Rivista piemontese di Storia naturale, 34, 2013: 181-238 ISSN 1121-1423

LUIGI BISIO*

I Coleotteri Carabidi della Val (Alpi Cozie) (Coleoptera Carabidae)

ABSTRACT - Carabid beetles of the Chisone Valley (, , Turin, ) (Coleoptera Carabidae). After a short illustration of the main geological, climatic and vegetational fea- tures of the Chisone Valley (Germanasca Valley excluded), a review of the cara- bidological researches carried out so far in this valley is proposed. A topographic catalogue of the 208 Carabid species (Cicindelinae included) recorded from this territory is given, with notes regarding ecology and distribution of the most inter- esting ones. Furthermore, the most significant carabid beetles assemblages are de- scribed.

KEY WORDS - Coleoptera Carabidae, Alpine fauna, , Piedmont, Turin, Chisone Valley.

RIASSUNTO - Dopo avere brevemente illustrato i principali caratteri geologici, climatici e vegetazionali della (Val Germanasca esclusa), l’autore pro- pone una sintesi delle ricerche carabidologiche condotte sino a oggi in questa valle. Viene presentato un catalogo topografico delle 208 specie di Carabidi (Ci- cindelinae incluse) segnalate in questo territorio, con note riguardanti l’ecologia e la corologia di quelle più interessanti. Infine, sono descritte le principali carabido- cenosi osservate.

PREMESSA

La presente nota dedicata alla Val Chisone fa seguito alla serie di contri- buti dedicati dall’autore ai Carabidi (Cicindelinae incluse) delle valli delle Alpi Cozie (Bisio, 2001, 2004, 2007b, 2010; Bisio & Giuntelli, 2008, 2011). È escluso dal presente lavoro il territorio della Val Germanasca (che della valle è tributaria di sinistra) in quanto già oggetto di un lavoro specifico da parte dell’autore stesso (Bisio, 2007b).

* via Galilei 4 - 10082 Cuorgné (TO). E-mail: [email protected]

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Nella valle in oggetto lo scrivente ha condotto recentemente una serie di ricerche entomologiche, estese a buona parte del territorio vallivo, volte ad arricchire e completare un peraltro già consistente nucleo iniziale di dati posseduti. Tali dati, utilizzati in parte in precedenti pubblicazioni (Bisio, 1986, 1995, 1996, 1999, 2000, 2002, 2005, 2007a, 2008, 2009a, 2009b, 2009c, 2011), riguardano in gran parte la carabidofauna che popola gli orizzonti alpino e altoalpino della valle e sono il risultato delle numerose e ripetute escursioni effettuate dallo stesso sui monti del territorio in og- getto. La valle era già nota agli entomologi sin dalla fine dell’Ottocento, epoca alla quale risalgono le prime indagini documentate: tra i pionieri delle ri- cerche in questo territorio, infatti, è da citare Ghiliani, al quale si deve (1887) la prima segnalazione di un Carabide (Licinus depressus) rinvenuto a . Nella prima metà del Novecento, un primo più consistente contributo alla conoscenza dei Carabidi della Val Chisone venne fornito dai lavori di Schatzmayr (1925, 1926, 1930, 1940) e di Breuning (1932-1936). A questo primo nucleo di dati si aggiunsero quelli forniti, talora anche solo con singole segnalazioni, da K. Daniel (1903), Bänninger (1924), Ga- gliardi (1935), Binaghi (1939), Burlini (1939), Capra (1941), Jeannel (1941), Boldori (1942), Marcuzzi (1953) e Ghidini (1957). Tuttavia, fu Magistretti (1965, 1968) a porre le basi di un’approfondita conoscenza faunistica della Val Chisone grazie al lungo elenco di Carabidi e, soprattutto, di stazioni1 che l’autore citò per questo territorio nel suo ca- talogo topografico-sinonimico e nel successivo supplemento. In tempi più recenti si sono aggiunte altre segnalazioni per opera di Ca- sale et al. (1982), Monzini & Pesarini (1986), Giachino & Casale (1983), Sciaky (1987), Casale (1988), Allegro (2000), Facchini & Sciaky (2002) e Rastelli et al. (2006). Infine, è stato possibile incrementare in modo più consistente il quadro delle conoscenze faunistiche della valle in oggetto consultando sia l’elenco dei dati della Ckmap (Casale et al., 2006), sia il recente lavoro dedicato al Parco dell’Orsiera-Rocciavré di Allegro & Viterbi (2010). Il presente lavoro vuol essere una sintesi delle conoscenze a tutt’oggi di- sponibili sulla fauna dei Carabidi della valle in oggetto.

1 Trascurando la segnalazione generica “Val Chisone”, le stazioni citate da Magistretti (1965) sono ben dodici, dato numericamente comparabile con quello di pochissime al- tre valli piemontesi.

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DESCRIZIONE DEL TERRITORIO

Inquadramento geografico

La Val Chisone (fig. 1), solcata dal torrente omonimo, con la tributaria Val Germanasca e con la Val costituisce la parte montana del Pine- rolese. Essa si estende per circa cinquanta chilometri racchiusa tra l’alta Val di Susa a Ovest e l’abitato di a Est. Dal Monte Barifreddo (3028 m) in Val Troncea – la testata della valle dove si trovano le sorgenti del Chisone – si dipartono le due dorsali che la delimitano. Lungo la sinistra orografica si sviluppa la cresta – formata dai rilievi Monte Platasse (3149 m), Punta Rognosa (3280 m), Colle del Sestrière (2035 m), Monte Fraiteve (2701 m), Col Basset (2424 m), Punta di Mon-

Fig. 1 - La Val Chisone, territorio oggetto della ricerca (tavola redatta da Matteo Negro).

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crons (2507 m), Colle di Costa Piana (2313 m), Monte Genevris (2536 m), Col Blegier (2381 m), Monte Blegier (2585 m), Colle Lauson (2497 m), Monte Gran Costa (2615 m), Testa dell’Assietta (2566 m), Colle dell’As- sietta (2472 m), Punta del Gran Serin (2640 m), Cima delle Vallette (2743 m), Cima Ciantiplagna (2849 m), Punta Frattière (2715 m), Monte Pintas (2543 m), (2176 m), Monte Pelvo (2770 m), Colle dell’Orsiera (2595 m), Monte Orsiera (2890 m) (fig. 2), Colle del Sabbione (2560 m), Punta Cristalliera (2801 m) (fig. 3), Monte Rocciavré (2778 m), Monte Robinet (2679 m), Colle Roussa (2017 m), Monte Bocciarda (2213 m) e Monte Uia (2168 m) – che separa la valle in oggetto dalla Val di Susa e dalla Val . Sul versante opposto si snoda, invece, la dorsale – lungo la quale si tro- vano il Colle della Valletta (2690 m), il Monte Pignerol (2876 m), il Bric Ghinivert (3031 m), il Colle del Beth (2775 m), la Punta del Beth (2986 m), il Colle dell’Arcano (2781 m), il Monte Ruetas (2935 m), il Colle del Pis (2613 m) (fig 4), il (3041 m) (fig. 5), il Colle dell’Al-

Fig. 2 - Il versante orientale del Monte Orsiera e il Lago Ciardonnet (30.VIII.1993).

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bergian (2713 m), il Monte Fea Nera (2946 m), il Bric Rosso (3026 m), il Truc Cialabrie (2936 m), il Becco dell’Aquila (2809 m), il Col Clapier (2010 m) e la Punta Midi (2210 m) – che costituisce la destra orografica dell’alta valle e la separa dalle Val Germanasca. Le estreme propaggini di tale dor- sale digradano sull’abitato di . Superato il solco del Tor- rente Germanasca, lungo il medesimo versante, la bassa valle è separata dalla Val Pellice dalla cresta formata dal Monte Gran Truc (2366 m), dal Colle della Vaccera (1461 m), dal Monte Castelletto (1512 m) e dalla Punta Rognosa (1325 m). Il Torrente Chisone, che dalle sue sorgenti in Val Troncea (fig. 6) as- sume inizialmente una direzione da Sud-Sudest verso Nord-Nordovest, nei pressi di devia bruscamente verso Nordest per poi dirigersi suc- cessivamente verso Sud-Est in corrispondenza dell’abitato di Usseaux, con- ferendo al solco vallivo una peculiare forma a uncino (fig. 1). Esso riceve le acque da numerosi affluenti dei quali il più importante, per estensione del bacino idrografico e per portata, è il Torrente Germanasca.

Litologia e morfologia

L’esame della Carta geologica d’Italia 1:100000 - Foglio n° 67 (Pine- rolo), Foglio n° 55 (Susa), Foglio n° 66 (Cesana Torinese) e Foglio n° 54 (Oulx) - consente di rilevare per il territorio in oggetto il seguente quadro litologico: La parte occidentale della valle, a monte dell’abitato di Fenestrelle, ap- partiene alla formazione mesozoica dei Calcescisti con Pietre Verdi (Zona Piemontese). Calcescisti e filladi sono i litotipi dominanti (figg. 4 e 5); la loro continuità è interrotta nella zona più a Ovest (in Val Troncea) da affio- ramenti di dolomie e di pietre verdi di ridotta estensione e a Nord-Est dall’importante falda ofiolitica dell’Orsiera-Rocciavré (metagabbri e prasi- niti associati a serpentiniti e serpentinoscisti) (figg. 2 e 3). La parte orientale, a valle di Fenestrelle, è modellata negli scisti cristal- lini della Zona Dora-Maira. Qui si osservano gneiss minuti psammitici e conglomerati del Complesso grafitico del Pinerolese (Carbonifero), contor- nati da gneiss occhiadini, gneiss granitoidi, gneiss minuti e micascisti. Sono inoltre presenti due importanti affioramenti di gneiss dioritici (sul versante sinistro a monte di Perosa Argentina e sul versante opposto tra e S. Germano Chisone). Le diverse matrici litologiche condizionano in modo marcato la geo- morfologia e le caratteristiche pedologiche del territorio. La cresta Orsiera- Cristalliera-Rocciavré, a causa della resistenza della prevalente matrice

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ofiolitica, è caratterizzata da una morfologia più aspra, costituita da una se- rie di rilievi rocciosi dirupati separati da conche, talora impervie, spesso in- gombre di estesi ammassi detritici grossolani (esito di paleofrane o di tra- sporto glaciale) (figg. 2, 3 e 7). Anche lungo i monti della bassa valle, in corrispondenza della compo- nente gneissica, non sono infrequenti affioramenti rocciosi di una certa consistenza la cui parziale disgregazione si è realizzata in litosuoli a tessi- tura ancora alquanto grossolana. Per contro, la morfologia più addolcita (fig. 4) che caratterizza l’alta valle è dovuta alla presenza diffusa dei calcescisti, litotipo più facilmente alterabile. Qui l’azione erosiva del ghiacciaio quaternario (fig. 8) e, poi, delle acque superficiali e della gravità è stata molto più efficace, tanto che la cresta della sinistra orografica nell’alta valle, tra il Monte Fraiteve e il Monte Pelvo, è caratterizzata da quote generalmente più basse rispetto al suo tratto vallivo medio.

Fig. 3 - Falde detritiche grossolane lungo il versante SW della Punta Cristalliera (23.VIII.2010).

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Aspetti climatici

Per il territorio in oggetto sono disponibili dati pluviometrici relativi a sette stazioni (Regione Piemonte, 1998). Dall’elaborazione di tali dati si ot- tiene il quadro riassuntivo della tabella 1 dalla quale risulta evidente la dra- stica riduzione del tasso di precipitazioni che si registra risalendo la valle. Nella bassa valle, più esposta alle correnti umide provenienti dalla pia- nura, si registra un clima relativamente più umido, caratterizzato da un tri- mestre estivo che raggiunge e supera i 300 mm; il vallone di Pramollo, che confina con la Val Pellice (che, notoriamente è interessata da apporti me- teorici nel complesso piuttosto elevati: cfr. Bisio, 2001, 2004; Bisio & Cro- cetta, 2012), presenta il tasso pluviometrico più elevato di tutta la valle. L’alta valle, invece, è caratterizzata da una tipica xericità intraalpina (particolarmente accentuata a Pragelato), favorita dalla conformazione par- ticolare dell’asse vallivo già prima descritta. Infatti, il drastico cambia-

Fig. 4 - Le due dorsali che delimitano l’alta valle, osservate dal Monte Morefreddo (18.VIII.2009) (In primo piano il Colle del Pis). Si noti come lungo i crinali la pra- teria alpina sia il paesaggio dominante (altre spiegazioni nel testo).

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Tabella 1

Precipitazioni Precipitazioni Stazione Quota Periodo medie annue medie trimestre mm estivo mm

S. Germano 486 m 1914-1975 1222 302 Chisone Pramollo 700 m 1923-1961 1261 275 Villar Perosa 590 m 1914-1986 1187 302

Perosa Argentina 640 m 1914-1986 1021 221 Roreto Chisone 876 m 1951-1986 1020 244 Fenestrelle 1200 m 1913-1986 940 208 Pragelato 1524 m 1915-1986 792 175

Fig. 5 - La piramide del Monte Albergian, modellata nei calce- scisti, vista dai laghi omonimi (18.VIII.1997).

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mento di direzione dell’asse stesso in corrispondenza della sua parte media (v. Inquadramento geografico) ostacola la risalita verso la testata delle cor- renti umide. Queste vanno a interessare soprattutto la dorsale dell’Orsiera- Rocciavré – che, per tale motivo, è spesso caratterizzata, durante l’estate, da un’elevata nebulosità (fig. 7) – e risparmiano, invece, l’alta valle, dove i fenomeni di condensazione sono meno frequenti. Inoltre, nonostante possa sembrare (cfr. fig. 1) che la direzione dall’asse dell’alta valle (in parti- colare della Val Troncea) esponga il suo versante destro agli afflussi di aria umida provenienti dai monti della vicina Val Pellice, tale tratto vallivo ne risente in minima parte, in quanto ben protetto da due alte dorsali. Sulla prima – quella che separa la Val Pellice dalla Val Germanasca – si va a sca- ricare una consistente parte degli apporti meteorici, tanto che, rispetto alla bassa Val Pellice, in quest’ultima il tasso medio annuo di precipitazioni ri- sulta già più basso di 200-300 mm (cfr. Bisio, 2007b). La seconda – che co- stituisce il confine tra la Val Germanasca e quella in oggetto – ne intercetta

Fig. 6 - Il Torrente Chisone in Val Troncea (24.VI.2009).

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un’ulteriore parte lasciando all’alta Val Chisone solo la “coda” di queste precipitazioni. Il regime pluviometrico (fig. 9), pur con medie mensili piuttosto diversi- ficate da stazione a stazione, è caratterizzato da due massimi nelle stagioni intermedie e due minimi in estate e in inverno. Il massimo primaverile (maggio in tutte le stazioni) prevale su quello autunnale (ottobre). Il mi- nimo assoluto è invernale (gennaio) in quasi tutte le stazioni. Fa eccezione solo l’alta valle (Pragelato) nella quale, invece, è estivo (luglio).

Aspetti vegetazionali

In Val Chisone le formazioni aperte (soprattutto prati da sfalcio) occu- pano prevalentemente i substrati alluvionali del fondovalle. I due versanti

Fig. 7 - La conca del Lago La Manica alla base della Punta Cristalliera (23.VIII.2010), diffusamente ricoperta da estesi ammassi detritici grossolani e fre- quentemente interessata da fenomeni di condensazione.

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invece, anche a causa del graduale abbandono delle attività agropastorali, sono caratterizzati da una copertura forestale e arbustiva più estesa la cui composizione, a grandi linee, rispecchia la consueta successione vegetazio- nale qui di seguito descritta. La fascia submontana (dall’imbocco della valle sino a 900-1100 m lungo il fondovalle e i pendii circostanti) è caratterizzata da un’ampia diffusione del castagno (Castanea sativa) con presenza qua e là di rovere (Quercus pe- traea). Inoltre, sono presenti boscaglie d’invasione formate da betulle (Be- tula pendula), frassini (Fraxinus excelsior) e noccioli (Corylus avellana). Boschi puri di faggio (Fagus sylvatica) popolano la fascia montana infe- riore (tra 1000-1200 m e 1400-1500 m) soprattutto nei valloni della bassa valle interessati da apporti meteorici più consistenti (come, ad esempio, nel vallone di Pramollo). La continuità di tali formazioni è interrotta da con-

Fig. 8 - L’alta valle dal Monte Ciantiplagna (15.VIII.2009). Si noti come l’origina- ria morfologia glaciale sia stata parzialmente modificata dalla successiva azione delle acque superficiali e da più recenti fenomeni gravitativi.

