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DDELEL POPOLOPOPOLO

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A nn o IV • n. 2008 7 • Martedì, 1 luglio

Sipario UN CAFFÈ CON... Mariangela D’Abbraccio Pagine 2-3 LA RECENSIONE Alcesti Oppresso Pagine 4-5 ALFATEATRO V come... Z come... Pagina 6 BIENNALE Venezia si sdoppia Pagina 6 CARNET PALCOSCENICO Invito a... Pagine 7-8

2 palcoscenico Martedì, 1 luglio 2008 UN CAFFÈ CON... Mariangela D’A Mariangela D’Abbraccio Di Rossana Poletti a presenza a Trieste di Ma- riangela D’Abbraccio im- Per me fare l’attrice vuol dire fare Lpegnata nell’Alcesti al Tea- teatro, pur piacendomi il cinema, tro Romano è l’occasione per questa intervista. Leggendo la sua c’è la necessità di stare in quel luogo carriera si evidenzia una partico- lare propensione per il teatro. In- e lavorare con la mia voce, con il contra Eduardo De Filippo e poi mio corpo, proprio in quel luogo ancora Dacia Maraini, interprete strepitosa in “Anna dei miracoli”, “Macbeth”, Napoli milionaria” dicevo, che i tempi di approfondi- simo lavoro che è “La vita di e “Maria Stuarda”. Cosa c’è nel mento del teatro sono importanti Marianna Ucria”, quanto ha teatro che l’appassiona così tan- per me. Nel senso che è un lavoro pesato nella sua formazione to, molto più che cinema e tele- che non fi nisce mai. Mentre nel ci- e nella sua esperienza profes- visione? nema ad un certo punto una scena sionale? Sono scelte che si fanno incon- la devi concludere, la devi girare Ero proprio pochi giorni fa a sapevolmente da giovani e non si e rimane lì conclusa per l’eternità. Parigi per lei, perché c’era un sa neanche perché, si segue l’istin- Il teatro invece è una cosa che puoi convegno su Dacia Maraini. Ero to la passione, un qualcosa che ca- ogni momento cambiare, migliora- assieme a Francesco Tavassi, pisci soltanto dopo. Per me fare re ed approfondire. Il sapere di po- che ha curato tutte le sue regie. Sono grata a Dacia perché mi ha dato la possibilità di realiz- Il lavoro del teatro non fi nisce zare dei sogni e mettere in scena mai: nel cinema ad un certo punto personaggi, che io amavo, e ave- vano bisogno di un autore, che li una scena la devi concludere, la amasse come li sentivo io, e aves- se lo stesso mio desiderio di met- devi girare e rimane lì conclusa terli in scena. Dacia nei confron- per l’eternità. Nel teatro, invece, ti del teatro ha una grande gene- rosità, ha più dato che ricevuto, puoi cambiare in ogni momento, e l’incontrarci mi ha dato l’op- portunità di dare corpo a questi migliorare ed approfondire sogni. Io per esempio ero - morata della vita di Camille Clo- l’attrice voleva dire fare teatro, ter confermare l’immagine del tea- del, lei mi ha dato un bellissimo pur piacendomi il cinema, c’era tro nel tempo mi dà un profondo testo che ho portato a Spoleto; la necessità di stare in quel luogo senso di vitalità e libertà. poi Maria Stuarda grande occa- e lavorare con la mia voce, con il sione per me e Elisabetta Pozzi, mio corpo, proprio in quel luogo. Grazie ha adattato per me il fi lm “Dal- È stato molto naturale. Poi mi sono a Dacia Maraini la città l’inferno”, che fu inter- accorta invece, perché è nel tempo pretato dalla Magnani, e ancora che analizzi perché fai determinate L’incontro con Dacia Ma- tante altre cose. È come incon- scelte, perché privilegi alcune cose raini, di cui recentemente si trare il proprio autore, una rari- Storie di donne, appena interpretato a Trieste al rispetto ad altre, mi sono accorta, è visto sulle scene quel bellis- tà e anche una grande fortuna. Teatro Romano. femminili Quando me l’hanno proposto Lei sta spesso sulle orme di mi è subito parso un ruolo molto Anna Magnani, quindi. (ndr Ma- suggestivo, grande umanità fem- riangela D’Abbraccio ha appena minile, grande sofferenza e amore concluso la tournée con La rosa della donna, la Magnani avrebbe tatuata, altro grande titolo cine- complicato ancor più questo per- matografi co di cui fu interprete la sonaggio. L’Alcesti è il simbolo grande attrice romana) massimo della femminilità. È capitato, ma mai per calcar- E poi ci sono gli inserimenti ne le orme. Lei ha fatto una scel- degli altri autori, tra cui il poeta ta popolare che amo molto, alcu- Rilke, molto amato in quest’area ni personaggi che ha interpretato culturale e geografi ca, qui visse sono personaggi del popolo, don- e scrisse. Sono grata a Dacia Maraini perché mi ha dato la possibilità di realizzare dei sogni e mettere in scena personaggi che io amavo e avevano bisogno di un autore, che li amasse come li sentivo io, e avesse lo stesso mio desiderio di metterli in scena

