Montagne 360. Giugno 2013, € 3,90. Rivista mensile del Club Alpino Italiano n. 9/2013. Sped. in abb. Post. – 45% art. 2 comma 20/b - legge 662/96 Filiale di Milano tra Bulgaria eGrecia Su due ruote Cicloescursionismo Parco del Beigua , alla del scoperta Trekking Montagne360 La rivista del Club Alpino I Alpino Club del rivista La taliano 150 cime italiane Il 7 luglio saliamo insieme 150 vette giugno2013 €3,90 Editoriale orizzonti e orientamenti

Aprirsi al mondo

RELAZIONE MORALE DEL PRESIDENTE GENERALE Umberto Martini

La globalizzazione, cambiando la visione del mondo geopolitica ed economica, ha investi- to anche il mondo della montagna e tutto ciò che gravita intorno ad esso. Rispetto a tale evoluzione non possiamo come Club alpino restare estranei ed insensibili, mantenendo la configurazione di un’Associazione chiusa in se stessa, gelosa delle proprie prerogative e di conseguenza dei propri confini e limiti. In tale circostanza l’atteggiamento dello struzzo è quanto di più controproducente: è necessario invece con un atto di umiltà cercare di com- prendere a fondo le cause e i mutamenti indotti, senza preconcetti e posizioni preclusive. Forse qui ci è sfuggita l’enormità del cambiamento, nella proporzione tra ciò che è dentro e ciò che è fuori dal nostro Club. A questo punto è necessario superare un certo atteggia- mento che tende ad emergere al nostro interno che indica un prevalere di interessi e prio- rità diverse dal senso di appartenenza e identificazione. Ciò infatti può rappresentare un pericolo per la coesione non solo ideale, prevalendo sullo spirito di solidarietà ed empatia che lega i soci, ma altresì sull’immagine esterna che mostra il suo punto di forza proprio in quel particolare legame determinato dalla condivisione di un ideale che nasce da una libera scelta e accomuna soci e simpatizzanti. È necessario un forte richiamo etico, che si riassume nel privilegiare ciò che è altro rispetto al sé. In termini operativi ciò significa chiedersi qual è il vero ruolo del CAI nello scenario glo- balizzato. Una risposta potrebbe risiedere nella considerazione che finora si è sempre pri- vilegiato l’aspetto del dire come e dove andare in montagna, mentre bisogna considerare la possibilità di dire dove deve andare la montagna. Bisogna cioè rovesciare il rapporto uomo-montagna, nel senso che l’azione non deve essere rivolta ad approfondire ciò che l’uomo ha bisogno dalla montagna, ma in ciò che la montagna ha bisogno dall’uomo. Questo per quanto riguarda la tutela dell’ambiente, l’economia, il patrimonio naturale e culturale, in relazione al quale il nostro primo dovere è quello di trasmetterlo alle gene- razioni future in condizioni di non irreversibilità del degrado, ormai già in atto a causa di un uso sconsiderato delle risorse e del territorio. Ma non possiamo pensare di affrontare queste problematiche, seppur limitatamente alla montagna, da soli. E in questa visione un forte insegnamento ci è pervenuto dai lavori per l’organizzazione delle celebrazioni del 150°: oggi noi scontiamo quello che in passato è stato il mancato confronto con il mondo esterno, e in particolare con il mondo produttivo, cosa che ci ha precluso la possibilità di incidere con utili sinergìe verso obiettivi comuni. Ci sono infatti pervenuti chiari segnali che dall’esterno si è spesso cercato un punto d’in- contro, tentativi che tuttavia si sono arenati di fronte alla chiusura autoreferenziale del Club. È certamente un lavoro complesso, che richiede tempo e disponibilità, nonché la volontà e la capacità di mediare tra posizioni apparentemente distanti ma che possono avere un interesse su obiettivi comuni: ma è solo lavorando anche all’interno di realtà diverse dalle nostre che possiamo far comprendere ed accettare il nostro messaggio e i nostri principi. L’esperienza del 150° come rilancio del nostro impegno nel nome della montagna che unisce deve essere maestra per il presente e guida per il futuro nell’aprirci al mondo. In tal senso le manifestazioni celebrative sono emblematiche delle nostre attività statutarie rivolte all’interno dell’Associazione, ma anche e soprattutto all’esterno. Nella rassegna che segue cercherò di essere esaustivo seppure nell’inevitabile sintesi.

150° IL 2012 ha segnato il giro di boa nei lavori di preparazione delle attività legate all’anniver- Tra le più leggere del segmento con soli 870 gr di peso, Salyan è il nuovo modello da avvicinamento tecnico sario, nonché l’inizio ufficiale dell’anno celebrativo che, inauguratosi il 26 ottobre a Roma di Asolo studiato per affrontare con il massimo grip vie ferrate, attività di guida e soccorso, trekking. La suola Vibram® assicura precisione nella fase di arrampicata, mentre la tecnologia Anti-Shock contribuisce alla Camera dei Deputati con la presentazione del Comitato d’Onore e del programma all’assorbimento dell’impatto e al confort generale della calzatura. Con Salyan ai piedi, ti senti leggero, continua a pag. 67 sicuro, comodo e hai più energie per affrontare al meglio la tua prestazione. Giugno 2013 / Montagne360 / 1 134033_JW_IAZ04_Travel_LaRevistaDelCAI_200x270_it_Layout 1 24.04.13 10:44 Seite 1

Sommario giugno 2013

Montagne360 La rivista del Club Alpino Italiano giugno 2013 € 3,90

150 vette Per i 150 anni del CAI, il 7 luglio ascensione in contemporanea sulle Segui ogni giorno le cime più importanti del La splendida Paese sagoma dello notizie CAI su: spigolo giallo sulla Cima www.loscarpone.cai.it Trekking Liguria, alla scoperta del

del Club Alpino Italiano n. 9/2013. Sped. in abb. Post. – 45% 2 art. comma 20/b Post. - in legge 662/96 Sped. abb. Filiale del Alpino di Club Italiano Milano 9/2013. n. Scarica il widget per “strillare” Parco del Beigua Piccola di Cicloescursionismo 3,90. Rivista mensile € 3,90. Su due ruote tra Bulgaria 01 Relazione morale e Grecia Lavaredo. sul tuo sito le ultimissime Montagne 360. Giugno 2013, Giugno 2013, Montagne 360. Foto G. Bressan notizie sul mondo CAI Umberto Martini 05 News 360 08 Su due ruote alla scoperta di Bulgaria e Grecia Plamen Shopski 16 Parco del Beigua, dove la natura incontra la preistoria Ferruccio Repetti 26 Dencik vince il 61° Trento Film Festival 28 Per una nuova etica in montagna AA.VV. 38 Portfolio Paura del silenzio 8 Mario Vianelli 01. Moral report 2012; 05. News 360; 08. Riding across Bulgary and 46 CAI 150 Greece; 16. Parco del Beigua, where nature meets prehistory; 26. Dencik wins 61st Trento Film Festival; 28. A new ethics for mountain; Sulla vetta del K2 rinasce 38. Portfolio: fear of silence; 46. CAI 150. revives on the edge of K2; 50. 150 edges for CAI 150th birthday; 54. CAI 150 agenda; 60. Books l’Italia about mountain; 62. International news; 64. New ascents; 66. Letters; 67. Moral report 2012; 71. Budget 2012 Franco de Battaglia

01. Rapport Moral 2012; 05. 360 News; 08. Bulgarie et Grèce en vélo; 50 150 vette per i 150 anni del CAI 16. La nature rencontre la préhistoire au Parco del Beigua; 26. Dencik gagne le 61me Trento Film Festival; 28. Une nouvelle éthique pour la Giacomo Stefani montagne; 38. Portfolio: la peur du silence; 46. CAI 150. L’Italie renais sur le sommet du K2; 50. 150 sommets puor le 150me anniversaire 54 L’agenda CAI 150 du CAI; 54. L’agenda CAI 150; 60. Livres de montagne; 62. News international; 64. Nouvelles ascensions; 66. Lettres; 67. Rapport Moral 60 Libri di montagna 2012; 71. Budget 2012 62 Cronaca extraeuropea 01. Moralbericht; 05. 360 News; 08. Die Entdeckung Bulgariens und Griechenlands auf zwei Rädern 16. Der Naturpark Beigua: Wo sich 64 Nuove ascensioni Natur und Urgeschichte treffen; 26. Dencik gewinnt beim 61. Trento Film Festival; 28. Für eine neue Ethik in den Bergen; 38. Portfolio: 66 Lettere Angst vor der Stille; 46. CAI 150: Auf dem Gipfel des K2 wird Italien wiedergeboren; 50. 150 Gipfel für 150 Jahre CAI; 54. Die Agenda CAI 67 Relazione morale 150; 60. Bücher über Berge; 62. Außereuropäische Chronik; 64. Neue 71 Bilancio CAI 2012 Besteigungen; 66. Briefe; 67. Moralbericht; 71. Bilanz CAI 2012 46

CAI 150. Il kit

Il kit dedicato ai 150 anni di fondazione del Prezzo unitario: 15 euro comprese spese di Club alpino italiano è composto da: spedizione (Soci e non soci CAI) • maglia a maniche corte Come ordinare: tramite le Sezioni che (colore bianco, verde, rosso) invieranno le richieste di acquisto a mezzo • scaldacollo fax al numero 02.205.723.201 oppure via mail • sporta in rete di fibra sintetica all’indirizzo [email protected]

www.jack-wolfskin.com Giugno 2013 / Montagne360 / 3

Portfolio p. 38 News 360

Sacro Eremo di Camaldoli, Toscana (2005). Foto di Mario Vianelli Speleologia Osservatorio ambiente Echi sotterranei Al lupo al lupo! All’orso all’orso! a cura di Massimo (Max) Goldoni La sfida culturale che ci aspetta è la capacità di coabitazione con linci, grandi rapaci, orsi e lupi che sono ricomparsi sui nostri territori montani

Nuova grande esplorazione nel sistema Huautla a San Agustin, Oaxaca, Mexico

Una spedizione speleologica in Mes- sico ha annunciato di aver raggiunto la nuova profondità di -1545 metri all’interno del Sistema Huautla nel sud del Messico; con questa misura, Foto C.Frapporti (archivio la grotta scoperta nel 1960 diventa Servizio Foresta e Fauna la più profonda del Continente ame- Provincia autonoma di ricano. Situato nella Sierra Mazatec Trento) dello stato di Oaxaca, il Sistema Huautla è stato oggetto di numerose Se è vero che le montagne diventano più rali come per il lupo e rapaci, sia pilotati spedizioni, che hanno portato il suo alte con un lupo sopra, quanto cresco- come per l’orso in Trentino, hanno anche sviluppo a oltre 64 km, con 17 ingres- no con un orso? E se ci mettiamo anche fatto crescere in poco tempo notevoli si e ben 9 sifoni (passaggi completa- una lince o due? In fondo, come alpini- competenze tecniche e permesso un mente allagati). sti non possiamo che gioire di questi aumento delle conoscenze, coprendo L’esplorazione degli speleosub che contributi all’orogenesi. In realtà, la ri- vuoti e lacune e seppellendo vecchie su- hanno superato il nono sifone, lungo comparsa di queste specie nella nostra perstizioni. 410 metri con una profondità massi- fauna è forse il più importante cambia- Certo, i problemi di convivenza con le ma di 81 metri, ha aggiunto 1774 me- mento ecologico avvenuto nell’ultimo attività umane persistono ma possono tri di grotta sommersa, per un totale decennio: lupi, orsi, linci e grandi rapaci essere affrontati e gestiti con ottimi ri- di 2184 metri di ulteriore sviluppo. aumentano l’equilibrio degli ecosistemi sultati. Imparare a coabitare con questi montani e permettono una diversa per- nuovi vicini è la grande sfida culturale cezione dell’intero territorio che riacqui- che ci aspetta e che probabilmente farà Brno, Repubblica Ceca sta in naturalità. Questi ritorni, sia natu- crescere anche noi! 21-28 luglio 2013 16° Congresso Unione Internazionale di Web & Blog Speleologia Creare un panorama online È il Congresso Mondiale degli stu- www.udeuschle.selfhost.pro/panoramasmakepanoramas_it.htm diosi di discipline legate alla spele- ologia. Geologia, chimica, fisica, re- Avete programmato un’escursione in la visuale desiderata (ad esempio verso soconti di ricerche interdisciplinari montagna e volete un’anticipazione del Nord-Ovest) e stabilire l’ampiezza dell’an- o grandi esplorazioni caratterizzano panorama che vedrete? Il sito propone golo di visuale. A questo punto dovete clic- gli interventi di questo appuntamen- una mappa sulla quale potete indicare care sul simbolo che permette di inviarla to con scadenza quadriennale. Non con il mouse un punto preciso, orientare automaticamente al vostro indirizzo di mancano esposizioni riguardo l’uti- posta elettronica. Riceverete così lizzo di nuove tecnologie per l’acqui- un’immagine interattiva, visibile in sizione e la restituzione di dati, per la formato satellitare, in rilievo o come conoscenza e la divulgazione. semplice mappa, su cui sono indicati La partecipazione è aperta, dietro i nomi delle cime e delle località. Clic- iscrizione, anche ai non specialisti. cando sui nomi visualizzati si aprono Numerose escursioni sono dedicate automaticamente nuove mappe det- alla conoscenza del territorio e del tagliate. Moltissime le opzioni aggiun- Paese che ospita l’incontro tive, tutte da scoprire sul sito

4 / Montagne360 / Giugno 2013 Giugno 2013 / Montagne360 / 5 News 360 Il 16 giugno torna “Sicuri sul Sentiero” “La ricerca Nell’incanto delle “altre Cinque Terre” all’insegna della solidarietà Appuntamento con la giornata carsologica in che intende sensibilizzare i frequentatori della montagna Italia” Lo scorso 7 aprile tre soci del CAI Cinque Terre per ringraziarli della sui possibili rischi a cui vanno Grotta di Bossea, hanno accompagnato solidarietà e degli aiuti ricevuti incontro e sui necessari il 22 e 23 giugno il gli escursionisti di 4 Sezioni in occasione dell’alluvione del accorgimenti da prendere congresso nazionale piemontesi nel territorio delle novembre 2011

Una giornata per accrescere la consapevo- 22-23 giugno 2013 a Frabosa So- lezza dei rischi che si possono correre fre- Iprana (Cn) – Grotta di Bossea è quentando la montagna durante la stagione in programma il Congresso Nazio- estiva, in programma lo stesso giorno in 40 stazione come questa intende metterli al qualche precauzione. È importante pensare nale “La Ricerca Carsologica in Ita- località italiane, dall’Alto Adige alla Sicilia. corrente degli accorgimenti necessari per a loro e investire su di loro, in quanto danno lia”. Obiettivo della due-giorni è fare Domenica 16 giugno torna “Sicuri sul ridurre al minimo la possibilità di infortuni, garanzia di continuità dei messaggi che vei- un punto sugli studi in ambiente sentiero”, la manifestazione organizzata dal anche piccoli come scivolate e cadute. In coliamo da sempre. Per questi motivi stiamo carsico condotti in Italia, trattando Soccorso alpino e dal Club alpino italiano, Sardegna soprattutto ma anche in altre coinvolgendo i ragazzi che frequentano i tematiche diverse spazianti nel va- attraverso le sue Commissioni, Scuole e località punteremo anche alla prevenzione corsi sezionali di Alpinismo giovanile, ma an- sto ambito della ricerca carsologica Sezioni, che si rivolge soprattutto agli escur- necessaria per chi si avventura in grotte e che i gruppi del Corpo forestale e dei Parchi.” (geomorfologia, idrogeologia, spe- sionisti che si avventurano senza l’ausilio pratica il canyoning ”. Come gli altri anni un A partire dal mattino Tecnici del Soccorso leologia fisica e biologia). di una Guida alpina e, naturalmente, ai più obiettivo importante è coinvolgere i giovani alpino, Istruttori ed Accompagnatori del CAI Il Laboratorio Carsologico di Bos- giovani. “Parleremo dei rischi sui sentieri, e i giovanissimi. “Sono garanzia di interesse e Guide Alpine, saranno presenti nelle varie sea, insediato nella grotta a partire ma anche sulle falesie, sulle vie alpinisti- e vivacità”, continua Guastalli. “Più che la località per dispensare utili consigli a chi dal 1969, è gestito in collaborazione che e sugli itinerari seguiti dai cercatori di formazione in senso stretto, abbiamo in ne farà richiesta e raccogliere informazioni fra la Stazione Scientifica di Bossea, funghi”, ha detto Elio Guastalli, responsabile programma attività di sensibilizzazione circa la frequentazione di sentieri, ferrate, ente fondatore, il Comitato Scienti- nazionale del progetto del Soccorso alpino. e informazione che, anche attraverso il falesie e grotte. L’elenco degli eventi, pron- fico Centrale del CAI ed il Diparti- “Tanti incidenti durante l’estate coinvol- gioco, rendano consapevoli i più piccoli che tamente aggiornato, è visibile sul sito www. mento DIATI del Politecnico di To- gono proprio questi ultimi e una manife- in montagna bisogna sempre prendere sicurinmontagna.it (L.A.) rino. È una sede assai attiva di studi Un’escursione come ringraziamento per discesa finale su Moneglia. carsologici diversificati, in partico- la solidarietà ricevuta dopo l’alluvione del Ad accompagnare i cinquanta escursio- lare negli ambiti idrogeologia car- 13 novembre 2011. nisti tre validissimi soci del CAI La Spezia A settembre il documentario sica, meteorologia ipogea, radioatti- È quello che è successo lo scorso 7 aprile, (Paolo Tonelli, Rosanna Capellini e Piera sull’Alta Via dei Parchi vità naturale e biospeleologia. quando il CAI Sezione di Torino e CAI Ughetto), Sezione che ha voluto così Il congresso gode del patrocinio UGET, con la compartecipazione del Cir- ringraziare gli amici del Piemonte per La Regione Emilia-Romagna ha della Presidenza Generale CAI-So- colo Unicredit (Sottosezione CAI GEB) e la camminata di solidarietà effettuata il finanziato la produzione di un film cietà Speleologica Italiana- Istituto alcuni soci di Diomedea di Pinasca, hanno 13 novembre 2011 nel Parco regionale di che vedrà protagonista Enrico Italiano di Speleologia. visitato “le altre Cinque Terre” percorren- Montemarcello – Magra dopo la bomba Brizzi e l’Appennino più autentico Per informazioni: [email protected] do tre lembi di mare di altrettanta magica d’acqua che aveva colpito la zona. [email protected] bellezza con partenza da Sestri Levante e Lorenzo Arduini 500 chilometri per 27 tappe, un lungo itinerario che attraversa otto parchi naturali e offre agli escursionisti un’esperienza di incomparabile varietà e ricchezza naturali- Piccoli esploratori si calano Escursione in grotta di trentadue giovani del CAI Portogruaro, stica, culturale e paesaggistica. nella grotta “La Foos” accompagnati dagli speleologi della Sezione di Pordenone Stiamo parlando dell’Alta Via dei Parchi, una serie di sentieri appenninici che collegano ruderi millenari che disseminano il territorio. Una prima sessione di riprese è stata ef- Sabato 24 marzo 32 bambini e ragazzini en- ben tre regioni: l’Emilia-Romagna, la Tosca- Questo “forziere” naturale è il protagonista fettuata durante l’inverno, a dimostrazione tusiasti dagli otto anni in su, iscritti al corso na e le Marche. L’Alta Via ha visto la luce per del documentario finanziato dalla Regione di come alcuni tratti dell’Alta Via possano di Alpinismo giovanile della Sezione CAI di iniziativa della Regione Emilia-Romagna, Emilia-Romagna e prodotto da Articolture essere percorsi in tutte le stagioni. Nei Portogruaro, hanno effettuato un’escursione che ha investito 1.300.000 euro e, con il con la regia di Serena Tommasini Degna. prossimi mesi di maggio e giugno la troupe nella grotta “La Foos” di Campone (PN), sostegno del Club Alpino Italiano, ha attrez- Lo scrittore e camminatore Enrico Brizzi, in tornerà in quota per proseguire il racconto appuntamento organizzato dall’Unione Spe- zato e reso fruibili diversi sentieri che vanno viaggio da Berceto a La Verna e poi a Carpe- iniziato tra ciaspolate e foreste innevate. leologica del CAI Pordenone nell’ambito dei a comporre un affascinante itinerario lungo gna, ci porterà alla scoperta dell’Appennino L’uscita del film è prevista per settembre festeggiamenti per i 150 anni del sodalizio. l’Appennino tosco-emiliano. I percorsi si nu- più autentico, dove la storia si intreccia con 2013, cui seguirà un periodo di distribuzio- I piccoli hanno percorso il ramo dell’orso, trono del silenzio, dell’aria fresca, dell’acqua la quotidianità, dove crinali, praterie, laghi ne nei maggiori festival e rassegne di setto- sporcandosi, bagnandosi, trovandosi sospesi incontaminata, dei colori dei fiori, delle orme e foreste si confondono senza soluzione di re, la proiezione in sala, la realizzazione di in aria: un’esperienza indimenticabile e dei lupi e del fascino della storia attraverso i continuità. un dvd e l’eventuale passaggio televisivo. vissuta in assoluta sicurezza

6 / Montagne360 / Giugno 2013 Giugno 2013 / Montagne360 / 7 Su due ruote Trans-bike Balcani, undici giorni di cicloescursionismo tra arte, storia e natura. alla scoperta Itinerari nei luoghi in cui il marmo bianchissimo dei monti sembra neve. di Bulgaria e Grecia di Plamen Shopski

Boschi monte Pirin, sesta tappa del tracciato prima dell’inizio della salita verso il rifugio- ristoro Pirin

8 / Montagne360 / Giugno 2013 Giugno 2013 / Montagne360 / 9 utto ebbe inizio un paio di anni fa, du- mi perseguiterà sulle strade della Bulgaria. Il Paese rante uno dei miei viaggi di scialpinismo è molto cambiato durante il passaggio dal comu- T all’estero in compagnia di alcuni clienti. nismo al libero mercato. Le cascine e le coopera- Eravamo seduti al bar dell’albergo con i bicchieri tive statali sono state abbandonate a causa della colmi di birra in mano, dopo una gratificante gita non redditività, e le strade che portavano verso tali in montagna, quando uno dei miei clienti mi chiese strutture in pratica non esistono più. Con qual- di organizzare un giro in mountain bike da qualche che aiuto della dea bendata imbocco la via giusta parte. Un giro che fosse allo stesso tempo culturale e arrivo al paesino di Dren, punto prefissato per il ed enogastronomico. pernottamento. Pedalavo ogni tanto con i ragazzi del C.A.I. di Bor- Sono ospite in una fattoria a gestione familiare, che mio. Si usciva il mercoledì sera per raggiungere offre due confortevoli appartamentini e un piccolo qualche “monte”, così come venivano chiamate ristorante dove servono piatti di produzione pro- le case di montagna di proprietà di qualcuno dei pria. Dopo una colazione con latte fresco, burro e ragazzi. Si mangiava un abbondante piatto di pa- formaggi fatti in casa e una specie di torta ancora stasciutta, quattro chiacchiere e poi … giù, in una calda, saluto la famiglia e mi metto di nuovo sui mirabile discesa alla luce della pila frontale verso pedali. Bormio. La strada mi porta attraverso campi agricoli e pic- Ma un tour di più giorni con un itinerario cultu- coli, isolati paesini di campagna. rale ed enogastronomico …?!? Pensai d’istinto alla Davanti a me s’innalza la catena del Monte Rila (la Bulgaria. montagna più alta della penisola balcanica), che La Bulgaria è il mio Paese d’origine e posso dire di dovrò affrontare nei giorni successivi, superando conoscerne bene la storia, la cultura, le città d’arte, un passo di 2166 m. i buoni sapori della cucina e gli ottimi vini. Seguendo le strade immerse in boschi di conifere La meta c’era. Durante l’inverno studiai sulle car- di diverse specie endemiche e rare, arrivo nella cit- tine un possibile percorso. L’itinerario attraversava tadina di Rila, villaggio natale di Sant’Ivan di Rila. Da Bansko la strada si A fronte: prima di Melnik bizantino. La chiesa principale del convento scate- da marmo bianchissimo, che all’alba riflette la le montagne più alte della Bulgaria, seguendo stra- A venti chilometri da qui, nel cuore dell’omonimo snoda nei boschi del Bulgaria. na l’ammirazione dei visitatori per i suoi affreschi, luce del sole facendola sembrare innevata anche Qui sopra: alla fine del de sterrate e passando da importanti monasteri, massiccio montano, l’eremita Ivan Rilski fondò nel Monte Pirin verso la icone e intagli di stupenda bellezza. Qui nel XVIII d’estate. tracciato, sulla spiaggia e si concludeva a Melnik, città famosa nei secoli X secolo il più grande e famoso monastero della città di Melnik. Mi sfogo a Ouranopoli secolo s’incontrarono le due più famose scuole di Pochi chilometri di leggera salita e raggiungo la scorsi per il suo fiorente commercio di vini locali. Bulgaria, oggi sotto la protezione dell’ UNESCO. in una lunghissima pittura della Bulgaria: la scuola di Raslog e la scuo- cittadina di Bansko, la più nota località sciistica dei Non restava che revisionare la vecchia mountain L’impervio Monte Rila offriva un rifugio tranquil- discesa fino al paesino la di Samokov. Nonostante vi abbiano lavorato più Balcani. La cittadina è ricca di presenze d’arte e di bike, caricarla in aereo e atterrare a Sofia. Detto, lo agli anacoreti, ma ciò nonostante il convento fu di Rojen, supero tre di cinque pittori, tutti gli affreschi sembrano fatti architettura risalenti al XVIII-XIX secolo, quando fatto. Parto dalla capitale al mattino e ben presto ben due volte distrutto e quindi ricostruito. Nel tornanti di ripida salita dalla stessa mano, tanto era forte l’esigenza di dare fiorì una delle più importanti scuole del Rinasci- la strada mi proietta nell’intenso verde dei boschi 1335, al termine del restauro completo del mo- “spacca gambe” e, un senso di continuità al fedele che guardava. La mento balcanico. del Monte Vitosha. Quasi subito mi scontro con il nastero, furono aggiunte una torre, che si è con- tra il verde degli alberi, biblioteca del monastero è molto ricca. All’interno Per ripristinare le forze, assaggio uno dei gusto- problema più insidioso del viaggio, che d’ora in poi servata fino ad oggi, e una chiesa, in tipico stile inizio a intravvedere sono conservati più di 20 000 volumi tra antiche sissimi e deliziosi piatti del ristorante “Bariakova il tetto del monastero agiografie, vangeli, incunaboli e antichi manoscrit- Mehana”: vincitore del premio d’oro per la mi- di Rojen, uno dei più ti. Sono inoltre conservati doni ricevuti da conventi gliore cucina in Bulgaria. In effetti il premio è ben antichi della Bulgaria, stranieri, diplomi regali a firma dei sultani, i primi meritato. costruito nel XII libri di storia e geografia della Bulgaria, un mappa- La catena del Pirin è composta secolo dopo Cristo. Il mondo in cartapesta costruito nel 1836, lettere di monastero mantiene Ivan il Terribile e degli zar Romanov. da marmo bianchissimo, che ancora le forme che Trovo alloggio in uno degli alberghetti vicino al sembra neve anche d’estate aveva assunto durante monastero. Nel menù del ristorante non manca la i primi secoli della trota alla griglia, specialità di questa zona ricca di Da Bansko la strada si snoda nei boschi del Mon- dominazione turca e corsi d’acqua. te Pirin verso la città di Melnik. Mi sfogo in una conserva molti affreschi Parto in una vallata in dolce salita. Attraverso un lunghissima discesa fino al paesino di Rojen, su- di quell’epoca; notevoli ponte sopra un torrente, svolto a destra e inizio pero tre tornanti di ripida salita “spacca gambe” e, quello del Cristo a salire verso il Rifugio Makedonia, 2166m, che tra il verde degli alberi, inizio a intravedere il tetto Pantocrate e dei Dodici raggiungo all’ora di pranzo. Discesa per più di 15 del monastero di Rojen, uno dei più antichi della Apostoli. Le icone chilometri, poi una breve salita e di nuovo discesa. Bulgaria, costruito nel XII secolo dopo Cristo. Il ospitate possiedono un L’orizzonte davanti a me è chiuso dalla catena del monastero mantiene ancora le forme che aveva carattere raffigurativo monte Pirin, il cui Parco nazionale è incluso nella assunto durante i primi secoli della dominazio- talmente variegato Lista del Patrimonio dell’Umanita’. ne turca e conserva molti affreschi di quell’epoca; da sembrare quasi Secondo la leggenda il monte Pirin era la dimora notevoli quello del Cristo Pantocrate e dei Dodici far dimenticare le del dio Perun (divinità principale degli antichi Tra- Apostoli. Le icone ospitate possiedono un carattere originarie finalità ci), che viveva in un castello di marmo in cima alla raffigurativo talmente variegato da sembrare quasi religiose. montagna. La catena del Pirin è infatti composta far dimenticare le originarie finalità religiose.

