Autorità Idrica Toscana

Programma degli Interventi PdI 2018-2019 e validazione della qualità tecnica di ASA

Area Pianificazione e Controllo

Firenze, 7/06/2018

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Sommario Analisi della proposta di prolungamento della concessione ...... 3 Oggetto dell’approvazione e principali novità in ambito di regolazione ...... 6 Validazione dei dati da parte di AIT – Prerequisito 4 ...... 12 Premessa alla validazione ...... 12 Validazione ...... 13 Ricognizione della qualità tecnica ...... 24 Analisi degli investimenti effettuati nel 2016-2017 ...... 25 Analisi della proposta di Programma degli Interventi ...... 26 Principali investimenti ...... 26 Interventi di manutenzione ...... 30 Obiettivi e investimenti per i Macro Indicatori di qualità tecnica ...... 30 Standard tecnici ...... 31 Analisi degli OPEXqt ...... 32 Sintesi ...... 37

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Analisi della proposta di prolungamento della concessione La Società ASA SpA, gestore del servizio idrico integrato della Conferenza Territoriale 5 Toscana Costa (CT5), ha richiesto contestualmente all’aggiornamento delle Tariffe 18-19, nell’ambito del quadriennio regolatorio 16-19, l’allungamento della concessione dall’anno 2026 fino al 2031 raggiungendo così la quota massima definita per legge di estendibilità del periodo concessorio (30 anni).

E’ opportuna a tal fine un’analisi degli investimenti proposti rispetto a quelli attualmente programmati.

Ad oggi risulta approvato nell’ottobre 2016 (delibera AIT 31/2016) un Programma degli Interventi - PdI 2016-2026 che definiremo più avanti PdI Vigente (talvolta contrassegnato semplicemente con la lettera V) ed è proposto un PdI 2016-2031 Nuovo (talvolta contrassegnato semplicemente con la lettera N) che contiene il consuntivo 2016-2017 e la proposta per i restanti anni fino al 2031.

In termini di sviluppo di investimenti complessivi si nota nel grafico quanto segue:

Investimenti totali - Proposto (Nuovo) e Vigente €40.000.000,00 €35.000.000,00 €30.000.000,00 €25.000.000,00 €20.000.000,00 €15.000.000,00 €10.000.000,00 €5.000.000,00 €- 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 2029 2030 2031

Nuovo Vigente

Il consuntivo degli anni 2016 – 2017 ha visto livelli di investimenti inferiori (-14,5 milioni di €) che sono previsti successivamente in recupero. Se si confrontano la proposta (Nuovo) e il vigente PdI per periodi omogenei si nota quanto in tabella:

2016-2019 2016-2026 2016-2031 N - Nuovo € 91.446.286,64 € 210.066.450,34 € 262.209.854,81 V - Vigente € 75.477.278,34 € 99.179.609,89 € 99.179.609,89 N-V € 15.969.008,30 € 110.886.840,45 € 163.030.244,92

Pertanto:

 Nella nuova proposta nel periodo regolatorio 16-19 si recupera la minor spesa effettuata e si prevede un investimento di complessivi 16 milioni di € in più;  Nel periodo 16-26 si hanno 110 milioni di € in più al previsto di investimenti programmati;  Nel periodo 16-31 il totale in più ammonta a 163 milioni di € di cui 53 milioni di € dal 2027 al 2031;

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 Da sottolineare la previsione di una significativa quantità di investimenti dal 2026 fino a fine concessione ben più elevati rispetto al precedente PdI a garanzia di un mantenimento degli assets e delle prestazioni fino al 2031.

Gli interventi strutturali garantiscono:

 La copertura economica finanziaria nei tempi previsti degli Accordi di Programma ed altri interventi strategici;  La copertura degli interventi legati a Piano Stralcio e infrazioni comunitarie su agglomerati maggiori di 2.000 AE sia già segnalate con procedura di infrazione (PM2014/2059) ovvero potenziali, nonché il completamento della depurazione prevista negli agglomerati inferiori a 2.000 AE.

In particolare si trovano finanziati importanti interventi quali:

 il primo dissalatore dell’Elba (Loc. Mola - Capoliveri) per i 2 lotti da 40+40 l/s;  Il primo stralcio di delocalizzazione del depuratore di (Rivellino);  gli interventi di interconnessione e potenziamento dell’approvvigionamento della Val di Cecina (Steccaia);

Tali importi garantiscono inoltre una risposta sostanziale e importante al tema recente individuato dal regolatore nazionale (ARERA) con la Delibera 917/2017 recante gli indirizzi di qualità tecnica (RQTI).

Ad oggi ASA, come tutti i gestori italiani, si trova dover rispondere a nuovi standard di qualità tecnici che impongono sulla base del posizionamento del gestore (Livello attuale) un incremento costante (annuale) di prestazione che se raggiunto determina un premio, viceversa una penalità.

Successivamente sarà meglio descritto il meccanismo che è cogente fin dal 2018 ed è quindi programmato nel biennio di aggiornamento tariffario oggetto della delibera 82018-2019). Tale regolazione presuppone comunque un impatto notevole sugli investimenti e sul mantenimento e le prestazioni degli assets.

Fino ad oggi gran parte dei PdI Toscani, se non a livello nazionale, erano volti a garantire criticità normative essenzialmente depurative.

Come descritto meglio successivamente la delibera RQTI pone obiettivi molto ambiziosi in particolare su sei Macroindicatori (M) sintetizzabili come (tra parentesi il livello standard ottimale da raggiungere):

 M1 - PERDITE (<25; <15 mc/km/gg)  M2 - INTERRUZIONI DEL SERVIZIO (<6h)  M3 - QUALITA’ DELL’ACQUA POTABILE (assenza ordinanze; campioni non conformi <=0.5%; parametri n.c. <= 0.1%)  M4 - ALLAGAMENTI FOGNARI (<1/km e sfioratori a norma)  M5 - DESTINAZIONE FANGHI DEPURAZIONE (fanghi a discarica <15%)  M6 - QUALITA’ ACQUA DEPURATA (campioni n.c. <1%)

Risulta assolutamente importante evidenziare la necessità di azioni di asset management, riparazione, manutenzione e sostituzione delle stesse infrastrutture a livelli decisamente superiori a quanto fatto ad oggi.

Di qui l’opportunità di effettuare investimenti, per esempio di manutenzione straordinaria/sostituzione condotte, di oltre 33 milioni di € in più nel periodo 16-26 confrontando il PdI Vigente con la proposta (Nuovo). La nuova programmazione permette di bonificare anche parte delle condotte in fibrocemento

4 presenti nel territorio, sono infatti previsti 170 milioni di sostituzioni condotte dal 2016 al 2031 di cui 43 milioni di € per la sostituzione cemento amianto.

Sono inoltre previsti maggiori investimenti manutentivi su reti e impianti di potabilizzazione, fognatura e depurazione con un buon livello di investimento anche a termini degli interventi strategici e di depurazione connessi a adempimenti normativi (dal 2022 in poi)

Si sottolinea inoltre che il PEF di ASA prevede con questa proposta la modifica della manutenzione straordinaria come da nuovo disciplinare tecnico AIT che porterà interventi più consistenti in termini assets sostituiti.

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Oggetto dell’approvazione e principali novità in ambito di regolazione

ARERA, già AEEGSI, quale regolatore nazionale del servizio idrico integrato ha deliberato importanti novità nel settore.

Il sistema regolatorio (Delibera AEEGSI 664/2015) MTI2 prevede l’approvazione di Programmi degli Interventi (PdI) quadriennali con PEF, e conseguentemente tariffe quadriennali con aggiornamento biennale. Si ricorda che i PEF su base quadriennale sono calcolati su dati consuntivi dei due anni precedenti per i primi due anni e simulano i restanti due. Prevede altresì, come detto, un aggiornamento biennale con dati effettivi intermedi.

ARERA con delibera 918/2017, in aggiornamento al MTI2, ha previsto che oltre ai PEF anche gli interventi - PdI - abbiano una nuova rielaborazione, tenendo conto di quanto effettivamente effettuato e riprogrammando i restanti investimenti fino a fine quadriennio rimodulandone, se necessario, gli obiettivi.

Ne deriva la necessità prendere atto di quanto speso e realizzato per gli anni 2016-2017 riprogrammando gli interventi per gli anni 2018-2019.

Si tratta pertanto un sistema di programmazione quadriennale con aggiornamento intermedio biennale (sostanzialmente una variante).

ARERA ha inoltre introdotto un importante nuovo sistema di regolazione tecnica, la cosiddetta:

REGOLAZIONE DELLA QUALITÀ TECNICA DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO OVVERO DI CIASCUNO DEI SINGOLI SERVIZI CHE LO COMPONGONO (RQTI) definita con delibera 917/2017.

In estrema sintesi questa importante novità ha introdotto standard che tutti i gestori italiani devono perseguire. In particolare Standard Specifici e Standard Generali di qualità tecnica, nonché un controllo di vari parametri, di seguito illustrati.

STANDARD SPECIFICI:

Tali standard monitorano la prestazione sul singolo utente e prevedono direttamente un indennizzo all’utente (30€) e devono essere recepiti nelle Carte del Servizio.

PREREQUISITI, STANDARD GENERALI E MACRO-INDICATORI

Il sistema degli standard generali, indicatori di qualità complessiva del servizio per tutta l’utenza o per l’ambiente, prevede attraverso la misura di alcuni macro-indicatori che il gestore evolva nel tempo costantemente verso una situazione prestazionale sempre più efficiente su alcuni temi, incentivandolo o penalizzandolo, fino ad arrivare al mantenimento nel caso di livello elevato (CLASSE A). 6

Al fine di perseguire tali obiettivi ARERA ha previsto:

 dei prerequisiti (livelli di misura, adempimenti sulle acque potabili, assenze di condanne comunitarie sulla depurazione, qualità dei dati decretata dalla validazione dell’Ente d’Ambito) senza i quali il gestore non può partecipare al meccanismo incentivante e per i quali, senza una programmazione di rientro, si applica ϑ = 0,9;  una ricognizione iniziale e un monitoraggio costante annuale tramite registri di varie grandezze tecniche e del livello dei macro-indicatori;  l’obbligo di programmare le prestazioni minime di miglioramento di ogni macro-indicatore previste per ogni anno;  un sistema incentivante simmetrico (penali/premi) legato al raggiungimento dei livelli annuali minimi per i macro-indicatori.

I MACRO-INDICATORI, con indicazione del livello di massima qualità (classe A), sono i seguenti:

LIVELLO indicatore definizione u.m. CLASSE A ACQUEDOTTO M1 PERDITE IDRICHE M1.a Perdite idriche lineari mc/km/gg <15 M1.b Perdite idriche percentuali % <25% ore (pesate su M2 INTERRUZIONI DEL SERVIZIO utenza disservita) <6 M3 QUALITÀ DELL’ACQUA EROGATA % (pesate per durata M3.a Incidenza ordinanze di non potabilità e utenza) 0 Tasso di campioni da controlli interni non M3.b % conformi <= 0,5% Tasso di parametri da controlli interni non M3.c % conformi <= 0,1% FOGNATURA M4 ADEGUATEZZA DEL SISTEMA FOGNARIO Frequenza degli allagamenti e/o M4.a n./km sversamenti da fognatura <1 Adeguatezza normativa degli scaricatori di M4.b % piena = 0 7

LIVELLO indicatore definizione u.m. CLASSE A M4.c Controllo degli scaricatori di piena % <=10% DEPURAZIONE M5 SMALTIMENTO FANGHI IN DISCARICA % <15% QUALITÀ DELL’ACQUA DEPURATA - Tasso M6 di campioni da controlli interni non % conformi <1%

In termini di prerequisiti questi si traducono in 3 + 1 casistiche:

1. Disponibilità e affidabilità dei dati di misura acquedotto - 70% almeno dei volumi di processo misurati e 90% dei volumi di utenza misurati; 2. Avere adottato le procedure per l’adempimento agli obblighi di verifica della qualità dell’acqua destinata al consumo umano (D.Lgs. 31/2001); 3. Non avere condanne negli agglomerati di cui alla direttiva 271/91/CE; 4. Qualità generale del dato che deve essere sottoposto a validazione dell’Ente di Ambito in termini di completezza, correttezza, congruità, grado di certezza. È specifico compito dell’Ente di Ambito verificare le informazioni fornite dal Gestore e VALIDARLE - prerequisito 4 - tenendo comunque conto che la base dati di partenza per questa prima applicazione è l’anno 2016 con valori che, qualora anche registrati, erano rilevati antecedentemente alla deliberazione ARERA e quindi non necessariamente conformi a quanto ad oggi richiesto.

