Francesco Tommasini. L’Italia E La Rinascita Della Polonia Indipendente
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
CONFERENZE 138 LUCIANO MONZALI FRANCESCO TOMMASINI. L’ITALIA E LA RINASCITA DELLA POLONIA INDIPENDENTE INDICE ACCADEMIA POLACCA DELLE SCIENZE BIBLIOTECA E CENTRO DI STUDI A ROMA CONFERENZE 138 LUCIANO MONZALI FRANCESCO TOMMASINI. L’ITALIA E LA RINASCITA DELLA POLONIA INDIPENDENTE ROMA 2018 Pubblicato da Accademia Polacca delle Scienze Bibliotecae Centro di Studi a Roma vicolo Doria, 2 (Palazzo Doria) 00187 Roma tel. +39 066792170 e-mail: [email protected] www.rzym.pan.pl Pubblicazione finanziata dall’Accademia Polacca delle Scienze Progetto grafico: ANNA WAWRZYNIAK MAOLONI Redazione tecnica: BEATA BRÓZDA ISSN 0239-8605 ISBN 978-83-63305-49-9 © Accademia Polacca delle Scienze Biblioteca e Centro di Studi a Roma Impaginazione e stampa: Dom Wydawniczy ELIPSA, Agencja Wydawniczo-Poligraficzna GIMPO ul. Inflancka 15/198, 00-189 Warszawa ul. M. Grzegorzewskiej 8, 02-778 Warszawa tel. 22 635 03 01, tel. +48 501 076 031, e-mail: [email protected] e-mail: [email protected] INDICE INTRODUZIONE 7 ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI 11 CAPITOLO PRIMO L’ITALIA LIBERALE E LA QUESTIONE POLACCA NEL NUOVO ORDINE EUROPEO 13 CAPITOLO SECONDO FRA TITTONI E SONNINO. FRANCESCO TOMMASINI, LA DIPLOMAZIA ITALIANA E LA NUOVA POLONIA 23 CAPITOLO TERZO UN DIPLOMATICO IN PRIMA LINEA. FRANCESCO TOMMASINI E LA GUERRA POLACCO-BOLSCEVICA 48 CAPITOLO QUARTO UN’AMICIZIA PROBLEMATICA. I RAPPORTI FRA ROMA E VARSAVIA 1921-1922 83 CAPITOLO QUINTO UNA MISSIONE FINITA MALE. TOMMASINI, MUSSOLINI E LA POLONIA 1922-1923 104 CAPITOLO SESTO FRANCESCO TOMMASINI E LE RELAZIONI ITALO-POLACCHE NEGLI ANNI DEL FASCISMO (1924-1939) 132 FOTOGRAFIE 150 CONFERENZE 138 5 INTRODUZIONE biettivo di questo volume è ricostruire gli elementi caratte- rizzanti della politica italiana verso la Polonia indipendente dopo la prima guerra mondiale attraverso lo studio del- l’operato del primo rappresentante diplomatico presso il Ogoverno di Varsavia, Francesco Tommasini. Fatto spesso dimenticato o taciuto, insieme agli alleati dell’Intesa anche l’Italia liberale diede il proprio contributo politico e militare a favore della ricostituzione di uno Stato polacco indipendente. Il favore italiano alla rinascita polacca si spiegava certamente con la simpatia dell’opinione pubblica verso l’applicazione del principio di nazionalità e con il sostegno di settori del mondo cattolico verso la costituzione di uno Stato polacco roccaforte del cattolicesimo in una area dell’Eu- ropa dominata dall’ortodossia e dal protestantesimo. Determinante fu però la valutazione della classe dirigente italiana circa l’interesse del nostro Paese a vedere sorgere una Polonia indipendente che costituisse una sorta di Stato cuscinetto fra Germania e Russia e contribuisse in tal modo al mantenimento dell’equilibrio di potenza sul continente europeo Francesco Tommasini, esponente di una facoltosa famiglia borghe- se romana, fu uno dei più talentuosi diplomatici italiani della sua generazione, allievo di Costantino Nigra e di Giuseppe Avarna, stretto collaboratore di Tommaso Tittoni: la sua carriera al Ministero degli Affari Esteri fu però stroncata da un duro scontro personale con Mus- solini, che portò alla sua estromissione dalla diplomazia nel 1923. La CONFERENZE 138 7 INTRODUZIONE missione in Polonia, condotta fra il 1919 e il 1923, costituì il punto più alto e interessante della carriera di Tommasini. Non solo ambi- zioso e attivo diplomatico ma anche versatile intellettuale e storico, Tommasini ha lasciato nella documentazione relativa al suo incarico in Polonia, conservata all’Archivio storico-diplomatico del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano a Roma, un materiale ricco di preziose informazioni sulla vita politica, sociale e culturale della società polacca, che offre non solo la possibilità di compiere una precisa ricostruzione delle relazioni italo-polacche, ma anche di delineare un quadro complesso, realistico e stimolante delle sfide e dei drammi del popolo polacco nel primo dopoguerra, dalla guerra con la Russia bolscevica alla difficile costruzione di un nuovo Stato unitario dopo più di un secolo di divisioni e dominio straniero. Tommasini era convinto che fosse utile per l’Italia consolidare e intensificare i rapporti politici con la Polonia e favorire alcune sue mire territoriali, ad esempio sulla Galizia, in Ucraina e in Lituania perché italiani e polacchi avevano interessi comuni: impedire il risorgere di una Russia imperialista e dell’Impero asburgico, o di una confedera- zione politica ed economica ad esso simile, e favorire la costituzione delle nazioni già asservite all’Impero zarista, in primis i popoli baltici, in Stati autonomi. Ma nonostante l’impegno e gli sforzi del diploma- tico