KAMUT® Tart Con Crema E Amarene,Il Byrek E La Pasta
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
News! Le vacanze stanno volgendo al termine e tra qualche giorno casa pappareale tornerà ad assumere la conformazione di sempre, mamma ape che si dimena ai fornelli e a fare un numero sconsiderevole di lavatrici, apotto che cresce e gioca a più non posso e maritozzo che torna al suo lavoro di sempre con tanti progetti per l’avvenire! Può sembrare una scenetta un po’ malinconica, e invece no, perché per fortuna c’è anche dell’altro :-) Da settembre infatti, come vi anticipavo, parte la collaborazione con l’associazione enogastronomica Otto in cucina! Qualche tempo fa ho conosciuto Simona, la sua eclettica ideatrice, e subito fu amore; grafica in origine e appassionata di cucina, del mangiar bene e dello stare insieme, da qualche mese ha deciso, insieme al marito Alfredo, di aprire le porte della loro bella e accogliente cucina per ospitare tanti corsi, ma anche degustazioni di vino, di birra e food eventi. Da tempo cercavo una collocazione così, in un ambiente genuino che da proprio l’idea di stare a casa propria e fatto di persone squisite che ti coccolano letteralmente dal primo all’ultimo minuto della loro compagnia. Per chi non avesse proprio capito cosa c’entro io con Simona e con Otto in cucina, vi comunico che dalla seconda metà di settembre terrò dei corsi sulla pasta madre ed in particolare: la pasta madre – corso base (4 ore) – 18 settembre, la pasta madre – corso avanzato (intera giornata) – 29 settembre MORE INFO AND CONTACTS – Iscrizioni aperte. Sorpresi? Spero che abbia invece soddisfatto il desiderio di molti di voi nel volermi vedere all’opera con la pasta madre e di dispensare consigli e trucchetti tra un impasto e l’altro ;-) Ah, ultima cosa non meno importante che voglio dirvi è che troverete nel calendario dei corsi di Otto in cucina anche quello sui cupcake decorati, che terrò io in qualità di curiosa e appassionata pasticciona, almeno fino a quando non ci sarà un valido sostituto che voglia prendere il mio posto :D Ma settembre vuol dire anche odore di libro nuovo e di presentazioni, ricordate? Saluto tutti e a brevissimo con le nuove news :-) Formaggio fritto e buon ferragosto! Buon Ferragosto!! Certo non ho scelto proprio una ricetta fresca per questa giornata soleggiata, ma si sa che nei giorni di festa, almeno nella maggior parte delle case del sud, si accendono i fornelli ad ogni costo! La ricetta deriva dal mio viaggetto, di oramai qualche settimana fa, a Giulianova (TE), dove ogni giovedì il corso si chiude al traffico e la strada diventa un osteria a ciel sereno, dove i vari alimentari, macellerie, pizzetterie… ecc, propongono alcuni piatti tipici della tradizione abruzzese. In pole position ci sono gli arrosticini di agnello, che vale la pena assaggiare, seguiti dal panino con la porchetta o “forchetta” come dice mia nipote:-) e proprio in questa occasione ho scoperto il formaggio fritto, di cui avevo letto già in precedenza, allora non ho potuto fare a meno di assaggiarlo. Lo proponevano come companatico in mezzo ad un bel panino, ma mi sembrava veramente troppo, così l’ho assaggiato au nature e devo dire che ha rapito subito la mia attenzione! Ho capito che per la realizzazione della ricetta si usa un pecorino locale poco stagionato e dalla pasta fitta e compatta avvolto da una pastella di sole uova e farina alla quale ho aggiunto un paio di cucchiai di birra ghiacciata, tanto per gradire:-) Al mercato che si svolge sempre il giovedì, ma alla mattina, prima del rientro ho comprato il formaggio dai produttori locali e una volta a casa l’ho fritto! Vi consiglio a seguire una bella fetta di cocomero fresca ;-) Alla prossima con news e anticipazioni…………….. FORMAGGIO FRITTO Per 4 persone 300 g di pecorino abruzzese per friggere 2 uova 80 g di farina “0” 1 pizzichino di sale 2 cucchiai di birra ghiacciata olio di semi di arachidi per friggere Preparare la pastella sbattendo le uova con la birra e aggiungendovi la farina poco alla volta e in ultimo il pizzico di sale. Mettere in frigorifero, nel frattempo tagliare il formaggio a fette spesse quasi un centimetro e mettere a scaldare l’olio in una pentola piccola dai bordi alti, tuffare il formaggio nella pastella, che sarà abbastanza densa, e poi nell’olio bollente, girare da ambo i lati fino a raggiungere la doratura desiderata e poi scolare su carta da cucina. Servire il formaggio tiepido. KAMUT® tart con crema e amarene Raccolgo le ultime forze, insieme a qualche goccia di sudore, per annunciare la fine del mio secondo lavoro editoriale che oramai sarà in stampa :-) Uscirà a settembre in occasione del SANA e poi si troverà in libreria dalla metà di settembre, maggiori dettagli comunque ve li darò più in là! L’argomento, come si evince dalla ricetta di oggi, è