per l’acuta analisi psi- 14) Sono queste le principali fonti di cologica dell’animo femminile, straor- Paris, church of St. Roch where, according to tradition, Manzoni’s notizie genealogiche di questo saggio. dinariamente audace e penetrante, per “conversion” took place on the evening of 2nd April 1810. Come testo storico di riferimento, tut- lo stile eloquente e acuto, focoso e tora di notevole interesse e utilità, si moderato ad un tempo, che tocca con Pubblicazioni e illustrazioni manzoniane d’epoca. segnala l’opera di A. ORLANDI, Le famiglie particolare effi cacia tutti i temi più Period Manzoni publications and illustrations. della Valsassina, Lecco, 1932. popolari del tempo sull’argomento in esame. L’autore stesso ammette che l’ispirazione e l’invenzione dell’intera narrazione gli furono suggerite dalle sue esperienze adolescenziali in ambi- to gesuitico, le quali, in verità, vi si ri- fl ettono in lunghe pagine descrittive e aspramente sarcastiche. 10) Noto capolavoro epistolare di Ugo Foscolo; lo pubblicò nel 1802, ispiran- dosi ai Dolori del giovane Werther di Goethe. Con toni romantici, narra la tormentata giovinezza di J. O. che, dopo le sue delusioni politiche (Napoleone aveva ceduto Venezia all’Austria), vede svanire anche i sogni d’amore perché la fanciulla desiderata è promessa a un altro. La triste disavventura fi nirà con il suicidio del protagonista, incapace di trovare una via d’uscita alle sue affl izio- ni intime e solitarie, compiendo in tal modo l’ultimo, più signifi cativo gesto romantico dell’intera vicenda. L’opera intercettava e interpretava le tensioni più acute di una vasta frangia della gio- ventù del tempo. A motivo degli innu- merevoli suicidi conseguenti alla sua

UNO SGUARDO AL PASSATO 179 Fioritura di vocazioni quella del grande convertito Padre Famiglia dei Manzoni dei Canta- tra opportunismo Cristoforo, modello, secondo il relli. Ben quattro fi glie del barone e convincimento interiore Manzoni, della vita consacrata che Carlo, illustre rappresentante di Il fenomeno sociale della necessita di una conversione tota- tale ceppo, divennero religiose: scelta vocazionale e religiosa in le al Vangelo come inizio e poi di Monaca Giustina, n. 1708;15 Mo- quei tempi, è noto: lasciando da una fedeltà incondizionata alla pro- naca Isabella, n. 1710,16 Monaca parte le pur importanti notizie giuri- pria scelta, che duri e cresca in Chiara, n. 1723;17 Donna18 Carla diche, da riservare ad altro saggio, convinzione e in dedizione, nell’al- Rosa, ex monaca corista del mo- si osserva che dalla fi ne del Cin- ternarsi delle stagioni di vita. nastero di Gravedona.19 quecento fi no a quasi tutto l’Otto- cento, molti membri di nobili e L’ininterrotto fenomeno Famiglia dei Manzoni di Domo. Il onorate famiglie intraprendevano a delle vocazioni religiose ceppo familiare di Michelangelo di diverso titolo la “carriera” ecclesia- nella famiglia Manzoni Barzio notaio rappresenta un au- stica. Spesso, più che di una scel- A titolo esemplifi cativo, non tentico primato di famiglia per la ta, si trattava di un atto di conve- certo esaustivo, si accennano, in numerosa prole avviata alla vita nienza o, molto più semplicemen- ordine cronologico, alcuni, poco religiosa: Monaca Maria Innocen- te, di una mancanza di alternative conosciuti nomi di religiosi e reli- ta;20 Monaca Maria Petronilla.21 in quanto tutto il patrimonio fami- giose del nobile casato dei Man- Donna Giuseppa Benedetta, ex liare veniva convogliato al solo pri- zoni, suddivisi per appartenenza Francesco Gonin, monaca del monastero di Santa mogenito, il quale, a sua volta, era familiare, indicandone, ove possi- Il principe Maria Maddalena di Castello;22 tenuto ad accasarsi il più presto bile, ogni utile riferimento di iden- comunica al Donna Silvia Maria, ex monaca possibile per assicurarsi la partita. tificazione e avendo esclusiva- principino e alla del monastero di S. Lorenzo in Tali complesse strategie matrimo- mente di mira il susseguirsi nei madre la decisione Vimercate;23 Nobile Carlo, ex reli- di Gertrude a niali, in presenza di famiglie quasi secoli delle diverse scelte di vita prendere il velo, gioso del monastero di S. Chiara sempre numerose, miravano a religiosa per far luce sulle realtà 1837, olio su tela in Como.24 mantenere indivisi i beni del casato familiari che connotarono poi le Milano, Accademia d’origine onde evitarne la frantu- esperienze dirette dello scrittore, di Brera. Famiglia dei Manzoni di Barzio.25 mazione e quindi la dispersione. Di sia in gioventù, come nella piena Questo ramo, nella presente disa- qui le frequenti monacazioni di dub- maturità, nei suoi diversi e suc- Francesco Gonin, mina, riveste particolare interesse bia ispirazione religiosa, quale cessivi ruoli di fi glio, di marito e di The prince tells the essendo quello da cui discese di- quella emblematica della Monaca padre. Come è noto, l’illustre ca- young prince and rettamente il grande Alessandro. di Monza. Ovviamente non manca- sato, attraverso i secoli, si suddi- mother about Ebbe come capostipite Giacomo Gertrude’s decision 26 vano le eccezioni, fondate su au- vise in diversi ceppi, per lo più to take the veil, Maria, che il 12 giugno 1611 tentici convincimenti interiori che correlati ai luoghi di provenienza o 1837, oil on sposò nella chiesa parrocchiale di portavano a scelte radicali di vita, di appartenenza. Si fa cenno ad canvas, Milan, Acquate, Ludovica Airoldi27 dalla ispirate ai consigli evangelici, come alcuni dei principali. Brera Academy. quale ebbe sei figli: Francesco Pasino,28 Margherita,29 Alessan- dro30 trisavolo dello scrittore,31 Francesco,32 Pomponio, da cui ebbe origine il ramo Manzoni di Acquate,33 e per ultimo, Giovanni Maria Cipriano.34

15) Archivio parrocchiale di Castello, registro dei morti, vol. 5, p. 51. 16) A. ORLANDI, Le Famiglie della Val- sassina, cit. 17) Ibidem. 18) Il titolo di “Donna”, abbreviativo del nobiliare e antico “Domina”, era denominazione qualifi cativa, riservata in religione alle monache coriste dell’or- dine benedettino. 19) Archivio parrocchiale di Castello, stato d’anime del 1786, fam. 166. 20) A. Orlandi, op. cit. 21) Ibidem. 22) Morta nel 1790 - Archivio parroc- chiale di Castello sopra Lecco, registro dei morti, vol. 4, 1790 marzo 4. 23) Ibidem, stato d’anime 1785. 24) Ibidem, registro dei morti, vol. 5, p. 54.

