I guerrieri stringono un patto di fratellanza nel giardino di pesco; una vittoria frantuma i ribelli sul campo di battaglia.

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Il mondo sotto il cielo, dopo un lungo periodo di divisioni, tende ad unirsi; dopo un lungo periodo di unione, tende a dividersi di nuovo. E' stato così sin dall'antichità. Quando il dominio della Dinastia Zhou si indebolì, sette regni contendenti presero forma,dichiarandosi guerra l'un l'altro finché il regno di Quin prevalse, impossessandosi dell'impero. Ma appena il destino di Quin fu compiuto, due regni oppositori sorsero, Chu e Han, per combattere per la supremazia. E vittorioso.1

Il principio della fortuna di Han ebbe inizio quando Liu Bang2, l'Antenato Supremo, uccise un serpente bianco per issare le bandiere della rivolta, che ebbe termine solamente quando l'intero impero appartenne ad Han (202 d.C.). Questo magnifico retaggio fu custodito dai successivi imperatori degli Han per due secoli, finché la ribellione di Wang Mang3 stravolse le cose. Ma presto Liu Xiu4, il Fondatore Posteriore di Han, ripristinò l'impero, e la dinastia Han continuò il proprio dominio per altri due secoli fino ai giorni dell'imperatore Xian, destinati a vedere l'inizio della divisione dell'impero in tre parti, passate alla storia come i Tre Regni.

Ma la discesa nell'anarchia fu anticipata durante il regno dei due predecessori di Xia - gli imperatori Huan e Ling - che salirono al trono del drago verso la metà del secondo secolo.

L'imperatore Huan non prestò attenzione ai valenti elementi della sua corte, ma diede fiducia agli eunuchi di palazzo. Visse e morì, lasciando lo scettro all'imperatore Ling, i cui consiglieri erano il Maresciallo Reggente Dou Wu e il Guardiano Imperiale Chen Fan5. Dou Wu e Chen Fan, disgustati dagli abusi degli eunuchi6 negli affari di stato, cospirarono nella distruzione di questi ultimi. ma il Mastro Eunuco Cao Jie non era disposto a cedere così facilmente. La cospirazione fallì e gli onesti Dou Wu e Chen Fan furono condannati a morte, rendendo gli eunuchi più forti di prima.

Accadde il giorno della luna piena del quarto mese, il secondo anno, nell'era della Calma Ristabilita (168 d.C.), che l'imperatore Ling entrò nella Sala della Virtù. Appena si avvicinò al trono, un vortice impetuoso soffiò nell'angolo della sala e, dalle travi del tetto si calò un mostruoso serpente nero che si adagiò proprio sul trono del sovrano. L'imperatore cadde svenuto. Quelli a lui più vicini si

1 A quest'epoca, 168 d.C., la Cina aveva avuto cinque dinastie: Mitologica (5000-2200 a.C.), Dinastia Xia (2200-1700 a.C.), Dinastia Shang (1700-1050 a.C.), Dinastia Zhou (1050-221 a.C.), Dinastia Qin (221-206 a.C.), e Dinastia Han (206-220 a.C.). L'Era dei Sette Stati va dal 475 al 221 a.C., nota anche come periodo degli Stati Combattenti. I sette stati principali erano Qin, Chu, Yan, Qi, Wei, Zhao, e Han. Alla fine del Periodo degli Stati Combattenti, Qin conquistò gli altri stati, e consolidò l'impero. Al Primo Imperatore di Qin è accreditata la costruzione della Grande Muraglia in vasta scala, ma è anche accusato di aver bruciato i libri e per l'aver perseguitato persone istruite. Qin durò solamente una generazione e mezza, poi i vecchi stati emersero ancora. 2 Liu Bang (o Gao Zu) (256-195 a.C.) era il fondatore della Dinastia Han, alias Han Occidentali o Han Anteriori (capitale Changan). Di famiglia contadina. Il suo primo incarico fu quello di assistere un magistrato a Pei. Si unì alla ribellione dei contadini contro la Dinastia Qin. Lottò sotto la bandiera di Chu. Divenne un generale, quindi eletto Re di Han. Nel 206 a.C. Liu Bang sconfisse il Re di Chu Xiang Yu, e conquistò l'impero. 3 Wang Mang (45 a.C.-23 d.C.) era reggente e nipote della vedova imperatrice Wang. Egli assunse il trono dal 9 al 23 d.C.) 4 Liu Xiu (o Guang Wu) (5 a.C.-57 d.C.) (regnò nel 25-57 d.C.) ristabilì gli Han dopo la ribellione di Wang Mang. La dinastia che Liu Xiu ristabilì è anche nota come Han Orientali (capitale Luoyang) o Han Posteriori. 5 Maresciallo Reggente era la più alta carica militare, mentre Guardiano Imperiale era la più alta carica civile. 6 Sin dalla remota antichità, gli eunuchi erano stati impiegati a palazzo per due incarichi principali: come guardie e servitori negli harem o in altri alloggi femminili, e come ciambellani del re. La posizione di fiducia degli eunuchi permetteva spesso loro di esercitare un'importante influenza sui maestri reali e persino di innalzarsi a posizioni di grande fiducia e potere. precipitarono per sollevarlo e sostenerlo fino al palazzo, mentre i membri della corte si sparpagliarono e fuggirono. Il serpente sparì.

