Enzo Russo Alfa... Rodeo: public vices and (very) private virtues Alfa... Rodeo: vices pubtiques et vertus (trés) privées

ueste righe vanno in pagina mentre i motori cominciano a ruggire a Montecarlo. Ma qualunque possa essere la aalida dell'attualità al tema, esso resta com'è nelle sue premesse e nei suoi contenuti. La situazione della Casa di Arese, vuoi nella sua ambientazione societaria e industriale come nella sua ambientazione societaria e industriale come nella sua immagine sportiva, è quella che gli ultimi mesi hanno permesso di evidenziare, in errori e carenze di immagi- ne e di risultati. La documenta- zione prodotta la scorsa setti- mana nella singolare articola- zione del lancio dell'Alfa 33 (che pur potrebbe essere l'ar- ma del recupero) ne è la faccia più clamorosa per quanto at- tiene all'Alfa come produttrice ALFA... Rodeo di macchine da vendere. Ora è il momento di occuparsi, degli aspetti della discutibile vicen- da sportiva che si è innestata in questa contraddittoria ge- stione dell'Alfa-Massecesi nel Vizi pubblici e settore sportivo.

virtù (molto) private Un motore furbo Alfa che fuma, (sotto) come all'ultimo giro di /mo/a, è diventala Immagine ricorrente, anche se scontata. Perché guai come quelli dì Baldi nel primo anno di esperien- za-turbo tutte le squadre l'hanno pagata. Anche se (a sinistra) in questa perplessità di avarie De Cesaris ha solidarizzato con Ravanello II vizio del «vico

Xel bruciante allontanamento rantiva. E vero che a nemico che migliore per la sua scalata ali' dall'Alfa- Euroracing di Gerard fugge si fanno ponti d'oro, ma indipendenza di potere. Ma for- Ducarouge, quello che ha più certo quel sentire Chiti che da se anche in Euroracing deve a- colpito è stata la generosa dimo- Imola attenuava le colpe di Du- ver cominciato altrettanta ma- strazione di solidarietà deU'ing. carouge e che poi ne parlava con novra e da qui la reazione di Carlo Chìti, Ormai è inutile slmpagia tecnica do- Pavanello al momento opportu- usare perifrasi: Ducarouge — al po-la-caduta, ha fatto un certo no. Con l'appoggio del -risenti- di là delle contingenti antipatie scalpore. Per un toscanacclo co- mento- di Massacesi costretto a •cconomiche- di Pavanello — ha me lui tanto self contro! è quan- perdere la faccia per le scorret- pagato perché non ha dato la to dire! D'altronde non è che tezze dell'Alfa in pista. carta valida a Massaccesi e C. di Chiti non riconosca i meriti del dimostrare che, tolta l'Autodelta •Duca-: -L'avevo scelto io — tie- Purtroppo tra i veri problemi dalle corse, l'Alfa avrebbe potuto ne a rivendicare — Peccato che dell'Alfa nelle corse c'è stato vincere in F.l. E ne conseguiva non abbia capito come sarebbe sempre in (mesti anni l'agitarsi che tutte le colpe avrebbero po- stato utile comportarsi nell'in- dei -Vice- di Chiti. Ducarouge tuto così essere accreditate a teresse di tutti. Invece appena non è stato l'unico che, appena si Chili, contro il quale il tandem arrivato qui ha cominciato a è sentito un po' forte, abbia cer- Massacesi- Innocenti aveva im- creare dei problemi. E a operare cato di dimostrare di valere più postato almeno le scelte più re- nel modo che già aveva portato dell'ingegnere -capo danno del centi. E invece è accaduto l'op- al suo allontanamento dalla I.i- risultati. E allora ecco contratti posto: tra semafori ignorati ed giei-. striscianti o meno. Si è visto, poi estintori dimenticati è stato con- In parole povere, pur se Chiti quando questi personaggi hanno fermato che, nella nuova dimen- non lo dice, Ducarouge aveva cercato altre strade, se e quanto sione, l'Alfa corse aveva perduto cercato di prendere una totale quell'immagine che ora conside- anche quel po' di professionalità autonomia e l'operazione Eurora ravano mortificata con Chiti che l'Autodelta comunque ga- cing sembrava la conclusione boss, in realtà valesse!...

CI SI SENTE un po' in colpa a parlare male dell' nel senso di Euro- delta (o Autoracing): lo fanno già tutti. Un giornalista particolarmente magline di- ceva ai box di Imola che non c'è nessun bisogno di denigrare la scuderia milane- se, che lo fa già bene da sé. Cattiverie. Però è triste dover contabiliz- zare sì e no una ventina di punti nella coppa costruttori, messi insieme in più di quattro anni di corse con l'Impiego di motori, telai, pneumatici e piloti di ogni tipo, marca e nazionalità. Poco per un alla blasone come quello dell'Alfa, pochissimo per i nrolti sostenitori che dopo un ragio- produzione nevole apprendistato si aspettavano di assistere a un'incruenta, entusiasmante alle corse: •guerra civile- fra le due grandi case nazionali. ARESE non Può darsi che questo confronto possa ancora aver luogo, a stagione avanzata, smentisce ma allo stato dei fatti sembra improbabi- li. Capirne i motivi è quasi impossibile. i limiti dei Si può tentare un'analisi così, a tempo perso, dato che le analisi a malapena «Gei-Ar» di Stato giovano quando a farle è l'Interessato... La ha una gestione patriarcale. Xon nel senso che è gestita da un patriar- ca, ma nel senso che ha un padrone solo: La Ferrari ha in cima alla piramide- un come la Tyrrell, la Brabham, la Williams uomo che non sembra dover rendere (e come la Lotus fino a poco tempo fa). Un conto, per contratto e per carattere, nem- solo uomo a decidere può voler dire la meno a Torino. Un uomo, inoltre, che è flne, com'è stato per la gloriosa e defunta nato con le corse, ha vissuto per le corse e BRM; ma può voler dire il successo, se c'è anche se la tecnica e soprattutto il nuovo un minimo di uomini, mezzi e. idee. •spirito- del grande automobilismo sem- L'Alfa ha una gestione eccessivamente brano in qualche modo averlo superato, frazionata, forse per influenza di una casa dimostra sempre una gemale sintesi di madre troppo grande e a cui è troppo intuizione, esperienza e conoscenza di strettamente legata. Il passaggio di con- uomini e cose. segne all'organizzazione di Pavanello L'Alfa ha in cima alla piramide un uomo sembra aver complicato e moltipllcato i che deve rendere conto agli azionisti, al ruoli, anziché ridurli, scatenando polemi- consiglio di amministrazione, al ministro. che sia all'esterno fra pubblico e stampa, Un uomo che ha molte e più gravi cose a sia all'interno, qualche volta vote e qual- cui pensare quotidianamente. Un uomo che volta no. che di corse si appassiona ma che se ne

