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Memorie dell’Accademia Urbense (nuova serie) n° 76 Collana diretta da Alessandro Laguzzi

L’autore ringrazia Don Paolo Favato per la disponibilità concessa in occasione delle riprese fotografiche dei dipinti religiosi, il sindaco Giuseppe Cavriani e il presidente dell’Associazione Oltregiogo Dino Angelini per la fiducia accordata, Bruno Paolo Tassistro e Giacomo Gastaldo per la collaborazione prestata.

Riferimenti fotografici: Roberto Bergaglio, Sandrino Bruno, Renato Gastaldo, Giacomo Gastaldo, Alessandro Gemme, Don Marco Camillo Visconti.

La foto di copertina è di alessandro Gemme.

Impaginazione di Bruno Paolo Tassistro e Alessandro Laguzzi Segreteria: Giacomo Gastaldo

ISSN 1723-4824 www.accademiaurbense.it

Guide dell’Accademia Urbense

dinO B. BerGAGliO

GUidA di TAssArOlO

Accademia Urbense - 2006 www.accademiaurbense.it www.accademiaurbense.it

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TASSAROLO

Adagiato sul crinale di un A vOlO d’UccellO poggio circondato da macchie Lasciata la provinciale 158 di gaggie frammiste a roverel- che da Novi porta a Gavi, quasi al le, intervallate da cortine di culmine della salita che affianca filari del pregiato Cortese, Tas- la sede del Tiro a Segno Naziona- sarolo sorge sulle ultime pro- le, sezione di Novi L., si imbocca paggini dell’Appennino Ligure la strada provinciale 159 sulla che scende verso la pianura destra nei pressi del “Crocione” Padana. Ha un’altitudine di 250 detto anche Signor Nero, in dia- m sul livello del mare e una letto, e, proseguendo per 2,5 km superficie del territorio comu- circa, dopo un susseguirsi di roto- nale di 7,09 Kmq; popolazione lanti colline verdeggianti di prati, 620 abitanti. Provincia e Dio- boschi e vigneti, il borgo di Tas- cesi di ; parrocchia- sarolo ci appare quasi improvviso le dedicata a S. Nicolao vesco- adagiato ai piedi delle possenti vo di Mira. mura del Castello Spi- Distanze: da Ales- nola. sandria km 29 ca, da I massicci bastioni Genova km 69, da della costruzione, che Milano km 97, da so vra stano l’ingresso Torino km 117. del borgo antico, ac - Casello autostradale col gono il turista il e stazione ferroviaria quale può subito nota- a , la re il compatto agglo- città più vicina e merato urbano, tipico importante dove esempio di testata di han no sede la Pretu- crinale, dalle case co struite con ra, il Comando dei Carabinieri, un’architettura semplice ma Guardia di Finan za, Vigili del dignitosa, fra le quali si notano fuo co, CRI e Ospedale e dista recenti interventi di ristrutturazio- da Tassarolo 5 km. ne, resi necessari dall’evento

Nella pag. a lato, garitta del Castello ; sopra Stemma degli Spinola conti di Tassarolo. www.accademiaurbense.it

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sismico dell’aprile 2003 che come baluardo contro le invasio- hanno modificato gli edifici in ni barbariche, il castello, protago- chiave moderna con discutibili nista nel corso dei secoli di vicen- restauri. de militari, azioni diplomatiche, Il paese, se visto dalla collina trattative segrete, intrighi miste- dove è posta l’antica chiesetta riosi ed oscuri, venne costruito della Madonnina di Sant’Ambro- intorno ad una torre di guardia gio, sembra godersi pigramente il posta a protezione e difesa di una tiepido sole mattutino, con i vec- importante via di comunicazione chi comignoli delle case simili a tra Liguria e Pianura Padana. orecchie protese a cogliere il più Papa Innocenzo II, con sua lieve rumore del luogo. bolla, confermava al monastero di Santa Maria di Castiglione, nel vicende sTOriche parmigiano, in data 13 aprile «Il nucleo abitato di Tassarolo 1143, il possesso delle chiese di ha origini ben più lontane di San Remigio di Parodi, di San- quanto si possa credere: infatti si t’Eusebio di Gavi e la chiesa di trovava ai confini della “Foresta Tassarolo. Tale donazione viene dell’Orba” o “Foresta dei Longo- confermata dalla bolla papale di bardi” e “Fara” (nome longobar- Lucio II il 10 maggio 1144, men- do indicante un luogo di abitazio- tre il 10 agosto 1172 nella chiesa ne che veniva, di solito, co strui ta di San Giacomo in Gavi, giurano nei punti chiave dei percorsi stra- fedeltà e sudditanza ai marchesi dali) è la prima indicazione di di Gavi i sindaci e procuratori del Tassarolo». Sorto verso il Mille comune di Alessandria. Questi www.accademiaurbense.it

TASSAROLO 5 A lato, panorama di Tassarolo visto da sud ; in basso, il Bar- Ristorante “Locanda S. Rocco”.

ultimi si impegnano a difendere mente sottoscritto dai Signori di Gavi da «ogni e qualsiasi perico- Tassarolo il 19 maggio 1198. lo e a conservare i luoghi di Tas- Per la sua posizione strategica, sarolo, Muntalto, Amerio e Gavi, Tassarolo e il suo castello sono nonché a tenere in buono stato la coinvolti nei frequenti e violenti strada che da questi luoghi con- scontri tra alessandrini e genove- duce ad Alessandria». Di castello si, interessati al suo possesso. si parla nel 1192 quando il comu- Durante queste lotte il castello ne di Alessandria promette di aiu- viene distrutto e dato alle fiamme tare il comune di Genova nel pos- nel 1196 e nel 1224 «malgrado la sesso dei castelli di Montaldo, forte resistenza dei suoi terrazza- Aimero, Tassarolo e . ni». Ricostruito e rinforzato con L’atto di donazione del castello al possenti mura riprende il suo comune di Genova viene ufficial- ruolo di strategia militare ed eco- www.accademiaurbense.it

