i Concerti del Conservatorio

ottobre dicembre 2019

ottobre i Concerti dicembre 2019

23 ottobre 2019 ore 20.30 Aula Magna XXIII Premio Pianistico Internazionale "Stefano Marizza" Concerto dei vincitori in collaborazione con la famiglia Marizza

30 ottobre 2019 ore 20.30 Sala Tartini TRIO BIZARRE Francesco De Luisa – Giovanni Maier – contrabbasso Jacopo Zanette – batteria

6 novembre 2019 ore 20.30 Sala Tartini Alberto Olivo – pianoforte musiche di C. Debusssy, F. Liszt, O. Messiaen, M. Ravel

13 novembre 2019 ore 20.30 Sala Tartini “La macchina ad aria” su ispirazione di Leonardo da Vinci Introduzione ai brani a cura di Chiara Percivati in collaborazione con Associazione Chamber Music - Trieste e Chromas - Associazione Musica Contemporanea Chiara Percivati - clarinetto musiche di V. Globokar, S. Sciarrino, I. Stravinskij, D. Terranova, M. T. Treccozzi, J. Widmann Sala Tartini ottobre Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" i Concerti dicembre 2019 Via Carlo Ghega, 12 – Trieste

18 novembre 2019 ore 18.30 4 dicembre 2019 ore 20.30 Politeama Rossetti, Trieste Sala Tartini PRÉLUDES ACADÉMIQUES Ivan Boaro – percussioni Concerto di Apertura dell’Anno Accademico 2019/20 Marco Viel – percussioni Orchestra Sinfonica del Conservatorio “G. Tartini” musiche di T. De Mey, A. Ignatowicz-Glińska, T. Goliński, A. Koppel, R. Marino, Adriano Martinolli D’Arcy – direttore A. Morag, D. Scarlatti

musiche di J. Brahms, A. Illersberg, F. Liszt, F. von Suppé 11 dicembre 2019 ore 20.30 20 novembre 2019 ore 20.30 Sala Tartini Sala Tartini Adelajd Zhuri – pianoforte La forza, lo stupore, lo struggimento. musiche di F. Chopin, M. Clementi, Claude Debussy, M. Glinka, F. Liszt Il visionario impressionismo iberico di Joaquin Rodrigo Pier Luigi Corona – chitarra 18 dicembre 2019 ore 20.30 musica di J. Rodrigo Sala Tartini Irene Pauletto – arpa 27 novembre 2019 ore 20.30 musiche di N. Charles, Bochsa P. Chertok, M. Ivanovič Glinka, Félix Godefroid, Sala Tartini P. Hindemith, L. Spohr Arvid Gast – organo in collaborazione con Musikhochschule Lübeck musiche di J. S. Bach, F. M. Bartholdy, D. Buxtehude, F. Danksagmüller, T. Medek

i Concerti del Conservatorio | ottobre_dicembre 2019 23 ottobre 2019 ore 20.30 Aula Magna

Stefano Marizza XXIII Premio Pianistico Giovane collaboratore dell’Università Po- polare di Trieste, scomparso prematura- Internazionale "Stefano Marizza" mente nel dicembre 1996, era considerato fra i più brillanti allievi pianisti del Conser- vatorio "G. Tartini" di Trieste. Concerto dei vincitori Nato a Fogliano (GO) il 9 dicembre 1969, in collaborazione con la famiglia Marizza iniziò a studiare pianoforte sotto la guida di Gianna Visintin. Dal 1988 fu allievo di Massimo Gon presso il Conservatorio trie- stino dove si diplomò nel 1995. Preceden-

temente nel 1994 si laureò con lode in Ma- terie letterarie alla Facoltà di Magistero Interpreti e programma saranno resi noti dell’Università di Trieste e l’anno seguente si iscrisse al corso di laurea in Pedagogia. nello specifico programma di sala Da anni collaborava con l’Università Popo- lare di Trieste dove era stato assunto nel gennaio 1996 ed era considerato uno dei funzionari più validi. Nei frequenti viaggi e contatti in Istria aveva allacciato im- portanti rapporti con le Comunità degli Italiani dalle quali era particolarmente stimato ed apprezzato.

ALBO D’ORO DEL PREMIO PIANISTICO INTERNAZIONALE "STEFANO MARIZZA"

1997 − Maia Glouchkova, Sofia () 2008 − Emanuele Delucchi, Varese Ligure 1998 − Péter Morva, Dunakeszi (Ungheria) (La Spezia, Italia) 1999 − Giacomo Miglioranzi, Venezia (Italia) 2009 − Hyun-Jee Moon, Seoul (Corea del Sud) 2000 − Tihamér Hlavacsek, Orosháza 2010 − Ah Ruem Ahn, Suwon (Corea del Sud) (Ungheria) 2011 − Andrey Stukalov, Krasnoyarsk (Russia) 2001 − Raluca Stirbat, Iasi (Romania) 2012 − Syuzanna Kaszò, Uzhgorod (Ucraina) 2002 − Volha Stsiazhko, Minsk (Bielorussia) 2013 − Dmitry Masleev, Ulan-Ude (Russia) 2003 − Dora Deliyska, (Bulgaria) 2014 − George Todica, Bucarest (Romania) Il Conservatorio "G. Tartini", con la collaborazione della famiglia Marizza, indice ed organizza la 2004 − Alì Hirèche, Parigi (Francia) 2015 − Nicola Losito, Udine (Italia) XXIII edizione del Premio Pianistico Internazionale "Stefano Marizza" allo scopo di promuovere 2005 − Matteo Andri , Bueriis (Udine, Italia) 2016 − Dmytro Choni, Kiev (Ucraina) la cultura musicale nel nome ed in ricordo del giovane pianista. 2006 − Chiara Opalio, Vittorio Veneto 2017 − ex aequo: Junichi Ito, Tokyo (Giapp.); Il Concorso si svolgerà nei giorni 21, 22 e 23 ottobre 2019 presso il Conservatorio "G. Tartini" di Trieste. (Treviso, Italia) Polina Sasko, Kiev (Ucraina) − Grzegorz Niemczuk, Tychy (Polonia) − Hansol Noh, Seul (Corea del Sud) * si ringrazia l'Università Popolare di Trieste per il supporto all'evento 2007 2018

i Concerti del Conservatorio | ottobre_dicembre 2019 30 ottobre 2019 ore 20.30 Sala Tartini

TRIO BIZARRE Francesco De Luisa – piano Giovanni Maier – contrabbasso Jacopo Zanette – batteria

