Francesco Tommasini. L’Italia E La Rinascita Della Polonia Indipendente

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Francesco Tommasini. L’Italia E La Rinascita Della Polonia Indipendente CONFERENZE 138 LUCIANO MONZALI FRANCESCO TOMMASINI. L’ITALIA E LA RINASCITA DELLA POLONIA INDIPENDENTE INDICE ACCADEMIA POLACCA DELLE SCIENZE BIBLIOTECA E CENTRO DI STUDI A ROMA CONFERENZE 138 LUCIANO MONZALI FRANCESCO TOMMASINI. L’ITALIA E LA RINASCITA DELLA POLONIA INDIPENDENTE ROMA 2018 Pubblicato da Accademia Polacca delle Scienze Bibliotecae Centro di Studi a Roma vicolo Doria, 2 (Palazzo Doria) 00187 Roma tel. +39 066792170 e-mail: [email protected] www.rzym.pan.pl Pubblicazione finanziata dall’Accademia Polacca delle Scienze Progetto grafico: ANNA WAWRZYNIAK MAOLONI Redazione tecnica: BEATA BRÓZDA ISSN 0239-8605 ISBN 978-83-63305-49-9 © Accademia Polacca delle Scienze Biblioteca e Centro di Studi a Roma Impaginazione e stampa: Dom Wydawniczy ELIPSA, Agencja Wydawniczo-Poligraficzna GIMPO ul. Inflancka 15/198, 00-189 Warszawa ul. M. Grzegorzewskiej 8, 02-778 Warszawa tel. 22 635 03 01, tel. +48 501 076 031, e-mail: [email protected] e-mail: [email protected] INDICE INTRODUZIONE 7 ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI 11 CAPITOLO PRIMO L’ITALIA LIBERALE E LA QUESTIONE POLACCA NEL NUOVO ORDINE EUROPEO 13 CAPITOLO SECONDO FRA TITTONI E SONNINO. FRANCESCO TOMMASINI, LA DIPLOMAZIA ITALIANA E LA NUOVA POLONIA 23 CAPITOLO TERZO UN DIPLOMATICO IN PRIMA LINEA. FRANCESCO TOMMASINI E LA GUERRA POLACCO-BOLSCEVICA 48 CAPITOLO QUARTO UN’AMICIZIA PROBLEMATICA. I RAPPORTI FRA ROMA E VARSAVIA 1921-1922 83 CAPITOLO QUINTO UNA MISSIONE FINITA MALE. TOMMASINI, MUSSOLINI E LA POLONIA 1922-1923 104 CAPITOLO SESTO FRANCESCO TOMMASINI E LE RELAZIONI ITALO-POLACCHE NEGLI ANNI DEL FASCISMO (1924-1939) 132 FOTOGRAFIE 150 CONFERENZE 138 5 INTRODUZIONE biettivo di questo volume è ricostruire gli elementi caratte- rizzanti della politica italiana verso la Polonia indipendente dopo la prima guerra mondiale attraverso lo studio del- l’operato del primo rappresentante diplomatico presso il Ogoverno di Varsavia, Francesco Tommasini. Fatto spesso dimenticato o taciuto, insieme agli alleati dell’Intesa anche l’Italia liberale diede il proprio contributo politico e militare a favore della ricostituzione di uno Stato polacco indipendente. Il favore italiano alla rinascita polacca si spiegava certamente con la simpatia dell’opinione pubblica verso l’applicazione del principio di nazionalità e con il sostegno di settori del mondo cattolico verso la costituzione di uno Stato polacco roccaforte del cattolicesimo in una area dell’Eu- ropa dominata dall’ortodossia e dal protestantesimo. Determinante fu però la valutazione della classe dirigente italiana circa l’interesse del nostro Paese a vedere sorgere una Polonia indipendente che costituisse una sorta di Stato cuscinetto fra Germania e Russia e contribuisse in tal modo al mantenimento dell’equilibrio di potenza sul continente europeo Francesco Tommasini, esponente di una facoltosa famiglia borghe- se romana, fu uno dei più talentuosi diplomatici italiani della sua generazione, allievo di Costantino Nigra e di Giuseppe Avarna, stretto collaboratore di Tommaso Tittoni: la sua carriera al Ministero degli Affari Esteri fu però stroncata da un duro scontro personale con Mus- solini, che portò alla sua estromissione dalla diplomazia nel 1923. La CONFERENZE 138 7 INTRODUZIONE missione in Polonia, condotta fra il 1919 e il 1923, costituì il punto più alto e interessante della carriera di Tommasini. Non solo ambi- zioso e attivo diplomatico ma anche versatile intellettuale e storico, Tommasini ha lasciato nella documentazione relativa al suo incarico in Polonia, conservata all’Archivio storico-diplomatico del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano