ROMBC settimanale a tutto motore Direzione, redazione, ammini- Registrazione Tribunale strazione: Via Vittorio Veneto 7 di Milano n. 184/81 del 16-5-81 Anno 6 n. 46 (291) - 11 novembre 1986 - 40055 Villanova di Castenaso spedizione in abb. gr. II/70 (Bologna) telef. (051) 78.15.66 - ediSTART telex 222026 ROMBO - segret. Edizioni tecniche sportive informazioni telef. (051) e varia attualità Così anche l'Italia ha la sua... C.I.A.! Compagnia Italia- na Automobili, intendiamoci, vuoi dire Serra. Perciò, 78.16.44. Casella Postale 1681 - ,40100 Via V. Veneto 7 - 40050 Villanova con buona pace dei dipendenti Alfa (e soddisfazione di Castenaso (BO) - tei (051) degli italiani che finora hanno pagato di tasca loro una BOLOGNA A.D. 78.15.66 buona parte del prezzo «politico» di un'Alfa prodotta) un bel «Grazie CIA» ci vuole! Non fosse perché quel nome è un po' svillaneggiato (e perché la difesa del mar- chio è alla base del contratto con lo Stato) sarebbe sigla Una copia L. 2.000 (arretrati il doppio) 4 Abbonamento annuale (invariato fino al di immediata sintesi per la nuova società che dal I. 31 dicembre '86) postale: L 72.000; edi- gennaio dell'87 tenta la grande sfida. Meraviglia che il direttore responsabile cola L. 90000 4 Estero: via terramare L. 105.000, via aerea Europa e Paesi del Me- sindacato (almeno quello più politicizzato a sinistra) Marcelle Sabbatini diterraneo L. 150.000; Africa L. 240.000; non ci abbia pensato a una possibilità (di nome) del Asia e Americhe L. 260.000; Australia L. 370.000. 4 Pagamenti: vaglia postate o genere, visto che contro l'operazione di vendita ad vice direttore assegno bancario da spedire a ROMBO - Agnelli le ha tentate tutte. Anche quella di sfidare con 40055 Castenaso (Bologna). Marco Magri 11 prezzo di ROMBO all'estero: Australia domande da sindacalismo retro il superamministratore Doli. Aus 6; Austria Se. 65; Belgio BFr 90; Romiti, nello show down televisivo nel quale persi- Canada Doli. Can. 4,50; Danimarca Dkr. 32; ne Alberto la Volpe ha mostrato di capirne di automo- redattore capo Germania DM. 8,50; Grecia Dr. 470. Inghil- Alberto Sabbatini terra Lgs. 2,10; Lussemburgo LFr. 88; Mal- bili. Ma, ammenoché non faccia come Reagan con il ta Cm. 45; Olanda Hfl. 9, Principato di Mo- naco Fr. '22; Spagna Pts. 375; Sud Africa terrorista Iran, per il momento il gran capo Fiat sembra Rand 6,95; Svizzera SFr. 6; Canton Ticino deciso a migliorare quello che i sindacati chiamano dia- SFr. 5, USA Doli. 3,75. logo, ma senza accedere alla premessa di trasformarlo in LA REDAZIONE • Diffusione: PARRIN) & C. - via Indipen- denza, 11/b - ROMA - Tei. (06) 4940841 - lettura di quel protocollo d'accordo IRI, che vuoi dire inviati speciali: Sede MILANO Te!. 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(02) 38871 collaboratori specializzati Corrispondenze dall'Italia: Anna Bacchi (Roma), Gian Luca Bacchi Mo- PRIMA PAGINA: FIAT 1991: odissea nell'Alfa dena (Parma), Gianfranco Berteli (Brescia), pag. 12-14 produzione auto ed economia Maurizio Bevilacqua (Verona), Toni Campa- Giulio, Mangano nale (Bari), Silvano Chiesa (Genova), Ono- per te spettatore frio Colabelta (Ferrara), Mario Colelli (Brin- disi), Antonio Colomba (Roma), Nedo Cop- II fattore sconfitta Williams pag. 16-19 F. 1 e «politica* sportiva: pini (Prato), Anna Maria Chiariello (Napoli), Franco Cucca (Nuoro), Riccardo Rossi Ferri- Nell'88 ALFA (Lancia) a Indy? pag. 20-22 Bonaventura Franco ni (Firenze), Giorgio Gianuzzi (Asti), Sergio Il campione CARI '86 pag. 26-28 Enzo Russo Gradara (Ancona), Ezio Grandi (Bergamo), Altre gare velocità pag. 29-30 velocità e rallies: Pier Carlo Marcoccia (Piacenza), Nuccio Marino (Siracusa), Gianfranco Mavaro (Pa- Dario Converso lermo), Nicola Marezzo (Cosenza), Lazzare- per te protagonista Fernando Petronilho no Mini (Bollano), Carlo Morandini (Udine), Countach da rodeo Gabriele Mutti (Sanremo), Gino Papale (Ca- pag. 32-35 Marco Ragazzoni serta). 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Bonzi (Argentina), Vanni Sfide record anche a gasolio in acqua pag. 56-62 Bronca (Canada), John Carev (Australia), Correre con grazia Dannv Cools (Belgio), Steve Fellows (Gran pag. 64-65 disegnatori d'attualità e tecnica Bretagna), Dave Fern (Gran Bretagna), Al- fredo Filippone (Belgio), Tasha Fulkerson per te appassionato Giorgio Serra (Gran Bretagna), Graham Gould (Gran Bre- Paolo D'Alessio tagna), Stratis Hatzipanagiotou (Grecia), II MURALE di ROMBO a...tutto rally pag. 67-69 Chiel Van Der Heyden (Olanda), Michel Hu- Non giova il giallo bandelle riabilitate gues (Francia), Tom Hyan (Cecoslovac- pag. 71-72 karting ...da Messina a San Marino e dintorni pag. 72-77 chia), Gerhard Kuntschik (Austria), Mar- Giulio Capello guus H. Kuuse (URSS, Estonia), Michel Lizin Dramma al Semperit rally pag. 78 (Belgio), Aieksandar Maksimovic (Jugosla- Motociclismo e kart pag. 80-86 via), Akira Mase (Giappone), Laurent Mis- aviazione e spazio sbauer (Svizzera), M Angeles Pujol Coma (Spagna), Andre Queiroz (Brasile), Renèe Marco Tavasani Rogers (USA), Joe Saward (Gran Bre- Le rubriche tagna), Thomas Voigt (Germania Ovest), motonautica Keiko Yamauchi (Giappone). Taccuino del direttore pag. 6 Bruno Boglioni Servizio fotografico: Canale ROMBO pag. 88-89 Attuaifoto, Bishop, Condor Camera, Coppi- Carlo Nicolini Sussurri e grida ni, Ferrari, Guidetti Fotoagenzia, Paper Co- pag. 90-91 lour, Photo 4, Ragazzoni, Rempath, J.R Tutte le classifiche insieme pag. 92 medicina sportiva Sainz, Vescovi. Bazaar e Caro ROMBO pag. 93-94 prof. Enzo Pretolani

J_ Non solo l'errore gomme dIADELAIDE alla base della delusione finale WILLIAMS-, ci vuole un'altra... testa (HEAD) per due galli in un pollaio

ADKLAIDK - A poco più di metà gara, per la precisione il cinquantesimo giro, dell'ulti- mo e decisivo Gran Premio di Australia 1986. la classifica era la seguente: Rosberg primo. Piquet secondo a 31 secondi. Man- sell terzo a 32 secondi. Prosi quarto a 40. e infine Johansson quinto a un giro. Questo ordine significava una sola cosa, e cioè che Mansell era matematicamente campione del -mondo, a patto ovviamente che arrivasse al traguardo finale. Ad impe- dirglielo potevano esserci solo tre fattori: un suo sbaglio di guida, la rottura del motore o il deterioramento delle gomme Goodyear di tipo C che i tecnici della Casa americana avevano previsto valide per tutti gli 82 giri in programma, però senza dare garanzie e scaricando al contrario la responsabilità di tigni scelta e di ogni rischio sui piloti e sui team manager.