ARERA ha infine fornito, con propria determina 1/2018 del 29/03/2018, il modello di calcolo tramite File RDT con le informazioni necessarie per approvare PEF e PdI inclusi i dati ricognitivi di qualità tecnica, nonché la relazione tipo del PdI.

Compito del Gestore è quello di fornire dati, proporre e descrivere il PdI, quelle dell’Ente di Ambito di approvare validando espressamente i dati di partenza.

AIT ha provveduto a richiedere tali informazioni al Gestore, incluse integrazioni necessarie, visto quanto previsto nelle specifiche convenzioni e nel disciplinare Tecnico.

AIT ha richiesto al Gestore complessivamente di inviare:

 File RDT ARERA (PEF, Ricognizione, PdI 2019-2019)  Relazione PdI ARERA  PdI AIT con investimenti fino a fine concessione;  Standard Tecnici legati a obiettivi di investimento non già ricompresi nella qualità tecnica;  Quadro delle manutenzioni programmate delle reti. Tali documenti sono oggetto della presente approvazione.

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Prerequisiti

Dal punto di vista dei prerequisiti per ASA S.P.A.: PREREQUISITO 1 – In merito al prerequisito 1 risultano soddisfatte le soglie percentuali richieste, infatti: - Per quanto attiene ai Volumi di Processo si riscontra per la sommatoria una percentuale di misura del dato superiore al 70%; - Per quanto attiene ai Volumi di utenza si riscontra per la sommatoria una percentuale di misura del dato superiore al 90%. Infatti:

Dato Descrizione dato UdM Valore Anno 2016 Valore Anno 2017 Somma dei volumi di processo WPtot totali (presi ognuno in valore mc 122.399.153 121.601.162 assoluto) Somma dei volumi di processo WPm mc 97.532.568 99.780.100 misurati Quota volumi di processo WP % 79,7% 82,1% misurati Somma dei volumi di utenza WUtot mc 25.769.386 26.282.512 totali Somma dei volumi di utenza WUm mc 25.343.838 25.908.952 misurati Quota volumi di utenza WU % 97,5% 96,1% misurati

I volumi di processo WPtot e WPm derivano dalla somma dei seguenti valori (A02 + A04 + A07 + A08 + A09):

Anno 2016 (valori in mc) Volume Volume Volume D.M. Descrizione variabile D.M. 99/97 misurato stimato totale 99/97 volume di acqua complessivamente prelevato A02 31.378.642 7.844.661 39.223.303 dall'ambiente per l'uso acquedottistico A04 volume in ingresso agli impianti di trattamento 28.903.918 0 28.903.918 A07 volume prelevato da altri sistemi di acquedotto 9.562.856 0 9.562.856 A08 volume consegnato ad altri sistemi di acquedotto 2.154.266 0 2.154.266 A09 volume in ingresso alla rete di distribuzione 25.532.886 17.021.924 42.554.811 TOTALI 97.532.568 24.866.585 122.399.153 Incidenza % 79,68% 20,32% 100,00%

Anno 2017 (valori in mc) Volume Volume Volume D.M. Descrizione variabile D.M. 99/97 misurato stimato totale 99/97 volume di acqua complessivamente prelevato A02 35.695.034 8.372.909 44.067.943 dall'ambiente per l'uso acquedottistico A04 volume in ingresso agli impianti di trattamento 23.903.300 0 23.903.300 A07 volume prelevato da altri sistemi di acquedotto 9.395.580 0 9.395.580 A08 volume consegnato ad altri sistemi di acquedotto 6.878.360 0 6.878.360 A09 volume in ingresso alla rete di distribuzione 23.907.827 13.448.153 37.355.979 TOTALI 99.780.100 21.821.062 121.601.162 Incidenza % 82,06% 17,94% 100,00% 9

Il volume WUtot coincide con (A10+A11).

Il volume WUm coincide con il valore di A10, ovvero con il volume fatturato totale, dal momento che ASA non ha utenze prive di contatore.

Il valore di A11 (calcolato come pari all’1% di A09) rappresenta una stima del volume ipoteticamente derivato e non misurato.

PREREQUISITO 2 - In merito al prerequisito 2 il Gestore ASA spa ha dichiarato di essersi dotato e di aver applicato le procedure per l’adempimento agli obblighi di verifica della qualità dell’acqua destinata al consumo umano ai sensi del D.Lgs. 31/2001 e s.m.i. e di aver effettuato il numero minimo di controlli interni di cui all’art. 7.Il gestore ha comunicato che allo stato attuale non è stato stipulato un atto di accordo tra gestore e autorità sanitaria locale né, ad oggi, è stata effettuata una valutazione del rischio approvata dal Ministero della Salute. Tuttavia il Piano di Campionamento per il controllo delle acque destinate al consumo umano di ASA prevede l’utilizzo di punti di prelievo lungo la rete di distribuzione, definiti e concordati con le singole ASL di riferimento. Come indicato dal D.L. 31/01 e s.m.i. i controlli vengono effettuati lungo l’intera filiera, dalla captazione alla distribuzione, prendendo in esame i parametri della Parte A - B – C del Decreto, e inoltre ASA dispone di un monitoraggio locale e di telecontrollo della disinfezione residua sia sugli impianti che in rete. Il Piano di Campionamento per il controllo delle acque destinate al consumo umano di ASA in alcune occasioni è stato richiesto dagli Enti e ASA l’ha messo a disposizione, inviando le parti richieste. In generale il gestore ha evidenziato una continua e proficua collaborazione con le ASL presenti sul territorio, sia per i prelievi congiunti che per la gestione delle Non Conformità e le successive analisi di verifica.

Il gestore ha segnalato infine che per quanto riguarda la redazione dei Piani di Sicurezza dell’acqua, ASA ha provveduto a iscrivere il proprio personale al corso di formazione per Team leader di PSA, organizzati dal Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità, che si terranno per la Regione Toscana nel giugno p.v. e che sono volti ad approfondire la metodologia da applicare per eseguire la valutazione del rischio dei propri acquedotti e avviare la collaborazione tra il Gestore e gli Enti istituzionali per mettere a fattore comune le conoscenze e l’esperienza.

Ai sensi dell’art. 21 della RQTI, il gestore risulta:

a) essersi dotato delle procedure per l’adempimento agli obblighi di verifica della qualità dell’acqua destinata al SI consumo umano ai sensi del D.Lgs. 31/2001 e s.m.i.;

b) aver applicato le richiamate procedure; SI

c) aver ottemperato alle disposizioni regionali eventualmente SI emanate in materia;

d) aver eseguito il numero minimo annuale di controlli interni SI eseguiti, ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 31/2001 e s.m.i. (rif. tabella sotto)

Notazione Valore Anno Valore Anno Descrizione dato UdM dato 2016 2017 Numero minimo di campioni (da

CACQ-min controlli interni) che il gestore è tenuto n. 9.740 10.136 a eseguire nell'anno

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Notazione Valore Anno Valore Anno Descrizione dato UdM dato 2016 2017

Numero campioni (da controlli interni) C n. 13.149 12.434 ACQ-real che il gestore ha eseguito nell'anno

Si valuta assolto l’obbligo di invio della Dichiarazione di ottemperanza al D. lgs. 31/2001 trasmessa da ASA in data 16/04/2018 secondo il formato previsto da ARERA.

Risulta soddisfatto il prerequisito di cui all’art. 21 della RQTI.

PREREQUISITO 3 - Si ritiene soddisfatto il prerequisito 3, relativo alla conformità alla normativa sulla gestione delle acque reflue urbane, in quanto nel territorio gestito da ASA S.P.A. non sono presenti agglomerati oggetto delle condanne della Corte di Giustizia Europea - pronunciate il 19 luglio 2012 (causa C-565/10) e il 10 aprile 2014 (causa C-85/13).

Si segnala inoltre che nella Procedura d’Infrazione 2014/2059, aggiornata con Parere Complementare del 17/05/2017, sono individuati i seguenti agglomerati facenti parte del territorio gestito da Asa spa:

Agglomerato Comune Tipo di non conformità rilevata

POMARANCE POMARANCE Art. 4 Dir. 91/271/CEE

PORTOFERRAIO PORTOFERRAIO Art. 4 Dir. 91/271/CEE

VOLTERRA VOLTERRA Art. 4 Dir. 91/271/CEE

L’agglomerato di Montescudaio-Guardistallo da 3.900AE risulta attualmente conforme (Comunicazione delle Autorità italiane di agosto 2017). Inizialmente i due comuni erano stati considerati un unico agglomerato in quanto molto vicini tra loro. Successivamente ASA ha rianalizzato la perimetrazione degli agglomerati e l’effettiva consistenza in termini di abitanti equivalenti. In seguito a ciò ha richiesto di poter escludere dalla procedura d’infrazione i due paesi, in quanto è dimostrato che si tratta di due agglomerati distinti, sia pure vicini, ciascuno da circa 1.000AE. ASA sta comunque procedendo alla progettazione degli interventi di realizzazione di due depuratori e del loro collegamento alla rete fognaria esistente.

Per quanto attiene la validazione dei dati in generale e per ogni macro-indicatore si rimanda al successivo paragrafo (Prerequisito 4 - Validazione dei dati).

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Validazione dei dati da parte di AIT – Prerequisito 4 Premessa alla validazione L’allegato A alla deliberazione AEEGSI 917/2017/R/IDR prevede all’Art. 23 “Disponibilità e affidabilità dei dati di qualità tecnica” che l’Ente di Governo validi i dati trasmessi dal Gestore svolgendo le seguenti verifiche:

a) Completezza dei dati forniti rispetto a quelli complessivamente richiesti a ciascun gestore b) Correttezza della compilazione, intesa come assenza di dati palesemente errati c) Coerenza con il Programma degli interventi, come modificato ai sensi della deliberazione 918/2017/R/IDR, sulla base di confronti tra dati logicamente correlati, nonché, ove applicabile, con reclami e segnalazioni presentate dalle utenze d) Congruità dei valori, anche sulla base dei confronti con le altre fonti informative disponibili e) Grado di certezza del dato in termini di componenti stimate e di componenti effettivamente rilevate sul totale per ciascun dato comunicato A tal proposito in relazione al calcolo degli standard generali e quindi del valore dei Macro-Indicatori all’anno 2016 e 2017 è necessario fare alcune precisazioni.

Attraverso il Disciplinare Tecnico vigente l’AIT si è dotata di un sistema di controllo annuale dei dati tecnici trasmessi dai Gestori (rif. Parte III del Disciplinare Tecnico – Obblighi di comunicazione).

Ai fini della validazione dei dati ARERA, rispetto alle verifiche indicate dalla stessa ARERA, tali dati tecnici estraibili dagli obblighi di comunicazione rivestono la fonte informativa principale per l’AIT per il controllo di cui al precedente punto d) Congruità dei valori.

Tuttavia è necessario sottolineare come i dati disponibili non sempre siano utilizzabili ai fini della validazione perché, anche laddove uguali nella sostanza, possono risultare difformi da quelli di ARERA per come definiti.

Ad esempio, gli standard organizzativi validi per tutti i gestori di A.I.T. sono i seguenti:

1. Tempo di riparazione dei guasti ordinari di acquedotto 2. Tempo di riparazione dei guasti straordinari di acquedotto 3. Preavviso interventi programmati 4. Durata degli interventi programmati 5. Attivazione servizio di emergenza 6. Caratteristiche dell’acqua erogata 7. Tempo di riparazione dei guasti ordinari di fognatura 8. Tempo di riparazione dei guasti straordinari di fognatura 9. Caratteristiche dell’acqua depurata Se alcuni di questi standard dell’AIT possono essere assimilati nella sostanza ai Macro-Indicatori individuati da ARERA, non sempre lo sono le loro definizioni, e in tal caso i dati rilevati dai gestori nei registri AIT non possono essere utilizzati per la validazione delle grandezze alla base del calcolo dei Macro-Indicatori.

