La questione

Intervista a David Lankes L’Almanacco di Anna Maria Tammaro

Bibliografico o intervistato David Lankes durante la sua recente visita a Roma il 13 luglio H scorso sui concetti principali dell’Atlante e la loro validità nel contesto italiano. D: L’Atlante della biblioteconomia moderna vede i bibliotecari come facilitatori della creazione di conoscenza. La biblioteconomia in Italia, inse- gnata nei Corsi di Beni Culturali, si concentra sulla conservazione del patrimonio bibliografico. La missione dell’Atlante è valida anche in Italia? R: Io penso che la risposta a questa domanda deb- ba essere separata in due parti: definire la cono- scenza e considerare il “perché” alla base della funzione di conservare e accedere al patrimonio bibliografico. Inizio dalla conoscenza. Prima di tutto nel mio libro la conoscenza è quella delle persone, è individuale. Definisco la conoscenza come la rete di credenze e concezioni del mondo, che condiziona come ci comportiamo e interagia- n° 35, settembre 2015 mo con il mondo che ci circonda. Molti lettori del libro contestano la frase “creazione di conoscen- za”: questa è considerata l’attività primaria degli Bollettino trimestrale scienziati e degli accademici, mentre tutti gli altri di informazione sulla sono consumatori passivi della conoscenza. La storia del libro e delle creazione di conoscenza invece, come la intendo biblioteche in Italia io, è “apprendere”. Quando apprendiamo qualco- sa, non c’è semplicemente un trasferimento di in- a cura del C.R.E.L.E.B. formazione nelle nostre menti; come umani noi correliamo ogni informazione con quello che già

conosciamo. Prendiamo a esempio una passeggia-

ta tra le rovine del Senato romano: ho avuto due Sommario visite guidate nel Foro nei giorni passati. Nella prima, si è parlato di come i romani nei secoli era- Intervista a David Lankes no stati ispirati dall’architettura classica e avevano di Anna Maria Tammaro p. 1 riusato il materiale e le idee nei nuovi edifici. Così Recensioni p. 5 il Colosseo è oggi una rovina perché i romani Spogli e segnalazioni p. 14 hanno riusato le pietre per costruire la cattedrale (indici di recensioni e segnalazioni) p. 37 di S. Pietro. Nella seconda visita guidata si è parla- Cronache mostre p. 40 to di come la nuova generazione abbia saccheggia- Una curiosa polemica p. 44 to il patrimonio culturale dei Romani e si sia ap- Taccuino p. 47 propriata delle pietre per costruire una nuova reli- Postscriptum p. 53 gione e un nuovo regime. Queste interpretazioni non vengono dalle pietre e dal marmo, ma vengo- no da persone che avevano prospettive e cono- scenze completamente diverse. Come ascoltatore delle visite guidate, io ho preso una prospettiva ancora diversa, per esempio collegando queste storie alle vacanze e alla mia famiglia. Questo è 2 L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015

creazione di conoscenza: anche fatti vissuti in co- noscenza, ma facilitano l’apprendimento. Se vo- mune con altri, diventano parte di un sistema in- glio studiare i manoscritti antichi nella Biblioteca dividuale e complesso di credenze e concezioni. Vaticana, devo chiedere di essere autorizzato co- Questo è il motivo per cui non si può trasmettere me studioso. I bibliotecari definiscono chi è uno la conoscenza, non si può conservare la conoscen- studioso e chi no. Inoltre, anche se uno studioso za in un libro, o in una scultura, o in un quadro. ha ottenuto l’accesso, il bibliotecario deve dare Ognuna di queste forme tangibili (siti, opere, ma- l’autorizzazione per accedere a un certo mano- nufatti) possono ispirare conoscenza. Se trasmet- scritto, che per motivi di controllo climatico può tere la conoscenza fosse così semplice come scri- essere letto solo dove viene organizzato l’accesso. vere su un foglio, tu e io non saremmo coinvolti in A ogni fase del ciclo, il bibliotecario fa delle scelte questa conversazione. Così, se un bibliotecario che aggiungono valore e inseriscono queste attivi- aiuta uno studioso a esplorare il passato o aiuta un tà nel ciclo dell’apprendimento. La missione astronomo a scoprire un nuovo pianeta, sta facili- dell’Atlante non è una frase vuota che afferma che tando la creazione di conoscenza. Se aiuta un c’è un solo modo di fare servizi alla comunità, anzi bambino di cinque anni a imparare a leggere o è proprio l’opposto. Dovrebbe portare i biblioteca- una madre in gravidanza a capire i rischi del fumo, ri a creare delle biblioteche uniche anche in questo caso sta facilitando la creazione di nell’organizzazione e nei servizi come le comunità conoscenza. Ora la seconda parte della risposta: la che servono. Abbiamo bisogno di spalancare le missione dell’Atlante rispetto ai beni culturali. Si- porte della Vaticana a tutti quelli che vengono? curamente nella maggioranza degli approcci ai No. Abbiamo bisogno di riconoscere che tutti gli beni culturali, ci si concentra su oggetti materiali italiani (e tutti i cittadini del mondo) hanno diritto prodotti dalla società. Bene, chiediamoci “per- all’apprendimento permanente (o creazione di co- ché”? Perché è importante conservare libri, mano- noscenza)? Sì! Se vogliamo che ci sia un altro scritti, edifici, e simili? Inoltre, il valore dei beni grande lavoro scientifico, la prossima cattedrale, o culturali va al di là dei manufatti prodotti in pas- la prossima nuova tecnologia, o il prossimo studio sato? Cosa possiamo dire circa concezioni e idee su un manoscritto dobbiamo investire in ciascuno attuali? Cosa circa l’eredità che oggi lasciamo alle dei cittadini, non solo scegliere lo studioso che ha generazioni future sui nostri valori e princìpi? Per il dottorato. me i beni culturali sono il dialogo aperto di una D: Per molti secoli le biblioteche sono state spazi cultura, su come la storia configuri il presente e su silenziosi per fare ricerca. Il ripensare le bibliote- come il presente cerchi di trasmettere i suoi valori che come piazze del sapere è stato recentemente al futuro. Certamente il settore dei beni culturali è realizzato da alcune biblioteche pubbliche, ma le fortemente condizionato dai manufatti, ma questi persone non sono abituate a frequentare le biblio- sono sempre da contestualizzare nella narrazione teche. Come possiamo in Italia firmare il “con- della cultura attuale. Quando oggi preserviamo dei tratto” di cui si parla nell’Atlante quando gli ita- manoscritti documentiamo ogni cambiamento fat- liani hanno il livello più basso di lettura e di ap- to; tuttavia cento anni fa avremmo lavorato al re- prendimento in Europa? stauro in modo diverso, secondo la nostra idea di come i manoscritti avrebbero dovuto essere. La R: In Kenia stanno aprendo più biblioteche possi- Galleria degli Uffizi a Firenze è piena di statue bili. In aree che sono troppo lontane, i bibliotecari greche che possono sembrare oggi complete, ma hanno realizzato dei carretti trainati da asini per in realtà sono ricostruzioni che mettono insieme facilitare l’apprendimento anche in quelle aree. pezzi di parti di sculture. I bibliotecari conservano Nelle aree più remote e deserte delle tribù del e organizzano materiali e collezioni per gli studio- Nord, dove neanche gli asini possono arrivare, i si? Sicuramente qualcuno lo fa. Perché questi bi- bibliotecari vanno sul dorso dei cammelli e arri- bliotecari lo fanno? Per facilitare la creazione di vano con una biblioteca raccolta in scatole. I bi- conoscenza (cioè l’apprendimento) delle loro co- bliotecari aprono le scatole piene di stuoie, tende e munità. Non sono solo gli studiosi a creare cono- libri e insegnano a bambini e madri a leggere. Nel- scenza, ma lo fanno anche le biblioteche pubbliche le lontane foreste della Columbia, Luis Soriano negli USA quando facilitano un bambino di cinque impacchetta libri e materiale didattico sulle schie- anni a imparare a leggere, o un bibliotecario a Pe- ne di due asini (Biblio-burro) e porta formazione a chino che aiuta uno studente universitario a trova- villaggi lontani. Nei vicoli di Vancouver i bibliote- re un articolo per la sua tesi. In tutti questi casi i cari canadesi lavorano con drogati e senzatetto per bibliotecari non trasmettono semplicemente co- mostrare loro che con l’apprendimento ci sono L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015 3

possibilità di trovare un lavoro, trovare casa, tro- R: Nel 2012 un gruppo di docenti e professionisti vare uno scopo nella vita. Per essere chiaro, i bi- di biblioteche e musei si è riunito nel Global bliotecari hanno proprio l’obiettivo di alfabetizza- Summit di Salisburgo per discutere sul ruolo di re la loro comunità e vanno lì dove c’è il bisogno. biblioteche e musei in una cultura partecipativa. Il Potrei raccontare anche molte storie dove i biblio- gruppo ha disegnato un curriculum, chiamato il tecari accelerano il lavoro di ricerca di gruppi di Salzburg Curriculum, che ha stabilito le compe- studiosi, o migliorano la cura della salute collabo- tenze chiave per i professionisti. Il gruppo inclu- rando coi dottori, ma tutti questi esempi hanno deva bibliotecari e curatori di musei di Egitto, Sud una cosa in comune: i bibliotecari non stanno se- Corea, UK ed altri. Quello che mi piace di questo duti ad aspettare che qualcuno venga a chiedere curriculum è che va oltre un elenco di competenze loro di cambiare il mondo. Nessuno ha cambiato il e identifica la missione prioritaria e i valori: The mondo solo “essendo pronto”. Tutti questi biblio- mission of librarians and museum professionals, tecari costruiranno un nuovo “contratto” sociale is to foster conversations that improve society come agenti attivi che coinvolgono la comunità e through knowledge exchange and social action. forniscono concreto valore. Il nuovo contratto so- Se questa missione suona familiare, non è una ciale in cui i bibliotecari sono professionisti rispet- coincidenza. Io ho partecipato allo sviluppo del tati e tenuti in alta considerazione non viene da ri- Salzburg curriculum. I valori che sono stati iden- vendicazioni e dichiarazioni solenni di associazio- tificati sono: ni professionali. Il nuovo contratto sociale non • Apertura e trasparenza viene come conseguenza necessaria perché il bi- bliotecario ha una laurea o ha scritto un libro. Ma • Auto riflessione viene dal lavoro concreto di migliorare la comuni- • Collaborazione tà rendendola più informata, più capace, più rea- lizzata. Il nuovo contratto sociale per le bibliote- • Servizi che inizierà da un singolo bibliotecario che ha aiu- • Empatia e rispetto tato un cittadino. La nuova immagine sociale e le capacità dei bibliotecari in Italia, come negli Stati • Apprendimento permanente / Impegno Uniti e in Francia e in Russia, avverrà solo se i bi- all’eccellenza (che richiede l’apprendimento bliotecari costruiscono forti alleanze con le comu- permanente) nità che facilitano. Per essere chiaro, non tutti ac- • Creatività e Immaginazione cetteranno questo nuovo ruolo del bibliotecario o cambieranno le proprie percezioni. Ma è mia Questi valori non sono una novità per tutti quelli esperienza, che quando a una comunità che ha bi- nel settore della biblioteconomia. Il gruppo ha poi sogno, si offre l’assistenza di un professionista del- identificato sei Aree di competenza. Queste Aree la conoscenza, con oltre 4.000 anni di “pedigree” sono volutamente ampie. nell’apprendimento per migliorare le società, po- 1. Impegno sociale come trasformazione chi dicono “no” in linea di principio. Come studio- si della storia delle biblioteche voi sapete che il la- 2. Tecnologia voro dei bibliotecari, nello spirito se non nel no- 3. Gestione della partecipazione me, ha aiutato a portare l’Europa fuori dal Medio 4. Gestione dell’assetto (Asset Management) Evo. Voi sapete come il lavoro scientifico sia stato facilitato nella Biblioteca di Alessandria e dalle bi- 5. Competenze culturali blioteche in India, nella Spagna mussulmana e 6. Conoscenza / Apprendimento / Innovazione nelle città Stato in Italia. La condizione attuale dei bibliotecari non è immutabile. La struttura di una Per esempio organizzazione dell’informazione società, come considera i cittadini, come regola la rientra in “Gestione dell’assetto”. L’aggiunta più distribuzione della ricchezza, come realizza importante nel curriculum è l’Area dell’impegno l’uguaglianza dei generi, è parte della cultura, così sociale come trasformazione. Il concetto è che i come le sculture e le chiese che costruisce e con- bibliotecari devono attivamente fare la differenza serva. Tutte queste strutture e valori sociali, tutte nelle comunità che servono. Il mondo che i biblio- senza esclusione, sono ambito dei bibliotecari. tecari cercano di servire è in grande cambiamento: l’avvento dell’ubiquità delle connessioni, la cre- D: Quali competenze deve avere un bibliotecario scente globalizzazione, il prolungamento della vi- per realizzare la missione dell’Atlante? ta, l’accesso all’informazione per la cura della salu- 4 L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015

te, la crescente disuguaglianza tra ricchi e poveri, non facciamo valere e non evolviamo nel nostro la migrazione di grandi masse, stanno cambiando ruolo per abbracciare veramente le nostre comu- la vita quotidiana delle persone. In tempi di gran- nità, non stiamo solo rinunciando al nostro futuro, di cambiamenti i professionisti devono essere ma potenzialmente anche al futuro del lavoro preparati ben oltre le capacità professionali tecni- scientifico e dell’apprendimento permanente delle che e la conoscenza degli strumenti di lavoro. Le comunità. Sono consapevole che molti leggeranno competenze di base sono da indicare in saper queste parole come esagerazioni, ma quali altri identificare i bisogni delle comunità e saper essere professionisti della conoscenza comprendono tut- persone che apprendono tutta la vita, mentre gli to il ciclo dell’apprendimento, dalle prime classi strumenti e le procedure cambiano troppo velo- fino alle aule magne e alle più alte “torri di avorio” cemente per essere insegnamenti specifici nei cor- della scienza? Quali altri professionisti competenti si di formazione in biblioteconomia e scienza e con princìpi etici facilitano il lavoro di avvocati, dell’informazione (LIS). Si devono costruire le dottori, politici? I bibliotecari siedono accanto ai fondamenta della professione partendo da princi- fisici delle particelle esplorando le materie essen- pi e valori. Oggi l’organizzazione dell’informazione ziali del cosmo e i bibliotecari aiutano i dottori va ben oltre la classificazione mediata dall’uomo. presso i letti di ospedale dove i genitori devono Oggi una conoscenza approfondita della classifica- dare un senso a una diagnosi terminale per i loro zione e dello sviluppo di ontologie, deve includere bambini. Limitando il potenziale dei bibliotecari a l’estrazione dei dati, l’identificazione di concetti quello di fornitori di informazione o di trasmis- induttivi, lo sviluppo di algoritmi. Questo non è sione della conoscenza, o di consegnare libri alle indirizzato solo a chi svilupperà il prossimo Goo- persone, o di impiegati neutrali, abdichiamo alla gle, ma piuttosto per chi dovrà aprire nuove pro- responsabilità di preservare la società, non i ma- spettive di ricerca allo studioso umanista esperto nufatti della società o le loro storie, ma la società che potrà analizzare ogni singola parola di un ma- stessa! noscritto scritto nel 1400. Chi fa preservazione, oggi va oltre la carta giapponese per collaborare coi fisici nel leggere rotoli fossilizzati attraverso le proprietà dei quantum dell’inchiostro nei rotoli. Five Centuries After. Bibliotecari e archivisti, lavorando sui cilindri ori- Aldus Manutius: ginali di cera di Edison, hanno sviluppato delle Culture, Typography tecniche di lettura laser per ricreare musica del and Philology. 1800. Oggi storici e archeologi stanno usando immagini satellitari per ritrovare città perdute e An International Colloquium test tettonici per capire cosa c’è sotto le colonne di , Ambrosiana Library Roma. Abbracciare la comunità non significa ab- bandonare la collezione, cioè la missione tradizio- Thursday and Friday nale dei bibliotecari. I fisici, gli archeologi, gli sto- 19th-20th November 2015 rici, sono parte della nostra comunità. Se non In partnership with sfruttiamo la loro competenza o non riusciamo a the Grolier Club, New York evolvere nel facilitare il lavoro scientifico moder- no, allora i bibliotecari non realizzano la loro mis- *** sione e non applicano i loro valori di servizio. An- In occasione del quinto centenario della cora peggio, lasciamo il servizio di cui hanno biso- morte del grande umanista-editore Aldo gno studiosi e comunità ad altri che non hanno i Manuzio, due giornate internazionali di nostri principi etici. Davvero vogliamo lasciare il studio a lui dedicate. servizio di vitale importanza per studiosi e comu- nità a chi ha come obiettivo il solo profitto? Dav- Per informazioni vero vogliamo lasciare il lavoro scientifico e delle comunità in mano a fornitori di servizi che chie- http://centridiricerca.unicatt.it/creleb dono di rinunciare alla privacy in cambio di fun- zionalità? Crediamo che il valore degli sforzi di di- Si veda anche qui in “Taccuino” gitalizzazione del nostro patrimonio culturale do- vrebbe essere misurato con un prezzo standard di

“aggregatori di contenuti”? Se come bibliotecari L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015 5

Recensioni ramica del lavoro di scavo svolto, arrivando a leg- gere la presenza di testi del Machiavelli, o di altri a 035-A Bibliografia delle edizioni di Nicco- questi ispirati, all’interno del contesto generale del lò Machiavelli: 1506-1914. I. 1505-1604. patrimonio librario e del più ampio contesto cul- Istorico, comico e tragico, a cura di PIERO turale della regione. Chiudono l’introduzione il INNOCENTI ― MARIELISA ROSSI, Manziana lungo elenco delle biblioteche interpellate per la (Roma), Vecchiarelli, 2015, pp. lxxviii + redazione della bibliografia e i criteri di descrizio- 461, ill. b/n + 1 CD-ROM, ISBN 978-88- ne delle edizioni. Prima delle 642 schede vere e 8247-371-6, € 70. Primo di quattro vol. (gli altri proprie, che costituiscono il nocciolo del lavoro tre usciranno tra la fine di questo anno e quello bibliografico, trovano il loro spazio una serie di venturo) in cui sono raccolte, ordinate in forma di saggi che analizzano, da diversi punti di vista, bibliografia, informazioni su tutte le edizioni di l’operato e la ricezione di Machiavelli in Europa. Niccolò Macchiavelli, dall’anno 1505 all’anno PAOLO PROCACCIOLI, Prima e dopo il 1559. Dagli 1604. L’opera (che riflette bene il lungo lavoro che entusiasmi degli editori alle inibizioni dei censori si porta alle spalle) si presenta ampia e articolata e alle resistenze dei principi (pp. 1-16): si considera merita, come fatto dai suoi due curatori l’influsso della censura sui ritmi della proposta nell’Introduzione (pp. ix-lxxviii), Piero Innocenti e editoriale dell’opera di Machiavelli. ALESSANDRA Marielisa Rossi, di essere meglio illustrata per ca- PETRINA, Machiavelli in Inghilterra: John Wolfe e pirne la natura. Il progetto di una bibliografia la stampa elisabettiana (pp. 17-32): si ripercorre complessiva delle edizioni di Machiavelli nasce nel la fortuna di Machiavelli in Inghilterra a opera 2011, all’interno del programma di ricerca “Ma- dello stampatore John Wolfe (1548?-1601). TERE- chiavelli 2013”, che prese spunto dalla celebrazio- SA M. GIALDRONI – AGOSTINO ZIINO, Machiavelli in ne allora prossima dei supposti cinquecento anni musica: aggiornamenti e nuove acquisizioni (pp. dalla stesura del Principe. Il progetto affonda le 33-89): presenta lo status quaestionis del dibatti- sue radici nella già esistente Bibliografia machia- to attuale su tale argomento, tracciando anche al- velliana uscita nel 1979 (Verona, Valdonega) per cune nuove prospettive di ricerca. GIANCARLO PE- le cure di Sergio Bertelli e Piero Innocenti. Quali TRELLA, 1. Machiavelli nella Biblioteca Querinia- dunque le principali differenze tra i due lavori? na e dell’Ateneo di Brescia (con una spolverata ai Innanzitutto la copertura cronologica: la Biblio- cataloghi storici di biblioteche private). 2. In grafia machiavelliana, partendo dal 1506, si fer- margine all’edizione della Mandragola, Cesena, mava all’anno 1900, mentre questa si spinge fino ca. 1526 (pp. 91-102): si analizza il nucleo di edi- al 1914; a seguire l’adozione di un modulo descrit- zioni di Machiavelli conservate presso la Bibliote- tivo delle edizioni molto più analitico del prece- ca Queriniana di Brescia e l’Ateneo di Brescia – dente e il corredo di un supporto digitale con indi- Accademia di scienze lettere ed arti. Si indagano ci e immagini. Anche l’orizzonte formale della se- alcune varianti dell’edizione della Mandragola rie bibliografica presa in considerazione si è note- stampata a Cesena ad istantia di Girolamo Sonci- volmente allargato: trovano infatti spazio mono- no nel 1526. LORENZO BALDACCHINI, Da Calvo a grafie ed edizioni non autonome, antologie, com- Zoppino. Le prime edizioni della Mandragola pendi, rifacimenti, in lingua originale o in tradu- (pp. 103-6): analizza il percorso del peritesto nelle zione, plagi, opere di studio o di polemica che citi- varie stampe della Mandragola, percorso che no ampliamente il Machiavelli. Restano escluse le sembra segnato da tappe precise. EDOARDO BAR- allusioni che, seppur riconosciute come portatrici BIERI, «Machiavello defuit pietas». Ovvero «le di un significato, esulano dalla competenza biblio- macchie del Machiavello». L’interpretazione teo- grafica. Il progetto, per cui ci si è avvalsi anche del logica del Principe. Da Ambrogio Catarino Politi supporto di vari collaboratori, ha previsto in parte ad Antonio Possevino (pp. 107-13): percorso che una revisione delle schede dei libri (già nella Bi- scandisce le tappe della interpretazione teologica e bliografia machiavelliana) conservati in alcune della critica al testo del Machiavelli, dal domeni- delle principali biblioteche europee, con un vasto cano senese Ambrogio Catarino Politi fino alla de- ampliamento del campo di indagine che com- finitiva damnatio, agli inizi degli anni ’90, con il prendesse anche altre raccolte. Tra le numerose gesuita Antonio Possevino. MARIO MARTINO, Ma- biblioteche oggetto di indagine si è scelto di dare chiavelli shakespeariano: policiy/politic nei So- un forte rilievo a quelle di area tedesca, meno co- netti (pp. 115-26): indaga alcuni degli aspetti del perte dalla precedente Bibliografia machiavellia- pensiero di Machiavelli che più ebbero rilevanza na. Per ognuna di queste, nelle pagine di introdu- nell’opera shakespeariana, all’interno del contesto zione del vol., viene fornita una dettagliata pano- 6 L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015

culturale dell’Inghilterra Cinque-seicentesca. Pas- comprendere in modo più particolareggiato lo svi- sando invece a considerare le schede bibliografi- luppo e le dinamiche di questo fenomeno editoria- che, si rileva come queste siano divise, per questi le proprio nei singoli centri di produzione: fa bene primi cento anni, in due grandi aree: la prima, de- quindi l’a. a sottolineare nella Premessa che il ca- nominata Malclavellana stricto sensu, raccoglie so veneziano da lei analizzato non deve essere 228 schede, che vanno dalle edizioni stampate con considerato un modello di riferimento, bensì l’autore ancora vivente, fino a quelle delle sue ope- l’esempio di una realtà tipografico-editoriale ecce- re successive alla morte e alla pubblicazione zionale nell’ambito italiano. L’a. di «Con libri alla dell’Indice. La seconda – Epimalclavellana, Pa- mano» si propone infatti di investigare su quanto rimalclavellana, Antimalclavellana (Metamal- avvenne a Venezia soprattutto nei secoli XVII e clavellana quaedam quoque) – raccoglie invece XVIII, quando molti tipografi della Serenissima tutti quei testi che hanno ripreso, in vari modi, Repubblica si dedicarono in modo quasi esclusivo l’opera di Machiavelli. Venendo a considerare la alla stampa di carte volanti, libri comuni, alma- struttura delle schede, queste si ripartiscono tra nacchi etc., poi diffusi per la città in modo capilla- edizioni viste direttamente e non-viste. Per le pri- re in particolare – ma non esclusivamente – da me si è indicata la sede di conservazione e la de- venditori ambulanti. L’a. ha condotto la ricerca scrizione è stata condotta su almeno due esempla- soprattutto basandosi sulla ricca documentazione ri differenti, mentre per le seconde si è indicato il presente nell’Archivio di Stato di Venezia, effet- rimando alla bibliografia usata come fonte per tuando un attento lavoro di scavo nei vari fondi e l’individuazione dell’edizione. La descrizione ana- dimostrando di sapersi muovere con sicurezza litica è così strutturata: descrizione dell’edizione nell’argomento dell’editoria di larga diffusione, a (frontespizio, colophon, cartulazione, etc.) con cui ha già in passato dedicato studi qui opportu- eventuali osservazioni o rimandi, descrizione degli namente utilizzati, come nel caso del catalogo del- esemplari, sia osservati direttamente che in for- le edizioni dei libri da risma prodotte dai Remon- mato digitale (per i quali si fornisce il rimando alla dini. Il vol. si apre con un capitolo sulla legislazio- base dati dove sono reperibili) e una area finale ne veneziana in materia a partire dai provvedi- con i nomi presenti nel complesso della scheda e menti della prima metà del Cinquecento, quando una eventuale bibliografia di riferimento relativa venne avvertita l’esigenza di regolamentare la all’edizione. Le schede, così come l’intero vol., si produzione dei libri a stampa, e si sofferma in par- presentano dense e ricche, così come auspicato dai ticolare sulla casistica dei cosiddetti “libri comuni” curatori nell’introduzione, i quali, citando Bene- e delle loro ristampe fino alla fine del Settecento. detto Croce, definiscono la “forma” di una biblio- Nel capitolo successivo vengono analizzate le varie grafia: “le bibliografie sono distinte non in ‘com- tipologie delle pubblicazioni di largo consumo plete’ e ‘incomplete’, ma in ‘ricche’ e ‘povere’”. Si prodotte a Venezia, citando un buon numero di attende quindi l’uscita dei prossimi volumi. – A.T. casi esemplificativi all’attenzione dei lettori. Le prassi più o meno legali specificatamente utilizza- 035-B CARNELOS (LAURA), «Con libri alla te nelle tipografie per questo genere di edizioni mano». L’editoria di larga diffusione a costituiscono l’oggetto del terzo capitolo, frutto Venezia tra Sei e Settecento, Milano, Edi- dell’incrocio di testimonianze tratte dalla docu- zioni Unicopli, 2012 (‘L’Europa del libro. mentazione archivistica e dell’analisi de visu dei Editoria e cultura in età moderna e con- volumi. Venivano venduti a peso all’ingrosso i libri temporanea’, 9), pp. 363, ill. b/n, ISBN da risma, tipici prodotti editoriali di larghissima 978-88-400-1574-3, € 19. Negli ultimi decenni diffusione e al contempo di bassissima qualità ti- dalla storiografia è stata prestata una attenzione pografica, mentre per la vendita al dettaglio lo sempre più marcata nei confronti dell’editoria di strumento più utilizzato era il catalogo di vendita, larga diffusione, culminata in un felice momento come viene specificato nel quarto capitolo. Banchi di particolare sintesi a livello italiano ed europeo e ceste per la città è il titolo del capitolo seguente, con l’uscita nel 2010 del volume Libri per tutti. in cui sono protagonisti i venditori ambulanti o Generi editoriali di larga circolazione tra antico quelli privi di una bottega e che quindi vendevano regime ed età contemporanea a cura di Lodovica libri su banchi mobili. Anche in questo caso la do- Braida e Mario Infelise (si veda la recensione in cumentazione archivistica permette all’a. di rico- «AB» 015-H). L’impostazione per generi adottata struire, a volte anche vivacemente grazie all’uso di nell’occasione non permetteva ovviamente appro- alcuni aneddoti, quanto avveniva tra i banchi di fondimenti per le singole realtà geografiche, la cui libri di Piazza San Marco e di Rialto, oltre che più analisi compiuta in senso diacronico consente di L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015 7

in generale nelle calli e nei campi percorsi quoti- citare – sul mondo degli studiosi è palesemente dianamente da ambulanti – spesso esercitanti ille- elevatissimo. Esso infatti non è affatto uno stru- citamente – che “gridavano” canzonette, relazioni mento monofunzionale che unisce una biblioteca e altri stampati tenuti su un braccio o in una cesta. ai suoi utenti col solo obiettivo di guidarli Altre categorie di venditori furono i ciechi, che all’interno del suo patrimonio bibliografico (anche avevano la sede della propria confraternita nella se oggi per convenzione alcuni direbbero “patri- Basilica di San Marco (il più noto in città fu Paolo monio documentario”). Il catalogo possiede al Briti detto il cieco di Venezia), oltre a saltimban- contrario, fin dalle sue origini, una pluralità di chi, cantastorie, ma anche dentisti, rigattieri, frut- funzioni fondamentali che vanno al di fuori della taroli e non mancarono anche religiosi (capitolo mera sfera bibliotecaria, secondo la basilare ambi- sesto). Per ultimo l’a. si sofferma sui luoghi privi- zione incorporata da questa tipologia documenta- legiati per la vendita di stampati, che furono sem- ria di ordinare, descrivere e classificare tutto ciò pre compresi tra i due poli commerciali della città, che è elencabile (“catalogare l’universo”, per citare ovvero Piazza San Marco e Rialto, collegati tra lo- il titolo di un interessante volumetto pubblicato ro dalle Mercerie. Qui oltre alle librerie abbonda- qualche anno fa). Come dunque i cataloghi hanno vano caffè, locande e osterie, mete fisse dei vendi- permesso di creare classi e nomenclature tasso- tori “volanti” non autorizzati fino all’inizio del Re- nomiche applicabili al mondo delle scienze – gno Lombardo-Veneto, quando tutto il sistema dall’astronomia alla botanica e alla zoologia – allo cambiò radicalmente a causa dei pesanti controlli stesso modo essi hanno contribuito a formare di- polizieschi voluti dal governo asburgico. Il vol. è spositivi essenziali per avvicinare gli esseri umani inoltre corredato da una serie di utili apparati, vol- al mondo della cultura scritta. Il vol. curato da ti a completare e a facilitare la consultazione del Yann Sordet racchiude in sé, per l’appunto, il lun- testo, quali un Piccolo glossario sui venditori di li- go e affascinante itinerario che, dai primi inventa- bri (p. 267), le Fonti bibliografiche (p. 295) com- ri incisi sulle pìnakes d’argilla mesopotamiche del prendenti i titoli delle pubblicazioni dell’epoca ci- II millennio a.C. fino ai cataloghi multimediali, ha tati nel testo, la Bibliografia (p. 311) e l’Indice dei condotto alla nuova società dell’informazione glo- nomi (p. 345). – M.C. bale. L’opera si articola in due partizioni principa- li, la prima delle quali è costituita da una sezione 035-C De l’argile au nuage; une archéolo- di dieci contributi che a vari livelli illustrano il gie des catalogues (IIe millénaire av. J.-C. percorso evolutivo dell’oggetto-catalogo. Così – XXIe siècle), [Paris-Genève], Biblio- dunque YANN SORDET, nel suo raffinato e intelli- thèque Mazarine- Bibliothèque de Genève- gente saggio dal titolo Pour une histoire des cata- Éditions des Cendres, 2015, pp. 429, ill., logues de livres, presenta in maniera efficace e ISBN 979-10-90853-05-8, € 42. L’ elegantis- puntuale gli aspetti generali del tema cardine della simo vol. recensito costituisce il catalogo mostra, percorrendo, nell’arco di appena trenta dell’importante e fortunata mostra tenutasi dap- pagine, la storia dei cataloghi librari secondo un prima alla Bibliothèque Mazarine di Parigi dal 13 diagramma interpretativo quanto mai originale. marzo al 13 maggio di quest’anno e che proprio in ANNE-MARIE TURCAN-VERKER si occupa invece di questi giorni debutterà presso la Bibliothèque de esporre le dinamiche di accesso al mondo della Genève per terminare il prossimo 21 novembre. La cultura scritta nell’occidente latino prima splendida iniziativa, frutto della collaborazione tra dell’avvento della stampa tipografica, mentre a due delle più prestigiose istituzioni bibliotecarie quest’ultimo periodo è dedicato il contributo di europee, ha voluto mostrare per la prima volta il VALÉRIE NEVEU, la quale illustra in modo egregio percorso evolutivo di un oggetto tra i più ordinari le tipologie e i sistemi di catalogazione e classifica- della quotidianità culturale: il catalogo. Natural- zione che si sono susseguiti dall’età di Gutenberg a mente, com’è ovvio che sia per una mostra “biblio- quella del web 2.0. Alla sfera dell’informazione bi- tecaria”, la tipologia catalografica presa come og- bliografica tra XVI e XVIII secolo è invece rivolto getto di interesse e di analisi semantica e sociale è il saggio seguente, a firma di ISABELLE PANTIN, quella del catalogo librario. In un’era in cui si sta come pure quello di ANDREA DE PASQUALE dedica- vivendo un rapidissimo percorso di dematerializ- to ai processi di normalizzazione e di unificazione zazione dell’informazione e degli strumenti a essa formale dei sistemi catalografici nell’Italia del Set- collegati, l’idea di creare una mostra su uno dei tecento. THIERRY DUBOIS si occupa in seguito del più antichi veicoli informativi appare non solo ef- rapporto diretto tra catalogo e biblioteca nell’età ficace, ma eccezionalmente accattivante. Il fascino moderna proponendo l’analisi di tre casi partico- che tale oggetto ha esercitato – e continua a eser- 8 L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015

