COMUNE DI

PATTO DEI SINDACI: PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE

PAES TASSAROLO 2012

INDICE

Premessa 3

1. IL CONTESTO: LA PROVINCIA DI 5

1.1 Il territorio ed il clima 5

1.2 Demografia ed economia 6

1.3 Quadro generale delle politiche ambientali per la Provincia di Alessandria 7

2. IL COMUNE DI TASSAROLO 10

2.1 Cenni storici 10 2.2 Dati territoriali e climatici 12 2.3 Situazione demografica ed occupazionale 12 2.4 Parco edilizio: il centro storico 15

3. IL PATTO DEI SINDACI ED IL PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE 17

3.1 Aspetti organizzativi e finanziari 18 3.2 Inventario delle emissioni di base (BEI) 18 3.3 Metodologia operativa 18

4. PANORAMICA AZIONI: LA STRATEGIA 23

4.1 Bilancio ambientale territoriale del comune di Tassarolo 24 4.2 La raccolta differenziata a Tassarolo 24

5. SCHEDE AZIONI 26

AZIONE I 26 AZIONE II 28 AZIONE III 29 AZIONE IV 32 SCHEDA V 34 AZIONE VI 35

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Premessa

Il 9 marzo 2007, con il documento “Energia per un mondo che cambia”, l’Unione Europea ha apertamente lanciato la sfida, impegnandosi unilateralmente a ridurre le proprie emissioni di CO2 del 20% entro il 2020 aumentando nel contempo del 20% il livello di efficienza energetica e del 20% la quota di utilizzo delle fonti di energia rinnovabile sul totale del mix energetico. Nel 2009 , in linea con quanto due anni prima effettuato, la stessa Unione ha adottato il Pacchetto Legislativo Clima-Energia “20-20-20” (-20% di riduzione di CO2, + 20% di aumento dell’efficienza energetica, 20% di energia da fonti rinnovabili) che prevede per gli stati membri dell’Unione Europea, con orizzonte temporale al 2020, una riduzione dei consumi del 20% di CO2, la copertura di una quota pari al 20% del fabbisogno con fonti rinnovabili e la riduzione delle emissioni di gas climalteranti del 20%. Le scelte energetiche intraprese sono quindi la risposta ad un dato di fatto ovvero che il consumo di energia è in costante aumento. Così il 29 Gennaio 2008, nell’ambito della seconda edizione della Settimana europea dell’energia sostenibile (EUSEW 2008), la Commissione Europea ha lanciato il Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors), un’iniziativa per coinvolgere attivamente le città europee nel percorso verso la sostenibilità energetica ed ambientale.

Il Comune di Tassarolo (Alessandria) ha aderito al Patto dei Sindaci in data 27/11/2010 con la Delibera n. 21 di Consiglio Comunale, con lo scopo di indirizzare il territorio verso uno sviluppo sostenibile e perseguire gli obiettivi di risparmio energetico, utilizzo delle fonti rinnovabili e di riduzione delle emissioni di CO2, coinvolgendo l’intera cittadinanza nella fase di sviluppo e implementazione del “Piano di Azione sull’Energia Sostenibile”, affinché dall’adesione al Patto possa scaturire un circolo virtuoso che vada a diffondere sul territorio la cultura del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale.

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Dal Gennaio 2010 Tassarolo fa parte di un "Energy Team" formato da 54 Comuni che, con il patrocinio di Legambiene, hanno intrapreso un'iniziativa per un migliore sfruttamento delle energie sul territorio, ovvero la european energy award®, e lo scorso 13 ottobre 2011 ha ricevuto l'attestato di Comune Energeticamente Consapevole

Il comune ha inoltre aderito al progetto IEE Come2CoM ottenendo il supporto tecnico di SPES Consulting per la redazione dei documenti necessari (BEI e PAES) per l’adesione al Patto dei Sindaci.

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1. IL CONTESTO: LA PROVINCIA DI ALESSANDRIA

1.1 Il territorio ed il clima La provincia di Alessandria è una provincia piemontese di 440.613 abitanti (2010), ha una superficie territoriale di 3.560 chilometri quadrati, pari al 14,0% del Piemonte e all‘1,2% dell‘Italia ed è costituita da 190 Comuni. Occupa l'estremo settore sud- orientale del Piemonte, confina a nord con la Provincia di Vercelli, a ovest la Provincia di Torino e la Provincia di Asti, a est con la Lombardia (Provincia di Pavia), a sud con la Liguria (Provincia di Genova e Provincia di Savona), a sud-est con l'Emilia-Romagna (Provincia di Piacenza). Il territorio, per la maggior parte collinare, può essere suddiviso in fasce ecologiche e paesaggistiche distinte; tra queste la prima, la più estesa, riflette la tipologia del tipico ambiente fluviale padano: greti sassosi e nudi a forte insolazione diretta, prato arido xerofilo con vegetazione erbacea ed arbustiva, il bosco ripariale a saliconi ed ontano nelle zone più umide, a pioppo e rovere su terreno sabbioso drenato. A queste tipologie si aggiunge la fascia agricola che cinge le aree a struttura naturale. La seconda fascia ambientale che si incontra è quella collinare, che si compone di quattro aree distinte: il Monferrato, caratterizzato da vegetazione boschiva mesofila; l’Acquese-Basse Langhe, che presenta un maggior numero di ambienti naturali (pinete, boschi termofili di roverella, boschi mesofili di querce, pioppi, tigli); e le aree montane della Val Borbera, Curone e -Piota (differenti nella composizione del substrato geologico e in varietà di vegetazione) che, dal punto di vista naturalistico, sono le più interessanti. Nelle zone più esposte al sole, a circa 800-1.000 metri di altitudine, inizia il piano montano che vede la sostituzione del castagneto a favore del bosco misto a prevalenza di faggio. Notevole la diversità climatica tra le due aree, con estate arida e autunno-primavera piovosi nella prima zona, estate moderatamente umida e minor piovosità primaverile nella seconda zona. Ciò porta ad uno scontro tra influenza mediterranea e influenza continentale che dà luogo ad una diversa ornitofauna. Il territorio provinciale è ricco di rocce: si tratta soprattutto di rocce sedimentarie (ghiaie, sabbie cementate, fanghi, limi e argille), cioè costituite da materiali che si sono depositati nel bacino piemontese all’atto dell’emersione

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della catena alpina e di quella appenninica. Per quanto concerne il sistema idrografico, esso è dato dalla confluenza del fiume Sesia nel e dalla fascia fluviale del Po che va da ad Alluvioni Cambiò e che costituisce una eccezionale attrattiva per migliaia di uccelli migratori. Completano il quadro della dotazione idrografica della provincia i fiumi e di Spigno e i torrenti: Belbo, Tiglione, Versa, Stura, , Lemme, Borbera, Curone, Scrivia, Erro. Lo Scrivia, da Villalvérnia a , costituisce il tratto di torrente più caratteristico e incontaminato della bassa valle Scrivia, ove si possono osservare tutti gli habitat ecologicamente più interessanti delle aree fluviali termofile: cespuglieti di saliconi e ontani, boschi su terreno sabbioso di querce e pioppi, ampie porzioni di prato xerico con influenza submediterranea fino all’ampio greto sassoso dello Scrivia. Interessante, sotto l’aspetto naturalistico, è pure il tratto Strette di Pertuso e Valletta del rio Dorzegna, nella medio-bassa Val Borbera, in quanto questo tratto di fiume costituisce uno degli scorci paesaggistici più attraenti dell’intera provincia. Gran parte dell’area è caratterizzata dall’alternarsi di affioramenti rocciosi e splendidi boschi misti termofili.

