Book Reference

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Book Reference Book Enrico Filippini a trent'anni dalla morte : scrittura, giornalismo, politica culturale nell'Italia del secondo Novecento DANZI, Massimo (Ed.), FUCHS, Marino (Ed.) Abstract Un'indagine a tutto campo sul lavoro culturale di Enrico Filippini (Cevio 1932-Roma 1988), sullo sfondo di anni decisivi (1950-1990) per l'apertura del'Italia a un orizzonte internazionale. I dodici contribuito esplorano gli esordi di Filippini in Ticino, l'incontro a Milano con i filosofi Antonio Banfi e Enzo Paci e la fenomenologia, il lavoro nell'editoria, la sua importante mediazione tra la cultura mitteleuropea e quella italiana, attraverso le traduzioni da Husserl, Benjamin, Binswanger e di m molti attori svizzeri e tedeschi. Meno nota, e qui per la prima volta indagate sulla base degli archivi milanesi e catalani, la sua relazione con la Spagna e l'America latina paesi in cui contò numerosi amici; come pure quella, frutto di una lungo soggiorno, con la cultura francese degli anni '70. Documenti e testimonianze inedite chiariscono l'attività letteraria di Filippini e l'importante suo ruolo di mediazione tra l'editoria italiana e le avanguardie, con l'esperienza cui partecipò in prima persona della fondazione del "Gruppo 63", legato all'editore Feltrinelli di Milano. Reference DANZI, Massimo (Ed.), FUCHS, Marino (Ed.). Enrico Filippini a trent'anni dalla morte : scrittura, giornalismo, politica culturale nell'Italia del secondo Novecento. Milan : Mimesis, 2019, 250 p. : illustrations Available at: http://archive-ouverte.unige.ch/unige:146030 Disclaimer: layout of this document may differ from the published version. 1 / 1 MIMESIS / I SENSI DEL TESTO N. 21 Collana di critica e storiografa letteraria diretta da Fausto Curi Comitato scientifico Andrea Battistini (Università di Bologna), Cecilia Bello Minciacchi (Uni- versità di Roma La Sapienza), Niva Lorenzini (Università di Bologna), Ma- nuela Manfredini (Università di Genova), Francesco Muzzioli (Università di Roma La Sapienza), John Picchione (Università di York), Niccolò Scafai (Università di Losanna). ENRICO FILIPPINI A TRENT’ANNI DALLA MORTE Scrittura, giornalismo, politica culturale nell’Italia del secondo Novecento a cura di Massimo Danzi e Marino Fuchs MIMESIS Questo volume è stato pubblicato con il contributo di Repubblica e Cantone Ticino / Aiuto federale per la lingua e la cultura italiana. MIMESIS EDIZIONI (Milano – Udine) www.mimesisedizioni.it [email protected] Collana: I sensi del testo n. 21 Isbn: 9788857557199 Issn: 2612-4858 © 2019 – MIM EDIZIONI SRL Via Monfalcone, 17/19 – 20099 Sesto San Giovanni (MI) Phone: +39 02 24861657 / 24416383 INDICE Ragioni di un convegno Massimo Danzi, Marino Fuchs 7 Un intellettuale oltre le frontiere. I prodromi Sandro Bianconi 13 Enrico Filippini fra cultura della crisi e crisi della letteratura Fausto Curi 25 Enrico Filippini, l’industria culturale e il rinnovamento delle coscienze Marino Fuchs 41 Coartazioni e inadempienze. Autodistruzione del racconto in Filippini Andrea Cortellessa 61 Bobi Bazlen e Enrico Filippini, due “irregolari” della letteratura Cristina Battocletti 83 Enrico Filippini e il Gruppo 63. Notizie dal Centro Manoscritti di Pavia Mauro Bignamini 91 Elementi per un’indagine sul racconto del “moderno” nelle pagine giornalistiche di Filippini Alessandro Bosco 107 Enrico Filippini: un talento oltre la flosofa Fabio Merlini 121 La Francia di Enrico Filippini Enrica Galazzi Matasci 133 Filippini, la Spagna e l’America Latina Massimo Danzi 159 Walter Benjamin tra Enrico Filippini e Cesare Cases. Una mediazione contesa (1966-1982) Barbara Bellini 187 L’esserci della parola. Enrico Filippini traduttore di Ludwig Binswanger Monica Centanni 219 Indice dei nomi 237 RAGIONI DI UN CONVEGNO C’è un modo di non far niente: questo far niente può esprimersi nell’attività: non riconoscerti negli atti