Italian Modernities

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Italian Modernities ITALIAN MODERNITIES VOL. 36 Edited by Pierpaolo Antonello and Robert Gordon, University of Cambridge PETER LANG Oxford • Bern • Berlin • Bruxelles • New York • Wien 997450_Cinelli.indd 2 28-Feb-20 16:50:49 Innesti: Primo Levi e i libri altrui Gianluca Cinelli and Robert S. C. Gordon (eds) PETER LANG Oxford • Bern • Berlin • Bruxelles • New York • Wien 997450_Cinelli.indd 3 28-Feb-20 16:50:49 Bibliographic information published by Die Deutsche Nationalbibliothek Die Deutsche Nationalbibliothek lists this publication in the Deutsche National bibliografie; detailed bibliographic data is available on the Internet at http://dnb.d nb.de. A catalogue record for this book is available from the British Library. Library of Congress Cataloging in Publication Data A CIP catalog record for this book has been applied for at the Library of Congress. Cover image: G. Arcimboldo, Il Bibliotecario (1566). Skokloster Castle, Håbo (Sweden). Frontispiece image: Anonymous. Photo of Primo Levi at his desk (1960). CDEC, Milan. Cover design by Peter Lang Ltd. ISSN 1662 9108 ISBN 978-1-78997-450-8 (print) • ISBN 978-1-78997-451-5 (ePDF) ISBN 978-1-78997-452-2 (ePub) • ISBN 978-1-78997-453-9 (mobi) © Peter Lang AG 2020 Published by Peter Lang Ltd, International Academic Publishers, 52 St Giles, Oxford, OX1 3LU, United Kingdom [email protected], www.peterlang.com Gianluca Cinelli and Robert S. C. Gordon have asserted their rights under the Copyright, Designs and Patents Act, 1988, to be identified as the Authors of this Work. All rights reserved. All parts of this publication are protected by copyright. Any utilisation outside the strict limits of the copyright law, without the permission of the publisher, is forbidden and liable to prosecution. This applies in particular to reproductions, translations, microfilming, and storage and processing in electronic retrieval systems. This publication has been peer reviewed. Printed in Germany 997450_Cinelli.indd 4 28-Feb-20 16:50:49 Indice del volume !"#$%&'" (')*+) Prefazione xi ,&)%-.') /&%$--& $ 0"1$*2 (. /. ,"*4"% Introduzione 5 6)*2$ 7 Gli strumenti umani 8%2"%&" !& 9$" Primo Levi e William Henry Bragg 5: 9)*&" 6"**" Primo Levi e Galileo Galilei ;< 6)2*&=&) 6&*$44) Primo Levi e Werner Heisenberg >> 8-1$*2" /)?)@-&"% Primo Levi e Giuseppe Gioachino Belli <; A%=" B$**)*) Primo Levi e Stanislaw Lem C< (2$D)%" E)*2$==)@F& Primo Levi e Lewis Carroll 5G< 997450_Cinelli.indd 7 28-Feb-20 16:50:50 viii Indice del !olume 6)*2$ 77 La condizione umana H&22"*&" 9"%2$#)@@& Primo Levi e Dante 5I< H)-$%2&%) ,$*& Primo Levi e William Shakespeare 5J; (&#"%$ ,F$--& Primo Levi e Pierre Bayle 5K5 9)*2&%) 6&+$*%" Primo Levi e Giacomo Leopardi 5<: !)#&)%" E$%?$@%L Primo Levi e Konrad Lorenz 5:< 67A068MNM 8%2"%$--" Primo Levi e Charles Darwin I5> 6)*2$ 777 Comprendere e narrare il Lager /F)*-$O N. N$)?&22 7H Primo Levi e Elio Vittorini I;< P*& (. /"F$% Primo Levi e Vercors I>> (&1&--) !$O2$D)%& Primo Levi e Charles Baudelaire I<; 997450_Cinelli.indd 8 28-Feb-20 16:50:50 Indice del !olume ix (2$D)%" E$--&% Primo Levi e Franz KaQa IC< !)?&4$ /*"O)*) Primo Levi e Samuel Beckett ;G> 6)*2$ 7H La ricerca di sé 9)*2&%) 9$%@"%& Primo Levi e Romas Mann ;I< ,&)%-.') /&%$--& Primo Levi e Herman Melville ;J> 9)22&) /*)?