Storia di un Trio Il Trio Bizarre nasce nel gennaio 2019 da un incontro del pianista Francesco De Luisa, del contrabbassista Giovanni Maier e del batterista Jacopo Zanette. I tre musicisti, provenienti da un background jazzistico, si sono trovati a sviluppare in maniera spontanea un suono di trio del tutto unico e alquanto inusuale. Questa ricerca è iniziata in sede di prove, registrazioni e concerti da improvvisazioni libere a livello ritmico e armonico su standard americani, ed in seguito su composizioni di Lennie Tristano, Lee Konitz, Warne Marsh. Da queste sperimentazioni è nata l’idea centrale del trio, ovvero la riduzione della Francesco De Luisa struttura armonica dell’improvvisazione, scelta che al tempo stesso limita e dà libertà, Comincia privatamente lo studio del Siena Jazz. Ha avuto il piacere di suonare pone davanti a dei confini e stimola a superarli, oltre a costringere ogni musicista ad pianoforte all’età di 7 anni e si diploma nel a fianco di famosi musicisti in tutta un ascolto a 360 gradi. La struttura armonica limitata porta a spaziare attraverso parti 2010 presso il Conservatorio “G. Tartini” di Europa, esibendosi in importanti Festival free, cambi di tempo, poliritmie, momenti contrappuntistici, senza compromettere l’idea Trieste, sotto la guida di Massimo Gon. In Jazz e Jazz club. Ha realizzato, eseguito compositiva del pezzo suonato. Successivamente i tre si sono spinti a sperimentare il seguito, si laurea al biennio specialistico e registrato numerosi commenti sonori sound emerso spontaneamente, anche su composizioni di ciascun membro del trio. Il in Jazz nel 2013 presso il medesimo per letture, proiezioni cinematografiche repertorio del Trio Bizarre, infatti, spazia da brani della scuola Tristaniana a composizioni Conservatorio, studiando con Klaus e rappresentazioni teatrali. Inoltre, ha originali dei tre musicisti. Gesing, Giovanni Maier, Matteo Alfonso e collaborato occasionalmente come Stefano Bellon, conseguendo il massimo pianista accompagnatore per programmi dei voti e la lode. È stato finalista di Mediaset. Ha frequentato vari seminari concorsi in ambito jazz come il premio studiando con eminenti interpreti jazz. Lelio Luttazzi (2011) ed il premio Chicco Insegna presso le scuole di musica “E. Bettinardi (2014), mentre nel 2008 al Komel” di Gorizia e “Aperta Musica” di Gorizia Jazz Workshop ha ricevuto una Ronchis. borsa di studio per frequentare i corsi di

i Concerti del Conservatorio | ottobre_dicembre 2019 Giovanni Maier Jacopo Zanette Si è diplomato in contrabbasso nel 1988 (1989) è musicista, batterista, compo- presso il Conservatorio “G. Tartini” di sitore, insegnante. Ha completato il Trieste. Attualmente sta sviluppando un bachelor in batteria jazz e percussioni proprio progetto basato sul contrabbasso cum laude nel 2013, presso il Kaertner solo iniziato nel 1994 e documentato dai Landeskonservatorium di Klagenfurt. CD: "Polaroid", “Exposure”, “Audiosmog”, Nella stessa Università ha ottenuto l’IGP, “Domino 02”, “The face of the bass”. Dal diploma di laurea europeo in pedagogia 1989 ad oggi ha partecipato (anche con musicale. In Maggio 2015 ha conseguito il gruppi guidati da lui stesso o in solo) a master presso il Koninkjik Conservatorium svariati jazz festival in tutto il mondo. Ha de L’Aia, Olanda. Da gennaio 2016 è stato preso parte nel 1995 alla realizzazione assistente professore in batteria jazz della Colonna Sonora (musiche di T. alla Ionian University di Corfù, Grecia. Tononi) del film “Ketchup”, che ha ricevuto Si è esibito in concerti e festival in tutto il Primo Premio al Festival di Venezia il mondo ed ha avuto la possibilità di nella sezione Cortometraggi. Nel 1996 collaborare con radio come RAI e ORF. Ha ha partecipato alla “Conduction n° avuto il piacere di suonare con musicisti 61” di Butch Morris al Teatro Podewil del calibro di Rob Bargad, Daniel Noesig, di Berlino. Ha collaborato inoltre con il suo gruppo MOSAIC ORCHESTRA, un Juraj Stanik, Karen Asatrian, John l’orchestra del Teatro “G. Verdi” di Trieste concerto in diretta per Radio3 e scritto Marshall e molti altri. Ha registrato vari e il Laboratorio Lirico di Alessandria ed è le musiche per spettacoli teatrali. Ha cd con diversi artisti in campo pop ma stato selezionato per la partecipazione registrato con il trio “TRIOSONIC”, con soprattutto nel panorama jazzistico. È co- all’Orchestra Internazionale di Alpe Adria. Stefano Battaglia (pianoforte) e da leader di Zadeno trio. Con questo gruppo Nel 1993 ha preso parte ad un Workshop Michele Rabbia (percussioni) un CD per ha vinto premi come Barga jazz, Fara con Roscoe Mitchell e Muhal Richards la prestigiosa etichetta discografica jazz, Jazz by the pool, European jazz Abrams. Ha suonato con numerosissimi tedesca ECM (2005).Ha inoltre pubblicato competition all’interno della quale gli è musicisti di fama internazionale. Nel incisioni discografiche per numerose stato assegnato il titolo di Best drummer. 1996 ha partecipato alla realizzazione importanti etichette. Nell’anno 2007, Con questo trio è in tour costante in giro dello spettacolo “Ragazzi Selvaggi”, nell’ambito del referendum TOP JAZZ per l’Europa e ha all’attivo due cd della balletto su musiche di E. Rava e indetto dalla rivista Musica Jazz, è stato band. È membro attivo di progetti come coreografie di R. North, tenutosi nei teatri votato al secondo posto nella categoria Zadeno Trio, DL DL, David Binderberger di Rovigo e Treviso in prima mondiale comprendente contrabassisti, batteristi e Quartet, Bruno Cesselli Trio, Vera Marijt con la partecipazione di Tony Scott e cantanti. Dal 2006 insegna Contrabbasso quartet e molti altri. dell’Orchestra Sinfonica del Teatro Sociale e Musica d’Insieme ai “Seminari Senesi di Rovigo. È stato votato come uno dei di Musica Jazz”. Ha preso parte inoltre, dieci migliori nuovi talenti dell’anno 1996 come insegnante di contrabbasso, basso dai critici della rivista “Musica Jazz”. elettrico e musica d’insieme, a diversi Nell’ambito dello stesso referendum, per workshop e seminari, in Italia e all’estero. l’anno 2001 il suo CD “Mosaic Orchestra Dal 2009 è docente di Jazz presso il vol. 1” è stato votato come uno dei Conservatorio di Trieste. dieci migliori dischi di Jazz italiano e il suo gruppo, la Mosaic Orchestra, si è classificato al quinto posto tra i migliori gruppi italiani. Nel 2003 ha tenuto con

i Concerti del Conservatorio | ottobre_dicembre 2019 6 novembre 2019 ore 20.30 Sala Tartini