a Roma, un materiale ricco di preziose informazioni sulla vita politica, sociale e culturale della società polacca, che offre non solo la possibilità di compiere una precisa ricostruzione delle relazioni italo-polacche, ma anche di delineare un quadro complesso, realistico e stimolante delle sfide e dei drammi del popolo polacco nel primo dopoguerra, dalla guerra con la Russia bolscevica alla difficile costruzione di un nuovo Stato unitario dopo più di un secolo di divisioni e dominio straniero. Tommasini era convinto che fosse utile per l’Italia consolidare e intensificare i rapporti politici con la Polonia e favorire alcune sue mire territoriali, ad esempio sulla Galizia, in Ucraina e in Lituania perché italiani e polacchi avevano interessi comuni: impedire il risorgere di una Russia imperialista e dell’Impero asburgico, o di una confedera- zione politica ed economica ad esso simile, e favorire la costituzione delle nazioni già asservite all’Impero zarista, in primis i popoli baltici, in Stati autonomi. Ma nonostante l’impegno e gli sforzi del diploma- tico romano, le relazioni fra Italia e nuova Polonia rimasero difficili e insoddisfacenti, caratterizzate da una certa lontananza e distacco. La Polonia era un soggetto della politica europea poco considerato dalla diplomazia e dalla classe dirigente italiane. Le si dava scarsa impor- tanza privilegiando piuttosto i rapporti politici ed economici con la Germania e la Russia, ritenute le grandi Potenze dell’Europa orienta- le e settentrionale, entità forti politicamente dalle quali era possibile trarre vantaggi di maggiore portata. Sulla sottovalutazione italiana della Polonia pesava anche la percezione che ci si trovasse di fronte ad uno Stato fragile, collocato in una difficile posizione geopolitica, indebolito dalla presenza di numerose popolazioni allogene ostili (tedeschi, ebrei, ucraini, ecc.) al proprio interno e dall’esistenza di gravi controversie territoriali con la maggior parte degli Stati vicini. L’obiettivo che ci siamo posti con questo volume è soprattutto quello di fornire una prima ricostruzione della politica italiana verso il risorto Stato polacco, che spero stimolerà l’interesse verso temi importanti ma trascurati dalla storiografia italiana, quali quelli dei rapporti fra Italia e Polonia e del ruolo del nostro Paese nella costruzione di un nuovo CONFERENZE 138 8 INTRODUZIONE ordine europeo dopo la prima guerra mondiale. Il libro nasce come sviluppo e approfondimento di un saggio dedicato all’atteggiamento della diplomazia italiana di fronte alla guerra polacco-bolscevica del 1920, che su invito di Stefania Ruggeri scrissi e pubblicai su un nume- ro della rivista “Storia e Diplomazia”1 dedicato alle relazioni fra Italia e Polonia. Ringrazio Federica Onelli, Stefania Ruggeri e il personale dell’Archivio storico-diplomatico del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale di Roma per la cordiale collaborazione fornitami nel reperimento delle fonti documentarie e delle foto uti- lizzate in questo libro. Sono poi grato a Alberto Basciani, Francesco Caccamo, Andrea Ciampani, Federico Imperato, Rosario Milano, Luca Riccardi e Giuseppe Spagnulo per i consigli e le indicazioni critiche dedicate a questo testo, che mi hanno aiutato non poco a migliorarlo. Bari-Modena giugno 2017 Luciano Monzali 1] L. MONZALI, Francesco Tommasini, la diplomazia italiana e la guerra polacco-bolscevica del 1920, “Storia e Diplomazia. Rassegna dell’Archivio storico del Ministero degli Affari Esteri”, CONFERENZE 138 2014, n. 1-2, pp. 15-70. 