1.2 Demografia ed economia Gli abitanti residenti al 31.12.2010 nella provincia di Alessandria erano 440.613 abitanti (in una fase di ripresa demografica dopo l‘accentuato calo demografico degli anni Novanta), pari al 9,9% del Piemonte e allo 0,73% dell‘Italia. La densità abitativa media per chilometro quadrato è quindi di 123 abitanti – ma vi sono aree della montagna e dell‘alta collina che non superano i 10 abitanti per chilometro quadrato – inferiore a quella del Piemonte – 172 abitanti – e a quella dell‘Italia nel suo complesso – 198 abitanti. Caratteristica strutturale della popolazione della provincia di Alessandria è data dalla bassa percentuale di giovani e dall’alta percentuale di anziani, frutto di un trend demografico ormai secolare: nel 2010 i ―giovani con meno di 14 anni sono l’11,29% della popolazione residente (comunque in crescita rispetto all’anno 2006 quando la stessa percentuale raggiungeva il 10,9), mentre gli ―anziani con più di 65 anni nel 2010 raggiungono ormai il 25,8% della popolazione residente. Un’altra caratteristica della popolazione residente – che si sta avviando rapidamente a diventare una componente strutturale – è data dalla presenza di stranieri immigrati regolarmente residenti, che nel 2009 ammontano a 39.585 (erano 10.103 nel 2000), pari al 9% della popolazione residente.

Per quanto riguarda l’economia dell’area, il valore aggiunto della provincia di Alessandria nel 2008 (ultimo dato disponibile) ammonta a 11.025 milioni di euro, (10.755 nel 2007), pari al 9,7% del valore aggiunto del Piemonte e allo 0,79% di quello nazionale. Nella composizione settoriale, il valore aggiunto della provincia deriva per il 1,9% dall‘agricoltura, per il 32,3% dall‘industria e per il 65,7% dal terziario. La Provincia di Alessandria si propone come una provincia più agricola della media regionale, ma meno di quella nazionale; la percentuale di valore aggiunto che deriva dall‘industria

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è superiore sia alla media del Piemonte che a quella del Paese, mentre il valore aggiunto del terziario – sepppur elevato – è inferiore sia alla media regionale che a quella nazionale.

Nel 2010, le imprese attive della provincia sono 46.877 (47.231 nel 2009), suddivise in 10601 nell‘agricoltura, 12.170 nell‘industria, 22.341 nel composito settore del terziario. Caratteristica del “sistema delle imprese” della provincia di Alessandria è la netta prevalenza dell‘artigianato e della piccola e media impresa (anche se non mancano grandi gruppi e diverse multinazionali tascabili). Per quanto riguarda l’agricoltura peculiariatà della provincia è la netta preminenza delle coltivazioni erbacee (cereali e coltivazioni industriali), che incidono per circa il 41,7% sul valore della produzione agricola; seguono le coltivazioni legnose (che in provincia di Alessandria vogliono dire soprattutto coltivazione della vite) con il 31,7%, mentre minore importanza riveste la zootecnia, con il 19,3% del valore aggiunto. L‘agricoltura provinciale appare così ancora in gran parte legata a coltivazioni commodities, ma con notevoli tendenze alla qualificazione, come testimoniano la nascita e lo sviluppo di diversi distretti agroalimentari di qualità, come il distretto del riso, il distretto orticolo e, in ultimo ma non per ultimo, il distretto del vino, uno dei veri punti di forza del settore primario alessandrino.

Il sistema industriale della provincia di Alessandria ha progressivamente assunto connotazioni di sempre maggiore specializzazione relativa nei vari comparti dell‘industria metalmeccanica (assommando all‘industria meccanica in senso stretto anche l‘oreficeria valenzana – vero e proprio distretto industriale‖ - si supera il 44% degli addetti dell‘industria manifatturiera), mentre emergono anche altri settori, come la chimica e la plastica (complessivamente l‘11,7%) e l‘alimentare (7,6%). Base è la media impresa, ma sono diffuse, da un lato, anche la grande impresa e, dall‘altro lato la piccola impresa e l‘artigianato diffuso.

1.3 Quadro generale delle politiche ambientali per la Provincia di Alessandria

La Provincia di Alessandria ha intrapreso un percorso per individuare linee di politica energetica finalizzate alla riduzione dei consumi e alla valorizzazione delle risorse energetiche presenti sul proprio territorio. Una scelta di indirizzo forte e consapevole che si integra e completa le politiche ambientali avviate a livello regionale e provinciale.

Il Decreto legislativo n. 351/1999 per la valutazione e gestione della qualità dell’aria, il DM n. 60/2002 (recepimento delle direttive CE con cui sono stati introdotti nell’ordinamento italiano i nuovi limiti di qualità dell’aria) e la L.R. 43/2000 costituiscono il quadro di riferimento per lo sviluppo delle azioni nel percorso per il raggiungimento dei limiti e degli obiettivi stabiliti per gli inquinanti dell’aria. La legge regionale 7 aprile 2000 n. 43 è l’atto normativo regionale di riferimento per la gestione

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ed il controllo della qualità dell’aria. In essa sono contenuti gli obiettivi e le procedure per l'approvazione del Piano per il risanamento e la tutela della qualità dell'aria, nonché le modalità per la realizzazione e la gestione degli strumenti della pianificazione: il sistema regionale di rilevamento della qualità dell'aria, l'inventario delle emissioni. Secondo gli obiettivi ed i criteri fissati dal Piano regionale e i relativi Piani stralcio, le Province provvedono alla predisposizione dei Piani Provinciali per il miglioramento progressivo dell’aria ambiente, in cui sono definiti gli interventi da attuare, affinché sia garantito, entro i termini previsti, il rispetto dei limiti stabiliti dal DM 60/2002, nonché le misure da adottare affinché siano conservati i livelli di inquinamento al di sotto degli stessi limiti e preservata la migliore qualità dell’aria ambiente, compatibile con lo sviluppo sostenibile. La situazione della qualità dell’aria in Piemonte, come peraltro in tutta la pianura padana, dopo i significativi miglioramenti ottenuti principalmente fra il 1985 e il 1995 presenta una preoccupante situazione di stasi o comunque un trend di discesa estremamente lento. Al fine di mettere in atto gli interventi per far fronte alle problematiche relative all’inquinamento atmosferico la Provincia di Alessandria ha predispostoun protocollo di intesa da sottoscrivere con i comuni con più di 10.000 abitantiche recepisce completamente tutte le indicazioni contenute nel piano regionale di risanamento e tutela della qualità dell’aria, in particolare in riferimento al piano stralcio per il riscaldamento e al piano stralcio per la mobilità. Le linee di comportamento assunte dalla Provincia di Alessandria inerenti la politica ambientale hanno riguardato soprattutto gli interventi effettuati nel settore civile il quale rappresenta circa un terzo del totale regionale dei consumi di fonti energetiche e delle relative emissioni. Come evidenziato dallo stesso Piano Stralcio l’intervento sulle emissioni in atmosfera possono essere migliorate, soprattutto per quanto concerne le emissioni degli impianti termici civili le quali nell’arco dei 6 mesi invernali di funzionamento incidono molto sulle emissioni globali annue. Tra gli interventi necessari si vogliono privilegiare quelli che favoriscono la riduzione dei consumi energetici, quelli che incrementano il ricorso alle migliori tecnologie disponibili e quelli per implementare un mercato di tecnologie innovative, ovvero attuare le azioni volte ad un miglioramento ambientale visto come sviluppo.