Alberto Olivo – pianoforte Alberto Olivo, di Fiumicello (UD), è nato nel 1998. Ha avviato lo studio del pianoforte all’età di 5 anni con Alessio De Franzoni. Nel 2010 ha iniziato gli studi presso il Conservatorio “G. Tartini” di Claude Debusssy Préludes, Premier Livre Trieste sotto la guida di Massimo Gon e 1862 - 1918 VI. Des pas sur la neige nel 2016 si è diplomato con il massimo dei voti presso il Liceo Musicale G. Carducci di Trieste. Ha inoltre studiato presso il Après une Lecture du Dante, Fantasia quasi Sonata Real Conservatorio Superior de Mùsica 1811 - 1886 de Madrid con Ignacio Marin Bocanegra. Ha partecipato a numerosi concorsi, Claude Debussy Préludes, Premier Livre ottenendo nel 2007, all’11° Concorso Internazionale per Giovani Strumentisti di 1862 - 1918 X. La cathédrale engloutie Povoletto, il Premio Speciale Presidenza * * * del Consiglio Regione F.V.G. per la sicurezza e l’interpretazione dei brani Claude Debussy Préludes, Premier Livre del ’900. Ha inoltre vinto il Primo Premio 1862 - 1918 IX. La sérénade interrompue al 3° International Music Competition di Trieste (2007), al 1° Concorso Nazionale per Giovani Musicisti Città di Palmanova La Valse (2013) e al 28° Concorso Pianistico Città di 1875 - 1937 Albenga (2015). Si è inoltre aggiudicato il Premio Pianistico “Filippo Trevisan” al 4° Concorso Musicale Città di Palmanova Claude Debussy Préludes, Premier Livre (2016). Ha partecipato a numerose 1862 - 1918 VIII. La fille aux cheveux de lin masterclass e corsi con S. Gadjev, A. Gadjev, P. Entremont, L. Dedova, M. Prause, Olivier Messiaen dai Vingt Regards sur l’Enfant-Jésus R. Kinka, D. Andonova etc. Si è esibito in 1908 - 1992 X. Regard de l’Esprit de joie concerto sia in Italia che all’estero (, Croazia, Slovenia, Serbia, Macedonia, Spagna).

La “Fantasia quasi Sonata” prende ispirazione dalla Divina Commedia, molto amata da Liszt. Si tratta di una composizione ampia che assume per certi versi il respiro di una vera e propria Come in altre opere di Debussy, in questi Preludi l’ispirazione naturalistica è molto evidente, qua- Sonata. Il pezzo è caratterizzato da effetti timbrici senza precedenti e da passi estremamente si al limite dell’onomatopea. L’autore tentò di sfuggire alla qualifica di ‘musicista a programma’ virtuosistici. apponendo i titoli alla fine di ogni pezzo, anziché all'inizio, per non influenzare in alcun modo l’in- Lo stesso Ravel suggerisce il significato de “La Valse” con questa annotazione a margine della terpretazione attraverso suggestioni extra-musicali. “Passi sulla neve” è una pittura d’ambiente partitura: “Nembi turbinosi lasciano intravedere a sprazzi delle coppie di danzatori. A poco a di un paesaggio triste e ghiacciato; “La cattedrale sommersa” è ispirata alla leggenda della città poco essi si dissipano e si distingue una sala immensa popolata di una folla vorticosa. La scena d’Ys, inghiottita dal mare per le colpe dei suoi abitanti, la cui cattedrale riemerge all’alba per poi diventa sempre più luminosa e al fortissimo il bagliore dei candelieri giunge al massimo splendo- sprofondare nuovamente nelle onde; “La serenata interrotta” è un pezzo spagnoleggiante in cui re. È un ballo imperiale che si svolge verso il 1855”. si ritrova la chitarra con tutti i suoi effetti timbrici, dove qualche incidente, che si può spiegare “Regard de l’Esprit de joie” di Messiaen è uno ‘scontro’ tra il jazz occidentale ed i ritmi della danza ad esempio come la rottura di una corda della chitarra stessa, frena continuamente la melodia; indù. Si apre con una danza violenta dai ritmi tipicamente orientali. La sezione centrale presenta “La fanciulla dai capelli di lino” è ispirato ad una poesia di Lecomte de Lisle, dove viene descritta quasi un puro boogie-woogie nella mano sinistra. Successivamente si sviluppano due temi, quel- una lontana visione. lo della gioia e quello di Dio. Il brano termina con il fiorire di un canto di uccelli. i Concerti del Conservatorio | ottobre_dicembre 2019 13 novembre 2019 ore 20.30 Sala Tartini

“La macchina ad aria” su ispirazione di Leonardo da Vinci Nuova opera per clarinetto basso e live electronics Let me breath (durata approssimativa: 10’) Introduzione ai brani a cura di Chiara Percivati La scrittura di questa nuova opera per clarinetto basso e live electronics è stata concepita come tributo al genio di Leonardo da Vinci, a 500 anni dalla sua morte. Attraverso codici, scritti e disegni in forma di appunti, redatti lungo il corso di un’intera vita, conosciamo la freschezza e la Chiara Percivati – clarinetto voracità di una mente speculativa che gli permise di intrecciare i diversi ambiti della sua attività artistica con ricerche di natura scientifica rivolte ai campi più disparati del sapere umano. Tra le tante macchine ideate da Leonardo, sono ben noti i disegni realizzati per la progettazione di macchine volanti, risultato di studi sulla resistenza dell’aria, il moto dei venti, il formarsi dei vortici, che lo portarono ad un’intuizione straordinaria per l’epoca: capì infatti che l’aria è un fluido, do- Igor Stravinskij Tre pezzi per clarinetto solo (1919) tato della capacità di contrarsi e di sostenere un corpo aumentando la propria densità. E dall’in- per clarinetto in La e Sib dagine di questo fluido e del suo movimento, che alterna rarefazione e contrazione dando forma ad un’infinità di mondi sonori, nasce l’idea di aumentare e moltiplicare le potenzialità del clari- netto basso per trasformarlo in una ‘macchina ad aria’. L’intento è quello di creare una struttura ‘pneumatica’: un organismo sonoro inquieto di cui si ascoltano i respiri e i sussulti, le trasparenze Jörg Widmann Fantasia (1993) e le rugosità, in una texture cangiante che alterna suoni evanescenti e sottili a volumi concreti. La per clarinetto in Sib presenza elettronica si pone come un doppio della presenza fisica dell’interprete, aumentando e proiettando nello spazio il suono prodotto dallo strumento, dando vita ad un gioco circolare di rispecchiamenti all’interno del quale ogni identità risulta sfocata. Vinko Globokar Voix instrumentalisée (1973) per clarinetto basso

