Passeggiando a Roccaromana

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Passeggiando a Roccaromana

Storia Natura Arte e Tradizioni

tesori nascosti dei territori montani dell’Alto Casertano

Strolling around the Cultural Treasures Nature and Heritage in Roccaromana

La vita può essere capita solo tornando indietro ma deve essere vissuta andando avanti.

S. Kierkegaard

“Passeggiando a Roccaromana”

Dedicato ai cittadini del passato, al loro coraggio, ai loro valori e alla loro dignità e donato nelle mani delle generazioni future affinché comprendano il valore e l’essenza della vita presente.

Ringraziamenti:

Questa produzione è stata possibile grazie alla collaborazione gratuita di:
Gli Amministratori

Argenziano Vincenzo Attanasio Pietro

Dott.ssa Giovanna Perrotta sviluppatore della ri-

cerca storica e traduzione

Di Matteo Angelantonio Mazzacane Concettina Nocera Angelo Pelosi Nicola Tommasone Domenico

Dott. Angelantonio Marcello sviluppatore della ri-

cerca storica

Sig. Gaetano Melillo collaboratore ufficio Sociale

che ha curato la parte di monumenti storici e la stesura delle informazioni artistico - paesaggistico

Le Associazioni * Torre Normanna * Giovanni
Paolo II * Pro Loco di Roccaromana

• In particolar modo si ringrazia l’impresa Cogeme

S.r.l. di Giuseppe Zoccolillo di Piedimonte Matese,

esecutrice dei lavori di restauro e per la disponibilità di stampa.

• I tecnici del progetto Ing. Olindo del Monaco,
Geom. Antimo D’Agostino, Arch. Umberto Fusco.

Foto di Copertina:

Studio Angelo Perrotta fotografo
• I R.U.P. del Comune di Roccaromana: Geom. Anto-

nio E. Fortini e Geom. Russo Iolando con l’ass. tecn. Geom. Attanasio Antonio.

Stampa: Tipografica del Matese Srl S. P . 3 39 - Piedimonte Matese (Ce)
T e l. 0823 911642

La Torre Normanna e la Chiesa della Madonna di Castello sono, oggi, orgoglio di un intero territorio e meta di molti visitatori che restano incantati dalla maestosità del luogo e dal fascino della circostante natura incontaminata. Nell’opuscolo vengono presentati sinteticamente altri luoghi storici e naturalistici di Roccaromana che con la Torre Normanna e la Chiesa compongono lo scrigno magico di questo paese. Il nostro governo del territorio ha avuto come obiettivo la rinascita del luogo attraverso la rivalutazione e promozione della cultura locale e delle sue testimonianze storiche e paesaggistiche. Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti e delle opportunità importanti che abbiamo offerto alle generazioni future, grazie all’impegno costante e continuo degli amministratori e alla collaborazione delle associazioni locali.

PREMESSA

“Passeggiando a Roccaromana” offre una breve im-

magine di Roccaromana e delle sue due frazioni, Statigliano e Santa Croce. Nei quindici anni della nostra Amministrazione abbiamo mirato a rivalutare il paesaggio naturalistico, ciò che poteva raccontare delle sue radici e ciò che di bello ed importante si poteva preservare e trasmettere. Attraverso l’impegno morale ed istituzionale, con pazienza, passione, amore e disponibilità, abbiamo lavorato provando a dare significato, consistenza e valore a quegli elementi naturali e storici che erano stati e rimanevano dei “tesori” accantonati su cui investire in senso materiale e conoscitivo. L’idea è nata dalla realizzazione di un’opera che affonda le sue radici nella nascita del nostro territorio, la ristrutturazione del castello di Roccaromana di cui, oggi, rimangono la Torre e la Chiesa adiacente. Questi due monumenti storici che risalgono agli inizi del XI e XII secolo sono stati lasciati abbandonati da secoli alle barbarie delle guerre e del tempo. La Torre non aveva avuto più interventi di ristrutturazione fin dalla costruzione del maniero medioevale (risalente al 1100 ca.); la Chiesa, dopo la II Guerra mondiale, è stata ricostruita grazie agli abitanti del luogo e del duca Paternò - Caracciolo nel 1945 ma, poi, finora abbandonata.
Buona Passeggiata …..

Il Sindaco
Anna Filomena De Simone

Nel 2005 abbiamo espropriato gli immobili ai privati e nel 2006 abbiamo ottenuto il primo contributo europeo che non è stato concretizzato per procedure del governo regionale. Finché, nel 2009, con un nuovo finanziamento, e con immensa soddisfazione, iniziano le procedure e i lavori, terminati con l’inaugurazione del 20 maggio 2016.

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V e duta panoramica dalla T o rre Normanna
(secondo livello)
In primo piano la Madonna di Castello e in secondo piano uno dei dipinti del ‘500 nell’abside della Chiesa

la scoperta delle proprie radici, possa acquisire identità e radicarsi maggiormente sul territorio. Numerose civiltà hanno attraversato il suolo di Roccaromana (sannitica, romana, longobarda, normanna, sveva, angioina, francese e così via).