lari di biblioteche svizzere settecentesche. Al rap- scandalo, nonostante i natali greci del soggetto da- porto tra la Bibliografia e l’Historia Litteraria è te, almeno, da un lato la sua, ut sic dicam, natura- dedicato invece il contributo JEAN-PIERRE VITTU, lizzazione italiana (peraltro sancita anche dalla mentre FRÉDÉRIC BARBIER si sofferma sull’analisi voce sottoscritta da Paolo Pellegrini per il Dizio- del significato intellettuale e socioeconomico nario Biografico degli Italiani), dall’altro il ruolo dell’oggetto catalografico. Gli ultimi due saggi che decisivo che i greci ebbero nella maturazione costituiscono la prima parte del vol. sono dedicati dell’umanesimo italiano. In Italia Musuro giunse all’età contemporanea: MÉLANIE ROCHE incentra il nel 1492, nemmeno ventenne, portatovi da Giano suo contributo sui cataloghi bibliotecari europei e Lascaris, che era stato mandato in Grecia dal Ma- statunitensi di Otto e Novecento, collaborando gnifico per cercarvi informazioni, libri, e, appunto, inoltre con FRANÇOISE BOURDON e GILDA ILLEN alla studiosi di talento. Da Firenze, dove trascrisse e stesura dell’ultimo saggio dedicato alle nuove annotò vari codici, Musuro passò a Venezia quan- frontiere della catalogazione informatica. La se- do vi iniziava l’attività di Aldo Manuzio, del quale conda parte dell’opera è costituita dal catalogo divenne, quanto all’edizione dei testi greci, il prin- della mostra, composto da 70 schede descrittive, cipale collaboratore, sebbene prestasse la sua ope- create da una quarantina di studiosi europei del ra anche alla tipografia dei greci Zaccaria Calliergi settore, dedicate ad altrettanti oggetti catalografi- e Nicola Vlastos. Passato poi a Ferrara e in seguito ci. Le schede sono suddivise in cinque gruppi Carpi, senza però perdere il contatto con la Lagu- principali seguendo un percorso cronologico che na, dal 1503 insegnò con grande fortuna a Padova, va dall’antichità mesopotamica all’era dei grandi da cui passò poi nuovamente a Venezia, ove inse- cataloghi ottocenteschi. All’interno di queste “sale gnò greco alla scuola di San Marco dal 1512 al tematiche” sono distribuite le diverse particelle 1516. Nominato da Leone X vescovo di Hierapetra bibliografiche che insieme formano un affresco es- e poi arcivescovo di Monembasia, si trasferì a senziale eppur esaustivo della storia catalografica Roma, dove, pur intenzionato a non tagliare i suoi occidentale. Se da un lato la parte del leone spetta legami con Venezia, morì nell’ottobre del 1517. In- ai cataloghi di biblioteche pubbliche e private del tento del vol. è analizzare l’attività di editore di te- passato e alle grandi bibliografie storiche, cionon- sti, l’opera didattica e i libri “passati per le mani” dimeno appaiono estremamente interessanti i casi dell’umanista di Candia; al tutto è premessa una riguardanti il commercio librario e gli spostamenti sezione introduttiva, che intende scendere nel det- di materiale bibliografico in età moderna – si ve- taglio della vicenda biografica. Interessano in par- dano a tal proposito le schede dedicate ai catalo- ticolare qui la prima e la terza parte dell’opera. ghi della fiera di Francoforte e alle liste di libri tra- Quanto alla prima, le edizioni vengono minuzio- sportati durante la guerra dei Trent’anni. In defi- samente classificate in: Edizioni sicuramente cu- nitiva, questo vol., corredato da splendide imma- rate da M.; Edizioni probabili o possibili di M.; gini dei cataloghi descritti e commentati, frutto Collaborazione di M. ad edizioni; Probabili o pos- dell’unione di più energie intellettuali, si pone sibili collaborazioni di M. ad edizioni; Edizioni come un’opera raffinata e dall’importante valore dall’incerta attribuzione o falsamente attribuite. simbolico e documentario, creata in maniera intel- All’interno di ogni gruppo, le edizioni sono pre- ligente e per nulla banale, in modo da costituire sentate in ordine cronologico. Per ogni edizione un strumento utile non solo agli addetti ai lavori, trattata si dà la trascrizione delle parti liminari, ma anche e soprattutto a chi si avvicina per la nonché la trascrizione delle lettere prefatorie e la prima volta a una tematica così complessa eppure relativa traduzione; non si fornisce, invece, descri- innegabilmente affascinante (con buona pace di zione analitica, ma si rimanda ai repertori; segue talune “vertigini” elencatorie di recente pubblica- per ogni edizione un’ampia scheda storico filologi- zione). – N.V. ca. La sezione dedicata ai libri materiali passati per le mani dell’umanista è allo stesso modo fine- 035-D FERRERI (LUIGI), Marco Musuro, mente distinta: Manoscritti in tutto o in parte co- Turnhout, Brepols, 2014, pp. 696, ISBN piati da M.; Manoscritti e stampati annotati da M. 978-2-503-55483-9, s.i.p. Il poderoso vol. esce (divisa in tre sottosezioni: Manoscritti annotati; all’interno della collana “Europa humanistica”, Manoscritti con annotazioni sporadiche di M.; promossa dall’Institut de Recherche et d’Histoire Stampati annotati); Libri posseduti da M. (anche des Textes di Parigi e pubblicata da Brepols, e ne qui tre sottosezioni: Manoscritti posseduti da M.; inaugura la sezione italiana, “L’Italia degli umani- Manoscritti contenenti la dedica a Carlo Cappello; sti”. La scelta di cominciare con M. sembra essere Altri manoscritti contenenti dediche o supposte assolutamente accidentale, ciò che tuttavia non fa L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015 9

tali di M.); Traduzioni; Codici contenenti l’ex li- rante la quale viene affidata la decorazione di una bris di Alberto Pio da Carpi; Manoscritti “per gli cappella del Broletto a Gentile da Fabriano. A par- Eupatridi”. I manoscritti sono descritti con criteri tire dall’unico codice sicuramente appartenuto a codicologici e ogni scheda è corredata di bibliogra- Pandolfo, e attualmente conservato nella Bibliote- fia. Chiude il vol. una ricca serie di apparati: tavo- ca Gambalunga, i due studiosi identificano altri la delle abbreviazioni bibliografiche (pp. 617-54); manoscritti da lui posseduti o commissionati e Elenco delle edizioni in ordine cronologico (pp. cercano di individuare le personalità che hanno 655-6); Elenco degli autori secondari (pp. 657-8); realizzato le iniziali e le illustrazioni, come a Elenco dei destinatari delle lettere di dedica (p. esempio Giacomo da Imola, il cui nome compare 659); Elenco dei manoscritti e degli stampati co- nel 1419 tra le carte malatestiane di Brescia. RO- piati, annotati, posseduti da M. (pp. 661-5); Indice BERTO TAGLIANI (pp. 63-86) propone invece ulte- dei nomi e delle opere (pp. 667-85); addenda et riori approfondimenti sul ms. Fondo Ospedali, corrigenda (pp. 691-5). ― A.L. Bonomelli, b. 99, dell’Archivio di Stato di Brescia, l’instumentario della Disciplina di San Cristoforo, 035-E Libri, lettori, immagini. Libri e let- nel quale compare – accanto a testi di natura giu- tori a Brescia tra Medioevo ed Età moder- ridica – una famosa Passio Christi, prima attesta- na, a cura di LUCA RIVALI, Udine, Forum, zione del volgare bresciano, studiata anche da 2015 (‘Libri e Biblioteche’, 35), pp. 297, ill., Gianfranco Contini. Tagliani recupera e pubblica ISBN 978-88-8420-859-0, € 26. Il vol. racco- altri due testi in versi e due in prosa del medesimo glie gli atti della giornata di studio dedicata a Libri ms., che compongono, insieme alla Passio – come e lettori a Brescia tra Medioevo ed Età moderna: lo studioso bene mette in luce – l’ufficio del Gio- si tratta del quinto appuntamento nell’arco di die- vedì Santo, probabilmente comune a tutte le scho- ci anni, i cui Atti hanno sempre visto la luce in lae della Congregazione di Brescia. Di un ms. que- tempi brevi e con risultati scientifici di alto profi- riniano si occupa VANESSA MARENDA (pp. 157-74), lo. Gli incontri, organizzati con il contributo del che prende in considerazione il codice miscellaneo Dipartimento di Scienze Storiche e Filologiche I.III.11 del Fondo Legati Martinengo, restringendo dell’Università Cattolica di Brescia e della Fonda- però la sua indagine a una redazione inedita della zione “Ugo Da Como” di Lonato, mettono a con- leggenda di santa Margherita di Antiochia, che si fronto studiosi di vaglia e giovani studiosi, come segnala per la presenza di un prologo e per alcuni ricordano il curatore Luca Rivali ed EDOARDO dettagli biografici che apparentano il ms. con due BARBIERI, che traccia, in chiusa del volume (pp. diversi rami della tradizione. I precedenti studi fi- 271-74), un sintetico bilancio della decennale lologici – con attenzione vagliati da Marenda – at- esperienza di collaborazione tra docenti afferenti tribuiscono il testo agiografico anonimo al milane- ad ambiti disciplinari diversi. Il vol. ripercorre se Giovan Francesco de Cignardi, che potrebbe pe- momenti differenti della vita culturale bresciana e rò esserne solo il possessore, o a un monaco origi- dei suoi protagonisti, a partire da un lungo contri- nario del piacentino o almeno attivo in quell’area. buto di SIMONA GAVINELLI (pp. 9-37) dedicato ad MELISSA FRANCINELLI (pp. 87-103) approfondisce, Altobello Averoldi, nobile bresciano divenuto ve- poi, l’opera di Bartolomeo di Castel della Pieve, scovo di Pola nel 1497; di Altobello vengono in rimatore e grammatico del XIV secolo, amico di particolare messi in luce gli interessi artistici, in Manfredino da Sassuolo, podestà di Brescia nel parte ereditati dal padre, il quale aveva commis- 1374. Una lunga epistola latina della biblioteca Ci- sionato a Vincenzo Foppa la decorazione della vica A. Mai di Bergamo offre alla studiosa impor- cappella di famiglia in Santa Maria del Carmine. tanti informazioni sulle vicende biografiche, a La studiosa approfondisce inoltre la figura di Raf- tratti oscure, di Bartolomeo. In particolare, attra- faele Riario, cardinale nel Concistoro del 1477, raf- verso la ricostruzione delle vicissitudini politiche finato collezionista di marmi romani, forse prove- di Francesco e Manfredino da Sassuolo, vengono nienti dal Colosseo, che di certo contribuì a pla- chiariti i motivi per cui quest’ultimo va in soccorso smare la sensibilità artistica di Altobello, il quale del rimatore, arrestato poco dopo il suo arrivo a collezionò non solo oggetti d’arte, ma anche ma- Brescia. Una puntuale disamina delle rime di Bar- noscritti, andati per la maggior parte perduti. Di tolomeo mette infine in rilievo le tematiche prin- codici miniati si occupano anche STEFANIA BUGAN- cipali della sua poesia, in particolare la vena comi- ZA e MARCO ROSSI (pp. 39-61), i quali prendono in ca nello scambio di sonetti con Francesco di Van- considerazione un periodo artistico particolar- nozzo. GIANNI BERGAMASCHI (pp. 105-130) indaga mente felice per Brescia, la breve, ma significativa la diffusione a Brescia del culto di santa Giulia, le signoria di Pandolfo Malatesta (1404-1421), du- 10 L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015

cui spoglie arrivano in città nel 762-763, per vo- viene approfondita dagli eruditi, nei quali però lontà di Ansa, moglie del re longobardo Desiderio. spesso manca la necessaria obiettività critica, tan- Lo studioso analizza sia testi agiografici, a partire to da creare una sorta di mito del “pioniere” dalle prime attestazioni toscane, sia fonti icono- dell’editoria bresciana, a cui vengono non di rado grafiche, riscontrando varie contaminazioni con attribuite erroneamente alcune edizioni. La storia altre vite di sante, visto che a santa Giulia viene at- dell’editoria si intreccia spesso con quella delle bi- tribuito, per esempio, il supplizio degli uncini di blioteche, anche se poche biblioteche private sono ferro. L’iconografia, specie quella seicentesca, so- riuscite a sopravvivere dopo la morte del loro vrappone poi il martirio di santa Giulia con quello creatore; di un caso particolarmente interessante, di sant’Agata, a cui per altro era dedicato un altare quello dalla libreria di Giovanni Saibante di Vero- in Santa Maria in Solario, nel monastero di Santa na, si interessa ENRICO VALSERIATI (pp. 201-26), Giulia. L’edizione della Commedia, pubblicata a che ne ricostruisce – soprattutto attraverso le fon- Brescia da Bonino Bonini nel 1487, è oggetto del ti storiche – la consistenza. Nello specifico, poi, contributo di GIANCARLO PETRELLA (pp. 131-56). vengono segnalati due manoscritti di autori del La stampa bresciana è in effetti, come sottolinea lo XV secolo, di evidente interesse bresciano: il poe- studioso, il primo esemplare illustrato del poema ma Costantinopolis dell’umanista bresciano Uber- dantesco, dal momento che l’edizione fiorentina di tino Posculo e una miscellanea in semigotica, con- Niccolò di Lorenzo, la prima a essere corredata da tenente – tra le altre – due opere di Albertano da illustrazioni, presenta esemplari incompleti, poi- Brescia, copiate dal canonico Pietro Sacconi. LUCA ché – dopo la stampa dei primi canti – le immagi- RIVALI (pp. 247-69), che del vol. è anche curatore, ni vengo impresse su fogli volanti e incollate. Per ricostruisce i rapporti di collaborazione intercorsi limitare i costi, l’editore bresciano usa delle silo- tra il bibliofilo e collezionista Ugo Da Como e grafie, 68 nel testo (ma le matrici sono solo 60, l’erudito bresciano mons. Paolo Guerrini, stu- perché alcune immagini si ripetono). Petrella ana- diando i loro scambi epistolari. Da Como, come lizza le singole illustrazioni e ipotizza che la pre- bene documenta Rivali, ricorre all’ecclesiastico senza di mani diverse, pur all’interno di un pro- soprattutto per avere pareri sulle edizioni acqui- getto grafico unitario, sia dovuta alla necessità di state o da acquistare in antiquariato, in particolare rendere i tempi di stampa più brevi. GIUSEPPE per incunaboli e cinquecentine di stampatori o au- CRIMI (pp. 185-99) analizza l’edizione bresciana tori bresciani. La collaborazione tra i due ha anche delle Bugie, capricci fantastici veri o non veri ripercussioni sugli studi del Guerrini, il quale ri- (Bartlomeo Fontana, 1610) di Francesco Moise (o conosce in uno dei manoscritti del senatore forse sarebbe meglio dire Moisè), originario di l’autografo dell’umanista Taddeo Solazio, appar- Cherso d’Istria. Dopo un breve excursus dedicato tenuto al conte Pompeo Litta e da lui donato allo alle opere del Moise, lo studioso analizza i cento- scienziato Giovanni Labus. ― Cristina Cappelletti dieci sonetti caudati che compongono le Bugie, 035-F RUFFINI (GRAZIANO), Cristoforo Za- rintracciando antecedenti di rilievo nell’anonimo bata. Libraio, editore e scrittore del Cin- Bugiardello cinquecentesco, nel Menzoniero ov- quecento, Firenze, Firenze University vero Bosadrello di Baldassarre da Fossombrosa e Press, 2014 (‘Fonti storiche e letterarie - – presenza ancora più di rilievo – nel Burchiello, che in due occasioni compare addirittura come at- edizioni cartacee e digitali’, 41), pp. 224, tante. I sonetti si segnalano, però, anche e soprat- ISBN 978-88-6655-679-4, € 16,90. Il vol. de- tutto per la presenza di innumerevoli elementi le- linea la figura e l’attività del genovese Cristoforo gati alla realtà bresciana, che fanno intuire uno Zabata, libraio, editore, cartaio e, in misura mino- stretto legame con il luogo di stampa della raccol- re, letterato, nato forse attorno al 1530 e deceduto ta. La storia dell’editoria è al centro anche del con- probabilmente tra 1594 e 1596. L’opera consta di 4 tributo di ALESSANDRO TEDESCO (pp. 227-45), che capitoli: in prima battuta viene ricostruita la bio- indaga l’attività di Tommaso Ferrando, bergama- grafia di Zabata, ricca di nessi con il tessuto im- sco di nascita, ma famoso per aver introdotto a prenditoriale e politico ligure (lavorò anche come Brescia l’arte della stampa. Tedesco vaglia con libraio per la stamperia di Antonio Roccatagliata). grande lucidità critica le fonti storiografiche, met- Segue l’affondo sull’attività di libraio su vasta sca- tendo in evidenza come ancora nel Settecento il la che lo portò ad avere contatti con Venezia, an- tipografo fosse ignorato dai bibliofili, anche dai che in veste di intermediario per altri commer- più attenti, quali il cardinal Querini e Michael cianti di libri attivi a Genova (come Antonio Ore- Maittaire. Solo sul finire del secolo la sua attività ro); dubbi, anche se probabili, rimangono invece i L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015 11

legami con l’ambiente pavese. Si ricostruisce, anche per ribadire i contorni e le peculiarità quindi, l’operato di Zabata in veste di editore che dell’approccio alla storia della cultura affrontato commissionava lavori a stampatori genovesi, ve- dal punto di vista delle discipline bibliografiche, neziani e pavesi, proponendo anche gli annali del- da intendere non tanto quali indagini che muovo- le sue edizioni: sono 21, senza contare alcune rie- no da studi di storia della letteratura mettendo poi missioni, e vengono descritte in schede altamente in campo anche competenze di tipo bibliologico- analitiche. L’approfondimento si appoggia anche bibliografiche, quanto come ricerche che pongono all’esame di paratesti e dediche ed evidenzia le in primo piano la descrizione e l’indicizzazione di motivazioni culturali, politiche ed economiche, edizioni e testi (qui sono specialmente raccolte sottese alla realizzazione delle edizioni. Nella pro- poetiche), l’osservazione dei fenomeni bibliografi- duzione di Zabata compaiono anche otto antologie ci (basti pensare allo studio delle sottoscrizioni poetiche, uscite in un trentennio, che «fornirono editoriali e delle varianti tra esemplari) e delle di- l’occasione di pubblicare oltre un centinaio di au- namiche editoriali (sempre influenzate da eventi tori» (p. 60), tra cui figurano anche nomi impor- sociali e culturali). Un insieme di approcci e di tanti quali Luigi Tansillo o Torquato Tasso (di cui tecniche di analisi che, ovviamente, si possono peraltro comparve, nella raccolta del 1579, il quar- applicare non solo alle vicende dell’Italia della se- to canto della Gerusalemme liberata). Il capitolo conda metà del XVI secolo, per quanto siano par- seguente delinea il profilo di Zabata come lettera- ticolarmente efficaci in questo ambito, stante la to, risultante prevalentemente dalla composizione solita tradizione catalografica e bibliografica di di versi o prose inseriti nelle proprie edizioni e settore. ― R.G. quasi tutti valutabili come paratesti con finalità 035-G SANTORO (MARCO), I Giunta a Ma- encomiastiche e, pertanto, intimamente legati drid. Vicende e documenti, Pisa-Roma, all’impegno editoriale dell’intraprendente libraio Serra, 2013 (‘Biblioteca di “Paratesto”’, 9), genovese. Concludono l’opera una appendice con pp. XXXIV+290, ISBN 978-88-6227-634-4, la trascrizione di documenti d’archivio, la biblio- € 124. La rilevanza internazionale della famiglia grafia e l’indice dei nomi. Il principale motivo di di editori-tipografi Giunta, la cui imprenditorialità interesse del saggio è, evidentemente, quello di libraria ha lasciato importanti tracce di sé in mez- aver delineato la vicenda professionale di un im- za Europa del XV e XVII sec., non ha necessità di prenditore del libro del secondo Cinquecento di essere sottolineata; e neppure l’importanza delle cui sinora si sapeva abbastanza poco (ma si tenga attività impiantate dai membri della famiglia nel comunque conto che Zabata non fu una figura di Regno di Spagna. Ben si intendono quindi le ra- primo piano né per la quantità delle edizioni pro- gioni della scelta di studiare forse il ramo meno dotte, né per il rilievo avuto nella cultura italiana noto, costituito da Giulio Giunta de’ Modesti e dal del Cinquecento, mentre ebbe ruolo di indubbia nipote Tommaso che furono attivi a Madrid tra importanza nel contesto genovese). Il caso di Za- Cinque e Seicento (ma legati al ramo familiare ben bata conferma la dinamicità dell’editoria installato a Salamanca). Il presente vol. ha alcune dell’epoca, che spingeva (ma anche costringeva) caratteristiche del tutto particolari, che lo distin- chi vi operava a spostarsi da una località all’altra guono dagli studi comunemente pubblicati e dedi- per seguire gli affari, per mantenere rapporti con i cati a qualche “artiere” del libro antico. Innanzi- grandi centri dell’imprenditoria del libro e per di- tutto manca completamente ogni accenno o tenta- tivo di allestimento di annali della tipografia og- segnare un proprio spazio nelle reti commerciali, getto dello studio, della cui produzione il lettore creando in tal modo legami con colleghi di basso o resta sostanzialmente all’oscuro: paradossalmente alto rango e ponendo sempre grande attenzione si vengono a conoscere una infinità di dati anche alla costruzione di un capitale di relazioni perso- assai minuti circa la vita dei Giunta madrileni, ma nali con letterati di varia caratura e con uomini di poco o nulla sulla loro attività editoriale. Seconda- potere. L’a. si muove con disinvoltura nel mondo riamente, non si fa alcun uso della fotografia, qui dell’editoria e dei libri antichi (e delle biblioteche) forse utile a riprodurre qualche originale dei do- e utilizza un ampio ventaglio di fonti manoscritte e cumenti pubblicati, o della grafica (utile per orien- a stampa, antiche e moderne, intrecciate con equi- tarsi un albero genealogico della famiglia). In ter- librio e consapevolezza documentaria, vagliate con zo luogo, l’a. preferisce mettere in risalto i docu- scrupolo e menzionate con un cospicuo ricorso a menti recuperati (enfatizzati al punto da proporne citazioni e trascrizioni. Ne risulta un’opera valida puntuali traduzioni integrali italiane), che in effet- 12 L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015

ti occupano la stragrande parte dell’opera (pp. 1- quelle uscite a spese degli stessi autori, che poi ne 12 regesto, pp. 13-4 criteri di trascrizione, pp. 15- ritiravano buona parte se non la totalità delle co- 282 traduzione italiana e trascrizione – in pie, avevano una circolazione in tutto o in parte quest’ordine – degli 88 documenti individuati), svincolata dai canali commerciali tradizionali, ma mentre a se stesso lascia un limitatissimo spazio legata solo ai contatti epistolari o personali degli concentrato nella breve ma illuminante Presenta- autori stessi. Va dato merito all’a. di aver analizza- zione (pp. IX-X), nella Introduzione (pp. XI- to un’ampia messe di fonti edite e inedite, soprat- XXXI) e nella per me un po’ misteriosa “bibliogra- tutto epistolari di eruditi secenteschi, a caccia di fia segnaletica essenziale” (pp. XXXIII-XXXIV). notizie, più o meno frammentarie, che permettono Anzi, pur annunciando un futuro lavoro di discus- di tracciare un quadro dei viaggi che i libri compi- sione e studio (p. X), l’a. ha voluto lasciare ampio vano da uno stato a un altro, da una città a spazio al lavoro di due collaboratori, Marta Trobat un’altra, da un lettore a un altro. La Repubblica Bernier che si è occupata della trascrizione dei delle Lettere, transnazionale, plurilingue e interdi- suddetti documenti sulla base delle Normas para sciplinare per natura, è percorsa da lettere, acclusi la Transcriptión de Documentos Históricos alle quali spesso viaggiano libri e opuscoli, catalo- Hispanoamericanos del 1961, e Massimo Marini ghi di librai-editori e notizie bibliografiche. Ma che ha tradotto tutti i documenti in italiano e rea- nelle epistole si possono leggere anche richieste di lizzato gli indici (vedi sempre p. X). Ci si concen- aiuto, osservazioni e suggerimenti, proposte di trerà perciò qui nella presentazione e nell’analisi correzioni e note sui temi più vari: dalla censura sulla ventina di pp. che costituiscono un materiale alle dogane, dai costi delle spedizioni ai profili de- introduttivo alla massa documentaria pubblicata gli editori a cui è più opportuno rivolgersi per (e recuperata interamente presso l’Archivo Histo- pubblicare le proprie opere. Il saggio di Tosin si rico de Protocolos di Madrid, in gran parte con- divide in sei capitoli. I primi tre, i più brevi, hanno centrata nei protocolli 1349-1358). Dopo un’ampia un carattere introduttivo e si soffermano, rispetti- analisi di alcuni contratti per l’assunzione di ap- vamente, sulla figura dell’erudito agostiniano An- prendisti e lavoranti di vario genere, si precisa che gelico Aprosio (1607-1681) – vero protagonista di già almeno dal 1590 Giulio Giunta doveva essere queste pagine, nonché punto di partenza (e di ar- attivo a Madrid, con una dotazione tipografica non rivo) e riferimento costante di questo studio –, sui indifferente. In realtà, l’attività del Giunta docu- limiti e sulla metodologia della ricerca e, da ulti- menta un interesse attento all’aspetto editoriale e mo, sulla tipologia di notizie legate al mondo del del commercio librario, non meno che più gene- libro che si possono ricavare dagli epistolari se- ralmente imprenditoriale. Alla morte del primo, centeschi. Con il capitolo quarto si entra nel vivo nel 1619 il nipote Tommaso ne eredita le attività, del discorso, analizzando più da vicino il comples- nelle quali era già stato pienamente coinvolto. Il so meccanismo che diede vita a una vera e propria vol., pubblicato coi fondi del PRIN 2008 “Mobilità rete di collegamenti con attori e ruoli precisi e ben dei mestieri del libro in Italia tra il Quattrocento e definiti. La si potrebbe definire – come suggerisce il Seicento”, è dotato di un indice dei nomi (283- Tosin – l’infrastruttura vitale della “Repubblica 90). – E.B. delle Lettere”. Il capitolo quinto segue i libri nei loro vari viaggi, prendendo in considerazione an- 035-H TOSIN (LUCA), La circolazione libra- che gli aspetti più minuti, meno ovvi e, soprattut- ria nel Seicento italiano. La rete di inter- to, meno noti, come le dimensioni degli imballag- scambi epistolari fra bibliofili e tipografi, gi. Un tema tutt’altro che secondario perché tira in Cargeghe, Editoriale Documenta, 2014 ballo costi, quantità di materiali in movimento, (‘Bibliographica’, 10), pp. 281+ 1 CD-ROM, tempi di consegna, controlli… Il sesto e ultimo ca- ill. b/n, ISBN 978-88-6454-302-4, € 30. Il ti- pitolo segue l’evoluzione del genere epistolare, in- tolo del vol. di Luca Tosin potrebbe trarre in in- teso come mezzo di circolazione dell’informazione ganno lo storico del libro che vi cercasse bibliografica, verso una tipologia di pubblicazioni all’interno una ricostruzione del commercio libra- ufficiali destinate a tale scopo, ovvero i giornali rio italiano nel XVII secolo. L’a., invece, adotta letterari, vera e propria bibliografia corrente una prospettiva originale e tenta di definire un dell’editoria di cultura del Seicento e del Settecen- panorama dei movimenti librari nella Penisola, a to. La fame di informazioni (e di polemiche lette- partire dai contatti, che comprendevano ovvia- rarie) degli eruditi trovava così il suo soddisfaci- mente fitti scambi e spedizioni di libri, tra gli uo- mento in una pubblicistica, magari non regolare e mini della cultura del Seicento. Non si deve di- qualche volta addirittura truffaldina, ma certa- menticare che molte pubblicazioni antiche, specie L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015 13

mente ampia e meno sporadica della comunica- bombardamenti dell’agosto 1943, e del successivo zione epistolare. Nel XVII secolo, partendo dalla rocambolesco salvataggio della consistenza libra- Francia e passando per l’Inghilterra, nascono i ria della Braidense (pp. 32-82), i due «fatti attra- primi giornali letterari che tanta fortuna avranno tivi di implicita portata leggendaria» (p. 99) di cui poi nel secolo dei Lumi e oltre. Nel cd-rom allega- la Buonanno si rese protagonista – d’altra parte to si trovano una serie di appendici: le tavole dei non è da tutti salvare 170 mila volumi (oltre che principali percorsi seguiti da ordinari, procacci e documenti, incunaboli, quadri e altro materiale pedoni; una serie di grafici; un repertorio cronolo- prezioso) imballati alla meno peggio in 2.500 cas- gico della corrispondenza; una schematica rico- se, organizzarne il trasporto su automezzi di for- struzione dei rapporti epistolari tra eruditi e bi- tuna da Milano fino all’Abbazia benedettina di San bliofili e un regesto completo delle oltre 4.500 let- Giacomo a Pontida (dove sfuggirono ai bombar- tere prese in considerazione nel vol. Si tratta di un damenti Alleati), e poi accoglierli nuovamente, lavoro imponente e condotto con rigore e metodo, nell’autunno del 1945, in una Brera già in parte ri- ma la cui lettura non è sempre scorrevole. Chiude strutturata! Ma all’a. interessano molto anche le un’ampia bibliografia, forse però lacunosa su al- vicende della vita “normale” della Schellembrid. E cuni aspetti specifici, in particolare sul genere epi- dunque, in quell’andarivieni retrospettivo che è la stolare in generale e sulla nascita dei periodici. cifra di tutto il vol., ha inizio la “seconda parte” del Spiace l’assenza di un indice dei nomi, che sarebbe lavoro (p. 103), in cui la narrazione, incentrata stato particolarmente utile per un’opera così den- sulla storia personale della donna, diventa pignola sa. – L.R. (ci sono perfino gli alberi genealogici della fami- glia Buonanno e della famiglia Schellembrid, cui 035-I ZANZI (LUIGI), Storia di Mary Buo- appartiene il marito di Mary, pp. 314-5) e per certi nanno Schellembrid: la biblioteca Brai- versi intima, tradendo così la contiguità dell’a. con dense negli “anni di guerra” dal salvatag- la Direttrice (oltre ad averla conosciuta di perso- gio alla ricostruzione, Milano, Hoepli, na, ne ha sposato la nipote). La ricostruzione al 2015, pp. 315, ill., ISBN 978-88-203-6790-9, microscopio del milieu, comunque, non è fine a se € 18. In anni così difficili come quelli che stanno stessa, poiché frugando fra le pagine prendono toccando in sorte a tutto il mondo della cultura, forma gli anni della formazione culturale e profes- ogni occasione diventa preziosa per incoraggiare e sionale (l’avvio della carriera bibliotecaria sulle auspicare una sorta di rinascita collettiva dalle orme paterne, il passaggio da Roma a Milano, la proprie ceneri. È ciò che ha fatto l’a., a cui direzione della Braidense, 1942-1954), i grandi l’ambizioso progetto di una nuova e modernissima successi (la mostra su Alessandro Manzoni nella biblioteca pubblica per la città di Milano, curato rediviva Sala Manzoniana della Braidense, nel dalla Fondazione BEIC (Biblioteca Europea di In- 1951, p. 86), i riconoscimenti ufficiali (l’elzeviro formazione e Cultura; le linee-guida che informa- che Dino Buzzati le dedicò nel 1955 sulla “terza no l’intero progetto sono consultabili al sito pagina” del Corriere della sera, pp. 97-9), ma af- http://www.beic.it/it/articoli/una-nuova- fiora anche il profilo di una donna complessa e in biblioteca-per-milano-e-per-litalia), ha offerto lo netto anticipo sui tempi – ideare e promuovere un spunto per raccontare una gloriosa, e per certi premio letterario destinato a una figura femmini- versi mitica, storia di rinascita. Attraverso un in- le, nell’Italia di fine anni Cinquanta (p. 96), si può treccio fra ricostruzione storico-documentaria e definire femminismo ante litteram. La Buonanno narrazione di fatti – il vol. è frutto di minuziose ri- Schellembrid, insomma, fu una funzionaria dello cerche storiche, ma anche di ricordi personali e Stato moderna, appassionata e creativa, che seppe familiari – l’a. racconta la densa vicenda di Maria legare la propria devozione alla causa alla storia (Mary) Buonanno Schellembrid (1887-1983), So- delle istituzioni culturali meneghine, ma non solo. vrintendente bibliografico per la Lombardia, che Volentieri, allora, in tempi cupi per la cultura ita- diresse e salvò, negli anni tremendi fra il 1942 e il liana, si perdonano all’a. le descrizioni un po’ so- 1945, la biblioteca Braidense, protagonista di gnanti e la prosa che talvolta “sa di antico”: la sto- buona parte del libro, curandone poi personal- ria, o meglio le storie di cui si racconta, sembrano mente il successivo restauro. Si tratta di una storia in parte funzionali a una sorta di “chiamata alle nella storia, in cui l’a. conferisce alla figura della armi”, a un auspicato sussulto di orgoglio della Direttrice contorni degni di un personaggio mito- comunità culturale milanese, che forse si deve leg- logico-ieratico, senza però tradire mai il dato sto- gere, date le circostanze, come un invito rivolto a rico. Fedeli (e molto intense) sono infatti le narra- zioni del salvataggio di Brera dal rogo che seguì i 14 L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015

tutto il Paese. Arricchiscono il vol. molte immagi- Reshaping the library Catalogue, Roma, 27-28 ni, sia a colori sia in bianco e nero. – Elena Gatti. febbraio 2014. – Pino Buizza

035-006 BALDACCHINI (LORENZO), Da Calvo a Zoppino. Le prime edizioni della Man- Spogli e segnalazioni dragola, in Bibliografia delle edizioni di 035-001 A tavola con Italo Svevo: il ricet- Niccolò Machiavelli, pp. 103-6  «AB» 035- tario di Villa Veneziani, 2 vol., , Li- A breria Antiquaria Drogheria 28, 2014. Ri- trovato di recente dal libraio antiquario Simone 035-007 BALDASSO (RENZO), Printing for the Doge: On the First Quire of the First Volpato all’interno delle carte dell’archivio Pittoni, Edition of the Liber elementorum Euclidis, questo curioso oggetto bibliografico racchiude il «La Bibliofilia», 115, 2013, pp. 525-52. La ricettario di Villa Veneziani, lo storico pensatoio di copia di dedica, al doge Giovanni Mocenigo, della Ettore Schmitz, alias Italo Svevo. Suddivisa in due parti (1. Primi e secondi, 2. I dolci) la raccolta con- prima edizione degli Elementi di Euclide fu realiz- tiene ricette originali rielaborate da Daniela Susel zata nel 1482 a Venezia dallo stampatore Erhard e Laila Adamolli Ban. – N.V. Ratdolt. Questa copia, così come altre sedici, reca nel primo fascicolo una composizione differente 035-002 ALESSANDRONE PERONA (ERSILIA), rispetto alla versione più comune. L’a. esamina Gobetti editore: dal ‘modello vociano’ proprio questo esemplare, con una particolare at- all’editore ideale, in Giulio Einaudi tenzione ai dettagli tipografici, riuscendo così a nell’editoria di cultura del Novecento ita- provare come queste copie speciali fossero state liano, pp. 13-31. Viene ripercorsa l’attività edi- stampate dopo la versione comune del volume e toriale di Piero Gobetti dalla fine della prima guer- come le linee delle figure furono realizzate con ra mondiale fino al 1925, in particolar modo le vi- delle barrette di metallo della stessa altezza dei ca- cende legate alla vita della sua casa editrice, la ratteri tipografici. – A.T. «Piero Gobetti editore». – M.C. 035-008 BALSAMO (ELENA), Caro papà, rac- 035-003 ALLEGREZZA (STEFANO), contami una storia, «La Bibliofilia», 115, L’affidabilità delle memorie ottiche nella 2013, pp. 425-35. La figlia ricostruisce non tan- conservazione a lungo termine dei docu- to la figura di Lugi Balsamo studioso, ma piuttosto menti digitali, «JLIS.it», 6/2, 2015, pp. 101- gli aspetti più personali e intimi dell’uomo, legati 25. Vari fattori di degrado delle memorie ottiche agli anni trascorsi con lei e i fratelli, anni in cui (CD, DVD, Blu-ray Disc, etc.) e consigli per la loro seppe sempre trasmettere ai figli la bellezza del cura e manutenzione. – Pino Buizza mondo, insegando loro ad apprezzare le meravi-

