Piano Comunale Di Protezione Civile
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PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE REDAZIONE DEL PIANO Il presente Piano è stato realizzato nel mese di DICEMBRE 2015 da: Studio Geologico della Dott.ssa Geol. Lombardi Amalia con il supporto di: Prevent srls grazie alla collaborazione di: Comune di Roccaromana. COMUNE DI ROCCAROMANA (CE) Pag. 1 PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE INDICE PREMESSA Pag. 4 1. INQUADRAMENTO TERRITORIALE COMUNALE Pag. 6 1.1. DATI GENERALI Pag. 6 2. SCENARI DI RISCHIO Pag. 7 2.1. RISCHIO IDROGEOLOGICO Pag. 7 2.2. RISCHIO SISMICO Pag. 7 2.3. RISCHIO NEVE Pag. 8 2.4. RISCHIO INCENDI Pag. 8 3. LINEAMENTI DI STRUTTURA COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Pag. 9 3.1. SISTEMA DI COMANDO E CONTROLLO Pag. 9 3.2. IL CENTRO OPERATIVO COMUNALE Pag. 9 3.3. L’ORGANIZZAZIONE PER FUNZIONI DI SUPPORTO Pag. 10 3.3.1. FUNZIONI DI SUPPORTO Pag. 11 3.4. ATTIVAZIONE IN EMERGENZA Pag. 15 3.5. AREE DI EMERGENZA Pag. 16 3.5.1. TIPOLOGIE SPECIFICHE Pag. 17 4. MODELLO DI INTERVENTO Pag. 18 4.1. RISCHIO IDROGEOLOGICO Pag. 18 4.1.1. FASI OPERATIVE: PREALLERTA Pag. 18 4.1.2. FASI OPERATIVE: ATTENZIONE Pag. 19 COMUNE DI ROCCAROMANA (CE) Pag. 2 PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE 4.1.3. FASI OPERATIVE: PREALLARME Pag. 20 4.1.4. FASI OPERATIVE: ALLARME Pag. 24 4.1.5. PRESIDIO OPERATIVO COMUNALE Pag. 27 4.2. RISCHIO SISMICO Pag. 29 4.2.1. FASI OPERATIVE PER EVENTO SISMICO Pag. 30 4.3. RISCHIO INCENDI BOSCHIVI E DI INTERFACCIA Pag. 31 4.3.1. FASI OPERATIVE: ORDINARIA Pag. 31 4.3.2. FASI OPERATIVE: PREALLERTA Pag. 32 4.3.3. FASI OPERATIVE: ATTENZIONE Pag. 33 4.3.4. FASI OPERATIVE: PREALLARME Pag. 34 4.3.5. FASI OPERATIVE: ALLARME Pag. 36 5. ALLEGATO 1 A - CONTATTI GENERALI Pag. 38 6. ALLEGATO 1 B - STRUTTURE DI AGGREGAZIONE E DI ACCOGLIENZA Pag. 39 7. ALLEGATO 1 C – STRUTTURE SANITARIE Pag. 40 8. ALLEGATO 1 D - INFRASTRUTTURE PER SERVIZI ESSENZIALI E STRUTTURE CRITICHE Pag. 41 9. ALLEGATO 2 A – CENTRO OPERATIVO COMUNALE Pag. 42 10. ALLEGATO 2 B - ELENCO RESPONSABILI DELLE FUNZIONI DI SUPPORTO Pag. 43 11. ALLEGATO 3 – AREE DI EMERGENZA Pag. 44 COMUNE DI ROCCAROMANA (CE) Pag. 3 PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE PREMESSA Il presente Piano Comunale di Protezione Civile costituisce lo strumento-guida per la risposta coordinata del Sistema locale, per qualsiasi tipo di situazione di crisi o di emergenza avvalendosi delle conoscenze e delle risorse disponibili sul territorio. Il Piano è stato redatto in osservanza della normativa nazionale e regionale di settore ed in conformità con il “Manuale operativo per la predisposizione di un piano comunale o intercomunale di protezione civile”, redatto dal Dipartimento della Protezione Civile ai sensi dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 agosto 2007, n. 3606. Il Sindaco, indicato dalla normativa quale massima Autorità locale in materia di protezione civile, è tenuto ad impegnarsi per il raggiungimento dei seguenti scopi: 1. garantire la tutela dei cittadini; 2. assicurare la funzionalità o il veloce ripristino il sistema della viabilità e dei trasporti; 3. assicurare la funzionalità o il veloce ripristino delle telecomunicazioni e dei servizi essenziali; 4. salvaguardare il sistema produttivo locale; 5. salvaguardare i beni culturali; 6. garantire un rapido ed omogeneo censimento dei danni a persone, beni ed infrastrutture; 7. assicurare il coordinamento operativo