PRESENTAZIONE

DI PIETRO BOCCIA

Il volumetto “Passeggiando a Roccaromana” è un bozzetto di immagini, che, attraverso il recupero delle origini storiche del territorio di Roccaromana e l’immersione non solo nella natura dei luoghi incontaminati e suggestivi ma anche nella buona amministrazione della cosa pubblica e nella “fatica” della vita quotidiana dei cittadini, fa esaltare il lettore e il turista. È stato una “fatica” corale soprattutto dell’amministrazione comunale, sicché, come scrive nella Premessa il Sindaco, prof.ssa Anna De Simone, con “l’impegno morale ed istituzionale, con pazienza, passione, amore e disponibilità, abbiamo lavorato provando a dare significato, consistenza e valore a quegli elementi naturali e storici che erano stati e rimanevano dei ‘tesori’accantonati su cui investire in senso materiale e conoscitivo”. Le bellezze naturali e l’eredità storica (Chiese e monumenti) sono opportunamente trattate nel volumetto. Tralascio, perciò, di approfondire gli elementi storico-artistici e il paesaggio naturalistico del territorio di Roccaromana, suggerendo, tuttavia, al turista di scrutarli dall’alto della Torre Normanna, per rimanere incantato all’apparire del pa-
Con uno sguardo antropologico e sociologico non posso, comunque, abbracciare l’ipotesi di alcuni storici, che ritengono plausibile la pacifica nascita di Roccaromana, per il fatto che l’unico “superstite della rovina della città sannitica, nascosto a mezzo dai monti, restava, come sostiene Raffaele Alfonso Ricciardi in Roccaromana – Monografia storica, 1887, British Library-, sempre il Vicus Statilianus, misera frazione, e col succedersi degli anni la popolazione accrescendosi, non potendo più rimanersene quasi racchiusa nello stretto campo, cui i colli facevan corona, parte dei suoi abitanti, sempre lavoratori di terra, discesero nella vicina pianura e cominciarono ad abitarla. Però le prime case apparvero sparse, disgiunte, senza un nome speciale, ma a poco a poco la famiglia cresciuta, stretti parentadi con i paesi circonvicini, non volendo distaccarsi dalla casa-madre, dettero origine ai casali, che riuniti sotto il nome unico di Roccaromana, andarono soggetti ai Duchi di Benevento, ai Principi di Capua”. Non è, per me, attendibile che chi si allontani liberamente dal proprio gonfalone non desideri mantenerlo sul territorio di destinazione, allo scopo di non disperdere l’identità originaria. Verosimilmente, è per volontà di Roma, che, dopo la terza guerra sannitica (298-290 a.C.) volle contrapporre al “Vicus Statilianus”, strenuo baluardo dei Sanniti, l’edificazione di Roccaromana.

  • norama sottostante fino
  • a
  • travalicare la

verdeggiante vista di Monte Maggiore per intravedere, all’orizzonte, il mare. È un imponente spettacolo di arte e di paesaggio che solo una maestosa e incontaminata natura può offrire all’occhio umano. Tenterò, invece, d’indagare sulle origini storiche di Roccaromana, convinto che l’uomo, solo attraverso

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Il Sannio, alla caduta dell’impero romano, divenne un territorio conteso tra i Goti e i Bizantini, ma, nel 570 d.C., fu invaso e conquistato dai Longobardi. Di conseguenza, anche sul territorio di Roccaromana si fece sentire l’indiretta dominazione longobarda, cui, nell’anno 1138, subentrò quella normanna.
Sull’attraversamento di tanta e significativa storia (sanniti, romani, longobardi, normanni, svevi, angioini, francesi fino al passaggio dell’esercito garibaldino contro il dominio del regno borbonico) il monumento che ancora oggi contraddistingue il territorio è certamente la maestosa Torre normanna, che diventato, dopo il restauro, un sito storico, irradia, dominando il panorama sottostante di Roccaromana e di Santa Croce, il monte Castello di Statigliano.

T a li crudelitate audita, Praesentianum castellum et Roccaromana ad Regis voluntatem convertitur et alia castella circumquaque contigua.

Questo fa suppore che, in tale periodo, Roccaromana fosse tenuta in forte considerazione e temuta. Perciò, ebbe l’occasione di veder costruita sul suo territorio una maestosa e imponente Torre. Alla dominazione normanna, dopo la parentesi papale (1229) di Gregorio IX, che reclamava il fatto che le Due Sicilie dovessero appartenere al dominio della Chiesa per diritto divino e a causa della scomunica di Federico II, il territorio di Roccaromana passò, quando gli Svevi decisero di reagire alle velleità del pontefice, sotto la dominazione dell’imperatore. Dopo alcuni anni, nel 1269, per volontà del re, Carlo I, i dominatori angioini, subentrando alla dominazione della Svevia, ottennero il potere, che ressero per molto tempo sulla baronia di Roccaromana. Viro nobili Andreas de Roccaromana donatur Baronia Roccae Romanae, Petrae Millariae, S. Felicis et Petra de Justitiaratu Terrae Laboris.