10 / Montagne360 / Giugno 2013 Giugno 2013 / Montagne360 / 11 TransBIKE BALCANI • Bulgaria e Grecia I boschi del Monte Rila Itinerari Come arrivare Tappe

L’Italia e Bulgaria sono collegati con voli aerei molto Partenza da Sofia (Bulgaria) e arrivo 1. All’arrivo dell’ultima frequenti. a Ouranopoli (Grecia). tappa sulla spiaggia Le compagnie aeree che ogni giorno collegano Chilometri - 574 km d’Ouranopoli. Dietro a noi c’è la caratteristica casa Milano,Roma, Bergamo con Sofia e Salonico sono Dislivello in salita - 10985 m museo di Ouranopolii Alitalia, Bulgarian Air, Wizzair, Rayanair, Easyjet. Dislivello in discesa - 11675 m La partenza delle tappe può essere raggiunta anche Strade sterrate - 70% via terra viaggiando con automobile o bus attra- Asfalto - 30% strade secondarie non molto trafficate verso tutti i paesi dell’ex Iugoslavia. Si può anche imbarcare sulla nave per Igumeniza da Venezia, Tappe Ancona, Bari,Brindisi e successivamente arrivare a 1. Da Sofia a Dren 53 km; dislivello salita 1015 m; Sofia via terra. dislivello discesa 1000 m. Difficoltà - media 2. Da Dren a Bistritza 30,5 km; dislivello salita dati tecnici del viaggio 690 m; dislivello discesa 580 m. Difficoltà - facile Clima - Il clima in Bulgaria è temperato. In Grecia 3. Da Bistritza al Monastero di Rila 46 km; dislivello c’è il tipico clima mediterraneo con la particolarità salita 1030 m; dislivello discesa 1100 m. che è molto ventilato. I venti che soffiano dalla Sibe- Difficoltà - media ria verso l’Europa arrivano indisturbati fino ai Balca- 4. Dal Monastero di Rila a Bansko 70 km; dislivello ni. Nella penisola balcanica questi venti incontrano salita 1585 m; dislivello discesa 1630 m. le prime alte montagne durante il loro percorso e, Difficoltà - difficile La visita trasmette un senso di pace e di semplicità breve sono alla frontiera. per questo motivo, d’inverno nevica in abbondanza 5. Da Bansko verso T.Poliana 38 km; dislivello salita e in questo benefico stato d’animo riprendo la stra- So che subito dopo il confine ci sono le montagne e d’estate l’afa è completamente assente. 730 m; dislivello discesa 650 m. Difficoltà - facile da e proseguo ancora per ancora 6 - 7 chilometri, della Grecia, ma non ho una cartina della zona. Documenti - Per visitare tutti i due Paesi basta la 6. Da T.Poliana a Melnik 64,5k;dislivello salita- fino ad arrivare alla cittadina di Melnik, famosa a Mi consolo pensando che se ci sono le montagne, carta d’identità in corso di validità. 1490m; dislivello discesa 2100m. partire dal tardo medioevo per gli ottimi vini, pare ci saranno anche le strade sterrate. Basta trovarle. Profilassi - Non è richiesta nessuna vaccinazio- Difficoltà - difficile apprezzati anche da Winston Churchill. Attraverso la frontiera, pedalo per una decina di ne. 7. Da Melnik ad Aghistro 31,5 km; dislivello salita- Nei dintorni della città si possono ammirare spet- chilometri sull’asfalto e mi fermo in un bell’albergo. Lingua - In Bulgaria ancora pochi parlano un’al- 450m; dislivello discesa 560 m. Difficoltà - facile. tacolari formazioni di sabbia dalle forme più dissi- Grazie ai consigli del proprietario della struttura, tra lingua oltre il bulgaro. Soprattutto nei paesini di 8. Da Aghistrò a Vrontoù 52 km; dislivello salita mili, che ricordano enormi funghi, torri e obelischi. in mattinata imbocco una delle bellissime strade campagna dove passano le tappe. 1730 m; dislivello discesa 960 m. Mi fermo a pernottare in un piccolo albergo che ho sterrate che si snodano sulle montagne greche. In Grecia potete intendervi un po’ meglio utilizzan- Difficoltà - difficile conosciuto durante i precedenti viaggi di trekking. Giungo su un passo. Il panorama è stupendo. Mi do l’inglese, ma non più di tanto, perché una buona 9. Da Vrontoù ad Alistrati - 53,5 km; dislivello salita Mi sveglia l’alba che entra dirompente dalla fine- sento libero e felice. parte delle tappe passa nei paesini agricoli o di 820 m; dislivello discesa - 1570 m. stra. Sento un po’ di nostalgia, oggi il mio giro è Sorrido. Mi viene in mente il film ” Forrest Gump” montagna in cui l’inglese non è molto diffuso. Difficoltà - media giunto al termine. quando dice: -“Un giorno ho iniziato a correre e Percorribilità - Da giugno a ottobre. 10. Da Alistrati ad Asprovalta 58 km; dislivello salita Negli ultimi giorni ero in piena sincronia con la così sono arrivato sulla costa del Pacifico. Mi sono Alloggi - Alberghi, agriturismi e rifugi di buona 280 m; dislivello discesa 500 m. Difficoltà - facile. mia bici. Sentivo le mie gambe forti e mi sembrava detto: -Come? sono già qui, allora perché non an- qualità. 11. Da Asprovalta a Ouranopoli 77 km; dislivello di poter pedalare all’infinito. A questo punto la pe- dare sulla costa atlantica? e ho continuato a corre- Cucina - Rispetto alla cucina italiana, non è molto salita 1025 m; dislivello discesa 1025 m. dalata quotidiana è diventata una cosa fisiologica re. Quando avevo sete bevevo. Quando avevo fame diversificata, ma è ricca, saporita e gustosa. Difficoltà - media per me e oggi dovrò farne a meno. mangiavo. Quando ero stanco dormivo.-” Esco sul terrazzo del cortile interno e inizio a scen- Sorrido di nuovo e mi impegno in una lunga di- dere dalle scale per andare a fare colazione. scesa. Riparto dopo il pranzo, ma per tante volte Mi fermo. Con le narici sento un profumo che co- perdo la strada. Seguo le precise indicazioni di un nosco. Un profumo leggero, che viene da lontano, pastore che incontro sui pascoli e in serata arrivo ma è inconfondibile. Faccio ancora due gradini e a Vrontù. mi fermo di nuovo. E’ profumo di mare. Sì, il Mar Il villaggio è abbastanza grande, ma non trovo nes- Egeo è solo a 70 – 80 chilometri da qui in linea sun albergo. d’aria. Decido d’entrare in un bar e chiedere se ci sarà L’idea prende forma: e se la mia pedalata finisse qualcuno che mi può ospitare per questa notte. al mare invece che qui? Non ci vuole tanto per Entro e saluto. convincermi. La proprietaria del bar, una robustissima signora, Telefono all’amico che oggi dovrebbe venire a si gira. Il suo viso si allarga ancora di più in un sor- prendermi in auto per riportarmi a Sofia e gli chie- riso, mi guarda con occhi divertiti e mi dice: do se può venire a recuperarmi fra qualche giorno “Ti kanis edo meta esorouha?” (“Cosa fai qui in in Grecia. Può. mutande?”). Sono in pantaloncini da ciclista.

1 Dopo colazione si riparte. Pedalo sulle strade se- Da lei apprendo che nel paesino c’è un alberghetto condarie che collegano i vari paesini di pianura e in costruito da poco tempo, ma si trova un po’ fuori, a

12 / Montagne360 / Giugno 2013 Giugno 2013 / Montagne360 / 13 un paio di chilometri. Riprendo la bicicletta e velo- una quindicina di chilometri costeggio il mare se- Sotto: tappa dopo Dren cemente arrivo all’albergo. guendo le spiagge d’Asprovalta e Stavròs. Oggi salgo l’ultimo passo di montagna e scendo Dopo Stravròs incontro la statale che porta a Ou- nella vallata di Drama. Alternando strade sterrate e ranopoli, l’ultimo paese prima della frontiera con i asfalto, paesini e prati, nel primo pomeriggio arrivo monasteri del Monte Athos. La statale non è molto a Lefkotea. Ho fame, mi fermo in una taverna sotto trafficata e si viaggia bene, ma la bicicletta mostra l’ombra di un grandissimo noce. Vicino a me sono segni di stanchezza. In effetti questo tour è un po’ seduti quattro uomini vestiti da operai che finisco- impegnativo per un’anziana signora come lei. Ogni no il pranzo. Dalla taverna esce una persona e scu- 5-6 chilometri. mi devo fermare per avvitare il sandosi mi dice che è un po’ tardi, che la cucina è già bullone. chiusa, ma che mi può preparare un’insalata greca. La bici tiene ancora fino al bagno al mare poi, E’ meglio di niente. Entro per lavarmi le mani e mi entrando a Ouranopoli alla ricerca di un albergo, fermo stupito sulla porta. La taverna assomiglia di devo portarla a mano. In una via secondaria una più a un negozio di strumenti musicali. Su tutte le costruzione molto semplice ma pulita, circondata pareti sono appesi bozuki e baglamas, i tipici stru- da cespugli in fiore, attira la mia attenzione. Mi av- menti greci a corde. Vicino al bar un uomo e un ra- vicino e leggo una tabella sul cancelletto d’entrata gazzo stanno accordando due strumenti. con la scritta “ZIMMER”. Seduti nel giardinetto, tre Il villaggio è abbastanza persone parlano in tedesco tra di loro. Non ho dub- grande, ma non trovo Nelle taverne di Lefkote bi, ho trovato il mio albergo. In giro per il mondo nessun albergo. Decido sento il suono del bozuki i turisti tedeschi segnano, con assoluta precisione, d’entrare in un bar e e del baglamas il giusto rapporto qualità-prezzo. Chiacchierando chiedere se ci sarà Qui sopra: alla fine del bagaglio e sono pronto per partire. Appoggiata al da lui. Ogni tanto mi capita di avvitare il bullone con la ragazza dell’albergo scopro che è appassio- qualcuno che mi può tracciato, sulla spiaggia muretto vedo la bicicletta. No, non posso abban- del movimento centrale e ogni volta sento un moto a Ouranopoli, con la ospitare per questa donare la mia compagna d’avventura. Chiedo al di nostalgia che fa capolino, nel ricordo della bel- Esco e vedo due uomini che raccolgono da terra nata di corsa ed è reduce dalla maratona d’Atene. vecchia bicicletta. degli oggetti che mi appartengono e che sono ca- Le racconto come e da dove sono arrivato e gua- notte. Entro e saluto. A destra: monastero mio amico di abbassare i sedili e la carico sull’auto. lissima avventura che abbiamo vissuto insieme. duti dal tavolo a causa del vento. Li ringrazio e mi dagno la sua stima e il 50% di sconto sul prezzo La proprietaria del di Rila Al mio rientro in Italia ho acquistato una nuova e scuso per il disturbo. Mi chiedono di dove sono e dell’albergo. Non male. Il mattino successivo salgo bar, una robustissima bellissima mountain bike. P.S. Grazie a questo viaggio ho scoperto un nuo- mi invitano a sedermi con loro. All’improvviso dalla su un’imbarcazione che fa il giro intorno al Monte signora, si gira. Il suo Ora la mia vecchia bici è nella casa di mio padre. vo modo di esplorare e conoscere il mondo. E mi taverna si sente della musica: è il bozuki accompa- Athos. viso si allarga ancora La uso per andare a comprare il pane quando sono sono definitivamente innamorato della bicicletta. gnato dal suono del baglamas. Assomiglia al suono Il Monte Athos con i suoi monasteri è il simbolo di più in un sorriso, ritmico e dolce delle onde che dal mare raggiungo- dell’unione delle chiese cristiano ortodosse. mi guarda con occhi no la spiaggia. E’ come il Vaticano in Italia, uno stato nello stato. divertiti e mi dice: INDOSSA UN PAIO DI AKU TRANSALPINA GTX Uno degli uomini si alza, apre le braccia in alto e Per entrare nel suo territorio è necessario il visto, “Ti kanis edo meta E PROVA L’ IMMEDIATA SENSAZIONE DI COMFORT inizia ballare. Sembra un falco in volo. che si ottiene su richiesta in un periodo di 3-4 mesi, esorouha?” (“Cosa fai DI UNA VERA SCARPA DA MONTAGNA L’uomo fa il giro intorno al tavolo, inclina il suo cor- per cui mi accontento del periplo del promontorio qui in po e la testa in avanti, s’inginocchia su una gamba e a bordo del catamarano. mutande?”). Sono con un gesto rispettoso della mano destra, invita un Torno nel pomeriggio e davanti all’albergo vedo in pantaloncini da Ammortizzazione e massimo comfort suo compagno alla danza. L’altro si alza, interpreta la jeep del mio amico. Velocemente carico l’esiguo ciclista... Impermeabilità alla sua maniera il volo del falco e lascia spazio invi- e traspirazione tando il terzo. Ora tocca a me e non mi tiro indietro. Provo una sensazione di estrema leggerezza, lascio che il corpo e la mente trovino il proprio ritmo. Ci salutiamo con l’augurio di rivederci ancora. Chissà. EXO SKELETON Dalla vallata di Drama entro nella valle di Strimo- Protezione AIR 8000® e stabilità Traspirazione na, attraverso pacifiche strade agricole che delimi- tano ricche coltivazioni, e giungo sulle spiagge del Aderenza al terreno Mar Egeo nel tardo pomeriggio. Mi sento estremamente leggero e percorro veloce TRANSALPINA GTX in vendita presso i migliori punti vendita specializzati in prodotti per la montagna: i 10 chilometri. che mi separano dall’albergo ad ALTA QUOTA (PT) - AMORINI (PG) - ARTICOLI SPORTIVI MALSINER (BZ) - CALZATURE ALBER (BZ) - CALZATURE ANDREETTA (TV) - CALZATURE BURATTI (BZ) - CALZATURE EGGER (BZ) - CALZATURE PIRCHER (BZ) - CALZATURE SALA (BZ) - CAMPO Asprovalta e da un tuffo nel mare. Cena a base di BASE OUTDOOR (RM) - CENTRO FUNI (MS) - CENTRO SPORT (RE) - CLIMB (FI) - DE ZOTTI (TV) - DF SPORT SPECIALIST pesce e resa senza condizioni al sonno. (LOMBARDIA) - DOLOMITI CALZATURE (TN) - FARNESINA SPORT (BO) - FRANCO SPORT (TN) - GIALDINI (BS) - GINETTO SPORT (RE) - GULLIVER (TO) - JOLLY SPORT (TO) - KLEON SPORT (BZ) - LIVINGSTON (TV) - LODO SPORT (TN) - LORENZETTI Prima di partire per Ouranopoli aspetto l’orario di SPORT (TN) - MAXI SPORT LISSONE (MB) - MAXI SPORT MERATE (LC) - MEGA INTERSPORT (UD) - MOUNTAIN SPIRIT SPORT (BZ) - NENCINI SPORT (FI) - OMNIA SPORT (NO) - PARMASPORT (PR) - PICCIN SPORT (BL) - RAVASCHIETTO SPORT (CN) apertura di una ferramenta. Mi serve una chiavetta - RED POINT (TN) - REGGIO GAS VERDE BLU (RE) - ROBI SPORT (BL) - RONCO ALPINISMO (TO) - SCARPE DIEM (TO) - SPAZIO VERDE (PR) - SPORT BRUNO RIFFESER (BZ) - SPORT ALFREDO (BZ) - SPORT HANS (BZ) - SPORT HELLWEGER a tubo N° 14, perché rischio di perdere il bullone (BZ) - SPORT LAGAZOI (BZ) - SPORT MODE (BL) - SPORT MONNY (BZ) - SPORT PESCOSTA (BZ) - SPORT TONY (BZ) - SPORT della chiusura del movimento centrale. Dopo un VENTURA - LUCY (TN) - TANZINI SPORT (SI) - TAURUS SPORT - ERBA (CO) - TAURUS SPORT - LECCO (LC) - THOMASER CALZATURE (BZ) - TOM Tommasini Sport (VE) - VIAGGIANDO (AR) - VIVISPORT (LU) - VULCANO CALZATURE (TN) servizio impeccabile reso per più di 20 anni, ieri la Maggiori dettagli sui punti vendita AKU in Italia all’indirizzo: www.aku.it/it/store-locator.html bici ha iniziato a darmi dei problemi. Acquisto la chiave, stringo un po’ di bulloni e per aku.it 14 / Montagne360 / Giugno 2013 FEEL + 39 0423 2939 Proposte di itinerari nello Il versante meridionale del parco del Beigua splendido entroterra ligure, Parco del Beigua, da Prariondo tra boschi di castagni e carpini, in cammino su dove la natura incontra sentieri che permettono di capire l’evoluzione della la preistoria catena alpina di Ferruccio Repetti

a Alpicella si scende con un sentiero ombreggiato al “Riparo sotto roccia”, D frequentato da cacciatori e pastori dal Neolitico medio all’Età del bronzo. Il percorso, uno dei tanti possibili in zona, è breve e passa attraverso un antico castagneto. Poco oltre l’an- tico ponte sul Teiro, dopo mezz’ora, più o meno, di cammino non difficile, si arriva a destinazio- ne: benvenuti all’interno del Parco del Beigua, o meglio, nel Parco Naturale Regionale del Beigua, dove la storia, e addirittura la preistoria, si inter- secano con il futuro di un’area incontaminata, particolarmente adatta a prefigurare quello che ci attende (noi tutti rivolti al rispetto dell’ambiente) se saremo capaci di rispettare davvero l’ambiente. In questo magnifico parco è possibile camminare tra canyon e torrenti, querce e castagni

Ieri, l’altro ieri e domani, insomma, perfetta- mente amalgamati, quasi a offrire al visitatore, al naturalista, all’escursionista meglio disposto, un ventaglio di opportunità difficilmente riscon- trabili altrove, pure in siti di particolare fascino e bellezza, pure in località che godono di tradizioni di accoglienza antiche e consolidate. Le ragioni sono molteplici, in quest’area montana della Li- guria vicina alla costa, in una porzione non tanto ampia, quanto significativa dei “monti del mare”. Il Parco del Beigua - che prende il nome dal mon- te di 1287 metri di altitudine, nell’entroterra di Savona, Liguria di ponente - è così, e come tale si propone: “alla ligure”. Che significa soprattutto: in maniera discreta e sincera, anche se ha tutte le caratteristiche per esporsi senza temere il giudi- zio degli ospiti, a qualunque categoria essi appar- tengano. La prova? Basta dare un’occhiata agli itinerari “in dotazione” al Parco e riportati pun- tualmente nelle pubblicazioni curate dai gestori dell’area protetta. L’Anello della Val Gargassa, ad esempio, uno

16 / Montagne360 / Giugno 2013 Giugno 2013 / Montagne360 / 17 Il canyon della Val Gargassa Itinerari Periodo consigliato: tutto l’anno tranne dopo i gior- 1. “Fresche e dolci acque” ni con forti pogge e temporali nell’anello della Val Durata del Percorso: 4 ore Gargassa Caratteristiche: sentiero panoramico, con informa- zioni di natura geologica e geomorfologica, che offre angoli di incontaminata bellezza, tra laghetti, canyon e suggestive conformazioni rocciose.

Accesso e punto di partenza Da Rossiglione si per- corre la strada provinciale SP per Tiglieto a circa 3 km, oltrepassata la Cappelletta di S. Bernardo, un bivio a sinistra conduce in soli 50 m al Campo Spor- tivo in località Gargassino al fianco del quale vi è un ampio parcheggio e l’inizio del Sentiero Natura.

Il Sentiero Natura si snoda ad anello attorno alla valle del Torrente Gargassa ed è marcato con il se- gnavia XX sino a Case Vereira. All’inizio brevi sali e scendi in un bosco caratterizzato da castagni, quer- ce, noccioli e aceri montani corrono in prossimità del torrente. Usciti dal bosco, il percorso segue per un tratto la sponda sinistra del Gargassa, tra spet- tacolari laghetti inseriti in un ambiente roccioso con scarsa vegetazione e pendii acclivi.

spettacolare e scenografico itinerario (difficile, pietre infisse nel terreno, di oscuro significato”. Preistoria e tante piccole con tratti esposti) nel canyon del torrente omo- Ne parla con particolare trasporto – come uno storie: incisioni rupestri nel parco nimo: quattro ore di cammino che volano in che ne sa, ma ne vuole ancora sapere, e scopri- un amen, tra boschi di castagni, querce e car- re, e diffondere – Dario Franchello, presidente pini neri, e conglomerati fortemente modellati dell’Ente Parco, con cui, fra l’altro, Gianpiero dall’erosione (la classica “puddinga” di Liguria). Zunino, presidente del Gruppo regionale Liguria E perché, allora, non scegliere anche di adden- del Club alpino italiano, di recente ha sottoscritto trarci nella Foresta Demaniale della Deiva, altre una convenzione che prevede specifiche iniziative a favore dei soci del CAI e, più in generale, dei Il Parco del Beigua - Ente Parco e CAI hanno stretto frequentatori. Franchello, in tandem con il di- che prende il nome una convenzione per favorire la rettore del Parco Maurizio Burlando, ha lavora- dal monte di 1287 frequentazione della zona to poi, fra l’altro, in perfetta sintonia con Zunino metri di altitudine, per consentire anche la realizzazione del “Terzo nell’entroterra di quattro ore particolarmente appaganti (e facili) concerto di primavera”, con esecuzione di brani di Savona, Liguria di di sentiero che fa incontrare abeti rossi e di Dou- musica classica da parte dell’orchestra diretta dal ponente - è così, e glas, il Bric della Rama, la Cima di Deiva e il Bric Maestro Michele Trenti nell’amena località Prau come tale si propone: di Salmaceto, in un alternarsi continuo di bosco Liseu. L’iniziativa, che ha fatto seguito agli even- “alla ligure”. Che misto, aree arbustive, faggeta, castagneto, pino ti analoghi tenuti negli scorsi anni nel Parco di significa soprattutto: marittimo, nero o silvestre? Sempre immersi nel Portofino e in quello delle Cinque Terre, ha avuto in maniera discreta e più perfetto isolamento, inevitabilmente “affolla- come scenario proprio la Foresta demaniale re- sincera, anche se ha to” di uccelli, caprioli, daini e cinghiali… gionale Lerone, sulle alture di . tutte le caratteristiche E ancora: chiudere, in qualche modo, il cerchio, “Il nostro ambito – spiega Burlando – comprende per esporsi senza tornando alle origini e percorrendo la Strada Me- 26 chilometri di crinali montuosi, a due passi dal- temere il giudizio degli galitica, “un tratto di mulattiera lastricato e fian- la Riviera Ligure, che si sviluppano dal Colle del ospiti, a qualunque

cheggiato da pareti in pietra, circondato da faggi Giovo al Passo del Turchino con andamento pa- categoria essi 1 maestosi, che termina con un grande cerchio di rallelo alla costa, passando per le vette del Monte appartengano.

18 / Montagne360 / Giugno 2013 Giugno 2013 / Montagne360 / 19 Sentiero Natura La foresta della Deiva Beigua, della Cima Frattin (1145 m), del Monte vistose colonie coralline o le curiose sferoidi di Itinerari Lungo i suoi percorsi Rama (1148 m), del Monte Argentea (1082 m) e lherzolite (una roccia intrusiva di colore verde più impervi del Parco del Monte Reixa (1183 m) e che racchiudono pra- scuro) in località Lago dei Gulli (sempre in Co- 1. Outdoor nel parco: e nascosti alla vista terie e preziose zone umide, fitte foreste di faggi, mune di ). Il viaggio “geologico” ideale incrocio di escursionisti dell’uomo transita roveri e castagni, rupi scoscese e affioramenti roc- prevede un’escursione anche ai meandri della regolarmente il lupo, ciosi, pinete a Pino Marittimo e lembi di vegeta- Piana della Badia di Tiglieto, dove sorge la prima e dai contrafforti zione mediterranea”. abbazia cistercense costruita fuori dai confini di affacciati sul mare non Un territorio che dal 2005 è riconosciuto come Francia (nell’anno 1120), o un’escursione a sco- è inusuale scorgere “Geoparco” internazionale sotto l’egida dell’Une- prire gli affioramenti ofiolitici del Passo del Fa- le affusolate sagome sco; un ricco e variegato patrimonio geologico iallo, custodi dei preziosi “granati”, cristalli rossi delle balene transitare che ben rappresenta le diverse discipline delle caratterizzati da un’estrema limpidezza. nello specchio acqueo Scienze della Terra e risulta particolarmente si- di fronte a Varazze, gnificativo per quanto riguarda la ricostruzione Il Beigua è il paradiso della Cogoleto e Arenzano. della storia geologica dell’Italia e la comprensio- biodiversità ,dove vivono lupi, Un comprensorio in ne dell’evoluzione della catena alpina. aquile reali e bianconi cui nel giro di pochi Nel territorio del Geoparco si possono visitare di- chilometri si possono versi siti di interesse geologico (“geositi”) in cui Non può mancare, infine, una visita ai “fiumi di apprezzare fioriture è possibile andare alla scoperta dell’affascinan- pietre” (blockstream) nei settori di crinale del tipiche della macchia te storia evolutiva del comprensorio del Beigua, Parco - nelle località Torbiera del Laione, Pra- mediterranea o come ad esempio gli spettacolari canyon model- riondo, Pian Fretto - che testimoniano i processi 1 imbattersi in singolari lati nella formazione conglomeratica della Valle geomorfologici avvenuti in ambiente periglaciale, torbiere di alta quota, Gargassa (nel Comune di Rossiglione) o la ricca e un’ultima sosta per ammirare i terrazzi mari- testimoni di epoche flora fossile, costituita da piante superiori terre- ni lungo la fascia costiera tra Varazze, Cogoleto e Periodo consigliato: tutto l’anno (adatto alle MTB) rami verso Sassello. Ritornati sulla strada principale lontane in cui ghiaccio e stri sotto forma di tronchi e numerosissime foglie, Arenzano che hanno registrato le oscillazioni del Durata del percorso: 4 ore si prosegue il percorso ad anello che, con sviluppo rocce combattevano la nell’area paleontologica di Stella Santa Giustina. livello del mare alle diverse quote. Caratteristiche: sentiero con informazioni di carat- tendenzialmente pianeggiante, attraversa zone bo- loro battaglia quotidiana Altrettanto spettacolare è la barriera corallina Ma il Beigua viene considerato anche una delle tere forestale, botanico, ornitologico e geomorfolo- scose, nella quali si possono osservare le tracce del per modellare la fossile presente in località Ponte Prina–La Mad- zone più ricche di biodiversità della Liguria: in gico; itinerario ideale per avvicinarsi alla conoscenza passaggio di caprioli, cinghiali ed altri mammiferi. superficie terrestre. dalena (in Comune di Sassello) caratterizzata da funzione di tale ricchezza nel comprensorio del delle diverse formazioni boschive che caratterizza- La passeggiata regala anche stupendi panorami sul- no il territorio del Parco del Beigua. la valle Erro, sino a Passo Salmaceto (650 m/2h 20 Accesso e punto di partenza: Da Albissola, si per- min). Proseguendo oltre si giunge fino al bivio presso corre la Strada Provinciale SV334 “del Giovo”, sino il Castello Bellavista (478 m/3h 30 min) e si riprende al km 21 VI; superata la frazione di Badani e prima di il medesimo stradello percorso all’andata per tornare attraversare il centro storico di Sassello, si svolta a al parcheggio in circa 20 minuti. sinistra in corrispondenza di un grande pannello in legno indicante l’ingresso della “Foresta della Deiva”, in prossimità di un piazzale antistante un’industria dolciaria.