035-004 ARMANNI (VITTORE), L’accordo glie della natura. – A.T. commerciale Einaudi-Mondadori: egemo- 035-009 BALSAMO (JEAN), L’amorevolezza nia o mercato?, in Giulio Einaudi verso le cose italiche. Le livre italien à Pa- nell’editoria di cultura del Novecento ita- ris au XVIe siècle, Genève, Droz, 2015 (Tra- liano, pp. 247-60. Gli accordi commerciali del vaux d’Humanisme et Renaissance, 536), 1957 e del 1967 tra le due grandi case editrici ita- pp. 282, ISBN 978-2-600-01825-8, s.i.p. Il liane del dopoguerra vengono visti alla luce degli vol., che rappresenta l’ultimo prodotto di una ri- aspetti economici e di mercato, ponendo così i cerca dedicata ai luoghi di interscambio linguisti- rapporti Einaudi-Mondadori in una prospettiva co franco-tedesco e finanziata dall’Agence natio- sostanzialmente inedita. – M.C. nale de la Recherce e dalla Deutsche For-

035-005 ATILGAN (DOĞAN) ― ÖZEL NEVZAT ― schungsgemeinschaft, mira a offrire un quadro, ÇAKMAK TOLGA, RDA in Turkey. Percep- non solo bibliografico, della produzione in lingua tions and expectations on implementation, italiana a Parigi e Tours tra il 1535 e il 1611. Il cata- «JLIS.it», 6/2, 2015, pp. 162-80. Indagine fra logo, ordinato cronologicamente secondo lo stile i catalogatori delle biblioteche accademiche turche annalistico e corredato da opportuni indici, si di- riguardo all’ipotesi di adozione di RDA, Resource vide in cinque parti: nella prima si trovano i libri Description and Access, le linee guida internazio- di autori italiani pubblicati in italiano; nella se- nali elaborate per introdurre i cataloghi nel web conda, sempre i libri di autori italiani, ma pubbli- semantico. Contributo presentato al convegno in- cati in latino o in francese; nella terza, i libri dei ternazionale FSR 2014, Faster, Smarter, Richer: cosiddetti “italianisants”, concetto sviluppato da- L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015 15

gli studi di Emile Picot; la quarta parte comprende dagogicae Universitas Catholica Ružombe- le edizioni di testi ufficiali, in qualunque lingua es- rok», 5, 2014, pp. 9-38. Il tema dell’identità si siano pubblicati; nella quinta, infine, si trovano culturale (non dell’appartenenza politica!) del le edizioni bilingui. Seguono in appendice una li- Trentino è dibattuto fin dal XVIII secolo. L’a. pro- sta dei libri in italiano pubblicati col falso luogo di pone una rassegna sul tema, soffermandosi sul stampa di Parigi nel periodo 1534-1609, e indici contributo offerto dalle raccolte librarie trentine cronologico, di editori e tipografi, di privilegi e del Settecento. – L.R. approvazioni, degli incipit. Le schede bibliografi- 035-015 BARBIERI (EDOARDO), Giulio Pozzo- che comprendono, dopo l’intestazione con autore, li, il suo «Manuale di tipografia» e l’igiene titolo, luogo, editore e data, una trascrizione fac- del tipografo, in L’Officina dei libri, 3, similare del frontespizio, formato, paginazione o 2012, pp. 173-80  «AB» 035-127 fogliazione, fascicolatura, accompagnati da un più o meno ampio commento con trascrizioni di parti 035-016 BARBIERI (EDOARDO), Isidoro Del di dediche o altri paratesti significativi. Chiude Lungo e un maestro calligrafo l’indice generale e un’ampia bibliografia. – L.R. dell’Ottocento, in L’Officina dei libri, 4, 2012, pp. 177-95. Isidoro Del Lungo (1841-1927) 035-010 BANFI (ALBERTO), Nietzsche, Colli, – intellettuale poliedrico, storico della letteratura Foà: l’azzardo di un’edizione critica e di italiana, nonché ultimo presidente dell’Accademia una nuova casa editrice, in Giulio Einaudi della Crusca – dedicò un curioso contributo alla nell’editoria di cultura del Novecento ita- figura di Raffaello Salari (1816-1895), carradore liano, pp. 273-85. Pubblicare nel 1961 una nuo- fiorentino che, innamoratosi dei libri antichi, si va edizione critica delle opere di Nietzsche, basata diede alla calligrafia per imitarne le vecchie scrit- su una puntuale revisione dei manoscritti del filo- ture e i caratteri. Questo ricordo, pubblicato per la sofo tedesco, venne considerata una sfida econo- prima volta nell’agosto 1906 e poi in una rara edi- micamente troppo impegnativa da parte di Giulio zione a parte, uscita nello stesso anno, offre un ri- Einaudi. – M.C. tratto di un mestiere del libro oggi dimenticato. 035-011 BARANELLI (LUCA), Raniero Panzie- Alle pp. 180-91 la riproduzione integrale del testo ri e la casa editrice Einaudi (1959-1963), in di Del Lungo. – Elena Gatti. Giulio Einaudi nell’editoria di cultura del 035-017 BARBIERI (EDOARDO), Saluto, «La Novecento italiano, pp. 287-98. L’intervento Bibliofilia», 115, 2013, pp. 413-4. Ricordo af- mira a illustrare l’attività di Raniero Panzieri du- fezionato del professor Luigi Balsamo che apre rante i quattro anni della sua collaborazione della questo numero della rivista, dedicato, a più di un casa editrice Einaudi. – M.C. anno dalla morte del maestro, a raccogliere un 035-012 BARBERIS (WALTER), La Storia dossier di studi in memoria del grande studioso. – d’Italia nel segno della continuità editoria- A.T. le, in Giulio Einaudi nell’editoria di cultu- 035-018 BARBIERI (EDOARDO), Un decennio ra del Novecento italiano, pp. 327-33. di lavoro comune, in Libri, lettori, imma- L’interesse per gli studi storici ebbe radici profon- gini, pp. 271-4  «AB» 035-E de ancora nel periodo delle origini della casa edi- trice Einaudi e sfociò nella ideazione di un’opera 035-019 BELLETTINI (PERANGELO), Luigi che dava conto delle innovazioni metodologiche e Balsamo e «La Bibliofilia», «La Bibliofi- dell’enorme ampliamento degli orizzonti storio- lia», 115, 2013, pp. 455-79. L’a. ricostruisce il grafici dell’epoca. – M.C. lungo percorso che ha visto, dal 1926 al 2012, Lui- gi Balsamo legato a «La Bibliofilia» (da collabora- 035-013 BARBIERI (EDOARDO), «Machiavello tore fino a direttore). La crescita della rivista, du- defuit pietas». Ovvero «le macchie del Ma- rante questi anni, è stata sempre legata ai nuovi chiavello». Da Ambrogio Catarino Politi sviluppi nel settore della ricerca e anche alla car- ad Antonio Possevino, in Bibliografia delle riera professionale e accademica di Luigi Balsamo edizioni di Niccolò Machiavelli, pp. 107-13 – A.T.  «AB» 035-A 035-020 BENZIG (GIAN MARIO), Migliore la 035-014 BARBIERI (EDOARDO), Ai confini traduzione, «Pretext», 3, maggio 2015, pp. dell’Impero: uno sguardo alle biblioteche 70-1. Sulla traduzione di Mario Benzig (col co- trentine del XVIII secolo (rassegna biblio- gnome italianizzato di Benzi) del romanzo Borgia grafica), «Studia scientifica facultatis pae- 16 L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015

di Alfred Henschke (pseudonimo: Klabund), elo- 035-028 BOILLET (ÉLISE), La fortune du giata sulla rivista «Die Literatur» nel 1930 da Ge- Psalterio Davitico del Lodovico Pittorio en rhard Reinboth. ― R.G. Italie au XVIe siècle, «La Bibliofilia», 115, 2013, pp. 621-8. Lo studio ripercorre la fortuna 035-021 BERGAMASCHI (GIANNI), Contami- del testo dell’umanista ferrarese Lodovico Pittorio, nazioni agiografiche e iconografiche nel attraverso le sue varie ristampe. Grazie a una ana- racconto del martirio di Santa Giulia, in lisi comparativa delle diverse edizioni viene rico- Libri, lettori, immagini, pp. 105-30  «AB» struita l’evoluzione della destinazione di questo 035-E testo di volgarizzamento biblico, in anni che, pri- 035-022 BERGER (SHLOMO), Production Re- ma e dopo il Concilio di Trento, erano caratteriz- demption in Amsterdam. Early Modern zati da una forte evoluzione del contesto religioso Yiddish Books in Paratextual Perspective, e culturale. – A.T. Leide-Boston, Brill, 2013  rec. CLAUDIA RO- 035-029 BOLELLI GALLEVI (STEFANO), The li- SENZWEIG, «La Bibliofilia», 115, 2013, pp. 629-32. brary catalogue as a bibliographic tool. 035-023 BERTAZZOLI (MARCO), Una collana Document analysis and error corrections storica nell’Italia fascista. I «Libri verdi» as parts of an enhanced workflow, Mondadori tra storia e romanzo (1932- «JLIS.it», 6/2, 2015, pp. 143-61. Rivendicata 1941), in L’Officina dei libri, 3, 2012, pp. l’importanza della qualità bibliografica dei catalo- 10946  «AB» 035-127 ghi, oggi spesso svalutata, si raccomanda di inseri- re nel flusso del lavoro di catalogazione l’analisi 035-024 Bibbia e Corano a Lampedusa. Il della pubblicazione, come è dettagliata dalle Re- lamento e la lode. Liturgie di migranti, a gole italiane di catalogazione, mentre è trascurata cura di ARNOLDO MOSCA MONDADORI – AL- nelle linee guida internazionali RDA, Resource FONSO CACCIATORE – ALESSANDRO TRIULZI, Description and Access, così da ottenere la corret- Brescia, La Scuola, 2014, pp. 206, ISBN ta identificazione delle edizioni. Altrettanto neces- 978-88-350-3745-3, € 12,50. Un libretto con- sarie la correzione degli errori e l’adozione, in fuso e sentimentale in cui l’ecumenismo non si fa SBN, di strumenti che favoriscano collaborazione né coi gesti né con la ragione, ma con parole lan- e omogeneità. Con esempi illustrati di casi pro- guide. Forse le lacrime sono però sincere, come blematici e di errori. – Pino Buizza sono splendide le foto di frammenti di libri reli- giosi recuperati tra le carabattole dei migranti: 035-030 BORINGHIERI (GIULIA), La difficile Bibbie, Corani, preghiere in aramaico (vedi le ta- strada della cultura scientifica in Italia: vole tra pp. 96-7). – E.B. Paolo Boringhieri e le Edizioni scientifiche Einaudi, in Giulio Einaudi nell’editoria di 035-025 Bibliografia degli scritti pubbli- cultura del Novecento italiano, pp. 261-72. cati da Luigi Balsamo negli anni 2006- Una delle vicende meno note della casa editrice 2012, a cura di GIANCARLO PETRELLA, «La Einaudi riguarda il progetto di editoria scientifica, Bibliofilia», 115, 2013, pp. 495-501. iniziato nel 1938 e che ebbe particolare sviluppo 035-026 BILLERBECK BRASWELL (MARGARE- dall’arrivo nel 1949 di Paolo Boringhieri, fino a THE), Il Fondo Bruce Karl Braswell. La bi- quando nel 1957 Giulio Einaudi decise di vender- blioteca di un classicista a Lugano, «Fo- gli le Edizioni Scientifiche Einaudi, che dal primo gli», 36, 2015, pp. 1-4. Sulla biblioteca privata aprile di quell’anno divennero Edizioni Boringhie- (di studio) raccolta tra le mura domestiche dal no- ri. – M.C. to filologo classico nato negli USA, ma attivo so- 035-031 BOSCHETTI (CHIARA), Dagli esordi prattutto a Friburgo (1933-2o13), e dall’autrice in rivista di primo Novecento alla lettera- dell’articolo, collezione che oggi è un fondo alla tura di consumo degli anni Settanta. La Biblioteca Universitaria di Lugano. ― R.G. vicenda della Società editrice di «Novissi- 035-027 BISTONI COLANGELI (MARIA GRAZIA), ma» a partire dalla sua fase più conosciu- Soppressioni e demaniazioni nei docu- ta, i «Quaderni», in L’Officina dei libri, 3, menti dell’Archivio di Stato di Perugia, in I 2012, pp. 147-60  «AB» 035-127 Cappuccini nell’Umbria dell’Ottocento, pp. 035-032 BRADBURY (RAY), Siamo noi i 195-207. Dà conto delle varie requisizioni e delle marziani, Milano, Bietti, 2014, pp. 295, successive trasformazioni dei beni ecclesiastici nel ISBN 978-8882-483258, €20. Il vol., a cura di corso del XIX secolo. – Luca Mazzoni L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015 17

Gianfranco De Turris, tra i massimi studiosi del 035-035 BRIOSCHI (CARLO ALBERTO), Narra- fantastico in Italia, raccoglie dodici tra le più te la vostra storia, «Pretext», 3, maggio significative interviste dello scrittore statunitense 2015, pp. 22-7. Osservazioni sul genere biografi- Ray Bradbury. Sceneggiatore, romanziere, co e autobiografico, tra riferimenti a casi editoriali drammaturgo, Bradbury è forse il più chiaro famosi e constatazione che blog e social network esempio di come la letteratura fantascientifica stanno portando il bisogno di «raccontare la no- abbia spesso travalicato le distinzioni di genere stra vita […] verso forme inedite e nuove frontie- per entrar a far parte del patrimonio letterario re». ― R.G. universalmente riconosciuto e apprezzato. Le 035-036 BRUNORO (GIANNI), Nel cuore della interviste in questione, effettuate in diversi periodi fiaba, «Pretext», 3, maggio 2015, pp. 46-51. della vita dello scrittore, attraversando tutta la sua Presentazione di due recenti edizioni “di qualità” carriera, sono un’ottima occasione per entrare in di Carmine Donzelli: Principessa pel di topo (fiabe contatto con la personalità e le riflessioni di dei fratelli Grimm secondo l’edizione definitiva Bradbury. Dal processo della creazione artistica originale) e Il pozzo delle meraviglie (fiabe sicilia- alla presenza di Dio, la critica alle macchine e ne e italiane riproposte nell’edizione di Palermo, l’amore per il cinema, Bradbury “scrittore di idee”, 1875), curate da Jack Kipes e illustrate da Fabian come lui stesso si definisce, ci presenta la sua Negrin. ― R.G. attenta visione sulla letteratura, l’arte, il trasformarsi della società. – Francesco Reale 035-037 BUGANZA (STEFANIA) – MARCO ROS- SI, Codici miniati e cultura figurativa a 035-033 BRAGANTINI (RENZO), Il Decameron Brescia in età malatestiana, in Libri, letto- e l’esperienza narrativa del Cinquecento, ri, immagini, pp. 39-61  «AB» 035-E in Leggere, interpretare, riscrivere, pp. 9- 31. L’a., in apertura del contributo, constata come 035-038 CALDARA (GIULIA), Mercato e ten- la narrativa cinquecentesca sia stata, nel corso del denze dell’editoria universitaria tempo, confinata in una sorta di zona d’ombra de- nell’ultimo decennio, in L’Officina dei libri, gli studi. Questo perché il genere venne, fin dalle 4, 2013, pp. 141-74. Ha ancora senso dare per fondazioni romanze, considerato subordinato ri- scontato che esista un rapporto inscindibile fra li- spetto ad altri di maggior prestigio e perché la bro e Università (cioè, in altre parole, fra libro e narrativa cinquecentesca non riuscì a ricevere at- studente)? Movendo da questo stimolante inter- tenzione come produzione autonoma, in quanto rogativo, l’a. stende un interessante profilo ritenuta una sorta di ripresa pedissequa del mo- dell’editoria universitaria del nuovo Millennio – dello decameroniano. L’a., una volta rilevata la fal- ammesso che il settore sia effettivamente circo- lacia di tale visione, passa quindi a esaminare scrivibile – analizzandone protagonisti, relazioni quelli che sono stati gli esiti narrativi del modello culturali/commerciali, reti di ricezio- decameroniano, restringendo il campo ai soli testi ne/distribuzione e nuovi obiettivi, alla luce di un novellistici (ma affermando come l’analisi an- mercato governato da dinamiche sempre più drebbe condotta su ogni tipo di genere narrativo) complesse, e di un’istituzione (quella universita- e cercando di circoscrivere alcune tendenze che ria) attraversata da una crisi forse senza preceden- convergono verso esiti rilevabili. – A.T. ti. – Elena Gatti.

035-034 BRAY (MASSIMO), Il futuro dei li- 035-039 CAMPIONI (ROSARIA), Luigi Balsa- bri. Biblioteche, editoria e digitale. I libri mo e le biblioteche pubbliche, «La Bibliofi- come beni comuni nel mondo digitale, «La lia», 115, 2013, pp. 437-53. L’a. ripercorre Bibliofilia», 115, 2013, pp. 503-10. Il contri- l’operato di Luigi Balsamo alla direzione della So- buto si interroga sull’importanza di saper leggere printendenza bibliografica della Sardegna (1959- il momento attuale: momento di forte commistio- 1964) e dell’Emilia (1964-1973). L’attenzione allo ne – e in parte cambiamento – fra mondo carta- sviluppo e all’organizzazione delle biblioteche e la ceo e digitale. Mutazione che è importante capire visione dinamica delle stesse portarono alla crea- – e dirigere in parte – anche in una prospettiva zione del corso post-laurea di due anni in Bibliote- che coinvolga le biblioteche, riconosciute come conomia presso l’Università di Parma – A.T. centri, appartenenti al bene comune, che possano 035-040 CAMPOPIANO (MICHELE), Note sulla conservare e tramandare la cultura e la storia. – presenza francescana in Terrasanta: le A.T. descrizioni dei luoghi santi tra XIV e XVI secolo e il ruolo della Custodia di Terra- 18 L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015

santa, in Gli Italiani e la Terrasanta, a cu- mune e Commissione. Emerge la figura di Vincen- ra di ANTONIO MUSARRA, Firenze, Sismel – zo Nibby, catalogatore di varie biblioteche eccle- Edizioni del Galluzzo, 2014 (‘mediEVI’, 07), siastiche perugine. La Commissione cessò il pro- pp. XXXIV+251, ISBN 978-88-8450-565-1, prio lavoro nel 1866, quando una nuova legge avo- € 30, pp. 49-69. Riprendendo anche contributi cò allo Stato molte competenze relative alle confi- precedenti dell’a., il saggio dimostra come il con- sche di beni ecclesiastici (e il Consiglio Provinciale vento francescano del Monte Sion fosse un centro dell’Umbria non accettò questa decisione, solle- produttivo di testi rivolti ai pellegrini, con indica- vando dubbi sulla legittimità della soppressione zioni varie riguardo i luoghi santi e la possibilità di della propria Commissione). ― Luca Mazzoni lucrarvi indulgenze. – L.R. 035-043 Cappuccini (I) nell’Umbria 035-041 «Cantieri» 31 (gennaio-marzo dell’Ottocento. Atti del convegno interna- 2015). Il numero speciale è dedicato (nella sua zionale di studi (Todi, 26-28 maggio 2011), prima parte), come recita il titolo, a Ecophilia. Tra a cura di GABRIELE INGEGNERI, Roma, Istitu- i libri di Umberto Eco, in occasione dell’uscita del to storico dei Cappuccini, 2014 (‘Bibliothe- nuovo romanzo Numero zero. La bibliofilia di Eco ca seraphico-capuccina’, 97), pp. 293, ISBN sarebbe sui generis in quanto scollegata dalle ov- 978-88-88001-90-6, € 30. Si vedano schedati i vietà del collezionista e proiettata invece verso le singoli contributi. curiosità del biblografo, o, se si vuole, dello stu- 035-044 CARENA (CARLO), Officina Einaudi, dioso e del curioso che non cerca tanto oggetti in L’Officina dei libri, 3, 2012, pp. 11-20  prestabiliti, ma piuttosto corrispondenze a un cer- «AB» 035-127 to tema o a una certa domanda. Spiccano la Intro- duzione dovuta a Oliviero Diliberto, la ristampa 035-045 CASTELNUOVO (ENRICO), La storia del bel saggio di Eco Collazioni di un collezionista, dell’arte, in Giulio Einaudi nell’editoria di il contributo La biblioteca di Umberto Eco di cultura del Novecento italiano, pp. 335-42. Frans A. Janssen. Seguono interventi diversi: Ni- La gestazione e la pubblicazione della Storia cholas A. Basbanes, La biblioteca curiosa, magica dell’arte italiana dell’Einaudi fu complessa, a vol- di Umberto Eco; Stefano Salis, Ec(c)o Umberto, il te tempestosa, ma questo fu il punto d’arrivo di bibliofilo. Nella seconda parte si parla, invece, del decenni di scelte editoriali nel settore della storia cinquantennio della collana bianca di poesia Ei- dell’arte, ripercorsi nel presente contributo. – naudi (Massimo Gatta), della biblioteca Dèlfico di M.C. Teramo (Giorgio Palmieri), del rapporto Papini- 035-046 CAVALLARI (LAURA), Le SS non Vallecchi (Maria Haps). – E.B. perdono il vizio, «Pretext», 3, maggio 2015, 035-042 CAPACCIONI (ANDREA), Organizzare pp. 86-90. Gli astuti, risoluti e spesso efficaci at- la devoluzione. La «Commissione di stati- tacchi legali per diffamazione (supportati da una stica per i libri, manoscritti e codici già sorprendente rete di fidati collaboratori) mossi da spettanti alle soppresse corporazioni reli- Erich Priebke a testimoni del suo passato da uffi- giose», in I Cappuccini nell’Umbria ciale nazista in Italia, a giornalisti e soprattutto dell’Ottocento, pp. 219-32. Dopo alcune rifles- all’editore Garzanti per la traduzione in Italia di sioni sull’impatto traumatico causato Operazione Odessa di Uki Goñi (2003). ― R.G. dall’incameramento delle biblioteche degli ordini 035-047 CICALA (ROBERTO), Dionisotti e lo religiosi, da parte del neonato Stato italiano, si struzzo: il rapporto con gli «amici della prende in esame l’estensione alla neonata regione casa e della storia», in Giulio Einaudi Umbria della legislazione piemontese sugli enti nell’editoria di cultura del Novecento ita- ecclesiastici: in particolare, la confisca dei beni lo- liano, pp. 351-78. Giulio Einaudi e i suoi colla- ro appartenuti venne affidata al Consiglio Provin- boratori riuscirono a convincere Carlo Dionisotti a ciale dell’Umbria, che istituì la «Commissione di collaborare con la casa editrice, pubblicando alcu- statistica per i libri, manoscritti e codici già spet- ne opere divenute imprescindibili per la cultura tanti alle soppresse corporazioni religiose». L’a. si italiana. – M.C. concentra appunto sul lavoro di questa Commis- sione, analizzando in particolare il caso del Co- 035-048 COLETTI (CHIARA), I Cappuccini mune di Perugia con alcuni documenti inediti, i umbri tra soppressioni napoleoniche e Re- quali mettono in luce i rapporti piuttosto tesi, a staurazione (1809-1821), in I Cappuccini causa di reali o presunte inadempienze, fra Co- nell’Umbria dell’Ottocento, pp. 79-96. Se- L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015 19

gue le soppressioni di conventi cappuccini dopo la documento per lo studio della trasmissione delle conquista dello stato pontificio da parte di Napo- novelle cosiddetta ‘alla spicciolata’ (cioè non nella leone. – Luca Mazzoni struttura complessiva delle cento unite da cornice) e come tale viene accostato qui ad altri testimoni 035-049 COLOMBO (ANNA MARIA), Protetti appartenenti a questo insidioso settore della tradi- dalle pagine, «Pretext», 3, maggio 2015, zione del Decameron. Da ultimo viene notato pp. 62-5. Presentazione degli artisti (e delle loro all’interno del codice di Udine un sistema di riga- opere) impegnati nel raffigurare la lettura tura del tutto inusuale, se non inedito, con tecnica nell’infanzia in occasione della mostra internazio- «a spolvero», ottenuta cioè attraverso lo spargi- nale Lettori di carta: illustratori dal mondo cele- mento di grafite in polvere sopra una mascherina brano la lettura tenutasi a Bologna alla Fiera del forata, con una procedura del tutto affine a quella libro per ragazzi nel 2014. ― R.G. in uso per la pittura ad affresco. ― Marco Giola 035-050 CONTI (PAOLA BARBARA), Libri per 035-054 DALLASTA (FEDERICA), Una biblio- la nuova Italia, «Pretext», 3, maggio 2015, teca aggiornata, cosmopolita e proibita: i pp. 76-83. Su Francesco Pagnoni (1824 c. - libri di Stanislao Omati da Borgo San 1877), editore e libraio milanese: l’avvio della ditta Donnino, medico in Piacenza (1630 c.- (1856), la fama a Milano, la fondazione del colle- 1713), in Stanislao Omati da Borgo S. gio per i figli delle vedove di tipografi (1871), il Donnino e il Signor Ipocondriaco, pp. 95- passaggio della gestione a Antonio Cordani e An- 231 «AB»035-155 tonio Colombo, le vicende degli eredi sino al 1995. ― R.G. 035-055 De humanis corporis fabrica. Te- sti e immagini di medicina dal VI al XVIII 035-051 COSTA (PAOLO), Se il libro muore, «Pretext», 3, maggio 2015, pp. 10-3. Rifles- secolo, ArtstudioPaparo, 2015 (‘Quaderni sioni e dati statistici sulla crisi della lettura dei li- Biblioteca Nazionale di Napoli’), pp. 48, bri cartacei in Italia, sulla diffusione di e-book e, ISBN 978-88-991300-53, € 16,50. Catalogo soprattutto, sulla parallela e straordinaria diffu- dell’esposizione napoletana (con omonima inte- sione di pratiche di scambio di messaggi ibridi (te- stazione) di codici e testi a stampa, tenutasi presso la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III dal 6 sti, immagini, suoni) attraverso strumenti infor- marzo al 18 aprile 2015. Il vol. ripercorre ideal- matici, alternativi a testi e conversazioni tradizio- mente il percorso della mostra: fanno da apripista nali. ― R.G. un codice illustrato di Dioscoride e un elegantis- 035-052 CRIMI (GIUSEPPE), Francesco Moi- simo Galeno miniato, mentre il segmento centrale se e le poesie della bugia: un’edizione bre- è dedicato ai rapporti tra la città Napoli e l’arte sciana del 1610, in Libri, lettori, immagini, medica internazionale. Segue una sezione concen- pp. 185-99  «AB» 035-E trata sulle pubblicazioni a stampa del medico fiammingo Andrea Vesalio, a lungo impegnato per 035-053 CURSI (MARCO), Due antiche sillogi scindere la vera osservazione scientifica dalle sug- decameroniane a Udine e una rigatura in- consueta, in Giovanni Boccaccio: tradi- gestioni dell’arte magica. In chiusura, si ripercorre zione, interpretazione e fortuna, pp. 263- l’evoluzione accorsa tra 1600 e 1700 di due bran- 82. Il contributo prende in esame il codice 30 del- che specialistiche, la patologia e la iatromeccanica, la Biblioteca Civica ‘Vincenzo Joppi’ di Udine, attraverso le ricche edizioni (illustrate a calcogra- breve silloge quattrocentesca vergata dal cone- fia) di William Harvey e Marcello Malpighi. Ri- glianese Domenego Caronelli e contenente alcune produzioni a colori di alcuni volumi scelti, in calce novelle decameroniane. La scheda e l’analisi dedi- elenco completo delle opere esposte. – Davide cate a questo manufatto mettono in rilievo diversi Martini elementi di interesse per lo studio della codicolo- 035-056 DE VIVO (MARIA CONCETTA), Cloud gia e della tradizione del capolavoro boccacciano. computing. Il contesto giuridico e le Da un lato, infatti, si dimostra la duplice natura aziende di fronte ad un fenomeno contro- del manoscritto udinese al punto che si afferma verso, «JLIS.it», 6/2, 2015, pp. 77-100. che il copista «progettò non uno, ma due conteni- L’affidamento delle funzioni di elaborazione e ar- tori testuali indipendenti l’uno dall’altro» e recanti chiviazione dei dati a servizi su computer remoti ciascuno una novella e altri excerpta di prove- con accesso basato sul web (cloud computing) nienza o di intonazione boccacciana. Dall’altro comporta problemi di privacy, sicurezza dei dati, questo manoscritto di presenta come un ulteriore responsabilità del trattamento e della archiviazio- 20 L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015

ne: viene esaminata la legislazione europea e na- costruisce quello che da questi libretti emerge del zionale; con note sul risparmio energetico e sulla citato progetto editoriale di Saba. Si riproduce qui diffidenza ancora diffusa da parte delle aziende. – anche la poesia inedita Meriggi carsici. Le detta- Pino Buizza gliate e accurate schede dei libretti (tutti dattilo- scritti) riproducono anche alcune parti di questi 035-057 DI LENARDO (LORENZO), Giovanni preziosi oggetti. – A.T. Marco Astemio e la stampa del Decameron fra il 1516 e il 1526, in Giovanni Boccaccio: 035-059 DOMENICI (VIVIANO), Uomini nelle tradizione, interpretazione e fortuna, pp. gabbie. Dagli zoo umani delle Expo al raz- 365-81. Data al 1516 una tappa importante della zismo della vacanza etnica, Prefazione di tradizione a stampa del Decameron: in quell’anno, Gian Antonio Stella, Milano, Il Saggiatore, infatti, il tipografo veneziano Gregorio De Gregori 2015, pp. 338. ISBN 978-884282100-7, € 17. pubblicò l’edizione del Cento Novelle curata da Tra libri, giornali, foto ecco “la banalità del razzi- Nicolò Dolfin, la prima con l’esplicita dichiarazio- smo”, fatta soprattutto dei corpi dei “primitivi” ne «di un responsabile editoriale»: infatti «né gli mostrati nelle esposizioni universali. Un rincor- incunaboli, né le due precedenti stampe cinque- rersi di impresari senza scrupoli, buonismo stupi- centesche avevano mai dichiarato il nome di un do, in un’analisi molto corrosiva. In realtà, curatore» (p. 365). Il saggio analizza la tradizione l’inchiesta giornalistica molto deve al lavoro dello editoriale del Decameron posteriore a questa rile- storico, in particolare a GUIDO ABBATTISTA, Uma- vante (e influente) impressione e, senza tralasciare nità in mostra. Esposizioni etniche e invenzioni alcuni opportuni riferimenti alla coeva produzione esotiche in Italia (1880-1940), Trieste, Edizioni fiorentina, si concentra in modo particolare sulle dell’Università, 2013 (citato in fine). A dire il vero, stampe veneziane del capolavoro boccacciano. In anche il caso a me ben noto dei due bambini pig- questa disamina, che fa luce su diverse imprese ti- mei portati in Italia e trattati con grande umanità pografiche sorte intorno al testo del Cento Novel- e rispetto dai conti Miniscalchi Erizzo viene narra- le, l’autore si sofferma in modo particolare to con assai maggiore cognizione di causa da GIAN sull’attività del letterato friulano Giovanni Marco PAOLO MARCHI, La spada di sambuco. Cinque pe- Astemio: costui – forte di una significativa espe- corsi salgariani, Verona, Fiorini, s.d. (pp. 73-112 rienza maturata su autori in latino e in volgare – Salgari e l’Akka del conte Miniscalchi), non citato. ricoprì infatti un ruolo di rilievo nella stampa de- Non di soli scandali vive l’uomo… – E.B. cameroniana del 1526 (Venezia, Giovanni Antonio 035-060 DUPUIGRENET DESROUSSILLES (FRA- Niccolini da Sabbio) che, pur mantenendo alcuni NÇOIS), Le silence du père Pozzi, «Fogli», tratti di originalità, dimostra evidenti debiti con 36, 2015, pp. 29-34. Un profilo di Giovanni l’edizione di Dolfin del 1516, di cui si dice in aper- Pozzi (1923-2002): campi di ricerca e visione spi- tura del contributo. ― Marco Giola rituale, filosofica e intellettuale nell’approccio alla 035-058 Dieci piccoli Saba. Dieci libretti ricerca e alla conoscenza. ― R.G. ritrovati. Una poesia inedita, Milano- 035-061 ELSHEIKH (MAHMOUD SALEM), I Trieste, Casa dei libri, Libreria Pontremoli, manoscritti del Corano conservati nelle Libreria antiquaria Drogheria 28, 2013, pp. Biblioteche pubbliche di Firenze, «La Bi- 76, ill. b/n, senza ISBN, s.i.p. Il volumetto, di bliofilia», 115, 2013, pp. 551-615 + tav. col. cui sono stati tirati duecento esemplari in occasio- Lo studio si propone di fornire un censimento ne della mostra tenutasi dal 14 al 22 novembre completo delle copie manoscritte del Corano che 2013 presso la Casa dei Libri di Andrea Kerbaker si conservano nelle Biblioteche pubbliche italiane, a Milano, raccoglie le schede dei dieci “libretti” iniziando, in questa sede, con quelle fiorentine. (così li chiamava l’a.) esposti durante la mostra Tale lavoro ha come intento quello di indagare e stessa. Questi libretti sono il frutto di un progetto rileggere il clima sociale e culturale che attraver- editoriale di Saba che non venne mai portato a sava le due sponde del Mar Mediterraneo, clima termine: quello di pubblicare in plaquette a tiratu- ben lontano dai moderni fanatismi e improntato ra limitata le diverse sezioni che avrebbero com- invece al rispetto delle diversità e alla convivenza. posto il Canzoniere. Questi rarissimi libretti sono L’articolo è chiuso da sedici pagine di tavole a co- oggi posseduti dal librario antiquario Simone Vol- lori che riproducono alcuni degli splendidi pezzi pato (Libreria antiquaria Drogheria 28, Trieste) descritti dall’a. – A.T. che, in apertura e in chiusura del catalogo, raccon- ta le vicende del ritrovamento della raccolta e ri- L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015 21