che fai e rimandare gli atti in cui ti riconosce- resti. Enrico Filippini, Settembre Tutto, a partire dalle testimonianze di chi lo ha frequentato e conosciuto, converge nell’indicare che Enrico Filippini detto Nani (Cevio 1932-Roma 1988) fu, nella sua breve vita, personalità non comune e culturalmente vivace. Questo suo fervore intel- lettuale poteva, nella provincia locarnese degli anni Cinquanta, spegnersi o anche armarsi sul fronte culturale e politico come, in ambiti a lui vicini, fu il caso dell’amico Guido Pedroli, flosofo di interessi husserliani e poi storico del socialismo ticinese scom- parso a soli 32 anni nel 1962, o dello storico Virgilio Gilardoni, animatore di molte iniziative fra le quali non ultima la fondazio- ne dell’«Archivio Storico Ticinese». Entrambi saranno insegnanti in quella Scuola magistrale di Locarno (allora Scuola Normale), dove Filippini si formerà come maestro elementare. Sposato da poco, Filippini scelse invece di andarsene a Milano, prima a stu- diare iscrivendosi a Filosofa poi, fniti gli studi, a fare quello che con una formula di Luciano Bianciardi, un feltrinelliano della pri- ma ora, possiamo chiamare «lavoro culturale». Forse non tutto di quell’addio alla provincia ticinese gli era chiaro; ma fu, agli inizi degli anni Cinquanta, una felice sintesi tra il suo temperamento inquieto e la sua curiosità intellettuale. Spe- rimentare in seguito che una tale curiosità e apertura al mondo fosse condivisa da un ambiente e una generazione dovette certo confermarlo nella scelta. Siamo ancora lontani – va detto – dai mo- 8 Enrico Filippini a trent’anni dalla morte vimenti culturali e politici che, animati dalle grandi speranze di rinnovamento sociale, vanno sotto l’etichetta un po’ grigia di Ses- santotto. Ma in qualche modo gli anni milanesi, tra il magistero di un flosofo come Enzo Paci e il lavoro editoriale alla Feltrinelli, già lo collocano al centro di una stagione che non si accontentava più di ciò che esiste. Il Sessantotto, concide però per lui con l’addio alla Feltrinelli e col distanziamento da un Editore, che sappiamo stava ormai prendendo altre strade. La via di Enrico Filippini, che nel frattempo aveva promosso e vissuto l’esperienza della neoa- vanguardia strettamente legata alla Feltrinelli, rimaneva come per il poeta e amico Edoardo Sanguineti e altri esponenti del Gruppo 63, l’impegno culturale, alieno da scorciatoie politiche. Per più di un quinquennio, continuò quel lavoro prima pres- so il Saggiatore e poi, più a lungo, a Bompiani e, saltuariamente, presso altri editori. Nel gennaio 1976, la nascita del quotidiano «la Repubblica» inaugurava un giornalismo “nuovo”, che aveva in «Le Monde» e avrebbe avuto solo pochi mesi dopo ne «El País» rispettivamente un modello e un analogo europeo del nuovo cor- so. Il direttore di «la Repubblica», Eugenio Scalfari, lo volle come giornalista culturale e al giornale Nani resterà, nei dodici anni che gli sarebbero rimasti da vivere intensamente, lavorando e fr- mando più di cinquecento articoli di ampio respiro1. Se la catena di scelte fatte in quella vita breve (Milano, l’edi- toria, Roma e una certa forma di giornalismo) dimostrano la so- stanziale omogeneità dell’impegno, la sua fgura testimonia un percorso – si è detto – tutt’altro che comune, non solo nel Ticino d’allora. E tuttavia Filippini ebbe, in queste scelte, dei compagni di strada con cui costruì una parte del suo percorso. Anni fa, Car- lo Mainoldi (altro feltrinelliano) ricordava l’arrivo di Filippini in casa editrice: Si presentò così, questo giovane che era, come noi, sui 21-22 anni. E diventammo subito amici, al punto da non perderci più di vista, al punto di avere – qualche anno dopo – delle abitazioni in comune. Pri- ma ancora di quella gestita in Via Sirtori da Giairo Daghini, divenuta 1 Scelte di suoi articoli si leggono in E. Filippini, La verità del gatto. Intervi- ste e ritratti 1977-1987, a cura di