180 UNO SGUARDO AL PASSATO 25) Ancora vi sussiste il palazzo di Palazzo Manzoni famiglia, residenza avita della famiglia a Barzio di Giacomo Maria Manzoni, ascrivibile (vedi nota 25). al XVI secolo. Fu ristrutturato tra il Sei A sinistra: Virginia e il Settecento (periodo a cui risale il Maria Leyva detta bel portale barocco d’ingresso). Perve- La monaca di nuta nel XIX secolo alla famiglia Baruf- Monza, copia di un faldi, divenne poi sede del Comune di ritratto dipinto da Barzio che ne curò il consolidamento. Daniele Crespi nel La nobiltà dei Manzoni era immortalata 1620. a Barzio in un’epigrafe sepolcrale, con insegne gentilizie che si trovava in quel- la chiesa parrocchiale, davanti all’altare Palazzo Manzoni in della Madonna del Rosario, dell’anno Barzio (see note 25). 1585. Il testo è riportato dall’Orlandi in On the left: Virginia Famiglie della Valsassina cit. Dai discen- Maria Leyva called denti di Pasino cioè della linea di Ales- The nun of Monza, sandro lo scrittore, passò alla Parroc- copy of a portrait chia che ne fece un centro di vita painted by Daniele culturale, poi al Comune. Crespi in 1620. 26) Figlio di Pasino Manzoni di Barzio e di Donna Margherita Arrigoni da Esi- no, nato circa nel 1576, morto al Porto Francesco Gonin, secolo. L’aspetto attuale si deve agli secondo alcuni, farebbe supporre una di Lecco il 10 marzo 1642, sepolto nel- disegno per interventi del Settecento ad opera di probabile provenienza dell’intera casa- la chiesa del convento di S. Giacomo al l’edizione illustrata Alessandro Valeriano Manzoni e a quel- ta dalla Val Taleggio, una ramifi cazione Castello sopra Lecco, nel sepolcreto dei Promessi Sposi li di inizio Ottocento dei fratelli Pietro e della Valle Brembana, nell’alto Berga- che accolse le spoglie dei Manzoni del del 1840. Milano, Mons. Paolo Manzoni, rispettivamente masco. Caleotto fi no al 1805, quando il conven- Biblioteca padre e zio di Alessandro. 31) Nato nel 1617, morto il 16 marzo to fu soppresso a seguito delle dispo- Nazionale Doveroso poi osservare come il nome 1679, sepolto nella chiesa di S. Giaco- sizioni napoleoniche e al noto editto di Braidense. Maria ricorra frequente in famiglia tanto mo al Caleotto, il 5 maggio 1649, nella Saint Cloud del 12 giugno 1804. Fu per i maschi, quanto per le femmine. chiesa parrocchiale di Castello sopra Alessandro, come è noto, negli Inni Sa- Lecco, sposò Decia Francesca Piazzo- “canepario” cioè amministratore fi nan- Francesco Gonin, ziario della comunità di Lecco nel 1625; cri, vi dedicò una composizione tra le ni, morta il 3 luglio 1689, lei pure se- drawing for the migliori, Il nome di Maria, ispirato certo polta nella chiesa di S. Giacomo al acquistò tra il 1616 e il 1617 la proprie- illustrated edition tà del Caleotto da Adamo Mazzucconi, anche dalla tradizionale devozione di Caleotto, fi glia di Giovanni Battista, of The Betrothed famiglia alla Santa Vergine. detto “Baracchetto”, di Castello sopra cugino della moglie. Fu il fi glio Alessan- of 1840. Milan, dro a volere i primi lavori di ristruttura- 27) Figlia del notaio Alessandro e di Lecco, ma oriundo di Monte Marenzo, Biblioteca Angelica Crotta, nata circa nel 1591, in terra bergamasca (Archivio parroc- zione (circa 1648), proseguiti da Pier Nazionale Antonio Manzoni tra il XVII e il XVIII morta di peste il 10 giugno 1630. chiale di Castello). Braidense. 28) Presente al Caleotto nel 1633 e 32) Nato nel 1625, morto il 6 giugno ad Acquate nel 1644, fu sepolto nella 1630, probabilmente di peste nel laz- chiesa di Pescarenico il 12 novembre zaretto allestito ad Acquate. Quattro 1702. Sposò Teresa Forni, fi glia di Gior- giorni dopo la stessa sorte toccò alla gio e si trasferì a Maggianico. Alla sua madre Ludovica. Entrambi furono se- morte nominò erede universale il nipote polti nella chiesa parrocchiale di Acqua- Giulio Bonacina, fi glio di Giovan Battista te (Archivio parrocchiale di Acquate, e di Lucia Manzoni (fi glia di Pasino), con registro defunti). l’obbligo di assumere il doppio cogno- 33) Morto nel 1629; fu ucciso per me Bonacina Manzoni. mandato di Pasino Manzoni. Il 6 set- 29) Sposò Francesco Airoldi, fi glio di tembre 1655, nella parrocchiale di Ca- Giovanni Paolo di Acquate, il 15 febbra- stello sopra Lecco, aveva sposato Anna io 1631 nella chiesa di Castello sopra Maria Gazzari, fi glia di Giovanni Antonio Lecco (Archivio parrocchiale di Castello di Castello sopra Lecco (Ibidem). - registro matrimoni). 34) “Nato da fornicazione” da Giaco- 30) Si osserva la frequenza in fami- mo Maria Manzoni del Caleotto e da glia del nome Alessandro, noto patrono Caterina Grossi, fi glia del massaro Gia- di Bergamo e dei bergamaschi, il che, como.

