Un Solo Mondo 4/1999

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Un Solo Mondo 4/1999 Un seul monde N. 4 DICEMBRE 1999 LA RIVISTA DELLA DSC PER LO SVILUPPO E LA Eine Welt COOPERAZIONE Un solo mondo Il Sahel – una regione in pieno cambiamento Un reportage, le prospettive, la cooperazione internazionale e l’impegno svizzero Burkina Faso Un paese in lotta contro gravi problemi sociali e finanziari. Un ritratto Label Un dibattito su vantaggi e limiti dei marchi di qualità DOSSIERDOSSIER DietroPubblico le quinte e privato, della insieme DSC contro i parassiti Nella lotta contro le malattie tropicali, 23la DSC sostiene una collaborazione inedita 21 FORUMUn formaggio degno di credito Un caseificio russo e il programma della DSC a sostegno delle piccole e medie aziende 22 Dietro le quinte della DSC EFFICACIA SAHELLa difficile ricerca dell’efficacia ottimale 23 SulleUn obiettivo piste del provocatorio: Sahel rendere Nuovicooperazione approcci enella sviluppo politica superflui di sviluppo, riforme strutturali ed una relativa stabilità politica hanno favorito inediti slanci4 delle economie locali. Un reportage FORUMA chi servono i label? 4La famosa goccia, la canna da pesca Sava Buncic della Fondazione Max Havelaar, Nadine e l’autonomia «La natura, oggetto di ogni sfruttamento» Speich della DSC e Maria Nazareth Farani Azevêdo della Ottiche e prospettive diverse: Missione brasiliana dell’ONU ci illustrano vantaggi e limiti Un’intervista con Ananda Tiega, collaboratore scientifico pres- dei marchi di qualità so la Convenzione Ramsar per la protezione delle zone umide 8 24 Carta bianca: Un pericolo di nome sabbia Il cantautore siciliano Pippo Pollina Cronaca di una lotta contro la desertificazione ci parla di musica tra passione e mestiere 10 27 Progetti faraonici, no grazie… Il lavoro del «Club du Sahel» sotto la presidenza svizzera 12 SommarioGENTE E PAESI CULTURA VIETNAM «World Music» - quo vadis? Un occhio sfuocato Un’analisi critica sulla musica del mondo Duong Phuong Vinh, giornalista vietnamita, e sulla coscienza planetaria parla del suo paese Bambini28 soldati in Liberia BURKINA FASO Un commovente documentario della cineasta zurighese Il 14Burkina, senza danzatori né musicisti AliceLa mascheraSchmid si incrina NonostanteNel vortice l’impegno del progresso delle organizzazioni e dello sviluppo umanitarie, il 28Un documentario sui predatori di cultura BurkinaIl Vietnam resta e launo spaccatura dei dieci paesifra tasso più poverid’incremento del pianeta 30 1esplosivo4 e grande povertà Musica per le ragazze 16 Grazie ad un CD nel Niger più ragazze frequentano Lo stato, questo corpo estraneo… la scuola Alain Edourd Traoré racconta il suo paese 30 SVILUPPO18 E COOPERAZIONE SVIZZERA Editoriale 1 Solidarietà: oltre il denaro Periscopio 2 Walter Fust, direttore, esprime il SVILUPPO E COOPERAZIONE SVIZZERA L’opinione della DSC 19 punto di vista della DSC sul concetto di solidarietà Campeggio forzato in Kosovo Che cosa è... lo sviluppo urbano? 23 Un19 obiettivo molto ambizioso: una camera al riparo dalle Servizio 31 AgendaEditoriale 133 intemperie per ogni famiglia Periscopio 2 La medicina contro la violenza Impressum e tagliando d‘ordinazione 33 20L’aiuto umanitario svizzero migliora Cos’è la povertà ? 23 l’assistenza medica in Afganistan Servizio 31 In piena fase di ricostruzione LaAgenda Direzione dello sviluppo e della cooperazione, l’agenzia 33 dello sviluppo in L’America20 centrale ad un anno dall’uragano senoColophon al Dipartimento e tagliando federale degli d’ordinazione affari esteri (DFAE) è 33l’editrice di “Un solo mondo”. La rivista non è una pubblicazione ufficiale in senso stretto; Mitch presenta infatti anche opinioni diverse. Gli articoli pertanto non esprimono 22 sempre il punto di vista della DSC e delle autorità federali. Eine Welt Nr.1/ Februar 1998 Edi toIn America fumanoriale persino i cani. Ce lo ha rac- e dei contadini impoveriti del Mali settentrionale contato un pastore fulbe circondato dalle sue derrate