ROMBO 43 ricerca di mercato è venuto fuori il dato motore sovralimentato è diventato solo ALFA... RODEO -fa più immagine- una macchina piazzata uno dei tanti che sibilano in in pista intende poco e chi per formazione mana- da un pilota nazionale di una portata alla quest'anno. Forse il più potente, ma eerto geriale ha la tendenza, e la necessità, di vittoria da un pilota straniero? Niente è non il più affidabile, se non altro per consigliarsi con troppe persone, nel ten- più italiano, all'estero, del Cavallino difetto di esperienza. tativo di capire chiaramente e nel bisogno rampante, che da sempre offre la sua Ma forse quest'analisi, che poi non è di non sbagliare. sella a tedeschi, americani, inglesi, fran- un'analisi ma solo un piatto confronto di cesi. La Ferrari ha attinto alla manodopera dati, di fatti e di opinioni personali, è straniera, oltre che per le note opinioni La Ferrari, nel 1981, s'è buttata a corpo senza sbocco proprio perché cerca di del Grande Vecchio, anche perché fino a morto sull'esperienza difficile e pericolo- ricondurre a un unico metro di giudizio qualche anno fa il serbatoio italiano di sa del turbo. Davanti c'era la Renault, già due realtà inconfrontabili: un'azienda piloti non era soddisfacente, e più di tutto vittoriosa e progredita e dietro c'era un pubblica e una privata. per la necessità di avere sempre il meglio ancora temibilissimo. E stata La Ferrari è un esempio dei molti, ma del mercato. Nonostante gli esempi di una scelta netta, decisa, che nell'anno del sicuramente il più famoso, della creazio- Lauda, che aveva trovato a Maranello debutto è stata premiata da due vittorie e ne di un piccolo imprenditore che con vetture enormemente competitive, e di l'anno scorso non si è colorata d'iride solo molto lavoro e molta fortuna riesce a Vìlleneuve, che aveva un talento irripeti- per la tragedia di Gilles e il dramma di mettere insieme un'azienda che a poco a bile, per una grande team è preferìbile Pironi. poco diventa autonoma, trova una dimen- ingaggiare piloti già grandi piuttosto che L'Alfa ha tenuto in caldo il suo turbo per sione ottimale e certamente gli soprawi-. aspettare pazientemente che crescano. qualche anno, insistendo sull'aspirato so- vrà. Lo stile del marchio è preciso, incon- ^'Alfa, dopo Depailler e Andretti, si è lo per il miraggio di qualche cavallo in fondibile: la qualità, la tradizione, il pre- messa sulla strada opposta, quella dei più, mentre invece era l'aerodinamica a stigio, l'immagine: cose così tradizionali e piloti italiani ad ogni costo-, soprattutto stabilire il successo di una vettura. E retoriche da sembrare finte. Forse la per motivi di immagine. Ma da quale quando si è dedicata a svilupparlo, il suo Ferrari non è una grande famiglia, ma certamente lo sembra. Quando preparavo il libro sul grande Gilles ho conosciuto diverse persone, a Maranello, e tutte, dai capi ai meccanici, mi davano l'impressio- ne di stringersi intorno a qualcuno o a MASSACESI rinnega ancne la^.l qualcosa. Orgoglio, riserbo e classe. Tan- ta. -Fra tre mesi l'Alfa dirà se resta perdite che ha accusato, che sta galattico (che non ha certo paga- in F.1-. Con questo titolo su -II faticosamente isalendo la chi- to Pavanello) apparso a Imola. L'Alfa è un esempio dei molti, non certo il Tempo- di Roma è apparsa l'in- na per raggiungere, crediamo Ma quella che è più stravolgente peggiore, di mega-azienda a capitale tenista del Presidente dell'Alfa l'anno prossim ), il tanto sospi- è l'affermazione che le corse non Massacesi, che ha compiuto un' rato pareggio, potrebbe pagare influiscano sulle vendite. Se è pubblico che naviga a stento fra marosi altra delle sue sortite giornali- due miliardi al 'anno ad ognuno tanto sicuro, perché non ha industriali e politici, coi bilanci allagati, stiche a scacchiera per cercare dei suoi piloti? Nego inoltre che smesso subito o almeno in que- coi timonieri che si avvicendano sul ponte di mettere un freno alle notizie le corse di fonnula uno, e que- sti ultimi tempi? E se fosse che di comando. £ facile capire le difficoltà di gìornallstiche o alle critiche che sto campionat > in particolare, le vendite Alfa sono andate me- lo mettono in difficoltà in certi influiscano sul e vendite. Ma, a no male in tempi recenti, solo chi deve barcamenarsi tra pressioni e momenti. Vale la pena rìprodur- prescindere da un certo numero per quel po' di nome che ha influenze di ogni tipo, in un'atmosfera re l'intervista resa al collega di considerazioni che non posso girato sulle piste? Se ha dei dov'è arduo persine lavorare, con la diffi- Guzman perché anticipa quella svelare, debbo •icordare che noi documenti li tiri fuori. La coltà di assumere e l'impossibilità di che sarà la strategia del vertice siamo una azienda di Stato, che pare che stia facendo un'inchie- Alfa per il futuro degli impegni amministriamo il denaro pub- sta del genere e i risultati cnn- licenziare, dovendo servirsi del materiale agonistici almeno in F.l. Ed è blico e perciò t obbiamo impie- traddicono clamorosamente gli umano di cui si dispone e che proviene per questo che varrà la pena gare tutte le itostre forze per assunti di Massacesi. dalle più impensate direzioni e per i più aggiungere qualche chiosa alle risanarla. Tecnici e tutto il com- _ Allora, a quanto sembra di varie risposte. Esordisce l'inter- plesso aziendale sono tesi a capire. l'Alfa Romeo ootrebbe oscuri motivi. vistatore: questo risultate . Abbiamo dodi- anche uscire dalla formula uno? Tutto ciò è comprensibile, ma non ha — Presidente, anche a Imola ci nuovi model i in cantiere, ab- .Per me i'errore è stato di es- niente a che fare con la Formula 1, che è l'Alfa ha avuto una brutta glor- bìamo già dichiarato che faremo sefci rientrati. Cnmiinmie nh- nata. A chi può far risalire la un nuovo modello all'anno fino biamo almeno Quattro scuderie un artigianale appassionato e individuali- responsabilità dei guai del team, al 1 990. Xon è poco, mi sembra. che vogliono i nostri motori, e stico e non sa nulla di strategie di gruppo ai tecnici, alla organizzazione, ai Come prendere altri impegni perciò fa presenza, il nome, con- e immagini di marchio. La decisione re- piloti? molto gravosi? Hnuerehhero semnrR jirf *^ssprH_ -Perché vuoi farmi litigare con ROMBO - Sarebbero parole sa- Quanto però alla n'Jstra'dirétta cente di decentrare tutto affidando a tutti i miei?-. *" crosante se nor •i-O smenti- ™rmnfum«i noi «^r™* ™™,> Pavanello il materiale e l'attività, criticata ROMBO - Come mal in altre te continuamente dei fatti. Que- vònó ctàam&i^.TenderemÒnntè da quasi tutta la stampa, era in qualche occasioni è stato invece esplicito st'ansìa di ricerea del pareggio le nostrc decisioni fra tre mesi-. al limite di suscitare dimissioni nelle gestioni tli Stato fa sorrt- „ modo la strada giusta se fosse stato anche (che peraltro non sempre è riu- dere di fronte a tante realtà ^ ^fe°rin^a iàTra alla reciso il grosso, mostruoso cordone ombe- scito ad avere)? inconfutabili, anche in Alfa. „ . Ammenoché il Presidente licale con la casa madre. E invece la — Giriamo il problema. Perché Quando il Pres dente Massacesi sensazione di confusione e di incertezza è l'Alfa ha sempre incidenti, per- arrivò si offese per ehi non prese ™" ^1,™™"','"" "'3'!"- oggi ancora più forte, e io che ho cono- che è accaduto l'episodio Duca- sul serio la s m previsione di he cisonotant ud ri r rouge, che dice qualche cosa raggiungere in due anni il mi- sciuto diverse persone all'Alfa, ho avuto sull'organizzazione, perché non glioramento della situazione a- fvtKÙ"dta 'utìeT rMTCKeii l'impressione che tutte, dai capi ai mec- si è assicurata la collaborazione zlendale. E poi è avvenuto quello K dei corridori che vanno per la che si sa. Cosa si dovrebbe dire allArrows alla Theodore. Cioè canici, si stringessero intorno a se stessi. maggiore? - di quanto non già rivelato - 'utt= qucl?e rimastc: ta«ltate Da decenni si disputa e per secoli si -LelLodio Duearouge: non vo- di come è stato Restilo il lando f"ori 1™<«'*™° con gli aspirati glio tornarci su, noi abbiamo di nuovi modell , dì rinnovameli- Per l'Alfa è una grossa carta, disputerà sulla convenienza politica, eco- rispettato il contratto. Incidenti to contradditorio di modelli, di perché potrebbe diventare la nomica e sociale di creare uno Stato tecnici e piloti. Cominciamo da allegre trovate nell'impegno Cosworth - dei - turbo. Ma con imprenditore (sia pure con manager alla questi. Anzitutto, bisogna stabi- sportivo ecc? Via ci sarà mai quelle mentalità che imperano Geì-Ar). Ma uno Stato corridore, armeno lire chi oggi potrebbe venire con qualcuno in questa Italia che ad Arese e dintorni, dove l'im- noi, a parte il fatto che De Cesa- avrà 11 coraggio di assumersi le portante è — come In politica — nel senso di concorrente, non s'era mai ris è certamente il più veloce tra sue vere responsabilità? Quale non far gestire al veri esperti le visto, e anche se il ministero delle Parte- tutti. Ma, soprattutto, come l'Ai- risparmio sia >tato nel settore situazioni e le scelte tecniche cipazioni Statali non è arrivato a bandire fa Romeo, una casa che ha avuto sportivo regalare aU'Euroracing f tanto più se c'è da fare passe- i problemi che ha avuto, che è l'avventura F.l lo si è visto con rella sportiva), come sperare nel un concorso per titoli e per esami per n. 2 stata bersagliata proprio per le Duearouge e ora col -van- mega- miglior futuro? posti di conduttore di Formula 1 su vettu- re Alfa Romeo, i più informati temono che possa farlo. 11 settimo anno Beppe Gabbiani s a corse, seventh year in racing isn't Leopoldo Canetoli per Beppe Gabbiani, a criticai one, non è affatto on thè contrary «Gabbio's» year di crisi, anzi L'année de «Gabbto»

