Passeggiando a

Storia Natura Arte e Tradizioni

tesori nascosti dei territori montani dell’Alto Casertano

Strolling around the Cultural Treasures Nature and Heritage in Roccaromana

La vita può essere capita solo tornando indietro ma deve essere vissuta andando avanti. S. Kierkegaard

“Passeggiando a Roccaromana” Dedicato ai cittadini del passato, al loro coraggio, ai loro valori e alla loro dignità e donato nelle mani delle generazioni future affinché comprendano il valore e l’essenza della vita presente. Ringraziamenti: Gli Amministratori Questa produzione è stata possibile grazie alla col- laborazione gratuita di: Argenziano Vincenzo Attanasio Pietro • Dott.ssa Giovanna Perrotta sviluppatore della ri- Di Matteo Angelantonio cerca storica e traduzione Mazzacane Concettina Nocera Angelo • Dott. Angelantonio Marcello sviluppatore della ri- Pelosi Nicola cerca storica Tommasone Domenico • Sig. Gaetano Melillo collaboratore ufficio Sociale che ha curato la parte di monumenti storici e la ste- sura delle informazioni artistico - paesaggistico

• Le Associazioni * Torre Normanna * Giovanni Paolo II * Pro Loco di Roccaromana

• In particolar modo si ringrazia l’impresa Cogeme S.r.l. di Giuseppe Zoccolillo di , esecutrice dei lavori di restauro e per la disponibilità di stampa.

• I tecnici del progetto Ing. Olindo del Monaco, Geom. Antimo D’Agostino, Arch. Umberto Fusco. Foto di Copertina: •I R.U.P. del di Roccaromana: Geom. Anto- Studio Angelo Perrotta fotografo nio E. Fortini e Geom. Russo Iolando con l’ass. tecn. Geom. Attanasio Antonio.

Stampa: Tipografica del Matese Srl S.P. 339 - Piedimonte Matese (Ce) Tel. 0823 911642 PREMESSA La Torre Normanna e la Chiesa della Madonna di Castello sono, oggi, orgoglio di un intero territorio e “Passeggiando a Roccaromana” offre una breve im- meta di molti visitatori che restano incantati dalla magine di Roccaromana e delle sue due frazioni, Sta- maestosità del luogo e dal fascino della circostante tigliano e Santa Croce. Nei quindici anni della nostra natura incontaminata. Amministrazione abbiamo mirato a rivalutare il pae- Nell’opuscolo vengono presentati sinteticamente altri saggio naturalistico, ciò che poteva raccontare delle luoghi storici e naturalistici di Roccaromana che con sue radici e ciò che di bello ed importante si poteva la Torre Normanna e la Chiesa compongono lo scri- preservare e trasmettere. Attraverso l’impegno morale gno magico di questo paese. ed istituzionale, con pazienza, passione, amore e di- Il nostro governo del territorio ha avuto come obiet- sponibilità, abbiamo lavorato provando a dare signi- tivo la rinascita del luogo attraverso la rivalutazione ficato, consistenza e valore a quegli elementi naturali e promozione della cultura locale e delle sue testimo- e storici che erano stati e rimanevano dei “tesori” ac- nianze storiche e paesaggistiche. cantonati su cui investire in senso materiale e cono- Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti e delle oppor- scitivo. tunità importanti che abbiamo offerto alle generazioni L’idea è nata dalla realizzazione di un’opera che af- future, grazie all’impegno costante e continuo degli fonda le sue radici nella nascita del nostro territorio, amministratori e alla collaborazione delle associa- la ristrutturazione del castello di Roccaromana di cui, zioni locali. oggi, rimangono la Torre e la Chiesa adiacente. Buona Passeggiata ….. Questi due monumenti storici che risalgono agli inizi del XI e XII secolo sono stati lasciati abbandonati da Il Sindaco secoli alle barbarie delle guerre e del tempo. La Torre Anna Filomena De Simone non aveva avuto più interventi di ristrutturazione fin dalla costruzione del maniero medioevale (risalente al 1100 ca.); la Chiesa, dopo la II Guerra mondiale, è stata ricostruita grazie agli abitanti del luogo e del duca Paternò - Caracciolo nel 1945 ma, poi, finora abbandonata. Nel 2005 abbiamo espropriato gli immobili ai privati e nel 2006 abbiamo ottenuto il primo contributo eu- ropeo che non è stato concretizzato per procedure del governo regionale. Finché, nel 2009, con un nuovo finanziamento, e con immensa soddisfazione, ini- ziano le procedure e i lavori, terminati con l’inaugu- razione del 20 maggio 2016.

5 Veduta panoramica dalla Torre Normanna In primo piano la Madonna di Castello e in secondo (secondo livello) piano uno dei dipinti del ‘500 nell’abside della Chiesa PRESENTAZIONE la scoperta delle proprie radici, possa acquisire DI PIETRO BOCCIA identità e radicarsi maggiormente sul territorio. Numerose civiltà hanno attraversato il suolo di Il volumetto “Passeggiando a Roccaromana” è un Roccaromana (sannitica, romana, longobarda, nor- bozzetto di immagini, che, attraverso il recupero manna, sveva, angioina, francese e così via). delle origini storiche del territorio di Roccaromana Con uno sguardo antropologico e sociologico non e l’immersione non solo nella natura dei luoghi in- posso, comunque, abbracciare l’ipotesi di alcuni sto- contaminati e suggestivi ma anche nella buona am- rici, che ritengono plausibile la pacifica nascita di ministrazione della cosa pubblica e nella “fatica” Roccaromana, per il fatto che l’unico “superstite della vita quotidiana dei cittadini, fa esaltare il let- della rovina della città sannitica, nascosto a mezzo tore e il turista. È stato una “fatica” corale soprat- dai monti, restava, come sostiene Raffaele Alfonso tutto dell’amministrazione comunale, sicché, come Ricciardi in Roccaromana – Monografia storica, scrive nella Premessa il Sindaco, prof.ssa Anna De 1887, British Library-, sempre il Vicus Statilianus, Simone, con “l’impegno morale ed istituzionale, misera frazione, e col succedersi degli anni la popo- con pazienza, passione, amore e disponibilità, ab- lazione accrescendosi, non potendo più rimanersene biamo lavorato provando a dare significato, consi- quasi racchiusa nello stretto campo, cui i colli face- stenza e valore a quegli elementi naturali e storici van corona, parte dei suoi abitanti, sempre lavoratori che erano stati e rimanevano dei ‘tesori’ accantonati di terra, discesero nella vicina pianura e comincia- su cui investire in senso materiale e conoscitivo”. rono ad abitarla. Però le prime case apparvero Le bellezze naturali e l’eredità storica (Chiese e sparse, disgiunte, senza un nome speciale, ma a poco monumenti) sono opportunamente trattate nel vo- a poco la famiglia cresciuta, stretti parentadi con i lumetto. Tralascio, perciò, di approfondire gli ele- paesi circonvicini, non volendo distaccarsi dalla menti storico-artistici e il paesaggio naturalistico casa-madre, dettero origine ai casali, che riuniti sotto del territorio di Roccaromana, suggerendo, tuttavia, il nome unico di Roccaromana, andarono soggetti ai al turista di scrutarli dall’alto della Torre Nor- Duchi di Benevento, ai Principi di ”. manna, per rimanere incantato all’apparire del pa- Non è, per me, attendibile che chi si allontani libe- norama sottostante fino a travalicare la ramente dal proprio gonfalone non desideri mante- verdeggiante vista di Monte Maggiore per intrave- nerlo sul territorio di destinazione, allo scopo di dere, all’orizzonte, il mare. È un imponente spetta- non disperdere l’identità originaria. Verosimil- colo di arte e di paesaggio che solo una maestosa e mente, è per volontà di Roma, che, dopo la terza incontaminata natura può offrire all’occhio umano. guerra sannitica (298-290 a.C.) volle contrapporre Tenterò, invece, d’indagare sulle origini storiche di al “Vicus Statilianus”, strenuo baluardo dei Sanniti, Roccaromana, convinto che l’uomo, solo attraverso l’edificazione di Roccaromana.