Le scelte effettuate verso uno sviluppo sostenibile sono pertanto: • incentivazione delle tecnologie ad alta efficienza e ad alta prestazione ambientale. Internalizzando gli extracosti in fase di avvio della produzione delle stesse, si dà la possibilità all’utente finale di usufruire di un prodotto migliore senza troppi aggravi economici; • integrazione con le altre politiche ambientali (regionali e comunitarie) come la promozione della filiera di produzione e utilizzo di biomasse nell’economia montana piemontese;

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• incentivare altri sistemi di produzione del calore, come la cogenerazione • attuare politiche di sostegno alla bioedilizia.

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2. IL COMUNE DI TASSAROLO

Tassarolo, Comune di 647 abitanti in Provincia di Alessandria, sorge sulle colline a ridosso dell’appennino ligure-piemontese, a 5 Km da e Gavi. Seguendo le indicazioni da Novi per Gavi e dopo una serie di piacevoli saliscendi tra boschi e prati, notiamo sulla destra i dossi dell’impianto golfistico “GOLF CLUB COLLINE DEL GAVI”, mentre, sulla sinistra, la salita della strada vecchia per Tassarolo ci conduce in prossimità della secolare “ROVERE VERDE”, un superbo esemplare di quercia sempreverde che vanta la rispettabile età di circa 400 anni. L’albero è stato inserito nel censimento degli alberi monumentali d’Italia; nelle vicinanze si trova l’antico Santuario della Madonnina di S. Ambrogio. Osservando dalla chiesetta verso sud, si nota imponente il Castello dei Marchesi Spinola con il suo seicentesco loggiato e la costruzione sottostante della “zecca” dove, nel XVI secolo, venivano coniate le monete del Feudo Spinola.

Il maniero sovrasta con la sua mole il vecchio nucleo abitativo, che ha come fulcro la piazza dove si affaccia la parrocchiale di S. Nicolao. L’abitato di Tassarolo è un tipico esempio di “testata di crinale” che si estende verso est lungo la principale Via dei Martiri. Affiancata alla parrocchiale si nota la Chiesa oratorio della Confraternita della SS. Annunziata, risalente al 1773.

2.1 Cenni storici

Il paese, probabilmente, ha origini legate al centro di Libarna,o più genericamente alla colonizzazione romana dell’ area padana, come poterebbero attestare alcunireperti archeologici rinvenuti nel territorio, ma certamente sappiamo che la fondazione del Priorato di Tassarolo risale al 1033 ed è attribuita ai frati Benedettini. Papa Innocenzo II, infatti, con bolla emanata il 13 aprile 1143, concede la "Libertas romana" (ossia la protezione apostolica) al monastero benedettino di S. Maria di Castiglione, del quale la chiesa di Tassarolo, insieme ai monasteri di S. Eusebio di Gavi e di S. Remigio di Parodi, era filiazione e dipendenza. Nel 1359 il paese diventa feudo della repubblica di Genova e il 20 marzo 1560 l'imperatore Ferdinando I lo eleva a

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contea del Sacro Romano Impero, designandone come primo conte Marcantonio Spinola.

Nel 1736 Tassarolo diviene feudo imperiale della casa Savoia, nel 1818 è aggregato alla nuova provincia di Novi e infine nel 1859 è unito alla Provincia di Alessandria ed al Piemonte. Il simbolo del paese è il castello che domina dall’alto della collina l’abitato, fu costruito nel XII secolo intorno ad una torre rotonda già facente parte del "Limes Bizantium". il castello di Tassarolo aveva, infatti, importanza nella valle e nelle vicende militari, allora così frequenti, sia perché dominava una strada molto frequentata, mettendo in comunicazione la Liguria, via Bocchetta – – Gavi, con il Piemonte e la Lombardia, sia perché si trovava al confine della Repubblica di Genova con il Piemonte stesso; Appartenne ai Malaspina, marchesi di Gavi (Tassarolo era a quell'epoca curia di Gavi) e, dopo diversi passaggi di proprietà, nel 1367 fu acquistato dagli Spinola, una delle più antiche famiglie d'Europa. Per ben due volte (1196 e 1224) fu dato alle fiamme e distrutto. Il 20 marzo 1560 l'Imperatore Ferdinando I concesse agli Spinola la facoltà di battere moneta propria. Tuttora esiste un'ampia costruzione ai piedi del castello chiamata la Zecca dove furono coniate le monete d'Agostino e Filippo Spinola. Munito di torri rotonde e quadrate, nel secolo XVII, a seguito di un violento terremoto subì il livellamento del tetto assumendo l'aspetto attuale. Questa complessa costruzione fortificata, fu ampliata e ristrutturata a più riprese e dal XVI secolo fu trasformata in residenza signorile. Di particolare interesse il bel cortile interno con l'elegante loggiato rinascimentale ed un pozzo coperto. La torre rotonda sul lato nord-est, che un tempo difendeva l'entrata del castello, fu utilizzata nell'Ottocento dall'entomologo Massimiliano Spinola come studio: qui egli raccolse coleotteri ed imenotteri provenienti da tutte le 4 parti del mondo e scrisse i suoi libri di storia naturale (la preziosa raccolta è oggi visitabile presso il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino).

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2.2 Dati territoriali e climatici

DENSITA' ZONA GRADI SUPERFICIE ALTITUDINE ABITATIVA CLIMATICA GIORNO

Kmq m s.l.m. ab/kmq ° C

7,09 250 91 E 2.692

L’area presa in esame è caratterizzata da un modulo pluviometrico appena superiore ai 900 mm/anno. Ad esclusione del Rio Riasco, tutti i corsi d’acqua che insistono sul territorio comunale di Tassarolo, evidenziano dei bacini di dimensione modesta. Il loro regime è regolato unicamente dagli afflussi meteorici e, conseguentemente, manifestano portate solitamente da nulle a modeste, sufficientemente smaltite anche da sezioni idrauliche ridotte. Eventi piovosi intensi e/o prolungati possono però determinare fenomeni di instabilità territoriale ed esondazioni poiché, in questi casi, gli afflussi possono essere superiori ai deflussi.

2.3 Situazione demografica ed occupazionale

Il Comune di Tassarolo, dopo una fase di decremento demografico iniziato dopo la prima decade del ‘900, ha visto tornare a crescere la propria popolazione a partire dagli anni ’70 sino al 2000.

Nell’ultima decade invece, dopo una prima riduzione durata sino al 2005, dal 2006 ad oggi la popolazione è cresciuta nella misura dell’8%.

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Anno Residenti Variazione Famiglie 2001 605 2002 599 -1,00% 2003 590 -1,50% 269 2004 598 1,40% 272 2005 599 0,20% 274 2006 601 0,30% 277 2007 607 1,00% 289 2008 612 0,80% 296 2009 624 2,00% 299 2010 647 3,70% 307

Dal punto di vista economico Tassarolo è un comune a vocazione agricola - 55% circa degli occupati sul territorio sono impiegati nel settore primario, specializzato nella produzione vitivinicola , essendo al centro della zona DOCG del Gavi, il grande bianco piemontese ottenuto da uve cortese che trova nel territorio comunale la miglior produzione della zona con circa 100 ettari di impianti vitati. L'enologia tassarolese, considerata di altissimo livello, è testimoniata dalle numerose e rinomate cantine che hanno i loro vigneti dislocati nei versanti delle colline.