il grano khorasan KAMUT® trattato in 60 ricette divise in sette capitoli che spaziano dalla pasta fresca al pane e alla pizza, dalle zuppe ai cous cous, dai biscotti ai dolci per poi passare alla pasta madre e al seitan homemade! Visto il crescente consumo di questo cereale, che molti di voi già conosceranno, ho pensato ad un libro di ricette testate, sperando di essere stata anche originale, che desse degli spunti per utilizzare al meglio i prodotti derivati dal grano khorasan KAMUT®, dalla farina al grano in chicchi, dal cous cous al “latte”, dal grano soffiato a quello cotto. L’idea fin dall’inizio è piaciuta anche alla Kamut Enterprises of Europe bvba e alla Kamut International Ltd. che hanno sostenuto la pubblicazione del libro, questa volta edito da Calderini – Edizioni Calderini de Il Sole 24 ORE Spa. Che dire, è stato un bel lavoro che ha visto la mia cucina (mai abbastanza grande) ancora una volta esplodere tra la farina perennemente sparsa sui mobili, i pezzi degli impasti avanzati, il set fotografico da montare e smontare ogni volta con tutte le tovagliette, piatti e piattini appoggiati qua e là e infilati in qualsiasi buco ancora libero …… il tutto condito rigorosamente dai giochi dell’apotto perennemente sparsi sul pavimento :-) E non solo, altra costante dei miei lavori, data forse la voglia di perfezione e a volte anche la mia insicurezza, è quella di fare e rifare le ricette e poi le fotografie enne volte fino allo sfinimento. Ci sono ricette che ho pensato e realizzato che mi sono venute al volo, esattamente come le avevo immaginate e assaporate nella mia testa, altre che assolutamente non funzionavano, altre ancora che hanno avuto bisogno di miglioramenti. Quindi è stato, come in molte mie cose, tutto un fare e rifare, e anche per le fotografie è stato così :-) Quando la ricetta andava bene la fotografia alcune volte non mi soddisfaceva e, a meno che non si trattasse di biscotti o cose a lunga tenuta scenica, la ricetta andava rifatta e rifotografata……. Insomma a volte si mi è sembrata un po’ una corsa ad ostacoli, ma la soddisfazione, dopo aver visto le bozze, è stata forse ancora più grande del precedente lavoro!!! Adesso non vedo l’ora di averlo tra le mani e sfogliarlo. La ricetta di oggi invece nasce da una fusion tra il pasticciotto salentino e l’accoppiata crema pasticcera-amarene tipica di alcuni dolci campani, tutta in versione KAMUT®. Ho realizzato infatti una pasta frolla con la farina di grano khorasan KAMUT® e la crema pasticcera con la bevanda di grano khorasan KAMUT® a cui ho poi abbinato la marmellata di amarene che ho fatto io. Vi consiglio vivamente di usare marmellata fatta in casa, il sapore è molto più autentico e il risultato finale della tart eccezionale, in mancanza va bene anche quella confezionata, ma permettetemi non è proprio la stessa cosa :-) Buon mese di agosto e alle prossime news ;-) KAMUT TARTE CON CREMA E AMARENE Per 1 teglia da crostata da 28 cm di diametro Per la frolla 500 g di farina di grano khorasan KAMUT® 250 g di burro 200 g di zucchero 3 uova 1 pizzico di sale 1 limone, scorza grattugiata 120 ml di latte intero Per il ripieno 400 g di marmellata di amarene (preferibilmente homemade) 500 ml bevanda di grano khorasan KAMUT® 150 g di zucchero 3 tuorli d’uovo 50 g di farina di grano khorasan KAMUT® 1 limone non trattato, scorza ½ cucchiaino di vaniglia in polvere o mezza bacca di vaniglia Preparare la crema: portare a ebollizione la bevanda di KAMUT® con i semini della bacca di vaniglia. In una terrina sbattere con la frusta i tuorli con lo zucchero e la farina, versare a filo il “latte” bollente continuando a mescolare, aggiungere la scorza di limone. Portare a bollore la crema a fuoco medio mescolando con la frusta per evitare che si attacchi e che si formino i grumi. Spegnere, togliere la scorza di limone e trasferire in una terrina, coprire a contatto con della pellicola trasparente e lasciare raffreddare. Preparare la frolla: versare la farina a pioggia sulla spianatoia, fare la fossetta e aggiungere lo zucchero, le uova, il burro a pezzetti ammorbidito a temperatura ambiente, il sale e la scorza di limone grattugiata. Lavorate il tutto fino a formare un composto omogeneo, avvolgete l’impasto nella pellicola trasparente e fatelo riposare in frigorifero per almeno 30 minuti. Stendere 2/3 dell’impasto con il mattarello e ricavare un disco più grande del diametro della teglia, avvolgerlo delicatamente sul matterello e foderare lo stampo imburrato, rifilare i bordi con un coltello togliendo la pasta in eccesso. Spalmare sulla base della torta la marmellata di amarene dopodiché ricoprire con la crema stendendola uniformemente con una spatola. Stendere la restante pasta frolla in un disco di circa 26 cm di diametro e coprire la torta chiudendo i bordi con i rebbi di una forchetta.