-ALLORA, ti è piaciuto il "Gabbio" veloce?-. Beppe Gabbiani sorride rilassato, in maglione e jeans, aggirandosi perii paddockdi Vallelun- ga, dopo questo suo incredibile poker. Orinai, dopo Roma, il campionato europeo della se- conda formula ha una fisionomia ben precisa, con l'uomo da battere, e una muta di inseguito- ri. Questa volta l'uomo da battere è proprio lui, Beppe Gabbiani da Piacenza, 26 anni, capelli sempre lunghi e fisico da culturista. -Quando andrà male aprirò una palestra-, L'anno del SGABBIO»

sostiene Beppe scherzando. E forse lo ha anche pensato seriamente, due anni fa, al termine di una stagione disastrosa, che minac- ciava veramente di attaccare il suo sistema nervoso, non sempre a prova di bomba. Ecco, forse è stata quella prova crudele, in F. 1 con una che gli ha garantito solo due partenze in una stagione, che lo ha maturato com- pletamente. Da -Cavallo Pazzo- a -Gabbio veloce-: ma quanta fatica, e quante delusioni... -Stavo veramente per andare in manicomio-, confessa ora a niente rilassata. -Con Osella ho cercato dì fare tutto quello che potevo, ma mi sono successe cose incredibili, so- spensioni che si staccavano, mac- china che andava da tutte le parti. E dire che avevo coinvolto anche mio padre con la sua azienda, per farmi una macchina competitiva, voglia di F.l ma non c'è stato niente da fare!-. Cosa avrebbe fatto papa Dante per stava guastando il suo vl/iatissimo -Pucci-, Dio solo lo sa, e questa volta, almeno di legno, la macchina gliela aveva fat- un talento: ma ta. Sì perche papa Dante è un genio della meccanica applicata, e pro- «Cavallo Pazzo» getta macchine d'avanguardia per lavorare il legno. Roba da infilare ha saputo dentro alberi e farne uscire porte e finestre già fatte. Per cui farsi co- struire una F. 1, almeno per (mei rilanciarsi in F.2 che riguarda i modelli, è stato un gioco da ragazzi. Ma non c'è stato niente da fare, Beppe è dovuto retrocedere alla I

ROMBO 45 ne la forza di recuperare, e stringere i denti, che gara con una monoposto scuola, gare che in L'ANNO DEL «GABBIO» come è successo un paio di domeniche fa a effetti, con la F. Italia di Cevenini, Beppe non Vallelunga, quando è partito male, ha fatto fece mai. Erano comunque anni importanti per formula cadetta, e aggrapparsi alle reti per pattinare le gomme, ed ha perso due posizioni, Beppe, che sì sposava con Grace, ricciolona vedere i compagni che andavano avanti in F. 1. sfruttando così malamente la sua prima pole nata a Melboiirne, che gli sfornava presto Sì perché di compagni, e di amici in F. 1 Beppe position della stagione in F. 2. E assieme a Gianmaria, un piccolo bellissimo ribelle. ne ha tanti, con i quali è cresciuto, dai tempi quella calma intcriore, che lo mantiene rilas- dei kart. I vari Fabi, Patrese, De Angelis, Dal '77 inizia la grande avventura europea in F. Cheever e via dicendo hanno gareggiato a sato per tutta la gara, ha anche cambiato tipo 3, sempre con la Chevron di Trivellato, assisti- di guida, adattandosi perfettamente ai radiali to da Ugo Kloden. E comincia bene, con un lungo con lui, contro e assieme, quando ha vincenti che la Michelin gli sta fornendo que- vinto il campionato europeo a squadre. Una successo al Paul Ricard, che sembrava molto st'anno. promettente. Ma in seguito le cose proseguiro- «Beppe è l'unico che può partire con le gomme no peggio: su 24 o 25 gare disputate Beppe più soffici che abbiamo a disposizione- diceva ricorda una vittoria a Silverstone, ma soprat- al Xurburgring Jean Paul Rigoulet, il tecnico tutto un pauroso volo proprio a Vallelunga, al francese che segue lo sviluppo di queste gom- semaforo, quando per superare Kennedy si me in F. 2, -perché il suo tipo di guida è il più Gianmaria è piantò contro al guardrail. morbido, gli assetti che sceglie quelli più Comunque ormai era lanciato, e doveva anda- ormai bilanciati, la sua macchina non è mai cresciuto, re avanti. Sempre con Trivellato, sempre con la eccessivamente carica-. Chevron, passò l'anno dopo alla F. 2 con il ed ora rende Eppure, chi lo ha conosciuto nel '76, quando motore Dino Ferrari, lo stesso che aveva De orgoglioso il usciva dai kart e cominciava con le Chevron di Angelis che però correva con . Il sei papa con la Trivellato, non ha fatto fatica a ribattezzarlo cilindri arrangiato a Maranello denunciò subi- moto da cross •Cavallo Pazzo-. Proprio per quel suo modo to una serie irrisolubile di problemi, e runica nota positiva della stagione fu la compagnia, in squadra, di Giacomo Agostini. Beppe comunque si sentiva ormai in grado di passare oltre, e riuscì ad assaggiare la F. 1, almeno in prova, a fine stagione, salendo su una con la quale fece girare la testa a tutti sul bagnato. Ma poi pensò, giustamente, che doveva maturare ancora qualche esperien- za con la F. 2, e per il 1979 riusciva a trovare un posto in squadra March, sostituendo Giaco- nielli che aveva letteralmente -ucciso- il cam- pionato l'anno prima. Ma non era ancora l'anno giusto per Beppe. Due secondi posti, sempre alle spalle di quel maledettissimo Henton, e una -botta- incredibile a Donington, nel quale riusciva a fare in tre pezzi la sua March per fortuna senza procurarsi un graffio. E ancora una prova, inutile, in F. 1 con una Shadovv decrepita a linola... La voglia era tanta, ma la macchina non era certo quella giusta. Dopo un anno di ripensamenti, con qualche gara Pro-Car tanto per tenersi in allenamento, arrivava l'accordo con Enzo Osella. •È stato Tanno in cui ho rischiato di più in vita mia-, commenta amaro il piacentino, solo due volte qualificato con una macchina che di cedimenti meccanici ne ha accusati un fila inenarrabile. -Mio padre mi faceva le bandelle, poi verso la fine stagione arrivò a farmi un sacco di modelli, che Osella non ha ancora pagato...-. Una esperienza dura, che poteva portare il giovane, allora ventitreenne, a mollare del tutto. E con i nervi c'era andato vicino... Ma ha saputo reagire, per andare incontro ad un'altra stagione di F. 2, nella quale avrebbe potuto esprimere molto di più, se non si fosse scontra- to con lo scorbutico patron Maurer, che a tutti i costi spingeva avanti il suo pupillo Bellof, Bocconi amari anche Tanno scorso, con stra- scichi legali da entrambe le parti. Questo è il settimo anno di Beppe, che pare finalmente aver trovato, grazie alla Rol-Oil e al patrocinio personale di Robin Herd, la marcia giusta per ingranare vittorie su vittorie. Pur in una squadra spezzettata, con rivolgimenti di tecnici e meccanici (Beppe tra l'altro ha come team manager un redivivo Peter Gethin, che amicizia da banchi di scuola, che Beppe — con aggressivo di condurre una macchina che tra sta trasferendogli tutta la sua esperienza di ex uno spirito invidiabile — continua a mantene- l'altro si prestava a questo tipo di guida. Sette pilota di F. 1) il -Gabbio veloce- ha saputo, di re, anche se qualcuno, più fortunato di lui, è già anni fa, dopo qualche giro -privato- con la forza, a suon di risultati, ora garantirsi una più avanti. Modus ex Bozzetto, Beppe cercò un debutto a cura da numero 1, come quello che ha sulla Beppe comunque continua a frequentarli. Li Monza con la B 34, identica alla macchina con macchina. Ed è certamente la prima volta che vede a Montecarlo, dove ormai tutti risiedono, cui Patrese strapazzava tutti nell'Europeo e questo succede. Lui ha fiducia degli sponsor, si trovano a cena con le mogli, continuano a nel tricolore della terza formula, ma trovò che ora stanno arrivando, e di Robin Herd non scherzare, come ai vecchi tempi, quando corre- subito da dire con Cinotti uscendo dai box e la sta tradendo affatto, e a parte l'errore di re era per tutti una cosa dannatamente meno per lui fu la fine della corsa. Allora -Cavallo Hockenheim, li ha ripagati solo con dei succes- seria. Pazzo- non aveva ancora la licenza, anche se si. Ed è intenzionato ad andare avanti con Beppe, per fortuna, quel sorriso lo ha ritrovato girava con una Pantera De Tomaso, e alla questo ritmo, magari per battere quel record e assieme a una forza d'animo incredibile, una CSAI non ne vollero sapere di fare regali e meraviglioso degli otto successi di Bruno calma glaciale, che gli danno in questa stagio- chiesero, come da regolamento, almeno qual- Giacomelli che nel 1978 ci fece sognare.