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nomica al confine della Liguria. Cervo un altro fu tirato a coda di Nel 1340 «gli uomini del cavallo; e per la città di Noli due castello di Tassarolo facevano uomini furono trascinati a coda di gran danno, rubando alla strada e cavallo; e per lo castello di Tassa- dando ricetto agli stradaroli. E si rolo uno ch’era dei servitori di deliberò in Genova un competen- detto castello fu trascinato a coda te esercito per pigliar detto castel- di cavallo». lo: il che presentendo gli uomini, Il maniero, ampliato e ristrut- ch’erano in quello, resero il turato a più riprese, era infeudato castello ai genovesi…», così scri- dalla repubblica di Genova ini- ve Agostino Giustiniani nei suoi zialmente ai marchesi di Gavi, Annali della Repubblica di Geno- come abbiamo visto, passò anco- va (1856) e prosegue «…nel 1343 ra a Genova quindi alle famiglie furono scoperti molti tradimenti Decamilla, Di Negro e Castagna. in Genova, nel castello di Cervo, Pervenne in parte alla famiglia in Noli e in Tassarolo, le quali Spinola nel 1359 con il nobile tutte terre per promissione avuta Tedisio de Camilla. Passava total- di gran somma di denari si dove- mente ai fratelli Galeotto, Adamo vano dare in mano del signore di e Carozzo Spinola del fu Napo- Milano. E per questa cagione per leone, il 16 ottobre 1367 poiché lo tradimento, ch’era ordinato ne acquistarono la parte possedu- dalla città fu impiccato un certo ta dai Marchesi Castagna, dive- della Pissina, e per il castello del nendo contemporaneamente www.accademiaurbense.it

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Alla pag. precedente, dipinto a olio del castello di Tassarolo nel secolo XVII. In questa pag. veduta aerea del castello. feudo imperiale con proprie fran- di Gavi) ossia l’esporre in muc- chigie «salvi sempre tutti i diritti chio o ammassare, sia il grano del comune di Genova». E che i fieni lungo la strada – è Galeotto Spinola, con i suoi fra- anche il borgo che l’Imperatore telli, li troviamo tra i firmatari del Sacro Romano Impero, Ferdi- della lega tra il Duca di Milano, nando I, nel 1560 eleva a contea Francesco Sforza, la Repubblica con diritto di zecca, creando di Venezia, il Duca di Mantova e primo conte Marcantonio Spinola la repubblica di Genova nel 1454. del fu Agostino. Lo stesso impe- Tassarolo – il cui nome, ratore delega, nel 1621, il princi- secondo il marchese Marco Spi- pe Landi di Val di Taro a compi- nola, a seguito di approfondite lare un censimento «delle forme e ricerche, deriverebbe non dalle qualità dei Feudi imperiali» esi- tasse e dalle loro riscossioni o dai stenti in Italia. Per Tassarolo, il tassi (animali o vegetali), ma documento dove sono compresi i dalle “tassarie” (citate anche da luoghi con i rispettivi feudatari Cornelio Desimoni sul territorio recita: «D. Maximilianus Spinala www.accademiaurbense.it

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C° Tassaroli particeps Burgi Buz- do. Durante il 1648 viene ultima- zallae et Arquatae». Durante le ta a Genova la stesura della «Visi- guerre del Monferrato, nel 1625, ta, descrizione e delimitazione Tassarolo viene duramente occu- dei confini del Dominio della pato, come i paesi vicini, dalle Serenissima Repubblica di la del truppe francesi le quali «andaro- Giogo compilato d’Uffizio». no scorrendo per tutta la valle di Nella revisione e descrizione di Scrivia con grandissimo danno». tutti i confini della Repubblica Nel maggio del 1630 genovese è citato anche quel- giunge a Tassarolo il lo di Tassarolo. In una Cardinale Diectri- relazione fatta compi- stein e prende lare dall’Imperatore alloggio al Ferdinando III nel castello ove 1656, Tassarolo accoglie l’in- risulta infeudato al fante D. Maria Conte Filippo Spi- sorella di Filippo nola, «lontano 5 IV di Spagna miglia da Serravalle sposa del figlio del- tra Novi e Gavi, vi è un l’imperatore Ferdinan- bello e forte Castello, non www.accademiaurbense.it

TASSAROLO 9 Nella pag. precedente, in alto, Tassarolo in un dipinto del 1600; in basso, moneta aurea dei Conti di Tassarolo. In que- sta pag. : scorcio interno del castello.

ha dipendenti, et vi sono circa 80 “Podestà di Tassarolo Gio Andrea fuochi (famiglie). Vino bono, Nappi” e tradotti in lingua volga- pane d’ogni sorte, fieno ordina- re, caso eccezionale, perché tutti riamente, carne e formaggi di potessero essere edotti dei loro tutte le sorti». Il conte Filippo doveri e diritti senza ombra di Spinola è pure citato come Com- dubbio. missario di Sanità per la città di Il castello ebbe importanza Gavi e del quale se ne elogia il notevole nella valle per le fre- valore per la cura avuta nella sor- quenti vicende militari che lo veglianza di quel luogo durante la coinvolsero. Va ricordato che tra pestilenza che mieté 21 vittime le sue mura ebbero i natali o creb- nel borgo e 63 nel castello negli bero uomini illustri quali Agosti- anni 1656 e 1657. Successiva- no spinola, noto comandante di mente, nel 1689, l’Imperatore milizie che nella prima metà del Leopoldo I confermava ad Ago- ‘500 espugnò Savona, Novi e stino Spinola il diritto di primo- Ovada e liberò la Corsica dalle genitura con privilegio di battere moneta. Esiste ancor oggi, come dipen- denza del castello, un grande fab- bricato chiamato «la zecca» dove presumibilmente venivano conia- te le monete spinoline chiamate luigini . Nel 1736, entrò poi a far parte degli stati dei Savoia, pur rima- nendo infeudato alla famiglia Spinola, i cui discendenti ancor oggi, mantengono il possesso del castello. Fu re Vittorio Amedeo II, che nel 1761 fece pubblicare gli Statuti da copia originale del 1536 già esistente presso il www.accademiaurbense.it