7 7 Il Sannio, alla caduta dell’impero romano, divenne Sull’attraversamento di tanta e significativa storia un territorio conteso tra i Goti e i Bizantini, ma, nel (sanniti, romani, longobardi, normanni, svevi, an- 570 d.C., fu invaso e conquistato dai Longobardi. gioini, francesi fino al passaggio dell’esercito ga- Di conseguenza, anche sul territorio di Roccaro- ribaldino contro il dominio del regno borbonico) il mana si fece sentire l’indiretta dominazione longo- monumento che ancora oggi contraddistingue il ter- barda, cui, nell’anno 1138, subentrò quella ritorio è certamente la maestosa Torre normanna, normanna. che diventato, dopo il restauro, un sito storico, ir- radia, dominando il panorama sottostante di Roc- Tali crudelitate audita, caromana e di Santa Croce, il monte Castello di Praesentianum castellum Statigliano. et Roccaromana ad Regis voluntatem convertitur et alia castella circumquaque contigua.

Questo fa suppore che, in tale periodo, Roccaro- mana fosse tenuta in forte considerazione e temuta. Perciò, ebbe l’occasione di veder costruita sul suo territorio una maestosa e imponente Torre. Alla do- minazione normanna, dopo la parentesi papale (1229) di Gregorio IX, che reclamava il fatto che le Due Sicilie dovessero appartenere al dominio della Chiesa per diritto divino e a causa della sco- munica di Federico II, il territorio di Roccaromana passò, quando gli Svevi decisero di reagire alle vel- leità del pontefice, sotto la dominazione dell’impe- ratore. Dopo alcuni anni, nel 1269, per volontà del re, Carlo I, i dominatori angioini, subentrando alla dominazione della Svevia, ottennero il potere, che ressero per molto tempo sulla baronia di Roccaro- mana. Viro nobili Andreas de Roccaromana donatur Ba- ronia Roccae Romanae, Petrae Millariae, S. Felicis et Petra de Justitiaratu Terrae Laboris.

8 Cenni di storia vento, fu sottoposta a tale regime. Vestigia del do- minio longobardo sono la torre cilindrica che dal 1. «Una città fortissima, grandiosa, fortunata oppu- Monte Castello domina il paese e la grotta di Me- gnatrice della romana potenza, sorgeva, sono oltre lanico. Quest’ultima dedicata all’Arcangelo S. Mi- 2000 anni nel Sannio, in un sito ove ora non è che chele, protettore degli eserciti longobardi scesi in sassi, boschi, torrenti e vallate… SATICULA » Italia nella seconda metà del 500 d. C., riuscirono Si ritiene da molti storici che dopo la distruzione a riunificare buona parte del Mezzogiorno nella co- di Saticula, situata fra i monti, durante le guerre siddetta Longobardia Minor. All’epoca la città più sannitiche, punica e sociale, parte degli abitanti sia importante a noi vicina era Capua, che dipendeva scesa in zona più comoda ed abbia dato origine direttamente dalla capitale Benevento. Probabil- all’abitato di Roccaromana e, successivamente, a mente quando questo popolo giunse nelle nostre quello di S. Croce. Incerta è anche l’ubicazione di terre, esisteva ancora quel Vicus Statilianus, forse Saticula, citata spesso da Tito Livio; Trutta (1776) residuo dell’antica Saticula, che accrescendosi nu- la colloca in una valle sotto M. Raito sulla strada mericamente aveva cominciato a trasferirsi nella Statigliano-Saragallo Maiorano; il canonico Fusco pianura sottostante, l’attuale borgo di Roccaro- (1953) la identifica con Statigliano, che derive- mana. Dovevano essere case sparse, non sottoposte rebbe da Proedium Saticulanum. a nessun signore diretto, ma dipendenti dal gastal- Ad oggi non risulta ancora facile fornire una col- dato di , che a sua volta dipendeva dal prin- locazione esatta del toponimo Saticula, infimam cipato di Capua, il cui più eminente signore fu vallem citata da Livio nella sua Storia di Roma, Ab Pandolfo. Con il pericolo delle incursioni esterne, Urbe Condita e ricordata da Virgilio nell’Eneide (« soprattutto saracene, nell’ 800 i vari siti dell’entro- Saticulus »). Per alcuni sarebbe da collocarsi « terra campano cominciarono a dotarsi di mura e verso il lato orientale di Monte Maggiore, ove la fortificazioni, entro le quali proteggersi in caso di catena si unisce col Trebolano, a Sud Est di Roc- attacchi esterni, e la popolazione locale cominciò caromana e Statigliano », mentre per altri parrebbe a porsi sotto la protezione dei signori che le ave- coincidere con l’attuale Sant’Agata dei Goti (Bn). vano fatte costruire. È proprio in questa fase che Le origini del feudo risalgono alla venuta dei Lon- potrebbe inquadrarsi la costruzione di un originario gobardi, il primo popolo che diede un ordinamento impianto di difesa di Roccaromana. I longobardi politico territoriale più organizzato. Furono i Lon- abitarono questa zona almeno fino al 1100, quando gobardi che introdussero il sistema feudale, mostro si presentarono sulla scena i Normanni. uscito dalle foreste dei barbari, come fu definito da Il toponimo di Roccaromana, invece, viene men- Winspeare (1811) ed anche Roccaromana, che fa- zionato per la prima volta nel 1101 quando Adamo ceva parte del potente ducato longobardo di Bene- de Roccaromana fa la sua comparsa tra gli uomini

9 d’arme del I Principe di Capua. Appena undici alla guarnigione per la sorveglianza del territorio e anni dopo, un documento dell’Abbazia di Monte- un altro nucleo nettamente più in basso. Questo nu- cassino testimonia il giuramento del conte di Teano cleo inferiore era provvisto di un cinta muraria for- che prevede la difesa in armi contro qualunque ne- tificata con torri che cingeva il borgo antico, dove mico dell’abbazia eccezion fatta per Guaimondo de c’erano le abitazioni, le scuderie e il palazzo baro- Rocca Romana. Nel 1117, il castello di Roccaro- nale, residenza del signore. A detta del Ricciardi mana sarà incluso nei possedimenti che Gerardo l’ingresso principale era situato in località Caiazzi, abate di Montecassino conferisce al Convento di S. mentre uno dei confini della fortificazione coinci- Giovanni Battista in Capua. deva con delle mura poste nei pressi dell’attuale Il «castello di Roccaromana», quindi, andrebbe da- chiesa di San Cataldo, che partendo da una torre si tato in un periodo storico compreso tra XI e XII se- snodavano in linea retta verso il monte Castello, in colo, ovvero negli anni centrali del Medioevo. prossimità della cosiddetta rava. Secondo Ricciardi (1887), che lo rileva da Disser- D’altronde è con l’arrivo dei Normanni che si as- tazioni sopra le Antiche Antichità Italiane di Mu- siste ad una vera diffusione dei siti fortificati d’al- ratori (1766), il primo feudatario, del quale si hanno tura che, posti spesso in diretta connessione con notizie sicure, è Adamo de Roccaromana, che ot- alcune direttrici viarie di età romana, nella Media tenne il feudo con diploma del 1101 di Riccardo II, Valle del Volturno, così come in tutta l’Italia Meri- Principe di Capua. Tale famiglia, che assunse il co- dionale, creano una fitta rete di insediamenti che gnome dal nome del suo feudo, dominò Roccaro- imbrigliano letteralmente il territorio. Il castello di mana, comprendente anche le terre di , Roccaromana si inquadra bene in un tale sistema e S. Felice, fino al 1326 (Ricciardi insediativo ed i frequenti rapporti che l’omonima 1893). Con l’entrata in vigore delle leggi eversive famiglia intesse con il monastero di S. Giovanni di della feudalità, emanate da Giuseppe Bonaparte in Capua, ne confermerebbero il ruolo centrale nella data 2.8.1806, scompare l’ultimo feudatario nella politica di controllo e di organizzazione economica persona del generale Luca Caracciolo, Duca di del territorio circostante. Sebbene le indagini ar- Roccaromana. cheologiche abbiano portato alla luce soltanto i contesti di frequentazione più tarda del sito, l’ipo- 2. Il castello tuttavia non comprendeva solo la torre tesi di una torre quadrangolare precedente quella principale. Era composto di fatto da due nuclei, col- attualmente visibile, come vero e proprio nucleo legati tra loro probabilmente da un viottolo fortifi- fortificato con duplice funzione militare e residen- cato: un nucleo sommitale, con al centro la torre ziale, induce ad alcune considerazioni preliminari. normanna, l’annessa cappella della Madonna del L’originario impianto, seppur non ricostruibile nel Castello e il circuito delle mura difensive, destinato dettaglio, poiché inglobato nella torre circolare,