F. Pietranera, introduzione di U. Eco, Ei- naudi, Torino 1990 e Frammenti di una conversazione interrotta. Interviste 1976-1987, a cura di A. Bosco, Castelvecchi, Roma 2013. Ragioni di un convegno 9 leggendaria, ce ne fu un’altra in Viale Maino, sempre a Milano, che tra il ’58 e il ’60, fu un punto d’incrocio di varie umanità e intellettualità: ci venivano Paci, Musatti, l’architetto Gardella […]; fu, posso dire, la prima «comune» d’Europa. Il concetto di «comune» sarebbe stato formulato a Berlino solo una decina d’anni più tardi.2 Giairo Daghini, primo amico di Nani in Via Sirtori, riandando a quella «comune» fatta di flosofa e politica ricordava come lì fossero maturate le traduzioni di Husserl, flosofo scoperto alla scuola di Enzo Paci: la Krisis che uscirà da il Saggiatore nel 1961 e il secondo e terzo libro delle Ideen, editi da Einaudi nel 19653. Tuttavia, Enrico Filippini aveva capito presto che l’accademia non faceva per lui. Sapeva un po’ di tedesco e lo perfezionò en- trando come traduttore alla Feltrinelli (allora appena nata: 1955) e lasciandovi subito il segno con traduzioni destinate a lunga vita degli svizzeri Frisch, Dürrenmatt e Binswanger o dei tede- schi Grass, Andersch, Uwe Johnson, Panofsky o Walter Benjamin (quest’ultimo per Einaudi). Fu un decennio di appassionato lavoro e grandi incontri, come a Nani piaceva; mentre Milano e l’Europa si coloravano di Sessantotto. Quell’anno segnò però il suo addio alla Feltrinelli e l’inizio di nuove avventure editoriali. Nel 1976, si consumò l’altra svolta con l’entrata a «la Repubblica» di Scalfari come giornalista culturale, dove in dodici anni si guadagnò la sti- ma di un mondo non certo facile di gusti. In fondo, il suo segreto era il lavoro. Con quell’aria da ragazzino fragile dal tono vagamen- te maudit, per niente establishment, Filippini lavorò molto ma principalmente lavorò per gli altri. Il convegno locarnese ha voluto chinarsi su questo «lavoro» che, fuori d’Italia (dove animò tra l’altro l’ultima stagione della neoavanguardia letteraria: il Gruppo 63), lo mise in contatto con 2 C. Mainoldi, Un vitalista malinconico, in Enrico Filippini: tra illuminismo e «coscienza infelice». Atti del convegno di Lugano, 7 febbraio 1997, numero monografco di «Cenobio», a. XLVI, n. 4, 1997, p.
Recommended publications
  • La Rassegna Stampa Dioblique Giugno 2014
    La rassegna stampa diOblique giugno 2014 Per gentile concessione della casa editrice Elliot, pubblichiamo un estratto da Le sultane, il nuovo romanzo di Marilù Oliva in libreria dal 9 luglio Mentre Mafalda lava i piatti rimescolandoli nello così alto. Capisci, mamma? Il limite del colesterolo stesso brodo aggregato di acqua fredda e quattro goc- totale è 200. A papà ne hanno trovato 380». ce di detersivo, Ugo, seduto al tavolo, sta tentando di «È rischioso?». decodifi care per lei l’esito degli ultimi esami epatici «Sì. Papà non dovrebbe mangiare burro, salame, su- del padre: «Mamma, non vanno bene». Sventola i ghi unti come ragù pesante…». fogli, continuando a fi ssarli. Mafalda rifl ette. Non può essere colpa del suo ragù: «Perché?». Lei interrompe lo sciabordio delle brac- ora che suo marito sta perdendo la cognizione delle cia, si asciuga con uno straccio sporco mentre si av- misure e delle porzioni, lei se ne approfi tta: il suo vicina al fi glio, che la guarda come se volesse incol- piatto tracima di carne e sugo, mentre quello del parla. «Il colesterolo di papà è alle stelle». marito si riduce a un primo quasi in bianco, appena «Cosa signifi ca?». schizzato di condimento. Lui sfoglia i documenti e intanto passa un aereo bas- «Mamma, papà le mangia, le uova?». so che copre la sua risposta: «Signifi ca che bisogna Porca miseria, le uova; Mafalda non ci aveva pensato. adeguarli ai parametri». Certo che le mangia. Nella misura di due uova al gior- «Cosa?». Il rombo dell’aereo si dissolve. no, in tutte le salse: frittata, alla coque, occhio di bue.
