Patto Dei Sindaci: Piano D'azione Per L'energia Sostenibile
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COMUNE DI TASSAROLO PATTO DEI SINDACI: PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE PAES TASSAROLO 2012 INDICE Premessa 3 1. IL CONTESTO: LA PROVINCIA DI ALESSANDRIA 5 1.1 Il territorio ed il clima 5 1.2 Demografia ed economia 6 1.3 Quadro generale delle politiche ambientali per la Provincia di Alessandria 7 2. IL COMUNE DI TASSAROLO 10 2.1 Cenni storici 10 2.2 Dati territoriali e climatici 12 2.3 Situazione demografica ed occupazionale 12 2.4 Parco edilizio: il centro storico 15 3. IL PATTO DEI SINDACI ED IL PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE 17 3.1 Aspetti organizzativi e finanziari 18 3.2 Inventario delle emissioni di base (BEI) 18 3.3 Metodologia operativa 18 4. PANORAMICA AZIONI: LA STRATEGIA 23 4.1 Bilancio ambientale territoriale del comune di Tassarolo 24 4.2 La raccolta differenziata a Tassarolo 24 5. SCHEDE AZIONI 26 AZIONE I 26 AZIONE II 28 AZIONE III 29 AZIONE IV 32 SCHEDA V 34 AZIONE VI 35 Piano d’azione per l’energia sostenibile Pag - 2 - PAES TASSAROLO 2012 Premessa Il 9 marzo 2007, con il documento “Energia per un mondo che cambia”, l’Unione Europea ha apertamente lanciato la sfida, impegnandosi unilateralmente a ridurre le proprie emissioni di CO2 del 20% entro il 2020 aumentando nel contempo del 20% il livello di efficienza energetica e del 20% la quota di utilizzo delle fonti di energia rinnovabile sul totale del mix energetico. Nel 2009 , in linea con quanto due anni prima effettuato, la stessa Unione ha adottato il Pacchetto Legislativo Clima-Energia “20-20-20” (-20% di riduzione di CO2, + 20% di aumento dell’efficienza energetica, 20% di energia da fonti rinnovabili) che prevede per gli stati membri dell’Unione Europea, con orizzonte temporale al 2020, una riduzione dei consumi del 20% di CO2, la copertura di una quota pari al 20% del fabbisogno con fonti rinnovabili e la riduzione delle emissioni di gas climalteranti del 20%. Le scelte energetiche intraprese sono quindi la risposta ad un dato di fatto ovvero che il consumo di energia è in costante aumento. Così il 29 Gennaio 2008, nell’ambito della seconda edizione della Settimana europea dell’energia sostenibile (EUSEW 2008), la Commissione Europea ha lanciato il Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors), un’iniziativa per coinvolgere attivamente le città europee nel percorso verso la sostenibilità energetica ed ambientale. Il Comune di Tassarolo (Alessandria) ha aderito al Patto dei Sindaci in data 27/11/2010 con la Delibera n. 21 di Consiglio Comunale, con lo scopo di indirizzare il territorio verso uno sviluppo sostenibile e perseguire gli obiettivi di risparmio energetico, utilizzo delle fonti rinnovabili e di riduzione delle emissioni di CO2, coinvolgendo l’intera cittadinanza nella fase di sviluppo e implementazione del “Piano di Azione sull’Energia Sostenibile”, affinché dall’adesione al Patto possa scaturire un circolo virtuoso che vada a diffondere sul territorio la cultura del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale. Piano d’azione per l’energia sostenibile Pag - 3 - PAES TASSAROLO 2012 Dal Gennaio 2010 Tassarolo fa parte di un "Energy Team" formato da 54 Comuni che, con il patrocinio di Legambiene, hanno intrapreso un'iniziativa per un migliore sfruttamento delle energie sul territorio, ovvero la european energy award®, e lo scorso 13 ottobre 2011 ha ricevuto l'attestato di Comune Energeticamente Consapevole Il comune ha inoltre aderito al progetto IEE Come2CoM ottenendo il supporto tecnico di SPES Consulting per la redazione dei documenti necessari (BEI e PAES) per l’adesione al Patto dei Sindaci. Piano d’azione per l’energia sostenibile Pag - 4 - PAES TASSAROLO 2012 1. IL CONTESTO: LA PROVINCIA DI ALESSANDRIA 1.1 Il territorio ed il clima La provincia di Alessandria è una provincia piemontese di 440.613 abitanti (2010), ha una superficie territoriale di 3.560 chilometri quadrati, pari al 14,0% del Piemonte e all‘1,2% dell‘Italia ed è costituita da 190 Comuni. Occupa l'estremo settore sud- orientale del Piemonte, confina a nord con la Provincia di Vercelli, a ovest la Provincia di Torino e la Provincia di Asti, a est con la Lombardia (Provincia di Pavia), a sud con la Liguria (Provincia di Genova e Provincia di Savona), a sud-est con l'Emilia-Romagna (Provincia di Piacenza). Il territorio, per la maggior parte collinare, può essere suddiviso in fasce ecologiche e paesaggistiche distinte; tra queste la prima, la più estesa, riflette la tipologia del tipico ambiente fluviale padano: greti sassosi e nudi a forte insolazione diretta, prato arido xerofilo con vegetazione erbacea ed arbustiva, il bosco ripariale a saliconi ed ontano nelle zone più umide, a pioppo e rovere su terreno sabbioso drenato. A queste tipologie si aggiunge la fascia agricola che cinge le aree a struttura naturale. La seconda fascia ambientale che si incontra è quella collinare, che si compone di quattro aree distinte: il Monferrato, caratterizzato