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IMPRESE ATTIVE A TASSAROLO 2004 2010

A Agricoltura, silvicoltura pesca 28 21

B Estrazione di minerali da cave e miniere 0 0

C Attività manifatturiere 2 4

D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz... 0 0

E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d... 0 0

F Costruzioni 7 10

G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut... 4 3

H Trasporto e magazzinaggio 1 0

I Attività dei servizi alloggio e ristorazione 4 5

J Servizi di informazione e comunicazione 0 0

K Attività finanziarie e assicurative 1 2

L Attivita' immobiliari 1 1

M Attività professionali, scientifiche e tecniche 0 3

N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle im... 2 2

O Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale ... 0 0

P Istruzione 0 0

Q Sanita' e assistenza sociale 1 1

R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver... 0 0

S Altre attività di servizi 0 0

X Imprese non classificate 2 2

TOTALE 53 54

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2.4 Parco edilizio: il centro storico

Dagli Annali di Alessandria del Ghilini, si apprende che nel 1196 si accese la guerra per il possesso del Castello fra i genovesi e gli alessandrini, finché nel 1224 questi lo conquistarono, distruggendolo insieme al borgo che sorgeva all’ombra della torre alta. Tale attestazione ci aiuta ad individuare il nucleo più antico dell’area adesso definita “Centro Storico”. Tale area risulta, pertanto ubicata a est del castello e l’edilizia di questo nucleo risulta costituita da aggregazioni di edifici semplici che ancora conservano quelle proporzioni in grado di qualificare l’aspetto ambientale dell’abitato. L’asse individuato dalla strada vecchia per Novi Ligure ed il suo proseguimento coincidente con la strada per Gavi, che attraversa il crinale sul punto di sella, in corrispondenza del quale si apre la piazza sulla quale si affaccia la parrocchiale, determina il confine sud del nucleo primitivo dell’abitato. A sud di questo percorso, ai lati dell’asse di crinale, si è sviluppato un tessuto edilizio che sembrerebbe essere nato in un momento successivo rispetto al nucleo posto ai piedi del castello, in concomitanza al mutare dell’economia agricola che da un assetto totalmente feudale alle dipendenze dei proprietari del castello si stava evolvendo a favore di piccoli proprietari terrieri che direttamente gestivano la coltivazione dei campi in proprietà. Anche l’edilizia di quest’area oggi risulta frammentata in innumerevoli unità abitative, che però costituiscono una trasformazione di un primitivo modello abitativo più direttamente riconducibile ad una economia agricola di sussistenza al nucleo famigliare che abitava il lotto. Porticati, abitazioni, stalle ed aree pertinenziali in cui si trasformavano i prodotti agricoli, si susseguivano e si aggregavano in funzione delle esigenze e delle dimensioni del lotto edilizio.

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Oggi, sempre a seguito delle mutate condizioni economiche, quei porticati e quelle stalle sono stati quasi totalmente trasformati in altrettante unità abitative che, però hanno conservato, in buona parte, le proporzioni iniziali.

I più pesanti interventi di trasformazione edilizia sono stati eseguiti intorno agli anni ’60 e ’70 del Novecento, ma hanno riguardato essenzialmente l’involucro esterno dei fabbricati. Sempre nel centro storico, peraltro, non sono state eseguite nuove volumetrie dalle forme e dalle dimensioni totalmente fuori scala rispetto all’edilizia esistente.

Epoca di costruzione

Prima Dal 1919 Dal 1946 Dal 1962 Dal 1972 Dal 1982 Dopo il Totale del 1919 al 1945 al 1961 al 1971 al 1981 al 1991 1991

16 129 23 12 26 48 40 294

Come si può vedere dalla tabella sopra, la maggior parte degli edifici e della abitazioni di Tassarolo risalgono alla prima metà del ‘900, mentre una nuova espansione edilizia si è poi avuta a partire dagli anni ’80 sino ad oggi, in seguito ad un aumento demografico.

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3. IL PATTO DEI SINDACI ED IL PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE

Come già detto precedentemente, l’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità energetica rappresentano una delle priorità dell’Amministrazione Comunale di Tassarolo. La salvaguardia del territorio ed il paesaggio sono gli elementi distintivi da valorizzare per un corretto sviluppo socio economico della Comunità. Le politiche e gli indirizzi dell’Unione Europea in materia di energia ed ambiente, e le politiche energetiche nazionale e regionali, rappresentano un quadro di riferimento a cui riferirsi per avviare azioni e piani di sviluppo coerenti con le peculiarità del territorio di Tassarolo, con una attenzione particolare alla salvaguardia delle risorse presenti sul territorio comunale e alla valorizzazione del paesaggio.

Aderendo al Patto dei Sindaci il Comune di Tassarolo si è impegnato a presentare il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, documento costituito da due parti:

1. L’inventario delle emissioni di base - BEI (Baseline Emission Inventory), che fornisce informazioni sulle emissioni di CO2 attuali e future del territorio comunale, quantifica la quota di CO2 da abbattere, individua le criticità e le opportunità per uno sviluppo energeticamente sostenibile del territorio e le potenzialità in relazione allo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili; 2. Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile – SEAP (Sustainable Energy Action Plan) in senso stretto, che individua un set di azioni che l’Amministrazione intende portare avanti al fine di raggiungere gli obiettivi di riduzione di CO2 definiti nel BEI.

Gli elementi chiave per la preparazione del Piano sono: - svolgere un adeguato inventario delle emissioni di base - assicurare indirizzi delle politiche energetiche di lungo periodo anche mediante il coinvolgimento delle varie parti politiche - garantire un’adeguata gestione del processo - assicurarsi della preparazione dello staff coinvolto - essere in grado di pianificare implementare progetti sul lungo periodo - predisporre adeguate risorse finanziarie - integrare il Piano nelle pratiche quotidiane dell’Amministrazione Comunale (esso deve far parte della cultura dell’amministrazione) - documentarsi e trarre spunto dagli altri comuni aderenti al patto dei sindaci - garantire il supporto degli stakeholders e dei cittadini.

Il Piano individua quindi fattori di debolezza, rischi, punti di forza ed opportunità del territorio in relazione alla promozione delle Fonti Rinnovabili di Energia e dell’Efficienza Energetica, e quindi consente di poter definire i successivi interventi atti a ridurre le emissioni di CO2. L’obiettivo è fissato al 2020: dato l’arco temporale particolarmente importante, viene previsto un monitoraggio obbligatorio da effettuare su base biennale. Piano d’azione per l’energia sostenibile Pag - 17 - PAES TASSAROLO 2012

3.1 Aspetti organizzativi e finanziari

Il comune di Tassarolo ha intrapreso dal 2007 il programma European Energy Award: il processo comporta un lavoro interdisciplinare all’interno della Amministrazione e permette un controllo sistematico delle attività energetiche (sia in termini di consumi che di spesa o di impatto ambientale ed accettabilità sociale) e dei risultati raggiunti. Il gruppo di lavoro creato per la redazione del PAES è composto dalla struttura interna già impiegata nel programma EEA ed integrato dal supporto tecnico di Spes Consulting; lo stesso verrà mantenuto anche per le attività di implementazione e monitoraggio.

3.2 Inventario delle emissioni di base (BEI)

Funzione della Baseline è quella di fotografare la situazione energetica comunale rispetto all’anno di riferimento in termini di consumi energetici e di emissioni di CO2 . Essa costituisce pertanto il punto di partenza del SEAP, da cui può partire la definizione degli obiettivi, la predisposizione di un adeguato Piano d’Azione ed una continuativa azione di monitoraggio.

A seguito di un’indagine preliminare sulla disponibilità dei dati, per Tassarolo l’anno di riferimento è stato fissato al 2004 poiché disponibile per lo stesso anno il piano energetico provinciale di Alessandria.

Le azioni di intervento provinciali si possono inquadrare nelle seguenti tre linee generali: - Sfruttamento delle fonti rinnovabili: - Promozione della efficienza energetica: introduzione di apparecchiature e tecnologie ad alta efficienza e azioni volte all’applicazione ed al perfezionamento di strumenti normativi, quali la certificazione energetica in edilizia ed i regolamenti edilizi comunali; - Diffusione di una corretta cultura energetica: attività di informazione e formazione, come corsi di aggiornamento e formazione professionale, campagne di sensibilizzazione e definizioni di accordi volontari.