10 permette di ipotizzare che il periodo di realizza- 1. The origins of Roccaromana are traced back to zione del mastio sia da collocare quanto meno the Samnite dominion in the IVth or Vth century nell’ambito dei secoli centrali del Medioevo, ossia B.C. in the place called Saticula further upstream tra la fine dell’XI e il XII secolo, quando tra l’altro of Roccaromana (now Statigliano) as mentioned by compaiono le prime attestazioni del sito nelle fonti the latin authors Livy and Virgil. It is still not easy scritte documentarie. to provide an exact location, for some historians Con i Normanni, Roccaromana diventa di fatto una it would be placed «towards the eastern side of baronia autonoma sottoposta alla giurisdizione del Monte Maggiore to the south east of Roccaromana suo signore, vero e proprio arbitro e giudice della and Statigliano», while for others it would coin- giustizia e di ogni aspetto della vita pubblica cide with the present Sant'Agata of the Goths in Be- nevento. After the defeat of Samnite people by 3. Attualmente, Roccaromana si presenta come un Romans, people from Saticula descended towards comprensorio particolarmente interessante dal the valley, the current Roccaromana and S. Croce. punto di vista storico-archeologico, caratterizzato When the Longobards descended in in the se- dalla presenza dell’uomo dall’età sannitica a tutto cond half of 500 A.D. introduced the feudal system. il Medioevo senza soluzione di continuità. Tale in- Vestiges of this domain are the cylindrical tower teresse è dimostrato dai numerosi rinvenimenti, per that dominates the village from Mount Castello and lo più casuali, che restituiscono, se pur in modo an- the cave of Melanico, dedicated to the Archangel cora frammentario, l’immagine di un’area ricca di St. Michael, protector of the Longobards armies. presenze antropiche soprattutto lungo la fascia pe- They remained up to the year 1100 when the Nor- demontana del Monte Maggiore. Aree di sepoltura, mans arrived in Italy. The name Roccaromana, in- cisterne romane, muri di terrazzamento e resti di stead, is first mentioned in 1101 with Adam de un’imponente villa repubblicana (in loc. Grotte di Roccaromana among the men-at-arms of the Nor- Roccaromana), sono solo alcune delle tante tracce man Prince of Capua Richard II. This family took lasciate dall’uomo in questo territorio. the surname from its feud and dominated Rocca- Tuttavia quanto detto, consente quantomeno di in- romana, including the lands of Pietramelara, Pie- serire il sito di Montemaggiore nell’ambito del sis- travairano and S. Felice, till 1326 (Ricciardi 1893). tema di fortificazioni della Media Valle del With the entry into force of the subversive Laws of Volturno e nel contesto geografico più ampio della Feudality in 1806, the last feudatory disappeared Terra di Lavoro. in the person of General Luca Caracciolo, Duke of Roccaromana.

11 2. The castle of Roccaromana, then, should be 3. Currently, Roccaromana is particularly an inte- dated in between XI and XII century, in the middle resting area from the historical-archaeological ages. It consisted of two nuclei, probably connected point of view, where people lived from the age of by a fortified path: a summit nucleus, with the Nor- Samnites to the whole Middle Ages without inter- man tower at the centre, the annexed chapel of the ruption. Numerous discoveries, mostly random, re- Madonna del Castello and the defensive walls, turn in a fragmentary way, the image of an area destined for the garrison for the surveillance of the rich in anthropic presences especially along the territory, and another nucleus sharply below equip- foothills of Mt Maggiore. Burial areas, Roman cis- ped with a fortified walls with towers that encircled terns, terracing walls and remains of an imposing the ancient village, where there were the dwellings, Republican villa (in Loc. Caves of Roccaromana), the stables and the Baronial palace, residence of are just some of the various traces left by man in the Lord. According to Ricciardi the main entrance this territory. was located in Caiazzi locality, while one of the boundaries of the fortification coincided with the walls placed near the present church of San Ca- taldo running out from the two towers to Mt Cas- tle.

12 Chiese, Monumenti Storici e Arte filari abbastanza regolari di bozze in calcare. Le bozze appaiono abbastanza omogenee sia per taglio che dimensione, anche se si nota la presenza di LA TORRE NORMANNA - FRAZ. STATIGLIANO pochi scapoli e scaglie inserite come inzeppature per regolarizzare la muratura stessa. Nella porzione 4. Testimonianza storica delle origini, il sito si svi- di muratura superiore sono ancora leggibili le gior- luppa sulla sommità di Monte Castello, nella fra- nate di lavoro, evidenziate dai piani di posa della zione Statigliano del comune di Roccaromana. malta e dalla presenza di alcune buche di palo a se- Il toponimo stesso della frazione (riferibile ad una zione quadrangolare. proprietà che si estendeva ad est di Monte Castello) La zona sommitale dell’altura, dove si collocano la è indice di una frequentazione antica, riconducibile torre e l’edificio religioso, è interessata da nume- ad età romana e riferibile con ogni probabilità al rose macere e piccoli tratti di muratura che fanno nome personale del proprietario Statilius. Sulla intuire la presenza di altre strutture ed ipotizzare sommità del monte Castello si erge un’imponente quindi un’organizzazione dello spazio piuttosto torre a pianta circolare. La struttura si conserva an- complessa ed interessante. cora con un alzato di diversi metri ed è realizzata Lo spessore delle murature raggiunge il metro. interamente con apparecchiature in opera mista a

13 13 L’interno si sviluppava almeno su tre piani, di cui quello inferiore adibito a cisterna, che oggi per- mette l’accesso alla Torre; durante la sua funzione

5. Nella quota inferiore adibita a cisterna, l’attuale entrata alla torre, sono visibili altre macere, blocchi di calcare di grandi dimensioni ed una struttura vol- tata in muratura mista che doveva presumibilmente fungere da cisterna. Questa presenta una pianta ret- tangolare irregolare, con di fondo legger- mente concava, copertura con volta a botte e rivestimento in malta idraulica. Il fondo del vano storica, l’entrata avveniva dal livello superiore tra- risulta poggiare direttamente sulla roccia che af- mite piccoli ponti levatoi o scale retrattili. In parti- fiora in alcuni punti al centro dell’ambiente. colare, l’accesso è stato individuato al primo Sulla parete di fondo, a poche decine di centimetri livello, perché in questo punto sono stati rilevati dall’attacco della volta, si nota la presenza di una due stipiti costituiti esternamente da blocchi calca- piccola apertura quadrangolare che mette in comu- rei ben lavorati e caratterizzati da due scanalature nicazione la cisterna con un altro ambiente retros- atte allo scorrimento della porta a saracinesca. Gli tante non indagato. La presenza di una breccia nella stipiti sorreggono una volta in tufelli e blocchetti parete opposta, aperta probabilmente in età mo- di calcare. derna, ha permesso di constatare che i muri peri-