Ma a lui seguì una terribile tempesta, fulmini, grandine, e fiumi di pioggia che durarono fino a mezzanotte creando scompiglio in ogni dove. Due anni dopo la terrà tremò nella capitale di Luoyang, mentre lungo la costa si abbatté una enorme onda che, al suo ritorno, trascinò tutti gli abitanti dentro il mare. Un altro presagio infausto fu segnalato 10 anni dopo. quando il titolo reale tu cambiato in Raggiante Armonia (178 d.C.): alcune galline improvvisamente cantarono. Durante la luna nuova del sesto mese, un grande cerchio di nubi scure soffiò nella direzione della Sala della Virtù, mentre il mese successivo un arcobaleno fu visto nella Camera del Drago. Lontano dalla capitale, una parte delle Montagne Yuan crollò, lasciando un enorme squarcio sul fianco.

Questi sono alcuni dei presagi che si verificarono. L'imperatore Ling, particolarmente scosso da questi segni dello scontento dei Cieli, promulgò un editto chiedendo ai suoi ministri una spiegazione di tali prodigi e calamità.

Il Consigliere di Corte rispose schiettamente: "Arcobaleni e i cambiamenti di sesso delle galline sono causati dall'interferenza delle imperatrici e degli eunuchi negli affari di stato."

L'imperatore lesse questo memoriale con profondi sospiri, e il Mastro Eunuco Cao Jie, dalla sua postazione dietro il trono, notò con ansia questi segni di cordoglio. Presentatasi l'occasione, Cao Jie informò i suoi seguaci, e un assalto fu organizzato contro Cai Yong, che fu portato via dalla corte e costretto a ritirarsi nella sua residenza in campagna.

Con questa vittoria gli eunuchi crebbero in massa. Dieci di loro, rivali in perfidia e soci in azioni malvagie, formarono un potente gruppo conosciuto come i Dieci Custodi Regolari (Zhang Rang, Zhao Zhong, Cheng Kuang, Duan Gui, Feng Xu, Guo Sheng, Hou Lan, Jian Shuo, Cao Jie, e Xia Yun).

Uno di loro. Zhang Rang, ottenne una tale influenza che divenne il più decorato e fidato consigliere dell'imperatore. L'imperatore addirittura lo chiamava "Padre Adottivo". Così la corrotta amministrazione statale andò di male in peggio, fino a quando il paese fu sull'orlo della rivolta e del brigantaggio.

In questo periodo nel paese di Julu vi era una certa famiglia Zhang, di cui tre fratelli presero il nome rispettivamente di Zhang Jue, Zhang Ba e Zhang Lian. Il maggiore, Zhang Jue, era un laureato declassato, che si era dedicato alla medicina. Un giorno, mentre coglieva erbe tra i boschi, Zhang Jue incontrò un venerabile anziano con occhi di uno smeraldo brillante e una carnagione fresca, che camminava con un bastone di quercia. Il vecchio attirò Zhang Jue in una caverna dove gli diede tre volumi del Libro del Cielo.

Zhang Jue Zhang Ba

"Questo libro" disse il vecchio, "è L'Arte Essenziale della Pace. Con l'aiuto di questi volumi, puoi convertire il mondo e salvare l'umanità. Ma dovrai essere determinato, altrimenti, stanne certo, soffrirai terribilmente." Con umile obbedienza, Zhang Jue prese li libro e chiese il nome del suo benefattore.

"Sono il Santo Eremita delle Terre del Sud", fu la risposta, dopodiché il vecchio sparì nell'aria.

Zhang Jue studiò assiduamente il meraviglioso libro e si applicò giorno e notte per mettere in atto i suoi precetti. Presto fu in grado si evocare i venti e controllare la pioggia, e fu conosciuto come il Mistico della Via della Pace.