* * *

Salvatore Sciarrino Let me die before I wake (1982) per clarinetto in Sib

Maria Teresa Treccozzi Ayre (2015, rev. 2018) per clarinetto preparato

Daniela Terranova Let me breath (WP, 2019) per clarinetto basso e live electronics prima esecuzione assoluta su commissione dell’Associazione Chamber Music - Trieste

in collaborazione con

Chromas Associazione Musica Contemporanea

i Concerti del Conservatorio | ottobre_dicembre 2019 Chiara Percivati Daniela Terranova Clarinettista e performer, è un’interprete Sergio Delmastro, Fabrizio Meloni, Ernesto Pianista e compositrice, ha studiato in specializzata nel repertorio moderno Molinari, Enrico Maria Baroni e Paolo Italia con Azio Corghi, perfezionandosi e contemporaneo. Si è esibita per i più Beltramini. Different Tubes, il suo progetto successivamente all’estero con Beat importanti festival europei collaborando di ricerca artistica sulla preparazione Furrer presso l’Universität für Musik und con direttori quali George Benjamin, di clarinetto e clarinetto basso, è stato darstellende Kunst di Graz e di . Daniele Gatti, Peter Rundel, Marco recentemente ospitato dalla Harvard Laureata con lode in Lettere Classiche, Angius, Lucas Vis, Frank Ollu, Jonathan University, dall’Orpheus Institute di ha conseguito il titolo internazionale di Stockhammer, Pierre-André Valade, Gent e agli Internationale Ferienkurse dottore di ricerca in Studi audiovisivi presso Brad Lubman e Susanna Mälkki. Chiara für Neue Musik di Darmstadt. Tra le sue l’Università di Udine (associata a Université è stata borsista dell’Ensemble XX secolo principali collaborazioni: l’Ensemble Paris 8 - Sorbonne Nouvelle). I suoi lavori dell’Accademia del Teatro alla Scala e Modern, l'EMO (Ensemble Modern hanno ricevuto molti riconoscimenti, tra i dello IEMA Master’s degree program in Orchestra), l’Estonian National Symphony quali: I premio al concorso internazionale specialized contemporary performance, Orchestra, mdi ensemble, Ensemble Gianni Bergamo Classic Music Award presso l’Hochschule di Francoforte e Schallfeld, l’Orchestra dell'Accademia del (Lugano); premio ‘Nuova Musica alla sotto la guida dell'Ensemble Modern. Si Teatro alla Scala, l’Ensemble XX secolo Fenice’; Menzione Speciale per la musica è perfezionata con Nina Janßen-Deinzer, dell'Accademia del Teatro alla Scala, oltre italiana – premio SIAE; premio ‘Incontri Alessandro Carbonare (Master annuale a molte altre. Internazionali Franco Donatoni’ (Milano); di alto perfezionamento strumentale), Premio Banca Monte dei Paschi di Siena (Accademia Chigiana); I premio al concorso nazionale ‘Kinderszenen' (CIDIM, 2009). La sua musica è eseguita in numerosi festival e all’interno delle più prestigiose stagioni musicali europee. Dal 2012, le sue opere sono edite dalla casa editrice Suvini Zerboni-Sugar Music di Milano. Dal 2016 è docente di Elementi di composizione per didattica della musica presso il Conservatorio di Castelfranco Veneto.

i Concerti del Conservatorio | ottobre_dicembre 2019 18 novembre 2019 ore 18.30 Politeama Rossetti, Trieste

PRÉLUDES ACADÉMIQUES Il programma del concerto è stato concepito partendo dal concetto musicale di Preludio, o di Ouverture, quella particolare forma musicale che, posta all’inizio di un’opera, ha la funzione di Concerto di Apertura dell’Anno Accademico 2019/20 predisporre l’animo dell’ascoltatore allo svolgersi dell’opera, anticipandone l’atmosfera e i temi principali; con questo programma si vuole pertanto celebrare l’inizio dell’Anno Accademico en- trante attraverso un percorso musicale variegato e festoso. Orchestra Sinfonica del Conservatorio “G. Tartini” Il concerto si apre con un Preludio e Capriccio del compositore triestino Antonio Illersberg che fu per ben 45 anni docente presso il Conservatorio di Trieste. Il brano fu scritto nel 1902 a Bologna Adriano Martinolli D’Arcy – direttore ed eseguito dall’Orchestra degli allievi del Liceo Musicale di Bologna sotto la direzione dello stesso compositore in occasione del suo diploma finale. La Akademische Festouverture op. 80 è stata scritta da nel 1880 ed eseguita nell’occasione della festosa cerimonia in cui il compositore fu insignito della laurea honoris causa da parte dell’Università di Breslavia. Il brano sorprese notevolmente il pubblico poiché Antonio Illersberg Preludio e Capriccio esso, discostandosi dall’impianto tipico della Forma sonata, ingloba al suo interno quattro temi principali tratti dai canti della tradizione studentesca e goliardica. Essi sono: Wir hatten gebauet 1882 – 1953 ein statliches Haus (Abbiamo costruito una grande casa), Der Landesvater (Il Sovrano), Das Fuctislied (la canzone della matricola) ed infine il noto Gaudeamus igitur (Rallegriamoci, dunque) che chiude pomposamente la composizione. Johannes Brahms Akademische Festouverture op. 80 Les Préludes di Franz Liszt è uno straordinario poema sinfonico nato dalla potente suggestione 1833 – 1897 di un’ode di Alphonse Lamartine il cui primo verso recita: “Cos’è la nostra vita se non una serie di preludi a quel canto sconosciuto di cui la morte intona la prima e più solenne nota?” Liszt con- cepisce pertanto questo lavoro come una meditazione musicale sul grande mistero della vita. * * * A concludere il progamma della serata, in occasione dei 200 anni dalla nascita del compositore Franz Liszt Les préludes dalmato, vi sono quattro danze e Galopp finale tratte dall’opera romantica in due atti “Il ritorno del Marinaio”, ambientata in un porto della Dalmazia e scritta da Franz von Suppé nel 1885 per 1811 – 1886 il Teatro di Amburgo. Le danze Kolo, Monferina, Slovanka, Lesiniana e il Galopp finale sono una chiara testimonianza della compenetrazione culturale della tradizione slava, tedesca ed italica insite nel vissuto del compositore. Franz von Suppé 4 Danze e Finale dall’opera “Il Ritorno del Marinaio” 1819 – 1895 Kolo Monferina Slovanka Lesiniana Galopp finale

i Concerti del Conservatorio | ottobre_dicembre 2019 Orchestra Sinfonica del Conservatorio “G. Tartini L’Orchestra Sinfonica del Conservatorio “G. Tartini” è composta da un centinaio di giovani musicisti, iscritti ai corsi superiori e specialistici del Conservatorio. Ad essa afferiscono i migliori studenti dei corsi pre - accademici nonché, in alcune particolari occasioni, giovani diplomati ed alcuni docenti, assicurando così continuità alla formazione pur nel naturale avvicendamento dei suoi componenti. Alla sua guida si sono alternati, nel corso degli anni, diversi direttori d’orchestra, tra i quali: Luigi Toffolo, Aldo Belli, Daniele Zanettovich, Giampaolo Coral, Andrea Cristofolini, Stojan Kuret, Fabio Pirona, Antonino Fogliani, Sig- mund Thorp e Romolo Gessi. L’Orchestra affianca alla sua funzione formativa istituziona- le un’intensa attività concertistica in vari teatri ed in collaborazione con enti di rilevante prestigio musicale.