3.1 Metodologia operativa

E’ stato scelto di utilizzare fattori di emissione standard in linea con i principi dell’IPCC (linee guida IPCC 2006), che comprendono tutte le emissioni di CO2 derivanti dall’energia consumata nel territorio comunale, sia direttamente, tramite la combustione di carburanti all’interno dell’autorità locale, che indirettamente, attraverso la combustione di carburanti associata all’uso dell’elettricità e di calore/freddo nell’area comunale. I fattori di emissione standard si basano sul

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contenuto di carbonio di ciascun combustibile, come avviene per gli inventari nazionali dei gas a effetto serra redatti nell’ambito della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) e del Protocollo di Kyoto. Le emissioni totali di CO2 si calcolano sommando i contributi relativi a ciascuna fonte energetica. Per i consumi di energia elettrica le emissioni di CO2 in t/MWh sono determinate mediante il relativo fattore di emissione (National/European Emission Factor).

I fattori di emissione adottati per il calcolo delle emissioni di CO2 e per valutare la quota di riduzione dal presente piano sono i seguenti fattori IPCC:

Fattori di emissione

Fattore di emissione di CO2 (ton Vettore energetico CO2/MWh) Gas naturale 0,202 Gasolio (Diesel) 0,267 Olio da riscaldamento 0,267 Benzina 0,249 Energia Elettrica (rete nazionale) 0,483

I settori inclusi nella BEI risultano così classificati:

EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE

- Edifici, attrezzature/impianti comunali - Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali) - Edifici residenziali - illuminazione pubblica comunale

TRASPORTI

- Veicoli comunali - Trasporto pubblico - Trasporto privato e trasporto merci

L’inventario delle emissioni relative al territorio del Comune di Tassarolo è stato formulato con riferimento alle informazioni reperite dalle seguenti fonti:

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Utenze comunali: Uffici del Comune di Tassarolo

Consumi residenziali, industriali, settore terziario e altro: ENEL DISTRIBUZIONE, Acos ISTAT TERNA Ministero dello sviluppo economico Autorità l’energia e per il gas Piano energetico provinciale della provincia di Alessandria (2004)

Consumi per trasporti pubblici e privati: Consorzio Intercomunale Trasporti Automobile Club Italia

Energie alternative: GSE Gestore dei Servizi Energetici

Tali dati sono, in alcuni casi, disponibili con aggregazione provinciale; è stato quindi necessario procedere ad una parametrizzazione alla scala comunale, utilizzando di volta in volta i criteri e le variabili più adeguate, quali popolazione residente ed addetti per settore.

Per quanto riguarda invece le flotte del Consorzio Intercomunale Trasporti, basandosi su una generale uniformità dei consumi dei mezzi adibiti a tale servizio (2,8 km/l), è stato sufficiente reperire tra la documentazione resa disponibile dal gestore del servizio il dettaglio delle linee e gli orari dei passaggi per effettuare una stima dei consumi basata sui chilometri percorsi ogni anno unicamente sul territorio di Tassarolo. Dalla ricognizione effettuata al presente (2011) non si riscontrano consistenti modifiche nei tracciati, nei passaggi o nel numero di linee rispetto al servizio fornito al 2004. Per quanto riguarda invece il trasporto privato, i consumi son stati determinati partendo dai consumi di carburanti a livello provinciale e sulla base del parco veicolare dei residenti di Tassarolo al 2004.

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L’emissione totale per il territorio comunale nel 2004 risulta essere pari a t 2869 di anidride carbonica, comportando un valore pro capite di 4,80 t CO2/anno. Le emissioni risultano quindi così suddivise tra i veri settori:

SETTORE tCO2/anno % SETTORE RESIDENZIALE 1360 47,4% SETTORE PUBBLICO 70 2,4% SETTOREAGRICOLO/MANIFATTURIERO 384 13,4% SETTORE TERZIARIO 96 3,3% TRASPORTO PUBBLICO 38,82 1,4% TRASPORTO PRIVATO 920 32,1% TOTALE 2869 100%

VETTORE ENERGETICO tCO2/anno % ELETTRICITA' 621 22% GAS NATURALE 1053 37% OLIO DA RISCALDAMENTO 236 8% DIESEL 543 19% BENZINA 416 15% TOTALE 2869 100%

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I consumi sono per la maggior parte attribuibili al settore dei residenziale, seguito dal settore dei trasporti e da quello agricolo/manifatturiero Risulta però difficile intervenire e ridurre i consumi energetici di quest’ultimo; si è perciò deciso di non comprenderlo nel piano di azione per l’energia sostenibile. In tal caso l’ammontare totale delle emissioni di CO2 al 2004 da considerarsi è pari 2485 t, con una conseguente emissione pro capite di 4,16 t/anno che dovrà essere ridotta di almeno t 0,83 per arrivare ad un valore per cittadino di 3,32 t/anno al 2020.

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4 PANORAMICA AZIONI: LA STRATEGIA

Il comune intende raggiungere un risparmio di emissione annua pro-capite pari almeno al 20% rispetto all’anno di riferimento 2004 scendendo sotto le 4,16 t di CO2 annuali per abitante (al netto del comparto industriale).

In particolare, proiettando le tonnellate di CO2 risparmiabili tramite l’applicazione delle azioni descritte nel seguito sui dati della baseline 2004 si otterrebbe un valore pro capite di 3t/anno (cautelativamente sempre con il valore di abitanti del 2004 che in realtà è incrementato dell’8,2%) pari al 27% di riduzione (che arriverebbe al 30,2% contando l’aumento demografico).

Per ottenere tale risultato è necessario intervenire su tutti i possibili settori di competenza o influenza comunale, coinvolgendo gli operatori privati ed i cittadini nella “sfida” intrapresa dall’Amministrazione che dovrà in prima persona impegnarsi e dare il buon esempio.

I comparti di intervento riguardano infatti il settore pubblico in primis, con le proprietà edilizie e gli impianti di illuminazione pubblica, l’edilizia privata (residenziale e terziario), e lo sfruttamento delle fonti rinnovabili per la produzione di energia e la mobilità.

I risultati che si prevede di ottenere per settore sono:

- Settore pubblico - 2%

- Settore privato (residenziale e terziario) - 25%

- Mobilità - 13%

- Produzione di energia da fonte rinnovabile + 60%

SCHEDA t CO2 AZIONE N° risparmiate

1 Efficientamento energetico degli edifici 136 Installazione impianti fotovoltaici e solari termici su edifici 2 4,7 di proprieta’ comunale 3 Energia da fonti rinnovabili 397,2

4 Illuminazione pubblica efficiente 11,59

5 Comunicazione ed educazione 29,1

6 Mobilita’ sostenibile per i cittadini di tassarolo 92

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4.1 Bilancio ambientale territoriale del comune di Tassarolo

Nel 2005 Arpa Piemonte in stretta collaborazione con la Provincia di Alessandria, ha sviluppato il Bilancio Ambientale Territoriale . Tale analisi è stata applicata ai comuni della Provincia di Alessandria ricadenti nei sei distretti territoriali: Alessandria, , Novi Ligure, , e . La valutazione del Bilancio Ambientale Territoriale è basata sul modello D.P.S.I.R. “Determinanti – Pressioni – Stato – Impatto – Risposta” che permette di rappresentare l'insieme degli elementi e delle relazioni che caratterizzano un qualsiasi tema o fenomeno ambientale mettendo in relazione con l'insieme delle politiche esercitate verso di esso.