Nel primo mese del primo anno della Centrale Stabilità (184 d.C.), ci fu una terribile pestilenza che si diffuse attraverso il territorio, dove Zhang Jue distribuì rimedi miracolosi agli afflitti. Le medicine divine ebbero grande successo, e presto egli guadagnò il titolo di Saggio e Benefico Maestro. Cominciò ad avere un manipolo di discepoli che iniziò ai misteri e spedì lungo tutto il territorio. Essi, come il maestro, potevano scrivere incantesimi e pronunciare formule, e la loro fama accrebbe anche la sua.

Zhang Jue iniziò ad organizzare i propri discepoli. Stabilì 36 circoscrizioni, le più grandi con diecimila o più membri, le più piccole con circa metà di quel numero. Ogni circoscrizione aveva il proprio capo che assunse il titolo militare di Generale. Parlavano sfrontatamente della morte del cielo blu e dell'avvento del cielo dorato; dicevano che un nuovo ciclo stava per iniziare e che avrebbe portato fortuna universale a tutti i membri; e persuadevano le persone a disegnare simboli con il gesso per il primo anno del nuovo ciclo sulla porta d'ingresso delle proprie abitazioni.

Insieme al numero di fedeli crebbe anche l'ambizione di Zhang Jue. Il Saggio e Benefico Maestro sognava l'impero. Uno dei suoi partigiani, Ma Yuanyi, fu inviato a distribuire doni per guadagnare l'appoggio degli eunuchi a palazzo.

Zhang Jue disse a suo fratello, "Per cospiratori come noi da sempre la parte più difficile è guadagnare il favore popolare. Ma noi lo abbiamo già. Questa opportunità non andrà sprecata."

E iniziarono a prepararsi. Vennero preparate molte bandiere e stendardi gialli, e fu stabilita una data per la rivolta. Poi Zhang Jue scrisse lettere a Feng Xu7 e le spedì tramite uno dei suoi seguaci, Tang Zhou, che all'ultimo momento tradì la sua fiducia e fece rapporto alla corte del complotto. L'imperatore convocò il fidato Maresciallo Reggente e gli ordinò di tenere d'occhio la situazione. Ma Yuanyi fu immediatamente preso e decapitato. Feng Xu e molti altri furono sbattuti in prigione.

Scoperto ormai il complotto, i fratelli Zhang furono costretti a scendere in campo. Ricevettero titoli grandiosi: Zhang Jue il Signore del Cielo, Zhang Ba il Signore della Terra e Zhang Lian il Signore dell'Umanità. E insieme a questi nomi distribuirono questo manifesto:

"La buona sorte degli Han è esaurita, e Il Saggio e Benefico Uomo è apparso. Discerni la volontà del Cielo, o popolo, e cammina lungo la via della rettitudine, dove solamente avrai la pace."

Non mancò l'aiuto. Da ogni parte le persone si avvolgevano la testa con sciarpe gialle e si unirono all'esercito del ribelle Zhang Jue, cosicché presto la sua forza raggiunse quasi quella di un milione di uomini, e le truppe ufficiali si dissolsero ad un accenno della sua venuta.

Il Maresciallo Reggente e Guardiano Imperiale, He Jin, faceva propaganda per i preparativi generali contro i Turbanti Gialli, e un editto richiamava chiunque a combattere contro i ribelli. Nel frattempo, tre comandanti imperiali (Lu Zhi, Huangfu Song, e ) marciarono contro di loro in

7 Feng Xu è uno dei Dieci Custodi Regolari. tre direzioni insieme ai veterani.

Nel frattempo Zhang Jue condusse il suo esercito a Youzhou, la regione nord-orientale dell'Impero8. Il protettore imperiale di Youzhou era Liu Yan, un erede della Casa Imperiale. Avendo appreso dell'avvicinamento dei ribelli, Lu Yan chiamò il comandante Zhou Jing per un consulto circa la loro posizione.

Zhou Jing disse, "Loro sono molti, noi pochi. Dobbiamo arruolare più truppe per affrontarli."

Liu Yan era d'accordo, e pubblicò annunci alla ricerca di volontari che servissero contro i ribelli. Uno di questi annunci fu esposto nel paese di Zhou, dove viveva un uomo di grande spirito.

Quest'uomo non era un semplice studente, né trovava un qualche piacere nello studio. Ma era liberale e anche benevolo benché fosse di poche parole, nascondendo ogni sentimento dietro una calma esteriore. Aveva sempre avuto brama di grandi imprese e aveva coltivato amicizie con uomini illustri. Era alto di statura. Le sue orecchie erano lunghe, con i lobi che toccavano le spalle, e le sue mani penzolavano fin sotto le ginocchia. I suoi occhi erano molto grandi e prominenti cosicché poteva vedere fin dietro le orecchie. La sua carnagione era chiara come la giada, e aveva abbondanti labbra rosse.