i Concerti del Conservatorio | ottobre_dicembre 2019 20 novembre 2019 ore 20.30 Sala Tartini

PROGETTO RODRIGO Pier Luigi Corona Pier Luigi Corona è nato a Roma, dove La forza, lo stupore, lo struggimento. ha iniziato gli studi musicali con i maestri Il visionario impressionismo Iberico di Joaquin Rodrigo Mario Cerquozzi e Sergio Notaro. Succes- sivamente si è perfezionato con Julian Bream ed Oscar Ghiglia, del quale è sta- Pier Luigi Corona – chitarra to allievo per tre anni presso l’Accademia Musicale “Chigiana” di Siena, conseguen- dovi tre Diplomi di Merito. Ancor prima di diplomarsi in chitarra con il massimo dei voti e la lode, ha iniziato giovanissimo Joaquin Rodrigo En Los Trigales un’intensa attività concertistica. Come so- lista si è esibito con varie orchestre, quali 1901 - 1999 l’orchestra della RAI di Roma, la Filarmo- Junto al Generalife nica di Udine, il Laboratorio Ensamble, la International Chamber Orchestra, l’or- Elogio de la Guitarra chestra di Treviso, l’Orchestra “F. Busoni” e Allegro — Andantino — Allegro l’Orchestra della Radio-Televisione di Tira- na. È stato invitato in prestigiosi Festival Tres Piezas Españolas Internazionali quali: i Festival di Salisbur- go, Lubiana, Zagabria, Bucarest, Bitola Fandango — Passacaglia — Zapateado (Macedonia), Apollonia (Albania), Dolny attività concertistica. Dal 1986 è docente Kubin (Slovacchia), Bar (Montenegro). Ha al Conservatorio Statale di Musica “Giu- Invocación y danza tenuto concerti in importanti sedi con- seppe Tartini” di Trieste e successivamen- certistiche italiane e straniere negli Stati te titolare di cattedra nel 1994, anno nel Sonata Giocosa Uniti, in Sud America, in tutta Europa, in quale risulta vincitore (4° classificato su Allegro — Andantino — Allegro Nord Africa e in Turchia. Tiene regolar- oltre 800 iscritti) del Concorso Nazionale mente Master Class in Italia ed all’estero; per titoli ed esami per l’insegnamento nei ultimamente è stato invitato al CIT di Cork Conservatori. Pier Luigi Corona suona su (Irlanda), dall’Accademia Sibelius di Hel- una chitarra "Renato Barone" del 2007. sinky, dall’Accademia Musicale di Lisbona, Il programma vuol essere un omaggio al compositore Joaquin Rodrigo, vera e propria icona del dall’Università Deviset di Istanbul e dal panorama musicale spagnolo del XX secolo. Conservatorio Superiore di Pamplona. Dal Quella di Rodrigo è personalità ricca e poliedrica e per alcuni versi figura 'spiazzante' rispetto alla tradizione chitarristica di fine ’800 e primi ’900 di Tarreghiana e LLobettiana memoria. 2004 è solista della “Gorizia Guitar Or- È dato oggettivo che il Nostro faccia ricorso all’uso delle forme della polifonia barocca e alle chestra” con la quale ha compiuto diverse danze tipiche della tradizione iberica, ma al tempo stesso il suo stile sembra guidato dalla tournée in tutta Europa e ha inciso un CD volontà di rompere gli stereotipi di un linguaggio che egli stesso sente superato e oleografico. dedicato ai famosi concerti Joaquin Ro- Da qui nasce l’esigenza di una sintassi innovativa, di un vocabolario armonico arricchito di drigo: Fantasia para un gentilhombre e rifrazioni impressionistiche che irrorano il suo stile di una nuova linfa creativa. Concierto de Aranquez. Per la casa disco- Egli in definitiva opera una 'proditoria' scelta di tipo debussiano,cioè un allontanamento dal già grafica R.S. ha registrato l’opera comple- sentito e codificato. ta per chitarra di Joaquin Turina e opere La forza espressiva di Rodrigo nasce dal saper coniugare un linguaggio caleidoscopico, ora umoristico ora drammatico, con un melos sempre ispirato, lieve e di profonda bellezza. di Manuel Maria Ponce. Ha registrato per Il suo mondo spirituale tende a sublimarsi in una visione ideale di una Spagna arcaica e bucolica, le maggiori emittenti europee. È vincito- piena di echi e di rimandi, ricca di una soavità che incanta e apre al mistero. re di primi premi in Concorsi Nazionali ed (Pier Luigi Corona) Internazionali e di premi relativi alla sua i Concerti del Conservatorio | ottobre_dicembre 2019 27 novembre 2019 ore 20.30 Sala Tartini

Arvid Gast – organo in collaborazione con Musikhochschule Lübeck

Dietrich Buxtehude Toccata in Fa Maggiore BuxWV 156 1637 – 1707

Franz Danksagmüller Estampie *1969 Composta per il 1° concorso organistico internazionale D. Buxtehude di Lubecca, 2007 Arvid Gast Johann Sebastian Bach Allein Gott in der Höh’ sei Ehr BWV 663 Arvid Gast è nato a Brema nel 1962 e ha Buxtehude”. Negli anni 2008-14 è stato studiato organo e musica sacra ad Han- inoltre organista della sala da concerto 1685 – 1750 (dai 18 Corali di Lipsia) nover. Già nel corso dei suoi studi ha vinto “Georg Philipp Telemann” di Magdeburgo. numerosi concorsi organistici e ha assunto Joachim Pliquett, tromba principale della Fantasia e Fuga in sol minore BWV 542 nel 1990 la carica di organista e maestro Deutsche Symphonie-Orchester di Berlino, del coro presso la Chiesa di San Nicola forma con lui dal 1979 un solido duo (www. a Flensburg. Nel 1993 è stato nominato pliquett-gast.de). Arvid Gast ha insegnato Tilo Medek Gebrochene Flügel - Broken Wings (1975) professore di organo presso l’Università in tutti i paesi europei, in Giappone, Corea, 1940 – 2006 di Musica e Teatro “Felix Mendelssohn Stati Uniti e Sud America; è stato invitato Bartholdy” di Lipsia e organista all’Uni- in giurie di molti prestigiosi concorsi, tra i Felix Mendelssohn Bartholdy Sonata in Sib Maggiore op. 65/4 versità della stessa città. Dal 2004, Ar- cui quelli di Tokyo, Graz, Lipsia e Alkmaar. 1809 – 1847 Allegro con brio vid Gast è visiting professor di organo e Le numerose registrazioni radiofoniche, titolare del corso di musica sacra presso televisive e discografiche testimoniano Andante religioso l’Accademia di Musica di Lubecca, dove l’ampiezza e la varietà del suo repertorio. Allegretto è stato nominato organista della chiesa Le opere del barocco tedesco del Nord, di Allegro moderato e vivace di San Jacobi che è dotata di tre orga- Johann Sebastian Bach e del romantici- ni di grande rilievo. Dal 2007 organizza smo tedesco hanno un ruolo rilevante nel a Lubecca il Concorso triennale “Dietrich suo repertorio.