46 ROMBO di smett

oveva essere proprio lui a vincere il TOUR de CORSE, madelle037-Casa| ANDRUETèstato il solo ritirato Hf

fuse*. La quarta vittoria in Corsica, per Andruet proprio non vuole arrivare. Carlo Cavicchi Eccolo sotto impegnaf/ss/mo The desire to quit assieme a "Biche» prima del ritiro. L'envie de cessar A destra il gruppo festoso dei r suoi compagni di squadra all'arrivo Andruet s tourth victoryin Corsica Cl'RVO SOTTO IL peso di una carriera lust doesn't seem to come. Here he is below workmg like mad with clic gli ha riservato più pacche sulle »Biche» before he retired. Right his spalle di consolazione che di festa. Jean team-mates make a merry group at thè finish Claude Andinet ha varcato la sala stam- La 4ème victoire en Corse, pouf pa del Tour de Corse quando ormai la Andruet ne veut lauta taitarnver. tenta ed ultima tappa del rally sparava le Le voilà dessous très tendu avec "Biche» ultime emozioni. L'ambiente era già preparato alla parata

ROMBO 49 ni e poco importa che sia arrivato il ritiro. bello un tempo, quando si correva di ANDRUET A me il quarto posto importava ben poco. novembre? Lancia e la presenza dell'unico ritirato di Ero primo e primo dovevo arrivare. Ci •Qui è sempre bello. Per voi giornalisti, uno squadrone, su queste strade invinci- sarei riuscito anche alla grande-. per tanti piloti dilettanti ed anche per bile, aveva lasciato molti nell'indifferenza — Andavi al limite? molti professionisti, è più bello adesso più totale. Sì, in realtà molti colleghi •No, mai. La Lancia è fantastica, mai ho perché c'è il sole. E poi anche perché e francesi si erano stretti a lui per racco- trovato una vettura così facile e così più facile. Ma per me è bello adesso come glierne brandelli di delusione, ma molto attaccata a terra. Mi da le stesse emozio- prima. Sono contento adesso perché l'i- per dovere e soprattutto per avere qual- ni delle prime Alpine Renault. No, davve- sola piace di più agli altri e io voglio che che cosa di nazionale da scrivere. Niente ro non andavo al limite. Anzi, quando ho piaccia, ma ero contento un tempo per- più. ripensato alla mia corsa analizzandola ché con la nebbia e la pioggia, con il Di questo si parlava al bar una mezz'oret- nei particolari, ed è una cosa che faccio ghiaccio e le foglie dei castagni la guida ta dopo pur nella difficoltà di intrecciare abitualmente, mi sono accorto che sba- contava di più sul mezzo meccanico-. gliavo clamorosamente nello schiacciare — Jean Claude, ti senti vecchio? una conversazione con -cavallo matto- in l'acceleratore. Ecco, andavo con un passo Corsica, perché da quelle parti tutti quel- molto veloce, facendomi incantare dalla -Sì, almeno lo ero al via della gara. Per li che passano lo conosco no, lo salutano e bella tenuta. Io scivolavo come uno scia- troppo tempo ormai non ho più fatto una lo incoraggiano. tore tra i paletti di uno slalom e pensavo preparazione atletica adeguata. Il mio «Che bell'isola la Corsica, eh?-, puntuali? - allenamento lasciava a desiderare. Ma zava Jean Claude cercando conferme alla dopo una tappa di gara ho ritrovato il sua convinzione, -nessun rally al mondo è passo dei giovani-. tanto bello e tanto difficile quanto que- — La Lancia è una bella squadra? sto. Quanto mi dispiace avviarmi ad un -Magnifica. E adesso ho capito l'errore fine carriera senza esserne il vincitore che ho fatto alla fine del '74 ad andarme- record. Nessuno ama questo posto quan- ne. Ma fu Tetu a costringermi ad andare to me e proprio avrei voluto arrivare qui all'Alfa. Mi disse che aveva speso una tante volte prima che la gente potesse parola e che non potevo tradirlo. Così dire, anche con i fatti, che nessuno sapeva andai all'Autodelta e lui... sei mesi dopo, andare forte su queste strade come me. passò alla Renault!-. Potevo farcela, eccome se potevo. Ma alla — Che cosa non ti va dei rallies di oggi? fine non ci sono riuscito. Quest'anno •I regolamenti, la gente che fa i regola- come in passato. Tre successi ottenuti e menti. Si ha sempre l'impressione che chi almeno sei quelli mancati d'un soffio...-. legifera di corse non capisca nulla. Pren- Parla come giustificandosi, come fa sem- dete il mio caso. Quest'anno mi hanno pre, sia quando vince che quando perde. impedito di correre con un Gr.4 perché Nel dire una cosa deve sempre chiarire sono pilota classificato FIA, impedendo- come e perché per timore che uno non lo mi di continuare a fare il professionista, capisca e ne sottovaluti il significato. cioè il mio mestiere, alla Ferrari. Poi, a Ascoltarlo è piacevole, ma anche molto Montecarlo, l'Alfa mi aveva proposto di faticoso perché seguirne lo sguardo è correre con una Gr.N ed io ho detto bene, impossibile. I suoi occhi sono sempre in sono un professionista, perché no? E qui, movimento e corrono a zig-zag come se proprio nella formula che dovrebbe esse- fosse in prova speciale, in una di queste re più promozionale, io, con tanti anni di prove speciali dove le curve si accavallano professionismo alle spalle, potevo corre- impietose con la prerogativa di ubriacarti. re. Con una Ferrari no, con una piccola O di drogarti. Alfasud sì, mugari contro le ragazze o i Ecco, per lui la Corsica è una droga e non principianti...-. averla, non vincervi, è la disperazione. — Però continui... -Quest'anno avevo la gara in pugno. Stavo -Sì, anche se quando ho forato ed ho correndo come al Tour de France. Senza capito che avrei perso un altro Tour de prendere nessun rischio dove non servi- Corse, ho proprio pensato di smettere. va, tanto sapevo che in certe prove, nelle La voglia era di piantarla li per sempre. mie prove, avrei dato almeno un minuto a In fondo la mia carriera non so se consi- tutti. Ero concentrato e certo di farcela. derarla brillante per le belle vittorie a Prendiamo ad esempio la prova dove ho Per Andruet la Lancia Rally è quanto di più fantastico abbia mai guidato nella sua pur lunga Montecarlo o in Corsica o a Sanremo, o forato ed ho cambiato la gomma. Quando carriera di pilota sono ripartito avevo dietro la gomma di deludente per le tante sconfìtte d'un For Andruet thè Lancia Rally is thè most tantastic thing soffio. Mi manca ancora qualcosa e conti- scorta che è strettissima per stare nel he has ever rjriven during his rather ìong career as a cofano. L'assetto era ridicolo e non pote- nuo a cercarlo con il volante in mano-. face driver Andruet, quarantun anni st'onati, si osti- vo forzare troppo per non consumarla e Pour Andruet la Lancia Rally est la volture la lus finire sulle tele. Oltretutto dovevo recu- fantastique qu'il aìt jamaìs conduit dans sa ìongue na a sognare. Si ripassa le tre vittorie perare operando dei doppiaggi e la spe- carrière de piìote ottenute con una Porsche, una Alpine, una ciale era la più sporca di tutte così che Stratos e le tre vittorie gettate al vento spesso viaggiavo nella polvere di quelli solo alle perfette traiettorie dimentican- con la 131 , la Ferrari e la Lancia che raggiungevo. Ebbene, se considero il domi di schiacciare fino in fondo il peda- Rally. tempo di Bettega o di Mikkola che ho le. Io spesso non passavo i 6000-6500 — Chardonnet ha detto che quest'anno raggiunto ottengo che ho fatto il miglior giri, ma si poteva e si doveva affondare di correrai per lui qualche prova anche pre- tempo (sottratti ovviamente i minuti per- più il piede. Di certo gli altri lo facevano stigiosa in Francia e dintorni, ma che il si per il cambio della gomma). Ovvio che ed andavano forte come me anche per prossimo anno ci potrebbero essere pro- se avessi avuto le gomme giuste e non mi questo. Ma non era importante. Quando getti più ambiziosi... fossi deconcentrato per l'arresto e la sono arrivate, e quando sarebbero arriva- •Ah, sì. Davvero? Allora debbo rimetter- ripartenza, avrei dato due minuti a tutti te anche dopo, le -mie speciali-, allora mi ad allenarmi?-. nei 65 km di speciale. Sì, avevo proprio il pedale su o pedale giù, avrei fatto ed ho E sorride di nuovo. In fondo, la vita rally in mano. Poi, dopo la prova, Fiorio fatto la differenza-. comincia a quarant'anni e di rallies di ha dato l'ordine di mantenere le posizio- — Il rally è più bello adesso o era più Corsica ce ne saranno ancora tanti...

