Giorgio Valentini Progettista Indipendente Eclettico E Innovativo AISA·Associazione Italiana Per La Storia Dell’Automobile
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Copertina:Layout 1 3-10-2011 11:05 Pagina 1 Giorgio Valentini progettista indipendente eclettico e innovativo AISA·Associazione Italiana per la Storia dell’Automobile AISA ·Associazione Italiana per la Storia dell’Automobile C.so di Porta Vigentina, 32 - 20122 Milano - www.aisastoryauto.it MONOGRAFIA AISA 91 Impaginato.qxp:Impaginato 3-10-2011 11:53 Pagina 1 Giorgio Valentini progettista indipendente eclettico e innovativo AISA·Associazione Italiana per la Storia dell’Automobile 2 Premio Leonardo 2010-AIPI (Associazione Italiana Progettisti Industriali) 3 Introduzione Lorenzo Boscarelli 4 Nota e ringraziamenti 5 Prefazione Giampaolo Dallara 6 Il progettista indipendente Giorgio Valentini 7 Giorgio Valentini si racconta Estratto dalla Monografia Aisa n.12 19 Tre vetture da competizione: esperienze di un progettista indipendente • Le monoposto BWA • La Panther e la Mystère • Le Momo 29 Progetti non automobilistici 35 Vita lavori progetti Giorgio Valentini 43 Postfazione Giorgio Valentini In copertina, dall’alto sul lato sinistro: Giorgio Valentini ritratto nel suo studio; Giorgio Valentini, sulla sinistra, all’inizio degli anni Cinquanta a Merano, con il suo primo committente, De Paoli, nell’officina di quest’ultimo; la Panther; Geki Russo al volante della BWA 321 di F3, Trofeo Bruno e Fofi Vigorelli, Autodromo di Monza, 27 maggio 1965; il trasportatore a cavaliere Gentili e Brighi; Giorgio Valentini accanto alla Alfa Romeo Giulia TZ della Autodelta, nel marzo del 1965 alla 12 Ore di Sebring. Al centro nella foto grande: la Momo 2000. In 4ª di copertina: la Fioravanti Sensiva, completata nel 1994, era la dimostrazione di un nuovo concetto di sospensioni applicate a un veicolo con trazione integrale e motorizzazione elettrica. MONOGRAFIA AISA 91 Impaginato.qxp:Impaginato 3-10-2011 11:53 Pagina 2 Premio Leonardo 2010-AIPI design, ha svolto l’attività di progettista con successo Nel 2010 il Premio internazionale “Leonardo da Vinci” in ambiti e settori diversi, ma la sua grande passione è dell’Aipi (Associazione Italiana Progettisti Industriali), sempre stata la progettazione di automobili sportive e da di cui è presidente Adriano Montino, è stato assegnato competizione. Ha dato un importante contributo alla a Giorgio Valentini con questa motivazione: “Giorgio valorizzazione della figura professionale del progettista Valentini, Milano. Esuberante, eclettico, amante del e si è impegnato nella formazione dei nuovi ingegneri”. 2 Impaginato.qxp:Impaginato 3-10-2011 11:53 Pagina 3 Introduzione Lorenzo Boscarelli rogettista eclettico e indipendente è una definizio- il neologismo “simplicate” non è applicabile alle Pne che descrive bene Giorgio Valentini, uomo e tec- Momo Prototipo che Giorgio Valentini ha progettato nico. Due termini diversi, ma che nella sua persona nel 1971-1974. Vetture ricchissime di soluzioni origi- sono strettamente legati. Il suo eclettismo avrebbe nali, scelte addirittura con la coscienza che ne avreb- potuto esprimersi solo essendo un professionista pie- bero molto complicato la messa a punto, rischiando namente indipendente, come è stato nella maggior di renderle meno competitive rispetto ad altre più tra- parte della sua vita. dizionali. Ma che importa? Se il committente è d’ac- Ogni progettista che desideri vedere realizzate le pro- cordo, e Giampiero Moretti lo fu, si crea qualcosa di prie idee deve avere un committente, quindi una rela- assolutamente nuovo, per la convinzione che anche zione professionale esiste sempre, ma chi lavora da questo sia il dovere del progettista, quando opera in indipendente può scegliere a quali temi, e a quali com- un settore “di frontiera”, come le competizioni auto- mittenti, dedicarsi. mobilistiche. L’indipendenza, prima che una scelta professionale, è Essere indipendenti a volte costringe a compromessi, un modo di essere, deriva dal desiderio di esprimersi non tanto nelle scelte tecniche, ma nelle relazioni con il minor numero di vincoli possibile. Beninteso, umane e di lavoro. Alla stabilità di un rapporto di ciascuno di noi ha dei “maestri”, si ispira a qualche per- dipendenza, tipica di chi opera in un’azienda, e alla sona di particolari doti o genialità – nel caso di Giorgio prevedibilità che ne deriva, si sostituisce il mutamento Valentini possiamo citare il professor Mario Speluzzi, continuo dei committenti, delle condizioni contrattua- il professor Tullio Levrini e Colin Chapman, fondato- li, dei rapporti interpersonali. È una vita più dinamica, re e patron della Lotus – ma l’indipendenza, se è dav- che a volte richiede scaltrezza e spregiudicatezza. vero tale, conduce poi ad esiti che si distaccano molto Sono caratteristiche totalmente estranee a Giorgio dalle fonti di ispirazione. Valentini, del quale invece colpiscono la spontanea ret- Qui si rivela un altro aspetto della personalità di titudine, la ricerca di rapporti basati sulla stima e la Giorgio Valentini: la sua passione profonda per il pro- fiducia reciproche, la naturale tendenza ad esprimere le getto, per l’ideazione di soluzioni nuove, inesplorate proprie