9 ELENCO DEI FONDI ARCHIVISTICI, DELLE RACCOLTE DOCUMENTARIE E DELLE ABBREVIAZIONI ADAP: Akten zur Deutschen Auswärtigen Politik 1918-1945, Göttin- gen, 1950-1995. AP 1919-1930: Fondo della Direzione Generale degli Affari Politici 1919-1930, Archivio storico-diplomatico del Ministero degli Affari Esteri, Roma. ASMAE: Archivio storico-diplomatico del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Roma. BDFA: British Documents on Foreign Affairs: Reports and Papers from the Foreign Office Confidential Print, Washington, 1983-. DBFP: Documents on British Foreign Policy 1919-1939, London, 1947-1986. DDA: Außenpolitische Dokumente der Republik Österreich 1918-1938, Wien-München, 1993-2016. DDF: Documents Diplomatiques Français, Paris-Bern, 1987-. DDI: I Documenti Diplomatici Italiani, Roma, 1952-. OeSTA: Österreichisches Staatsarchiv, Wien. --------------------------------------- CONFERENZE 138 11 ELENCO DEI FONDI ARCHIVISTICI, DELLE RACCOLTE DOCUMENTARIE E DELLE ABBREVIAZIONI b.: busta. d.: documento. ediz.: edizione. n.: numero p.: pagina pp.: pagine s.d.: senza data ss.: seguenti vol.: volume. CONFERENZE 138 12 CAPITOLO PRIMO L’ITALIA LIBERALE E LA QUESTIONE POLACCA NEL NUOVO ORDINE EUROPEO a prima guerra mondiale fece riesplodere prepotentemente nella politica internazionale la questione della ricostituzione della Polonia indipendente1. Come ha ricordato Lothar Höbelt, furono l’Austria-Ungheria e la Germania a decidere di strumentalizzare Lla questione nazionale polacca per mobilitare i polacchi contro la Rus- sia2: pochi mesi dopo lo scoppio del conflitto Vienna e Berlino pro- misero pubblicamente di volere costituire, in caso di vittoria militare, una Polonia indipendente sottraendo alla Russia i territori abitati da polacchi. La propaganda austro-germanica raccolse non pochi successi nell’opinione pubblica polacca e l’occupazione di Varsavia e di molti territori della Polonia zarista da parte delle Potenze centrali, sembrò dare concretezza a tali promesse. 1] Sull’evoluzione delle posizioni dei partiti polacchi verso la richiesta della piena indipendenza politica: B. SZLACHTA, Alcune osservazioni sull’autonomia politica della Galizia nell’Impero asburgico, in Imperi e Nazioni nell’Europa centro-orientale alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, a cura di I. Cârja, Roma, Istituto per la Storia del Risorgimento
Recommended publications
  • Aiello Calabro (CS) Italy
    Dr. Francesco Gallo OUTSTANDING FAMILIES of Aiello Calabro (CS) Italy from the XVI to the XX centuries EMIGRATION to USA and Canada from 1880 to 1930 Padua, Italy August 2014 1 Photo on front cover: Graphic drawing of Aiello of the XVII century by Pietro Angius 2014, an readaptation of Giovan Battista Pacichelli's drawing of 1693 (see page 6) Photo on page 1: Oil painting of Aiello Calabro by Rosario Bernardo (1993) Photo on back cover: George Benjamin Luks, In the Steerage, 1900 Oil on canvas 77.8 x 48.9 cm North Carolina Museum of Art, Raleigh. Purchased with funds from the Elizabeth Gibson Taylor and Walter Frank Taylor Fund and the North Carolina State Art Society (Robert F. Phifer Bequest), 98.12 2 With deep felt gratitude and humility I dedicate this publication to Prof. Rocco Liberti a pioneer in studying Aiello's local history and author of the books: "Ajello Calabro: note storiche " published in 1969 and "Storia dello Stato di Aiello in Calabria " published in 1978 The author is Francesco Gallo, a Medical Doctor, a Psychiatrist, a Professor at the University of Maryland (European Division) and a local history researcher. He is a member of various historical societies: Historical Association of Calabria, Academy of Cosenza and Historic Salida Inc. 3 Coat of arms of some Aiellese noble families (from the book by Cesare Orlandi (1734-1779): "Delle città d'Italia e sue isole adjacenti compendiose notizie", Printer "Augusta" in Perugia, 1770) 4 SUMMARY of the book Introduction 7 Presentation 9 Brief History of the town of Aiello Calabro
    [Show full text]
  • Diacronie, N° 20, 4 | 2014, « Il Diritto Militante » [Online], Messo Online Il 01 Décembre 2014, Consultato Il 23 Septembre 2020