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sorzi misti di latifoglie costituiti soprattutto da aceri montani (Acer pseudo- platanus), da frassini e da tigli (Tilia cordata), con intrusioni di ciliegi (Pru- nus avium), di sorbi montani (Sorbus aria), di sorbi degli uccellatori (Sorbus aucuparia). Frequenti, anche in questa fascia, boschi di betulla e corileti. Nella fascia montana superiore a conifere (tra 1100-1400 m e 1700-1900 m) predomina il larice (Larix decidua). Lungo il versante sinistro più arido – oltre all’esposizione meridionale incidono il tasso relativamente basso di precipitazioni nell’alta valle e la natura tendenzialmente rocciosa del suolo – sono insediate pinete a Pinus silvestris. In limitati settori della valle sono presenti piccoli boschi di abete bianco (Abies alba) e di pino cembro (Pi- nus cembra). L’orizzonte subalpino è caratterizzato dalla presenza rodoreti e rodo- vaccinieti che compaiono già a quote relativamente basse tra i larici. Gli ontaneti ad Alnus viridis, che occupano prevalentemente il versante destro meno esposto, presentano coperture significative soprattutto nel vallone di Pramollo, nel vallone dell’Albergian e in Val Troncea. Negli orizzonti alpino e altoalpino (sopra i 1800-2000 m) la colonizza- zione dei pendii da parte delle praterie è molto condizionata delle caratte- ristiche dei substrati. La resistenza all’alterazione delle matrici litologiche della bassa e media valle (in particolare le ofioliti dell’Orsiera-Rocciavré e, a seguire verso Est, gneiss minuti, occhiadini e granitoidi, graniti e dioriti) favorisce, infatti, la presenza diffusa di affioramenti rocciosi e ammassi de- tritici grossolani (fig. 7) che iniziano a interrompere la continuità delle for- mazioni aperte già a quote relativamente basse. Coperture molto più conti- nue (fig. 4) si osservano, invece, nella parte occidentale della valle. Qui i

Fig. 9 - Re- gime pluvio- metrico della Val Chisone.

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substrati – che si originano dai calcescisti e dalle filladi, litotipi più facil- mente disgregabili – presentano un grado evolutivo più avanzato, che con- sente alle fitocenosi erbacee di risalire le pendici a colonizzare i crinali e le vette sino a quote piuttosto elevate (figg. 4 e 5). Qualunque sia la matrice litologica, si tratta comunque di ambienti ca- ratterizzati da un vasto mosaico vegetazionale dovuto alla diversa durata della copertura nivale, sia per la diversa esposizione, sia per il diverso accu- mulo di masse nevose a causa del vento o della caduta di valanghe. Nelle vallette meno esposte, dove la neve permane più lungamente, tendono ad affermarsi associazioni vegetali che si avvantaggiano dei prolungati apporti idrici di fusione quali, ad esempio, le tipiche formazioni a salici nani (Salix retusa e Salix reticulata su suoli carbonatici, Salix herbacea sui litotipi sili- cei) (fig. 10). Tali vallette sono anche i biotopi nei quali spesso i Carabidi orofili fanno registrare una fenologia che tende a prolungarsi sino alla fine dell’estate.

Fig. 10 - Le rocce montonate e i massi erratici del “verrou” del Lago Ciardonnet (24.VIII.2011). Alla base formazioni a Salix herbacea, sede di popolazioni a feno- logia prolungata di Pterostichus planiusculus.

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ELENCO DELLE SPECIE

Per la nomenclatura delle specie e per l’attribuzione del rispettivo coro- tipo a ciascuna di esse si è fatto riferimento alla recente Checklist dei Cara- bidi italiani elaborata da Vigna Taglianti (2005). Sono segnalate con un asterisco le entità che, pur presenti nell’elenco delle specie delle Alpi Occidentali di Casale & Vigna Taglianti (1993), non erano note delle Alpi Cozie dopo la pubblicazione di lavori faunistici ri- guardanti valli e aree protette di questo settore alpino (Allegro & Viterbi, 2010; Bisio, 2001, 2004, 2007b, 2010; Bisio & Crocetta, 2012; Bisio & Giuntelli, 2008, 2011). Vengono, inoltre, indicate con due asterischi le entità nuove per le Alpi Occidentali, cioè assenti nell’elenco fornito da Casale & Vigna Taglianti (1993) e nei successivi elenchi di specie presenti in lavori a carattere fauni- stico riguardanti valli e aree protette dell’arco alpino occidentale (Allegro & Bisio, 2007; Allegro & Chiarabaglio, 2008; Allegro & Viterbi, 2009, 2010; Allegro et al., 2011a, 2011b; Bisio, 2001, 2003, 2004, 2006, 2007b, 2010, 2012; Bisio & Giuntelli, 2006, 2008, 2011; Bisio & Crocetta, 2012; Bisio et al., in stampa; F. Giachino & P. M. Giachino, 2009).

1. Aptinus alpinus Dejean & Boisduval, 1829 Faetto (Pramollo) m 1050! Sangle (Pramollo) m 1135! Chasteiran (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500-1600! La Cleo (Villaretto) m 1167! Villaretto m 1100! Fenestrelle (Magistretti, 1965). Corotipo: SW-Alpino (ALSW).

2. Brachinus (Brachinus) elegans Chaudoir, 1842 S. Secondo di Pinerolo m 400 (Bisio, 2011); Porte m 450 (Bisio, 2011); S. Germano Chisone m 500 (Bisio, 2011); Perosa Argentina m 700 (Bisio, 2011). Corotipo: Mediterraneo (MED).

3. Brachinus (Brachynidius) explodens Duftschmid, 1812 S. Secondo di Pinerolo m 400 (Bisio, 2011); S. Germano Chisone m 500 (Bisio, 2011). Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE).

4. Brachinus (Brachynidius) glabratus Latreille & Dejean, 1824 Porte m 450 (Bisio, 2011); Inverso m 550 (Bisio, 2011); Perosa Argentina m 700 (Bisio, 2011); Serre Moretto (Vallone del Gran Dubbione, Pinasca) m 1000-1200 (Bi- sio, 2011). Corotipo: S-Europeo (SEU).

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5. Brachinus (Brachynidius) sclopeta (Fabricius, 1792) S. Secondo di Pinerolo m 400 (Bisio, 2011). Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM).

6. Omophron limbatum (Fabricius, 1776) Villar Perosa m 500, 1 es. 17.VIII.2007! O. limbatum, specie che predilige greti sabbioso-limosi, nelle valli dell’arco alpino oc- cidentale è sempre sporadica e localizzata. Oltre che della valle in oggetto, essa è nota della Val Maira (Bisio & Giuntelli, 2011), della Val Sangone (dati inediti), delle Valli di Lanzo (Bisio & Giuntelli, 2006) e della Val d’Ayas (Magistretti, 1965). Corotipo: Paleartico (PAL).

7. Cicindela (Cicindela) campestris campestris Linné 1758 S. Germano Chisone m 500! Villaret (Magistretti, 1965); Colle del Beth (Val Troncea) m 2500! Alpe Brun (Villardamont, Pragelato) m 2000-2100! Monte Genevris (Magistretti, 1965); Cerogne (Vallone Assietta, Pourrières) m 1740! Usseaux m 1500! Alpe “Montagne d’Usseaux” m 1600! Pian dell’Alpe (Usseaux) m 2000! Prà Catinat m 2000! Pinasca m 700! Serre Moretto (Vallone del Gran Dubbione, Pinasca) m 1000-1200! Corotipo: Paleartico (PAL).

8. Cicindela (Cicindela) gallica Brullé 1834 Fenestrelle (Magistretti, 1965); Pragelato (Magistretti, 1965); Colle dell’Albergian (Magistretti, 1965); ibidem a m 2500-2700! Monte Morefreddo (Val Troncea) m 2400- 2769! Colle del Beth (Val Troncea) m 2500-2800! Sorgenti del Chisone (Val Troncea) m 2400! Sestrière (Magistretti, 1965); Col Basset (Sestrière) m 2400! Monte Genevris (Magi- stretti, 1965); ibidem a 2400-2500! Alpe Brun (Villardamont, Pragelato) m 2000-2100! Colle Blegier (Pragelato) m 2100-2300! Colle dell’Assietta m 2400! Monte Ciantiplagna m 2600-2800! Colle delle Finestre (Magistretti, 1965); ibidem a m 2000! Alpe Ciardonnet (Monte Orsiera) m 2200! Rifugio Selleries (Villaretto) m 2100! Lago La Manica (Punta Cristalliera versante SW, Villaretto) m 2300-2400! Corotipo: Centroeuropeo (CEU).

9. Cicindela (Cicindela) hybrida transversalis Dejean in Latreille & Dejean 1822 Souchères Basses (Pragelato) m 1450 (Busato, com. pers., 2011); Granges (Pragelato) m 1550! Val Troncea m 1600-1700! C. hybrida è una entità che popola le rive dei corsi d’acqua caratterizzate dalla pre- senza prevalente di sedimenti sabbioso-ghiaiosi. Come altre Cicindelinae, è da considerarsi (sensu Cassola, 1998) un indicatore biologico dello stato di conservazione dei biotopi nei quali è infeudata. In un precedente lavoro (Bisio & Giuntelli, 2011) veniva segnalata la scomparsa delle popolazioni della specie che, ancora alla fine degli anni settanta, si osser- vavano abbondanti lungo il greto del Torrente Chisone a monte della frazione Granges di Pragelato. Tale scomparsa è quasi sicuramente conseguenza degli intensi interventi di ri- maneggiamento ripetutamente subiti dall’asta fluviale che ne hanno compromesso la so- pravvivenza degli stadi larvali. Con eccessivo pessimismo veniva inoltre ipotizzato che la specie limitasse ormai la sua presenza al solo Parco della Val Troncea. Recentemente, Bu-

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sato (com. pers., 2011) mi ha comunicato l’esistenza di popolazioni ancora molto abbon- danti nella prima stazione sopra citata che si trova più a valle della zona maggiormente in- teressata dal disturbo antropico. Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE).

10. Calosoma sycophanta (Linné, 1758) Granges (Pragelato) m 1550, 1 es. VIII.1967! Corotipo: Paleartico (PAL).

11. Carabus (Carabus) granulatus interstitialis Duftschmid,1812 Rue (Pramollo) m 600! Villar Perosa m 500! Stagno a valle di m 550! Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE).

12. Carabus (Archicarabus) monticola Dejean, 1826 Rue (Pramollo) m 600! Feugiorno-Crosasso (Pramollo) m 800-900! Sangle (Pramollo) m 1135! Ruata (Pramollo) m 1200! Inverso Pinasca m 550! Castel del Bosco (Roure) m 800! Chasteiran (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500-1600! La Cleo (Villaretto) m 1167! Monte Albergian (Breuning, 1932-1936: sub roccai; Magistretti, 1965: sub roccai). Corotipo: W-Alpino (ALPW).

13. Carabus (Mesocarabus) problematicus inflatus Kraatz, 1878 Fenestrelle (Magistretti, 1965: sub della beffai); ibidem a m 1150 (Casale et al., 2006); Pragelato m 1400 (Casale et al., 2006); ibidem a m 1500! Villardamont (Pragelato) m 1750-1900! Pian dell’Alpe (Usseaux) m 2000! Colle Orsiera (Breuning, 1932-1936: sub della beffai); Prà Catinat-Colle dell’Orsiera m 1600-2600 (Allegro & Viterbi, 2010); ibidem a m 2000-2100! Corotipo: Europeo (EUR).

14. Carabus (Orinocarabus) baudii stecki Born 1902 Monte Morefreddo (Val Troncea) (Rastelli et al., 2006). Corotipo: SW-Alpino (ALSW).

15. Carabus (Orinocarabus) fairmairei fenestrellanus Beuthin, 1899 Col Clapier (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) (Breuning, 1932-1936: sub cenisius fe- nestrellanus); ibidem a m 2000! Laghi dell’Albergian (Laux) m 2500 (Bisio, 2000: sub ceni- sius fenestrellanus); Colle dell’Albergian (Laux) m 2700 (Bisio, 2000: sub cenisius fenestrel- lanus); Monte Albergian (Breuning, 1932-1936; Magistretti, 1965); Colle del Pis (Breuning, 1932-1936; Magistretti, 1965); Monte Morefreddo (Val Troncea) (Rastelli et al., 2006); vetta del Monte Morefreddo (Val Troncea) m 2769! Lago Fauri (Val Troncea) m 2500 (Bi- sio, 2000: sub cenisius fenestrellanus); sorgenti del Chisone (Val Troncea) m 2300! Monte Alpette (Sestrières) m 2200 (Bisio, 2000: sub cenisius fenestrellanus); Sestrière (Magistretti, 1965); Monte Fraiteve (Sestrières) m 2200 (Bisio, 2000: sub cenisius fenestrellanus); Col Basset (Sestrière) m 2400 (Bisio, 2000: sub cenisius fenestrellanus); Monte Assietta (Prage- lato) m 2500! Colle dell’Assietta (Magistretti, 1965); ibidem a m 2500 (Bisio, 2000: sub ce- nisius fenestrellanus); Monte Ciantiplagna m 2600-2800! Colle delle Finestre (loc. typ.);

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ibidem a m 2000-2100 (Bisio, 2000: sub cenisius fenestrellanus); Prà Catinat-Colle dell’Or- siera m 1600-2600 (Allegro & Viterbi, 2010); Colle dell’Orsiera (Breuning, 1932-1936; Ma- gistretti, 1965); ibidem a m 2500 (Bisio, 2000: sub cenisius fenestrellanus); Bergerie Jou- glard (Monte Orsiera) m 2000 (Bisio, 2000: sub cenisius fenestrellanus); Lago Ciardonnet (Monte Orsiera) m 2500-2600 (Bisio, 2000: sub cenisius fenestrellanus); Rifugio Selleries (Villaretto) m 2100! Punta Cristalliera versante SW (Villaretto) m 2400-2500! Corotipo: W-Alpino (ALPW).

16. Carabus (Oreocarabus2) glabratus latior Born, 1895 Rue (Pramollo) m 600! Colle Orsiera (Magistretti, 1965); Serre Moretto (Vallone del Gran Dubbione, Pinasca) m 1000-1200! Corotipo: Europeo (EUR).

17. Carabus (Tomocarabus) convexus convexus Fabricius, 1775 “Val Chisone” (Breuning, 1932-1936); Vallone dell’Albergian (Breuning, 1932-1936); ibidem a m 1600-1700! Base del Monte Albergian (Casale et al., 2006); Granges (Prage- lato) m 1550! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE).

18. Carabus (Chaetocarabus) intricatus Linné 1758 Porte m 450! S. Germano Chisone m 500! Rue (Pramollo) m 600! Sangle (Pramollo) m 1135! Granges (Pragelato) m 1550! Corotipo: Europeo (EUR)

19. Carabus (Platycarabus) depressus depressus Bonelli, 1811 Sangle (Pramollo) m 1135! Chasteiran (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500- 1600! Fenestrelle (Magistretti, 1965); ibidem a m 1150 (Casale et al., 2006); Vallone dell’Albergian m 1600-1700! Colle dell’Albergian (Magistretti, 1965); Sestrière (Casale et al., 2006); Pourrières (Usseaux) m 1400! Colle del Sestrière m 2100 (Casale et al., 2006); Villardamont (Pragelato) m 1750-1900! Grand Puy (Pragelato) m 1800! Colle delle Fine- stre (Magistretti, 1968); Prà Catinat-Colle dell’Orsiera m 1600-2600 (Allegro & Viterbi, 2010); Seilleraut (Villaretto) m 1500-1600! Punta Cristalliera versante SW (Villaretto) m 2400-2500! Corotipo: Centroeuropeo (CEU).

20. Carabus (Platycarabus) cychroides Baudi di Selve, 1860 Colle dell’Albergian (Breuning, 1932-1936); Monte Albergian (loc. typ.); ibidem sul versante settentrionale a m 1800-2400 (Casale et al., 1982); Laghetti e Rifugio Monte Al- bergian m 2000-2300 (Casale et al., 2006); Colle dell’Arcano (Val Troncea) (Rastelli et al., 2006); Monte Morefreddo (Val Troncea) (Rastelli et al., 2006). C. cycrhoides è uno stenoendemita delle Alpi Cozie ad areale molto ristretto che oc- cupa le dorsali che delimitano la valle in oggetto. Peraltro, lungo la sinistra orografica le sue popolazioni, occupano prevalentemente il versante della Val di Susa (di conseguenza,

2 La specie è stata recentemente inclusa da Deuve (2004) nel subg. Pachystus.

197 I Coleotteri Carabidi della Val Chisone (Alpi Cozie) (Coleoptera Carabidae)

non vengono, segnalate nel presente lavoro). Criofilo e perinivale, popola le conche forte- mente impregnate di umidità, dove compare molto precocemente al primo fondere delle nevi (Casale et al., 1982). A causa delle fenologia precoce e molto contratta, per lungo tempo si è ritenuto avesse una distribuzione quasi puntiforme; le nuove stazioni segnalate da Rastelli et al. (2006), merito delle ricerche di Cavazzuti, ne ampliano invece l’areale verso Ovest. La specie presenta una dieta specializzata a spese di una piccola chiocciola al- pina, Chilostoma glaciale (Férussac, 1832) (Sturani, 1962; Magistretti, 1965; Allegro & Vi- terbi, 2010). Corotipo: W-Alpino (ALPW).

21. Carabus (Megodontus) germarii fiorii Born, 1901 “Val Chisone” (Breuning, 1932-1936); Villaretto m 1000! Grand Puy (Pragelato) m 1800! Traverses (Pragelato) (Casale et al., 2006). Corotipo: S-Europeo (SEU).

22. Carabus (Procrustes) coriaceus Linné, 1758 “Val Chisone” (Magistretti, 1965). Corotipo: Europeo (EUR).

23. Cychrus italicus Bonelli, 1810 Rue (Pramollo) m 600! Corotipo: Alpino-Appenninico (ALAP).

24. Cychrus caraboides caraboides (Linné, 1758) Chasteiran (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500-1600, 1 es. 24.V.2010, 1 es. 20.IX.2010! Corotipo: Europeo (EUR).