ne vere e passionali, molto rari Bello il confronto tra questi nella scrittura teatrale, che af- tre autori che affrontano lo stesso fronta semmai più l’interiorità e tema da angolature diverse. Una l’intelletto: personaggi quindi rin- carrellata molto stimolante. tracciabili nel panorama del cine- Però poi lei ha fatto ruoli più ma neorealista e scritti per la Ma- leggeri, ad esempio in Tu mi tur- gnani che ho avuto la possibilità di bi, fi lm di Benigni, ha sostenuto interpretare a teatro. Nella scrittu- una parte più divertente. ra teatrale le donne sono sempre Si, a quel tempo ero proprio della borghesia, eroiche, estreme, una ragazzina, dovevo ancora magari negative, mai popolari e cominciare con il teatro, in quel quindi per me è stato un autentico film poi Benigni coinvolse tutti i privilegio poter cambiare soggetti. suoi amici, a cui fece fare anche Queste donne così dignitose una parte. Me lo ricordo come e generose suggeriscono però un divertimento non come un la- anche un tratto comune all’Al- voro. La sua vicinanza fu molto cesti, splendida donna della stimolante, già a quel tempo si drammaturgia greca, che lei ha cominciava a vedere quella che

Martedì, 1 luglio 2008 palcoscenico 3 Abbraccio

sarebbe stata la sua particolari- Stessi che accade nella superfi cie. tissima, come lo tà, chiamiamola così. Ma la cosa vera è che la poli- spettacolo dal vivo titoli tica fa poco per aiutare il tea- che non morirà E qualcosa stessi nomi tro, per avvicinare il pubblico, mai; se non fosse di leggero per consentire che la produ- così potente sa- Il pubblico è zione possa operare decente- rebbe già mor- È importante divertirsi, nel spesso convinto che mente. Oggi chi produce tea- to, ma lo stan- senso di star bene, sulla scena far ridere e diver- tro è eroico, ha talmente tante no egualmente sia a teatro che al cinema per tire sia semplice, e diffi coltà, ed enormi, a produrre, strozzando. La un attore? invece.. Lo stato di i circuiti e i teatri hanno contra- politica e le isti- È importantissimo star bene salute del teatro ita- rietà a prendere cose nuove, c’è tuzioni devono e avere un buon feeling altrimen- liano, secondo lei, pochissima voglia di far funzio- affrontare con ti le cose non vengono come do- da dietro le quinte nare bene il teatro. serietà questo vrebbero e la gente lo avverte. com’è? argomento. La Parlando di cose leggere poi ho La situazione Dal vivo: gente ha bisogno fatto molte commedie e continuo è complessa. La necessario dello spettacolo dal a farne, amo tornare alla legge- gente ha voglia vivo, non ne può fare rezza di alcuni testi, anche se fare di andare a tea- Un po’ la fotografi a di tut- a meno. una commedia è tutt’altro che fa- tro, nello stes- to il paese, non solo di questo cile. Devi star lì a scavare, perché so tempo però settore. quello che dici può essere legge- ha paura, è più Pur avendo ro se non dai una profondità, un attenta, e quin- in mano una gioco, un divertimento… Prossi- di non rischia, cosa for- mamente farò con Marco Colum- non va su un bro una romantic commedy, sen- titolo nuovo, su to proprio il bisogno di tornare a un autore nuo- questo genere. Fare una comme- vo. E quindi ca- dia per un attore è molto pesan- pita di cadere te perché devi lavorare di cesel- sempre sui soliti lo affi nché renda bene e ti regali cliché, stessi ti- una serata di grande complicità toli e stessi nomi. con il pubblico. Questo è quello Ho fatto molte commedie e continuo a farne, amo tornare alla leggerezza di alcuni testi, anche se fare una commedia è tutt’altro che facile. Devi star lì a scavare, perché quello che dici può essere leggero se non dai una profondità, un gioco, un divertimento... fare una commedia per un attore è molto pesante perché devi lavorare di cesello affi nché renda bene 4 Martedì, 1 luglio 2008 palcoscenico Martedì, 1 luglio 2008 5