A semplice titolo di esempio, per le caratteristiche dell’acqua erogata (e così per l‘acqua depurata) lo standard organizzativo AIT n. 6 si basa sul numero di parametri annui eccedenti i limiti rispetto al totale dei parametri controllati, senza riferimento alle ordinanze di non potabilità o al numero dei campioni come invece il Macro-indicatore ARERA M3. Per i tempi di riparazione dei guasti fognari, gli standard AIT n. 7 e 8 fanno riferimento a tipologie di evento quali rottura di un sollevamento, di un pezzo speciale, di un cedimento strutturale o rottura/occlusione di una condotta che implicano la mancata funzionalità del sistema fognario, mentre il Macro-Indicatore ARERA M4 dipende direttamente dagli episodi di allagamento o sversamento.

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In conclusione, per i dati alla base dei Macro-indicatori non già monitorati nel sistema di controllo o già richiesti in passato per eventuali elaborazioni interne dell’AIT, è stato analizzato come è stato fornito il dato, tenuto comunque conto che per gli anni 2016 e 2017 non era ancora vigente l’obbligo di registrazione da parte del Gestore.

Infine si segnala che il poco tempo a disposizione per la validazione dei dati trasmessi dai Gestori, e una definizione delle grandezze non sempre univoca ma anzi interpretabile, ha fatto sì che siano stati accettati valori in qualche caso eterogenei tra i diversi Gestori (a titolo di esempio, tra i campionamenti alla base del calcolo di M3 e M6 possono essere inclusi o meno i ricampionamenti di superamento delle non conformità, così come ai fini del calcolo di M4 la valutazione delle situazioni di disagio o pericolo generate dagli allagamenti è stata diversamente interpretata dai Gestori).

Alla luce di questo si anticipa che sarà necessario entro il successivo periodo regolatorio (2020-2023) modificare il Disciplinare Tecnico convenzionale, per uniformarsi con le delibere ARERA e dare indicazioni univoche ai gestori per il rilevamento degli eventi anche grazie all’esperienza che questa prima applicazione fornirà sia a livello regionale che nazionale, fatte salve eventuali indicazioni tecniche di ARERA. Validazione Ricordato che il gestore ASA S.P.A. ha soddisfatto i 3 prerequisiti (misura, rispetto dispositivi D.Lgs. 31/01 acque potabili, assenza condanne depurazione), in termini operativi per la validazione dei dati si fa presente quanto segue:

Sono stati effettuati confronti fra i dati 2015-2016-2017 resi disponibili nei fogli QT dell’RDT ed è stata analizzata la relazione fornita per la parte descrittiva della ricognizione (sulla base dell’allegato 2 det. 1/2018 ARERA). a) Verifica di completezza I dati 2015, compilati dal Gestore all’interno del RDT, sono stati riscontrati dall’AIT con quelli forniti in versione precompilata dall’ARERA.

I dati di riferimento per gli M sono completi, ad esclusione di Nscar,norm (Numero di scaricatori di piena conformi alla normativa vigente) che risulta non disponibile per i motivi di seguito riportati.

Nel DB infrastrutture gli scaricatori di piena su tutte le fognature sono oggetto di classificazione. Il Gestore ha comunicato che nel 2012 ASA nel contesto del processo di riclassificazione delle infrastrutture ha classificato gli scaricatori sulle miste come B1 a seguito della verifica di assenza di scarichi industriali contenenti sostanze pericolose nel ciclo produttivo e nello scarico. La valutazione del rispetto del grado di diluizione degli scaricatori ricevuti in gestione dai Comuni e quindi preesistenti è stata oggetto di definizione procedurale ai sensi della LR20/06 e succ. Regolamento 46/R. Secondo tale inquadramento nel 2012 ASA ha proceduto alla suddetta classificazione che è stata formalizzata agli enti di controllo e recepita negli atti autorizzativi come previsto dalla norma, senza che sia mai emersa alcuna difformità e/o eccezione. La legge regionale, a differenza di ARERA, definisce chiaramente che la qualità del corpo recettore è un prerequisito per definire la conformità dello scaricatore di piena e che eventuali diverse diluizioni rispetto al punto di attivazione non necessariamente determinano obbligo di intervento là dove fosse rispettato l’obiettivo ambientale e cioè in assenza di effetti ambientali negativi (es. uno scaricatore mal dimensionato in un centro storico con difficoltà di adeguamento ma con apporti solo piovani e civili che confluiscono in un corpo idrico classificato buono è da ritenersi a norma). Infatti, per quanto stabilito all’art.16 della suddetta legge regionale, si devono raggiungere le diluizioni attese sugli scaricatori preesistenti al 2012 mentre le diluizioni di 3Qn per i B1 e 5Qn per i B2 sono obbligatorie per tutti i nuovi scaricatori. Gli scaricatori di piena ricevuti in gestione dai comuni in nessun caso riportavano informazioni relative agli standard tecnici di diluizione mentre quelli realizzati dal gestore successivamente rispondono oggi tutti allo 13 standard indicato. Si ricorda che la condizione di esercizio degli scaricatori di piena al momento della consegna al SII prevedeva inoltre che gli stessi fossero autorizzati ai sensi del D. Lgs. 152/06 contestualmente alla rete fognaria e, in assenza di diversa specifica, gli stessi potessero considerarsi a norma anche ai sensi della LR 20/06 avendo provveduto alle comunicazioni di merito. A seguito della recente normativa ARERA sulla Qualità Tecnica è sorta la necessità di individuare i rapporti di diluizione sugli scaricatori esistenti in modo più puntuale. ASA ha pertanto avviato nel dettaglio la verifica della portate di scolmo su ogni singolo scaricatore di fognatura mista, anche antecedente al 2012, per verificare dove sono rispettati oltre agli obiettivi ambientali anche gli standard tecnici ottimali affidando un incarico per il rilievo e la modellizzazione idraulica sia del singolo scaricatore sia della rete di fognatura sottesa. ASA farà riferimento ai modelli ingegneristici comunemente addottati in materia a livello nazionale. A tal fine sarebbe anche auspicabile condividere un criterio univoco a livello toscano con tutti gli altri gestori e con AIT, in considerazione del fatto che il modello utilizzato da altri gestori (es. Puman) non è stato ancora riconosciuto formalmente in alcuna sede tecnico-istituzionale. A seguito dello studio che sarà effettuato potranno essere aggiornate le valutazioni in merito alle diluizioni tecniche prima dello scolmo; alcuni scolmatori, oggi cautelativamente ritenuti “non a norma” in attesa degli esiti di tali verifiche, potranno successivamente essere sottoposti ad interventi di adeguamento, infatti ASA ha già appostato nel proprio PDI somme significative per tali interventi. Concludendo, il dato degli scaricatori a norma così come richiesto nel foglio QT depurazione potrà essere certificato solo al termine del suddetto studio. Per tale motivo, in accordo tra AIT e Gestore, fino alla conclusione del censimento degli scaricatori sopra detto si preferisce non inserire alcun dato in relazione agli scaricatori non a norma.

Gli ulteriori dati tecnici sono completi, ad eccezione di:

QT ACQUEDOTTO

Lddt – Estensione rete distrettualizzata telecontrollata

Sia per il 2016 che per il 2017 il Gestore ha dichiarato di non essere in grado di fornire tale dato, in quanto l’analisi delle reti sottese ai punti di rilievo della pressione e/o portata tramite telecontrollo è ancora in corso. Il gestore ha comunicato che il valore indicato per l’anno 2015 derivava da una stima che allo stato attuale non è possibile affinare. b) Verifica di correttezza L’assenza di dati palesemente errati è stata verificata attraverso:

• il confronto tra dati corrispondenti 2015, 2016 e 2017 così da mettere in luce eventuali variazioni anomale tra i diversi anni;

• il controllo della coerenza dei valori inseriti a livello di ordine di grandezza o di coerenza con altri dati tecnici dell’RDT;

• il confronto tra valori analoghi riportati dai diversi Gestori, così da mettere in luce eventuali anomalie negli ordini di grandezza.

Alcune variazioni dati tra i diversi anni (2015-2016-2017) hanno portato a specifiche richieste al Gestore da parte di AIT, che si analizzano di seguito.

14

QT ACQUEDOTTO

A)

2015 2016 2017

Somma dei volumi in ingresso nel sistema di ∑WIN mc 48.500.171 48.786.158 53.463.523 acquedotto

Somma dei volumi in uscita dal sistema di ∑W mc 30.189.345 29.584.802 35.111.863 OUT acquedotto

di cui perdite trattamento misurate (se WLT1 mc 810.054 1.203.872 incluse in ∑WOUT) Volume perso complessivamente nell’anno nelle WL mc 18.310.826 19.201.356 18.351.659 TOT fasi del servizio di acquedotto gestite

di cui perdite di acqua non potabile in WLA1 mc 1.490.336 3.827.986 adduzione di cui perdite trattamento (se non incluse in WLT2 mc 75.396 0 ∑WOUT) WLA2 di cui perdite di acqua potabile in adduzione mc 1.701.296 4.197.326

WLD di cui perdite idriche totali in distribuzione mc 15.454.635 15.934.328 10.326.348

Acqua potabile immessa nel sistema di WD5 mc 42.424.752 42.552.186 37.353.380 distribuzione (esclusa acqua esportata)

RW di cui consumo fatturato (distribuzione) mc 26.121.622 25.766.761 26.279.913

NRW di cui consumo non fatturato (distribuzione) mc 16.303.130 16.785.425 11.073.468

- Incremento consistente di ∑WIN dal 2015, 2016 al 2017; - Valore WD5 anno 2017 molto inferiore al 2015 e 2016 (dovuto ad un incremento significativo di NRW); - WLT2 pari a 0 per il 2017, diversamente dagli anni precedenti.

Il Gestore ha dichiarato che:

- L’incremento ∑WIN nel 2017, rispetto al 2015 e 2016, è dovuto in parte ad una più precisa misurazione dei volumi indotta da un maggior numero di misuratori con una più elevata frequenza di lettura ed in parte ad un maggior prelievo indotto da un prolungato ed intenso fenomeno di siccità; - La variazione dei dati WD5 e NRW per l’anno 2017, rispetto a quelli degli anni 2015-2016, deriva dall’adozione di un diverso modello di valutazione delle perdite con conseguente diversa ripartizione tra adduzione e distribuzione. Fino al 2016 la ripartizione tra adduzione e distribuzione avveniva in misura proporzionale alla lunghezza delle reti per tipologia. Nel 2017 gli interventi di riparazione a seguito di fughe sono stati localizzati tramite l’indirizzo dell’evento, con una più esatta divisione tra adduzione e distribuzione. A partire dal 2018 gli interventi saranno localizzati con le coordinate geografiche e quindi con ancora maggiore precisione; - Il valore nullo di WLT2 (perdite di trattamento non misurate, ossia non incluse in ∑WOUT) deriva dal fatto che nel 2017 tutti i potabilizzatori risultano dotati di misuratori in ingresso ed in uscita e quindi il valore delle perdite non misurato è pari a zero. 15

B)

2016 2017

Lunghezza totale delle condotte di adduzione e distribuzione, Lp km 3.476 3.506 escluse le derivazioni d’utenza La di cui lunghezza rete principale di adduzione (La) km 1.165 1.169

Ld di cui lunghezza rete principale di distribuzione (Ld) km 2.312 2.337

Incremento significativo di Lp nell’anno 2017.

Il Gestore ha comunicato che l’incremento della lunghezza totale (Lp) per il 2017 è dovuto alla convenzione sottoscritta da ASA, Autorità Portuale e AIT per la presa in gestione nel SII dell’area demaniale del porto di Livorno.

C)

2015 2016 2017

Numero campioni (da controlli interni) che il gestore C n. 5.351 13.149 12.434 ACQ-real ha eseguito nell'anno

Dato 2015 non coerente con i dati dei successivi anni.