$*" Primo Levi e Ovidio ;K5 9)*'" E$-+"-&2& Primo Levi e Italo Calvino ;C5 BiograSe degli autori JG; Indice dei nomi JG< 997450_Cinelli.indd 9 28-Feb-20 16:50:50 /F)*-$O N. N$)?&22 7H Primo Levi e Elio VittoriniT Nel suo celebre appello per «una nuova cultura», pubblicato nel 5:J>, Elio Vittorini sosteneva che il fascismo aveva smentito i presunti principi umanitari della civiltà occidentale, ossia la pretesa di conside- rare sacra la vita umana. A prova di questa conclusione provocatoria, Vittorini sottolineava, nello stesso saggio, lUenormità di quella che, negli anni seguenti, sarebbe stata chiamata la Shoah. Nella seconda guerra mondiale, scriveva, «i campi su cui si è sparso più sangue si chiamano Mauthausen, Maidaneck [sic], Buchenwald, Dakau [sic].»V Vivamente scosso dallUimmensità della distruzione umana in questi campi di con- centramento e di morte, Vittorini insisteva che non sarebbe stato più suWciente, a livello culturale, sostenere la dignità degli esseri umani; la cultura doveva ora assicurare la loro sopravvivenza. «Potremo mai avere una cultura che sappia proteggere lUuomo dalle soXerenze invece di li- mitarsi a consolarlo? Una cultura che le impedisca, che le scongiuri, che aiuti a eliminare lo sfruttamento e la schiavitù, e a vincere il bisogno», si chiedeva Vittorini, ponendosi al centro di una polemica vitale non solo sulla possibilità di una nuova cultura interventista e umanitaria, ma anche sul valore della vita umana dopo il fascismo e il nazismo.Y Tre dichiarazioni del 5:JK possono suggerire la portata e l’ampiezza, nel contesto italiano, di questa polemica, spesso ambigua, ma sempre 5 L’autore vuole ringraziare Guido Bartolini, Damiano Benvegnù e Valentina Geri per i loro consigli linguistici e la loro inestimabile assistenza pratica nella revisione di questo capitolo. I Elio Vittorini, Una nuova cultura, «Il Politecnico», 5 (I: settembre 5:J>), ora in id., Letteratura arte società, vol. #: Articoli e interventi $%&'–$%(), Torino, Einaudi, IGGC, pp. I;J–< (p. I;J). ; Ivi, p. I;>. 997450_Cinelli.indd 237 28-Feb-20 16:50:55 I;C /F)*-$O N. N$)?&22 7H appassionata, intorno alla Sgura e alla deSnizione dell’uomo. Durante la guerra, aXermò l’editore e giornalista Edilio Rusconi, «abbiamo visto morire gli uomini, e forse, in quei momenti, abbiamo davvero capito che cosa è un uomo»; dopo la guerra, sostenne il poeta Alfonso Gatto, «oc- corre liberare gli uomini da tutte le mortiScazioni e da tutte le oXese»; a causa della guerra, asserì il Slosofo Umberto Segre, «il termine di “uomo” rinasce come l’evocazione pregnante della stessa libertà.»Z Ribadire o ri- deSnire il valore umano, come evidenziano tali dichiarazioni, fu inteso come il vero e proprio obiettivo di molti intellettuali italiani del periodo postbellico, durante il quale furono frequenti le esortazioni a «restituire all’uomo la sua misura», a «porre sinceramente gli uomini di fronte alla loro miseria», e perSno a «rifare l’uomo.»[ Insieme ai programmi visio- nari – e alquanto vaghi – indicati con queste frasi, numerosi libri dell’epoca proporranno l’avvento di un nuovo umanesimo, con titoli emblematici come Dignità dell’uomo (Massimo Bontempelli, 5:JK), L’umanità al bivio (Umberto Nobile, 5:J<), e Crisi dell’uomo (Remo Cantoni, 5:JC). Questo presunto nuovo umanesimo si presentò come un fenomeno internazio- nale piuttosto che strettamente italiano. In Francia, ad esempio, videro la luce pubblicazioni quali Le Sort de l’homme (Jacques Maritain, 5:J>) e L’Existentialisme est un humanisme (Jean-Paul Sartre, 5:JK), mentre *e Condition of Man (Lewis Mumford, 5:JJ), *e Science of Man in the World of Crisis (Ralph Linton, 5:J>), Education for Modern Man (Sidney Hook, 5:JK) e innumerevoli titoli simili contribuirono a deSnire ciò che è stato chiamato «l’età della Crisi dell’Uomo» nella cultura americana.