Come è logico per ovviare alle prime due ipotesi di questa casistica non c'era niente da fare se non rimettersi alla abilità di Nigel e a quelli dei motoristi di Tokio. Ma per il terzo caso, vale a dire le gomme, per eliminarle con sicurezza come fattore di rischio c'era l'obbligo del pilota e del team di ricorrere alla sostituzione. Tanto il tempo perso nella sosta non avrebbe inciso minimamente. Mansell sarebbe ripartito sicuramente al quarto posto, dato che Johansson non pote- va certo'recuperare un giro. E a quel punto non avrebbe compromesso in nessun caso il suo traguardo iridato perché, con Rosberg primo, il titolo era suo. e con Rosberg fuori gara, come poi è successo. Nigel terzo a- vrebbe egualmente conquistato il titolo fina- le anche in caso di successo australiano di Eugenio Zigliotto Il bilancio F.1 '86 2. PUNTATA

CP dopo CP, la sagoma della McLaren di Prosi si è ingrandita sempre di più nei retrovisori di Nigel Mansell. L'inglese, in testa al Campionato sin dal CP d'Inghilterra, si è visto superare dal francese proprio all'ultima corsa. I gendarmi di Adelaide avrebbero fatto meglio a sorvegliare il box Williams invece del suo pilota...

fotocolors PHOTO 4 ROMBO bilancio F.1 '86

SCONFITTA non bastano a spiegare la portata della scon- fitta della Williams. Anche perché, come ha dichiarato a caldo in Australia Ayrton Sen- •« Piquet o di Prosi. na, uno che i piloli della Williams davanti e L'unico rischio contrario a questa scelta di dielro li ha visli spesso nel corso della stagio- cambiare le gomme, perlomeno per Man- ne, Mansell e Piquel non hanno perso il sell, era che Rosberg rimanesse in corsa ma mondiale in Auslralia, ma hanno comincia- non al primo posto. Vale a dire che dai box lo a perderlo mollo prima. Qualcuno dice della McLaren, se Prosi avesse superato addirittura in Brasile, nel primo Gran Pre- cPiquet insediandosi quindi al secondo po- mio. sto, poteva arrivare l'ordine al finlandese di Ed è in parte vero. Perché già al via in Brasi- cedere il passo al compagno di squadra, co- le per la squadra accreditata del miglior po- me d'altronde era slato concordato in prece- tenziale tecnico, a livello di telaio e di moto- denza. Ipotesi molto labile al cinquantesimo re, erano in essere i due fattori che hanno giro, alla quale poi una «panchina» all'altez- poi condizionato lungo l'arco del Campio- za della situazione avrebbe potuto risponde- nato tulio il suo rendimento. re con identica mossa, dicendo cioè a Piquet Il primo fu il tragico incidente di Le Caslel- (ma il brasiliano che odia il compagno di let che ha relegato Frank Williams in una squadra lo avrebbe fallo?) di lasciare il passo sedia a rotelle per tutta la vita. E già a Mansell che, ritrovandosi così terzo, a- alla seconda gara di Jerez si ebbe modo di vrebbe incassalo senza conseguenze il colpo capire che Patrick Head, geniale al lavolo mancino della McLaren di far vincere Prosi da disegno e ai bordi pisla come designer, a lutti i costi. non lo era allreltanlo al murello dei box Senza dimenticare poi che il ritmo di Nigel come direttore sportivo. con le gomme fresche avrebbe potuto essere Il secondo fattore emerso in Brasile fu la molto più incisivo di quello degli allri, visto immediata rivalità Ira Piquet e Mansell. almeno che Prosi dopo il cambio gomme Forse nei piani di Williams, quando nell'a- era più veloce di lutti di circa mezzo secon- gosto dell'anno precedente a Zellweg aveva do al giro, e questo non avrebbe dovuto es- ingaggialo il brasiliano per rimpiazzare Ro- sere sfuggito a Mansell e Piquel, che i tempi sberg, il problema non aveva nemmeno ra- loro e degli avversar! se li vedono esposli ad gione di esistere, visto che Mansell era anco- ogni pasaggio. né a maggior ragione al box ra solo una buona seconda guida, proprio Williams. come era stalo alla Lolus al fianco di De Tuttavia tulli quesli «se» e «ma», «prò» e Angelis. Però da agosto 1985 a marzo 1986, «conlro», anche se hanno fornito e forniran- prima gara del Mondiale di questo anno, no ancora per parecchio occasione di discus- Nigel con il finale di campionato che lo ave- sione sul perché la squadra più forte del va rilanciato con i successi di Brands Halch Mondiale F. 1 1986 non sia riuscita a cenlra- Che delusione per chi, a Città del Messico, e di Kialami e con la prima fila di Adelaide, re l'obiettivo di portare un suo pilola alla aveva convinto a posare insieme Mansell e era «esploso» addirittura come pilota mi- conquiste del titolo di campione del mondo, Hunt!

DALLA FRANCIA CON STUPORE Uno sposo e un attore

Sempre giovane, Maurice Trintigranl! «Petoulet», brillan- te ex pilota francese di F. 1 - disputò il suo ultimo GP a Monza nel 1964 con una BRM - che tra l'altro è lo zio dell'attore Jean Louis, ha pensalo bene di... sposarsi. Il 15 settembre scorso ha portalo all'aliare della chiesa di Bé- doin Laureile Rodier. I novelli sposi, a sinistra, hanno festeggialo l'avvenimento un mese dopo, il 26 ottobre, insieme a 350 ospiti nella loro tenuta di «Mas d'Arnaud» a Vergèze. Tra gli ospiti più illustri gli amici piloti (li Non vi stupite se Michel Valllant ha vedete sopra intorno alla Bugatti): Maria Teresa De Filip- cambiato volto... Non sì tratterà pis, che ha offerto agli sposi il dono del Club Inlernalional dì una nuova edizione dei fumetti des Anciens Pilples de Grand Prix, Manzon, Mantovani, ma dì una serie di telefilm. L'inter Frère, Pilette, Picard, Guichet e il figlio di Bugatti. prete attore sarà proprio Alain Prost bilancio F.1 '86

gliore di Rosberg. darebbero ragione alla seconda tesi. motori da Gran Premio di 1500 cc. a sovra- Anche se in pochi, a dire il vero, si erano La Williams 1986 né è l'ultimo esempio, limentazione libera. Ma la vittoria finale è resi conto che il finlandese era in declino già perché il bottino pieno di Mansell a Spa, andata a Prosi e alla McLaren semplice- per conto suo (e la stagione successiva alla con Piquet al comando costretto al ritiro per mente perché al box c'era Patrick Head in Me Laren doveva confermarlo) e soprattut- rottura del motore, o viceversa il successo di veste di direttore sportivo oltreché di diretto- to che sul finire del 1985 Patrick Head ave- Piquet in Ungheria dopo che il compagno re tecnico. Un fatto che ha innestato una va fatto prevalere le sue ragioni su quelle di aveva avuto problemi, trova spiegazione so- sequenza di errori tattici, politici e psicologi- Williams, vale a dire che aveva sposato la lo nella politica dei due galli nel pollaio. Li- ci hanno alla fine prevalso su quelli di Man- causa nazionalistica di appoggiare al massi- na politica che però ha un senso solo se il sell. attaccante con tanto cuore ma con po- mo il pilota suo connazionale. Tra quelli contadino, tanto per restare nella metafora, co cervello, e su quelli di Piquet, ifna stella che non se ne accorsero certo c'era anche è in grado di gestire la situazione. Ma nel forse in declino, su quelli (pochi però in veri- Piquet. Il brasiliano, come si è visto poi nel- caso specifico della Williams Patrick Head, tà) dei giapponesi della Honda e su quelli l'arco della stagione, aveva già iniziato quel- già illuminato nella storia della F. I da una tecnici dello stesso Head. Perché le Goo- la che Enzo Ferrari ha descritto come «la esperienza altrettanto negativa nel 1981 dyear, se a volte sono andate male sulla Wil- parabola del campione». Cioè Nelson carico (quando convinse anche Williams a mettere liams e bene su altre macchine, forse è an- di onori ma sopratutto di dollari oramai ri- guerra tra i due galli del suo pollaio Reute- che perché il telaio e la messa a punto della ceve più stimoli dagli aerei, dalle barche, mann e Jones. finendo per perdere un cam- FW 11 sfruttavano le coperture non in mo- dall'ambiente del jet-set di cui si circonda a pionato del mondo a favore proprio di Pi- do adeguato. Montecarlo e a Torino, che dalle corse. I- quet) non era proprio l'uomo giusto al posto Per Frank Williams, che la forza di reazione noltre Piquet . e le sue dichiarazioni post- giusto. ai colpi bassi della vita purtroppo ha avuto Brasile fanno testo, era davvero convinto La stagione 1986 della Williams ha visto ben altro modo di doverla mettere in mostra all'inizio che la grinta e l'aggressività dell' l'accoppiata anglo-nipponica ben nove volte nel corso di questo 1986. la delusione di A- ultimo Matiseli fossero un bluff facilmente per prima al traguardo su sedici gare, con delaide, anche se ai calci di rigore in senso controllabile dalla sua classe in pista e dalla un titolo mondiale costruttori conquistato figurato, ha perciò un solo monito: con due sua abilità diplomatica nei retrobox. con largo anticipo e largo margine a dimo- galli nel pollaio non si può restare alla fine- E certo con Williams al timone della squa- strazione di una superiorità tecnica senza stra ad aspettare cosa succede. Bisogna inter- dra sarebbe stato cosi. Ma con Head la mu- confronti, basata sul telaio FW 11 di Patrick venire prima e con mano ferma. sica da suonare nel team era un'altra e Nel- Head adeguato alla moda del baricentro Non solo però pagando Mansell come Pi- son. nonostante le molte bottiglie di vino basso riportata in auge da Gordon Murray quet. come da contratto per l'inglese di me- italiano pregiato che ha fatto stappare per il ma senza gli estremismi della «sogliola» del tà agosto dopo le sue trattative con la Ferra- suo progettista fino a metà stagione, non è progettista sudafricano, e sul formidabile sei ri condotte peraltro in maniera infantile sia riuscito a far entrare nella testa di Head che cilindri turbo della Honda. Un motore por- nei confronti della squadra modenese che di la politica da fare era quella della prima e tato in soli due anni dai tecnici giapponesi a quella Williams. Perché questo vuole solo della seconda guida, ovviamente con il bra- vertici di potenza (1200 CV in prova e circa dire che Frank ha deciso invece di dare a siliano nella prima posizione. La diatriba se 900 in gara), di economicità (fattore altret- Head la chances del «non c'è due senza tre»! sia meglio avere un comandante o un grega- tanto importante con i 195 litri nel serbatoio e.z. rio nell'ambito di un team di F. I di vertice, del carburante) e di affidabilità (due sole 2. CONTINUA oppure due big. liberi e autonomi di fare la giornate nerissime in bilancio, Montecarlo e propria corsa, non nasce certo oggi. E pro- Zeltweg, e i ritiri di Piquet a Jerez e Spa e di La puntata precedente babilmente le vicende di tanti campionati Mansell a Imola) ineguagliati nel campo dei è stata pubblicata sul n. 45