Il lavoro offre una panoramica che ha l'obiettivo di:

- rappresentare il territorio evidenziando le problematiche attualmente esistenti; - individuare ed analizzare le fonti di pressione e le pressioni che agiscono sul territorio; - considerare unitamente agli impatti reali generati dalle pressioni ambientali i prossibili impatti delle fonti di pressione; - individuare le eventuali risposte adottabili per ridurre, mitigare o eliminare le cause d'impatto o il danno da essi prodotto; - monitorare l'andamento della situazione o del problema ambientale nel tempo mediante l'aggiornamento degli indicatori utilizzati.

Con riferimento al comune di Tassarolo è risultato che le fonti di pressione risultano essere medio basse articolandosi principalmente su un medio alto utilizzo agricolo; la superficie comunale è attraversata da un oleodotto e da una linea elettrica ad alta tensione; le relative pressioni esercitate sull'ambiente risultano essere medio basse. Lo stato ambientale è complessivamente medio con un valore medio alto in termini di qualità dell'aria. La situazione complessiva del comune si presenta con una medio alta sensibilità agli impatti e un valore molto alto del pregio del territorio.

4.2 La raccolta differenziata a Tassarolo

La produzione giornaliera pro capite di raccolta differenziata, come indicato nelle tabelle sottostante, è pari a 0,7 Kg. Dalle tabelle emerge che la percentuale di raccolta differenziata su base annuale è del 50%, ma la produzione pro capite di 0,7 kg. è in linea con i parametri indicati dalla Regione Piemonte.

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5. SCHEDE AZIONI

AZIONE I: EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DEGLI EDIFICI

Il piano urbanistico del Comune di Tassarolo prevede le seguenti linee di azione:

- Potenziamento dell’immagine articolata del paesaggio

- -Contenimento dei processi di frammentazione del territorio, mediante la ricomposizione della continuità ambientale

- Sviluppo e integrazione nelle economie locali degli aspetti colturali, tradizionali o innovativi, che valorizzano le risorse locali e le specificità naturalistiche e culturali dei paesaggi collinari, che assicurano la manutenzione del territorio e degli assetti idrogeologici e paesistici consolidati

- Conservazione e valorizzazione degli ecosistemi a “naturalità diffusa” : rinaturalizzazione delle fasce fluviali da orientare a bosco seminaturale e conservazione delle praterie aride di greto

- Salvaguardia e valorizzazione del patrimonio storico, architettonico, urbanistico e museale e delle aree agricole di particolare pregio paesaggistico

- Contenimento e razionalizzazione delle proliferazioni insediative e di attrezzature arteriali o diffuse nelle aree urbane e suburbane

- Potenziamento della caratterizzazione del paesaggio costruito con particolare attenzione agli aspetti localizzativi tradizionali e alla modalità evolutive dei nuovi sviluppi urbanizzativi

- Salvaguardia del patrimonio forestale.

Descrizione dell’azione Sono previste azione di revizione del Piano regolatore generale del Comune di Tassarolo al fine di l’edilizia sostenibile ed inserire quindi per le nuove costruzioni l’obbligo di installare impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

È inoltre previsto l’inserimento di misure per il contenimento dei consumi idrici, rendendo obbligatoria per tutte le nuove costruzioni l'utilizzo di sistemi di contabilizzazione individuali del consumo di acqua potabile per ogni singola unità immobiliare.

Sia nelle nuove costruzioni che in interventi di recupero dell’ esistente è consentita la realizzazione di serre o equivalenti sistemi strettamente finalizzati alla captazione ed utilizzazione dell'energia solare.

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Negli edifici di nuova realizzazione dovrà essere dovrà essere posta particolare attenzione ai carichi termici estivi e, conseguentemente, ai relativi fabbisogni di climatizzazione e/o trattamento ed eliminazione dell’ umidità ambientale.

A tale scopo è fatto obbligo di installare esclusivamente refrigeratori di acqua ovvero ad espansione diretta con tecnologia ad inverter.

Come costo si presuppone un sovraccosto di circa 70 €/mq rispetto ad un intervento tradizionale. A completamento delle azioni di pianificazione territoriale l’Amministrazione Comunale si impegna alla revisione del regolamento edilizio comunale al fine di promuovere l’adozione di soluzioni progettuali per gli interventi di ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente e per le nuove costruzioni Si prevede di introdurre una serie di misure cogenti accompagnate da interventi a carattere volontario in grado di permettere la riduzione del consumo energetico degli edifici residenziali.

Periodo temporale dell’azione: 2012-2020

Attori coinvolti:

Comune di Tassarolo, cittadini, Imprese di costruzione.

Valutazione energetica – economica – ambientale

Costo dell’azione: circa 250.000 €.

Risparmio energetico: gli interventi ridurranno i consumi del 10% pari a 558 MWh

Risparmio ambientale: 136t CO2/anno

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AZIONE II: INSTALLAZIONE IMPIANTI FOTOVOLTAICI E SOLARI TERMICI SU EDIFICI DI PROPRIETA’ COMUNALE

Descrizione dell’azione:

Sono previsti i seguenti interventi

Palazzo comunale: installazione impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica per complessivi 5 kw.

Centro sportivo comunale: impianto solare termico per produzione acqua calda con accumulo almeno 400 litri acqua.

Società Unitaria Patriottica di Mutuo Soccorso: impianto solare termico con 16 mq. superficie solare, con bollitore e 800 lt. accumulo e 140 lt. accumulo sanitario, con serpentine solari nel sottotetto funzionante a bassa temperatura per produrre riscaldamento a parete mq. 80 e a pavimento mq. 50. Vi sono anche n. 5 radiatori a bassa ed alta temperatura per bagno ed altri locali. Esiste altresì l'ausilio di una caldaia a condensazione.

Periodo temporale: 2012-2020

Soggetti coinvolti: comune di Tassarolo

Valutazione energetica – economica – ambientale

Costo dell’azione: € 80.000

Risparmio energetico: 5.500 kWh/anno relativamente all’impianto fotovoltaico sul palazzo comunale; 5.000 kWh/anno relativamente all’impianto solare termico sul centro sportivo comunale; 5.000 kWh/anno per l’impianto solare termico sull’edificio della S.O.M.S.

Risparmio ambientale: 4,7 tCO2/anno

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AZIONE III: ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI

Premessa Il 6/5/11 è stato emanato il Quarto Conto Energia per dare continuità al meccanismo di incentivazione in Conto Energia per gli impianti fotovoltaici già avviato con i decreti del 28/07/2005, 06/02/2006 (Primo Conto Energia), 19/02/2007 (Secondo Conto Energia) e DM 6/8/2010 (Terzo Conto Energia). Possono usufruire degli incentivi definiti nel provvedimento tutti gli impianti che entrano in esercizio dopo il 31/12/2010. Il nuovo sistema di incentivazione degli impianti fotovoltaici è stato definito nel Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico con tariffe incentivanti che presentano un andamento in diminuzione nel corso del 2011, in due scaglioni nel 2012 per passare poi ad un’unica tariffa di ritiro nel 2013. La particolarità dell’ultimo decreto risiede nella definizione di piccoli impianti contenuta nell’art. 3 del Quarto Conto Energia che si riporta per esteso nel seguito:

Descrizione dell’azione

Proprio grazie agli incentivi legati al IV Conto Energia, le previsioni del Piano di Azione prevedono un sensibile sviluppo delle energie rinnovabili.

Attualmente a marzo 2012 sono installati nel Comune di Tassarolo 33 kW di fotovoltaico in 5 impianti.

Si prevede un sensibile incremento tenendo conto della particolare situazione legata alla presenza di incentivi per complessivi 560 kW installati da parte del pubblico (10 kW), cittadini (50 kW), aziende agricole (500 kW).