14 metrali della cisterna poggiano e rivestono quelli bozze e bozzette disomogenee per taglio e dimen- perimetrali; tale ambiente sembrerebbe essere, sioni. Questo pezzame, messo in opera in modo quindi, il risultato di un’attività edilizia successiva piuttosto irregolare con minimi accenni all’orizzon- alla fondazione della torre. tamento, è allettato in abbondante malta in cui sono immersi scapoli e scaglie di calcare. 6. Lungo il pendio occidentale e ad una quota net- tamente infe- Un primo insediamento di carattere essenzialmente riore, sono ben militare, a controllo dell’area e delle vie di passag- visibili altre im- gio (diramazioni della Via Latina) si localizza sulla ponenti strutture. sommità. Questo nucleo è costituito dall’imponente Si tratta essen- mastio a pianta circolare e, più tardi, dalla chiesa e zialmente di un quasi certamente da altre strutture di servizio per la cospicuo seg- guarnigione. In un secondo momento viene realiz- mento della cinta zata la cinta muraria più a valle: atta a difendere il muraria seconda- borgo, probabilmente per una nuova fase edilizia, ria che racchiu- è ben attestata dalla scarpatura della torre stessa. deva e difendeva Purtroppo la vegetazione particolarmente rigo- il borgo medie- gliosa non consente allo stato attuale di individuare vale. Di questa altre strutture ma è del tutto verosimile che ci fos- cinta si conserva sero altri tratti murari di collegamento tra il nucleo un tratto di mu- sommitale ed il borgo sottostante. La stessa pre- ratura cui si ag- senza di cisterne e macere lungo il pendio tra i due gancia una torre nuclei, dimostra un loro necessario collegamento, a pianta circolare ed una a pianta quadrata. dovuto tanto a motivi difensivi quanto logistici.

La torre circolare presenta, a circa metà della sua 7. Al primo livello, all’interno della Torre verso si- altezza, una stretta feritoia realizzata con due bloc- nistra della porta è visibile un camino a pianta ret- chi in calcare posti di taglio, mentre la torre qua- tangolare, di cui si conservano le due spallette in drata presenta una piccola apertura rettangolare a blocchi di tufo. circa un terzo della sua altezza A quest’ultima strut- Sul lato opposto all’ingresso, è invece visibile una tura si lega poi, un altro tratto della cinta muraria conduttura a sezione quadrangolare ricavata nello in cui si apre un passaggio (probabilmente una pos- spessore delle mura portanti per tutta la loro al- tierla) con arco a tutto sesto, in opera mista con tezza. Si tratta del condotto per il ricarico dell’ac-

15 qua dalla cisterna sottostante. Sulla destra del pozzo, si ritrova invece un’altra condotta a sezione rettangolare ma più ampia della precedente, che po- trebbe essere una probabile latrina. Proseguendo ancora sulla destra, è ben visibile la struttura di un forno da pane, con calotta intera- mente rivestita da laterizi posti di taglio, in abbon- dante malta.

9. Fu costruita nel 1190 e rimase intatta fino al se- condo conflitto mondiale quando fu distrutta dai bombardamenti. Nel 1948 fu ricostruita più bella di prima con il concorso del popolo e con il contri- buto del comune e dei Paternò-Caracciolo da Ca- tania, Duchi e proprietari del maniero. In seguito, 8. Infine, a circa 1,50 m sulla sinistra dell’ingresso, dagli anni ‘60 in poi, nuovamente danneggiata da si apre un vano a pianta circolare, in cui trova al- eventi atmosferici e dall’abbandono totale, quando loggio una scala a chiocciola, costituita da blocchi anche l’ultimo custode lasciò il luogo. Ha atteso triangolari in tufo grigio ben squadrati e dalle su- più di 50 anni prima che l’Amministrazione Comu- perfici lisciate. Si conservano soltanto tre gradini nale ne rivalutasse l’importanza storica riportan- ma sono ben visibili sulla muratura le tracce degli dola all’antico splendore. altri gradini che dovevano condurre al piano supe- Il pavimento moderno è alloggiato su uno strato in riore, probabilmente anch’esso utilizzato con fun- malta, come individuato dall’ultima ristrutturazione zione residenziale. del 2012, su cui si sono ritrovati alcuni sectilia mar- morei, tessere in marmo verosimilmente databili A pochi metri a sud del mastio sorge la Chiesa della all’età romano-imperiale. Si tratta essenzialmente Ss. Vergine delle Grazie. di marmo bianco, grigio, che doveva costituire pro-

16 babilmente la pavimentazione originaria dell’edi- 4. The Norman Tower develops on the top of Mt ficio religioso, poiché tra i frammenti si riscontrano Castello, in Statigliano, hamlet of the municipality le stesse qualità di marmi osservabili nel lacerto pa- of Roccaromana. vimentale in situ, conservato all’interno dell’abside The same name of the hamlet (referable to a pro- di taglio romboidale che descrive un classico mo- perty that extended east of Mt Castello) is a sign dello a spina di pesce organizzato in 6 fasce. of an ancient attendance, traceable to the Roman age and probably relates with the personal name of the owner Statilius. On the summit of Mt Castello it stands an imposing tower with a circular plan. The structure is still preserved with a view of seve- ral meters. The thickness of the walls reaches the metre. The interior developed at least on three levels, the lower was used as a cistern today it allows the access to the tower but during its historical function it was from the upper level through small drawbridges.

5. At a lower altitude, other slaughterings are visi- ble, large limestone blocks and a structure turned 10. Nell’arcata dell’abside, durante il restauro del in mixed masonry that was supposed to serve as a 2012 è stato riportato in luce il ciclo di affreschi cistern. The presence of a breach in the opposite che decora il catino absidale. wall, opened probably in the modern age, has al- lowed to see that the perimeter walls of the cistern 11. Affreschi del 1400 e 1500, parte di un trittico rest and cover, therefore, the perimeter of the tower. di cui rimangono solo due dipinti ritraenti San Gio- This environment could be the result of an activity vanni Battista e la Vergine delle Grazie, comune- built after the foundation of the tower. mente invocata come Madonna di Castello. (vedi foto pag. 18) 6. Along the western slope and at lower altitude, other imposing structures are clearly visible. They are secondary walls enclosing and defending the medieval village, sections of masonry which hooks a tower with a circular plant and a square plant. A first settlement, probably military, is located on the

17 La Vergine delle Grazie (chiamata Madonna di Ca- San Giovanni Battista, affresco del ‘400, stello), affresco del ‘500, nella Chiesa adiacente la Torre Normanna. nella Chiesa adiacente la Torre Normanna.