25. Cychrus attenuatus attenuatus (Fabricius, 1792) Sangle (Pramollo) m 1135! Villaretto m 1000! Vallone dell’Albergian m 1800! Serre Moretto (Vallone del Gran Dubbione, Pinasca) m 1000-1200! Corotipo: Centroeuropeo (CEU).

26. Leistus (Leistus) ferrugineus (Linné, 1758) Chasteiran (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500-1600, 1 es. 24.V.2010, 1 es. 20.IX.2010! Granges (Pragelato) m 1550, 1 es. VII.1967! Sestrière (Magistretti, 1965). Lungo il versante italiano delle Alpi Occidentali L. ferrugineus presenta una distribu- zione piuttosto discontinua. Apparentemente molto rara in alcuni settori alpini – ad esem- pio, nelle Alpi Graie (cfr. Magistretti, 1965; Bisio, 2003, 2012; Bisio & Giuntelli, 2006) –, nelle Alpi Cozie è invece nota di tutte le valli comprese tra la Val Grana e la Val Sangone (Bisio, 2001, 2004, 2007b, 2010; Bisio & Giuntelli, 2008, 2011; Bisio & Crocetta, 2012; dati inediti), anche se i reperti sono quasi sempre poco numerosi. Corotipo: Europeo (EUR).

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27. Leistus (Leistus) fulvibarbis fulvibarbis Dejean, 1826 S. Germano Chisone m 500, 5 es. 20.X.2008! Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM).

28. Leistus (Leistus) nitidus (Duftschmid, 1812) Monte Gran Truc (Vallone di Pramollo) m 2000, 1 es. 10.VI.1995! Colle delle Finestre (Magistretti, 1965); Corotipo: Centroeuropeo (CEU).

29. Nebria (Nebria) brevicollis (Fabricius, 1792) Porte m 450! S. Germano Chisone m 500! Corotipo: Turanico-Europeo (TUE).

30. Nebria (Nebriola) laticollis laticollis Dejean, 1826 Colle dell’Albergian (Jeannel, 1941; Magistretti, 1965: sub morula); Vallone dell’Al- bergian (Laux) m 1900 (Bisio, 1999); Monte Albergian (Souchères Basses, Pragelato) m 1700 (Bisio, 1986, 1999); Grange (Pragelato) m 1600 (Bisio, 1999); Sorgenti del Chisone (Val Troncea) m 2400! Sestrière (Magistretti, 1965: sub morula); Col Basset (Sestrière) m 2300-2400! Colle dell’Assietta m 2300 (Bisio, 1999); Alpe Jouglard (Monte Orsiera) m 2100 (Bisio, 1999). Corotipo: W-Alpino (ALPW).

31. Nebria (Boreonebria) rufescens rufescens (Stroem, 1768) Fenestrelle m 1000! Vallone dell’Albergian m 1600-1700! Pragelato (Magistretti, 1965); ibidem a m 1500! Borgata Sestrière m 1840! Sestrière (Magistretti, 1965); Cerogne (Vallone Assietta, Pourrières) m 1900! Colle delle Finestre (Magistretti, 1965); Corotipo: Oloartico (OLA).

32. Nebria (Eunebria) jockischii jockischii Sturm, 1815 Fenestrelle m 1000! Vallone dell’Albergian m 1600-1700! Monte Albergian (Laux) m 2000! Granges (Pragelato) m 1550! Sestrière (Magistretti, 1965); Grand Puy (Pragelato) m 1800! Corotipo: Centroeuropeo (CEU).

33. Nebria (Eunebria) picicornis picicornis (Fabricius, 1792) Porte m 450! S. Germano Chisone m 500! Rue (Pramollo) m 600! Perosa Argentina m 700! Balma (Roure) m 850! Villaretto m 1000! Mentoulles (Fenestrelle) m 1050! Fenestelle m 1160! Granges (Pragelato) m 1550! Borgata Sestrière m 1840! Corotipo: Europeo (EUR).

34. Oreonebria (Oreonebria) ligurica (K. Daniel, 1903) Dintorni di Fenestrelle m 2000 (Bisio, 2008); Colle dell’Albergian (K. Daniel, 1903); Laghi dell’Albergian (Laux) m 2600 (Bisio, 2008); vetta del Monte Morefreddo (Val Tron- cea) m 2769! Sorgenti del Chisone (Val Troncea) m 2400 (Bisio, 2008); Colle Fauri (Val

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Troncea) m 2500 (Bisio, 2008); Sestrière (K. Daniel, 1903); Monte Ciantiplagna m 2600- 2800! Prà Catinat-Colle dell’Orsiera m 1600-2600 (Allegro & Viterbi, 2010). Corotipo: SW-Alpino (ALSW).

35. Oreonebria (Oreonebria) castanea castanea (Bonelli, 1810) Dintorni di Fenestrelle m 2000 (Bisio, 2008); dintorni Sestrière m 2100 (Bisio, 2008). Corotipo: Centroeuropeo (CEU).

36. Oreonebria (Oreonebria) angusticollis 3 (Bonelli, 1810) Laghi dell’Albergian (Laux) m 2500 (Bisio, 2007a); Colle dell’Albergian (Magistretti, 1965); ibidem a m 2700 (Bisio, 2007a); Colle Fauri (Val Troncea) m 2500 (Bisio, 2007a). Corotipo: W-Alpino (ALPW).

37. Oreonebria (Nebriorites) gagates (Bonelli, 1810) Fenestrelle (Bänninger, 1924: sub pedemontana); Monte Albergian (Souchères Basses, Pragelato) m 1700 (Bisio, 1986). Corotipo: W-Alpino (ALPW).

38. Notiophilus palustris (Duftschmid, 1812) Stagno a valle di Inverso Pinasca m 550! Seletta (Vallone Garnier, Roure) m 1300! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE).

39. Notiophilus biguttatus (Fabricius, 1779) Sangle (Pramollo) m 1135! La Cleo (Villaretto) m 1167! Chasteiran (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500-1600! Vallone dell’Albergian m 1600-1700! Pragelato (Magi- stretti, 1965); Sestrière (Magistretti, 1965); Colle delle Finestre (Magistretti, 1965); Prà Ca- tinat-Colle dell’Orsiera m 1600-2600 (Allegro & Viterbi, 2010). Corotipo: Oloartico (OLA).

*40. Notiophilus substriatus G. R. Waterhouse, 1833 Porte m 450, 1 es. 6.IV.2009, 1 es. 12.X.2009! Specie nuova per le Alpi Cozie, già nota delle Graie (Bisio & Giuntelli, 2006). Corotipo: Europeo (EUR).

41. Clivina fossor (Linné, 1758) Stagno a valle di Inverso Pinasca m 550! Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE).

42. Clivina (Clivina) collaris (Herbst, 1784) S. Secondo di Pinerolo m 400! Sestrière (Magistretti, 1965). Corotipo: Turanico-Europeo (TUE).

3 Sensu Bisio (2007).

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43. Trechus fairmairei Pandellé, 1867 Seletta (Vallone Garnier, Roure) m 1400, 2 es. 20.III.2008, 1 es. 10.IV.2010! Villaretto m 1100, 1 es. 21.IV.2011! Corotipo: Alpino-Appenninico (ALAP).

44. Trechus quadristriatus (Schrank, 1781) S. Secondo di Pinerolo m 400! Porte m 450! Sestrière (Magistretti, 1965); Prà Catinat- Colle dell’Orsiera m 1600-2600 (Allegro & Viterbi, 2010). Corotipo: Turanico-Europeo-Mediterraneo (TEM).

45. Trechus (Trechus) putzeysii Pandellé, 1867 Pramollo (Casale et al., 2006); Sangle (Pramollo) m 1135! Chasteiran (Vallone Bour- cet, Roreto Chisone) m 1500-1600! Corotipo: SW-Alpino (ALSW).

46. Trechus (Trechus) modestus Putzeys, 1874 Pramollo (Facchini & Sciaky, 2002); Inverso Pinasca m 550! T. modestus è un elemento appartenente al gruppo di Trechus obtusiusculus, linea bal- canico-appenninica di apparente origine gondwaniana o paleo-mediterranea (Casale & Vi- gna Taglianti, 1993). Endemita delle Alpi Occidentali diffuso dalle Cozie settentrionali alle Prealpi del Biellese, questa entità risulta piuttosto comune e diffusa in buona parte del suo areale (cfr. Magistretti, 1965; Focarile, 1975; Bisio, 2003, 2012; Bisio & Giuntelli, 2006; F. Giachino & P. M. Giachino, 2009). A Sud del solco della Val di Susa, invece, pare pre- sente con popolazioni puntiformi e isolate: oltre a quelle sopra citate, ne è nota soltanto un’altra di una stazione della confinante Valle Angrogna (Val Pellice) (Bisio, 2001). Tale stazione rappresenta il limite meridionale attualmente noto della specie. Corotipo: W-Alpino (ALPW).

47. Scotodipnus alpinus alpinus Baudi di Selve, 1871 Sangle (Pramollo) m 1300! Mentoulles (Fenestrelle) m 1050! Corotipo: SW-Alpino (ALSW).

48. Tachyura (Tachyura) sexstriata (Duftschmid, 1812) S. Secondo di Pinerolo m 400! Porte m 450! S. Germano Chisone m 500! Villaretto m 1000! Corotipo: Europeo (EUR).

49. Ocys quinquestriatus (Gyllenhal, 1810) Seletta (Vallone Garnier, Roure) m 1400, 1 es. 8.IV.2004 (Bisio, 2009a); Chasteiran (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500-1600, 2 es. 20.IX.2010! Val Troncea (Rastelli et al., 2006). Corotipo: Europeo (EUR).

201 I Coleotteri Carabidi della Val Chisone (Alpi Cozie) (Coleoptera Carabidae)

50. Asaphidion caraboides caraboides (Scrank, 1781) Villaretto m 1000! Pourrières (Usseaux) m 1400! Corotipo: Centroeuropeo (CEU) 4.

51. Asaphidion flavipes (Linné, 1761) Fenestelle m 1160! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE).

52. Metallina (Chlorodium) pygmaea (Fabricius, 1792) “Val Chisone” (Magistretti, 1965); Mentoulles (Fenestrelle) m 1050! La presenza in Val Chisone di questa specie ripicola – che, di norma, è maggiormente diffusa in pianura – è probabilmente favorita dalla granulometria fine di lunghi tratti del greto del torrente principale. Corotipo: Europeo (EUR).

53. Metallina (Metallina) lampros (Herbst, 1784 Sangle (Pramollo) m 1135! Ruata (Pramollo) m 1200! Stagno a valle di Inverso Pina- sca m 550! Perosa Argentina m 700! La Cleo (Villaretto) m 1167! Chasteiran (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500-1600! Col Basset (Sestrière) m 2300-2400! Pourrières (Usseaux) m 1400! Grand Puy (Pragelato) m 1800! Cerogne (Vallone Assietta, Pourrières) m 1740! Pian dell’Alpe (Usseaux) m 1900! Colle delle Finestre (Magistretti, 1965); Corotipo: Paleartico (PAL).

54. Princidium (Princidium) punctulatum (Drapiez, 1821) S. Secondo di Pinerolo m 400! Corotipo: Centroasiatico-Europeo-Mediterraneo (CEM).

55. Princidium (Testedium) bipunctatum nivale (Dejean, 1831) Lago Fauri (Val Troncea) (Bisio, 2009c); Sestrière (Magistretti, 1965: sub Bembidion); Col Basset (Sestrière) m 2300-2400 (Bisio, 2009c). Corotipo: W-Paleartico (WPA) 5.

56. Emphanes (Emphanes) azurescens (Dalla Torre, 1877) Villar Perosa m 500! Corotipo: Europeo (EUR).

57. Bembidion quadrimaculatum (Linné, 1761) S. Secondo di Pinerolo m 400! Porte m 450! Corotipo: Oloartico (OLA).

4 Sensu Vigna Taglianti (com. pers., 2011). 5 Sensu Vigna Taglianti (com. pers., 2011).

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58. Ocydromus (Bembidionetolytzkia) tibialis (Duftschmid, 1812) S. Secondo di Pinerolo m 400! Porte m 450! S. Germano Chisone m 500! Rue (Pra- mollo) m 600! Perosa Argentina m 700! Selvaggio (Meano) m 750! La Cleo (Villaretto) m 1167! Mentoulles (Fenestrelle) m 1050! Vallone dell’Albergian m 1600-1700! Val Troncea (fondovalle) m 1700! Borgata Sestrière m 1840! Cerogne (Vallone Assietta, Pourrières) m 1740! Serre Moretto (Vallone del Gran Dubbione, Pinasca) m 1000-1200! Corotipo: Europeo (EUR).

59. Ocydromus (Bembidionetolitzkya) geniculatus (Heer, 1837) Rue (Pramollo) m 600! Selvaggio (Meano) m 750! La Cleo (Villaretto) m 1167! Cha- steiran (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500-1600! Mentoulles (Fenestrelle) m 1050! Fenestrelle m 1160! Vallone dell’Albergian m 1600-1700! Val Troncea (fondovalle) m 1700! Borgata Sestrière m 1840! Col Basset (Sestrière) m 2300-2400! Villardamont (Prage- lato) m 1750-1900! Alpe Brun (Villardamont, Pragelato) m 2000-2100! Grand Puy (Prage- lato) m 1800! Cerogne (Vallone Assietta, Pourrières) m 1740! Serre Moretto (Vallone del Gran Dubbione, Pinasca) m 1000-1200! Corotipo: Europeo (EUR).

60. Ocydromus (Bembidionetolitzkya) penninus (Netolitzky, 1918) Fenestrelle (Allegro, 2000); Vallone dell’Albergian m 1600-1700, 6 es. 4.VI.2007 (Bisio, 2009a); Val Troncea m 1700 (fondovalle), 1 es. 10.VII.2001 (Bisio, 2009a); Colle delle Fine- stre m 2000, 1 es. 20.V.1978 (Bisio, 2009a). Corotipo: W-Alpino (ALPW).

61. Ocydromus (Bembidionetolitzkya) complanatus (Heer, 1837) Pourrières (Usseaux) m 1400! Granges (Pragelato) m 1550! Val Troncea (fondovalle) m 1700! Corotipo: Centroeuropeo (CEU).

62. Ocydromus (Bembidionetolitzkya) longipes (K. Daniel, 1902) Val Troncea (fondovalle) m 1700, 1 es. 12.V.2002 (Bisio, 2009a). Corotipo: Centroeuropeo (CEU).

63. Ocydromus (Bembidionetolitzkya) conformis (Dejean, 1831) Granges (Pragelato) m 1550! Corotipo: Centroeuropeo (CEU).

64. Ocydromus (Bembidionetolitzkya) ascendens (K. Daniel, 1902) S. Secondo di Pinerolo m 400! Selvaggio (Meano) m 750! Villaretto m 1000! Fene- strelle (Magistretti, 1965: sub Bembidion egregium); ibidem a m 1000! Pourrières (Usseaux) m 1400! Corotipo: Centroeuropeo (CEU).

65. Ocydromus (Bembidionetolitzkya) varicolor (Fabricius, 1803) S. Secondo di Pinerolo m 400! Porte m 450! Rue (Pramollo) m 600! Villar Perosa m

203 I Coleotteri Carabidi della Val Chisone (Alpi Cozie) (Coleoptera Carabidae)

500! Perosa Argentina m 700! Selvaggio (Meano) m 750! Villaretto m 1000! La Cleo (Vil- laretto) m 1167! Mentoulles (Fenestrelle) m 1050! Vallone dell’Albergian m 1600-1700! Pourrières (Usseaux) m 1400! Val Troncea (fondovalle) m 1700! Sestrière (Magistretti, 1965: sub Bembidion tricolor). Corotipo: Europeo (EUR).

66. Ocydromus (Peryphiolus) monticola (Sturm, 1825) S. Secondo di Pinerolo m 400 (Bisio, 2009a); Porte m 450 (Bisio, 2009a); Rue (Pra- mollo) m 600 (Bisio, 2009a); Perosa Argentina m 700 (Bisio, 2009a); Villaretto m 1000 (Bi- sio, 2009a); Mentoulles (Fenestrelle) m 1050 (Bisio, 2009a). Corotipo: Europeo (EUR).

67. Ocydromus (Euperyphus) testaceus (Duftschmid, 1812) S. Secondo di Pinerolo m 400! Porte m 450! S. Germano Chisone m 500! Villar Perosa m 500! Perosa Argentina m 700! Selvaggio (Meano) m 750! Villaretto m 1000! Di norma, nelle valli delll’arco alpino occidentale O. testaceus si rinviene solo a quote relativamente basse, nei tratti di torrente più prossimi all’imbocco. La sua presenza, piut- tosto inusuale, in una stazione a 1000 m di quota è probabilmente favorita dalla granulo- metria fine di lunghi tratti del greto del Torrente Chisone. Corotipo: Europeo (EUR).

68. Ocydromus (Ocydromus) decorus (Panzer, 1799) S. Secondo di Pinerolo m 400! Rue (Pramollo) m 600! S. Germano Chisone m 500! Villar Perosa m 500! Perosa Argentina m 700! Selvaggio (Meano) m 750! Mentoulles (Fe- nestrelle) m 1050! Serre Moretto (Vallone del Gran Dubbione, Pinasca) m 1000-1200! Corotipo: Centroasiatico-Europeo (CAE).

69. Ocydromus (Ocyturanes) incognitus (G. Müller, 1931) Chasteiran (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500-1600! Vallone dell’Albergian m 1600-1700! Sestrière (Magistretti, 1965: sub Bembidion); Col Basset (Sestrière) m 2300- 2400! Colle Blegier (Pragelato) m 2100-2300! Corotipo: Centroeuropeo (CEU).