FUORISTRADA

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/.'«affare dell'anno» fa quadrare anche lo sport, ecco come si annuncia la strategia del GRUPPO FIAT TORINO - Con F accordo per la cessione dell' alla Fiat, la posizione del gruppo to- rinese è diventata monopoliz- FERRARI in FI zante nell' ambito dello sport automobilistico italiano, dato che ai precedenti reparti corse della Ferrari, della . della Lancia, la Fiat affiancherà ades- so la rinata Alfa Corse. E' la ALFA per nuova denominazione dell' ex Autodelta, che tra i suoi pro- grammi più recenti aveva la ela- borazione del quattro cilindri turbo di F.I, progettato da Indy e Gianni Tonti che dovrà essere fornito per la stagione 1987 in esclusiva al team Ligier. la pre- parazione e la elaborazione delle mondiale Alfa 75 turbo da far correre nel neonato Mondiale Turismo, e infine la definizione della nuovo monoposto addestrativa della Formula Alfa. turismo Un programma abbastanza nu- trito e vario; logicamente ci si chiede che fine farà adesso che al vertice della azienda milanese non ci sono più i manager IRI. bensì quelli di Torino. LANCIA nei rallies cco, azienda per azienda, quella che biettivi. Il caso Barnard e quello della galle- sempre stato alla base del suo successo e del dovrebbe essere la strategia del nuovo ria del vento, in questa ottica, per citare i suo prestigio e contemporaneamente creare E Gruppo FIAT. più recenti, sono il termometro delle diver- le premesse per il successo commerciale che ALFA ROMEO E FERRARI - La sensa- genze tra Maranello e Torino. il gruppo Fiat si aspetta per i colori Alfa e zione, in base ad indiscrezioni trapelate da All'Alfa perciò dovrebbe restare come cam- Lancia. ambienti vicini ai vertici operativi della Fiat. po di azione quello del Mondiale Turismo, è che per l'immediato futuro non ci saranno che nasce con i migliori auspici e che ha LANCIA - Nel panorama dell'impero auto- cambiamenti di sorta. Nel senso che l'Alfa sempre avuto la Casa milanese tra i suoi mobilistico della famiglia Agnelli non viene, Romeo costruirà il suo motore turbo di F. 1 protagonisti. Certo se il programma di F.l certo all'ultimo posto: dovrebbe essere già e lo fornirà alla Ligier. Successivamente dovesse risultare immediatamente competi- stato definito il futuro assetto del suo repar- concretizzerà il progetto - allo studio per il tivo o vittorioso sarebbe difficile impedire ai to corse. In pratica Cesare Fiorio. si vedreb- momento - di un otto cilindri aspirato da tecnici capitanati da Tonti, di gestire un pro- be confermati gli impegni attuali. Impegni utilizzare sempre nel Mondiale non appena gramma tutto Alfa anche in questa speciali- che prevedono un completo sganciamento i nuovi regolamenti entreranno in vigore. tà. Nonostante le indubbie ricadute negative dai programmi per il Mondiale Endurance, Nessuno stop ci sarà ai programmi per il che con due squadre impegnate in proprio e un totale coinvolgimento nel Mondiale Mondiale Turismo e per la formula adde- nello stesso Campionato potrebbero deter- Rallies. Anche perché l'ing. Ghidella già da strativa, Anche perché nel capitolato di ven- minarsi in termini di confronti e dì echi sui tempo avverte nelle caratteristiche tecniche dita dell'Alfa Romeo al punto 12 è ben spe- mass-media. Proprio per questo a Torino si delle vetture messe a punto per questa spe- cificato che l'azienda milanese proseguirà dice che, in sintonia con i programmi indu- cialità l'avanguardia tecnologica che più si nei suoi programmi sportivi, già elaborati o striali che vogliono l'Alfa e la Lancia punte avvicina al prodotto di serie. da elaborare, in piena autonomia operativa di diamante nel settore medio-alto e alto del e decisionale. mercato del gruppo Fiat, e quindi automati- ABARTH -E' un marchio che nella storia Tuttavia, anche se appare chiaro che a bre- camente in prima linea per quel rientro sul delle competizioni rappresenta un capitolo ve termine non ci saranno interferenze Fiat mercato statunitense che costituisce la pros- non certo ridotto, e che certo sarebbe un nei programmi sportivi Alfa, così come non sima mossa delle strategie di Romiti e Ghi- peccato far cadere nel dimenticatoio. Co- ce ne sono e non ce ne sono state in quelli della (magari con l'accordo con la Chrysler) noscendo però Ghidella e la sua passione e Ferrari, è altrettanto logico pensare che pri- la prima mossa delle sinergìe di Gruppo nel competenza, anche se adesso gli riuscirà an- ma o poi l'ing. Ghidella o chi per lui dovrà settore sportivo potrebbe essere la cessione cora più difficile gestirle dato che alla ansie e elaborare una strategia che, al pari di quello del programma Indy dalla Ferrari alla Alfa. alle emozioni per la Ferrari e per la Lancia che succederà nelle produzioni industriali, Una mossa che al vertice torinese consenti- dovrà ora affiancare anche quelle per l'Alfa razionalizzi anche gli impegni e gli obiettivi rebbe di prendere i classici due piccioni, sen- Romeo, c'è da pensare che un piano opera- dei vari reparti corse del Gruppo Fiat. In za scontentare nessuno. tivo è stato previsto anche in questo senso. questa ottica pare immediato intuire che In Usa la produzione commerciale della In ogni caso, senza poter anticipare fino in ogni impegno in F. 1 non possa che essere Ferrari ha una tale risonanza ed una tale fondo quello che Agnelli, d'accordo con Ro- confinato al reparto corse della Ferrari. An- forza da potersi reggere in piedi con successo miti e Ghidella, ha previsto per gestire il suo che se la autonomia che Enzo Ferrari si è anche senza il supporto di una attività spor- impero automobilistico (anche perché i pia- assicurata, almeno fino a che è in vita, po- tiva diretta nelle specialità americane. Men- ni e i programmi per essere di successo o di trebbe, come è già successo, creare qualche tre d'altrocanto l'Alfa Romeo, che pure co- insuccesso hanno sempre bisogno degli uo- contrasto. Magari non tanto in materia di me notorietà sul mercato statunitense non è mini che li interpretino e in questo senso compiti da portare a termine, perché è inte- inferiore per immagine e penetrazione a bisognerà vedere chi prevarrà nella bagarre resse anche della Fiat giocare un nome co- quello della azienda modenese e dei più ce- di manager che si è scatenata tra Torino, me quello di Ferrari su un tavolo così im- lebrati concorrenti, con una partecipazione Milano e Maranello) non si dovrebbe sba- portante a livello mondiale come quello del- al Campionato Indy perseguirebbe due o- gliare nel dire che anche nello sport la filoso- la F.l, quanto in termini di mezzi e di uo- biettivi. Non perdere il contatto con quel fia da seguire è la stessa usata nella produ- mini da impiegare in funzione di questi o- mondo dello sport al massimo livello che è zione industriale. or