10 TASSAROLO In questa pag. : a lato, moneta aurea dei Conti di Tassarolo ; in basso, disegno di G. Girarden- go, Municipio ai piedi del castello. armate francesi in nome di Geno- ti di Nola. Ordinato sacerdote si va. ettore spinola, colonnello di trasferisce in Giappone per dif- Filippo II, eroe nella battaglia di fondere la dottrina Cristiana e in Lepanto al comando delle quel Paese troverà la morte, galee della Serenissi- al rogo, il 10 settembre ma. Filippo spi- 1622 presso Nishiza- nola, consacrato ka con altri 29 vescovo di Bi - martiri per la si gnano e suc- fede. Venne bea- cessivamente tificato da S.S. di Nola, eleva- Pio IX il 7 luglio to al soglio 1867 con i com- cardinalizio da pagni del martirio. Papa Gregorio Infine, nell’Otto- XIII nel 1583. ca r - cento, il marchese lo spinola, figlio di Massimiliano spinola Ottavio conte di Tassarolo, fu morto a Tassarolo nel 1857 stron- seguito negli studi ecclesiastici cato da un colpo apoplettico dallo zio Cardinale Filippo nel seguito ad un intervento chirurgi- noviziato del Collegio dei Gesui- co inteso a risolvere la sua cecità, www.accademiaurbense.it

TASSAROLO 11 In questa pag. : a lato, , monu- mento al Cardinale Filippo Spi- nola ; in basso, ritratto di Mas- similiano Spinola, da una miniatura.

1818, Novi assume il rango di provincia facente parte della Divisione di Genova e Tassarolo viene aggregato alla nuova pro- vincia ed assegnato al manda- mento di Castelletto d’Orba. La Legge Rattazzi del 23 ottobre 1859 scorpora la provincia di illustre entomologo, fervente Novi dalla Liguria e la aggrega al patriota e fine letterato. Piemonte come capoluogo di cir- L’attuale costruzione altro non condario della provincia di Ales- è che un rifacimento del XVI sandria. Con il nuovo assetto ter- secolo, conservando tuttavia parti ritoriale Tassarolo passa dunque a più antiche e originarie. Durante far parte dell’attuale provincia. la battaglia di Novi, del 15 agosto visiTA 1799, la brigata Grandjean, del- l’esercito francese, componente Giunti in prossimità della col- la divisione Grouchy, agli ordini lina antistante il nucleo urbano, del generale Pérignon, dopo la dove un terrapieno ci porta alle disfatta subita dalle truppe napo- falde del poggio sottostante il leoniche sulle alture di Pasturana, castello, una edicola dedicata alla fu l’unica che, puntando su Tassa- Madonna di S. Ambrogio edifica- rolo, vi trovò rifugio e ristoro, potendo raggiungere Gavi al completo riuscendo in tal modo a salvarsi. Durante la campagna di Marengo poi, il maniero diede ospitalità al generale Espinasse e alle sue truppe. Il portone d’in- gresso al castello, rivestito di lamiera, conserva ancor oggi i fori delle pallottole di quelle bat- taglie. Con Regio Decreto del 10 novembre 1818 e successive Regie Patenti del 14 dicembre www.accademiaurbense.it

12 TASSAROLO In questa pag. : in alto, uno scorcio del paese, visto dal campanile parrocchiale ; in basso, edicola della Madonni- na. A lato : in alto, Campo da Golf ; in basso, Municipio. Sempre sulla strada nuova, oltrepassata la più antica casa di campagna di Tassarolo, Fara, tro- viamo uno dei cinque campi da golf della provincia di Alessan- dria. Il Golf club colline del Gavi si estende su di un percorso ta intorno al 1908 quando venne di 18 buche da campionato e 9 costruita la strada nuova che dal buche executive ad altissimo rio Riasco devia sulla destra livello tecnico, più un campo pra- lasciando sulla sinistra la strada tica. vecchia per Tassarolo, custodisce Si entra quindi in paese pas- un pregevole affresco del pittore sando sotto le vetuste mura del Luigi Gerolamo Leggero (Novi massiccio agglomerato della Ligure 1892 – Genova 1978) con Zecca, parte integrante del castel- accanto una croce lignea posta lo, sulla destra, mentre sulla sini- dai padri Domenicani di Genova stra le prime case, quasi tutte in occasione delle missioni tenute ristrutturate, conservano l’antico nel 1944. Ai piedi del “poggio” aspetto dei fabbricati addossati subito dopo il ponte che sovrasta uno all’altro come a sorreggersi la strada per Francavilla e Pastu- vicendevolmente. Proseguendo, rana, si raggiunge sulla sinistra il si raggiunge la minuscola piazza centro sportivo comunale intitola- to ai fratelli Paolo e Lorenzo Per- nigotti, i giovani eredi della fami- glia che deteneva il marchio del famoso torrone rinomato in tutto il mondo e vanto dell’industria dolciaria novese, tragicamente periti in un incidente d’auto in terra Sudamericana. Gli impianti offrono un campo di calcio, uno di calcetto, tennis, bar ristorante, attrezzature varie per i giovanissi- mi ed un ampio parcheggio. www.accademiaurbense.it