locale, la continuità amministrativa e la documentazione quotidiana delle attività in fase di emergenza. Per coadiuvare il Sindaco nel raggiungimento di tali finalità, il Piano persegue gli obiettivi di: - raccogliere ed organizzare le conoscenze relative al territorio per definire le caratteristiche dei rischi presenti; - predisporre il censimento delle risorse disponibili (strutture operative, edifici strategici, mezzi ecc.) utili per fronteggiare gli eventi calamitosi ed individuare eventuali carenze; - proporre un modello organizzativo per la struttura comunale in casi di emergenza - stabilire le procedure operative da applicare nelle varie fasi ed individuare gli Enti ed i soggetti con cui interfacciarsi; - valorizzare il patrimonio umano, morale e culturale rappresentato dagli Enti ed Organizzazioni di Volontariato, riconoscendone ruolo ed importanza e favorendone la partecipazione ai vari livelli; - proporre le modalità per la formazione e l’addestramento del personale, attraverso percorsi didattici ed esercitazioni da attuarsi in collaborazione con le altre Istituzioni a ciò preposte e con il Volontariato; COMUNE DI ROCCAROMANA (CE) Pag. 4 PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE - individuare gli strumenti più idonei per l’informazione della popolazione e la promozione - nella Cittadinanza di una moderna cultura della protezione civile. Si auspica la più ampia divulgazione dei contenuti sia del presente Piano, sia di eventuali futuri specifici piani di intervento, che potranno essere predisposti per fronteggiare ogni potenziale rischio e/o prevedibile calamità. A questo proposito si è cercato di redigere il Piano in forma semplice e di immediata comprensione, in modo da facilitare e rendere più efficace possibile la risposta dell’intero sistema comunale di Protezione Civile. COMUNE DI ROCCAROMANA (CE) Pag. 5 PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE 1.0 INQUADRAMENTO TERRITORIALE COMUNALE 1.1 DATI GENERALI Enti competenti Comune Roccaromana Provincia Caserta Autorità di bacino Fiumi Liri – Garigliano - Volturno Comunità Montana Comunità Montana zona Monte Maggiore Consorzio di bonifica Consorzio di bonifica del Sannio Alifano Popolazione Totale residenti 859 Nuclei familiari 225 Stima della popolazione variabile stagionale 400 Popolazione aggiuntiva fluttuante giornaliera 100 Carte topografiche di interesse per il territorio comunale Foglio IGM 1:50.000 417 – Teano Sezione IGM Tav. n. 9 Dragoni (Quadrante 172 - I) - Tav. n. 8 Teano (Quadrante 172 - IV) 1:25.000 Elementi CTR 417073 – 417072 – 417114 – 417113 – 417111 – 417112 – 417151 – 417124 - 1:5.000 417123 Morfologia Porzione di territorio prevalentemente pianeggiante 80% Porzione di territorio prevalentemente collinare/montuoso 20% Distribuzione altimetrica del territorio comunale e della popolazione 2 Estensione totale del comune 27.71 Km Da quota 0 a 200 mt s.l.m. 40% Da quota 201 a 400 mt s.l.m. 30% Da quota 401 a 600 mt s.l.m. 20% Oltre quota 601 mt s.l.m. 10% COMUNE DI ROCCAROMANA (CE) Pag. 6 PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE 2.0 SCENARI DI RISCHIO 2.1 RISCHIO IDROGEOLOGICO Il territorio comunale è interessato da aree a rischio idrogeologico ed idraulico, la cui mappatura è fornita dall’Autorità di Bacino dei Fiumi Liri – Garigliano – Volturno ed è reperibile dal sito della Regione Campania o al sito http://autoritadibacino.it Le aree a rischio individuate allo stato attuale sono quelle individuate dall’Autorità di Bacino