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Irrompono in Ospedale E Uccidono Boss Della Mafia E Suo Figlio Sotto Inchiesta Ex Presidente Agip
GIOVEDÌ 24 APRILE 1986 l'Unità - CRONACHE Anche Celli potrà D pentito Fragomeni: «Don Stilo Slitta la ratifica dell'accordo appellarsi contro il partecipava alle riunioni dei Italia-S. Marino. Maggioranza mandato di cattura capomafia ogni fine del mese » divisa dopo gli attacchi dei de ROMA — Nel giudizio sollecitato alla Corte costituzionale sul* Dal nostro Inviato Salomone e anche di suo fratello Antonino che , ROMA — La ratifica dell'accordo tra la Repub coprire In parte gli effetti negativi dell'inflazio l'art 263 del codice di procedura penale, i «nomi eccellenti» LOCRI — Il grande accusatore di don Stilo, il Tommaso Buscetta indica come capo del man blica di San Marino e l'Italia ha subito ieri, in ne. Se cadono quelle rinunce il canone può esse (Ortolani, Terruzzl, Gelli) l'hanno avuta vinta. La Corte ha di* rapinatore torinese Franco Drunero, che affer damento di San Giuseppe Iato e membro della Senato, un breve rinvio. Appena una settima re rivisto ma ovviamente sono necessari appo ma di aver visto il prete di Africo in un summit «cupola». Proprio sui rapporti con Antonino Sa na: la commissione Esteri voterà mercoledì siti negoziati. Ma a tutt'oggl — ha detto VA' chiarato l'illegittimità dell'articolo in questione. La norma non lomone — che si costituì ai carabinieri di Africo gnelli — quelle rinunce restano valide per l'Ita riconosceva, finora, agli imputati latitanti, la possibilità di pro della cosca mafiosa dei Ruga, non intende ri prossimo e l'aula nei primi giorni di maggio . spondere. Prolesta per il trattamento a cui è Nuovo dopo una visita a don Stilo, proveniente Lo slittamento è stato provocato dalla divisione lia e per San Marino che le osserva e che non le porre appello di merito contro l'ordinanza che rigetta l'istanza sottoposto in carcere: «Sono malato di cirrosi dal Brasile — le domande del presidente della nella maggioranza: i de vogliono rimettere in ha denunciate. -
STRUTTURE Cosa Nostra E 'Ndrangheta a Confronto
STRUTTURE Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto Francesco Gaetano Moiraghi Andrea Zolea WikiMafia – Libera Enciclopedia sulle Mafie www.wikimafia.it Strutture: Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto, di Francesco Gaetano Moiraghi e Andrea Zolea La mafia dura da decenni: un motivo ci deve essere. Non si può andare contro i missili con arco e frecce: in queste vicende certe intemperanze si pagano duramente. Con il terrorismo, con il consenso sociale, potevi permettertele: con la mafia non è così. Nella società c’è un consenso distorto. Altro che bubbone in un tessuto sociale sano. Il tessuto non è affatto sano. Noi estirperemo Michele Greco, poi arriverà il secondo, poi il terzo, poi il quarto. Giovanni Falcone 1 www.wikimafia.it Strutture: Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto, di Francesco Gaetano Moiraghi e Andrea Zolea PREMESSA Questo lavoro ha lo scopo di offrire uno sguardo d’insieme sulle articolazioni strutturali delle organizzazioni mafiose denominate Cosa nostra e ‘ndrangheta . La prima sezione, curata da Francesco Gaetano Moiraghi, si concentra sull’analisi di Cosa nostra. La seconda sezione, che sposta il focus sulla ‘ndrangheta, è curata da Andrea Zolea. Come si potrà notare, le due sezioni non sono state realizzate secondo uno stesso modello, ma analizzano le due organizzazioni con un approccio differente. Ad esempio, la parte su Cosa nostra avrà un orientamento maggiormente diacronico, diversamente da quella sulla ‘ndrangheta, basata su un approccio sincronico. Il presente testo ha infatti l’obiettivo di offrire due proposte di analisi differenti che riescano a mettere in luce le analogie e le differenze delle strutture delle due organizzazioni mafiose. -