Tenuta San pietro

La previsione sopra esposta trova conforto in particolare dalla presenza di aziende agricole che hanno in fase di sviluppo importanti progetti sulle energie rinnovabili. Si fa riferimento alla Tenuta San Pietro (www.tenutasanpietro.it) che ha programma un articolato piano di sviluppo con la realizzazione di impianti ad energia rinnovabile

La Tenuta San Pietro è una delle aziende storiche dell’area di produzione del Vino Gavi DOCG, situata sulle colline del comune di Tassarolo a 300 mt. sul livello del mare.

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Il nome le deriva dalla piccola chiesa del convento francescano che qui si trovava già nel XIV secolo denominata San Pietro. La Tenuta si estende su 60 ettari di superficie complessiva dei quali 30 vitati principalmente a e una piccola parte a vitigni di uve a bacca nera autoctone ( Albarossa, Barbera). Il microclima favorevole, l’influenza delle correnti marine, i terreni tufaceo-argillosi, sono gli elementi che permettono la produzione di vini di qualità superiore. La grande attenzione nelle pratiche colturali è incentrata su una adeguata potenzialità dei vitigni, sulla grande selezione e parcellizzazione dei vigneti. La passione per la ricerca è il tratto distintivo dell’azienda, impegnata in un accurato recupero della biodiversità e nell’attenta salvaguardia dei vigneti storici della Tenuta. Di questi vigneti, uno vanta una caratteristica che risale ai Frati Francescani. Essi avrebbero impiantato una vigna, tuttora produttiva, su ceppo originale di vitis nobilis, denominata Gorrina, una delle pochissime ancora esistenti e sopravvissute all’attacco della filossera, malattia che all’inizio del XX secolo distrusse gran parte delle viti europee. Detta a piede franco, è preziosa perché non innestata, come le recenti, su viti americane. I vigneti vengono coltivati in conversione biologica – biodinamica.

E’ in corso di realizzazione il progetto che prevede la costruzione di una nuova cantina di produzione dotata delle tecnologie più moderne, una per l’affinamento dei vini in barrique e una per la lavorazione dello spumante classico.

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Oltre al fotovoltaico sono in previsione l’installazione di generatori mini eolici della potenza complessiva pari a 100 kW.

RISULTATI ATTESI E COSTI:

Costo dell’azione: € 1.400.000

Risparmio energetico: 822,3 MWh/anno

Risparmio ambientale: 397,2 t CO2/anno

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AZIONE IV: ILLUMINAZIONE PUBBLICA EFFICIENTE

L’illuminazione pubblica del Comune di Tassarolo consiste di circa 160 punti luce.

Il consumo di energia elettrica per illuminazione pubblica al 2004 è stato pari a 63,6 MWhe (dato Enel). L’Amministrazione Comunale ha avvierà nei prossimi anni azioni di efficientamento attraverso la sostituzione dei corpi illuminati con elementi a maggiore efficienza. Il programma relativo all’illuminazione pubblica prevede l’intera sostituzione dei punti luce con elementi a led in grado di produrre benefici di ordine energetico, ambientale ed economico.

I lampioni a led assorbono mediamente il 68% di potenza in meno rispetto alle lampade tradizionali, inoltre i led sono meno sensibili alle vibrazioni; hanno quindi vita più lunga in impieghi. I principali vantaggi dei lampioni a led:

• Ottimo rendimento a qualsiasi temperatura;

• Controllo flusso luminoso a microcontrollore;

• Luce di colore BIANCO quindi una migliore percezione dei colori e dei dettagli da parte dell’occhio umano a parità di illuminamento;

• Luce unidirezionale quindi totale assenza di inquinamento luminoso;

• Durata superiore a qualunque tipo di lampada a filamento o scarica di gas (vita media stimata di circa 100.000 ore!);

• Azzeramento delle spese di manutenzione;

• Minori possibilità di guasti;

• Possibilità di regolare la potenza luminosa;

• Accensione istantanea;

• Insensibilità alla temperatura ambiente quindi nessuna difficoltà di accensione anche nei climi più rigidi;

• Resa luminosa della lampada costante nel tempo

Nell’ambito degli interventi volti a migliorare l’efficienza energetica e luminosa degli impianti di pubblica illuminazione si prevede di qui al 2020 di arrivare alla completa sostituzione degli attuali punti luce con lampioni a led. Vantaggi dell’intervento per la collettività:

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• I cittadini possono segnalare direttamente i guasti e/o i punti luce spenti

• E’ stata realizzata la messa in sicurezza di tutti gli impianti

• Risparmio energetico

Attualmente la rete dell’illuminazione pubblica è gestita da Enel Sole per una parte ed in proprio dall’Amministrazione Comunale. L’azione prevede la realizzazione di un’azione di efficientamento della rete con un considerevole risparmio sotto il profilo energetico ed ambientale. L’azione prevede la realizzazione di un programma di ammodernamento delle rete attraverso il progressivo passaggio a led dei punti luci con un investimento quantificato mediamente attorno a 800 € a punto luce. Tale azione potrebbe essere realizzata in parte o in toto attraverso il ricorso a Energy Service Company.

Periodo temporale: 2012-2020

Soggetti coinvolti: comune di Tassarolo, ESCo

Valutazione energetica – economica – ambientale Costo dell’azione: € 128.000 Risparmio energetico: calcolato cautelativamente come riduzione del 30% del consumo energetico al 2009 e pari a 24 MWh/anno

Risparmio ambientale: 11,59 tCO2/anno

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AZIONE V: COMUNICAZIONE ED EDUCAZIONE

Il comune intende porre in essere attività di informazione e sensibilizzazione dei cittadini. In particolare sono previste le seguenti azioni:

 Sensibilizzazione nelle scuole, incontri con gli alunni durante l’anno scolastico.  Sensibilizzazione alla cittadinanza con manifestazioni e dimostrazioni nel centro cittadino.  Promozione di best practices attraverso consulenza individuale al cittadino, cooperazioni internazionali e diffusione delle informazioni tramite il sito internet (sezione ambiente) ed i giornali locali.

L’obiettivo è quello di favorire la scelta di azioni tese alla riduzione di inquinanti tramite scelte sostenibili, di uso di energie alternative nonché di efficienza energetica.

Il Comune di Tassarolo si farà promotore tra i propri cittadini del progetto IEE “European Citizens Climate Cup” (ECCC), una competizione europea tra famiglie per il risparmio energetico. La gara in questione avviene tramite un software (Energy Saving Account-ESA) dove tutti i partecipanti possono inserire i propri consumi energetici; l’“ESA” traccerà un profilo di consumo calcolando le emissioni di CO2 derivanti e fornirà consigli utili per il risparmio energetico.

RISULTATI ATTESI E COSTI:

Si ipotizza che le campagne di sensibilizzazione influiscano sul comportamento dei cittadini portando ad una riduzione del 2% del consumo residenziale (T interne edifici, stand-by, etichette energetiche elettrodomestici,…). Il costo dell’azione è minimo (fornitura di materiale divulgativo da esporre, distribuire o inserire nel sito web e organizzazione di incontri e campagne), si potrebbe attestare intorno ai 5.000 €/anno

Riduzione del consumo: 2% consumo residenziale e terziario pari a 118,55 MWh

Emissioni evitate: 29,1 t/anno CO2

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AZIONE VI: MOBILITA’ SOSTENIBILE PER I CITTADINI DI TASSAROLO

Premessa La pianificazione degli interventi sulla mobilità per il Comune di Tassarolo rappresenta un compito complesso a causa della contenuta dimensione territoriale dell’abitato e della natura geografica e morfologica del territorio. Gli aspetti che vanno considerati non possono prescindere dalla particolarità del Comune che si trova nelle immediate vicinanze della cittadina di Novi Ligure (28.000 abitanti) che rappresenta il polo attrattivo della popolazione per ragioni socio economiche e produttivo. Il centro si trova infatti a pochi chilometri e le modalità di spostamento sono incentrate sull’utilizzo del mezzo privato; anche l’utenza scolastica utilizza in maniera sporadica il mezzo pubblico in quanto può usufruire dei mezzi privati che si recano a Novi per lavoro, per acquisti e per il disbrigo di pratiche. L’approccio utilizzato nel piano di azione è quello di integrare lo sforzo di pianificazione con misure che rientrano in quadro coerente con le politiche energetiche ed ambientali. Lo sforzo che L’Amministrazione Comunale ha intrapreso va nella direzione di sconsigliare l’utilizzo del mezzo privato soprattutto per la mobilità interna al Comune valorizzando le aree urbane e a velocità limitata.