FIORANO - Ancora una settimana di grandi silenzi nella tana Mentre a Fiorano si attende Berger della Ferrari, rotta solo, di tanto in tanto, dalle sortite del collau- datore ufficiale Enrico Giorgio, che in questi giorni sta facendo prove da radiotecnico, per cercare di mettere a punto un sistema di comunicazioni tra il pilota in pista e il suo box. La Ferrari è arrivata per ultima a questa soluzione . dopo essere stata tra le BARNARD blocca prime ad avere a disposizione un sistema del genere, scartato subito, dicono a Maranello. per non voler distrarre ulteriorrnente i piloti durante la guida. Ma si vede che le ultime disavventure di Adelaide, capitate per via delle gomme alle marche concorrenti. la Ferrari-lndy hanno portato a questa decisione. E allora, senza stare a scomo- dare Albereto, in gran riposo, via al collaudatore di turno. Ma sempre nell'attesa dell'arrivo di Gerhard Berger. che da parte sua scalpita per iniziare i collaudi con la macchina di Maranello. ma deve attendere che certi rapporti con gli sponsor siano sistemati. All'inizio della settimana sono arrivate, via Parigi, anche le mo- noposto. o meglio quel che rimaneva delle monoposto che hanno disputato la trasferta transcontinentale. Intanto una notizia1 trape- la, del tutto inufficiale, tra gli uomini di Maranello. Col consenso del «gran vecchio» che non ha nessuna voglia di fare dispetti, ora. a Balestre. John Barnard in persona ha preso un'altra decisione importante: stop al programma Indianapolis! Per quale ragione? Ma è semplice. Barnard ha bisogno di avere tutto lo staffa dispo- sizione, per concentrarsi sulla nuova F. 1 . Per questo ha richiama- to Brunner. che doveva essere il responsabile del programma Indy, a Londra, e con lui ha discusso della futura F. 1, quella che già correrà a inizio stagione. Brunner si è lasciato scappare, con qualche giornalista inglese, ben poche informazioni: ha comun- que detto che la macchina sarà completamente nuova, più picco- // motore V8 Ferrari per Indy passerà all'Alfa Romeo la, più compatta... Niente di più.

LA MACCHINA PER proporre lo sponsor per questa tivo: concentrarsi sulla F. 1 . di Maranello. Per via della co- INDIANAPOLIS? Il macchina, addirittura la PPG, lasciando per la F.lndy solo la noscenza. ormai perfetta, del E programma era già allo la più grossa industria al mon- possibilità di portarne a termi- dialetto modenese, e ovvia- stato avanzato. Il motore En- do che produce vernici per au- ne il primo esemplare, per poi mente . della lingua inglese. zo Ferrari lo ha già mostrato to, che nel novembre '82 ha non pensarci più. Con questo che rimane la lingua madre. ai giornalisti, e sta già effet- acquistato anche la maggio- traguardo quindi mobilitazio- Pare sia previsto per lui anche tuando le prove al banco. An- ranza della IVI, che prima ap- ne generale dei tecnici, da un lavoro itinerante, con di- che la macchina è in fase di parteneva al gruppo compo- Brunner come abbiamo già verse trasferte in Inghilterra. E finitura, e , a ranghi ridotti, si nentistico della Fiat. La PPG detto, ad Harwey Postlethwai- con lui, appena lo studio di vedrà di metterla insieme per ha grossi interessi, oltre che ne- te. Il lungo ingegnere inglese progettazione di Wilford sarà la fine dell'anno. Poi, visto che gli USA, anche in Europa, do- ex responsabile del telaio, ridi- veramente operativo, anche di è stata portata a termine, è le- ve ha stabilimenti anche in mensionato ad occuparsi di altri tecnici, per un interscam- cito pensare che si farà anche Spagna e Inghilterra. E su spe- compositi e colle, sua prima bio totale con lo staff inglese di qualche prova in pista, prima cifica richiesta della PPG Italia specializzazione, ora pare ab- John Barnard. Nel frattempo, di infilarla, definitivamente, aveva mandato a Fiorano, un bia accettato a buon viso que- aspettando che qualcosa si nel «museo» delle vetture prò- paio di anni fa, alcuni dei suoi sta nuova sorte. Dopo essere concretizzi, Enzo Ferrari è tor- gettate, e nate, senza speranza dirigenti, che si incontrarono stato a lungo dubbioso su que- nato ai vecchi amori del cal- di correre o passarla all'Alfa con Enzo Ferrari, rimanendo sta nuova riorganizzazione, o- ciò. Romeo, come leggete in altra entusiasti della corte di Mara- ra si è convinto a collaborare Ed ha trovato l'occasione, parte del giornale. nello, e dicendosi disposti a in pieno con il nuovo arrivato, per la inaugurazione di un Un bel guaio questo per gli a- sponsorizzare questa avventu- sentendosi protetto a sufficien- nuovo impianto a Maranello, mericani, che ci contavano ve- ra americana della Ferrari. Ma za anche da Piero Lardi, all'in- intitolato al figlio Dino, di in- ramente sulla presenza di un Barnard è stato chiaro (anche terno della GES. Il suo compi- vitare addirittura la Juventus, bolide di Maranello nella loro se pure lui, dai tempi della to sarà molto delicato: oltre al- per una partitella con la for- serie «off limits» per la Fede- McLaren, aveva accarezzato il la parte progettativa, ed esecu- mazione locale. Sperando che, razione Internazionale. Loro si progetto) ed ha bloccato tutti tiva del telaio, dovrà fare da almeno questa volta, non fini- erano interessati a tal punto da gli uomini con un solo obbiet- «ponte» tra Barnard e lo staff sai ai rigori...