alimentari e sementi acquistate sui mer- vacche in un luogo remoto del Mali settentriona- cati locali per un valore di un milione e mezzo di le, nel Sahel. Lo ha visto con i suoi propri occhi franchi. E questo non a titolo di dono, bensì di un giorno che si trovava nella città di Mopti. «food for work», ossia di cibo contro prestazioni Ovviamente in televisione. Il pastore avrà proba- lavorative. I villaggi sostenuti non chiedevano bilmente visto un reportage sui cani usati come infatti l’elemosina. Quale contropartita hanno cavie da laboratorio affetti da tabagismo oppure pertanto svolto dei lavori d’interesse comune, un cartone animato. E senza neppure rendersene scavando per esempio pozzi e creando chilo- conto è caduto nel tranello teso da un cliché: il metri di canali per convogliare l’acqua del Niger. cliché del ricco Nord, dove persino i cani possono La maggioranza delle persone che vivono nel avere tutto ciò che vogliono. Sahel, e probabilmente il 99 percento dei 750 Qualcosa del genere accade anche a noi quan- milioni di africane e africani, avevano di che ci- do sentiamo parlare del Sahel, quella fascia se- barsi anche durante la carestia del 1984/85; ma miarida che attraversa l’Africa a sud del Sahara, questo non ha impedito i mass media di parlare dal Senegal attraverso il Mali e il Burkina Faso del «continente africano affamato». fino al Sudan. Con la presente edizione dedicata al Sahel vor- Anche noi siamo facilmente vittime dei clichés. remmo contribuire a sfatare una delle tante im- Di solito sono però clichés negativi: fame e sic- magini del «cane che fuma». Vorremmo mostra- cità, guerre e corruzione, governi che elemosi- re quanto spirito d’iniziativa e quanta creatività nano l’aiuto straniero. I clichés sono duri a mori- possiede la gente del Sahel e illustrare quali re e spesso non riflettono minimamente la realtà. problemi deve ancora risolvere – e come noi del Prendiamo ad esempio la fame: l’ultima grande Nord possiamo sostenerla nei suoi intenti. carestia del Sahel è ormai lontana nel tempo. Nel 1984/85 in quest’area (come in altre parti Toni Linder, capo ad interim dell’Africa meridionale) sono andati distrutti media e comunicazione DSC grandi quantitativi del raccolto. Alcuni milioni di persone hanno sofferto la fame, molte hanno (Dal tedesco) perso il loro bestiame, moltissime hanno perso tutti i loro beni. Nella regione vi erano tuttavia anche delle ecce- denze di riso e di miglio. La DSC ha per esempio messo a disposizione delle popolazioni nomadi Keystone Keystone Nel 2050 saremo in Bastoncini ed erosione del La lotta contro la chagas 9,8 milliardi suolo (bf) - È per mezzo di un (bf) - Attualmente la popolazione (bf) - La Cina: pochi alberi, troppi gigantesco programma sanitario della Terra è di 6 miliardi. Nel bastoncini. Il professor Shen che la Bolivia cercherà nei corso di un’assemblea straordinaria Guofang, dell’Università forestale prossimi cinque anni di sconfiggere dei delegati ONU a New York di Beijing, afferma che i bastoncini la spesso mortale chagas. Si tratta di si è discusso dell’incremento utilizzati dai cinesi per mangiare una malattia che rappresenta una demografico mondiale e la sono indirettamente responsabili delle grandi sfide poste alla sanità comunità internazionale si è non solo della riduzione del pubblica del paese. In Bolivia il 13 trovata d’accordo nel fissare una patrimonio forestale, ma anche percento delle morti di persone di limitazione, o meglio ancora: una delle erosioni dei terreni e delle età compresa tra i 15 ed i 75 anni riduzione del tasso di crescita della devastanti inondazioni dello scorso è dovuta alla chagas. La malattia è popolazione globale, fissandolo a anno. Solo in quel di Chengdu, causata dal parassita trypanosoma 9,8 miliardi di esseri umani capitale della internazionalmente cruzi e può portare a fatali nell’anno 2050. La strategia che nota cucina Sichuan, centinaia di infiammazioni dei tessuti cardiaci e si intende applicare, se da un lato