    [Show full text]
  • L'industria NELLA LETTERATURA Nel 1961 Elio Vittorini E Italo
    L’INDUSTRIA NELLA LETTERATURA Nel 1961 Elio Vittorini e Italo Calvino dedicavano l’intero quarto numero della rivistà «Menabò» edita da Einaudi al complesso rapporto tra letteratura e industria. In quel saggio fondamentale, che ospitava una serie di racconti, poesie e saggi per lo più inediti, Vittorini chiedeva alla letteratura la capacità di produrre nuove opere traendo ispirazione dalla nascente realtà industriale. L’industria diventava l’elemento dirompente nell’osservazione sociologica e antropologica dell’Italia moderna, e compito della letteratura sarebbe stato la descrizione e l’analisi di momenti e modelli di trasformazione della società italiana con riferimento generale alla realtà socioeconomica e specifico alla cultura industriale. Il dibattito proseguì nel fascicolo 5 della stessa rivista, trovando tuttavia ostacoli ideologici all’interno del mondo letterario ufficiale italiano, ancora troppo influenzato dall’eredità della letteratura classica e umanistica. I successivi numeri di «Menabò» tornarono a occuparsi di ricerche poetiche, di letteratura come storiografia o di sociologia nella letteratura. I titoli di seguito elencati comprendono sia opere a disposizione presso le Biblioteche civiche torinesi, sia opere non presenti a catalogo ma utili per un percorso di approfondimento. I volumi posseduti dal Sistema bibliotecario urbano possono essere letti e presi in prestito presso la Biblioteca Civica centrale di via della Cittadella 5 e le altre sedi indicate di seguito ad ogni opera. 2 L’industria nella letteratura GLI STUDI DI INSIEME Associazione internazionale per gli studi di lingua e letteratura italiana Letteratura e industria : atti del XV Congresso AISLLI : Torino, 15-19 maggio 1994 / a cura di G. Barberi Squarotti e C. Ossola.
    [Show full text]
  • BIBLIOTECA CIVICA BOLZANO - STADTBIBLIOTHEK BOZEN BOLLETTINO DELLE NUOVE ACQUISIZIONI VERZEICHNIS DER NEUERWERBUNGEN Anno/Jg
    BIBLIOTECA CIVICA BOLZANO - STADTBIBLIOTHEK BOZEN BOLLETTINO DELLE NUOVE ACQUISIZIONI VERZEICHNIS DER NEUERWERBUNGEN Anno/Jg. 6, numero/Heft 6 giugno/Juni 2008 Classe/Klasse 000: Generalita' - Allgemeines 001: Conoscenza - Wissen MORTON, Chris <1963- > Il mistero dei teschi di cristallo / Chris Morton, Ceri Louise Thomas. - Milano : Rizzoli, 2008. - 537 p., [12] c. di tav. : ill. ; 20 cm. - (BUR extra) 002: Il libro - Das Buch PETRELLA, Giancarlo Uomini, torchi e libri nel Rinascimento / Giancarlo Petrella ; presentazione di Luigi Balsamo. - Udine : Forum, 2007. - 355 p. : ill. ; 24 cm. - (Libri e biblioteche; 18) TUZZI, Hans Collezionare libri antichi, rari, di pregio / Hans Tuzzi ; prefazione di Alessandro Olschki. - Milano : Sylvestre Bonnard, [2000]. - 262 p. : ill. ; 21 cm. - (Bibliofilia) 010: Bibliografia - Bibliografie DAVICO BONINO, Guido Novecento italiano : i libri per comporre una biblioteca di base / Guido Davico Bonino. - Torino : Einaudi, [2008]. - X, 388 p. ; 21 cm. - (ET pop; 1513) 020: Biblioteconomia e scienza dell'informazione - Bibliotheks- und Informationswissenschaft Università degli studi : Dipartimento di sociologia <Bologna> Thesaurus italiano di sociologia / Università degli studi di Bologna, Dipartimento di sociologia; Ifnet srl, Laboratorio thesauri. - Firenze : Ifnet, 1999. - XXIV, 161 p. ; 24 cm. - (Quaderni del Laboratorio thesauri; 3) 090: Manoscritti e libri rari - Handschriften, seltene Bücher DELPIANO, Patrizia Il governo della lettura : Chiesa e libri nell'Italia del Settecento / Patrizia Delpiano. - Bologna : Il mulino, [2007]. - 321 p. ; 22 cm. - (Ricerca [Il mulino]) Classe/Klasse 100: Filosofia e psicologia - Philosophie und Psychologie ROVATTI, Pier Aldo Abitare la distanza : per una pratica della filosofia / Pier Aldo Rovatti. - Milano : R. Cortina, 2007. - 183 p. ; 20 cm. - (Minima [R. Cortina]; 90) 110: Metafisica - Metaphysik DANTO, Arthur Coleman La trasfigurazione del banale : una filosofia dell'arte / Arthur C.