Curiosi colpi di coda dell'Alfa gestione IRI anche perla F.1 COLONI è... FELICI e TONTI riesuma il «10» II team-manager umbro è deci- Continua l'impegno dell'Alfa Corse-IRI, al dell'acquisto, da parte di questo reparto Al- so: il programma di Formula 1 di là del passaggio alla Fiat, come avrete fa, di un motore Yamaha con le testate a 5 parte, a dispetto del fatto che gli letto su tutti i giornali. Tonti e C. vanno valvole, evidentemente per studiarne la vali- sia sfuggito il tecnico cui teneva avanti nella messa a punto del motore quat- dità in vista del prossimo aspirato che do- vranno decidersi a mettere sul tavolo da di- tanto, quel John Baldwin ex tro cilindri, anche se pare che i risultati non Beatrice che ha preferito la «ca- segno. Pare che stia tornando in giro un vec- salinga» Brabham all'avventura siano poi così incoraggianti. Il motore, chio progetto di Chili, quello del motore in Italia. Ad ogni modo Coloni quando va sotto sforzo, continua a romper- dieci cilindri, accantonato da tempo. Ma in si è assicurato due validi ele- si, e questo non è certo un buon inizio per la tutti i casi le testate Yamaha saranno inte- menti latini di scuola inglese, Ligier, che da parte sua sta lavorando a pie- ressanti anche perché il motore 1000 del l'argentino Enrique Scalabroni no ritmo per portare a termine la nuova Genesis giapponese ha pistoni da 75. E pi- (gli ultimi due anni alla Wil- monoposto. Tra le indiscrezioni curiose, che stoni di questo alesaggio già esistono, da l'italiano Sergio Pazien- escono da Settimo Milanese, l'ultima parla tempo, sugli scaffali della ex Autodelta. COLONI per il Campionato italiano F.3, sempre con Alfa ed uno sponsor Sfornatutto za, responsabile delle scocche in petrolifero, mentre l'impegno fibra di carbonio nel team Haas. più prossimo nelle officine di Inoltre, come responsabile delle Passignano sul Trasimeno sarà relazioni esterne (leggi anche ri- rappresentato dal montaggio cerca di sponsor) Coloni può della cinquantina di Formule contare'sull'ex direttore generale si usa ogni Alfa Boxer delegatogli dalla Ca- dell'Autodelta, dottor Felici, en- sa milanese. Come si vede c'è trato in società come portatore un preciso legame con le ultime di supporto pubblicitario. operazioni della gestione Alfa di Stando alla tempistica, la F. 1 Stato. Che ha riciclato anche un dovrebbe essere pronta a luglio personaggio che sembrava bru- per poi essere iscritta (non si sa ciato dall'operazione Pavanello. ancora con che pilota) al GP d'Italia a Monza. Non appena il Così la FIAT si troverà un altro programma F. 1 diventerà ope- strascico, almeno per l'_87, di rativo, esso sostituirà il pro- programmi sportivi da rielabq- gramma di F.3000 che peraltro rare, salvando gli impegni presi, Coloni inizierà con un paio di nella razionalizzazione della Cucina, arrostisce, griglia, vetture, probabilmente Lola. nuova società di grosse ambizio- Continua anche il programma ni sportive. {>oi si spegne Subito a Misano e si pulisce da solo. E un grande amico che Minardi e Nannini permette di cucinare in Con lo stesso cargo, proveniente dall'Australia, ed atterrato a Parigi I modo perfetto le car- all'inizio della settimana scorsa, sono arrivate, oltre alle Ferrari, le altre macchine italiane che hanno partecipato alle ultime prove del ni "più difficili", le pie- Mondiale, Minardi e . Pochi giorni per rimettere in sesto le tanze "più delicate", il pesce monoposto, e già si parla di tornare in pista per nuove prove. Ma vediamo, caso per caso, come si muovono i teams italiani di F. 1, "senza fumo", le torte "più oltre a quello di Maranello: deliziose". 1VTT1VARTÌT G'an9ar'° Minardi è a fine stagione abbastanza Nessun problema per la pulizia. Ha le pareti 1>I/A.JVL/J. soddisfatto, anche se adesso comincia per lui il periodo più duro, quello della ricerca degli sponsor per l'anno prossi- autopulenti e le presenze di grassi vengono co- mo. sì assorbite e polverizzate durante la cottura dal- «Siamo soddisfatti soprattutto delle macchine. Il crash di Nannini ad Adelaide è stata una brutta botta. E se Sandro se l'è cavata senza lo speciale materiale con cui sono rivestite le conseguenza è anche merito della robustezza della nostra scocca». Per la Minardi sono previste già questa settimana, da mercoledì 12 a pareti. venerdì 14 prove in pista al Santamonica di Misano. Per verificare su Programmare la cottura. Impossibile di- strada certe soluzioni aerodinamiche che Giacomo Caliri ha appena controllato, lunedì, nella galleria a vento di Orbassano. Poi per arri- menticarsi il cibo nel forno, infatti si può pro- vare a sistemare il nuovo cambio, fare prove di molle e di sospensio- grammare la cottura fino a 2 ore, dopodiché, ni anteriori. Ma anche alla ricerca di quella affidabilità che si è notata solo nelle ultime gare. In pista ci sarà Sandro Nannini, men- si spegne automaticamente. tre per De Cesaris, se non si troveranno nuovi sponsor, non ci sarà futuro nel team romagnolo. Qualche giro di pista lo dovrebbe fare Basta per tutta la famiglia. Cuoce per- anche Gianfranco Brancatelli, ed approfitterano della sessione di fettamente un pollo da kg. 1,8; un arrosto di prove per portare a termine servizi giornalistici e reportages promessi da tempo. vitello per 6 persone; un dolce da 10/12 por- zioni. /"\CTfT T A A Volpiano Enzo Osella è di ottimo umore. Lo \J\jIjLiLif\. acchiappiamo al volo al telefono, mentre sta per Il termostato permette di selezionare le tem- partire per uno dei suoi soliti viaggi destinazione sud Italia, per il nuovo stabilimento che deve varare tra breve, e che pare a buon perature da 60°C a 270°C. punto. «Sì, sono abbastanza ottimista, e posso anticipare che la E Sfornatutto Light ha anche la luce interna. stagione prossima sarò certamente ancora in pista in F.l. Stiamo già lavorando molto per portare avanti le nostre vetture: sto facendo Risparmiare cucinando. Le intelligenti anche una grande evoluzione sul motore con nuovi alberi, testate e dimensioni di Sfornatutto consentono di "ta- via dicendo. In fondo fare il motorista è il mio mestiere... Comunque sto finendo anche la nuova sport, che è venuta molto bene: PA... boh, gliare" i tempi di cottura (180°C in 4 minuti ancora non ci ho pensato alla sigla. Comunque tornando alla F.l ho molta carne al fuoco, ma solo dopo la metà del mese di novembre ca.; 270°C in 8 minuti ca.) e di "risparmiare" avremo tutti le idee più chiare». il 50% ca. di energia elettrica rispetto ai forni tradizionali. Anche l'ingegner Chili, MOTORI MODERNI alla Motori Moderni, è Sfornatutto è nei migliori negozi di elet- già al lavoro, e sarà anche lui, questa settimana, a Misano, per i test della Minardi. Ne approfitterà per provare qualche evoluzione del trodomestici. suo sei cilindri, in attesa di montare, per l'inizio di stagione, il più recente impianto di iniezione elettronica della Weber Marelli. Per il » MOD.X18 S. futuro, aspirato, pare che l'ingegnerone toscano abbia pensato a un otto cilindri piatto, per mantenere bassi soprattutto i pesi, e la lun- Sfornalutto DeLonghi.Da £.115.OOO*+iw ghezza del propulsore. L'ultima corsa della notte

ANDRETTIjr. al comando rompe presto il motore e per il titolo CART si laurea BOBBY * * * * * PAH AL campione col mal di stomaco Bud

Bobby Rahal ha conquistato il suo titolo più ambito praticamente senza colpo ferire, dopo che a Miami il suo tenacissimo avversario, Mike Andretti, era stato costretto al ritiro. La gara I ha vinta "LittleAI* Unser (nella pagina a destra)

fotocolors BICELOW ROMBO "[

MIAMI - Sono state due. in all'8. posto. Tutto sembrava an- vittoria stagionale e acconten- Miami (Florida) • Ultima prova del campio- nato americano CART F.lndy - 9 novem- realtà, le corse a Miami: una per dar bene, invece, per Roberto tarsi della piazza d'onore. Il co- bre 1986 i! campionato, giunto in Florida Guerrero: partito in pole e con lombiano aveva già ridotto il 1. Al Unser jr. (Lola T86 00-Cosworth) 112 alla sua fase finale, e una per la l'iniezione di fiducia datagli dal- boost durante l'ultima sosta ai giri in 1 52'45"58 alla media di 106,522 Mph; 2 Guerrero (March 86C-Cosworth) a gara in se stessa. Bobby Rahal si l'annuncio del nuovo sponsor. box e non si era minimamente 35"36. 3 Mears (Penske PC15 Chevvl a 2 è aggiudicato la prima, giungen- Vince Granatelli. per il prossi- reso conto di stare finendo il giri; 4 Cogan (March 86C Cosworthl a 2 do al traguardo in ottava posi- mo anno, aveva conquistato un carburante. giri, 5. Brabham (Lola T86 00 Cosworth] a 3 gin. 6. Villeneuve (March 86C Cosworthl a zione, mentre la corsa è andata vantaggio che appariva irrag- Per Unser la vittoria è stata qua- 3 giri: 7 Robinson (Lola-Cosworthl a 3 gin, ad Al Unser ir. giungibile. Ma al penultimo dei si una sorpresa: «Ho dato il 8, Rahal (March 86C Cosworth) a 3 giri Rahal partiva con appena 3 112 giri del circuito di Miami. CAMPIONATO CART F.INDYIfìnale) massimo per tutta la gara», ha 1. Rahal p.179, 2 Michael Andretti 171, 3, punti di vantaggio in classifica Guerrero rimaneva a secco, e detto, «ma credevo che sarei ri- Sullivan 147, 4, Unserjr 137; 5 Mario An- generale sul suo più diretto - e non gli restava che guardare Al masto a cinque secondi da Ro- dretti 1B6; 6 Cogan 105, 7 Fittibaldi 103; ormai unico - rivale Michael Unser jr. avviarsi alla sua prima berto, poi...». Renee Rogers 8 Mears 89, 9 Guerrero 87. 10, Sneeva Andretti. ed era riuscito in qua- 82, 11 Rutherford 78, 12 Brabham 64 lificazione a mantenere il van- taggio, partendo in 4. posizione con Mikc solo IO. Andretti na- turalmente non ci stava, e dava subito battaglia, portandosi già nei primi giri sulla scia di Rahal. Ma evidentemente il 1986 non era destinato ad essere il suo an- no: prima cominciava ad avere problemi al motore, e infine era tradito dal'alimentazione. Nel frattempo Rahal. secondo e ormai campione. accusava crampi allo stomaco e scivolava

Solo la F.3000 farà rinunciare BARBAZZA al ritorno negli USA L'americano di Monza a INDY?