Alcesti L’amore è sacrifi cio e fi gure femminili della dramma- ottenere dalle Moire che l’amico potes- turgia greca rimandano sempre a se sfuggire alla morte, a condizione che Lgrandi sacrifi ci e a tragedie gron- qualcuno si sacrifi casse al posto suo. Nes- danti sangue e disperazione. Medea, la suno, tuttavia, era disposto a farlo, né gli madre straniera che uccide i propri fi gli amici, né gli anziani genitori: solo l’ama- per vendicarsi del marito, Giasone, che ta sposa Alcesti offrì la sua vita. Quando l’ha ripudiata, lei che ha rinnegato la arriva la Morte, Apollo tenta inutilmente sua gente per il suo amore. Agave, sim- di evitare che si porti via la donna. Poco bolo della follia, la madre che, in preda dopo in casa di Admeto arriva Ercole. Un alla frenesia, uccide il proprio fi glio che servo, osservando un certo comporta- si era opposto alla volontà del dio Dioni- mento licenzioso dell’eroe, il quale, sen- so. Trattate un po’ male queste donne dal- za riguardo per la situazione, si è perfi no Teatro dell’oppresso la società, in cui ovviamente il modello ubriacato, gli rivela che la moglie di Ad- maschile guerriero era predominante sul- meto si è sacrifi cata per salvare la vita al l’intera complessità sociale, si riscattano marito. L’eroe decide così di andare nel- nella fi gura dell’Alcesti. l’Ade per riportarla in vita. Una tragedia Ogni riferimento è voluto Il mito e Euripide raccontano che il dunque a lieto fi ne, in cui viene sancito il dio Apollo fu condannato da Zeus a ser- forte binomio “amore e sacrifi cio”. on c’è equilibrio. In ef- alla categoria. Non è UNA don- vire come schiavo nella casa di Admeto, Pressburger immagina tre situazioni fetti, nella lunga storia na ad essere bistrattata e ipo ap- re di Fere in Tessaglia, per espiare la col- diverse per raccontare questa tragedia e Ndell’umanità, ce n’è stato prezzata. Tocca alla categoria, pa di aver ucciso i Ciclopi. Admeto lo ac- prende Euripide e, delle vicende da lui poco, pochissimo. Eppoi, chissà rendendo onore al merito di chi colse benevolmente e Apollo, che nutri- scritte, mette in scena l’addio e la morte se ce la raccontano giusta. ha mostrato di avere polso e ca- va per lui un grande rispetto, riuscì ad della donna, che chiede al marito di non Equilibrio, si diceva. Da una rattere. Ma ci avete fatto caso: parte una larga maggioranza che se una donna fa carriera, spesso sposare un’altra, perché una matrigna po- suda e si sfi anca per una stretta è perchè si fa strada da maschio. trebbe non amare i loro fi gli, e Admeto minoranza: mentre i primi vivac- Ahi, ahi, ahi. si impegna a non farlo perché nessun’al- chiano, i secondi se la (s)passano Che fare? Prendere coscien- tra sarebbe degna di prendere il suo po- alla grande. I conti aziendali za. Beh, già ce l’abbiamo, gra- sto, concludendo con un grido di dolore: sono ad una fi orente primavera, zie, il percorso di coscientizza- “per mia madre e mio padre provo ran- gli stipendi di chi questa prima- zione l’abbiamo fatto, ma poi? core. Li odio. Non ci sarà più gioia nella vera la mantiene sono invece ad Al lato pratico? mia vita”. un tardo autunno dalle foglie ca- Attraverso lo scritto di Alberto Savi- duche se non tutte cadute, i ca- Realfi ction nio, racconta di un’altra Alcesti. Teresa, pitalisti ... capitalizzano, i lavo- Il lato pratico l’ha offerto il l’ebrea, che decide di scomparire nel fi u- ratori dipendenti vanno ad allun- gruppo del teatro dell’oppresso me per risparmiare al marito, il direttore gare le liste dei senzalavoro. O di Parigi, a Pola per il Festival delle Edizioni Musicali, e ai fi gli le per- senzadiritto che dir si voglia. Internazionale del teatro Giova- secuzioni naziste. Sparire nel fi ume, per- Le donne. Ah, le donne. Sarà ni che quest’anno ruota attorno dersi, senza che nessuno trovi il corpo, anche che “quota rosa” neces- al Teatro dell’oppresso che, chissà, potrebbe