Era un discendente del Principe Sheng di Zhongshan il cui padre era l'Imperatore Jing (regnante dal 157 al 141 a.C.) il quarto Imperatore della dinastia Han. Il suo nome era . Molti anni prima, uno dei suoi antenati era stato il governatore di quello stesso paese, ma aveva perso il suo titolo per negligenza durante le offerte cerimoniali. Comunque, quel ramo della famiglia era rimasto in quel posto, diventando sempre più povero con il passare degli anni. Suo padre era stato uno studente e ufficiale valoroso ma morì giovane. La vedova e l'orfano furono lasciati soli, e Liu Bei da bambino suscitò pietà guadagnandosi una reputazione.

Liu Bei

In questi tempi la famiglia era caduta in povertà, e Liu Bei si guadagnava da vivere vendendo sandali di paglia e intrecciando fili di erba. La casa di famiglia era in un villaggio vicino la capitale di Zhou. Vicino alla casa si ergeva un enorme albero di more, e visto da lontano e con il suo profilo curvilineo assomigliava al baldacchino di una carrozza. Notando il suo lussureggiante fogliame, un veggente aveva predetto che un giorno un uomo distinto sarebbe nato dalla famiglia.

Da bambino, Liu Bei giocava con gli altri bambini del villaggio sotto quest'albero e si arrampicava su di esso, dicendo, "Io sono il Figlio del Cielo, e questo è il mio carro!" Suo zio, Liu Yuanqi, riconobbe che Liu Bei non era un ragazzo come gli altri e si assicurò che la famiglia non assecondasse la sua volontà.

Quando Liu Bei compì quindici anni, sua madre lo mandò in viaggio per la sua educazione. Per un

8 L'Antica Cina era divisa in nove regioni amministrative di Zhou (zhou significa stato). Ciascuna regione aveva una città capitale, spesso dello stesso nome. Le nove ragioni erano Bingzhou, Jingzhou, Jizhou, Liangzhou, Qingzhou, Xuzhou, Yizhou, Youzhou, e Yuzhou. Col passare del tempo ulteriori regioni vennero create. Durante il periodo dei Tre Regni, vi erano già oltre nove regioni. Alcune delle nuove regioni erano Xizhou, Yangzhou, e Yongzhou. Il Protettore Imperiale era la più alta carica amministrativa all'interno della regione. periodo egli servì Zheng Xuan e Lu Zhi come maestri. E divenne molto amico con Gongsun Zan.

Liu Bei aveva ventotto anni quando lo scoppio della rivolta dei turbanti gialli chiamò soldati. La vista dell'annuncio lo rattristò, e sospirò non appena lo lesse.

Improvvisamente una voce stridula dietro di lui disse urlando, "Signore perché sospirate se non fate niente per aiutare il vostro paese?"

Girandosi di scatto vide un uomo in piedi della sua stessa altezza, con una piccola testa rotonda come quella di un leopardo, occhi larghi, il mento appuntito di una rondine, e baffi come quelli di una tigre. Parlava con una voce profonda e rumorosa e sembrava indomabile quanto un cavallo selvaggio. Immediatamente Liu Bei vide che non era un uomo ordinario e chiese il suo nome.

" è il mio nome", rispose lo straniero,"Vivo qui vicino, ho una fattoria, vendo vino e sono macellaio, e amo stare con persone valorose. I tuoi sospiri alla lettura dell'annuncio mi hanno fatto avvicinare".

Zhang Fei

Liu Bei rispose, "Io sono della famiglia imperiale, Liu Bei è il mio nome. E vorrei distruggere questi Turbanti Gialli e ristabilire la pace nel territorio, ma ahimè sono senza aiuto".

"Io ho i mezzi", disse Zhang Fei, "Immagina tu ed io che raduniamo alcune truppe e tentiamo tutto il possibile."

Questa fu una notizia felice per Liu Bei, e i due si diressero alla locanda del villaggio per parlare del progetto. Mentre bevevano, un grosso e alto seguace comparse spingendo un calesse lungo la strada. Sulla soglia si fermò e entrò nella locanda per riposare un momento e ordinò del vino.

"E di corsa!" aggiunse. "Perché ho fretta di andare in città e offrire il mio corpo all'esercito."