ROMBO 51 Per due volte RUSSO mi ha mostrato I Tour de Corse è stato un gran successo per la nostra squadra. Ma anche durante il -cartellino giallo» in CORSICA, Iil rally sono stato accusato da certi giornalisti tedeschi di non voler rispettare ma io non volevo attaccare ALEN gli ordini di squadra di Cesare Fiorio. Ora devo proprio dire che ciò non è affatto vero. Devo ammettere che, appena saputo dell' ordine di mantenere le posizioni, non ero molto contento, essendo stato dato dopo A FIORIO ho detto: solo 15 prove speciali. Ma penso che sia / (o/e/ Fiorio: semplicemente umano, il fatto di non esse- I will obey! re pienamente d'accordo con un ordine del J'ai dit a Fiorio: genere nel momento in cui ne ero venuto a obbedisco! je obéis! conoscenza.

iuseppe Bartelloni non è Realtà romanzesca al Tour de Corse un vicino villaggio che, alla G più un ragazzine. I primi buona, ma efficacemente, li capelli bianchi hanno fatto ca- hanno consolati offrendo loro polino, ma lui, tra i pochi su- tutto il possibile aiuto, com- perstiti del generoso e dilet- preso buon vino da bere e buon tantesco rallysmo di ieri, non il dulcis in fundo cibo da mangiare. Nel frattem- voleva demordere. E così è an- po, però, un gruppetto di -scia- dato in Corsica con una Ritmo calli- si era buttato sulla loro 125 di scric ed una preparazio- Ritmo spogliandola (tutto il ne ancor più di serie. Per gli di «GIUBAR» mondo è paese) di ruote, cintu- appassionati di recente forma- re, caschi, strumenti e così via. zione il suo chiamarsi -Giubar- nerosa quanto in pratica inesi- Il destino, comunque, ha voluto è solo uno pseudonimo, ma per stente, finché, a metà rally, una essere generoso fino in fondo Ovvio il dispiacere dei -nostri-, i più -vecchi- è il ricordo di un spaventosa uscita di strada con con uno che in quanto a passio- ma ecco che, di ritorno in paese nome che una decina di anni fa dodici (!) capotamenti non lo ne per questo sport è stato per denunciare il fatto alla faceva davvero paura tra i piloti ha eliminato. secondo a pochi, ed oltre a farlo gendarmeria, un vecchietto si è dilettanti, quando, con la sua -Lì ho capito che era un segno uscire indenne da un volo del fatto avanti: dalla sua finestra, Porsche, si prendeva il lusso di del destino-, raccontava dopo, genere gli ha proposto anche con un binocolo, aveva visto suonarle a destra e a sinistra. -che forse era un ammonimen- questo seguito che vale la pena tutto e la sua descrizione dei Con Rodolfo Morelli se la sta- to e che tirare ancora la corda di essere raccontato. ladruncoli era tanto efficace va cavando davvero bene, pur sarebbe stato azzardato-. Ed I due, infatti, sotto shock, sono che per i tutori dell'ordine è senza preparazione e con un' ha deciso, seduta stante, di risaliti dalla scarpata e subito stato un giochetto recuperare assistenza familiare tanto ge- smettere con le corse. sono stati ospitati da gente di colpevoli e refurtiva.

52 ROMBO Durante la successiva prova speciale mi arrivato il team-order, ero stato più veloce Fiorio, giusta o sbagliata che fosse. A quel sono dato una ragione in merito a quanto di Markku in diverse occasioni. Ma non era punto probabilmente era l'unica cosa giu- Fiorio ci aveva spiegato. E devo dire che mia intenzione attaccare Markku. Non ho sta da farsi. Eravamo in cinque macchine in quando è arrivato l'ordine, non c'è stata fatto altro che entrare nella macchina e testa e solo Mikkola dava del filo da torcere alcuna discussione da parte mia. cercare di non andare molto più veloce di ad Attilio. Il «team-order» e Cesare Fiorio L'ordine di «mantenere le posizioni» signifi- lui. hanno ed avevano tutto il mio totale rispet- cava che nessuno di noi piloti Lancia avreb- to. A quel punto Fiorio non poteva sapere be attaccato l'altro. Il motivo per cui non ero «Alen, non che entrambe le Audi si sarebbero ritirate, molto contento al momento è che uno dei e poiché la squadra Lancia è davvero pochi rallies che manca nella mia collezio- ti innervosire!» fantastica, ero pienamente d'accordo senza ne di vittorie è proprio quello della Corsica. motivo di discussione. Ma — un ordine è un ordine — e, da pilota Dopo ogni prova speciale andavo da Mar- Non voglio dimenticarmi di dire due parole professionista quale sono, sapevo che do- kku e gli dicevo: «Non c'è bisogno che ti sui miei due colleghi italiani. Ammiro molto vevo acconsentire. preoccupi o che ti innervosisca perché io Attilio, ed anche il modo in cui ha dimostra- sono più veloce. Non ho intenzione di Ci sono al proposito tre ragioni per cui non to di andare nel suo primo vero rally a attaccarti». Il nostro d.s. Ninni Russo mi ha mi sono opposto: seguito del suo brutto incidente dell'anno mostrato due volte «il cartellino giallo» di 1. Attenendomi a quell'ordine, potevo pro- scorso, in Corsica. Ha fatto un rally vera- ammonizione, ma io gli ho riferito le stesse mente eccezionale e per me è stato proprio vare che non ho nessuna intenzione di parole che avevo detto a Markku. diventare ancora campione del mondo. Se «l'uomo del rally». Ma anche Adartico ha Naturalmente anche Markku andava un po' mirassi al campionato piloti avrei avuto una fatto un lavoro fantastico su queste difficili più piano dopo il «team-order» per rispar- discussione con Fiorio e non avrei gettato strade asfaltate della Corsica. Sono conten- miare la macchina. E così Christian ed io ci via 5 punti per il campionato piloti. to di sapere che questi due piloti di classe siamo messi a «controllare» Markku come mondiale siano nel nostro team. 2. Volevo dimostrare che la mia intenzione stava andando trovandoci con la macchina di correre solo 6 rallies mondiali quest'anno proprio dietro a lui. Ogni qualvolta vedeva- è una cosa molto seria e volevo provare mo Markku da qualche parte, Christian d'essere un vero pilota professionista. prendeva nota di questo punto, guardava il 3. Non volevo portare via dei punti a suo cronometro e controllava la differenza Markku, che, invece, vorrebbe vincere il di tempo tra lui e noi. campionato piloti quest'anno. Veramente non c'è stata alcuna discussio- Queste sono le mie ragioni. Quando è ne per quanto riguarda la decisione di Walter Ròhrl