Il Gestore ha dichiarato che i criteri utilizzati per gli anni 2016-2017 da un lato e per l’anno 2015 dall’altro sono diversi: il valore 2015 deriva dalla definizione assunta nell’ambito dell’indicatore QUAP previsto dal Disciplinare tecnico, mentre i valori 2016-2017 derivano dalla definizione riportata nella Del. ARERA n. 917/2017 relativa alla regolazione della qualità tecnica.

Gli elementi che determinano un diverso perimetro tra QUAP e QT sono almeno i seguenti:

1. il QUAP è limitato ai parametri NON indicatori e quindi risulta inferiore a quello della RQTI che invece li comprende; 2. il QUAP riguarda principalmente i dati delle sole fontanelle pubbliche utilizzate per il controllo delle acque potabili distribuite in rete, che sono state individuate con le ASL come punti di controllo condivisi e comuni, mentre la QT considera le analisi sulla rete di distribuzione a valle dei potabilizzatori. Si giustifica così la differenza macroscopica in termini numerici tra il valore 2015 e quelli del biennio 2016- 2017.

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QT FOGNATURA

A)

2015 2016 2017

NScartot Numero totale di scaricatori di piena gestiti n. 415 177 180

Numero di scaricatori soggetti ad ispezione Nscar n. 221 30 30 isp nell'anno

Dati 2015 non coerenti con gli anni 2016-2017.

Il Gestore comunica che il numero degli scaricatori di piena indicato per l’anno 2015 è comprensivo degli scaricatori di piena sulle fognature nere, mentre quelli indicati per gli anni 2016-2017 sono limitati alla fognatura mista.

B)

Ulteriori dati relativi al servizio di fognatura

2016 2017

Totale carico inquinante delle acque reflue del Car A.E. 475.124 475.124 gen territorio servito (carico generato)

di cui di origine domestica o non domestica Car A.E. 462.737 462.737 gen,dnd assimilabile

Cargen,ind di cui di origine industriale A.E. 12.387 12.387

Il totale carico inquinante è rimasto invariato tra il 2016 e il 2017, compresi i “di cui”. Il Gestore afferma che il dato di riferimento del carico generato dipende da una stima parametrica degli ATU (abitanti totali degli agglomerati). Per la stima del carico industriale sono stati usati i dati di consuntivazione degli scarichi autorizzati risultati attivi nel 2016, quindi il valore per l’uso domestico e non domestico è stato calcolato per differenza. Il Gestore ha ritenuto opportuno considerare tutti i valori (totali e di cui) costanti negli anni 2016 e 2017 trattandosi di stime parametriche attualmente non aggiornabili.

2016 2017

Totale carico inquinante delle acque reflue 475.124 475.124 Car A.E. col collettate in rete fognaria (carico collettato)

di cui di origine domestica o non domestica 462.737 462.737 Car A.E. col,dnd assimilabile

Carcol,ind di cui di origine industriale A.E. 12.387 12.387

Il totale carico inquinante collettato è rimasto invariato tra il 2016 e il 2017, compresi i “di cui”. 17

Il Gestore afferma che il carico collettato dipende da una stima parametrica degli ATU, ossia abitanti totali degli agglomerati. Per la stima del carico industriale sono stati usati i dati di consuntivazione degli scarichi autorizzati risultati attivi nel 2016, quindi il valore per l’uso domestico e non domestico è stato calcolato per differenza. Il Gestore ha ritenuto opportuno considerare tutti i valori (totali e di cui) costanti negli anni 2016 e 2017 trattandosi di stime parametriche attualmente non aggiornabili.

QT DEPURAZIONE

Ulteriori dati relativi al servizio di depurazione

A)

2015 2016 2017

Numero complessivo di impianti di depurazione Ndep n. 77 76 76 (incluse vasche Imhoff)

Ndep0 di cui vasche Imhoff n. 4 1 1

Ndep1 di cui con trattamento sino al primario n. 26 30 30

Ndep2 di cui con trattamento sino al secondario n. 39 38 38

Ndep3 di cui con trattamento sino al terziario n. 6 7 7

Ndep4 di cui con trattamento sino al terziario avanzato n. 2 0 0

Risultano anomali i dati 2015 rispetto al 2016-2017 dei vari “di cui”.

Il Gestore, nel confermare i valori inseriti per tutti e tre gli anni, ha chiarito che i dati anno 2015 sono stati aggiornati nel 2016 - sia come totale sia come ripartizione - a seguito di una verifica puntuale che ha comportato la riclassificazione degli impianti in gestione.

B)

2016 2017

Totale carico inquinante collettato in rete 456.238 456.238

Cardep fognaria e depurato in impianti di trattamento di A.E. acque reflue urbane incluse vasche Imhoff

Cardep,dnd di cui di origine domestica o assimilabile A.E. 444.376 444.376

Cardep,ind di cui origine industriale A.E. 11.862 11.862

Il totale carico inquinante è rimasto invariato tra il 2016 e il 2017, compresi i “di cui”.

18

Il Gestore dichiara che il dato di riferimento carico collettato dipende anch’esso da una stima parametrica degli ATU (abitanti totali degli agglomerati). Per la stima del carico industriale sono stati usati i dati di consuntivazione degli scarichi autorizzati risultati attivi nel 2016, quindi il valore per l’uso domestico e non domestico è stato calcolato per differenza. Il Gestore ha ritenuto opportuno considerare tutti i valori (totali e di cui) costanti negli anni 2016 e 2017 trattandosi di stime parametriche attualmente non aggiornabili.

C)

2015 2016 2017

Volume totale reflui depurati in uscita W mc 32.631.578 33.305.406 29.223.452 DEP dalla depurazione

Il valore 2017 presenta una sensibile differenza rispetto al 2016.

Il gestore comunica che la differenza è a causa della siccità che ha portato minor quota di acque bianche in fognatura. c) Verifica di coerenza con il PdI Il PdI ha coerentemente programmato gli investimenti evolutivi in relazione agli obiettivi annuali dei macro- indicatori come meglio esplicitato più avanti nell’analisi degli investimenti. d) Verifica di congruità Per la congruità dei dati 2016 si è fatto riferimento ai dati del DB infrastrutture, ai registri degli Standard organizzativi, ai Dati Gestionali ed alla Rilevazione Perdite con tutte le difficoltà indicate in premessa al presente paragrafo. Per i dati 2017 non risultano ancora disponibili presso l’AIT gli analoghi documenti con cui poter verificare la congruità dei dati forniti ad ARERA, in quanto le scadenze di consegna previste dal Disciplinare Tecnico sono tutte successive al mese di aprile.

M1) Per le perdite e comunque per i dati correlati allo standard M1 e G1.1 si è fatto riferimento al documento di Rilevazione Perdite Acquedotto da DM 99/97 ritrasmesso dal Gestore in sede di validazione con i dati riaggiornati (file DM 99-97_2016 aggiornato per QT) e ai Dati Gestionali per la verifica dei seguenti dati riportati nelle tabelle che seguono.

Valore Valore Unità Valore Valore Rilevazione definitivo Dato 2016 di RDT dati perdite (DM RDT misura (Gestore) gestionali 99/97) (AIT) Somma dei volumi in ingresso nel 48.786.158 ∑WIN mc 48.786.158 - 48.786.158 sistema di (A02+A07) acquedotto Somma dei volumi 29.584.802 in uscita dal (A10+A11+ ∑WOUT mc 29.584.802 - 29.584.802 sistema di A12+A08+WLT1 acquedotto ) di cui perdite trattamento 810.054 WLT1 mc 810.054 - 810.054 misurate (se incluse (A05-WLT2) in ∑WOUT) di cui perdite di 1.490.336 WLA1 mc 1.490.336 - 1.490.336 acqua non potabile (A03p)

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Valore Valore Unità Valore Valore Rilevazione definitivo Dato 2016 di RDT dati perdite (DM RDT misura (Gestore) gestionali 99/97) (AIT) in adduzione di cui perdite di 1.701.296 WLA2 acqua potabile in mc 1.701.296 - 1.701.296 (A03s) adduzione di cui perdite 15.934.328 WLD idriche totali in Mc 15.934.328 - 15.934.328 (A17) distribuzione Acqua potabile immessa nel sistema di 42.552.186 WD5 mc 42.552.186 - 42.552.186 distribuzione (A09-A10add) (esclusa acqua esportata) di cui consumo 25.766.761 RW fatturato mc 25.766.761 - 25.766.761 (A10dis+A11) (distribuzione) Lunghezza totale delle condotte di adduzione e Lp distribuzione, km 3.476 - 3.476 3.476 escluse le derivazioni d’utenza

In generale i volumi riportati risultano coerenti con i seguenti file trasmessi dal Gestore:

 DM 99-97_2016 aggiornato per QT  DM 99-97_2017 per QT M3) Per la qualità dell’acqua potabile e comunque per dati correlati allo standard M3 e G3.1 - G3.2 si è fatto riferimento ai Dati Gestionali AIT per la verifica del seguente dato riportato in tabella:

Ulteriori dati relativi al servizio di acquedotto

Unità Valore Dato Valore di RDT Valore Dati Gestionali Note AIT definitivo 2016 misura (Gestore) RDT (AIT) 3.854 [Numero interventi di BreakACQ N 3.854 riparazione/ sostituzione - 3.854 non programmati sulla rete di distribuzione principale]

Ai fini della verifica sono stati anche richiesti i registri dei campionamenti interni (anno 2016 e anno 2017).

Le verifiche effettuate hanno mostrato dati corretti.

M4) Per il sistema fognario e comunque per i dati correlati allo standard M4 e G4.1 si è fatto riferimento a DB Infrastrutture, Standard organizzativi e Dati gestionali per la verifica dei seguenti dati riportati in tabella:

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Valore Valore Dato Unità di Valore da dati Valore da Note AIT definitivo RDT 2016 misura gestionali DBI RDT (Gestore) (AIT)

Lm km 463 463 - - 463

Ln km 767 767 - - 767 636 (Numero BreakFO sostituzioni/ripar n 636 - - 636 G azioni ordinarie e straordinarie georeferenziate) Il Gestore considera come ispezionati e con rilevamento automatico gli 0 scaricatori connessi (scaricatori con le stazioni di Nscarril n 30 dotati di sollevamento. I dati 30 telecontrollo registrati dalle automatico) stazioni di sollevamento sono ritenuti validi anche per gli scaricatori ad esse collegati.

Criteri per la determinazione del macro-indicatore M4a Per quanto attiene gli allagamenti/sversamenti fognari è stato chiarito che il dato 2016 (e analogamente il dato 2017) è stato stimato da parte del Gestore come segue:

 gli allagamenti sono un sottoinsieme degli interventi inclusi nei registri IGFO e IGFS.  si considera che gli allagamenti di fognatura nera tal quale, senza contributo di acque bianche presenti anche nelle fognature nere, siano solo quelli provenienti dalle fognature in depressione di e Costa est; non ci sono eventi in queste fognature nel 2016;  per quanto attiene tutti gli altri allagamenti (da fognatura mista o nera) si è fatto riferimento agli eventiIGFO che in totale sono 254 di cui allagamenti con livello di gravità medio alto N° 60, e a quelli IGFS che in totale sono 153 di cui 36 con livello di gravità medio altra: totale quindi (IGFO+IGFS) sono 407 eventi di cui 96 significativi e quindi conteggiati ai fini del calcolo di M4a;  gli eventi di intervento per fuoriuscita fognaria, in caso siano non confermati o trascurabili, vengono classificati in classe di bassa gravità;  la classificazione è in funzione dei criteri di attivazione dell'emergenza allegati alla procedura aziendale PG GRI 25.

M4b non è stato calcolato per l’indisponibilità del valore Nscar,norm già evidenziato al punto a) Verifica di completezza.

Criteri per la determinazione del macro-indicatore M4c

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 Sono stati considerati scaricatori soggetti a ispezione e/o dotati di rilevamento automatico quelli posti sulla fognatura mista connessi con impianto di sollevamento dotato di telecontrollo con allarme sui livelli.