riapparire altrove se est, ma per le donne non c’è Tutti a teatro. Sì, domani! la prepotenza aiutano. Poi, i casi. scelto soluzioni più radicali in- in un tempo… migliore. Racconta anche pace: bistrattate in famiglia, sul Niente palco e platea. Tutti sul Mettiamo al giovane donna con vitando tutti i dipendenti a fare della madre del direttore, che rosa dal- posto di lavoro, in coda agli palco: sì, sì, anche tu pubblico. fi glio piccolo a carico. Mettia- muro (un po’ di delusione: spes- la gelosia nei confronti della nuora, non sportelli, nel traffi co. Unità di Niente più “sconosciuto della mo con appartamento in perife- so chi il problema non lo sente, nasconde la sua felicità per la scompar- misura di confronto, lui, natu- poltroncina accanto”: scena cir- ria. Appartamento, non casa: la non sente nemmeno altro). sa della donna. E conclude Pressburger ralmente, l’Uomo in quanto ma- colare - come un’arena - strette periferia non è quella chic ma Altra situazione. Dipendenti con la poesia di Rilke, un piccolo gioiel- schio. di mano e presentazione. Non quella popolare. Ricapitoliamo: e datori di lavoro protestano as- lo lirico di rilettura del mito. Lo spunto, Per non dire di chi non è importa se ricordare il nome è giovane donna, madre, fi glio a sieme, fi anco a fi anco per le stra- l’idea è ottima. Dona signifi cato al mito bianco-come-la-neve o non ha impossibile: non funziona ad in- carico, appartamento in casa po- de di Parigi rivendicando il dirit- greco, che altrimenti rischierebbe, una l’ombrello della nascita, della contrare un’unica persona, fi gu- polare. Professione: donna del- to al lavoro la domenica. Passata certa sterilità interpretativa. Manca però discendenza da. riamoci cinquanta persone nello le pulizie. Dovrebbe timbrare il la festa gabbato lo santo. Ottenu- nello spettacolo la qualità della regia, di Oppressione. Ma niente a stesso momento. Però non im- cartellino già alle 6,30. Come to il diritto, i ruoli si ridisegna- Ulderico Manani, che soffoca anche al- che vedere con l’eterna lotta porta: si sono rotti gli schemi; fare con il pargolo? L’asilo apre no: il datore di lavoro è datore di cune grandi capacità interpretative, come tra il bene ed il male (nei giorni prima tra pubblico e attori, poi alle 7. E per arrivare nel coeur lavoro, il lavoratore è lavoratore. quella della Mariangela D’Abbraccio, nei quali la vista è 10/10, è fi n tra pubblico e pubblico. Non tea- di Parigi, beh, bisogna viaggiare E si arriva a sottile mobbing. nei panni di Alcesti/Teresa e di Valentino troppo chiaro chi sta avendo la tro ortodosso con spazi defi niti, un bel po’. Fantasia, dite? No, no: la vita Pagliei, che accompagna il racconto nei meglio, ma non bisogna dispe- ma un open space a tutti gli ef- Allora, signori, che fare? At- è teatro ed il teatro è vita. Prima panni di una sorta di speaker/narratore/ rare. Dicono.) Ma, si diceva, fetti. Adesso si può dire quello tori e pubblico scelgono la solu- di fi nire sul palcoscenico - open autore e poeta. Peccato! non lotta tra bianco e nero, bene che c’è da raccontare. zione; anzi, capita che si scambi- space fi n che si vuole, ma palco- Rossana Poletti e male, niente a che vedere con La storia di oppressioni da no i ruoli. Nella partecipazione scenico - tutto è successo nella la soggettività: bisogna allarga- lavoro. Dunque, la presentazio- alla recita tipica del teatro del- vita. Come dire, ogni riferimento re e cercare risposte nel grup- ne del capitalista-tipo e di tut- l’oppresso, qualcuno (idealista!) a fatti realmente accaduti è forte- po. Non è UN operaio a venir, to quello che gli serve per fare ha tentato di umanizzare il ca- mente voluto. come dire, sanguisugato: tocca strada e soldi. La faccia tosta e pitalista (capirai!), altri avrebbe (Cierre) 6 palcoscenico Martedì, 1 luglio 2008 ALFATEATRO Personaggi del palcoscenico dall’A alla Z V come... V come...