UNO SGUARDO AL PASSATO 181 A sinistra: Anonimo, Ritratto di Giulia Beccaria col figlio Alessandro, 1790 circa, olio su tela. Brusuglio, Collezione privata. Sotto: Ritratto di Manzoni a diciassette anni. Disegno di Benedetto Bordiga. Sul retro del quadretto annotazioni autografe di Giulia: «Ritratto del mio amato figlio Alessandro Manzoni d’anni 17. Diss. Da Bordiga» e di Teresa Stampa Manzoni: «Alessandro donò questo caro profilo a me Teresa Manzoni - 1842». On the left: Anonymous, Portrait of Giulia Beccaria with her son Alessandro, 1790 circa, oil on canvas, Brusuglio, Private collection. Below: Portrait of Manzoni at seventeen. Drawing by Benedetto Bor- diga. On the back of the picture notes in the hand of Giulia: «Portrait of my beloved son Alessandro Manzoni, 17 years old. Drawn by Bordiga» and by Teresa Stampa Manzoni: «Alessandro gave this dear profile to me Teresa Manzoni - 1842».

Pur limitando la presente ri- Milano e Cappellano Imperiale fanno notare come, nell’elenco del cerca ai soli ascendenti diretti Regio: una collocazione ecclesia- clero di Castello sopra Lecco dello scrittore, occorre ora risalire stica di grande prestigio e di note- dell’anno 1757-58, figuri il suo ad Alessandro, il terzogenito sopra vole onorabilità, che conferma, tra nome: «Rev.do Nobile Chierico Sig. indicato, che dalla moglie France- gli ascendenti, non solo la conti- Don Pietro Manzoni». Né vi posso- sca Piazzoni ebbe tre fi gli, il primo nuativa presenza di sacerdoti insi- no essere ragionevoli dubbi sulla dei quali, Giacomo Maria, nato il gni, ma anche la loro ascesa ge- sua identità. Sembra pertanto cer- 16 maggio 1652, morto il 3 dicem- rarchica. to che il padre dell’autore dei Pro- bre 1726, fu sacerdote,35 una si- messi Sposi avesse intrapreso in gnifi cativa presenza ecclesiastica Il padre di Alessandro, chierico gioventù la via del sacerdozio. Vero nella diretta e immediata dinastia della parrocchia di Castello sopra è che lo stesso, nel 1759, risulta manzoniana, che si rinnoverà di Lecco. Una vocazione sacrifi cata? «fattosi secolare». generazione in generazione. Il primo fi glio di Pier Antonio Ciò può essere avvenuto per Il secondo fi glio di Alessan- Pasino fu il Nobile Signor Dottor evidenti e comprensibili motivi fa- dro fu il Nobile Signor Dottor Pietro Alessandro Valerio Antonio Ma- miliari: era, infatti, rimasto l’unico Antonio Pasino,36 bisnonno dello ria,38 che dalla moglie Maria Porro della sua famiglia in grado di ga- scrittore. Dalla moglie Margherita ebbe 17 fi gli, il decimo dei quali fu rantire discendenza al casato. Il Origoni ebbe otto fi gli l’ultimo dei il Nobile Pietro Antonio Giacomo tutto si evince dall’esame dello quali Paolo Antonio Francesco Maria Ignazio,39 padre dello scritto- stato di famiglia cui apparteneva, Maria,37 fu canonico del Duomo di re. Sono pochi i suoi biografi che il quale, come s’è accennato, com-

