Bronzi Sporadici Dei Civici Musei Di Udine. Materiali Dell’Età Del Bronzo
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GORTANIA. Geologia,GORTANIA Paleontologia, Paletnologia 33 (2011) Geologia, Paleontologia, Paletnologia 33 (2011) 115-138 Udine, 29.X.2012 ISSN: 2038-0410 Giovanni Tasca BRONZI SPORADICI DEI CIVICI MUSEI DI UDINE. MATERIALI DELL’ETÀ DEL BRONZO BRONZE INDIVIDUAL FINDS OF THE BRONZE AGE IN THE CIVIC MUSEUMS OF UDINE Riassunto breve - Tra i materiali delle collezioni dei Civici Musei di Udine, si conserva un considerevole numero di ma- nufatti in bronzo dell’età del bronzo provenienti da rinvenimenti sporadici effettuati nell’attuale provincia di Udine tra età postunitaria (1866) e la metà del XX secolo (1958). I reperti, che provengono dai diversi settori del territorio udinese e che in parte sono privi di indicazioni di provenienza, coprono l’intero arco di tempo compreso tra il Bronzo Antico (BA) e il Bronzo Finale (BF)-inizio della prima età del Ferro. Parole chiave: Età del Bronzo, Manufatti sporadici, Armi e strumenti in bronzo, Friuli Venezia Giulia, Udine Civici Musei Abstract - Among the materials in the collections of the Civic Museums of Udine, is preserved a large number of bronze artifacts of the Bronze Age from individual finds madein the current province of Udine between the unification age (1866) and the mid- twentieth century (1958). The objects, which partly were found in the various sectors of the province of Udine and partly are lacking of indications about the circumstances of finding, are referred to the whole period between the Ancient Bronze Age and the Final Bronze Age-beginning of the Early Iron Age. Key words: Bronze Age, Individual finds of bronze artifacts, Bronze weapons and bronze tools, Friuli Venezia Giulia (North Eastern Italy), Civic Museums of Udine. Introduzione Negli anni ’70 un’ulteriore revisione del materiale venne effettuata nell’ambito delle ricognizioni dei ma- Tra i materiali archeologici conservati presso i Civici teriali per la redazione della collana dei Prähistorische Musei e Gallerie di Storia e Arte di Udine è presente Bronzefunde, nei cui volumi editi compaiono anche i una collezione di proprietà civica di manufatti in bron- materiali udinesi(2). In seguito, alcuni dei reperti della zo attribuibili all’età del Bronzo, acquisiti nel periodo collezione furono criticamente considerati all’interno compreso tra l’istituzione dei Civici Musei, all’indomani di interventi di messa a punto cronotipologica delle dell’annessione del Veneto e del Friuli al Regno d’Italia produzioni metallurgiche del Bronzo Antico (BA) e (1866), e la metà circa del XX secolo. Una prima notizia Medio (BM) del territorio regionale(3). di tali materiali venne fornita da Camillo Marinoni nel In occasione del riallestimento della sezione archeo- 1878, poco dopo l’ingresso in museo dei materiali recu- logica dei Civici Musei e Gallerie di Storia e Arte di perati dal ripostiglio di Belgrado di Varmo (1876-1877) Udine, si è ritenuto opportuno avviare la presentazione e di quelli da Castel Porpetto (1878). Una successiva del catalogo dei materiali della collezione di manufatti rassegna dei bronzi preromani presenti presso i Musei in bronzo preromani. In questa sede vengono presen- del Castello venne compresa nel più ampio lavoro di tati i reperti sporadici dell’età del Bronzo, mentre non ricognizione e documentazione, per molti versi tuttora sono qui considerati i materiali attribuiti al ripostiglio fondamentale, che Franco Anelli ebbe modo di impo- di Belgrado di Varmo, oggetto di una recente edizione stare, nei pochi anni di permanenza a Udine all’indo- parziale da parte di E. Borgna (2000-2001, 2007) e mani della fine del secondo conflitto mondiale e della di uno specifico progetto di ricerca dell’Università di forzata sospensione del suo lavoro presso le Grotte di Udine. Si è ritenuto invece di inserire nella presente Postumia(1), sui bronzi preromani del Friuli. edizione l’ascia a margini rilevati da Belgrado di Varmo, che appare cronologicamente estranea al ripostiglio 1) Tra la primavera del 1945 e il febbraio del 1949, quando si stesso. trasferì in Puglia per prendere servizio presso le Grotte di Ca- stellana; dal giugno 1946 al trasferimento in Puglia Anelli fece parte della Commissione per la Tutela delle Bellezze Naturali 2) Bianco Peroni 1970, 1976, 1994; Carancini 1975; cfr. an- del Friuli, presso la Soprintendenza alle Gallerie e Monumenti che Peroni et al. 1980; Bruno 2007. (Manghisi 2001, p. 22). 3) Moretti 1983; Bianchin Citton & Vitri 1991-1992. 