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SILVERSTONE - Cesare Fiorio è ripartito a razzo da Silverstone, dopo il ritiro anticipato per problemi al circuito di raffreddamento delle sue Lancia Gr. C. Ma lo ha fatto sciente- Cesare Fiorio, mente per guadagnare anche quelle poche ore capo dei test da nella battaglia che lo vede impegnato per servizi cercare di tenere fede a tutti gli impegni che i sportivi del passeggero calendarì internazionali sottopongono a chi gruppo come il reparto corse della Casa torinese, si Fiat-Lancia sdoppia in una duplice attività, Rally e Endu- stilla Lancia rance. Anzi proprio il farraginoso assetto dei calendari, fatti come al solito dalla FISA, più In effetti la anomalìa è abbastanza grande e Gruppo C con un occhio ai -comodi- degli organizzatori per una vettura, competitiva in teoria, ma che a quelli dei concorrenti, potrebbe indurre ancora tutta da scoprire nel suo enorme poten- fa capire Cesare Fiorio ad una clamorosa decisione per ziale, come la Lancia Gr.C, con il motore fatto il prossimo appuntamento del Mondiale Mar- a Maranello, è anche logico che paia più giusto tante cose che, il 29 maggio al Xiirburgring. cercare di lavorarci anziché gettarsi a capofitto In altre parole il d.s. Lancia ha quasi deciso di ad inseguire gli -appuntamenti- di un calenda- iscrivere alla gara tedesca una sola vettura, rio folle. Tuttavia c'è da dire che Fiorio preferi- affidata come sempre a Patrese-Albore to. sce puntare su Le Mans, dove le sue macchine Ghinzani in questo caso potrebbe essere -pre- sembrano irrimediabilmente battute sulla car- stato- alla Scuderia Mirabella, se la Lancia Gr. ta nei confronti della affidabile -Armada- di C comperata da questa scuderia per Baril- Porsche 956, anche perché in questi giorni gli la-Francia, e sponsorizzata da EURO-TV, il si è offerta una clamorosa possibilità di far circuito televisivo che manda in onda ROM- contento lo sponsor Martini. In altre parole la BO-Tv, dovesse venire pronta. Per Nannini, Tv francese ha chiesto a invece, che avrebbe dovuto sostituire Fabi, Fiorio di portare a Le impegnato a Indianapolis, la convocazione sa- Mans una terza vettura, rebbe già rientrata. da far correre solo nella -««^ La somma dei problemi a cui è andato incontro prima ora. Questa vettu-f • j l'inedito prototipo torinese nelle prime due ra dovrebbe essere equi-1 j prove di Monza e Silverstone, però non sarebbe paggiata con una specia- y all'origine del ripensamento. Quanto piuttosto le telecamera, che con- una forma di -contestazione- che Fiorio, sulla sentirà di trasmettere in falsariga del -boicottaggio- che la stessa Por- diretta in mondovisione sche, alle prese con i problemi di crescita della dall'abitacolo tutta la 956, fece nel 1982 al circuito di casa, vuole fare prima parte della -2 ore-, non tanto agli organizzatori del Xiirburgring, partenza compresa. quanto alla data che da loro è stata scelta per Naturalmente per gui- la manifestazione. Cioè appena 20 giorni pri- darla ci vorrà un grosso ma di Le Mans. Il ragionamento di Fiorio non •nome- e la Lancia pare fa una grinza. stia contattando un big della F. 1. Xon dovrebbe •Da Silverstone, le macchine sono rientrate al essere Patrese, perche giovedì. Significa aver cominciato a lavorare Rìccardo ha già detto che solo lunedì 16. Il 18 e 19 la Pirelli ci ha non ama il circuito fran- richiesto una sessione di prove a Monza per cese e nemmeno Albo re- risolvere i problemi di pneumatici che hanno to che sarà il -jolly- dei afflitto questa nuova vettura nelle prime gare. due equipaggi impegnati Questo vuole dire che abbiamo a disposizione invece in gara: solo venerdì 20 per prepararci alla trasferta Heyer-Xannini e Ghin- del Xùrburgring dato che, per essere in Ger- zani-Fabi. mania, il camion con le vetture deve partire al La gara francese è però massimo martedì 24. Viste le caratteristiche anche il vero ostacolo ai sogni iridati che Fiorio del circuito infatti bisogna fare delle prove per culla ancora. Infatti pensa che senza Le Mans adattare assetti e pneumatici". matematicamente le sue vetture, con ancora -Fatta la gara, e rientrati in Italia a metà cinque gare da disputare, cioè quanto al massi- settimana successiva, bisogna subito mettersi mo se ne può contare ( sul totale di sette ), per il al lavoro per preparare due macchine per un punteggio finale, hanno ancora a disposizione circuito altrettanto atipico come Le Mans e un bottino di cento punti. Tanti quanti la quindi con necessità di studi di assetti, di Porsche (sommando tre secondi posti ai due aerodinamica, di curve dei motori, tutti da primi attuali) non toccherebbe fermandosi scoprire. La classica francese in calendario per infatti a 85. il 18-19 giugno richiede di essere in Francia Ma Cesare lo ammette da solo: -È solo mate- almeno il lunedì 13. Dopo il Xiirburgring vuole matica, meglio puntare sul 1984, naturalmen- dire avere a disposizione di giorni lavorativi te non rinunciando però a vincere qualche veri, sì e no, una settimana. È davvero ridicolo I corsa nel 1983. La macchina e i piloti hanno Soprattutto poi se si considera che fino al 4 dimostrato di poterlo fare-. Eugenj() Zig|jotto settembre si sta a girarsi i pollici-.

54 ROMBO La macchina Paolo D'Alessio, della verità La machine de Un po' emozionato ma tanto curio- DEBBO CONFESSARE una cosa: con- so, il vostro cronista si appresta a trariamente a quanto accade di solito, salire a fianco di Claudio Maglio!! prima di scrivere questo pezzo ho dovuto sulla Lancia-Martini Gr. C rifletterci su per un bel po' di tempo. Somewhat excited but very L'euforia di viaggiare su una vettura da curious, your reporter gets ready to enter corsa a 300 chilometri all'ora può giocare Claudio Maglioli's brutti scherzi e si rischia di cadere nella Gr. C Lancia-Martini facile esaltazione, oppure fìngere un certo beside him sussiego, che poi non risponde alla realtà Un peu émouvu mais dei fatti e può oltretutto infastidire. Sono trés curieux, votre così giunto alla conclusione che, tutto chroniqueur s'apprète a sommato, la cosa migliore sarebbe stata monter a còte de Claudio Maglieli

ROMBO 55 LA MACCHINA una narrazione cronologica degli eventi, che hanno caratterizzato questa prova, fatta per capire, dal di dentro, come realmente vadano le cose. Possiamo far risalire l'idea del test con la Lancia Martini Gruppo C alla gara di Monza, quando ebbi occasione di contrat- tare Luigi Pellisier, responsabile delle relazioni esterne della Lancia. Dopo una breve -trattativa" mi venne concessa l'autorizzazione di scoprire, da ricino, tutti i segreti della nuova Lancia che nelle prove precedenti era stata cela- ta agli occhi indiscreti per non anticipare anzitempo, agli avversali, certe soluzioni definitive, soprattutto di carattere aerodi- namico. Una volta ottenuto di fotografare la macchina nelle officine dell'Abarth, il martedì dopo Monza, non rimaneva altro da fare che convincere Gianni Tonti, re- sponsabile tecnico Lancia, circa l'oppor- / radiatori acqua della Lancia Gr. C Gr. C Lancia's water radiators are up tront; thè red tube tunità di compiere alcuni giri col mostro. sono sul muso; II tubo rosso al fianco beside it is that which carries air to thè brakes E la cosa, a dire il vero, non è stata poi è quello che convoglia aria ai treni un'impresa ardua tanto che appena una Les radiateurs d'eau de la Lancia gr. C settimana dopo mi ritrovavo negli stessi capannoni di Corso Marche, in attesa di salire sulla Gruppo C.