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dove sorge la chiesa parrocchiale, domina Piazza della Libertà che il municipio, l’unico negozio di continua a rimpicciolirsi per la alimentari, il forno e la salita che presenza sempre più massiccia di porta al castello. autoveicoli parcheggiati disordi- natamente. lA pArrOcchiAle La citazione più antica della La parrocchiale, dedicata a chiesa di Tassarolo, documentata, San Nicolao vescovo di Mira, risale al 1143 quando il Pontefice Innocenzo II concede alla chiesa monastica di Tassarolo la “Liber- tas Romana”, come riferisce il Muratori, riportata da Lorenzo Tacchella nel suo ampio studio su Tassarolo pubblicato nel 2001. Fin dal 1248 la curia vescovile di aveva giurisdizione ecclesiastica su tutti i castelli pos- seduti dal comune di Genova al di qua dei Giovi e segnatamente Gavi con tutta la sua curia, Mon- taldo, Aimero, Pasturana, Tassa- rolo e Parodi, le quali parrocchie pervennero alla sua dipendenza dopo un lungo processo conclu- sosi nel 1228. Papa Innocenzo IV, con sua bolla datata 3 giugno 1248, per premiare la devozione dei genovesi che lo avevano assi- www.accademiaurbense.it

14 TASSAROLO In questa pag. : in alto, lapide nell’atrio comunale, in memo- ria di una benefattrice. In basso, affresco raffigurante S. Nicolao, sulla facciata della Parrocchiale.

chiamarsi rettore, mentre nel 1635 troviamo citato il prevosto. Fu sede di vicario foraneo e aveva assoggettate le parrocchie di Tramontana, Capriata d’Orba, S. Antonio, Castelletto Adorno, S. Cristoforo e la Pieve di Pastura- na. Dalla visita apostolica del 1646 si ha una minuziosa descri- zione dell’edificio sacro, con un dettagliato inventario delle sup- pellettili di cui era dotata la par- rocchiale. Nel documento vengo- stito a combattere Federico II di no citati i tre altari esistenti: l’al- Svevia, sentenzia che tutti i tar maggiore, quello dedicato a castelli cadenti sotto il dominio Sant’Agata e quello intitolato del comune di Genova, dovessero alla Madonna del Rosario. L’at- sottostare alla giurisdizione dio- tuale costruzione è un amplia- cesana genovese. Alla chiesa di mento di quella preesistente come Tassarolo viene imposta la deci- si evince dalla relazione del par- ma di un soldo nel 1387. Alla dio- cesi di Genova rimane fino al 1731 quando l’arcivescovo di Genova costituisce in Capriata d’Orba un vicario generale al quale affida la cura delle chiese di Tassarolo e Pasturana. Nel 1805 detto vicariato viene aggregato alla diocesi di Acqui per passare alla diocesi di Alessandria nel 1817. Fino al 1629 i curatori delle anime non avevano titolo alcuno e da quella data cominciarono a www.accademiaurbense.it

TASSAROLO 15 In questa pag. : in alto, Chiesa parrocchiale di S. Nicolao ; in basso, interno ed altare mag- giore della stessa chiesa. roco don Rocco Francesco Boz- zola sullo stato patrimoniale della Parrocchia compilato nel 1930. Nella sua relazione il prelato pre- cisa che non esistono in archivio documenti che attestino l’edifica- zione della chiesa. Si presuppone che dopo il 1800 sia stata amplia- ta e sollevato il tetto, […] il suo stato interno è abbastanza ben conservato mentre all’esterno re 1890), allievo del Serassi. lascia a desiderare molto, […] Porta infatti il numero d’opus 9 e ultimamente nel 1910 si è rifatto la data del 1854 come attesta la a nuovo tutta la facciata della targhetta del frontalino della Chiesa richiesta dallo strapiom- tastiera. bo di esso: quindi si è rifatta su Entrando, sulla sinistra, a fian- nuovo disegno con finte lesene, co della scala a chiocciola che nuovo disegno a fresco sul fronte- porta sull’organo, è posto il fonte spizio l’immagine del Santo tito- battesimale, mentre al centro, sul lare eseguito dall’esimio pittore prof. Bertelli (si tratta di Tito, figlio di Santo). L’affresco citato è stato restaurato dal pittore Piero Vignoli (Alessandria 1911 – 1995), poco prima del 1990, su mandato della Soprintendenza ai Monumenti del Piemonte. La chiesa ha la navata centrale a volta unica, a botte, senza affre- schi. Situato sul portale d’ingres- so in cantoria lignea, la cassa addossata alla parete di fondo, in legno dipinto di semplice fattura, troviamo uno dei primi organi costruiti da Camillo Guglielmo Bianchi (Lodi 1821 – Novi Ligu- www.accademiaurbense.it

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In questa pag. : in alto, altare di S. Agata ; in basso, altare ex Madonna del Rosario, entrambi nella parrocchiale.

rante il martirio della Santa, sosti- tuito in seguito da una nicchia dove era posta la minuscola sta- tua lignea della Madonnina di S. Ambrogio. Sulla sinistra l’altare della Madonna del rosario con una bella pala di Luciano Borzo- ne sempre del XVII secolo raffi- gurante la Vergine Rosariante con il Bambino, contornata dai miste- ri del rosario. Anche in questo altare venne successivamente fondo, l’altar maggiore costruito ricavata una nicchia in cui fu con marmi finissimi e policromi, posta una bella statua lignea del edificato nel 1763 come testimo- Sacro Cuore. nia l’iscrizione incisa in un fram- Dove fino agli anni cinquanta mento marmoreo sul retro. Prege- era posizionato il pulpito ligneo, vole la figura in rilievo del Titola- oggi si può notare un bel quadro re sotto la Mensa, come è notevo- della metà del ‘600, raffigurante le la fattura del tabernacolo del l’Annunciazione della vergine. Santissimo costruito anch’esso con marmi di pregio. L’Ancona che sovrasta il coro, della metà del 1600, rappresenta uno dei più significativo miracoli di San Nicolao: il salvataggio dei tre fanciulli emergenti da un tino. Notevole pure il tabernacolo per la custodia degli oli santi in finis- simo marmo del 1475 posto sulla destra del presbiterio e recante lo stemma dei Sauli. Sulla destra della navata, l’al- tare che in origine era dedicato a S. Agata con una grande pala di scuola genovese del ‘700 raffigu- www.accademiaurbense.it

In questa pag. : in alto, quadro della Madonna del Rosario ; in basso, quadro dell’Immacolata, entrambi nella parrocchiale.