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vento, fu sottoposta a tale regime. Vestigia del dominio longobardo sono la torre cilindrica che dal Monte Castello domina il paese e la grotta di Melanico. Quest’ultima dedicata all’Arcangelo S. Michele, protettore degli eserciti longobardi scesi in Italia nella seconda metà del 500 d. C., riuscirono a riunificare buona parte del Mezzogiorno nella cosiddetta Longobardia Minor. All’epoca la città più importante a noi vicina era Capua, che dipendeva direttamente dalla capitale Benevento. Probabilmente quando questo popolo giunse nelle nostre terre, esisteva ancora quel Vicus Statilianus, forse residuo dell’antica Saticula, che accrescendosi numericamente aveva cominciato a trasferirsi nella pianura sottostante, l’attuale borgo di Roccaromana. Dovevano essere case sparse, non sottoposte a nessun signore diretto, ma dipendenti dal gastaldato di Teano, che a sua volta dipendeva dal principato di Capua, il cui più eminente signore fu Pandolfo. Con il pericolo delle incursioni esterne, soprattutto saracene, nell’ 800 i vari siti dell’entroterra campano cominciarono a dotarsi di mura e fortificazioni, entro le quali proteggersi in caso di attacchi esterni, e la popolazione locale cominciò a porsi sotto la protezione dei signori che le avevano fatte costruire. È proprio in questa fase che potrebbe inquadrarsi la costruzione di un originario impianto di difesa di Roccaromana. I longobardi abitarono questa zona almeno fino al 1100, quando si presentarono sulla scena i Normanni.

Cenni di storia

1. «Una città fortissima, grandiosa, fortunata oppugnatrice della romana potenza, sorgeva, sono oltre 2000 anni nel Sannio, in un sito ove ora non è che sassi, boschi, torrenti e vallate… SATICULA » Si ritiene da molti storici che dopo la distruzione di Saticula, situata fra i monti, durante le guerre sannitiche, punica e sociale, parte degli abitanti sia scesa in zona più comoda ed abbia dato origine all’abitato di Roccaromana e, successivamente, a quello di S. Croce. Incerta è anche l’ubicazione di Saticula, citata spesso da Tito Livio; Trutta (1776) la colloca in una valle sotto M. Raito sulla strada Statigliano-Saragallo Maiorano; il canonico Fusco (1953) la identifica con Statigliano, che deriverebbe da Proedium Saticulanum. Ad oggi non risulta ancora facile fornire una collocazione esatta del toponimo Saticula, infimam vallem citata da Livio nella sua Storia di Roma, Ab Urbe Condita e ricordata da Virgilio nell’Eneide (« Saticulus »). Per alcuni sarebbe da collocarsi « verso il lato orientale di Monte Maggiore, ove la catena si unisce col Trebolano, a Sud Est di Roccaromana e Statigliano », mentre per altri parrebbe coincidere con l’attuale Sant’Agata dei Goti (Bn). Le origini del feudo risalgono alla venuta dei Longobardi, il primo popolo che diede un ordinamento politico territoriale più organizzato. Furono i Longobardi che introdussero il sistema feudale, mostro uscito dalle foreste dei barbari, come fu definito da Winspeare (1811) ed anche Roccaromana, che faceva parte del potente ducato longobardo di Bene-
Il toponimo di Roccaromana, invece, viene menzionato per la prima volta nel 1101 quando Adamo de Roccaromana fa la sua comparsa tra gli uomini

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d’arme del I Principe di Capua. Appena undici anni dopo, un documento dell’Abbazia di Montecassino testimonia il giuramento del conte di Teano che prevede la difesa in armi contro qualunque nemico dell’abbazia eccezion fatta per Guaimondo de Rocca Romana. Nel 1117, il castello di Roccaromana sarà incluso nei possedimenti che Gerardo abate di Montecassino conferisce al Convento di S. Giovanni Battista in Capua. Il «castello di Roccaromana», quindi, andrebbe datato in un periodo storico compreso tra XI e XII secolo, ovvero negli anni centrali del Medioevo. Secondo Ricciardi (1887), che lo rileva da Dissertazioni sopra le Antiche Antichità Italiane di Muratori (1766), il primo feudatario, del quale si hanno notizie sicure, è Adamo de Roccaromana, che ottenne il feudo con diploma del 1101 di Riccardo II, Principe di Capua. Tale famiglia, che assunse il cognome dal nome del suo feudo, dominò Roccaromana, comprendente anche le terre di Pietramelara, Pietravairano e S. Felice, fino al 1326 (Ricciardi 1893). Con l’entrata in vigore delle leggi eversive della feudalità, emanate da Giuseppe Bonaparte in data 2.8.1806, scompare l’ultimo feudatario nella persona del generale Luca Caracciolo, Duca di Roccaromana. alla guarnigione per la sorveglianza del territorio e un altro nucleo nettamente più in basso. Questo nucleo inferiore era provvisto di un cinta muraria fortificata con torri che cingeva il borgo antico, dove c’erano le abitazioni, le scuderie e il palazzo baronale, residenza del signore. A detta del Ricciardi l’ingresso principale era situato in località Caiazzi, mentre uno dei confini della fortificazione coincideva con delle mura poste nei pressi dell’attuale chiesa di San Cataldo, che partendo da una torre si snodavano in linea retta verso il monte Castello, in prossimità della cosiddetta rava. D’altronde è con l’arrivo dei Normanni che si assiste ad una vera diffusione dei siti fortificati d’altura che, posti spesso in diretta connessione con alcune direttrici viarie di età romana, nella Media Valle del Volturno, così come in tutta l’Italia Meridionale, creano una fitta rete di insediamenti che imbrigliano letteralmente il territorio. Il castello di Roccaromana si inquadra bene in un tale sistema insediativo ed i frequenti rapporti che l’omonima famiglia intesse con il monastero di S. Giovanni di Capua, ne confermerebbero il ruolo centrale nella politica di controllo e di organizzazione economica del territorio circostante. Sebbene le indagini archeologiche abbiano portato alla luce soltanto i contesti di frequentazione più tarda del sito, l’ipotesi di una torre quadrangolare precedente quella attualmente visibile, come vero e proprio nucleo fortificato con duplice funzione militare e residenziale, induce ad alcune considerazioni preliminari. L’originario impianto, seppur non ricostruibile nel dettaglio, poiché inglobato nella torre circolare,
2. Il castello tuttavia non comprendeva solo la torre principale. Era composto di fatto da due nuclei, collegati tra loro probabilmente da un viottolo fortificato: un nucleo sommitale, con al centro la torre normanna, l’annessa cappella della Madonna del Castello e il circuito delle mura difensive, destinato