Liu Bei osservò attentamente il nuovo arrivato, pezzo per pezzo, e notò che l'uomo era di enorme costituzione, una lunga barba, una faccia rossa come una mela. e labbra rosse e piene. Aveva gli occhi di una fenice e sopracciglia cespugliose come dei bachi da seta. Il suo intero aspetto era dignitoso e incuteva soggezione. Immediatamente, Liu Bei cambiò posto, si sedette accanto a lui e chiese il suo nome.

"Sono " rispose lui, "Sono nato sulla sponda occidentale del fiume, ma sono un fuggiasco tra le acque da quasi cinque anni, perché uccisi un mascalzone che, poiché era facoltoso e potente, era un prepotente. Sono venuto qui per unirmi all'esercito." Guan Yu

Dopodiché Liu Bei informò Guan Yu delle sue intenzioni, e tutti e tre si diressero alla fattoria di Zhang Fei dove avrebbero potuto parlare circa il grande progetto

Zhang Fei disse, "Gli alberi di pesco nell'orto dietro la casa sono in piena fioritura. Domani effettueremo li un sacrificio e dichiareremo solennemente il nostro intento davanti al Cielo e alla Terra, e noi tre giureremo fratellanza e unità di scopi e sentimenti. Così noi intraprenderemo la nostra grande missione. "

Sia Liu Bei che Guan Yu erano d'accordo.

Uniti tutti e tre da un solo pensiero, il giorno successivo prepararono il sacrificio, un bue nero, un cavallo bianco, e vino per le libagioni. Sotto il fumo dell'incenso che bruciava sull'altare, chinarono la testa e recitarono questa formula:

"Noi tre (Liu Bei, Guan Yu e Zhang Fei) nonostante proveniamo da famiglie diverse, giuriamo fratellanza e promettiamo mutuo soccorso verso un unico fine. Ci soccorreremo l'un l'altro nelle difficoltà, ci aiuteremo nei momenti di pericolo. Giuriamo di servire lo stato e salvare il popolo. Non chiediamo la stessa data di nascita, ma aspiriamo a morire insieme. Possano i Cieli, che governano ogni cosa, e la Terra, da cui ogni cosa ha origine, leggere nei nostri cuori. Se smarriamo la via della rettitudine o dimentichiamo la gentilezza, possano colpirci il Cielo e l'Uomo!"

Si sollevarono dalle ginocchia. Gli altri due si chinarono di fronte a Liu Bei in quanto loro fratello maggiore, mentre Zhang Fei era il più giovane dei tre. Una volta conclusa la solenne cerimonia, uccisero altri buoi e festeggiarono invitando gli abitanti del villaggio. In trecento si unirono a loro, e tutti festeggiarono e bevvero nel Giardino di Pesco. Il giorno dopo furono radunate le armi. Ma non c'erano cavalli da cavalcare. Era un vero problema. Ma furono benedetti presto dall'arrivo di due venditori di cavalli con una mandria di esemplari.

"Così il Cielo ci benedice!" esclamò Liu Bei.

E i tre fratelli andarono fuori ad accogliere i mercanti. Erano Zhang Shiping e Su Shuang da Zhongshan. Andavano verso nord ogni anno per comprare cavalli. Erano sulla via del ritorno a causa dei Turbanti Gialli. I fratelli li invitarono nella fattoria, dove fu loro servito del vino. Poi Liu Bei raccontò loro del piano di combattere per la tranquillità. Zhang Shiping e Su Shuang erano lieti e immediatamente diedero ai fratelli cinquanta valenti destrieri, e inoltre, cinquecento once di oro e argento e millecinquecento libbre di acciaio, ottimo per forgiare armi.

I fratelli espressero la loro gratitudine, e i mercanti si congedarono. Poi dei fabbri furono chiamati a forgiare le armi. Per Liu Bei fecero una coppia di spade antiche; per Guan Yu plasmarono una lama curva, dalla lunga impugnatura, chiamata Sciabola del Drago Verde, che pesava addirittura cento libbre; e per Zhang Fei crearono una lancia lunga dieci piedi, chiamata Alabarda del Serpente. Ognuno ricevette inoltre un elmo e un'armatura.

Appena le armi furono pronte, la truppa, ora forte di cinquecento uomini, marciò verso il Comandante Zhou Jing, che li presentò al Protettore Imperiale Liu Yan. Quando la cerimonia di presentazione fu conclusa, Liu Bei espose il suo lignaggio, e Liu Yan gli accordò la sua stima.