182 UNO SGUARDO AL PASSATO chele alla Chiusa di Milano, il 29 feb- Centro Nazionale prendeva una fi gliolanza di ben disappunto da parte della moglie braio 1724 sposò Maria Porro, fi glia di Studi Manzoniani, altri sedici membri, nessuno dei di lui Giulia Beccaria, come meglio Fermo, nata nel 1705, morta il 12 apri- Milano. Olio su tela quali, tuttavia, appariva idoneo a si dirà in seguito; Maria Maddale- le 1779, sepolta nella chiesa di San di anonimo pittore Giacomo al Castello (Ibidem). dar seguito al ceppo d’origine. na Rosa Teresa Margherita, nata il inglese, già 49 39) Nato il 27 luglio 1736, morto a Undici erano femmine, che si indi- 28 febbraio 1744; Marianna Isa- attribuito a Maria Milano il 18 marzo 1807, fu trasportato cano di seguito, in ordine di nasci- Cecilia Cosmwy e sepolto nella cappella del Caleotto a ta: Margherita Maria Vincenza, 35) Cfr. Archivio parrocchiale di Ca- (amica di Giulia Lecco, il 21 marzo 1807. Nel 1759 ave- 40 stello sopra Lecco. Beccaria, della nata il 24 settembre 1725; Emi- va sposato la nobile sign.a Maria Teresa 36) Nato il 29 giugno 1657, morì il 9 quale ha lasciato lia Giovanna Maria, nata il 30 no- Majneri fi glia di Ignazio, decurione della luglio 1736, fu sepolto nella chiesa di un bel ritratto a vembre 1727;41 Giulia Antonia Ge- città di Lodi, morta di «febbre acuta San Giacomo al Castello. Morì “d’infer- olio su legno, ora 42 maligna con “miliaria”» il 9 settembre noveffa, nata il 17 marzo 1730; mità”. Giureconsulto, notaio di Milano conservato alla 1775, fu sepolta nella chiesa di S. Gia- Francesca Angela Maria, nata il 14 (rogò dal 1680 al 1720), fu regio feuda- Biblioteca como al Castello. In seconde nozze, il settembre 1731;43 Emilia Maria tario di Moncucco (Novara) con diploma Braidense). 20 ottobre 1782, a Milano sposò Donna 44 del 23 febbraio 1691 concesso dal re Alessandro aveva Lucia, nata l’11 aprile 1734; Eli- Giulia Claudia Beccaria Bonesana di Spagna Carlo II. Il 23 settembre 21 anni e vi è sabetta Chiara Martina, nata il 7 (1762-1841), fi glia del marchese Cesa- 45 1685 sposò Margherita Origoni, nata ritratto in maggio 1735; Francesca Maria, re e di Donna Teresa Blasco. Dal loro circa nel 1667, morta il 14 febbraio atteggiamento 46 matrimonio nacque in Milano l’unico fi - nata il 29 marzo 1738; Giuseppa 1727, fi glia del dottor fisico Clemente e romantico, con i glio, il Nobile Alessandro Francesco Maria Isabella, nata il 19 marzo di Vittoria Serponti di Tommaso da Bel- capelli scarmigliati, 47 Tommaso Antonio il 7 marzo 1785. Abi- 1739; Maria Teresa Anselma, lano (Ibidem). gli occhi rivolti al tavano verso il Naviglio, passato S. Da- 48 37) Nato il 2 agosto 1696, morto il cielo. Osservandolo, nata il 28 ottobre 1741, ex mo- miano. Fu battezzato l’8 marzo 1785 17 novembre 1781 di “breve male di a distanza di anni, naca corista del soppresso mona- nella chiesa di S. Babila dal curato Ales- pietra”, fu sepolto nella chiesa di S. commentava stero di San Paolo in Monza. Al ri- sio Nava. Padrino gli fu il Marchese Giacomo al Castello (Ibidem). sorridendo: «In quel Francesco Orrigoni. A solo tre mesi sta- entro dal chiostro a Milano, rimase 38) Nato il 26 giugno 1686, morì di tempo ero nell’età va già al Caleotto. Il 10 luglio 1794 fu sempre nella casa di famiglia, an- “febbre catarrale” il 19 gennaio 1773 nella quale, quando cresimato nella chiesa di Castello sopra che dopo i matrimoni del nipote e fu sepolto nella chiesa di San Giaco- si fa fare il ritratto, Lecco da Mons. Tomaso Gallarati Scot- Alessandro, non senza qualche mo al Castello. Nella chiesa di S. Mi- si prende un ti, vescovo di Lares. Funse da padrino atteggiamento lo zio paterno canonico Paolo. Sposò ispirato!». (cfr. Felice Enrichetta Blondel (1791-1833), fi glia di Venosta, Il Manzoni, Francesco Luigi e, in seconde nozze, nel L’amico di famiglia, 1837, Donna Teresa Borri, vedova del Messaggi, Milano conte Decio Stefano Stampa. Morì a 1875, p.65). Milano il 22 maggio 1873. Cfr. Daniele ROTA, Casa Manzoni, vita familiare ed economica, Edizioni Novecento, Azzate Centro Nazionale (Va) 1994; Daniele ROTA, I Blondel di Studi Manzoniani, Casirate tra impresa e cultura, Editore Milan. Oil on canvas Parma, Milano 1996. Ogni utile relativa by an anonymous attestazione storica è reperibile presso English painter, l’Archivio parrocchiale di S. Babila in previously attributed Milano e nell’Archivio parrocchiale di to Maria Cecilia Casirate. Cosmwy (friend of 40) Archivio parrocchiale di Castello Giulia Beccaria, of sopra Lecco (Ibidem). whom she left a fine 41) Ibidem. portrait in oil on 42) Ibidem. wood, now in the 43) Andò sposa al nobile cavaliere Biblioteca Guicciardo de Guicciardi di Ponte Val- Braidense). tellina il 1 febbraio 1756, nella parroc- Alessandro was 21 chiale di Castello sopra Lecco (Ibi- and is shown there dem). in a romantic 44) Andò sposa al nobile Massimilia- attitude, with ruffled no Manzoni, fi glio di Michelangelo di hair, his eyes raised Barzio, il 6 aprile 1749 nella parrocchia- to the heavens. le di Castello sopra Lecco (Ibidem). Looking at it years 45) Morta il 10 giugno 1746, sepolta later, he commented nella chiesa di S. Giacomo al Castello. smiling: “I was at 46) Archivio parrocchiale di Castello the age then when sopra Lecco. for a portrait you 47) Ibidem. take on an inspired 48) Ibidem. attitude!” (cf. Felice 49) Andò sposa al nobile Girolamo Venosta, Il Manzoni, Gemelli, fi glio del nobile Giovanni Anto- L’amico di famiglia, nio di Orta (Novara) il 10 maggio 1764 Messaggi, Milan nell’oratorio di San Fortunato di Milano 1875, p.65). (Ibidem).