M5) Per lo smaltimento del fango di depurazione e comunque per i dati correlati allo standard M5 e G5.1 - G5.2 - G5.3 si è fatto riferimento ai Dati gestionali e alla Rilevazione perdite fognarie per la verifica dei seguenti dati riportati in tabella:

Valore Unità Valore da Validazione Valore RDT Valore da dati definitivo Dato 2016 di rilevazione AIT (Gestore) gestionali RDT misura perdite fognarie (AIT) ∑SSout,imp t SS 2.963 2.963 2.963 2.963 ∑SSdisc,imp t SS 365 365 - 365 ∑SSrec,imp t SS 2.598 2.598 - 2.598 ∑MFtq,out,im t 14.815 - 14.815 14.815 p ∑MFtq,disc,im t 1.824 - 1.824 1.824 p

M6) Per la qualità dell’acqua depurata e comunque per i dati correlati allo standard M6 e a G6.1 - G6.2 - G6.3 è stato richiesto il registro dei campionamenti interni (anno 2016, anno 2017).

Le verifiche effettuate sul registro relativo all’anno 2016 hanno mostrato dati corretti.

In ultima analisi è stato verificato che i valori totali relativi ai consumi di energia elettrica indicati nel foglio “Dati_Tecnici” del file RDT corrispondono a quelli indicati nei fogli di QT, considerando anche il valore relativo alle altre attività idriche:

Valore Anno Valore Anno Notazione Descrizione dato UdM 2016 2017 (pre- dato (consuntivo) consuntivo)

Consumo di energia elettrica per servizio di EE kWh 49.724.089 51.089.412 ACQ acquedotto, al netto dell'energia autoprodotta

Consumo di energia elettrica per Altre Attività

EEAAI Idriche (definizione kWh 2.910.431 2.123.451 rilevante ai sensi dell'unbundling)

Consumo di energia elettrica per servizio di EE kWh 4.264.748 4.381.849 FOG fognatura, al netto dell'energia autoprodotta

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Valore Anno Valore Anno Notazione Descrizione dato UdM 2016 2017 (pre- dato (consuntivo) consuntivo)

Consumo di energia elettrica per servizio di EE kWh 20.863.745 21.436.621 DEP depurazione, al netto dell'energia autoprodotta

TOTALI 77.763.013 79.031.334

e) Verifica del grado di certezza dei dati Su richiesta di AIT il Gestore ha inviato il file QT_invio 16-4-2018_certezza dato_ASA_v4.xlsx contenente, per i dati che concorrono al calcolo degli M e degli indicatori semplici G, la componente rilevata/stimata e l’indicazione del criterio di stima utilizzato (il Gestore ha assunto come rilevati i dati con una percentuale di misura superiore al 50%).

Dall’analisi del file è emerso che la maggior parte delle grandezze che concorrono al calcolo degli M e dei G risultano rilevate (in molti casi anche interamente).

L’indicatore con il grado più alto di stima risulta essere l’M4, dove comunque su 14 dati richiesti almeno la maggioranza (10 dati) risulta essere stata interamente rilevata.

Si ritiene pertanto che il grado di certezza sia accettabile pur con le premesse effettuate.

Per quanto sopra si ritiene che il Gestore ASA abbia conseguito per tutti i macro-indicatori e in generale per i dati qualità tecnica il prerequisto 4 relativo alla disponibilità e affidabilità dei dati.

Si ritengono pertanto VALIDABILI i dati ai sensi dell’art.23 dell’allegato A alla delibera 917/2017/R/IDR RQTI.

23

Ricognizione della qualità tecnica Nel caso del gestore ASA il file RDT fotografa il livello ricognitivo del gestore per le principali grandezze e per gli standard generali. Per sintetizzare la situazione definitiva dei MACRO-INDICATORI si riporta la sottostante tabella.

Livello di qualità tecnica

Macro-indicatore/ M1 M1a M1b M2 M3 M3a M3b M3c M4 M4a M4b M4c M5 M6 Prerequisito/ Altro

Valore anno 2016 15,13 39,4% 0,76 0,000% 1,80% 0,75% 7,800 1 83,1% 0,123093206 3,67%

Valore anno 2017 14,34 34,3% 0,40 0,000% 2,77% 1,08% 3,735 1 83,3% 0,302133467 3,17%

Prerequisiti

Classe di appartenenza 2018 C A C E E E E A B

Classe di appartenenza 2019 B A C E D B

Classe prec. in 2 Obiettivo 2018 -4% di M1a Mantenimento -10% di M4a Mantenimento -10% di M6 anni

Classe prec. in 2 Obiettivo 2019 -2% di M1a Mantenimento -10% di M4a -5% di MF tq,disc -10% di M6 anni

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Analisi degli investimenti effettuati nel 2016-2017 Gli investimenti effettuati da ASA nel biennio precedente, anche in rapporto a quanto previsto, sono stati:

consuntivo (da PdI in approvazione) pianificato (da PdI approvato) delta (cons. –pianif.) 2016 15.725.610 19.804.166 -4.078.556 2017 18.851.786 29.338.781 -10.486.995

Dettagliando le stesse cifre a livello dei Macro Interventi si ottiene la tabella sotto riportata:

Nuovo PdI PdI Vigente Delta Servizi Tot. Delta 2016 2017 2016 2017 2016 2017 ACQ 8.708.315 10.509.775 9.175.442 14.056.657 -467.127 -3.546.882 -4.014.009 FOG E DEP 5.341.493 7.055.894 8.608.018 12.752.635 -3.266.525 -5.696.741 -8.963.266 AAI + SII 1.675.802 1.286.118 2.020.706 2.529.488 -344.904 -1.243.370 -1.588.274 Tot SERVIZI 15.725.610 18.851.786 19.804.166 29.338.781 -4.078.556 -10.486.995 -14.565.551 Tot biennio 34.577.397 49.142.946 -14.565.551 2016-2017

Per quanto riguarda il servizio di acquedotto erano stati pianificati, tra il 2016 e il 2017, circa 23M€. I 4M€ in meno rispetto a quanto pianificato derivano soprattutto dalla mancata realizzazione di nuovi schemi acquedottistici e potenziamento degli esistenti (-8,5M€), a cui ASA ha preferito la manutenzione straordinaria e/o la sostituzione delle condotte, impegnando in questa attività 3M€ in più rispetto a quanto pianificato. Questo scenario è dettato soprattutto dalla difficoltà dell’iter autorizzativo relativo a opere complesse, che spesso obbliga a procrastinare nel tempo la loro realizzazione, nonché maggiori interventi di emergenza idrica di rapida attuazione. ASA ha anche effettuato la sostituzione dei contatori all’utenza impegnando 1M€ in più rispetto a quanto pianificato.

Per quanto riguarda il servizio di fognatura e depurazione erano stati pianificati, tra il 2016 e il 2017, circa 21M€. I quasi 9M€ in meno rispetto a quanto pianificato sono imputabili soprattutto dalla mancata realizzazione dell’estensione della depurazione negli agglomerati attualmente privi, sia maggiori che minori di 2.000AE. Anche in questo caso, la mancata realizzazione degli interventi è da attribuire alla difficoltà dell’iter autorizzativo e pertanto ASA ha procrastinato queste attività, che verranno comunque concluse entro il 2021, così come prevede sia la LR 5/2016 (per gli interventi rientrati nel Piano Stralcio) che il DPGR 143/2015 (per gli interventi su scarichi minori di 2.000AE).

25 Analisi della proposta di Programma degli Interventi La proposta del Programma degli Interventi dal 2018 fino al 2031, anno di fine concessione, prevede i seguenti importi, per anno e per servizio:

Pianificazione per servizio 2018-2031 36.000.000 34.000.000 32.000.000 30.000.000 28.000.000 26.000.000 24.000.000 22.000.000 20.000.000 18.000.000 16.000.000 14.000.000 12.000.000 10.000.000 8.000.000 6.000.000 4.000.000 2.000.000 - 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 2029 2030 2031

ACQ FOG DEP GEN + AAI

Come già evidenziato in premessa, la proposta incrementa significativamente gli investimenti che impegneranno più di 227M€ nei prossimi 13 anni ed interesseranno soprattutto il servizio di acquedotto:

Servizi n. interventi Importo 2018-2031 ACQ 495 146.001.334 DEP 128 39.504.140 FOG 176 34.449.977 GEN + AAI 44 7.677.006 Totale 843 227.632.458

Principali investimenti Relativamente agli interventi rientrati nel Piano Stralcio e nell’Accordo di programma per agglomerati minori di 2.000 AE, il nuovo programma presenta tutti gli interventi previsti e conferma le date di chiusura.

Per quanto riguarda i 14 interventi rientrati nel Piano Stralcio, ASA ha associato sempre il Macro Indicatore M6 (Qualità dell’acqua depurata), fatta eccezione per l’intervento di “Completamento Fognature di Volterra. Stralcio 04 - Realizzazione di Sfioratore di piena a monte dell'ingresso al Depuratore Volterra Nord” a cui ha associato il Macro Indicatore M4b (Adeguatezza normativa degli scaricatori di piena) e due interventi, che interessano i depuratori di Livorno e Piombino, a cui ha associato il Macro Indicatore M5 (Smaltimento fanghi in discarica).

26 Su 28 interventi rientrati nell’Accordo di programma per agglomerati minori di 2.000AE, 10 sono stati associati il Macro Indicatore M6 (Qualità dell’acqua depurata), mentre i restanti 18 sono stati associati allo Standard Tecnico ST_FD03 (Obblighi di estensione depurazione piccoli agglomerati (scarichi in agglomerati minori 2000 AE)):

Importo 2016-2031 Data fine Codice intervento Descrizione intervento PS/Acc<2k (€) intervento Lotto 03 - Completamento Fognatura di Saline di Volterra. MI_FOG- PROGETTO VOLTERRA SUD. LOTTO III - SECONDO STRALCIO 150.000 Acc<2k 2021 DEP03_05_0278 - Collegamento zona industriale al Nuovo depuratore di Saline di Volterra. Lotto 03 - Completamento Fognatura di Saline di Volterra. MI_FOG- Stralcio 01 - Nuovi collettori di collegamento della frazione 157.162 Acc<2k 2021 DEP03_05_0279 di Saline al Nuovo depuratore di Saline di Volterra, località Cancellini. Lotto 01 - Collegamento Guardistallo - Montescudaio e MI_FOG- collettori al Depuratore. LOTTO I. Stralcio 01: 391.229 Acc<2k 2021 DEP03_05_0282 collegamento rete di Guardistallo al nuovo depuratore Lotto 02 - Costruzione Depuratore a Fanghi Attivi. LOTTO II MI_FOG- - Realizzazione dell'impianto di Depurazione di 749.576 Acc<2k 2021 DEP03_05_0283 Montescudaio (1000AE) MI_FOG- Nuovo depuratore a Castelnuovo V.C. Capoluogo 1.288.711 Acc<2k 2021 DEP03_05_0285 MI_FOG- Lotto 02 - Costruzione Impianto di depurazione Radicondoli 540.576 Acc<2k 2021 DEP03_05_0287 Capoluogo Lotto 01 - Completamento rete fognaria Ponteginori. MI_FOG- Stralcio 02 - Adeguamento della rete fognaria di 311.196 Acc<2k 2021 DEP03_05_0288 Ponteginori MI_FOG- Lotto 02 - Collegamento rete fognaria di Ponteginori con il 570.229 Acc<2k 2021 DEP03_05_0289 depuratore di Saline di Volterra MI_FOG- Lotto 05 - Realizzazione di trattamento appropriato 160.000 Acc<2k 2021 DEP03_05_0324 condotta sottomarina di Pomonte MI_FOG- Lotto 09 - Collettamento di Colle D'orano e La Guardia al 500.000 Acc<2k 2021 DEP03_05_0325 depuratore Zanca - S.Andrea e relativi sollevamenti Lotto 12 - Adeguamento degli scarichi inferiori a 2.000 A.E. MI_FOG- tramite trattamenti appropriati. Stralcio 02 - Realizzazione 220.000 Acc<2k 2021 DEP03_05_0326 trattamento appropriato in loc. Lido Lotto 12 - Adeguamento degli scarichi inferiori a 2.000 A.E. MI_FOG- tramite trattamenti appropriati. Stralcio 03 - Realizzazione 200.000 Acc<2k 2021 DEP03_05_0327 trattamento appropriato in Loc. Naregno Lotto 12 - Adeguamento degli scarichi inferiori a 2.000 A.E. MI_FOG- tramite trattamenti appropriati. Stralcio 04 - Realizzazione 170.000 Acc<2k 2021 DEP03_05_0328 nuovo impianto di depurazione a S.Andrea e collettamento della Loc. Zanca Depuratore di Montecerboli-Larderello. DEP. MI_FOG- MONTECERBOLI-LARDERELLO - LOTTO I COMPLETAMENTO 160.000 Acc<2k 2021 DEP03_05_0330 RETE FOGNARIA DI MONTECERBOLI-LARDERELLO. Collettori di collegamento al Depuratore MI_FOG- Depuratore Pirolli Cavo - Adeguamento funzionale al DLgs 165.000 Acc<2k 2021 DEP03_05_0402 152/06 e ottimizzazione del processo Lotto 05 - Depurazione . Stralcio 01. Collettamento MI_FOG- scarichi fognari del depuratore Nugola Est al nuovo 159.855 Acc<2k 2021 DEP03_05_0515 depuratore di Nugola Ovest MI_FOG- Lotto 05 - Depurazione Nugola. Stralcio 02. Realizzazione 699.951 Acc<2k 2021 DEP03_05_0516 nuovo depuratore di Nugola Ovest MI_FOG- Lotto 02 - Costruzione Depuratori Volterra Sud e Saline di 665.329 Acc<2k 2021 DEP03_05_0550 Volterra. Stralcio 03 - Nuovo depuratore Saline di Volterra

