European Air Group Un Decennio Di Interoperabilità
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Cooperazione internazionale European Air Group Un decennio di interoperabilità Sebastiano Franco varie Nazioni in tale contesto potrà permettere di porre a fattor comune, con maggiore efficacia, sia le capacità operative sia quelle logistiche e di conseguenza ridurre lo l crescente impegno delle Forze Armate in operazio- sforzo economico della singola Nazione. ni multinazionali, nella maggior parte dei casi in aree In tale quadro si inserisce l’European Air Group di High lontane dai confini nazionali, comporta una continua e Wycombe (UK) la cui missione è di “migliorare le capa- Isempre maggiore capacità di operare congiuntamente tra cità operative delle Aeronautiche dei Paesi membri per le varie componenti operative delle Nazioni im- condurre operazioni che perseguono interessi pegnate in tali operazioni. Di fatto diventa una comuni, principalmente attraverso meccanismi necessità imprescindibile in considerazione che accrescono l’interoperabilità”. anche dei notevoli tagli di bilancio nel comparto Difesa nella maggior parte degli Stati europei, Le origini nonostante i numerosi impegni operativi che, Durante la prima Guerra del Golfo (1991) l’Ae- verosimilmente, saranno mantenuti pressoché ronautica Militare francese e quella britannica si inalterati.Tale intensità, in termini di impegni ope- sono trovate ad operare congiuntamente senza rativi, potrà pertanto essere mantenuta concentrando avere però alla base un addestramento comune. Tale ogni possibile sforzo anche nella ricerca della più spinta situazione si è ripetuta in seguito durante il periodo iniziale interoperabilità, da intendersi nel suo significato più ampio delle operazioni nei Balcani. Sulla scorta di tali esperien- del termine, includendo non soltanto gli aspetti tecnici ma ze i governi dei due Paesi decisero, durante il summit di anche quelli procedurali ed umani (addestramento, lingua, Chartres nel 1994, di dare vita ad una organizzazione che, ecc.). Il perseguimento della più completa sinergia tra le sin dal tempo di pace, avrebbe perseguito l’interoperabilità Informazioni della Difesa 30 n. 2 - 2009 tra le rispettive Forze Aeree. - Project Definition, Research and Corporate Communica- Tale entità prese il nome di “Franco-British European Air tion (PDR & CC); Group” e fu inaugurata il 30 ottobre 1995 alla presenza dei - Operations, a sua volta suddivisa nelle seguenti sezioni: vertici politici dei due Stati. Come sede fu scelta la base • Air Operations Ground (AOG); della Royal Air Force di High Wycombe, non lontana da • Air Operations Flying (AOF); Londra. Successivamente, l’Italia ne entrò a far parte nel • Force Protection (FP); 1998 e, in tale occasione, fu adottata l’attuale denomina- • Joint Personnel Recovery (JPR); zione di European Air Group (EAG). L’anno successivo • Combat Service Support, che include le seguenti sezioni: anche Belgio, Germania, Olanda, e Spagna diventarono › Logistics (LOGS); membri dell’EAG, che ha mantenuto tale composizione › Communications and Information Systems (CIS). sino ai giorni nostri. Missione e modus operandi dell’EAG La Struttura dell’EAG L’organizzazione ha il compito istituzionale di incrementa- L’organizzazione dell’EAG è strutturata su tre livelli: lo re le capacità delle Aeronautiche partecipanti attraverso la Steering Group, il Working Group e la struttura (Staff) cooperazione nell’esecuzione di operazioni congiunte; tale permanente. Al vertice si colloca lo Steering Group (SG), obiettivo è perseguito sia incrementando il livello di intero- composto dai Capi di Stato Maggiore di Forza Armata perabilità sia attraverso meccanismi di complementarietà. (Aeronautica) e dal Direttore dell’EAG, che emana le linee Occorre precisare che l’EAG non dispone di assetti per- guida e le direttive di alto livello relative alle attività ed ai manenti e si occupa di tutte le missioni previste per le progetti intrapresi dall’EAG. Lo SG si riunisce con cadenza Forze Aeree, fatta eccezione per le operazioni condotte in annuale e in riunioni straordinarie, quando necessario. attuazione dell’art. V del Patto Atlantico (NATO). L’EAG è A livello intermedio si pone il Working Group (WG), for- paragonabile ad un “think tank” o ad un “gruppo di lavoro mato dai rappresentanti degli Stati Maggiori di Forza Ar- permanente”, i cui progetti sono di volta in volta assegnati mata, nel grado di Colonnello/Tenente Colonnello, e dal dallo Steering Group (Capi di Stato Maggiore), con speci- Chief of Staff dell’EAG. Il WG si riunisce di norma due/tre fico focus nei settori del Combat Support (CS) e Combat volte l’anno con il compito di elaborare e concretizzare le Service Support (CSS). Particolare attenzione è rivolta alle indicazioni fornite dallo Steering Group e di coordinare con