Situazione attuale La mobilita privata interna avviene prevalentemente attraverso l’utilizzo dell’automobile. La dotazione di mezzi nel Comune di Tassarolo è descritta nella tabella seguente:

Auto, moto e altri veicoli Auto Trasporti Veicoli Trattori per Anno Auto Motocicli Autobus Totale Merci Speciali e Altri mille abitanti 2004 347 64 1 44 5 0 461 580 2005 358 65 1 47 6 0 477 598 2006 355 68 1 44 5 0 473 591 2007 362 74 1 41 4 0 482 596 2008 360 79 1 37 5 0 482 588 2009 367 86 1 31 2 0 487 588

Descrizione dell’azione L’azione sulla mobilità viene articolata in diverse misure:

Pianificazione della mobilità sostenibile Potenziamento delle aree pedonali e valorizzazione degli spazi urbani Ammodernato tecnologico mezzi Introduzione del servizio a chiamata per il trasporto pubblico Piano d’azione per l’energia sostenibile Pag - 35 - PAES TASSAROLO 2012

Pianificazione della mobilità L’Amministrazione si impegna alla redazione di uno Studio sulla Mobilità, anche se non previsto per obbligo di legge, al fine di definire le priorità di intervento in coerenza con le politiche energetiche ed ambientali adottate a livello Comunale. Si tratta di un documento di indirizzo che prenderà spunto dalla situazione esistente al fine di individuare le azioni da porre sul territorio per migliorare la sostenibilità energetica del comparto dei trasporti e per delineare azioni strutturali nella viabilità e mobilità del capoluogo e del collegamento con Novi Ligure che rappresenta il polo attrattivo per la maggior parte degli abitanti di Tassarolo. La redazione del documento permetterà di completare l’assetto programmatorio comunale e consentirà di delineare e progettare le azioni che vengono preliminarmente individuate nel presente Piano di Azione. Lo Studio sulla Mobilità sarà anche finalizzato alla riqualificazione dello Spazio Urbano dell’abitato di Tassarolo che gravita attorno ad alcuni poli attrattori, la Piazza del Comune, l’edificio Postale/Bar, area Pro Loco, ecc. L’analisi permetterà di definire interventi ed azioni per la riqualificazione degli spazi urbani tenendo conto delle dinamiche di sviluppo del tessuto urbanistico registrato in questi ultimi anni. La maggiore pressione della popolazione non può proseguire secondo gli standard attuali e deve evolversi verso una mobilità più sostenibile anche attraverso una diversa valorizzazione degli spazi esistenti. Utilizzo della bicicletta L’utilizzo della bicicletta non è particolarmente diffuso a causa delle ridotte distanze in gioco all’interno del perimetro urbano; la disposizione della viabilità e la larghezza ridotta della sede stradale non permette di ricavare spazi dedicati unicamente al transito delle biciclette. L’Amministrazione Comunale realizzerà un’azione di informazione e sensibilizzazione dell’utilizzo della bicicletta in sostituzione dell’auto privata.

Ammodernato tecnologico mezzi

La pianificazione della mobilità permetterà di individuare Zone a traffico limitato per il contenimento delle percorrenze dei mezzi più obsoleti (euro 0, 1 e 2). In tal modo si promuoverà il contenimento delle emissioni anche tramite l’ammodernamento del parco auto privato circolante. Come testimonia il documento pubblicato sul sito del "Communication and Information Resource Centre Administrator" (CIRCA) dell'Agenzia Europea per l'Ambiente (EEA) redatto dal UKs National Atmospheric Emissions Inventory (NAEI), il divario emissivo tra le diverse categorie di omologazione è rilevante per tutti gli inquinanti. Anche il Ministero dell’Ambiente nella “guida ai consumi e alle emissioni dei veicoli 2011” registra la diminuzione annuale delle emissioni dei vicoli presenti sul mercato italiano:

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Solo negli ultimi 4 anni, come si desume dalla tabella, le emissioni di CO2 dei principali modelli di veicolo sono diminuite del 10%. Considerando che i veicoli vengono sostituiti mediamente ogni 10 anni, si può presupporre che il risparmio medio di CO2 di un modello nuovo rispetto ad uno precedente di un decennio sia pari almeno al 15%. L’emissione di CO2 è legata al consumo di combustibile e quindi al costo per km: anche in questo caso un’opportuna campagna informativa potrà essere utile soprattutto nei casi di sostituzione prevista dell’autoveicolo famigliare o commerciale. Considerando con il periodo temporale 2004 - 2020, si può presupporre l’ammodernamento di un 30% del parco circolante nel territorio comunale.

Introduzione del servizio a chiamata per il trasporto pubblico Si prevede di avviare per il Comune di Tassarolo il trasporto a chiamata. Esso consiste nell'utilizzare una flotta di mezzi pubblici di piccole dimensioni tali da consentire l'effettuazione di spostamenti personalizzati in base alle richieste degli utenti (con origine e destinazione scelte volta per volta), portando un certo numero di utenti per volta e gestendo la concatenazione dei percorsi con un certo livello di flessibilità per riuscire a soddisfare tutte le richieste. Tale servizio è in grado di offrire vari vantaggi tra cui: • una efficace risposta a una domanda di mobilità “personalizzata” e alla necessità di portare il servizio di trasporto ovunque, a costi accettabili, anche dove oggi non è presente; • un trasporto con percorsi e orari determinati dalle esigenze di trasporto degli Utenti, che si rivolgono al gestore e “negoziano” un servizio compatibile con le proprie necessità e con la disponibilità del gestore stesso; • una possibilità di collegamento tra Tassarolo ed i Comuni confinanzi; • servizi complementari al TPL tradizionale e/o a integrazione con altri servizi di trasporto (intermodalità); • superamento di alcune criticità del servizio a orari e percorsi fissi;  livelli di servizio economicamente sostenibili verso le necessità dei Cittadini.

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Periodo temporale dell’azione: 2012 - 2020

Attori coinvolti Comune di Tassarolo, cittadini

Valutazione energetica – economica – ambientale I costi connessi con la realizzazione della misura mobilità verde sono stati valutati in circa 100.000 € articolati nel periodo e da imputare al Comune di Tassarolo per la realizzazione dello Studio della Mobilità e per la messa in opera delle zonizzazioni, arredo urbano, sicurezza delle aree pedonali. La valutazione del beneficio energetico delle azioni sono state determinate sulla base di un obiettivo di contenimento delle emissioni del 10% circa rispetto alla baseline con un risparmio energetico di 356 MWh (corrispondenti a 189MWh di gasolio e 167MWh di benzina)

Risparmio energetico: 356 MWh/anno

Risparmio ambientale: 92,04 t CO2/anno

Piano d’azione per l’energia sostenibile Pag - 38 -