È l’eroina di “La dodicesima notte”, comme- amore impossibile perchè anche lui la crede un dia di William Shakespeare. Succede in Illyria ragazzo. Altrimenti, perchè farsi chiamare Ce- (nient’altro che l’attuale Albania, ma ai tempi sario? Arriva Sebastiano, il fratello che Viola dell’Autore, un luogo fantastico). Viola, dunque, credeva morto e la confusione, che già era ab- naufraga sulla costa e crede che suo fratello ge- bondante, cresce. Olivia lo confonde con cesario, mello Sebastiano sia morto. Così, si traveste da cioò Viola, anzi... insomma gli chiede di sposarla ragazzo, si fa chiamare Cesario e così conciata e Sebastiano dice sì. L’equivoco si accende ogni- entra al servizio del duca Orsino, innamorato qualvolta c’è in scena uno solo dei gemelli: per della contessa Olivia, il cui fratello è morto re- quanto assurdo, tutto si risolverà quando Seba- centemente. Orsino “incarica” Cesario di cor- stiano e Cesario - Viola si trovano nello stesso teggiare la bella Olivia per conto suo. posto nello stesso momento: chiarito il fatto che Commedia degli equivoci, peraltro, oggi la morte di Sebastiano era solo presunta, si risol- scontati: Olivia crede che Cesario sia un ragaz- ve anche l’equivoco dell’identità. Cesario si ri- zo e si innamora. Sotto gli abiti maschili batte vela essere Viola e Orsino la chiede in moglie. E