Attraversato il ponte sul Rio del Giovo si entra nella Foresta Demaniale della Deiva e si incontra un primo edificio denominato Casa del Custode. Il percorso non è individuato da un segnavia particolare; segue un’ampia strada forestale di facile individuazione, supportata da diversi segnali indicanti le deviazioni principali. La strada forestale inizia in leggera salita attraversando un bosco di abeti rossi ed abeti di Dou- glas, la cui disposizione fitta e regolare, nonchè l’as- senza di individui giovani nel sottobosco, evidenziano una passata attività di rimboschimento artificiale. Dopo circa 30 minuti si giunge al Castello Bellavista (478 m/30 min);in successione si imbocca il sentiero che piega a destra in modo tale da percorrere l’anello in senso antiorario. Dopo avere percorso lo stradello per circa 1200 metri, si giunge ad un bivio che porta (in pochi minuti) alla località Giumenta (510 m/50 min), spianata naturale da cui si godono ampi pano-

20 / Montagne360 / Giugno 2013 Rifugio a Pian Fretto lungo l’Alta Via dei Monti Liguri

Parco sono stati proposti ben 3 Siti di Importan- loro battaglia quotidiana per modellare la super- Sotto: una rigogliosa L’abbazia di Santa Bertolonii, Cerastium utriense, Asplenium cu- le specialità che si possono gustare visitando il za Comunitaria. ficie terrestre. “Un parco, insomma – aggiunge il fioritura di Dafne Maria alla Croce (più neifolium, Daphne cneorum, Cheilantes maran- Parco, a cominciare dall’antichissima tradizione comunemente nota come La Comunità Europea, attraverso la proposta del- presidente Franchello - in cui è possibile scovare Badia di Tiglieto). tae) e alcuni singolari inquilini appartenenti alla dell’industria dolciaria (gli “amaretti di Sassello”, la Regione Liguria e del Ministero dell’Ambien- variopinte specie floristiche endemiche (Viola Foto Cristiano Queirolo fauna minore (quali il colubro lacertino, il tritone ormai esportati in tutto il mondo, e i "crumiri di te e della Tutela del Territorio, ha ulteriormente alpestre, il tritone crestato, la rana temporaria, Masone"). Apprezzata, comunque, anche l’ampia riconosciuto lo straordinario valore naturalisti- ecc.). Un parco - conclude ancora il presidente gamma di prodotti caseari (latte e formaggi), le co del Parco del Beigua istituendo una Zona di - che annovera al suo interno tre importanti Fo- carni bovine e ovine, i frutti di bosco, le castagne Protezione Speciale che riveste una particolare reste Demaniali Regionali (Deiva in Comune di con tutte le ricette che ne derivano, oltre alla rac- importanza per gli uccelli migratori (l’area è rico- Sassello, Lerone nei Comuni di Arenzano e Co- colta e conservazione dei funghi, alle confetture nosciuta come “Area Importante per l’Avifauna” goleto, Tiglieto nei Comuni di Tiglieto, Masone di frutta, ai mieli che sono anche preziosi indica- secondo la classificazione del Bird Life Interna- tori di salubrità ambientali. tional). Sono presenti oltre 80 specie nidificanti Dal sentiero alla tavola: Dal sentiero alla tavola, dagli scenari che appaga- talune di grandissimo pregio come l’aquila re- sapori, profumi e colori di una no lo spirito alle varietà di prodotti gastronomici ale, il Biancone, il Codirossone, il Succiacapre e natura incontaminata che promettono, e mantengono, gustose parente- l’Averla piccola. si conviviali (meglio, molto meglio, ovviamente, Lungo i suoi percorsi più impervi del Parco e na- e Campo Ligure) in cui vivono i tipici ungulati se godute al termine di uno degli itinerari escur- scosti alla vista dell’uomo transita regolarmente dell’Appennino ligure quali cinghiali, caprioli e sionistici fruibili in zona). il lupo, e dai contrafforti affacciati sul mare non daini”. Il Parco del Beigua si propone, dunque, con un è inusuale scorgere le affusolate sagome delle ba- La tutela della natura e dell’ambiente si sposa panorama assai vario di offerte, in grado di coin- lene transitare nello specchio acqueo di fronte a opportunamente con la valorizzazione dell’iden- volgere senza discriminazioni turisti e viaggiato- Varazze, Cogoleto e Arenzano. tità culturale e delle attività socio-economiche ri, giovani e “diversamente giovani”, frequentato- Un comprensorio in cui nel giro di pochi chi- sostenibili, tra cui assumono particolare e signi- ri del fine settimana o sostenitori del soggiorno lometri si possono apprezzare fioriture tipiche ficativo interesse le produzioni agro-alimentari lungo. Per sentirsi in montagna a due passi dalla della macchia mediterranea o imbattersi in sin- che hanno contraddistinto, nel tempo, il terri- costa, e scoprire il percorso che poi diventa av- golari torbiere di alta quota, testimoni di epoche torio e tuttora rappresentano motivo di attrazio- ventura. Anche qui, proprio dentro di noi. lontane in cui ghiaccio e rocce combattevano la ne per i visitatori. In questo senso, sono molte

22 / Montagne360 / Giugno 2013 Giugno 2013 / Montagne360 / 23 Curlo - Passo della Gava L’area attrezzata del Curlo, da cui si gode di un am- du Mundu”, testimonia la notevole azione erosiva Periodo consigliato: tutto l’anno, esclusi i giorni più pio panorama sul golfo di Arenzano, costituisce il Itinerari esercitata dalle acque lungo le acclivi pendici che caldi dell’estate primo punto per osservare le migrazioni primaveri- caratterizzano il versante tirrenico. Procedendo lun- Durata del percorso: 2 ore li dei rapaci che arrivando da sud–ovest risalgono Sua maestà il lupo, fiero go la forestale possiamo osservare ben esposti affio- Caratteristiche: sentiero molto panoramico, con la valle della Gava. Il sentiero è contraddistinto dal abitante del parco. Foto ramenti di serpentiniti, rocce metamorfiche tipiche M.Campora e R.Cotalasso informazioni di natura ornitologica, geomorfologica segnavia con due XX rosse. Giunti alla sbarra in me- del comprensorio del Beigua (serpentino, di colore e botanica tallo si consiglia una deviazione sulla sinistra che, verde chiaro ceroso, e magnetite, di colore nero). dopo circa 150 metri, porta al Centro Ornitologico Si arriva quindi al Riparo Beppilu (650 m – 1 ora e 35 Accesso e punto di partenza: da Arenzano si rag- ed Educazione Ambientale del Parco in località Vac- minuti), che offriva un ricovero decisamente sparta- giunge la località Terralba (grande costruzione cà. Tornati sulla strada sterrata principale, seguire no sia a coloro che frequentavano questa importan- gialla, sede del Science Center MUVITA e dell’Ente una deviazione sul sentiero che porta verso il riparo te via di comunicazione, sia ai falciatori d’erba che Parco del Beigua). Proseguire in direzione di via Pe- Scarpeggin (segnavia A) per raggiungere, quindi, in lavoravano nelle zone prative di questo aspro territo- corara lungo la strada comunale che conduce alla circa 10 minuti un crinale esposto che costituisce un rio. Aggirato il Bric Gavetta, ecco sullo sfondo il pun- località Agueta. Dopo circa 1,3 km, si raggiunge la altro favorevole punto di avvistamento dei rapaci. to di arrivo del Sentiero Natura, presso il Passo della loc. Curlo dove termina la strada percorribile in auto Tornati sul sentiero principale si seguono sempre le Gava, punto di avvistamento dall’avifauna migrato- (sbarra in legno). Possibilità di parcheggio presso XX rosse sino al pianoro di Pra Liseu (600 m - 1ora ria in corrispondenza di un vero e proprio crocevia di l’area verde attrezzata, di fronte alla quale ha inizio e 15 minuti) e poi alla vicina Cima Rama. Una pro- itinerari che conducono a , al il sentiero natura. fonda incisione sul versante opposto, chiamato “Cu o in direzione della valle Stura.

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LO_4959_KhumbuII_98+270+5.indd 1 23.02.12 09:37 Dencik vince il 61° Trento Film Festival Il cinema del Paese scandinavo entra per la prima volta nell’albo d’oro del Festival con il documentario Expedition to the End of the World. Il Premio del CAI a Pura Vida di Pablo Iraburu e Migueltxo Molina Ayestaran di Lorenzo Arduini

a 61ª edizione del Trento Film Festival si è Pier Paolo Giarolo Libros y Nubes, che racconta «il Sopra: un’immagine chiusa con una novità. Con il documenta- modo originale con cui la cultura si trasmette tra i tratta dal documentario rio Expedition to the End of the World del campesinos delle Ande peruviane». Expedition to the End L of the World di Daniel Il bilancio di questa edizione è positivo per il Presi- regista e poeta Daniel Dencik, è stato infatti il cine- Dencik, vincitore della ma danese ad iscrivere per la prima volta il proprio dente Roberto De Martin, che si è detto «lieto del 61esima edizione del nome nel prestigioso albo d’oro della rassegna de- successo della manifestazione, sia per la crescita di TRento Film Festival dicata ai film di montagna, grazie all’assegnazione partecipazione, sia per la qualità degli interventi. del Gran Premio “Città di Trento” - Genziana d’oro. Penso all’attenzione per i giovani, alla significativa La migliore esperienza Per la giuria «il gruppo di scienziati e artisti in viag- presenza di alpinisti storici e contemporanei, all’ap- gio tra i ghiacci della Groenlandia ha saputo espri- profondimento del rapporto fra arte e montagna, mere un profondo senso di avventura, scoperta e per arrivare ai ragionamenti di apertura verso il outdoor di sempre ricerca scientifica con grande humour e attraverso mondo turco alpinistico ed economico-sociale. Da nuovi modi di vedere». Pura Vida, dei registi spa- non dimenticare poi il viaggio tra i libri di vetta di gnoli Pablo Iraburu e Migueltxo Molina Ayestaran, Astrid Mazzola e il saluto augurale del Presidente si è aggiudicata la Genziana d’oro del Club alpino dell’Alpine Club inglese per i 150 anni del CAI». italiano per il miglior film di alpinismo, grazie alla Concludendo con gli ultimi premi, la Genziana I GPS della nuova serie Oregon sono intuitivi e affidabili, robusti e impermeabili. Hanno fino a 16 ore di durata della storia di un salvataggio impossibile da parte di noti d’argento per il miglior mediometraggio è stata batteria e lo schermo multitouch a colori è ancora più brillante, per una migliore leggibilità in qualsiasi condizione alpinisti, dimostrando «come la solidarietà soprav- assegnata al film The Observers della regista ame- di illuminazione. Il tuo Oregon raccoglie tutti i dati relativi alle tue attività all’aria aperta¹ compresi waypoint, vive anche in un territorio estremo». ricana Jaqueline Goss, quella per il miglior corto- tracce, geocache e immagini, grazie alla fotocamera integrata². Tramite BaseCamp puoi organizzare i contenuti e La Genziana d’oro della Città di Bolzano per il mi- metraggio a The Hunter della regista australiana condividere la tua avventura Garmin con amici e familiari, in tempo reale e ovunque tu sia, via e-mail e social media. glior film di esplorazione e avventura è stata asse- Marieka Walsh, mentre il Premio Speciale della Giuria, composta da Pelin Esmer, Tizza Covi, Joni gna al film del regista belga Jérôme Le Maire Le http://adventures.garmin.com thé ou l’électricité, mentre l’Italia si è aggiudicata Cooper, Daniele Gaglianone e Maurizio “Manolo” la Genziana d’argento per il miglior contributo tec- Zanolla, è andato al film messicano No hay lugar nico - artistico con il documentario del vicentino lejano della regista Michelle Ibaven. ®

26 / Montagne360 / Giugno 2013 ¹tramite uno smartphone compatibile e BaseCamp App ²Oregon 650 e 650t Oregon 600(t) & 650(t)

Adv Oregon_Motagne 360°.indd 1 01/03/13 16:55 Etica della montagna @Daniele56: «Niente di nuovo nelle parole di Messner, il cai lo dice da sempre»

I commenti critici al dialogo Zanzi Messner, città-montagna una novità? Dopo il congres- Il nostro Sodalizio è in prima fila nella tutela Prosegue la riflessione sull’etica, proposta da sono stati diversi e quasi tutti in forma di so di Predazzo anche su questa rivista si è dell’ambiente. Anzi, anche recentemente, frase e arrivati “a caldo”, via email pochi discusso molto dell’esigenza di un nuovo prima delle elezioni politiche, il CAI si è Montagne360 nel numero scorso. Al centro del dibattito, giorni dopo l’uscita del numero di maggio. patto tra città e montagna. Sono contento speso insieme alle altre grandi associazio- la contrapposizione tra lo stile di vita “montanaro” e Una parte punta il dito sul fatto che Messner che anche Messner se ne sia accorto. Meglio ni per un’agenda verde e una economia “si attribuisce una nuova visione dell’eti- tardi che mai!”. sostenibile. Pertanto Messner questa volta “cittadino”, con le relative implicazioni etiche e culturali ca e sprona il CAI a impegnarsi a portare Gisella1963@... scrive “ ... le prediche ha scoperto l’acqua calda”. E Daniele56@ avanti un patto tra città e montagna quando dall’alto non ci piacciono. Sono 150 anni che conferma: «Niente di nuovo nelle parole di Foto tratte dal Concorso fotografico CAI 2007 proprio il CAI si batte e lavora per questo il CAI si batte per la difesa della cultura delle Messner, il CAI lo dice da sempre». da anni” scrive un socio che si firma “L.B., montagne e dei montanari, per lo sviluppo Insomma, il dibattito è denso, appassionato fieramente socio da 27 anni”. Sempre su dell’economia delle Terre Alte, per garantire e ricco di punti di vista: non mancheranno in l tema dell’etica e libertà, a cui Montagne360 di critica. La maggior parte di chi ci ha scritto ci ha questo aspetto, Paolo di Treviso scrive: Patto servizi come le scuole e evitare l’abbandono. futuro le occasioni per approfondirlo. ha dedicato uno speciale sul numero di mag- inviato un pensiero, una riflessione a caldo, come I gio, ha stimolato riflessioni e pensieri a caldo. quella di Cesare Maestri (qui sotto in giallo). Su questo numero dedichiamo ancora qualche pa- Qualcun altro ci ha invece inviato contributi più Cesare Maestri ci ha inviato gina al tema per riprenderlo in un prossimo futu- strutturati. Di seguito i contributi di Carlo Grande, questa riflessione: ro, proponendovi un ulteriore contributo a firma Francesco Tomatis, Chiara Mussi e Marina Scalori «La montagna è di tutti e, come di Annibale Salsa, antropologo e past president e un box che riassume le mail ogni “bene comune”, deve essere del CAI (che qui ripropone un testo già ospitato "calde" nei confronti della assolutamente rispettato, amato e dall’Eco delle Dolomiti, che ringraziamo per la con- riflessione proposta da difeso. La montagna, nel caso specifico, cessione), e alcuni contributi a commento. dell’ar- Zanzi e Messner. dovrebbe essere soprattutto temuta». ticolo “Dalla montagna una nuova etica?”, che riportava un lungo dialogo pubblico tra Reinhold Messner e Luigi Zanzi. Tra essi alcuni positivi altri

Pale di San Martino. Foto Marco Pasetto

28 / Montagne360 / Giugno 2013 Giugno 2013 / Montagne360 / 29 diventa importante nel momento in cui lo proclamano Messner e Zanzi; così come l’etica del rischio per l’alpinista, altro con- cetto più volte sviluppato da autori come Spiro Dalla Porta, Tomatis, Trupia, Gogna, e altri sulle pagine di questa rivista e altro- ve, e ampiamente ripreso e fatto proprio dal CAI anche ricorrendo contro provvedi- menti legislativi intesi alla sua limitazione. Infine, ma non meno importante, è quan- to sostiene Zanzi nell’affermare che “se vogliamo un’etica autentica, non deve es- sere mai definitiva: cambia con la storia e cambia con la natura”, forse confondendo i termini e i significati di etica e di morale. L’etica infatti è un valore assoluto e irri- nunciabile, immutabile nel tempo e nello spazio, come la libertà, ed è quella che, secondo la definizione di Piero Trupia, sta- bilisce di privilegiare l’altro rispetto al sé; la morale invece cambia da luogo a luogo e di tempo in tempo. Il Nuvolau dal Come disse Fosco Maraini, che di etica e parcheggio del di montagna se ne intendeva, citando uno passo Giau nel tardo pomeriggio. dei detti tibetani, cari a Messner, “tanto Verso il Rifugio Giaf. Foto Veronica Chiarini oro per poco inchiostro, tanto inchiostro Foto Giorgio Ferretto per poco oro”.

LA NUOVA ETICA ricalismo che emerge là dove elencando quella dello stereotipo del coltivatore del- SECONDO MESSNER/ZANZI le categorie di coloro che non hanno voce le terre alte, con vanga e scarponi vecchi di Marina Scalori in capitolo vengono citati preti o papi (non ai piedi. a caso: perché non politici e pubblici am- Anche in montagna attività e professioni Mi chiedo quale sia la logica che sta alla ministratori? La Chiesa attualmente ha si sono evolute: e chi le pratica non è forse base della lunga conversazione tra Rein- ben altri problemi con cui confrontarsi), un montanaro dal momento che risiede e hold Messner e Luigi Zanzi, riportata nel sono poi accomunati alpinisti e presidenti opera in montagna? numero scorso di Montagne360 a pro- del CAI, a parte poi chiamarli in causa lad- Tutto ciò incuranti del fatto che il CAI è posito del concetto di “nuova etica della dove dicono che “Occorre che anche so- pure un’associazione ambientalista ri- montagna”. A me pare che sia pieno di dalizi come il CAI si rendano responsabili conosciuta e, come Ente pubblico, ha il stereotipi e confusione terminologica da in tal senso” e ancora “ci si debba battere dovere di operare nell’ambito della tutela tempo superati nella percezione comune, per realizzare un patto fra cittadini (dun- dell’ambiente della montagna sia natura- 1 ZAMBERAL ma evidentemente ben radicati in quel- que anche il CAI) e i montanari, un patto le che antropico, cosa che svolge egregia- la dei relatori. Infatti in buona sostanza che aiuti a salvaguardare la cultura della mente dai tempi in cui il presidente Spa- il concetto qualificante dell’articolo può montagna, …”, come se il CAI debba co- gnolli volle un apposito organo tecnico, la essere sintetizzato nel principio secondo minciare ad agire in tal senso ora, su sol- Commissione Centrale Tutela Ambiente il quale l’uomo deve adeguare il proprio lecitazione della “nuova etica” di Messner Montano, così come la promozione di at- comportamento all’ambiente naturale e e Zanzi, dimentichi del fatto che esistono tività culturali intese ad un sempre più antropico in cui opera secondo il principio documenti ambientalistici (ma li hanno stretto legame di collaborazione tra citta- etico di rispetto per ciò che è altro da sé mai letti?) come le Tavole di Courmayeur dini e “montanari”. oltre che per sé, principio più volte riba- e il Bidecaolgo, recentemente attualizza- A tal proposito, senza essere un monta- dito per quanto concerne la montagna to. naro, il Presidente Martini si spinge oltre dal presidente Martini, e prima di lui dal Ciò in virtù del fatto che Messner si defini- quando nella sua relazione all’Assemblea presidente Salsa nei loro numerosi scritti sce montanaro, e in virtù di questo è legit- dei Delegati del CAI afferma che non è più e interventi. timato a parlare in nome della montagna, l’uomo, alpinista o montanaro che sia, che Risulta chiaramente che Messner e Zan- delegittimando l’operato di chiunque al- deve dire cosa vuole dalla montagna, ma zi non si sono resi conto che rispetto alla tro, compresi i presidenti del CAI. Sarebbe è quest’ultima che deve dire all’uomo di loro concezione il mondo e la società sono pure interessante conoscere qual è la de- cosa essa ha veramente bisogno, riferen- andati avanti: trascurando il rozzo anticle- finizione del termine “montanaro”, oltre a dosi al fare, e non al parlare, concetto che

30 / Montagne360 / Giugno 2013 Per un’etica della montagna tempo, deliri crescenti di onnipotenza dagli rappresentato un terreno di scontro fra nica e multi-linguistica. L’avvicinarsi delle confusioni e malintesi nei territori alpini presentare un ammonimento pedagogico, “Un equilibrato avvicinamento alla effetti esiziali. Tutto diventa possibile e per- eserciti contrapposti nel nome della dife- celebrazioni per il centenario dello scoppio lasciando dietro di sé ingiustificate soffe- educativo, nell’insegnare ai giovani a guar- montagna può rappresentare una messo. Ogni barriera è superabile, da quel- sa di un confine naturale strategico, di una della Grande Guerra in Trentino dovrebbe renze. Nell’attuale Europa senza frontiere dare in faccia la realtà, con i piedi per terra provvidenziale scuola di vita, soprattutto la della fatica a quella della conoscenza. frontiera percepita come “sacra” e come far tesoro della distanza cronologica or- e di fronte allo spettro degli irresponsabili dei vecchi montanari, senza i filtri delle in- per le giovani generazioni” A questo punto, un equilibrato avvicina- igienico lavacro di sangue dagli inquietanti mai acquisita per aiutarci ad uscire – de- euroscetticismi, oggi di moda, non si do- gannevoli costruzioni ideologiche. Il “mito di Annibale Salsa mento alla montagna può rappresentare echi dannunziani. finitivamente - dalle retoriche degli oppo- vrebbe perdere l’occasione per fare chia- di Icaro”, cioè la spinta fisica, mentale e una provvidenziale scuola di vita, soprat- Le montagne, siano esse le Alpi o l’Himala- sti nazionalismi, degli irredentismi, degli rezza, serenamente e pacificamente, sulla spirituale al trascendimento della dimen- Nella nostra epoca di crisi, sia dei valori tutto per le giovani generazioni. Scriveva ya, i Pirenei o il Karakorum, le Ande o i Bal- sciovinismi patriottardi. L’identificazione distinzione inequivocabile fra invasori e sione orizzontale dovrà, pertanto, essere tradizionali legati a passate epoche stori- Goethe che le montagne sono «maestre cani, sono invece spazi di apertura, terreni fra il concetto di Stato e quello di Nazione, difensori, fra occupanti ed occupati. Anche accompagnata da un’etica della responsa- che, sia dell’etica naturale fondata su valori severe che generano discepoli silenziosi». di passaggio, cerniere di porosità inter-et- a partire da metà Ottocento, ha generato in questi casi, la lezione del limite può rap- bilità verso la natura e verso noi stessi. universali non negoziabili, ci interroghiamo Ed il silenzio costituisce l’essenza profonda con ansia crescente su quali potrebbero del linguaggio della montagna. Un silenzio essere gli ingredienti con cui costruire nuo- il cui “rumore” oggi produce disagio, diso- Sosta in arrampicata. ve piattaforme etiche. E dobbiamo farlo ri- rientamento, spaesamento. Il filosofo di Foto Andrea Bonizzoni correndo a linguaggi facilmente accessibili Friburgo Martin Heidegger, nella sua baita ai giovani. In tal senso, la montagna ci può della Foresta Nera, aveva sperimentato soccorrere anche di fronte agli scenari im- di persona che il silenzio, come la poesia, prevedibili del postmoderno. La montagna sono linguaggi estremi. Essi, infatti, con- è stata per gli uomini, e può continuare ad sentono di dire ciò che il linguaggio discor- esserlo tuttora, la grande metafora della sivo non è in grado di comunicare ovvero vita. Per questa sua “vocazione”, talvolta il modo di essere autentico nel mondo. La declinata in chiave retorica, ha fornito alle montagna rispettata è un luogo in cui la culture umane la base materiale per ela- natura elargisce il massimo dei suoi effetti borare simboli forti attraverso le grandi benefici, sia sul piano fisico che su quello narrazioni mitologiche e religiose dell’anti- mentale. Anzi, essa aiuta a superare quel chità (miti, leggende, tradizioni orali). Dalle dualismo tra mente e corpo che, a minori rappresentazioni silvestri, a sfondo pan- altezze, rende la vita quasi schizofrenica teista, del mondo pagano fino alle grandi ed alienante. La montagna possiede un in- “religioni del libro”, a carattere universale e trinseco valore terapeutico nel momento in monoteistico (giudaismo/ cristianesimo/ cui ci separa dalla realtà inautentica della islamismo), l’icona della montagna sacra quotidianità e ci aiuta a scoprire noi stessi, ed inviolabile è riuscita a comunicare il suo mettendoci al cospetto delle profondità del ruolo di tramite fra la “città terrena” e la nostro io, senza menzogne o infingimenti, “città celeste”. Intorno ad un simbolo così senza le griglie convenzionali della falsa forte si intersecano e si sovrappongono coscienza. Allora, molte precarie difese fattori di diversa natura, efficaci nel fornire psicologiche denunciano la loro fragilità. le basi di un’etica materiale e immateriale A beneficiarne sono la solidarietà e la co- dei valori. esione sociale quali antidoti a forme pato- Al primo posto vi è il tema del limite che, in logiche di individualismo egoistico. Nella una società tecnocratica sedotta dalle per- sfida alle difficoltà della vita l’habitat mon- formances della “cultura della fretta” e del tano alimenta quello spirito di cordata che no limits, può costituire un’efficace provo- la società utilitaristica intenzionalmente cazione in senso etico. Uno dei grandi mali rimuove. Gli ambienti naturali fragili, come morali che la nostra “società liquida” della quelli delle montagne, aiutano a compren- comunicazione continua ad alimentare, dere in profondità i tratti fondamentali del- soprattutto per la facilità di persuasione la condizione umana nelle sue debolezze occulta svolta dai media, è rinvenibile nella strutturali e situazionali. Va però affermato spinta al superamento di qualsiasi limite, con franchezza, senza infingimenti o ipo- sia esso di natura fisica, sportiva, tecnica, crisie, che la montagna si presta talvolta economica, finanziaria. Ogni cosa ed ogni a discutibili usi retorici, quasi fosse il ri- esperienza vengono misurate secondo i generatore della purezza primordiale al parametri quantitativi della ragione calco- riparo da ogni ibridazione contaminante. lante, senza essere sottoposte al severo La mitologia purificatrice e catartica del- tribunale della coscienza morale. La tecno- le alte terre ha così fornito alimento alle logia mette a disposizione i suoi efficienti mistiche della guerra e a tante manifesta- strumenti di dominio e di superamento dei zioni di epica autocelebrativa. In Europa, limiti inculcando, negli uomini del nostro per molti secoli, le Alpi e i Pirenei hanno