che a tal proposito ha predisposto la relativa perimetrazione nel Piano Stralcio Difesa Alluvioni meglio noto come PSDA, nonché per i fenomeni gravitativi e processi erosivi il Piano Stralcio per l’assetto Idrogeologico noto come PAI. Allo stato attuale non vi è uno studio di maggiore dettaglio a livello comunale. Le aree a rischio sono riportate nella relativa cartografia e le aree interessate da probabili eventi sono riportate nella tabella/carta degli “scenari di rischio”, le quali saranno oggetto di particolare attenzione nelle fasi di emergenza. E’ bene puntualizzare che tale rischio è maggiore in corrispondenza delle aste torrentizie attualmente poco manutenute e talvolta tombate da strade rurali e\o comunali, in cui non è garantito il normale deflusso delle acque. 2.2 RISCHIO SISMICO Per la valutazione degli scenari del rischio sismico si fa riferimento a quanto disponibile da dati forniti dal dipartimento di protezione civile. I dati relativi ad abitazioni e popolazione sono riferiti ai dati Istat 2001. La scala di vulnerabilità usata è quella MSK (classi A, B e C). Le valutazioni riguardano diverse combinazioni di intensità ipotizzata e di modulazione del danno relativo. Per semplificazione nel piano si fa riferimento ad evento di media intensità con uno scenario di danno di media gravità. Abitazioni: 446; Popolazione: 1035. Scenario per intensità MCS = IX (Periodo di ritorno: 475 anni) Persone coinvolte in crolli 55 Persone senza tetto 185 Abitazioni crollate 28 Abitazioni inagibili 122 Abitazioni danneggiate 178 Danno medio totale (mq) 14133 COMUNE DI ROCCAROMANA (CE) Pag. 7 PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE 2.3 RISCHIO NEVE Il periodo di riferimento per il rischio neve è quello che va dal mese di novembre fino ad aprile. Il sistema di allertamento è direttamente dipendente dal Dipartimento di Protezione Civile Regionale attraverso il Centro Funzionale e la Prefettura invia immediatamente comunicazione a mezzo fax. A seguito quindi di situazioni meteorologiche particolarmente avverse, molto frequenti negli ultimi anni, possono verificarsi nel territorio comunale situazioni di pericolo per persone e mezzi a causa prevalentemente del ghiaccio, provocando gravi disagi alle persone. Quindi gli scenari possibili sono fondamentalmente due: - Neve - Ghiaccio 2.4 RISCHIO INCENDI Il rischio incendi boschivi, molto diffuso negli ultimi anni, è un rischio che si sviluppa prevalentemente in are boscate, o anche in luoghi cespugliosi o su terreni incolti che possono poi interessare aree a pascolo se limitrofe a queste. Quello di interfaccia in modo semplicistico è quello che si sviluppa laddove si incontra l’ambiente rurale con quello urbano, infatti rurale e propagarsi nel centro urbano, sia partendo dal centro urbano e svilupparsi nella zona rurale. Le cause possono essere: - Antropiche: che a loro volta possono essere accidentali, come ad esempio cortocircuito o autocombustione per surriscaldamento, o colpose come il lancio di cicche di sigarette accese o pratiche di combustione di pascoli o anche bivacchi lasciati incustoditi; infine può essere doloso quando vi è un innesco da parte dell’uomo.; - Naturali: come possono essere i fulmini. Chiaramente il propagarsi di questi fenomeni diventa direttamente condizionato dagli agenti atmosferici, eccessiva siccità, azione del vento. A tale scopo la Regione Campania ha predisposto il “Piano regionale triennale 2014/2016 per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi”.