Il quadro era originariamente alloggiato, con relativa cornice marmorea, sul coro dell’Oratorio della SS. Annunziata. Si esce poi sulla minuscola piazza dove si affaccia, tra gli altri, il palazzo municipale com- pletamente rimaneggiato dopo l’evento sismico del 2003, in cui hanno sede, oltre agli uffici propri del Comune, la biblioteca (facen- te parte del Sistema Bibliotecario Novese), l’ufficio postale e l’am- lino. L’imponente fabbrica sorge bulatorio medico. sul terrazzamento alluvionale di il cAsTellO spinOlA ghiaia mescolata a minerali silto- Dalla piazza si diparte la sali- so-argillosi uniti con i sedimenti ta che conduce al castello Spino- fluvio-lacustri antichi evidenziati dalla prolungata erosione del rio Mesma nel punto più alto del cri- nale. Non esistono, al momento, documenti riguardanti l’origine dell’edificio sorto inizialmente attorno ad una torre di guardia e che per eventi bellici nel 1226 subì una prima distruzione. È però ampiamente condivisa l’at- tribuzione ad Opizzo o Opizzino Spinola della costruzione dell’at- tuale castello, che edificò dopo aver ricevuto l’investitura di molti luoghi di valle Scrivia, compreso Tassarolo, da Enrico VII di Lussemburgo nel febbraio 1312. Il luogo diventò feudo imperiale con tutti i diritti e i pri- www.accademiaurbense.it

18 TASSAROLO In questa pag. : in alto, taber- nacolo dell’altar maggiore ; in basso, tabernacolo degli olii santi, entrambi nella parroc- chiale.

battere moneta. All’edificio si aggiunge un fabbricato di mole possente, ai piedi del loggiato cinquecentesco, che è ancora oggi denominato “la zecca”, dove si presume venissero conia- te le monete spinoline che trovia- mo presenti ancora nel 1678. Nella seconda metà del secolo vilegi connessi. Si ritiene che XVI il castello viene trasformato risalga a questo periodo l’impe- in residenza signorile estiva dei gno dello stesso Opizzino a forti- feudatari. Le torri vengono appia- ficare il nuovo dominio avuto in feudo con la costruzione di una vera fortezza a pianta quadrilate- ra con due torri quadrate agli angoli sud, sud est e una rotonda sullo spigolo est. Negli anni successivi la fortez- za diviene base e rifugio di sban- dati dediti al brigantaggio che attaccano, depredandoli, gruppi di mercanti o viandanti solitari che transitavano per le nostre contrade creando seri problemi e danneggiando il commercio tra Genova, il Piemonte e la Lombar- dia. A seguito di queste ripetute incursioni, la comune genovese invia un gran numero di soldati per cercare di snidare i briganti senza tuttavia riuscire nell’impre- sa. Nel 1560 Ferdinando I eleva Tassarolo a contea con diritto a www.accademiaurbense.it

TASSAROLO 19 In questa pag. : in alto, salita che porta al castello ; in basso, l’edificio denominato “la zecca”.

nate e collegate dai piani nobili con ampi e sontuosi saloni affian- cati dalle rispettive camere di ser- vizio, mentre al piano terra e all’ultimo piano trovano sistema- zione le stanze della servitù e delle attività di conduzione della casa. Gli ampi sotterranei, atti ad ospitare la popolazione in tempi di assedio, sono poi trasformati all’inizio del Novecento in moderne cantine con grandi botti conservata è l’antica neviera dove di legno oggi non più utilizzate. anticamente e fino agli anni venti, Nelle cortine del lato est viene nel periodo invernale veniva sti- creato un loggiato dalle forme pata una gran quantità di neve e rinascimentali, mentre nel cortile ghiaccio da utilizzarsi in estate. interno un profondo pozzo assi- Sulla facciata, sovrastanti il por- curava l’approvvigionamento tone d’ingresso, sono visibili i idrico durante prolungati assedi o segni dell’antico ponte levatoio in periodi di siccità. Ancora ben mentre, in posizioni strategiche, si possono notare le feritoie di difesa a forma di bocche di lupo. Nel castello di Tassarolo tra- scorse la parte più operosa e intensa di studioso entomologico il Marchese Massimiliano spi- nola, Conte di Tassarolo - figlio di Agostino e della Marchesa Carrion de Nizas – nato a Péze- nas (Herault, Francia) il 10 luglio 1780 e morto a Tassarolo il 12 novembre 1857. Massimiliano Spinola si occu- pò attivamente di politica, si inte- ressò a livello più che dilettanti- stico di matematica, letteratura www.accademiaurbense.it www.accademiaurbense.it

TASSAROLO 21 Nella pag. precedente : loggiato del castello. In questa pag.: busto di Massimiliano Spinola.