27 Importo 2016-2031 Data fine Codice intervento Descrizione intervento PS/Acc<2k (€) intervento Lotto 01 - Collegamento Guardistallo - Montescudaio e MI_FOG- collettori al Depuratore. LOTTO I. Stralcio 02: 400.000 Acc<2k 2021 DEP03_05_0558 collegamento rete di Montescudaio al nuovo depuratore Lotto 01 - Collegamento Guardistallo - Montescudaio e MI_FOG- collettori al Depuratore. LOTTO I. Stralcio 03: realizzazione 50.000 Acc<2k 2021 DEP03_05_0559 di nuova stazione di sollevamento loc. via dei Mulini a Guardistallo Lotto 01 - Collegamento Guardistallo - Montescudaio e MI_FOG- collettori al Depuratore. LOTTO I. Stralcio 05: realizzazione 70.000 Acc<2k 2021 DEP03_05_0561 di nuova stazione di sollevamento loc. Renaio a Guardistallo Lotto 01 - Collegamento Guardistallo - Montescudaio e MI_FOG- collettori al Depuratore. LOTTO I. Stralcio 06: realizzazione 80.000 Acc<2k 2021 DEP03_05_0562 di nuova stazione di sollevamento loc. Chiusa Peri a Montescudaio e smantellamento depuratori esistenti MI_FOG- Depuratore Guardiola (Marciana) - Sostituzione rotostaccio 165.000 Acc<2k 2021 DEP03_05_0676 MI_FOG- Depuratore di Fetovaia (Capoliveri) - Adeguamento 200.000 Acc<2k 2021 DEP03_05_0677 funzionale al DLgs 152/06 e ottimizzazione del processo MI_FOG- Condotta sottomarina : inserimento trattamento 60.000 Acc<2k 2021 DEP03_05_0998 appropriato Lotto 02 - Costruzione Depuratore a Fanghi Attivi. LOTTO II MI_FOG- - Realizzazione dell'impianto di Depurazione di 750.000 Acc<2k 2021 DEP03_05_1147 Guardistallo (1200AE) Ristrutturazione e adeguamento funzionale delle centrali di MI_FOG- sollevamento dei liquami. Realizzazione sollevamento 26.056 Acc<2k 2018 DEP03_05_0356 fognatura presso depuratore Fiorino Completamento della rete fognaria in pressione, per MI_FOG- collegamento dei reflui provenienti dall'abitato della 14.818 Acc<2k 2018 DEP03_05_1514 frazione di Fiorino nel Comune di Montescudaio, alla rete fognaria di Cecina (LI) Lotto 01 - DORSALE CORNIA INDUSTRIALE - Colleg. dep. MI_FOG- Campo alla Croce - Industrie Lucchini. Stralcio 05 - 1.951.190 PS 2020 DEP01_05_0004 Adeguamento Depuratore di Campo Alla Croce Lotto 02 - Costruzione Depuratori Volterra Sud e Saline di MI_FOG- Volterra. Stralcio 01 - Costruzione strada di accesso al 160.000 PS 2020 DEP02_05_0277 Depuratore Volterra Sud MI_FOG- Lotto 02 - Costruzione Depuratori Volterra Sud e Saline di 940.414 PS 2020 DEP02_05_0549 Volterra. Stralcio 02 - Nuovo depuratore Volterra Sud Lotto 01 - Completamento Fognature di Volterra. Stralcio MI_FOG- 04 - Realizzazione di Sfioratore di piena a monte 2.265 PS 2020 DEP06_05_0655 dell'ingresso al Depuratore Volterra Nord. Lotto 01 - Collettori di collegamento al Depuratore . MI_FOG- Costruzione Collettori di collegamento al Depuratore di 1.841.250 PS 2020 DEP02_05_0280 Pomarance Capoluogo e completamento rete drenante MI_FOG- Nuovo impianto di depurazione di Pomarance Capoluogo 1.563.675 PS 2020 DEP02_05_0281 (4500AE) Lotto 01 - Potenziamento depuratore . MI_FOG- Stralcio 02 - Ampliamento Trattamenti secondari ed 2.990.429 PS 2019 DEP02_05_0299 equalizzazione Depuratore di Rosignano Solvay Lotto 01 - DEPURAZIONE DI PORTOFERRAIO - Accentramento della Depurazione di Portoferraio in località Schiopparello e Potenziamento del Depuratore di MI_FOG- Schiopparello da 2000 a 25000 AE. Stralcio 01 - 556.240 PS 2020 DEP02_05_0317 Collettamento da Portoferraio (Grigolo) all'impianto di Schiopparello e contemporanea costruzione di by-Pass e collettore di scarico

28 Importo 2016-2031 Data fine Codice intervento Descrizione intervento PS/Acc<2k (€) intervento Lotto 01 - DEPURAZIONE DI PORTOFERRAIO - Accentramento della Depurazione di Portoferraio in MI_FOG- località Schiopparello e Potenziamento del Depuratore di 104.196 PS 2020 DEP02_05_0318 Schiopparello da 2000 a 25000 AE. Stralcio 02 - Ampliamento depuratore di Schiopparello da 2000AE a 15000AE con impianto MBR Lotto 01 - DEPURAZIONE DI PORTOFERRAIO - Accentramento della Depurazione di Portoferraio in MI_FOG- località Schiopparello e Potenziamento del Depuratore di 1.252.962 PS 2020 DEP02_05_0319 Schiopparello da 2000 a 25000 AE. Stralcio 03 - Ampliamento depuratore di Schiopparello da 15000AE a 22500AE con impianto MBR Lotto 01 - DEPURAZIONE DI PORTOFERRAIO - Accentramento della Depurazione di Portoferraio in località Schiopparello e Potenziamento del Depuratore di MI_FOG- Schiopparello da 2000 a 25000 AE. Stralcio 01 - 2.038.664 PS 2020 DEP02_05_1148 Collettamento da Portoferraio (Grigolo) all'impianto di Schiopparello e contemporanea costruzione di by-Pass e collettore di scarico. Tratto su S.P. n. 26 e su S.P. n. 28. Adeguamento funzionalità del Depuratore di Livorno - MI_FOG- Rivellino mediante sezione a membrane MBR finalizzata 5.805.352 PS 2020 DEP02_05_0725 anche alla riduzione degli impatti ambientali MI_FOG- Riqualificazione ITF e adeguamento prescrizioni VIA 1.750.861 PS 2020 DEP02_05_1149 Provincia di Livorno Lotto 03 - Potenziamento Depuratore Le Ferriere a Piombino. Stralcio 03 - Adeguamento impianto di MI_SII03_05_0316 1.535.955 PS 2018 depurazione de Le Ferriere al D.Lgs 152/99 e s.m. (potenziamento impianto da 30.000 AE a 50.000AE)

Relativamente ad altri Accordi di Programma, si rileva che gli interventi compresi nel cosiddetto IV Integrativo termineranno entro il 2010; gli Interventi previsti per la realizzazione dell’impianto di dissalazione di Capoliveri termineranno entro il 2015, gli interventi da realizzarsi in sostituzione dell’invaso di Puretta (DGRT 40/2017) termineranno entro il 2023 e la delocalizzazione di Rivellino terminerà nel 2027.

Come già riportato nel paragrafo relativo ai Prerequisiti, sul territorio gestito da ASA sono presenti tre agglomerati in procedura d’infrazione (2014/2059 EU-Pilot):

• Volterra. Risulta essere un agglomerato strutturalmente conforme in quanto è stato inaugurato e messo in esercizio a dicembre 2017 il depuratore di Volterra Sud con le relative opere fognarie di collegamento. La conformità sarà raggiunta a metà 2018, quando sarà completato il collaudo delle opere.

• Pomarance. È in corso la realizzazione del nuovo depuratore da 4.500AE ed in fase di progettazione esecutiva il collettamento tra il nuovo impianto a la rete fognaria esistente.

• Portoferraio. È in corso la realizzazione di un nuovo impianto di depurazione da 22.500AE in località Schiopparello in sostituzione del vecchio impianto del Grigolo da 10.000AE, e collettamento delle fognature di Portoferraio al nuovo impianto. Tutti i lavori in oggetto sono in corso di completamento e collaudo.

In questi agglomerati ASA prevede di portare a termine i lavori per il raggiungimento della conformità entro il 2021.

29 Interventi di manutenzione Nel biennio 2018-2019 ASA prevede di investire circa 8,4M di € nella manutenzione straordinaria sulla rete di acquedotto (MI_ACQ04), di questi ASA ha programmato circa il 90% per gli interventi di sostituzione delle reti, ovvero 7,5M di €:

€ sostituzioni 2018- km sostituzioni Area operativa 2019 previsti 2018-2019 Alta Val di Cecina 1.261.293 6,307 Bassa Val di Cecina 1.223.801 6,117 Elba 918.314 4,594 Nord 3.277.827 16,389 Val di Cornia 822.810 4,113 Totale 7.504.045 37,52

Area operativa mc persi mc persi al km rotture a km investimento all'anno all'anno all'anno 2018-2019 Alta Val di Cecina 620.419 859,0 0,11 1.261.293 Bassa Val di Cecina 2.633.441 2.525,4 0,05 1.223.801 Elba 1.214.755 2.582,6 0,05 918.314 Nord 4.861.238 8.269,1 0,02 3.277.827 Val di Cornia 2.117.175 3.197,9 0,04 822.810

Più della metà degli investimenti previsti si concentreranno nell’Area Operativa “Nord” e nell’Area Operativa ”Bassa Val di Cecina”, che risultano essere le aree più popolose e con le perdite maggiori.

In particolare per quanto riguarda l’Area Nord, ASA investe soprattutto nella manutenzione straordinaria delle condotte in fibrocemento che hanno un costo unitario elevato. Obiettivi e investimenti per i Macro Indicatori di qualità tecnica Nella tabella che segue sono riportati gli investimenti previsti per il biennio 2018-2019 per ogni macro- indicatore.