Molti giorni prima era stato annunciato che la ribellione era effettivamente scoppiata, e un capitano dei Turbanti Gialli, Cheng Yuanzhi, aveva invaso la regione con un gruppo di cinquantamila ribelli. Liu Yan ordinò a Zhou Jing e ai tre fratelli di andare ad affrontarli con le cinquecento truppe. Liu Bei accettò con gioia di condurre l'avanzata e marciò sul fondo delle Colline Daxing dove avvistarono i ribelli. I ribelli coprirono i loro capelli che volteggiavano sulle loro spalle, e si legarono la fronte con sciarpe gialle.

Quando i due eserciti furono stati schierati uno di fronte all'altro, Liu Bei cavalcò sul davanti, Guan Yu a sinistra e Zhang Fei a destra.

Agitando la frusta, Liu Bei iniziò a urlare rimproveri ai ribelli:"O scontenti! Perché non scendete da cavallo e vi lasciate catturare?"

Ma il loro leader Cheng Yuanzhi, pieno di rabbia, inviò un generale, Deng Mao, a dare inizio alla battaglia. Subito Zhang Fei cavalcò in avanti, la sua alabarda serpente pronta a colpire. Un colpo e Deng Mao rotolò giù da cavallo, trafitto al cuore. Lo stesso Cheng Yuanzhi vedendo questo frustò il suo destriero e cavalcò in avanti agitando la spada pronto a colpire Zhang Fei. Ma Guan Yu brandì la sua poderosa sciabola del drago verde e cavalcò verso Cheng Yuanzhi. A tale vista la paura si impadronì di Cheng Yuanzhi, e prima di potersi difendere, la grande sciabola calò tagliandolo a metà.

Cheng Yuanzhi Deng Mao

Due eroi nuovi della guerra agli allarmi, Cavalcano coraggiosamente per provare le loro armi. Le loro animose gesta i tre regni raccontano, E la loro caduta i poeti cantano.

Caduto il loro leader, i ribelli gettarono via le armi e fuggirono. I soldati ufficiali irruppero in mezzo a loro. Molte migliaia si arresero e la vittoria fu completa così si concluse questa parte della ribellione.

Al loro ritorno, Liu Yan li incontro personalmente e distribuì loro ricompense. Ma il giorno seguente, alcune lettere giunsero da parte del Protettore Imperiale Gong Jing della regione di Qingzhou dicendo che i ribelli stavano assediando la capitale, che era sul punto di crollare. Occorreva aiuto immediatamente.

"Andrò io" disse Liu Bei appena appresa la notizia.

E partì immediatamente con i suoi soldati, rinforzati da un corpo di cinquemila uomini sotto Zhou Jing. I ribelli, vedendoli arrivare, attaccarono più ferocemente. I rinforzi essendo pochi al confronto non poterono prevalere e si ritirarono nell'arco di sedici chilometri, dove costruirono un campo.

"Loro sono molti e noi pochi", disse Liu Bei ai suoi fratelli. "Possiamo batterli solo attraverso una strategia superiore"

Quindi prepararono un'imboscata. Guan Yu e Zhang Fei, ognuno con un discreto manipolo di uomini, mossero dietro le colline, a destra e a sinistra, e si nascosero. Non appena i gong avrebbero suonato si sarebbero mossi per aiutare l'esercito principale.

Ultimati i preparativi, i tamburi tuonarono per annunciare l'avanzata di Liu Bei. Anche i ribelli vennero avanti. Ma Liu Bei improvvisamente si ritirò pensando che questa fosse la loro possibilità, i ribelli si spinsero in avanti e furono condotti oltre le colline. Dopodiché improvvisamente suonarono i gong per l'imboscata. Guan Yu e Zhang Fei confluirono da destra e sinistra appena Liu Bei si voltò per andare contro i ribelli. Sotto un attacco da tre parti i ribelli persero pesantemente e scapparono verso le mura della città di Qingzhou. Ma il Protettore Imperiale Gong Jing inviò una spedizione armata per attaccarli, e i ribelli furono interamente sconfitti e molti uccisi. Qingzhou non era più in pericolo.

Feroci come tigri sono i soldati, tuttavia Le battaglie sono vinte dalla strategia. Un eroe giunge, ottiene popolarità, Destinato a una corona egli è già.

Dopo che le celebrazioni della vittoria furono concluse, il comandante Zhou Jin propose di ritornare a Youzhou.

Ma Liu Bei disse, "Sappiamo che il Comandante Imperiale Lu Zhi sta combattendo contro un'orda di ribelli guidata da Zhang Jue a Guangzong. Lu Zhi è stato una volta mio maestro e voglio andare ad aiutarlo."