migliaia di clienti frequentano cerebrali. Vettori del trypanosoma punta a rivalutare la posizione quotidianamente gli oltre 60 mila sono perlopiù insetti che trovano della donna, dall’altro contempla ristoranti della città, servendosi di un habitat ideale nelle tegole di il rispetto dei valori culturali e bastoncini non riutilizzabili, per i fango essiccato e nel fieno che religiosi, così come dei «diritti, quali si lavorano 4 mila metri cubi ricoprono di norma le case doveri e responsabilità dei di legno. La Cina produce, dell’altopiano boliviano; ma si genitori». Entro il 2005 tutti consuma ed esporta una quantità sono avuti casi di contagio anche i governi dovranno cercare di bastoncini tale da richiedere a causa di trasfusioni di sangue di garantire ad almeno il 90 l’abbattimento annuo di 25 milioni infetto. Le prime misure percento dei giovani l’accesso di alberi che si trasformano in 45 prevedono la disinfezione di circa all’informazione, alla formazione miliardi di paia di bastoncini. Il 700 mila alloggi nella regione e ad una qualche attività, fattori professor Shen Guofang propone maggiormente colpita dalla chagas, questi che contribuiscono a ridurre la sterilizzazione dei bastoncini nel sud del paese. il pericolo di malattie contagiose. dopo l’uso e la logica eriscopio Inoltre, ai giovani viene per la riutilizzazione. Lo studioso è I missionari del riso prima volta riconosciuto il diritto convinto che in questo modo non (jls) - Sono stati alcuni agronomi ad una educazione sessuale ed alla solo si riuscirà a dare nuovo vigore vietnamiti a riabilitare il riso a possibilità di evitare gravidanze alle foreste cinesi, ma che si potrà Bagadadji, piccolo villaggio del sud non desiderate. Il costo presunto ricreare le basi di un giusto del Senegal. Al loro arrivo, nel delle misure di controllo equilibrio ecologico. giugno del 1997, le donne del demografico previste sino al 2050 posto riuscivano a malapena a P ammonterà, nel prossimo futuro, strappare ad un braccio di fiume ad una somma di 17 miliardi di infestato dalle zanzare qualche dollari all’anno; due terzi destinati quintale di riso. Gli uomini ai paesi in via di sviluppo, il resto consideravano con disprezzo alle nazioni industrializzate.
Recommended publications
  • CLERMONT MUSIC 67 Commons Road | Germantown NY | 12526 USA | +1.518.755.5089 | [email protected]
    CLERMONT MUSIC 67 Commons Road | Germantown NY | 12526 USA | +1.518.755.5089 | [email protected] www.clermontmusic.com Catalog: CLE024 Album Title: Niafunké Artist: Hama Sankaré Format: LP, CD, DI UPC LP (US): 711574868216 UPC CD (US): 711574868223 UPC LP (EU): N/A UPC CD (EU): N/A UPC DI: 192562968970 US Release Date: 12 April 2019 EU Release Date: 26 April 2019 Cover Art: CLERMONT MUSIC 67 Commons Road | Germantown NY | 12526 USA | +1.518.755.5089 | [email protected] www.clermontmusic.com SALES NOTES: Hama Sankare, legend of Mali’s desert blues, releases Niafunke, his second brilliant album recorded March 2018 in Bamako. Sankare brought into the studio dynamic young headliners, Oumar Konate, Dramane Toure and Makan Camara along with long time colleagues Afel Bocoum, Yoro Cisse and Kande Sissoko to forge a set of blazing tracks that breath new energy into the genre and breaking old formulas all the while honoring traditional roots. Niafunke, a city in Mali along the Niger River near Timbuktu is where Sankare continues to live with his family. He, Bocoum and Cisse were contemporary collaborators with Ali Farka Toure whose home was also there and they can be heard on many of Farka’s albums. Sankare’s spirit engages everyone he meets. He has absorbed musical influences from around the world which he brings to these 10 tracks. This is his second release on the Clermont Music label. The album is available in CD and vinyl. Some of the tracks were edited for radio and vinyl formats. The vinyl includes an instrumental version of the track Baba Gomni in which the blazing musicians are featured in full force.