MONZA - L' ultimo appuntamento di offerte per passare alla F. Indy vera e pro- riamo. Diciamo che il diavolo non era brut- Miami. in Florida, è solo una questione di- pria e credo sia una occasione da non but- to come lo ero immaginato, ma questo non formalità, anche se Fabrizio Barbazza. do- tare via». toglie che comunque non ci siano state dif- po aver conquistato con una gara di antici- Certo, anche perché questa esperienza a- ficoltà. E non solo sul piano umano, perché po il titolo di campione della Formula Mi- mericana a qualcosa dovrà pur servire. Ma volente o nolente gli Stati Uniti e gli ameri- ni-Indy, come è logico tiene a concludere come è nato nella tua testa questo progetto cani non sono l'Italia e gli italiani, ma an- la sua stagione americana al meglio. Così di correre di là dell' Atlantico, specie se si che sul piano professionale. Perché, come un po' per tenersi in allenamento, e un pò considera che nel 1985 eri stato una star dicevo, le macchine della Mini-Indy sono anche per risondare quel mondo delle cor- del Campionato italiano di F.3? più o meno delle F.3000, ed io che venivo se europee da cui in questo 1986 ha dovu- «Nel F.3 dello scorso anno avevo avuto oc- dalla F.3 ho dovuto adattarmi alla diversa to forzatamente allontanarsi, il campionci- casione di fare delle belle gare, però questo potenza e soprattutto al diverso modo di no monzese ha nei giorni scorsi fatto una non era bastato a assicurarmi la fiducia di lavorare per ottenere una buona messa a seduta di allenamento al volante della qualche sponsor e quindi a inizio stagione punto. Poche le difficoltà invece ece per la F.3000 di Pieriuigi Corbari.il risultato piut- mi ero trovato non solo neirimpossibilità di mancata conoscenza delle piste». tosto incoraggiante, stando al cronometro e fare il salto di categoria in F.3000, ma ad- Anche sugli ovali? alle parole delio stesso Corbari. è affidato al dirittura forse di non poter nemmeno conti- «Ma quello degli ovali è solo un problema commento dello stesso Barbazza: nuare a buon livello in F.3. E' stato a quel di pratica. Basta girare qualche giorno e la «Questi giri a Monza - dice Fabrizio - sono punto che Cesare Gariboldi ha dimostrato sensazione di dover andare sempre in pieno una specie di premio che Corbari ha voluto di avere fiducia in me ed ha fatto il mio passa. Diverso è invece il problema di an- darmi per quanto ho fatto in Stati Uniti. nome ad suo amico americano che cercava dare forte su questo tipo di pista, ma io Lo ringrazio pubblicamente e spero di po- un pilota per la serie Mini-Indy. La cosa debbo confessare che mi sono sempre tro- ter essere sempre a sua disposizione, maga- all'inizio mi aveva un pò messo in difficoltà vato a mio agio sulle piste veloci, e quindi ri anche per il campionato di F.3000 del perché io non so l'inglese e poi non ero mai forse ho sentito meno il problema». prossimo anno. Purtroppo non sarà facile stato in America. Poi, non potendo fare al- Per concludere quindi, visti anche i premi, perché nonostante la mia vittoria nella Mi- tro, ho chiuso gli occhi e ho fatto il gran il futuro di Barbazza è solo a stelle e a ni-Indy sono nella stessa condizione dello passo». strisce oppure l'ambizione è sempre quella scorso anno, cioè non ho alle spalle uno Dovendo valutare, sei mesi dopo, c'è da di tornare a correre nelle gare europee? sponsor sufficientemente forte da potermi dire che non hai dovuto pentitene... «Per i premi al momento posso solo dire garantire una stagione competitiva in «Certo che no! Soprattutto perché non ho che ne ho sentito parlare, dato che que- F.3000. Peccato perché queste macchine si mai sofferto di alcun complesso nella mia st'anno ho lasciato tutto al team. Per il re- guidano bene e facilmente, magari perché trasferta. Questo grazie ad un team sto diciamo che il mio sogno e la mia ambi- assomigliano abbastanza alla macchina che ha fatto di tutto sul piano umano per zione sono sempre quelli di tornare in Eu- che guido negli Stati Uniti». In fondo la rendermi meno disagevole l'ambientamen- ropa e di arrivare magari in F.l. Ma, come sola diferenza è nel motore che qui è Co- to, e poi grazie ad un mondo, come quello dice il proverbio, tra il dire e il fare... E sworth e là è Buick». delle corse americane, e non parlo solo del- quindi per il momento punto solo a mettere Pare di capire allora che anche nel 1987 la mini-Indy, dove forse c'è meno agonismo a frutto il successo e la esperienza di questo avremo «I1 americano di Monza»... e professionalità che nelle corse europee, anno. Come dire a puntare su una buona «Se non succede qualcosa di importante in ma di sicuro c'è più amicizia e senso dello macchina per poter fare nel 1987 il Cam- qusto inverno, e mi riferisco al capitolo sport». pionato Indy». sponsor, credo proprio di si. Ho avuto delle Insomma tutto rose e fiori... «Non esage- nia e al Nùrburgring? Il circuito Ha). Frasco cerca la via Eurovi- Non tutti d'accordo negli Stati Uniti tedesco è ora nelle mani dell'or- sione-Inlervisione, per dare ganizzazione di McCormack. il maggior lustro alla serie Indy. ai progetto F. Indy al Nùrburgring quale da tempo vuole entrare Progetti, e solo a livello di pro- nell'automobilismo. Nel passato getti, per il momento. Un allea- l'avvocato americano ha prova- to in Europa lo ha nello studio to a gestire piloti e ha tentato di di McCormack. che potrebbe fare lo sgambetto a Ecclestone anche diventare il rappresentan- quale organizzatore di Gran te europeo della CART. Sarà Sfida CART Premi. La cosa non gli è mai molto difficile però superare l'o- riuscita ed ora vorrebbe provarci stacolo FIA-FISA-FOCA. che con la CART. vigilano sul loro prodotto. Le- Dal canto suo Frasco cerca di galmente la FIA e la FISA pos- all'Europa imitare il modello organizzativo sono colpire qualsiasi gara sui dato da Ecclestone alla FOCA e circuiti dei Paesi affiliali, ma dalla prossima stagione vorreb- non potrebbero impedire a un Bernie Ecclestone e John Frasco to bene fino a diventare la «se- be addirittura avere anche i ser- privato di organizzare una gara si conoscono da lunga data. Si rie» di corse più seguita negli LI- vizi che ha la FOCA per la F. 1. senza validità alcuna, intesa solo stimano a vicenda, ma ognuno SA. Ora vuoie uscire dai propri Infatti, su 17 gare che la CART come spettacolo. cerca di soffiare all'altro spazio confini e tentare la carta «mon- ha messo in calendario per il Frasco lo sa benissimo e non vitale nel campo del motorismo diale». Frasco si sta dando da prossimo anno, ben 10 verran- vuole bruciare le sue carte. Due mondiale. La CART, associa- fare e sull'esempio della FOCA no prodotte televisivamente dal- settimane fa si è recato a Chica- zione stalunilense che gestisce, presieduta da Ecclestone sono la CART-TV e 12 addirittura go, negli uffici della ACCUS. con a capo Frasco. le gare di stati abbozzati i progetti per il organizzate direttamente dalla per vedere di entrare a far parte F.Indy negli USA. ha un proget- 1987. La CART come prima CART. Come se non bastasse, del club americano: in tal mo- to per allargare i propri confini. sortita vuole sbarcare in Euro- le idee di Frasco vanno anche do, riconoscendo implicitamen- Come la F. 1 ha invaso il merca- pa, ma all'interno dell'associa- oltre: sta cercando una società te l'autorità della FISA, la to USA, sia pur contrastata dal- zione ci sono molte voci contra- che possa assicurare alle gare In- CART potrebbe anche ottenere le manovre occulte di Frasco e rie. Correre in Europa significa dy un tipo di cronometraggio qualche vantaggio. I contrari al- C., così la F.Indy cerca di sca- perdere due gare negli USA, e computerizzato come quello la politica di Frasco vogliono in- valcare l'ostacolo che la FISA con esse i proventi di circa 4 mi- che la Olivctti-Longines fornisce vece pascolare sul proprio terri- impone per andare alla conqui- lioni di dollari a gara, tra diritti alla F.I. torio, e al limite migliorare solo sta di Europa. Australia e Giap- televisivi e contratti con gli orga- Per quanto concerne i diritti te- i servizi e se possibile allargare pone. nizzatori. levisivi che. a parte quelli ceduti gli orizzonti televisivi con reti La CART. nata solo nel 1978 Il piano di Frasco prevede di far negli USA. per il passato sono nazionali e non network privati. da un'idea di Roger Penske e disputare una gara al Nùrbur- stati solo a livello di trattative bi- Pat Patrick. ha prosperato mol- gring. Perché proprio in Germa- laterali (vedi Canale 5 con l'Ita- Bonaventura Franco Scegliere Renault Livio Lupidi e Massimo Sigala, due piloti che hanno scelto Renault per dare il massimo rilievo al loro talento. E' così che sono arrivati a due risultati di grande prestigio. Lupidi ha scaricato sul duro percorso della prova mondiale di San Remo i 115 cavalli della sua Supercinque GT Turbo di serie e ha conquistato il successo tra le auto di produ- zione (Gruppo N) battendo anche le macchine delle squadre ufficiali.