70. Ocydromus (Peryphanes) deletus (Audinet-Serville, 1821) Chasteiran (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500-1600! Alpe Chaulières (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1800-1850! La Cleo (Villaretto) m 1167! Sestrière (Magi- stretti, 1965: sub Bembidion nitidulus); Col Basset (Sestrière) m 2300-2400! Corotipo: Europeo (EUR).

71. Ocydromus (Peryphanes) pallidicornis (G. Müller, 1921) Chasteiran (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500-1600! Corotipo: W-Alpino (ALPW).

72. Ocydromus (Asioperyphus) lunatus (Duftschmid, 1812) Sestrière (Magistretti, 1965: sub Bembidion). Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE).

204 Rivista piemontese di Storia naturale, 34, 2013: 181-238 ISSN 1121-1423

73. Ocydromus (Peryphus) bualei 6 (Jacquelin du Val, 1852) Porte m 450! S. Germano Chisone m 500! La Cleo (Villaretto) m 1167! Mentoulles (Fenestrelle) m 1050! Pourrières (Usseaux) m 1400! Pragelato (Magistretti, 1965: sub Bem- bidion andreae); ibidem a m 1500! Sestrière (Magistretti, 1965: sub Bembidion andreae; Schatzmayr, 1940: sub Bembidion andreae). Corotipo: Europeo (EUR) 7.

74. Ocydromus (Peryphus) femoratus (Sturm, 1825) S. Germano Chisone m 500! Villar Perosa m 500! Sestrière (Magistretti, 1965: sub Bembidion). Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE).

75. Ocydromus (Peryphus) tetracolus (Say, 1823) S. Secondo di Pinerolo m 400! S. Germano Chisone m 500! Villar Perosa m 500! Pe- rosa Argentina m 700! La Cleo (Villaretto) m 1167! Mentoulles (Fenestrelle) m 1050! Pourrières (Usseaux) m 1400! Sestrière (Magistretti, 1965: sub Bembidion ustulatum); Ce- rogne (Vallone Assietta, Pourrières) m 1740! Corotipo: Paleartico (PAL).

76. Ocydromus (Testediolum) glacialis (Heer, 1837) Lago Fauri (Val Troncea) (Bisio, 2009c); Monte Ciantiplagna m 2700-2750 (Bisio, 2009c); Colle Orsiera m 2500-2535! Corotipo: Centroeuropeo (CEU).

77. Ocydromus (Testediolum) magellensis alpicola (Jeannel, 1940) Lago Fauri (Val Troncea) (Bisio, 2009c); Col Basset (Sestrière) m 2400 (Bisio, 2009c). Corotipo: Alpino-Appenninico (ALAP).

78. Ocydromus (Testediolum) jacqueti jacqueti (Jeannel, 1940) Lago Fauri (Val Troncea) (Bisio, 2009c); Col Basset (Sestrière) m 2300-2400 (Bisio, 2009c); Colle Orsiera m 2500 (Bisio, 2009c). Corotipo: Alpino-Appenninico (ALAP).

79. Ocydromus (Nepha) genei illigeri (Chaudoir, 1846) Grand Puy (Pragelato) m 1800! Cerogne (Vallone Assietta, Pourrières) m 1740! Us- seaux (Burlini, 1939: sub Bembidion genei genei). Corotipo: Centroeuropeo (CEU).

80. Sinechostictus ruficornis (Sturm, 1825) S. Secondo di Pinerolo m 400! Porte m 450! S. Germano Chisone m 500! Rue (Pra- mollo) m 600! Villar Perosa m 500! Perosa Argentina m 700! Selvaggio (Meano) m 750!

6 Sensu Coulon (2006). 7 Sensu Vigna Taglianti (com. pers., 2011).

205 I Coleotteri Carabidi della Val Chisone (Alpi Cozie) (Coleoptera Carabidae)

Villaretto m 1000! Mentoulles (Fenestrelle) m 1050! Fenestelle m 1160! Usseaux (Burlini, 1939: sub Bembidion); Vallone dell’Albergian m 1600-1700! Granges (Pragelato) m 1550! Val Troncea (Fondovalle) m 1600-1700! Borgata Sestrière m 1840! Cerogne (Vallone As- sietta, Pourrières) m 1740! Corotipo: Centroeuropeo (CEU).

81. Sinechostictus decoratus (Duftschmid, 1812) Villar Perosa m 500! Villaretto m 1000! Mentoulles (Fenestrelle) m 1050! Corotipo: Centroeuropeo (CEU).

82. Stomis (Stomis) pumicatus (Panzer, 1796) Porte m 450, 1 es. 13.X.2008! Corotipo: Europeo (EUR).

83. Stomis (Stomis) elegans Chaudoir, 1861 “Val Chisone” (Schatzmayr, 1925); Fenestrelle (Marcuzzi, 1953); Chasteiran (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500-1600, 1 es. 24.V.2010! Vallone dell’Albergian (Marcuzzi, 1953); Pourrières (Usseaux) m 1400, 1 es. 19.V.2008! Colle Assietta (Monzini & Pesarini, 1986); Colle delle Finestre (Ghidini, 1957; Monzini & Pesarini, 1986). Corotipo: W-Alpino (ALPW).

84. Poecilus (Poecilus) cupreus cupreus Linné, 1758) S. Secondo di Pinerolo m 400! Porte m 450! S. Germano Chisone m 500! Perosa Ar- gentina m 700! Inverso Pinasca m 550! Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE).

85. Poecilus (Poecilus) versicolor (Sturm, 1824) Ruata (Pramollo) m 1200! Perosa Argentina m 700! Chasteiran (Vallone Bourcet, Ro- reto Chisone) m 1500-1600! Mentoulles (Fenestrelle) m 1050! Fenestrelle (Schatzmayr, 1930: sub Pterostichus coerulescens); Grand Puy (Pragelato) m 1800! Cerogne (Vallone As- sietta, Pourrières) m 1740! Pian dell’Alpe (Usseaux) m 1900! Grange Sors (Villaretto) m 1710! Colle delle Finestre (Schatzmayr, 1930: sub Pterostichus coerulescens). Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE).

86. Poecilus (Macropoecilus) lepidus gressorius (Dejean, 1828) “Val Chisone” (Magistretti, 1965: sub Pterostichus); Porte m 450! S. Germano Chi- sone m 500! Villaretto m 1000! Mentoulles (Fenestrelle) m 1050! Laux m 1400! Vallone dell’Albergian m 1600-1700! Monte Albergian (Magistretti, 1965: sub. Pterostichus); Se- strière (Magistretti, 1965: sub Pterostichus); Usseaux m 1400! Cerogne (Vallone Assietta, Pourrières) m 1740! Pourrières (Usseaux) m 1400! Granges (Pragelato) m 1550! Grand Puy (Pragelato) m 1800! Cerogne (Vallone Assietta, Pourrières) m 1740! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE).

87. Pterostichus (Argutor) vernalis (Panzer, 1796) Stagno a valle di Inverso Pinasca m 550! Corotipo: Paleartico (PAL).

206 Rivista piemontese di Storia naturale, 34, 2013: 181-238 ISSN 1121-1423

88. Pterostichus (Phonias) strenuus (Panzer, 1796) Stagno a valle di Inverso Pinasca m 550! La Cleo (Villaretto) m 1167! Chasteiran (Val- lone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500-1600! Sestrière (Schatzmayr, 1930); Grand Puy (Pragelato) m 1800! Cerogne (Vallone Assietta, Pourrières) m 1740! Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE).

89. Pterostichus (Bothriopterus) oblongopunctatus (Fabricius, 1787) Mentoulles (Fenestrelle) m 1050! Fenestrelle (Magistretti, 1965); ibidem a m 1160! Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE).

90. Pterostichus (Platysma) niger niger (Schaller, 1783) Porte m 450! S. Germano Chisone m 500! Villar Perosa m 500! Stagno a valle di In- verso Pinasca m 550! Inverso Pinasca m 550! Perosa Argentina m 700! Villaretto m 1000! Laux m 1400! Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE).

91. Pterostichus (Morphnosoma) melanarius (Illiger, 1798) Stagno a valle di Inverso Pinasca m 550! Fenestrelle (Magistretti, 1965: sub vulgaris); Sestrière (Magistretti, 1965: sub vulgaris); Villardamont (Pragelato) m 1750-1900! Grand Puy (Pragelato) m 1800! Corotipo: Oloartico (OLA).

**92. Pterostichus (Pseudomaseus) anthracinus hespericus (Bucciarelli & So- pracordevole, 1958) Stagno a valle di Inverso Pinasca m 550! P. anthracinus è un elemento igrofilo stenoico legato quasi esclusivamente ad ambienti palustri di pianura. In Val Chisone esso pare strettamente localizzato nel biotopo citato dove, peraltro, risulta relativamente numeroso. È specie nuova per le Alpi Occidentali. Corotipo: Centroasiatico-Europeo (CAE).

93. Pterostichus (Pseudomaseus) nigrita (Paykull, 1790) Porte m 450! S. Germano Chisone m 500! Stagno a valle di Inverso Pinasca m 550! Villar Perosa m 500! Sestrière (Schatzmayr, 1930); Colle delle Finestre (Schatzmayr, 1930). Corotipo: Paleartico (PAL).

94. Pterostichus (Pseudomaseus) rhaeticus Heer, 1837 Rue (Pramollo) m 600! Corotipo: Europeo (EUR). 95. Pterostichus (Pseudomaseus) oenotrius (Ravizza, 1975) Stagno a valle di Inverso Pinasca m 550! Specie igrofila stenoica legata esclusivamente a biotopi palustri, di recente segnalata anche della vicina Val Germanasca (Bisio, 2007b), P. oenotrius è nota di poche altre sta- zioni piemontesi (Focarile, 1957b: sub minor; Magistretti, 1965: sub minor; Ravizza, 1975; Casale & Giachino, 1994; Bisio, 2012) e di un’unica stazione valdostana (Focarile, 1977). Corotipo: S-Europeo (SEU).

207 I Coleotteri Carabidi della Val Chisone (Alpi Cozie) (Coleoptera Carabidae)

96. Pterostichus (Feronidius) melas italicus (Dejean, 1828) Porte m 450! Villar Perosa m 500! Corotipo: Centroeuropeo (CEU).

97. Pterostichus (Platypterus) truncatus truncatus Dejean, 1828 Monte Gran Truc (Vallone di Pramollo) m 2000! Colle Las Arà (Vallone di Pramollo) m 1600! Seletta (Vallone Garnier, Roure) m 1400! La Cleo (Villaretto) m 1167! Chasteiran (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500-1600! Alpe Chaulières (Vallone Bourcet, Ro- reto Chisone) m 1800-1850! Fenestrelle (Schatzmayr, 1930); Grange di Mentoulles (Fene- strelle) m 1200! Vallone dell’Albergian m 1600-1700! Pourrières (Usseaux) m 1400! Pra- gelato (Magistretti, 1965); Pian dell’Alpe (Usseaux) m 2000! Prà Catinat-Colle dell’Orsiera m 1600-2600 (Allegro & Viterbi, 2010); Colle Orsiera vers. S m 2300! Corotipo: W-Alpino (ALPW).

98. Pterostichus (Pterostichus) auratus Heer, 1837 Villar Perosa (Giachino & Casale, 1983); Passoir (Meano) m 900! Seletta (Vallone Garnier, Roure) m 1400! Chasteiran (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500-1600! Alpe Chaulières (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1800-1850! La Cleo (Villaretto) m 1167! Fenestrelle (Schatzmayr, 1930; Allegro, 2000); ibidem a m 1150 (Casale et al., 2006); Grange di Mentoulles (Fenestrelle) m 1200! Vallone dell’Albergian m 1600-1700! Colle dell’Albergian (Schatzmayr, 1930); Monte Albergian (Laux) m 2200! Granges (Pragelato) m 1550! Sestrière (Schatzmayr, 1930); ibidem am 2300 (Giachino & Casale, 1983); Col Basset (Sestrière) m 2400! Villardamont (Pragelato) m 1750-1900! Grand Puy (Pragelato) m 1800! Colle Blegier (Pragelato) m 2100-2300! Colle dell’Assietta (Pragelato) m 2300 (Giachino & Casale, 1983); ibidem a 2400! Usseaux (Magistretti, 1965); Alpe “Montagne d’Usseaux” m 1600! Colle delle Finestre (Schatzmayr, 1930); ibidem sul vers. S m 2100! Prà Catinat (Giachino & Casale, 1983); Colle Orsiera (Schatzmayr, 1930); ibidem sul vers. S m 2300! Prà Catinat-Colle dell’Orsiera m 1600-2600 (Allegro & Viterbi, 2010); Serre Moretto (Vallone del Gran Dubbione, Pinasca) m 1000-1200! Corotipo: W-Alpino (ALPW).

99. Pterostichus (Pterostichus) vagepunctatus Heer, 1837 Porte m 450! Rue (Pramollo) m 600! Perosa Argentina (Capra, 1941; Giachino & Ca- sale, 1983). P. vagepunctatus, vicariante meridionale di P. auratus, nella bassa Val Chisone, sino a Perosa Argentina, occupa la destra orografica e l’intero fondovalle e viene sostituita da quest’ultima specie solo nei valloni del versante opposto. A monte di Perosa Argentina, in- vece, essa limita la sua presenza alla Val Germanasca (cfr. Bisio, 2007b) e non supera la cresta di confine tra quest’ultima valle l’alta Val Chisone che è interamente popolata da P. auratus (cfr. anche cartina-areale in Giachino & Casale, 1983). Corotipo: SW-Alpino (ALSW).

100. Pterostichus (Pterostichus) honnoratii honnoratii (Dejean, 1828) Fenestrelle m 2000, Papini leg. (Vigna Taglianti com. pers.); Vallone dell’Albergian, Ganglbauer leg. (Giachino com. pers.); Laghi dell’Albergian (Schatzmayr, 1930); ibidem a m 2550! Colle dell’Albergian m 2700 (Bisio, 1995); Monte Albergian (Laux) m 2300 (Bi-

208 Rivista piemontese di Storia naturale, 34, 2013: 181-238 ISSN 1121-1423

sio, 1995); Clot della Soma (Pragelato) (Bisio, 1995); Pian Soldà (Val Troncea, Pragelato) m 2300-2470, Cavazzuti leg. (Allegro com. pers.); Monte Alpette (Sestrière) m 2200 (Bisio, 1995); Colle del Sestrière m 2021 (Schatzmayr, 1930); Monte Fraiteve (Sestrière) m 2200 (Bisio, 1995); Col Basset (Sestrière) m 2200 (Bisio, 1995); Monte Assietta m 2550 (Bisio, 1995); Colle dell’Assietta m 2300 (Schatzmayr, 1930); ibidem m 2200 (Vigna Taglianti com. pers.); Colle delle Finestre (Usseaux), Cantamessa leg. (Allegro, 2000); Monte Pelvo (Usseaux) m 2100 (Bisio, 1995); Prà Catinat-Colle dell’Orsiera m 1600-2600 (Allegro & Vi- terbi, 2010); Punta Cristalliera versante SW (Villaretto) m 2400-2500! P. honnoratii è un elemento alpino occidentale che sul versante francese estende il suo areale alle Alpi di Provenza e del Delfinato (Jeannel 1942). Lungo il versante italiano pare occupare quasi esclusivamente la fascia alpina al di sopra dei 2000 m; scende invece a quote relativamente basse in molte località francesi (Jeannel 1942). A tale proposito, è da citare (Casale, com. pers.) la sua presenza non rara sul versante Sud del Mont Ventoux (Vaucluse) – già segnalata da Jeannel (1942) – a 1400-1500 m, in Fagetum, con fenologia molto precoce (1-30.V.2008, trappole a caduta). Ricerche condotte dallo stesso Casale a quote più elevate (1600-1700 m) sul versante opposto, ma in periodo più avanzato (luglio 2011), hanno avuto invece esiti negativi. In quota, essa sembra legata agli sfasciumi minuti denudati (Bisio, 1995) e pare predili- gere i suoli di matrice carbonatica. Infatti, pur non essendo esclusiva di tali suoli, su sub- strati silicei le sue popolazioni paiono molto localizzate e di modesta consistenza. Criofila e perinivale, è caratterizzata da una fenologia precoce e, di norma, piuttosto contratta che le ha fatto attribuire una fama – non del tutto meritata – di specie rara. In realtà, in corri- spondenza di affioramenti di calcescisti, la maggiore capacità di ritenzione idrica dei suoli ne prolunga la fenologia e consente, talora, sia di osservarne popolazioni relativamente nu- merose al primo fondere delle nevi, sia di imbattersi in individui della specie anche in estate avanzata (soprattutto se la stagione è caratterizzata da un elevato tasso di precipita- zioni). In effetti, sebbene lungo il versante italiano sia nota dalle Alpi Liguri alle Graie, la maggiore concentrazione di stazioni e di reperti si ha nelle Valli di Susa, Chisone, Pellice e Varaita, in corrispondenza del litotipo citato. Corotipo: W-Alpino (ALPW).

101. Pterostichus (Oreophilus) impressus (Fairmaire & Laboulbène, 1854) Sangle (Pramollo) m 1135! Monte Gran Truc (Vallone di Pramollo) m 2000! Chastei- ran (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500-1600! La Cleo (Villaretto) m 1167! Fene- strelle (loc. typ.); ibidem (Schatzmayr, 1930; Casale et al., 2006); Grange di Mentoulles (Fenestrelle) m 1200! Vallone dell’Albergian m 1600-1700! Pourrières (Usseaux) m 1400! Corotipo: SW-Alpino (ALSW).