32 / Montagne360 / Giugno 2013 Giugno 2013 / Montagne360 / 33 I valori rivoluzionari da parte di chi la pronuncia. Il Verbo era una Ha elaborato, nei suoi aspetti positivi (che Giusto, “il rifiuto di qualsiasi etica del succes- Lo stile alpino mente Zanzi – ciò che li accomuna è lo stile della montagna divinità, l’energia che fa incarnare e avverare sono molti), consuetudini etiche di con- so, il riconoscimento dell’importanza dell’er- Il “modus” montano è l’alternativa a modelli del loro fare montano, il “come”. Lo stile al- “Senso del limite, solitudine, silenzio: sono le cose dicono antiche filosofie orientali, il vivenza profondamente diverse da quelle rore, dell’imparare dalle proprie sconfitte”, ormai disumani di conduzione della vita pino, cha sia dell’alpinista o del montanaro, questi i fondamenti dell’etica” suono primordiale (una cosa concreta, una della città. Giustissimo. La città, l’era delle basta con l’esaltazione dell’arrivo in cima, di Francesco Tomatis si differenzia radicalmente dai modi di vita di Carlo Grande vibrazione) che spinge ad agire. Basta chiac- merci e del consumo, alimentano una sorta col no-limits all’uomo duro e invincibile. Bi- della civiltà della pianura: comporta un fare, chiere vane, giudichiamo la gente per quello di Hýbris, di protervia: la città che invade la sogna accogliere il nostro lato femminile, Messner propone un’efficace distinzione che, facendosi, crea i modi stessi del proprio Sono temi vitali, quelli toccati da Messner e che fa. Basta parole irresponsabili, ipocriti montagna e la violenta, che ne fa solo un “comprendere la grazia della bellezza del- fra terre montane estreme, non coltivabili fare. Ciò è dovuto ai limiti estremi, rasen- Zanzi, attualissimi. La “nuova” etica, urgente “storytelling”, “flatus vocis”. luna-park per cittadini alienati, un piano la natura”. Mi piace quello che hanno detto né abitabili dall’uomo, frequentabili alpini- tanti la morte, sui confini del sopravvivere, e indispensabile - stanti la carestia di umano, “Nuova” etica? Basterebbero i principi fon- inclinato da sfruttare commercialmente e Zanzi e Messner. Sa di bellezza, di poesia. sticamente, caratterizzate da un ambiente lungo i quali la vita in montagna esistendo lo sfacelo morale e socio-economico in cui damentali dell’etica vecchia. Ad esempio: la riempie di “infrastrutture”, la “sviluppa” E quindi di concretezza. Non sono cose da selvaggio, e zone montane più basse, abita- si espone. viviamo - deve partire non dalla chiacchiera “non fare agli altri quello che non vorresti (quanti crimini, in nome dello “sviluppo”, ter- donnicciole. Anzi, sono simboli della vera bili costantemente seppur con le difficoltà Da qui l’imprescindibilità dell’autosuffi- vana (in questo siamo tutti bravi, ma qualcu- fosse fatto a te stesso”. Banale? Non direi. mine consunto, villano, ambiguo), si fa por- forza. La vera forza, scriveva Simone Weil, del vivere in montagna, da millenni discreta- cienza, dell’autonomia, della creatività, del no di più, nell’era dei copyrighter e del mar- E la montagna? La montagna non è l’Eden, tatrice della non-etica dell’adrenalina a tutti non ha bisogno di essere esibita. E la vera mente antropizzate, lavorate, rese vivibili in saper-fare inventivo di un vivere che ra- keting), ma dall’azione concreta. Il pensiero può essere povertà e tragedia e cattiveria, i costi, del surplus continuo di eccitazione, bellezza, la vera “estetica”, spinge all’azione. una continua armonizzazione fra ambiente senta sempre i propri limiti, avvicinandoli di Goethe è quanto mai opportuno, mi piace ma anche magnificenza e bellezza e spinta così funzionale al consumismo: per avere Emoziona prima, poi spinge ad agire. Essere naturale e insediamento umano, con cura, gradualmente, tanto da risultare innovati- ripeterlo nelle lezioni di scrittura: in principio alla verità. I suoi valori sono rivoluzionari, compratori e consumatori compulsivi c’è an-estetici, non avere il senso della bellezza intelligenza e fatica. vo, evolutivo, sperimentale, paradigmatico era l’azione e non il “verbo”. Ovvero, il “Verbo” oggi, quasi antitetici a quelli “cittadini”: sen- bisogno di masse infelici, insoddisfatte, che e delle sue emozioni, significa essere aneste- Se l’alpinista e il montanaro si distinguono per eventuali nuove forme di vita, sempre era ben altro che la parola “bastarda”, quella so del limite, solitudine, silenzio, contempla- nelle merci e nelle mode cercano surrogati al tizzati. Non provare più niente. La condizione per il “cosa fanno” in montagna e in quale più indispensabili anche per gli uomini del- senza padre né madre, senza responsabilità zione, collaborazione, altruismo. vuoto interiore. ideale per far morire ed essere già morti. zona lo svolgono, tuttavia – rileva acuta- la piana, pena il loro depauperamento ed estinzione. Un patto fra città e montagna, di cui il CAI può esser promotore, potrebbe Civetta di notte. permettere alla montagna un maggior spa- Foto Ariondo Schiocchet zio di libertà e autonomia rispetto a regole cittadine estranee al suo essere e fare; inol- tre prospettare alla città e alla pianura for- me di vita innovative, capaci di prospettive future altrimenti, dal basso, difficilmente in- dividuabili. Data l’estrema, catastrofica crisi in cui versano ideologie e prassi comuni, il saper-fare montano si profila come capace d’una visuale alternativa, che nella sua di- stanza mostra i limiti di modelli ormai disu- mani di conduzione della vita. Economia ed ecologia, in ambiente alpino, stanno o cadono assieme. La cura umana per l’ambiente montano permette una miti- gazione delle asprezze elementari della sua natura selvaggia, capace di favorirne l’au- torigenerazione ciclica, rinnovantesi di sta- gione in stagione, di vita in vita. La sola eco- nomia di sopravvivenza in esso sostenibile favorisce tale misurato intervento antropico nei cicli spontanei della vita montana, così da migliorarne l’autoriproduzione, senza velleità di accumulazione e sfruttamento intensivo, presupposti di esaurimento e de- vastazione. Viceversa l’economia marginale montana delinea possibilità di sopravviven- za e vita equilibrata senza fine, incessan- temente rigenerantesi, alimentate da una natura mitemente antropizzata, con cura accolta alla fruente mano dell’uomo, che ne riscalda coralmente la naturale autoripro- ducibilità ciclicamente incessante, in una simbiosi produttiva e una coappartenenza originaria fra cultura e natura, uomo e vita ambientale, mortali e divinità.

34 / Montagne360 / Giugno 2013 Giugno 2013 / Montagne360 / 35 Le norme? Un fondamentale punto della montagna. Come si può chiamare la legge “liberticida”, Purtroppo mi sento toccata sul vivo quando fermo attorno al quale la libertà Le regole purtroppo possono essere sco- definendola (e mi rifaccio all’intervento di si accusano politici ed avvocati di fare affari vive e si esprime mode, ma è altrettanto vero che piacciono Alessandro Gogna) causa di soppressione con le “masse telecomandate”. Sulla scia di di Chiara Mussi solo quando fanno comodo e quando non della possibilità di espressione libera? Le questo pensiero, pongo un interrogativo e Sezione CAI di Somma Lombardo (VA) siamo noi in prima persona a doverle rispet- norme sono un fondamentale punto fermo chiedo quanto poi è facile ricorrere agli av- tare. Ovvio e scontato dire che le regole ed entro il quale la libertà vive e si esprime. Io vocati quando succedono disgrazie e si in- Ho letto con interesse ed attenzione l’ap- il rispetto non devono e non possono sosti- sono giovane e mi stupisce come possa colpa chi aveva la responsabilità di un certo profondimento su sicurezza e rischi in tuire buon senso, preparazione, capacità e passare un messaggio tanto distorto. Inve- territorio e non se n’è fatto carico. Torniamo montagna pubblicato su Montagne 360 di conoscenza, ma si affiancano ad essi. ce di insegnare la cultura del rispetto delle alla teoria della relatività: dipende sempre da maggio 2013. È bellissimo avere, ad esempio, una chiara regole, si grida all’anarchia. La responsabi- che parte si sta e quale è la propria situazione Da amante e frequentatrice della montagna, e diffusa segnaletica sugli itinerari escursio- lità ed il rispetto delle normative non pos- contingente. ma anche da professionista che quotidiana- nistici; ciò permette infatti anche ai meno sono che insegnare al rispetto, lo ripeto, di Si parla di scelta nell’articolo. La scelta sta mente ha a che fare con leggi e regolamenti, esperti di avvicinarsi al mondo montano. Ma noi stessi, degli altri e della montagna. anche nel rispettare o meno una norma, su- vorrei avanzare un’opinione, che forse sarà avere una segnaletica uniforme non è pos- Nessuno vuole abolire il rischio, tantome- bendone le conseguenze, ma godendone i poco condivisa, ma potrebbe far riflettere. sibile se dietro non c’è il lavoro a tavolino di no in montagna dove il rischio zero non benefici. Sebbene debba con dispiacere ammettere qualche “burocrate”. può esistere (ammesso che possa esistere Certo che chi legifera in materia di montagna che il nostro Paese sia sommerso da nor- Un altro esempio: a nessuno piace cammi- altrove). Ma la percentuale di rischio che la dovrebbe conoscere ed è vero che spesso mative, credo però che sia soltanto nella nare lungo un sentiero e sentir sfrecciare rimane dopo le giuste ed attente valuta- non è così, tanto che ne derivano normative a certezza della legge che si possa sviluppare alle spalle un gruppo in mountain bike. Chi zioni credo sia sufficiente per lasciare quel volte assurde e contestabili, ma non va fatta la libertà tanto individuale, quanto collet- può vietare il loro passaggio sui sentieri margine di agognata libertà che in troppi di tutta l’erba un fascio; sicurezza, libertà e La Roda di Vael. tiva. Se, come si dice, la libertà di ognuno escursionistici, dedicandogli percorsi appo- dicono di non avere a causa delle norma- legislazione possono convivere senza che ciò Foto Francesco finisce quando inizia quella altrui, come si siti? Solo il legislatore. tive vigenti. sacrifichi il piacere dell’andare in montagna. Di Vita può rispettare tale principio se non con la presenza di regole? Sembra un parados- so dire che c’è più libertà nella legalità che nell’anarchia, ma è così. Peraltro in campi dove rischio e pericolo sono all’ordine del giorno, come in monta- gna, sono necessarie regole uniformi per scongiurare o comunque limitare i rischi e così vivere l’adrenalina che l’andare per monti offre in maniera più intelligente e re- sponsabile. Il rischio fine a se stesso a mio parere non ha alcun senso. Avventurarsi in montagna in maniera sprovveduta senza al- cuna valutazione dei rischi significa mettere in pericolo non solo se stessi, ma spesso an- che chi è tenuto a venirci in soccorso a cau- sa di un pericolo non calcolato, la cui unica responsabilità va attribuita all’escursionista o alpinista sprovveduto che crede troppo nelle proprie capacità, così tanto da non va- lutare un possibile esito infausto dell’uscita in montagna (si veda l’intervento di Gnaro Mondinelli a pagina 12). È inutile, come si dice, piangere sul latte ver- sato; costa molto poco tempo e fatica ragio- nare prima di muoversi, piuttosto che dover affrontare un inutile pericolo. I più saggi, che spesso coincidono con i più anziani, fre- quentatori della montagna, dicono sempre che è più coraggioso chi sa tornare indietro, consapevole del pericolo, che chi vuole ar- rivare in vetta a qualunque costo. Emerge quindi un concetto di responsabilità indivi- duale e collettiva come rispetto degli altri e

36 / Montagne360 / Giugno 2013 Rumore. Un puzzo che disturba l’orecchio ovvero una musica non addomesticata. È comunque il prodotto principale e il Paura del silenzio segno distintivo della nostra civiltà. Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, testo e foto di Mario Vianelli 1911

iviamo nell’Antropocene, l’Era in cui l’umanità si è diffusa in V ogni angolo del pianeta disso- dando ogni terra coltivabile e affollandosi in immense megalopoli, modificando gli ambienti naturali e provocando l’estin- zione di migliaia di altre specie viventi, scavando e trivellando il suolo, alterando la composizione dell’atmosfera con cam- biamenti forse irreversibili del clima. E portando con sé, ovunque, il rumore. La Natura è ricca di suoni, ma il rumore è dell’uomo. Il suono dell’acqua, anche quando è potente come nel caso di una cascata o di una mareggiata, non è mai sgradevole, mentre il più piccolo motore può produrre un rumore estremamente fastidioso. “Se questo mondo fosse po- polato da esseri realmente pensanti, sa- rebbe impossibile che il rumore di ogni genere fosse permesso senza restrizione e abbandonato all’arbitrio, come avviene perfino per i rumori più orribili e nello stesso tempo insensati.” scriveva Arthur Schopenhauer nel 1851, pur non avendo mai conosciuto martelli pneumatici e autotreni lanciati a tutta velocità. Nel nostro mondo il rumore è divenuto inquinamento acustico ed è considerato fra i nuovi fattori di rischio per la salute, al pari del fumo e dell’obesità. Il rumore genera sordità, disturbi del sonno, stress e ipertensione, nuoce alla socialità e peg- giora l’umore. Accanto a rumori “ine- vitabili” - legati alla vita quotidiana, al traffico e alle attività produttive - ci sono anche, altrettanto invadenti, i rumori “fa- coltativi”, quelli procurati più o meno co- scientemente per i motivi più vari: la mu- sica suonata ad alto volume nei bar, nei Il silenzio non si trova sulla supermercati e in molti luoghi pubblici, cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati gli schiamazzi gratuiti, le moltitudini che delle città: ambedue sono nel parlano al telefonino con voce stentorea cuore dell'uomo. come se attorno a loro non ci fosse nessu- Lao Tse (VI sec. a.C.) no, le radio e le televisioni che accompa- gnano la nostra vita assieme a tanti altri Ghiacciaio del Biafo, Pakistan (1986) rumori quotidiani. E si va diffondendo l’usanza di applaudire ai funerali.

38 / Montagne360 / Giugno 2013 Giugno 2013 / Montagne360 / 39 Mi è sempre piaciuto il deserto. (...) Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende nel silenzio. Antoine de Saint-Exupéry, Il piccolo principe (1943)

Monte Sinai, Egitto (2006)

Darsi, consegnarsi, affidarsi completamente al silenzio di un vasto paesaggio di boschi e colline, o mare, o deserto: star fermo, mentre il sole sale sulla terra e ne colma di luce i silenzi. (…) Il silenzio accresce in noi la capacità di sentire ciò di cui il mondo ha veramente bisogno. La parola è una chiave, ma il Thomas Merton, Pensieri nella silenzio è un grimaldello. solitudine (1959) Gesualdo Bufalino, Il malpensante (1987) Sacca di Goro, delta del Po (1988) Periyar, India (2009)

40 / Montagne360 / Giugno 2013 Si dice che ogni persona è un'isola, e non è vero, ogni persona è un silenzio, questo sì, un silenzio, ciascuna con il proprio silenzio, ciascuna con il silenzio che è. José Saramago, La caverna (2001)

Sarnath, India (2007)

Dall'albero del silenzio pende Le mie parole, un giorno, mi il suo frutto, la pace. sono divenute estranee e ho Arthur Schopenhauer, Parerga taciuto. e paralipomena (1851) Edmond Jabès

Santo Sepolcro, Gerusalemme, Anuradhapura, Israele (2006) Sri Lanka (2007)

L’equazione futurista rumore=attività che disturba ogni forma di autentica co- bella stagione; l’eco rombante delle moto ha vinto. Il silenzio è ormai sconfitto o, municazione. Eppure soltanto lo stato sportive si spinge dalle strade di fondo- peggio, non è nemmeno inteso come au- di presenza generato dal silenzio può valle fino a cime lontane; il frastuono spicabile, essendo soltanto un vuoto da aprire le porte ad una più compiuta co- delle cave riempie intere regioni mon- colmare. In quel vuoto apparente si an- noscenza, come ben sanno i mistici di tuose. E talvolta neppure l’inverno porta nidano i pensieri, i ricordi, le emozioni, ogni tradizione. “La parola è una chiave, silenzio, perché è tempo di motoslitte e le paure: quasi tutto ciò che compone ma il silenzio è un grimaldello”, scriveva di eliski, di gatti delle nevi e cannoni per la nostra personalità e che viene sepol- Gesualdo Bufalino. Leva che si può insi- l’innevamento artificiale; e dell’assurda to sotto un continuo bombardamento di nuare nel minuscolo spazio che separa usanza di diffondere musica a tutto vo- sollecitazioni esterne. Il silenzio fa paura la fine di un pensiero dall’inizio del suc- lume su certe piste per la discesa. Non come un estraneo che costringa ad af- cessivo, allargando il silenzio fino a farne è raro incontrare comitive vocianti e, frontare se stessi. L’horror pleni evocato l’inizio di ogni percorso di meditazione e molto più spesso, persone che cammi- dal centenario Gillo Dorfles - in un suo di ascolto. nano nello scafandro sonoro delle cuffie libro significativamente sottotitolato “La Il rumore ha invaso le città, corre lungo auricolari; loro non infliggono rumore … il silenzio non significa (in)civiltà del rumore” - si stende ben ol- le autostrade, si diffonde coi macchinari agli altri, ma curiosamente si isolano dai soltanto l’assenza del parlare, tre l’inquinamento sonoro per investire nelle campagne e non risparmia neppure suoni naturali ed eterni che compongo- ma il vivo valore che vi è ogni aspetto della quotidiana sovrae- la montagna, almeno alle nostre latitu- no il silenzio della montagna, che è la sua opposto: lo stare in ascolto. Mohandas K. Gandhi sposizione sensoriale: stimoli sonori e dini e alle quote meno elevate. Moto- voce e parte non piccola della sua bellez- visivi non ci abbandonano mai, creando seghe, decespugliatori e trattori sono il za. Forse è veramente difficile ascoltare Yangon, Myanmar (2003) una sorta di rumore di fondo anestetico rumore di fondo di molte vallate nella il silenzio.

42 / Montagne360 / Giugno 2013 Giugno 2013 / Montagne360 / 43 ›

Di fatto, ogni silenzio consiste nella rete di rumori minuti che l’avvolge: il silenzio dell’isola si staccava da quello del calmo mare circostante perché era percorso da fruscii vegetali, da versi d’uccelli o da un improvviso frullo d’ali. Italo Calvino, Gli amori difficili, 1970

Kandy, Sri Lanka (2007) › Silenzio prima di nascere, silenzio dopo la morte, la vita è puro rumore tra due insondabili silenzi. Isabel Allende, Paula, 1995

Sundarbans, delta del Gange, India (2011)

Nulla ha tanto mutato l’essenza › dell’uomo quanto la perdita del silenzio, quanto il fato che il silenzio non esiste più come una cosa naturale, naturale come le nubi del cielo, come l’aria. Max Picard, Il mondo del silenzio, (1948)

Sacra di San Michele, Piemonte (1994)

44 / Montagne360 / Giugno 2013 Giugno 2013 / Montagne360 / 45 CAI 150 Sulla vetta del K2 il decennio 1944-1954 rinasce l’Italia Nona puntata del viaggio attraverso i 150 anni del CAI e della storia d’Italia. La conquista della montagna himalayana diventa icona della nuova unità (e identità) nazionale dopo la tragedia della guerra e del fascismo. Tra i protagonisti dell’epoca: Castiglioni, Bonatti, Maestri, Ratti, Cassin, i fratelli Pedrotti e molti altri

di Franco de Battaglia Foto Centro Documentazione Museo Nazionale della Montagna – CAI-Torino

li anni 1944 – 1954, nella storia del CAI rimescolamento, di rifondazione, nei quali si rin- e dell’alpinismo italiano, hanno due date tracciano le radici di tutti “gli alpinismi” cresciuti Nella pagina di fianco: di riferimento che non coincidono esatta- nell’ultimo mezzo secolo. Sono anni nei quali la i componenti della G Spedizione Italia- mente con il decennio, ma lo comprendono nel suo montagna passa da luogo di possibili alternative di Karakorum 1954. significato. La prima è quella del 12 marzo 1944, vita a scenario, spesso omologato, di rappresenta- Foto A. Costa. giorno della morte di Ettore Castiglioni al Passo zioni. Le conquiste, le fatiche restano, ma si trasfi- Sotto, Walter Bonatti. del Forno in alta Valmalenco, mentre cercava di gurano quasi nei miti della celluloide (fino all’ana- Foto Mario Fantin. tornare in Italia dall’albergo svizzero dove era sta- logico ecc …). Muta il linguaggio che trasmette le La vetta fu conquistata to imprigionato, per la sua attività di passatore di esperienze e quindi cambia anche sostanza l’ap- da Achille Compagnoni e Lino Lacedelli il 31 luglio profughi (fra cui Luigi Einaudi) per conto del Cln. proccio alle motivazioni. 1954. Determinante, per il La seconda va dal 14 al 17 settembre 1952, splendi- Andare a scalare, o andare in successo dell’impresa, fu de giornate di sole, prima edizione del Filmfestival il ruolo di Walter Bonatti della Montagna di Trento (il primo festival di mon- rifugio, era un’alternativa al tagna al mondo, ora ve ne sono ben 22) che allora sabato fascista si chiamava “I Concorso internazionale cine-alpini- stico CAI –Fisi”. Quello dal 1943 al 1952 è quindi un decennio di di interiorizzazione. E’ stata questa la rivoluzione La morte di Castiglioni segna il passaggio, dopo l’8 svolta, che trova come “coronamento”, nel biennio Il 1952, con il nell’alpinismo portata dal cinema. Ed è merito del Settembre 1943, dall’alpinismo di ardimento degli successivo ’53-’63, la doppia salita alle due più alte Filmfestival voluto CAI poterla rivendicare. Non vi sarebbe forse ora anni trenta, alla montagna in fiamme della Resi- cime della terra, l’Everest e il K2, in coincidenza da Amedeo Costa arrampicata estrema in falesia senza il cinema. stenza, dal VI grado ai partigiani, dalla montagna con la loro prima documentazione cinematografi- di Rovereto e da La libertà, in montagna, veniva ricercata anche ne- anche “vetrina” di exploit nazionalistici, ad una ca, resa pubblica proprio a Trento. L’Everest vede Enrico Rolandi di gli anni del Fascismo e da qui nacque la Resisten- montagna rifugio e sfida di libertà. L’epopea della le riprese fermarsi poco sotto la vetta, mentre per Torino, dopo che nel za, dopo l’8 Settembre. Andare a scalare, o andare Resistenza si fonda sull’“andare in montagna”, e fra il K2 la documentazione di Mario Fantin si com- 1951 si era costituita in rifugio, era un’alternativa al sabato fascista per chi vi andò erano numerosi i Soci CAI e gli Alpini. pleta con il “passo ridotto” girato dalle mani semi- la Commissione i giovani come Bruno e Catullo Detassis a Trento Il 1952 invece, con il Filmfestival voluto da Amedeo congelate di Compagnoni e Lacedelli, in scene che cinematografica del o i Fratelli Pedrotti, quelli del Coro, nato come So- Costa di Rovereto e da Enrico Rolandi di Torino, aprivano non solo un’emozione nuova, ma una di- CAI, (forse non a sat (Sezione operaia)e poi diventato Sat quando la dopo che nel 1951 si era costituita la Commissio- mensione nuova all’alpinismo. A ben guardare, in- caso alla vigilia della Sosat si autosciolse per non piegarsi al regime. È ne cinematografica del CAI, (forse non a caso alla fatti, le montagne trovano la loro forma attraverso lunga narrazione sugli un’esperienza che trova riscontro ovunque e, in Pie- vigilia della lunga narrazione sugli Ottomila e la gli occhi di chi le salgono. Gli antichi pastori quasi Ottomila e la conquista monte, nel racconto “Ferro” di Primo Levi. Quanto conquista del “terzo polo”), segna l’ingresso dell’al- non le vedevano, le cime sparivano mescolate a nu- del “terzo polo”), segna alla Sat, i Pedrotti tennero collegamenti vivi con pinismo nella dimensione mediatica che tanto lo vole bianche, poi i primi viaggiatori le scoprirono l’ingresso dell’alpinismo Andrea Mascagni, il musicista che armonizzava i determinerà negli anni successivi. Fino a ingab- come “cattedrali” della natura, luoghi del sublime nella dimensione loro canti, e divenne il capo della resistenza arma- biarlo nella rete virtuale di oggi, dove il Gps ha so- e dell’orrido. Ora la cinepresa disvela la montagna mediatica che tanto lo ta dopo l’8 settembre, mentre gli stessi fratelli, da stituito la carta topografica e il “bip” il “Berg Heil” come il luogo delle infinite potenzialità e possibilità, determinerà negli anni una grotta nel Gruppo di Brenta, erano in contat- delle vette. Sono anni, quelli dal 1944 al 1954, di non solo di conquista, ma di spettacolo, di studio, successivi. to con gli Alleati attraverso una stazione radio che