La Renault Supercinque GT Turbo di Lupidi e Davanzo, prima tra le auto di serie (Gruppo N) e decima assoluta al mondiale rallye di San Remo. 29 Ultime da F.1

MURRAY per McLAREN lavorerà in casa

LONDRA - Confermando l'anticipazione di la stessa cosa dal team Campione del Mondo. ROMBO, la McLaren ha raggiunto nei giorni Leggendo bene tra le righe si capisce che il .tecni- scorsi il definitivo accordo con Gordon Murray. co sudafricano farà il «cervello» McLaren a casa, l'ex progettista della Brabham. Lo ha annunciato attorniato da uno staff di ingegneri e disegnatori, lo stesso Ron Dennis che ha anche precisato i lasciando il compito di frequentare con assiduita dettagli dell'accordo: le piste all'altro nuovo acquisto. Neil Oatley. «Nella prospettiva di migliorare la capacità e D'altronde era noto nell'ambiente che l'attrito tra massimizzare il potenzaile del suo nuovo reparto Murray e Ecclestone era nato più che per il falli- corse, che sorge su una superfice di 20.000 metri mento della BT 55, la cosidetta «sogliola», pro- quadrati, la McLaren International ha ristruttu- prio per la necessità affiorata nel progettista di rato il suo settore disegni e progetti. A capo della avere più tempo a disposizione da trascorrere nel- nuova struttura ci sarà Gordon Murray. La re- la sua bella casa in Inghilterra o anche nel castel- sponsabilità del design della nuova F.l Marlbo- lo che ha di recente acquistato nel Sud-est della ro-McLaren TAG rimarrà ali' attuale capo in- Francia. Anche perché Murray. il cui ingaggio gegnere Steve Nichols che ha lavorato con John sembra costerà alla McLaren qualcosa come un Barnard negli ultimi sei anni sulle MP 4 che han- milione di dollari all'anno, oltre alla attività di no ottenuto successi a ripetizione. Al momento, base di progettista di monoposto di F.l. coltiva dell'ufficio progettazione McLaren International numerosi hobby cui non vuole ormai rinunciare, fanno parte anche gli ingegneri Gordon Kimball, che vanno dal design industriale, alla musica pop. Bob Bell, Tini VVright, Matthen Jeffreys ed i alla enologia. In ogni caso con l'ingaggio di «Ge- disegnatori Colin Smith e Mike Lock. A raffor- nius» è certo che Ron Dennis. dato da tutti in zare il team ci sarà pure nel 1987 l'ex progettista crisi solo un paio di mesi fa. quando ci fu il cla- L'estroso ingegnere sudafri- della Williams Neil Oatley, i cui lavori più recen- moroso divorzio da Barnard, ha pareggiato i con- cano messo alla porta dalla ti includono il design della Porce F.l». ti con tutto l'ambiente della F.l, anche al di là Brabham ha finito per an- Come si vede, proprio mentre John Barnard ha del magistrale colpo di vincere il terzo titolo dare ad occupare il posto lasciato la McLaren per la Ferrari, dove farà il mondiale consecutivo nell'emozionante rush fi- lasciato lìbero da Barnard capo assoluto senza però doversi muovere dal- nale di Adelaide. alla McLaren l'Inghilterra. «Genius» Murray riesce ad ottenere e.z. Per vincere Sigala ha saputo ottenere il massimo dalla sua Alpine V6 Turbo e, vincendo a Madrid l'ultima gara del campionato, si è aggiudicato l'Europa Cup, sfruttando al meglio i 250 cavalli del suo V6 Turbo. Due limpide vittorie, due grandi successi, che premiano gli uomini che per correre scelgono Renault. Renault sceglie e»

La Renault Alpine V6 Turbo di Sigala, pri- ma a Jarama. Con questa vittoria, Sigala si è aggiudicato la prestigiosa Europa Cup. CP BELGIO CPINCHILTERRA CP AUSTRIA CP BRASILE CP S. MARINO IRenault Turbo) (Renault Turbo) (Renault Turbo) IMcLaren TACI (McLaren-TAGì

CP FRANCIA (Renault Turbo)

CP BRASILE CP SUDAFRICA (Renault Turbo) (Renault Turbo)

CP OLANDA (Renault Turbo) £

CP FRANCIA IRenault Turbo)

er quanto sembri paradossale per la tragica scomparsa di uno o sorte e del valore della vettura che può accadere che un pilota si più avversari. ha guidato. Questo qualcosa, che P trovi in testa un casco iridato Ma due volte no. non può capitare potremmo sbrigativamente definire senza capire bene come ha fatto a per caso: anche senza entrare in u- talento, nessuno ora potrà fare a procurarselo. E' accaduto nel "58 ad n'analisi pignola dei gran prèmi su meno di riconoscerlo ad Alain Hawthorn. nel '61 a Phil Mili, cui è stato costruito il titolo conqui- Prost. Ma perché un pilota conta, nell'82 a Rosberg. primi senza aver stato, bisogna riconoscere al vincito- dominato la stagione, o addirittura re qualcosa di più della sua buona Enzo Russo

Pìquet scherza e Prost lascia fare: prima dei due titoli il francese non era cosi accomodante; anzi, si era conquistato un po' di antipatìa che non riesce ora a scrollarsi di dosso --SO-

NASO TRISTE comando: Fangio, Stewart, Fittipaldi e Lau- ciò ricordiamo Riccardo Patrese che ha su- da lo hanno dimostrato. Ma ciò non è valso bito la squalifica dopo l'incidente di Monza per Prosi, che perdendo per mezzo punto, tre solo perché guidava un'Arrows. Chi avrebbe agli occhi dei colleghi, del suo ambiente, del- anni fa, il confronto con il compagno di osato sfiorare un pilota Lotus, o Ferrari, o la stampa e del pubblico, e un altro no? Per- squadra Lauda, suscitava spallucciate di Brabham? Comunque, neanche questo caso ché, ad esempio, tanta sufficienza nei con- compatimento e sorrisi distratti. E aveva al può applicarsi a Prost, che da quando è ap- fronti di Watson, alla fine appiedato e pen- suo attivo già 16 vittorie... prodato alla massima formula ha gareggiato sionato all'unanimità, e tanta considerazio- La seconda cosa è una grande squadra: solo solo per la McLaren e per la Renault, due ne per Rosberg, definito funambolo, indo- un grosso partito può esprimere un uomo colossi della politica sportiva. •• mabile combattente e via lodando, se i due politico potente. Soprattutto in tempi passa- La personalità, allora, l'intelligenza, la «te- piloti hanno vinto cinque GP a testa? Che ti, molti hanno vinto delle corse e qualcuno sta». E qui è ben difficile giudicare. Moss, cosa, in definitiva, costituisce il carisma di è diventato campione del mondo per caren- dicono, testa ne aveva poca, gli interessava un conduttore di F. 1? za di verifiche tecniche; altri hanno fatto «solo» correre e vincere. Clark parlava po- Per prima cosa, è ovvio, le sue prestazioni. bocciare un circuito facendo valere l'appara- chissimo ed era l'ombra di Chapman. Pi- Vittorie e titoli mondiali sono i galloni del to che avevano alle spalle. A controprova di quet, quand'è ai box, organizza ed esercita

Nella sua carriera Prost ha corso solo con Renault e McLaren. In alto il bì-campione del mondo sembra voler, irriverentemente, ostentare la sua superiorità a Piquet e Mameli ruota a ruota