    Diacronie Studi di Storia Contemporanea N° 20, 4 | 2014 Il diritto militante Edizione digitale URL: http://journals.openedition.org/diacronie/1661 DOI: 10.4000/diacronie.1661 ISSN: 2038-0925 Editore Association culturelle Diacronie Notizia bibliografica digitale Diacronie, N° 20, 4 | 2014, « Il diritto militante » [Online], Messo online il 01 décembre 2014, consultato il 23 septembre 2020. URL : http://journals.openedition.org/diacronie/1661 ; DOI : https://doi.org/ 10.4000/diacronie.1661 Questo documento è stato generato automaticamente il 23 settembre 2020. Creative Commons License 1 INDICE Prefazione n. 20 – dicembre 2014 Jacopo Bassi e Deborah Paci I. Laboratorio Introduzione n. 20 – dicembre 2014 Maria Malatesta I.1. La difesa militante nell’emilia del dopoguerra: il caso dell’avvocato leonida casali L’avvocato Leonida Casali e la difesa dei partigiani emiliani Gianluigi Briguglio, Nicola Caroli, Simeone Del Prete e Greta Fedele Il caso Rolando Rivi Gianluigi Briguglio L’attentato di Ceretolo Nicola Caroli Il delitto di Roncosaglia Simeone Del Prete Tre processi “scomodi” Greta Fedele I.2 Il diritto militante Esclusione sociale e violenza istituzionale Il tema della salute mentale in «Quale giustizia» Francesco Mantovani La scienza nel processo penale: Porto Marghera Marina De Ghantuz Cubbe La forza del diritto La lotta contro l’amianto a Casale Monferrato Costanza Zanasi Il diritto nella concezione materialistica della storia William Mazzaferro Diacronie, N° 20, 4 | 2014 2 II. Miscellaneo Ripensare i “bienni rossi” del Novecento? Linguaggio e parole della politica Steven Forti Il quarto governo Fanfani e la crisi di Cuba del 1962 Una chiave di volta per l’apertura a sinistra Matteo Anastasi Mussolini, Franco y los judíos: una relación controvertida David Pérez Guillén Epistemologie del Sud: il postcolonialismo e lo studio delle relazioni internazionali Antônio Manoel Elíbio Júnior e Carolina Soccio Di Manno De Almeida La Società Dante Alighieri da Costantinopoli a Istanbul.
    [Show full text]
  • The Italian Military Presence in Anatolia (1919-1922)
    The Italian military presence in Anatolia (1919-1922) The chronicle of an Italian disenchanted expansionistic attempt Michael Malinconi More than a century ago, a young Italy, still exhausted from the sacrifice plaid in War World I, occupied militarily the southern Anatolic peninsula. The operation revealed the future Italian Mediterranean strategies: clumsy, without a clear aim, doomed to failure and to a non-honourable withdraw without gains. Premises The Ottoman Empire's destiny after WWI appeared regulated by many agreements between the Allies during the war: The Treaty of London (1915), in which Italy negotiated, as a reward for its intervention beside the Triple Entente, as well as the regions of Trentino-Alto Adige, Venezia Giulia and few territories of Dalmatia, even the port of Antalya and its contiguous territories with important coal basins. As stated by Article 9 of the Treaty: “Generally speaking, France, Great Britain and Russia recognise that Italy is interested in the maintenance of the balance of power in the Mediterranean and that, in the event of the total or partial partition of Turkey in Asia, she ought to obtain a just share of the Mediterranean region adjacent to the province of Antalya, where Italy has already acquired rights and interests which formed the subject of an Italo-British convention. The zone which shall eventually be allotted to Italy shall be delimited, at the proper time, due account being taken of the existing interests of France and Great Britain. The interests of Italy shall also be taken into consideration in the event of the territorial integrity of the Turkish Empire being maintained and of alterations being made in the zones of interest of the Powers.