102. Pterostichus (Oreophilus) planiusculus (Chaudoir, 1859) Fenestrelle (Casale et al., 2006); Colle dell’Albergian (Schatzmayr, 1930); Monte Al- bergian (Laux) m 2300-2400 (Bisio, 1995); vetta del Monte Morefreddo (Val Troncea) m 2769! Colle del Beth (Val Troncea) m 2700-2800! Colle della Valletta (Val Troncea) m 2690 (Bisio, 1995); sorgenti del Chisone (Val Troncea) m 2400! Col Clapis (Val Troncea) m 2600-2800 (Bisio, 1995); Lago e Colle Fauri (Val Troncea) m 2400-2600 (Bisio, 1995); Passo della Banchetta (Val Troncea) m 2500-2680 (Bisio, 1995); Sestrière (Schatzmayr, 1930); Col Basset (Sestrière) m 2200! Vallone Assietta (Schatzmayr, 1930); Monte Cianti- plagna m 2600-2800! Colle delle Finestre (Schatzmayr, 1930); Col Orsiera (Schatzmayr,

209 I Coleotteri Carabidi della Val Chisone (Alpi Cozie) (Coleoptera Carabidae)

1930); ibidem a m 2500-2595! Lago Ciardonnet (Monte Orsiera) m 2500-2600 (Bisio, 1995); Prà Catinat-Colle dell’Orsiera m 1600-2600 (Allegro & Viterbi, 2010); Punta Cri- stalliera versante SW (Villaretto) m 2400-2500! Corotipo: W-Alpino (ALPW).

103. Pterostichus (Oreophilus) morio baudii (Chaudoir, 1868) Fenestrelle (Schatzmayr, 1930; Casale et al., 2006); Vallone dell’Albergian (Schatz- mayr, 1930); sorgenti del Chisone (Val Troncea) m 2400! Lago e Colle Fauri (Val Troncea) m 2400-2600 (Bisio, 1995); Monte Alpette (Sestrière) m 2200 (Bisio, 1995); Sestrière (Schatzmayr, 1930); Monte Assietta m 2550 (Bisio, 1995); Colle dell’Assietta (Schatzmayr, 1930); Prà Catinat-Colle dell’Orsiera m 1600-2600 (Allegro & Viterbi, 2010); Monte Or- siera (Schatzmayr, 1930); Punta Cristalliera versante SW (Villaretto) m 2400-2500! Corotipo: Centroeuropeo (CEU).

104. Pterostichus (Oreophilus) yvanii (Dejean, 1828) Colle Las Arà (Perrero) m 1400-1600! Sestrière (Schatzmayr, 1930); Colle delle Fine- stre (Schatzmayr, 1930); ibidem sul vers. S m 2100! Prà Catinat-Colle dell’Orsiera m 1600- 2600 (Allegro & Viterbi, 2010); Colle dell’Orsiera m 2300-2400! Corotipo: W-Alpino (ALPW).

105. Pterostichus (Oreophilus) externepunctatus (Dejean, 1828) Rue (Pramollo) m 600! Sangle (Pramollo) m 1135! Ruata (Pramollo) m 1200! Monte Gran Truc (Vallone di Pramollo) m 2000! Seletta (Vallone Garnier, Roure) m 1400! Cha- steiran (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500-1600! Alpe Chaulières (Vallone Bour- cet, Roreto Chisone) m 1800-1850! Villaretto m 1100! La Cleo (Villaretto) m 1167! Fene- strelle (Magistretti, 1965: sub roccai); ibidem a m 1160! Laux m 1400! Vallone dell’Alber- gian m 1600-1700! Colle dell’Albergian (Schatzmayr, 1930 sub roccai); Pragelato (Schatz- mayr, 1930 sub roccai; Magistretti, 1965: sub roccai; Casale et al., 2006); ibidem a m 1500! Pourrières (Usseaux) m 1400! Colle del Sestrière (Magistretti, 1965: sub roccai); Col Basset (Sestrière) m 2300-2400! Villardamont (Pragelato) m 1750-1900! Grand Puy (Pragelato) m 1800! Colle Blegier (Pragelato) m 2100-2300! Cerogne (Vallone Assietta, Pourrières) m 1740! Usseaux (Magistretti, 1965: sub roccai); Pian dell’Alpe (Usseaux) m 1900! Colle delle Finestre (Magistretti, 1965: sub roccai); Seilleraut (Villaretto) m 1500-1600! Grange Sors (Villaretto) m 1710! Col Orsiera (Magistretti, 1965: sub roccai); Prà Catinat-Colle dell’Orsiera m 1600-2600 (Allegro & Viterbi, 2010); Serre Moretto (Vallone del Gran Dubbione, Pinasca) m 1000-1200! Corotipo: W-Alpino (ALPW). 106. Abax (Abax) continuus Ganglbauer, 1891 S. Secondo di Pinerolo m 400! Rue (Pramollo) m 600! Feugiorno-Crosasso (Pramollo) m 800-900! Sangle (Pramollo) m 1135! Inverso Pinasca m 550! Castel del Bosco (Roure) m 800! Roure m 700! Villaretto m 1000-1100! La Cleo (Villaretto) m 1167! Chasteiran (Val- lone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500-1600! Fenestrelle m 1300 (Casale et al., 2006); ibi- dem a m 1000! Usseaux m 1416 (Casale et al., 2006); Pragelato (Casale et al., 2006); Se- strière (Casale et al., 2006); Serre Moretto (Vallone del Gran Dubbione, Pinasca) m 1000- 1200! Corotipo: S-Alpino (ALPS).

210 Rivista piemontese di Storia naturale, 34, 2013: 181-238 ISSN 1121-1423

107. Amara (Zezea) fulvipes (Audinet-Serville, 1821) Porte m 450! Rue (Pramollo) m 600! Perosa Argentina m 700! Corotipo: Europeo (EUR).

108. Amara (Amara) aenea (Degeer, 1774) Porte m 450! Perosa Argentina m 700! Cerogne (Vallone Assietta, Pourrières) m 1740! Pian dell’Alpe (Usseaux) m 1900! Grange Sors (Villaretto) m 1710! Serre Moretto (Vallone del Gran Dubbione, Pinasca) m 1400! Corotipo: Paleartico (PAL).

109. Amara (Amara) convexior Stephens, 1828 S. Germano Chisone m 500! Sangle (Pramollo) m 1135! Passoir (Meano) m 900! Se- letta (Vallone Garnier, Roure) m 1400! Villaret (Burlini, 1939); Chasteiran (Vallone Bour- cet, Roreto Chisone) m 1500-1600! Cerogne (Vallone Assietta, Pourrières) m 1740! Serre Moretto (Vallone del Gran Dubbione, Pinasca) m 1000-1200! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE).

110. Amara (Amara) curta Dejean, 1828 Sangle (Pramollo) m 1135! Chasteiran (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500- 1600! Mentoulles (Fenestrelle) m 1050! Col Basset (Sestrière) m 2300-2400! Villardamont (Pragelato) m 1750-1900! Cerogne (Vallone Assietta, Pourrières) m 1900! Pian dell’Alpe (Usseaux) m 1900! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE).

111. Amara (Amara) eurynota (Panzer, 1796) Balma (Roure) m 850! Granges (Pragelato) m 1550! Grand Puy (Pragelato) m 1800! Sestrière (Magistretti, 1965); Col Basset (Sestrière) m 2300! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE).

112. Amara (Amara) familiaris (Duftschmid, 1812) S. Secondo di Pinerolo m 400! Perosa Argentina m 700! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE).

113. Amara (Amara) lucida (Duftschmid, 1812) Porte m 450, 1 es. 13.X.2008! Corotipo: Turanico-Europeo (TUE).

114. Amara (Amara) nigricornis Thomson, 1857 Col Basset (Sestrière) m 2400, 1 es. 9.VI.1979 (Bisio, 2002); Monte Fraiteve (Se- strière), 1 es. 1.VII.1983 (Bisio, 2002). Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE).

115. Amara (Amara) lunicollis Schiödte, 1837 Chasteiran (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500-1600, 1 es. 24.V.2010! Alpe Chaulières (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1800-1850, 1 es. 20.IV.2011! Pian

211 I Coleotteri Carabidi della Val Chisone (Alpi Cozie) (Coleoptera Carabidae)

dell’Alpe (Usseaux) m 1900, 1 es. 25.V.2009! Prà Catinat-Colle dell’Orsiera m 1600-2600 (Allegro & Viterbi, 2010). Corotipo: Oloartico (OLA).

116. Amara (Amara) nitida Sturm, 1825 Granges (Pragelato) m 1550, 1 es. 20.V.1979! Usseaux (Burlini, 1939); Pian dell’Alpe (Usseaux) m 1900, 1 es. 25.V.2009! Prà Catinat (Fenestrelle) m 2000, 1 es. 2.VI.1986! Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE).

117. Amara (Amara) ovata (Fabricius, 1792) Seletta (Vallone Garnier, Roure) m 1400! La Cleo (Villaretto) m 1167! Chasteiran (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500-1600! Cerogne (Vallone Assietta, Pourrières) m 1740! Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE).

118. Amara (Amara) similata (Gyllenhal, 1810) S. Secondo di Pinerolo m 400! Porte m 450! Serre (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1700! Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE).

119. Amara (Celia) bifrons (Gyllenhal, 1810) S. Germano Chisone m 500! Villar Perosa m 500! Mentoulles (Fenestrelle) m 1050! Chambons (Fenestrelle) m 1065! Monte Pintas (Usseaux) m 2300! Corotipo: Centroasiatico-Europeo (CAE).

120. Amara (Celia) erratica (Duftschmid, 1812) Monte Albergian (Laux) m 2300! Col Basset (Sestrière) m 2300-2400! Colle Blegier (Pragelato) m 2100-2300! Cerogne (Vallone Assietta, Pourrières) m 1900! Colle delle Fi- nestre vers. S m 2100! Corotipo: Oloartico (OLA).

121. Amara (Celia) praetermissa (C. R. Sahlberg, 1827) Valle delle Finestre (Magistretti, 1965); Monte Genevris (Magistretti, 1965). Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE).

122. Amara (Xenocelia) municipalis (Duftschmid, 1812) Porte m 450! S. Germano Chisone m 500! Villar Perosa m 500 (Bisio, 2005: sub mu- nicipalis bischoffi); Inverso Pinasca m 550 (Bisio, 2005: sub municipalis bischoffi); Perosa Argentina m 700! Colle delle Finestre m 2000 (Bisio, 2005: sub municipalis bischoffi). Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE).

123. Amara (Paracelia) quenseli (Schoenherr, 1806) Vetta del Monte Morefreddo (Val Troncea) m 2769! Sestrière (Magistretti, 1965); Monte Assietta (Magistretti, 1965); ibidem a m 2500! Monte Ciantiplagna m 2600-2800! Corotipo: Oloartico (OLA).

212 Rivista piemontese di Storia naturale, 34, 2013: 181-238 ISSN 1121-1423

124. Amara (Percosia) equestris (Duftschmid, 1812) Mentoulles (Fenestrelle) m 1050, 1 es. 24.VIII.2007 (Bisio, 2009b); Grand Puy (Prage- lato) m 1800, 1 es. 29.VIII.2010! Colle delle Finestre vers. S m 2200, 6 es. 19.VIII.1986 (Bisio, 2009b); Prà Catinat-Colle dell’Orsiera m 1600-2600 (Allegro & Viterbi, 2010). Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE).

125. Amara (Percosia) infuscata Putzeys, 1866 Monte Pintas (Usseaux) m 2300, 1 es. 15.VIII.2009! Colle delle Finestre vers. S m 2200, 2 es. 19.VIII.1986 (Bisio, 2009b). Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE).

126. Amara (Bradytus) apricaria (Paykull, 1790) Porte m 450! Chambons (Fenestrelle) m 1065! Pourrières (Usseaux) m 1400! Granges (Pragelato) m 1550! Alpe Brun (Villardamont, Pragelato) m 2000-2100! Grand Puy (Pra- gelato) m 1800! Borgata Sestrière m 1840! Sestrière (Magistretti, 1965); Pian dell’Alpe (Us- seaux) m 2000! Corotipo: Oloartico (OLA).

127. Amara (Bradytus) consularis (Duftschmid, 1812) Fenestrelle (Magistretti, 1965). Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE).

128. Amara (Curtonotus) aulica (Panzer, 1796) Val Troncea (fondovalle) m 1600, 1 es. 24.VI.2009! Corotipo: Oloartico (OLA).

129. Chlaeniellus vestitus (Paykull, 1790) Porte m 450! Villaretto m 1000! Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM).

130. Chlaeniellus nitidulus (Schrank, 1781) S. Secondo di Pinerolo m 400! S. Germano Chisone m 500! Perosa Argentina m 700! Fenestrelle (Boldori, 1942: sub Chlaenius); Colle delle Finestre (Boldori, 1942: sub Chlae- nius). Corotipo: Centroasiatico-Europeo (CAE).

131. Chlaeniellus nigricornis (Fabricius, 1787) Fenestrelle (Boldori, 1942: sub Chlaenius). Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE).

132. Chlaenius velutinus velutinus (Duftschmid, 1812) S. Germano Chisone m 500! Villaretto m 1000! Prevalentemente diffusa in pianura, lungo l’arco alpino occidentale C. velutinus è nota di poche stazioni (Bisio, 2010; Bisio & Giuntelli, 2008, 2011; F. Giachino & P. M. Gia- chino, 2009). La specie, che di norma si mantiene a quote relativamente basse, nella valle

213 I Coleotteri Carabidi della Val Chisone (Alpi Cozie) (Coleoptera Carabidae)

in oggetto raggiunge quote inusuali, favorita forse dalla granulometria fine del greto anche in tratti più in quota. Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM).

133. Licinus (Licinus) depressus (Paykull, 1790) Fenestrelle (Ghiliani, 1887). Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE).

134. Badister (Badister) bullatus (Schrank, 1798) Seletta (Vallone Garnier, Roure) m 1400! Serre Moretto (Vallone del Gran Dubbione, Pinasca) m 1000-1200! Corotipo: Oloartico (OLA).

135. Oodes helopioides (Fabricius, 1792) Stagno a valle di Inverso Pinasca m 550! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE).

136. Anisodactylus (Anisodactylus) binotatus (Fabricius, 1787) “Val Chisone” (Magistretti, 1965); S. Secondo di Pinerolo m 400! Porte m 450! S. Germano Chisone m 500! Rue (Pramollo) m 600! Stagno a valle di Inverso Pinasca m 550! Inverso Pinasca m 550! Perosa Argentina m 700! Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE).

137. Anisodactylus (Pseudanisodactylus) signatus (Panzer, 1796) S. Secondo di Pinerolo m 400! Porte m 450! S. Germano Chisone m 500! Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE).

138. Diachromus germanus (Linné, 1758) S. Germano Chisone m 500! Stagno a valle di Inverso Pinasca m 550! Perosa Argen- tina m 700! Corotipo: Turanico-Europeo-Mediterraneo (TEM).

139. Stenolophus teutonus (Schrank, 1781) Porte m 450! S. Germano Chisone m 500! Inverso Pinasca m 550! Corotipo: Turanico-Europeo-Mediterraneo (TEM).

140. Bradycellus (Bradycellus) verbasci (Duftschmid, 1812) S. Secondo di Pinerolo m 400! Porte m 450! S. Germano Chisone m 500! Villar Pe- rosa m 500! Inverso Pinasca m 550! Corotipo: Turanico-Europeo (TUE).

141. Bradycellus (Bradycellus) harpalinus (Audinet-Serville, 1821) Porte m 450, 2 es. 2.I.2007! Perosa Argentina m 700, 1 es. 15.III.2010! Chambons (Fenestrelle) m 1065, 1 es. 4.IX.2008! Corotipo: Europeo (EUR).