Il repertorio della musica d’organo abbraccia un arco temporale molto ampio di più di cinque se- L’organo si è evoluto nel corso della storia, e conobbe una sorta di nuova rinascita in epoca ro- coli: si tratta di uno strumento dotato di una delle più ricche letterature musicali strumentali, varie mantica, quando Mendelssohn iniziò a riscoprire alcune opere corali ed orchestrali di Bach com- nel genere e nello stile di ambito sia sacro, sia profano. Nella Lubecca del 1600, l’eredità dell’organi- ponendo successivamente le sue Sei sonate per organo, che venivano interpretate su strumenti sta Franz Tunder e delle sue serate musicali (Abendmusik) passava al famoso Dietrich Buxtehude, barocchi ancora presenti in Germania. Si può dunque affermare che non solo il repertorio barocco, che ne sposava, come da tradizione, la figlia; fu in quell’epoca storica che fiorì lo Stylus Fantasticus, ma anche gli strumenti storici ebbero una grande influenza sulla composizione di nuove musiche. non solo in Germania. Anche il giovane Johann Sebastian Bach di Eisenach ne fece ampio ricorso, Oggi, l’Europa musicale continua a riservare all’organo un rilevante ruolo, soprattutto oltralpe tra sicuramente anche a seguito dell’incontro che ebbe con Buxtehude proprio a Lubecca, città dove Germania, Francia e Olanda, dove il repertorio discende da una lunga e diffusa tradizione im- è attivo e fruisce di questa importante eredità l’interprete della serata. provvisativa, che traduce in stilemi e modelli compositivi le pratiche di esecuzione estemporanea. i Concerti del Conservatorio | ottobre_dicembre 2019 4 dicembre 2019 ore 20.30 Sala Tartini

Ivan Boaro – percussioni Marco Viel – percussioni

Adi Morag Octabones 1976

Anna Ignatowicz-Glińska Passacaglia 1968

Anders Koppel Toccata 1947 Duo di percussioni Viel-Boaro Il duo di percussioni Viel-Boaro nasce della musica cameristica per sole per- Domenico Scarlatti Sonata K141 in re minore tra le mura del Conservatorio “G. Tarti- cussioni. Seppur di formazione recente, il 1685 - 1757 ni” di Trieste nella primavera del 2018. duo si è ad oggi esibito a Cervignano del Entrambi allievi del Biennio speciali- Friuli per il festival “Nei Suoni dei Luoghi”, stico di II grado nella classe del profes- nelle chiede di Santo Stefano Udinese e Robert Marino Eight on 3 and Nine on 2 sor Fabian Perez-Tedesco, dopo aver Campolonghetto. Ha inoltre preso parte ottenuto a livello individuale vari primi in varie occasioni ai concerti presso la 1987 premi in concorsi nazionali ed interna- Sala Tartini del Conservatorio. Si è esibito zionali e borse di studio per la valoriz- all’interno di formazioni più ampie per il zazione della musica contemporanea, Mittelfest a Cividale e a Sacile, al teatro Tomasz Goliński Purity II decidono di cimentarsi nell'esplorazio- Modena di Palmanova e al Ridotto del 1986 ne dell’ampio e innovativo repertorio Teatro Verdi di Trieste.

Thierry De Mey Silence Must Be 1956

Il programma si presenta come un viaggio all’interno dell’eterogeneo catalogo per duo di per- cussioni, che spazierà tra standard del repertorio, arrangiamenti di musica barocca, fino alla musica contemporanea. Il filo conduttore del programma è l’importanza della gestualità, sia come potente mezzo espressivo a servizio della musica, sia come linguaggio a sé stante. i Concerti del Conservatorio | ottobre_dicembre 2019 11 dicembre 2019 ore 20.30 Sala Tartini

Adelajd Zhuri – pianoforte Adelajd Zhuri Nato nel 1998 a Skrapar in Albania, Ade- lajd Zhuri ha intrapreso lo studio del pia- noforte all’età di sei anni con la celebre didatta albanese Valbona Kasaj. Vincito- Muzio Clementi Sonata op. 40 n. 2 in si minore re dei concorsi internazionali “Diapason 1752 - 1832 Molto adagio e sostenuto. D’Oro” (2019), “ValTidone” (2019), “Città Allegro con fuoco e con espressione di Villafranca”, “Epta Albania”, si è esibi- to sia in qualità di solista, sia con diverse Largo (mesto e patetico). Presto formazioni cameristiche. Nel 2017, in se- guito all’audizione indetta dall’Accade- Franz Liszt Années de pèlerinage vol. II, S 162 n. 3: Tarantella mia delle Arti di Tirana, ha ottenuto un 1811 - 1886 concerto solistico nella prestigiosa ras- segna musicale “Nei Suoni dei Luoghi” di Enrico Bronzi, suonando a Palazzo Loca- * * * telli a Cormòns. Dopo aver frequentato corsi di perfezionamento e masterclass Frydéryk Chopin Ballata n. 1 op. 23 in sol minore con docenti di fama internazionale, dal 1810 - 1849 2017 è iscritto nella classe di pianofor- te di Teresa Trevisan al Conservatorio di Trieste. Nel 2019 si è esibito in concerto in Claude Debussy L’isle joyeuse Italia e Slovenia e Italia come solista e in 1862 – 1918 duo pianoforte-violino.