    [Show full text]
  • A British Reflection: the Relationship Between Dante's Comedy and The
    A British Reflection: the Relationship between Dante’s Comedy and the Italian Fascist Movement and Regime during the 1920s and 1930s with references to the Risorgimento. Keon Esky A thesis submitted in fulfilment of requirements for the degree of Doctor of Philosophy, Faculty of Arts and Social Sciences. University of Sydney 2016 KEON ESKY Fig. 1 Raffaello Sanzio, ‘La Disputa’ (detail) 1510-11, Fresco - Stanza della Segnatura, Palazzi Pontifici, Vatican. KEON ESKY ii I dedicate this thesis to my late father who would have wanted me to embark on such a journey, and to my partner who with patience and love has never stopped believing that I could do it. KEON ESKY iii ACKNOWLEDGEMENTS This thesis owes a debt of gratitude to many people in many different countries, and indeed continents. They have all contributed in various measures to the completion of this endeavour. However, this study is deeply indebted first and foremost to my supervisor Dr. Francesco Borghesi. Without his assistance throughout these many years, this thesis would not have been possible. For his support, patience, motivation, and vast knowledge I shall be forever thankful. He truly was my Virgil. Besides my supervisor, I would like to thank the whole Department of Italian Studies at the University of Sydney, who have patiently worked with me and assisted me when I needed it. My sincere thanks go to Dr. Rubino and the rest of the committees that in the years have formed the panel for the Annual Reviews for their insightful comments and encouragement, but equally for their firm questioning, which helped me widening the scope of my research and accept other perspectives.
    [Show full text]
  • Orme) Wilberforce (Albert) Raymond Blackburn (Alexander Bell
    Copyrights sought (Albert) Basil (Orme) Wilberforce (Albert) Raymond Blackburn (Alexander Bell) Filson Young (Alexander) Forbes Hendry (Alexander) Frederick Whyte (Alfred Hubert) Roy Fedden (Alfred) Alistair Cooke (Alfred) Guy Garrod (Alfred) James Hawkey (Archibald) Berkeley Milne (Archibald) David Stirling (Archibald) Havergal Downes-Shaw (Arthur) Berriedale Keith (Arthur) Beverley Baxter (Arthur) Cecil Tyrrell Beck (Arthur) Clive Morrison-Bell (Arthur) Hugh (Elsdale) Molson (Arthur) Mervyn Stockwood (Arthur) Paul Boissier, Harrow Heraldry Committee & Harrow School (Arthur) Trevor Dawson (Arwyn) Lynn Ungoed-Thomas (Basil Arthur) John Peto (Basil) Kingsley Martin (Basil) Kingsley Martin (Basil) Kingsley Martin & New Statesman (Borlasse Elward) Wyndham Childs (Cecil Frederick) Nevil Macready (Cecil George) Graham Hayman (Charles Edward) Howard Vincent (Charles Henry) Collins Baker (Charles) Alexander Harris (Charles) Cyril Clarke (Charles) Edgar Wood (Charles) Edward Troup (Charles) Frederick (Howard) Gough (Charles) Michael Duff (Charles) Philip Fothergill (Charles) Philip Fothergill, Liberal National Organisation, N-E Warwickshire Liberal Association & Rt Hon Charles Albert McCurdy (Charles) Vernon (Oldfield) Bartlett (Charles) Vernon (Oldfield) Bartlett & World Review of Reviews (Claude) Nigel (Byam) Davies (Claude) Nigel (Byam) Davies (Colin) Mark Patrick (Crwfurd) Wilfrid Griffin Eady (Cyril) Berkeley Ormerod (Cyril) Desmond Keeling (Cyril) George Toogood (Cyril) Kenneth Bird (David) Euan Wallace (Davies) Evan Bedford (Denis Duncan)
    [Show full text]
  • Foreign News: Where Is Signor X?