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142. Dicheirotrichus (Trichocellus) godarti (E. Jacquet, 1882) Alpe Giarasson (Colle Blegier, Pragelato) m 2114, 2 es. 18.VI.2009! Dopo la segnalazione di D. godarti sul versante francese dell’arco alpino occidentale da parte di Jeannel (1942), Magistretti (1965) ne ipotizzò la possibile presenza anche sul versante italiano. Sciaky & Pavesi (1986: sub Trichocellus) hanno confermato tale ipotesi, segnalandone una popolazione dei dintorni di Susa. La specie è stata successivamente rin- venuta anche in alta Val di Susa (Pavesi com. pers., 2011). La stazione della valle in og- getto amplia di poco l’areale della specie sul versante italiano. Ritengo, peraltro, che l’ap- parente ridotta estensione di tale areale non sia da imputare solo a difetto di ricerche; pro- babilmente la sua spiccata xerofilia ne consente la presenza solo in territori caratterizzati da apporti meteorici limitati quali appunto l’alta Val Chisone e la Valle di Susa. Corotipo: S-Europeo (SEU). 143. Acupalpus (Acupalpus) flavicollis (Sturm, 1825) S. Germano Chisone m 500! Corotipo: Europeo (EUR). *144. Ophonus (Ophonus) ardosiacus (Lutshnik, 1922) Porte m 450, 1 es. 28.VIII.2009, pl. es. 19-24.VIII.2010! Specie nuova per le Alpi Cozie. Entità xerotermofila, O. ardosiacus è un elemento spermofago specializzato che è segnalato come infeudato a diverse Apiaceae (Daucus, Foe- niculum, Bupleurum, Seseli, Pastinaca e Sium) (cfr. Brandmayr et al., 1980; Jeannel, 1942; Larochelle, 1990; Zetto Brandmayr, 1976, 1990). Nella stazione citata, è stato rinvenuto piuttosto numeroso su Daucus carota, sia alla base delle piante, sia sulle infiorescenze. Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM). 145. Ophonus (Hesperophonus) cribricollis (Dejean, 1829) Porte m 450! Perosa Argentina m 700! Corotipo: Turanico-Europeo (TUE). 146. Ophonus (Hesperophonus) azureus (Fabricius, 1775) Porte m 450, 1 es. 19.VIII.2010! Corotipo: Centroasiatico-Europeo-Mediterraneo (CEM). 147. Ophonus (Metophonus) laticollis Mannerheim, 1825 Feugiorno-Crosasso (Pramollo) m 800-900! Chasteiran (Vallone Bourcet, Roreto Chi- sone) m 1500-1600! Mentoulles (Fenestrelle) m 1050! Pragelato (Magistretti, 1965: sub punctatulus); Grand Puy (Pragelato) m 1800! Pian dell’Alpe (Usseaux) m 1900! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). 148. Ophonus (Metophonus) puncticeps Stephens, 1828 Porte m 450! S. Germano Chisone m 500! Fenestrelle (Magistretti, 1965). Nelle due stazioni citate O. punticeps è stato osservata numerosa sulle infiorescenze di Apiaceae del genere Daucus. Elemento spermofago specializzato, essa risulta infeudata al genere citato e al genere Foeniculus (cfr. Brandmayr et al., 1980; Brandmayr Zetto & Brandmayr, 1975; Briel, 1964; Jeannel, 1942; Larochelle, 1990; Zetto Brandmayr, 1990). Corotipo: Turanico-Europeo (TUE).

215 I Coleotteri Carabidi della Val Chisone (Alpi Cozie) (Coleoptera Carabidae)

149. Ophonus (Metophonus) rufibarbis (Fabricius, 1792) Mentoulles (Fenestrelle) m 1050! Usseaux (Sciaky, 1987); Pian dell’Alpe (Usseaux) m 1900! Corotipo: Turanico-Europeo-Mediterraneo (TEM).

150. Cryptophonus tenebrosus (Dejean, 1829) Porte m 450, pl. es. in diverse date! S. Germano Chisone m 500, 1 es. 26.VIII.2010! Balma (Roure) m 850, 1 es. 30.VIII.2007! C. tenebrosus è una specie xerofila legata a suoli recentemente rimaneggiati (scavi, di- scariche di detriti e macerie, argini dei torrenti risistemati di recente) dove, tra la vegeta- zione pioniera, si siano insediate Apiacee del genere Daucus, essenze alle quali essa è infeu- data (cfr. Brandmayr et al., 1980). Il graduale diradamento di queste essenze, dovuta all’in- sediamento dei primi arbusti d’invasione che le soppiantano, determina anche la rarefa- zione e, nel giro di pochi anni, la scomparsa della specie. Per questo motivo, e anche per il fatto che questi biotopi occupano quasi sempre superfici di estensione ridotta, nelle valli alpine occidentali la specie sembra piuttosto rara. Si tratta, però, di una rarità più appa- rente che reale, come dimostrano gli abbondanti reperti ottenuti nella prima delle stazioni sopra citate e in una stazione della Valgrisenche. In entrambi i casi gli esemplari sono stati rinvenuti su aree molto più estese che, all’epoca delle ricerche, erano diffusamente coloniz- zate da Daucus carota. Corotipo: W-Paleartico (WPA).

151. Pseudoophonus (Pseudophonus) griseus (Panzer, 1796) S. Secondo di Pinerolo m 400! Porte m 450! Rue (Pramollo) m 600! Villar Perosa m 500! Corotipo: Paleartico (PAL).

152. Pseudoophonus (Pseudophonus) rufipes (Degeer, 1774) Porte m 450! S. Germano Chisone m 500! Sangle (Pramollo) m 1135! Stagno a valle di Inverso Pinasca m 550! Chasteiran (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500-1600! Villar Perosa m 500! Laux m 1400! Mentoulles (Fenestrelle) m 1050! Vallone dell’Alber- gian m 1600-1700! Grand Puy (Pragelato) m 1800! Corotipo: Paleartico (PAL).

153. Harpalus (Harpalus) affinis (Schrank, 1781) Villar Perosa m 500! Alpe Chaulières (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1800- 1850! Mentoulles (Fenestrelle) m 1050! Chambons (Fenestrelle) m 1065! Granges (Prage- lato) m 1550! Sestrière (Magistretti, 1965: sub aeneus); Col Basset (Sestrière) m 2300! Grand Puy (Pragelato) m 1800! Colle Blegier (Pragelato) m 2100-2300! Cerogne (Vallone Assietta, Pourrières) m 1740! Seletta (Vallone Garnier, Roure) m 1400! Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE).

154. Harpalus (Harpalus) distinguendus (Duftschmid, 1812) S. Secondo di Pinerolo m 400! Porte m 450! S. Germano Chisone m 500! Villar Pe- rosa m 500! Corotipo: Paleartico (PAL).

216 Rivista piemontese di Storia naturale, 34, 2013: 181-238 ISSN 1121-1423

155. Harpalus (Harpalus) dimidiatus (P. Rossi, 1790) Perosa Argentina m 700! Corotipo: Europeo (EUR).

156. Harpalus (Harpalus) smaragdinus (Duftschmid, 1812) “Val Chisone” (Magistretti, 1965). Corotipo: Turanico-Europeo-Mediterraneo (TEM).

157. Harpalus (Harpalus) pygmaeus Dejean, 1829 Porte m 450! Specie termofila prevalenteme diffusa soprattutto in pianura (Jeannel, 1942; Magi- stretti, 1965), lungo l’arco alpino occidentale H. pygmaeus è nota soltanto delle Alpi Cozie (cfr. Casale & Vigna Taglianti, 1993). Rinvenuta su suolo rimaneggiato di recente, è proba- bilmente legata alla vegetazione pioniera che ne ha ricolonizzato il substrato. Corotipo: S-Europeo (SEU).

158. Harpalus (Harpalus) rubripes (Duftschmid, 1812) Perosa Argentina m 700! Mentoulles (Fenestrelle) m 1050! Chambons (Fenestrelle) m 1065! Col Basset (Sestrière) m 2300-2400! Colle delle Finestre (Magistretti, 1965). Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE).

159. Harpalus (Harpalus) laevipes Zetterstedt, 1828 Pragelato (Magistretti, 1965: sub quadripunctatus). Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE).

160. Harpalus (Harpalus) atratus Latreille, 1804 Mentoulles (Fenestrelle) m 1050! Corotipo: Europeo (EUR).

161. Harpalus (Harpalus) luteicornis (Duftschmid, 1812) Inverso Pinasca m 550, 1 es. 3.I.2007! Corotipo: Europeo (EUR).

162. Harpalus (Harpalus) solitaris Dejean, 1829 Sestrière (Magistretti, 1965: sub fuliginosus); Monte Genevris (Pragelato) m 2500! Colle Blegier (Pragelato) m 2100-2300! Corotipo: Oloartico (OLA).

163. Harpalus (Harpalus) honestus (Duftschmid, 1812) Chasteiran (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500-1600! Alpe Chaulières (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1800-1850! Mentoulles (Fenestrelle) m 1050! Laux m 1400! Sestrière (Magistretti, 1965); Col Basset (Sestrière) m 2300-2400! Alpe Brun (Villarda- mont, Pragelato) m 2000-2100! Grand Puy (Pragelato) m 1800! Colle Blegier (Pragelato) m 2100-2300! Pian dell’Alpe (Usseaux) m 1900! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE).

217 I Coleotteri Carabidi della Val Chisone (Alpi Cozie) (Coleoptera Carabidae)

164. Harpalus (Harpalus) rufipalpis rufipalpis Sturm, 1818 Sangle (Pramollo) m 1135! Chambons (Fenestrelle) m 1065! Chasteiran (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500-1600! Val Troncea m 1600-1700! Sestrière (Magistretti, 1965: sub rufipalpis decipiens); Col Basset (Sestrière) m 2300-2400! Cerogne (Vallone As- sietta, Pourrières) m 1740! Pian dell’Alpe (Usseaux) m 2000! Serre Moretto (Vallone del Gran Dubbione, Pinasca) m 1000-1200! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE).

165. Harpalus (Harpalus) serripes serripes (Quensel in Schönherr, 1806) Porte m 450! Sangle (Pramollo) m 1135! Perosa Argentina m 700! Castel del Bosco (Roure) m 800! Corotipo: Paleartico (PAL).

166. Harpalus (Harpalus) tardus (Panzer, 1797) S. Secondo di Pinerolo m 400! Porte m 450! Sangle (Pramollo) m 1135! Ruata (Pra- mollo) m 1200! Perosa Argentina m 700! La Cleo (Villaretto) m 1167! Chasteiran (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500-1600! Colle Blegier (Pragelato) m 2100-2300! Pourrières (Usseaux) m 1400! Cerogne (Vallone Assietta, Pourrières) m 1740! Serre Moretto (Vallone del Gran Dubbione, Pinasca) m 1000-1200! Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE).

167. Harpalus (Harpalus) anxius (Duftschmid, 1812) “Val Chisone” (Magistretti, 1965); Porte m 450! S. Germano Chisone m 500! Perosa Argentina m 700! Corotipo: Paleartico (PAL).

168. Parophonus (Parophonus) maculicornis (Duftschmid, 1812) S. Germano Chisone m 500! Perosa Argentina m 700! Corotipo: Sud-Europeo (SEU).

169. Trichotichnus (Trichotichnus) laevicollis (Duftschmid, 1812) Vallone dell’Albergian m 1600-1700! Cerogne (Vallone Assietta, Pourrières) m 1740! Corotipo: Centroeuropeo (CEU).

170. Trichotichnus (Trichotichnus) nitens (Heer, 1838) S. Germano Chisone m 500! Seletta (Vallone Garnier, Roure) m 1400! Chasteiran (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500-1600! La Cleo (Villaretto) m 1167! Fenestelle (Schatzmayr, 1926); ibidem a m 1160! Vallone dell’Albergian m 1600-1700! Villardamont (Pragelato) m 1750-1900! Serre Moretto (Vallone del Gran Dubbione, Pinasca) m 1000- 1200! Corotipo: Centroeuropeo (CEU).

171. Synuchus vivalis (Illiger, 1798) Prà Catinat-Colle dell’Orsiera m 1600-2600 (Allegro & Viterbi, 2010). Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE).

218 Rivista piemontese di Storia naturale, 34, 2013: 181-238 ISSN 1121-1423

172. Platyderus (Platyderus) rufus transalpinus Breit, 1914 Rue (Pramollo) m 600, 2 es. 14.IV.2007! Granges (Pragelato) m 1550, 1 es. 19.V.1979! Usseaux m 1400, 1 es. 20.V.1978! Serre Moretto (Vallone del Gran Dubbione, Pinasca) m 1000-1200, 3 es. 8.IV.2010! Corotipo: Europeo (EUR).

173. Calathus (Calathus) fuscipes graecus Dejean, 1831 Porte m 450! Villar Perosa m 500! Perosa Argentina m 700! Castel del Bosco (Roure) m 800! Mentoulles (Fenestrelle) m 1050! Fenestrelle (Magistretti, 1965: sub fuscipes latus); Laux m 1400! Granges (Pragelato) m 1550! Alpe Brun (Villardamont, Pragelato) m 2000- 2100! Grand Puy (Pragelato) m 1800! Vallone delle Finestre (Magistretti, 1965: sub fusci- pes latus); Pian dell’Alpe (Usseaux) m 2000! Prà Catinat-Colle dell’Orsiera m 1600-2600 (Allegro & Viterbi, 2010); Serre Moretto (Vallone del Gran Dubbione, Pinasca) m 1000- 1200! Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM).

174. Calathus (Neocalathus) melanocephalus (Linné, 1758) Porte m 450! S. Germano Chisone m 500! Villar Perosa m 500! Perosa Argentina m 700! Villaretto m 1000! Mentoulles (Fenestrelle) m 1050! Fenestrelle (Magistretti, 1965); ibidem a m 1160! Granges (Pragelato) m 1550! Sestrière (Magistretti, 1965); Col Basset (Sestrière) m 2300-2400! Grand Puy (Pragelato) m 1800! Cerogne (Vallone Assietta, Pour- rières) m 1740! Colle delle Finestre (Magistretti, 1968); Prà Catinat-Colle dell’Orsiera m 1600-2600 (Allegro & Viterbi, 2010); Serre Moretto (Vallone del Gran Dubbione, Pinasca) m 1000-1200! Corotipo: Paleartico (PAL).

175. Calathus (Neocalathus) cinctus Motschulsky, 1850 Porte m 450! Corotipo: W-Paleartico (WPA).

176. Calathus (Neocalathus) micropterus (Duftschmid, 1812) Pian dell’Alpe (Usseaux) m 1900! Prà Catinat-Colle dell’Orsiera m 1600-2600 (Alle- gro & Viterbi, 2010). Corotipo: Oloartico (OLA).

177. Calathus (Neocalathus) erratus erratus (C. R. Sahlberg, 1827) S. Germano Chisone m 500! Villar Perosa m 500! Perosa Argentina m 700! Villaretto m 1000! Mentoulles (Fenestrelle) m 1050! Chambons (Fenestrelle) m 1065! Fenestrelle m 1160! Pourrières (Usseaux) m 1400! Granges (Pragelato) m 1550! Sestrière (Magistretti, 1965). Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE).

178. Sphodropsis ghilianii ghilianii (Schaum, 1858) Rue (Pramollo) m 600! Sangle (Pramollo) m 1135! Inverso Pinasca m 550! Castel del Bosco (Roure) m 800! Grotta Balma Cianto (Roreto Chisone) (Casale, 1988); Fenestrelle

219 I Coleotteri Carabidi della Val Chisone (Alpi Cozie) (Coleoptera Carabidae)

(Binaghi, 1939: sub ghilianii grajus); Colle delle Finestre (Binaghi, 1939: sub ghilianii grajus). Corotipo: W-Alpino (ALPW).

179. Laemostenus (Laemostenus) janthinus coeruleus (Dejean, 1828) Laux m 1400! Vallone dell’Albergian (Magistretti, 1965: sub: janthinus amethystinus); ibidem a m 1600-1700! Pourrières (Usseaux) m 1400! Sestrière (Magistretti, 1965: sub: janthinus amethystinus); Grand Puy (Pragelato) m 1800! Colle Blegier (Pragelato) m 2100- 2300! Vallone delle Finestre (Magistretti, 1965: sub: janthinus amethystinus); Cerogne (Vallone Assietta, Pourrières) m 1740! Prà Catinat-Colle dell’Orsiera m 1600-2600 (Alle- gro & Viterbi, 2010). Corotipo: S-Alpino (ALPS).

180. Agonum (Agonum) antennarium (Duftschmid, 1812) Usseaux (Magistretti, 1965). Corotipo: Centroeuropeo (CEU).

181. Agonum (Agonum) muelleri muelleri (Herbst, 1784) Perosa Argentina m 700! Inverso Pinasca m 550! Sestrière (Magistretti, 1965); Col Basset (Sestrière) m 2300! Grand Puy (Pragelato) m 1800! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE).

*182. Agonum (Melanagonum) afrum (Duftschmid, 1812) Stagno a valle di Inverso Pinasca m 550! Questa specie era stata segnalata delle Alpi Liguri da Casale & Vigna Taglianti (1993: sub moestum) poco prima della revisione di Schmidt (1994). Tale dato è confermato da quest’ultimo autore che ne segnala una popolazione della Val Pesio. Non si può, pertanto, considerare una specie nuova per le Alpi Occidentali, ma lo è per Cozie. Corotipo: Europeo (EUR).

183. Agonum (Melanagonum) viduum (Panzer, 1796) S. Germano Chisone m 500! Rue (Pramollo) m 600! Villar Perosa m 500! Stagno a valle di Inverso Pinasca m 550! Villaretto m 1000! Fenestelle m 1160! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE).

184. Agonum (Punctagonum) sexpunctatum (Linné, 1758) Fenestrelle (Gagliardi, 1935). Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE).

*185. Agonum (Europhilus) micans (Nicolai, 1822) Stagno a valle di Inverso Pinasca m 550! Specie igrofila legata soprattutto a biotopi palustri di pianura e di collina. Già nota delle Alpi Occidentali di un’unica stazione della Val Chiusella (Bisio, 2012), è specie nuova per le Alpi Cozie. Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE).

220 Rivista piemontese di Storia naturale, 34, 2013: 181-238 ISSN 1121-1423

186. Anchomenus (Anchomenus) dorsalis (Pontoppidan, 1763) Porte m 450! S. Germano Chisone m 500! Inverso Pinasca m 550! Villar Perosa m 500! Perosa Argentina m 700! Chasteiran (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500- 1600! Corotipo: Paleartico (PAL).