\ Oggi, in una fase culturale ben lontana dal clima del secondo dopoguerra, i suddetti J Edilio Rusconi, Abbiamo capito che cos’è un uomo, «L’Opinione», 5; giugno 5:JK, p. ;; Alfonso Gatto, L’uomo è stato o+eso, «L’Unità», II maggio 5:J<, p. ;; Umberto Segre, Un mito dell’uomo e la realtà della forma, «La Rassegna d’Italia», 5, : (set- tembre 5:JK): 5I;–;G (p. 5I;). > Mario De Micheli, Realismo e poesia, «Il ‘J>», 5, 5 (febbraio 5:JK): ;>–JJ (p. ;>); Anon., Per una poesia nuova, «La Strada», 5, 5 (aprile–maggio 5:JK): ;–5C (p. :); Salvatore Quasimodo, Poesia contemporanea [5:JK], in Il poeta e il politico e altri saggi, Milano, Mondadori, 5:K<, pp. 5;–IJ (p. IJ). K Mark Greif, *e Age of the Crisis of Man. *ought and Fiction in America, $%&&– $%,&, Princeton, NJ, Princeton University Press, IG5>. Tutte le traduzioni dall’in- glese sono mie se non diversamente indicato. 997450_Cinelli.indd 238 28-Feb-20 16:50:55 Primo Levi e Elio Vittorini I;: titoli possono apparire piuttosto «illeggibili […] noiosi […] inutili», così astratte sono le loro analisi, così utopistiche le loro proposte.] Tuttavia, il loro signiScato storico non può essere negato. Nella compagine italiana, tale “crisi dell’Uomo” fu discussa e persino deSnita in gran parte nei termini forniti da Elio Vittorini, sia tramite l’ac- corata domanda al centro del suo appello per «una nuova cultura» citata all’inizio, sia attraverso il suo primo romanzo postbellico, pubblicato nel 5:J> e intitolato, emblematicamente, Uomini e no.^ Eppure è un altro testo, dal titolo ancora più signiScativo, che pone la domanda sull’uomo in modo ancora più radicale, un testo che la critica internazionale ha riconosciuto, in anni recenti, essere l’opera di riferimento dell’intero periodo: Se questo è un uomo di Primo Levi, pubblicato nel 5:J<, due anni dopo la liberazione di Auschwitz, dove l’autore era stato internato, come ce ne dà testimonianza nel libro._ Rileggere il capolavoro di Levi nel contesto dei dibattiti che si tennero nell’Italia del dopoguerra, e rileggerlo soprattutto in confronto con l’opera di Elio Vittorini, come farò in questo capitolo, ci aiuta a co- gliere ancora di più l’originalità della posizione leviana e ad analizzare le connotazioni e le conseguenze del suo riSuto ad accettare i luoghi comuni del cosiddetto nuovo umanesimo.`a < Ivi, p. 55. Per una critica approfondita circa il discorso italiano in particolare, si veda Alberto Asor Rosa, Scrittori e popolo. Il populismo nella letteratura italiana contem- poranea, Roma, La nuova sinistra, 5:K>, p. 5KJ–>. C Bisogna precisare che, nonostante l’appello rivolto «non ai marxisti soltanto, ma anche agli idealisti, anche ai cattolici, anche ai mistici», il programma vittoriniano per «una nuova cultura» – e dunque anche la sua difesa dell’«uomo» – «si situa invece – come spiega Luperini – all’interno di un compatto blocco ideologico di sinistra.» Romano Luperini, Gli intellettuali di sinistra e l’ideologia della ricostru- zione nel dopoguerra, Roma, Edizioni di Ideologie, 5:<5, p.
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