Michail Glinka Valse-Fantasie 1804 – 1857 (arr. Vyacheslav Gryaznov, 1982)

Il programma del concerto disegna itinerari nel tempo e nello spazio, attraverso diversi paesi eu- Benché le Ballate di Frydéryk Chopin non consistano in musica legata a un programma, la loro ispi- ropei: un autentico pèlerinage che inizia da una Sonata di ampie dimensioni di Muzio Clementi, razione è stata riferita alle Ballate lituane del poeta polacco Adam Mickiewicz. E in esse riecheggia autore noto più per la sua opera didattica che per il suo ricco catalogo. Editore, imprenditore, certamente, nella lontana Parigi, la nostalgia della patria, riversata come un fiume espressivo in raccoglitore, virtuoso del pianoforte, formatosi a Roma e attivo sin da giovanissimo in Inghilterra, una scrittura che elabora con liberi slanci melodici e virtuosistici i suoi due temi portanti. Clementi esplora con l’opera 40 le risorse dinamiche, timbriche ed espressive del pianoforte uti- Suggestioni pittoriche e naturali rappresentano forse il primo impulso alla creazione delle pagine lizzando procedimenti formali che sono stati accostati a quelli delle Sonate di Beethoven, ed in sognanti e ricche di immagini sonore de L’isle joyeuse di Claude Debussy, brano che in realtà ricorre particolare a quelli della celebre Sonata Patetica (n. 8 op. 13). a precisi elementi strutturali quali l’esposizione, l’elaborazione e la ripresa di due temi con coda. Il grand tour compiuto in Italia da Franz Liszt alla ricerca di nuovi spunti creativi lo conduce ad La scrittura è virtuosistica e la gamma dinamica e ritmica assi ampia, in un contesto armonico di omaggiare il bel paese con brani che elaborano melodie e ritmi veneziani e napoletani, come la grande densità. presente Tarantella. Essa alterna virtuosismo e accenni di danza delle sezioni d’esordio e finale al Il russo Michail Glinka riprende con una personale chiave di lettura la tradizione francese della cantabile della parte centrale. Valse, con una Valse-Fantaisie che nella trascrizione pianistica perde parte della variegata qualità timbrica dell’orchestrazione, ma conserva la ricchezza e la varietà di melodie e ritmi. i Concerti del Conservatorio | ottobre_dicembre 2019 18 dicembre 2019 ore 20.30 Sala Tartini

Irene Pauletto – arpa

Michail Ivanovič Glinka The lark 1804 - 1857

Paul Hindemith Sonata per arpa 1895 - 1963 Mäßig schnell Lebhaft Lied – Sehr langsam

Louis Spohr Variations sur l’air 1784 - 1859 “Je suis encore dans mon printemps” op. 36 Irene Pauletto Nata nel 1999, Irene Pauletto ha iniziato grado (2019). Ha vinto le borse di studio lo studio dell’arpa a sette anni con Nico- Rotary per alunni meritevoli della Fonda- * * * letta Sanzin presso la scuola di musica zione Musicale Santa Cecilia, Soroptimist, della Fondazione musicale Santa Ceci- Friuladria Miglior Talento Musicale del Nicolas Charles Bochsa Rondeau sul trio “Zitti, zitti” lia di Portogruaro, dove si è diplomata Territorio (2015), Lions (2017). Nel 2014 ha 1789 - 1856 dal Barbiere di Siviglia nel 2017 con 10 e lode e menzione spe- partecipato al TIM/Torneo Internaziona- ciale. Si è inoltre perfezionata con Mario le di Musica tenutosi a Parigi, ricevendo (arr. Isabelle Moretti) Falcao, Patrizia Tassini e Milena Stanisic, il diploma d’onore ed esibendosi poi nel ed è attualmente iscritta al Triennio su- 2017 ad Hong Kong per il Focus on Youth Pearl Chertok Around the clock periore del Conservatorio di Trieste. Ha nell’ambito del 13° Congresso mondiale 1918 - 1981 Ten past two ottenuto primi premi nei concorsi nazio- dell’arpa. Si esibisce in duo e trio d’arpe, in Beige nocturne nali e internazionali Musica Insieme di duo con flauto ed in formazioni orchestrali Musile di Piave (2011 e 2012), di Alice Bel nell’ambito delle attività della Fondazio- Harpicide at midnight Colle (2012), Città di Piove di Sacco (2013), ne musicale S. Cecilia, con l’orchestra In The morning after Rovere d’Oro di San Bartolomeo al Mare Musica Gaudium, l’Orchestra Giovani Mu- (2016), di Svirél (Slovenia, 2015), Premio sicisti Veneti e l’ensemble Metamorfozis. Félix Godefroid La danse des sylphes Contea di Treviso (2016), Diapason d’oro 1818 - 1897 di Pordenone (2017), Petar Konjovic di Bel-

L’arpa, per le ricche qualità del suo stesso suono, è stata spesso utilizzata per accompagnare la dei primi amori e la nostalgia della fanciullezza. Tratto invece dall’opera Il Barbiere di Siviglia di voce, per imitarla, o per tradurre immagini in musica. Anche nel programma proposto si possono Rossini è il Rondò scritto da Bochsa, nel quale l’arpa ricrea lo spirito e l’atmosfera della scena ope- scorgere in molti brani collegamenti tra parola, testo poetico, immagini (come quelle di uccelli o ristica. Con la suite dell’arpista statunitense Pearl Chertok, le quattro danze che la compongono fate) e pagine musicali. Il primo brano di Glinka si ispira ad esempio al cinguettio dell’allodola: inizia rappresentano altrettanti momenti di una particolare giornata: una passeggiata lungo le vetrine, il sottovoce, si diffonde e sviluppa nel corso della composizione per ridivenire un sussurro e perdersi. tempo serale trascorso davanti allo specchio per prepararsi, la festa notturna e il mattino seguente. Un secolo dopo, nel 1939, Paul Hindemith compose la Sonata per arpa dedicandola all’arpista Il brano esplora diverse risorse dello strumento quali i glissandi con le unghie, lo slide pedal, il suono italiana Clelia Gatti Androvandi. Il primo movimento, un allegro, sembra imitare il suono d’organo unghiato, ecc. Il programma si chiude con un’altra danza, quella delle silfidi, figure mitologiche in una chiesa, il secondo (scritto in forma di scherzo) intende rappresentare giochi di bimbi e il terzo germaniche, geni femminili che abitavano boschi e campi. La loro leggerezza evanescente viene (un Lied) trasmuta in musica un drammatico testo poetico di Ludwih Hölty. Le Variazioni del violi- rappresentata nell’arpa da note veloci e acute e da quei virtuosismi che valsero al compositore e nista e compositore Louis Spohr elaborano un’aria di Étienne Méhul, in cui si cantano la delusione arpista belga Félix Godefroid la fama di “Paganini dell’arpa”. i Concerti del Conservatorio | ottobre_dicembre 2019 Organigramma ottobre 2019