classica, filosofia, araldica e sto- Curiosorum di Bonn, La Società ria dell’arte, ma soprattutto di dei Quaranta di Modena, la Storia Naturale ed in particolare Société Linnéenne di Parigi, per di entomologia e provvide alla citarne alcune. Venne eletto Vice- sistemazione attuale degli appar- Presidente della Sezione di Zoo- tamenti padronali. Sulle ricerche logia del Congresso di Padova del di natura entomologica pubblicò 1842. Nominato Vice-Presidente ben 53 lavori per la maggior parte della Giunta Provvisoria di Geno- ancora attuali e a cui fanno riferi- va nel 1821, fu proclamato sena- mento gli scienziati di tutto il tore del Regno di Sardegna nel mondo. Per la sua serietà e pro- 1848. L’attività di Massimiliano fonda conoscenza della materia, Spinola si svolse principalmente fu annoverato, e lo è ancora, tra i al primo piano della torre rotonda maggiori studiosi del mondo. con le camere annesse dove vi Durante le severe repressioni dei impiantò lo studio e la ricca moti mazziniani del 1833 cadde biblioteca considerata notevole in sospetto di simpatie, ingiustifi- per quei tempi con oltre 6.000 cate, alle idee repubblicane che volumi. Il complesso della Colle- anzi Egli avversava apertamente. zione Spinola sono ora affidate al Venne arrestato e trattenuto per Museo Regionale di Scienze sei mesi nella fortezza di Alessan- Naturali del Piemonte che, con la dria dalla quale uscì alla fine del 1833. Fu posto agli arresti domi- ciliari e confinato per lungo tempo nel castello di Tassarolo sotto la diretta sorveglianza della Compagnia di Gesù. In questo periodo poté occuparsi esclusiva- mente dei suoi studi. Ebbe la nomina di membro onorario della Société entomologique de Fran- ce, socio di numerose società scientifiche italiane e straniere come l’Accademia delle Scienze di Torino, l’Accademia Cesarea Leopoldino-Carolina Naturae www.accademiaurbense.it

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convenzione del 4 marzo 1980 tra bianche con le mantelline di vel- l’Università di Torino e la Regio- luto marrone orlate di fregi dora- ne Piemonte, vede ricostituita l’u- ti. Il sacro edificio a volta unica e nità organica originaria della Col- senza affreschi, risale alla metà lezione Spinola dopo 122 anni di del 1700 come attesta una antica smembramenti. iscrizione «ALTARE PRIUILEGIATO Il Corpus Spinolae è così sud- PERPETUO PER LI CONFRATELLI E diviso: Imenotteri: 69 scatole, CONSORELLE - 1777», mentre il 6.000 specie; Omotteri: 29 scato- campanile, ottenuta la prescritta le, 950 specie; Eterotteri: 57 sca- tole, 1.600 specie; Coleotteri: 404 scatole, 21.000 specie. Ampi giardini curati dai pro- prietari, abbelliscono il cortile prospiciente il maniero che, essendo dimora privata, non è visitabile.

Affianca la Parrocchiale, sulla destra e leggermente arretrata da questa, segnando l’inizio di via Dei Martiri, la chiesa oratorio della confraternita della ss Annunziata, i cui aderenti indos- sano le caratteristiche sopravesti www.accademiaurbense.it

TASSAROLO 23 Nella pag. precedente : in alto, studio di Massimiliano Spinola; in basso, disegno del figlio Cri- stoforo. In questa pag. : in alto, Oratorio dell’Annunziata; in basso, targa di edificazione del campanile e scritta su una balaustra della stessa chiesa. approvazione dal vescovo, veniva edificato nel 1789 come da lapide marmorea posta al di sopra della finestra del campanile stesso. Alessandria Mons. Nicolao Milo- Conserva al suo interno gli sten- ne nel 1935. dardi più antichi da processione e Un affresco del 1600, anch’es- da accompagnamento funebre, so restaurato dal pittore Piero ormai in disuso, con i relativi pre- Vignoli nel 1993, sempre raffigu- gevoli lanternoni, i crocifissi sto- rante l’Annunciazione, lo si può rici di modesta dimensione e fat- ammirare nella casa di via Gari- tura e quello più recente, grande baldi ai numeri 20 e 22 dove la ed artistico, la cui benedizione da memoria storica ricorda esser parte del parroco Mons Giuseppe stata la primitiva sede della Poggio, avvenne il 13 giugno confraternita della ss Annun- 1993. L’imponente crocifisso ha ziata o disciplinanti di san preso parte al raduno nazionale carlo ovvero i Battuti prima della costruzione dell’attuale ora- torio. Oratorio che non appare nel quadro raffigurante il paese nella metà del ‘600. Di fronte al campanile della parrocchiale ha inizio vicolo Maddalena che prospetta al civi- co 3 una elegante pittura murale, delle confraternite a Roma in restaurata sempre dal Vignoli, occasione del Giubileo del 2000, alla presenza del Pontefice Gio- vanni Paolo II. Vi sosta pure una cassa pro- cessionale raffigurante l’annun- ciazione della Madonna, benedet- ta ed inaugurata dal Vescovo di www.accademiaurbense.it

24 TASSAROLO In questa pag.: in alto, affresco sulla facciata dell’Oratorio della S.S. Annunziata ; in basso, stendardo processionale della Confraternita dello stesso Ora- torio. Nella pag. seguente : in alto, vecchia sede della Confra- ternita ; in basso, Componenti la Confraternita, con crocefisso artistico. raffigurante la Madonna della favore dei soci e della collettività. Guardia. Proseguendo sul vicolo Poco oltre troviamo la chieset- troviamo l’edificio che ospita le ta campestre dedicata a san scuole elementari e materna. Il rocco, compatrono di Tassarolo fabbricato, costruito su lascito dei con San Nicolao, oggetto di pro- marchesi Spinola, era inizialmen- fonda devozione da parte dei te adibito esclusivamente ad fedeli. Sulla facciata fa bella Asilo Infantile con refettorio, mostra di se una pregevole pittu- aule, teatrino e, al primo piano, le ra su ceramica (piastrelle) del 16 camere delle reverende suore del- agosto 1558 in cui una scritta pre- l’Immacolata di Genova e una cisa che: “M. Agostino Grixo fece minuscola ma graziosa cappellet- e B. Ton Trulla dipinse” raffigu- ta dedicata alla Vergine Immaco- rante il Santo con San Sebastiano. lata. Al suo interno possiamo ammira- Proseguendo per la via Dei re una statua lignea dell’Anacore- Martiri, l’asse viario principale che, con la via Mazzini, ha costi- tuito la direttrice di crinale dove è avvenuto lo sviluppo urbanistico del paese, al numero 40 troviamo la sede della società Unitaria patriottica di Mutuo soccorso fondata da quindici benemeriti tassarolesi nel 1868. L’imponente edificio costruito nel 1909 ed ampliato nel 1926 è oggi l’unica realtà di aggregazione sociale laica. Vi si organizzano intratteni- menti culturali ed artistici quali mostre, convegni e dibattiti come avvenimenti sportivi e ricreativi a www.accademiaurbense.it