035-062 ERASMO DA ROTTERDAM, Opulentia intelligente riproposta della Introduzione alla bi- sordida e altri scritti attorno ad Aldo Ma- bliografia testuale di Fahy. – E.B. nuzio, a cura di LODOVICA BRAIDA, Venezia, 035-066 FATTORI (DANIELA), Il protonota- Marsilio, 2014, pp. 106, ISBN 978-88-317- rio apostolico Giacomo Rossi, la sua bi- 2110-3, s.i.p. L’elegante libretto racchiude tre blioteca e un nuovo incunabolo, «La Bi- scritti dell’umanista olandese che in vario modo si bliofilia», 115, 2013, pp. 511-24. L’articolo, relazionano con il grande editore di Bassiano. I te- frutto del lavoro di scavo d’archivio sul fondo del sti sono riproposti nelle traduzioni di Manlio Daz- protonotario apostolico Giacomo Rossi (che rac- zi (Opulentia sordida), Lucio Flavio (Festina len- colse nel corso della sua vita una biblioteca forma- te) e Maria Cristina Sanna (Herculei labores). In- ta esclusivamente di libri a stampa), ripercorre la troduce un puntualissimo e interessante saggio vita del Rossi stesso e descrive un incunabolo sco- della curatrice Lodovica Braida sul rapporto tra nosciuto: si tratta di un foglio, recante un albero Erasmo e Aldo, estremamente utile per i neofiti genealogico e alcuni punti di testamenti del sud- come pure per gli addetti ai lavori. – N.V. detto protonotaro, rinvenuto dall’a. nel fondo del- 035-063 ESPOSITO (EDOARDO), Letteratura e la Scuola di S. Maria della Carità a Venezia. – A.T. riviste dopo la liberazione, in Giulio Ei- 035-067 FERRERO (ERNESTO), L’altro Giulio. naudi nell’editoria di cultura del Novecen- Bollati e ‘lo struzzo’, in Giulio Einaudi to italiano, pp. 219-32. L’a. offre una panora- nell’editoria di cultura del Novecento ita- mica delle riviste, pubblicate dalla Einaudi, che liano, pp. 299-308. Dopo la scomparsa di Pa- trattarono di letteratura dall’immediato dopo- vese nel 1950, la figura di Giulio Bollati risultò de- guerra fino agli inizi degli anni Ottanta. – M.C. terminante nello sviluppo della Einaudi fino alla 035-064 FAGGIOLANI (CHIARA), La bibliome- fine degli anni ’70, quando ne uscì per rifondare Il tria, Roma, Carocci, 2015 (‘Beni culturali’, Saggiatore, per poi ritornare in una parentesi tra il 44), pp. 110, ISBN 978-88-430-7674-1, € 12. 1984 e il 1987, e infine acquisire il controllo della Un agile volumetto che si propone come Boringhieri a cui aggiunse il proprio nome. – M.C. un’introduzione semplice, ma non banale, al com- 035-068 FERRETTI (GIAN CARLO), L’editoria plesso e dibattuto tema della bibliometria, concet- libraria tra sperimentazione e mercato, in to da non sovrapporre a quello, ugualmente com- Giulio Einaudi nell’editoria di cultura del plesso e controverso della valutazione della ricer- Novecento italiano, pp. 69-76. Secondo l’a. il ca. Dopo una breve introduzione, il percorso si di- valore dell’editoria sta soprattutto nella volontà e vide in cinque capitoli: il primo e il secondo defi- nella capacità di scoprire e valorizzare un nuovo niscono, rispettivamente, il tema e i contesti di autore, e di costruire attorno a lui una adeguata applicazione e pongono la bibliometria in una fortuna critica e di pubblico. – M.C. prospettiva storica. Il terzo capitolo si sofferma sui principali indicatori bibliometrici citazionali e 035-069 FERRO (DEBORA) – FEDERICA VIAZZI, d’uso, analizzando anche le principali banche dati Un incunabolo sconosciuto: Missale ro- utilizzate. Segue un capitolo in cui si affronta manum, Lyon, Pierre Mareschal e Bar- l’applicazione della bibliometria alla valutazione nabé Chaussard, 1500, «La Bibliofilia», della ricerca scientifica. Il percorso termina con 115, 2013, pp. 617-20. Si parla della scoperta, un capitolo che indaga i possibili sviluppi della di- nella collezione della biblioteca del Seminario Ve- sciplina. Chiude una bibliografia tematica. – L.R. scovile di Asti, di un Missale Anticuum, stampato a Lione il 24 ottobre 1500 da Pierre Mareschal e 035-065 FAHY (CONOR), Είσαγωγή στήν Barnabé Chaussar. – A.T. κειμενική βιβλιολογία, edited by Στέφανος Κακλαμανης, Αθήνα, Μορφωτικό Ίδρυμα 035-070 FOGLIA (PATRIZIA) ― RAFFAELLA Έθνικής Τραπέζης, 2013, pp. 132, ISBN RAVELLI, Il gesto e il segno, «Pretext», 3, 978-960-250-583-0, s.i.p. Questo piccolo ma maggio 2015, pp. 34-39. Un profilo umano, ar- prezioso libretto, dovuto alle cure e all’intelligenza tistico e professionale dell’incisore Giorgio Upiglio di Stefanos Kaklamanes (di cui si veda l’ampio (1932-2013) tra aneddoti, mostre, suggestioni di saggio critico alle pp. 68-128 con bibliografia fina- lavoro quotidiano nella sua bottega a Milano. ― le), oltre a ricordarci che la Grecia non è solo quel- R.G. la delle recenti cronache ma è anche un paese eu- 035-071 FRANCINELLI (MELISSA), Bartolo- ropeo di solide tradizioni culturali, costituisce una meo da Castel della Pieve, grammatico e 22 L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015

rimatore del Trecento, a Brescia, in Libri, conto della tradizione manoscritta dell’operetta e lettori, immagini, pp. 87-103  «AB» 035-E si sofferma su vari problemi relativi alla datazione della stessa. Passa poi a considerare il contenuto 035-072 Futurismo Collezione Mughini, del testo, che consiste in una serie di repliche a Milano, Libreria Antiquaria Pontremoli, quelle obiezioni che Lodovico Castelvetro aveva 2014, pp. 323, senza ISBN, €35. Il vol. mosso al Boccaccio e che si ritrovavano nelle Ope- presenta il catalogo di vendita della collezione di re varie critiche, edite nel 1727 per le cure di An- libri futuristi raccolta da Giampiero Mughini e tonio Muratori. – A.T. messa in vendita dalla libreria antiquaria Pontremoli. In tiratura limitata di 500 copie il 035-075 GATTA (MASSIMO) ― GIORGIO PAL- libro è composto da quasi 700 schede, compilate MIERI - ANTONELLO SANTORIELLO, Dal piom- da Giacomo Coronelli, Lucia di Maio e Giovanni bo alla cultura, «Pretext», 3, maggio 2015, Milani, a cui spesso si associa la voce dello stesso pp. 28-33. Profilo della stamperia Colitti di Mughini. Di straordinario interesse per la storia Campobasso (1865-1950), da una ricerca in corso: del libro futurista il vol. presenta inoltre la collaborazione tecnica di Angelo Marinelli, un’appendice di 77 schede relative alla particolare l’importanza nel panorama tipografico molisano, i “sezione Bot”, cioè la sezione composta successi editoriali legati alla prima Guerra mon- esclusivamente dalla produzione artistica e diale, le copertine artistiche, la decadenza. ― R.G. libraria di Osvaldo Bot. Una nota introduttiva 035-076 GATTA (MASSIMO), Torchi ‘privati’ dello stesso Mughini, tra lo storico e il nostalgico, del futuro nella private press in Italia: completa il vol. raccontandoci la nascita della analisi e prospettive, «Fogli», 36, 2015, pp. collezione e della passione verso il libro futurista. 19-28. Riflessione sulla private press che si snoda Il catalogo è disponibile anche online all’indirizzo tra riferimenti alla situazione veronese, ai recenti http://www.libreriapontremoli.it/documenti/app studi di Claudia Zanella e alla figura di Alessandro /2005_PONTREMOLI-cat-Mughini.pdf. – Zanella (deceduto nel 2012). - R.G. Francesco Reale 035-077 GAVINELLI (SIMONA), Altobello Ave- 035-073 GAIDO (FRANCESCA) – FRANCESCA roldi, vescovo di Pola, tra manoscritti e ri- PINO, Oltre i dati di bilancio: il sostegno tratti, in Libri, lettori, immagini, pp. 9-37 ininterrotto di Raffaele Mattioli alla casa  «AB» 035-E editrice Einaudi, in Giulio Einaudi nell’editoria di cultura del Novecento ita- 035-078 GIALDRONI (TERESA M.) – AGOSTINO liano, pp. 189-218. Le carte di Raffaele Mattioli ZIINO, Machiavelli in musica: aggiorna- inerenti ai suoi rapporti con Giulio Einaudi, fanno menti e nuove acquisizioni, in Bibliografia riemergere le situazioni finanziarie della casa edi- delle edizioni di Niccolò Machiavelli, pp. trice negli anni Trenta e Quaranta, rendendo così 33-89  «AB» 035-A più chiaro il quadro dell’epoca in cui si trovarono 035-079 GIGLIA (ELENA), Accesso aperto ai a operare e spiegando così i retroscena dei proces- dati della ricerca come vettore per la si decisionali attuati dai protagonisti. – M.C. scienza aperta, «JLIS.it», 6/2, 2015, pp. 035-074 GARAVELLI (ENRICO), Per la fortu- 225-47. Riferisce sull’incontro Open Access to re- na settecentesca del Decameron: la Difesa search data as a driver for Open Science, Atene, del Boccaccio di Vincenzo Cavallucci, in gennaio 2015, evento conclusivo del progetto eu- Leggere, interpretare, riscrivere, pp. 79- ropeo RECODE - Policy RECommendations for 111. Il saggio, seppur in apparenza sembri esulare Open Access to Research Data in Europe. dall’arco cronologico indagato dagli altri contribu- L’accesso aperto ai dati come premessa per il nuo- ti del vol., affonda le sue radici nel Cinquecento. vo paradigma della scienza aperta, purché la di- Infatti, il letterato Vincenzo Cavallucci nel com- sponibilità online sia ‘intelligente’, i dati ritrova- porre la sua inedita Difesa del Boccaccio (che En- bili, verificabili e usabili, cresca la mentalità della rico Garavelli restituisce in una accurata edizione condivisione superando le resistenze dei ricercato- critica in fine del vol.) aveva bene presente l’opera ri, con vantaggio diretto per loro e ricadute diffuse del critico cinquecentesco, Lodovico Castelvetro, per i cittadini e l’intera società. Insieme a varie con il quale non esitò a rivaleggiare. L’a. ricostrui- esperienze e buone pratiche dalla base, riporta sce innanzitutto la vicenda biografica del Caval- l’impegno della Commissione Europea per la lucci, già oggetto di studi passati, ma per cui si ri- scienza aperta, e, in chiusura, una sintesi delle leva la necessità di una riscrittura radicale. Dà poi L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015 23

raccomandazioni di RECODE per la gestione dei 035-082 GIORDANO (TOMMASO), Le bibliote- dati di ricerca. – Pino Buizza che di Luigi Crocetti, «JLIS.it», 6/2, 2015, pp. 1-11. Presentazione della raccolta di scritti Le 035-080 GILIOLI (ALESSANDRO) ― GUIDO biblioteche di Luigi Crocetti. Saggi, recensioni, SCORZA, Meglio se taci. Censure, ipocrisie e paperoles, a cura di Laura Desideri e Alberto Pe- bugie sulla libertà di parola in Italia, To- trucciani, Roma, Associazione Italiana Bibliote- rino, Baldini & Castoldi, 2015 (‘I saggi’), pp. che, 2014, che, rispecchiando la personalità di 159, ISBN 978-88- 6852-747-1, € 10. 15. Ba- Crocetti (1929-2007), bibliotecario e filologo, toc- sato su fatti di cronaca, casi giudiziari e analisi di cano tutti gli aspetti della professione, dalla con- provvedimenti legislativi, questo vol. analizza la servazione e restauro del materiale librario alle situazione di Internet nell’Italia contemporanea, biblioteche pubbliche, dalla catalogazione e indi- sullo sfondo di questioni che coinvolgono i grandi cizzazione alla cooperazione bibliotecaria, dalle gestori dei flussi di dati on-line a livello globale biblioteche nazionali agli archivi, ai musei, ai ser- (dalle insidie delle policy di motori di ricerca e so- vizi all’utente. – Pino Buizza cial network alle facili esaltazioni del “diritto all’oblio”). I fruitori, attivi e passivi, di servizi 035-083 Giovanni Boccaccio: tradizione, messi a disposizione sul web sono spesso vittime interpretazione e fortuna. In ricordo di (o eroici combattenti in una lotta impari) di mo- Vittore Branca, a cura di ANTONIO FERRACIN nopolisti, poteri forti (Stato, SIAE, partiti, ammi- ― MATTEO VENIER, Udine, Forum, 2014, pp. nistrazioni pubbliche, Ordine dei giornalisti, …) e 600, ISBN 978-88-8420-849-1, € 35. Gli Atti criminalità organizzata, intenti in vario modo a di- del Convegno udinese dedicato, nel settimo cente- fendere privilegi corporativi, regimentare le inno- nario boccacciano, alla memoria di Vittore Branca vazioni entro lottizzazioni politiche e logiche tele- raccolgono 32 contributi di interesse principal- visive e a scoraggiare l’accesso alle informazioni mente storico-letterario, ai quali si aggiunge, in (anche osteggiando la diffusione del Wi-fi). Il tutto apertura, un ricordo del maestro dovuto a Carlo entro un quadro normativo diviso tra leggi anti- Delcorno. La prima sezione (interventi di Rosati, quate o cavillose spesso incapaci, intenzionalmen- Guida, Venier, Gabriele, Trovato, Pani, Delvigo, te o per ignoranza, di distinguere tra blog e testate Chiecchi e Camerino) mira principalmente giornalistiche, canali televisivi e siti di condivisio- all’indagine sul Boccaccio erudito e sulle sue opere ne video, etc. ― R.G. in latino; il secondo gruppo di saggi (Rabboni, Bocchi, Ruggio, Favaro, Contarino e Caliaro) si 035-081 GINO (MARIA TERESA), Esemplari concentra invece sulla fortuna del Certaldese dalla annotati di edizioni del XVI secolo nelle fine del Trecento al primo Novecento italiano; cir- biblioteche del Liceo classico e del Semi- coscritti allo studio di problemi (più o meno diret- nario di Potenza: descrizione e studio di tamente) boccacciani in area veneto-friulana sono possessori e provenienze, Potenza, Valen- gli articoli contenuti nella terza parte degli Atti tina Porfidio editore, 2014, pp. 542, ill., (Cursi, Ferracin, Curti, Finco, Rozzo, Di Lenardo, ISBN 978 88-9857-919-8, € 20. Questo corpo- Savorgnan di Brazzà e Lazar), la maggior parte dei so vol. racchiude due elenchi di cinquecentine po- quali punta a questioni di interesse bibliologico – stillate, rispettivamente appartenenti a due istitu- sia sul libro manoscritto sia su quello a stampa ― zioni potentine quali il liceo classico “Quinto Ora- e bibliografico; un ultimo manipolo di contributi zio Flacco” e l’Istituto Teologico del Seminario (Borghello, Döring, Wehle, Fabris, Meter, Gerci, Maggiore. L’a. conduce un’analisi approfondita sui Lorenzi, Orso e Norbedo) affronta diversi aspetti marks in book delle due raccolte lucane al fine di della letteratura boccacciana, da questioni di tipo offrire una panoramica sulla storia intellettuale squisitamente filologico-letterario a letture di an- locale, quella cioè relativa agli usi e alle modalità tropologia narrativa, e raggiunge anche la storia di lettura di istituzioni e individui di quella data della critica otto-novecentesca. ― Marco Giola porzione di Mezzogiorno. Nonostante le schede bibliografiche delle due liste presentino alcune du- 035-084 Giulio Einaudi nell’editoria di rezze formali, la ricerca storica è svolta con perizia cultura del Novecento italiano. Atti del e solido mestiere, in maniera da ricomporre, gra- convegno della Fondazione Giulio Einaudi zie anche all’utilizzo di differenti fonti documenta- e della Fondazione Luigi Einaudi onlus rie, una storia bibliotecaria e culturale complessa, (Torino, 25-26 ottobre 2013), a cura di altrimenti destinata all’oblio. – N.V. PAOLO SODDU, Firenze, Leo S. Olschki, 2015 (‘Studi’, 52), pp. IX+407, ISBN 978-88-222- 24 L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015

6354-4, s.i.p. Si vedano schedati i singoli contri- costruisce la vita quotidiana dei conventi cappuc- buti. cini umbri nel XIX secolo, partendo dai documen- ti conservati presso l’Archivio provinciale dei Cap- 035-085 GORMAN (MICHAEL), Revisiting puccini di Assisi e quello generale dei Cappuccini enduring values, «JLIS.it», 6/2, 2015, pp. di Roma. – Luca Mazzoni 13-33. Una quindicina d’anni dopo Our enduring values (trad. it. I nostri valori, Udine, Forum, 035-091 ITALIA (ALESSANDRO), Censura po- 2002) Gorman aggiorna la sua visione della bi- litica e manifesti contadini nella Lombar- blioteconomia in un’età di frenetiche trasforma- dia di fine Ottocento, in L’Officina dei libri, zioni, rivendicando il valore permanente delle te- 4, 2013, pp. 27-37. Il contributo illustra il ruolo stimonianze umane e del lavoro intellettuale per la dei manifesti (manoscritti) come veicoli delle idee loro conservazione e diffusione, per fare cultura ri- contadine - nel clima politico-sociale italiano di flessiva, rispetto all’invadenza di tecnologie, con- fine XIX secolo, arroventato da scioperi e rivolte sumismo e gestione aziendale, proponendo al- che tentavano di scardinare l’oppressivo sistema leanze fra le biblioteche e una vasta gamma di isti- di lavoro nelle campagne – e le conseguenti misu- tuzioni culturali e associazioni. – Pino Buizza re repressivo/censorie messe in atto dall’Autorità per contenere e punire il fenomeno. – Elena Gatti. 035-086 GRIGGIO (CLAUDIO), Perosa e Pioli- ziano: note di lettura sulla “Sylva in sca- 035-092 Jahrbericht der Buchwissen- biem”, «Archivum Mentis», 2, 2013, pp. 45- schaft an der Friedrich-Alexander- 54. Perosa nel 1954 pubblicò l’edizione del testo Universität Erlangen - Nürnberg 2014. polizianeo: si ripercorre la storia di quell’impresa Forschung und Lehre, hrsg. von URSULA (iniziata sotto l’egida di Paul Oskar Kristeller) sof- RAUTENBERG, Erlangen, Friedrich- fermandosi su alcuni problemi critici. – E.B. Alexander-Universität, 2014, pp. 126, ISBN 978-3-94-0338-36-5, s.i.p. Una quindicina di 035-087 IANNUZZI (GIULIA), Giorgio Moni- contributi illustrano l’ampio spettro di interventi e celli e l’alba della fantascienza in Italia. studi condotti dal centro di ricerca di Erlangen Vuoti critici nella storia dell’editoria lette- dedicato alla Buchwissenshaft. Perché anche da raria, in L’Officina dei libri, 3, 2012, pp. noi, non sappiamo mostrare e illustrare così le 23-61  «AB» 035-127 tante e importanti iniziative che pure si fanno? – 035-088 «In corso d’opera…», maggio E.B. 2015. Pubblicato con il titolo di Viaggio alla 035-093 JENSEN (KRISTIAN), Revolution scoperta di… Mario Soldati, questo numero del and the antiquarian book. Reshaping the bollettino del centro APICE dell’Università Statale part, 1780-1815, Cambridge, Cambridge di Milano delinea la fisionomia e il valore culurale University Press, 2011  rec. ALESSANDRO dell’archivio di Soldati, conservato presso lo stesso LEDDA, «La Bibliofilia», 115, 2013, pp. 635-36. APICE, ente che ha recentemente promosso il convegno Raccontare, Riflettere, Divulgare. 035-094 Judaica Pedemontana. Libri e ar- Mario Soldati e gli italiani che cambiano (1957- genti da collezioni piemontesi, a cura di 1979). ― R.G. ANDREA DE PASQUALE – DARIO DISEGNI, Cini- sello Balsamo, Silvana, 2015, pp. 96, senza 035-089 INFELISE (MARIO), Luigi Balsamo e ISBN, s.i.p. Il bel catalogo della mostra allestita la storia del libro, «La Bibliofilia», 115, a Torino presso la Biblioteca Nazionale Universi- 2013, pp. 489-96. L’a. esamina l’interesse di taria dal 12 febbraio al 6 aprile scorso è suddiviso Luigi Balsamo in relazione alla storia del libro (in- in quattro sezioni. La prima raccogli un saggio di teresse che lo accompagnò per oltre cinquanta an- Albert Moshe Somekh sulla cultura ebraica in ni), sottolineando soprattutto l’importanza che il Piemonte, così come il secondo uno scritto di An- grande studioso diede alla scienza bibliografica, drea De Pasquale sulla storia del fondo librario riconosciuta come centrale per la storia della co- ebraico della Nazionale di Torino. Mentre Baruch noscenza. – A.T. Lampronti presenta una importante serie di ar- 035-090 INGEGNERI (GABRIELE), Apostolato genti ebraici, la sezione qui più interessante, an- e vita comune dei Cappuccini umbri che per l’apparato fotografico inserito (forse un nell’Ottocento tra innovazione e fedeltà al- po’ troppo rimpicciolito), è costituita dalla terza la regolare osservanza, in I Cappuccini sezione, curata da una specialista del settore, nell’Umbria dell’Ottocento, pp. 97-129. Ri- Chiara Pilocane. Qui trova posto una interessante L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015 25

selezione di libri ebraici (per la maggior parte a verso il database MEI (Material Evidence stampa) raccolti in cinque diversi “gruppi”: il libro in Incunabula), «Fogli», 36, 2015, pp. 11-8. come prodotto materiale (dal ms. alla stampa, rie- Sull’ormai notissimo e pregevole database di edi- dizioni, marche editoriali, illustrazione libraria), zioni quattrocentesche: descrizione complessiva possesso e censura (note di possesso, altri segni del progetto e illustrazione di alcuni casi di studio. d’uso, interventi sui libri, censura), la formazione ― R.G. della raccolta ebraica della biblioteca, libri rari e 035-099 Leggere, interpretare, riscrivere. curiosi (tra cui uno splendido Tefillot vulgar in Poeti, filologi, traduttori alla prova del giudaico-italiano, Mantova, Kohen, 1560-1561). – Decameron (1313-2013). Atti del VII semi- E.B. nario di Letteratura Italiana (Helsinki, 29 035-095 KONNIKOVA (MARIA), Mastermind. ottobre 2013), a cura di ENRICO GARAVELLI, Pensare come Sherlock Holmes, Milano, in appendice VINCENZO CAVALLUCCI, Difesa Ponte alle Grazie, 2013, pp. 320, ISBN 978- del Boccaccio da certe accuse dategli dal 88-6220-860-4, € 16,80. Che il paradigma ci- Castelvetro nell’opere sue postume, edi- negetico si potesse applicare sia alle indagini di zione critica a cura di ENRICO GARAVELI, polizia scientifica, così come alle ricerche biblio- Helsinki, Publications romanes de grafiche-testuali non è una novità (vedi Miti em- l’Université de Helsinki, 2014, (Publica- blemi spie di Carlo Ginzburg). L’a. si sofferma in- tions romanes de l’Université de Helsinki, vece a considerare la psicologia sottesa ai mecca- 9), pp. 214, ISBN 978-951-51-0257-7, s.i.p. Il nismi funzionali della mente holmesiana, elevan- vol. raccoglie gli atti del VII seminario di Lettera- dola ad archetipo scientifico universale. Nel sug- tura italiana, organizzato dall’unità di Filologia gerire utili (ma non populistiche) abitudini per italiana del Dipartimento di Helsinki il 29 ottobre stimolare l’attenzione e la memoria nella quoti- 2013. Nella premessa il curatore, ENRICO GARA- dianità, il vol. è valido soprattutto per trarre spun- VELLI, sottolinea come il radicamento della novel- ti d’ottimizzazione nelle attività di ricerca e studio. listica italiana in Europa sia stato profondo e si sia Rigorosa e ben documentata confutazione al luogo spinto molto a nord, arrivando appunto anche in comune moderno, capzioso e a volte finanche ses- Finlandia. Da questa considerazione nasce quindi sista, che vorrebbe la naturale propensione al quello che è stato il tema del seminario: la ricezio- “multitasking” quale sinonimo di personalità in- ne dell’opera del Boccaccio attraverso i secoli, da telligente ed efficiente (pp. 87-90). Puntuali ri- parte di altri prosatori, poeti, rimaneggiatori, lin- mandi bibliografici alle opere di Arthur Conan guisti e filologi. In coda ai saggi, con una conferma Doyle alla fine di ogni capitolo, nutrito elenco di all’attenzione ai testi, viene pubblicata in edizione letture d’approfondimento in calce al testo. – Da- critica la Difesa del Boccaccio di VINCENZO CAVAL- vide Martini LUCCI (inedita), per le cure di Enrico Garavelli (pp. 113-180). Il vol. è dedicato a Elina Suomela, il cui 035-096 «La Biblioteca di via Senato», 3, contributo (avendo la studiosa preso congedo dal marzo 2015. Si parla di materiale pubblicitario servizio) non è potuto rientrare nel vol. Chiudono Ferrero (GIANLUCA MONTINARO), errori tipografici il tutto il regesto bibliografico, l’indice dei mano- (MASSIMO GATTA), Giordano Bruno (GUIDO DEL scritti citati e dei nomi. Si schedano i singoli con- GIUDICE), il collezionismo di Isabella d’Este (RIC- tributi – A.T. CARDO BRAGLIA), letteratura e I G.M. (MARCO CIMMINO), biblioteche immaginarie (MASSIMO 035-100 LEPORI (FERNANDO), Bibbia e lette- GATTA). – E.B. ratura, «Fogli», 36, 2015, pp. 52-6. Presen- tazione, con riassunti dei temi trattati, delle 4 le- 035-097 «La Biblioteca di via Senato», 4, zioni tenute da altrettanti studiosi nell’ottobre aprile 2015. Una ampia sezione del numero è 2014 a cura dell’Associazione Biblioteca di Salita dedicata alla produzione letteraria del marchese dei Frati di Lugano, incentrate su Milton, Manzo- de Sade (GIUSEPPE SCARRAFIA, VITALDO CONTE, ni, Tolstoj e Claudel. ― R.G. ANTONIO CASTRONUOVO, MASSIMO GATTA, PIERO MELDINI), cui segue un saggio sulla Descrittione 035-101 LÓPEZ YEPES (JOSÉ), La informa- d’Italia di Leandro Alberti (GIANCARLO PETRELLA, ción en el origen y desarrollo de la Docu- I parte). – E.B. mentación, «JLIS.it», 6/2, 2015, pp. 126-41. A partire dall’opera di Paul Otlet, Traité de docu- 035-098 LEDDA (ALESSANDRO), Lettori, pos- mentation, Bruxelles, Mundaneum, 1934 (= Liege, sessori, biblioteche. Gli incunaboli attra- Centre de lecture publique de la communauté fra- 26 L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015

nçaise de Belgique, 1989), fondamento della disci- Decameron, in Leggere, interpretare, ri- plina Documentazione, propone un approfondi- scrivere, pp. 33-48. Lo studio ricostruisce il mento teorico, esaminando i concetti cardine di modus riscribendi ed emendandi (a seguito informazione e documento, in sé e in quanto cor- dell’imposizione dell’emendazione del testo del relati nelle pratiche informative documentali, ver- Boccaccio da parte del Concilio e so una teoria comunicativa della documentazione. dell’Inquisizione) dei Deputati e di Salviati. Ven- – Pino Buizza gono ripercorse le scelte adottate per le riscritture, scelte “dolorose”, come si evince dai carteggi del 035-102 LÓPEZ-VIDRIERO (MARIA LUISA), Cu- Borghini (a capo dei Deputati) e del Salviati. In riositas & Humanitas. Luigi Balsamo, lo chiusura l’a. rileva come, paradossalmente, la cen- spirito creativo, «La Bibliofilia», 115, 2013, sura sul testo del Boccaccio contribuì, già attraver- pp. 481-7. L’a., riflettendo sulla sua collaborazio- so il lavoro del Borghini e del Salviati, ad avviare ne con Luigi Balsamo (dal 1986 al 2013), descrive quella che sarà la tradizione di studi filologici sul le aree in cui questi ebbe maggior influenza in Decameron. – A.T. Spagna: evidenziando dove le linee di ricerca dello studioso hanno dato e continuano a dare maggior 035-107 MANIAS (LUIGI), La cultura della frutto. – A.T. pace, «Pretext», 3, maggio 2015, pp. 58-61. La vicenda di Alberto Tallone: gli inizi; la fonda- 035-103 LUPI (MARIA), La Chiesa umbra tra zione nel 1927 di una propria libreria antiquaria; stato pontificio e stato italiano, in I Cap- l’avvio dell’attività editoriale nel 1931 e, due anni puccini nell’Umbria dell’Ottocento, pp. 41- dopo, delle prestigiose collane e collaborazioni eu- 78. Analizza la configurazione ecclesiastica umbra ropee che ne consacrarono l’abilità di compositore tra la caduta dell’impero napoleonico e la nascita e la sensibilità estetica su scala internazionale. ― del regno d’Italia. – Luca Mazzoni R.G. 035-104 LURASCHI BARRO (LAURA), Un po- 035-108 MARCOZZI (LUCA), La Letteratura stincunabolo francese di Plinio nel con- italiana, in Giulio Einaudi nell’editoria di vento della Madonna del Sasso di Orseli- cultura del Novecento italiano, pp. 311-26. na, «Fogli», 36, 2015, pp. 43-8. Presentazione All’epoca dell’ideazione della Letteratura italiana di un esemplare della Naturalis Historia di Plinio dell’Einaudi venne coinvolta una eletta schiera di stampata a Parigi da Regnault Chaudière nel 1516, italianisti, filologi e linguisti italiani, oltre ad alcu- ricca di tracce di possessori antichi. ― R.G. ni studiosi stranieri di altissimo valore, in un pro- 035-105 MACDONALD (ANDREW), La Seconda getto storiografico di ampio respiro e ancora oggi Guerra Civile Americana, Milano, Bietti, di grande validità. – M.C. 2015, pp. 364, ISBN 978-88-8248-313-5, € 035-109 MARENDA (VANESSA), Una nuova 20. Un esperimento editoriale coraggioso, come redazione dell’Altlombardische Margare- quello di chi ripubblicasse oggi (con un’adeguata then-Legende in un codice agiografico introduzione) uno dei libri più pericolosi (e noio- queriniano, in Libri, lettori, immagini, pp. si…) della storia come Mein Kampf. Si tratta infat- 157-74  «AB» 035-E ti di un allucinato romanzo/diario “complottista, negazionista, razzista, antisemita, maschilista, pa- 035-110 MARTINO (MARIO), Machiavelli ranoide” che attinge la sua forza dalla subcultura shakespeariano: policiy/politic nei Sonet- americana, spingendola fino alla guerra apocalitti- ti, in Bibliografia delle edizioni di Niccolò ca. Come bene illustrano però il saggio Gli Stati Machiavelli, pp. 115-26  «AB» 035-A dell’antimateria di GIORGIO GALLI (pp. 13-36) e la 035-111 MARTINUCCI (ANNA), La collana Un nota Il sistema Turner. Tra mundialismo e globa- libro al mese del Club degli Editori (1960- lizzazione del traduttore DIEGO SOBRÀ (pp. 357- 1984) e il ruolo di Erich Linder, in 363), si tratta di un allucinato racconto di fanta- L’Officina dei libri, 4, 2013, pp. 87-114. Il storia che traduce le angosce dell’estrema destra contributo, attingendo alla documentazione della statunitense. Uscito in versione integrale inglese Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, illu- nel 1978, il vol. ha già avuto parziali traduzioni ita- liane “alla macchia”, mentre ne mancava una inte- stra la storia e il profilo culturale della celebre col- grale e autorevole. – E.B. lana mondadoriana, primo esempio in Italia di vendita di libri per corrispondenza, analizzando, 035-106 MAINO (PAOLO), Le correzioni ‘di in particolare, il sistema di propaganda, le licenze cortesia’ nelle rassettature fiorentine del commerciali, la veste editoriale e i paratesti (stu- L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015 27

diati, di volta in volta, ad hoc per intercettare fette raccontato, in Giulio Einaudi nell’editoria di mercato sempre più larghe), per approdare, in- di cultura del Novecento italiano, pp. 233- fine, a una riflessione sulla figura di Erich Linder 43. Grazie a una intesa profonda con Giulio Ei- (1924-1983), direttore e proprietario dell’Agenzia naudi, editore ovviamente sensibile alle esigenze Letteraria Italiana, che del Club fu la guida più in- economiche della propria casa editrice ma al con- teressante ed esperta. – Elena Gatti. tempo aperto a nuovi orizzonti culturali, Elio Vit- torini poté ricavarsi uno spazio ove condurre una 035-112 MARVULLI (MARGHERITA), La prima personale ricerca di una propria visione di poetica corrispondente, «Pretext», 3, maggio 2015, narrativa. – M.C. pp. 100-5. Sulla collaborazione, dal 1884 al 1910 (ma più assidua entro il 1897), della giornalista 035-117 Miscellanea graecolatina III, a cu- Helen Zimmem (Amburgo 1846 - Firenze 1934) al ra di STEFANO COSTA ― FEDERICO GALLO, «Corriere della sera»: di idee progressiste e fem- Roma, Bulzoni Editore, 2015 (Collana Am- ministe, fu corrispondente da Londra e anche au- brosiana Graecolatina), pp. 422, ISBN 978- trice di una biografia di Schopenhauer apprezzata 88-787097-20, € 37. Il vol. raccoglie interventi da Nietszche. ― R.G. esposti in occasione di alcuni convegni presso la Biblioteca Ambrosiana nel 2014. I saggi trattano 035-113 MASA (SAVERIA), I Capetti de Tara- perlopiù l’evoluzione e i meccanismi della tradu- bini da Piro. Storia di una famiglia della zione letteraria dall’epoca classica all’Umanesimo: feudalità lombardo-veneta, Como, Nodio- nella quasi totalità, sono riconducibili ai settori libri, 2015, pp. 126 (con un albero genealo- dell’epigrafia e della codicologia greca, latina e ita- gico allegato), ISBN 978-88-7185-251-5, liana. Il saggio Gli albori della traduzione seneca- s.i.p. Documentata ricerca alla ricerca delle origi- na tra il Varchi e i successori di STEFANO COSTA ni valtellinesi di una nobile famiglia veronese. Con mette invece a confronto le diverse traduzioni del bibliografia finale. – E.B. De beneficiis (comparse per la prima volta in 035-114 MATA CARAVACA (MARIA) ― MATTEO un’edizione a stampa) a cura di Benedetto Varchi MONTE, Il ruolo delle policy per i sistemi (Firenze, Lorenzo Torrentino, 1554), Giovanbatti- documentari, «JLIS.it», 6/2, 2015, pp. 34- sta Manzini (Bologna, Giacomo Monti, 1655) e 76. Le scelte strategiche da porre a fondamento di Angelo Nicolosi (Venezia, Giovanni Cagnolini, protocolli e procedure per la gestione e tenuta dei 1682). Di interesse bibliografico invece La presen- documenti, in particolare digitali, attraverso za dei padri greci nelle biblioteche dell’Occidente l’esame degli standard internazionali e nazionali, medievale di EMANUELA COLOMBI che presenta un inclusa un’illustrazione del manuale dell’ICCROM, ambizioso progetto per la realizzazione di due re- The International Centre for the Study of the Pre- pertori sulle opere diffuse in Oriente e Occidente servation and Restoration of Cultural Property. – in epoca carolingia sotto il nome di un autore gre- Pino Buizza co cristiano, con l’obiettivo di ricostruirne la tradi- zione distinguendo opportunamente tra traduzio- 035-115 MERATI (ALESSIA), Libri e letture nella corrispondenza Luigi Rusca-Rodolfo ni reali, supposte e pseudoepigrafi. ― Davide Mar- Orvieto, in L’Officina dei libri, 4, 2013, pp. tini 39-52. Per indagare meglio la figura di Luigi Ru- 035-118 MONACCHIA (PAOLA), La memoria sca (1894-1980), «uomo editoriale» (p. 39), abile dei Cappuccini umbri: l’Archivio storico imprenditore nonché creatore della mitica BUR, provinciale, in I Cappuccini nell’Umbria l’a. mette a fuoco l’ambiente fiorentino dell’epoca dell’Ottocento, pp. 169-94. Traccia la storia attraverso un lavoro di scavo condotto sia sulla ri- dell’Archivio storico provinciale dell’Ordine, che vista Il Marzocco che sul fondo archivistico Angio- ha subito gravi dispersioni a causa delle soppres- lo, Adolfo e Laura Orvieto. Questo fondo ha rega- sioni, e ne ricostruisce i vari tentativi di cataloga- lato un prezioso strumento di lavoro – il carteggio zione, non sempre uniformi tra loro. – Luca Maz- fra Adolfo Orvieto e il Rusca – che ha aggiunto zoni numerosi tasselli alla vicenda personale di 035-119 MORI (GIOVANNA), Far arte con quest’ultimo, finendo anche per raccontare un bel l'industria, «Pretext», 3, maggio 2015, pp. pezzo di storia dell’editoria italiana del secolo 66-9. Sulla donazione alla Raccolta Bertarelli di scorso. – Elena Gatti Milano, da parte di Pietro Bestetti, di propri lavori 035-116 MINOIA (CARLO), Dal «Politecnico» di illustrazione, disegnati soprattutto per «Il ai «Gettoni»: Vittorini e la ‘poetica del 28 L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015