    Da “Time”, 24 maggio 1943 Foreign News: Where is Signor X? Almost 21 years of Fascism has taught Benito Mussolini to be shrewd as well as ruthless. Last week he toughened the will of his people to fight, by appeals to their patriotism, and by propaganda which made the most of their fierce resentment of British and U.S. bombings. He also sought to reduce the small number pf Italians who might try to cut his throat by independent deals with the Allies. The military conquest of Italy may be no easy task. After the Duce finished his week's activities, political warfare against Italy looked just as difficult, and it was hard to find an alternative to Mussolini for peace or postwar negotiations. No Dorlans. The Duce began by ticking off King Vittorio Emanuele, presumably as insurance against the unlikely prospect that the sour-faced little monarch decides either to abdicate or convert his House of Savoy into a bargain basement for peace terms. Mussolini pointedly recalled a decree of May 10, 1936, which elevated him to rank jointly with the King as "first marshal of Italy." Thus the King (constitutionally Commander in Chief of all armed forces) can legally make overtures to the Allies only with the consent and participation of the Duce. Italy has six other marshals. Mussolini last week recalled five of them to active service.* Most of these men had been disgraced previously to cover up Italian defeats. Some of them have the backing of financial and industrial groups which might desert Mussolini if they could make a better deal.
    [Show full text]
  • Elenco Dei Governi Italiani
    Elenco dei Governi Italiani Questo è un elenco dei Governi Italiani e dei relativi Presidenti del Consiglio dei Ministri. Le Istituzioni in Italia Le istituzioni della Repubblica Italiana Costituzione Parlamento o Camera dei deputati o Senato della Repubblica o Legislature Presidente della Repubblica Governo (categoria) o Consiglio dei Ministri o Presidente del Consiglio dei Ministri o Governi Magistratura Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) Consiglio di Stato Corte dei Conti Governo locale (Suddivisioni) o Regioni o Province o Comuni Corte costituzionale Unione Europea Relazioni internazionali Partiti e politici Leggi e Regolamenti parlamentari Elezioni e Calendario Referendum modifica Categorie: Politica, Diritto e Stato Portale Italia Portale Politica Indice [nascondi] 1 Regno d'Italia 2 Repubblica Italiana 3 Sigle e abbreviazioni 4 Politici con maggior numero di Governi della Repubblica Italiana 5 Voci correlate Regno d'Italia Periodo Nome del Governo Primo Ministro 23 marzo 1861 - 12 giugno 1861 Governo Cavour Camillo Benso Conte di Cavour[1] 12 giugno 1861 - 3 marzo 1862 Governo Ricasoli I Bettino Ricasoli 3 marzo 1862 - 8 dicembre 1862 Governo Rattazzi I Urbano Rattazzi 8 dicembre 1862 - 24 marzo 1863 Governo Farini Luigi Carlo Farini 24 marzo 1863 - 28 settembre 1864 Governo Minghetti I Marco Minghetti 28 settembre 1864 - 31 dicembre Governo La Marmora Alfonso La Marmora 1865 I Governo La Marmora 31 dicembre 1865 - 20 giugno 1866 Alfonso La Marmora II 20 giugno 1866 - 10 aprile 1867 Governo Ricasoli
    [Show full text]
  • American Protestantism and the Kyrias School for Girls, Albania By
    Of Women, Faith, and Nation: American Protestantism and the Kyrias School For Girls, Albania by Nevila Pahumi A dissertation submitted in partial fulfillment of the requirements for the degree of Doctor of Philosophy (History) in the University of Michigan 2016 Doctoral Committee: Professor Pamela Ballinger, Co-Chair Professor John V.A. Fine, Co-Chair Professor Fatma Müge Göçek Professor Mary Kelley Professor Rudi Lindner Barbara Reeves-Ellington, University of Oxford © Nevila Pahumi 2016 For my family ii Acknowledgements This project has come to life thanks to the support of people on both sides of the Atlantic. It is now the time and my great pleasure to acknowledge each of them and their efforts here. My long-time advisor John Fine set me on this path. John’s recovery, ten years ago, was instrumental in directing my plans for doctoral study. My parents, like many well-intended first generation immigrants before and after them, wanted me to become a different kind of doctor. Indeed, I made a now-broken promise to my father that I would follow in my mother’s footsteps, and study medicine. But then, I was his daughter, and like him, I followed my own dream. When made, the choice was not easy. But I will always be grateful to John for the years of unmatched guidance and support. In graduate school, I had the great fortune to study with outstanding teacher-scholars. It is my committee members whom I thank first and foremost: Pamela Ballinger, John Fine, Rudi Lindner, Müge Göcek, Mary Kelley, and Barbara Reeves-Ellington.