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ta che viene portata in processio- oltrepassato il ponte che sovrasta ne il 16 agosto, giorno in cui un il rio Riasco, si imbocca la Strada tempo si teneva per le vie del Vecchia per Tassarolo, sulla sini- paese una rinomata e frequentata stra, e si giunge alla chiesa cam- fiera di merci e bestiame. Oggi, pestre dedicata alla vergine col nella ricorrenza della festività, si titolo di Madonnina di San›› organizza una moderna Sagra allestita nel centro sportivo comunale, dove vengono proposti i famosi agnolotti di Tassarolo (i superagnolotti) oltre ed altre spe- cialità culinarie locali accompa- gnate dal pregiato Gavi. Accanto alla chiesetta di S. Rocco una croce ricorda le sacre missioni predicate dai padri Passionisti nel 1934 la cui targa marmorea posta sul basamento di pietra recita: MISSIONI A RICORDO DELL’ANNO GIUBILAREDELLAREDENZIONE 1934 – 100 GIORNI DI INDULGENZA A CHI BACIA QUESTA CROCE. Sempre provenienti da Novi, www.accademiaurbense.it

26 TASSAROLO In questa pag. : in alto, Chie- setta campestre di S. Rocco ; in basso, pittura su ceramica nella facciata della chiesa. Nella pag. seguente: Società Unitaria Patriottica di M. S. .

bella mostra di sé una vetusta e maestosa rovere verde, a Rugre Verda, stupendo albero frondoso di Quercus Crenata Lam., raro esemplare di ibrido tra la quercia (Quercus cerris L.) e la quercia da sughero (Quercus suber L.), specie appartenente alla famiglia t’Ambrogio compatrona del delle Fagacee, originaria del paese. Di semplice fattura, con Mediterraneo, che dimora in quel esile campanile, reca al suo inter- luogo da più di 400 anni, docu- no un bel affresco del pittore mentati, con un’altezza di dicias- Piero Vignoli. La ricorrenza della sette metri, ed una circonferenza festività in onore della Madonna alla base del tronco di oltre quat- si tiene la seconda domenica di tro metri, mentre la chioma, este- settembre con solenne processio- sa e vigorosa, raggiunge i 25 ne per le vie del paese, occasione in cui la cassa proces- sionale recante l’effi- ge della Vergine, son- tuosamente addobba- ta, viene portata a spalla dagli uomini di Tassarolo. Partecipa- no alla manifestazio- ne religiosa numerose confraternite del cir- condario con i loro grandi ed artistici cro- cifissi, i preziosi sten- dardi ed i gonfaloni. Nei pressi del minuscolo Santuario, venerato e custodito dai tassarolesi, fa www.accademiaurbense.it

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metri di diametro. La pianta è suolo questo complesso residen- ampiamente citata e catalogata tra ziale ma è più probabile che l’a- gli alberi monumentali del Pie- bitato sia stato distrutto dai Sara- monte in numerose monografie ceni, come ipotizzava il Marche- che ne segnalano la presenza nei se Marco Spinola in una intervi- territori in cui sono ubicati questi sta rilasciata al Dr. Marco Cara- rari esemplari del regno vegetale, magna nel giugno del 1983 e pub- per dimensioni ed età, per un par- blicata sulla rivista dell’Ammini- ticolare riconoscimento di salva- strazione Provinciale “La Provin- guardia e tutela. cia di Alessandria”. Una leggenda che ci è giunta Al bivio delle strade che porta- da antica data, narra di una Mes- no a e Pastura- sina Bella o Mesina Bella che na, troviamo la chiesetta campe- avrebbe dovuto estendersi sul cri- stre dedicata a san defendente nale che dalla villa Lomellina, la sul cui frontespizio una scritta gentile dimora dei Conti Raggio, parzialmente sbiadita ricorda: giungeva sino all’attuale villag- DIVO S. DEFENDENTI DEDICATUM gio di Sant’Ambrogio compren- ANNO DOMINI MCMXXVI PIORUM dendo al centro il famoso Castel- EXPENSIS FUNDITUS Ey NOVO EXCI- lo di Serra, una fortificazione i TAT. L’edificio è una costruzione cui resti si potevano ancora osser- del 1926 che sostituisce una pre- vare negli anni cinquanta costitui- cedente cappella ubicata nella ti da un bastione triangolare. Le parte opposta della strada, sul lato leggende parlano di un terribile est, a quella attuale e dove un terremoto che avrebbe raso al tempo esisteva una fonte con www.accademiaurbense.it

28 TASSAROLO In questa pag. : in alto, Orato- rio di S. Ambrogio. In basso, la Rovere Verde.

miglior produzione della zona con circa 100 ettari di impianti vitati. L’enologia tassarolese, considerata di altissimo livello, è testimoniata dalle numerose e rinomate cantine che hanno i loro vigneti dislocati nei versanti delle colline particolarmente vocate a produrre vini di qualità che rispettano alla lettera i “discipli- abbeveratoio. Sulla facciata una nari di produzione” in cui vengo- croce ricorda le sacre missioni no specificate, zona di produzio- tenute dai padri Passionisti nel ne, rese, qualità delle uve, gradi dicembre 1951 e a febbraio del alcolici, metodologia di produ- 1972. zione e di eventuale invecchia- L’economia più importante del mento. È da poco iniziata la risco- territorio di Tassarolo, è caratte- perta di un antico vitigno locale, rizzato dalla coltivazione e pro- il Nibiö da picula rusa, il neb- duzione vitivinicola essendo al biolo dal picciolo rosso, che è poi centro della zona DOCG del una varietà di dolcetto un tempo Gavi, il grande bianco piemonte- coltivato intensamente sul territo- se ottenuto da uve cortese che rio, da cui si traeva un vino trova nel territorio comunale la straordinario, corposo, ma dal www.accademiaurbense.it