romano, le relazioni fra Italia e nuova Polonia rimasero difficili e insoddisfacenti, caratterizzate da una certa lontananza e distacco. La Polonia era un soggetto della politica europea poco considerato dalla diplomazia e dalla classe dirigente italiane. Le si dava scarsa impor- tanza privilegiando piuttosto i rapporti politici ed economici con la Germania e la Russia, ritenute le grandi Potenze dell’Europa orienta- le e settentrionale, entità forti politicamente dalle quali era possibile trarre vantaggi di maggiore portata. Sulla sottovalutazione italiana della Polonia pesava anche la percezione che ci si trovasse di fronte ad uno Stato fragile, collocato in una difficile posizione geopolitica, indebolito dalla presenza di numerose popolazioni allogene ostili (tedeschi, ebrei, ucraini, ecc.) al proprio interno e dall’esistenza di gravi controversie territoriali con la maggior parte degli Stati vicini. L’obiettivo che ci siamo posti con questo volume è soprattutto quello di fornire una prima ricostruzione della politica italiana verso il risorto Stato polacco, che spero stimolerà l’interesse verso temi importanti ma trascurati dalla storiografia italiana, quali quelli dei rapporti fra Italia e Polonia e del ruolo del nostro Paese nella costruzione di un nuovo CONFERENZE 138 8 INTRODUZIONE ordine europeo dopo la prima guerra mondiale. Il libro nasce come sviluppo e approfondimento di un saggio dedicato all’atteggiamento della diplomazia italiana di fronte alla guerra polacco-bolscevica del 1920, che su invito di Stefania Ruggeri scrissi e pubblicai su un nume- ro della rivista “Storia e Diplomazia”1 dedicato alle relazioni fra Italia e Polonia. Ringrazio Federica Onelli, Stefania Ruggeri e il personale dell’Archivio storico-diplomatico del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale di Roma per la cordiale collaborazione fornitami nel reperimento delle fonti documentarie e delle foto uti- lizzate in questo libro. Sono poi grato a Alberto Basciani, Francesco Caccamo, Andrea Ciampani, Federico Imperato, Rosario Milano, Luca Riccardi e Giuseppe Spagnulo per i consigli e le indicazioni critiche dedicate a questo testo, che mi hanno aiutato non poco a migliorarlo. Bari-Modena giugno 2017 Luciano Monzali 1] L. MONZALI, Francesco Tommasini, la diplomazia italiana e la guerra polacco-bolscevica del 1920, “Storia e Diplomazia. Rassegna dell’Archivio storico del Ministero degli Affari Esteri”, CONFERENZE 138 2014, n. 1-2, pp. 15-70. 9 ELENCO DEI FONDI ARCHIVISTICI, DELLE RACCOLTE DOCUMENTARIE E DELLE ABBREVIAZIONI ADAP: Akten zur Deutschen Auswärtigen Politik 1918-1945, Göttin- gen, 1950-1995. AP 1919-1930: Fondo della Direzione Generale degli Affari Politici 1919-1930, Archivio storico-diplomatico del Ministero degli Affari Esteri, Roma. ASMAE: Archivio storico-diplomatico del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Roma. BDFA: British Documents on Foreign Affairs: Reports and Papers from the Foreign Office Confidential Print, Washington, 1983-. DBFP: Documents on British Foreign Policy 1919-1939, London, 1947-1986. DDA: Außenpolitische Dokumente der Republik Österreich 1918-1938, Wien-München, 1993-2016. DDF: Documents Diplomatiques Français, Paris-Bern, 1987-. DDI: I Documenti Diplomatici Italiani, Roma, 1952-. OeSTA: Österreichisches Staatsarchiv, Wien. --------------------------------------- CONFERENZE 138 11 ELENCO DEI FONDI ARCHIVISTICI, DELLE RACCOLTE DOCUMENTARIE E DELLE ABBREVIAZIONI b.: busta. d.: documento. ediz.: edizione. n.: numero p.: pagina pp.: pagine s.d.: senza data ss.: seguenti vol.: volume. CONFERENZE 138 12 CAPITOLO PRIMO L’ITALIA LIBERALE E LA QUESTIONE POLACCA NEL NUOVO ORDINE EUROPEO a prima guerra mondiale fece riesplodere prepotentemente nella politica internazionale la questione della ricostituzione della Polonia indipendente1. Come ha ricordato Lothar Höbelt, furono l’Austria-Ungheria e la Germania a decidere di strumentalizzare Lla questione nazionale polacca per mobilitare i polacchi contro la Rus- sia2: pochi mesi dopo lo scoppio del conflitto Vienna e Berlino pro- misero pubblicamente di volere costituire, in caso di vittoria militare, una Polonia indipendente sottraendo alla Russia i territori abitati da polacchi. La propaganda austro-germanica raccolse non pochi successi nell’opinione pubblica polacca e l’occupazione di Varsavia e di molti territori della Polonia zarista da parte delle Potenze centrali, sembrò dare concretezza a tali promesse. 1] Sull’evoluzione delle posizioni dei partiti polacchi verso la richiesta della piena indipendenza politica: B. SZLACHTA, Alcune osservazioni sull’autonomia politica della Galizia nell’Impero asburgico, in Imperi e Nazioni nell’Europa centro-orientale alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, a cura di I. Cârja, Roma, Istituto per la Storia del Risorgimento