UNO SGUARDO AL PASSATO 183 Oscure e misteriose ombre tra storia, cronaca e superstizione Per completezza di dati, oc- corre soggiungere che la progenie di Alessandro Manzoni, nei suoi ascendenti, pur così ricca di auten- tiche ed edifi canti vocazioni religio- se, non andò esente da comporta- menti disdicevoli che, all’esame di una critica particolarmente atten- ta, possono aver fornito più d’una ispirazione narrativa alla fantasia dello scrittore. È noto che i Manzoni di Bar- zio, forse originari della Val Taleg- gio, in terra bergamasca,55 ca- peggiati da Giacomo Maria, fi glio di Giovanni Maria, si contendeva- no con gli Arrigoni di Introbio e di Bajedo, capeggiati da Emilio, la supremazia della produzione del ferro in Valsassina. Entrambi competitori senza scrupoli, si circondavano di un folto gruppo di bravi da impiegare nelle loro reci- proche imprese e sopraffazioni. Giacomo Maria Manzoni prese in mano le redini familiari attorno al 1610, data che segna l’inizio sul posto di una sequela di crimini, omicidi, violenze, sequestri di bella Elisabetta, nata il 13 dicem- scontri; Giacomo Antonio (che sem- Jean Baptiste persona, incendi e distruzioni a bre 1746.50 bra riprendere i secondi nomi del Sambat, Ritratti non fi nire. Nei documenti dell’ar- Unitamente alle undici femmi- precedente fratello e ciò avveniva, di Alessandro chivio di famiglia emergono an- ne elencate, la fi gliolanza compren- secondo consuetudine, allorquan- Manzoni ed che due procedimenti penali, du- Enrichetta Blondel, deva anche sei maschi, dei quali do il precedente così nominato era 1808, miniature su rati lunghi anni a motivo degli illi- solo il decimo fra i nati, Pietro, po- deceduto, quasi un’eredità nomina- avorio. Milano, mitati appoggi e intrighi del mag- teva essere padre e quindi assicu- le di fi glio in fi glio) era nato il 16 Biblioteca Nazionale gior imputato, appunto Giacomo rare un futuro alla progenie. Gli altri ottobre 1745 e morì il 30 marzo Braidense. Maria, riguardanti il primo, l’omi- cinque, infatti, in ordine di nascita, 1750.53 Appare pertanto evidente cidio di un Arrigoni, ad opera dei sono: Pietro Giovanni Antonio Do- che l’unico fi glio maschio della pur Jean Baptiste suoi bravi, per una questione di menico Maria, nato il 6 ottobre numerosa fi gliolanza, in grado di Sambat, Portraits of onore al femminile; l’altro invece, 1726, morto pochi mesi dopo, il 10 dar continuità alla famiglia era Pie- Alessandro Manzoni concernente l’accusa di essere febbraio 1727;51 Paolo Antonio tro: quattro fratelli, infatti, erano and Enrichetta un untore, coadiuvato da alcuni Blondel, 1808, Ignazio Giuseppe, nato il 24 febbra- morti in tenera età e il quinto s’era miniature on ivory. monatti, nella diffusione del mor- io 1729, morto il 7 ottobre 1800, fatto prete. In tale situazione non Milan, Biblioteca bo nero, con l’intento preciso di sacerdote e canonico del Duomo di sembra improbabile che il padre di Nazionale sterminare la famiglia Arrigoni, Milano, anch’egli assiduo frequen- Pietro, il Nobile Dottor Alessandro Braidense. nel 1630. Ovviamente quest’ac- tatore della casa del nipote prima Valerio Antonio Maria, uomo di cusa fu mossa ed escogitata e dopo il matrimonio di lui, come spiccato senso pratico e di assolu- proprio da Emilio Arrigoni, che pure verrà meglio esposto in segui- ta autorevolezza, che morì nel aveva la fortuna di essere cugino to; Giovanni Antonio Bartolomeo, 1773, presa coscienza della realtà di Ambrogio Arrigoni, commissa- nato il 18 settembre 1732, morto familiare, abbia energicamente dis- rio di sanità, il quale gli fece da dopo poche settimane, l’8 dicem- suaso, attorno al 1758, il figlio sponda. Sotto tortura, tre misera- bre dello stesso anno;52 Pietro An- Pietro dal proseguire sulla via del bili imputati ammisero di essere tonio Giacomo Maria Ignazio, padre sacerdozio.54 Una vocazione sacri- monatti al soldo di Giacomo Ma- di Alessandro, di cui già è stato fi cata? Diffi cile sentenziare. Solo la ria e furono condannati a morte, detto; Fermo Giacomo Antonio, ricerca documentativa, inesistente assieme al loro mandante, il qua- nato il 17 settembre 1740, del allo stato attuale dell’indagine, po- le ebbe salva la vita solo perché quale non si hanno successivi ri- trebbe dare convincente risposta. più ricco e potente di loro.

184 UNO SGUARDO AL PASSATO Al letto di morte, un furibondo caprone Anche nei successori si regi- strano episodi di ferocia e di cru- deltà, per lo più rimasti impuniti, come ad esempio il comporta- mento di Ercole Teodosio di Pom- peo, di Giovanni Pietro di Pompeo, di Giacomo Maria Manzoni, zio paterno della poetessa di qualche notorietà, Francesca di Cesare Al- fonso Manzoni, il quale divenne tristemente celebre in tutta l’alta Brianza e in Valsassina per la sua feroce abilità di far sparire le per- sone non gradite, sue ospiti, entro una botola, irta di lame acumina- te, che terminava nell’abisso. Anche per questo, ma non solo, divenne il protagonista della leggenda nera del tempo. Nessuno più lo voleva avvici- nare e anche sul letto di morte diede luogo a episodi raccapric- cianti che colpirono negativamen- te l’immaginario popolare. Un suo ultimo servitore che, con eroico amor del prossimo, gli rimase sempre fedele, dichiarò che il suo padrone, ormai agoniz- zante, continuava a chiedere aiuto con forti grida, perché si sentiva Case della Famiglia insidiato da un orrendo caprone Manzoni, a partire che colpiva violentemente il suo dal basso: Villa letto con le corna, mentre tutt’in- Manzoni in territorio torno nella stanza si diffondeva un di Lecco, in orrendo fetore di pece e zolfo. contrada Caleotto da cui l’intero Sulla stessa lunghezza d’onda, si complesso abitativo ritenne poi che il diavolo in perso- prende nome. na se lo fosse venuto a prendere, Al centro: prospetto perché il cadavere non venne più della casa di trovato. I parenti, per mettere a Milano, in Piazza tacere la cosa, celebrarono co- Belgioioso, ora sede Homes of the Manzoni Family, from the bottom: Villa Manzoni in Lecco, in the Caleotto neigh- bourhood, which gave its name to the whole area. In the centre: a view of the Milan house, munque le esequie funebri, ma del noto Centro Nazionale di Studi in Piazza Belgioioso, now seat of the National Centre for Studies on Manzoni, Via Morone, 1. nella cassa mortuaria vuota, poi- Manzoniani, Via Top: a view of the Villa in Brusuglio, in Cormano, in the eastern suburbs of Milan. It stands ché il suo corpo appunto era mi- Morone, 1. on a vast estate which was included in the inheritance of Carlo Imbonati, bequeathed to steriosamente sparito nottetem- In alto: prospetto Giulia Beccaria. Watercolour by Umberto Gamba, 1994. po, fecero mettere un pesante della Villa di ceppo di legno. Per molto tempo Brusuglio, in 50) Ibidem. pio, un contemporaneo, il noto erudito la gente del luogo e dei dintorni Comune di 51) Ibidem. barone Pietro Custodi (Galliate 1771 - Cormano, alla fantasticò sul fatto: c’era chi, di 52) Ibidem. Galbiate 1842), già segretario particola- periferia orientale di 53) Ibidem. re del ministro napoleonico Giuseppe notte, sentiva il rumore degli zoc- Milano. Insiste su un 54) Non è intendimento del presente Prina, in base ad asserite documenta- coli di un cavallo di fuoco, caval- vasto possedimento contributo addentrarsi nell’irta questio- zioni in suo possesso, polemicamente cato da Ercole, che nitriva sini- che era compreso ne di quali siano stati i veri ascendenti giunge a negare in modo perentorio ogni stramente e si aggirava minaccio- nell’eredità di Carlo naturali di Alessandro Manzoni, o chia- possibile paternità di Pietro. so di casa in casa, di porta in Imbonati, passato rire che apporto vi ebbero i Verri e qua- 55) La predilezione del Manzoni per la porta; c’era pure chi giurava che per testamento a li fossero le reali condizioni psico-fi siche terra di Bergamo è nota e appare diffu- Giulia Beccaria. del padre legittimo Pietro. Si registra samente nelle sue composizioni; una dopo la mezzanotte la fi gura di lui Acquarello di semplicemente la discordante versione simpatia, si direbbe, innata che qualche appariva disperata tra le fi amme, Umberto Gamba, dei ricercatori che avanzano, a tal pro- biografo collega alla probabile prove- agli angoli delle strade, segnalati 1994. posito, dubbi di vario genere; ad esem- nienza bergamasca dei suoi antenati.