Così Liu Bei e Zhou Jing si separarono, e i tre fratelli con le loro truppe si diressero verso Guangzong. Trovarono l'accampamento di Lu Zhi, furono ammessi alla sua presenza, e dichiararono le ragioni del loro arrivo. Il Comandante li accolse con grande gioia, e loro restarono con lui mentre escogitava i suoi piani.

Lu Zhi

In quel momento le centocinquantamila truppe di Zhang Jue e le cinquantamila di Lu Zhi si stavano affrontando. Nessuna delle due ebbe successo.

Lu Zhi disse a Liu Bei, "Sono in grado di circondare questi ribelli. Ma gli altri due fratelli Zhang Ba e Zhang Lian, sono saldamente trincerati di fronte a Huangfu Song e Zhu Jun a Yingchuan. Ti darò mille truppe in più, con queste potrai andare a vedere cosa sta succedendo, e noi potremo decidere il momento per un attacco congiunto."

Così Liu Bei si mosse e marciò il più velocemente possibile verso Yingchuan. In quel momento le truppe imperali stavano attaccando con successo, e i ribelli avevano ripiegato su Changshe. Si erano accampati tra l'erba fitta.

Vedendo ciò, Huangfu Song disse a Zhu Jun,"I ribelli sono dislocati nel campo. Possiamo attaccarli col fuoco." Huangfu Song

Allora il Comandante Imperiale ordinò a ogni uomo di tagliare un fascio di erba secca e organizzò un'imboscata. Con la notte soffiava un vento di bufera e alle due accesero un fuoco. Le fiamme salirono fino al cielo. I ribelli caddero in confusione non c'era tempo di sellare i cavalli o indossare le armature. Scapparono in tutte le direzioni.

La battaglia continuò fino all'alba. Zhang Ba e Zhang Lian, con un gruppo di ribelli veloci trovarono una via per fuggire, ma improvvisamente una truppa di soldati con stendardi cremisi apparve ad affrontarli. Il loro leader era un uomo di media statura, con occhi piccoli e una lunga barba. Era , un uomo di Beijuo, Comandante di Cavalleria. Suo padre era Cao Song ma non era veramente un Cao. Cao Song era nato nella famiglia Xiahou, ma era stato allevato dall'eunuco Cao Teng e aveva preso il nome della sua famiglia.

Cao Cao

Da giovane Cao Cao era appassionato di caccia e amava danzare e cantare. Era pieno di risorse e astutissimo. Uno zio, vedendo il giovane pargolo così irrequieto, si arrabbiava con lui e raccontava al padre delle sue malefatte. Suo padre lo sgridava.

Ma Cao Cao era all'altezza della situazione. Un giorno, vedendo arrivare suo zio, cadde a terra fingendo un attacco epilettico. Lo zio spaventato corse ad avvertire il padre, che venne e vide il giovane in perfetta salute.

"Ma tuo zio ha detto che stavi male. Stai meglio?" Chiese il padre.

"Non ho mai sofferto di epilessia né malattie di alcun genere" disse Cao Cao. "Ma ho perso l'affetto di mio zio e lui ti ha ingannato".

Da quel giorno, qualunque cosa avesse detto lo zio dei suoi misfatti, suo padre non gli avrebbe creduto. Così il giovane crebbe viziato e senza alcun controllo.

Un uomo del tempo chiamato Qiao Xuan disse a Cao Cao, "La rivolta è dietro l'angolo, e solo un uomo di straordinaria abilità può riuscire a ristabilire la tranquillità. Quell'uomo sei tu.”

E He Yong di Nanyang disse di lui, "La dinastia Han sta per cadere. Lui è l'uomo che può ripristinare la pace, soltanto lui."

Cao Cao andò ad indagare sul suo futuro da un saggio di Runan chiamato .

"Che tipo di uomo sono io?" chiese Cao Cao. Il veggente non rispose, e più e più volte Cao Cao ripropose la domanda.

Infine Xu Shao rispose, "Nella pace sei un abile soggetto; nel caos sei un eroe scaltro!"

Xu Shao

Cao Cao si rallegrò nel sentirlo.

Cao Cao si laureò a vent'anni e guadagnò una reputazione di devozione e integrità. Iniziò la sua carriera come Ufficiale in Comando in una contea nel distretto della capitale. Nelle quattro porte della città faceva la guardia, arrestava attività di vario genere, e puniva ogni infrazione della legge a prescindere dal grado del trasgressore. Una notte uno zio dell'eunuco Jian Shuo9 fu trovato per strada con una spada e fu arrestato. Come dovere venne picchiato. Dopodiché nessuno osò trasgredire di nuovo, e il nome di Cao Cao si diffuse. Presto divenne un magistrato di Dinqiu.