da vegetazione boschiva mesofila; l’Acquese-Basse Langhe, che presenta un maggior numero di ambienti naturali (pinete, boschi termofili di roverella, boschi mesofili di querce, pioppi, tigli); e le aree montane della Val Borbera, Curone e Lemme-Piota (differenti nella composizione del substrato geologico e in varietà di vegetazione) che, dal punto di vista naturalistico, sono le più interessanti. Nelle zone più esposte al sole, a circa 800-1.000 metri di altitudine, inizia il piano montano che vede la sostituzione del castagneto a favore del bosco misto a prevalenza di faggio. Notevole la diversità climatica tra le due aree, con estate arida e autunno-primavera piovosi nella prima zona, estate moderatamente umida e minor piovosità primaverile nella seconda zona. Ciò porta ad uno scontro tra influenza mediterranea e influenza continentale che dà luogo ad una diversa ornitofauna. Il territorio provinciale è ricco di rocce: si tratta soprattutto di rocce sedimentarie (ghiaie, sabbie cementate, fanghi, limi e argille), cioè costituite da materiali che si sono depositati nel bacino piemontese all’atto dell’emersione Piano d’azione per l’energia sostenibile Pag - 5 - PAES TASSAROLO 2012 della catena alpina e di quella appenninica. Per quanto concerne il sistema idrografico, esso è dato dalla confluenza del fiume Sesia nel Po e dalla fascia fluviale del Po che va da Gabiano ad Alluvioni Cambiò e che costituisce una eccezionale attrattiva per migliaia di uccelli migratori. Completano il quadro della dotazione idrografica della provincia i fiumi Tanaro e Bormida di Spigno e i torrenti: Belbo, Tiglione, Versa, Stura, Orba, Lemme, Borbera, Curone, Scrivia, Erro. Lo Scrivia, da Villalvérnia a Cassano Spinola, costituisce il tratto di torrente più caratteristico e incontaminato della bassa valle Scrivia, ove si possono osservare tutti gli habitat ecologicamente più interessanti delle aree fluviali termofile: cespuglieti di saliconi e ontani, boschi su terreno sabbioso di querce e pioppi, ampie porzioni di prato xerico con influenza submediterranea fino all’ampio greto sassoso dello Scrivia. Interessante, sotto l’aspetto naturalistico, è pure il tratto Strette di Pertuso e Valletta del rio Dorzegna, nella medio-bassa Val Borbera, in quanto questo tratto di fiume costituisce uno degli scorci paesaggistici più attraenti dell’intera provincia. Gran parte dell’area è caratterizzata dall’alternarsi di affioramenti rocciosi e splendidi boschi misti termofili. 1.2 Demografia ed economia Gli abitanti residenti al 31.12.2010 nella provincia di Alessandria erano 440.613 abitanti (in una fase di ripresa demografica dopo l‘accentuato calo demografico degli anni Novanta), pari al 9,9% del Piemonte e allo 0,73% dell‘Italia. La densità abitativa media per chilometro quadrato è quindi di 123 abitanti – ma vi sono aree della montagna e dell‘alta collina che non superano i 10 abitanti per chilometro quadrato – inferiore a quella del Piemonte – 172 abitanti – e a quella dell‘Italia nel suo complesso – 198 abitanti. Caratteristica strutturale della popolazione della provincia di Alessandria è data dalla bassa percentuale di giovani e dall’alta percentuale di anziani, frutto di un trend demografico ormai secolare: nel 2010 i ―giovani con meno di 14 anni sono l’11,29% della popolazione residente (comunque in crescita rispetto all’anno 2006 quando la stessa percentuale raggiungeva il 10,9), mentre gli ―anziani con più di 65 anni nel 2010 raggiungono ormai il 25,8% della popolazione residente. Un’altra caratteristica della popolazione residente – che si sta avviando rapidamente a diventare una componente strutturale – è data dalla presenza di stranieri immigrati regolarmente residenti, che nel 2009 ammontano a 39.585 (erano 10.103 nel 2000), pari al 9% della popolazione residente. Per quanto riguarda l’economia dell’area, il valore aggiunto della provincia di Alessandria nel 2008 (ultimo dato disponibile) ammonta a 11.025 milioni di euro, (10.755 nel 2007), pari al 9,7% del valore aggiunto del Piemonte e allo 0,79% di quello nazionale. Nella composizione settoriale, il valore aggiunto della provincia deriva per il 1,9% dall‘agricoltura, per il 32,3% dall‘industria e per il 65,7% dal terziario. La Provincia di Alessandria si propone come una provincia più agricola della media regionale, ma meno di quella nazionale; la percentuale di valore aggiunto che deriva dall‘industria Piano d’azione per l’energia sostenibile Pag - 6 - PAES TASSAROLO 2012 è superiore sia alla media del Piemonte che a quella del Paese, mentre il valore aggiunto del terziario – sepppur elevato – è inferiore sia alla media regionale che a quella nazionale. Nel 2010, le imprese attive della provincia sono 46.877 (47.231 nel 2009), suddivise in 10601 nell‘agricoltura, 12.170 nell‘industria, 22.341 nel composito settore del terziario. Caratteristica del “sistema delle imprese” della provincia di Alessandria è la netta prevalenza dell‘artigianato e della piccola e media impresa (anche se non mancano grandi gruppi e diverse multinazionali tascabili).