Monache E Monsignori Nella Progenie Di Alessandro Manzoni
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MONS. DANIELE ROTA Inesplorate indicazioni genealogiche Canonico Onorario della Papale Basilica di S. Pietro in Vaticano Monache e Monsignori nella progenie di Alessandro Manzoni La ricerca incompiuta L’approfondimento storico- anagrafi co sulla famiglia di Ales- sandro Manzoni, sia nella compo- nente paterna, come in quella materna dei Beccaria, sembra ben lungi dall’essere concluso. I cento- quarant’anni che ci separano dalla morte sono relativamente pochi per una disamina esauriente non solo della sua multiforme opera, Alessandro Manzoni ma anche del composito contesto (1785-1873) ritratto familiare in cui l’emotivo scrittore da Carlo Gerosa si trovò a vivere. (circa 1835). Milano, Casa del Manzoni. Del resto, se si tiene presen- te che anche taluni aspetti della vita di Dante,1 come pure del Pe- Alessandro Manzoni 2 3 portrayed by Carlo trarca e del Boccaccio, per citare Gerosa (circa 1835). solo autori assai noti, restano an- Milan, Manzoni’s cora in parte problematici, dopo House. parecchi secoli di erudita ricerca, Nuns and Monsignors in the offspring of Alessandro Manzoni The religious spirit which, from the “conversion” onwards, animates the work of Manzoni is no bolt from the blue. Several of his noble ancestors had followed an ecclesiastical career. From the 16th century until almost the whole of the 19th century, it was a compulsory choice for some members of noble families. The accurate descriptions of some characters in his novel, “The Betrothed” come from his direct knowledge of the clerical world. In his dynasty we find a Royal Imperial Chaplain; his uncle Paolo Antonio Ignazio Giuseppe was a monsignor and canon of Milan Cathedral; his aunt Maria Teresa Anselma spent a long period in St. Paul’s convent in Monza. Even Manzoni’s own father, Count Pietro, had started out on a life in the priesthood in his youth. This “heavy” atmosphere did not suit Alessandro’s mother, the exuberant Giulia Beccaria. 176 UNO SGUARDO AL PASSATO si può ben comprendere come ciò Tendenza narrativa del tempo possa accadere anche per un au- È da osservare che anche un tore le cui indagini biografi che e altro giovane scrittore, immediata- letterarie recano date assai più mente successivo al Manzoni, ma recenti e ci avvertono che, per lui, di assai diverso orientamento eti- siamo ancora agli inizi. Tale la si- co e letterario,7 perciò ancor più tuazione che questo saggio si pro- Ritratto d’epoca di indicativo, il catanese Giovanni pone di rischiarare, con l’aiuto di Don Pietro Manzoni, Verga (1840-1922), indugiò in gio- carte documentali rimaste fi no ad padre di ventù a trattare temi inerenti alla Alessandro. oggi inedite o poco considerate in vita religiosa e alle correlate con- archivi familiari o di istituzioni ec- suetudini, attingendo egli pure, clesiastiche. Volta per volta sono Period portrait prevalentemente, alle dirette cono- of Don Pietro richiamate in nota. Manzoni, father scenze ed esperienze di famiglia. Nell’ambito della ricerca fami- of Alessandro. Il riferimento più immediato può liare, tra gli argomenti meno consi- essere a Storia di una capinera del derati vi è anche quello relativo tivo e in negativo, non danno piena 1869, il primo grande successo alla presenza di ecclesiastici e re- ragione del fenomeno narrativo narrativo del talento siciliano, uno ligiose nella remota progenie co- manzoniano quando si addentra dei romanzi più letti negli ultimi me poi nella quotidianità del Man- nello specifico, nel dettagliato, decenni dell’Ottocento.8 Riprende, zoni, il cui noto padre, il Nobile si- nell’assolutamente inedito della vi- come è noto, il tema della mona- gnor Pietro Antonio Giacomo Maria ta, delle consuetudini, delle virtù e cazione forzata, di notevole attua- Ignazio,4 in gioventù fu pure, per delle corruzioni in ambito religioso. lità in quegli anni.9 La forma narra- qualche tempo, chierico ad ogni effetto, cioè inserito uffi cialmente 1) Ad esempio, quale la mappa cer- 8) Cioè, fi no a quando, nel 1917, nell’ordine ecclesiastico. ta e defi nitiva degli spostamenti del Luigi Russo scoprì il Verga maggiore del “ghibellin fuggiasco” sul suolo nazio- “Ciclo dei Vinti” che, con I Malavoglia e Il fatto è del tutto ignorato o nale? Mastro Don Gesualdo, i primi due ro- sottaciuto giudicandolo ininfl uen- 2) Laura, stella ispiratrice della sua manzi dell’incompiuto ciclo dei vinti che te; appare invece rivelatore di una poesia, è veramente esistita o è una ne prevedeva cinque, s’impose alla cri- tendenza al sacerdozio che in fa- suggestiva fi nzione ideale e poetica? tica letteraria europea, superando net- miglia fu costante e in somma 3) Dove nacque il sommo narratore: tamente gli ambiti piuttosto angusti considerazione. Né tutto ciò sem- a Parigi, com’egli afferma, o a Certaldo della precedente produzione narrativa, come sostengono i suoi biografi ? già conclusa con la novella Nedda. bra di scarso rilievo se si tiene 4) Vedi n. 39. 