... Viola un cuore di donna: Viola si innamora di Orsino; vissero a lungo felici e contenti. Z come... Z come...... Zanni Nella Commedia dell’Arte assume questo nome il per- re di intrighi, e il secondo Zanni, sciocco o apparentemen- sonaggio del servo, furbo e imbroglione o sciocco e pastic- te tale, al quale era spesso affi dato il compito di divertire il cione. Nel corso del Cinquecento, da personaggio funziona- pubblico interrompendo l’azione con lazzi e giochi mimi- le allo svolgersi dell’intreccio, andò via via arricchendosi, ci, che spesso richiedevano una notevole abilità acrobatica. divenendo una maschera indipendente, caratterizzata da Tra le maschere che ricoprirono il ruolo di primo Zanni si un costume bianco e ampio. Il suo ruolo si sdoppiò dando ricordano Truffaldino e Brighella, mentre nel secondo ruo- vita al primo Zanni (o zani), il servo astuto e spesso auto- lo Arlecchino e Pulcinella

BIENNALE A Venezia il Teatro si sdoppia Una stagione in cantiere, una sul palcoscenico rima i Laboratorio, poi disegno trasforma una stagio- gli spettacoli. La Bien- ne in due stagioni: i Laborato- Pnale Teatro di Venezia, ri ad ottobre - novembre 2008, da quest’anno, si fa in due. La gli spettacoli a febbraio - mar- formula è voluta dal diretto- zo 2009. re della Biennale Teatro Mau- Fil rouge del Laboratorio rizio Scaparro che nel nuovo e del Festival, il Mediterraneo

“luogo complesso di incontri e I miti ritrovati, C’era una Ramallah, Betlemme... Altri correnti, che implica lo sposta- volta, Le lingue franche dei titoli, “Le porte di Fatima” mento di popolazioni, storie e porti del Mediterraneo, Sans (sulla guerra del 2006 in Li- culture, che sottolinea il senso papiers. bano), “Saonicco 43” sul con- continuo della trasformazione Non nasce a caso, il Labo- sole italiano in Grecia Guel- storica e della tradizione cul- ratorio: è il percorso obbliga- fo Zamboni (quasi un Gior- turale che lo rende un luogo di to dopo il Campus universita- gio Perlasca bis), “La strada transito continuo” (Ian Cham- rio in laguna dell’anno scorso dei librai” sarà a Venezia e a bers). Radici letterarie e cultu- che altra strada, visto il risulta- Nefta (Tunisia), “Polvere di rali che portano alle emergen- to, non poteva scegliere, se non Baghdad”, un omaggio a Pier ze (quotidiane) contemporanee lo sbocco in questi Laborato- Paolo Pasolini. di, ad, Balcani, Israele, Palesti- ri. Maestri d’eccezione, stori- Sarà una lettura - interpre- na, Libano... ci, poeti, drammaturghi, atto- tazione del Mediterraneo uni- I Laboratori hanno già pre- ri, registi: per dire, Predrag ca, con occhi di tutte le spon- notato un mese di creatività: Matvejević, Adonis, Biljana de, culture, religioni, ma occhi dal 27 ottobre al 27 novembre: Srbljanović, Massimo Popoli- che vedono oltre il relativismo trenta giorni di esperimenti, le- zio, Maurizio Scaparro, Car- di queste. Sarà una Biennale zioni, creazioni che poi, a pri- melo Alberti, Roger Assaf, Iain della svolta sicuramente feli- mavera convergeranno nel- Chambers, Francesca Corrao, ce. Una Biennale che così co- la 40.ma Biennale a presenza Massimo Nava, Piermario Ve- m’è concepita diventa di per se “classica”: spettacoli, insom- scovo. Laboratorio dal quale non po- ma. Saranno Laboratori itine- trà uscire che conoscenza. Non Il Laboratorio Interna- ranti, nei luoghi che fanno il solo creativa. zionale del Teatro si svilup- Mediterraneo quello che è: Una Biennale che non ne perà attorno a cinque gran- mare di cultura, incontri e ha bisogno, ma per la cui for- di temi che disegneranno le scontri. “Il mare di Shake- mula rinnovata e innovativa sfaccettature del Mediterra- speare” sarà a Venezia dopo vale tenere le dita incrociate. neo: Il mare di Shakespeare, aver toccato Hebron, Gerico, (Cierre) Martedì, 1 luglio 2008 palcoscenico 7 CARNET PALCOSCENICO rubriche a cura di Carla Rotta INVITO A ... IN CROAZIA FIUME PUF Notti estive fi umane 14.mo Festival Internazionale del Teatro 27 giugno - 25 luglio Pola, 29 giugno – 5 luglio