115 G. TASCA GORTANIA. Geologia, Paleontologia, Paletnologia 33 (2011) Nel catalogo, ordinato secondo le località di prove- il deflusso delle acque. Acquistata per L. 5.000 dal Sac. nienza dei materiali, viene proposta la descrizione dei Giuseppe Monticolo Parroco di Driolassa (vedi registro pezzi, con l’indicazione della misura lineare maggiore, acquisti n. 225 18/4/1950)”. espressa in cm, e il peso, espresso in grammi, che in (Fig. 1/12) alcuni casi non è stato possibile registrare; quindi i dati Anelli 1954-1957, p. 10, tav. II/1; Peroni et al. 1980, sulla provenienza e l’acquisizione da parte del Museo, tav. XIII/A. come deducibili dalla documentazione consultata, e la bibliografia essenziale. Castel Porpetto, collezione dei fratelli Conti Frangipane In conclusione sono proposte delle note di classifica- I materiali seguenti fanno parte della collezione di zione crono-tipologica dei materiali presentati. armi e strumenti, prevalentemente medioevali, costi- tuita dai Conti Frangipane nel castello di Porpetto con materiali “rinvenuti probabilmente nella campagna tra Catalogo Gonars e Castel-Porpetto (distr. di Palmanova), in epo- che non precisate” (cfr. primo “Catalogo della raccolta Aquileia di archeologia” dei Civici Musei di Udine), acquisita dal 1. Cuspide di lancia: lama marcatamente lanceolata, Comune di Udine tra il 1866 e il 1878. breve cannone cilindrico con estremità ovalizzata, con traccia presso la base della lama dei fori per l’immanica- 4. Ascia a margini rilevati: tallone assottigliato a mar- tura, robusta costolatura mediana rastremata ai cui lati, gini obliqui e incavo asimmetrico, con uno dei due apici nel tratto mediano, si riconoscono tratti lineari incisi in spezzato alla base; lama massiccia a sezione lenticolare, sequenza parallela; spezzata all’estremità; superficie ben ispessita al centro; lati paralleli ad angolo stondato col regolarizzata, con patina verde molto scuro nerastro. tallone e nettamente divaricati alla base, in corrispon- (Fig. 2/20) denza del taglio molto espanso, ad arco quasi semi- Bruno 2007, p. 31, n. 116; pp. 105-106; p. 350/116; circolare; margini moderatamente rilevati con profilo 2012, p. 346. interno appena concavo; superficie con frequenti leggere rugosità, con ossidazione verde-azzurrastra o verde Belgrado di Varmo giallastra discontinua e colore rossastro emergente in 2. Ascia a margini rilevati: incavo semicircolare sul più punti, specialmente in corrispondenza degli spigoli; tallone, lama trapezoidale a lati appena concavi poco la patina originaria, liscia, lucida e di colore verde oliva divaricati, taglio arcuato ben espanso, margini rilevati chiaro, si conserva per un piccolo tratto su un fianco; appena distinti; patina verde scuro nerastro; lungh. lungh. 11; g 178. 8,8. N. 198 del primo “Catalogo della raccolta di archeo- Registrato alla scheda 949, da cui risulta proveniente logia” dei Civici Musei di Udine, dove è accompagnato da Belgrado di Varmo . dalla descrizione: “Coltello-ascia di bronzo. Forma tipica (Fig. 1/3) dell’età del Bronzo nell’Italia settentrionale”; assume il n. Anelli 1954-1957, p. 19, tav. VI/6; Moretti 1983, 144 nella schedatura Tamaro; poi scheda 904. tav. 12/4; Borgna 2000-2001, nt. 82; Tasca 2007, fig. (Fig. 1/4) 3. Anelli 1954-1957, p. 16, tav. V/1; Moretti 1983, tav. 12/6. Campomolle di Teor 3. Ascia ad alette mediane lunghe: ampio tallone 5. Ascia a margini rilevati (?): lama trapezoidale a rettangolare con lunghi apici assottigliati, ripiegati margini concavi di ascia, spezzata superiormente, con- nell’incavo semicircolare al margine superiore del servante traccia di margini rilevati martellati e limati tallone; lunghe alette, distinte da leggere spalle dal in età moderna, tanto da non essere più leggibili nella tallone, convergenti verso il basso, con estremità lami- parte superiore in prossimità della frattura; margini nare ripiegata all’interno e profilo laterale ellissoidale superiormente paralleli, poco concavi e divaricati verso allungato; lunga lama, corrispondente a quasi la metà il taglio; taglio espanso arcuato, limato (ma non riaffi- dello strumento, a lati concavi fortemente divaricati lato) in età moderna; superficie con rugosità smussate, verso il taglio arcuato, distinta dalle alette da setto spatinata; tracce di patina verde scuro-nerastro; lungh. trasversale; margini della lama a profilo angolato; 8,1; g 123. patina bruno chiaro e verdastro, intaccata in diversi N. 196 del primo “Catalogo della raccolta di archeo- punti da principi di fresatura e scalfitture moderne; logia” dei Civici Musei di Udine, dove è accompagnato lungh. 18,5; g 260. dalla descrizione: “Paalstab di bronzo del medesimo Scheda n. 150, da cui risulta la seguente provenienza: tipo [dei nn. 194 e 195], ma spezzato (il solo fendente)”; “trovata a 2 mt. di profondità nelle immediate vicinanze assume il n. 142 [SIC] nella schedatura Tamaro; poi del paese di Campomolle (Teor) in lavori di bonifica per scheda 909. 116 GORTANIA. Geologia, Paleontologia, Paletnologia 33 (2011) BRonzi spoRadici dei Civici Musei di Udine (Fig. 1/2) superficie regolarizzata; patina verdastra disomogenea; Anelli 1954-1957, p. 16, tav. V/12. lungh. 16,6; g 73. N. 199 del primo “Catalogo della raccolta di archeo- 6. Ascia ad alette mediane: lungo tallone trapezoidale logia” dei Civici Musei di Udine, dove è accompagnato con marcato incavo quasi semicircolare; alette poco rile- dalla descrizione: “Cuspidi di lancia in bronzo. Forma vate, leggermente convergenti verso il basso, ellissoidali tipica della bella età del bronzo nella Italia settentrio- in vista laterale; lunga e massiccia lama, distinta da un nale”; assume il n. 145 [SIC] nella schedatura Tamaro; leggero setto trasversale, con lati concavi e taglio espanso poi scheda 901.