46 / Montagne360 / Giugno 2013 Giugno 2013 / Montagne360 / 47 indirizzava i lanci di armi e di viveri ai partigiani. in due settori dopo l’occupazione alleata di Roma, il A sinistra in alto: 1952, Nel 1948 torna a Trento da Roma anche Cesare accuse di aver rischiato di compromettere l’asce- Anche il socio Sat e CAI, Gigino Battisti, faceva il 6 giugno 1944, quando Guido Brizio divenne reg- foto ricordo davanti al Maestri, diciannovenne, che inizia ad arrampicare sa di Compagnoni e Lacedelli usando le bombole “passatore” e perse le dita di una mano in un conge- gente a Roma per le sezioni centromeridionali. Grand Hotel al termine alla scuola di Gino Pisoni finché “esplode” con la durante il bivacco notturno e di aver abbandonato Il dopoguerra vide una della prima edizione del lamento mentre accompagnava alcuni antifascisti Il dopoguerra vide una rinascita del CAI a tutti i li- via Graffer allo Spallone del Campanil Basso fino Mahdi sulla parete la mattina dopo. Vicenda defi- rinascita del CAI a tutti Trento Film Festival. oltre confine. Gigino Battisti poi, quando divenne velli. Se negli anni del fascio la montagna liberava In basso (da sinistra): alla “mitica” prima solitaria del 1953 sulla via delle nitivamente chiarita con la relazione dei tre saggi i livelli. Se negli anni primo sindaco di Trento liberata, fra i primi provve- dai riti del regime, nel 1946-48 la gita in montagna, Ettore Castiglioni, 1935 Guide al Crozzon di Brenta, che salda così l’epo- voluta dal CAI. Ma con quella spedizione il CAI del fascio la montagna dimenti promosse la ricostituzione della Sosat. anche con le famiglie, divenne un respiro alle città ca. Foto di autore non pea di Bruno Detassis (che aveva arrampicato con riesce ad esprimere al massimo un alpinismo an- liberava dai riti del Fermenti vivi, dunque, anche negli anni più tragici. bombardate (la tessera CAI, con i suoi sconti, pro- identificato. Castiglioni ed era stato in campo d’internamento) cora legato ad una dimensioni corale, ad uno sforzo regime, nel 1946-48 la Compagnoni e Lacedelli Gli episodi di eroismo che li contrassegnarono sono metteva sogni, dopo la tessera del pane) mentre i alla nuova generazione di alpinisti, ed anche ad una comune. La montagna non si è ancora frantumata gita in montagna, anche dopo la conquista al stati più volte raccontati, e meriterebbero una rac- giovani che uscivano dalla guerra misuravano la Campo Base. Spedizione stagione di competizione e rivalità, negli stili e nei negli individualismi. E attorno al K2 alpinismo e con le famiglie, divenne colta sistematica. È interessante osservare, peraltro, pace – e le sue occasioni – raddoppiando le sfide Italia-Karakorum 1954. modi, proprio fra Bonatti e Maestri. cinema si uniscono in una sintesi capace di andare un respiro alle città come il crollo del regime non abbia travolto il So- di ardimento. Il 26 aprile 1945, il giorno successivo Foto Mario Fantin. oltre le emozioni e di segnare il futuro. Al di là del- bombardate (la tessera dalizio, costretto a diventargli contiguo, segno che alla Liberazione, Vittorio Ratti, il grande amico e Al centro: Bruno Nel 1946-48 la gita in montagna, la storia e delle lunghe polemiche sulla vicenda di CAI, con i suoi sconti, Detassis, 1935 ca. le sue radici affondavano in ideali e terreni ben più compagno di Riccardo Cassin, cadeva combattendo Bonatti a 8000 metri, vertiginosa anticipazione dei prometteva sogni, dopo Foto di autore non anche con le famiglie, divenne un profondi. Il CAI venne commissariato e ne divenne per la libertà nella sua Lecco, ma tre anni dopo, nel identificato. respiro alle città bombardate futuri exploit himalaiani, chi ha vissuto il ritorno la tessera del pane) reggente Guido Bertarelli, ma ancora nel 1943 fu- 1949 un giovanissimo Walter Bonatti lo riscattava A destra: Cesare della spedizione del K2, chi, ragazzo, nell’atrio del mentre i giovani che rono fondate tre nuove sezioni, quella di Apuania entrando, come scrisse Massimo Mila “nell’alpini- Maestri. Foto archivio Il 1953, come detto, è l’anno dell’Everest; il 1954 Teatro Sociale di Trento ha visto i volti segnati, ma uscivano dalla guerra Massa, di Rimini e di Forte dei Marmi. Nel 1944 smo di gran classe” con la ripetizione della parete Trento Film Festival quello del K2. Cassin prova la delusione di non es- felici di Compagnoni e Lacedelli, Bonatti e Abram misuravano la pace – l’anno più duro e tragico – il CAI contava anco- Nord del Badile, e con la via Cassin dello spigolo sere selezionato per la spedizione, Bonatti per es- non può dimenticare. Erano il CAI quei volti. Non – e le sue occasioni – ra 45mila soci che rinnovarono la tessera (erano della Walker il 13 e 14 agosto. È l’avvio non solo di sere stato costretto ad un bivacco notturno forzato c’è più stata, come per Italia - K2, un’identificazione raddoppiando le sfide di 70mila nel 1933) in 140 sezioni, salvo poi dividersi una carriera, ma di una testimonianza inarrestabile. a oltre 8100 metri di quota con le successive tristi tanto piena e corale con un’impresa di alpinismo. ardimento.

48 / Montagne360 / Giugno 2013 Giugno 2013 / Montagne360 / 49 150 vette per i 150 anni del CAI Il 7 luglio ascensione in contemporanea sulle cime più importanti del Paese di Giacomo Stefani Presidente Generale del Club Alpino Accademico Italiano

Marmolada. Parete Nord. Foto S. Santomaso

50 / Montagne360 / Giugno 2013 Giugno 2013 / Montagne360 / 51 ra i numerosi eventi organizzati per fe- da salire per celebrare degnamente l’anniversario. Da sinistra. è di salire queste cime quanto più contemporanea- importanti nella storia dell’alpinismo italiano. steggiare i 150 anni del Club Alpino Ita- Certamente un grande onore per il CAAI, a con- Prima foto: Monviso. mente possibile, per riunire idealmente tutti i soci E’ visibile d’inverno a chi scende con gli sci dal rifu- liano non poteva mancare qualcosa che ferma della stima e fiducia che il CAI ha sempre ri- La montagna che ha e dare più rilevanza all’evento. gio Lagazuoi, sulla cima omonima, in Val Parola (o T dato lo spunto alla ricordasse le origini stesse del sodalizio e cioè la posto nell’Accademico per la sua storia all’interno nascita del Club Alpino L’organizzazione delle salite è affidata alle sezioni a chi sale con le pelli di foca) ed a chi percorre per salita del Monviso ad opera di Quintino Sella. Si è del sodalizio, ma anche un grande impegno per la Italiano. del CAI in funzione della vicinanza alla montagna comodo sentiero lo stesso tragitto in estate. pertanto ritenuto che la ripetizione di quell’ascen- difficoltà di scegliere in un territorio vasto e mon- Seconda foto: Pizzo e/o la presenza di rifugi gestiti in loco e questa scel- La salita della montagna avviene per il facile canale sione fosse un momento indispensabile per un tuoso come quello italiano “solo” 150 cime che in Badile. Versante Nord. ta è stata demandata ai gruppi regionali che meglio sulla sinistra (d’estate ghiaioso) per poi proseguire collegamento ideale con i fondatori del Club, ma qualche modo ricordassero questo secolo e mezzo Foto G. Stefani conoscono il territorio e le potenzialità delle singo- nel versante opposto su pendii erbosi e sassosi sen- Terza foto: Cima per dare un significato ancora più ampio e coinvol- di vita. Scotoni. Parete Ovest. le sezioni. za difficoltà sino in cima da dove lo sguardo spazia gere quanto più possibile il corpo sociale, in tutto Per questa scelta abbiamo individuato criteri ge- Foto G. Stefani Queste, singolarmente o insieme ad altre, indivi- liberamente sino alle cime di confine con l’Austria il territorio nazionale, si è pensato di non limitarsi ografici (ogni regione, anche pianeggiante doveva Quarta foto: Monte dueranno un “responsabile di cima” che curerà e sulle Alpi Centrali. alla salita del Monviso, ma di salire altre 149 cime avere almeno una cima che la rappresentasse), pri- Pisanino. Versante l’organizzazione della salita affinché avvenga nelle Il tempo di percorrenza per raggiungere la cima è per ricordare degnamente un anniversario così vilegiando comunque le regioni montuose e quelle Ovest. Foto O. Scarpellini migliori condizioni per il piacere e la sicurezza dei di circa 2 ore e mezza dal Rifugio Lagazuoi (rag- importante. con maggior presenza di soci CAI (per facilitare partecipanti e che documenterà le varie fasi per po- giungibile in Funivia) ed in 3 ore e mezza dalla Val Oggi il CAI annovera tra le sue file 315.000 soci con la vicinanza alle montagne anche le salite), ol- ter poi condividere tutte le immagini per una festa Parola attraverso il rifugio Scotoni. che frequentano la montagna in modi diversi, tre a criteri alpinistici, storici e geologici. comune. Il giorno della salita ci sarà naturalmente tutta dall’escursionismo e sci escursionismo, alla speleo- L’elenco preparato è stato più volte modificato per E’ stato preparato un gagliardetto con lo stem- l’organizzazione da parte della sezione del CAI logia, al cicloturismo ed altro ancora, ma non pos- suggerimenti che di volta in volta ci giungevano e ma del CAI che sarà portato in cima a ricordo che si sarà presa l’onore-onere della prepara- siamo dimenticare che è stato l’Alpinismo, l’amo- per meglio armonizzare la distribuzione su tutto il dell’ascensione e la documentazione fotografica zione dell’evento con i propri soci partecipanti, re ed il piacere per la salita e la conoscenza delle territorio. che i responsabili raccoglieranno potrà essere an- ma con anche l’adesione di tutti i soci comunque montagne, dalle più semplici alle più impegnative Se per molte montagne la scelta era scontata: Mon- che utilizzata per un volume che l’editore Vivalda interessati. a determinare la nascita del CAI. te Bianco, Cervino, Adamello, Tre Cime di Lavare- ha intenzione di pubblicare e nel quale ci saranno Quello che tutti ci auguriamo è che la salita delle Ed ancor oggi la frequentazione delle montagne è do, Marmolada, Gran Sasso, Etna tanto per citarne delle schede di ogni cima e ricordi fotografici della 150 cime, ma in realtà anche la salita della “nostra in qualche modo l’elemento determinante che di- alcune, per altre è stato un lavoro più difficile che salita. montagna” magari non inserita nell’elenco, sia una stingue il Club Alpino Italiano da altre associazioni abbiamo cercato di svolgere nel modo più obiettivo Prendiamo l’esempio di una cima tra le 150 pre- grande festa popolare alla quale tutti i soci devono e si è pertanto ritenuto che questo aspetto andasse possibile secondo i criteri indicati. scelte: la Cima Scotoni (m 2874) nel gruppo di sentirsi orgogliosi di partecipare per festeggiare opportunamente ricordato. Scelte le cime bisogna anche salirle e per questo ab- Fanes in Dolomiti (terza foto in alto a partire da insieme un traguardo di grande valore che non è E così il Comitato di Controllo del CAI attraverso biamo individuato una data, il 7 luglio 2013 con la sinistra). certo un punto d’arrivo, ma una tappa importante l’apposita Commissione costituita per le manifesta- possibilità in caso di condizioni climatiche avverse Si tratta di una montagna con una parete ovest nel rapporto uomo-montagna che il Club Alpino zioni dei 150 anni ha affidato al Club Alpino Acca- o problemi contingenti, di posticipare l’ascensione bellissima sulla quale sono stati tracciati itinerari Italiano per 150 anni ha saputo mettere al centro demico Italiano il compito di individuare 150 cime alla settimana successiva sino al 14 luglio. Lo scopo di arrampicata che hanno segnato dei momenti del proprio impegno.

52 / Montagne360 / Giugno 2013 Giugno 2013 / Montagne360 / 53 30 giugno Escursione: I Tifatini - Tra Maddaloni e Iscrizioni: 035 4175475 Capua - E [email protected] L’agenda CAI 150 Valle d’Aosta Iscrizioni: 3398848806 / [email protected] Organizzatore: Sez. CAI Chatillon (AO) Marche Escursione: Valle dell’ Alleigne - T Organizzatore: Sezioni CAI Ascoli CLASSIFICAZIONE DEI PERCORSI IN BASE ALLA DIFFICOLTÀ Iscrizioni: 3335659060 7 luglio Piceno (AP) e Fermo (FM) (dal regolamento AE - Accompagnatori di Escursionismo 2010) [email protected] Escursione: Montagna dei Fiori - Le Abruzzo caciare picene - T * T = percorso turistico 150 CASI Organizzatore: Sezione CAI Iscrizioni: 0736-45158 [email protected] Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non pongono Escursioni in luoghi 6 luglio Guardiagrele (CH) incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono in genere sotto i 2000 m e costituiscono di da tutelare Escursione: Parco nazionale Majella – I Molise solito l’accesso ad alpeggi o rifugi. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e Campania segni nelle terre Alte - E Organizzatore: Sezione CAI una preparazione fisica alla camminata. Organizzatore: Sezione CAI Iscrizioni: 0871 83359 Campobasso (CB) * E = percorso escursionistico Castellammare di Stabia (NA) [email protected] Escursione: Matese - il Mutria, Riserva Itinerari che si svolgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario 5 giugno Escursione: Vico Equense – Sentiero regionale - E (pascoli,detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lie- della Minerva - T Alto Adige Iscrizioni: [email protected] vemente inclinati di neve residua, quando, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio Trentino Iscrizioni: 3406667259 (Presidente) Organizzatore: CRTAM A.A. e senza pericoli. Sisviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sem- Organizzatore: Sezione CAI SAT (TN) [email protected] Escursione: Sattelberg - Parco eolico - E Trentino pre con segnalazioni adeguate.Possono svolgersi su pendii ripidi; i tratti esposti sono in genere Escursione: Alta Valle di Cembra– Iscrizioni: 348 5846985 Organizzatore: Parco Naturale protetti (barriere) o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi su roccia, non esposti, o Grumes domani - T/E Liguria [email protected] Adamello Brenta (TN) tratti brevi e non faticosi né impegnativi grazie adattrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non Iscrizioni: 0461981871 / [email protected] Organizzatore: Sezione CAI Escursione: Dolomiti di Brenta - Pian necessitano l’uso di equipaggiamento specifico(imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un (IM) Emilia Romagna della Nana - T certo senso di orientamento, come pure una certaesperienza e conoscenza del territorio monta- Veneto Escursione: Provincia di Imperia – Organizzatore: Sez. CAI Sassuolo (MO) Iscrizioni: [email protected] gnoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature edequipaggiamento adeguati. Organizzatore: Sezione CAI Mestre (VE) Distillazione della lavanda - T Escursione: La Via Bibulca - * EE = percorso per escursionisti esperti Serata a Marghera: Il cibo nella Iscrizioni: 0183-273509 “Superstrada” del medioevo - E Valle d’Aosta Itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni partico- montagna veneta [email protected] Iscrizioni: 0536/870273 Organizzatore: Sezioni CAI Aosta/ lari. Sentierio tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di Iscrizioni: 348 1800969 [email protected] Chatillon (AO) rocce ed erba, o diroccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi [email protected] Veneto Escursione: Valle di Cogne - La via del nevai non ripidi, pendii apertisenza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà Organizzatore: Sezione CAI Asiago (VI) Liguria ferro - E tecniche (percorsi attrezzati, vieferrate fra quelle di minor impegno). Rimangono invece esclu- Escursione: Piana di Marcesina - E Organizzatore: Sezione CAI Imperia (IM) Iscrizioni: 3335659060 si i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggiantie/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro 7-8-9 giugno Iscrizioni: 348 1800969 Escursione: Alta Via Ponente - E [email protected] attraversamento richiederebbe l’uso della corda e dellapiccozza e la conoscenza delle relative Piemonte [email protected] Iscrizioni: 0183-273509 manovre di assicurazione). Necessitano: esperienza di montagna ingenerale e buona conoscen- Organizzatore: SottoSezione CAI [email protected] Veneto za dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento,attrezzatura e pre- Avigliana (TO) Organizzatore: Sezione CAI Mestre (VE) parazione fisica adeguati. Escursione: Valle di Susa – La Sacra di 6 -7 luglio Lombardia Escursione: Monti Lessini - Lessinia - E * EEA = percorso per escursionisti esperti con attrezzatura San Michele - E Organizzatore: Sez. CAI Bergamo (BG) Iscrizioni: 348 1800969 Percorsi attrezzati o vie ferrate per i quali è necessario l’uso dei dispositivi di autoassicurazione Iscrizioni: 011 546031 Campania Escursione: Val Brembana - Piani di [email protected] (imbragatura, dissipatore, moschettoni, cordini) e di equipaggiamento di protezione personale [email protected] Organizzatore: Sezione CAI Caserta (CE) Valtorta - T (casco, guanti) * EEA - F = percorso su ferrata Facile Sentiero attrezzato poco esposto e poco impegnativo con lunghi tratti di cammino. Tracciato 9 giugno molto protetto, con buone segnalazioni, dove le strutture metalliche si limitano al solo cavo o 150 VETTE Pizzo d’Uccello, Toscana. catena fissati unicamente per migliorare la sicurezza. Toscana Foto O. Scarpellini * EEA - PD = percorso su ferrata Poco Difficile Organizzatore: Sezione CAI Salita di 150 cime in Ferrata con uno sviluppo contenuto e poco esposta. Il tracciato è di solito articolato con canali, Castelnuovo Garfagnana (LU) contemporanea camini e qualche breve tratto verticale, facilitato da infissi come catene, cavi, pioli o anche scale Escursione: San Pellegrino in Alpe - E metalliche. Iscrizioni: 0583 65577 * EEA - D = percorso su ferrata Difficile [email protected] 7 Luglio Ferrata di un certo sviluppo che richiede una buona preparazione fisica e una buona tecnica. Il tracciato è pesso verticale ed in alcuni casi supera anche qualche breve strapiombo, molto VARIE regioni d’Italia articolato, con lunghi trattidi esposizione; attrezzato con funi metalliche e/o catene, pioli e/o 29 giugno Organizzatore: Club alpino italiano scale metalliche. attraverso le varie sezioni, i gruppi * EAI = percorso escursionistico in ambiente innevato Valle d’Aosta regionali e con la collaborazione del Club Itinerari in ambiente innevato che richiedono l’utilizzo di racchette da neve, con percorsi evidenti Organizzatore: Sez. CAI Chatillon (AO) Alpino Accademico Italiano e riconoscibili, con facili vie di accesso, di fondo valle o in zone boschive non impervie o su crinali Escursione: Val Ferret - T Escursione: Salita di 150 cime in tutto il aperti e poco esposti, con dislivelli e difficoltà generalmente contenuti che garantiscano sicurez- Iscrizioni: 3335659060 territorio nazionale. L’elenco è visibile sul za di percorribilità. [email protected] sito del CAI e su quello dello Scarpone

54 / Montagne360 / Giugno 2013 Giugno 2013 / Montagne360 / 55 Cicloescursionismo MARCHE 15 GIUGNO MC+/BC 30 GIUGNO [email protected] / 347 3241178 Organizzatore: CAI Amandola Iscrizioni: www.caipinerolo.it, In punta di pedali Escursione: Girovagare nel Parco LAZIO [email protected] CAMPANIA PIEMONTE Nazionale dei Sibillini (aperta anche Organizzatore: CAI Rieti-Antrodoco Organizzatore: CAI Benevento Organizzatore: CAI Fossano a bambine/i e famiglie) Escursione: Salaria 4 regioni senza VENETO Escursione: Campo Cepino – Croce del Escursione: Treno + mtb + rafting nel 1 GIUGNO Iscrizioni: www.caiamandola.it confini –da Antrodoco fino a Sella di Organizzatore: CAI Feltre Taburno - BC/BC Parco Fluviale Gesso-Stura - TC/MC [email protected] Corno (AQ) passando per il Piano di Escursione: Raduno Interregionale - Iscrizioni: www.caibeneventomtb.it 328 Iscrizioni: www.caifossano.it, LAZIO Piscignola - TC / TC Rifugio G. Dal Piaz Vette Feltrine - MC/BC 7039800 [email protected] Organizzatore: CAI Amatrice Iscrizioni: [email protected] Iscrizioni: www.caifeltre.it Escursione: Salaria 4 regioni senza 8 GIUGNO [email protected] FRIULI VENEZIA GIULIA Organizzatore: CAI Orbassano confini – Da Amatrice ad Antrodoco Organizzatore: CAI SAG Trieste – Escursione: Monte Chaberton - con visita a Cittareale, tra storia, arte MARCHE 16 GIUGNO Gruppo Vulkan MTB BC+/BC+ e cultura.- TC/MC Organizzatore: CAI Macerata 29 GIUGNO Escursione: Il sentiero 1 tra mare e Iscrizioni: www.caiorbassano.it, Iscrizioni: www.caiamatrice.it Escursione: Monte Fema – Pantaneto ABRUZZO Carso - MC/BC [email protected] [email protected] – Montecavallo - TC/MC Organizzatore: CAI L’Aquila TOSCANA Iscrizioni: www.gruppovulkan.com, 0746 826468 Iscrizioni: [email protected] Escursione: Salaria 4 regioni senza Organizzatore: CAI Lucca [email protected] PUGLIA confini – da Sella di Corno a L’Aquila Escursione: Raduno Interregionale Organizzatore: CAI Bari PIEMONTE passando per Villa Grande. - TC/TC Tosco-Emilano - Tra Cusna, Prado ed LOMBARDIA Escursione: Riserva naturale delle Dal 2 al 8 GIUGNO Organizzatore: CAI Garessio Iscrizioni: [email protected] – Orecchiella - BC/BC Organizzatore: CAI Gallarate Pianelle - BC/BC Escursione: Bric Mindino - 0862028225 Iscrizioni: www.cailucca.it Escursione: Devero - Alpe Forno - OC/OC Iscrizioni: www.caibari.it, info@ BASILICATA Programma speciale per AG [email protected] Iscrizioni: www.caigallarate.it pierpaolonline.it / 339 6227035 Organizzatore: CAI Lagonegro Iscrizioni: [email protected] Organizzatore: CAI Isola del Gran Sasso Escursione: Traversata Basilicata [email protected] Escursione: Anello Canale di Gronda - BC coast-to-coast (da Maratea a Policoro) Iscrizioni: www.caiisola.it Iscrizioni: www.explore-basilicata. VALLE D’AOSTA [email protected] com [email protected] Organizzatore: CAI Chatillon Escursione: Tsa d’Ars - MC/MC CAMPANIA Iscrizioni: www.caichatillon.it Organizzatore: CAI Benevento 2 GIUGNO Escursione: Anello di Camposauro - TC/MC CAMPANIA 9 GIUGNO Iscrizioni: www.caibeneventomtb.it Organizzatore: CAI Napoli [email protected] Escursione: Raduno Interregionale: ABRUZZO Parco del Vesuvio - da Pian delle Organizzatore: CAI Ortona Ginestre all’Osservatorio Vesuviano Escursione: Anello del Lago 22 GIUGNO - MC Pantaniello - BC/BC Iscrizioni: www.caicampania.it Iscrizioni: www.caiortona.it PIEMONTE 347 5456925 [email protected] Organizzatore: CAI UGET Torino Escursione: Colle dell’Invergneux - LAZIO PIEMONTE MC/BC Organizzatore: CAI Rieti-Antrodoco Organizzatore: CAI Omegna Iscrizioni: www.caiuget.it Escursione: Salaria 4 regioni senza Escursione: Morissolo – Spalavera – 3395829332 confini – Da Antrodoco a Rieti per Morissolino - MC+/BC Cittaducale. - TC/TC Iscrizioni: www.caiomegna.it Convegno: Presentazione della guida [email protected] 23 GIUGNO escursionistica “Salaria 4 regioni senza confini”, Rieti, Palazzo Sanizi PIEMONTE ore 16,30 dal 14 al 16 GIUGNO Organizzatore: CAI Orbassano Iscrizioni: [email protected] Escursione: Moncuni e la Collina [email protected] CALABRIA Morenica di Rivoli. Programma Speciale Organizzatore: CAI Cosenza per Alpinismo Giovanile LIGURIA/toscana Escursione: Traversata Le nove Perle Iscrizioni: www.caiorbassano.it Organizzatore: CAI Sarzana e Massa della Sila - viaggio lungo l’altopiano [email protected] Escursione: Via Francigena: Raduno silano attraverso i suoi splendidi laghi Interregionale LPV - MC/MC - TC/TC PIEMONTE Iscrizioni: www.caisarzana.com Iscrizioni: Organizzatore: CAI Pinerolo 338 5440524 [email protected] Escursione: Giro del Monte Selassa -

56 / Montagne360 / Giugno 2013 Giugno 2013 / Montagne360 / 57 Speleologia 2 giugno Iscrizioni: 339 5888035 I vuoti che riempiono le NOTE: raggiunti limiti d’iscrizione a 50 montagne FRIULI VENEZIA GIULIA persone Organizzatore: Unione Speleologica pordenonese CAI Pordenone Escursione: Val Colvera, Pordenone. DAL 14 al 30 giugno “Alla ricerca del tesoro degli antri”. dal 31 maggio Visita guidata per bimbi alla scoperta FRIULI VENEZIA GIULIA al 9 giugno del fascino delle grotte (percorso Organizzatore: UNIONE Unione all’aperto) - facile Speleologica pordenonese CAI FRIULI VENEZIA GIULIA Iscrizioni: 339 5888035 Pordenone / Sezioni CAI della provincia Organizzatore: Unione Speleologica di Pordenone / Sezione CAI di pordenonese CAI Pordenone / Sezioni Spilimbergo CAI della provincia di Pordenone / 9 giugno Escursione: Spilimbergo (PN) Corte Sezione CAI di San Vito al Tagliamento Europa. Inaugurazione della Mostra Escursione: San Vito al Tagliamento FRIULI VENEZIA GIULIA itinerante delle Sezioni CAI della (PN). Inaugurazione della Mostra Organizzatore: Unione Speleologica Provincia di Pordenone, in occasione itinerante delle Sezioni CAI della pordenonese CAI Pordenone del 150° anniversario dalla fondazione Provincia di Pordenone, in occasione Escursione: Villanova delle Grotte, del CAI del 150° anniversario dalla fondazione Comune di Lusevera (UD). Iscrizioni: 339 5888035 del CAI Visita alla “Grotta di Villanova” - 1500 m Iscrizioni: 339 5888035 - grotta orizzontale - nessuna difficoltà CAMMINA CAI 150 L’Aquila (AQ) - m 530 - Km 23 - E 22 GIUGNO Iscrizioni: [email protected] 1ª tappa: dal Brennero a Vipiteno trekking 0862 028225 km 16,1 - ore 4 - dislivello m 250 - E