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permette di ipotizzare che il periodo di realizzazione del mastio sia da collocare quanto meno nell’ambito dei secoli centrali del Medioevo, ossia tra la fine dell’XI e il XII secolo, quando tra l’altro compaiono le prime attestazioni del sito nelle fonti scritte documentarie. Con i Normanni, Roccaromana diventa di fatto una baronia autonoma sottoposta alla giurisdizione del suo signore, vero e proprio arbitro e giudice della giustizia e di ogni aspetto della vita pubblica

1. The origins of Roccaromana are traced back to the Samnite dominion in the IVth or Vth century B.C. in the place called Saticula further upstream of Roccaromana (now Statigliano) as mentioned by the latin authors Livy and Virgil. It is still not easy to provide an exact location,   for some historians it would be placed «towards the eastern side of Monte Maggiore to the south east of   Roccaromana and Statigliano»,   while for others it would coin- cide with the present Sant'Agata of the Goths in Be- nevento. After the defeat of Samnite people by Romans, people from Saticula descended towards the valley, the current Roccaromana and S. Croce. When the Longobards descended   in Italy in the se- cond half of 500 A.D. introduced the feudal system. V e stiges of this domain are the cylindrical tower that dominates the village from Mount Castello and the cave of Melanico, dedicated to the Archangel St. Michael, protector of the Longobards armies. They remained up to the year 1100 when the Nor- mans arrived in Italy. The name Roccaromana, in- stead, is first mentioned in 1101 with Adam de Roccaromana among the   men-at-arms of the Nor- man Prince of Capua Richard II. This family took the surname   from its feud and dominated Rocca- romana, including the   lands of Pietramelara, Pie- travairano and S. Felice, till 1326 (Ricciardi 1893). With the entry into force of the subversive   Laws of Feudality in 1806, the last feudatory disappeared in the person of General Luca Caracciolo, Duke of Roccaromana.

3. Attualmente, Roccaromana si presenta come un comprensorio particolarmente interessante dal punto di vista storico-archeologico, caratterizzato dalla presenza dell’uomo dall’età sannitica a tutto il Medioevo senza soluzione di continuità. Tale interesse è dimostrato dai numerosi rinvenimenti, per lo più casuali, che restituiscono, se pur in modo ancora frammentario, l’immagine di un’area ricca di presenze antropiche soprattutto lungo la fascia pedemontana del Monte Maggiore. Aree di sepoltura, cisterne romane, muri di terrazzamento e resti di un’imponente villa repubblicana (in loc. Grotte di Roccaromana), sono solo alcune delle tante tracce lasciate dall’uomo in questo territorio. Tuttavia quanto detto, consente quantomeno di inserire il sito di Montemaggiore nell’ambito del sistema di fortificazioni della Media Valle del Volturno e nel contesto geografico più ampio della Terra di Lavoro.

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2. The castle of Roccaromana, then, should be dated in   between XI and XII century, in the middle ages. It consisted of two nuclei, probably connected by a fortified path: a summit nucleus, with the   Nor- man tower at the centre, the annexed chapel of the Madonna del Castello and   the defensive   walls, destined for the garrison for the surveillance of the territory, and another nucleus sharply below equip- ped with a fortified walls with towers that encircled the ancient   village, where there were the dwellings, the stables and the Baronial palace, residence of the Lord. According to Ricciardi the main entrance was located in Caiazzi locality, while one of the boundaries of the fortification coincided with the walls placed near the present church of San   Ca- taldo running out from the two towers to Mt Cas- tle.
3. Currently, Roccaromana is particularly an inte- resting area from the historical-archaeological point of view, where people lived from the age of Samnites to the whole Middle Ages without inter- ruption. Numerous discoveries, mostly random, re- turn in a fragmentary way, the image of an area rich in anthropic presences especially along the foothills of Mt Maggiore. Burial areas, Roman cis- terns, terracing walls and   remains of an imposing Republican villa (in Loc. Caves of Roccaromana), are just some of   the various traces left by man in this territory.