18 summit, to control the area and the routes of pas- ged again by atmospheric events and then totally sage (branches of the Latin route). This nucleus abandoned from the nineteen sixties onwards, when consists of an imposing circular-plant tower to even the last guardian left the place. Over 50 years which the church was later associated. have passed before the current Municipal Admi- nistration revalued its historical importance by 7. At the first level, inside the tower, towards the bringing it back to its ancient splendor. left of the door there is a rectangular plant chim- ney. 10. The modern floor is housed on a layer in mor- On the opposite side of the entrance, a quadrangu- tar, as identified by the last restructuring started in lar section pipe is visible in the thickness of the 2012, on which some marble sectilia were found supporting walls for all their height. This is the probably dated to the Roman-imperial period and water refill duct from the cisterne below. On the artifact of the original floor. right, there is another rectangular section, but lar- ger than the previous one, which could be a pro- 11. In the arch of the apse, in 2012, a cycle of fres- bable latrine. coes were found. It was a triptych, but only two Continuing on the right, the structure of a bread frescoes remain of the XVth and XVIth centuries, oven is clearly visible, with a shell entirely covered depicting St. John the Baptist and the Virgin of the with brick-cut placed, in abundant mortar. Graces. S. John is a repetitive subject in Norman’s paintings. 8. Finally, on the left of the entrance, a circular space is opened with a spiral staircase, consisting of triangular blocks in well-squared grey tuff and smoothed surfaces. Only three steps are conserved but there are some traces of other steps that were to lead upstairs, used for residential function.

9. Near the Tower, the Church of the Holy Virgin of the Graces rises. Built in 1190, and almost completely destroyed by the Second World War, it was rebuilt in 1948 with the contribute of local people, of the Municipality and of the owners of the manor, the Paternò-Ca- racciolo from Catania dukes. Later, it was dama-

19 CHIESA DI SAN CATALDO V. - ROCCAROMANA pondere al punto dove attualmente si trova la sa- grestia e la parte sinistra dell’altare maggiore. Questa antichissima cappella fu distrutta insieme alla parte più bassa del palazzo per far spazio nel 1500 circa alla chiesetta in onore di San Cataldo, divenuta parrocchia nel XVI sec. Nella chiesa tro- neggia la statua di San Cataldo, patrono del co- mune di Roccaromana, costruita nella prima metà del 1700. La chiesa possiede anche altre effigi sacre, degna di nota è quella della Madonna della Neve. Il tempio sacro è a croce greca, affiancata ad essa vi è la casa del Curato. L’abside è composto da un altare, un trono per il santo patrono ed una mensa in marmi policromi. L’affresco dipinto sulla parete principale dell’abside, opera del famoso pit- 12. Sorge nell’omonima piazza, su un’antica cap- tore Vincenzo Galloppi da Napoli, risale al 1913 e pella del 1156 circa dedicata a Maria S.S. Annun- rappresenta San Cataldo, che salva un gruppo di ziata. Tale luogo di culto ricadeva nelle mura del pescatori durante una tempesta in mare. Nella na- Palazzo Ducale, che arrivava fino all’odierna piazza. La cappella era il luogo di culto particolare della famiglia ducale di Roccaromana e fu un im- portante luogo di fede per la Famiglia Arcamone- Di Capua, Signori di Roccaromana fra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo. All’interno vi era una pregevole pittura del XIII secolo, tipica delle cap- pelle palatine. Nel corso del XVI secolo pur non mutando nell’aspetto, fu elevata in parrocchia e in- titolata a san Cataldo. In cornu Evangelii dell’altare maggiore, al di sopra del dipinto raffigurante una bellissima Vergine Maria attorniata da angeli, su di una fascia di calce, vi si leggeva chiaramente Lu- vata centrale tra le file dei banchi vi è a terra una cretia Arcamone De Roccae Romane MDXXXXIII pietra che porta questa scritta latina: Roccaromana (1543). L’antica cappella palatina dovrebbe corris- divo patrono

20 12. Rebuilt on an ancient chapel of circa 1156 de- Madonna, tra cui quella di Maria SS.del Rosario di dicated to Maria S.S. Annunziata. This place was notevole pregio artistico, costruita nella seconda within the walls of the Doge's Palace which rea- metà del XVIII secolo in legno e paglia. Più grande ched the present square. The chapel was a place of è la cappella laterale dedicata alla SS.Croce conte- special cult of the ducal family and of the family nente una reliquia d’oro, che custodisce alcuni Arcamone-of Capua, Lords of Roccaromana bet- frammenti dalla Croce di Cristo e che rende la ween the end of the XVth and the beginning of the Chiesa meritato simulacro di tanta devozione. La- XVIth century, in this century it was elevated to pa- teralmente sono presenti le statue lignee di san rish and dedicated to San Cataldo Patron of the Rocco e del Cristo Risorto. L’abside è a cupola ed municipality of Roccaromana, whose statue was ha un pregevole dipinto su tela che raffigura il ri- built in the first half of XVIIIth century. The church trovamento della Croce da parte di Sant’Elena Im- also possesses other sacred effigies, worthy of peratrice, figlia di Costantino, del pittore napoletano note is that of Our Lady of the snow. The Sacred Galloppi datato1899. La volta ad arco e le pareti temple is a Greek cross, flanked by it there is the hanno pregevoli stucchi rosa e bianchi. L’ultimo house of the curate. The apse is composed of an restauro del tempio sacro risale al 1859. altar, a throne for the patron saint and a poly- chrome marble canteen. The fresco painted on the main wall of the apse, by the famous painter Vin- cenzo Galloppi from , dates back to 1913 and represents San Cataldo, who saves a group of fishermen during a storm.

CHIESA DI S. CROCE - FRAZ. SANTA CROCE

13. La Chiesa della S.S.Croce trae le sue origini da una preesistente cappella dedicata a S.Michele Ar- cangelo, nella quale si officiava per la cura delle anime della frazione S.Croce, casale periferico di campagna. La chiesa è a una sola navata con 4 cap- pelle laterali contenenti 4 differenti immagini della

21 CHIESA DI SANTA MARGHERITA V.M. FRAZ. STATIGLIANO

14. Essa trae le sue origini dall’unificazione delle antiche Cappelle del S.S. Rosario e del Purgatorio. La costruzione risale al XVII secolo. Uno degli af- freschi di maggiore pregio artistico è quello raffi- gurante il martirio di Santa Margherita V.M., realizzato nel 1910 dall’insigne pittore napoletano Vincenzo Galloppi, resturato negli anni ‘80 esso porta, però, la firma di Francesco Ciccarelli. Sull’altare maggiore si erge il trono dove si trova la statua lignea di S. Margherita V.M. di Antiochia, 13. The Church of the S.S. Croce derives its origins risalente al 1300. from an existing chapel dedicated to St. Michael Nel semicerchio dell'arcone della navata si trova la the Archangel, in the hamlet of S. Croce. scritta “Terribilis locus iste” riferita al sogno di It has one nave with 4 side chapels containing 4 Giacobbe (Genesi XVIII 10-17), che di solito in- different images of the Madonna, including that of dica posti fortemente sacri, varchi privilegiati in cui remarkable artistic value of Maria SS. of the Ro- la dimensione umana e divina arrivano a sfiorarsi sary, built in the second half of the XVIIIth century (la stessa scritta si trova nella Chiesa della SS. An- of wood and straw. The largest is the lateral cha- nunziata Roccaromana). pel dedicated to the S.S. Croce containing a gold relic, which preserves fragments from the Cross of Christ. There are the wooden statues of St. Rocco and the Risen Christ. The apse is dome-shaped and has a precious painting on canvas depicting the fin- ding of the cross by the Empress Saint Helena by the painter Galloppi in 1899. The arched vault and the walls have precious pink and white stuccoes.

22 14. It derives its origins from the unification of the ancient chapels of the S.S. Rosario and of the Pur- gatory. The building dates back to the XVIIth cen- tury. Inside, one of the frescoes of remarkable artistic value, dates back to 1910 by the notorious neapolitan painter Vincenzo Galloppi. It depicts the sacrifice of Santa Margherita Virgin and Martyr in the moment of her decapitation; restored in 1985, it was wrongly signed by Francesco Ciccarelli. On the major altar, a throne stands where the statue of St. Margaret V.M. of Antioch is placed, a wooden statue that dates back to the beginning of XIVth century. In the semicircle of the nave there is the inscription, "Terribilis locus iste", referring to Jacob’s dream (Genesis XVIII 10-17), which usually indicates strongly sacred places, privileged gates where the human and divine dimensions touch each other (The same inscription is in the church of the SS. An- nunziata in Roccaromana).