Mondo» e oggetto di una recente mostra (cui è 035-123 NEGRI (FRANCESCO), Tragedia inti- stato dedicato anche un catalogo). ― R.G. tolata Libero Arbitrio 1546 / 1550, a cura di CRISTIANO CASALINI – LUONA SALVARANI, 035-120 MULLER (RAPHAËL), Affascinati dai Presentazione di FRANCESCO MATTEI, Roma, Galli, «Pretext», 3, maggio 2015, pp. 84-5. Anicia, 2014, pp. 304, ISBN 978-88-6709- Il grande successo del libro francese 159-1, € 22. Dopo anni di progetti e proposte (dall’intrattenimento alla cultura) in Italia nel se- messi in campo da diversi studiosi di settore, è condo Ottocento, tra considerazioni generali e dati uscita un po’ alla macchia in una collana dedicata tratti da registri di prestiti o acquisizioni del Gabi- a “Teoria e storia dell’educazione” l’edizione netto Vieussieux e da bollettini degli acquisti delle dell’opera maggiore di Francesco Negri, operazio- biblioteche governative. ― R.G. ne che richiederà ben altra presentazione in altra 035-121 MUNARI (NICOLA MATTEO), Magia sede. Basti qui notare, dopo la Presentazione del dell’effimero, «Pretext», 3, maggio 2015, direttore della collana (pp. 7-10), l’informata In- pp. 40-5. Breve percorso su pregi tipografici, troduzione dei curatori (pp. 11-68), la nota biogra- formula editoriale e successi di vendite della cele- fica (pp. 69-73), la un po’ semplicistica nota al te- berrima, innovativa e lussuosa rivista «FMR» di sto (pp. 74-5). Viene pubblicata la redazione bre- Franco Maria Ricci che fu fondata nel 1982 e che vior del testo secondo l’edizione 1546 seguito in nel 1984 venne lanciata anche sul mercato statuni- fine dai paratesti della longior datata 1550, tense (per poi cessare le pubblicazioni nel 2009). l’introduzione e la professione di fede. Il testo del- ― R.G. la Tragedia è accompagnato da un parco apparato 035-122 Narrazione e strategia di note. In fine la bibliografia impiegata, pp. 297- 303. – E.B. dell’Illustrazione. Codici e romanzi caval- lereschi nell’Italia del Nord (secc. XIV- 035-124 NEPORI (FRANCESCA) – BEPPE PAVO- XVI), a cura di ANNALISA IZZO ― ILARIA LETTI, La catalogazione “orientata MOLTENI, Roma, Viella, 2014 (I libri Viella. all’esemplare”. Il trattamento in SBN e Arte), pp. 171, ISBN 978-88-6728-326-2, € UNIMARC di dati di grande interesse per 30. Il vol. nasce a margine del seminario Narra- la ricostruzione delle collezioni, «Bibliote- zione e strategia dell’illustrazione. Codici e ro- che oggi», 33/1 (gennaio-febbraio 2015), manzi cavallereschi nell’Italia del Nord (secc. pp. 23-35. Lo sviluppo dei cataloghi elettronici XIV-XVI) tenutosi all’università di Losanna il 22- richiede anche una catalogazione orientata ai dati 23 febbraio 2013. Il filo conduttore degli interven- del singolo esemplare, che dia la possibilità di in- ti raccolti è la relazione che lega la narrazione ca- serire note relative alle legature, allo stato di con- valleresca al ricco patrimonio figurativo che servazione, alle provenienze… Il contributo mo- l’accompagna o cui ha dato origine. Uno studio tra stra come i dati di esemplare, e in particolare parola e immagine (il binomio che maggiormente quelli sulle provenienze, vengono gestiti in UNI- occupa la critica contemporanea in ambito semiti- MARC e in ILS SBNWeb, con specifico riferimento co), percorso attraverso l’analisi di codici e delle all’OPAC delle biblioteche liguri. – L.R. loro illustrazioni in relazione ai testi. All’interno 035-125 NEPORI (FRANCESCA), Et amicorum degli articoli si mescolano numerose discipline et MEI, «Vedi anche. Notiziario della Se- (dalla filologia testuale alla storia dell’arte) a crea- zione Ligure dell’Associazione Italiana Bi- re un fitto panorama di studio. Inoltre, il vol. pre- blioteche», 24/1 (2014), pp. 23-8 senta in anteprima un saggio relativo al lavoro su http://riviste.aib.it/index.php/vedianche/a un testimone scomparso del ciclo di Guiron le rticle/view/10144/9438. Prendendo in consi- Courtois. Il gruppo, coordinato da Lino Leonardi derazione la formula “et amicorum” presente in dell’Università di Siena, durante il seminario ha molte note antiche, se ne analizza la natura pro- presentato una trouvaille, vale a dire il rinveni- blematica e si propongono alcune riflessioni sulla mento di un microfilm che restituisce copia par- base di specifiche note recuperate tramite il data- ziale del codice scomparso, e nell’articolo corri- base internazionale MEI spondente sono presentati gli sviluppi del lavoro (http://incunabula.cerl.org). – L.R. (Immagini di un testimone scomparso. Il mano- scritto Rothschild (X) del Guiron le Courtois). – 035-126 NEPORI (FRANCESCA), La cataloga- Luca Montagner zione degli incunaboli in SBN. Problemi e prospettive di ricerca, «Biblioteche oggi», 32/4 (maggio 2014), pp. 38-45. Dopo aver L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015 29

tracciato un profilo dei differenti approcci alla ca- 035-128 Officina (L’) dei libri, a cura di talogazione degli incunaboli, l’a. sostiene EDOARDO BARBIERI – LODOVICA BRAIDA – l’opportunità dell’inserimento in SBN dei libri a ALBERTO CADIOLI, 4, 2013, Milano, Unicopli, stampa del Quattrocento posseduti dalle bibliote- 2014, pp. 201, ISBN 978-88-4001-738-9, € che italiane, al fine di meglio definire il patrimo- 19. Si vedano schedati i singoli contributi. nio librario nazionale e informare sulle localizza- 035-129 ORELLI (UGO), Le fonti francescane zioni degli esemplari. – L.R. nella nostra biblioteca, «Fogli», 36, 2015, 035-127 Officina (L’) dei libri, a cura di pp. 49-51. Dati sulle principali raccolte di fonti a EDOARDO BARBIERI – LODOVICA BRAIDA – stampa uscite a partire dal XVIII secolo relativa- ALBERTO CADIOLI, 3, 2012, Milano, Edizioni mente ai santi Francesco e Chiara d’Assisi oggi di- Unicopli, 2013 (‘L’Europa del libro. Edito- sponibili alla Biblioteca Salita dei Frati di Lugano. ria e cultura in età moderna e contempo- ― R.G. ranea’), pp. 194, ISBN 978-88-400-1640-5, 035-130 PALLOTTA (VALERIA), Constanter et € 16. Sono proposti in questo vol. 5 saggi che per- non trepide. Intervista a Giuseppe Laterza corrono il panorama editoriale italiano del ‘900. Il tra eredità crociane e “idee per il futuro”, primo di GIULIA IANNUZZI si concentra sulla figura in L’Officina dei libri, 4, 2013, pp. 11-24. di Giorgio Monicelli, e ne ricostruisce il percorso Giuseppe Laterza, editore e presidente della omo- intellettuale e professionale (Giorgio Monicelli e nima casa editrice barese, ripercorre con l’a. alcu- l’alba della fantascienza in Italia. Vuoti critici ni snodi fondamentali della storia dell’azienda, dal nella storia dell’editoria letteraria). VALERIA RI- fecondo rapporto (di Giovanni Laterza) con Bene- BOLDI si è concentrata, invece, sulla persona di detto Croce, alle storiche collane, fino alla più re- Roberto Bazlen, lo studioso di letteratura tedesca cente politica editoriale (constanter et non trepi- e consulente editoriale che fece conoscere in Italia de, appunto), costretta a misurarsi, in anni di crisi le opere di Freud, Kafka, Musil e Jung (Un proget- economica profondissima, con un mercato sempre to di collana tra Einaudi e Adelphi. Roberto Baz- più complesso, in cui, fra l’altro, l’avvento degli e- len e la «Collezione dell’Io»). Seguono due saggi books ha aperto nuove opportunità ma, inevita- storici: il primo di GIULIA FRANCESCA ZANI affronta bilmente, anche nuove incognite (sfide da sfrutta- il tema delle biblioteche popolari legate al mondo re in modo creativo, secondo Giuseppe Laterza). – operaio, analizzando il curioso caso di quella cir- Elena Gatti colante della Società di Mutuo Soccorso di Iseo (Ritratto di una biblioteca circolante operaia. Il 035-131 PAVESE (CLAUDIO), Il periodo del caso della Società operaia di Iseo); il secondo di commissariamento della casa editrice Ei- MARCO BERTAZZOLI affronta il tema della storica naudi (1943-1945), in Giulio Einaudi collana Mondadori «Libri Verdi», attiva nel perio- nell’editoria di cultura del Novecento ita- do fascista tra il 1932 e il 1941 (Una collana stori- liano, pp. 141-88. Il periodo del commissaria- ca nell’Italia fascista. I «Libri verdi» Mondadori mento della casa editrice, operato dalla Repubbli- tra storia e romanzo). Chiude la sezione il saggio ca di Salò, fu sempre considerato come una sorta di CHIARA BOSCHETTI sullo sviluppo della società di zona opaca nella storia della Einaudi, quasi si editrice di «Novissima», dagli inizi come rivista, volesse in qualche modo dimenticare un cupo pe- fino alla fase di letteratura di consumo (Dagli riodo doloroso e oscuro. Il presente contributo esordi in rivista di primo novecento alla lettera- punta invece a gettare le basi per iniziare una ope- tura di consumo degli anni settanta. La vicenda razione di recupero storico dei fatti salienti e della Società editrice di «Novissima» a partire dell’attività editoriale effettuata in quegli anni così dalla sua fase più conosciuta, i «Quaderni»). terribili. – M.C. Inoltre, il vol. è arricchito dai ricordi di CARLO CA- 035-132 PETRELLA (GIANCARLO), 1. Machia- RENA durante il periodo in casa editrice Einaudi velli nella Biblioteca Queriniana e (Officina Einaudi) e dal documento di EDOARDO dell’Ateneo di Brescia (con una spolverata BARBIERI sul manuale di tipografia di Giulio Poz- ai cataloghi storici di biblioteche private). zoli, il primo vero manuale tipografico pubblicato 2. In margine all’edizione della Mandrago- in Italia (Giulio Pozzoli, il suo «Manuale di tipo- la, Cesena, ca. 1526, in Bibliografia delle grafia» e l’igiene del tipografo). – Luca Monta- edizioni di Niccolò Machiavelli, pp. 91-102 gner  «AB» 035-A 30 L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015

035-133 PETRELLA (GIANCARLO), L’oro di 035-139 PIGLIACAMPO (ROBERTA), L’editoria Dongo ovvero per una storia del patrimo- in edicola. Per una storia dei “collaterali”, nio librario del convento dei Frati Minori in L’Officina dei libri, 4, 2013, pp. 115-40. I di Santa Maria del Fiume (con il catalogo “collaterali” sono libri allegati ai quotidiani: defi- degli incunaboli), Firenze, Olschki, 2012  nizione tecnica ― riduttiva, come tutte le defini- rec. YANN SORDET, «La Bibliofilia», 115, 2013, pp. zioni ― che indica, in realtà, un fenomeno edito- 632-4. riale ben più complesso, che ha creato, a partire grossomodo dagli anni Duemila, un nuovo genere 035-134 PETRELLA (GIANCARLO), Primi ap- (quello del libro usato ma con contenuti ancora di punti sulla “Prima edizione veramente il- sicuro valore, cui si associa nuova veste grafica e lustrata del poema dantesco”: Breschia, opportuna campagna pubblicitaria pre-lancio) e Bonino Bonini, 1487, in Libri, lettori, im- che ha reso i quotidiani degli editori veri e propri, magini, pp. 131-56  «AB» 035-E oltre che mezzi di informazione (si pensi alla Bi- 035-135 PETRINA (ALESSANDRA), Machiavel- blioteca di Repubblica, a esempio, una collana li in Inghilterra: John Wolfe e la stampa narrativa a pieno diritto). L’a. analizza le moltepli- elisabettiana in Bibliografia delle edizioni ci dinamiche alla base di questo interessante fe- di Niccolò Machiavelli, pp. 17-32  «AB» nomeno, in cui gli obiettivi culturali hanno lo stes- 035-A so peso di quelli economici. ― Elena Gatti

035-136 PETRUCCIANI (ALBERTO), Notizie su 035-140 PINO (FRANCESCA) ― SARA PEDRAZ- Luigi Balsamo, «La Bibliofilia», 115, 2013, ZINI, Testare l’archivio ibrido e lanciare pp. 415-24. Il saggio ripercorre alcune tappe del- l’ERMS?, «JLIS.it», 6/2, 2015, pp. 191-224. la vita dello studioso (San Damiano d’Asti 1926- L’esperienza dell’Archivio storico del Gruppo Inte- Bologna 2012), vita tutta volta a un rigoroso inten- sa San Paolo, fra i problemi di fusione degli archi- to didattico in ambito universitario (docente di vi delle banche preesistenti, di riorganizzazione Bibliografia e Storia del Libro all’Università di delle classificazioni e dei flussi di lavoro, nella Parma) unito a un serio impegno civile per la tute- compresenza ibrida di documenti cartacei e digita- la e la salvaguardia della biblioteche, dei libri e li, e le sfide di un sistema di gestione dei docu- della cultura (direttore della Soprintendenza bi- menti digitali (ERMS, Electronic Records Mana- bliografica per la Sardegna e l’Emilia Romagna). gement System). – Pino Buizza

L’a. sottolinea come, con le sue ricerche e la dire- 035-141 PIZZORUSSO (GIOVANNI), Le missio- zione della rivista «La Bibliofilia», Lugi Balsamo ni «ad gentes» dei Cappuccini della Pro- abbia dato un grande contributo alla crescita degli vincia umbra tra XVIII e XIX secolo, in I studi di storia del libro e di bibliografia. – A.T. Cappuccini nell’Umbria dell’Ottocento, pp. 035-137 PIAZZONI (IRENE), Il segreto di Va- 143-67. Mira a «imbastire una trama d’insieme lentino, «Pretext», 3, maggio 2015, pp. 72- dell’azione apostolica della Provincia nel corso dei 5. Appunti su Valentino Bompiani e secoli, che a prima vista si presenta molto seg- sull’importanza, per la conoscenza della sua figu- mentata nelle esperienze individuali dei religiosi ra, dell’archivio della sua casa editrice, depositato umbri» (p. 143 n.). ― Luca Mazzoni presso la “Fondazione Corriere della sera”, e delle 035-142 PONTE DI PINO (OLIVIERO), Le gran- carte personali acquisite, assieme alla biblioteca di guerre dei libri, «Pretext», 3, maggio privata, nel 1999 dal centro APICE dell’Università 2015, pp. 14-20. I mutamenti e gli sconvolgi- Statale di Milano. ― R.G. menti nelle strategie commerciali di produzione e 035-138 PIAZZONI (IRENE), Negli anni del distribuzione di libri: le concentrazioni editoriali Regime: orientamenti di fondo e nuovi in- degli anni ’80 del ’900, l’avvento di Internet e dirizzi, in Giulio Einaudi nell’editoria di dell’e-book e l’attuale, ennesimo momento di pas- cultura del Novecento italiano, pp. 33-68. saggio in cui il libro «si trasforma da prodotto a Non si può parlare di una editoria di cultura uni- servizio». ― R.G. forme nell’Italia fascista, in quanto l’influenza dei 035-143 POPOVIC (ANTON), La scienza della diversi avvenimenti storico-politici e l’evoluzione traduzione. Aspetti metodologici. La co- dello stesso idealismo, che permeava il mondo in- municazione traduttiva, Milano, Hoepli, tellettuale dell’epoca, suggeriscono piuttosto un 2006, 194 p., ISBN 978-88-2033-511-5, € quadro più dinamico e problematico di quanto 19. Con un ritardo di ben ventuno anni rispetto non sia stato ritenuto fino a ora. – M.C. L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015 31

all’originale, si propone la princeps italiana di una 035-147 RIBOLDI (VALERIA), Un progetto di pietra miliare della moderna scienza della tradu- collana tra Einaudi e Adelphi. Roberto zione, che il semiologo Anton Popovic (1933- Bazlen e la «Collezione dell’Io», in 1984), proprio grazie a questa opera, ha rifondato L’officina dei libri, 3, 2012, pp. 63-80  su basi scientifiche, soprattutto nel lessico. Secon- «AB» 035-127 do l’a. la traduzione, «attività derivata, di secondo 035-148 RIBOLDI (VALERIA), All’insegna del grado» (p. XXIII), è un vero e proprio processo celum stellatum. L’Enciclopedia di autori creativo-comunicativo, ripetibile ma irripetibile classici di Giorgio Colli e Paolo Boringhie- allo stesso tempo, che si snoda, con tutte la sua ri, in L’Officina dei libri, 4, 2013, pp. 53-86. complessità e multiformità di approccio, fra pro- Riflettendo in particolare sulla figura di Giorgio totesto (o testo originale), metatesto (testo tradot- Colli (1917-1979), l’a. ricostruisce con perizia e at- to, che diventa, a sua volta, testo-base) e cultura tenzione il progetto culturale, la storia e il signifi- del ricevente (fase finale del processo truduttivo). cato ― nel panorama editoriale italiano del secolo Si tratta di un manuale denso e serrato, destinato scorso ― dell’Enciclopedia di autori classici. Crea- tanto agli studenti universitari quanto ai profes- ta da Paolo Boringhieri, all’esordio, in quegli anni, sionisti che lavorano nel campo delle traduzioni. come editore indipendente, e soprattutto Chiudono il vol. un Glossario, pensato (dall’a.) per dall’amico filosofo Giorgio Colli, l’enciclopedia fu districarsi meglio nelle questioni traduttologiche, inserita immediatamente nel catalogo (all’epoca in e un utile Indice analitico. – Elena Gatti costruzione) della casa editrice, definendone già 035-144 PROCACCIOLI (PAOLO), Nuova veste, intenti e progetti. Quello che ne esce non è solo il nuova via o nuova vita? L’illusione di Vin- portato culturale dell’opera, ma un modo di in- cenzo Brusantino riscrittore in ottave del tendere il mestiere di editore. – Elena Gatti Decamenron, in Leggere, interpretare, ri- 035-149 RICHARDSON (BRIAN), Τυπογράφια, scrivere, pp. 49-77. L’a. si concentra sul testo, συγγραφεις καί αναγνώστες στήν Ιτάλια της sia pur riconosciuto come minore, delle Cento no- αναγεννήσης, Αθήνα, Μορφωτικό Ίδρυμα velle da messer Vincenzo Brusantino, dette in ot- Έθνικής Τραπέζης, 2014, pp. 508, ISBN tava rima, edite a Venezia da Francesco Marcolini 978-960-250-594-6 (anche -595-3), s.i.p. nel 1544. L’attenzione a tale opera è giustificata Coraggiosa traduzione greca di Eirene Papadake dal fatto che questa si fa testimone della vitalità e del vol. di Richardson Printing, Writers and Rea- della produttività generata del Decameron negli ders in Renaissance Italy del 1999. – E.B. anni successivi all’Indice dei libri proibiti; così come testimonia anche la forza che l’ottava aveva 035-150 RIVALI (LUCA), Il collezionista e il assunto, diventando quasi la forma naturale della bibliotecario: Ugo da Como, Paolo Guerri- narrazione. L’a., in questa sede, piuttosto che con- ni e la storia della stampa a Brescia, in Li- siderare direttamente le ottave del Brusantino, bri, lettori, immagini, pp. 247-69  «AB» sceglie di focalizzare l’attenzione su alcuni fattori 035-E in apparenza esterni al dettato, ma in stretto rap- 035-151 RÖHRL (BORIS), Zeichnungen von porto con la sua genesi. – A.T. Leonardo da Vinci als Buchillustrationen 035-145 PROCACCIOLI (PAOLO), Prima e dopo 1509 bis 1600, , Hauswedell, 2015, il 1559. Dagli entusiasmi degli editori alle pp. XII-162, ISBN 978-3-7762-1214-3, s.i.p. inibizioni dei censori alle resistenze dei Un piccolo ma prezioso volumetto che testimonia principi, in Bibliografia delle edizioni di come gli schizzi anatomici (uomo e cavallo) di Niccolò Machiavelli, pp. 1-16  «AB» 035-A Leonardo siano rifluiti (tramite un complesso si- stema di copie che ne hanno garantito una signifi- 035-146 REGGI (GIANCARLO), I “Vestiges of cativa circolazione, p. 30) nella illustrazione libra- Natural History of Creation” tradotti da ria europea del XVI sec. – E.B. don Francesco Majocchi (1860), «Fogli», 36, 2015, pp. 35-41. Contestualizzazione di 035-152 RONCETTI (MARIO), Edizioni peru- un’edizione molto rara stampata a Codogno dalla gine del secolo XVII. Libri e opuscoli, pre- Tipografia Cairo nel 1860 e di un esemplare della fazione di ATTILIO BARTOLI LANGELI – PAOLA stessa con dedica del traduttore a don Bartolomeo MONACCHIA, Perugia, Deputazione di Storia Cagnoni, sacerdote di San Angelo Lodigiano. ― Patria per l’Umbria, 2014 (‘Fonti per la sto- R.G. ria dell’Umbria’, 31), pp. XII+267 con pp. 72 di tavole fuori testo, ill. col., ISBN 978- 32 L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015

88-95331-37-9, s.i.p. Il vol. contiene gli annali rissimo: come avverte infatti l’a., per il capolavoro tipografici perugini del XVII secolo. Particolar- boccacciano (che è libro letterario e non specifi- mente opportuna la scelta di comprendere anche camente dottrinale) «non siamo di fronte alle per- il cosiddetto “materiale minore”, ovvero gli opu- dite normali che avvengono», per gli altri libri, scoli e i fogli volanti pubblicati nel capoluogo um- «nel corso del tempo per le più diverse ragioni, ma bro. In realtà si tratta di un oggetto sostanzial- invece a massicce distruzioni per i pesanti inter- mente ibrido, perché gli annali sono basati quasi venti della censura ecclesiastica e i conseguenti in- esclusivamente sulla collezione della Biblioteca terventi di autocensura»; pertanto, tale condizione Augusta di Perugia, integrata di volta in volta con non lascia a priori «escludere la cancellazione di le notizie riprese da SBN e dagli inediti Annali ti- intere tirature» (p. 342). In questo saggio, avva- pografici perugini di Antonio Brizi (Perugia, Bi- lendosi tanto degli strumenti ordinari (e informa- blioteca Augusta, mss. 1558-1559). Le schede, in- tici) della ricerca bibliografica quanto fatti, sono ampie per le edizioni rappresentate dell’erudizione antica, si ricostruiscono le vicende all’Augusta, mentre sono assai essenziali per quel- editoriali del capolavoro boccacciano attraverso gli le di cui si riprende la notizia da altre fonti. Le 667 spettacolari ‘bruciamenti’ pubblici di libri nel schede sono ordinate cronologicamente e seguono Quattrocento sia attraverso le fonti relative poi un ordinamento interno di tipo alfabetico per all’Inquisizione e agli Indici cinquecenteschi. ― autore o titolo all’interno del singolo anno di edi- Marco Giola zione. L’area dell’intestazione, oltre all’autore 035-155 RUSCONI (ROBERTO), «Per le vicen- (nella forma proposta da SBN), offre il titolo e i de de’ tempi barbari»: una memoria del dati editoriali nella forma in cui si trovano nel li- passato, in I Cappuccini nell’Umbria bro (in genere cavati dal frontespizio). A seguire dell’Ottocento, pp. 273-80. Riprende gli inter- una minimale area della collazione, limitata alla venti che si sono succeduti nel corso del convegno paginazione e alle dimensioni (discutibile in tal e ne traccia un bilancio. – Luca Mazzoni senso, perché confonde edizione ed esemplare, la scelta di inserire il formato bibliologico per le 035-156 SALIS (FABIO), Le culture locali nel- schede dedotte e le misure in centimetri per le la DDC: la lingua sarda nelle recenti edi- edizioni descritte sulla base di esemplari zioni, «JLIS.it», 6/2, 2015, pp. 181-9. Il rico- dell’Augusta). Se la scheda è stata redatta “libro in noscimento del sardo come lingua e non come dia- mano”, si fornisce poi, in corpo minore, un’area letto o variante regionale dell’italiano nella Classi- della descrizione incentrata sul contenuto ficazione decimale Dewey, a partire dalla 22. edi- dell’edizione e sugli apparati decorativo e illustra- zione italiana e 23. americana. Testo anche in in- tivo. Il vol. è corredato da un ampio apparato di glese: Local cultures in the DDC: the Sardinian tavole con riproduzioni a colori per lo più di fron- language in recent editions. – Pino Buizza tespizi e antiporte, ma anche di alcuni bandi e 035-157 SAMARINI (FRANCESCO), Poemi sacri manifesti. Chiudono gli indici degli autori, dei nel Seicento italiano, «Verbum. Analecta nomi propri che figurano nel corpo delle schede e neolatina», 15, 2014, I-II, pp. 273-82. Sinte- dei tipografi. – L.R. tica ma utile presentazione di un genere letterario 035-153 ROSSI CAPONERI (MARILENA), Sop- (ed editoriale) del tutto dimenticato. – E.B. pressioni e demaniazioni a Terni e territo- 035-158 SAMPIETRO (MARCO), Un frammen- rio attraverso i documenti d’archivio, in I to di incunabolo di Luciano di Samosata Cappuccini nell’Umbria dell’Ottocento, pp. nell’archivio parrocchiale di Cevio, «Fo- 209-18. Censisce le testimonianze documentarie gli», 36, 2015, pp. 7-10. Presentazione di un ottocentesche sulla storia dei Cappuccini conser- frammento dell’edizione dei Dialogi (in greco) di vate presso l’Archivio di Stato di Terni. – Luca Luciano (Firenze, 1496) rinvenuto come macula- Mazzoni tura in un registro di battesimi e matrimoni (anni 035-154 ROZZO (UGO), Sulla censura del 1617-1648) dell’archivio parrocchiale di Cevio in Decameron a stampa fino all’“Indice” ve- Valmaggia (Cantone Ticino). ― R.G. neziano del 1549, in Giovanni Boccaccio: 035-159 SCARLINI (LUCA), Libri maledetti. tradizione, interpretazione e fortuna, pp. Storie di pagine che bruciano, Milano, Cai- 341-63. Nel tracciare la storia editoriale quattro- ro, 2015 , 142 p., ISBN 978-88-6052-556-7, cinquecentesca del libro in volgare italiano, il De- € 15. Dalla notte dei tempi non c’è popolo che non cameron costituisce senza dubbio un caso singola- abbia conosciuto la maledizione legata a un libro e L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015 33

le sue conseguenze, dal misterioso libro del dio grafico compiuto, piuttosto della narrazione di Toth, nell’antico Egitto, fino ai roghi più recenti e, momenti salienti dell’esistenza di Giulio Einaudi se possibile, più sinistri («si danno alle fiamme i visti in rapporto alla determinante influenza della libri, si finisce per bruciare anche gli uomini», figura del padre, l’economista, senatore e Presi- come ammonisce Heinrich Heine dalle pagine del dente della Repubblica Luigi Einaudi. – M.C. suo Almansor, epigrafe non casuale del volume). 035-164 SPINAZZOLA (VITTORIO), Il pubblico Partendo da questo denominatore comune, l'a. si dell’editoria di cultura, in Giulio Einaudi avventura nel racconto delle maledizioni che han- nell’editoria di cultura del Novecento ita- no condannato a morte alcuni libri (e i rispettivi liano, pp. 7-12. Nel secondo dopoguerra del XX autori/lettori). Muovendosi astutamente, ma con secolo, in piena rinascita economica, si sviluppò piglio sicuro, fra le loro vicende, l’a. racconta le un marcato processo di acculturazione nazionale, peripezie di dodici testi, alcuni celeberrimi (i fal- che provocò un avvicinamento tra quella che era la sissimi Protocolli dei Savi di Sion, p. 49, l’orrendo casta degli intellettuali e la massa della popolazio- Mein Kampf, p. 63), altri meno (l’Epimostro di ne scarsamente se non addirittura per nulla istrui- Nicolas Genka, a esempio, p. 119) ma sempre e ta. In questo contesto si venne a formare un nuovo comunque pericolosi. Quello che ne esce è un testo tipo di pubblico sensibile alla produzione cultura- interessante e molto godibile per il lettore. Chiude le, identificato e coltivato da molte case editrici, il vol. la Biblioteca (p. 139), vale a dire la biblio- che grazie a una serie di apprezzabili iniziative grafia consultata. – Elena Gatti editoriali a buon mercato (si vedano per esempio i 035-160 SCARPA (DOMENICO), Vigile elegan- libri tascabili) contribuirono alla modernizzazione za. Leone Ginzburg e il progetto di della società italiana post-bellica. – M.C. un’editoria democratica, in Giulio Einaudi 035-165 Stanislao Omati da Borgo S. Don- nell’editoria di cultura del Novecento ita- nino e il Signor Ipocondriaco. Una disputa liano, pp. 109-40. Nonostante la brevità della medica del Seicento intorno al caso di un sua vita e le oggettive limitazioni a cui la sua atti- paziente illustre, a cura di PAOLO MORUZZI, vità intellettuale fu soggetta, Leone Ginzburg la- Fidenza, [s.n.], 2014, pp. 247, ill. col., senza sciò un segno indelebile sulla cultura dell’epoca ISBN, s.i.p. Il vol., pubblicato per il decennale con l’esempio dei suoi scritti e del suo lavoro come dell’inaugurazione dell’Ospedale di Vaio, rico- traduttore e critico. – M.C. struisce, con i saggi di Paolo Moruzzi e Annamaria 035-161 SEGRE (CESARE), Einaudi e la filo- de Marini, la disputa tra i medici Stanislao Onati logia, in Giulio Einaudi nell’editoria di (ca. 1630-1713), fidentino di nascita ma attivo a cultura del Novecento italiano, pp. 379-86. Piacenza, e il ligure Filippo Trombetti (fl. XVII Per l’apertura della nuova casa editrice il primo fi- sec.), intorno al caso dell’illustre paziente genove- nanziatore di Giulio Einaudi fu Santorre Debene- se Emanuele Brignole (1617-1678), fondatore detti, mentre uno dei collaboratori più illustri fu dell’Albergo dei Poveri di Genova, sapientemente Gianfranco Contini, ovvero i due maggiori filologi occultato sotto l’anagramma di Gabrielle Mennuo. romanzi italiani del Novecento. Inoltre non si deve Più di metà del libro, però, è dedicato alla trascri- dimenticare la figura di Leone Ginzburg, cui tanto zione dell’inventario post mortem (datato 1713) devono le edizioni Einaudi del primo decennio di della biblioteca di Stanislao Onati, dovuto a Fede- attività. – M.C. rica Dallasta, che propone un profilo della raccolta libraria oltre a tentare l’identificazione degli oltre 035-162 SIRONI (MARTA), Fresco senza ste- 700 records bibliografici inventariati. Si fornisce reotipi, «Pretext», 3, maggio 2015, pp. 52-7. poi anche un indice alfabetico degli autori citati Un percorso sull’attività di John Alcorn (1935- nell’inventario. Chiude un’essenziale bibliografia. 1992), designer e illustratore statunitense trasferi- – L.R. tosi in Italia nel 1971 il cui archivio, depositato in comodato d’uso al centro APICE dell’Università 035-166 STRADA (VITTORIO), La slavistica, Statale di Milano, è stato recentemente catalogato. in Giulio Einaudi nell’editoria di cultura ― R.G. del Novecento italiano, pp. 343-50. Il perio- do che va dalla metà degli anni Cinquanta fino agli 035-163 SODDU (PAOLO), Introduzione alla anni Ottanta vide la Einaudi particolarmente at- vita di Giulio Einaudi, in Giulio Einaudi tenta alla letteratura russa sovietica e l’a. ripercor- nell’editoria di cultura del Novecento ita- re le linee principali delle scelte editoriali, che si liano, pp. 77-95. Non si tratta di un ritratto bio- rivelano particolarmente articolate e non sempre 34 L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015