    [Show full text]
  • Bollettino Novità
    Bollettino Novità Biblioteca del Centro Culturale Polifunzionale "Gino Baratta" di Mantova 4' trimestre 2019 Biblioteca del Centro Culturale Polifunzionale "Gino Baratta" Bollettino novità 4' trimestre 2019 1 Le *100 bandiere che raccontano il mondo / DVD 3 Tim Marshall ; traduzione di Roberto Merlini. - Milano : Garzanti, 2019. - 298 p., [8] carte 3 The *100. La seconda stagione completa / di tav. : ill. ; 23 cm [creato da Jason Rothenberg]. - Milano : inv. 178447 Warner Bros. Entertainment Italia, 2016. - 4 DVD-Video (ca. 674 min. compless.) -.929.9209.MAR.TIM color., sonoro ; in contenitore, 19 cm. 1 v ((Caratteristiche tecniche: regione 2; 16:9 FF, adatto a ogni tipo di televisore; audio 2 The *100. La prima stagione completa / Dolby digital 5.1. - Titolo del contenitore. [creato da Jason Rothenberg]. - Milano : - Produzione televisiva USA 2014-2015. - Warner Bros. Entertainment Italia, 2014. Interpreti: Eliza Taylor, Bob Morley, Marie - 3 DVD-Video (circa 522 min) : Avgeropoulos. - Lingue: italiano, inglese; color., sonoro ; in contenitore, 19 cm. sottotitoli: italiano, inglese per non udenti ((Caratteristiche tecniche: regione 2; video + 1: The *100. 2. : episodi 1-4 / [creato 16:9, 1.85:1 adatto a ogni tipo di tv; da Jason Rothenberg]. - Milano : Warner audio Dolby digital 5.1, 2.0. - Titolo Bros. entertainment Italia, 2016. - 1 DVD- del contenitore. - Prima stagione in Video (ca. 172 min.) ; in contenitore, 13 episodi del 2014 della serie TV, 19 cm. ((Contiene: I 48 ; Una scoperta produzione USA. - Interpreti: Eliza Taylor, agghiacciante ; Oltre lapaura ; Verso la città Isaiah Washington, Thomas McDonell. - della luce. Lingue: italiano, inglese, francese, tedesco; inv. 180041 sottotitoli: italiano, inglese, tedesco per non udenti, inglese per non udenti, tedesco, DVFIC.HUNDR.1 francese, olandese, greco DVD 1 + 1: The *100'.
    [Show full text]
  • Biblioteca Comunale Di Castelfranco Emilia
    11 Giugno: Gay Pride Sii quello che sei ed esprimi quello che senti, perché a quelli che contano non importa e quelli a cui importa non contano. Dr. Seuss La bisessualità raddoppia immediatamente le tue occasioni di rimediare un appuntamento il sabato sera. Woody Allen Sabato 11 giugno 2011 l’intera comunità omosessuale italiana ed europea sarà chiamata a manifestare per i propri diritti e per l’orgoglio di essere ciò che si è. Per l' occasione, una selezione di titoli significativi dalle collezioni di libri e video della Biblioteca Federiciana e della Mediateca Montanari. Narrativa: Di Wu Ameng La manica tagliata, Sellerio, 1990 (F) Jonathan Ames Io e Henry, Einaudi, 2002 (F) Antonio Amurri Il travestito, Sugar, 1974 (F) Alberto Arbasino Fratelli d'Italia, Adelphi, 2000 (M) Reinaldo Arenas Prima che sia notte. Autobiografia, Guanda, 2000 (F) Wystan Hugh Auden Un altro tempo, Corriere della sera, 2004 (F) Wystan Hugh Auden La verità, vi prego, sull'amore, Adelphi, 1994 (F) John Banville L'intoccabile, Guanda, 1998 (F) Djuna Barnes La foresta della notte, Adelphi, 1983 (F) Giorgio Bassani Gli occhiali d'oro, Mondadori 1970, Garzanti 1986 (F) Tahar Ben Jelloun Partire, Bompiani, 2007 (F) Alan Bennett La cerimonia del massaggio, Adelphi, 2002 (F) Alan Bennett Scritto sul corpo, Adelphi, 2006 (F) Vitaliano Brancati Bell'Antonio, Bompiani, 1984 (F) William S. Burroughs Il pasto nudo, Sugarco, 1992 (F), Gruppo editoriale l'espresso SpA, 2003 (M) Aldo Busi Seminario sulla gioventu, Mondadori, 1988 (F) Mohamed Choukri Il pane nudo, Theoria, 1989 (F) Colette Il puro e l'impuro, Adelphi, 1996 (F) Andrea Demarchi I fuochi di san Giovanni, Rizzoli, 2001 (F) Louise De Salvo e Mitchell A.