Valore OBIETTIVO indicatore definizione u.m. € anno 2018 € anno 2019 anno 2016 ANNUO ACQUEDOTTO 4% di M1a nel

2018 M1 PERDITE IDRICHE 3.279.6389 4.199.354 -2% di M1a nel

2019 M1.a Perdite idriche lineari mc/km/gg 15,13 M1.b Perdite idriche percentuali % 39,4% ore (pesate M2 INTERRUZIONI DEL SERVIZIO su utenza 0,76 Mantenimento 8.164.191 12.311.833 disservita) Classe M3 QUALITÀ DELL’ACQUA EROGATA precedente in 2 1.000.317 1.109.724

anni % (pesate Incidenza ordinanze di non M3.a per durata 0% potabilità e utenza) Tasso di campioni da controlli M3.b % 1,8% interni non conformi M3.c Tasso di parametri da controlli % 0,75%

30 Valore OBIETTIVO indicatore definizione u.m. € anno 2018 € anno 2019 anno 2016 ANNUO interni non conformi FOGNATURA ADEGUATEZZA DEL SISTEMA M4 -10 % di M4a FOGNARIO Frequenza degli allagamenti e/o M4.a n./km 7,8 1.677.707 2.886.131 sversamenti da fognatura Adeguatezza normativa degli M4.b % 100% 281.265 409.857 scaricatori di piena M4.c Controllo degli scaricatori di piena % 83,1% - - DEPURAZIONE Mantenimento SMALTIMENTO FANGHI IN nel 2018 M5 % 12,31% 911.220 1.860.898 DISCARICA -5% di MF tq, disc nel 2019 QUALITÀ DELL’ACQUA DEPURATA - M6 Tasso di campioni da controlli % 3,67% -10 % di M6 6.975.483 9.130.278 interni non conformi TOTALE € 22.289.822 31.908.076

ASA impegnerà, nel biennio 2018-2019, circa 7,5M di € per vedere diminuite le perdite idriche (M1) del 4% annuo. Nello stesso periodo, mantenere M2 in classe A significherà investire circa 20M di €, mentre il passaggio di classe per la qualità dell’acqua erogata (M3) impegnerà circa 2M di €. Relativamente al macro indicatore M4, ASA prevede importanti investimenti soprattutto per M4a, principale responsabile dell’attribuzione della classe E al Macro Indicatore stesso. Continuare a mantenere bassa la percentuale dei fanghi smaltiti in discarica (M5) costerà, nel biennio, quasi 3M di €, mentre perseguire l’obiettivo richiesto per M6, ovvero diminuire del 10% il numero di campioni non conformi da controlli interni, significherà investire circa 16M di € nella depurazione. Standard tecnici Gli Standard Tecnici definiscono obiettivi sugli interventi non ricompresi negli indicatori di qualità tecnica e permettono pertanto di individuare un obbligo di raggiungimento di una prestazione non interessata da RQTI.

Standard Vecchio obiettivo 2016- Nuovo obiettivo 2016- Descrizione Controllo Tecnico 2019 2019 numero nuovi abitanti Estensione numero nuovi abitanti ST_ACQ02 obiettivo serviti (unità alloggiative): acquedotto serviti (allacci): 9.650 0 Incremento volumi erogati Potenziamenti, di migliore qualità per interconnessioni e nuovi mc con (miglior) ST_ACQ03 Obiettivo / progetto trattamento e/o nuovi schemi trattamento: 10M mc miscelazione (mc/anno): acquedottistici 1M mc Rinnovamento stima nuovi km rete stima nuovi km rete ST_ACQ04 condotte obiettivo sostituiti: 20 Km sostituiti: 4,7 km acquedotto Rinnovamento n. totale impianti adeguati: n. totale impianti adeguati: ST_ACQ05 obiettivo impianti 63 4 n. captazioni: 39 n. captazioni: 0

n. serbatoi: 3 n. serbatoi: 3

31 Standard Vecchio obiettivo 2016- Nuovo obiettivo 2016- Descrizione Controllo Tecnico 2019 2019 n. pompaggi: 20 n. pompaggi: 3

n. potabilizzatori: 1 n. potabilizzatori: 0

Efficientamento sistemi nuovi km rete con prevista nuovi km rete con prevista ST_ACQ06 acquedottistici obiettivo gestione pressione: 100km gestione pressione: 13 km (Distrettualizzazione e ottimizzazione reti) Estensione depurazione Nuovi AE depurati: 21.164 Nuovi AE depurati: 13.500 ST_FD03 Obiettivo / progetto agglomerati < 2.000 AE AE AE Estensione Standard Tecnico non numero nuovi abitanti ST_FD04 obiettivo fognatura attivo serviti da fognatura: 1.500 Rinnovamento stima nuovi km rete stima nuovi km rete ST_FD05 obiettivo condotte fognarie sostituiti: 16 km sostituiti: 7,3 Km Rinnovamento n. totale impianti adeguati: n. totale impianti adeguati: ST_FD06 impianti fognari e obiettivo 37 9 depurativi n. sfioratori: 13 n. sfioratori: 0

n. sollevamenti: 13 n. sollevamenti: 6

n. depuratori: 11 n. depuratori: 3

Beni strumentali e di realizzazione elenco realizzazione elenco impresa - Efficienza ST_SII01 progetto interventi previsti (vedere interventi previsti (vedere sistemi di supporto - per dettaglio PdI) per dettaglio PdI) Studi e ricerche Implementazione n. nuovi impianti da n. nuovi impianti da ST_SII02 misure e obiettivo telecontrollare: 43 telecontrollare: 3 telecontrollo n. impianti da mettere a n. impianti da mettere a ST_SII04 Sicurezza lavoratori obiettivo norma per sicurezza luoghi norma per sicurezza luoghi lavoro: 40 lavoro: 158

Si rileva che ASA ha notevolmente ridotto gli obiettivi connessi agli Standard Tecnici previsti nel Piano degli Interventi approvato nel 2016. Questo perché alla maggior parte degli interventi è stato oggi attribuito un Macro Indicatore ARERA piuttosto che uno Standard Tecnico: di 511 interventi già inseriti nel PdI approvato nel 2016, solo 178 restano oggi collegati a Standard Tecnici piuttosto che Macro Indicatori.

Per quanto riguarda lo Standard ST_ACQ02, ASA precisa che si tratta essenzialmente di interventi di manutenzione straordinaria degli allacci e che quindi non producono nuove utenze.

L’unico Standard Tecnico che supera quanto previsto nel PdI 2016-2019 è quello relativo alla sicurezza dei lavoratori (ST_SII04). Lo Standard Tecnico relativo all’estensione della fognatura (ST_FD04) non era attivo.

Analisi degli OPEXqt ASA ha avanzato istanza motivata per il riconoscimento di costi operativi aggiuntivi OPEXqt, ai sensi del MTI-2, come integrato e modificato dalla deliberazione 918/2017/R/IDR (art.9), relativamente ai Macro Indicatori M1, M3, M4 e M6. Macro Indicatore M1

32 Per quanto concerne l’indicatore M1, il programma degli interventi di ASA prevede una serie di primi investimenti, inizialmente non massicci, destinati alla sostituzione di tratti di condutture.

In questa prima fase ASA prevede di svolgere con particolare intensità l’approfondimento sulla conoscenza delle reti. Infatti in numerosi punti e località del territorio gestito ASA non si dispone oggi di mappe corrispondenti esattamente ai tracciati e alla caratterizzazione fisica delle condotte. La mappatura completa delle reti e il completamento di acquisizione dei dati dell’intero sistema servirà a programmare e realizzare ulteriori e significative azioni tecniche, riservando particolare importanza alla distrettualizzazione della rete. ASA ritiene che questa azione preliminare, oltre a cogliere un risultato efficace rispetto alla riduzione delle perdite per effetto di un’adeguata regolazione delle pressioni e della circolazione dei flussi idrici nelle reti, avrà come ulteriore beneficio la possibilità di approntare una mirata strategia nelle sostituzioni, laddove esse siano realmente efficaci a ridurre le perdite.

Le attività previste sono orientate alla riduzione delle perdite reali, ovvero alle rotture visibili o meno oltre che a quelle di sottofondo e quelle apparenti, queste ultime correlabili al consumo non autorizzato.

Le attività svolte per raggiungere gli obiettivi di miglioramento possono essere così riassunte: a) Analisi della rete: ASA prevede di realizzare una mappatura di dettaglio delle reti idriche su tutto il territorio gestito. Questo livello di dettaglio permetterà di conoscere esattamente la posizione delle reti, degli organi di manovra e degli apparecchi di riduzione della pressione. La mappatura sarà validata anche mediante la calibrazione del modello matematico della rete su EPANET. L’azienda, infatti, è già dotata di un software per la modellazione matematica ed è organizzata per eseguire simulazioni sulle reti gestite. Per far questo dovranno essere integrati in un unico database i dati del geografici delle reti, quelli gestionali (volumi fatturati), ed i valori di pressione/portata caratteristici dei distretti da SCADA. Dall’analisi di questi dati si potranno individuare le zone con più alta probabilità di perdite, dove si concentrerà l’attenzione della squadra di ricerca perdite sul campo (di cui al successivo punto c), oppure dove si renderà necessaria la sostituzione della condotta. Si ritiene pertanto necessaria la figura di un tecnico aggiuntivo che continuativamente sviluppi queste attività distretto per distretto. b) Aumento della distrettualizzazioni: ASA ha già individuato circa 100 distretti; in questo momento sono in fase d’installazione e collegamento al TCO i relativi misuratori di portata/pressione. Si prevede di incrementare il numero dei distretti in modo da avere un controllo più capillare della pressione in rete e quindi sulle perdite, potendo così valutare, per ognuno di essi, gli indicatori di prestazione e il bilancio idrico. Tale attività sarà svolta a seguito dell’analisi delle reti idriche in coordinamento tra Servizio Reti e Impianti Acqua. c) Monitoraggio programmato: ASA prevede di incrementare l’attività di monitoraggio programmato della rete Idrica di adduzione e distribuzione, comprese le derivazioni di utenza. A tal proposto si è già dotata di un software che, una volta a regime, consentirà di rendicontare periodicamente le attività svolte, individuando i km di rete sottoposti a ispezione programmata per ciascun Comune, via/piazza/strada, tipo di esercizio, materiale, diametro, lunghezza. Queste operazioni devono essere fatte da una doppia squadra operativa binaria con sistemi di monitoraggio (installazione di logger, correlazioni e ascolto con geofono) con l’obiettivo di ispezionare ciclicamente un minimo del 20% di rete annua (circa 700 km.). A tal fine si ritiene necessario l’impiego, in forma ciclica-permanente, di almeno due squadre binarie attive permanentemente (n. 4 nuove unità da integrare nell’organico) su tutti i 33 comuni gestiti da ASA.

I costi annuali correlati al personale integrativo necessario sono riassunti nella tabella che segue.

Unità operativa Costo annuo Attività Finalità aggiuntiva / (€) professionalità Monitoraggio Implementazione e verifica continua della 1 tecnico 39.705

33 Unità operativa Costo annuo Attività Finalità aggiuntiva / (€) professionalità reti idriche mappatura delle reti con modellazione (geometra/perito) matematica e confronto con i dati a sistema (V Liv.) (consumi fatturati e dati SCADA) Incremento delle verifiche delle singolarità Monitoraggio delle reti e ricerca sul campo delle perdite 4 operai 139.660 reti idriche di sottofondo e da rotture non segnalate (2 (III Liv.) squadre binarie)

Macro Indicatori M3 e M6

Per marcare i macro-indicatori correlati alla qualità dell’acqua erogata (M3) e alla qualità dell’acqua depurata (M6) ASA ritiene necessario sviluppare una maggiore attività di controlli e analisi dedicate specificamente al monitoraggio. Ciò avverrà in un contesto normativo recentemente modificato, che implica dei maggiori costi di seguito motivati.

In questo contesto, a fronte delle novità normative sancite dal D.M. 14/06/17 in recepimento della Direttiva UE 2015/1787, che modifica gli allegati II e III della Direttiva 98/83/CE sulla qualità delle acque destinate al consumo umano (modifica degli allegati II e II del D. Lgs. 22 febbraio 2001, n. 31), i laboratori di controllo devono verificare le frequenze a oggi utilizzate per il controllo della filiera di produzione e distribuzione dell’acqua destinata al consumo umano. Inoltre nel D.M. viene sancito l’obbligo di accreditamento dei laboratori di controllo, ai sensi della ISO 17025, attività che ha un forte impatto in termini organizzativi ed economici. Oltre a ciò, il Decreto Legislativo Euratom n. 28 del 15/02/2016 e il Decreto attuativo n. 28 del 02/08/2017 sanciscono l’obbligo di effettuare controlli di radioattività nelle acque di captazione, secondo una pianificazione definita dalla Regione Toscana ed altri Enti regionali. E’ in fase di approvazione la nuova Direttiva CE sulla qualità delle acque destinate al consumo umano, che introduce il controllo di numerose nuove sostanze, per le quali i laboratori di controllo devono predisporre i metodi di analisi.