    [Show full text]
  • " African Blues": the Sound and History of a Transatlantic Discourse
    “African Blues”: The Sound and History of a Transatlantic Discourse A thesis submitted to The Graduate School of the University of Cincinnati in partial fulfillment of the requirements for the degree of Master of Music in the Division of Composition, Musicology, and Theory of the College-Conservatory of Music by Saul Meyerson-Knox BA, Guilford College, 2007 Committee Chair: Stefan Fiol, PhD Abstract This thesis explores the musical style known as “African Blues” in terms of its historical and social implications. Contemporary West African music sold as “African Blues” has become commercially successful in the West in part because of popular notions of the connection between American blues and African music. Significant scholarship has attempted to cite the “home of the blues” in Africa and prove the retention of African music traits in the blues; however much of this is based on problematic assumptions and preconceived notions of “the blues.” Since the earliest studies, “the blues” has been grounded in discourse of racial difference, authenticity, and origin-seeking, which have characterized the blues narrative and the conceptualization of the music. This study shows how the bi-directional movement of music has been used by scholars, record companies, and performing artist for different reasons without full consideration of its historical implications. i Copyright © 2013 by Saul Meyerson-Knox All rights reserved. ii Acknowledgements I would like to express my utmost gratitude to my advisor, Dr. Stefan Fiol for his support, inspiration, and enthusiasm. Dr. Fiol introduced me to the field of ethnomusicology, and his courses and performance labs have changed the way I think about music.
    [Show full text]
  • Les Musiques Africaines”
    1 - Présentation Dossier d’accompagnement de la conférence / concert du vendredi 6 février 2009 proposée dans le cadre du projet d’éducation artistique des Trans et des Champs Libres. “Les musiques africaines” Conférence de Jérôme Rousseaux Concert de Smod Du Sahel au Mali, de l'Éthiopie au Soudan, du Congo à l'Afrique du Sud et avec certaines esthétiques satellites qui sont issues du Maghreb et des îles de l'Océan Indien, les musiques africaines forment un gigantesque puzzle qui est le reflet sonore d'un continent multiple et multiculturel, aussi riche et complexe certainement que l'Europe ou l'Asie. Au cours de cette conférence et en utilisant de nombreux exemples, nous examinerons cette grande diversité et nous aborderons quelques questions fondamentales comme celui du regard occidental qui est parfois proche d'un certain néo-colonialisme, la différence entre la notion d'ethnomusi- cologie et de world music dont le continent africain a été dans les deux cas l'un des terrains de base, la place de la musique dans la société comme l'une des composantes de la vie plutôt qu'un art comme nous l'entendons habituellement, et leperpétuel balancement de beaucoup de ces musiques entre la tradition et la modernité. Enfin, nous montrerons l'aspect matriciel des musiques d'Afrique noire, et l'importance qu'elles ont dans ce que l'on appelle désormais les "musiques actuelles". Nous ferons ressortir leur parenté avec le blues, leur rôle dans l'évolution du jazz, dans le renouveau du rap, et l'influence des rythmes comme l'afrobeat dans toutes les musiques qui se réclament du groove et de la transe.