EX CHIESA PARROCCHIALE DI S. MARIA AD NIVES ROCCAROMANA

15. Attigua al cimitero di Roccaromana e Santa Croce, essa fu edificata nel XVI secolo in località Madonna della Neve. A testimonianza dell’antica architettura della chiesa sono rimasti l’artistico por- tale d’ingresso e il campanile di stile romanico. La Chiesa, restaurata l’ultima volta nel 1824, fu defi- nitivamente abbandonata negli anni trenta del XX secolo. La Vergine SS. Della Neve, eletta dal po-

23 polo, insieme a San CHIESA MONUMENTALE Cataldo V. secondo DELLA SS. ANNUNZIATA regio decreto, Pa- ROCCAROMANA trona di Roccaro- mana. L’immagine della Madonna, così detta della Neve, resta venerata nella Chiesa patronale di San Cataldo.

16. La chiesa della “Madonna Annunziata” sorse 15. Next to the cemetery of Roccaromana and nel XVI secolo ad opera della Universitas di Roc- Santa Croce, it was built in the XVIth century in the caromana adiacente locality of Santa Croce which takes the Madonna’s al convento agosti- name. niano che ospitava The artistic entrance portal and the bell tower in l’ordine eremita di Romanesque style are historical elements of the an- Sant’Agostino e cient architecture. It was last restored in 1824 and San Giovanni a finally was abandoned in the thirties of the twen- Carbonara. Essa è a tieth century. The Virgin SS. of the Snow was elec- tre navate divise da ted by the people patroness of Roccaromana colonne sormontate together with San Cataldo. according to the Royal da archi; quelle la- Decree. The image of Our Lady remains venerated terali sono in stile in the patronal Church of San Cataldo. gotico, quella cen- trale e l’abside in stile barocco. L’in- terno manifesta qua

24 e là elementi riconducibili all’Alto Medioevo. ral ones are in the Gothic style, the central one and Dalla navata sinis- the apse are in baroque style. The interior has some tra si può accedere elements probably from the high Middle Ages. alla cappella di S. From the left nave you can access the chapel of St. Michele, antico pa- Michael, the ancient patron of Roccaromana; an trono di Roccaro- effigy of the saint and the entrance are preserved mana che conserva to the crypt, on the left nave of the church where un’effige del santo the confreres of the Congregation of St. Michael the e l’ingresso alla Archangel were buried. cripta dove veni- vano seppelliti i confratelli della CAPPELLA DEL PURGATORIO congregazione di ODISAN SEBASTIANO san Michele Arcan- ROCCAROMANA gelo. Nella navata destra 17. Fu costruita nel è custodita l’effige lignea settecentesca della Ma- 1409 per volere donna Annunziata. Sull’altare vi è una cupola con dalla famiglia Mar- affrescati i quattro evangelisti e subito sotto il pro- zano nel casale del feta Elia ed un’altra figura biblica mentre sul retro Maio ed è dedicata dell’altare maggiore ve ne è un altro raffigurante a San Sebastiano. l’episodio evangelico dell’annunciazione risalente Sorge su un blocco ai primo anni del 1800. L’altare maggiore è in di tufo grigio scuro marmi policromi. Nella sagrestia posta sul lato si- tipico del territorio nistro vi è un fonte battesimale marmoreo a muro di Roccaromana; del XVII secolo ha forma rettango- lare a navata unica 16. The Church of the "Madonna Annunziata" was e volta a crociera. built in the XVIth century by the Universitas of Sulla facciata della Roccaromana next to the Augustinian convent, Cappella è incasto- which housed the hermit Order of St. Augustine nata una pietra qua- and Saint John in Carbonara. It has three naves di- drangolare con uno scudo a strisce rosse e argento, vided by columns surmounted by arches. The late- stemma dei de Roccaromana con la scritta “Uni-

25 versitas haec fecit 17. Built in 1409 by the Marzano family dukes in anno 1409” e una the ancient Casale del Maio area. The chapel rises croce potenziata on a block of dark grey tuff characteristic of the dei Marzano. territory of Roccaromana. It has a single nave of rectangular shape with a cross vault. and the altar is adorned with a fresco of the fifteenth century L’abside è quadrangolare e sull’altare vi è un af- which dates back to the Caiatina school. The apse fresco del XV secolo, che risale alla scuola Caiatina, is square shaped and the altar is adorned with a raffigura una Madonna in trono con bambino tra fresco depicting the Madonna enthroned with the San Sebastiano e San Rocco. Dietro il trono una Blessing Child and Saints Sebastian and Rocco. tenda regale isola la figura dal paesaggio retrostante. The fresco occupies the entire wall. Behind the Il dipinto riporta quattro colonne con capitelli co- throne a regal tent isolates the figure from the rinzi, dove sono i due santi. Un paesaggio fluviale landscape in the background. The two side panels, immerso in una luce mattutina richiama le compo- profiled by four columns with Corinthian capitals, sizioni classiche del primo Rinascimento. Al diso- are occupied by the figures of the two Saints. A pra, un architrave delimita la base della lunetta river landscape immersed in a morning light situata nella sommità in cui sono raffigurati l’Eterno creates a sweet atmosphere of calm and serenity Padre con due angeli in preghiera, nella lunetta sono that recalls the Classical compositions of the early disposte figurine di tipo grottesco che si alternano Renaissance. Located at the top, the eternal Father in una sequenza decorativa con calici e tralci di with two praying angels are depicted. It is datable grappoli d’uva. Databile al XVI sec. l’opera si pre- around the first half of the XVIth century. The em- senta secondo gli stilemi protorinascimentali inter- blem shows the symbols of Marzano and de Roc- pretati in maniera un po’ convenzionale. caromana dukes families.

EDIFICIO SCUOLE MASCHILE E FEMMINILE ROCCAROMANA

18. Questo edificio, sito in Piazza S.Cataldo, di im- portanza storica e culturale, fu costruito nel 1886. Nel periodo precedente l'Unità d'Italia, la gestione delle scuole ricadeva in buona parte sugli istituti religiosi. Fino alla seconda metà dell' '800, l'istru-

26 18. Located in Piazza S. Cataldo and built in 1886, it is of historical and cultural importance. In the period preceding the unification of Italy, the mana- gement of the schools were largely awarded to re- ligious institutes, It was in 1859 that the laws of Casati and Coppino established education for all citizens, even if divided for males and females (thus remained till 1962). The King of Italy, in 1877, promulgated the laws on the compulsory education, since then the responsibility was to the Municipalities, these were delegated to the organi- zione era interesse di pochi e di coloro che pote- zation of the school. In Roccaromana the compul- vano pagare per educare i propri figli. Fu nel 1859 sory school was built later in 1886, as the che le Leggi Casati e Coppino, istituirono la scuola Municipality emblem indicates. obbligatoria per tutti i cittadini, ma in classi diffe- renti per “fanciulli e fanciulle dai 6 ai 9 anni”, con programmi diversi in base al ruolo che avevano e TORRE DELL’OROLOGIO - ROCCAROMANA avrebbero dovuto avere nella società (per i maschi, imparare i diritti e doveri dei cittadini, il disegno e 19. Questa costruzione risale al 1824 e fu donata al la geometria, per le donne i lavori domestici). Comune di Roccaromana dal Sig. Zarone Alessan- Quindi, Vittorio Emanuele II, Re d’Italia, emanò la dro in quel tempo sindaco del paese. Sulla facciata Legge sull’obbligo scolastico il 15 luglio 1877 (le principale riporta la scritta “Alexandro Zarone classi miste si ebbero solo nel 1962). I Comuni fu- rono delegati all'organizzazione della scuola obbli- gatoria per i maschi e per le femmine con contributi dello Stato. Il Comune di Roccaromana istituì la sua scuola più tardi, nel 1886, come indica lo stemma del Comune.