    [Show full text]
  • Con Grande Commozione E Partecipazione Desidero Illustrare Ai
    1) Con grande commozione e partecipazione, cercherò di illustrare ai presenti qui convenuti per inaugurare un monumento al grande statista Giuseppe Saragat, (che nacque a Torino il 19/9/1898), la Sua figura di importante politico e di Uomo. Voglio iniziare proprio da quest’ultimo punto convinto, come sono, che la sua statura morale sia risultata determinante nella sua condotta politica. Citerò pertanto, nel corso della mia esposizione, alcune sue frasi estrapolate da discorsi o dichiarazioni che, seppur dette alcuni decenni orsono, mostrano invece di essere di stretta attualità. Sicuramente non era un personaggio facile, possedeva un carattere burbero e schivo e non gli interessava di “piacere”, preferiva un ruolo di “ammonitore” anche severo, soprattutto gli premeva essere nel giusto. Quando venne eletto Presidente della Repubblica, dopo la proclamazione di voto le sue prime parole furono :” servirò il Paese con tutta la coscienza democratica”e aggiunse “ il mio è sempre stato un impegno più morale che politico, ed è rimasto sempre, e lo è ancora oggi, un impegno morale”. Nel 1976 dichiarava : “ Chi fa politica, come scelta di vita, deve lasciare qualsiasi affare. Oggi ci sono i puritani che predicano moralità da vari pulpiti, ma costoro dovrebbero fare un esame di coscienza e dire se, sempre, nella loro vita hanno saputo dissociare il momento politico dal momento di un’ attività economica purchessia. Questo è il punto chiave del dibattito sulla moralità pubblica : chi non lo accetta fa della moralità a binario unico e, quindi, non è credibile”. Nel suo discorso di insediamento seguito all’elezione a Presidente della Costituente, colgo un passaggio particolarmente significativo: “la democrazia non è soltanto un rapporto fra maggioranza e minoranza, non è soltanto un armonico equilibrio di poteri sotto il presidio di quello, sovrano, della Nazione, ma è soprattutto un rapporto fra uomo e uomo.
    [Show full text]
  • STORIA D'italia DAL DOPOGUERRA AD OGGI Fatti E Testimonianze Il Modulo Si Divide in Cinque Lezioni: • La Nascita Della Repub
    Prof. Roberto Melchiorre STORIA D’ITALIA DAL DOPOGUERRA AD OGGI Fatti e testimonianze Il modulo si divide in cinque lezioni: • La nascita della Repubblica; • Il “miracolo economico”; • Autunno caldo e manifestazioni studentesche; • Gli anni del terrore; • La fine della prima Repubblica. Prima lezione LA NASCITA DELLA REPUBBLICA • Il bilancio della sconfitta. • I primi governi dell’Italia libera: Bonomi (1944-1945), Parri (1945) e De Gasperi (1945-1946). • Il referendum istituzionale e l’Assemblea costituente (1946). • Il sistema dei partiti nel primo dopoguerra. • Guerra fredda e fine dell’esperienza dell’unità antifascista. • La Costituzione repubblicana. • Le elezioni del 18 aprile 1848. • L’attentato a Togliatti. • Gli anni del centrismo (1948- 1953). L’ITALIA IN MACERIE Bilancio di una sconfitta • Dopo cinque anni di guerra, combattuti per ventidue mesi sul territorio nazionale, l’Italia era in rovina; • L’invasione di eserciti stranieri, le deportazioni, i bombardamenti, avevano provocato lacerazioni disastrose e lutti senza fine; • I morti erano stati 400.000 e gli italiani gettati dalle varie vicende belliche fuori dai confini nazionali più di un milione e mezzo; • I danni materiali ingenti: città in rovina, ferrovie dissestate, la rete viaria rischiosa, la produzione industriale ridotta a un terzo di quella d’anteguerra. Mancavano energia elettrica, carburante e materie prime. L’agricoltura e il patrimonio zootecnico erano stati colpiti duramente. • Tra il 1939 e il 1945 il costo della vita era aumentato di 25 volte. I PRIMI GOVERNI DELL’ITALIA LIBERATA • Il 5 giugno del 1944, mentre le divisioni alleate entravano in Roma liberata, Vittorio Emanuele II affidò al principe ereditario Umberto la luogotenenza generale del Regno.