    [Show full text]
  • Médiagraphie MALI
    Bibliothèques d’Amiens Métropole Bibliothèque Louis Aragon - Espace Image et Son MUSIQUES et MUSICIENS du MALI Médiagraphie proposée à l’occasion du Festival d’Amiens, Musiques de jazz et d’ailleurs 26-29 septembre 2013 « Le Mali est l’un des poumons musicaux de notre planète. Qu’ils chantent, pincent des cordes ou caressent la peau d’un tambour, ses musiciens sont écoutés et admirés de leurs pairs à travers le monde depuis de nombreuses années. Certains d’entre eux, comme Rokia Traoré, Ballake Sissoko, Boubacar Traoré, Mamani Keita, ou Salif Keita ont écrit les plus belles pages de notre festival. Les projets joués cette semaine sont tous inédits à Amiens et témoignent de l’incroyable culture musicale d’un pays en voie de cicratisation. » Extrait du programme du Festival LE MALI, pays d’Afrique de l’Ouest, se trouve entre le monde arabe au nord et les peuples noirs au sud. Cette situation géographique en fait un pays d’une grande richesse ethnique et musicale. La tradition qui domine encore aujourd’hui est celle des Mandingues : leur empire (XIIIe – XVIIe siècle) connut son apogée au XIVe siècle. Il s’étendait entre le Sahara et la forêt équatoriale, l’océan Atlantique et la Boucle du Niger, soit sur les actuels Mali, Burkina Faso, Sénégal, Gambie, Guinée, Guinée-Bissau, Mauritanie et une grande partie de la Côte d’Ivoire. Il laisse un puissant héritage musical, source intarissable d’inspiration pour les musiciens modernes. Perpétué et enrichi par la caste des « djeli » (griots), attachée à celle des « horon » (nobles) – pour qui les griots sont les musiciens, généalogistes et conseillers – le fonds musical mandingue est un trésor raffiné de mélodies, de contes épiques accompagnés, selon les régions par divers instruments : n’goni (harpe), kora (harpe-luth), bala (xylophone), xalam (harpe), djembé (tambour à membrane), etc… Cette tradition ancestrale se transmet de père en fils – ou de mère en fille - dans les familles de griots comme les Kouyaté, les Diabaté et les Sissoko.
    [Show full text]
  • Cd Collection For
    CD COLLECTION JAN 2013 ARTIST ALBUM LABEL GENRE (approx) Sam Amidon All Is Well Bedroom Commun. alternative VARIOUS Amer. Song-poem Anthol. 60-70s Bar/none alternative VARIOUS History of Jamaican Voc Harm. Munich jazz Cannonball Adderley & Ernie Andrews Live Session EMI jazz King Sunny Ade Best of the Classic Years Shanachie world pop King Sunny Ade King of Juju - Best of Wrasse world pop Africa (VARIOUS) Never Stand Still Ellipsis Arts traditional Arcade Fire Neon Bible MRG indie rock Louis Armstrong Mack the Knife Pablo jazz Louis Armstrong Greatest Hits BMG jazz Louis Armstrong The Hot Fives, Vol 1 Columbia jazz Louis Armstrong Essential Cedar jazz Arvo Part Te Deum ECM classical Gilad Atzmon Nostalgico Tip Toe jazz The B-52's The B-52's Warner Bros indie rock J.S. Bach Cello Suites 2, 3, & 6 EMI classical Chet Baker sings/plays from "Let's Get Lost" Riverside jazz Chet Baker Chet Baker Sings Riverside jazz The Band Music from Big Pink Capitol rock Bajourou Big String Theory Green Linnet traditional Beach Boys Today / Summer Days (& Summ.. Capitol pop Beach Boys Smiley Smile/Wild Honey Capitol pop Beach Boys Pet Sounds Capitol pop Beach Boys 20 Good Vibrations-Greatest Hits Capitol pop Beastie Boys Check Your Head Capitol rock The Beatles A Hard Day's Night Parlophone rock The Beatles Help! Parlophone rock The Beatles Revolver Parlophone rock The Beatles Magical Mystery Tour Parlophone rock The Beatles Sgt. Pepper's Lonely Hearts… Parlophone rock The Beatles Beatles (white album) (2-disc) Parlophone rock The Beatles Let It Be Parlophone
    [Show full text]
  • Rg to Mali Booklet
    MUSIC ROUGH GUIDES THE ROUGH GUIDE to the music of Mali To my mind, Mali is the crown jewel of West Africa to flat rooftops. The glassy waters of the River proud. Furthermore, it was clear that home- the founding of the Mande empire. As … though I only really ended up there by chance, Niger were perfectly still, interrupted only by the grown music took pride of place – voices such as commentators, advisers to their patrons and safe- and the luck of being in the right place at the right silhouette of black pirogues waiting to be loaded Boubacar Traore, Kandia Kouyate, Djeneba Seck keepers of an ancient tradition, jelis perform an time. With a few weeks off from university in Togo, for their journey upstream. Dry, arid and and Ali Farka Toure were some of the first I heard extremely important role in society and their and heading away from the coastal belt, I made landlocked though it is, the landscape is from local record players. profession is closely guarded. The class is my way through the forested plateau region, up formidable.’ endogamous and surnames are caste-based, so to the north of the country, and over the border Of course, I later discovered that Malian music certain names are held predominantly by to Burkino Faso, cloaked in a haze from the But without a doubt, for me the greatest discovery has a vast international following and is a force jelis, including Kouyate, Kante, Diabate, Tounkara Harmattan dust. Outside a bus station in Bobo – with little previous knowledge at the time – was to be reckoned with in the world music scene.