'Ndrangheta: Anatomia Di Un Potere
Numero 1 - 2014 DOSSIER - ‘NDRANGHETA: ANATOMIA DI UN POTERE ‘Ndrangheta: anatomia di un potere Analisi e prospettive di un magistrato in prima linea Intervista al pm Giuseppe Lombardo di Giorgio Bongiovanni e Lorenzo Baldo “La ‘Ndrangheta va oltre quei personaggi a cui è attribuita la carica di ‘capo crimine’: ciò significa che tutto ciò che si trova al di sopra di queste figure non solo non deve essere considerato estraneo alla struttura dell’organizzazione ma va correttamente identificato con quella componente occulta che in realtà costituisce la testa pensante, il centro decisionale effettivo”. Giuseppe Lombardo è il pm titolare di alcune delle inchieste più delicate condotte contro le cosche di Reggio Calabria, considerate le più potenti dell’intera regione. Al processo “Meta” ha fatto condannare boss del calibro di Giuseppe De Stefano, Pasquale Condello, Giovanni Tegano e Pasquale Libri. Ma le sue indagini affondano le radici anche nei rapporti tra l’organizzazione criminale calabrese e le istituzioni, tra la ‘Ndrangheta e la Massoneria, la politica e l’imprenditoria. Un coacervo di poteri più o meno occulti all’interno di un sistema criminale integrato. Il magistrato, minacciato di morte dalla ‘Ndrangheta, ha istruito altresì il filone calabrese dell’inchiesta sulla Lega nord che ha visto coinvolto l’ex tesoriere Francesco Belsito, ed è tra i titolari dell’inchiesta che ha portato all’arresto dell’ex ministro dell’Interno Claudio Scajola. La prima domanda è necessaria, anche se può sembrare banale. Che significa oggi fare il magistrato antimafia in Calabria? Per risponderle devo partire dalla storia della mia famiglia: sono nato a Reggio Calabria ma ho vissuto sempre nella Locride, fino a quando non ho deciso di andare a studiare fuori sede. -
Secondo Rapporto
Studi e Ricerche in Scienze Criminologiche, Giuridiche, e Sociali View metadata, citation and similar papers at core.ac.uk econdo apporto brought to you by CORE 2 S R provided by Archivio della ricerca - Università degli studi di Napoli Federico II 2 Questo Secondo Rapporto su “Criminalità e sicurezza a Napoli” si è posto l’obiet- tivo, questa volta, di indagare le ragioni della persistenza di alcuni fenomeni crimi- nali che caratterizzano la città di Napoli rispetto ad altre metropoli del Paese. Nelle prime due sezioni gli interrogativi affrontati riguardano alcuni temi quali la persi- stenza dell’agire deviante grave di minori e criminale di adulti, la formazione di ag- RIMINALITÀ E ICUREZZA gregazioni violente giovanili, la ferocia dei clan camorristici e l’adeguatezza delle politiche di deterrenza, nonostante in Italia il 41-bis e le diverse sperimentazioni in C S tema di controllo e sicurezza del territorio attive in diverse città, tra cui Napoli. La terza sezione, invece, è dedicata all’analisi del fenomeno dell’usura alla luce di una C riflessione civilistica, penalistica e vittimologica. Il filo che unisce le parti è l’interpre- RIMINALITÀ E A APOLI tazione della dinamica e dei fattori connessi a crimini che sono trasversali ai diversi N strati sociali l’esito dei quali è la produzione di una trappola della criminalità che Gennaro Di Giacomo deprime le opportunità legali e favorisce la convinzione in molti che le carriere cri- a cura di minali siano più convenienti. Giacomo Di Gennaro e Riccardo Marselli Oltre ai curatori del volume Giacomo Di Gennaro e Riccardo Marselli, hanno con- tribuito: Aldo Corvino, Maria Di Pascale, Giuseppina Donnarumma, Debora Amelia Elce, Filomena Gaudino, Fausto Lamparelli, Elia Lombardo, Elisabetta Morazio, S - ICUREZZA A Andrea Procaccini, Francesco Rattà, Luigi Rinella, Rodolfo Ruperti, Riccardo Marselli Riccardo Sgobbo, Michele Maria Spina, Pasquale Troncone. -