GRAND PRIX scherzi micidiali e quand'è in pista sbaglia e E ricordate i fischi di Monza nell'anno in si gira con allarmante frequenza. Eppure cui la Renault ingaggiò un paio di gorilla tutti e tre hanno goduto (e godono) di un per «proteggere» il suo pilota? Prost era solo grande prestigio. il parafulmine, ma tulli i fulmini diretti con- E il piccolo Alain? A una presunta incapaci- Iro la Renaull, i francesi, i nemici della Fer- tà di correre con la testa è stata attribuita la rari, il lurbocompressore e chissà cos'altro, si fama di perdente e di sciupone di cui ha conficcare su di lui. Poi, si sa. quando un goduto, si fa per dire, in questi anni. Fama attore sfonda con un personaggio, la parte immeritata, se si pensa che ha esordito 105 gli resta addosso per tutta la vita: Bogart il gran premi fa in Argentina, su una McLa- duro, anche se i biografi lo descrivono fragi- ren, facendo meglio del compagno di squa- le e timoroso; Lauda il computer, anche se dra Watson sia in prova sia in gara e finen- sbaglia e brucia al Nuerburgring; Prost il do sesto dopo una corsa perfetta; e se si pen- perdente, anche se... sa a come ha finito (per quest'anno, alme- Oggi, con il suo secondo litelo mondiale, no) dopo 105 gran premi in Australia, con lutto questo dovrebbe essere finito e forse una condotta magistrale, Argo dai cento oc- all'apertura della prossima stagione scoprire- chi, uno alle gomme, uno ai consumi, uno so, più aperto e disponibile. Soprattutto un mo un naso meno triste di quello che ricor- ad ogni avversario... uomo che non deve più dimostrare niente a davamo. Oggi anche i più distratti meditano Fra il primo e l'ultimo GP ha corso, ha vin- nessuno. A cominciare da sé slesso. sul bottino imponente raccolto da Prosi in to, ha perso e naturalmente ha sbagliato, ma Quanto alla Renault, è necessario riconosce- sette anni di F.I: 16 pole positions, 25 vitto- non più degli altri. Solo che sempre i suoi re il coraggio dimostrato inserendosi nella rie, 18 giri più veloci, 359.5 punti, 60 volle errori hanno avuto una risonanza sempre F. 1 con un motore rivoluzionario e la fru- arrivalo al Iraguardo Ira i primi sei e si que- negata alle sue imprese. Un esempio per tut- stala tecnologica che questo ha dato all'am- ste 48 sul podio: non c'è pilola che non sia ti è la stagione '84. Lauda si gira e si ritira a biente e successivamente anche alla produ- slato innaffialo dal suo champagne. Montecarlo, pedala per decine di giri all'E- zione di serie. Ma le monoposto bianco-gial- Quesli sono i numeri, che nel corso dell'ai- stoni prima di superare la Toleman di Jq- le che si rompevano sempre o stacciavano hansson e poi si gira nel doppiaggio di Baldi. gli avversali con cento cavalli in più coslilui- Inoltre sbaglia (per propria ammissione) la vano uno spettacolo nuovo ed elettrizzante, scelta delle gomme in un paio di gare. Ma ma non predicevano buona immagine. nessuno sembra accorgersi di nulla. Qualcosa di simile era accaduto anni prima, Prosi, al contrario, va in testacoda solo a con l'arrivo in forze della Ford sulle piste Zeltweg, per l'olio in pista secondo alcuni, europee: grande marchio, grande organizza- per l'uscita di una marcia secondo lui. Ma è zione, grandi cilindrate. Ammirazione, ri- un massacro, sulla stampa: è «il solito spetto, sì, ma simpatia poca. La Ford però Prosi» arruffone e maldestro, e sul podio fa aveva allora avversar) meno agguerriti e so- persine pena mentre Marlene Lauda gli prattutto meno ricchi, mentre la Renault CP disputati 105 concede un bacio di consolazione. L'elernq slenlava ad affermarsi. secondo conosce quel giorno la sua apoteosi Così, quando le vetture francesi vincevano, GP vinti 25 (ma sarebbe meglio dire ipoleosi: il suo na- il merito era ovvio: la potenza e solo la po- Punti iridati 359,5 so è più Irisle che mai). tenza. Briciole ai piloli, anche se avevano No, non sono gli errori o le condotte di gara lottalo con un peso maggiore, una risposla Titoli iridati 2 scellerate a determinare la credibilità di un ancora lenla, l'incubo della rottura meccani- pilota, né sicuramente la sua popolarità. At- ca, l'inguidabililà sul bagnato e nelle curve Giri veloci in gara 18 tacchiamoci allora all'ultimo appiglio: la fi- lente. E quando perdevano era perché i pilo- sicità, la presenza, cioè tutto quello che va li non avevano saputo sfruttarne la superio- Pole position 16 da uno sguardo magnetico a una cammina- rità. Così è nata l'indifferenza per le vittorie ta maschia, da una dentatura lupesca a un che Alain Prosi cominciava ad accumulare. Piazzamenti sul podio 48 torace significativo. Certo, di uomini irresi- Valevano poco, menlre valeva moltissimo il stibiji fra i ventuno campioni del mondo fin secondo posto di Villeneuve a Digione, do- Piazzamenti in zona punti 60 qui incoronati non ce ne sono tanti, ne la po una breve, epica battaglia. Perché, al di lista si allarga frugando tra gli assi non tito- là della popolatila immensa del piccolo ca- luale stagione hanno acquisiate una consi- lati. Reutemann senz'allro, poi forse Ickx, il nadese, quello sconlro era l'allegoria di Da- stenza minacciosa. Ma dietro i numeri, pro- primo Lauda e pochi altri. vide che col coraggio balle la forza brula di prio quesl'anno ha comincialo a far capoli- Il piccolo Alain è decisamente bruttino, e Golia. no un uomo abbastanza diverso dallo ste- nemmeno il suo look è migliorato con le vittorie e i miliardi. Che sia questa la chiave reotipo fin troppo nolo. La sua sicurezza delle ultime fasi del campionato, che non del suo insuccesso? Macche': fra le cronache era spocchia, ma piuttosto allegra serenità e rosa dei paddock c'è sempre lui. Si dice che il divorzio di un collega dopo un paio di persine un certo dislacco («Comunque fi- mesi di matrimonio sia colpa sua, e anche la nisca, mi aspellano Ire mesi di vacanza»). E separazione dalla Renault ha un'origine si- poi la rabbia di Hockenheim, con quella mile. Per non parlare dei concreti pettego- spinte prolungata, inulile e vietala dai rego- lezzi che hanno legato il suo nome a quello lamenli, e la commozione dopo il Iraguardq di Stefania di Monaco, senza contare alcune del GP d'Australia, corso negli ultimi giri storie minori, che le cronache non si attar- con uno spirito («al diavolo il computer») dano a riportare. Se tutto ciò è vero, Prost il davvero inconsueto per lui. E, Ira le noie turbo non ce l'ha solo nel motore. amare, le reiterale, quasi comiche sfortune In definitiva, nessuna di queste ipotesi riesce di Monza: fermo al via, poi squalificato e a spiegare perché Naso Triste non ha con- contemporaneamente riliralo col motore vinto e soprattutto non è piaciuto in sette rotto; soprattutto la scomparsa del fratello, anni di F. 1. Nessuno dei motivi esaminati è legato a lui come solo certe persone amma- convincente perché nessuno di essi è esatto. lale e condanale possono legarsi. In realtà Alain Prosi ha pagato lo scolto di Basta cosi. Abbiamo un campione che nes- essere francese e di aver pilotalo la prima suno può più fare a meno di slimare, alme- macchina dotala di lurbocompressore. no come pilota. Forse gli farebbe piacere I francesi in Europa non sono popolari: ar- senlirsi un pò più amato dal suo pubblico e roganza, sciovinismo, grandeur, provincia- da quello degli altri paesi, anche se dicono che ai grossi divi della Formula Uno impor- lismo sono luoghi comuni che Irovano spes- Due volti, due espressioni, quattro anni di so conferma nella reallà. Chi ha conosciuto distanza: nel triennio '81-'82-'83 Prost era ta poco l'affetto del pubblico e qualche volta sempre triste e scuro in volto (in alto) per le ne sono persine infastiditi. Lo dicono in tan- bene il Prosi di qualche anno fa lo ha defini- li e probabilmente è vero. Ma io non ci cre- to musone, brontolone, sospettoso, chiuso, disavventure Renault. E così si è meritato anche un pò meschino, diverso comunque la fama di uomo triste; il sorriso lo ha do. dall'uomo che è oggi, rasserenalo dal succes- ritrovato solo nell'epoca McLaren (sopra) e.r.