folocolors D'ALESSIO

La Lancia Gr. C in trasparenza: sembra «massiccia» ma l'abitacolo (a sinistra) è di ridotte dimensioni ed il posto del passeggero esiste più sulla carta che realmente A cutaway of thè gr. C Lancia: itseems «bulky« but thè cockpit (teff) is of smaìl dimensions and passenger seats look better *' on paper than thè real thing La Lancia gr. C en transparence: elle semole «massive" mais l'habitacle (a gauche) est de dimensions réduites et la piace du voyageur existe plus sur le papier que rèellement Ecco la scocca Eccoci così al mattino della prova dentro senza motore (sot- il cortile dell'Abarth, ad aspettare che to): si distinguono venga pronta la -bestia-. Come sempre gli scavi laterali: capita in queste occasioni c'è qualche quelli che si scor- piccolo ritardo sulla tabella di marcia, gono non sono ra- diatori acqua ma perche i meccanici devono finire di met- scambiatori di ca- tere a punto gli ultimi dettagli e Maglieli, lore. A destra il che sarà poi il mio pilota, ha telefonato •castelletto- delle confermando il suo arrivo a Torino solo sospensioni poste- nella tarda mattinata. Trascorrono circa riori un paio d'ore, quando ecco arrivare Ma- glioli ed un pulmino della Lancia che. Tkis is thè coque wì- dopo avere caricato a bordo il sottoscritto thout Ihe erigine fbetowj. side-holes ed alcuni meccanici, si dirige verso il are distinguishable; campo volo dell'Aeritalia, sede della pro- Ir/ose you can discern va. are intercoolers and La Gruppo C, invece, raggiunge con i suoi not water radiators. mezzi la pista, attraversando tanto di strada pubblica aperta al traffico, tra lo stupore generale dei vari signori Rossi che, almeno per un momento, debbono essersi creduti a Monza... Prima di poter salire sull'auto c'è da attendere un'altra buona mezz'ora, il tempo necessario a Maglieli per control- lare che tutto sia a posto e giri per il verso giusto. Esperite quelle clic potremmo definire -formalità di rito-, Maglieli si ferma e mi fa cenno di salire. E qui iniziano 1 problemi. Dovete infatti sapere che il sottoscritto tipo corsa, lieve patinata delle ruote po- contro il terreno e rovinare la carrozzeria. LA MACCHINA steriori e dentro le prime tre marce. Comunque anche precedendo ad un 70% non possiede affatto un fisico alla Merza- Fino a che si viaggia in terza la potenza delle sue reali possibilità, la Lancia Gr. C rio, e nei soli 44 centimetri di larghezza del motore si fa sentire, ma non è trauma- da una piacevole sensazione di stabilità dell'abitacolo deve riuscire a fare entrare tica. Gli strappi del turbo sono contenuti, in curva, esaltata dalla dolcezza e dalla circa un metro e novanta di altezza ed una e le prestazioni sono ancora a livello precisione dei freni. Lo sterzo, come su stazza da rugbista. L'operazione di -in- •comune mortale-. tutte le macchine da corsa, è molto sensi- gresso-, tutto sommato, si risolve però Il bello viene quando si cominciano ad bile e bastano dei piccoli colpettl per senza eccessivi problemi, ed addirittura innestare la quarta e la quinta. Il motore correggere la traiettoria, tanto che il pilo- riesco a sentirmi a mio agio nella posizio- Ferrari riesce a trasmettere a terra tutta ta non incontra nessuna- difficoltà a gui- ne di passeggero. la sua esaltante potenza, e ad ogni cambio dare con una sola mano e cambiare con Ma sono convinto che questa sensazione fa seguito, pochissimi istanti dopo, la l'altra. fosse dovuta più che altro a suggestione, tipica spinta in avanti del turbocompres- L'unico sospetto che ci è venuto è che, a anche perché dalla parte del passeggero sore, simile all'accelerazione di un aereo fine di una corsa, le continue cambiate non c'era sediolo, per cui dovevo stare a in fase di decollo. Man mano che la debbano stancare non poco il guidatore, contatto con la nuda scocca e alla mia lancetta del contagiri sale senti la mac- perché lo Hewland ad innesti frontale sinistra i 44 miseri centimetri di larghez- china andare via in progressione, senza richiede delle manovre precise, ma anche za si restringevano ulteriormente per fare strappi o -buchi- nella resa e, in un attimo, abbastanza brusche, che ovviamente si spazio all'estintore ed ai suoi vari coman- ti ritrovi a viaggiare a 300 all'ora, come se traducono in un accumulo di stress. Se di. Estintore che ha preoccupato non poco questa velocità fosse la cosa più naturale dovessimo fare un parallelo con la Beta Podda e Gabino, i due capomeccanici di questo mondo. Montecarlo, provata alcuni anni or sono, della Lancia, che continuavano a ripeter- Un'altra cosa che colpisce, o per meglio potremmo affermare che la Gr. C denun- mi di stare fermo e non agitarmi troppo dire sconcerta, è l'aderenza del mezzo al cia chiaramente una diversa origine, evi- altrimenti -....se ti muovi, inondi tutta la suolo. Tonti e i suoi continuano a nicchia- denziando in tutto e per tutto la sua re sui livelli di deportanza raggiunti, ma è nascita corsaiola. macchina di fluobrene e per rimetterla in certo che la loro macchina riesce ad sesto ci vogliono delle ore. E noi oggi aderire al terreno come una ventosa. E Anche l'8 cilindri Ferrari sembra, con pomeriggio dobbiamo andare a provare l'effetto suolo lo senti soprattutto sul tutte le dovute proporzioni, molto più al Castellet!-. diritto veloce quando, all'aumentare della generoso e -spontaneo- del vecchio 4 ci- Impietrito nel ruolo di passeggero riu- velocità, cresce la sensazione di aderenza lindri turbo e soprattutto sembra avere sciamo finalmente a partire e dopo mezzo e di essere veramente schiacciati contro superato i problemi dei turbo, con tempi giro di assaggio Maglieli comincia a tirare la pista. di reazione invidiabili, al limite di un qualche marcia. Ma appena le cose co- In curva, purtroppo, non è stato possibile aspirato. minciano a farsi interessanti, eccoci di verificare lo stesso effetto, perché il buon E dopo questa prova possiamo quasi nuovo fermi agli improvvisati box per una Maglioli era costretto a staccare ben affermare di avere capito il significato dei piccola regolazione (che suppongo ri- prima del limite in quanto la macchina, termini effetto suolo, Cx, potenza, rispo- guardare la pressione del turbo). Dopo progettata per ospitare un solo pilota, con sta del turbo, eccetera, mentre prima qualche attimo ripartiamo e questa volta due persone a bordo (ed un centinaio di erano tutte nozioni possedute solo a livel- Maglieli fa proprio sul serio. Partenza chili in eccesso) rischiava di strisciare lo teorico.

-Senza dubbio dalla Montecar- lo fino a questa Gruppo C c'è La parola al pilota | stata una continua escalation, una progressione costante, che ha accomunato sotto lo stesso marchio macchine dalle carat- teristiche anche assai differen- È il top ti tra loro. La Montecarlo ave- va delle chiare matrici di serie, nelle gare la Gruppo 6 della derivazione di serie conservava solo il mo- tore, mentre questa Gruppo C Endurance è una macchina nata solo ed esclusivamente in funzione Al termine della esaltante pro- delle corse. Una vettura che, al va era d'obbligo sentire anche momento, penso possa rap- la voce del pilota, vero protago- presentare la massima ricerca nista della messa a punto ed tecnica nel settore endurance, evoluzione delle Lancia di que- sia per quanto riguarda lo svi- sti ultimi anni, Claudio Ma- luppo aerodinamico, che sotto Claudio glieli, dalle cui mani si può dire il profilo squisitamente mec- Maglioli canico". is thè siano tutte uscite, dalla Beta «wizard" Montecarlo in poi. -Se la dovessi paragonare con ot Lancia's — Maglioli, tu hai sviluppato in la macchina dello scorso anno evolution ot these questi ultimi anni tutte le vet- comunque direi che la Gr. C è lasi years ture da corsa della Lancia, dal- molto più sincera della Gr. 6. È la Beta Montecarlo alla Grup- una macchina che ha saputo Claudio Maglioli po 6 per terminare con questa conservare certe caratteristi- esile Gruppo C, che hai portato al che positive del mezzo dello «ma; debutto in prova alcuni mesi or scorso anno correggendone al- de l'èvolution sono. Dopo un'esperienza di cune lacune, come ad esempio Lancia des derniéres questo tipo, come giudichi l'ul- la tenuta alla massima veloci- annèes tima nata in casa Lancia? tà-.

ROMBO 59 TOP ENDURANCE — Una delle migliori caratteri- Ricordateci che stiche di questa biposto risiede nella sua aerodinamica. Sem- pre rimanendo in questo paral- c'è anche il volante! lelo con la Gruppo 6 del 1982, ce ne puoi Illustrare le caratte- Non crediate che guidare una vettura da corsa di alleggerisce la vettura, le gomme che cominciano oggi, F. 1 o Gr. C che sia, significhi adoperare solo a rendere critica l'aderenza perché si sono degra- ristiche, e descriverci le diver- il volante o il pedale dell'acceleratore o freno, date. Se poi tutto va bene c'è sempre da sorveglia- se sensazioni di guida? frizione e cambio. Il pilota anni '80 deve costante- re la spia della pressione olio o quella dell'alterna- •Anche in questo caso la ricer- mente far correre il proprio sguardo dalla pista al •tore; la loro improvvisa accensione decreterebbe il ca ha portato a dei notevoli cruscotto per sorvegliare gli strumenti che infor- ritiro immediato. Se invece viene a piovere biso- mano sulla pressione dell'olio e sulla temperatura gna subito accendere le luci, il faro posteriore miglioramenti, che ci permet- del lubrificante e del liquido di raffreddamento; se rosso per farsi riconoscere da chi segue al di sopra tono di aver un'ottima depor- c'è il turbo, si aggiunge una preoccupazione in più: delle fontane d'acqua sollevate dalle gomme e lo tanza ed un buon comporta- il manometro che indica la pressione di sovrali- sbrinatore elettrico per il parabrezza che si può mento del mezzo sia in rettili- mentazione. Le mani non sono meno impegnate: se anche non altrimenti appannare: una macchina da corsa non neo che in curva. Dove ci sono ci fosse il volante da tenere stretto avrebbero fin possiede mica rimpianto di climatizzazione. Non stati dei sensibili migliora- troppo da fare con i regolatori delle barre antirol- sono visibili invece nella fotografia il tasto stacca- menti penso sia proprio nelle lio anteriore e posteriore ed il ripartitore di batteria ed il comando radio per il collegamento velocità di punta e nella stabi- frenata: servono a cambiare l'assetto della vettura con i box. lità dell'auto sul dritto, anche man mano che le regolazioni effettuate prima Fra breve però anche questo cruscotto antiquato perché l'effetto-suolo svilup- della partenza perdono di efficacia per l'alterarsi verrà completamente ridisegnato per ospitare una pato è veramente eccezionale e di certe condizioni: il consumo di carburante che consolle elettronica. la macchina, se condotta con attenzione, sembra viaggiare quasi su due binali-. •Se comunque si vuole parlare di sensazioni di guida, è chiaro che condurre una vettura co- perta è qualcosa di sostanzial- mente diverso dalla guida di una "barchetta". Manca quella sorta di contatto fisico diretto con gli elementi che ti circon- dano e, forse, ci si sente quasi più protetti. Tutte le sollecita- zioni sul fisico del pilota ven- gono smorzate e questo può anche tradursi in un minore affaticamento-. — Dopo l'aerodinamica un al- tro punto di forza della Lancia Martini LC2 è senza dubbio il motore Ferrari. Come lo giudi- ca il pilota? •Direi che si può adoperare un solo aggettivo: fantastico. Que- sto motore ha una potenza eccezionale, risponde bene a tutti i tipi di regimi ed inoltre non crea quei problemi dei tempi morti, tipici di molti tur- bo. L'unica attenzione che si deve fare è nel dosaggio della potenza, perché una macchina di questo tipo comporta una guida molto attenta. Comun- que si cadrebbe in errore se si pensasse alla guida di questa macchina, con questo motore, come ad un esercizio di funan- O Termometro temperatura olio