23 GIUGNO Basilicata 2ª tappa: da Vipiteno a Fortezza Salaria -quattro regioni km 25 - ore 5 - dislivello m 480 - E senza confini Dal 15 al 16 GIUGNO Referente : [email protected] Organizzazione: Sezione di Potenza 24 GIUGNO Informazioni : www.caisalaria150.it Trekking: nel Parco Nazionale del 3ª tappa: da Fortezza a Bressanone www.slowbikeap.it Pollino - Km dai 15 ai 20 giornalieri - ore km 14 - ore 4 - dislivello m 450 - E 4/6 - E Iscrizioni: [email protected] 25 GIUGNO Lazio-Abruzzo 4ª tappa: da Bressanone a Chiusa km 15,2 - ore 5 - dislivello m 590 - E 14 GIUGNO Alto Adige Organizzazione: Sezione Antrodoco - 26 GIUGNO l’Aquila Gruppo Seniores Informazioni: 5ª tappa: da Chiusa a Barbiano Escursione: Antrodoco (RI) a Sella di [email protected] km 15,2 - ore 4 - dislivello m 690 - E Corno (AQ) - m 900 - Km 18 - E iscrizioni: [email protected] Iscrizioni: [email protected] 27 GIUGNO [email protected] 21 GIUGNO 6ª tappa: da Barbiano a Costalovara 0862 028225 A Bolzano, accoglienza presso la Sala di km 20 - ore 6 - dislivello m 800 - E Rappresentanza del Comune di Bz dalle Abruzzo ore 15.30. 28 GIUGNO 15 GIUGNO Per incontro di presentazione del 7ª tappa: da Costalovara a Bolzano Organizzazione: Sezione l’Aquila Trekking con 9 tappe dal Brennero km 12,5 - ore 4 - dislivello m 280 - E Escursione: Sella di Corno - Scopito a a Salorno; dal punto di vista storico, Villagrande - Tornimparte (AQ) - m 670- culturale, geografico e sociale, della Via 29 GIUGNO Km 23 - E Romea Germanica. 8ª tappa: da Bolzano ponte Adige a Iscrizioni: [email protected] Mattino del 22 giugno: appuntamento Termeno Grotta della 0862 028225 per tutti presso la stazione FFSS di km 22 - ore 6 - dislivello m 710 - E Vecchia Diga. Bolzano ad ore 8.00, e partenza in treno Foto di Gianpaolo 16 GIUGNO per il passo del Brennero con arrivo 30 GIUGNO Pessina Organizzazione: Sezione l’Aquila ad ore 09.30 ca. ed inizio della prima 9ª tappa: da Termeno a Salorno Escursione: Villagrande - Tornimparte a tappa. km 16 - ore 4 - dislivello m 400 - E

58 / Montagne360 / Giugno 2013 Giugno 2013 / Montagne360 / 59 Libri di montagna

• Pete Fromm Valle Stura, luogo simbolo della sionato delle alte quote. Come Questa Bibliografia Alpina di- Indian Creek Resistenza, e termina a Riace, il in una sequenza di scene che venta così la più completa mai Keller Editore, 255 pp. paese dei bronzi che ha aperto si svelano l’una dopo l’altra, pubblicata e rende accessibile € 14,50 le porte del proprio mare ai prendono forma i capisaldi di l’imponente panoramica degli rifugiati in fuga dalle guerre e ha quella strana specie di sport scritti di cultura alpina dall’“in- dato loro le case rimaste vuote. che è l’alpinismo: l’atmosfera, venzione” della montagna e In mezzo, lungo la linea del Po, l’impegno, la scoperta, l’incer- dell’alpinismo fin quasi a tutto le cascine di Vho di Piadena, tezza, la paura, la capacità di il ’900. tornate a vivere con il lavoro gestire situazioni inaspettate, degli immigrati indiani, e poi, la cordata, il rischio. Un fluire di • Vincenzo Anselmo sull’Appennino fragile dei terre- pensieri e considerazioni in cui A spasso nel Parco moti, quel che resta dell’Aquila chiunque pratichi la montagna delle Madonie e dell’Irpinia, con un balzo finale si riconoscerà a colpo sicuro. Geoitinera, 86 pp. nella Locride abbandonata di Uno studente universitario Africo e Pentedattilo. In una • Gastone Mingardi risponde a un annuncio che sorta di viaggio archeologico- Bibliografia Alpina Il ritorno del Premio Itas offre un lavoro un po’ speciale: sociale, l’autrice ricostruisce Nuovi Sentieri Editore, 591 Mario Casella vince nella narrativa. A Tony Howard il premio per l'opera prima proteggere la schiusa di due memoria e descrive passaggi pp. € 80 milioni e mezzo di uova di storici e nuove destinazioni esi- salmone durante l’inverno. Il stenziali. È il racconto intenso e Mario Casella e infine il più votato sul sito dell’Itas per il che: nel 1965 sette ragazzi inglesi deci- dettaglio non proprio seconda- poetico, anche se talora un po’ Nero- premio speciale Salewa. Per tutte le sezioni, dono di aprire una via su una delle pareti rio è che tutto ciò accade sulle faticoso nel suo dispiegarsi, di bianco-nero consueti i temi: l’alpinismo, la montagna, i rocciose più alte d’Europa, il Troll Wall in Montagne Rocciose, a decine un’Italia ai margini, dalla quale Gabriele viaggi, la cultura e lo sviluppo, l’avventura. Norvegia. Accampati sotto la gigantesca di chilometri dalla prima strada una manciata di territori segnati Anni di frequentazione, Capelli A conferma del cambiamento, l’età media bastionata, sfidano condizioni meteo proi- carrozzabile e dal primo paese, dalle rovine parla di voce propria migliaia di fotografie e Editore, pp. della stessa giuria, scesa di molto (non me bitive e frane che ne minacciano la soprav- con temperature fino a 40 gradi e diventa scenario di nuovi oriz- appunti. Il tutto raccolto in 236, 20 € ne vogliano i predecessori), a cominciare vivenza; ciononostante, riescono a guada- sotto zero, e la casa in dotazio- zonti possibili, motore di futuro. un e-book acquistabile su dal presidente, il “giovane” Enrico Brizzi, gnare la cima senza mai perdersi d’animo. ne è una tenda. Fromm descrive Premio Bagutta 2013. iTunes che, una volta aperto, che raccoglie il testimone nientemeno che Howard racconta le loro avventure “al limi- questa esperienza di vita Una famiglia, una passione, un vi spalancherà un mondo dal “maestro” Mario Rigoni Stern. te”, senz’altro tra le più spettacolari e meno vissuta in maniera avvincente e • Anne-Laure Boch luogo, una vita dedicata ai libri naturale di straordinaria Al concorso classico hanno partecipato note a firma britannica, in modo avvincen- ironica, da cui sprigiona tutto il L’euforia delle cime di montagna: questa Biblio- varietà e bellezza. Considerate Potremmo definirlo “uno splendido qua- una cinquantina di editori con oltre cento te e intriso di spassoso umorismo. Proprio fascino dell’estremo, dove l’au- Ediciclo Editore, 91 pp. grafia Alpina è la storia di una la prosecuzione dell’Appennino rantenne”, citando il Nanni Moretti di Caro libri. Da questa rosa sono usciti i due vin- come un rock anni 60. tosufficienza è la prima regola € 8,50 realtà culturale che ha accom- calabro, le Madonie sono diario. Ma qui il protagonista è l’Itas, lo citori: Mario Casella con Nero-bianco-nero La sezione Giovani Montagnav(v)entura ha per sopravvivere e la capacità pagnato due secoli di alpinismo un territorio di frontiera e di storico premio di letteratura di montagna per la sezione narrativa e Tony Howard con invece premiato Alice Tomaselli con Anche di entrare in relazione con la attraverso la letteratura ad coesistenze storico-culturali che si assegna nei giorni del Film Festival La montagna dei folletti per l’opera prima. gli animali del bosco usano internet, una natura più selvaggia e con i suoi esso dedicata. Di tutto ciò si ma anche di grande ricchezza di Trento e che nei decenni ha visto pas- Nero bianco nero, come scrive Brizzi nella sorta di fattoria degli animali in digitale; abitanti una necessità. Una scel- parla nel Prologo, ove, accanto naturalistica (vi sono state sare il meglio della produzione di genere motivazione del premio, «rinverdisce la no- Giorgia Cappelletti con Più veloce del vento ta editoriale interessante per alla storia della Libreria Alpina censite più di 2600 specie) e pubblicata in Italia. Possiamo dire che sia bile tradizione di un genere che è nel dna per la sezione umorismo: una commedia la giovane e indipendente casa di Bologna – punto di riferi- di una geologia complessa. Chi davvero parte integrante della storia del stesso del racconto di montagna, ossia il ambientata sul monte Olimpo; Michael editrice trentina. mento internazionale antiqua- viene a camminare da queste gruppo assicurativo trentino; voluto e gui- resoconto di un’impresa, nel nostro caso Moore con Il messaggio di Quinto per la se- rio e contemporaneo, animato parti si imbatte in forre, gole, dato negli anni da Edo Benedetti, una vera la traversata scialpinistica del Caucaso zione fantasy, dove un giovane sedentario • Antonella Tarpino dai fratelli Gastone e Mario inghiottitoi; mentre la zona icona locale, ha reagito all’usura del tempo dal Mar Caspio al Mar Nero» col taglio del e annoiato scopre in montagna, sorta di Spaesati Mingardi tra il 1961 e il 1995 – montana è caratterizzata da rinnovando il proprio disegno di promo- reportage. Casella, infatti, ci conduce sul twilight zone, insegnamenti preziosi; e infi- Einaudi, 250 pp. € 18,00 l’autore ricorda personaggi ed grandi pareti come sul Monte zione culturale della montagna soprattut- filo di frontiere che scottano, tra Europa e ne Federico Uez, per il premio Salewa, con Delizioso libretto che svela il episodi dell’ambiente alpini- Carbonara, seconda cima della to con il coinvolgimento dei giovani. Così, Asia, fino a Soci, sede delle prossime Olim- il racconto più votato sul web Non si poteva suo intento fin dal sottotitolo: stico bolognese e dolomitico. Sicilia dopo l’Etna. L’autore dopo due anni di pausa, torna in linea con piadi invernali. Il mezzo scelto per questo tardare Rubens. piccole considerazioni sulla Il grande elenco bibliografico presenta 12 itinerari, tutti nel i tempi 2.0 su cui corre la nostra comuni- viaggio un po’ speciale, gli sci, permette ai Gli e-book dei racconti vincitori possono montagna e il superamento di è composto da 17459 titoli e Parco regionale naturale delle cazione quotidiana e, accanto alla migliore due protagonisti di fare incontri altrettanto essere scaricati dal sito del premio Itas sé. In meno di 100 pagine l’au- comprende tutti i libri inseriti Madonie, e di ciascuno fornisce opera narrativa e alla migliore opera prima speciali, scambi senza mediazioni o diffi- www.premioitas.it trice, un’alpinista dilettante che nei 68 cataloghi pubblicati descrizione particolareggiata cartacee, sono stati premiati, per la nuo- denze, che li aiutano a cogliere lo spirito fa il medico a Parigi, abbozza dalla Libreria Alpina nel periodo del percorso, cartina, indice di va sezione Giovani Montagnav(v)entura dei luoghi e a farcene partecipi. ERRATA CORRIGE una sorta di “fenomenologia” citato, quindi tutte le opere difficoltà e schede su prodotti riservata ai ragazzi tra i 16 e i 26 anni, un Di tutt’altro genere La montagna dei fol- Nella rubrica del numero di febbraio 2013 il dell’andar per cime, con tutto il uscite tra il XVIII e il XX secolo. tipici, manifestazioni, leggende, r@cconto confezionato con linguaggi digi- letti di Tony Howard, che propone un récit libro “Ladri di anime” di Carlo Crovella è attribu- corredo di emozioni, pulsioni e Il riferimento, finora, erano monumenti. Un lavoro tali: dall’sms all’email, alla chat, al blog ecc., d’ascension rimasto in un cassetto per ito all’editore Lumen mentre è pubblicato da Tutto inizia dalla borgata monta- contraddizioni, suggestione per i due volumi del Perret, con accurato che esprime grande due per le categorie umorismo e fantasy quarant’anni. La storia è delle più classi- Seneca Edizioni. Ce ne scusiamo. na di Paraloup, nella cuneese il sublime, che anima l’appas- una selezione di 4919 opere. conoscenza e amore dei luoghi.

60 / Montagne360 / Giugno 2013 Giugno 2013 / Montagne360 / 61 Cronaca extraeuropea a cura di Antonella Cicogna e Mario Manica [email protected] WYOMING mone Pedeferri, Mattia Tisi e Andrea Zaffaro- 6c, 6b, 7a, 6b+, 6b, 7a, 7b/7b+, 6b, 5. Devil’s Tower 1558 m ni. “Perdidos en el Mundo” è stata aperta sul-

Scalando sulla Pilastro NE la Nord del Cerro Walwalun dal 2 al 6 febbraio NORVEGIA verticalità del Diamond New Wave + Assembly Line scorsi: 870 metri per 23 tiri, 7b+, 6c+ obbl. Lofoten (Colorado). «La parete Walwalun nasce dalla testata del- Si trova nel settore Paradiset sopra Kalle nel- Foto Calloni-Dell'Agnola- Parete O la valle dell’Anfiteatro e svetta un migliaio di le vicinanze di Henningsvaer. È la via lunga 5 Sanguineti El Matador (M. Dell’Agnola, M. Sanguineti) metri più in alto», racconta Masè. «È esposta tiri su perfetto granito e fessure eccezionali a nord ma rimane soleggiata quasi tutto il per le dita e le mani, aperta dagli altoatesi- Parete O giorno, trovandosi nell’emisfero australe. Le ni Helmut Gargitter e Pauli Trenkwalder alle Mc Carty West Face Free Variation sezioni su placca nelle ore più calde risulta- Isole Lofoten in stile trad con difficoltà fino al (M. Dell’Agnola, M. Sanguineti) no praticamente impossibili». Avanzando 7b +. «Il tiro più duro è su uno splendido tetto tiro dopo tiro in un braccio di ferro contro il orizzontale di 6 metri solcato da una fessura, Vedauwoo caldo, la cordata proseguirà lungo l’immen- come la mitica Separate Reality di Yosemite. Settore Nautilus: sa Walwalun, «fatta di diedri, tetti, fessure e Da qui il nome alla nostra linea "Lofoten reali- • Stinkzig placche che cambiano forma e profondità ty"», ha spiegato Gargitter. • Lower al rotare della luce solare», racconta ancora • Progressive Masè. Dopo 500 metri di via nuova e 13 lun- Per le relazioni e la personale collaborazione • Deception (M. Sanguineti, G. Calloni) ghezze, una sorpresa per un ottimo bivacco: ringraziamo: Helmut Gargitter, Marcello San- • Friday the Thirteenth (M. Dell’Agnola, M. «la cengia a metà parete si presenterà gran- guineti, Luca Giupponi, Ufficio Stampa Ragni Sanguineti) de e comoda tanto da riuscire a stare slega- di Lecco. ti. Scopriamo anche una sorgente di acqua Settore Turtle Rock: fresca. Questo luogo sarà il piano superiore Edward’s Crack della nostra casa, dove passeremo due not- Horn’s Mother (M. Sanguineti) ti. E con l’acqua a disposizione potremo de- cidere di rimanere alla cengia salendo con Settore Poland Hill: i viveri, così da attaccare la parte alta della Skull (M. Dell’Agnola, M. Sanguineti) parete». Sopra la salita cambierà, la roccia offrirà maggiori fessure e risulterà decisa- SCOZIA mente verticale. «Una successione logica di Marcello Sanguinetti ha partecipato all’In- linee intuite con un magnifico gioco di squa- ternational Winter Climbing Meet, l’incon- dra ci fa passare attraverso questa muraglia, Verso la TURCHIA Larcher a risolvere l’uscita. Alternando giorni Larcher. La via è di 7c max, 7a+ obbligatorio. tro internazionale di arrampicata invernale svelandoci i suoi segreti, completando il ven- Devil’s Ala Daglar di scalata a giorni trascorsi al campo base, la organizzato dal British Mountaineering titreesimo tiro sulla vetta del Walwalun, che Tower Il gruppo dell’Ala Daglar vanta di una bella cordata giunta sulla spalla ha proseguito per STATI UNITI Council, tenutosi in Scozia lo scorso gennaio. abbiamo raggiunto attraverso un cammino (Wyoming) e intensa attività verticale, con linee chal- la cresta fino all’anticima. Sceso un canale e Lo scorso agosto Marcello Sanguineti, Durante la settimana Marcello ha realizzato verticale fatto di roccia fantastica». Questi i Foto Calloni- Dell’Agnola- lenging anche frutto della creatività italiana risalito un camino di IV per 100 metri, è poi Manrico Dell’Agnola e Giambattista Calloni le seguenti salite: tiri della via “Perdidos en el Mundo”: 6a, 6a, Sanguineti (nella scorsa cronaca abbiamo parlato del sbucata in vetta alla Cima Vay Vay 3563 m. hanno dedicato due settimane ai graniti di 6a/b, 7a, 6c, 7a, 6b+, 4, 5, 7b+, 4, 6b, 6a+, 4, Kazilin Basi 2944 m). In questo magnifico Temporali annessi, la via è stata poi liberata Colorado e Wyoming scalando, tra gli altri, Northern Cairngorms: gruppo della Capadocia, due altre nuove li- dai tre, che si sono alternati nel provare il sul Longs Peak e la Devil’s Tower. Questa l’at- • Coire an T-Sneachda, Mess of Pottage: nee sono state realizzate dal più che rodato tiro chiave approfittando della buona cengia tività svolta. Droidless (con Charles Halstead) e Hidden duo Giupponi-Larcher in cordata con Nicola che ospita la sosta. Complesso l’accesso al Chimney (con Charles Halstead) Sartori. La prima nella zona nord-orientale, comodo campo base a 3000 m di quota: COLORADO • Shelter Stone Crag: Postern (con Charles la seconda nella zona occidentale. Nell’iso- per l’assenza di traccia e i 2000 metri di di- Longs Peak 4346 m Halstead) lata zona nordest dell’Ala Daglar, Larcher slivello da affrontare senza la possibilità di Parete Est - Diamond • Coire an Lochain: Torque of the Devil (con era già stato nel 2005 con l’alpinista turco usufruire di animali da soma a causa di una North Chimney + Casual Route Rob Greenwood) Recep Ince. Qui aveva fatto conoscenza con strozzatura di un canyon che impedisce loro North Chimney + Pervertical Sanctuary (M. l’anfiteatro di calcare del Vay Vay, largo 1 km il passaggio. Dell’Agnola, M. Sanguineti) Southern Cairngorms e alto 600 metri, ma il sogno di scalarlo era Sul lato destro dell’anfiteatro Vay Vay sale la Lochnagar: Eagle Ridge (con Dave Almond) rimasto irrealizzato. La scorsa estate è pro- via aperta dai friulani Maurizio Perotti e Olin- Lumpy Ridge Giupponi sul prio qui, sul suo lato sinistro, dalla roccia do Ceschia nel 1984. Sundance Buttress, parete NE Northern Highlands, Torridion tiro chiave più compatta, che i tre hanno aperto sulla La cordata Giupponi-Larcher-Sartori si è Idiot Wind Benn Eighe: East Buttress (con Rob Gre- di Radio Nord la via “Nessuno”: 470 m, 8a+ max, 7b poi spostata sullo stretto e strapiombante enwood) Eksen, gruppo obbligatorio. La terza lunghezza - un leviga- canyon posto sul lato sinistro della Cimbar Eldorado Canyon dell’Ala Daglar, to strapiombo giallo, solcato da una sottile Valley nel settore ovest del gruppo, aprendo Redgarden Wall: CILE Turchia. striscia nera bellissima - si è rivelata il punto e liberando la via “Radio Eksen”. «Duecento Touch and Go, The Naked Edge Valle Cochamò Foto Archivio chiave, la più impegnativa ed estetica e alla metri molto aggettanti, in ombra, di roccia (M. Dell’Agnola, M. Sanguineti) Nuova via nella cilena Valle Cochamò per gli Luca Giupponi cui apertura hanno contribuito tutti e tre, con notevole e di comodo accesso», ha spiegato italiani Lorenzo Lanfranchi, Mirko Masè, Si-

62 / Montagne360 / Giugno 2013 Giugno 2013 / Montagne360 / 63 Nuove Ascensioni a cura di Roberto Mazzilis La Cresta E-W La parete sud-ovest dell’Anticima sud della II Torre Piatta con i Monte Seriola, 2753 m Accesso lungo e faticoso per il quale posso- ghiaie. Sempre sulla stessa parete, ma sulla del Monte Petroso tracciati delle vie aperte Alpi Pennine - Valtournenche - Cresta delle no risultare utili gli sci o le racchette da neve. destra, sul settore di parete che fa capo al ca- da M. Babudri e A.Sain Grand Murailles Oltre 3 ore di marcia per arrivare all’attacco, ratteristico pilastro giallo dell’Anticima Sud, La prima salita dello Sperone di Destra, paral- situato sulla destra dello sperone che innalza Marino Babudri e Ariella Sai, il 12 agosto del lelo alla Cresta Nord del Monte Seriola (l’ulti- direttamente dagli ultimi faggi. Si parte dalla 2012 hanno aperto la via “Raponzolo Bian- ma punta all’estrema sinistra della lunga cre- Valle Cuppella passando dal Lago Vivo (da co”: altra bella arrampicata di grande sod- sta delle Grand Murailles) è stata realizzata questo punto la cresta è bene in vista). La disfazione su roccia ottima. Sviluppo 250 m. da Marcello Caccialupi e Gabriele Tono il 22 discesa avviene per il vallone glaciale espo- Difficoltà di V, VI, VI+, VII+ superate in 5 ore. ottobre del 2012 lungo la via denominata sto ad est, tra l’Anticima raggiunta e il Monte Attacco alla base di una evidente rampa con “Giallo D’Autunno”. Si tratta di una via abba- Petroso. piccole colate nere visibili sulla destra di un stanza logica in ambiente molto gratificante diedrino con un piccolo pino mugo, posto a con vista sul Cervino e i Breithorn; la roccia è Monte Cervati pochi m sopra le ghiaie. La discesa dalla cima di qualità discreta e offre buone possibilità di Appennini Meridionali - Subappennino è stata effettuata calandosi in corda doppia assicurazione con friend, nut e cordini (una Lucano - Parco Nazionale del Cilento (da 20m) nel sottostante canale. Poi per lo ventina di m sotto la cima, su una facile pa- Il 23 dicembre del 2012 Cristiano Iurisci, stesso fino all’ancoraggio di una seconda retina raggiungibile anche dalla Cresta Nord Luigi Ferranti, Rino Iubatti,Rocco Calda- calata da 30 m che porta in un canalino. Ri- è stato trovato un vecchio chiodo ad anello). rola e Mimmo Ippolito hanno aperto la via salire per rocce facili ad una larga cengia, poi Dislivello complessivo dell’ascensione 800 “Questione Meridionale”: un itinerario di attraversare tutta la parete est fino al cana- m con 5 tiri di arrampicata. Difficoltà valuta- notevole bellezza che si sviluppa per 6 tiri lone sovrastato dall’intaglio tra le 2 Torri, per Creta Da Cjanevate, 2769 m del Pilastro seguendo il tracciato di “Rughe di Cason di Lanza per il sentiero che porta alla te P D +,prevalentemente di III, IV e IV + lungo di corda lungo il profondo intaglio che solca il quale alle ghiaie. Avvicinamento alla Torre Alpi Carniche - Gruppo Coglians - Roccia”. Quindi attacca per un muro di plac- via ferrata. Al termine della vegetazione si placche, lame, fessure e camini. Partenza dal la parete nord della bastionata rocciosa a dalla Val Marzon lungo il sentiero per il Bivac- Cjanevate che più bonario di quanto appaia che porta, prosegue sulla sinistra per tracce con ometti parcheggio nei pressi dei laghetti per la pesca destra del Canale dell’Eglise, (vedi TCI App. co De Toni. Giunti in Val Marden risalire un ca- Con queste 2 vie nuove aperte sul Pilastro con una breve diagonale verso destra, sul filo e bollini rossi innalzandosi per 150 m. Quin- sportiva (come per la salita allo Chateaux De Mer.). Tale intaglio è caratterizzato da vari nalone detritico che porta ai primi avancorpi Principale della parete sud si chiude la pa- dello spigolo. Le difficoltà sono molto omo- di si attraversa verso destra il ghiaione fino Dames)imboccando la strada sterrata per le risalti rocciosi dove in particolari condizioni rocciosi. Ore 3. noramica della “saga esplorativa “ realizzata genee e l’arrampicata elegantissima, con la alla base di una fessura evidente che dà la cave. Raggiunta una stalla si prosegue sulla di innevamento si trovano colate di ghiaccio nel 2012 in Cjanevate. Il 20 agosto Roberto costante dello spigolo a 90°, molto entusia- direttrice di salita alla seconda via, mentre destra per un sentiero che confluisce all’Alta fino a 75/80° con alcuni passaggi a 85/90°. Creta da Cjanevate, 2769 m Mazzilis e Samuel Straulino in 7 ore aprono smante che da un lato delimita le placconate l’attacco della via “Classe 48” è marcato da Via n°3 (seg.35). Lo si segue verso sx fino ad Con innevamento maggiore probabilmente Alpi Carniche - Gruppo Coglians - la via “Rughe di Roccia“, una scalata molto della parete sud-ovest mentre sulla destra un grande diedro (ore 0.45). Discesa lungo oltrepassare per 150 m un rudere, dal quale le difficoltà diminuiscono. Lo stesso giorno Cjanevate consigliabile che fino alla base del Pilastro risulta esposto sul profondo canalone del la via normale o la “Via Evelin“ (bollini rossi). si abbandona il sentiero per puntare in alto R.Caldarola e M.Ippolito lungo un solco che Il 18 agosto del 2012 in 6 ore Roberto Mazzi- Anjò segue tracciato della via “A Dute Mane- Pilastro Anjò. Sviluppo complessivo 700 m su prati e pietraie in direzione del M.Seriola. solca la parete sulla destra hanno aperto una lis e Samuel Straulino lungo il gran diedro e te”, poi per una costola a gradoni alla base del circa suddivisi in 11 tiri di corda di 60 m dei Grande Nabois, 2313 m L’attacco è posto sulla selletta di un intaglio variante di attacco di 70 m valutati D-. lo spigolo sud-ovest del Pilastro Anjò hanno Pilastro Principale, caratterizzato da ottimo quali 5 lungo lo spigolo. Difficoltà di V, VI, VII-. Alpi Giulie - Grupo dell Jof Fuart del canalone che digrada dalla Cresta Nord aperto la via “A Dute Manete”. Arrampicata a calcare (in alcuni tiri paragonabile ai settori Usati una quindicina di ancoraggi intermedi. Sulla parete nord, il 10 agosto del 2012 in (ore 2 dall’auto). Per il rientro a valle, dalla Seconda Torre Piatta, 2558 m tratti atletici o molto tecnici sulla solita roccia più belli del celebre Pilastro Don Chisciotte in Tutti i chiodi ed alcuni cordini su clessidra ore 4.30 Daniele Picilli e Samuel Straulino cima seguire la cresta erbosa fino ad un gen- Dolomiti Orientali - Gruppo della Croda dei entusiasmante di questa piccola “Marmo- Marmolada!). Il Pilastro è stato superato lun- sono rimasti in luogo. Discesa per la via nor- hanno aperto una nuova via a destra (ovest) darme: aggirarlo sulla destra e per un canale Toni - Ramo Campanili di Val dei Toni lada“ carnica. Sviluppo complessivo m 700. go un marcato diedro fessura sbarrato da un male, oppure lungo la via “Joachino “ trac- dello “Spigolo Sabrina”. Sviluppo 460 m circa risalire in cresta da seguire fino alla Finestra La dolomitica Seconda Torre Piatta sul ver- Difficoltà V, VI, VI+, VII-. Usati una ventina di tetto oltre il quale si procede su placche leg- ciata dagli austriaci nel centro del Pilastro e per 11 tiri di corda con difficoltà dal II al IV, un di Cignana. Qui si imbocca il seg. 107, poi il n° sante sud-ovest espone un’ampia parete di ancoraggi intermedi tra friend medio-grossi germente inclinate e con alcuni rigonfiamen- completamente attrezzata a spit anche per passaggio di V– e uno di VI– lungo placche 37 per il rif. Oriondè, riprendendo in breve il belle placche nere inframmezzate da stra- e chiodi dei quali, oltre a 5 anelli di cordino, ti anche strapiombanti (ma sempre molto le calate a corda doppia (sconsigliabile in e canali che solcano il grande diedro-rampa sentiero che riporta al parcheggio (ore 2). piombi gialli sulla quale il 27 agosto del 2012 lasciati in luogo. La via attacca su uno zoc- ben appigliati) poste poche decine di m a caso di pioggia). che dà la direttrice alla via. Roccia discreta, in 5 ore Marino Babudri e Ariella Sain hanno colo a placche divertenti posto sulla destra destra dello spigolo ovest. Da una nicchia molto buona sulle maggiori difficoltà. La- Monte Petroso, 2170 m aperto la via “Magica Luna”. Si tratta di una del Pilastro Lisa; supera un muro di rocce molto evidente si sale la divertente rampa Monte Germula, 2143 m sciato 1 chiodo. Il 19 giugno del 2012 Daniele Appennini - Monti Marsicani - Anticima bella scalata, di soddisfazione sia per la roc- verticali e fessurate e con un obliquo verso posta sulla destra, quindi lo spigolo ovest per Alpi Carniche - Gruppo dello Germula Picilli scala in solitaria lo spigolo nord, imme- Sud cia ottima che per l’ambiente molto solitario sinistra sulle placconate a rigole poste sotto il quale si sbuca sulle balze terminali. Svilup- Nel 2011 Adriano Sbrizzai e Flavio Cella han- diatamente a ovest della Punta “Domenico Il 6 gennaio del 2013 Cristiano Iurisci e Rino e suggestivo. La via attacca per uno zoccolo un canalino, porta su una crestina affilata. Ci po complessivo m 700 circa. Difficoltà di V, no aperto due vie nuove sulla parete nord da Tolmezzo “. Itinerario logico ma di scarso Iubatti hanno risalito integralmente la lunga che in alto si incunea sulle nere placcona- si trova proprio di fronte alla base del Pilastro V+, VI, VI+. Usati una quindicina di ancorag- - est. La prima porta sull’Anticima Est ed è interesse sia per la qualità della roccia che ed elegante cresta impostata in direzione te centrali. Le supera proseguendo prima Anjò, all’altezza del gran diedro fessurato, gi intermedi. Il 22 agosto Roberto Mazzilis e stata denominata “Classe ’48”, realizzata il per le difficoltà discontinue. Entrambe le vie E-W che culmina su una svettante punta col- su rocce grigie, infine lungo un diedro nero in alcuni tratti trovato bagnato e viscido. Al Fabio Lenarduzzi per 7 ore hanno assapora- 13 settembre in 4 ore. La direttrice è data da si raggiungono con 3 ore di marcia dalla Val locata tra la massiccia mole del Monte Petro- che solca il cappuccio sommitale. Sviluppo suo termine per una difficilissima fessura to il privilegio di toccare e scalare per primi un grande diedro articolato con placche, fes- Saisera imboccando la carrareccia per il rif. so e il Monte Altare. Si tratta di una ascensio- 320 m. Difficoltà di V, V+, VI, VII. Dalla cima strapiombante si raggiungono placche com- anche l’affilatissimo spigolo sud lungo la via sure e camini. Sviluppo 420 m con difficoltà Pellarini. Alla fine del tratto ripido si guada ne molto panoramica valutata AD: pendenze per scendere abbassarsi verso nord per una patte ed una crestina molto esile per la quale “Il Paradiso Può Attendere”: denominazione di II, III, IV, V+. Lasciati 12 chiodi con cordino. il letto del rio di destra fino a delle tracce di a 40/45° con passaggi a 70° e difficoltà su trentina di m fino ad una forcelletta. Quindi ai risalti di uno spigolo. Dalla sommità di un eloquente riferita sia alla bontà straordinaria Roccia ottima. La seconda il 17 settembre, sentiero con bollini gialli e neri che portano roccia di I e II. La via ha uno sviluppo di 700 per un canalino, poi verso est (friabile) al ca- gendarme, con una breve corda doppia ci si del calcare che alla linea geometrica ed ae- sempre in 4 ore lungo un sistema di fessure, a scavalcare 2 sellette per poi abbassarsi d m e si svolge quasi esclusivamente su cre- nalone orrido che solca il versante nord. Ri- cala su gradoni articolati che con difficoltà rea dello spigolo incredibilmente inaccesso placche e diedri di roccia ottima. Sviluppo di una trentina di m. Infine a sinistra per un ca- sta con brevi risalti dove risulta opportuno salirlo fino alla forcella tra le2 torri dalla qua- decrescenti permettono di raggiungere il fino al loro arrivo. Questa via (meritevole a di- m 410 con difficoltà di III, IV, V, VI. Lasciati 9 nalino ed infine verso destra per placche alla procedere in cordata (utili chiodi e friend). le ci si affaccia al canalone che sfocia sulle crestone sommitale della Cjanevate. ventare una grande classica) porta alla base chiodi con cordino. Avvicinamento dal Passo base della parete. Discesa per la via normale.