Durante la rivolta dei Turbanti Gialli, Cao Cao ottenne il titolo di Generale e il comando di cinquemila cavalieri e fanti per aiutare nella lotta a Yingchuan. Riuscì a malapena a incrociare i ribelli appena sconfitti e li fece a pezzi. A migliaia furono uccisi e furono catturati stendardi e tamburi e cavalli a non finire, insieme a una grossa somma di denaro. Comunque, Zhang Ba e Zhang Lian fuggirono, e dopo un colloquio con Huangfu Song, Cao Cao andò alla loro ricerca.

Nel frattempo Liu Bei e i suoi fratelli stavano affrettandosi verso Yingchuan, quando udirono il suono della battaglia e videro le fiamme alzarsi alte nel cielo. Ma giunsero troppo tardi per combattere. Videro Huangfu Song e Zhu Jun al quale riferirono le intenzioni di Lu Zhi.

"Il potere dei ribelli qui è quasi infranto." dissero i comandanti, "ma riusciranno sicuramente ad unirsi a Zhang Jue a Guangzong. Non potete far altro che ritirarvi in fretta."

Pertanto i tre fratelli tornarono sui loro passi. A metà strada incontrarono un manipolo di soldati che scortavano un prigioniero su un carro. Appena si avvicinarono, videro che il prigioniero altri non era che Lu Zhi, l'uomo che stavano andando ad aiutare. Smontando rapidamente da cavallo Liu Bei chiese cosa era capitato.

Lu Zhi spiegò, "Avevo circondato i ribelli ed ero sul punto di travolgerli, quando Zhang Jue ha utilizzato alcuni dei suoi poteri sovrannaturali impedendo la mia vittoria. La corte ha inviato l'eunuco Zhuo Feng ad investigare sul mio fallimento, e quell'ufficiale pretese una tangente. Gli dissi quanto fossi sotto pressione e gli chiesi dove, in tali circostanza, avrei potuto trovare un dono per lui. Egli andò via furioso e riferì che mi stavo nascondendo dietro i bastioni e non avrei dato battaglia e che avevo demoralizzato il mio esercito. Così sono stato rimpiazzato da , e devo recarmi nella capitale per spiegare le mie responsabilità sull'accaduto"

Questa storia fece infuriare Zhang Fei. Era sul punto di uccidere la scorta e liberare Lu Zhi. Ma Liu Bei lo trattenne.

9 Jian Shuo è uno dei Dieci Custodi Regolari. "Il governo farà la cosa giusta," disse Liu Bei. "Non essere precipitoso!"

E la scorta e i tre fratelli si separarono.

Era inutile continuare per la via di Guangzong, così Guan Yu propose di tornare indietro a Zhuo, e dunque tornarono indietro. Due giorni dopo udirono il tuono della battaglia dietro le colline. Accelerando verso la cima, scorsero i soldati del governo subire ingenti perdite, e videro il paesaggio pieno di Turbanti Gialli. Sugli stendardi dei ribelli comparivano le parole "Zhang Jue il Signore del Cielo" scritte in grande.

"Noi attaccheremo questo Zhang Jue!" disse Liu Bei ai suoi fratelli, e galopparono per unirsi alla battaglia.

Zhang Jue aveva sconfitto Dong Zhuo e stava sfruttando il vantaggio. Era impegnato nell'inseguimento quando i tre fratelli irruppero nel suo esercito, gettarono in confusione i suoi ranghi, e lo spinsero indietro di quindici miglia. Dopo i fratelli tornarono all'accampamento con il generale appena soccorso.

"Che cariche avete?" chiese Dong Zhuo, appena trovò il tempo di parlare ai fratelli.

"Nessuna," risposero questi.

E Dong Zhuo li trattò con disprezzo. Liu Bei si allontanò in silenzio, ma Zhang Fei era furioso.

"Abbiamo appena salvato questo incapace in un combattimento sanguinario," sbraitò Zhang Fei, "e ora è così scortese con noi! Solamente la sua morte potrà placare la mia ira".

Zhang Fei pestò i piedi fino alla tenda di Dong Zhuo, impugnando saldamente una spada affilata.

Così è oggi come nell'antichità Il semplice valoroso può essere ricompensato, Il potere è posseduto dall'autorità; Zhang Fei, brusco e frettoloso, Dove un suo pari trovar si potrà? Ma uccidere un ingrato Molte morti in un anno causerà.

Il destino di Dong Zhuo sarà svelato nei capitoli successivi.

Dong Zhuo