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filari abbastanza regolari di bozze in calcare. Le bozze appaiono abbastanza omogenee sia per taglio che dimensione, anche se si nota la presenza di pochi scapoli e scaglie inserite come inzeppature per regolarizzare la muratura stessa. Nella porzione di muratura superiore sono ancora leggibili le giornate di lavoro, evidenziate dai piani di posa della malta e dalla presenza di alcune buche di palo a sezione quadrangolare. La zona sommitale dell’altura, dove si collocano la torre e l’edificio religioso, è interessata da numerose macere e piccoli tratti di muratura che fanno intuire la presenza di altre strutture ed ipotizzare quindi un’organizzazione dello spazio piuttosto complessa ed interessante.

Chiese, Monumenti Storici e Arte

LA TORRE NORMANNA - FRAZ. STATIGLIANO

4. Testimonianza storica delle origini, il sito si sviluppa sulla sommità di Monte Castello, nella frazione Statigliano del comune di Roccaromana. Il toponimo stesso della frazione (riferibile ad una proprietà che si estendeva ad est di Monte Castello) è indice di una frequentazione antica, riconducibile ad età romana e riferibile con ogni probabilità al nome personale del proprietario Statilius. Sulla sommità del monte Castello si erge un’imponente torre a pianta circolare. La struttura si conserva ancora con un alzato di diversi metri ed è realizzata interamente con apparecchiature in opera mista a
Lo spessore delle murature raggiunge il metro.

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  • Linea L50 Piedimonte Benevento

    Linea L50 Piedimonte Benevento

    Provincia di Caserta - Settore Trasporti, Mobilità e Infrastrutture Programma Triennale dei Servizi di Trasporto Pubblico Locale della Provincia di Caserta Dipartimento di Ingegneria - Università del Sannio LINEA L50 PIEDIMONTE BENEVENTO Numero coppie corse Codice Nome Descrizione 7:00-9:00 13:00-15:00 17:00-19:00 Totale Giorno Percorrenza Media A+R Km Tipologia Giorni esercizio Percorrenze Annue Km Totali L50 Piedimonte Benevento Piedimonte S.Potito Gioia S. Benevento 1 1 1 5 132ScolasticaUniversitaria 200 132.000,00 132.000,00 143 Provincia di Caserta - Settore Trasporti, Mobilità e Infrastrutture Programma Triennale dei Servizi di Trasporto Pubblico Locale della Provincia di Caserta Dipartimento di Ingegneria - Università del Sannio LINEA L51 PIEDIMONTE CASERTA Numero coppie corse Codice Nome Descrizione 7:00-9:00 13:00-15:00 17:00-19:00 Totale Giorno Percorrenza Media A+R Km Tipologia Giorni esercizio Percorrenze Annue Piedimonte Alife Dragoni Alvignano Caiazzo Piana di M. S. Leucio Caserta 1 1 1 6 92Feriale 305 168.360,00 Piedimonte Caserta Piedimonte Alife Dragoni Liberi Formicola Pontelatone S. Angelo in Formis S. Maria CV Caserta 2 2 1 9 123Feriale 305 337.635,00 Raviscanina S.Angelo d'Alife Piedimonte Alife Dragoni Alvignano Caiazzo Piana Di Raviscanina Caserta Napoli Monte Verna Triflisco Capua S.Maria CV L51 CasertaNapoli 1 1 1 3 208Feriale 305 190.320,00 S.Potito Piedimonte Alife Dragoni Alvignano Piedimonte Caserta Caiazzo Piana Di M.V. San Leucio Caserta 1 1 2 92Feriale 305 56.120,00 Km Totali S.Gregorio Castello M. Piedimonte Alife Dragoni Alvignano Caiazzo Piana Di M.V.
  • Publication of an Amendment Application Pursuant to Article 6(2