in accordo con l’ideologia della sinistra ortodossa del 1483), qui schedate con una descrizione ap- dell’epoca. – M.C. prezzabile sia per la precisione, sia per l’inserimento di osservazioni discorsive accanto a 035-167 TAGLIANI (ROBERTO), Antichi testi formule e dati di tipo strettamente tecnico. La ri- bresciani: nuovi affioramenti, in Libri, let- costruzione delle vicende di questo materiale dà tori, immagini, pp. 63-86  «AB» 035-E modo di ripercorrere la storia della biblioteca no- 035-168 TEDESCO (ALESSANDRO), Il “mito” di biliare e, in particolare, le vicende dell’originaria Tommaso Ferrando nella storiografia dei raccolta del religioso ed erudito modenese Matteo secoli XVIII-XX, in Libri, lettori, immagi- Pagliaroli (1716-1777), stimato già dai contempo- ni, pp. 227-45  «AB» 035-E ranei (incluso Girolamo Tiraboschi) per la sua col- lezione di testi di interesse locale. Autentico «scri- 035-169 TEDESCO (ALESSANDRO), La fortuna gno documentario della memoria cittadina» (p. editoriale della Riforma di Lodovico Do- 1264), aperto agli studiosi, questo insieme di ope- meniche dell’Orlando innamorato, «Ver- re venne descritto dallo stesso erudito nel Catalo- bum. Analecta neolatina», 15, 2014, I-II, go dei libri modonesi, lista di oltre 1400 titoli pp. 283-93. Sostenuto dall’analisi bibliografica strutturalmente assai evoluta e di valenza anche di Neil Harris, l’a. presenta il lavoro svolto sul repertoriale. ― R.G. poema boiardesco dal Domenichi, verificandone la specificità anche rispetto alle scelte più pretta- 035-173 TOSTI (MARIO), Politica e religione mente editoriali (illustrazioni, frontespizio, stru- in Umbria nell’Ottocento, in I Cappuccini menti esegetici). – E.B. nell’Umbria dell’Ottocento, pp. 25-40. Illu- stra in modo succinto ma esauriente le dinamiche 035-170 TEDESCO (ALESSANDRO), Ludovico politiche e religiose che interessarono l’Umbria Domenichi e la letteratura antiturchesca nel XIX secolo. – Luca Mazzoni nel XVI secolo, «Studia scientifica faculta- tis paedagogicae Universitas Catholica 035-174 Tra filologia e storia della lingua Ružomberok», 5, 2014, pp. 39-59. Si defini- italiana per Franca Brambilla Ageno, a sce il ruolo di Ludovico Domenichi (1515-1564), cura di ANDREA CANOVA, Roma, Edizioni di attivissimo correttore nelle officine veneziane e Storia e letteratura, 2015, pp. XII-134, fiorentine del pieno Cinquecento, nella diffusione ISBN 978-88-6372-727-2, € 24. Si tratta degli in Italia di alcuni scritti antiturcheschi. In partico- atti di una giornata, celebrata l’11 aprile 2013, per lare ci si sofferma su quelli del croato Bartolomeo ricordare il centenario della nascita di Franca Georgijević (ca. 1505-post 1569) e del genovese Brambilla Ageno, illustre filologa italiana e studio- Giovanni Antonio Menavino (1492-?). – L.R. sa della lingua delle origini. Docente alla Cattolica di Milano, poi all’Università di Parma, per una se- 035-171 TEZA (LAURA), Gli artisti e il mondo rie di coincidenze i suoi libri e, soprattutto, gli cappuccino nell’Umbria dell’Ottocento, in estratti sono andati a finire alla Cattolica di Bre- I Cappuccini nell’Umbria dell’Ottocento, scia, che si è incaricata, grazie all’impegno del cu- pp. 233-71. Censisce le principali manifestazioni ratore, a organizzare la giornata di studi. Dopo la pittoriche umbre legate al mondo cappuccino breve scheda di Gabriele Signorini sul fondo libra- (esemplificate in 34 tavole); degne di nota le nu- rio Ageno, si susseguono alcuni importanti inter- merose tele dedicate a santa Veronica Giuliani, venti: Carlo Paolazzi sull’insegnamento filologico suora cappuccina di Città di Castello canonizzata della Ageno; Carlo Delcorno sul suo contributo nel 1839. – Luca Mazzoni agli studi danteschi e boccacciani; Paolo Bongrani 035-172 TINTI (PAOLO), Itinerari di una sulla raccolta libraria della studiosa; Pierangelo raccolta libraria e dei suoi incunaboli. I li- Goppi e Alessandra Malanca sulla collocazione del bri di Matteo Pagliaroli all’Estense di Mo- fondo Ageno presso l’Università Cattolica; Andrea dena, in Nel cantiere degli umanisti. Per Canova sul metodo di lavoro e la corrispondenza Mariangela Regoliosi, a cura di LUCIA BER- con Sebastiano Timpanaro. In appendice compare TOLINI ― DONATELLA COPPINI ― CLEMENTINA il testo inedito col quale nel 1996 Domenico De MARSICO, Firenze, Polistampa, 2014, pp. Robertis presentò la pubblicazione del Convivio 1257-90. Dal 2007 la Biblioteca Estense ha in de- curato dalla Ageno. Chiude il vol. l’indice dei no- posito i libri della famiglia nobile modenese Forni, mi. – E.B. cui appartengono le 10 edizioni incunabole (as- 035-175 Transcrire et/ou traduire. Varia- sieme alla copia manoscritta di una rara edizione tion et changement linguistique dans la L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015 35

tradition manuscrite des textes médié- (Il copista e il pluritesto. Schede filologiche e les- vaux. Actes du congrès international, Kla- sicali sullo zibaldone tardo quattrocentesco di genfurt, 15-16 novembre 2012, publiés par Giovanni de’ Dazi (Triv. 92), pp. 213-57) e di RAYMUND WILHELM, Heidelberg, Univer- RAYMUND WILHELM (Tradizioni della Vita di San sitätsverlag Winter, 2013 (‘Studia Roma- Rocco nel codice Dazi, pp. 260-92) analizzano al- nica’, 182), pp. VIII+296, ill b/n, ISBN 978- cuni casi di area italiana. Chiude l’indice dei nomi 3-8253-6246-1, s.i.p. Il vol. pubblica gli atti del e delle opere citate. – L.R. convegno svoltosi a Klagenfurt il 15 e 16 novembre 035-176 Trieste – Milano. Cose leggere e 2012 e dedicato all’analisi del rapporto fra trascri- vaganti. Frammenti di un archivio ritro- zione e traduzione nella tradizione dei testi me- vato. Manoscritti, ritratti, libri. Umberto dievali nell’Europa occidentale. Si tratta di dodici Saba, , Italo Svevo, Carlo e contributi che, partendo dal presupposto che co- Giani Stuparich, Scipio Slataper, Anita piare un testo nel Medioevo non è quasi mai Pittoni, [a cura dello Studio bibliografico un’operazione passiva, prendono in considerazio- Simone Volpato e della Libreria antiquaria ne varie aree del panorama romanzo. In un tale Pontremoli], [s.l., s.n.], 2013, pp. 95, ill. contesto linguistico, pur con differenze e peculia- b/n, s.i.p. Catalogo dell’esposizione (Milano, Ca- rità delle singole aree, è possibile applicare con sa del Manzoni, 14-27 marzo 2013) che ha raccolto profitto il concetto di “diasistema”, o sistema di il materiale proveniente dal disperso archivio Cen- compromesso, definito da Cesare Segre, secondo tro di studi triestini “Giani Stuparich”. cui un copista adatta le forme linguistiche L’esposizione, in occasione del 130° anniversario dell’exemplar alle proprie preferenze grafico- dalla nascita di , ricorda, attraverso linguistiche. Dopo l’introduzione del curatore (La una serie di carte e di materiali inediti, assieme a copie d’un texte médiéval entre transcription et Saba stesso, altri triestini illustri: Italo Svevo, Vir- traduction – une nouvelle base de données pour gilio Giotti, Scipi Slataper, Carlo e Giani Stupa- la linguistique historique?, pp. 1-13), si trovano rich. – A.T. due contributi di carattere generale dovuti a PAO- LO TROVATO (Da Gaston Paris ai New Philologists. 035-177 TROIANI (FILIPPO MARIA), «Specchio Qualche riflessione sul trattamento della veste di tutti i mali». La Rivoluzione francese e i linguistica nelle edizioni dei testi romanzi, pp. 17- processi di secolarizzazione nell’opera 27) e a STEPHEN DÖRR (Textes d’autorités – auto- storiografica di Illuminato da Città di Ca- rité de teste, pp. 29-37). Sull’area francese si in- stello, in I Cappuccini nell’Umbria centrano i saggi di DAVID TROTTER (Rudde et mal dell’Ottocento, pp. 131-41. Prende in analisi la aourné langage. Les versions de La Fille du produzione letteraria del cappuccino Illuminato Comte de Pontieu, pp. 41-51), di JENNIFER GABEL Cianfruscoli (1761-1823), rintracciandovi il tipico DE AGUIRRE (La Chanson de la Première Croisade approccio intransigente con cui la famiglia france- d’après Baudri de Bourgueil, pp. 53-66), di LISA scana elabora la riflessione complessiva sul Sette- ŠUMSKI (Prin et temps; prou, tant et bien; cors et cento. – Luca Mazzoni cornes. Réflexions sur quelques variantes de la 035-178 TROVATO (STEFANO), Antieroe dai tradition manuscrite de l’Ovide moralisé, pp. 67- molti volti: Giuliano l’Apostata nel Me- 75) e di RICHARD TRACHSLER (L’Histoire au fil des dioevo bizantino, Udine, Forum, 2014, pp. siècles. Les différentes rédactions de l’Histoire an- X-526, ISBN 978-88-8420-778-4, € 35. La fi- cienne jusqu’à César, pp. 77-95). Spostandosi a gura di uno più complessi personaggi della storia sud, altri tre contributi, dovuti a ISABEL MÜLLER romana di età tardoantica viene indagata in que- (Le rôle de la traduction dans le développement sto ponderoso vol. attraverso uno studio multi- d’une langue poétique catalane, pp. 99-110), a forme incentrato sull’utilizzo a più livelli di diffe- FABIO ZINELLI (Occitanico e catalano “dialetti in renti fonti documentarie, manoscritte e a stampa. contatto” nel canzoniere Vega Aguiló (Biblioteca L’opera di Trovato ripercorre tutta la storia cultu- de Catalunya, 7-8), pp. 111-50) e a SIMONE VEN- rale incentrata sulla formazione della leggenda ne- TURA (La Doctrina d’Acort di Terramagnino da ra di Giuliano imperatore, autore letterario e so- Pisa fra copia e riscrittura, pp. 151-89), si soffer- prattutto apostata del cristianesimo. L’indagine è mano su occitano e catalano. Da ultimo gli inter- condotta su più livelli di analisi, che vanno da venti di MARCELLO BARBATO (Trasmissione testua- quello puramente letterario a quello agiografico e le e commutazione del codice linguistico. Esempi cronachistico, prevalentemente di area bizantina, italoromanzi, pp. 193-211), di ELISA DE ROBERTO in modo da porre in relazione tra loro le differenti 36 L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015

testimonianze esaminate. In questo modo, l’a. ri- 035-182 VALLI (CARLO G.), C’erano una vol- costruisce e delinea la multiforme figura di Giu- ta cibi di strada. Storie di cibi e di ambu- liano seguendo il complesso itinerario di fonti do- lanti, di voci e di parole al tempo della cul- cumentarie relative all’imperatore apostata, reso tura della fame, Pastrengo, Azzurra Pu- finalmente lineare grazie a questa eccezionale blishing, 2014, pp. 144, ISBN 978-88- opera storico-filologica. – N.V. 98840-45-8, € 7,90. Utile libretto che docu- menta la diffusione della vendita ambulante di ci- 035-179 TURI (GABRIELE), I caratteri origi- bi cotti e crudi, tentando una caratterizzazione per nali della casa editrice Einaudi, in Giulio luoghi e per specializzazioni. A fianco dei cibi, poi, Einaudi nell’editoria di cultura del Nove- chissà che questi ambulanti non infilassero anche cento italiano, pp. 99-108. Sebbene sia stato qualche libretto a stampa… – E.B. sempre sottolineato l’indirizzo politico vicino alle idee marxiste e del Partito Comunista, le origini 035-183 VALSERIATI (ENRICO), Recuperi dal- della casa editrice Einaudi furono connotate la Libreria Saibante di Verona: Ubertino dall’influenza liberale di Luigi Einaudi, la cui figu- Posculo e Pietro Sacconi, in Libri, lettori, ra fu fondamentale nei difficili anni del Fascismo. immagini, pp. 201-26  «AB» 035-E Comunque anche in seguito, le scelte culturali ef- 035-184 VERCESI (PIER LUIGI), In Vietnam fettuate non furono mai totalmente appiattite sul- con Oriana, «Pretext», 3, maggio 2015, pp. la ideologia del PCI. – M.C. 92-9. Intervista a Gianfranco Moroldo in cui si 035-180 TUZZI (HANS), Il mondo visto dai ripercorre la sua carriera di fotoreporter (1958- libri, Milano, Skira, 2014 (‘Storie Skira’), 1993) tra guerre, eventi mondani, interviste, rivo- pp. 153, ISBN 978-88-572-2520-3, € 15. Gra- luzioni e fatti di cronaca, soffermandosi sul rap- devolissimo excursus di bibliofilia, che può essere porto con talentuosi giornalisti compagni di viag- letto a piccole dosi, essendo ogni capitolo di brevi gio, a partire da Oriana Fallaci. ― R.G. dimensioni e slegato dagli altri. I libri, si sa, non 035-185 VIGINI (GIULIANO), Il libro cristia- sono solamente le storie che raccontano o i testi no nella storia della cultura, I, Dal I al VI che comprendono, ma ogni singolo esemplare en- secolo, Milano, Vita e Pensiero, 2015, pp. tra in rapporto con le persone, con il mondo che li 192, ISBN 978-88-343-2890-3, € 18. Noto circonda e a loro volta hanno una storia, spesso esperto della produzione editoriale odierna, non- sconosciuta. I collezionisti magari si rivelano esse- ché instancabile traduttore (da s. Agostino alla let- re non solo figure monomaniacali, ma scopritori e teratura francese), commentatore biblico e curato- valorizzatori di queste storie librarie collegate le re di volumi (soprattutto di pubblicistica religio- une alle altre. – M.C. sa), l’a. si lancia qui in un’impresa ambiziosa, che 035-181 VACALEBRE (NATALE), I canali di prevede, dopo questo tomo dedicato alla tarda an- acquisizione libraria negli ordini di chie- tichità, uno sul Medioevo fino alla invenzione del- rici regolari. Il caso della Compagnia di la stampa, e uno su modernità e contemporaneità. Gesù, «Bibliothecae.it», 2, 2014, pp. 187- Il vol. pubblicato si articola a sua volta in quattro 202. L’accrescimento delle raccolte librarie colle- sezioni: la Bibbia, la produzione scritta di ambien- giali fu il cuore della strategia adottata dalla Com- te paleocristiano, l’opera agostiniana, le regole pagnia di Gesù per incrementare prima, e consoli- monastiche. Il taglio è garbato e sobrio, affrontan- dare poi, il proprio sviluppo sul territorio. Moven- do soprattutto problemi di carattere teologico e do da un dato storico accertato – alla fondazione letterario, lasciando invece sullo sfondo quelli più di un collegio doveva corrispondere la creazione prettamente paleografici e codicologici. Chiudono simultanea di una biblioteca ― l’a. mette a fuoco le il vol. una nota bibliografica divisa secondo le se- vicende di alcuni collegi gesuitici, analizzando zioni del vol. (pp. 169-83) e un indice dei nomi come essi progettarono e gestirono il grande flus- (pp. 185-91). – E.B. so librario che alimentò le loro biblioteche. La 035-186 Worlds of Learning. The Library chiave del successo, che rese i collegi istituzioni and World Chronicle of the Nuremberg educative e culturali di assoluta eccellenza, fu una Physicin Hartmann Schedel (1440-1514), sapiente politica di acquisizioni (pp. 187- 197) e edited by the Bayerische Staatsbibliothek, donazioni (pp. 197-202), unita «alla capacità […] Munich, Allitera – BSB Bayerische Staats- di intessere rapporti privilegiati con i più impor- bibliothek, 2015 (Bayerische Staatsbiblio- tanti esponenti dell’aristocrazia europea» (p. 190). thek. Ausstellungskataloge, 89), pp. 168, – Elena Gatti L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015 37

ill., ISBN 978-3-86906-757-5, s.i.p. Si tratta Officina dei libri 127, 128 della versione inglese del catalogo Welten des Wi- Periodici 121, 184 Storia del libro 185 ssens. Die Bibliothek und die Weltkronik des Storia della lettura 51 Nürnberger Artzes Hartmann Schedel (1440- Storia della medicina 55 1514) già recensito in «AB» 033-H e a cui si ri- Storia della stampa 15, 75-6 manda per la descrizione particolareggiata del Storia delle biblioteche I, 14, 26, 42, 54, 82, 93, 129, 133, 150, 172, 180-1, 183, 188 contenuto. Anche questa edizione è illustrata con Tallone 107 belle immagini a colori, bibliografia, indice dei Traduzioni 143, 175 nomi e dei libri citati ed esposti. – M.C. Umberto Eco 41 Umberto Saba 58 035-187 ZAMBARBIERI (ANNIBALE), Sguardi sulla religiosità in Italia durante Antiquariato l’Ottocento, in I Cappuccini nell’Umbria dell’Ottocento, pp. 5-24. Funge da introduzio- A cura di E.B. ne storica complessiva. – Luca Mazzoni Bado e Mart, Edizioni pregiate. Libri 035-188 ZANI (GIULIA FRANCESCA), Ritratto stampe e disegni dal XV al XX secolo, Pa- di una biblioteca circolante operaia. Il ca- dova, 2015, pp. 178. Oltre 380 pezzi presentati so della Società operaia Iseo, Milano, in con una certa leggerezza (si vedano anche le foto, L’officina dei libri, 3, 2012 , pp. 81-108  volutamente decorative), ma accompagnati da de- «AB» 035-127 scrizioni precise e bibliografia specifica. Bruce McKittrick, Rare Books. Catalog 62, Indici di recensioni e segnalazioni Narberth (PA), 2015, pp. 44. Raffinatissimo catalogo con 70 pezzi talvolta di primaria impor- Ambulanti 182 Archivi 27, 113-4, 140, 153, 176 tanza, sempre ottimamente descritti e illustrati. Si Archivistica 101 noti il primo gruppo di 6 edizioni annotate (vedi Bibbia 100 foto p. 2). Bibliografie C Bibliometria 64 Bruno Pucci, Libri antichi e rari. Catalogo Brescia E, 18, 21, 37, 71, 77, 109, 167 2/2015, Napoli, 2015, pp. 52. Selezione di 223 Cappuccini 43, 48, 90, 118, 141, 155, 171, 173, 187 Catalogazione 5, 56, 79, 85, 124, 126, 156 volumi con schede dotate di buone descrizioni Cataloghi 29 (talvolta riprodotti i frontespizi). I soggetti sono Censura 13, 80, 91, 106, 154, 159 frequentemente relativi all’Italia meridionale, i Cristoforo Zabata F prezzi abbordabili. Didattica universitaria 92 Documenti digitali 3 Laurent Coulet, Catalogue 59, Paris, 2015. Editoria del ’400 7, 66, 69, 98, 134, 158, 168, 186 Editoria del ’500 6, 9, 28, 33, 57, 62, 104, 123, 132, 135, Spaziando dai mss. medioevali all’editoria con- 144-5, 169, 170 temporanea, una scelta di 88 proposte sempre Editoria del ’600 H, 52, 152, 157, 165 presentate in modo prestigioso con belle illustra- Editoria del ‘700 74, 177 zioni a colori. Editoria dell’800 50, 59, 112, 120, 146 Editoria del ’900 2, 4, 10-2, 20, 23, 30-2, 36, 38, 44-7, Libraria Piani, Catalogo 118, Sofia y Pepi- 60, 63, 67-8, 72-3, 86-8, 105, 108, 111, 115-6, 130-1, 137- 9, 142, 147-8, 160-1, 163-4, 166, 179 to, Badia di Monte S. Pietro, 2015, pp. 72. Editoria contemporanea 34-5, 49 Fitta rassegna di oltre 2.250 offerte suddivise tra Editoria popolare B Africa italiana, arte, archeologia, auto, bandi, Bo- Editoria yiddish 22 logna, collezionismo, diritto, erotica, gastronomia, Filologia testuale 65, 149, 174 Franca Brambilla Ageno 174 esoterica, fantascienza, Fascismo, giornali, milita- Giovanni Boccaccio 83, 99 ria, juvenilia, Domenica del Corriere, narrativa, Giulio Einaudi 84 locale, Hoepli, medicina, montagna, politica, reli- Giunta di Madrid G gione, scienza, sport, stampe, storia, teatro, varia, Grafica 70, 119, 151, 162, 186 Italo Svevo 1 viaggi. Judaica 94 Libri postillati 24, 81, 125 Luigi Balsamo 8, 17, 19, 25, 39, 89, 102, 136 Manoscritti 16, 40, 53, 61, 91, 117, 122, 178 Marco Musuro D Metodologia 95 Niccolò Machiavelli A, 78, 110 38 L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015

Risorse elettroniche zione delle schede grazie a un’ampia gamma di in- dici: autori, traduttori e curatori; tipografi; data di a cura di L.R. pubblicazione; lingue; antichi possessori persona- University of Glasgow, Glasgow Incunabu- li; antichi possessori istituzionali; antichi posses- la Project, sori/librai; ex libris; prezzi; legature; legatori; si- http://www.gla.ac.uk/services/incunabula/. lografie; note di possesso e postille; tipologia di

postille; decorazione, altre specificità (stampati su La University of Glasgow Library, con i suoi oltre pergamena, libri silografici, blind impressions, 1.000 esemplari (1.034, per la precisione) conser- maculature…). Come si può notare, il lavoro sugli va una delle più ampie collezioni di incunaboli del esemplari è stato capillare e ogni elemento è stato Regno Unito. Dal 2009, la biblioteca ha avviato un sistematicamente indicizzato al fine di consentire progetto di revisione del proprio catalogo degli in- un’esplorazione davvero articolata della collezio- cunaboli, al fine di eseguire una verifica patrimo- ne. Accanto ai più ovvi dati di edizione o di esem- niale del posseduto e di costruire una pagina del plare troviamo una serie di raffinatissime rileva- proprio sito web ad hoc per i paleotipi. Il progetto, zioni opportunamente classificate. Ci si sofferma ancora non terminato, si deve a Jack Baldwin solo sulle postille: è possibile ricercare gli incuna- (Honorary Research Fellow), Julie Gardham (Se- boli postillati e isolare specifici gruppi, come quel- nior Librarian, Special Collections) e Robert Ma- li che presentano postille in latino, oppure in altre clean (Assistant Librarian, Special Collections). Il lingue; ma si possono anche trovare facilmente gli nuovo catalogo somma i pregi della descrizione incunaboli con postille interlineari oppure margi- analitica tipica dei più tradizionali repertori carta- nali oppure con testi interfoliati. Anche le postille cei con le potenzialità (anche se non pienamente non strettamente collegate al testo, come motti e espresse) degli strumenti digitali. Non essendo proverbi oppure altri testi come i cosiddetti ad- strutturato come un database, infatti, il catalogo versaria, sono stati indicizzati e sono ricercabili. non permette ricerche raffinate: tutti i dati biblio- Da qualunque punto si acceda, è possibile rag- grafici e di esemplare sono indicizzati, ma è possi- giungere una determinata scheda bibliografica, bile un’esplorazione solo lineare e non trasversale. che nella parte dell’intestazione ricalca sostan- Soprattutto, purtroppo, non è possibile incrociare zialmente la forma di ISTC, con una più ampia più parametri di interrogazione. Per fare ciò si può area della collazione (oltre al formato si trovano però ricorrere al catalogo generale della biblioteca, cartulazione e fascicolatura) e una più stringata dove pure è possibile recuperare le schede analiti- serie di rimandi bibliografici (a ISTC, con link at- che degli incunaboli in un’altra versione. Una scel- tivo, e a Goff, BMC e GW). Seguono una serie di ta simile a quella adottata per il fondo antico della eventuali note di edizione (in genere mutuate dal- Biblioteca Generale della Custodia di Terra Santa lo stesso ISTC) e un’area della descrizione con (http://www.bibliothecaterraesanctae.org/). Il progetto l’elenco dei testi contenuti nell’edizione. Chiusa la mira a fornire elementi per ricostruire la forma- parte bibliografica, la scheda passa a elencare zione del fondo incunabolistico della biblioteca e, schematicamente, ma in modo molto preciso i dati più in generale, a documentare la varietà delle di esemplare: dalla segnatura di collocazione (se- specificità dei singoli esemplari, identificando, guita da un link attivo che rimanda alla scheda del laddove possibile, le antiche provenienze, in modo catalogo generale della biblioteca), alle antiche da offrire agli studiosi un supporto per indagare la provenienze (date in forma normalizzata e poi con circolazione dei prodotti delle prime tipografie e la trascrizione della nota o della formula che com- tentare la ricostruzione di antiche raccolte librarie pare nel libro), dalla legatura (sommariamente disperse. Dalla home page della Biblioteca si rag- descritta) alle misure delle carte, dalle postille e giunge il sito del progetto, dove si possono avere note di possesso, alla decorazione e all’eventuale alcune informazioni generali. Il menù per la navi- indicazione di parti mancanti. Un altro aspetto as- gazione si trova sulla sinistra. In alto si trovano i sai interessante è la presenza nelle schede di al- rimandi alla pagina principale delle Special collec- meno una riproduzione ad alta definizione di parti tions, a una piuttosto ampia introduzione, ai rin- significative dell’edizione o dell’esemplare. Nella graziamenti e a un blog dedicato al progetto. scheda se ne vede solo un’icona cliccando sulla Scendendo, si trovano i punti di accesso bibliogra- quale si apre una finestra pop-up con una visualiz- fico alle schede, che si possono scorrere o per au- zazione più ampia. Le immagini non sono tuttavia tore principale o per luogo di edizione. Ancora sot- caricate direttamente sul sito, ma sul profilo Flickr to si trova un’altra serie di possibilità di esplora- della Biblioteca a cui si viene rinviati ogni volta L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015 39

che si apre una immagine. Lì è possibile anche 88-452-7870-9, € 17,50. Superate le pagine scorrere le altre immagini dello stesso esemplare. pornografiche, si disegna qui la storia di una tragi- Peccato non sia stata prevista, almeno al momen- ca sottomissione non tanto al volere di Dio (così to, una campagna fotografica sistematica dei segni come sarebbe intesa dall’Islam), ma piuttosto al di provenienza (specie se di difficile lettura o iden- potere in quanto tale. Tragica parabola di molti in- tificazione) perché ciò avrebbe consentito, me- tellettuali e sedicenti tali, uomini di un solo libro, diante una collaborazione più aperta, da un lato di il loro. – E.B. fornire utili fonti per confronti e dall’altro, even- KING (STEPHEN), Revival, Milano, Sperling tualmente, di decrittare le note o i timbri più crip- & Kupfer, 2015, pp. 470, ISBN 978-88-200- tici. Tornando al menù, la parte inferiore reca i 5791-6, € 19,90. «L’Historia si può veramente rinvii a un’appendice con schede di libri post deffinire una Guerra illustre contro il Tempo, per- 1500, ma spesso in passato considerati come in- ché togliendoli di mano gl’anni suoi prigionieri, cunaboli; a una serie di ulteriori repertori biblio- anzi già fatti cadaveri, li richiama in vita, li passa grafici non citati direttamente nelle schede, ma in in rassegna, e li schiera di nuovo in battaglia». ― cui si trovano descritte le edizioni rappresentate E.B. da esemplari di Glasgow; all’indice delle segnature di collocazione; a una serie di riferimenti biblio- LARSSON (BJÖRN), L’ultima avventura del grafici e a una slideshow, sempre da Flickr, con le pirata Long John Silver, Milano, Iperbo- immagini degli incunaboli della Biblioteca. Si trat- rea, 2013, pp. 72, ISBN978-88-7091-521-1, € ta, insomma, di uno strumento bibliografico e ca- 7. Uno non se lo ricordava più, ma L’isola del te- talografico efficace e pragmatico anche se non raf- soro di Stevenson è il racconto di un racconto. E finatissimo. La realizzazione non troppo comples- l’antieroe della storia non poteva che prendere a sa (e non troppo costosa) ne suggerisce la ripropo- sua volta la penna per raccontare la sua verità. sizione anche in altre realtà. Bella questa ultima avventura, ma soprattutto bella l’occasione per rileggere un romanzo formi-

dabile come La vera storia del pirata Long John Raccontare di libri Silver, di cui è prosecuzione. – E.B.