    [Show full text]
  • E La Voce Della Poesia Mario Luzi
    INSERTO DELLA RIVISTA COMUNITÀITALIANA - REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON I DIPARTIMENTI DI ITALIANO DELLE UNIVERSITÀ PUBBLicHE BRASILIANE ano VII - numero 77 ano Não pode ser vendido separadamente. Não pode ser vendido . Comunità Italiana Suplemento da Revista Mario Luzi e la voce della poesia Maggio / 2010 Editora Comunità Rio de Janeiro - Brasil www.comunitaitaliana.com n omaggio a Mario Luzi, tra i più grandi poeti italiani del [email protected] secolo, scomparso, ultrà novantenne, nel 2005, riportiamo Direttore responsabile la poesia-colloquio a lui dedicata da Giuseppe Conte, po- Pietro Petraglia I eta contemporaneo ben conosciuto ai lettori di Mosaico, in- Editore troducendo gli articoli e la scelta antologica di quattro giovani Fabio Pierangeli studiosi del poeta fiorentino: Irene Baccarini (Università Tor Grafico Vergata, Roma), Noemi Corcione (Università di Napoli Fede- Alberto Carvalho rico II), Emiliano Ventura (saggista, suo il recente testo Mario COMITATO SCIENTIFICO Luzi, La poesia in teatro, Scienze e Lettere editore), Gabriele Alexandre Montaury (PUC-Rio); Alvaro Ottaviani (Università Tor Vergata, Roma). Santos Simões Junior (UNESP); Andrea Gareffi (Univ. di Roma “Tor Vergata”); Mario, è finito il Novecento Andrea Santurbano (UFSC); Andréia Guerini (UFSC); Anna Palma (UFSC); Cecilia Casini ed è la poesia che non finisce (USP); Cristiana Lardo (Univ. di Roma è la tua fedeltà per quell’aprile- “Tor Vergata”); Daniele Fioretti (Univ. amore che arriva sino al volo delle rondini Wisconsin-Madison); Elisabetta
    [Show full text]
  • Mario Fortunato Per Le Scuole
    Bompiani per le scuole 23 febbraio 2021 LEGGERLO A SCUOLA Un percorso di lettura e spunti didattici [email protected] 1 Bompiani per le scuole 23 febbraio 2021 Quelli che ami non muoiono. Di cosa parla. Italo Calvino, Alberto Arbasino, Antonio Tabucchi, Daniele Del Giudice, Alice Munro e un imprevedibile scherzo ai danni del più noto e chiacchierato premio letterario italiano: sono i nuovi capitoli che arricchiscono questa edizione di un libro uscito la prima volta nel 2008 e fatto di incontri, viaggi, confronti, molta amicizia e qualche litigio con tanti dei più grandi scrittori del Novecento: da Moravia a Natalia Ginzburg, da Doris Lessing a Jorge Luis Borges, da Iosif Brodskij ad Amos Oz e, tra gli altri, Paul Auster, David Grossman, Salman Rushdie, Ian McEwan, senza dimenticare giganti come Giulio Einaudi, Federico Fellini o Lou Reed. Con questa brillante incursione nel nostro passato prossimo, negli anni in cui il mondo cambiava e la società letteraria volgeva al tramonto, Mario Fortunato ci mette di fronte a una verità semplice e assoluta: solo grazie alla scrittura la memoria può diventare racconto e dare immortalità alle persone e ai libri che abbiamo veramente amato. La struttura. “Vorrei che questo libro venisse letto come un romanzo, anche se i personaggi che lo abitano sono a loro volta scrittori, o intellettuali, o artisti in carne e ossa: alcuni vivi e altri scomparsi.” In questo romanzo, scritto in prima persona, gli scrittori ritratti diventano personaggi e la letteratura ne è la grande protagonista. A tratti romanzo di formazione (letteraria), memoir, riZlessione critica, affresco storico.