64 / Montagne360 / Giugno 2013 Giugno 2013 / Montagne360 / 65 Lettere Relazione morale Botschaft der Berge, divulgata da numerosissime ristampe. Trattasi continua da pagina 1 complessità dell’organizzazione il mosaico di teurnia di una sorta di "breviario" della montagna, che parla a quanti sono delle manifestazioni, si concluderà nel novembre del 2013 a delle manifestazioni, sia nella complessità delle funzioni ope- Ho letto con molto piacere l’articolo di Francesco Carrer sugli sensibili al richiamo della montagna e della sua bellezza. Il volume Udine con il 99° Congresso Nazionale. Tali eventi di apertura rative in relazione al mondo produttivo con il quale ci si trova a itinerari e sulle bellezze artistiche lungo la valle del Gail; è ha avuto fortunatamente, nel 1995, la prima edizione italiana (Il e chiusura intendono essere due elementi emblematici negli confrontarsi in questa particolare situazione di crisi. scritto anche molto bene. Mi spiace che nel trattare reperti antichi messaggio delle montagne, Panorama editore), cui ne hanno fatto orientamenti del Sodalizio verso il bicentenario, di ulteriore Rivolgo quindi un particolare ringraziamento e incoraggia- l’autore si sia limitato a Dellach (valle della Drava) e non sia andato seguito altre, grazie alla condivisione di Giovane Montagna. Ciò va apertura quindi verso il mondo della gestione pubblica, non mento a tutti coloro che negli organi centrali, nel personale oltre per una quarantina di chilometri verso oriente, sempre lungo lo a merito di Roberto De Martin, in allora presidente generale del CAI, a caso le manifestazioni si svolgono sotto il patrocinio della degli uffici, nei gruppi Regionali e nelle Sezioni hanno sin qui stesso fiume. A s. Peter im Holz, alla periferia occidentale di Spittal, che incrociando l’edizione tedesca, se ne innamorò, la tradusse con Presidenza del Consiglio dei Ministri, e contemporaneamente prestato la propria opera accollandosi un’ulteriore mole di la- un capanno in cemento ricopre il “mosaico di Teurnia”, il più antico la sorella Fiorenza e si attivò per portarla alla stampa e divulgarla in di un approccio che non intende essere solo di principio ma voro oltre a quello destinato alle attività ordinarie, che pure d’Austria, riportato anche in internet. Risale al V secolo, all’epoca della Italia, nel ricordo dell’amico Othmar Thun Ci dice a tal riguardo De anche operativo nella collaborazione con le associazioni alpini- richiedono costante impegno ed attenzione. prima evangelizzazione del Norico. È molto interessante perché negli Martin: «Stecher è stato un grande educatore, che ha forgiato più stiche estere e le istituzioni europee sulle problematiche della undici riquadri che lo compongono (il dodicesimo riferisce che lì abitò generazioni ad affrontare la vita con un saldo bagaglio di spiritualità, montagna che gravitando sull’arco alpino si irradiano in tutti i Rapporti istituzionali e relazioni esterne Ursino, comandante della legione romana stanziata in quella zona) incamerata nell’attività di montagna. Lui stesso era un buon alpinista paesi d’Europa. L’attività svolta per mantenere e creare nuovi rapporti istitu- sono ritratti non episodi della vita di Cristo, bensì animali (il cigno, il e attraverso l’alpinismo ha esercitato una pastorale gioiosa.... Quanto Tra questi due momenti intesi ad ufficializzare il significato zionali è stata particolarmente intensa mirata da un lato al bue, l’aquila, il pellicano, il leone, e così via) che hanno a “Il messaggio delle montagne” mi sento orgoglioso di essere stato propositivo del 150°, sintetizzato nelle due proposizioni “la monitoraggio e alla possibilità di intervenire nell’evoluzione e riferimenti nei vangeli. il promotore dell’edizione italiana. È opera destinata a non cadere montagna che unisce” ed “aprirsi al mondo”, si sviluppa il pro- negli sviluppi di provvedimenti legislativi concernenti la mon- Giorgio Zavagli - CAI Ferrara nell’oblio, come del resto lo attestano le riedizioni che si sono gramma delle manifestazioni nel territorio il cui calendario è tagna sia a livello regionale che nazionale ed internazionale, succedute nel corso di tre lustri. I suoi contenuti sono di delicata pubblicato nell’apposita relazione, particolarmente finalizzato dall’altro alle necessità legate all’organizzazione e alla comuni- I giudizi di Messner su Gerlinde Kaltenbrunner poesia, ricchi di fondamenti comuni a quanti praticano la montagna, a coinvolgere il corpo sociale, e ciò anche nell’organizzazione cazione delle celebrazioni del 150°. Caro direttore, con i doni del cuore e della mente, in ogni stagione della vita ». delle attività, e la società civile tutta. In campo internazionale assai significativa è stata la nostra col- nel suo nuovo libro sulle donne alpiniste (Montagne360 di I lavori preparatori hanno richiesto un gravoso impegno da laborazione e partecipazione all’assemblea del Club Arc Alpin, novembre) Reinhold Messner ha scritto belle pagine di elogio per il cicloescursionismo è incompatibile con la parte di tutte le componenti del Sodalizio, sia centrali che del tenutasi a Poschiavo in settembre, in concomitanza della quale l’alpinista austriaca Gerlinde Kaltenbrunner. Ciò che mi ha un po’ montagna territorio, aventi come riferimenti propositivi la Commissione si è tenuta la Conferenza delle Alpi, che ha visto l’avvicenda- disorientato è quanto egli disse in occasione della conquista del suo Caro direttore, leggo solo ora, con qualche ritardo, l’articolo per il 150° e il gruppo di lavoro del Coordinamento operati- mento dell’Italia alla Svizzera nella presidenza della Conven- quattordicesimo Ottomila, sola e senza ossigeno. Il grande Reinhold Pedalando sui sentieri di montagna apparso nella nostra rivista nel vo. In tale fase, che ha visto concludersi la funzione di filtro e zione delle Alpi, nella persona del Ministro per l’Ambiente allora si dimostrò freddino verso la eccezionale e coraggiosa alpinista, novembre 2012. Purtroppo il problema della convivenza di questa selezione dei programmi da parte della Commissione, il Co- Clini. I lavori della Conferenza hanno portato in seguito alla commentando “brava, ma quelle cime non sono più il top”. Al che, pratica con gli altri modi di fruizione della montagna (e della collina!) ordinamento operativo ha proceduto nell’analisi e nella messa stesura di un protocollo d’intesa tra il Ministro per l’Ambiente, siccome Gerlinde non gli ha sottratto alcun primato, figuriamoci, a lui, non si esaurisce, come scrive benevolmente l’autore, nel fatto che “i a punto dei progetti nazionali, affidando e coordinando con il le Regioni, Province autonome, e Enti interessati alla tutela del mi è venuto da pensare che cosa si voglia di più da una donna che ha maleducati e gli irrispettosi esistono in tutte la categorie”, cosicché supporto dei deliberati del Comitato Direttivo Centrale, i vai territorio su impegni e programmi comuni, protocollo sotto- dimostrato di essere grandissima e migliore di pur tanti abili scalatori basterà “mettere intorno a un tavolo tutti i portatori di interesse e incarichi agli Organi centrali e alle altre istituzioni collegate, scritto dal Presidente generale a Roma il 15 novembre. Pro- di Ottomila? Che si cerchi un “diecimila”... appena scoperto o che discuterne”. Il problema vero è che questa pratica, esattamente come il cui spetta la realizzazione dei progetti stessi. Purtroppo la si- grammi che prevedono la possibile costituzione di una nuova scali il Dhaulagiri con infradito, shorts e berrettino alla Clinton? Nel motocross, è semplicemente incompatibile con l’ambiente montano. tuazione di crisi economica ha portato a una riduzione delle “strategia macroregionale alpina” dedicata alle Regioni alpine, libro citato all’inizio, invece, Messner ha scritto testualmente “Non Le ruote di gomma dentata strappano e distruggono la cotica erbosa, disponibilità di finanziamento, alle quali si è cercato di ovviare nella quale il CAI può svolgere una parte attiva come promoto- ho alcun dubbio: attualmente, nel 2010, Gerlinde Kaltenbrunner è privando il terreno della prima e più efficace difesa dall’aggressione sia con interventi diretti della Presidenza su istituzioni poten- re dell’Unione Europea delle Associazioni Alpinistiche; in tale l’alpinista d’alta quota più forte al mondo. Sono sicuro che li realizzerà degli altri fattori erosivi. La pioggia fa il resto, incanalandosi nei solchi zialmente interessate, sia appoggiandosi per la raccolta di fon- prospettiva in maggio abbiamo dato la nostra adesione alla co- tutti (ovviamente gli Ottomila) e senza ricorrere all’ossigeno”. Queste già scavati dalle ruote e portando progressivamente al degrado del di tramite la ricerca di sponsor tecnici ad una agenzia specia- stituzione dell’European Mountaineering Union Forum. contraddizioni (o così a me sembrano) fanno tornare alla memoria sentiero, con conseguenze spesso irreparabili. Inutile, a questo punto, lizzata operante in stretta collaborazione con la Direzione e il In ottobre in occasione della nostra partecipazione all’Assem- l’arietta del Metastasio “voce dal sen fuggita...”, forse dimenticata da parlare di manutenzione dei sentieri, sarebbe fatica sprecata. Trovo gruppo di lavoro del Coordinamento, operazioni sul cui esito blea generale dell’UIAA a Amsterdam, Pier Giorgio Oliveti, già Messner ma, comunque sia (e scusandomi con Reinhold per il mio francamente disdicevole che il Club alpino – già lo fa, purtroppo, più si è tuttora in attesa. Tale situazione potrebbe determinare un rappresentante del CAI nell’Unione, è stato nominato membro paragone - divertissement), si è rimediato e, con Shakespeare, " Tutto d’una amministrazione locale – promuova un’attività così in contrasto necessario seppur doloroso ridimensionamento di alcuni pro- dell’Executive Board, mentre Lucia Foppoli è stata nominata è bene ciò che finisce bene ". con la protezione dell’ambiente. getti particolarmente onerosi così come di possibili contributi nel Management Committee, dando così maggior peso e auto- Gabriele Barabino - Socio sezione di Tortona Grazie della pubblicazione. a progetti del territorio ai quali è stato peraltro già assegnato il revolezza alla voce del CAI nell’assise internazionale. Raffaello Vergani - Sezione Valle di Zoldo (Belluno) patrocinio con sostegno. In preparazione delle attività per il 150° si sono inoltre stretti La morte di monsignor Reinhol Stecher Parallelamente a tale azione di ricerca sponsor si è sviluppa- ulteriori accordi di collaborazione con il Club Alpino Svizzero All’età di 91 anni, per improvviso insulto cardiaco, è scomparso a Gent.mo Vergani, ta l’attività di comunicazione per siglare accordi con i media che pure nel 2013 festeggia il medesimo anniversario. Innsbruck monsignor Reinhold Stecher, che della diocesi fu vescovo la ringrazio per la sua lettera che contribuisce al dibattito di partner, attività della quale non sono mancati i primi risultati, In campo nazionale assai frequenti e proficui sono stati i con- per ben diciassette anni, dal 1980 al 1997. Le esequie, trasmesse fatto ancora in corso. Per quanto mi riguarda, dissento con lei, in come emerge dalla relazione specifica, con la pubblicazione o tatti con il Gruppo Parlamentari Amici della Montagna, alle in diretta dalla televisione austriaca, hanno avuto luogo, con onori particolar modo quando associa la bicicletta ai mezzi meccanici a messa in onda di interviste al Presidente generale, di articoli cui riunioni siamo invitati permanenti, con l’assidua parteci- religiosi e civili, sabato 2 febbraio nel Duomo della città, cui è seguita motore, anche sul danno lasciato dalla "gomma dentata". Capisco su quotidiani e periodici, particolarmente in occasione della pazione del Vice Presidente generale Sottile e del Presidente la sepoltura nella cripta. Monsignor Stecher è stato una figura di il suo punto di vista, ma converrà con me che sono due approcci e presentazione alla Camera dei Deputati. generale, soprattutto in funzione della presenza istituzionale rilievo nella Chiesa austriaca, ma ancor prima d’essere vescovo il suo filosofie di frequentazione molto diversi. C’è una sensibile differenza La macchina è quindi avviata: ora è importante che gli sforzi delle massime cariche dello Stato nel celebrazioni del 150°. A nome era largamente conosciuto, a motivo della sua attività pastorale tra chi scorazza rumorosamente con potenti moto, e chi spinge fatti sin qui non si disperdano a causa di ristrettezze econo- tal fine è stata data informazione preventiva dei programmi in tra la gioventù studentesca. Come cappellano degli studenti egli silenziosamente su un pedale con il proprio polpaccio. A mio modo miche, di risorse umane e di difficoltà operative, soprattutto sede di riunione del GAM a giugno, la costituzione del Comita- s’era trovato a svolgere la sua pastorale sulle "vie dei monti", in di vedere, si può scoprire e conoscere la montagna pedalando, certo nei collegamenti funzionali tra centro e territorio; problema- to d’Onore, la presentazione ufficiale alla Camera dei Deputati escursioni di gruppo, in salite alpinistiche più selezionate, in giornate si deve farlo con rispetto dell’ambiente, degli escursionisti e con tiche delle quali non sarei sincero se volessi negare l’esisten- e l’ulteriore menzione da parte del Presidente della Camera in di studio. Il suo nome, sinonimo di "prete alpinista", s’era allargato buon senso. Questo, come lei sa senz’altro, è in sostanza il modo che za. Ma ciò è umano, anche considerato che tale incombenza si occasione del concerto dei cori di montagna presso la Camera a tutta l’area di lingua tedesca grazie all’opera sua, più famosa, Die propone e pratica il cicloescursionismo del CAI. presenta per la prima volta nella storia del Sodalizio, sia nella il 21 dicembre. Un particolare ringraziamento va al presidente

66 / Montagne360 / Giugno 2013 Giugno 2013 / Montagne360 / 67 Relazione morale del GAM sen. Giacomo Santini e al Presidente onorario on. Er- attività principali. Il primo che costituisce la base ordinaria postale. Naturalmente le nuove esigenze, sia tecniche che nella ambientaliste (FAI, Italia No- minio Quartiani per l’appoggio prestato sia per i contastti che delle nostre pubblicazioni differenziata in due filoni principali: formulazione dei contenuti, imposte da una parte da cadenza stra, Legambiente e Wwf Italia) una carta d’intenti sulla mes- per l’organizzazione in occasione di tali eventi. la manualistica, e la guidistica, che rappresentano i due rami mensile della rivista cartacea, dall’altra dall’uso del nuovo stru- sa in sicurezza ambientale dell’Italia. Il documento scaturito Un’intensa attività è pure stata svolta presso il Ministero portanti dell’informazione tecnica per la formazione non solo mento informatico per Lo Scarpone on-line devono far consi- da quattro incontri a Roma è stato presentato a dicembre in dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, per rinnovare il teorica nelle nostre Scuole, e per l’accompagnamento nel ter- derare l’anno trascorso come un periodo sperimentale, anche occasione della Giornata mondiale del suolo, e contiene una protocollo d’intesa già in essere. ritorio, in merito alla cui produzione annuale rimando all’ap- agli effetti della distribuzione nelle edicole di Montagne360. richiesta al Governo che presso la presidenza del Consiglio sia Grazie all’opera del VPG Goffredo Sottile si è giunti alla firma posita relazione. Il secondo, che pure può essere considerato Ritengo tuttavia che, mentre è necessaria un’ulteriore messa istituito un tavolo di confronto permanente in cui le ammini- del nuovo protocollo che affianca ai contenuti già sperimentati ordinario, è quello delle Collane in coedizione che nel 2012 ha a punto per quanto riguarda il modello di comunicazione on- strazioni competenti, le organizzazioni e associazioni sociali, relativi all’educazione ambientale, il tema dell’educazione mo- visto il rinnovamento dello schema tradizionale in seguito al line, si debba insistere sulla diffusione esterna del mensile, con scientifiche e professionali monitorino e stimolino attività di toria con particolare attenzione all’attività di arrampicata e il completamento della storica Collana della Guida Monti d’Ita- gli opportuni supporti promozionali, per tutto il 2013 come tutela e prevenzione ordinando gli interventi di protezione e tema della prevenzione e sicurezza. Tale nuovo documento che lia. A tale proposito cito quanto riportato nella presentazione veicolo di informazione al servizio delle celebrazioni del 150°. risanamento. deve essere fatto oggetto della massima diffusione, è concepi- dell’ultimo volume della Collana, a firma dei Presidenti del In merito alla comunicazione esterna sono stati intensificati La nomina di Filippo di Donato nel Consiglio Direttivo di to come un utile strumento di presentazione del CAI presso le CAI e TCI: “Con Alpi Biellesi si chiude quindi una fase storica gli sforzi per una sempre maggior presenza sui media con in- Federparchi-Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali, istituzioni scolastiche. in uno degli ambiti di collaborazione tra Club Alpino Italiano terviste partecipazioni a trasmissioni radio e televisive, sia in è un’ulteriore riconoscimento della nostra autorevolezza in Il primo agosto ha avuto luogo un incontro con la Presidenza e Touring Club Italiano, esperienza certamente non replicabile occasione di eventi particolari che per l’informazione relativa materia ambientalista e un consolidamento della nostra par- del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per gli affari regio- secondo un modello che, seppur sempre valido sotto l’aspetto all’inizio delle attività celebrative del nostro anniversario. Sono tecipazione operativa. In tale veste in giugno Di Donato af- nali, il turismo e lo sport finalizzato a definire l’annosa questio- della descrizione del territorio, richiede una radicale revisione state altresì organizzate conferenze stampa in sede centrale, in fiancato dal Vice presidente TAM Esposito hanno partecipato ne dei tagli alle risorse economiche e umane cui il CAI viene per adeguarlo alle nuove istanze degli attuali frequentatori del- occasione della presentazione della 60° edizione del Filmfesti- all’incontro alla Camera dei deputati sui Parchi Patrimonio del periodicamente sottoposto, e ancora in agosto l’incontro al la montagna. In base a tali considerazioni, permanendo l’iden- val di Trento e per il lancio in edicola di Montagne 360. Paese e sempre a Roma alla prima riunione del tavolo di con- Ministero dell’Interno sul disegno di legge per la prevenzione tità di vedute e di interessi culturali delle due Associazioni, sultazione sulla biodiversità presso il Ministero dell’Ambiente. degli incendi nei Rifugi alpini. sono state gettate le basi di una Collana che darà nuovo impul- Ambiente e giovani Nell’ambito più strettamente legato alle problematiche am- La nostra presenza e collaborazione, com’è nella tradizione e so alla collaborazione editoriale, proseguendo nella divulgazio- L’attenzione per la tutela dell’ambiente montano non è venu- bientali della montagna ricordo in settembre a Milano la ri- nel raggiungimento di obiettivi condivisi è stata assidua in oc- ne di itinerari che consentano una sempre maggior conoscenza ta meno, operando su due piani, quello interno della revisione unione dei responsabili per le problematiche ambientali della casione dei consueti appuntamenti annuali con Associazioni e delle montagne italiane secondo la moderna concezione di una della normativa in materia di protezione della natura e quello CCTAM, del CAA, CIPRA e UIAA. Sul piano regionale, oltre ai Fondazioni operanti in settori della divulgazione culturale de- frequentazione del territorio rispettosa dell’ambiente in tutte esterno sia nei rapporti con le altre realtà istituzioni associa- già menzionati incontri inerenti i Parchi Nazionali di Calabria, dicata alla montagna, in particolare con i partner istituzionali le sue valenze.” Tale nuova iniziativa è conseguente agli orien- zioni e fondazioni che si occupano di ambiente e in particolare ricordo la convenzione tra CAI Umbria e Marche e l’Ente Parco del Filmfestival di Trento, il Museo della Montagna e la Biblio- tamenti proposti dalla precedente Presidenza, e ha dato luogo di ambiente montano, sia con interventi locali o su problema- Nazionale dei Monti Sibillini per la gestione e manutenzione teca Nazionale di Torino, anche in funzione di progetti nazio- a un protocollo d’intesa per la produzione in coedizione di una tiche generali di presidio del territorio, puntualmente ripor- dei Sentieri Storici, nonché il seminario tenutosi a novembre nali per il 150°: e ancora con i festival cinematografici MIDOP Collana di itinerari escursionistici individuati su base regiona- tati nelle relazioni dell’Organo tecnico centrale e degli OTTO a Trevi in occasione del Corso di aggiornamento per Operatori di Sondrio, del Sestrière, il Cervino CineMountain Festival, il le, avente come punto di partenza Rifugi al centro di territori regionali. Tam regionali, sul tema “Le terre alte dell’Appennino Umbro- Filfestival della Lessinia, di Vallarsa e il Milano Mountain Fil- di particolare rilevanza storica, ambientale e culturale. In coerenza con l’Obiettivo 11 pluriennale relativo al “Do- Marchigiano: quali prospettive” e ancora il protocollo d’intesa mfestival, ed ancora con il premio letterario Gambrinus “Giu- Parallelamente al varo di questa Collana, è stato dato incarico cumento programmatico CAI sulla protezione della natura” tra CAI Campania e Università di Napoli per il monitoraggio seppe Mazzotti”, la Fondazione Sella di Biella, la Fondazione alla Commissione Centrale Pubblicazioni di studiare e pro- il nuovo Bidecalogo, frutto di un lungo e complesso lavoro del clima e i suoi influssi sulla vegetazione. Cassin di Lecco e le Fondazione Angelini di Belluno che nel porre il piano editoriale di una nuova Collana dedicata a una dell’apposita Commissione consigliare centrale Politiche So- Ma l’ambiente montano non è esclusivamente naturale, bensì 2012 ha festeggiato il proprio ventennale. scelta di itinerari che ripropongano un alpinismo che sia ri- cio Ambientali con la collaborazione della CCTAM e del CSC, anche quello della presenza umana e legato a questa un argo- Anche a livello regionale non sono mancati proficui contatti spettoso dell’ambiente e della storia alpinistica dei vari gruppi presentato in bozza dal coordinatore della Commissione PSA mento che ci sta particolarmente a cuore è quello della libertà in particolare per il monitoraggio delle proposte di legge. Ne montuosi. Claudio Malanchini all’Assemblea dei Delegati di Porretta Ter- di accesso alla montagna. In tal senso, dopo l’adesione del CAI ricordo una per tutte, con la partecipazione del VPG Sottile a Il terzo ambito, che rientra nella realizzazione dell’Obiettivo 15 me con il titolo “Linee di indirizzo e autoregolamentazione del all’iniziativa del neo costituito “Osservatorio per la libertà di Rieti per la presentazione al Consiglio regionale Lazio del dise- Pluriennale, relativo alla valorizzazione del marchio CAI an- CAI in materia di Ambiente e Tutela del paesaggio” che in buo- accesso alla montagna”, l’argomento è stato da noi presentato gno di legge in materia di escursionismo. che in connessione con le attività relative ai progetti del 150° na sostanza è una attualizzazione e armonizzazione dei nostri a ottobre all’IMS-International Mountain Summit di Bressa- al fine di ottimizzare le ricadute delle celebrazioni per gli anni precedenti documenti di politica ambientale, è stato trasmesso none nell’ambito del convegno “La libertà delle proprie scelte, Produzione culturale e comunicazione futuri, ha impegnato la Presidenza, affiancata dalla Direzione, a tutti i Gruppi Regionali e attraverso le Sezioni al corpo socia- la libertà in montagna” ove abbiamo avuto modo di ribadire L’aspetto ludico, una delle motivazioni principali dell’alpini- dalla direzione editoriale e dall’Ufficio Stampa in una serie di le e agli OTC. In base alle interpretazioni o proposte di modi- la nostra posizione sottolineando come l’attività alpinistica ed smo, nell’attività formativa non può essere disgiunto da quello contatti con case editrici, Associazioni culturali e aziende del fica espresse dagli organi territoriali il Consiglio Centrale ela- escursionistica se portata avanti con responsabilità e coscienza culturale che ne costituisce la naturale evoluzione nel proces- settore montagna per sviluppare partnership intese a produ- borerà un documento più agile rispetto alla bozza presentata non arreca danni né a se stessi né al territorio, e perciò è neces- so di maturazione dell’individuo. È da tale passaggio che ha zioni culturali e di merchandising che, utilizzando in sinergia volutamente articolata e complessa per essere estesamente in- saria una politica di formazione e vigilanza, compiti peculiari origini il senso di responsabilità, altro elemento indispensabile le rispettive competenze e specificità culturali, nonché processi clusiva, documento destinato a una adeguata pubblicizzazione delle Associazioni come il CAI e non delegati a un sistema di nella pratica dell’alpinismo così come in ogni altra attività che produttivi e di distribuzione, ottimizzino le potenzialità sia dei e diffusione presso tutto il corpo sociale che sarà così vincolato regole e divieti. si svolga nella società o nell’ambiente naturale. contenuti che della divulgazione. A tal fine ricordo gli accordi a una autoregolamentazione nello svolgimento delle attività L’ambiente naturale e la libertà di movimento e di espressione, È quindi essenziale per la nostra Associazione dedicare atten- siglati con Vivalda, Meridiani Montagne-Editoriale Domus, le associative istituzionali secondo una politica di autodisciplina vere ricchezze dell’uomo nonché beni irrinunciabili sanciti dal- zione e risorse alla produzione culturale così come alla sua di- Gallerie Commerciali Auchan, nonché l’incontro con i vertici coerente con gli indirizzi relativi alla posizione e all’impegno la Costituzione sono i valori che abbiamo il dovere di trasmet- vulgazione tramite i nostri strumenti di comunicazione e quelli del Corriere della Sera per possibili collaborazioni editoriali. del CAI a favore dell’ambiente montano come precisato nella tere ai giovani con politiche mirate e strumenti che possano esterni ai quali ci è possibile avere accesso. Certamente anche Per quanto concerne la comunicazione interna si è realizzato prima parte del documento. essere efficacemente di supporto al lavoro svolto dagli opera- in questo ambito abbiamo dovuto ridimensionare alcuni obiet- il progetto di riposizionamento delle testate dei nostri perio- Sul piano esterno desidero ricordare la nostra presenza e par- tori in campo giovanile. In tal senso è stato sottoscritto, come tivi, rinviandone la realizzazione a quando le disponibilità ne dici inteso ad una maggior diffusione estesa anche all’esterno tecipazione a numerose iniziative sia a livello nazionale che lo- citato in altra parte di questa mia relazione, il nuovo protocollo consentiranno un adeguato finanziamento. Ci si è comunque del corpo sociale e contemporaneamente a un risparmio nella cale. In particolare, aderendo alla proposta del Touring Club con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. attenuti allo schema che per il 2012 prevedeva tre ambiti di gestione del comparto, in particolare nelle spese di spedizione Italiano abbiamo sottoscritto con quattro altre associazioni Un ulteriore stimolo ad operare con maggiore energia e