UNO SGUARDO AL PASSATO 185 proposito, denunciando aperta- mente l’indegna accusa al prota- gonista della Colonna: «[...] Giaco- mo Mora, nome che, per un pezzo, conservò una celebrità municipale d’infamia, e ne meriterebbe una ben più diffusa e perenne di pie- tà».58 Anche il profi lo di Padre Cri- stoforo, con i suoi vissuti tragici e violenti, precedenti la conversio- ne, non sembra estraneo a que- ste realtà giuridicamente e uma- namente problematiche, soprat- tutto pietose che attraversano la storia e di cui il Manzoni fu fedele e appassionato interprete.59 Ne aveva alle spalle esemplari espe- rienze, a lui sempre presenti.

Non facit nobilem atrium plenum fumosis imaginibus, sed animus60 La famiglia di Alessandro Fototeca Gilardi Fototeca Manzoni, dunque, tra luci e ombre, a dito, implorando preci e ripara- con il preciso intento di porre al Don Rodrigo fra religiosi devoti e spietati brigan- zioni. Non sono che alcuni dei suo romanzo la parola fi ne non scortato dai bravi ti, scrisse pagine di storia locale di macabri particolari della diffusa dopo il matrimonio dei Promessi e, in basso, Padre forti contrasti. Ne esce uno spac- 57 Cristoforo, in due leggenda. Sposi, ma perentoriamente al illustrazioni di cato che rifl ette tempi e consuetu- Episodi di tal genere, moltipli- termine della Storia della Colonna Francesco Gonin. dini intensamente vissuti, i quali si cati e amplifi cati negli anni, s’im- Infame. Nel capitolo XXXIV del ro- rifl ettono poi nella narrativa che ne pressero negativamente nell’animo manzo già ne aveva anticipato il discende e che ha richiamato in Don Rodrigo dei valligiani, che esprimevano il escorted by his vita personaggi e realtà analoghe, loro sdegno in varia maniera, an- followers and, talvolta speculari, già presenti che attraverso modi di dire e afori- below, Father nell’ambito familiare del memore smi mordaci in gergo milanese, che Cristoforo, in two scrittore. Le prevaricazioni di Don divennero proverbiali, quali ad illustrations by Rodrigo, il freddo calcolo dell’Inno- esempio: «Cuzzi, Pioverna e Manzon Francesco Gonin. minato, la venalità dei monatti, la / Intendon minga de reson».56 putativa malversazione degli unto- ri e molti altri, nella narrativa, so- Infl uenze e riverberi narrativi pravvivono alla cronaca che li ha Il tempo che non passa visti malvagi e feroci protagonisti e Pure questa aneddotica che il Manzoni ha conosciuto in spregiativa, anche se di dubbia famiglia. attendibilità, ma radicata nelle Né l’infl uente fenomeno pa- tradizioni di famiglia, non sembra rentale rimase circoscritto a tempi ininfl uente nell’opera del Roman- remoti: per quanto concerne i reli- ziere lombardo, che, con senso giosi, lo scrittore ebbe costante- liberatorio, sembra quasi voler mente vicino, prima e dopo il ma- denunciare la sua stessa ascen- trimonio, lo zio Paolo Antonio Igna- denza. Quando, infatti, egli, nel zio Giuseppe, monsignore e cano- 1840, pubblicò la sua edizione dei nico del Duomo di Milano e la zia Promessi Sposi, volle unirvi indis- ex monaca Maria Teresa Anselma, solubilmente la Storia della Colon- già corista del soppresso mona- na Infame, un trattato di estremo Padre Cristoforo stero di San Paolo in Monza, ri- in una delle rigore giuridico, sociale e morale, illustrazioni di spettivamente fratello e sorella del da lui considerato come l’ultimo, Francesco Gonin. padre di Alessandro, l’ex chierico irrinunciabile capitolo della sua Pietro. Entrambi vivevano in propri convinta e convincente narrazione Father Cristoforo appartamenti, ma in realtà, la loro di Renzo e Lucia. Quella edizione in one of the presenza nella casa dello Scrittore fu notoriamente curata e fatta illustrations by era assidua, autorevole, ma non stampare da lui personalmente, Francesco Gonin. da tutti gradita.

186 UNO SGUARDO AL PASSATO Una astiosa lettera Edizione congiunta di Giulia Beccaria dei Promessi Sposi Lo si rileva, in particolare, e Storia della colonna infame dalla lettera che Giulia Beccaria, – anno 1840 – nota madre di Alessandro, scrisse curata a colui che era stato pronubo del personalmente suo matrimonio, ,61 in dall’Autore. data 14 marzo 1791, quindi a nove anni da quella celebrazione, quan- Joint edition do il fi glioletto suo ne contava sei. of The Betrothed L’intenzione è chiara: manifestare and Storia della il proposito fermo di pervenire in colonna infame breve alla separazione legale dal – 1840 – personally edited by the marito. La scrivente, nel sempre Author. protettivo Verri destinatario della missiva, sperava di trovare aiuto a vario titolo, anche se i primi ap- procci non erano stati incoraggian- ti. «A lei ho aperto il mio cuore, ho parlato e ho scritto, e ho creduto di dover interessare la sua umanità in mio favore. Purtroppo temo di es- sermi ingannata giacché vedo il conte Verri sempre conseguente a quella amicizia alla quale fui un giorno innocentemente sacrifi cata [...]. Una divisione è necessaria: io non saprei più a lungo sopportare lo stato mio presente. Tutti i giorni nuovi motivi di dissapori [...]. Assolu- tamente non mi è possibile convive- re in una famiglia animata tutta

