Legione Del Matese
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LA LEGIONE DEL MATESE DURANTE E DOPO L'EPOPEA GARIBALDINA (.6.GOSTO 18GO - :MAn7.0 18G1) RICERCHE E STUDII DEL DOTT. GIOVANNI PETELLA COL. MEDICO NELLA. R. MARINA. CON TRE TAVOLE INTERCALATE NEL TESTO UNA CARTA GEOGRAFICA E CON J~E'fTEng. E IJOCUMEN'J'I CITTÀ DI OAS.TELLO ·;(JASA TIPOGRAFICO-EDITRICE S. LAPI A MIO PADRE CRE SI TROVÒ FRA LE BARRICATE DEL '48 ED EBBE PAR'rE NELLA RIVOLUZIONE DEL '60 ED À MIO FIGLIO CRE NEL CENTENARIO DI GARIBALDI . PROPRIETÀ LETTERAR~ VIDE PER LA PRIMA VOLTA LE CAldICIE ROSSE PERCRÈ ALL'UNO RINVERDISCA LA GRANDE; ETA ;;. AI RICORDI DEL GLORIOSO PASSATO E L'ALTRO IMPARI PETI, L'AVVENIRE AD AMARE E SERVIRE LA PATRIA I -I I I l popea di ll1iracoli e di sogni l - OosÌ escla E mai fra me, vedendo sfilare per una larga e diritta via di Napoli 1'imponente corteo patriot tico, che procedeva verso il monumento a Gari baldi per deporvi l'omaggio della citta ricono scente. Era il 4 luglio l D07, centonario della nascita delrEroe d'Italia: del Semidio venuto dal mare, , :1 ,I che sulla bandiera di Montevideo volle trapunto ~, . il Vesuvio, simbolo della forza invincibile: del l' occhicerulo nocchiere dalla fuI va testa leonina, che sapendo trattare la vela e la spada rin novò il mito di Giasone, e corse le acque del <'( Mare nostro ~ alla conquista dell'aurea libertà. Ripensai in quel momento al Oarduccj, che alla morte dell' uomo da -lui più adorato tra i vivi ebbe a predire la formazione di quella leggenda epica che narrerà ai venturi le gesta Garibaldine, fra .." ' .~. !t~" " '< ' ~>",X' -- , XI ~?'":~ , ,sei o sette secoli, quando nella Penisola sipar gna -' non esito a dirlo - di non aver fatto ,;~~ :., lerà una 'lingua diversa da quella di Dante, e vi prima que~ che mi decisi a far dopo. Questa saranno altre istituzioni religiose e civili. Ripensai l'origine del presente libro. al Bovio, che giudicò Garibaldi per il solo uomo In che modo lo abbia composto sarà presto del secolo che avesse spinto la storia verso la detto, rna é da premettere che proprio in quei leggenda, ma ritenni che questa non supererà giorni avevo letto, nel n. 14 (2 luglio) del Gior mai 1'altra, perché la storia di Garibaldi sarà sem· nale dz' Caserta, un breve articolo di fondo, di pre più' grande. occasione per il Centenario, sotto jl titolo <{ La Passavano nel'frattempo le <( Camicie Rosse~, provincia di Caserta nell'epopea Garibaldina~, aggruppate attorno alle bandiere, mettendo una ed ero rimasto sorpreso all'affermazione che <( la nota di fiamma viva sul fondo scuro del corteo. Leaionet) del Matese era stata radunata ed ar- Era la prima volta che il mio adolescente fi mata a tutte spese di un uomo suo [della pro- t)aliuolo , assistendo con me da una finestra al vincia di Caserta], Bonaventura Campagnano 1>, n1agnifico spettacolo, vedeva Garibaldini in carne n1entre sapevo - questo sì - che anima di tutto ed ossa e non dip!nti nei quadri, e se ne l'al- quel n1oto politico del '60, e dell' ordinamento o leal~ò con moti e voci proprii della sua età. Gli dei volontarii in Battaglione Garibaldino, era stato di~si allora di cercare col bino culo la bandiera Beniamino Caso, gloria Piedimontese, pur della della <{ Legione del Matese~, rn.:;t non vi era. stessa provincia. (Seppi poi che invece si trovavà" al Gianicolo). Nelle vacanze d'autunno, condotto mi nella Il ragazzo però mi chiese subito che cosa aves città nativa mi posi all'opera. Volle disgrazia se fatto quella Legione; non già che cosa fosse 'che indi a pochi giorni, il 17 ottobre, passasse poiché, a vendo udito molte volte a parlare del di vita in San Gregorio d'Alife il comm. Achille :Matese, di cui anzi conosceva i contrafforti di Del Giudice, 1'uomo più adatto da cui mi ripro Piedimonte, intuì che si trattava di Garibaldini mettevo dati, notizie, confidenze e documenti su delle nostre parti. - Alla domanda risposi sulle i fatti politici e militari del '60 nel nostro Di generali, quel tanto che i nativi di quella città stretto; ma c'era mio padre, che prossimo ai 18 ne sanno, ed è ben poco, non potendo io medesimo 'lustri conserva nella sua prospera vecchiezza una darne di particolari. Fu allora che la curiosità felice memoria degli uomini e delle cose. Fu del ragazzo eccitò la mia, ed ebbi poi, vergo- quindi a lui che mi rivolsi per primo, e n'ebbi, , , XIII ,.,c:/~' ':benché sempre schivo a parlare di sè, quanti Strano a dirsi: dove credevo di trovare copia '; più schiarimenti desiderassi. maggiore di documenti, non ne' rinvenni punt07 , , Dopo, chiamai a me i sei ex-Garibaldini Pie- , neanche una lettera. Nella famiglia Caso non si ·dimontesi ch'egli 111'indicò come superstiti della conserva del loro Beniamino altro ricordo