DIRETTORE PRESIDENTE Roberto Turrin Lorenzo Capaldo

DIRETTORE VICARIO Nuovi linguaggi, percussioni CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Teresa Trevisan e tecnologie musicali Pietro Polotti Direttore amministrativo Assistenti Francesco Gabrielli Massimo Bianco CONSIGLIO ACCADEMICO Teoria della musica, armonia, Giovanna Bordin analisi, musicologia Componenti Federica Cecotti Componenti designati Enrico Perrini del Consiglio di Amministrazione Martina Furlanich dal Collegio dei professori Benito Torretta Innocenza Cinzia Morrone Massimo Belli esperto designato dal Ministero Nausicaa Peric Nicola Buso DELEGATI DALLA DIREZIONE PER Marco Maria Tosolini Katia Salvato Rota Margherita Canale LE ATTIVITÀ DEL CONSERVATORIO Enrica Sfreddo Pier Luigi Corona componente designato dal Consiglio Accademico Paola Trevisan Cristina Fedrigo Coordinamento della didattica Alessio Vanzelli Massimo Gon e servizi agli studenti Serena Arnò Giuseppina Mascheretti Pierluigi Maestri componente designato Personale tecnico Wladimir Matesic dalla Consulta degli studenti Isabella Cecotti, Cristina Costanzo, Coordinamento e programmazione Filomena Mangiafave, delle attività di produzione artistica Direttore di ragioneria Martina Marin, Salvatore Napolano, Francesca Salvo COORDINATORI DEI DIPARTIMENTI Andrea Amendola Marzia Opassich, Sabrina Penzo, Lucia Prato, Claudia Radivo, Realizzazione e organizzazione Canto, coralità e teatro musicale Comitato Unico di Garanzia Vittorio Rizzian, Fulvio Salvetat, delle attività di produzione artistica Rossella Lucchini Rita Susovsky Boris Suspize, Maurizio Wallner Paolo Da Col Serena Trocca Didattica della musica Martina Marin Collegio dei revisori Coordinamento e realizzazione e dello strumento Francesco Gabrielli Antonella Coni del programma "Erasmus+" Cristina Fedrigo Pietro Polotti Paolo Musacchio e relazioni internazionali Katia Salvato Rota Direzione d'orchestra, Nicoletta Sanzin Fabrizio Del Bianco Consulta degli studenti musica da camera e d'insieme Wladimir Matesic Serena Arnò Coordinamento, aggiornamento Romolo Gessi Elisabetta Tigani Sava Ivan Boaro e sviluppo dei servizi informatici Michela Urdido Matteo Bragagnolo d'istituto Strumenti a fiato Michela Sabadin Massimo Parovel Massimiliano Morosini Collaboratori Niccolò Zampiron Rossella Lucchini Strumenti ad arco Serena Trocca RSU Sinead Nava Massimiliano Morosini Alessandro Paparo Strumenti armonici Michela Urdido Dimitri Romano DOCENTI PER SETTORE ARTISTICO-DISCIPLINARE Musica d'insieme Storia della musica (ottobre 2019) per strumenti ad arco Giulio Aldo D'Angelo Fabio Pirona Marco Maria Tosolini Musica da camera Storia della musica Accompagnamento pianistico Direzione di coro Alessandra Carani per Didattica della musica Fabrizio Del Bianco e composizione corale Fedra Florit Margherita Canale Silvio Sirsen Adriano Martinolli Romolo Gessi Silvano Zabeo Paola La Raja Strumenti a percussione Direzione d'orchestra Ivan Mancinelli Arpa Marco Angius Fabián Andres Pérez Tedesco Nicoletta Sanzin Oboe Direzione di coro e repertorio corale Pietro Milella Giorgio Ziraldo Batteria e percussioni jazz per Didattica della musica Stefano Peretto Organo Romano Vettori Wladimir Matesic Tecniche di consapevolezza Bibliografia Elementi di composizione Manuel Tomadin ed espressione corporea e biblioteconomia musicale per Didattica della musica Domenica Di Vittorio * Paolo Da Col Pedagogia musicale Stefano Bellon per Didattica della musica Teoria dell'armonia e analisi Canto Esecuzione e interpretazione Cristina Fedrigo Massimo Parovel Cinzia De Mola della musica elettroacustica Filippo Perocco Rita Susovsky Pianoforte Dario Regattin Nicola Buso Giuseppe Albanese Canto jazz Esercitazioni corali Paolo Bidoli Teoria e tecnica Sabina Meyer * Gualtiero Lo Nigro Tiziana Bortolin dell'interpretazione scenica Claudio Crismani Rosalba Trevisan Chitarra Esercitazioni orchestrali Massimo Gon Pier Luigi Corona Stojan Kuret Alessandro Paparo Teoria, ritmica Sandro Torlontano Andrea Rucli e percezione musicale Fagotto Alessandro Taverna Roberto De Nicolò Chitarra jazz Sergio Lazzeri Enrico Perrini Riccardo Chiarion Teresa Maria Trevisan Maria Rita Verardi Davide Pitis Fisarmonica Vittoriano Vinciguerra Clarinetto Corrado Rojac Flavio Zaccaria Elena Ferrofino Massimo Signorini * Pianoforte jazz Tromba Domenico Foschini Massimiliano Morosini Flauto Matteo Alfonso Clavicembalo e tastiere storiche Pierluigi Maestri Tromba jazz Paola Erdas * Pratica della lettura vocale Giuseppina Mascheretti e pianistica per Didattica Massimo Greco * Luisa Sello Composizione della musica Trombone Fabio Nieder Flauto dolce Patrizia Tirindelli Mauro Ferrari Manuel Staropoli Composizione musicale Pratica e lettura pianistica Viola elettroacustica Informatica musicale Saskia Giorgini Andrea Amendola Paolo Pachini Pietro Polotti Dimitri Romano Maurizio Malaridotti Michela Urdido Contrabbasso Lettura della partitura Roberto Radassao Violino Stefano Sciascia Daniele Proni Massimo Belli Saxofono Contrabbasso jazz Diana Mustea Multimedialità Massimiliano Donninelli Giancarlo Nadai Giovanni Maier Stefano Bonetti Saxofono jazz Sinead Nava Corno Musica d'insieme Klaus Gesing Paolo Rodda Nilo Caracristi per strumenti a fiato Violoncello Giuseppe Falco Pietro Serafin * a contratto i Concerti del Conservatorio | ottobre_dicembre 2019 Accesso ai concerti

La serie di manifestazioni di cui al presente programma rientra nell'attività didattica del Conservatorio e costituisce parte integrante del Progetto d'Istituto. Alle manifestazioni possono accedere, con ingresso libero, docenti e allievi del Conservatorio, e contestualmente anche il pubblico esterno, previa prenotazione dal giorno precedente il concerto presso la portineria del Conservatorio. T. +39 040 6724911 Info: www.conts.it

Le registrazioni dei concerti sono effettuate per uso didattico e di documentazione dagli studenti della Scuola di Musica e Nuove Tecnologie del Conservatorio.

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Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969 www.conts.it