56) Il che signifi ca: «I Cuzzi (altra po- tente e spregiudicata famiglia del po- sto), il fi ume Pioverna (un torrente loca- le, che durante le frequenti piene d’acqua procurava non pochi danni), i Manzoni, non intendono ragioni». So- prattutto Antonio STOPPANI in I primi anni di Alessandro Manzoni (Cogliati, 1894), dedica buona parte delle 253 pagine di cui si compone la pubblicazione a de- scrivere le tirannie e il mal governo dei Manzoni in Valsassina. 57) Cfr. Salvatore Silvano NIGRO, I pro- zoni è spoglia di elementi romanzeschi quel , amico di Pietro messi Sposi - Storia della Colonna Infa- e si mostra estremamente aderente, e Alessandro Verri, che con la sua nota me, Einaudi 2012; 1.000 pp. L’autore nella successione degli avvenimenti, opera Dei delitti e delle pene (1764), è professore ordinario di Letteratura alla documentazione del processo. rese più umana la giustizia criminale, Italiana presso lo Iulm di Milano, e af- Riesce di straordinaria potenza ed ef- in particolare con l’abolizione della tor- ferma: «I due testi sono un tutt’uno indi- fi cacia narrativa soprattutto là dove tura. visibile». l’interesse umano e morale, fondendo- 60) «Non rende nobile un atrio pieno 58) In effetti, il trattato è una minu- si con l’acutezza dell’indagine psicolo- di fumosi ritratti di famiglia, ma l’animo» ziosa e rigorosa ricostruzione narrativa gica, si risolve in una minuta e impla- Seneca, Epistulae Morales, ad Luci- del processo per unzione contro il cabile requisitoria dell’errore morale lium, lib. V, n. 44, §5. Commissario della Sanità Guglielmo dei giudici che sta alla base del misfat- 61) Pietro Verri (Milano 1728-97) no- Piazza e il barbiere Giacomo Mora, to giuridico. È l’amara condanna della to economista e letterato, personag- svoltosi a Milano nel 1630. L’opera si legislazione tradita, dei pregiudizi e gio illustre della Milano settecentesca. compone di sette capitoli preceduti da della ignoranza del tempo che l’autore La sua maggior notorietà l’ottenne introduzione. Il titolo allude alla colon- ben conosceva anche per esperienze come direttore del Caffè (1764-66), na che, per infamare la memoria del familiari, remote negli anni, ma non una delle più signifi cative espressioni fatto, fu eretta nei pressi di Porta Tici- dimenticate. dell’Illuminismo italiano. A vario titolo, nese e venne poi atterrata nel 1778. 59) È qui appena il caso di ricordare fu sempre molto vicino alla famiglia L’esposizione dei fatti da parte di Man- che il nonno materno del narratore era Manzoni.

UNO SGUARDO AL PASSATO 187 contro di me [...]. Mio marito, anima- Tomba di Manzoni to da un santo zelo, vuole a tutti i al cimitero nuovo costi procacciarmi il Paradiso a di Brusuglio. forza di patimenti qui in terra. Mon- signore sta nel suo casino raffi nan- Manzoni’s tomb do le sue idee, e imponendone la in the new cemetery pratica al Fratello, il quale, a casa, of Brusuglio. scorre tutte le stanze e credo non ometta di osservare dietro i quadri. L’ex Monaca si prende ad ogni mo- mento la pena di calare pian piano le scale interne per sentire cosa si dice, e va poi a riferire tutto al de- gno Prelato, che poveretto è trava- gliato d’una natta su di un occhio, assai visibile. Ecco il quadro della mia famiglia».62 L’irritazione di Giulia nei con- fronti del cognato, della cognata e delle loro quotidiane frequentazio- ni, è evidente, anche se null’altro

Le lapidi furono rimosse quando, aperto il nuovo cimitero comunale, i resti delle otto salme furono radunati sotto un’unica croce recante i loro nomi, quale si vede presentemente. Vi furono deposte anche le spoglie della piccola Clara di Alessandro, morta a due anni a Bru- suglio nel 1823. di particolare, in realtà, viene loro mentre da una parte scadeva con imputato.63 Occorre poi tener pre- un’ombra di disprezzo l’attrazione sente che lo sfogo epistolare si verso l’individuo ormai sopraffatto inquadra in un contesto familiare da una scelta di vita non condivi- che si caricava, giorno dopo gior- sibile, Giovanni Verri,65 dall’altra si no, di nuove tensioni. Proprio in delineava quella improvvisa pre- Garibaldi in visita al Manzoni, gesso. L’avvenimento viene riferito in quei tempi, infatti, prendeva sem- senza, che avrebbe poi conferito ogni suo particolare dal periodico milanese La Provvidenza, che in data 26 marzo 1862, ne dà notizia in questi termini: «... Più tardi pre più rilievo nell’animo di Giulia tutt’altro senso alla sua esisten- egli si recava a visitare Alessandro Manzoni. “Permettete, disse il una fi gura maschile di cui veniva- za. Gli storici e i critici fanno nota- Generale, ch’io renda omaggio ad un uomo che tanto onora l’Italia”. no soprattutto apprezzati i risvolti re, non senza qualche malevola “Sono io, rispose il poeta, che deve prestare omaggio a voi; io che affascinanti: il giovane aristocrati- illazione, che Carlo Imbonati, mo- mi trovo ben piccolo dinanzi all’ultimo dei Mille, e più ancora dinan- co Carlo Imbonati,64 tornato, ver- rendo, lasciò erede di tutte le sue zi al loro Duce, che ha redenta tanta parte d’Italia, e nel modo so il 1790 a Milano, dai suoi viag- cospicue sostanze la stessa, esu- migliore, offrendola a Vittorio Emanuele”. Garibaldi rispose: “Io non ho fatto che il mio dovere”. Dopo averlo abbracciato il Generale gi in Inghilterra e in Francia. La berante donna Giulia Beccaria, offerse al Manzoni un mazzolino di viole. “Le conserverò, disse il reazione della inquieta e inquie- mentre suo marito Pietro, per te- poeta, in memoria d’uno dei giorni più belli della mia vita”» (Milano, tante madre di Alessandro non stamento, le assegnò null’altro Casa Manzoni). poteva che essere emozionale. E che un unico paio di pendenti.66