    [Show full text]
  • N° 662 05.11.03 African Culture(S): a Different Image of the Continent (MFI
    N° 662 AFRICA-FRANCE 05.11.03 African culture(s): a different image of the continent (MFI) Africa’s image abroad is usually perceived as a bad one. Wars, poverty and AIDS hit the headlines in the Western media, conveying a negative vision of the continent. At the same time, and somewhat paradoxically, African culture is more and more exported elsewhere, producing an image of dynamic creativity. However, not without some ambiguity, and it has not yet become an economic asset. Africa’s image in France and in the West is more varied than it might seem. The media still give prominence to news about conflicts and dramatic events, but have in recent years opened up to other aspects of Africa. Television documentaries have enriched and diversified the viewpoints; in France, the Arte TV network is among those which offer reports on African society and culture. The France-Culture radio station in February 2005 broadcast a week-long series of reports on Mali – not to mention the daily news and other programmes on Africa broadcast by Radio France Internationale (RFI), which can be picked up in Paris. The French press also finds room for background stories on the continent, as seen from outside. However, the growing presence of African cultural creation in Europe is more significant. This is notably evident in plastic arts. The Africa Remix exhibition, featuring the works of 87 contemporary artists from across the continent, was shown in Düsseldorf, London and Paris in 2005, before travelling to Tokyo. The interest for African art emerged in the 1990s and rounded a symbolic cape in 2003 with shows such as the Venice Biennale and the Kassel Dokumenta, with Okui Enwesor of Nigeria as Arts Director.
    [Show full text]
  • Le Festival Au Désert
    EXIL Mu sik presen ts: le Festival au Désert EXIL 3098-2 LC 08972 VÖ: 06.10.2003 DISTRIBUTION: INDIGO „Ein magischer Moment in der Geschichte der Weltmusik.” (Banning Eyre, fROOTS) “Die beste Live-Platte , d ie ich je gehört habe. ” (Charlie Gillett, BBC) “Ein Festival, d as für die Leute organisiert wurde, die d as Wort ‚Festival’ bisher nicht einmal kannten.” (Ali Farka Touré) “Wir haben hier eine großartige Z eit, und das, wo unser eigener Auftritt erst noch kommt! Unglaublich, dass al l diese Leute so hart gearbeitet haben und von so weit her gekommen sind.” (Robert Plant) “Was die Wüste schön macht, ist, dass sie irgendwo einen Brunnen verbirgt” - unweigerlich fühlt man sich an jene be- rühmten Worte von Antoine de Saint-Exupéry erinnert, wenn man sie vor sich sieht, die Bilder aus Essakane, nordöstlich der legendären malischen Stadt Timbuktu. Scharen von hoch- gewachsenen Kamelreitern in feinem blauen Tuch, Frauen, angetan mit reich verziertem Leder- und Silberschmuck, for- men einen weiten H albkreis. H ie und da erhebt sich ein hell- grüner Akazienbaum zwischen den D ünen, aus den Zelten dringen spontane Sessions mit Gesang und Tanz, wird Lyrik in der Sprache Tamashek gelesen. 2000 Afrikaner, viele von ih- nen Tuareg-N omaden, andere aus dem Volk der Peul, der Songhai, oder der Bambara aus dem Süden, sowie 350 Euro- päer und Amerikaner plaudern in einem D utzend Zungen durcheinander. Als Malis Kulturminister, der berühmte Filme- macher Cheikh Oumar Sissoko die Bühne erklimmt und Oumou Sangaré die Landeshymne anstimmt, ist das wohl magischste Musikfestival seit Woodstock eröffnet.