    Publication of an Amendment Application Pursuant to Article 6(2

    16.3.2011 EN Official Journal of the European Union C 82/7 OTHER ACTS EUROPEAN COMMISSION Publication of an amendment application pursuant to Article 6(2) of Council Regulation (EC) No 510/2006 on the protection of geographical indications and designations of origin for agricultural products and foodstuffs (2011/C 82/07) This publication confers the right to object to the amendment application pursuant to Article 7 of Council Regulation (EC) No 510/2006 ( 1). Statements of objection must reach the Commission within six months of the date of this publication. AMENDMENT APPLICATION COUNCIL REGULATION (EC) No 510/2006 AMENDMENT APPLICATION IN ACCORDANCE WITH ARTICLE 9 ‘VITELLONE BIANCO DELL'APPENNINO CENTRALE’ EC No: IT-PGI-0117-1552-26.10.2009 PGI ( X ) PDO ( ) 1. Heading in the product specification affected by the amendment: — Name of product — Description of product — Geographical area — Proof of origin — Method of production — Link — Labelling — National requirements — Other (to be specified) 2. Type of amendment(s): — Amendment to single document or summary sheet — Amendment to specification of registered PDO or PGI for which neither the single document nor the summary sheet has been published ( 1 ) OJ L 93, 31.3.2006, p. 12. C 82/8 EN Official Journal of the European Union 16.3.2011 — Amendment to specification that requires no amendment to the published single document (Article 9(3) of Regulation (EC) No 510/2006) — Temporary amendment to specification resulting from imposition of obligatory sanitary or phytosanitary measures by public authorities (Article 9(4) of Regulation (EC) No 510/2006) 3. Amendment(s): 3.1.
  • Ai Dirigenti Scolastici Delle Scuole Medie E Istituti Comprensivi Della Provincia LORO SEDI All’ALBO E Sito WEB SEDE Alle OO.SS

    Ai Dirigenti Scolastici Delle Scuole Medie E Istituti Comprensivi Della Provincia LORO SEDI All’ALBO E Sito WEB SEDE Alle OO.SS

    MIUR.AOOUSPCE.REGISTRO UFFICIALE(U).0017000.13-10-2016 Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio IX – Ambito Territoriale di Caserta email: [email protected] - pec: [email protected] Tel. 0823.216413 – C.F. 80100690611 Ai Dirigenti Scolastici delle Scuole Medie e Istituti Comprensivi della provincia LORO SEDI All’ALBO e Sito WEB SEDE Alle OO.SS. LORO SEDI Oggetto: Disponibilità I Grado dopo l’effettuazione delle operazioni di mobilità annuale. Classi di concorso. Si dispone la pubblicazione delle disponibilità per classi di concorso nella Scuola Media per l’anno scolastico 2016/2017 dopo l’effettuazione delle operazioni di mobilità annuale. I Dirigenti Scolastici in indirizzo, oltre a curarne la massima diffusione, vorranno verificare la correttezza dei dati pubblicati e far presente eventuali difformità, con cortese urgenza, alla Sezione I Grado di questo Ufficio all’indirizzo peo [email protected]. IL DIRIGENTE F.to Vincenzo ROMANO Documento firmato digitalmente ai sensi del c.d. Codice dell’Amministrazione Digitale e normativa connessa Domenico MARINO Organici e Mobilità Personale Docente 1° Grado Tel: 0823248216 Mail: [email protected] DISPONIBILITA' STRUMENTO MUSICALE DOPO I MOVIMENTI ANNUALI 2016/2017 - SCUOLA MEDIA Codice Denominazione Comune CHITARRA SANTA MARIA CAPUA CEMM83701P R.UCCELLA -S.MARIA C.V.- VETERE 1 catt aspett. CEMM85901G GIOVANNI XXIII -RECALE- RECALE 1 catt ut licei 1 catt ut licei AP //////////////////////////////////////////////////////////////////////////// CEMM86701E G.MAZZINI -S.NICOLA LA STRADA- SAN NICOLA LA STRADA Pullone CEMM88601X "DE FILIPPO" S.NICOLA LA STRADA SAN NICOLA LA STRADA 1 catt ut licei CEMM89401V - V. ROCCO - SANT'ARPINO SANT'ARPINO 1 catt org CEMM89601E SCUOLA "PASCOLI" -CASAPESENNA- CASAPESENNA 1 catt ut licei CEMM8A4012 L.
  • Formato Europeo Per Il Curriculum Vitae

    Formato Europeo Per Il Curriculum Vitae

    Formato europeo per il curriculum vitae Informazioni personali Rita Riccio Nome e Cognome n. 3 Via Roma 81050 Pietravairano (CE Indirizzo Telefono E-mail [email protected] pec rita_riccio@pec-it Nazionalità Italiana Data di nascita Attività professionale Segretario Comunale per vincita concorso pubblico indetto dal Ministero dell’ Interno- Esperienza lavorativa Incarico In corso unità di supporto istituita presso prefettura di Roma per lo svolgimento delle competenze demandate al Prefetto dall’art. 32 del D.L. 90/2014 convertito con legge 114/2014 Dal 1/02/2018 al 15.10.2019 titolare della segretera del Comune di Cassino(FR) Dal 1 gennaio 2015 - al31.01.2018 Titolare della segreteria del comune di Formia (LT) Dal 20.03.2013 al 31.12.2014 Titolare della segreteria generale del Comune di Casal di Principe (CE) Dall’1/01/2011 al 2012 Segretario generale della Comunità Montana zona Matese (CE) dal 15 giugno 2009 al 19.02.2013 Titolare della segreteria generale del Comune di Piedimonte Matese (CE) II classe dal 1.10. 2008 al 14 giugno 2009 Titolare della segreteria convenzionata tra i comuni di Piedimonte Matese e Casaluce (CE) II classe dal 1.10.2007 - 30.09.2008 Titolare della segreteria generale del Comune di Casaluce (CE) II classe Formato europeo per il curriculum vitae dal 30.09 2003-30.09.2007 Titolare della segreteria del comune di Vairano Patenora (CE) III classe dal 1 maggio 2002 al Titolare della segreteria convenzionata tra i comuni di Teverola e 30.09.2002 Roccaromana (CE) II classe dal 1.09.200 al Titolare delle segreteria
  • Festina Lente Randonnée Delle Sorgenti