Per quanto riguarda la depurazione, è costante l’aumento del numero di controlli necessari alla conduzione degli impianti, anche derivati dalla necessità di riuso legata alla carenza idrica, tematica particolarmente sentita nella regione Toscana. A fronte di tali problematiche, e per monitorare con sempre maggiore efficienza i macro-indicatori correlati alla qualità dell’acqua erogata (M3) e alla qualità dell’acqua depurata (M6), è necessario sviluppare nuovi metodi analitici, incrementare il numero di controlli pianificati e il numero di controlli della qualità delle analisi eseguite, così come sancito dalle procedure del sistema di accreditamento. Uno degli elementi da integrare è rappresentato dal personale di laboratorio, sia per la parte strettamente analitica che per quella di gestione del sistema di certificazione.

Nel quadro sopra descritto i nuovi macro-indicatori dovranno essere misurati in un contesto di accresciuta cogenza normativa e metodologica che impone al gestore costi aggiuntivi, indispensabili per il potenziamento della struttura del laboratorio di analisi. I predetti costi annuali sono correlati al personale integrativo necessario, e sono riassunti nella tabella che segue.

Unità operativa aggiuntiva / Costo Attività Finalità Professionalità annuo (VI Liv.) (€) Analista di Incremento analisi e campionamenti; Messa a N. 1 Perito 42.265

34 Unità operativa aggiuntiva / Costo Attività Finalità Professionalità annuo (VI Liv.) (€) laboratorio punto nuovi metodi di analisi chimico Analista di Incremento analisi e campionamenti; Messa a N. 1 Perito 42.265 laboratorio punto nuovi metodi di analisi biologo N. 1 Perito Tecnico Implementazione sistema accreditamento 42.265 chimico

Macro Indicatori M4 e M6

Per quanto attiene gli indicatori M4 e M6 ricorrono le valutazioni di carattere generale fatte per l’acquedotto, cui si aggiunge un aspetto specifico di necessaria conoscenza ancora da acquisire sulle cosiddette acque parassite. Queste ultime, come meglio descritto di seguito, hanno un impatto assai significativo sugli indicatori M4a e M6.

Tutte le reti, sia unitarie che separate, presentano criticità legate alla presenza di acque parassite, cioè di acque che dovrebbero, per loro natura, essere drenate dal reticolo idrografico naturale, ma che in realtà sono convogliate in fognatura in modo anomalo.

Le reti unitarie consentono, per loro natura, di convogliare gli scarichi delle utenze allacciate sia di tipo nero (bagni, cucine, etc) che di tipo bianco (doccioni, piazzali) e inoltre consentono di convogliare gli scarichi delle acque bianche di strade, giardini e altre superfici scolanti in area urbana (caditoie, bocche di lupo, ecc.).

In tempo secco queste reti dovrebbero trasportare al recapito finale solo acque nere scaricate dalle utenze. Le criticità che presentano questo tipo di reti sono due: a) insufficienza idraulica di alcuni tratti di condotta in caso di piogge con periodi di ritorno inferiori a 10 anni. Questo determina allagamenti frequenti di porzioni di area urbana o limitrofa ad aree urbane e rottura di condotte e pozzetti di ispezione, con conseguente disagio per la cittadinanza e necessità di intervenire in condizioni di emergenza; b) immissione nelle condotte e nei pozzetti di ispezione di acque di filtrazione provenienti da acquiferi più o meno consistenti, sia di acqua dolce che di acqua salata, con aumento, anche consistente, delle portate minime trasportate al depuratore e riduzione dei margini di efficienza idraulica in caso di pioggia. Queste portate determinano un aumento dei volumi di acqua da trattare al depuratore in tempo secco con conseguente diminuzione dell’efficienza di depurazione e aumento dei costi di gestione.

Le reti separate consentono di convogliare, per loro natura, solo le portate nere scaricate dagli utenti, essendo le acque bianche sia di origine domestica (doccioni) sia di origine pubblica (caditoie) convogliate allo scarico da una rete bianca separata. La rete esclusivamente nera convoglia gli scarichi allacciati al depuratore e non deve sfiorare in ambiente, salvo che per situazioni eccezionali/anomale/di guasto, che vanno gestite e risanate immediatamente. Le criticità che presentano questo tipo di reti sono due: a) presenza di allacci anomali di doccioni e piazzali privati che determinano un aumento di portata in rete in caso di pioggia. Questo aumento, oltreché impegnare il depuratore che non è dimensionato per questo e quindi ne risente dal punto di vista dell’efficienza di depurazione, può determinare fuoriuscite di liquame da pozzetti non progettati per questa funzione e quindi allagamenti locali sui quali occorre intervenire in emergenza;

35 b) immissione nelle condotte e nei pozzetti di ispezione di acque di filtrazione provenienti da acquiferi più o meno consistenti, sia di acqua dolce che di acqua salata, con aumento anche consistente, delle portate minime trasportate al depuratore e riduzione dei margini di efficienza idraulica delle condotte con rischio di sversamenti in ambiente. Queste portate determinano inoltre un aumento dei volumi di acqua da trattare al depuratore con conseguente diminuzione dell’efficienza di depurazione e aumento dei costi di gestione.

In conclusione, sia che le reti siano di tipo misto sia che le reti siano di tipo separato, è molto importante affrontare e risolvere il problema del drenaggio di acque parassite, di qualunque provenienza esse siano.

La dimensione estesa del problema non consente di affrontarlo a tappeto, ma risulta indispensabile mettere a punto tecniche di indagine intelligenti che consentano di indirizzare l’azione del gestore verso le zone dove risulta più probabile avere una concentrazione di acqua di infiltrazione, anomalie e insufficienza idraulica della rete. Ciò implica il rafforzamento della struttura con operatori che possano svolgere le attività di verifica, rilevo, monitoraggio e successiva gestione in continua dei parametri correlati ai macro indicatori.

ASA concepisce una struttura dedicata costituita da n° 4 risorse specializzate, da individuare prevalentemente nel campo delle competenze idrauliche ed elettroniche, coordinate direttamente da n° 1 tecnico assistente del medesimo profilo professionale. Le risorse potrebbero avvicendarsi in due turni giornalieri, e spaziare su tutto il territorio di gestione, in modo da ottimizzare anche l’impiego delle attrezzature e dei dispositivi di misura e controllo. L’ipotesi è quella anche di attrezzare un furgone, in modo simile a quello della ricerca delle perdite idriche, dotato di pc collegato al SIT aziendale per la disponibilità in remoto di tutte le cartografie delle reti fognarie, misuratori di portata mobili a inserzione nelle condotte a gravità, kit per prove colorimetriche e traccianti in campo, palloni otturatori, strumenti per rilevazione istantanea della conducibilità e dell’ammoniaca ed altri parametri chimico-fisici caratteristici, telecamera per video ispezioni, ecc.

Le attività routinarie cui saranno dedicate le risorse, consistono in un lavoro giornaliero di ricerca e monitoraggio delle anomalie, organizzato in più fasi. La prima di selezione cartografica dei tratti di rete da ispezionare e la seconda, sul campo, mediante livelli d’indagine crescenti, a partire dalla rilevazione dei dati di targa delle portate istantanee e volumi medi giornalieri alla chiusura dei bacini di raccolta fognaria e negli scenari di secco e di pioggia, per poi passare ad una ricerca più di dettaglio sui rami secondari, mediante controlli, video ispezioni, utilizzo dei traccianti negli scarichi delle acque nere e bianche in proprietà privata e pubblica e nei punti di possibile interconnessione tra i sistemi di raccolta ed allontanamento fognari delle acque usate e meteoriche.

Pertanto i costi annuali correlati al personale integrativo necessario sono riassunti nella tabella che segue.

Unità operativa Unità operativa aggiuntiva Attività Finalità aggiuntiva/ Costo annuo Professionalità (€) Monitoraggio reti Riduzione delle acque parassite nel 1 tecnico coordinatore 42.265 fognarie sistema fognario unitario e separato (VI Liv.) Monitoraggio reti Riduzione delle acque parassite nel 4 operai specializzati 158.820 fognarie sistema fognario unitario e separato (V Liv.)

36 Macro Indicatore M5 Per quanto riguarda l’istanza per il riconoscimento della copertura di oneri aggiuntivi (OPEXqt) per l’adeguamento allo standard M5 (smaltimento fanghi in discarica) presentata in data 7 giugno 2018, si ritiene non sia accoglibile. Tale variazione di costi endogeni, che comunque non comporta il mancato equilibrio economico finanziario del Gestore, prescinde dalle modifiche introdotte dalla qualità tecnica. Qualsiasi eventuale maggior costo, come per tutti i gestori toscani, sarà valutato da AIT successivamente sulla base di un piano di investimenti e soluzioni strutturali per la gestione e il recupero dei fanghi che il Gestore ASA presenterà. Si sottolinea peraltro che lo stesso tool ARERA (ex det. 1/2018) evidenzia nel cronoprogramma gestionale l’incompatibilità di richiesta OPEXqt per l’indicatore M5 riportando errore ed in nota: “Obiettivo non prevede il riconoscimento di Opex QT”.

Riepilogo degli OPEXqt Per poter rispondere adeguatamente agli standard tecnici previsti dalla delibera ARERA 917/2017, ASA Spa dovrà pertanto potenziare le attività già presenti. Nella tabella sottostante, riepilogativa, sono riportati i valori di costo attribuibili a ciascuno specifico macro-indicatore:

Quota Costo per Macro N. N. unità Costo annuale Professionalità dedicata Macro Indicatore unità corrispondenti neoassunto * (%) Indicatore Operai M1 4 100% 4,0 34.915,00 139.660,00 Tecnici M1 1 100% 1,0 39.705,00 39.705,00 Operai M4a 4 50% 2,0 39.705,00 79.410,00 Tecnici M4a 1 50% 0,5 42.265,00 21.132,50 Operai M6 4 50% 2,0 39.705,00 79.410,00 Tecnici M6 1 50% 0,5 42.265,00 21.132,50 Tecnici analisi M3 2 50% 1,0 42.265,00 42.265,00 Tecnici M3 1 50% 0,5 42.265,00 21.132,50 Tecnici analisi M6 2 50% 1,0 42.265,00 42.265,00 Tecnici M6 1 50% 0,5 42.265,00 21.132,50 Totali 13 - 507.245,00 *costi del personale corrispondono a personale neoassunto senza alcuna indennità – costo base

Nella tabella sottostante sono riepilogati i valori di costo attribuibili a ciascuno specifico Macro-Indicatore:

Costo Macro Indicatore € M1 179.365,00 M3 63.397,50 M4a 100.542,50 M6 163.940,00 Totale OPEXqt 507.245,00

Sintesi Viste le dichiarazioni del gestore previste ai fini della Qualità Tecnica e del PEF, ovvero:  la Dichiarazione di veridicità dei dati del legale rappresentante del gestore;  la Dichiarazione di ottemperanza al D.Lgs. 31/2001 Avendo il Programma degli Interventi proposto da ASA soddisfatto quanto indicato da ARERA in materia di qualità tecnica, inclusa la correttezza dei dati forniti e la coerenza della programmazione.

37 Visto che gli investimenti in termini di importi e obiettivi sono correttamente individuati in termini di priorità. Si ritiene favorevolmente valutata l’intera proposta di Programma degli Interventi con la previsione di prolungamento del periodo concessorio dal 2026 al 2031.

Si propone pertanto di approvare il Programma degli Interventi di ASA dal 2016 al 2031 anche in riferimento al biennio 2018-2019 e di validare il sistema dei dati di qualità tecnica descritto e allegato alla presente relazione.

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