1.mo luglio ore 21 Teatro “de Zajc 1.mo luglio ore 21 Forum, Museo stori- Pret-à-porter di Milko Lazar ed Edward co, Castello Clug. Con il Corpo di ballo dello Sloven- Anno Domini 2008 progetto internaziona- sko narodno gledališče di Maribor le, Croazia - Germania

5 luglio ore 21,30 Capannoni “Torpedo” 2 luglio ore 19,45 Teatro Concerto con i Laibach IBM 1401 Istruzioni per l’uso, Shalala Ehf (Irlanda) 7, 8 e 9 luglio ore 21,30 Spiaggia Glava- 2 luglio ore 22 Forum novo a Pećine 14 luglio ore 21,30 Ter- Chick stick, Theatre Akt (Polonia) Lukrecija di Anonimo. regia Jagoš satto Marković. Interpreti Tanja Smoje, Alen Concerto con la “klapa” 3 luglio ore 11 Port’Aurea Liverić, Dragan Mićanović, Damir Orlić, Libar Koppelort NGrotest Maru, Germania Olivera Baljak, Denis Brižić, Bosni- 3 luglio ore 20 Teatro mir Ličanin, Alen Nezirević, Dragana 15 luglio ore 21,30 P.zza. Radical Change - Daphne - You must be Tomšić,Tanja Tišma Marulić my tree, Lenz Rifrazioni (Italia) Scrittori sotto le stel- 8 e 9 luglio ore 21 Cartiera le con Nenad Stojković, 4 luglio ore 20,30 Teatro Penelope di Luis Sousa e Pjesma nad pje- Jelena J-Zlo Tondini, Željka Horvat, Petra Obsession, Decalages (Francia - R. Ceca) 5 luglio ore 20,30 Teatro smama di Staša Zurovac. Coproduzione Čargonja, Iva Pejković e band “Marinada” 4 luglio ore 22 Forum Eclipse, Adam read (Australia) del Balletto dell’”Ivan de Zajc” e Corpo di Vakokodeska, Divaldo Continuo Theatre, 5 luglio ore 22 Casoni Vecchi ballo “CeDeCe” - Portogallo 16 luglio ore 21,30 P.zza della Risoluzio- R. Ceca Stones Orto-Da Theatre (Israele) ne 10 e 11 luglio ore 21,30 e 22,30 Donne in parlamento di Aristofane. Re- 7º Festival della danza e teatro muto skinSITEs di Max Schumacher. Videoper- gia Serena Sinigaglia. Interpreti Beatrice formance. Interpreti Selma Banich, Žak Schiros, Sandra Zoccolan, Maria Pilar Pe- Sanvincenti, 18 – 22 luglio Valenta. rez Aspa, Silvia Masotti, Stefano Orlando, Fabio Chiesa, Mattia Fabris, Dafne Niglio, 18 luglio ore 21 Castello Grimani 11 luglio ore 21,30 Chiesa della Madonna Serena Cazzola, Chiara Stoppa, Caterina Aequus con la Jean Abreu Company, Gran di Lourdes Carpio, Cristina Castigliola, Mariamad- Bretagna Requiem di W.A.Mozart. Interpreti, l’Ope- dalena Gessi 18 luglio ore 22,30 Piazza ra dell’”I. de Zajc” Shedervish con Valentina Lacmanović, 19 luglio ore 12, Chiesa della Madonna Croazia 12 e 14 luglio ore 21 Cartiera di Lourdes (1.mo atto); ore 22, Museo del Delitto all’isola delle capre di Ugo Bet- mare (2.o atto); ore 2, Tersatto (3.o atto) 19 luglio ore 21 Piazza ti. Regia Damir Zlatar Frey.Interpreti An- Tosca di Giacomo Puccini. Regia Damir Yudith documentario di Jakov Sedlar su dreja Blagojević, Elena Brumini, Rosanna Zlatar Frey. Solisti Olga Kaminska, Davor Yudith Arnon Bubola, Mirko Soldano. Lešić, Valentin Enčev, Siniša Štork, Ro- bert Kolar, Saša Matovina, Dario Bercich, Vanja Zelčić freaks con Cikaros and TinCanCompany, Danimarca 21, 22, 23 e 24 luglio ore 21 Torpedo La signorina Julia di August Strindberg. 21 luglio ore 19 Regia Damir Zlatar Frey. Interpreti Tanja Un’ora con Martine Pisani Smoje, Jasmin Mekić, Anastazija Balaž 21 luglio ore 20,30 Piazza Lečić BCAA: Kilyka installazione 21 luglio ore 21,30 Castello Grimani 25 luglio ore 21,30 Teatro “de Zajc” El privilegio de morir con Provisional Cerimonia conclusiva Danza, Spagna 21 luglio ore 22,30 Piazza 19 luglio ore 22 Castello Grimani Ariadne auf Naxos con Marjana Krajač/ Speed con la Compagnie linga, Svizzera Sodaberg, Croazia 19 luglio ore 23 Piazza Uvega rokenroja con il dj Lindarski 22 luglio ore 21,30 Castello Grimani Stripped con Zagreb Dance Company, 20 luglio ore 20,30 Piazza Croazia BCAA: Kilyka installazione 22 luglio ore 22,30 Piazza 20 luglio ore 21,30 Castello Grimani Don’t be afraid, I’m scared as well/ Non Sans con Martine Pisani, Francia temere, ho paura anch’io Centro di danza 20 luglio ore 22,30 Piazza Tala, Croazia POLA Ulysses Teatar Histria Festival Brioni Minor, 9 luglio – 23 agosto 9˚ Festival Estivo Internazionale 9, 10, 11 e 12 luglio ore 21 Linda Begonja, Lu- 18 luglio ore 21,30 Castello Le ballate di Petrica Kerempuh di Miro- cija Šerbedžija 2 luglio - 23 agosto Concerto di Nina Badrić slav Krleža. regia Darko Rundek e Rade Šerbedžija. Interpreti Vili Matula, Mladen 30 e 31 luglio; 1, 2, 23 luglio orario da defi nire Isole Brioni Vasary, Darko Rundek, Maja Posavec, Isa- e 3 agosto ore 21 Concerto con il quartetto Rucner bel, Peđa Gvozdić, Rade Šerbedžija Notte ubriaca del 1918 di Ivo Štivičić e Miroslav Krleža. Regia Lenka Udovički. 5 agosto ore 21 Arena Interpreti Sreten Mokrović, Sven Carmen e Carmina Burana con l’Orche- Medvešek, Ksenija Marinković, Nina stra sinfonica, solisti e Coro dell’Univer- Violić, Linda Begonja, Branislav Lečić, 2 luglio ore 21,30 Arena sità “J. Dobrila” di Pola, Orchestra e coro Nebojša Glogovac Concerto di Zdravko Čolić della Filarmonica del Kosovo, Imperial Russian Ballet, Taranda-Mosca 14 - 23 agosto ore 21 5 luglio ore 21,30 Inaugurazione solenne 1968 di Dušan Jovanović. Regia Lenka del Festival 12 agosto ore 21 Cattedrale Udovički European Master Orchestra concer- Requiem di W. A. Mozart. Con l’Orchestra to. Solisti Stefan Milenkovich (violino), sinfonica, solisti e Coro dell’Università “J. Tomislav Mužek (tenore), Lidija Horvat Dobrila” di Pola Dunjko (soprano), Stjepan Hauser (violon- 18 - 22 luglio ore 21 cello), Yuan-Chuan Pan (contrabbasso) 23 agosto ore 21 Arena Caligola di Albert Camus. Regia Tomaž Concerto di Toni Cetinski Pandur. 12 luglio orario da defi nire Isole Brioni Concerto 25, 26 e 27 luglio pre 21 Re Lear di William Shakespeare. Re- 13 luglio ore 21,30 Arena gia Lenka Udovički. Interpreti Rade Concerto di Omara Portuondo Šerbedžija, Jure Ivanušić, Robert Ugrina, 8 palcoscenico Martedì, 1 luglio 2008 CARNET PALCOSCENICO rubriche a cura di Carla Rotta INVITO A ... IN SLOVENIA IN ITALIA

13º Festival estivo del Litorale TRIESTE Capodistria, Pirano, Isola, 28 giugno - 27 luglio Teatri a Teatro a Trieste e Provincia 13 giugno - 18 luglio

1.mo luglio ore 20,30 Teatro Romano Il lutto si addice ad Elettra di Eugene O Neill. Re- gia Marco Plini.