    [Show full text]
  • Storia Cont.Pdf
    Ministero dell’interno Dipartimento per l’amministrazione generale, per le politiche del personale dell’amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie Concorso pubblico, per titoli ed esami, a 200 posti per l’accesso alla qualifica iniziale della carriera prefettizia - Prova Preselettiva - Storia Contemporanea – n. 800 quesiti Storia Contemporanea - Difficile 1 Il 4 aprile 1949 nasceva la NATO, quali Stati ne fecero fin da subito parte? A Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Stati Uni B Finlandia, Canada, Polonia, Francia, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Stati Uni C Unione Sovietica, Cina, Danimarca, Francia, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Sta Uni D Belgio, Canada, Danimarca, Turchia, Islanda, Jugoslavia, Spagna, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Stati Uni 2 La "rivoluzione dei garofani" portoghese ebbe, nel 1975, come effetto: A la proclamazione di indipendenza delle colonie africane B il mantenimento, da parte del governo portoghese, delle colonie africane C l'invasione militare delle colonie africane D l'instaurazione, nei territori delle colonie africane, di governi provvisori retti da militari portoghesi 3 Negli Stati Uniti il 24 ottobre 1929 si verificò un evento passato alla storia come: A il Giovedì nero B il Giovedì di sangue C il Giorno della Borsa D il Giovedì della Borsa 4 Sotto quale zar, nel 1861, fu abolita la servitù della
    [Show full text]
  • Questionariostoria
    QuestionarioStoria 1 In seguito a quale evento bellico l'esercito del Regno 7 A seguito di quale accusa fu sciolto il Partito d'Italia poté entrare in Roma nel 1870? Socialista Italiano nel 1894? A) Alla sconfitta dei Francesi a Sedan A) L'accusa di aver appoggiato i Fasci siciliani B) Alla sconfitta dei Prussiani a Verdun B) L'accusa di spionaggio a favore della Seconda Internazionale socialista C) Alla sconfitta degli Austriaci a Sadowa C) L'accusa di voler attentare alla vita del sovrano D) Alla sconfitta dei Francesi a Lipsia D) L' accusa di aver attentato alla vita di Umberto I 2 Come reagì il governo Rudinì alle agitazioni popolari del 1898? 8 Tra quali nazioni l'irredentismo italiano fu causa di rapporti diplomatici tesi? A) Cercò alleanze in parlamento A) L'Italia e la Polonia B) Fece importanti concessioni ai dimostranti B) L'Italia e la Grecia C) Rassegnò le dimissioni C) L'Italia e l'Impero ottomano D) Si affidò all'esercito D) L'Italia e l'Austria - Ungheria 3 Nel 1884 il governo Depretis abolì un'imposta invisa alla popolazione. Quale? 9 In quale anno morì Camillo Cavour? A) La tassa sul macinato A) Nel 1865 B) La tassa doganale regionale B) Nel 1875 C) La tassa comunale di utilizzo delle acque pubbliche C) Nel 1861 D) La tassa sulla prima casa D) Nel 1871 4 Quali direttive di politica estera adottò Antonio 10 Nel 1861 espugnò, dopo un assedio, la fortezza di Rudinì nel marzo del 1896, quando fu incaricato di Gaeta, ultima roccaforte dei Borbone; condusse nella sostituire Francesco Crispi alla guida dell'Esecutivo? Terza guerra d'indipendenza le truppe dell'esercito che operavano sul basso Po.
    [Show full text]