che Legione, e mi feci raccontare, da ciascuno sepa quello dell"opera patriottica da lui compiuta, e ratame.nte, tutto quello che .avessero fatto, visto dell'onore che ne derivò alla città di Piedimonte e udito dire. Questo il primo nucleo delle testi ed alla stessa famiglia. Neanche in Torino, dove monianze verbali, alcune delle quali raccolte alla pur visse molti anni e lasciò eredità di affetti, presenza stessa di mio padre; e perché nulla mi venne fatto di rintracciarne alcuno, Quel che sfuggisse dei loro racconti adottai il sistema, se ho potuto raccogliere ò tutto nelle sue lette.r8 guito poi fino alla fine, di fissarli subito sulla al De Blasiis e nei frammenti di altre lettere pub carta, seduta stante. - Poi vennero le ricerche blicati dallo Stroffolini. in altri paesi del Oircondario e di fuori, e le te A misura che procedevo nelle ricerche andai stimonianze scritte di altri superstiti, poiché dove sempre più convincendomi che la '~Legione del non potetti condurmi scrissi lettere, alle quali, Matese" meritava di esser tratta dall'oblio, ma tranne pochissime eccezioni, ebbi risposte e rela che non vi fosse tempo da perdere, perché i pochi zioni manoscritte. soppravviventi erano tutti vecchi fra i 70 e gli 80 Nell'estate dell'anno scorso iniziai la raccolta anni, ed anche oltre. E di fatti, nel corso del dei documenti, 'recandomi un po;",da per tutto, e mio lavoro parecchi son passati eli vita, dopu fui fortunato di trovarne nell' Archivio Provinciale che già mi avevano affidato i loro ricordi. Vada di Stato in Caserta, ed in quelli privati dei signori alla loro memoria la mia gratitudine. che il lettore vedrà nominati nel corso della nar I documenti del periodo anteriore all' entrata razione, e nelle indicazioni dj provenienza delle in campagna della Legione son pochi, perché la lettere. e dei documenti che si pubblicano a çor• preparazione fu congiura e non ammetteva con redo. E superfluo dire che ringrazio tutti questi servazione di atti, e l'azione violenta non dava miei collaboratori, siano essi oscuri superstiti tempo alla formazione di documenti scritti. Pur non dell,a, Legione od uomini chiari per sapere e, , di meno, quei pochi mi furono sufficienti per ordire' ~OSlzlOne sociale, poiché é loro il merito se lni le fila su cui tessere la narrazione, e per ranno e stato dato di lnettere insieme questo libro. darle dove fossero interrotte, bastando talvolta una ,·DV xv . '/~- data> UI1 ··nome, un'indicazione qualsiasi per cor'" foglio, interessanti per la cronistoria locale, ma reggere inesattezze, talaltra un raffronto _ per' non prive di qualche inesattezza, forse perchè istabilire un fatto. -' E cosÌ, a forza di buona vergate un po' dopo gli ·avvenimenti. volontà e di pazienza, con un po" di pertinacia Naturalmente, scrivendo della «Legione del nelle fatiche per venire a capo di una ~Ticerca, Matese»- non potevo a n18no di accennare a tutti radunai le foglie sparse, le coordinai nel modo quegli avvenimenti sincroni che si succedettero migliore che mi fosse possibile, e, preso dal nel nostro Distretto, e di concatenarli con gli l'amore del natio loco, venni componendo queste altri delle provincie limitrofe e elel resto della pagine, che fanno onore non a me ma alla mia penisola, ma in questo posi cura di esser sobrio, Piedimonte d'Alife. D'altra parte, posso metter dicendo quel tanto e non più che bastasse a ren pegno che non ho scritta una sola parola che dere la narrazione continua ed intelligibile a tutti. non poggi su testimonianze o documenti, e che La «Legione del Matese »- è quindi per cosi dire il non risulti da pubblicazioni di altri autori. perno attorno a cui girano i fatti che si svolsero nel :Mi sono state utili alcune brevi Memor~'e Distretto, durante quel periodo storico di otto mesi, cronologiche d~' quanto avvenne nel D~'stretto che dall' agosto del '60 va al marzo del '61. '., d't' Piedùnonte durante la guerra del' 60 e Non ho avuta la pretensione di scrivere ve '61, scritte da un probo e intemerato' concitta ramente una storia (non ne sarei competente), ma dino, professionista, mancato ai ,vivi già da molti in coscienza posso dire di aver avuto uno scopo anni. Erano andate smarrite, ma 'Il figlio secondo più modesto, quello di raccogliere gli clementi rogio genito, mio amico d'infanzia che ho avuto a rim nali per chi volesse più degnamente scrivorla: e piangere or sono pochi mesi, le rinvenne per sono elementi che non dovevano andar perduti. fortuna dopo molto \ rovistare fra le carte, e E questo il mio primo lavoro del genere, lne le affidò a condizione che ne facessi uso così diverso dagli abituali, e molto perciò può discreto, trattandosi di memorie ad uso di fami essermi perdonato, tanto più che ho avuto di glia.