CALDWELL (IAN) – THOMAS DUSTIN, Il codice PRYOR (MARK), Il libraio di Parigi, Roma, del quattro, Casale Monferrato, Piemme, Fanucci, 2015, ISBN 978-88-6877-004-4, € 2004, pp. 366, ISBN 978-88-3848-530-5, € 5,90. Il protagonista, addetto militare 18,50. Si recupera un pezzo, piuttosto divertente, all’ambasciata USA di Parigi, tenta di ritrovare un vecchio ormai di qualche anno. Quando un miste- amico libraio misteriosamente scomparso. Riusci- ro non viene dipanato dalla verità scientifica, rà a cavarsela, con i suoi inadatti stivali e una idea all’uomo non resta che ricorrere alla fantasia e sui libri antichi che arriva solo alla prima edizione all’immaginazione. È ciò che accade in questo di Agatha Christie? – E.B. thriller, composto a quattro mani da una coppia di VARGAS (FRED), Tempi glaciali, Torino, Ei- amici, in cui la vicenda è interamente costruita at- naudi, 2015, pp. 444, ISBN 978-88-06- torno all’Hypnerotomachia Poliphili. I protagoni- 22773-9, € 20. Libri e ricordi sull’Islanda, una sti sono un gruppo di studenti dell’università messa in scena per rievocare Robespierre, un mi- Princeton, guidati (osteggiati?) da due contrappo- sterioso “geroglifico”: un Adamsberg sempre più sti professori: tanti saranno gli indovinelli da scio- perso tra i suoi stessi poliziotti, ma assieme luci- gliere affinché uno degli allievi possa portare a dissimo. Quando il “Terrore” non è poi così lonta- termine la propria tesi di laurea sull’emblematico no… – E.B. incunabolo. La traduzione italiana rispetta atten- tamente il linguaggio bibliografico specialistico, WU MING 2, Guerra agli umani, Torino, Ei- inoltre l’edizione è arricchita dalla riproduzione naudi, 2004, pp. 322, ISBN 88-06-16812-6, delle celebri silografie aldine, così come la coperta € 14,50. Intercalate alle storie decisamente folli è anastatica della legatura originale. Nessuna vali- di un romanzo di fantascienza letto in un bar di dità scientifica delle argomentazioni esposte, ma paese, le vicende non meno folli di vari gruppi di pur sempre una piacevole distrazione a tema li- pazzerelli impegnati a 1) raccogliere scommesse brario. – Davide Martini sulle lotte dei cani; 2) ritrovare un grosso San Bernardo; 3) diventare un cavernicolo; 4) combat- HOUELLEBECQ (MICHEL), Sottomissione, Mi- tere la caccia; 5) cacciare. Il tutto all’ombra di una lano, Bompiani, 2015, pp. 252, ISBN 978- 40 L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015

montagna un po’ misteriosa e di un cinghiale in- Falk Eisermann ha incentrato il suo intervento namorato. – E.B. sulle dinamiche di vendita e acquisto degli incu- naboli sul mercato antiquario tra Otto e Novecen-

to. La prima sessione della seconda giornata è sta- Cronache ta dedicata al commercio delle gazzette in età mo- Convegni derna. Jan Hillgärtner ha dunque esposto un inte- ressante contributo sulle strategie di produzione Buying and Selling. 7th St. Andrews Annual dei cosiddetti newspaper printers, mentre al mer- Book Conference, University of St An- cato olandese delle notizie su carta è stato dedica- drews, 18-20 giugno 2015. Dal 18 al 20 giugno to l’intervento di Arthur der Weduwen. Daniel l’università di St. Andrews ha ospitato la settima Bellingradt ha aperto la sessione dedicata alle pra- “St. Andrews Annual Book Conference”, dedicata tiche quotidiane di acquisto e vendita di libri illu- quest’anno al tema del commercio librario strando mirabilmente il tema delle lotterie di libri (Buying and Selling). Il convegno è stato suddivi- ad Amsterdam nel Seicento. A seguire Phil Tro- so in nove sessioni, tutte dedicate ai diversi aspetti mans e Justyna Kiliańczyk-Zięba hanno parlato ri- legati alla vendita e all’acquisto di libri in età mo- spettivamente della vita nelle librerie inglesi di età derna. La prima sessione (Debt Economies and moderna e delle guide per i pellegrini della città di Bookselling Risks) è stata aperta dall’intervento di Cracovia nel XVII secolo. Martine Furno si è con- Lucas Burkart, il quale ha illustrato in maniera trata sulla pubblicazione del Thesaurus linguae egregia la rocambolesca avventura editoriale di latinae di Robert Estienne del 1543, mentre Do- Michael Wennseler, editore a Basilea alla fine del menico Ciccarello ha illustrato egregiamente la Quattrocento. A seguire Marius Buning ha parlato storia del libraio-editore Francesco Ciotti, attivo del sistema dei privilegi librari nell’Olanda del tra Palermo, Gubbio e Venezia nella prima metà Seicento, mentre Jeremiah E. Dittmair ha cercato del XVII secolo. A chiudere la sessione, l’ottimo di offrire una panoramica sulla questione dei intervento di Jamie Cumby su Luxembourg da prezzi dei libri nella prima età moderna. La se- Gabiano e il mercato librario nella Lione del Cin- conda sessione (Bookselling in Early Modern quecento. Al commercio dei libri a stampa legati al France) ha visto gli interventi di Jean-Paul Pittion teatro e alla musica, argomento della sessione e di Malcolm Walsby, incentrati rispettivamente successiva, sono stati dedicati rispettivamente i su Daniel Delerpinière, libraio protestante france- contributi di Tara Lyons e Amelie Roper. L’ultima se del XVII secolo, e sulle dinamiche socioecono- giornata di lavori si è aperta con la sessione incen- miche legate alla produzione e al commercio dei trata su liste e inventari collegati al commercio li- libri nella Francia Rinascimentale. La terza parte brario. Il primo intervento, tenuto da chi scrive, si della prima giornata di lavori è stata invece dedi- è concentrato sull’analisi dell’inventario della bot- cata alle strategie di vendita nell’Europa moderna. tega libraria di Luciano Pasini, libraio ed editore Il primo intervento, di Magdalena Komorowska, è perugino del XVI secolo, mentre il secondo, illu- stato incentrato sulle politiche di produzione e strato mirabilmente da Graeme Kemp, ha avuto vendita dei commentari biblici in Polonia tra come oggetto l’esame dei cataloghi commerciali di Quattro e Cinquecento, mentre Vivienne Dunstan informazione bibliografica (Term catalogues) ha offerto un affresco generale sulle condizioni dei nell’Inghilterra cinquecentesca. L’ultima sessione librai scozzesi di fine Settecento. A chiudere la del convegno, questa volta riguardante le strategie sessione è stata Martine van Ittersum con un inte- di acquisto di libri, ha visto come primo intervento ressante e approfondito intervento sull’asta dei li- quello eccellente di Idalia Garcia, dedicato alle di- bri appartenuti al grande giurista olandese Hugo namiche di invio di materiale bibliografico nelle Grotius. La quarta e ultima sessione della giornata comunità religiose del Messico coloniale. Il con- si è aperta con l’interessantissimo intervento di tributo di Ulrike V. Fuss (1668: Lima - Lyon - John Sibbald dedicato alla figura del reverendo Antwerp. Connecting a Jesuit from Lima to prin- Thomas Frognall Dibdin, bibliografo inglese a ca- ters in Antwerp), ha chiuso infine questo conve- vallo tra Sette e Ottocento, il cui metodo gno, la cui organizzazione esemplare è stato frutto d’indagine può essere definito pacificamente come della collaborazione tra Shanti Graheli e Jan Ales- precursore dell’Analytical Bibliography britanni- sandrini, i quali, coordinati da Andrew Pettegree, ca. Daryl Green ha proposto un simpatico contri- hanno saputo curare nel dettaglio ogni parte di buto su alcuni episodi di furti bibliotecari e riven- questo meritorio evento. – N.V. dita di libri nella St. Andrews vittoriana, mentre L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015 41

Aldo Manuzio dal folio al tascabile. La vita la pausa si sono svolte due sessioni. La prima, de- e l’opera del primo editore moderno: gli ex dicata a Copy Specifics and Making of Incunabula libris narrano ed illustrano. Bassiano, e presieduta da Julianne Simpson (University of Comune di Bassiano, 20 giugno 2015. Manchester), ha visto gli interventi di Ed Potten L’incontro promosso dall’amministrazione muni- (Cambridge University Library), che ha affrontato cipale di Bassiano rientra in una serie di iniziative la spinosa questione della datazione di un foglio significative che hanno avuto (e avranno) luogo volante con una silografia acquarellata; di Mary- nella cittadina laziale patria di Aldo Manuzio nel Kay Duggan (University of California, Berkeley), cinquecentenario della morte. In questa occasione che si è soffermata sulle problematicità, per i tipo- due i momenti significativi. La mattina una serie grafi antichi, della notazione musicale e sulle varie di riflessioni circa l’attualità di Aldo. Dopo soluzioni adottate; e di Neil Harris (Università de- l’intervento di chi scrive, centrato sulla individua- gli Studi di Udine), sulle evidenze lasciate dal tor- zione di alcuni elementi di continuità tra chio tipografico a un colpo. La seconda sezione, l’esperienza tipografico/editoriale aldina e la con- intitolata Copy Specifics in Particular Books e temporaneità, i vivaci discorsi di Mauro Chia- presieduta da Julia Walworth (Merton College, brando («Charta») ed Enrico Tallone che hanno Oxford), ha visto la partecipazione di Michelle H. parlato della proiezione sull’oggi della esperienza Craig (University of Glasgow), che si è soffermata aldina in ambito collezionistico e nel mondo della sui dati di due esemplari dell’Aristotele aldino; di produzione manuale del libro. La parte più origi- Holly James-Maddocks (University of York), che nale della giornata (dopo alcuni interventi sul te- ha parlato della miniatura inglese negli incunabo- ma della valorizzazione del patrimonio archivisti- li; di Suzanne Reynolds (Fitzwilliam Museum), co-documentario locale: da segnalare le lucide os- che ha descritto alcuni incunaboli miniati conser- servazioni di Marco Palma) è stata nel pomeriggio vati a Cambridge. La seconda giornata si è aperta con la presentazione dei risultati di un concorso con una sessione presieduta da Andrew McAinsh internazionale per ex libris dedicati ad Aldo, dei (Royal College of Physicians & Surgeons of Gla- quali si è inaugurata una mostra negli spazi del lo- sgow) e dedicata a Incunabula Collections. Sono cale museo del libro e della scrittura nell’antico intervenuti Sheila Hingley (Durham University palazzo Caetani. – E.B. Library), che si è soffermata sugli incunaboli pos- seduti dai monaci di Durham; Julie Gardham Reading Copy-Specific Features: Produ- (University of Glasgow), che ha descritto alcuni cers, Readers and Owners of Incunabula, progetti relativi alla descrizione degli incunaboli Leicester, The Center fo Textual Studies De di Glasgow; John T. McQuillen (The Morgan Li- Montfort University, 30 June-1 July 2015 brary and Museum), che ha mostrato come ogni Due giornate, organizzate da Takako Kato (De impresa di catalogazione dei fondi librari antichi è Monfort University, Leicester), dedicate ai segni un viaggio alla riscoperta dei libri, dei loro posses- che la storia ha depositato sugli incunaboli nel sori, delle loro storie. Dopo la pausa, la mattinata corso di cinque secoli e che rendono unica ogni è ripresa con una sessione dedicata a Owners of copia delle edizioni prodotte nel XV secolo. Pro- Incunabula, presieduta da Rhiannon Lawrence- prio da tali segni è possibile ricavare un percorso Francis (Special Collections, University of Leeds). che collega produttori (editori e tipografi), lettori e Gli interventi di Kate Loveman (University of Lei- possessori (antichi e moderni) di incunaboli. Il cester) e Daryl Green (University of St. Andrews convegno si è aperto informalmente nella mattina- Library), si sono soffermati, rispettivamente, sulla ta del 30 giugno, con una breve visita a una sele- figura di Samuel Pepys e sulla sua collezione di in- zione di incunaboli conservati presso la University cunaboli e sugli antichi possessori di incunaboli di of Leicester Library. La conferenza di apertura è St. Andrean. Il pomeriggio si è aperto con la ses- stata offerta all’inizio del pomeriggio da Lotte Hel- sione Tracing the Movement and Circulation of linga (già British Library), che grazie a diversi Incunabula, presieduta da Karen Limper-Herz esempi, ha descritto le numerose specificità di (ISTC, The British Library). Luca Rivali (Universi- esemplare introdotte già a livello di produzione li- tà Cattolica di Milano) ha descritto la curiosa vi- braria nei primi incunaboli. A seguire, l’intervento cenda dei venti incunaboli posseduti dall’Istituto a due voci di Takako Kato (De Monfort University, Centrale per il Restauro e la Conservazione del Pa- Leicester) e Satoko Tokunaga (Keio University, trimonio Archivistico e Librario di Roma prove- Tokyo) si è soffermato su alcune specificità di nienti dalla Biblioteca Universitaria di Pavia; Lau- esemplare in incunaboli stampati da Caxton. Dopo ra Nuvoloni (Holkham Hall Library) si è sofferma- 42 L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015

ta su alcuni incunaboli della Cambridge University pologie librarie nella produzione manuziana Library che presentano antichissime note di pos- (prof. Edoardo Barbieri) e con una nuova analisi sesso; Cristina Dondi (University of Oxford and dell’universo del collezionismo librario: Il viag- CERL) ha mostrato le potenzialità del database giatore e il cardinale: Hernan Colón e le collezio- Material Evidence in Incunabula (MEI) per rico- ni romane del XVI secolo (Luca Rivali). Il pome- struire la circolazione degli incunaboli e le innova- riggio Edoardo Barbieri ha parlato del lavoro zioni che verranno inserite. Il convegno si è chiuso Nell’officina aldina tra caratteri e filologia e ha con la conferenza di David Pearson (City of Lon- chiuso la densa giornata Luca Rivali con Raccolte don Corporation), Incunabula in our new book librarie barocche: de Thou, Mazarino, Naudé. Il historical landscape, e con la tavola rotonda pre- giorno 2 settembre, alle lezioni (Edoardo Barbieri, sieduta da Kristian Jensen (Head of Collections Periferie aldine: un programma editoriale e i and Curation, The British Library). – E.B. suoi confini e Luca Rivali, Bibliofilia e bibliografia da Loménie de Brienne a Renouard), si è affianca- Aldo Manuzio e il libro del Rinascimento to l’esame autoptico di alcuni libri rinascimentali tra produzione e collezionismo. Summer condotto dal prof. Edoardo Barbieri. Questi ha poi school 2015. Torrita di Siena, Residence Il moderato la conferenza pubblica L’antiquario e il Convento, 31 agosto-3 settembre 2015. Nei collezionista, svoltasi sotto forma di dialogo tra giorni 31 agosto, 1, 2 e 3 settembre si è tenuta, nel- Fabrizio Govi (Associazione Librai Antiquari Ita- la bella cornice del borgo di Torrita di Siena, im- liani), Paolo Tiezzi (Società Bibliografica Toscana) merso nella Val di Chiana, la Summer school 2015 e Massimo Bertolo (Minerva Auctions). Legati alla dedicata alla figura e al ruolo di Aldo Manuzio nel Summer school si sono svolti anche altri eventi nel panorama della produzione del libro nel Rinasci- corso dei quattro giorni, è infatti stata inaugurata mento. Tale iniziativa è stata resa possibile grazie una mostra di libri aldini ed è stata presentata la al Comune di Torrita di Siena e alla Fondazione Biblioteca degli Oscuri, che è nata grazie Torrita Cultura, e soprattutto alla Società Biblio- all’iniziativa di vari collezionisti legati alla Società grafica Toscana e in particolar modo al suo presi- Bibliografica Toscana. Il corso si è chiuso con le dente Paolo Tiezzi. Il corso, incentrato sì sulla fi- lezioni del prof. Luca Rivali, Una collezione nove- gura del grande umanista-editore (ricorre il quin- centesca: il caso di Ugo Da Como a Lonato e del to centenario dalla morte), ha però aperto a un più professor Carlo Pulsoni (Università degli Studi di ampio avviamento verso la conoscenza del prodot- Perugia), Manuzio, Bembo, Petrarca. Le conclu- to editoriale del XVI secolo, sia dal punto di vista sioni finali, forti della riuscita ampiamente positi- della storia della stampa che del collezionismo li- va dell’iniziativa, hanno dato appuntamento brario. La Summer school ha visto una ampia par- all’anno venturo, per la prossima Summer school. tecipazione, sia di studenti universitari neo- – A.T. laureati, sia di dottorandi e bibliotecari. I lavori, svoltisi in un clima seminariale (che ha percorso Carta e stampa – La tradizione è futuro, positivamente tutta la durata del corso, permet- XII Congresso della Associazione Italiana tendo un confronto diretto, per domande, chiari- dei Musei della Stampa e della Carta, 19 menti, osservazioni con i docenti), hanno preso settembre 2015. Museo della Carta di Mai- avvio, il pomeriggio del 31. Dopo i saluti delle au- na Inferiore - Valle delle Cartiere di Tosco- torità cittadine, del sindaco di Torrita di Siena, lano Maderno, Brescia. L’annuale convegno Giacomo Grazi, e del presidente della Fondazione dell’associazione italiana dei musei della carta e Torrita Cultura, Luca Spadacci, Mario de’ Grego- della stampa si è svolto a Toscolano sul Garda in rio (Società Bibliografica Toscana) ha introdotto i un clima festoso, sotto l’egida del presidente lavori; all’introduzione è seguita la prima lezione, uscente Mauro Bodini. Non solo l’associazione si del professor Edoardo Barbieri (Università Catto- conferma un punto di riferimento stabile per un lica del Sacro Cuore di Milano), che ha fornito un circuito di piccole istituzioni molto caratterizzate primo inquadramento di Aldo Manuzio all’interno e, insieme, largamente distribuite sul territorio del panorama dell’editoria Rinascimentale. A (come ha ricordato Giorgio Montecchi nelle parole chiudere la prima giornata il professor Luca Rivali introduttive), ma il Museo della Valle delle Cartie- (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) re di Toscolano, dopo anni di sottoutilizzo, ripren- con una lezione sul collezionismo librario nel Ri- de ora vita con il ritorno di un direttore stabile e nascimento, legato ai prìncipi. Il giorno seguente è addirittura un progetto di valorizzazione produtti- proseguito, nella mattinata, con l’analisi delle Ti- va del sito. Ma si proceda con ordine. Innanzitut- L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015 43

to, con uno splendido intervento, Ivo Mattozzi è seconda teca viene illustrato il ruolo cruciale svol- tornato sulle sue ricerche sulla produzione carta- to dai collezionisti inglesi del XVIII e XIX secolo ria toscolanese mostrando ragioni e metodo dello nel preservare molti esemplari aldini unici o raris- studio della storia della carta. Se poi Carlo Simoni simi, come l’Hypnerotomachia Poliphilii del 1499 ha narrato alcuni episodi della storia produttiva e il Lattanzio del 1533 rilegati rispettivamente per tra Otto e Novecento, Erika Squassina ha riassun- Thomas Mahieu e Jean Grolier. Tutti i libri in mo- to i dati sulla attività dei Paganini di Toscolano. stra provengono, a ben vedere, dalle ricchissime Lisa Cervigni (Direttrice del Museo) ha illustrato biblioteche di re Giorgio III, Clayton Mordaunt gli scavi di archeologia industriale condotti nella Cracherode, Thomas Grenville e Richard Colt valle, mentre Gian Pietro Brogiolo ha ricostruito, Hoare, i quali, in un virtuoso circuito di emulazio- sulla base dei rilievi archeologici e toponomastici, ne nobiliare, donarono le proprie collezioni alla la storia antica e alto medioevale della zona. È se- nazione. Collegata alla mostra, si terrà una confe- guita la consegna dei premi a vincitori e aziende renza al Warburg Institute il prossimo 6 febbraio, sponsor del concorso “I grandi maestri della tipo- in corrispondenza del giorno della scomparsa del grafia: Aldo Manuzio”, rivolto alle scuole di grafi- sommo stampatore. I numerosi eventi per le cele- ca. Nel pomeriggio Maria Moroni di Assocarta ha brazioni manuziane sono consultabili sul portale presentato la situazione attuale della produzione del CERL Manutius Network 2015 italiana di carta, mentre Edoardo Fonti ha raccon- (http://www.cerl.org/collaboration/manutius_ne tato l’esperienza della rimessa in attività della sto- twork_2015/main). – Paolo Sachet rica cartoleria-tipografia Bonvini di Milano (vedi il bel video all’indirizzo Mostra Treccani 1925-2015. La Cultura https://vimeo.com/39477925). Da ultimo, Filippo degli italiani, Milano, Palazzo Morando, 7 Cantoni (Project Manager Fondazione Valle delle luglio – 13 settembre 2015. In occasione dei Cartiere) ha illustrato il programma di creazione 90 anni dalla nascita dell’Istituto enciclopedico di un prodotto cartaceo manuale di alta qualità e italiano viene presentata a Palazzo Morando una la istituzione di un corso per l’apprendimento del- mostra che ripercorre la storia dell’istituto Trec- la produzione della carta a mano, da cui dovrebbe cani e, in gran parte, le vicende della cultura ita- derivare la costituzione di una cooperativa giova- liana. Strutturata in tre sezioni e un prologo, sulla nile attiva nel settore. Ha chiuso la densa giornata base di un criterio cronologico, la mostra ci ac- una visita al Museo della Carta, guidata dai sem- compagna attraverso l’evoluzione editoriale e la pre bravissimi volontari dell’associazione degli ex trasformazione dei saperi della penisola, arricchita lavoratori della cartiera di Toscolano. – E.B. da un omaggio alla cittá di Milano in apertura. Il “prologo”, con il quale la mostra si apre, illustra Mostre rapidamente la nascita del genere enciclopedico Collecting the Renaissance: The Aldine per poi passare a raccontare Milano attraverso le Press (1494-1598), London, Ritblat Treas- pubblicazioni dell’istituto sulla storia della città, ure Gallery della British Library, fino al 25 l’esposizione di 90 oggetti di design e la presenza gennaio 2015. La mostra si presenta come il di due percorsi multimediali relativi all’Expo e ai primo evento delle celebrazioni per il cinquecen- temi da sempre associati alla città lombarda, quali tenario della morte di Aldo Manuzio di moda e design. Seguono tre sezioni che piú diret- quest’anno. Dodici gli esemplari esposti, studiati e tamente si concentrano sulla storia dell’istituto: la selezionati da Jill Kraye, Stephen Parkin e Paolo prima parte punta sulla nascita dell’istituto, sul Sachet attingendo dalla straordinaria collezione di racconto del clima culturale fascita e sulla presen- libri antichi italiani della biblioteca nazionale bri- za di straordinari documenti relativi alla pubblica- tannica. L’attenzione è rivolta alla fortuna postu- zione della prima enciclopedia Treccani, quali il ma del mito di Aldo. Una prima teca ripercorre le carteggio Croce-Gentile. Arricchisce inoltre la innovazioni tecniche e i successi editoriali della prima sezione la proiezione di un documentario stamperia manuziana, dal 1495 fino al tramonto che narra le idee e la storia editoriale alla base dell’impresa nell’ultimo decennio del Cinquecen- dell’Enciclopedia. La seconda sezione porta il fo- to. Accanto agli Erotemata di Lascaris e al mera- cus sull’Italia del boom economico e sulla pubbli- viglioso Virgilio in ottavo dalla biblioteca Gonza- cazione del Dizionario Biografico degli Italiani. La ga, si può ammirare, per esempio, una copia della terza e ultima sezione espone le pubblicazioni prima edizione dei canoni del Concilio di Trento maggiormente rivolte al sapere scientifico e i pri- stampata da Paolo Manuzio su carta azzurra. Nella mi passi dell’approdo in digitale dell’enciclopedia. 44 L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015

L’esposizione di documenti e materiali, video- ti e ricettari della Raccolta Bertarelli e della Biblio- interviste e focus sui protagonisti principali, è ac- teca Trivulziana illustrano il forte nesso tra il mito compagnata dalla esposizione a scaffale di tutta la e la cucina delle classi nobiliari dell’epoca. Ma produzione dell’istituto, dando la possibilitá di po- molteplici sono le connessioni con altri temi: ter apprezzare in un solo sguardo alcuni dei piu stretto è il legame con il Carnevale e con le feste importanti monumenti editoriali della nostra sto- popolari; il mondo alla rovescia ne condivide il so- ria culturale. Completa la mostra l’opportunità di gno di un mondo dai valori ribaltati; la donna tro- poter sfogliare una delle ultime avventure va realizzati i suoi desideri, in un Paese di Cucca- dell’istituto Treccani: la riproduzione facsimilare gna tutto femminile dove gli uomini sono servitori del codice Egerton contenente la Commedia. e bellezza e divertimento sono le uniche occupa- L’ingresso è gratuito. ― Francesco Reale zioni. La rassegna chiude infine con uno sguardo sugli sviluppi otto-novecenteschi del tema ormai Il mito del Paese di Cuccagna. Immagini a ridotto a semplice favola per bambini. La lettera- stampa dalla Raccolta Bertarelli, Milano, tura, anche musicale, e la grafica pubblicitaria sa- Castello Sforzesco, 9 luglio – 11 ottobre ranno le ultime eredi della forza e della suggestio- 2015. Da dove trae origine la leggenda di un pae- ne del Paese di Cuccagna. È in vendita il catalogo se in cui nei fiumi scorre vino, capponi arrosto (Pisa, ETS, 2015, pp. 169, € 24). – Emilia Bignami piovono dal cielo e maccheroni rotolano giù dalle pendici di un monte di formaggio? In occasione di Expo e nel panorama della varie iniziative di Expo Una curiosa polemica in città, la Raccolta Bertarelli ripercorre il mito del Sull’ultimo «AB» è stata pubblicata una mia re- Paese di Cuccagna attingendo al suo vasto ed ete- censione al Dizionario degli editori itineranti (34, rogeneo patrimonio di immagini a stampa in una giugno 2015, pp. 5-6) che ha provocato in data 19 rassegna curata da Giovanna Mori e Andrea Perin giugno una replica del curatore dell’opera (sotto- con la collaborazione di Alberto Milano e Claudio scritta però anche dagli altri corresponsabili Salsi. L’idea e il sogno di un paese lontano e im- dell’impresa) inviatami con una email caratteriz- maginario in cui ogni fatica e sofferenza siano zata dall’argomento gentile (altrove cortese) ri- bandite e l’uguaglianza sia basata sulla ricchezza chiesta. È seguito in data 25 giugno un mio mes- prende vita tra i contadini dell’Europa medievale e saggio che voleva spiegare alcune incomprensioni si sviluppa lungo tutta l’età moderna in continuo e fraintendimenti. Il testo inviato è innanzitutto dialogo con la cultura contemporanea. Se la nostra difficilmente definibile come “gentile”, visto il suo conoscenza del tema può essere principalmente tono denigratorio, laddove prima insiste sul carat- legata alla sua fama popolare di luogo in cui “chi tere “divulgativo” dell’Almanacco (che certo ha un più dorme più guadagna” e a ricordi letterari come vasto pubblico essendo una open source disponi- il paese di Bengodi citato da Boccaccio in una delle bile sul web, ma si caratterizza anche come il più novelle del Decameron, il visitatore sarà piace- puntuale strumento di informazione e aggiorna- volmente stupito nello scoprire che vi è anche una mento del nostro settore), poi accusa reiterata- tradizione iconografica che affonda le sue radici mente il recensore di cattiva o distratta lettura. La nel XVI secolo e perdura, quasi invariata fino al prima obiezione che viene mossa è alla messa in XIX secolo. Sono proprio le incisioni raffiguranti discussione dei criteri fondanti il lavoro. Poiché io un paesaggio collinare popolato di vignette che ne non riconosco nessuna autorità aprioristica nella illustrano le delizie e le ricchezze a costituire il nu- ricerca, né alcun capobastone nel mondo accade- cleo di partenza della mostra il cui percorso si al- mico, non capisco perché un recensore dovrebbe larga poi ad analizzare gli archetipi, le caratteristi- accettare come un dogma i presupposti di un lavo- che e gli sviluppi del mito. Oltre centocinquanta ro (anche scientifico e valido) che credo possano opere, per lo più immagini a stampa a larga diffu- invece essere utilmente messi in discussione. sione dalla Raccolta Bertarelli alle quali si affian- L’evoluzione umana si sviluppa così… Rivendico cano un nucleo proveniente dalla collezione priva- cioè il diritto di contestare non solo l’incoerenza ta Alberto Milano e alcuni volumi concessi in pre- rispetto alle regole del gioco (fissate peraltro da stito da storici istituti milanesi; ma anche grafica chi sta giocando), ma proprio le regole del gioco d’arte, con splendidi pezzi sempre della Raccolta stesso… Se poi si vogliono solo recensioni “sicure”, Bertarelli, e manifesti. Si segnala l’analisi della allora è un altro discorso. La seconda obiezione si cultura culinaria del tempo arricchita dalla pre- impunta su alcune questioni di scelte di intesta- senza di libri a stampa del XV e XVI secolo: tratta- zione, altamente opinabili. Non dubito che sia sta- L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015 45

ta esercitata un’accurata riflessione, ma, come mi specifiche voci), a riprova del fatto che fortunata- piace molto il risotto ai funghi e meno quello con mente determinati approdi di ricognizioni e pro- la salsiccia, resto dell’opinione che i signori “da getti seri e impegnativi, come il nostro, possono Legnano” siano dei “Legnano, da”, e che il buon interessare un vasto pubblico. Proprio per il taglio Mattia sia un “Mattia Moravo” o “Mattia da Olo- divulgativo della sede della segnalazione, ritenia- mouc”. Quanto al Moretto mi spiego meglio. Il ri- mo tuttavia opportuno offrire un piccolo contribu- ferimento era al passo (p. 714, II col. in basso) che to integrativo, onde scongiurare sviste informative contrappone l’affermazione di Balsamo (frutto di e puntualizzare scelte metodologiche. Forse sarà un pionieristico ma validissimo lavoro di scavo) bene partire da alcune riserve avanzate dall’ esten- alla opinione di un altro autore che «mette in di- sore della segnalazione sull’impianto del reperto- scussione il luogo di stampa, sostenendone rio e sui criteri adottati per includervi o meno de- l’infondatezza». Non insisto sul fatto che la que- terminati artieri, in virtù del significato da noi at- stione specifica è complicatissima perché la edi- tribuito al concetto di mobilità nello scenario tipo- zione è a oggi perduta e solo un recente studio grafico, editoriale e librario italiano fra il XV e il pubblicato su «La Bibliofilia» (ignoto alla voce, XVII secolo. Scrive il Barbieri: ma da me citato) permette di chiarire parte del “Stante l’utilità dell’opera realizzata con questo Dizio- problema. Il mio tema è che il secondo autore è un nario, che varrà certo la pena consultare e seguire sia per le voci meglio riuscite sia per quelle relative ad ar- generoso studioso locale che si diletta di scrivere tieri minori o minimi di cui per la prima volta qui si è volumi storici in cui confluiscono alcune sue per- cercato di raccogliere sistematicamente notizie (e penso sonali ricerche archivistiche bresciane, moltissimo a tanti minori secenteschi dell’Italia centrale, meridio- materiale di seconda mano della più svariata ma nale o insulare), resta però nel lettore una percentuale mai dichiarata provenienza, alcune ricostruzioni di insoddisfazione. Soprattutto perché la riflessione talvolta opinabili. Questo si voleva dire: solo una concettuale sul fenomeno avrebbe necessitato di un forte dose di inesperienza può far contrapporre un maggiore sviluppo di quello offerto sia nella Premessa dato fornito da Balsamo a un parere del secondo qui inserita, sia nel saggio pubblicato dall’ideatore del autore. Sarebbe come dire che “Enrico Fermi ha progetto negli atti succitati («AB» 030-198). E chi me- glio proprio del coordinatore del progetto avrebbe potu- detto che…, ma Piero Angela ha recentemente so- to, da par suo, distinguere e precisare? Infatti ciò che ri- stenuto che…”. Quanto all’ultima osservazione, sulta ancora debole è il concetto stesso di “itineranza”, quella sullo strudel del Tirolo, temo sia assai signi- per cui non si sa esattamente quali artigiani del libro ficativo che non sia stata apprezzata la battuta, che debbano esserci e quali no: da un lato si trova qui inse- non era certo malevola o rivolta all’opera in que- rito un Paolo Manuzio (che certo si trasferì per un lungo stione. È una osservazione volutamente parados- periodo a Roma, ma che fatichiamo a includere tra gli sale, che credo però profondamente vera, ma non itineranti), ma dall’altro manca un Giovanni Paoli che sto qui certo a far lezione ai miei maggiori. Tale dal bresciano si trasferì a Lione e poi a Siviglia e fu poi il mancanza di ironia e autoironia è però indicativa. primo tipografo del Nuovo Mondo! “(p. 6). Ora, posto che non si può sempre esigere che colui Vi consiglio, invece, di coltivarla: alleggerisce un il quale scrive di una pubblicazione l’abbia letta po’ la vita non prendersi sempre troppo sul serio! con la dovuta attenzione, ecco che potrà essere Soprattutto mi pare fuori luogo gridare al delitto utile riportare proprio quanto nella pubblicazione di lesa maestà quando si è di fronte una recensio- stessa è puntualizzato con estrema chiarezza a pa- ne (con le relative 60 schede) che ha valorizzato il gina XXVI: 90% del prodotto solo perché il 10% di critica ri- Premesso che sono stati presi in considerazione editori, guarda le impostazioni generali… Tutto ciò a nulla tipografi e librai attivi in territorio “italiano” è valso, per cui in data 21 luglio mi è stato richie- dall’introduzione della stampa in Italia fino alla fine del sto nuovamente di pubblicare integralmente il Seicento, sono stati reputati “itineranti” gli artieri attivi messaggio originale: così faccio lasciando al bene- in almeno due luoghi. Nei casi di mobilità dall’estero in volo lettore giudicare, se ne avrà voglia, della que- uno solo dei centri italiani i soggetti non sono stati stione. computati, nei casi inversi invece sì. Ci sembra quindi del tutto palese e ovvio che Pao- «Siamo lieti che il Dizionario degli editori, tipo- lo Manuzio, attivo senza alcuna ombra di dubbio a grafi, librai itineranti in Italia tra Quattrocento e Roma e a Venezia, andava inserito e che Giovanni Seicento, da noi curato, sia stato oggetto di atten- Paoli, la cui mobilità si concretizzò solo all’estero e zione anche in uno strumento divulgativo di facile non in Italia, non andava computato. D’altro can- ricezione («L’almanacco bibliografico», n° 34, to, se non si va errati, l’intitolazione del Dizionario giugno 2015, pp. 5-6 e ulteriori segnalazioni su non può dare la stura ad equivoci: Dizionario de- 46 L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015

gli editori, tipografi, librai itineranti in ITALIA poi talvolta intestazioni infelici […] come quella tra Quattrocento e Seicento. Un titolo all’interno dedicata a Mattia Moravo, che moravo era proprio del quale la delimitazione geografica della ricerca, per il luogo di nascita (Olomouc)”): nel condivide- l’Italia appunto, è agevolmente enucleabile anche re e confermare pienamente la scelta dell’autore dai meno attenti. Ma, ad un’altra piccola disatten- della voce, ci chiediamo quale sarebbe dovuta es- zione del segnalatore varrà la pena accennare. Al- sere la forma esatta dell’intestazione secondo il lorché scrive: segnalatore e soprattutto perché. Tralasciando ora “fidandosi più delle rilevanze bibliografiche che altre piccole sottolineature che pure si potrebbero dell’apporto documentario (rilevato solo laddove già di- fare (per esempio, crediamo che siano da addebi- sponibile in studi ad hoc) o quantomeno mostrando una tare a refusi o alla non puntuale correzione delle certa ingenuità nella elaborazione dei dati, si attribuisce bozze espressioni quali: “è un’immagine sbagliata un valore di spostamento materiale a fenomeni che an- quella che ci fa immaginare”, oppure “concen- dranno letti innanzitutto in senso imprenditoriale di in- vestimenti “a distanza”: basti pensare ai da Legnano con trandomi solo sulla segnalazione quantomeno del- le loro edizioni giuridiche pavesi o al Ciotti con le sue la tipologia di alcuni errori”, o ancora “in opere edizioni d’Oltralpe” (p. 6) frutto del lavoro di un’ottantina di autori (se non egli dimostra di non avere letto con la debita at- ho contato male), anche la più vigile delle opere”), tenzione l’Avvertenza, in particolare in relazione a appare davvero incomprensibile il rilievo legato quanto testé riportato, dove si sottolinea: alla voce Stefano Moretto: Va per altro debitamente precisato che, per porre in “[…] nella voce dedicata a Stefano Moretto, dove si con- evidenza legami, rapporti, intraprendenza imprendito- fondono completamente i criteri del lavoro scientifico in riale, ecc., la mobilità non è stata intesa unicamente in ambito umanistico, affiancando come “opinioni diverse” senso fisico, ma anche in relazione ad iniziative che i i risultati di una solida ricerca storica (sia pur datata) a soggetti possono avere intrapreso con identiche o diver- informazioni fornite invece da compilazioni generosa- se mansioni in centri differenti. Non rari, in proposito, i mente divulgative”. casi di coloro che hanno esercitato il ruolo di editori- Sfugge in primo luogo l’attribuzione del virgoletta- finanziatori in collaborazione con tipografi di luoghi di- to “opinioni diverse”: non essendo presente nella versi (p. XXVI) scheda, deve essere del segnalatore. Nel merito, Andrà appena aggiunto che nella scheda su Gio- oltre al Balsamo, più volte giustamente citato, si vanni da Legnano (a proposito, sorprende non po- ricorda nel corpo della scheda solo il Di Tucci e co che qualcuno possa pensare che un gruppo di nella bibliografia il Toda Y Güell, il Cadoni e il No- bibliografi esperti non si sia debitamente posto il va, presente anche nei rinvii bibliografici di problema su quale forma adoperare e che quindi Edit16. In sostanza, quindi, non solo non vi è al- la scelta per “Da Legnano” non sia “motivata” da cuna equidistanza interpretativa e valutativa su ponderate motivazioni che si potranno, volendo, possibili opinioni e teorie diverse fra Balsamo e al- affrontare meticolosamente in altra sede. Qui, var- tri, in secondo luogo l’autorevolezza del Balsamo rà solo la pena fare presente che nell’Avvertenza non è minimamente posta in discussione, in terzo si dichiara: “Posto che l’intestazione per gli artieri luogo non è responsabilità del curatore della sche- del Cinquecento è stata determinata sulla base di da se si è costretti a ricordare studi (ci si riferisce Edit16, per quelli del Quattrocento ci si è orientati logicamente a quelli del Balsamo) sia pure “datati” sui medesimi criteri, privilegiando la forma del ma a nostro avviso validi comunque, visto che non nome nella lingua moderna del paese d’origine. ve ne sono di più recenti, in quarto luogo gli altri Per il Seicento ci si è uniformati a SBN e, nei casi interventi ricordati nel corpo della scheda e nella di latitanza in questa fonte, al DBI (p. XXIX)”. E bibliografia, sono menzionati anche in altre fonti crediamo basti, a meno che non si vogliano porre (anche in Balsamo, sia pure con legittime riserve). in discussione anche i criteri di strumenti biblio- Ed eccoci all’ultima annotazione (non vogliamo grafici ormai “canonici”. Si informa, comunque, annoiare più del lecito!), che concerne la sottoli- che nell’Indice dei nomi, ovviamente è regolar- neatura ironica davvero esilarante del segnalatore. mente presente il rinvio da Rappi e che nella Egli scrive: scheda il cognome è scontatamente ricordato), “anche il mondo dei tipografi […] ha nel suo DNA lo l’itineranza è enucleata e interpretata nella voce spostamento, se non altro perché se non fosse stato per proprio in virtù dell’impegno imprenditoriale a il famoso sacco di Magonza e la successiva dispersione Pavia del milanese, promotore dell’incarico a tipo- per l’Europa dei prototipografi, forse l’arte della stampa grafi locali di stampe di opere giuridiche. Sempre sarebbe rimasta semplicemente una tipica specialità lo- in relazione alle intestazioni, il segnalatore espri- cale: i merletti di Bruges, lo strudel del Tirolo, la stampa di Magonza”. me sue perplessità circa il Moravo (“Si noteranno L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015 47