27 Marci Filio qui singulari in patriam amore e funda- MONUMENTO AI GARIBALDINI mentis hanc molem costruendam curavit minicipes ROCCAROMANA grato animi sensu in postero posuerunt -Anno sa- lutis MDCCCXXIV”. La struttura nella sua totalità, 20. Inaugurato il 6 settembre del 1903, il monu- in quegli anni, era sede del governo locale. La Torre mento commemora i garibaldini morti nella batta- dell’orologio è stata testimone della storia del cen- glia del 16 settembre 1860 contro l’esercito tro storico del borgo di Roccaromana. Aveva un borbonico, tra Roccaromana e Pietramelara per la funzionamento a tre pesi con una mole squadrata conquista delle terre al Re. Alcune fonti storiche ci in tufo con i quattro angoli evidenziati da lesene sui informano che i garibaldini morti furono numerosi, cantonali e segnata orizzontalmente da una cornice più di quelli menzionati sul monumento. anche essa in tufo, tipica struttura ottocentesca. Ter- Il monumento è attiguo all’ex ospedale di benefi- mina il coronamento una torretta con edicola qua- cenza che sorgeva nell’antico convento agostiniano drangolare impreziosita da due volute laterali alla costruito per accogliere i poveri e gli anziani di cui base è inserita una ulteriore lastra che riporta Roccaromana. l’anno di posa, alla sommità due campane a mar- tello per scandire il tempo. La parte posteriore della struttura è sede del Centro sociale e della Bi- blioteca Comunale.

19. This building dates back to 1824. It was dona- ted to the Municipality of Roccaromana by Mr. Za- rone Alessandro, mayor of the time. It houses a clock tower. It had a three-weight operation and a squared size in tuff with the pilasters on the can- tonal marked horizontally by a frame also in tuff, a typical nineteenth-century structure. A quadran- gular aedicule finishes the turret with two lateral volutes whose base is set on a further slab that 20. The monument was inaugurated on 6th Septem- shows the year of laying. At the top, two hammer ber 1903 to commemorate Garibaldi’s men who, bells mark the time. On the backside of the buil- trying to gain the country for the King Vittorio ding the Municipal library and the Social and In- Emanuele II, died in the famous battle against the tegrative Center are allocated. Bourbons’ followers men, it started at the feet of Monte Castello and was finally decided near Pie-

28 tramelara, in 1860. Some historical sources inform romana, rappresentano quel tipo di iscrizione “ac- us that the deads were more than those indicated cessoria” che delimitava l’area di edifici o recinti on the monument. This last is adjacent to the sepolcrali. Sono attualmente esposti nel cortile del Church of S.S. Annunziata and the former charita- palazzo municipale. ble hospital that was in the old Augustinian convent built to help the poor and the elders of 21. These busts represent two patricians of Roman Roccaromana. age. The period is indicated by the type of clothing, which goes from the last Republican age to the be- ginning of the Flavian age (from Ist B. C. to I sec. BUSTI FUNERARI - ROCCAROMANA A.D. centuries). Found near the present cemetery of Roccaromana, they represent an inscription that 21. Si tratta di busti raffiguranti due patrizi di età demarcated the area of buildings or burial zones. romana. L’epoca è indicata dal tipo di abbiglia- they are currently exhibited in the courtyard of the mento, che va dall’ultima età repubblicana all’ini- town hall. zio dell’età flavia (I sec. a. C.- I sec. d.C:). Rinvenuti nei pressi dell’attuale cimitero di Rocca-

29 Natura Nella natura incontaminata di questi boschi, spun- tano, inaspettatamente, le splendide testimonianze 22. Roccaromana è un comune sospeso tra storia e degli antichi signori e abitanti di questi luoghi. natura, situato alle falde dei rilievi Trebulani, nell’area della Comunità Montana Monte Mag- 22. Roccaromana has much about history and na- giore. ture, located at the foot of Trebulani reliefs, in the Passeggiando tra i vicoli e le stradine del centro area of the Monte Maggiore. abitato si possono osservare affacci e scorci pano- Strolling through the alleys and narrow streets of ramici molto suggestivi, che abbracciano i borghi the town you can observe very suggestive views and vicini dove signoreggiano le antiche torri di guardia viewpoints embracing the nearby villages and the e l’elegante profilo del vulcano di . ancient watchtowers. I sentieri disegnano un percorso molto suggestivo. From few decades, the goal of the municipal admi- La loro bellezza selvaggia è da qualche decennio nistration has been the protection and enhance- oggetto di tutela e di valorizzazione da parte ment of the wild beauty of the paths. It has dell’amministrazione comunale, che ha accolto la preserved an area as part of Wilderness Area proposta di riconoscimento di Area Wilderness (A.I.W.). In the wild beauty of the nature emerges, dell’Associazione Italiana per la Wilderness unexpectedly, the splendid proof of ancient Lords (A.I.W.). and inhabitants of these places.

30 SENTIERO TORRE NORMANNA - CHIESA MA- getazione si apre e lascia intravedere il magnifico DONNA DI CASTELLO - STRADA PROVINCIALE paesaggio circostante. La passeggiata porta sino ROCCAROMANA STATIGLIANO all’antica mulattiera che cinge la collina del castello e da dove si prosegue fino alla torre. 23. È un sentiero ben segnalato e adatto a tutti. In diversi tratti si presenta leggermente in pendenza, 23. It is a suitable path for everyone. In different ma percorribile senza troppa fatica, della durata di stretches, it is slightly sloping, but easily walkable circa 40 minuti. in 40 minutes. Regala un’esperienza veramente rigenerante, che Allows you to admire the beauty and colors of na- permette di ammirare la bellezza dei colori della ture, feel the characteristic scents of the under- natura, sentire i caratteristici profumi del sotto- growth and the wonderful song of wildlife. The trail bosco ed il gradevole suono della fauna selvatica. leads to the driveway of the tower. Il sentiero raggiunge la strada carrabile che in pochi Along this stretch there is a strange stone on which minuti porta all’ingresso della torre. appears carved the "Italy" shape.

SENTIERO COMUNITÀ MONTANA MONTE MAGGIORE - STRADA PROVINCIALE ROCCARO- MANA STATIGLIANO

24. A pochi metri dall’imbocco del sentiero Torre Normanna, procedendo sulla strada provinciale, si trova un’area attrezzata per una breve e rigenerante

Lungo il cammino si incontrano due biforcazioni. La stradina che svolta a destra si congiunge al Sen- tiero Comunità Montana Monte Maggiore, lungo il quale si trova uno strano sasso sul quale appare scolpita una forma che richiama quella a stivale della nostra “Italia”. Il sentiero che svolta a sinistra, invece, segue un percorso a tratti panoramico. In diversi punti la ve-