187. Platynus complanatus (Dejean, 1828) Rue (Pramollo) m 600! Feugiorno-Crosasso (Pramollo) m 800-900! Sangle (Pramollo) m 1135! Inverso Pinasca m 550! Castel del Bosco (Roure) m 800! Seletta (Vallone Garnier, Roure) m 1400! Chasteiran (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500-1600! Villaretto m 1100! La Cleo (Villaretto) m 1167! Mentoulles (Fenestrelle) m 1050! Fenestrelle (Magi- stretti, 1965); ibidem a m 1160! Vallone dell’Albergian m 1600-1700! Usseaux (Magi- stretti, 1965); Pourrières (Usseaux) m 1400! Cerogne (Vallone Assietta, Pourrières) m 1740! Serre Moretto (Vallone del Gran Dubbione, Pinasca) m 1000-1200! Corotipo: W-Alpino (ALPW).

188. Limodromus assimilis (Paykull, 1790) S. Germano Chisone m 500! Rue (Pramollo) m 600! Ruata (Pramollo) m 1200! Stagno a valle di Inverso Pinasca m 550! Villar Perosa m 500! Villaretto m 1000! Chasteiran (Val- lone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500-1600! La Cleo (Villaretto) m 1167! Fenestrelle m 1160! Colle dell’Albergian (Magistretti, 1965: sub Platynus); Sestrière (Magistretti, 1965: sub Platynus); Usseaux (Magistretti, 1965: sub Platynus); Cerogne (Vallone Assietta, Pour- rières) m 1740! Colle delle Finestre (Magistretti, 1965: sub Platynus); Granges (Pragelato) m 1550! Cerogne (Vallone Assietta, Pourrières) m 1740! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE).

189. Paranchus albipes (Fabricius, 1796) S. Secondo di Pinerolo m 400! Porte m 450! S. Germano Chisone m 500! Rue (Pra- mollo) m 600! Perosa Argentina m 700! Selvaggio (Meano) m 750! Chasteiran (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500-1600! Villaretto m 1000-1100! Corotipo: Europeo- Mediterraneo (EUM).

**190. Oxypselaphus obscurus (Herbst, 1784) Stagno a valle di Inverso Pinasca m 550! O. obscurum è un elemento igrofilo, prevalentemente planiziale, che si rinviene soprat- tutto lungo i corsi d’acqua (molto frequente e abbondante nelle alluvioni del Po) e nei bo- schi umidi (Magistretti, 1965). Si tratta, al momento, dell’unica popolazione censita nelle aree umide delle valli alpine occidentali. Corotipo: Oloartico (OLA).

191. Cymindis (Cymindis) humeralis (Geoffrey in Fourcroy, 1758) Sestrière (Magistretti, 1965); Col Basset (Sestrière) m 2400! Monte Genevris (Prage- lato) m 2500! Colle Blegier (Pragelato) m 2100-2300! Colle dell’Assietta (Magistretti, 1965); ibidem a m 2400! Colle delle Finestre (Magistretti, 1965); Prà Catinat-Colle dell’Orsiera m 1600-2600 (Allegro & Viterbi, 2010); Colle Orsiera m 2500! Corotipo: Europeo (EUR).

221 I Coleotteri Carabidi della Val Chisone (Alpi Cozie) (Coleoptera Carabidae)

192. Cymindis (Cymindis) scapularis scapularis Schaum, 1857 Cerogne (Vallone Assietta, Pourrières) m 1900, 1 es. 3.VI.1990! Pian dell’Alpe (Us- seaux) m 2000, 1 es. 26.IV.2011! Corotipo: S-Europeo (SEU).

193. Cymindis (Cymindis) cingulata Dejean, 1825 Colle Las Arà (Vallone di Pramollo), 1 es. 25.V.1980! Chasteiran (Vallone Bourcet, Roreto Chisone) m 1500-1600, 1 es. 20.IX.2010! Grand Puy (Pragelato) m 1800, 1 es. 22.VIII.2008! Corotipo: Centroeuropeo (CEU). 194. Cymindis (Cymindis) coadunata coadunata Dejean, 1825 Col Basset (Sestrière) m 2400, 1 es. 2.VII.1990! Cerogne (Vallone Assietta, Pourrières) m 1900, 10 es. 3.VI.1990! Colle delle Finestre (Magistretti, 1965). Corotipo: Centroeuropeo (CEU). 195. Cymindis (Tarulus) vaporariorum (Linné, 1758) Colle dell’Albergian (Laux) m 2500-2700! Sestrière (Magistretti, 1965); Monte Gene- vris (Pragelato) m 2500! Monte Assietta (Magistretti, 1965); ibidem a m 2500! Monte Ciantiplagna m 2600-2800! Prà Catinat-Colle dell’Orsiera m 1600-2600 (Allegro & Viterbi, 2010); Colle dell’Orsiera m 2500-2595! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). 196. Syntomus truncatellus (Linné, 1761) Inverso Pinasca m 550! Perosa Argentina m 700! Balma (Roure) m 850! Prà Catinat- Colle dell’Orsiera m 1600-2600 (Allegro & Viterbi, 2010); Serre Moretto (Vallone del Gran Dubbione, Pinasca) m 1000-1200! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). 197. Lionychus (Lionychus) quadrillum (Duftschmid, 1812) Inverso Pinasca m 550! Corotipo: Europeo (EUR). 198. Microlestes minutulus (Goeze, 1777) Porte m 450! Corotipo: Oloartico (OLA). 199. Paradromius (Manodromius) linearis (Olivier, 1795) Porte m 450! Passoir (Meano) m 900! Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM).

200. Dromius (Dromius) agilis (Fabricius, 1787) Colle Las Arà (Pramollo) m 1550 (Bisio, 1996); Fenestrelle m 1160! Traverses (Prage- lato) m 1550 (Bisio, 1996); Serre Moretto (Vallone del Gran Dubbione, Pinasca) m 1000- 1200! Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE).

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201. Dromius (Dromius) fenestratus (Fabricius, 1794) Colle Las Arà (Pramollo) m 1550 (Bisio, 1996). Corotipo: Europeo (EUR).

202. Dromius (Dromius) quadrimaculatus (Linné, 1758) Colle Las Arà (Pramollo) m 1550 (Bisio, 1996). Corotipo: Europeo (EUR).

203. Philorhizus notatus (Stephens, 1827) La Cleo (Villaretto) m 1167, 1 es. 26.IV.2010! Prà Catinat-Colle dell’Orsiera m 1600- 2600 (Allegro & Viterbi, 2010). Corotipo: Centroasiatico-Europeo (CAE).

204. Philorhizus melanocephalus (Dejean, 1825) Porte m 450! Corotipo: Turanico-Europeo-Mediterraneo (TEM).

*205. Calodromius spilotus (Illiger, 1798) Traverses (Pragelato) m 1550, 4 es. 5.I.1993 (Bisio, 1996). Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM).

206. Lebia cruxminor (Linné, 1758) Granges (Pragelato) m 1550! Corotipo: Paleartico (PAL).

207. Lamprias cyanocephalus (Linné, 1758) Villar Perosa m 500, 1 es. 29.XII.2006! Corotipo: Paleartico (PAL).

208. Drypta (Drypta) dentata (P. Rossi, 1790) S. Germano Chisone m 500! Inverso Pinasca m 550! Perosa Argentina m 700! Corotipo: Afrotropicale e Paleartico (AFP).

PRINCIPALI CARABIDOCENOSI RILEVATE

Carabidocenosi silvicole delle fasce submontana e montana

- Abacetum (Amiet, partim) Come in altre valli dell’arco alpino occidentale (cfr. Bisio, 2001, 2003, 2004, 2006, 2007b, 2010, 2012; Bisio & Giuntelli, 2006, 2008, 2011; F. Giachino & P. M. Giachino, 2009) la fascia del castagno è occupata dall’Abacetum ad Abax continuus. Questa specie, numericamente domi-

223 I Coleotteri Carabidi della Val Chisone (Alpi Cozie) (Coleoptera Carabidae) nante lungo il fondovalle tra S. Secondo di Pinerolo e Usseaux, risale i val- loni laterali verso i margini inferiori della fascia climatica del faggio sino a una quota osservata di 1500-1600 m. Le entità che si osservano più di fre- quente in sintopìa con questa specie sono Carabus monticola, Carabus intri- catus e Nebria brevicollis. Nelle aree forestali più umide si aggiungono, al- trettanto comuni, Carabus granulatus, Limodromus assimilis, Pterostichus auratus e Pterostichus vagepunctatus. Molto più raro e localizzato risulta in- vece Trechus modestus, qui ai limiti meridionali del suo areale. Le carabidocenosi dell’orizzonte montano sono invece caratterizza- te – come in tutte le valli delle Alpi Cozie (cfr. Bisio, 2001, 2004, 2007b, 2010) – dalla presenza pressoché costante di popolazioni alquanto nume- rose di Pterostichus externepunctatus, specie ad ampia valenza ecologica che, iniziando a comparire già intorno a 600 m, popola le foreste dai mar- gini superiori dell’orizzonte submontano sino a quelli inferiori della fascia alpina (cfr. Allegro & Viterbi, 2010). A questo taxon si accompagna spesso, ma con minore diffusione, un gruppo di altri Pterostichus: P. truncatus (che compare a quote superiori rispetto alla specie precedente risalendo sino alla fascia alpina), P. auratus (specie più igrofila che popola i biotopi umidi di buona parte del territorio spingendosi spesso sopra i 2000 m di quota) e Pterostichus impressus (che, più legata ai pendii meno esposti, risale sino alla fascia arbustiva). Altri elementi delle cenosi silvicole del piano montano diffusi un po’ ovunque sono Carabus depressus, Platynus complanatus, Tri- chotichnus nitens, Trichotichnus laevicollis e Aptinus alpinus. Nei consorzi boschivi misti della fascia del faggio, lungo il versante de- stro meno esposto, si osservano popolazioni di Trechus putzeysii. Pare in- vece assente Trechus (Trechus) aubei Pandellé, 1867 (altra specie di Trechus endemita delle Alpi Cozie) che, alla luce delle attuali conoscenze, non sem- bra superare il solco della Val Pellice. Infine, merita di essere evidenziato che, nonostante la Val Chisone sia stata esplorata da generazioni di entomologi, come già per la Val Pellice e per la Val Germanasca (cfr. Bisio, 2007b; Bisio & Crocetta, 2012) sembra essere confermata l’assenza anche in questa valle di Carabus (Chrysocara- bus) solieri Dejean, 1826 sensu lato. Questa entità, che con ssp. liguranus Breuning, 1933 popola la parte meridionale delle Alpi Occidentali italiane con un areale continuo sino alla Valle Po (cfr. Casale et al., 2006; Bisio, 2010), sembra far registrare un’ampia soluzione di continuità che interessa le tre valli citate. Essa ricompare, infatti, soltanto nell’alta Val di Susa in di- verse stazioni (Breuning, 1932-1936; Magistretti, 1965; Casale et al., 2006) con popolazioni della ssp. nominale, molto verosimilmente di diffusione transalpina. Il recente rinvenimento di esemplari della ssp. liguranus nel

224 Rivista piemontese di Storia naturale, 34, 2013: 181-238 ISSN 1121-1423

SIC di Champlas Janvier presso Sestrière (cfr. Rastelli et al., 2006) pone numerosi e importanti interrogativi di natura biogeografica sulle dinamiche di popolamento di questa specie.

Carabidocenosi delle formazioni aperte delle fasce forestali

Tra le specie più frequenti e diffuse nei prati falciabili del fondovalle tra l’imbocco e Perosa Argentina sono da annoverare: Brachinus elegans, Bra- chinus glabratus, Brachinus explodens, Brachinus sclopeta, Pterostichus stre- nuus, Poecilus cupreus, Amara fulvipes, Amara aenea, Amara convexior, Amara familiaris, Stenolophus teutonus, Diachromus germanus, Ophonus cribricollis, Harpalus rubripes, Harpalus serripes, Harpalus dimidiatus, Har- palus tardus, Harpalus anxius, Parophonus maculicornis, Calathus melano- cephalus, Calathus fuscipes, Calathus erratus, Calathus cinctus, Anchomenus dorsalis e Drypta dentata. Decisamente più rare risulta, invece, Ophonus azureus. Nel piano montano, il contingente di specie legate alle formazioni aperte tende a impoverirsi numericamente, anche se si deve registrare la comparsa di elementi maggiormente legati a tale fascia. Qui, i consorzi pra- tivi risultano popolati – considerando le specie più frequenti – da Cicindela campestris, Poecilus versicolor, Pterostichus strenuus, Amara ovata, Amara aenea, Amara convexior, Amara curta, Ophonus laticollis, Harpalus rufipal- pis, Harpalus rubripes, Harpalus honestus, Harpalus tardus, Calathus erratus, e Laemostenus janthinus. Tra le entità più interessanti è da segnalare Di- cheirotrichus godarti, taxon che sul versante italiano delle Alpi Occidentali è attualmente noto di tre sole stazioni. È da evidenziare che, come già rilevato per la Val Germanasca (cfr. Bi- sio, 2007b), anche nella valle in oggetto pare assente Harpalus (Harpalus) marginellus Dejean, 1829, elemento tra i più frequenti nelle carabidocenosi praticole della fascia montana della vicina Val Pellice e di molte valli a Sud di questa (cfr. Bisio, 2001, 2004, 2010; Bisio & Giuntelli, 2008, 2011). An- che più a Nord della Val Chisone, nelle Alpi Graie, la specie è conosciuta solo di poche stazioni segnalate da Magistretti (1965) (cfr. anche Bisio, 2003, 2012; Bisio & Giuntelli, 2006). Un discorso a parte meritano le carabidocenosi dei suoli rimaneggiati di recente che nella valle in oggetto, rispetto ad altre valli, occupano attual- mente superfici nel complesso piuttosto ampie. Infatti, il fondovalle della Val Chisone, nel corso degli anni che hanno preceduto le Olimpiadi inver- nali del 2006, ha subito vasti interventi di rimaneggiamento. Molte aree sono state sottoposte a operazioni di scavo: in particolare, la bassa valle

225 I Coleotteri Carabidi della Val Chisone (Alpi Cozie) (Coleoptera Carabidae)

(per la costruzione della superstrada Pinerolo-Perosa Argentina) e parte del tratto vallivo a monte di Pragelato (per la realizzazione delle opere olimpi- che). Il complesso di tutti questi interventi ha avuto un impatto molto mar- cato sulla composizione specifica della carabidofauna che popola tali aree. Nella bassa valle, nei dintorni di Porte, la presenza di un’area adibita a discarica di detriti di scavo piuttosto estesa ha consentito l’osservazione – nel corso di quattro anni sino all’estate del 2010 – della graduale evoluzione delle associazioni carabidologiche, parallelamente all’evoluzione delle fito- cenosi ruderali pioniere. Nell’autunno del 2010 lo spianamento di tale area ha precluso la possibilità di continuare le osservazioni. A grandi linee sono state censite in successione ecologica due carabidocenosi diverse. In una prima fase, riferibile agli anni 2007 e 2008, il suolo – in gran parte ancora denudato e colonizzato qua e là da poche chiazze di essenze pioniere –, oltre che da specie comuni a più ampia valenza ecologica quali Harpalus distinguendus, Anisodactylus binotatus, Anisodactylus signatus, Pseudoophonus griseus e Pseudoophonus rufipes, risultava popolato da taxa più strettamente legati a questi ambienti quali Amara municipalis, Amara bifrons, Bradycellus verbasci e Harpalus pygmaeus, tutti piuttosto numerosi. In una fase successiva, riferibile agli anni 2009 e 2010, in presenza di una copertura molto fitta di formazioni erbacee pioniere miste a Daucus-Ta- nacetum si osservava una drastica rarefazione delle specie precedenti e la comparsa di una cenosi di Harpalini formata da popolazioni molto consi- stenti rispettivamente di Ophonus puncticeps, Ophonus ardosiacus e Cryp- tophonus tenebrosus. La presenza così numerosa delle tre specie citate, che sono elementi spermofagi esclusivi, è probabilmente da collegare all’ampia diffusione all’interno dell’area di Daucus carota dei cui acheni, come già ampiamente dimostrato da molti autori (cfr. Bertrandi & Zetto Brandmayr, 1991; Brandmayr et al., 1980; Brandmayr Zetto & Brandmayr, 1975; Briel, 1964; Jeannel, 1942; Larochelle, 1990; Zetto Brandmayr, 1976, 1990), le tre specie si nutrono. Ciò è particolarmente evidente per O. puncticeps e O. ar- dosiacus: molti individui delle due specie, oltre che sul terreno, sono stati rinvenuti in pieno giorno all’interno delle infiorescenze ancora chiuse. C. tenebrosus, invece, è stato osservato solo sul terreno, nascosto sotto detriti o sotto le foglie basali di diverse essenze. Nel tratto di valle a monte di Pragelato, invece, le formazioni aperte, a causa di estesi e continuati interventi di rimaneggiamento dei suoli, sono at- tualmente occupate da una carabidofauna impoverita e banalizzata, rappre- sentata da popolazioni abbondanti rispettivamente di Amara eurynota, Amara apricaria e Harpalus affinis, elementi che notoriamente sono indica- tori biologici di marcata antropizzazione.