Bella battuta. Peccato, però, che sia satura di con- giovedì 22 ottobre cezione ermeneutica davvero discutibile, posto che Lonato (BS), Fondazione Ugo Da Como alcuni grandi fenomeni socio-politico-culturali 14.00 visita alla casa-museo e alla biblioteca della certo avrebbero comunque trovato il modo di se- Fondazione Ugo Da Como gnare il cammino della civiltà. In definitiva ancora 15.00 Rocca di Lonato, saluto del Prof. Edoardo grazie a Barbieri, che ha saputo evidenziare alcuni Barbieri (Direttore del CRELEB) dei vari meriti del Dizionario e dello spirito della 15.15 Mahmoud Salem Elsheikh (già Direttore di ricerca. Forse, una lettura più attenta gli avrebbe Ricerca CNR), Nuove prospettive sulle fonti isla- consentito di non cadere in e su alcune ingenuità. miche della Commedia 16.45 Marco Villoresi (Università degli Studi di Fi- Rosa Marisa Borraccini, Giuseppe Lipari, Carmela renze), Le edizioni dei Cantari agiografici in versi Reale, Marco Santoro, Giancarlo Volpato» tra Quatto e Cinquecento 18.30 rinfresco 19.45 cena conviviale a Lonato (su prenotazione) Taccuino a cura di R.V. venerdì 23 ottobre Brescia, Università Cattolica, via Trieste 17, Sala Iniziative promosse dal CRELEB della Gloria 9.00 saluto del Prof. Mario Taccolini (Direttore Séminaire “De l’argile au nuage”. Catalo- del Dip. di Scienze Storiche e Filologiche) guer hier et aujourd’hui 9.15 Saverio Campanini (Università degli Studi di Bibliothèque de Genève, Espace Ami-Lullin, Pro- Bologna), Appunti su Gershom Soncino e Aldo menade des Bastions, 1211 Genève 4, Manuzio Samedi 26 Septembre, 9h–17h 10.45 pausa

11.00 Natale Vacalebre (Università degli Studi di 9h Accueil Perugia), Le fonti archivistiche per la storia di 9h30 Yann Sordet (Bibliothèque Mazarine), Pour una biblioteca cinquecentesca une histoire des catalogues. 12.30 conclusione dei lavori 10h15 Mélanie Roche (Bibliothèque nationale de

France), Fiches et fichiers à l’ère industrielle. Per informazioni [email protected] tel. 11h Alexandre Vanautgaerden (Bibliothèque de 0272342606 – 0302406260 Genève), Les catalogues de l’œuvre d’Érasme et la constitution de ses ‘Opera omnia’. La “macchina” per leggere. 11h45 Frédéric Barbier (École pratique des hautes Il libro come arte di conservare i testi in études, Paris), Catalogues et transferts culturels. Oriente e Occidente, dal Medioevo a oggi Présentation de l ’ouvrage «Histoire des biblio- Biblioteca della Custodia di Terra Santa, thèques de Strasbourg». S. Salvatore, Gerusalemme (New Gate), 12h30 Pause déjeuner 4-6 novembre 2015, h. 9-18 14h Luca Rivali (Università Cattolica, Milan), Let- tre à un bibliographe. Mercoledì 4 novembre 14h45 Edoardo Barbieri (Università Cattolica, Mi- 9.00 Inaugurazione della mostra alla presenza del lan), Bibliographie et catalogue (en italien). Custode di Terra Santa Padre Pierbattista Pizza- 15h30 Jean-François Gilmont (Académie royale balla OFM. de Belgique), GLN 15-16: 50 années de recherche dans les catalogues de bibliothèque. Présentation Giovedì 5 novembre de l’ouvrage «GLN 15-16. Les éditions imprimées 17.00 Gino Roncaglia (Università degli Studi della à Genève, Lausanne et Neuchâtel aux XVe et XVIe Tuscia – Viterbo), Past, present, and future of the siècles» book

VII workshop di aggiornamento e Italian digital Studies: Strumenti Digitali formazione in discipline del libro e del per la Cultura italiana nel mondo documento 2015 Convegno internazionale e Scuola di alta Lonato, Fondazione Ugo Da Como – Università formazione per dottrandi e tesisti di Ita- Cattolica, Sede di Brescia, 22-23 ottobre 2015 lian Studies

48 L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015

Facoltà di Scienze della Formazione Saluto di Federico Gallo dell’Università Cattolica di Ružomberok, Presiede Edoardo Barbieri 10-12 novembre 2015 Piero Scapecchi, Vent’anni dopo: gli studi su Aldo dopo le mostre del centenario 1494-1994 Martedì 10 novembre Scott Clemons, Pressing Business. The Economics 13.00 Registrazione partecipanti of the Aldine Press 14.00 Apertura e saluti delle autorità pausa 14.30 Edoardo Barbieri (Università Cattolica di David Speranzi, Il corsivo greco di Aldo e i suoi Milano), La ricerca in ambito umanistico e le sue modelli fonti tra continuità e innovazione Nicolas Barker, The Ahmanson-Murphy Cata- Discussione e pausa caffè logue Revisited 17.00 I tavola rotonda con 3 relazioni di dottoran- Comunicazione: Isabella Fiorentini – Natale Vaca- di lebre, La raccolta delle aldine trivulziane: una 19.00 Cena collezione bibliografica e una mostra virtuale

Mercoledì 11 novembre Discussione 9.00 Marco Giola (Università Cattolica di Bre- scia), Banche dati e strumenti digitali per lo stu- 15.00 dio della Letteratura italiana Presiede Nigel G. Wilson Discussione e pausa caffè Patrizia Bertini – Ugo Vignuzzi, Prime schede per 11.30 II tavola rotonda con 3 relazioni di dotto- il volgare di Aldo randi Alessandro Ledda – Luca Rivali, Johannes alter 12.30 Pranzo Aldus? Giovanni Tacuino e l’editoria umanistica 14.30 Roman Sosnowski (Università di Cracovia), nella Venezia di Manuzio Banche dati e strumenti digitali per lo studio del- Pausa la Storia della lingua italiana Mirjam Foot, The Binder Who Worked for the Discussione e pausa caffè Bookshop “al Segno dell’Ancora e Delfino” 17.00 III tavola rotonda con 3 relazioni di dotto- Dorit Raines, Becoming collectible. The Selling randi and Collecting of Aldines in Venice 20.00 Concerto di musica classica Comunicazione: Marina Bonomelli, La collezione aldina della Biblioteca Ambrosiana: un catalogo, Giovedì 12 novembre 2015 una mostra e un video online 9.00 Mauro Pavesi (Università Cattolica di Mila- Discussione no), Banche dati e strumenti digitali per lo studio della Storia dell’arte italiana November 20th Discussione e pausa caffè 9.15 12.00 Discussione conclusiva plenaria Presiede Piero Scapecchi Pranzo Robin Raybould, Grolier, Aldus and Erasmus 15.00 Trasferimento a Dolný Kubín e visita alla Andrea De Pasquale, La bibliofilia aldina nelle Biblioteca Caploviciana raccolte dell’Italia nord-occidentale 19.00 Cena pausa Susy Marcon, I ritratti aldini della Ambrosiana Per informazioni [email protected] tel. Angela Nuovo, La fine della dinastia Manuzio. 0272342606 – 0302406260 Aldo jr. e la sua biblioteca Comunicazione: Marzia Sorrentino, Aldo Manuzio Five Centuries After. Aldus Manutius: Cul- a Monreale nelle biblioteche “Ludovico II de Tor- ture, Typography and Philology. res” e “Santa Maria la Nuova” An International Colloquium Conclusioni di Edoardo Barbieri Milan, Ambrosiana Library Thursday and Friday 19th-20th November 2015 Engaging the Reader 2015 in partnership with the Grolier Club, New York Università Cattolica, largo Gemelli 1, Milano, aula Pio XI, martedì 24 novembre 2015 November 19th h 9.15 L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015 49

La nuova edizione di “Engaging the Reader” avrà che contengono la narrazione del Libro dei Re di come tema “La qualità del libro e del prodotto Firdawsî, ed altri preziosi codici e testi rari. editoriale”. Per informazioni: www.bnnonline.it Con una lectio magistralis del Prof. Guido Davico Bonino. Il cibo in scena. Banchetti e cuccagne a Napoli in età moderna Per informazioni e per il programma provvisorio Napoli, Biblioteca Nazionale, dell’evento: [email protected] - tel. 0272342606 – 28 settembre – 31 ottobre 2015 0302406260 Tra gli elementi costitutivi della festa, il cibo ha Presentazione del libro «La fortuna di sempre ricoperto un ruolo fondamentale. Se per la Mark Twain in Italia» nobiltà venivano predisposti sontuosi banchetti e Libreria Vita e Pensiero, Largo Gemelli 1, Milano, rinfreschi nelle sale di Palazzo Reale e nelle dimo- 30 novembre 2015, h. 16.30 re aristocratiche della città, per il popolo si allesti- vano, progettate dagli architetti, cuccagne sempre In occasione del 180° compleanno di Mark Twain, più elaborate, costruzioni effimere che alternava- verrà presentato presso la Libreria Vita e Pensiero no cibi veri con cibi finti per saziare con il volume «La fortuna di Mark Twain in Italia» di l’immaginazione la fame della gente, provocando Elisa Conselvan, dedicato alla fortuna editoriale spesso incidenti tra la folla che le assaltava per dell’autore statunitense. Interverranno Francesco saccheggiarle. Attraverso le raccolte della Bibliote- Rognoni e Mauro Chiabrando, moderererà Edoar- ca Nazionale sarà possibile seguire un percorso do Barbieri. bibliografico e iconografico che alterna la raffigu- razione dei banchetti a quella delle cuccagne con rare testimonianze manoscritte e a stampa che Incontri, mostre, seminari abbracciano il periodo che va dal viceregno spa-

gnolo al regno dei Borboni (secoli XVI-XVIII). Sui sentieri dei libri. Mostra

Biblioteca del Seminario vescovile di Lodi, Via XX Per informazioni: www.bnnonline.it Settembre, 42, Lodi,

25 settembre ― 18 ottobre 2015 Aldo al lettore… Invito in Biblioteca Na-

zionale Marciana alla scoperta del mondo Un percorso che si snoda su 67 esemplari (libri, di Manuzio inventari, cataloghi…) provenienti dal Seminario Ciclo di incontri, eventi, laboratori, a cura di Pa- vescovile di Lodi, prestando attenzione a tutti trizia Plebani quegli indizi presenti su di essi che aiutano a sco- Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana prire e a raccontare la loro storia.

. 30 settembre 2015, ore 17 La conoscenza del mondo islamico a Napo- Georgios D. Matthiòpoulos e Dèspina Vlassi, Testi li (XVI-XIX secolo) e caratteri tipografici greci nel Cinquecento a Ve- Napoli, Biblioteca Nazionale, fino al 26 settembre 2015 nezia . 15 ottobre 2015, ore 17 La Biblioteca Nazionale di Napoli e l’Università Shanti Graheli, Aldo Manuzio, i suoi lettori e il Orientale ospitano una mostra e un convegno de- mercato internazionale del libro dicati ai rapporti tra Napoli e la cultura islamica. . 4 novembre 2015, ore 17 All’Orientale si è svolto, dal 15 al 18 settembre, il Giuliano Tamani, Aldo Manuzio e la stampa con XV Congresso Internazionale di Arte Turca (IC- caratteri ebraici TA), mentre la Biblioteca Nazionale espone una . 20 novembre 2015, ore 17 vasta selezione di manoscritti turchi e islamici di Giulio Busi, La Laguna poliglotta di Aldo. Ebraico, grande interesse: tra i documenti esposti, le prime arabo e altri saperi esotici nell'officina manuziana grammatiche turche autografe realizzate in Italia, . 25 novembre 2015, ore 17 mai date alle stampe, una monumentale traduzio- Tavola rotonda: Il mondo del libro ieri e oggi a ne latina del Corano (1698), un atlante ottomano, confronto: editori, curatori, autori e lettori. Parte- unicum nella produzione cartografica islamica, cipano: Mario Andreose, Cesare de Michelis, Ti- due splendidi codici miniati di metà cinquecento ziano Scarpa, Guido Guerzoni. 50 L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015

Coordina: Alessandro Marzo Magno Sabato 3 ottobre Per informazioni: www.marciana.venezia.sbn.it 9.30 Luchina Branciani (Paleografa e Ricercatrice degli Archivi sublacensi), Le cronache dei mona- La Bibbia Amiantina. Storia di un cimelio steri di Subiaco Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, 10.00 Kai-Michael Spränger (Università di Ma- fino al 3 ottobre 2015 gonza), Tra Magonza, Subiaco e Roma. Circola- zione di uomini e idee La mostra racconta la straordinaria storia di que- 10.30 Valentino Romani (già Ordinario Università sto manoscritto, realizzato nei monasteri di di Roma La Sapienza), Intorno alle prime stampe Wearmouth-Jarrow in Nothumbria (Inghilterra sublacensi di Sweynheym e Pannartz nord-orientale) per volere dell’abate Ceolfrith († Pausa caffè 716), e destinata come dono alla basilica di San 11.30 Piero Scapecchi (Università di Firenze), I Pietro in Roma. In realtà il codice rimase a Roma viaggi dei tipografi e dei libri solo per un secolo fino a quando trovò stabile di- 12.00 Martin Davies (ex responsabile del settore mora presso l’abbazia longobarda di S. Salvatore Incunabula della British Library di Londra), Car- al monte Amiata in Toscana. Solo in seguito delle tolai e miniatori soppressioni conventuali, ordinate dal granduca 12.15 Renzo Baldasso (Arizona State University), Pietro Leopoldo (1765-1790), il codice Amiatino fu Novità sull’esemplare dell’editio princeps del De trasportato a Firenze dove trovò, nel 1785, una civitate Dei alla Huntington Library nuova e definitiva sede nella Biblioteca Medicea Conclusioni Laurenziana. La Bibbia il cui testo è quello della recensione Vulgata è arricchito da dieci miniature Visualizzazioni dantesche nei manoscritti a piena pagina. Nella mostra è esposto il facsimile, laurenziani della Commedia (secc. XIV- mentre la riproduzione digitale può essere sfoglia- XVI) ta dai visitatori. Fanno da contorno sette prime Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, edizioni a stampa della Bibbia, alcune di particola- 5 ottobre 2014 – 9 gennaio 2016 re pregio e rarità. La mostra si concentra sulla più nota delle opere Per informazioni: www.bmlonline.it dantesche e rende accessibile al grande pubbli- couno alcuni manoscritti cinquecenteschi, interes- Subiaco 1465: nascita di un progetto edi- santi dal punto di vista visivo, come il Mediceo Pa- toriale? latino 75, costituito da una notevole raccolta di 50 Convegno di studi sull’editoria sublacense disegni che illustrano numerosi episodi delle tre Abbazia di Santa Scolastica, Subiaco, Roma, cantiche, per la maggior parte (26) opera 2-3 ottobre 2015 dell’artista originario di Bruges, Jan van der Straet, detto anche Giovanni Stradano, ben noto Venerdì 2 ottobre pittore e autore di cartoni per arazzi e di disegni 15.00 Saluto di S.E. Dom Mauro Meacci (Abate di per incisioni nella Firenze medicea granducale. Subiaco) Accanto ai 35 disegni selezionati viene presentata 15.30 Edoardo Barbieri (Università Cattolica di un’antologia di altri 14 volumi, 12 manoscritti e 2 Milano), L’attività tipografica in alcuni monaste- edizioni a stampa, che ne tracciano un necessa- ri del XV secolo: da Subiaco a Ripoli riamente circoscritto, ma estremamente significa- 16.00 Augusto Ciuffetti (Università Politecnica tivo percorso dei tempi precedenti (secc. XIV- delle Marche), Produzione e commercio della car- XVI), dove ognuno ha una sua specifica colloca- ta nello Stato pontificio tra XV e XVI secolo zione e una storia personale. Arricchisce la mostra Pausa caffè un touchscreen dove è possibile indagare la vita, le 17.00 Anna Cavallaro (Università di Roma La Sa- opere, i luoghi danteschi e una scelta di immagini pienza), Antoniazzo Romano, Petrus, Desiderio: da manoscritti laurenziani illustrati. La Pianta la pittura a Subiaco della Catena (sec. XV), la più antica rappresenta- 17.30 Concetta Bianca (Università di Firenze), Il zione di Firenze con tutti i suoi edifici e la fitta rete cardinale Juan Torquemada di strade e piazze, è presentata in un video in 3D 18.00 Anna Modigliani (Università della Tuscia – realizzato e fornito dal Comune di Firenze. Viterbo), Gli Statuti del 1456 L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015 51

Per informazioni: www.bmlonline.it Martedì 13 ottobre, Sala dei Baroni, Maschio An- Open library gioino Roma, Biblioteca Angelica. Salone Vanvitelliano, h 10.30 Saluti delle Autorità . Marco Santoro, In- 6 ottobre 2015, ore 18 troduzione al Convegno . Giovanni Muto, Il Vi- ceregno al tempo di Della Porta . Maurizio Tor- Presentazione del libro: La Biblioteca Dorata di rini, La fortuna storiografica del Della Porta Fiammetta Terlizzi (Edizioni Sabinae, 2015) h 16.00 Trasferimento dei convegnisti da Napoli a Vico Equense Per informazioni: h 18.30 Inaugurazione della mostra bibliografica www.bibliotecaangelica.beniculturali.it h 20.30 Cena sociale

Cibi buoni per tempi buoni e cattivi: ricet- Mercoledì 14 ottobre, sala Polifunzionale tari e libri di cucina tra Otto e Novecento dell’Istituto SS. Trinità, Vico Equense della Biblioteca Universitaria di Bologna h 9.30 Saluti delle Autorità . Bruno Basile, “Ri- Bologna, Atrio Aula Magna dell’Università, flessi dell’anima”. La fisiognomica prima e dopo fino all’11 ottobre 2015 Della Porta . Miguel Ángel González Manjarrés, Las anotaciones filológicas de Della Porta a la Fi- Mostra di testi di culinaria, ricettari, trattati di siognomía de Pseudo Aristóteles . Alfonso Pao- alimentazione e opere letterarie dedicate al cibo lella, Le illustrazioni nelle Fisiognomiche di Della tra Otto e Novecento: da Pellegrino Artusi, che, Porta e le interferenze con le arti visive . Marco con la sua opera La scienza in cucina e l'arte di Santoro, Filippo Finella e la fisionomia “naturale” mangiar bene, apparsa a Firenze nel 1891 e ri- . Eva Vigh, Moralitá e segni fisiognomici ne Del- stampata innumerevoli volte, è considerato il pa- la fisonomia dell’huomo di Giovanbattista Della dre della cultura gastronomica nazionale, a Olindo Porta Guerrini, scrittore e poeta prolifico e singolare, bi- h 16.00 Anna Cerbo, Della Porta e il Delli fonda- bliofilo e bibliotecario, direttore della Biblioteca Universitaria di Bologna dal 1885 al 1915, nonché menti dello stato di Scipione Di Castro . Raffaella autore di un celebre trattato dedicato all'arte di De Vivo, Annotazioni sul De Munitione . Antoni utilizzare gli avanzi della mensa, ricettario di cuci- Malet, Della Porta, Kepler, and the changing no- na povera, ma ricca di gusto e di fantasia, che lo tion of optical image c. 1600 . Annibale Mottana, stesso Artusi apprezzò; al contemporaneo Augusto Della Porta e i minerali: da “scherzi di natura” a Majani, eclettico artista e letterato, autore, con lo “meraviglie naturali prevedibili” . Salvatore Fer- pseudonimo di Nasica, di un’opera dedicata alla raro, Tipografi itineranti a Vico Equense (1584- gastronomia; ai volumetti della fortunata collana 1599) nell’età di Della Porta e Paolo Regio dei Manuali Hoepli, nata nel 1875, dedicati alla h 20.30 Intrattenimento teatrale con lettura di alimentazione, alla cucina, alla coltivazione e alle brani rinascimentali e dellaportiani nuove tecnologie alimentari, sintesi esemplare del sapere tecnico e scientifico di una società italiana Giovedì 15 ottobre postunitaria in rapida trasformazione; alla curiosa h 8.30 Visita a Pompei opera del tedesco Hans Barth, autore di una cele- bre guida delle osterie italiane, fortunato e mo- Giovedì 15 ottobre, Villa Della Porta, Vico Equense derno baedeker per enoturisti; ad alcune raccolte h 15.30 . Donald Beecher, Giambattista Della di ricette per i tempi duri e cattivi delle guerre, ve- Porta’s La sorella goes to England and France . ri e propri manuali di sopravvivenza; ad altri do- Françoise Decroisette, La retorica dei prologhi cumenti ancora che raccontano il primato del cibo dellaportiani : il richiamo allo spettatore . Paola nella tradizione culturale del nostro territorio. Trivero, Ulisse: tradizione letteraria e canone tragico Per informazioni: www.bub.unibo.it h 18.00 Visita guidata al centro storico di Vico Equense La “mirabile” natura. Magia e scienza in Giovan Battista Della Porta (1615-2015). Venerdì 16 ottobre, Castello Giusso, Vico Equense Convegno internazionale h 9.00 . Guido Baldassarri, “Auctoritates” ed Napoli-Vico Equense, 13-17 ottobre 2015 “esperienza” nella Magia naturale del Della Porta 52 L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015

. Francesco Furlan, Reviviscenze umanistiche e creatività e cura per i dettagli, amore del passato e sapere iniziatico nel Della Porta . Armando senso della dignità umana. Le due anime di una Maggi, Magia, memoria e meraviglia . Paolo antica civiltà si ritrovano miracolosamente in un Piccari, L’arte della memoria in Giovan Battista oggetto e in una città: il libro di pregio e Gubbio, Della Porta . Oreste Trabucco, Nel cantiere della con la sua grande tradizione manifatturiera, non Magia solo in campo tipografico ed editoriale. Al Forum della ‘Città dei Ceri’, il 16 e il 17 ottobre, si discute h 15.30 . Michaela Valente, Della Porta e il dei temi della microeditoria di eccellenza, di anti- Sant’Uffizio . Donato Verardi, Giovan Battista chi e nuovi mestieri, di artigianato di qualità, di Della Porta. La scienza, l’occulto e i segreti della futuri artigiani, come indicato dal sociologo di natura . Gianni Palumbo, La ‘Villa’ dellaportia- moda Richard Sennet e dalla pedagogista Maria na tra esperienza e tradizione letteraria . Marco Montessori, che di collegamento tra mente e ma- Guardo, Giovambattista Della Porta: le celebra- no, se ne intendeva davvero. Con la convinzione zioni dei Lincei che si tratti non tanto di una attività nobile ma de- h 18.00 Tavola rotonda: Magia ieri e oggi. Parte- sueta e amatoriale, quanto di un terreno su cui ri- cipano: Giordano Berti, Gabriele Frasca, Gabriele lanciare una immagine forte e competitiva del no- La Porta, Pier Luigi Vercesi, modera Marco Santo- stro paese, capace di rileggere competenze e saperi ro arcaici, di nuovo al centro della cultura postindu- h 21.00 Cena sociale striale. Sia il vasaio che il programmatore di soft- ware, sia il miniaturista che il direttore Sabato 17 ottobre, sala Polifunzionale dell’Istituto d’orchestra, sono varianti diverse della figura SS. Trinità, Vico Equense dell’artigiano, motivati unicamente dall’amore per ore 9.00 . Luigia Laserra, L’innesto quale sintesi il lavoro ben fatto e condiviso con un gruppo di la- ideale fra Natura e Arte nelle pagine della Villa . voro, ciascuno con le proprie competenze. Dal Fo- Anna Giannetti, Le Villae di Giovan Battista Della rum, organizzato in collaborazione con il Comune Porta: l’agricoltura come modello e pratica vir- di Gubbio, ideato sulla base della pubblicazione tuosa nel solco della tradizione della villa napole- Guida per bibliofili affamati (Pendragon, 2014) di tana . Luana Rizzo, Il recupero delle fonti classi- Maria Gioia Tavoni e Barbara Sghiavetta, affiore- che della Retorica di Aristotele e Cicerone nel ranno numerose esperienze di editoria di ‘nicchia’ pensiero di Giovanbattista Della Porta . Eugenio a rischio di estinzione. Fra queste attraenti maison Refini, “Io vorrei trasformarmi in libri”: note sul (24 nella guida ma molti di più in tutta Italia), carteggio dellaportiano . Vincenzo Trombetta, chiamate a raccolta a Gubbio per fare ‘rete’, ci so- La figura e l’opera del Della Porta nell’editoria no Tallone editore, Henry Beyle, Pulcinoelefante, dell’Ottocento Edizioni dell’Angelo, Edizioni dell’Ombra, Luna e Gufo, Arte Libro unaluna, Edizioni l’Obliquo, Il Forum dei bibliofili affamati ragazzo innocuo. In particolare, l’avventura del Dedicato ad Aldo Manuzio nel V centenario marchio ‘unaluna’, fondato a Milano nel 1995 da della scomparsa Alessandro Sartori (di recente scomparso), ha tro- Gubbio, Biblioteca Sperelliana, 16-17 ottobre 2015 vato ‘casa’ proprio a Gubbio e attualmente Anna Buoninsegni Sartori dirige l’associazione ‘Arte del Una pattuglia agguerrita di tipografi di tradizione Libro unaluna’ con sede presso il Liceo Artistico si raduna nella città medievale per alzare la voce ‘G. Mazzatinti’, in continuità con i lavori editoriali nell’Italia della cultura. Libri belli dentro e fuori, e di laboratorio d’arte, calligrafia, miniatura. impressi a ‘caratteri’ su carta di cotone e rilegati a mano: a chi interessano nel tempo dell’ebook? E Per informazioni: www.artelibrounaluna.it soprattutto: ci sono seguaci che praticano la stam- pa di tradizione e appassionati che la amano e Bookcity Milano comprano questi volumi, a prova di seduzione 22-25 ottobre 2015 estetica? Pare proprio di sì e, anzi, sono in cresci- ta, soprattutto tra i giovani. A rispondere a questa Per il programma completo dell’evento, che verrà domanda il Primo Forum dei bibliofili affamati, presentato il 30 settembre p.v., si veda il sito non a caso dedicato ad Aldo Manuzio nel V cente- http://www.bookcitymilano.it/ nario della scomparsa. L’Italia è patria dell’umanesimo e dell’artigianato: fiducia nella L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015 53

“E questo vi conterà il libro…” Postscriptum Alla scoperta di terre e sapori Roma, Biblioteca Casanatense, ultimo libro usato che ho comprato fino al 30 ottobre 2015 online da un grosso rivenditore ame-

ricano è stato KARL SCHORBACH, The La mostra, il cui titolo è una citazione dal proemio L’ Gutenberg documents, with transla- de Il Milione di Marco Polo, attraverso i preziosi tions of the texts into English by Douglas C. fondi iconografici e bibliografici manoscritti e a McMurtrie, New York, Oxford University Press, stampa della Casanatense, consente ai visitatori di 1941, un libro che non conoscevo e che m’è balzato ripercorrere le tappe storico-geografiche della agli occhi rileggendo la bibliografia usata da Me- scoperta, da parte della cultura europea, della di- lissa Conway nel suo lavoro su San Jacopo a Ripo- versità delle tradizioni alimentari e culinarie. li. Si tratta, ovviamente, di una un po’ datata rac-

colta dei documenti concernenti la vita e l’attività Per informazioni: www.casanatense.it di Gutenberg tradotti in inglese. Il mio tema è che

l’esemplare che ho comprato per meno di 5$ non è Biblioteca Reale. Libri e curiosità appartenuto a qualche emerito studioso passato a Torino, Biblioteca Reale, fino al 31 ottobre 2015 miglior vita, ma è stato smesso da un College sta-

tunitense che non nomino. Ora la cosa che mi im- Per informazioni: tel. 011543855 pressiona non è che in una biblioteca ogni tanto si

faccia un po’ di scarto tra la narrativa, ma che in Cibi dall’altro mondo. Alimenti e spezie una biblioteca universitaria (se non proprio di ri- dalle Americhe e dall’Asia cerca) tra lo scarto finisca una essenziale raccolta Mantova, Biblioteca Teresiana, di fonti che non mi risulta sia stata sostituita da fino al 31 ottobre 2015 altre più aggiornate. Detto in altri termini, d’ora in

poi al College tal dei tali nessuno potrà più leggere La mostra offre la possibilità di intraprendere i documenti riguardanti Gutenberg (il volume non un’escursione attraverso una selezione di testi del è digitalizzato online, ho controllato prima di XVI-XVIII secolo, rare testimonianze reali di co- comprarlo). Questo non è certo l’ultimo segno ne- me le nuove specie alimentari si siano progressi- fasto della vita delle biblioteche. Da noi non mi ri- vamente diffuse in Europa e di come si sia evoluta sulta si sia ancora arrivati a vendere i libri (ci pro- all'epoca l'arte cartografica in relazione alle sco- varono ai Girolamini di Napoli qualche anno fa, perte di nuovi mondi. Le tre sezioni della mostra no?); semplicemente non li si compera più! Se ricreano il percorso della scoperta del Nuovo qualcuno dei miei lettori fosse interessato alla re- Mondo e del traffico botanico che ne conseguì, il cente, importantissima raccolta di studi di LOTTE cosiddetto columbian exchange. Attraverso atlanti HELLINGA, Texts in transit. Manuscript to proof geografici sono illustrate le nuove rotte percorse and print in the fifteenth century, Leiden, Brill, dai mercanti e il progressivo perfezionamento del- 2014 sappia che in Italia, oltre qualche privato (tra le rappresentazioni geografiche dei territori sco- cui il sottoscritto per recensione), l’unica bibliote- perti; cronache di viaggio coeve riportano al letto- ca a possederne una copia è, secondo SBN, la “Bi- re contemporaneo la rivelazione dell’incontro con blioteca della Scuola di scienze sociali. Sezione il diverso: civiltà e habitat sconosciuti. Un insieme DDG - Storia del diritto. Università degli studi di di supporti multimediali interattivi tramite il Genova” (che cito a titolo di onore). Se poi si volge touch screen consentono di accedere alle riprodu- lo sguardo alla situazione dell’inserimento dei gio- zioni integrali di interi volumi antichi e alle visua- vani nelle biblioteche, allora viene da piangere (e lizzazioni tridimensionali in alta definizione dei mi chiedo dove vadano a finire i frutti maturi di cibi. certi corsi e master di settore… al McDonald di

Scandicci?). Non parlo solo dei giovani alle prime Per informazioni: www.bibliotecateresiana.it armi, ma anche di bibliotecari ormai fatti, magari

anche con fior di pubblicazioni, che non sanno do- ve sbattere la testa o che, se hanno il “posto fisso”, si vedo declassati e demansionati. Che sta acca- dendo? Perché a fianco di ciò si vedono ancora in giro certi bibliotecari zuzzerelloni e nullafacenti? Non sarebbe il caso di mandare a casa a pedate gli 54 L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015 uni e di aprire le porte ai giovani che andiamo edizioni CUSL – Milano formando? Non la voglio fare facile. Voglio però dire che sarebbe il momento di smetterla di far per informazioni: [email protected] chiacchiere, di correr dietro all’ultima stupidaggi- ne d’Oltreoceano (conosco un po’ di States e non mi pare che le nostre biblioteche abbiano proprio nulla da imparare!) e di guardare in faccia la real- tà. Alcuni nostri colleghi sono assurti a ruoli di grande importanza nel settore delle biblioteche italiane (qualcuno ha tenuto a farcelo sapere an- che più rumorosamente di altri): c’è da esserne contenti e a ciascuno di loro auguriamo sincera- mente buon lavoro. Non possiamo esimerci, però, dal ricordare loro una frase (l’unica memorabile) dai film dell’Uomo-Ragno: «Da un grande potere derivano grandi responsabilità». – Montag

L’ALMANACCO BIBLIOGRAFICO Bollettino trimestrale di informazione sulla storia del libro e delle biblioteche in Italia numero 035, settembre 2015 (chiuso il 21 settembre 2015) ISBN 9788881327256 disponibile gratuitamente in formato PDF all’indirizzo http://creleb.unicatt.it (sono stati tirati 10 esemplari cartacei) a cura del

(Università Cattolica – Milano e Brescia) comitato editoriale: Edoardo Barbieri (coordi- natore), Anna Giulia Cavagna, Pasquale Chistè, Giuseppe Frasso, Arnaldo Ganda, Ugo Rozzo redazione: Marco Callegari, Rudj Gorian, Ales- sandro Ledda, Fausto Lincio, Giancarlo Petrella, Luca Rivali, Alessandro Tedesco, Natale Vacale- bre, Roberta Valbusa impaginazione: Francesca Turrisi contatti: “L’almanacco bibliografico”, c/o Edoar- do Barbieri, Università Cattolica, Largo Gemelli 1, 20123 Milano; e-mail: [email protected]