F1: “Scarpe” Italiane Per I Campioni
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Anno XX Febbraio/Marzo 2011 numero 1-2 Euro 3,00 www.paddock.it Q/Q DUWFRPPD'&% 7RULQR 1U 3RVWH,WDOLDQH6SD6SHGL]LRQHLQ$3'/ FRQYL (GLWRUH3URPLWVUO&VR5DFFRQLJL7RULQR O F1: “scarpe” italiane per i campioni O Le Mans: alla 24 Ore R18 contro 908 O Tecnica: pinne per correre nell’aria O P4/5: in pista alla rincorsa di un sogno SOMMARIO Anno XX • numero 1-2 • Febbraio/Marzo 2011 In primo piano 16 4 ...............................La lezione del caso Kubica Formula 1 Tecnica 6 ....................................Lo scontro con la realtà 32 ............................................................Tecnica Lmp: 8 ..................................................Fantasia al potere correre nell'aria 16 ............................................................................Pirelli: 46 .....................................................Iniezione diretta: "scarpe" milanesi per la F.1 dal passato il futuro 22 .............................................................GP di Roma: un finale annunciato Attualità 42 ......................................................Simone Faggioli, Campione Italiano Assoluto Personaggi 28 48 ........................................................Tino Brambilla: l'ultimo cavaliere del rischio 48 Sport & GT 24 ..............................................24 Ore di Le Mans: Audi R18 contro Peugeot 908 28 ........................................................Lmp1 & Lmp2: un mondo in effervescenza 38 ...............................................P4/5 Competizioni, alla rincorsa di un sogno Monoposto 54 ...............................................Predator's PC 010: evoluzione della specie 58 .......................................................Formula Junior: 54 da quest’anno balla da sola Tecnologia 60 .............................................................Lamborghini: la tradizione del V12 Rubriche 62 ..........................................................................Pitstop Direzione, PROMIT srl Registrazione Tribunale di Torino Direttore responsabile: Paolo Vinai Redazione, Amministrazione: Direttore editoriale: n° 4454 del 4/3/1992 Direttore: Bruno Brida ([email protected]) C.so Racconigi, 150 Gian Giuseppe Canobbio © Copyright 2011: Promit S.r.l. Caporedattore: Luciano Canobbio ([email protected]) 10141 Torino ([email protected]) Redazione: Giulio Colombo ([email protected]) Impaginazione: Teknocopy Hanno collaborato: Carlo Baffi, Massimo Campi, Telefono: Concessionaria pubblicità: GB Canobbio, Franco Carmignani, 011.3186916 PROMIT, C.so Racconigi, 150 Stampa: Artale(To) Paolo D’Alessio, Eugenio Mosca, 011.3189232 10141 Torino Una copia Euro 3,00 Dario Sala, David Tarallo, Andrea Bonora, Fax: 011.3186917 Tel.: 011.3186916 - 3189232 Arretrati Euro 4,50 Josè Citro, Giuseppe Moretti, e-mail: [email protected] Fax: 011.3186917 Abbonamento: Euro 30,00 Paolo Pellegrini, Elle Emme IN PRIMO PIANO La lezione del ono molti gli interrogativi che collega della "rosea" è nella natura stessa l'inverno, utili al pilota come ai tecnici. In accompagnano l'incidente di di un pilota, sportivi non omologabili, questo merita tutto il nostro rispetto e Robert Kubica che priverà, si certamente non pazzi né incoscienti, ma la nostra ammirazione. D'altra parte, in spera almeno temporanea- che hanno la velocità e l'adrenalina nel passato durante la pausa non erano po- mente, la F.1 di uno dei suoi loro DNA, chi più, chi meno. Robert è chi i piloti di F.1 che si concedevano al Suomini più validi. un ragazzo solare che si diverte al volan- rally durante l'inverno: Jim Clark, La prima e la più scontata è: perché un te, e ha scelto di correre nei rally in mo- Graham Hill, ecc... pilota famoso ed affermato, che fa parte do quasi amatoriale, non certo per sol- Erano altri rally, per lo più su terra e an- di una delle scuderie al top, va a rischia- di… forse proprio per sfuggire al- che di notte, con macchine decisamente re in una corsa di secondo piano, e per l'"ingessatura" dell'attuale F.1, che non vicine alla serie, robuste e meno sofisti- di più non della sua specialità. permette neanche di svolgere test in nu- cate. Il perché analizzato brillantemente dal mero sufficiente ed esaustivo durante La discussione si sposta dunque sulla si- curezza e coinvolge ancora Kubica. Come sappiamo in F1 la sicurezza è sta- ta portata ai massimi livelli, sulle piste e sulle monoposto. Nel famoso, terribile incidente del 2007 in Canada, dove ha poi vinto il suo primo Grand Prix l'anno seguente (e questo valga come sincero augurio di recupero), Robert si è certo salvato miracolosamente, magari per l'intervento di Papa Wojtila…, ma anche perché la struttura vitale della sua vettu- ra ha completamente resistito al primo impatto violento, per fortuna laterale, al