188 UNO SGUARDO AL PASSATO Lo zio canonico, nove» e al cresimando funse da donna Giulia, il Canonico fosse in suo padrino di Cresima padrino proprio lui, lo zio Don Pa- ottimi rapporti e avesse la piena, Si può solo supporre quale olo, canonico titolare del Duomo reciproca fi ducia nel fratello Pietro, e quanta infl uenza abbiano avuto di Milano, il quale, dunque, stabi- emerge, tra l’altro, dalle ultime i cognati religiosi, assidui fre- liva così, con il giovane nipote volontà del Monsignore, con le quentatori della famiglia, nelle anche un ulteriore vincolo in ordi- quali lo costituì erede universale successive vicissitudini di casa ne alla sua educazione in senso dei suoi beni, sia pure con precise Manzoni, in mancanza di una lato, che andava ad aggiungersi clausole, cui venne dato fedele qualsiasi documentazione nel allo stretto rapporto di parentela, adempimento.69 merito. Vero è che papà Pietro già esistente.67 Per tutti questi comprovati era molto vicino anche spiritual- Se inoltre si tiene presente motivi, è del tutto probabile che lo mente al fratello Canonico, non che lo zio prelato, già sacerdote, a zio canonico, uomo di profonda solo per vincoli di sangue, ma trentatré anni s’era pure laureato pietà e di vasta cultura, degno anche di anima. E ciò da vecchia in giurisprudenza a pieni voti pres- erede di una lunga sequela di lu- data, da sempre. Presso l’Archi- so la sempre prestigiosa universi- singhiere tradizioni religiose e sa- vio parrocchiale di Castello sopra tà di Pavia, con un curriculum stu- cerdotali in famiglia, esercitasse Lecco è poi ben conservato, oltre diorum et vitae di assoluta eccel- sul prediletto nipote un’infl uenza e al registro dei Battesimi, anche lenza,68 ci si rende conto della sua Composizione anche un fascino particolare, non quello delle Cresime del tempo, notevole e qualifi cata personalità poetica giovanile solo in ordine spirituale, ma anche dal quale risulta che Alessandro che non sfuggiva certo alla consi- di Alessandro in ambito culturale e letterario, del ricevette la Confermazione il 10 derazione dell’attento e sensibile Manzoni, dedicata quale sembrerebbe indispensabile alla madre, giugno 1794, «all’età sua di anni nipote. Che poi, come sostiene composizione poi tenere grande conto. ripudiata (vedi nota 62). 62) La lettera è riportata da pochissi- di Lares, a sua volta prozio paterno del zoni, Mondadori, Milano, 1969. Vedi mi biografi del Manzoni; vedi in partico- noto studioso e letterato omonimo che, anche n. 60. lare, Tomaso GALLARATI SCOTTI, La giovi- tra la fi ne dell’Ottocento e gli inizi del A youthful poetic 68) Cfr. Fondo Antico dell’Università di nezza del Manzoni, Mondadori, Milano, Novecento, oltre ad altri importanti con- composition by Pavia, Doctoratus, cartella 14, fascicolo 1969, p. 21; F. ULIVI, Manzoni, Rusconi, tributi letterari, tante utili notizie ha Alessandro 216. Le informazioni ivi conservate non Milano 1984, pp. 27 e ss. accolto e tramandato riguardanti la Manzoni, dedicated concernono solamente il suo iter studio- 63) Per un più approfondito esame composizione e le interne dinamiche to his mother, rum, ma comprendono anche un profi lo del testo epistolare, cfr. G. BEZZOLA, Giu- della famiglia Manzoni. Cfr. Tomaso then rejected completo del laureando, prendendo in lia Manzoni Beccaria, Rusconi, Milano GALLARATI SCOTTI, La Giovinezza del Man- (see note 62). considerazione il suo tenore di vita, an- 1977. che privata, gli usi e costumi abituali, il 64) Carlo Imbonati (1753-1805), fu carattere, i comportamenti, le attitudini un personaggio molto presente nel con- e le propensioni che, in positivo e in testo poetico-letterario del suo tempo. negativo, potessero avere qualche rile- Già la madre, la poetessa di qualche vanza nel defi nire la personalità del notorietà Francesca Bicetti de’ Buttino- laureando. Ne esce una fi gura limpida ni di Treviglio, ne aveva celebrato gli di ecclesiastico esemplare, che si è anni dell’infanzia. In seguito venne col- preparato al sacerdozio con un lungo e to da gravissima malattia e la gioia di severo tirocinio, ha vissuto esemplar- vederlo risanato ispirò al suo maestro, mente il suo ministero, si è dedicato Giuseppe Parini, la nota ode: Torna a con ogni impegno agli studi universitari, fi o r i r l a r osa . Quando poi terminò i suoi raggiungendo un livello di preparazione giorni fu il ventenne Alessandro Manzo- giuridica eccellente, quale studente mo- ni a commemorarlo con il pure noto dello in ogni settore preso in esame. carme: In morte di Carlo Imbonati, dedi- 69) Cfr. Archivio Storico di Milano, candolo alla madre, che poi ripudiò Notarile, 50354; atto del notaio Ticozzi assieme ad altri poemetti di gioventù, Francesco, redatto il 18 marzo 1807. defi nendoli Delicia iuventutis. Il compo- In esso il testatore Pietro Manzoni, di- nimento, di stile montiano, contiene chiara di aver ereditato, per via testa- nobili versi che fanno onore al giovane mentaria, tutti i beni del fratello cano- compositore oltre che al rimpianto per- nico. Lascia erede universale delle sue sonaggio vicino alla madre. proprietà mobili e immobili il fi glio Ales- 65) Giovanni Verri, molto più anziano sandro. Alla moglie assegna semplice- di Donna Giulia, le stette a fi anco per mente “due pendenti di diamanti”, che, diversi anni, poi alla nascita di Ales- avuta presente la consistenza dell’ere- sandro le loro vite si divisero, assu- dità in oggetto, sono veramente poca mendo atteggiamenti nettamente in- cosa. Esecutore testamentario e ammi- conciliabili. nistratore viene nominato il nipote Don 66) Cfr. Daniele ROTA, Casa Manzoni, Antonio Manzoni, lui pure canonico del vita familiare ed economica, cit, p. 32. Duomo di Milano, continuatore, quindi, Vedi anche successiva nota n. 67. di una tradizione vocazionale al sacer- 67) Il rito venne celebrato da Monsi- dozio, ben radicata e continuativa in gnor Tomaso Gallarati Scotti, vescovo famiglia.

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