    [Show full text]
  • Guinea, Mali & Niger
    PDF Country Coverage At the time of research very few travellers were heading to Guinea, Mali & Niger so we’re providing historical and cultural information rather than reviews and listings. A good source of information for on-the-ground travel in these Guinea, Mali & countries is Lonely Planet’s Thorn Tree on-line Niger travel forum www.lonelyplanet.com/thorntree. (PDF Chapter) Edition 8th Edition, Sept 2013 Pages 12 COVERAGE INCLUDES: Page Range 204-207, 234-237, • Guinea Today • Niger History 295-298 • Guinea History Useful Links • Guinea Music & Culture Want more guides? Head to our shop • Understand Malit • Mali Today Trouble with your PDF? Trouble shoot here • Mali History • Mali Arts & Culture Need more help? • Understand Niger Head to our FAQs • Niger Today Stay in touch Contact us here © Lonely Planet Publications Pty Ltd. To make it easier for you to use, access to this PDF chapter is not digitally restricted. In return, we think it’s fair to ask you to use it for personal, non-commercial purposes only. In other words, please don’t upload this chapter to a peer-to-peer site, mass email it to everyone you know, or resell it. See the terms and conditions on our site for a longer way of saying the above – ‘Do the right thing with our content’. ©Lonely Planet Publications Pty Ltd Guinea Rugged Landscapes & Vibrant Beats Guinea Today .............205 Imagine you’re travelling on smooth highway, and then get History .......................206 tempted by a tiny, dusty turn-off into rugged terrain, where surprising beauty and treacherous vistas define the route.
    [Show full text]
  • Arts & Classical Music Spring/Summer 2002
    Arts & Classical Music Spring/Summer 2002 1 Contents BBC Arts & Classical Music: Spring/Summer 2002 Introduction 3 Publicity contact details 3 Arts & Classical Music on BBC TWO Reading the Decades 4 Dickens 4 Art That Shook the World 4 The Golden Jubilee Concert - Prom at the Palace 5 Omnibus 5 St John Passion 6 The Sixties Exposed 6 Young Musician of the Year 2002- Contenders 7 Young Musician of the Year 2002 - The Final 7 Hollywood Inc 7 Rostropovich at 75 8 Arts & Classical Music on BBC ONE The Royal Collection 9 Hollywood Greats 9 The F.A. Cup Classic 9 Jane Austen 10 BBC Proms 2002 10 Arts & Classical Music on BBC FOUR Painting the Weather 11 Jeanne Moreau Season 11 The Trouble with Michel 12 Mali Music with Damon Albarn and Afel Bocoum 13 The Mystery of Charles Dickens 13 Richter: The Enigma 13 William Lawes 13 Film: Time Regained 14 Film: Kandahar 14 Film: A la Place du Coeur 14 2 Arts & Classical Music on the BBC this Spring/Summer This Spring/Summer Season, the BBC features the best in arts and music programming offering viewers access to the biggest names and topical issues in the arts world. Literature plays a key role this season across BBC One, BBC Two and BBC Four, with a documentary on Jane Austen on BBC One; for BBC Two, a new drama documentary series on Charles Dickens presented by Peter Ackroyd; a four-part series examining literature from the 1950s to the 1980s - Reading the Decades; an examination of Virginia Woolf’s Orlando in Art That Shook the World; an Omnibus on Edna O’Brien; and on BBC Four a documentary on the controversial French author Michel Houellebecq.