Felix da “Ognuno” di Felix von Hoffman- nsthal. Interpreti Fulvio Falzarano e Alessandro Mizzi.

18 luglio ore 21,30 Cava di Sgonico La fi glia dell’aria di Hans Karl Magnus Enzen- sberger. Regia di Janusz Kica. Interprete Silvia 5 luglio ore 21,30 Giardino 3 luglio ore 21,30 Teatro Romano Čušin. della Scuola di musica, Capo- Le sacre du printemps. Musica di distria Igor Stravinskij. Regia Heddy Maa- Povero lui, poveretta mi di lem. Marjan Tomšič. Regia Boris Ca- vazza. Interprete Saša Pavček 6 luglio ore 21,30 Teatro Romano Oedipus Rex Musica di Igor Stra- vinskij. Regia Giorgio Pressburger. 12 luglio ore 21,30 Auditorio - Voce narrante Roberto Herlitzka Portorose Une ecole de la vie / Scuola di 8 luglio ore 21,30 Teatro Romano vita balletto di Béjart Rudra, Euridice di Rainer Maria Rilke, Ma- Losanna (Svizzera) rina Cvetaeva, Italo Calvino, Clau- dio Magris; adattamento Giorgio Pressburger. Interpreti Daniela Gio- vannetti, Roberto Herlitzka 16 luglio ore 21 Castello di Muggia 39º Festival internazionale dell’operetta Trieste, 27 giugno - 20 luglio

1.mo, 2, 3, 8, 12 luglio ore 20,30 Sala Raffaelo De Silvia Dalla Benetta, Sung Kiu Park, Manuela Bi- 22 luglio ore 21,30 Piazza Tito, Banfi eld - Tripcovich sceglie, Andrea Binetti, Leonora Surian, Sara Al- Capodistria Scugnizza Operetta in due parti di Carlo Lombar- zetta, Gualtiero Giorgini, Janko Petrovec, Adriano Hči zraka / Figlia dell’aria di do. Giraldi e con la partecipazione straordinaria di Elio Hans Magnus Enzensbeger. Musica di Mario Costa. regia Davide Livermore. Pandolfi Interpreti 25 luglio ore 20,30 Magazzini Marie Stephane Bernard, Gianluca Terranova, Lel- 10 luglio ore 21; 15 e 16 luglio ore 20,30; 20 lu- Libertas / Piazza dei pescatori, lo Giulivo, Margherita Di Rauso, Diana Mian,Ugo glio ore 17,30 teatro “Verdi” Capodistria Maria Morosi Cin-ci-là Operetta in due parti di Carlo Lombar- Riva i Druxi di Milan Rako- do. vac. Regia Lary Zappia. Con 9, 11, 13, 17, 18 e 19 luglio ore 20,30 Teatro “Ver- Musica di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato. Re- la Compagnia del Dramma Ita- di” gia Maurizio Nichetti. Interpreti Elena Rossi, Leo- liani (Fiume) e Teatro Popo- Il paese del sorriso operetta romantica in tre atti nardo Caimi, Giuseppina Bridelli, Gualtiero Gior- lare Istriano (Pola). Interpreti di gini, Maurizio Zacchingna, Sara Alzetta Aleksandar Cvjetković, Filip Ludwig Herzer e Fritz Löhner. Musica di Franz Osvaldo Salvi e e con la partecipazione straordina- Lugarić, Elvia Nacinovich, Bru- Lehár. Regia Damiano Michieletto. Interpreti ria di Maurizio Micheli no Nacinovich, Denis Brižić, 16, 18 e 19 luglio ore 21 Teatro Romina Vitasović, Rosanna Bu- Tartini - Pirano bola, Elena Brumini, Alida Del- Tračnice / I binari di Milena caro, Lucio Slama, Teodor Tia- Marković. ni, Rade Radolović

Anno IV / n. 7 1 luglio 2008 “LA VOCE DEL POPOLO” - Caporedattore responsabile: Errol Superina IN PIÙ Supplementi a cura di Errol Superina Progetto editoriale di Silvio Forza / Art director: Daria Vlahov Horvat Edizione: PALCOSCENICO Redattore esecutivo: Carla Rotta / Impaginazione: Annamaria Picco Collaboratori: Rossana Poletti / Foto: Domenico Ponziano La pubblicazione del presente supplemento viene supportata dall’Unione Italiana grazie alle risorse stanziate dal Governo italiano con la Legge 193/04, in esecuzione al Contratto N° 83 del 14 gennaio 2008, Convezione MAE-UI N° 2724 del 24 novembre 2004