31 sosta. Qui ha inizio is very different: the smoother trail leds to a il Sentiero Comu- strange stone, on which the “Italy” shape appears nità Montana, ricco carved. di fascino e di sor- prese. SENTIERO DELLA A pochi minuti RAVA - ROCCARO- dall’imbocco, ci si MANA troverà dinanzi ad una biforcazione. 25. Salendo tra i vi- Procedendo sulla coletti di Roccaro- sinistra ha inizio un mana fino ai piedi tratto arduo e, pro- della montagna si prio per questo, più può raggiungere appassionante per uno dei sentieri che gli amanti delle es- porta alla Torre cursioni più ardite. Normanna e alla Pian piano diventa Chiesa della ma- più agevole, fino a donna di Castello, congiungersi col sentiero Torre Normanna, sul oltre a godere di pa- quale è possibile procedere in tutta quiete. norami selvaggi e Se alla biforcazione si sceglie di proseguire verso affascinanti. Prose- destra, si aprirà uno scenario diverso. Il percorso, guendo verso l’alto nella parte antica del paese si molto agevole e comodo, rivela delle “presenze” incontrano le mura e le torri di difesa che cinge- inattese, una pietra scolpita una forma che richiama vano la collina nel tratto inferiore, non molto di- la forma a stivale della nostra “Italia”. stanti dal moderno centro abitato e ne delimitavano la dimora del Duca di Roccaromana, posta appena 24. This enchanting path starts, on the main road, ai piedi della collina. A pochi minuti di cammino, from Roccaromana to Statigliano, after few minutes circondati soltanto dalla natura selvaggia, compare from the starting point where there is a small cam- un monumentale edificio: una grande torre che si ping area, too, the path presents a fork; going left, innalza solitaria tra gli alti alberi del bosco. Prose- the uneven stretch, is the perfect choice for trekking guendo per circa un’ora nel bosco si arriva al viot- lovers. Then, it gradually becomes easier, until it tolo che porterà alla torre Normanna will join the tower’s path. Going right, the scenary

32 25. On this path, you meet the walls and towers of stico. La vegetazione dell' area è particolarmente defense that surrounded the hill in the lower section ricca e varia, le specie più caratteristiche sono: Pru- and limited the Duke’s palace at the feet of the hill, nus spinosa, Rosa canina, Rosmarinus officinalis, not far from the modern town. Almost twenty mi- Sambucus nigra, Leccio, Sorbus aucuparia, Ulmus nutes walk, surrounded only by the wild nature, ap- minor. Il sentiero ha una lunghezza di circa 2,8 km pears a monumental building: a large tower that e una larghezza di circa 1,5 m. Lungo il sentiero si rises solitary among the tall trees of the forest. trovano diverse aree di sosta con panchine per am- Going up, in one hour of walking, you reach the mirare lo spendido panorama visibile dal Monte- Norman Tower. maggiore. Al sentiero vi si accede dalla frazione S.Croce at- SENTIERO PIZZO MADAMA MARTA SUL MON- traverso la strada comunale via Pozzilli. Il sentiero TEMAGGIORE - FRAZ. S. CROCE si presta per gli amanti delle escursioni più ardite, dove poter ammirare la natura selvaggia e inconta- 26. Anticamente questo sentiero era utilizzato oltre minata e nello stesso tempo godere di panorami che per raggiungere il “Pizzo Madama Marta” sul mozzafiato. Montemaggiore, anche per attraversare il versante della montagna e giungere alla frazione “Treglia” 26. This path was once used not only to reach the nel Comune di . La zona rappresenta un “Pizzo Madama Marta” on the Montemaggiore ambiente di notevole valore ecologico e paesaggi- peak, but also to cross the slope of the mountain and reach the hamlet “Treglia”, the ancient Tre- bula, in the municipality of Formicola. This area represents an environment of considerable ecolo- gical value and landscape. The trail is 2.8 km long and 1.5 mt wide; along the path there are several parking areas with benches getting you to admire the splendid panorama from Montemaggiore. The access to this path is also available from the hamlet S. Croce, in via Pozzilli. Munitevi di buone scarpe da trekking e di baston- cini, che saranno utili soprattutto durante la discesa, anche per evitare scivoloni lungo il sentiero spesso ricoperto da foglie. Equip yourselves with trekking shoes and sticks.

33 Tradizioni e svago cette (pasta e ceci, pancotto con i broccoli o i fa- gioli, cicorie e fagioli, casoforte, taralli, pizzelle 27. Chiaramente, al termine della passeggiata, fritte, fichisecchi, vino, pane e olio ed altre succu- consigliamo vivamente di “provare” alcuni dei lenti proposte profumate di tradizione). piatti tipici locali. Statigliano è famosa per il suo Cacioforte, un gus- 27. At the end of the walk, we strongly recommend tosissimo formaggio caprino stagionato, meglio to "try" some of the typical local dishes. noto anche col nome di Casuforte. Ma non si può Statigliano is famous for its Casuforte, a tasty goat lasciare Statigliano senza aver assaggiato i suoi fa- cheese and you can not leave without having tasted mosi “Gnocchi al tegamino”. La migliore occa- it or its famous gnocchi al tegamino. The best op- sione per gustarli è la sagra organizzata ogni anno portunity to enjoy this dish is the folk feast organi- nel mese di luglio. zed every year in July. Così a S. Croce si può degustare uno dei piatti della So at S. Croce, you can taste, among the dishes of cucina povera, la “Pasta e fagioli con le cotiche”. the poor cuisine, the goat cheese, good wine and A Roccaromana si possono assaporare i “Taglia- the pasta e fagioli with cotiche during the folk feast riegli e ciceri” durante la sagra che viene organiz- in May. zata ogni anno nel mese di Agosto. In Roccaromana you can eat boiled wild vegetables Nel mese di Dicembre poco prima di natale, il Co- with pork, olive oil and the tagliariegli e ciceri du- mune di Roccaromana organizza una manifesta- ring the festival which takes place every year in Au- zione Balli Canti e Sapori tradizionali in cui si gust. ripropongono gli antichi piatti e l’artigianato locale. In December, before Christmas, the municipality of E’possibile rivivere la vita semplice e genuina di Roccaromana organizes the feast of “Balli, canti e un tempo attraverso il borgo di Roccaromana de- sapori tradizionali” where people can experience gustando prodotti locali tramandati dalle antiche ri- the simple life of the past, tasting its old dishes.

34 Dove mangiare i piatti della tradizione Where to eat the typical dishes

• Casa Matilde - Via Sapienza - Santa Croce di Roccaromana - tel. 339 813 8279

• Piccolo Mondo - Via Provinciale Roccaromana - Baia Latina - tel. 338 5041688

• Tenuta Verolla Ristorante - Loc. Campetelle - Roccaromana - tel. 324 8235771

Dove dormire Where to sleep

• Affittacamere “Le Nonne” - Vico Borrelli/Vico Montanari - fraz. Statigliano - tel. 333 5210796 - 0823 644448

• Tenuta Verolla Bed & Breakfast - Loc. Campe- telle - Roccaromana - Tel. 324 8235771

Antica cisterna posta al lato inferiore della Torre Normanna, attualmente ne forma l’ingresso

35 Come una quercia

Nel grembo dalla terra prende vita sboccia lento, tenero il germoglio fragile, desideroso di cure e di appiglio. Si affaccia alla vita e brama nutrimento, energia dal sole e acqua dalla terra, carezza dall’uomo che ama ed atterra. E cresce quel seme penetrante e saldo erige il suo tronco legnoso e forte, incomincia la sfida tra la vita e la morte. Orchestra di cinguettii di passeri e di ghiandaie, fremiti, dal vento e dalla pioggia, ineluttabili, le stagioni del tempo arrivano inarrestabili. Mentre le radici incuneano ed attecchiscono, va in alto il fusto, verso cieli appena scorti abbraccia gemme e fronde sui rami contorti. La scorza si fa dura tra le piogge e le secche e la linfa ristora i frutti, il vischio e le bacche, naturalmente dona vigore e potenza. E come la quercia, l’essenza dell’uomo, nello strato più profondo trova la vitalità, così nel ricordo, per l’Essere, è la continuità.

L’Amministrazione Comunale 2014-2019

Roccaromana 01.12.2018

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