    [Show full text]
  • Juin /Juillet 2 0
    JUIN/JUILLET 2021 JUIN/JUILLET LEGENDE PHOTO CONCERT // AFEL BOCOUM MUSIQUE VOIR PAGE 9 ©Manfred Schweda 2 PROGRAMMATION JUIN JUILLET 2021 SOMMAIRE SPECTACLE VIVANT / DANSE / HUMOUR / THÉÂTRE JE S’APPELLE YASS JE VIENS DE LOIN... 5 K-DANSE JAM SESSION 8 CHAKA ZULU 8 FESTIVAL BAMAKO DANSE HIP-HOP 11 MUSIQUE DOUDOU DE TAMASNA 6 FÊTE DE LA MUSIQUE // KING KJ - CAPITAINE BALLA - KANKOU KOUYATÉ - LES GOS DE BAMAKO 6-7 ABDOULAYE DIABATÉ 7 AFEL BOCOUM 9 TRIO DA KALI 10 HAROUNA SAMAKÉ 11 MERCREDI DU PATIO 19-20 digitalmali.com raphique : raphique G DÉBATS D’IDÉES / CONFÉRENCES TABLE RONDE AUTOUR DU FORUM GÉNÉRATION ÉGALITÉ 9 onception C FINALE DE LA 5E ÉDITION DU CONCOURS DE PLAIDOIRIE ET DE RÉQUISITOIRE 10 DÉBATS D’IDÉES 13-14 CINEMA AFRIKCINE CLUB 15-16 CINÉ JEUNESSE 17-18 MÉDIATHÈQUE 22-23 CAMPUS FANCE 24 CENTRE DE LANGUES 25-26 HORAIRE ET ACCÈS 27 3 VEN. 4 JUIN 20H OUR JE S’APPELLE Yass M SAM. 5 JUIN 20H U ET JE VIENS DE LOIN... H 10 000 FCFA Artiste majeur de l’Afrique du rire en 2019, Yass revient pour deux nouvelles soirées autour de son one man show Je s’appelle Yass et je viens de loin... Après avoir joué son spectacle plus de 500 fois, dans une quinzaine de pays, c’est avec une énergie contagieuse que Yass nous transporte dans son univers. De Dakar où il est né à Paris où il a fait ses études en passant par le Liban dont il est originaire et la Côte d’Ivoire d’où il a été rapatrié, il nous fait voyager grâce à une galerie de personnages à la fois drôles et émouvants.
    [Show full text]
  • Eine Welt 4/1999
    Un seul monde NR. 4 DEZEMBER 1999 DAS DEZA-MAGAZIN FÜR ENTWICKLUNG Un solo mondo UND ZUSAMMENARBEIT Eine Welt Sahel – eine Region im Umbruch Eine Reportage, Perspektiven, die internationale Entwicklungszusammenarbeit und eine engagierte Schweiz Burkina Faso Das afrikanische Binnenland und sein Kampf gegen grosse soziale und wirtschaftliche Schwierigkeiten. Ein Porträt Labels Ein Streitgespräch um Vorteile und Grenzen von Produkte-Labels DOSSIER Einblick DEZA 23 FORUM SAHEL Unterwegs im Sahel Neue Ansätze in der Entwicklungspolitik, strukturelle Reformen und eine relative politische Stabilität haben den Aufschwung in der Sahel-Region begünstigt. Eine Reportage Labels – Barrieren oder Türöffner? 4 Sava Buncic von der Max Havelaar-Stiftung, Maria «Die Natur – ein Objekt der Ausbeutung» Nazareth Farani Azevêdo von der brasilianischen UNO- Mission und Nadine Speich von der DEZA über Vorteile Ananda Tiega, wissenschaftlicher Mitarbeiter bei der und Grenzen von Labels Konvention zum Schutz der Feuchtzonen, im Interview 8 24 Carte blanche Tödlicher Sand Der sizilianische Liedermacher Pippo Pollina Über den Kampf gegen die Desertifikation über Musik und seine persönliche Entwicklung 10 27 Die eigene Verantwortung stärken Die Arbeit des «Club du Sahel» unter Schweizer Vorsitz 12 InhaltLÄNDER UND LEUTE KULTUR Die Kindersoldaten von Liberia BURKINA FASO Über einen bewegenden Dokumentarfilm der Zürcherin Burkinas gebremste Tänzer und Musiker Alice Schmid Das westafrikanische Binnenland gehört trotz grosser internationaler Hilfe zu den zehn ärmsten Ländern der Erde 28 Musik für Mädchen 14 Dank einer CD gehen in Niger Mädchen vermehrt Der Staat, dieses fremde Wesen zur Schule Ein kritischer Blick von Alain Edouard Traoré auf sein Land 30 18 Editorial 1 Periskop 2 ENTWICKLUNG UND ZUSAMMENARBEIT SCHWEIZ DEZA-Standpunkt 19 Unfreiwilliges Campen im Kosovo Was eigentlich ist..
    [Show full text]