ROMBO 67 Lucchìnelli sta abbrac- OCCHIO AL CONTAGIRI ciando un meccanico o sta tentando di... stroz- motor-home che poteva divertirlo forse, zarlo? Certo è che I rap- ma dlstrarlo dall'impegno agonistico; 1 porti tra lui ed uno dì piloti amici di un tempo sono tornati a essi In questi giorni si farsi vivi con lui: da Barry Sheene che a sono andati deterioran- Monza andò nella sua motor-home per do... dargli qualche consiglio tecnico, a Balde che gli raccontò dove e perché sbagliasse la traettoria all'ingresso della curva para- bolica; Lucky ha riscoperto il piacere di Is Lucchinelli hugging a me- vivere nel paddock e cenare in allegria chanic or is he trying to... con altri corridori cui è legato, come strangle him? It's a certainly that relations between him Migliorati, e con loro parlare, mangiare e and one ot then these days bere fino a tardi. have been deteriorating... Sembrava scomparsa l'amarezza della trasferta sudafricana, quella voglia di la- sciar perdere tutto, di ritirarsi, quel senso di arrendevolezza che nessuno aveva mai visto in Lucchinelli e che invece traspari- Est-ce que Lucchinelii enìa- va palese da dichiarazioni tipo: -Ma sono ce un mécano ou cher- che-t-il de l'étrangler? C'est forse matti quelli là, 11 asiani e Spencer certain que ìes rapports en- ad andar così forte?» oppure: -Non so tre lui et un d'eux en ces cosa farò a fine anno, forse smetto di jours-ci se détériorent... correre-. Ma proprio in quei giorni di ritrovata serenità un altro problema si era improvvisamente manifestato. L'errore nella scelta dei meccanici Lo diceva a chiare lettere: l'insuccesso del 1982 era dovuto all'incomprensione con 1 meccanici, un po' italiani, un po' giappo- nesi; nel 1983 se li sarebbe scelti perso- nalmente e non se 11 sarebbe fatti impor- re. Così, lasciato Morelli (l'unico italiano che dal 1979 lavorava nel reparto corse Honda), abbandonato dal suo meccani- co-amico Robertino Polese, rifiutati i giapponesi, Lucchinelli aveva messo in piedi una squadra finalmente in gamba — sperava — .con Steve Whitelock, ex mec- canico di Lackey nel motocross, Matt Owens fino al 1982 al fianco di Spencer, e l'amico di sempre Paolo Cioci. Ma solo ad Hockenheim Lucchinelli ha scoperto che se allontanando i giapponesi aveva risolto il problema della loro mancanza di inizia- tiva che si fondeva con una dipendenza soluzione: la carburazione, la scelta dei volta rilevato l'inconveniente, potrà mon- assoluta dagli ordini della casa madre rapporti, la taratura della sospensione. Lo tare ingranaggi con numero di denti di- giapponese (sceglievano la percentuale dimostra il fatto che nonostante abbia versi per poter affrontare quella determi- della miscela ed i getti della carburazione oltre un anno di esperienza sulla Honda nata curva ad una marcia che mantenga il sulla base degli ordini provenienti dal (sulla quale peraltro non si è mai trovato motore al numero dei giri ideale. Giappone, non in seguito all'esperienza a proprio agio come con la Suzuki perché A Monza Lucchinelli ha clamorosamente ed agli insegnamenti della pista), la pre- è troppo corta per le sue dimensioni), non sbagliato la scelta dei rapporti: entrava senza di Matt Owens cominciava quasi a sia ancora riuscito a trovare la via giusta alla variante dopo il traguardo in prima diventare un peso per 11 lavoro, tanto che per scegliere 1 rapporti del cambio, un ' marcia con il motore alle stelle ma non Lucky ha seriamente preso in considera- particolare che può rivelarsi decisivo. Ad poteva inserire la seconda perché il mo- zione l'idea di sostituirlo. Hockenheim ha dovuto copiare la solu- tore scendeva rapidamente di giri e non zione scelta da Katayama. La Honda NS, gli permetteva di uscire con sufficiente come tutte le moto ufficiali e le private, velocità da quella serie di chicanes; gli Il cambio ha il cambio estraibile; permette di acce- altri corridori avevano montato ingranag- lerare l'operazione di sostituzione dei gi diversi e la giusta rapportatura per- di Monza rapporti interni e consente al pilota con metteva loro di curvare in seconda marcia In realtà Lucchinelli non ha ancora trova- un po' di esperienza di trovare la miglior anziché in prima, quindi a velocità più to, o non si è costruito, all'interno della soluzione per ogni curva. Se per esempio elevata. I pochi decimi persi curva per sua squadra una figura che possa prende- la rapportatura standard costringe a cur- curva se moltiplìcati diventano secondi. re il ruolo che aveva Roberto Gallina vare in un determinato tratto di pista con Secondo il suo meccanico Cioci -Lucchi- nella squadra Suzuki. Lucchinelli non ha il motore troppo alto di giri in una marcia nelli è ancora abituato alla Suzuki che bisogno di un esecutore, ma di qualcuno bassa o con il motore troppo giù di giri, guidava nel 1981: essa ha un motore che interpreti le sue impressioni sullo nel rapporto immediatamente più alto diverso che gira a regimi più alti di quello stato della motocicletta, le filtri e propon- (con evidente perdita di tempo nell'acce- della Honda, il cui punto forte è la ripresa ga al pilota, o decida con lui, la giusta lerazione all'uscita di curva) il pilota, una dai bassi regimi e l'accelerazione. Marco-,

68 ROMBO Ecco Luce/line/// con // »look» da Indiano: la OCCHIO AL CONTAGIRI sua ultima stravagan- continua Cioci, -ha sempre scelto i rap- za non gli ha ancora porti del cambio per raggiungere, ad portato fortuna come esempio, la velocità massima alla fine di la stella un rettilineo. Spencer usa rapporti più Indian-look tor Lucchinel- corti per cui cambia sempre prima e Registro storico Italiano Abarth ìi: his latesi eccentricìty raggiunge la stessa velocità con centinaia hasn't yet brought him di metri di anticipo, anche se poi mantie- luck like thè star ne quella velocità fino al nlomento della staccata. Marco invece perde inizialmen- Voiìà Lucchinelli avec le te rispetto a lui poi tocca il limite di 114-5 giugno si terrà presso l'autodromo di Monza «look» d'ìndien: sa derniè- re extravagance ne lui a Spencer pochi metri prima della staccata, un "Meeting internazionale per vetture d'epoca,, pas encore porte de la ma a quel punto è troppo lontano da lui organizzato dall' AUTOREVIVAL ITALIA, in chance comme létoile per superarlo in frenata-. quella occasione verrà presentato, per la prima volta, l'appena nato Registro storico Italiano Abarth. Invitiamo quindi, tutti i possessori di autovetture della marca dello scorpione o gli appassionati della produzione di questa marca a partecipare numerosi a questo raduno.

Per notizie sul R.I.A. Per notizie sul Meeting di Monza FERRI GIANCARLO ROMANI GUIDO Scorpion Cars Autorevival Italia Tei. (06) 9314202 Tei. (02) 870207

•Adesso anche io ho capito la strada da La seguire-, ribatte Lucchinelli, -faremo gi- rare il motore a dodicimila, anche a riscossa rischio di romperlo. Mi consola il fatto è che ora arriveranno le piste che piaccio- no a me, • lai-armi. Rijeka, Assen, circuiti annunciata medio-veloci dove si guida davvero. Allo- ra sì che dovrete andare a vedere in curva le differenze nei tempi tra Lucchinelli e Spencer!-. La Mercedes 500 SE sta aspettando, silenziosa, in attesa che Lucchinelli la porti fino a linola. È orgogliosa: il suo padrone ha ritrovato l'orgoglio ed il mora- le perso già per strada due volte; ma basterà contro uno Spencer che si è già guadagnato sul campo, grazie alle tre vittorie, il ruolo di pilota numero uno della Honda e che può gettare ora sul piatto del campionato quel motore più potente di tre cavalli che dal Giappone hanno dato a quello che ormai reputano il proprio pilota più forte?

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