    [Show full text]
  • Agazzoni, Debora (2017) Syntax and Style in Alberto Arbasino's Early Works (1957-1963)
    Agazzoni, Debora (2017) Syntax and style in Alberto Arbasino's early works (1957-1963). PhD thesis. http://theses.gla.ac.uk/8122/ Copyright and moral rights for this work are retained by the author A copy can be downloaded for personal non-commercial research or study, without prior permission or charge This work cannot be reproduced or quoted extensively from without first obtaining permission in writing from the author The content must not be changed in any way or sold commercially in any format or medium without the formal permission of the author When referring to this work, full bibliographic details including the author, title, awarding institution and date of the thesis must be given Enlighten:Theses http://theses.gla.ac.uk/ [email protected] Syntax and Style in Alberto Arbasino’s Early Works (1957-1963) Debora Agazzoni Submitted in fulfilment of the requirements for the Degree of PhD School of Modern Languages and Cultures College of Arts University of Glasgow January 2017 3 Abstract This thesis examines the syntax of the sentence and the style of three of Alberto Arbasino’s early works: Le piccole vacanze (1957), Il ragazzo perduto (1959) and Fratelli d’Italia (1963). The period in which these works were written and published was one of great linguistic changes, with Italian starting to become the language spoken by the majority of the population and the consequent formation of a new variety, the italiano dell’uso medio. This social evolution has also consequences for the language of narrative: whereas some authors embrace the lingua media and a clear, communicative style (stile semplice), others reject it and opt for linguistic experimentation.
    [Show full text]
  • Être Hors De La Littérature Conduit, Parfois, À Mieux Y Entrer › Patrick Kéchichian
    LIVRES Être hors de la littérature conduit, parfois, à mieux y entrer › Patrick Kéchichian n livre qui n’a l’air de rien, ne ressemble à rien, ne pèse presque rien. Un auteur qui a pris la déci- U sion, sa vie durant, de ne pas écrire, ou plus pré- cisément de ne pas faire, comme on dit, œuvre. Des pages blanches ? Non, pas vraiment. Alors, surtout, ne passez pas votre chemin. Apprenez à connaître, ou à entrevoir, à deviner ce qui anime l’auteur en question, Roberto Bazlen (1902-1965), à partir de quelques rares fragments publiés après sa mort, dont ces surprenantes Lettres éditoriales (1). Peu de choses à dire sur Bazlen, et cela est heureux, conforme à sa figure, neutre, toujours en voie d’effacement… Il était de Trieste, où il ne vécut pas toute sa vie, et fréquentait les milieux littéraires et éditoriaux. Il était proche d’Italo Svevo, d’Umberto Saba, d’Eugenio Montale, de Virgilio Giotti (2)… Daniele Del Giudice en fit le personnage, ou plutôt le sujet, le point de fuite, de son roman le Stade de Wimbledon (3). Très logiquement, William Marx, dans l’Adieu à la littérature, consacre quelques pages au Triestin, en qui il voit l’« incarnation du dernier écrivain, celui en qui la littérature trouve sa fin » (4). Pour des amis éditeurs chez Bompiani ou Einaudi, Baz- len rédigea quelques notes de lecture, en vue d’éventuelles traductions et éditions d’œuvres. Ces fragments furent ras- semblés en 1968 et traduits en 1999 au Passeur. Ils sont ici repris, avec, en préface, un texte du magnifique Roberto Calasso, qui avait déjà servi dans l’édition d’une autre tra- duction de pages de Bobi, comme on le nommait – même 160 JUILLET-AOÛT 2018 JUILLET-AOÛT 2018 critiques si un paragraphe reste obscur (5).
    [Show full text]
  • MODERNIST INDUSTRIAL NOVELS and INDUSTRIAL SOCIOLOGY. a COMPARISON BETWEEN WEIMAR GERMANY and POST-WWII ITALY
    ERIK DE GIER* Radboud University, Nijmegen https://doi.org/10.26485/PS/2018/67.3/8 MODERNIST INDUSTRIAL NOVELS AND INDUSTRIAL SOCIOLOGY. A COMPARISON BETWEEN WEIMAR GERMANY AND POST-WWII ITALY Abstract Since the English Industrial Revolution in the 18th century the industrial novel has played a significant role in industrialized countries by making workers, politicians, policy makers and the general public aware of actual working conditions in industry and services. Also, these novels contributed positively to workers emancipation. Well-known examples are the industrial novels of the English Victorian writers Dickens and Gaskell. Also in other countries the industrial novel developed into a well-known literary genre linked with the process of industrialization. In France Zola’s “naturalist” industrial no- vels had a significant influence on labour policies at the time of the Third Republic. After the turn of the 19th century the industrial novel also became manifest in other industrialized countries: before World War I in the USA, by the Inter-bellum in Germany and the USSR, and after World War II in Italy. Often these novels were based on desk research or empirical research on-site. Therefore, these novels are also expressions of pseudo- or ex-ante sociology, regretfully underestimated in vested industrial sociology. By comparing and juxtaposing industrial novels written in two important European industrial countries in two different time periods, Weimar Germany in the 1920s, and post-war Italy in the 1950s and early 1960s, I will illustrate this. Keywords: industrial novels, industrial sociology, sociology of work, history of work * Prof. dr, Professor emeritus, Institute of Management Research; e-mail: [email protected] 180 ERIK DE GIER INTRODUCTION In 2016, I published a book on the introduction of, sometimes encompassing, enli- ghtened but principally paternalistic welfare work programs in capitalist enterprises during the heydays of capitalism between 1880 and 1930 in Great Britain, the USA, France and Germany [De Gier 2016].
