L'almanacco Bibliografico
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La questione Intervista a David Lankes L’Almanacco di Anna Maria Tammaro Bibliografico o intervistato David Lankes durante la sua recente visita a Roma il 13 luglio H scorso sui concetti principali dell’Atlante e la loro validità nel contesto italiano. D: L’Atlante della biblioteconomia moderna vede i bibliotecari come facilitatori della creazione di conoscenza. La biblioteconomia in Italia, inse- gnata nei Corsi di Beni Culturali, si concentra sulla conservazione del patrimonio bibliografico. La missione dell’Atlante è valida anche in Italia? R: Io penso che la risposta a questa domanda deb- ba essere separata in due parti: definire la cono- scenza e considerare il “perché” alla base della funzione di conservare e accedere al patrimonio bibliografico. Inizio dalla conoscenza. Prima di tutto nel mio libro la conoscenza è quella delle persone, è individuale. Definisco la conoscenza come la rete di credenze e concezioni del mondo, che condiziona come ci comportiamo e interagia- n° 35, settembre 2015 mo con il mondo che ci circonda. Molti lettori del libro contestano la frase “creazione di conoscen- za”: questa è considerata l’attività primaria degli Bollettino trimestrale scienziati e degli accademici, mentre tutti gli altri di informazione sulla sono consumatori passivi della conoscenza. La storia del libro e delle creazione di conoscenza invece, come la intendo biblioteche in Italia io, è “apprendere”. Quando apprendiamo qualco- sa, non c’è semplicemente un trasferimento di in- a cura del C.R.E.L.E.B. formazione nelle nostre menti; come umani noi correliamo ogni informazione con quello che già conosciamo. Prendiamo a esempio una passeggia- ta tra le rovine del Senato romano: ho avuto due Sommario visite guidate nel Foro nei giorni passati. Nella prima, si è parlato di come i romani nei secoli era- Intervista a David Lankes no stati ispirati dall’architettura classica e avevano di Anna Maria Tammaro p. 1 riusato il materiale e le idee nei nuovi edifici. Così Recensioni p. 5 il Colosseo è oggi una rovina perché i romani Spogli e segnalazioni p. 14 hanno riusato le pietre per costruire la cattedrale (indici di recensioni e segnalazioni) p. 37 di S. Pietro. Nella seconda visita guidata si è parla- Cronache mostre p. 40 to di come la nuova generazione abbia saccheggia- Una curiosa polemica p. 44 to il patrimonio culturale dei Romani e si sia ap- Taccuino p. 47 propriata delle pietre per costruire una nuova reli- Postscriptum p. 53 gione e un nuovo regime. Queste interpretazioni non vengono dalle pietre e dal marmo, ma vengo- no da persone che avevano prospettive e cono- scenze completamente diverse. Come ascoltatore delle visite guidate, io ho preso una prospettiva ancora diversa, per esempio collegando queste storie alle vacanze e alla mia famiglia. Questo è 2 L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015 creazione di conoscenza: anche fatti vissuti in co- noscenza, ma facilitano l’apprendimento. Se vo- mune con altri, diventano parte di un sistema in- glio studiare i manoscritti antichi nella Biblioteca dividuale e complesso di credenze e concezioni. Vaticana, devo chiedere di essere autorizzato co- Questo è il motivo per cui non si può trasmettere me studioso. I bibliotecari definiscono chi è uno la conoscenza, non si può conservare la conoscen- studioso e chi no. Inoltre, anche se uno studioso za in un libro, o in una scultura, o in un quadro. ha ottenuto l’accesso, il bibliotecario deve dare Ognuna di queste forme tangibili (siti, opere, ma- l’autorizzazione per accedere a un certo mano- nufatti) possono ispirare conoscenza. Se trasmet- scritto, che per motivi di controllo climatico può tere la conoscenza fosse così semplice come scri- essere letto solo dove viene organizzato l’accesso. vere su un foglio, tu e io non saremmo coinvolti in A ogni fase del ciclo, il bibliotecario fa delle scelte questa conversazione. Così, se un bibliotecario che aggiungono valore e inseriscono queste attivi- aiuta uno studioso a esplorare il passato o aiuta un tà nel ciclo dell’apprendimento. La missione astronomo a scoprire un nuovo pianeta, sta facili- dell’Atlante non è una frase vuota che afferma che tando la creazione di conoscenza. Se aiuta un c’è un solo modo di fare servizi alla comunità, anzi bambino di cinque anni a imparare a leggere o è proprio l’opposto. Dovrebbe portare i biblioteca- una madre in gravidanza a capire i rischi del fumo, ri a creare delle biblioteche uniche anche in questo caso sta facilitando la creazione di nell’organizzazione e nei servizi come le comunità conoscenza. Ora la seconda parte della risposta: la che servono. Abbiamo bisogno di spalancare le missione dell’Atlante rispetto ai beni culturali. Si- porte della Vaticana a tutti quelli che vengono? curamente nella maggioranza degli approcci ai No. Abbiamo bisogno di riconoscere che tutti gli beni culturali, ci si concentra su oggetti materiali italiani (e tutti