    Festina Lente Randonnée Delle Sorgenti

    FESTINA LENTE RANDONNÉE DELLE SORGENTI Nome del percorso: Randonnee delle Sorgenti Data brevetto: 14/05/2017 ore 08:00 – 09:00 Societa' organizzatrice: ASD Veloclub Ventocontrario Codice ACP: 499064 Regione: Campania e-mail: asdveloclubventocontrario.gmail.com Distanza: 130 km Dislivello: 2000 – 3000 mt Telefono: 333 310 1905 Tempo massimo: 10 ore Parco FAI Ferrarelle Luogo di partenza: Riardo (CE) – 81053 Giallo = Controllo Be Social, Be Live!! Racconta in diretta le emozioni della tua Rando Sorgenti, in palio tantissimi gadgets! #bprds #flbike #randosorgenti Km Km Localita' Direzione Ulteriori Indicazioni Parziali Totali 1,000 Riardo SP 289 1,000 0,900 Riardo SS 6 Casilina 1,900 dopo rotonda 5,100 Teano SP 112 7,000 Direzione Teano 3,400 Teano SP 112 direzione Viale dei Platani 10,400 1,100 Teano SP 329 Viale Italia 11,500 0,800 Teano SP 111 Strada Provinciale Roccamonfina – Teano 12,300 3,100 Tuoro SP 111 Strada Provinciale Roccamonfina – Teano 15,400 1,600 Casafredda direzione Roccamonfina 17,000 6,500 Roccamonfina SP 111 Strada Provinciale Roccamonfina – Teano 23,500 0,300 Roccamonfina SP 14 23,800 5,000 Ponte 28,800 12,400 Galluccio SP 197 41,200 Mignano 3,500 Monte Lungo SP 14 44,700 Mignano 3,900 Monte Lungo SP 14 48,600 Mignano Controllo e Apertura: 09:35 1 1,400 50,000 Monte Lungo Ristoro Chiusura: 11:10 Mignano 2,000 Monte Lungo attenzione binari 50,600 Mignano 0,400 Monte Lungo SS 6 Via Casilina 51,000 Sacrario Militare di Mignano Monte Lungo 53.2 km San Pietro Diramazione SS 6 5,600 SS 6 56,600 Infine direzione Venafro San
  • Regolamento Di Funzionamento Del Coordinamento Istituzionale

    Regolamento Di Funzionamento Del Coordinamento Istituzionale

    AMBITO TERRITORIALE C04 (Piedimonte Mate e - capofila, Ailano, Alife, Alvignano, Baia Latina, Caiazzo, Capriati a Volturno, Castel Campagnano, Castel di Sasso, Castello Malese, Ciorlano, Dragoni, Fontegreca, Formicola, Gallo Malese, Gioia Sannitica, Letino, Liberi, Piana di Monte Verna, Pietramelara, Pontelatone, Prato Sannita, Protei/a, Raviscanina, Riardo, Roccaromana, Ruviano, . Angelo d'Alife, San Gregorio Malese, San Potito Sannitico e Valle Agricola) APf l<tJVAìO \JN C"T"'Amt.NT€ f.<. PIAt'O 0 1 yOf..tfl DA1 CON s:. , ~u e.o tw rvA .ll ee cow"' 1 .. A. ~r/11. /lrU... ' . Arn. e.. r.TV . eo4. .. REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE ............................................................................................ ART.I - OGGETTO Il presente Regolamento disciplina la compo izione, l'attività ed il funzionamento del Coordinamento Istituzionale, organo politico-istituzionale dell 'Ambito Territoriale C 04, composto dai Comuni di Ailano, Alife, Alvignano, Baia Latina, Caiazzo, Capriati a Volturno, Castel Campagnano, Castel di Sasso, Castello Matese, Ciorlano, Dragoni, Fontegreca Formicola, Gallo Matese, Gioia Sannitica, Letino, Liberi, Piana di Monte Verna, Piedimonte Matese, Pietramelara, Pontelatone, Prata Sannita, Pratella, Raviscanina, Riardo, Roccaromana, Ruviano, S. Angelo d'Alife, San Gregorio Matese, San Potito Sannitico e Valle Agricola. ART.2-SEDE Il Coordinamento Istituzionale ha sede anche operativa presso il Comune capofila di Piedirnonte Matese - in Piedimonte Matese, Piazza F. De Benedictis,
  • Direzione Generale Per Le Politiche Agricole, Alimentari E Forestali U.O.D