Transcription De L'audience De La CEIC Du 18 Septembre 2012
LA COMMISSION D'ENQUÊTE SUR L'OCTROI ET LA GESTION DES CONTRATS PUBLICS DANS L'INDUSTRIE DE LA CONSTRUCTION SOUS LA PRÉSIDENCE DE L'HONORABLE FRANCE CHARBONNEAU, J.C.S., présidente M. RENAUD LACHANCE, commissaire AUDIENCE TENUE AU 500, BOUL. RENÉ- LÉVESQUE OUEST À MONTRÉAL (QUÉBEC) LE 18 SEPTEMBRE 2012 VOLUME 13 ROSA FANIZZI MARC BEEBE Sténographes officiels RIOPEL, GAGNON, LAROSE & ASSOCIÉS 215, rue St-Jacques, Bureau 2010 Montréal (Québec) H2Y 1M6 COMPARUTIONS POUR LA COMMISSION : Me SONIA LEBEL, Me ÉLIZABETH FERLAND, INTERVENANTS : Me BENOIT BOUCHER, pour le Procureur général du Québec Me DANIEL ROCHEFORT, pour l'Association de la Construction du Québec Me SYLVIE CHAMPAGNE, pour Le Barreau du Québec Me ALEXIE LAFOND-VEILLEUX, pour le Directeur général des élections Me DENIS HOULE, pour l'Association des constructeurs de routes et grands travaux du Québec Me ISABELLE PIPON, pour l'Association des constructeurs de routes et grands travaux du Québec __________________________ Volume 13 Le 18 septembre 2012 - 3 - TABLE DES MATIÈRES PAGE PRÉLIMINAIRES. 4 VALENTINA TENTI EXAMINED BY Me SONIA LEBEL.. 7 ____________________ Volume 13 Le 18 septembre 2012 - 4 - LISTE OF EXHIBITS PAGE PIÈCE 7P-119 : Rapport - Framing Mafia Infiltration in the Public Construction Industry in Italy.. 8 PIÈCE 7P-120 : Curriculum vitae de Valentina Tenti, PhD en criminologie.. 9 PIÈCE 7P-121 : Power point utilisé par madame Tenti lors de son témoignage. 182 Volume 13 PRÉLIMINAIRES Le 18 septembre 2012 - 5 - 1 L'AN DEUX MILLE DOUZE, ce dix-huitième (18e) jour 2 du mois de septembre, 3 4 PRÉLIMINAIRES 5 6 LA PRÉSIDENTE : 7 Bon matin à tous. -
MAFIA and DRUGS Organized Crime and Drug Trafficking in Italy
MAFIA AND DRUGS Organized Crime and Drug Trafficking in Italy FABIO BERNABEI 44th Carnegie seminar 2º WORLD FORUM AGAINST DRUGS Stockholm May 25 2010 TOPICS • Historical origins and characters of: • Cosa Nostra • Camorra • Sacra Corona Unita • ‘Ndrangheta (Calabrian Mafia) • The Fifth Mafia: all roads lead to Rome COSA NOSTRA • "Cosa Nostra" is a Sicilian criminal society. the first document was in 1864, when Niccolò Turrisi Colonna, leader of the Palermo National Guard, wrote of a "sect of thieves" that operated across Sicily. • An 1865 dispatch from the prefect of Palermo first officially described the criminal phenomenon as a "Mafia". • Other than its members, Cosa Nostra makes extensive use of "associates". These are people who work for or aid a clan (or even multiple clans) but are not treated as true members. These include corrupt officials and prospective mafiosi. COSA NOSTRA / 2 Clan hierarchy • For many years, the power apparatuses of the individual clans were the sole ruling bodies within the association, and they have remained the real centers of power even after superordinate bodies were created in Cosa Nostra beginning in the late 1950s (the Sicilian Mafia Commission also known as Commissione). • Protection rackets - Arms trafficking - Loan sharking - Extortion - Control of contracting - Drug trafficking COSA NOSTRA / 3 • Starting in 1975, Cosa Nostra set up heroin refineries across the island. As well as refining heroin, Cosa Nostra also sought to control its distribution. Sicilian mafiosi moved to the United States to personally control distribution networks there. • By 1982, the Sicilian Mafia controlled about 80% of the heroin trade in the north-eastern United States. -
Le Origini Della 'Ndrangheta – (Anno 2010)