muretto - qui sta realmente il miracolo - e poi ha perso energia cinetica nelle va- rie capovolte. Dunque una struttura in carbonio resistente, un muretto che, in mancanza di grandi spazi di decelerazio- ne, presenti sulle piste più moderne, ha fatto il suo lavoro. Se a tutto questo ag- giungiamo il collare Hans, si vede come i rischi, peraltro mai da sottovalutare, sia- 4 FEBBRAIO/MARZO 2011 IN PRIMO PIANO caso Kubica no stati se non eliminati almeno ridotti. discorso si allarga sulla sicurezza più in gabbia più serrata nella zona del naviga- E qui entra i gioco la specialità del rally, generale, che emerge proprio dall'inci- tore, i danni di Kubica potevano essere che come abbiamo accennato sopra, ha dente di Kubica. Non è pensabile che la minori con una robusta travatura sull'an- cambiato pelle negli ultimi decenni. parte terminale di un guard rail, che può teriore della vettura. Dopo le tragedie dei Gruppi B, le po- trasformarsi in una lama, sia lascia sco- Insomma di strada da fare cn n’è ancora tenze sono state ridimensionate, ma gli perta e non protetta né da una balla di anche nei rally, specialità affascinante, che incidenti mortali sono continuati. paglia né da una catasta di vecchi pneu- per forza di cose, mancanza di strade Ricordiamo la tragedia del navigatore di matici o da un air-fence. Né è ammissibi- sterrate e disagio di correre di notte…si Mark Martin al Rally di Gran Bretagna, le che nella vettura continuino ad esser- è trasformato in una corsa di velocità, quella del navigatore italiano Flavio ci zone non adeguatamente rinforzate. dove anche la frazione di secondo è fon- Guglielmini al Rally di Bulgaria del 2009. Le tragedie di Park e Guglielmini poteva- damentale. E,ancora l'anno scorso lo shock per la no essere evitate o attenuate con una Franco Carmignani perdita del Commissario Tecnico della Nazionale Ciclismo Franco Ballerini, av- venuto in circostanze quasi analoghe, vi- sto che anche in quel caso si correva un Rally-Ronde. Il Rally Ronde è una formula di gara ab- bastanza recente, ideata per ridurre co- sti e se vogliamo anche i pericoli. È com- posto da una sola Prova Speciale, da ri- petere più volte, tre o quattro, al termi- ne di un giro di raccordo. Un bel vantag- gio, in termini di concentrazione di mez- zi di supporto e di commissari sul per- corso, ma anche per i piloti che possono facilmente imparare ed allenarsi sui 10- 15 chilometri della Prova. Eppure… Intendiamoci, non vogliamo assoluta- mente sparare sul Rally-Ronde, che co- me detto presenta vantaggi evidenti. Il Robert Kubica e, a sinistra, la Peugeot 207 S2000 dei suoi amici Andreucci ed Andreussi con gli auguri al pilota polacco. 5 FORMULA 1 Formula 1 Lo scontro con la realtà e Kasino!" direbbe il buon vec- sul successivo Gran Premio in program- coli ma ricchissimi Paesi del Golfo, che chio Niki Lauda. In effetti, la F.1 ma il 13 marzo, con una sessione di test hanno fatto a gara a costruirsi una pista: Kha subito iniziato la stagione con fissata per la settimana precedente. Pochi Dubai, Barhein, Qatar e buon ultimo un problema per certi versi inatteso, di giorni di tentennamento, nella fase calda Abu Dhabi, il tutto a scapito di Gran certo ingombrante. delle contestazioni, ed è arrivata la deci- Premi consolidati e Paesi storici come la Il "circus", così come il mondo intero, si sione: niente Gran Premio del Barhein, Francia, Imola, Spa, Kyalami, Zandvoort, trova di fronte ai venti di crisi che soffia- niente test, spostati a Barcellona, terza ed Brands Hatch, Buenos Aires, non più no vorticosi nel Maghreb e in Medio ultima gara traslocata nell'italianissima convinti a pagare i cachet sempre più im- Oriente. Prima la Tunisia, poi l'Egitto, la Imola. ponenti richiesti. Nel "pacchetto" anche Libia, e ancora il Barhein e l'Oman. Se la Fin qui sembrerebbe una normale prati- la progettazione della nuova pista, e altri crisi in Tunisia e in Egitto preoccupano ca, legata al calendario della F.1, che que- benefits. per gli equilibri nello scacchiere del Nord st'anno aveva raggiunto il tetto delle 20 La formula ha funzionato in Asia, con il Africa, e quella della Libia ha pesanti ri- gare fortemente auspicato da Bernie doppio appuntamento di Shangai e Singa- flessi sul piano delle forniture petrolifere Ecclestone. Anzi, va dato atto, per una pore, con una pista modernissima nel pri- e sul portafoglio-lavori delle imprese non volta di aver preso una decisione in tem- mo caso e il Gran Premio by-night nel se- solo italiane, i disordini in Barhein hanno pi rapidi (e te credo!) . condo, ed in Malesia, con l'altrettanto mo- avuto un riflesso diretto su F.1 e GP2. In realtà, a pensarci bene, non si tratta di derna pista di Sepang. E ancora, almeno La GP2 Asia doveva corrersi quest'anno una vicenda da prendere sottogamba. I inizialmente, in Barhein e ad Abu Dhabi,