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Carabidocenosi cripticole La composizione delle carabidocenosi cripticole nella valle in oggetto ricalca solo parzialmente quella delle confinanti Valli Pellice e Germana- sca, risultando – allo stato delle attuali conoscenze più povera come nu- mero di taxa. Sphodropsis ghilianii, elemento microclasifilo specializzato dell’ambiente sotterraneo superficiale (M. S. S.), si conferma la specie più comune, come, del resto, risulta anche nelle due valli citate (cfr. Bisio, 2001, 2004; Bisio & Crocetta, 2012). L’impiego di trappole a caduta ha permesso di rilevarne la presenza di popolazioni molto numerose negli estesi macereti a grandi blocchi che costellano le foreste del Vallone di Pra- mollo. Nello stesso vallone non è invece stato rinvenuta Laemostenus (Ac- tenipus) ginellae (Morisi, 1973), entità della quale era già stata evidenziata l’apparente assenza in Val Germanasca (Bisio, 2007b). Questa specie (che nelle valli a Sud della Val Chisone è talora sintopica negli stessi biotopi con S. ghilianii), da quanto emerge sino a oggi, non sembra superare la cresta di confine tra la Val Pellice, dove si trovano le stazioni più settentrionali note (cfr. Bisio, 2001, 2004), e le Valli Chisone e Germanasca. Allo stato delle attuali conoscenze (cfr. anche Casale et al., 2006; Casale & Giachino, 2008), inoltre, mancano all’appello taxa di notevole interesse quali Doderotrechus crissolensis (Dodero, 1924) (stenoendemita noto sia della Val Pellice, sia della Val Germanasca) e Doderotrechus ghilianii s. l. Di quest’ultima specie sono note le ssp. sampoi Casale, 1980 e valpellicis Casale, 1980 della Val Pellice e la ssp isaiai Casale & Giachino, 2008 della Val Germanasca. A questi ambienti è quasi certamente legata anche Oreonebria gagates, la cui presenza in valle, peraltro, è attestata solo da esemplari rinvenuti ca- sualmente all’esterno. Come elemento più strettamente endogeo (sensu Giachino & Vailati, 2010) degli orizzonti forestali è stato, inoltre, censito Scotodipnus alpinus.

Carabidocenosi delle formazioni arbustive La fascia arbustiva in Val Chisone è popolata da una carabidofauna co- stituita prevalentemente da elementi silvicoli trasgressivi verso le quote su- periori (Pterostichus externepunctatus, Pterostichus impressus, Trichotichnus nitens, Trichotichnus laevicollis, Platynus complanatus e, solo in alcuni val- loni, Aptinus alpinus). È inoltre presente un gruppo più ristretto di ele- menti che nelle Alpi Cozie settentrionali paiono caratterizzati da un’ampia valenza altitudinale (Carabus depressus, Pterostichus truncatus e Pterosti- chus auratus) diffusi dalla fascia montana a quella alpina (dove si osservano

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a quote piuttosto elevate). Invece, forse a causa del clima tendenzialmente più xerico della valle (in particolare della testata), in quest’orizzonte sem- bra mancare il gruppo di specie più strettamente orofile che in altre valli delle Alpi Cozie settentrionali si osservano frequentemente nella fascia ar- bustiva. Infatti, Carabus fairmairei fenestrellanus e Pterostichus morio, che in Val Pellice e in Val Germanasca si osservano a quote relativamente basse (cfr. Bisio, 2001, 2004, 2007b), qui non sembrano mai scendere al di sotto dell’orizzonte alpino (a tale proposito cfr. anche Allegro & Viterbi, 2010), mentre Pterostichus yvanii, che nelle valli citate è da annoverare tra gli ele- menti numericamente dominanti in questa fascia, è stato censito nell’Alne- tum viridis solo nell’umido vallone di Pramollo.

Carabidocenosi degli orizzonti alpino e alto-alpino È noto che gli orizzonti alpino e alto-alpino sono occupati da carabido- cenosi orofile la cui fenologia, come descritto da Focarile (1987), è influen- zata dal variare del tasso di umidità al suolo durante l’avanzare dell’estate. Nelle Alpi Occidentali di queste carabidocenosi entra spesso a far parte un buon numero di endemiti. Pertanto la loro composizione varia talora da valle a valle. Anche quelle presenti in Val Chisone, pur ricalcando a grandi linee quelle della Val Pellice e della Val Germanasca (cfr. Bisio 2001, 2004, 2007b), se ne differenziano in parte. A inizio estate compaiono gli elementi perinivali in senso stretto (carat- terizzanti il Nebrietum nivale sensu Focarile, 1973): Oreonebria angusticol- lis e Oreonebria ligurica (è qui trascurata Oreonebria castanea, la cui pre- senza in Val Chisone pare piuttosto discontinua), predatori/necrofagi di pabulum alloctono che occupano durante le ore diurne i suoli saturi di ac- qua di fusione ai margini dei nevai e si spostano notte tempo sulla superfi- cie degli stessi per approfittare della microfauna portata in quota dalle cor- renti ascensionali (cfr. Focarile, 1987). A esse si accompagnano spesso altre specie attratte al margine dei nevai dall’elevato tasso di umidità. Tra queste, nella valle in oggetto, la più importante è Carabus cychroides, stenoende- mita dall’areale ristretto alle sole Valli Germanasca, Chisone e di Susa (cfr. Magistretti, 1965; Casale et al., 1982; Rastelli et al., 2006; Allegro & Vi- terbi, 2010). Diffusi sono anche Carabus depressus (presente un po’ovun- que e, spesso, molto abbondante), Pterostichus honnoratii (noto di diverse stazioni dell’alta valle in alcune delle quali si rinviene con una certa regola- rità) e Pterostichus planiusculus (frequente e molto comune). In sintopìa con queste specie, ma più frequentemente su suoli già mag- giormente colonizzati dalle fitocenosi erbacee, si osservano le specie di Ocydromus del subg. Testediolum (Testedioletum sensu Focarile, 1973) che

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caratterizzano il settore delle Alpi Cozie (cfr. Bisio, 2009c): Ocydromus jac- queti (insediato a quote tendenzialmente inferiori), Ocydromus glacialis e Ocydromus magellensis (che, caratterizzati da una maggior scelta frigofila, colonizzano i crinali e i versanti meno esposti alle quote più elevate). Altri carabidi piuttosto frequenti in associazione con queste specie sono Princi- dium bipunctatum e Amara erratica. Quest’ultima specie, sebbene a com- parsa precoce, sembra manifestare una fenologia più prolungata rispetto alle altre. Con l’avanzare dell’estate i taxa citati sono gradualmente sostituiti da altri relativamente meno esigenti in fatto di umidità: tra questi sono da an- noverare Cicindela gallica, Carabus fairmairei fenestrellanus, Pterostichus yvanii, Pterostichus morio baudii e, ancora, nelle conche più umide e fre- sche, Pterostichus planiusculus. Verso la fine dell’estate, dopo la fusione degli ultimi nevai, compare il contingente di entità xerofile a fenologia tardiva e prolungata (Amareto- Cyminditetum sensu Focarile, 1973). Tale contingente comprende entità a vasta distribuzione, presenti lungo tutto l’arco alpino; buona parte di que- ste specie sono granivore e, pertanto, occupano prevalentemente i suoli più evoluti diffusamente colonizzati dal pascolo alpino. In Val Chisone i taxa più comuni sono Amara quenseli, Harpalus solitaris, Cymindis vapora- riorum e Cymindis humeralis. Più sporadiche e localizzate si aggiungono Cymindis coadunata (legata soprattutto ai substrati di matrice carbonatica e, pertanto, rinvenuta solo nell’alta valle), Amara equestris, Amara infu- scata, Cymindis scapularis e Amara pratermissa.

Carabidocenosi ripicole La composizione delle carabidocenosi ripicole del reticolo idrografico della Val Chisone, dalle sorgenti in quota sino all’imbocco della valle, varia al variare delle caratteristiche degli alvei (quantità e dimensioni dei sedi- menti) e del graduale riscaldamento delle acque. In particolare si regi- strano situazioni di vicarianza tra taxa e un graduale arricchimento come numero di specie. A grandi linee si possono individuare le seguenti situa- zioni ambientali. 1. Biotopi sorgivi La Val Chisone è ricca di ambienti sorgivi, soprattutto in corrispon- denza nell’alta valle, dove affiorano i calcescisti. Tali ambienti sono oc- cupati da popolazioni, talora molto consistenti, di Nebria laticollis, en- tità caratterizzata da una certa frigofilia, legata ad acque fredde (cfr. Fo- carile & Casale, 1978; Focarile, 1987a; Bisio, 1999) che tende a scompa-

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rire più a valle, a mano a mano che le acque si riscaldano. In un biotopo sorgivo è stato anche rinvenuto, in sintopìa con la specie sopra citata, l’unico esemplare di Oreonebria gagates osservato personalmente dall’autore. 2. Torrentelli convoglianti acque sorgive e di fusione I torrentelli che discendono lungo i fianchi della valle sono popolati da Nebria jockischii e da Nebria rufescens, che meno esigenti in fatto di temperatura rispetto a N. laticollis, la sostituiscono gradualmente più a valle. Compare già in quota anche un primo nucleo – ancora numerica- mente ridotto – di Bembidiini costituito da popolazioni molto abbon- danti rispettivamente di Ocydromus tibialis, Ocydromus geniculatus, Ocydromus incognitus. Qua e là, alquanto più sporadica è presente an- che Ocydromus penninus. Lungo la sinistra orografica dell’alta valle, fa- vorite dall’abbondante presenza di sedimenti limosi (esito della disgre- gazione dei calcescisti) si osservano popolazioni, in certi casi molto nu- merose, di Ocydromus genei illigeri. Molto frequente è anche Pterosti- chus auratus che compare già a quote molto elevate. 3. Ambienti ripari del torrente di fondovalle Il Torrente Chisone, già nel suo tratto iniziale, non presenta pendenze molto accentuate. Ciò consente la sedimentazione lungo buona parte del suo corso di detriti relativamente fini (pietrame e ciottoli mescolati ad abbondante impasto ghiaioso-sabbioso e, qua e là, limoso), fattore che influenza la composizione delle carabidocenosi insediate lungo il greto e che consente l’insediamento a quote piuttosto inusuali di specie psammofile e luticole. Tra la testata e l’abitato di Fenestrelle sono ancora presenti Nebria jocki- schii e Nebria rufescens. Peraltro già a Borgata Sestrière, a 1840 m di quota, compaiono le prime popolazioni di Nebria picicornis, specie che gradualmente sostituisce del tutto le due precedenti col diminuire della quota. In tale tratto, la cenosi di Bembidiini risulta costituita da popola- zioni consistenti e continue rispettivamente di Ocydromus tibialis, Ocy- dromus geniculatus, Ocydromus complanatus, Ocydromus varicolor, Ocy- dromus conformis, Ocydromus bualei, Ocydromus tetracolus, Ocydromus decorus e Sinecostictus ruficornis. Sono anche presenti, molto più spora- diche Ocydromus longipes e Ocydromus penninus. A valle di Fenestrelle iniziano a comparire elementi maggiormente legati alla presenza di sedimenti più fini: dapprima Chlaeniellus nitidulus (già a Fenestrelle) e Chlaenius velutinus (da Villaretto verso l’imbocco); suc- cessivamente, più a valle, Tachyura sexstriata, Chlaeniellus vestitus,

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Lionychus quadrillum e Omophron limbatum (anche in questa valle molto rara e localizzata come, di norma, nelle zone montuose). Per quanto concerne i Bembidiini, oltre a taxa legati a greti sassosi quali Ocydromus ascendens e, più raro ma presente con una distribuzione piuttosto ampia, Ocydromus monticola, in questo tratto si osservano, già a quote relativamente elevate, sia specie più legate a greti sabbiosi (Asaphidion caraboides, Ocydromus femoratus, Ocydromus testaceus e Si- necostictus decoratus), sia entità che prediligono sedimenti limosi (Me- tallina pygmaea, Emphanes azurescens e Bembidion quadrimaculatus). Princidium punctulatum pare invece popolare solo i greti nei pressi dell’imbocco.

Carabidocenosi igrofila dello stagno a valle di Inverso Pinasca

Nella bassa Val Chisone, poco a valle di Inverso Pinasca, è presente un’area umida di circa 200 m2 di superficie. Si tratta di un piccolo stagno localizzato alla base dei ripidi pendii scoscesi della destra orografica, quasi costantemente in ombra, sia a causa dell’esposizione del versante, sia in quanto attorniato da vegetazione boschiva e colonizzato da formazioni ar- boree igrofile a Salix e Populus. Allagata a inizio primavera, l’area tende a prosciugarsi con l’avanzare della stagione, trasformandosi in un substrato fangoso che nel corso dell’estate va incontro a un graduale disseccamento. La presenza degli alberi, grazie agli apporti di fogliame e di frammenti le- gnosi, contribuisce a mantenere elevato il contenuto organico del substrato stesso. Questo biotopo è sede di una carabidocenosi igrofila della quale l’ele- mento più comune è, di gran lunga, Oxypselaphus obscurus, specie che ma- nifesta anche la fenologia più prolungata: molto abbondante a primavera (quando lo si può snidare facilmente calpestando il substrato intriso d’ac- qua), lo si osserva ancora piuttosto numeroso in piena estate sotto il fo- gliame e nelle fessure del fango disseccato; un discreto numero di esem- plari si trova poi, durante la stagione invernale, in diapausa sotto le cor- tecce dei rami marcescenti. Oltre che dalla specie citata, la carabidofauna dello stagno è composta da: 1) Tre specie paludicole stenoiche: Pterostichus oenotrius (già nota di uno stagno della bassa Val Germanasca: cfr. Bisio, 2007b), Ptero- stichus anthracinus e Agonum micans. 2) Un nucleo di elementi igrofili non strettamente legati a biotopi pa- lustri (Carabus granulatus, Notiophilus palustris, Clivina fossor,

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Pterostichus vernalis, Pterostichus nigrita, Pterostichus strenuus, Oodes helopioides, Anisodactylus binotatus, Acupalpus flavicollis, Agonum viduum, Agonum afrum e Limodromus assimilis). 3) Un contingente di specie trasgressive dai biotopi circostanti (Me- tallina lampros, Pterostichus niger, Pterostichus melanarius, Pseu- dophonus rufipes e Diachromus germanus) che colonizzano il bio- topo soprattutto durante l’estate, quando lo stagno è prosciugato.

Tab. 2 CONCLUSIONI

Corotipi N % Le 208 specie di Carabidi censite Oloartici OLA 14 6,73 nella valle in oggetto rappresentano PAL 17 8,17 il 64,1% delle 326 entità note sino a 8 WPA 3 1,44 oggi per le Alpi Cozie . In questo ASE 24 11,54 settore alpino, quindi, la Val Chi- sone è da annoverare, assieme alla SIE 27 12,98 Val Maira e alla Val Pellice (cfr. Bisio CEM 2 0,96 & Giuntelli, 2011; Bisio & Crocetta, CAE 5 2,40 2012), tra le valli con la maggiore di- TEM 6 2,88 versità specifiche. L’elevato numero TUE 6 2,88 di taxa censiti è, almeno in parte, il AFP 1 0,48 risultato della prolungata serie di ri- Europei EUM 9 4,33 cerche ivi condotte da generazioni di EUR 33 15,87 entomologi; non c’è dubbio, tutta- CEU 23 11,06 via, che una così elevata ricchezza SEU 6 2,88 faunistica vada anche messa in rela- Mediterranei MED 1 0,48 zione con la notevole varietà di am- Endemici ALSW 7 3,37 bienti (dai più umidi ai più xerici) ALPW 18 8,65 che ne caratterizzano il territorio. ALPS 2 0,96 La distribuzione percentuale dei ALAP 4 1,92 corotipi (fig. 11 e tabella 2) mostra Totale 208 100,00 una preponderante maggioranza di elementi ad ampia distribuzione, co-

8 Dato desunto da un elenco elaborato a partire dalla lista fornita da Casale & Vigna Taglianti (1993) e aggiornato sia con dati già pubblicati (Allegro & Viterbi, 2010; Bi- sio, 2001, 2004, 2007b, 2010; Bisio & Giuntelli, 2008, 2011; Bisio & Crocetta, 2012), sia con reperti inediti.

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stituita da un’elevata quota (50%) di entità a gravitazione più settentrio- nale (oloartici in senso lato) e da una frazione minore ma ancora consi- stente, di taxa a corotipo europeo (35%). Come in altre valli alpine (cfr. Bi- sio, 2001, 2003, 2004, 2006, 2007; 2010; Bisio & Giuntelli, 2006, 2008, 2011; F. Giachino & P. M. Giachino, 20099) è presente un nucleo impor- tante di endemiti (ben 31 pari al 15%), tra i quali è netta la prevalenza de- gli alpini (13%) rispetto agli alpino-appenninici (2%). Del tutto trascura- bile (1%) è, invece, la componente mediterranea.

Fig. 11 - Distribuzione percentuale dei corotipi.

9 Occorre, peraltro, evidenziare che nella Valle di Oropa la percentuale degli endemiti censiti è quasi il doppio rispetto a quella della valle in oggetto.

RINGRAZIAMENTI

Si ringraziano: - il Prof. Achille Casale per la lettura critica del testo; - il Dr. Matteo Negro per la tavola della Val Chisone; - il Dr. Gianni Allegro, il Dr. Pier Mauro Giachino e il Prof. Augusto Vigna Taglianti per la comunicazione di dati corologici; - i compagni delle numerose escursioni compiute per un quarantennio sui monti della Val Chisone (mia moglie Anna Maria, mia figlia Laura, Loris Soulier, Michele e Paola De Lorenzo). Una dedica particolare, poi, riguarda mia madre Giuseppina (Nini) Soulier, scomparsa di recente, che negli ultimi anni della sua vita, in varie occasioni, mi ha accompagnato sui luoghi di ricerca della valle.

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