1 OSSERVATORIO PER LA LEGALITA’ E LA SICUREZZA CENTRO STUDI E DOCUMENTAZIONE Via Vincenzo Ricchioni, 1 - 70123 Bari LE ORIGINI DELLA ‘NDRANGHETA a cura di Nisio Palmieri 2 LE ORIGINI DELLA ‘NDRANGHETA INTRODUZIONE Anche per questa monografia abbiamo scelto un accreditato storico della ‘ndrangheta, il prof. Enzo Ciconte dell’Università di Roma, per farci condurre nei meandri della storia di una organizzazione criminale, oggi considerata tra le più agguerrite e ricche in campo internazionale. Non abbiamo trascurato, così come per le monografie dedicate alla camorra e alla mafia, la consultazione dei tanti testi, certamente non tutti, che sono fioriti intorno alla ‘ndrangheta, per alcuni tratti salienti della sua attività. Ci è parsa indispensabile la scelta di un solido punto di riferimento perché dovendo tratteggiare soprattutto i dati essenziali della sua nascita era necessario seguire un percorso già scandagliato che tra l’altro assicurava un approfondimento incomparabile perché sottoposto negli anni a un serrato confronto, non solo accademico tra specialisti, che, pur non ancora concluso, ha assunto una condivisa visione sulle sue origini, il che, ci pare, non sia poca cosa. La ‘ndrangheta è considerata in maniera concorde l’organizzazione non eccessivamente appariscente nel territorio in cui è presente; tuttavia ha raggiunto apprezzabili livelli di organizzazione strutturata e diffusa sia su scala nazionale che internazionale, le cui diramazioni hanno sempre dei legami di partenza con il luogo di origine. Fonti autorevoli l’hanno qualificata come organizzazione criminale che si caratterizza, più delle altre, per la sua straordinaria rapidità nell’adeguare valori arcaici alle esigenze del presente, sapendo gestire, con spiccata modernità, il cambiamento. -
Mafia E Libertà Di Stampa: I Giornalisti Minacciati Dalla 'Ndrangheta
Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali Corso di laurea in Giornalismo e Cultura Editoriale MAFIA E LIBERTÀ DI STAMPA: I GIORNALISTI MINACCIATI DALLA ‘NDRANGHETA Relatore: Chiar.mo Prof. Paolo Ferrandi Correlatore: Chiar.mo Prof. Marco Deriu Laureanda: Chiara Fazio matr. 271230 Anno Accademico 2017/2018 Introduzione Gran parte degli studiosi contemporanei concorda nel considerare la ‘ndrangheta l’organizzazione criminale più potente al mondo: agendo sotto traccia, riuscendo quasi a far passare inosservata la sua intrinseca pericolosità e approfittando di un clima di silenzio e di omertà, essa è stata in grado nel volgere degli ultimi due secoli di trasformarsi da fenomeno delinquenziale rurale e prevalentemente locale a «multinazionale del crimine organizzato»1, la cui potenza è oggi assimilabile a quella della camorra e della mafia. Il suo ampio spettro di interessi va dall’appalto al subappalto di opere pubbliche, alla politica, al traffico internazionale di droga, all’estorsione, al riciclaggio, all’usura: è possibile sostenere, a ragione, che non vi sia oggi un aspetto della vita pubblica immune alla presenza della ‘ndrangheta. L’obiettivo che ci si è posti con questo lavoro di ricerca, in particolare, è stato analizzare il complesso rapporto tra la ‘ndrangheta - nei territori che da essa sono permeati - e la libertà di stampa, cercando di capire se e in che misura essa rappresenti un reale ostacolo alla libera circolazione dell’informazione nel nostro Paese, e non solo, oltre che un pericolo per l’incolumità, ed in certi casi la vita, dei cronisti che se ne sono occupati e continuano ad occuparsene. Partendo dallo studio del contesto storico-culturale in cui la mafia calabrese è nata e si è sviluppata, sono state delineate le tappe della sua genesi ed evoluzione. -
1 Migrating 'Ndrangheta in the Case of Australia. a Historical Perspective