68 / Montagne360 / Giugno 2013 Giugno 2013 / Montagne360 / 69 Relazione morale incisività in tale settore ci per- Annibale Salsa, il Vicepresidente generale Vincenzo Torti, il viene dalle statistiche del tesseramento che, pur tenendo conto Presidente della Mountaineering Commission dell’UIAA Pier- dell’attuale situazione di crisi generale, cui è ascrivibile la per- re Humblet nonché i dirigenti della Commissione nazionale Bilancio CAI 2012 dita contenuta nell’1% nel totale dei Soci rispetto al 2011, parte e di alcuni OTTO regionali. Il documento tocca i vari aspetti dei quali dovuti a mancato rinnovo da parte di Soci ordinari e del modello organizzativo della Commissione, delle attività e famigliari, indicano un preoccupante calo del 5% nell’adesione ovviamente del progetto di riordino con la trasversalità delle Confermata anche per quest’anno la solidità delle fasce d’età giovanile. Tale disaffezione, o meglio manca- competenze tra i vari Organi centrali. Osservazioni e suggeri- te nuove adesioni – in quanto anche nella categoria giovani si menti che opportunamente valutati contribuiranno all’armo- economico-finanziaria del Sodalizio verifica annualmente un certo turn over – costituisce un vero nica rimodulazione del nuovo ordinamento istituzionale. di Andreina Maggiore campanello di allarme sulle cause che si frappongono all’in- Direttore del Club alpino italiano staurare a mantenere un dialogo nel quale i giovani si identifi- Conclusioni chino e al quale partecipino con soddisfazione. Sull’individua- Il 2012 ha segnato un anno di preparazione nel perfeziona- zione di tali cause richiamo particolarmente l’attenzione degli mento di alcuni obiettivi strategici nell’ambito del piano trien- Organi centrali della CCAG e degli OTTO regionali. nale 2011-2013. È stato un anno che ci ha visto impegnati, se l 23 marzo 2013 il Comitato centrale di indirizzo e di esercizi precedenti. mi è consentita una metafora edilizia, in vari cantieri con lavori controllo ha approvato il Bilancio d’esercizio 2012 che è Il Fondo per rischi ed oneri, costituito per le assicurazioni, è Interventi strutturali e territorio di scavo, predisposizione di fondamenta e pilastri su cui edifi- I redatto secondo principi civilistici e si chiude positiva- stato incrementato nell’esercizio di circa 155 mila euro tramite Il Gruppo di Lavoro “Il CAI di domani” operando entro i limiti care il futuro del CAI nel medio termine. Un impegno che se mente. Ci addentriamo ora nelle componenti più significative le risorse disponibili della quota parte denominata “contribu- dei compiti assegnatoli di “riesaminare l’attuale organizzazione nell’oggi ha prodotto risultati poco appariscenti, sicuramente del Bilancio, che rappresenta il risultato della gestione patri- to assicurazione” derivante dalle quote associative, superando in vista delle modifiche necessarie” per rendere la struttura or- costituisce un passaggio indispensabile per dare continuità moniale-economico-finanziaria del Sodalizio. così 1,4 milioni di euro. Purtroppo, gli elevati oneri assicurati- ganizzativa più coerente con gli ideali proclamati ha elaborato agli sviluppi che l’accelerazione evolutiva della società oggi ri- vi – frutto delle procedure di gare effettuate nel 2011 e di cui il documento finale (e perciò va il mio più vivo ringraziamento chiede. Il mio ringraziamento è particolarmente sentito consa- Nell’Attivo dello Stato Patrimoniale, la voce relativa alle Im- tratteremo nei Costi della produzione – non hanno consentito al Coordinatore Paolo Borciani e a tutti i componenti del Grup- pevole che in questo lavoro faticoso, a volte oscuro e di scarsa mobilizzazioni immateriali presenta come avvenuto nell’anno di operare un accantonamento in misura simile a quanto effet- po di lavoro per la celerità, la competenza e l’indipendenza di soddisfazione nell’immediato, sono sempre stato coadiuvato e precedente il maggiore incremento, passando dai circa 139 tuato nel 2011. giudizio prestate nell’adempimento dell’incarico), utilizzando sostenuto dai componenti degli organi istituzionali e dal per- mila euro del 2011 agli attuali 246 mila. Essa è costituita prin- Per quanto concerne i Debiti si registra un incremento com- anche come materiale di partenza quanto prodotto dal prece- sonale che si è prodigato encomi abilmente nelle particolari cipalmente dai costi inerenti l’attività di analisi, progettazione, plessivo di circa il 15 %, principalmente determinato dall’au- dente gruppo di lavoro denominato “Il CAI che vorremmo”. circostanze di aggravio del lavoro dovuto alla preparazione coordinamento e supervisione del progetto di riorganizzazio- mento dei Debiti verso diversi, tra cui sono ricompresi i debiti Il documento presentato al Consiglio Centrale, affronta le cri- delle celebrazioni del 150°. Peraltro bisogna rendersi conto che ne della struttura informativa dell’Ente finalizzato al potenzia- verso il CNSAS, di cui si è già detto, per oltre 473 mila euro, ticità e formula proposte di rinnovamento strutturale del So- se intendiamo far sì che chi verrà dopo di noi possa trovare mento dei principali servizi informatici e di comunicazione del le somme accantonate per sostenere gli eventi celebrativi del dalizio sia per quanto riguarda l’organizzazione centrale sia progetti, materiali e strumenti per proseguire nella crescita Club Alpino Italiano. Tale progetto, avviato nell’autunno 2010, 150° anniversario del Sodalizio per circa 302 mila euro non- per quanto riguarda il territorio, in particolare in relazione alle del CAI nella società civile, non è possibile lavorare pensando è proseguito con lo sviluppo di altri tre moduli della piattafor- ché le risorse impiegate dal “Fondo stabile pro rifugi”, tramite funzioni e ai rapporti tra organi centrali, nella fattispecie CCIC solo all’oggi e al breve termine. La progettualità deve essere di ma ovvero quelli relativi alla gestione polizze assicurative, al i diversi Bandi, al mantenimento del patrimonio dei rifugi di e CDC e Gruppi Regionali e Sezioni, dopo due anni di funzio- ampio respiro, slegata da vincoli passatistici, convinti del fatto tesseramento e alla gestione vita delle sezioni. Nel corso delle proprietà delle Sezioni del Club alpino italiano. namento “sperimentale” delle nuove realtà regionali. L’atten- che come dice Scott Fitzgerald “il passato non si può ripetere”. attività di analisi svolte sono emerse necessità ulteriori rispetto Passando al Conto Economico, segnalo che si è interrotto il zione degli estensori si è quindi concentrata sulla necessità di Diversamente come lo stesso recita nel Grande Gatsby “conti- a quanto ipotizzato precedentemente; tali necessità indicano trend positivo di crescita iniziato nel 2006, infatti nel 2012 i un riequilibrio territoriale che comporta un trasferimento di nuiamo a remare, barche contro corrente, risospinti senza posa come soluzione ottimale da un punto di vista tecnico lo svilup- soci si sono fermati a 315.914, registrando una perdita di 3.553 competenze dalla Sede centrale ai Gruppi Regionali e una de- nel passato”. E il passato dell’oggi è di crisi: se vogliamo uscir- po di alcuni moduli aggiuntivi rispetto all’insieme iniziale, la unità; complessivamente il calo dei Soci è stato dell’1,11 %, in finizione del rapporto tra questi e le Sezioni. Senza entrare nel ne, sia come CAI che come Paese, è necessario un forte impul- possibile scomparsa di uno dei moduli presenti in tale insie- particolare la categoria giovani ha perso l’1,5 %. dettaglio delle competenze di cui è previsto il trasferimento dal so, carico, come ho detto nell’editoriale in occasione del lancio me, nonché un cambiamento dei vincoli di propedeuticità fra Nel Valore della produzione, i Ricavi inerenti le quote asso- centro al territorio, si sottolinea che tale nuova impostazione, di Montagne360° in edicola, di ottimismo, fiducia e speranza, le varie componenti della nuova piattaforma del tesseramento. ciative, conseguentemente al registrato calo dei Soci, riporta- cui corrisponde un nuovo organigramma istituzionale, rispon- sostantivi questi proiettati sul grande schermo del futuro. Nelle Immobilizzazioni materiali segnalo l’aggiornamento no un decremento di circa 71 mila euro rispetto al precedente de alla constatazione che i principali interlocutori per le attivi- Questo deve essere il grande insegnamento dei nostri 150° della valutazione patrimoniale dei beni librari e archivistici esercizio. tà di cui si occupa il CAI sono le amministrazioni locali, Regio- anni di storia, punto di partenza e fondamenta per l’edificio della Biblioteca Nazionale del Club Alpino Italiano per circa ni e Province autonome e pertanto la rimodulazione di poteri e del Club Alpino Italiano del XXI secolo. 42 mila euro. competenze segue il modello dell’art. 117 della Costituzione. Le L’Attivo circolante, registra un sensibile incremento dei credi- soluzioni prospettate dal nuovo ordinamento sono comunque Un ultimo pensiero riconoscente va a quei Soci che fin qui ci ti, in particolare quelli vantati nei confronti delle Sezioni – che coerenti con le soluzioni che verranno adottate in materia di hanno accompagnato, ma che purtroppo non saranno con noi sono costantemente monitorati - nonché della Società di di- Organi Tecnici da parte di UniCai e dagli attuali soggetti isti- per celebrare il nostro anniversario: stribuzione in edicola di «Montagne360». tuzionali preposti. A tal fine il Consiglio Centrale di Indirizzo e Giuseppe Secondo Grazian (Medaglia d’Oro del CAI) Le Disponibilità liquide superano i livelli dell’anno preceden- Controllo nella sua riunione del 23 giugno 2012 ha approvato Francesco Musso (Pesidente Commissione TAM Piemonte- te, portandosi a oltre 5,6 milioni di euro, principalmente a se- una nota sulle finalità e l’impostazione del progetto di riassetto Valle d’Aosta) guito dell’erogazione, in data 21 dicembre 2012, dei contributi degli OTC della quale è stata data informazione a tutto il cor- Carlo Mattio (ANE e Direttore della SRE LPV Escursionismo) statali finalizzati alle attività del Corpo Nazionale Soccorso po sociale. Non sono mancate le osservazioni e reazioni, tra le Sabatino Landi (Presidente Onorario Sezione di Salerno) Alpino e Speleologico, avvenuta in tempo non utile, viste le Per quanto concerne i Ricavi pubblicitari, la positiva inver- quali la più articolata è quella formulata dalla Commissione Andrea Zanon (CNSAS delegazione bellunese) procedure di Tesoreria unica, per consentire il trasferimento sione di tendenza segnalata nel 2011 non si è confermata Nazionale Scuole di Alpinismo Scialpinismo e Arrampicata in Maudi De March (CNSAS delegazione bellunese) entro l’esercizio 2012 dei suddetti fondi al medesimo CNSAS. nell’esercizio 2012, si registra infatti un decremento del 22 % occasione del Convegno straordinario tenutosi a Soave (VR) David Cecchin (CNSAS delegazione bellunese) Nel Passivo dello Stato Patrimoniale si evidenzia l’incremento strettamente legato alle criticità del mercato. per celebrare i 75 anni di attività della CNSASA, con la par- Excelsior! di circa 13 mila euro relativo all’avanzo di esercizio 2012 del Sono per la prima volta riportati i valori relativi ai ricavi de- tecipazione di autorevoli relatori tra i quali il past president Umberto Martini Patrimonio netto, costituito esclusivamente dagli avanzi degli rivanti dalla distribuzione in edicola – a partire dal mese di

70 / Montagne360 / Giugno 2013 Giugno 2013 / Montagne360 / 71 TOSCANA | Abetone

ottobre 2012 - del mensile Montagne360 ammontanti a circa mensili), mentre subiscono un incremento i costi redazionali, di proprietà delle Sezioni. La descrizione delle atti- VENETO | Marmolada - GLI SPECIALISTI 395 mila euro. Da tale valore devono essere dedotti i costi di conseguenti alla nuova periodicità ed al maggior apporto di vità indicate e di molte altre è inserita nel “Rapporto a splendida foresta demania- resa delle copie invendute ed indicati alla voce Stampa sociale contenuti giornalistici, per circa 71 mila euro. I costi di spe- sull’attività dell’anno 2012” nelle pagine dedicate agli Lle di Abetone, dove è immer- so il piccolo Hotel Primula, offre nei Costi della Produzione. dizione in abbonamento postale registrano invece, a seguito OTCO e pubblicata sul nostro sito www.cai.it. l'opportunità, nelle stagioni pri- I ricavi dalla vendita di pubblicazioni presentano un decre- della citata periodicità di Montagne360 e della messa in rete Per quanto concerne l’attività del Corpo Nazionale maverile ed estiva, di molteplici mento del 7,8 % attribuibile principalmente alla mancata rea- de Lo Scarpone on-line, un decremento di circa il 33 %. Soccorso Alpino e Speleologico preciso che, sebbe- escursioni ed itinerari da effet- tuarsi sia in mountain bike che a lizzazione di alcuni volumi previsti nel Piano editoriale ed alla ne lo stesso CNSAS sia beneficiario di finanziamenti piedi. L'Hotel Primula, 16 conseguente non immissione sul mercato. I costi relativi alle Assicurazioni registrano un significativo in- specificamente previsti da disposizioni legislative, camere con bagno e TV color, Segnalo i ricavi derivanti dalla quota per la reciprocità dei ri- cremento pari complessivamente al 40,8 %. In particolare, a le risorse erogate dalla Presidenza del Consiglio dei WI-FI free, ascensore, offre nel fugi per oltre 171 mila euro, dall’affitto delle attrezzature del fronte della diminuzione dei costi per la copertura del rischio Ministri nell’esercizio 2012 hanno subito un’ulterio- proprio menù piatti tipici della tradizione tosco-emiliana, pre- Laboratorio del Centro Studi Materiali e Tecniche presso il infortuni/RC istruttori del 4,8 %, le polizze relative al rischio re decurtazione che mette a rischio il regolare svol- parati con prodotti locali. Capannone di Taggì per circa 2,5 mila euro e, per il secondo infortuni volontari del CNSAS, Soccorso Alpino Soci e RC gimento di servizi di pubblica utilità connessi alla Ai soci CAI ed ai lettori di Montagne360 sarà praticato uno sconto anno, i contributi in conto energia derivanti dalla vendita Sezioni hanno subito incrementi rispettivamente del 54,2 %, tutela, alla promozione, alla frequentazione in sicu- ALBERGO PRIMULA ★★ 51021 ABETONE (PT) Via Brennero, 195-197 dell’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico della 62,7% e 326,8 %. rezza e alle pratiche di soccorso in caso di incidenti ☎ 0573-60108 fax 60254 Sede centrale per oltre 5 mila euro. Le procedure di gara esperite per l’affidamento di alcuni dei in montagna. E-mail: [email protected] www.hotelprimula.com Per quanto riguarda i trasferimenti da parte della Presidenza citati servizi assicurativi per il triennio 2012-2014 sono anda- Il Fondo stabile Pro Rifugi, giunto alla sesta edizione, 'Hotel, in tipico stile montano, è del Consiglio dei Ministri, sia i contributi finalizzati alle at- te più volte deserte e soprattutto per le polizze RC si sono in- rappresenta un canale di finanziamento consolidato Lsituato nel paesino di Digonera, tività istituzionali del CAI che alle attività del CNSAS hanno contrate numerose difficoltà nel reperire una Compagnia che per il mantenimento del patrimonio immobiliare del tra Arabba e la Marmolada. Camere con servizi e TV SAT. Ottimo risto- subito una notevole riduzione, rispettivamente pari al 33,1 % coprisse tale rischio; la copertura del rischio di responsabilità Sodalizio. L’adesione delle Sezioni al Bando 2012 è rante con specialità locali e ladine. e al 26,4 %. civile in favore dei Soci è stata infine garantita a fronte dell’au- stata notevole, tale da dover purtroppo escludere dal Punto di partenza per le più rinoma- Segnalo, inoltre, che negli anni 2011 e 2012, a seguito della per- mento indicato. finanziamento, per esaurimento dei fondi, alcune te località delle Dolomiti. I sentieri durante politica di ridimensionamento dei contributi concessi Ritengo necessario invitare i Soci ad una riflessione sulle am- di esse. Segnalo che sono state apportate al Bando storici-escursionistici della Grande Guerra, appartenenti al Parco della da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il rappor- pie garanzie assicurative che il Sodalizio garantisce a tutti gli alcune modifiche - alle misure di cofinanziamento Memoria si trovano a pochi passi to tra le fonti proprie di finanziamento del Sodalizio - quote iscritti e sulla sostenibilità degli attuali livelli dei costi assicura- e di contributo massimo erogabile – tese a favori- dall’Hotel. I proprietari vi consiglieranno inoltre interessanti escursioni associative e altri proventi - e quelle provenienti dallo Stato, si tivi, posto che l’incidenza di tale voce ha raggiunto il 35,5 % del re una maggiore partecipazione. L’importo totale ai piedi della Regina delle Dolomiti: la Marmolada. evolve sempre più favorevolmente alle prime, determinando Valore della produzione ovvero di tutte le risorse che il Soda- dei contributi concessi nell’ambito del Bando 2012 SCONTI A SOCI C.A.I. - SCONTI A GRUPPI nell’anno 2012 un tasso di autonomia finanziaria pari all’84,5 lizio utilizza per il raggiungimento delle finalità istituzionali. ammonta a oltre 594 mila euro. Il Fondo è alimen- HOTEL DIGONERA ★★★ Fam. Bernardi dal 1938 32020 Rocca Pietore (BL) Loc. Digonera, 16 % (79,1 % nel 2011). Si conferma, pertanto, la costante e cre- Nel grafico è illustrato il trend dei costi assicurativi delle prin- tato dalla quota parte derivante dalle quote associa- ☎ 0437-529120 fax 529150 scente capacità di autofinanziamento del Sodalizio. cipali polizze per il periodo 2009-2012. tive, dal contributo “reciprocità rifugi” e da alcune E-mail: [email protected] www.digonera.com Nell’ambito dei Costi della produzione, sottolineo il decremen- sponsorizzazioni. to complessivo medio di circa il 9,9% delle spese generali, in I costi inerenti retribuzioni ed oneri sociali del perso- particolare dei costi afferenti la gestione dell’attuale piattafor- nale dipendente della Sede centrale, che unitamente online store ma di tesseramento e del portale, il progetto di riorganizzazio- all’attività di volontariato svolta dai Soci contribuisce ne del sistema informativo nonché la manutenzione della Sede al raggiungimento delle finalità istituzionali del So- asports.it di Via Petrella. dalizio, incidono nella misura del 5,9 % sul Costo Nell’esercizio 2012 hanno preso avvio le attività inerenti le ce- della produzione. lebrazioni del 150° anniversario di Fondazione del Sodalizio; Segnalo, infine, la costante contrazione della dota- impreste.it a tale scopo sono stati destinati circa 349 mila euro, in parti- zione organica del personale e conseguentemente colare utilizzati per la realizzazione del Libro e della Mostra delle unità in servizio, dovuta alle sempre più fre- ufficiali, l’attività di fund raising, il progetto Ararat e la prepa- quenti disposizioni in materia di riduzione dei costi razione degli altri eventi programmati. del pubblico impiego che non recepiscono l’atipicità Nel corso del 2012 si è completato il processo di razionaliz- dell’Ente pubblico CAI il cui il bilancio non risulta zazione della stampa periodica che ha visto la “nascita” della incluso nei conti della Pubblica Amministrazione, nuova testata mensile di 84 pagine/numero «Montagne360» L’attività editoriale del Sodalizio ha visto la realizzazione e la con la conseguenza che gli oneri finanziari correlati e de «Lo Scarpone on-line». Inoltre, a decorrere dal mese di ristampa di alcuni manuali tecnici oltre alla prosecuzione delle al personale utilizzato dal CAI non gravano in alcun ottobre 2012 «Montagne360» viene distribuita in edicola; i collane Itinerari naturalistici e geografici attraverso le monta- modo sui conti della Pubblica Amministrazione e che costi per resi della vendita in edicola ammontanti a circa 269 gne italiane e I Pionieri nonché la pubblicazione del penulti- pertanto i risparmi conseguenti alle citate riduzioni Le migliori marche per outdoor, trekking, alpinismo mila euro, determinati dalla modalità di gestione del contratto mo volume della collana Guida dei Monti d’Italia in coedizio- non concorrono al risanamento dei conti pubblici. Rivenditore Autorizzato di distribuzione, devono essere esaminati unitamente ai rica- ne con il Touring Club Italiano dal titolo Civetta. Coloro che desiderano approfondire l’argomento Centro Assistenza scialpinismo e speleologia. vi indicati nel Valore della Produzione. Preciso che tali valori Gli OTCO hanno realizzato le proprie attività utilizzando le ri- possono visitare il sito istituzionale www.cai.it ove è subito a sono soggetti a successivi aggiornamenti a seguito della lunga sorse ad essi assegnate per circa 613 mila euro, si segnalano: pubblicato in forma integrale il Bilancio d’esercizio Rivenditore Esclusivo tempistica dei resi. corsi di formazione e aggiornamento per i titolati delle diverse 2012, la Nota integrativa e gli altri documenti ad esso casa tua In particolare, segnalo che i costi di stampa del periodico men- aree tecniche; attività di studi e ricerca su freni, discensori ed collegati. È inoltre disponibile il fascicolo “Rapporto sile si sono mantenuti, a parità di numero di pagine stampate usura delle corde; partecipazione a congressi internazionali; sull’Attività dell’anno 2012” – in formato pdf sfoglia-

e nonostante la maggiore tiratura – 40 mila copie/mese - re- acquisto, restauro e rilegatura opere per la Biblioteca Naziona- bile – che raccoglie in dettaglio la descrizione di tutte Quartier G. Carducci, 141 32010 Chies d’Alpago Belluno - ITALY lativa alla distribuzione in edicola, leggermente al di sotto dei le; contributi agli Organi Tecnici Territoriali Operativi nonché le attività che le risorse economico-finanziarie del tel. +39 0437.470129 - fax +39 0437.470172 costi 2011 relativi alla stampa di 18 numeri (6 bimestrali e 12 contributi finalizzati alla manutenzione ordinaria dei Rifugi Sodalizio contribuiscono a realizzare. [email protected] - [email protected]

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