9) A motivo dell’importanza che l’ar- presente che nei Promessi Sposi, 5) I Promessi Sposi, cap. 18. gomento riveste nei Promessi Sposi e e non solo, il ruolo di ecclesiastici 6) Cfr. I noti contributi, tra gli altri, di nel presente contributo, s’impone qual- e religiose, unitamente alle loro Attilio Momigliano e di Salvatore Batta- che ulteriore ragguaglio. Per esigenze specifi che identità, giunge ai più glia e, più recentemente, di Ezio Rai- di spazio, ci si limita a talune variazioni alti livelli narrativi e denota nel mondi e di Salvatore Silvano Nigro. del tema, di grande divulgazione, che 7) Anch’egli, come Manzoni, nacque certamente Manzoni ebbe presente, raffi nato Romanziere una non co- da famiglia di origini nobiliari e di tradi- quali Ildegonda di Tommaso Grossi, poe- mune conoscenza e vicinanza a zioni liberali. In gioventù soggiornò lun- ta e romanziere lombardo, da Bellano quei personaggi in ogni loro conno- gamente a Milano, ove frequentò gli sul lago di Como (23 gennaio 1790-10 tazione e prestazione dal Cardinal ambienti della Scapigliatura. Mentre i dicembre 1853). Fu, al suo tempo, po- Federico, a Don Abbondio, a Padre suoi primi romanzi derivano prevalente- polarissimo; le sue novelle in versi, più Cristoforo, con Fra Galdino “quel mente dalla tradizione narrativa france- ancora il suo noto romanzo Marco Vi- delle noci”.5 se del tempo con la novella Nedda sconti, commossero generazioni di let- (1874), inizia un nuova stagione lette- tori. Il Manzoni – del quale il Grossi fu La laida vicenda poi della raria che fa del Verismo il canone della più che amico e per molto tempo anche Monaca di Monza, il romanzo nel sua narrazione. Dissente e rifi uta l’im- suo commensale – lo disse: Tenero e romanzo, come venne rettamente postazione esistenziale del Manzoni: poderoso poeta, cui sempre ispirò il cuo- interpretata e autorevolmente de- agli umili, sostituisce i vinti; la Provvi- re (iscrizione sul suo monumento a finita,6 rivela nel Narratore una denza è il nome provocatorio della bar- Bellano). Sulla stessa linea narrativa evidente, non comune padronanza ca che ne I Malavoglia, con il suo disa- del Grossi è Luigi Carrer (Venezia 1801- stroso naufragio, provoca la rovina e la 50), poeta e letterato che nella narra- dell’argomento in tutte le sue sfu- morte dei miseri pescatori; l’unica reli- zione La Suora esprime forse il meglio mature, che fa supporre una diret- gione che guida l’uomo è quella natura- di sé. Per acume e sensibilità, che in ta conoscenza del complesso, ol- le, che ha in padron ’Ntoni il suo gran questo scritto emergono, si pone tra i tre che scabroso tema in esame. sacerdote e nella Casa del Nespolo il maggiori scrittori italiani nel periodo Spontanea perciò la domanda: suo tempio, ecc. Anch’egli, come il che va dal Foscolo al De Sanctis. Ma donde tanta dovizia di circostanze Manzoni, fu nominato senatore del Re- in questo contesto di narrazioni a sfon- gno per meriti letterari, ma a differenza do monastico, emerge incontrastata La e di particolari? di Alessandro che non andò mai a oc- Religieuse di Denis Diderot (Langres, 5 I testi informativi e divulgativi cupare quello scranno nella Roma usur- ottobre 1713 - Parigi, 31 luglio 1784), che pure circolavano, circa la vita e pata dai Savoia, il Verga ne fu tra i ardente propagatore delle idee fi losofi - le consuetudini dei religiosi, in posi- frequentatori più assidui. co-rivoluzionarie del secolo XVIII, uno UNO SGUARDO AL PASSATO 177 tiva è quella epistolare, che, dopo scrive con ogni dovizia di particola- Stemma di Casa le Ultime lettere di Jacopo Ortis,10 ri, ritraendolo da distanza ravvici- Manzoni. era assai condivisa dai giovani nata. Pure in casa Verga come in scrittori dell’ultima stagione ro- casa Manzoni, l’oggetto della nar- Coat of arms mantica. Il romanzo inizia con una razione era di familiare consuetu- of the Manzonis. descrizione classica: il colera11 dine perché due zie del giovane che colpì la Sicilia nelle due estati narratore, una paterna, una mater- del 1854 e 1855. Su tale sfondo na, allora viventi, s’erano fatte l’u- desolato e dolente, si staglia quasi na benedettina e l’altra domenica- all’improvviso, l’amabile fi gura del- na, entrambe di clausura e veniva- la protagonista: Maria, nella meta- no frequentemente visitate dal ni- fora della capinera,12 una soavissi- potino vivace e curioso che, di ma fanciulla, destinata, dalla per- volta in volta, voleva conoscere secutoria gelosia della matrigna, tutti gli usi e costumi del loro teno- al convento di clausura di S. Seba- re di vita entro le austere mura del stiano in Vizzini, donde momenta- chiostro. Per non dire che anche neamente era uscita per sfuggire sua madre era stata educata nella al contagio di massa.