    Direzione Generale Per Le Politiche Agricole, Alimentari E Forestali U.O.D

    DIREZIONE GENERALE PER LE POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI U.O.D. Fitosanitario Regionale U.O.D. 12 Servizio Territoriale Provinciale di Caserta BOLLETTINO FITOSANITARIO AREALE DI VAIRANO PATENORA (Comuni di Caianello, Conca della Campania, Galluccio, Marzano Appio, Mignano Montelungo, Pietramelara, Pietravairano, Presenzano, Riardo, Rocca D’Evandro, Roccamonfina, Roccaromana, San Pietro Infine, Teano, Tora e Piccilli, Vairano Patenora.) Pubblicazione di orientamento e consulenza per la difesa integrata delle colture N° 15 del 26 Maggio 2021 Andamento meteorologico Nella capannina meteo del comune di Conca della Campania nella settimana che va dal 17 al 23 Maggio si è registrata la temperatura massima il giorno 23 Maggio con 27,4 °C, mentre la minima si è avuta nel giorno 21 Maggio con 6 °C. Non si sono verificate precipitazioni piovose I dati meteorologici particolareggiati sono disponibili sul sito http://agricoltura.regione.campania.it/meteo/agrometeo.htm Stato fitosanitario delle colture NOCCIOLO UTM Stadio Varietà Stato Fitosanitario N Comune Località Azienda Fenologico 1 Conca della Pisciariello Capuano Tonda di Nulla da segnalare Campania Carlo Giffoni Accrescimento frutti UTM Stadio Varietà Stato Fitosanitario N Comune Località Azienda Fenologico 2 Teano Carrano Caparco San Nulla da segnalare Silvio Giovanni Accrescimento frutti CONSIGLI DI DIFESA FITOSANITARIA Afidi: Afide piccolo cremeo ( Myzocallis coryli ) non presente. Afidone verde ( corylobium avellanae) Non riscontra la presenza nella UTM di riferimento senza
  • Sistema Informativo Ministero Della Pubblica Istruzione

    Sistema Informativo Ministero Della Pubblica Istruzione

    SISTEMA INFORMATIVO MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CAMPANIA UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE : CASERTA ELENCO DEI TRASFERIMENTI E PASSAGGI DEL PERSONALE DOCENTE DI RUOLO DELLA SCUOLA PRIMARIA ANNO SCOLASTICO 2012/13 ATTENZIONE: PER EFFETTO DELLA LEGGE SULLA PRIVACY QUESTA STAMPA NON CONTIENE ALCUNI DATI PERSONALI E SENSIBILI CHE CONCORRONO ALLA COSTITUZIONE DELLA STESSA. AGLI STESSI DATI GLI INTERESSATI O I CONTROINTERESSATI POTRANNO EVENTUALMENTE ACCEDERE SECONDO LE MODALITA' PREVISTE DALLA LEGGE SULLA TRASPARENZA DEGLI ATTI AMMINISTRATIVI. TRASFERIMENTI NELL'AMBITO DEL COMUNE - CLASSI COMUNI 1. BOFISE' LOREDANA . 3/ 7/63 (CE) DA : CEEE850016 - GRICIGNANO D'AVERSA IST. COMPR. (GRICIGNANO DI AVERSA) A : CEEE08801N - PRIMARIA GRICIGNANO D'AVERSA (GRICIGNANO DI AVERSA) PRECEDENZA: EX PERDENTE POSTO NELLA SCUOLA PUNTI 107 2. BRANCO ALFONSINA . 25/ 9/58 (CE) DA : CEEE880012 - CASTEL VOLTURNO CENTRO -D.D.- (CASTEL VOLTURNO) A : CEEE878012 - CASTEL VOLT.-VILL.AGRICOLO-D.D. (CASTEL VOLTURNO) (SOPRANNUMERARIO TRASFERITO CON DOMANDA CONDIZIONATA) PUNTI 74 3. CARLINO CLEMENTINA . 31/ 5/76 (CE) DA : CEEE880012 - CASTEL VOLTURNO CENTRO -D.D.- (CASTEL VOLTURNO) A : CEEE878012 - CASTEL VOLT.-VILL.AGRICOLO-D.D. (CASTEL VOLTURNO) (SOPRANNUMERARIO TRASFERITO CON DOMANDA CONDIZIONATA) PUNTI 67 4. COSTANZO ROSALIA . 6/ 6/69 (CE) DA : CEEE86201C - AVERSA "A. DIAZ" -D.D.1- (AVERSA) A : CEEE84501P - AVERSA DI JASI - D.D.4 (AVERSA) (SOPRANNUMERARIO TRASFERITO CON DOMANDA CONDIZIONATA) PUNTI 107 5. D'ANGELO MARIA ELENA . 10/ 4/65 (CE) DA : CEEE87601A - S.MARIA C.V.-VIA AVEZZANA -2- (SANTA MARIA CAPUA VETERE) A : CEEE87501E - S.MARIA C.V.-S.ANDREA -2- (SANTA MARIA CAPUA VETERE) PRECEDENZA: TRASFERITO D'UFFICIO PUNTI 120 TRASFERIMENTI NELL'AMBITO DEL COMUNE - CLASSI COMUNI 6.