Migrating 'Ndrangheta in the case of Australia. A historical perspective. Abstract This paper attempts to present the phenomenon of the ‘ndrangheta - criminal organisation from Calabria, South of Italy, and most powerful among the Italian mafias – through its migrating routes. In particular, the paper, by focusing on the peculiar case of Australia, aims at showing the overlapping of migrating flows with criminal colonisation, which has proven to be a ‘policy’ of this particular mafia. The paper uses the very thin literature on the subject alongside official reports on migration and crime, mainly from Italian sources, to start an historical journey on the migration of people from Calabria to Australia in various moments of the last century. The aim is to prove that, alongside the dreams for a better life, also criminal habits migrated with people, reinforced to this day through tight family ties. The topic is largely unexplored and is still underreported among Australian institutions and scholars, which is why this paper chooses a historical narration as main methodology to describe the principal threads in this very new field of research. Keywords: Australian ’ndrangheta; Italian mafias in Australia; Italian migration in Australia; organised crime in Australia; criminal colonisation; transnational organised crime 1 Migrating 'Ndrangheta in the case of Australia. A historical perspective. Migratory routes and criminal settlements The link between migration and organised crime can be considered physiological and not just because the movements of illegal immigrants for years have been almost totally managed by powerful criminal organisations based on transnational arrangements. Studies of migration have shown that those who leave their country, bring with them their own world made of life experiences and patterns of social relations, and they tend to reorganise, often through intense sacrifices, a complex system of self-defence of their ethno-cultural identity, without necessarily dismissing advanced forms of integration. -
I Padrini Del Ponte. Affari Di Mafia Sullo Stretto Di Messina
Tempi moderni I Padrini del Ponte Affari di mafia sullo stretto di Messina di Antonio Mazzeo Per favorire la libera circolazione della cultura, è consentita la riproduzione di questo volume, parziale o totale, a uso personale dei lettori purché non a scopo commerciale. © 2010 Edizioni Alegre - Soc. cooperativa giornalistica Circonvallazione Casilina, 72/74 - 00176 Roma e-mail: [email protected] Analisi, notizie e commenti sito: www.edizionialegre.it www.ilmegafonoquotidiano.it Indice Prefazione. Il Ponte e le mafie: uno spaccato di capitalismo reale 7 Solo pizzi e dintorni? 7 L’inchiesta Brooklyn e il contesto mondiale 8 Avvertenza e ringraziamenti 13 Capitolo uno. Brooklyn, la mafia del Ponte 17 Premiata ditta Zappia & soci... 17 «...Il Ponte lo faccio io...» 20 Il segreto d’onore 23 L’odore dei soldi 25 Il Principe Bin d’Arabia 28 Capitolo due. Il clan dei canadesi 31 A Scilla la ’ndrangheta, a Cariddi la mafia 32 Per riscuotere dall’emiro 34 Una holding made in Siculiana 36 Ci vediamo tutti al Reggio Bar 37 L’internazionale degli stupefacenti 40 L’ascesa di don Vito 42 I nuovi manager della coca 45 L’Uomo del Colosseo 48 Capitolo tre. I Signori delle Antille 53 Tra corsari e governatori 56 Le amicizie pericolose di Trinacrialand 58 Come invecchiare all’ombra del Ponte 62 Alla fine arrivò il Pippo d’America 65 Le Terrazze sullo Stretto 68 La guerra per gli appalti 69 Il ponte riemerso di Tourist e Caronte 74 Alla conquista dell’Est 77 Campione dell’undici settembre 81 Grandi mercanti sauditi 86 Kabul-Messina la rotta dei capi dei servizi segreti 89 Moschee, dissalatori, armi.. -
'Ndrangheta La ’Ndrangheta Si Urbanizza E Si Spacca