TASSAROLO 29 In questa pag. : in alto,Chieset- ta di S. Defendente ; in basso, Nuovo impianto di Nibiö dell’A- zienda vitivinicola Rugrà.

fauna spontanea, di notevole inte- resse, trovano ancora il loro equili- brio ambientale degno di particola- re attenzione. Accanto alle erbe, ai fiori, alle piante più comuni possia- mo ammirare molte altre specie più rare come il tulipano giallo selvati- co (Tulipa australis), il bucaneve sapore e dal profumo delicato. (Galanthus nivalis), il campanelli- La visita a Tassarolo è propo- no (Leucojum vernum) le piccole sta come un itinerario del tutto orchidee gialle o rosa (Orchis), il rilassante da compiere in uno o mughetto (Convallaria majalis), due giorni per godere appieno tutte specie protette, accanto a mar- dell’amenità del luogo incastona- gherite, viole, papaveri e moltissi- to tra boschi, prati e vigneti dove me altre che sarebbe opportuno sopravvivono antichi sapori sem- rispettare anche se possiamo osser- plici ma genuini tutti da riscopri- varne comunemente una cospicua re, come da riscoprire sono le quantità. escursioni naturalistiche da prati- La fauna, anch’essa ricca e care a cavallo, in bicicletta o, varia, comprende selvaggina di meglio ancora, a piedi. grossa taglia come cinghiali, Sul territorio di Tassarolo flora e caprioli, volpi; e di taglia minore, www.accademiaurbense.it

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lepri, tassi, faine, donnole, scoiat- tua) e barbagianni (Tyto alba), toli anche se alcuni di loro non mentre numerose sono le colonie sempre sono visibili per le loro ormai stanziali di cornacchia abitudini notturne. Tra gli uccelli (Corvus corone o cornix - nera o si possono scorgere rari esempla- grigia), gazza (Pica pica) ghian- ri di biancone (Circaetus galli- daia (Garrulus glandarius), cus), gheppio (Falco tinnuncu- accanto a discrete quantità di pic- lus), gufo (Asio otus), allocco chio verde (Picus viridis), tortora (Stix aluco), civetta (Athene noc- (Streptopelia turtur) merlo (Tur- dus merula), colombaccio (Columba palumbus) e tutte le altre specie minori e comuni, mentre è ricomparsa da alcuni anni la splendida upupa (Upupa epops) dopo una parentesi di abbandono del nostro territorio durato alcune decine di anni. Rettili, anfibi e pesci, presenti nei boschi, nei prati e nei ruscelli, completano l’ancor ricca e varia catena degli equilibri biologici che fanno parte di un grandioso mosai- co naturale che è il mosaico della vita terrestre. Tra le manifestazioni sportive più significative da ricordare l’or- www.accademiaurbense.it

TASSAROLO 31 A lato : Vite centenaria di Nibiö della Tenuta S. Pietro; in basso, Az. Vitivinicola “La Zerba”.

mai classica corsa ciclistica, oggi riservata agli juniores, che si corre nei primi giorni di agosto. Il Memorial Costante Girardengo ed Emilio Colombo, giunto nel 2006 alla ventiseiesima edizione, richia- ma a Tassarolo i migliori atleti ita- liani ed esteri della categoria. Le manifestazioni culturali trovano la loro massima espres- sione nella consegna dei premi studio agli studenti che hanno fre- quentato a Tassarolo la quinta ele- mentare e che, sotto la guida delle loro insegnanti, producono una breve monografia sull’attività e la nalista o a una testata giornalisti- storia della S.U.M.P.S.. Ricono- ca che abbia trattato diffusamente scimento che affianca il premio sulla cronaca di Tassarolo. Questi stampa da assegnare ad un gior- premi la Società Unitaria Patriot- www.accademiaurbense.it

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tica di Mutuo Soccorso li conferi- LORENZO TACCHELLA – Tassa- sce annualmente la prima dome- rolo nella storia del Monachesi- nica di dicembre. mo, degli Spinola, dei Feudi Imperiali Liguri e dei Cavalieri per saperne di più: di Malta, Biblioteca dell’Accade- CORNELIO DESIMONI – Annali mia Olubrense (51), Milano 2001 storici della città di Gavi e delle sue famiglie, Alessandria 1896 ARTURO FERRETTO – Docu- menti genovesi di Novi e valle Scrivia. Vol. I e II, Asti 1909 e 1910 A pag. 30 : in alto, Cantina Az. Castello di Tassarolo ; in basso, Uva Cortese delle Az. Cinzia Bergaglio e Luca Spinola. In questa pag. : in alto, panora- ma di Tassarolo in inverno; a lato, grappolo di Nibiö dell’ Az. Cascina degli Ulivi di Stefano Bellotti e dell’Az. Enrico Merla- no. www.accademiaurbense.it

Luoghi di ristoro Locanda San Rocco Tel.0143 342418 Bar Ristorante via dei Martiri n.1. La Tavola Rotonda Tel. 0143 342188 Pizzeria Ristorante via Vecchia Novi n. 2 Dove pernottare Locanda San Rocco Tel.0143 342418 Bar Ristorante- via dei Martiri n.1.

Bed & Breakfast L’Albero Passante località Ronchi n.1 Tel. 0143 342304

Questo volume, a cura dell’Accademia Urbense, è stato impresso nel mese di Ottobre 2007 dalla tipografia Canepa di www.accademiaurbense.it