operazioni multinazionali fuori area, dove si ritiene che il European Air Group la struttura permanente dell’EAG lo sviluppo dei vari studi/ livello di interoperabilità e cooperazione richieda una co- progetti di volta in volta assegnati. stante opera di aggiornamento in relazione al feedback Alla base dell’organizzazione dell’EAG vi è infine lo Staff ricevuto dai vari teatri, alle nuove esigenze individuate in permanente, dove sono espletate le attività afferenti i task tale contesto, nonché alla introduzione di nuovi sistemi ed i progetti assegnati. Al vertice dello Staff è posto il Di- d’Arma. Per quanto concerne il termine di interoperabilità, rettore dell’EAG (DEAG), ruolo ricoperto come secondo esso deve essere inteso nella sua accezione più ampia, incarico da un Ufficiale Generale (3/2 stelle) normalmente per cui gli aspetti presi in esame sono essenzialmente di a capo di un Comando di Vertice nella Nazione di apparte- natura: nenza. Per tale motivo egli opera dalla sua sede nazionale, - tecnica, al fine di utilizzare in maniera efficace e stan- pur mantenendo costanti rapporti con lo Staff permanente dardizzata sistemi ed apparecchiature in uso nelle varie tramite visite e riunioni periodiche. L’incarico ha una durata Nazioni. di due anni su base rotazionale ed è attualmente ricoperto - procedurale, in quanto è necessario che il personale in dal Tenente Generale Van Jansen, Capo di Stato Maggio- ambiente multinazionale operi secondo procedure comu- re della Royal Netherlands Air Force. ni ed omogenee. Egli è assistito nelle sue funzioni dal Deputy Director - addestrativa, al fine di facilitare il Force Integration Trai- dell’EAG (DDEAG), Generale di Brigata, il quale è invece ning (FIT) tra le diverse componenti nazionali ed incre- permanentemente dislocato presso la sede dell’EAG ad mentare la mutua conoscenza delle capacità operative in High Wycombe. Anche tale incarico ha la durata di due possesso delle medesime. anni a rotazione tra le varie Nazioni. Il fine ultimo è quello di permettere, una volta raggiunto un Alle sue dirette dipendenze opera il Chief of Staff (COSE- livello adeguato di interoperabilità in un determinato set- AG), che riveste il grado di Colonnello con incarico rota- tore, la condivisione di risorse tecniche e umane e quindi zionale su base triennale, direttamente responsabile delle realizzare preziose sinergie in ambienti multinazionali. attività poste in essere dallo Staff alle sue dipendenze e, in Sebbene il mandato conferito all’EAG in tal senso sia ab- particolare, della conduzione dei progetti e degli studi in- bastanza ampio, nel tempo gli sforzi dell’organizzazione si trapresi dall’organizzazione. Lo Staff permanente dell’EAG sono concentrati principalmente su specifici progetti/studi è caratterizzato da una organizzazione snella e flessibile non svolti da altre organizzazioni (es. European Air Lift), composta di Ufficiali e Sottufficiali (questi ultimi assegnati includendo anche alcuni progetti a forte connotato inter- alla sezione ADMIN) distribuiti, in base al profilo professio- forze. I motivi alla base di tale approccio sono fondamen- nale richiesto, nelle seguenti aree funzionali: talmente due: oltre all’esiguità dello Staff permanente, che Informazioni della Difesa n. 2 - 2009 31 obbliga a concentrare gli sforzi in aree ben definite, è stato te l’esercitazione Volcanex di cui si parlerà in seguito) o verificato che a livello dottrinale, strategico ed operativo il su specifica richiesta di una Nazione, a condizione che ne lavoro preponderante è già svolto dalla NATO, oppure da derivi un beneficio per gli altri Paesi membri. specifici Centre of Excellence, per cui sarebbe ridondante Da rilevare inoltre che alcuni progetti possono essere ge- e controproducente creare delle duplicazioni in settori o nerati dallo Staff dell’EAG stesso come conseguenza del livelli già coperti da altre organizzazioni. costante contatto con i Subject Matter Experts (SMEs) na- Il livello tattico, inoltre, è quello che offre molti spunti per zionali. Nel corso degli anni è stata creata una fitta rete di il lavoro dell’EAG, che nel corso degli anni si è ritagliato interconnessione tra il personale dell’EAG e gli esperti na- un ruolo ben specifico nell’affrontare pragmaticamente zionali tale da consentire, seppur nel rispetto delle forma- problemi di interoperabilità, soprattutto in quelle aree non lità previste, un flusso di informazioni ed una capillare rete coperte dagli STANAGs esistenti. In altri termini, privile- di contatti che consentono di ricevere direttamente prezio- giando il cosiddetto approccio bottom up, l’EAG offre agli se indicazioni da parte del personale operativo e tecnico ai utilizzatori (operativi e tecnici) la cornice addestrativa e/o quali l’attività dell’EAG è principalmente rivolta. tecnica per verificare sul campo la reale