'NDRANGHETA LA ’NDRANGHETA SI URBANIZZA E SI SPACCA Il 26 ottobre 1969, a Serro Juncari, una radura ai piedi di Montalto, sull’Aspromonte, si tiene l’ultimo summit della ‘ndrangheta agro- pastorale. In questo summit si parla di inasprire la lotta contro la polizia e allearsi con la destra eversiva. A questa riunione erano presenti oltre 150 mafiosi convenuti da tutte le parti. La Questura intervenne e l’operazione Montalto portò davanti ai giudici del tribunale di Locri circa 72 presunti affiliati alla ‘ndrangheta. L’operazione venne coordinata dal commissario della polizia di Stato Alberto Sabatino. In questi anni avviene un “rinnovamento della ’ndrangheta” da parte di Mommo Piromalli assieme ai De Stefano. Adesso lo scopo della ’ndrangheta è quello di infiltrarsi tra i magistrati, i poliziotti, i politici, gli avvocati e commercialisti. Venne così creata all’interno della ‘ndrangheta un’enclave detta “Santa”. La sezione Santa era formata da 33 persone alle quali era permesso di affiliarsi a logge coperte dalla massoneria. Certe persone all’interno della ‘ndrangheta non volevano riconoscere la sezione santa perché le regole di questa nuova società consentivano di tradire ed effettuare delazioni pur di tutelare un santista. La ’ndrangheta già a questi tempi aveva capito che per acquistare potere e ricchezza bisognava entrare in politica. Il nuovo corso della ’ndrangheta coincise con la politica degli interventi straordinari nel Mezzogiorno. Oltre alla speculazione edilizia , alle grandi opere pubbliche e alle varie risorse legate all’agricoltura e alla pastorizia, la ‘ndrangheta mise le mani anche sul controllo dei traffici marittimi come il contrabbando di sigarette. Furono la costruzione del quinto centro siderurgico e il completamento dell’autostrada del Sole nel tratto compreso tra Salerno e Reggio Calabria a imprimere una nuova svolta al rapporto politica -‘ndrangheta, con la creazione di lobby tra mafiosi, politici e settori del mondo economico e finanziario locale e nazionale. -
Evoluzione Della 'Ndrangheta: Un Percorso Storico-Sociologico
EVOLUZIONE DELLA ‘NDRANGHETA: UN PERCORSO STORICO-SOCIOLOGICO F������� G��������� * S�������: 1 - Sviluppi storici e subcultura criminale; 2 - Le guerre di ‘Ndrangheta; 3 – La stru�ura organizzativa della ‘Ndrangheta; 4 - Analogia con altre forme di organizzazioni criminali; 5 - Le a�ività criminali e le proiezioni al di fuori della Regione; 6 - Sviluppi internazionali; 7 - Rapporti tra ‘Ndrangheta, Cosa Nostra, Camorra e Sacra Corona Unita; 8 – Conclusione. 1. Sviluppi storici e subcultura criminale. È oramai opinione comune e popolare, sopra�u�o alla luce dei più recenti sanguinari avvenimenti occorsi in Germania, in una ci�adina apparentemente tranquilla come Duisburg, dove si è con- sumata una strage che ha mietuto sei vi�ime, quella che riconosce alla ‘Ndrangheta – nome con il quale è colle�ivamente identificata la mafia calabrese - un posto di rilievo sullo scacchiere internazio- nale criminale. Suggestionato dal clamore del fa�o, il pubblico mediatico ha espresso tu�o il suo stupore per la ridondanza e l’ac- canito cinismo del deli�o, mentre una folla di analisti si affannava a rispondere alle consuete puntuali interviste sullo stato della mafia al giorno d’oggi, come se quella violenza fosse una triste esplosa novità dell’ultima estate. In realtà, se dobbiamo a�enerci alle con- siderazioni degli scri�ori e, in misura maggiore, alla storia vissuta, l’organizzazione di malavita calabrese sta progredendo velocemen- te nel suo percorso delinquenziale da almeno un quarantennio. E pensare che all’incipit di tu�a la sua lunga evoluzione, l’Onorata Società, come veniva anche chiamata l’associazione, si industriava prevalentemente in a�ività dal sapore spiccatamente arcaico e rustico, quali gli abigeati, le ruberie nei campi, le rapine, i danneggiamenti dell’altrui proprietà terriera, in specie quando qualcuno non acce�ava la sua imposta protezione, e in particolar * Do�ore in giurisprudenza.