    [Show full text]
  • Roberto Calasso - Deconstructing Mythology
    Lara Fiorani University College London Roberto Calasso - Deconstructing mythology A reading of Le nozze di Cadmo e Armonia I, Lara Fiorani, confirm that the work presented in this thesis is my own. Where information has been derived from other sources, I confirm that this has been indicated in the thesis. ---------------------------- Lara Fiorani 2 ABSTRACT This thesis reviews Roberto Calasso’s Le nozze di Cadmo e Armonia (1988) and demonstrates that thematic and formal elements of this text allow us to to cast a post- modern and poststructuralist light on his theorization of ‘absolute literature’ – a declaration of faith in the power of literature which may appear to clash with the late twentieth century postmodern and poststructuralist climate responsible for concepts such as la mort de l’auteur. The importance of these findings lies in their going against Calasso’s claim that he never needed to use the word ‘postmodern’ and his complete silence on contemporary literary criticism, as well as on most contemporary authors. Calasso’s self-representation (interviews, criticism and the themes of the part-fictional work-in-progress) acknowledges as influences ancient Greek authors, both canonical and marginal; French décadence; the finis Austriae; Marxism; Nietzsche; Hindu mythology and Aby Warburg. These influences are certainly at work in Le nozze, however they may be employed to subvert Calasso’s self-presentation. I have explored in detail the representations of literature emerging from Le nozze, and shown that they allow the identification in Calasso’s texts of elements confirming his fascination with poststructuralism, in particular with the thought of Jacques Derrida, despite the complete silence on this philosopher throughout Calasso’s work.
    [Show full text]
  • 1861-2011. L'italia Dei Libri, Esposta Al XXIV Salone Internazionale Del Libro Di Torino
    1861-2011. L'Italia dei Libri I 150 Grandi Libri che - anno dopo anno – dal 1861 al 2011 hanno scandito la storia d’Italia e contribuito a plasmare il nostro costume, il gusto, il nostro pensiero. I libri che ci hanno resi un po’ più italiani. Proponiamo i 150 libri scelti dai curatori della mostra 1861-2011. L'Italia dei Libri, esposta al XXIV Salone internazionale del Libro di Torino. Narrativa, fiabe, poesia, storia e divulgazione scientifica, storia dell’arte e teologia, sperimentazione e umorismo, antropologia criminale e manuali di cucina, bestseller e rarità particolarmente significativi per la storia culturale del nostro Paese. E’ indicata la breve descrizione bibliografica e la collocazione per i libri presenti in biblioteca. 1862 - Paolo Giacometti, La morte civile 1866 - Massimo d’Azeglio, I miei ricordi Massimo d'Azeglio, I miei ricordi, Torino, Einaudi, 1971 853.8 DAZ 1868-1869 - Giuseppe Rovani, Cento anni Giuseppe Rovani, Cento anni, Torino, Einaudi, 2005 853.8 ROV 1869 - Igino Ugo Tarchetti, Fosca Igino Ugo Tarchetti, Una nobile follia; Fosca, Novara, Edizioni per il Club del libro, 1971 853.8 TAR 1871 - Vittorio Bersezio, Le miserie del signor Travetti 1873 - Paolo Mantegazza, Fisiologia dell’amore 1873 - Graziadio Isaia Ascoli, Proemio all’«Archivio glottologico italiano» 1876 - Cesare Lombroso, L’uomo delinquente 1876 - Antonio Stoppani, Il Bel Paese 1877 - Olindo Guerrini (Lorenzo Stecchetti), Postuma 1877 - Vittorio Imbriani, Fame usurpate 1878 - Pasquale Villari, Lettere meridionali 1879 - Paolo Valera, Milano sconosciuta 1881 - Giovanni Verga, I Malavoglia Giovanni Verga, I Malavoglia, Milano, Bompiani, 1990 853.8 VER 1882 - Renato Fucini, Le veglie di Neri Renato Fucini, Le veglie di Neri, Roma, TEN, 1993 mag.
    [Show full text]