i cittadini del mondo) hanno diritto prodotti dalla società. Bene, chiediamoci “per- all’apprendimento permanente (o creazione di co- ché”? Perché è importante conservare libri, mano- noscenza)? Sì! Se vogliamo che ci sia un altro scritti, edifici, e simili? Inoltre, il valore dei beni grande lavoro scientifico, la prossima cattedrale, o culturali va al di là dei manufatti prodotti in pas- la prossima nuova tecnologia, o il prossimo studio sato? Cosa possiamo dire circa concezioni e idee su un manoscritto dobbiamo investire in ciascuno attuali? Cosa circa l’eredità che oggi lasciamo alle dei cittadini, non solo scegliere lo studioso che ha generazioni future sui nostri valori e princìpi? Per il dottorato. me i beni culturali sono il dialogo aperto di una D: Per molti secoli le biblioteche sono state spazi cultura, su come la storia configuri il presente e su silenziosi per fare ricerca. Il ripensare le bibliote- come il presente cerchi di trasmettere i suoi valori che come piazze del sapere è stato recentemente al futuro. Certamente il settore dei beni culturali è realizzato da alcune biblioteche pubbliche, ma le fortemente condizionato dai manufatti, ma questi persone non sono abituate a frequentare le biblio- sono sempre da contestualizzare nella narrazione teche. Come possiamo in Italia firmare il “con- della cultura attuale. Quando oggi preserviamo dei tratto” di cui si parla nell’Atlante quando gli ita- manoscritti documentiamo ogni cambiamento fat- liani hanno il livello più basso di lettura e di ap- to; tuttavia cento anni fa avremmo lavorato al re- prendimento in Europa? stauro in modo diverso, secondo la nostra idea di come i manoscritti avrebbero dovuto essere. La R: In Kenia stanno aprendo più biblioteche possi- Galleria degli Uffizi a Firenze è piena di statue bili. In aree che sono troppo lontane, i bibliotecari greche che possono sembrare oggi complete, ma hanno realizzato dei carretti trainati da asini per in realtà sono ricostruzioni che mettono insieme facilitare l’apprendimento anche in quelle aree. pezzi di parti di sculture. I bibliotecari conservano Nelle aree più remote e deserte delle tribù del e organizzano materiali e collezioni per gli studio- Nord, dove neanche gli asini possono arrivare, i si? Sicuramente qualcuno lo fa. Perché questi bi- bibliotecari vanno sul dorso dei cammelli e arri- bliotecari lo fanno? Per facilitare la creazione di vano con una biblioteca raccolta in scatole. I bi- conoscenza (cioè l’apprendimento) delle loro co- bliotecari aprono le scatole piene di stuoie, tende e munità. Non sono solo gli studiosi a creare cono- libri e insegnano a bambini e madri a leggere. Nel- scenza, ma lo fanno anche le biblioteche pubbliche le lontane foreste della Columbia, Luis Soriano negli USA quando facilitano un bambino di cinque impacchetta libri e materiale didattico sulle schie- anni a imparare a leggere, o un bibliotecario a Pe- ne di due asini (Biblio-burro) e porta formazione a chino che aiuta uno studente universitario a trova- villaggi lontani. Nei vicoli di Vancouver i bibliote- re un articolo per la sua tesi. In tutti questi casi i cari canadesi lavorano con drogati e senzatetto per bibliotecari non trasmettono semplicemente co- mostrare loro che con l’apprendimento ci sono L’almanacco bibliografico, n° 35, settembre 2015 3 possibilità di trovare un lavoro, trovare casa, tro- R: Nel 2012 un gruppo di docenti e professionisti vare uno scopo nella vita. Per essere chiaro, i bi- di biblioteche e musei si è riunito nel Global bliotecari hanno proprio l’obiettivo di alfabetizza- Summit di Salisburgo per discutere sul ruolo di re la loro comunità e vanno lì dove c’è il bisogno. biblioteche e musei in una cultura partecipativa. Il Potrei raccontare anche molte storie dove i biblio- gruppo ha disegnato un curriculum, chiamato il tecari accelerano il lavoro di ricerca di gruppi di Salzburg Curriculum, che ha stabilito le compe- studiosi, o migliorano la cura della salute collabo- tenze chiave per i professionisti. Il gruppo inclu- rando coi dottori, ma tutti questi esempi hanno deva bibliotecari e curatori di musei di Egitto, Sud una cosa in comune: i bibliotecari non stanno se- Corea, UK ed altri. Quello che mi piace di questo duti ad aspettare che qualcuno venga a chiedere curriculum è che va oltre un elenco di competenze loro di cambiare il mondo. Nessuno ha cambiato il e identifica la missione prioritaria e i valori: The mondo solo “essendo pronto”. Tutti questi biblio- mission of librarians and museum professionals, tecari costruiranno un nuovo “contratto” sociale is to foster conversations that improve society come agenti attivi che coinvolgono la comunità e through knowledge exchange and social action. forniscono concreto valore. Il nuovo contratto so- Se questa missione suona familiare, non è una ciale in cui i bibliotecari sono professionisti rispet- coincidenza. Io ho partecipato allo sviluppo del tati e tenuti in alta considerazione non viene da ri- Salzburg curriculum.