opinioni, senza sotterfugi e furbizie. Tutti i (come gli estrusi di alluminio per il telaio di monopo- suoi amici ed estimatori sanno che è una persona lim- sto, le BWA di metà anni Sessanta), che a volte lo ha pida e, possiamo ben dire, gli sono affezionati proprio portato a distaccarsi dai suoi ispiratori. Se il motto di per questo suo modo di essere, oltre che per la sua Chapman si dice fosse “lighten and simplicate” di certo genialità di tecnico. • Lorenzo Boscarelli, presidente Aisa. 3 Impaginato.qxp:Impaginato 3-10-2011 11:53 Pagina 4 Nota e ringraziamenti non solo l’aspetto tecnico dell’attività di Giorgio I progetti e i lavori che Giorgio Valentini ha realizzato Valentini, ma anche il suo profilo umano, che tanta in sessant’anni operosi meriterebbero una trattazione parte ha avuto nell’indirizzarne le scelte professionali e molto più estesa di quella narrata in questa di conseguenza le realizzazioni tecniche. Monografia. Oltre che a Giorgio Valentini, a sua moglie Ignazia Ci auguriamo che in futuro altri autori dedichino all’o- Favata, a suo cognato Alberto Favata, ai collaboratori pera di Giorgio Valentini un’analisi più approfondita, dello Studio Valentini, un rigraziamento particolare va come il tema merita. ad Aldo Zana, per l’impegno profuso nella raccolta di In particolare, sono qui trattati in modo sintetico i pro- documenti e di immagini e per la cura dedicata alla getti per settori diversi da quelli automobilistico e composizione del testo e alla stesura delle didascalie motociclistico, coerentemente con l’ambito di interes- delle foto, e ad Angelo Ruffini, che ha con passione se di Aisa. trascritto l’intervista a Giorgio Valentini e ha estratto Nelle pagine che seguono si è cercato di far emergere dal suo archivio articoli e documenti. 4 Impaginato.qxp:Impaginato 3-10-2011 11:53 Pagina 5 Prefazione Giampaolo Dallara iorgio Valentini è un progettista completo. Ha svi- si con i giovani, di trasferire le proprie esperienze e Gluppato impianti industriali, vetture da competi- conoscenze. zione, vetture stradali ed è stato consulente di alcune Alla Dallara Automobili abbiamo da tempo la consue- tra le più importanti Case automobilistiche. tudine di preparare i giovani ingegneri con un corso di In tutte le sue creazioni sono evidenti la fantasia, lo progettazione tenuto da Giorgio Valentini. Con la sforzo creativo e la ricerca del nuovo finalizzato all’ef- pubblicazione, nel 2008, del libro “Formula 1 e ficienza. Prototipi – Come progettare le vetture da competizio- Non ho mai visto un suo progetto banale. Anche ne”, hanno a disposizione un testo per rinfrescare le quando si ispirava a concetti applicati in precedenza, nozioni acquisite. ho sempre notato la volontà di migliorare e affinare le Nel volume di Valentini è lodevole il tentativo di sot- soluzioni costruttive. trarsi a un’analisi riferita al particolare momento dell’e- Alla sua curiosità, alla voglia di conoscere e capire, ha voluzione tecnica, con un approccio parametrico che sempre abbinato il piacere di insegnare, di confrontar- evidenzia la linea di tendenza. • Giorgio Valentini ritratto nel suo studio. Tratto dal libro di Giorgio Valentini “Formula 1 e Prototipi – Come proget- tare le vetture da competizione”, Giorgio Nada Editore, Vimodrone (Milano) 2008. 5 Impaginato.qxp:Impaginato 3-10-2011 11:53 Pagina 6 Il progettista indipendente Giorgio Valentini orrei mettere subito in evidenza quella che è la caratterizzata da periodi ben definiti. Nell’immediato Vcomponente di base del mio lavoro di progetta- dopoguerra, che ha ereditato le tecniche e le caratteri- zione: a parte pochi anni in cui ho operato all’interno stiche progettuali dell’anteguerra, sono state le Case di società (Abarth, Innocenti, Alfa Romeo, Autodelta), automobilistiche a impegnarsi direttamente nelle com- sono sempre stato un “progettista indipendente”. petizioni istituendo specifici reparti con progettisti, Intanto, parliamo di vetture da competizione, in quan- tecnici e meccanici. Solo alla fine degli anni to nella produzione di auto di serie non è quasi mai Cinquanta, soprattutto per merito degli inglesi, sono esistito il progettista indipendente. Per costruire vettu- nate piccole scuderie che costruivano e gestivano re di serie occorrono grandi organizzazioni e ingenti anche le monoposto di F1. mezzi tecnici e finanziari. Il singolo progettista non È in questo contesto che sono cresciuti i progettisti potrebbe da solo occuparsi di progetti così complessi. indipendenti, che offrono, anche con contratti a breve- Inoltre, costruire vetture di serie è molto più complica- medio termine, la loro opera passando da una Casa to e difficile che fare vetture da corsa, anche se questa all’altra. affermazione può stupire: si preferisce pensare che Ne scrivo con cognizione di causa perché, da quando l’auto da corsa rappresenti il massimo dell’espressione sono un progettista indipendente, mi sono sempre della progettazione mentre, nella realtà, le automobili occupato di macchine da corsa. Mi è stata data un’oc- di serie devono rispondere ai molti requisiti che le spe- casione, nel 1972, di entrare in Ferrari nello staff di pro- cifiche tecniche e normative e il mercato impongono gettazione, ma come dipendente.