Natura | , il villaggio più piccolo della Svizzera Il Comune più piccolo della Svizzera si sta organizzando per non diventa- posta a . La chiesa fu radi- re un paese fantasma, ma per trasformarsi in un albergo diffuso (apertura calmente modificata nel tardo Set- ufficiale nel 2020). I visitatori verranno accolti in un ambiente romantico: tecento e poi nel 1836. Nel primo la ricezione dell’albergo sarà presso l’osteria, nella piazzetta di ingresso al intervento venne aggiunto il coro, paese, mentre le viuzze e i vicoli fungeranno da corridoi e le case di pie- rimodellata la facciata e ampliato il tra saranno le camere. campanile. Con il secondo intervento venne aggiunta una cappella latera- le, dedicata a San Giovanni Battista. Da alcuni anni nel periodo natalizio si rinnova l’usanza del presepe che occupa per settimane alcuni giovani con 437 ore di lavoro effettivo. “Corippo è il più gentile villaggio della . Una cascatella triangolare di gremitissime case grigie e di tetti neri addosso alla chiesa, che contiene l’ur- to mettendosi di traverso.” È così che lo scrittore ticinese Piero Bianconi de- scriveva questo raro esempio di au- tentico insediamento umano rurale a sud delle Alpi. Giunto intatto fino ai nostri giorni, Corippo è protetto a li- vello nazionale. Nel 1975 è stato de- signato “realizzazione esemplare” per l’Anno europeo del patrimonio archi- tettonico. Corippo La sua particolarità sta nell’armonia creata dall’architettura semplice del- di Chiara Demarta ne raggiungeva il suo apice con 315 le case di pietra con il tetto in pio- abitanti, nel 1950 ne contava 70 e, de, tutte orientate nello stesso senso e complice la forte emigrazione verso collegate da angusti viottoli. Le piode orippo, 563 m, è un pittore- la California, con l’impiego nei ranch poggiano su solide e ben congeniate sco villaggio, abbarbicato su e l’Australia con la ricerca di oro nel- armature, per le quali, come per i pa- Cun ripido promontorio della le miniere, attualmente solo 12. Mol- vimenti, veniva preferibilmente usa- , con antiche case in ti verzaschesi di giovane e giovanissi- to il legno di castagno. Le pietre dei pietra dai caratteristici tetti in pioda ma età, così come gli abitanti di altre muri maestri delle case sono quasi originari dell’800. Le abitazioni so- valli della Svizzera italiana, emigra- sempre grosse e ben squadrate. Le fi- no collegate fra loro da stretti viottoli vano solo durante i mesi invernali, nestre sono piccole, a volte con col- mantenendo intatto l’antico fascino. da novembre a Pasqua, in Lombardia larino bianco di calce e con inferria- Alcune case sono state ristrutturate e in Piemonte per svolgere l’attività di te. Dietro e davanti alle case, sorrette e riportate alla loro bellezza origina- spazzacamino. Un’intera sezione del da muretti a secco, si notano lunghi le. Un angolo immerso nel silenzio e Museo etnografico di è de- e stretti terrazzamenti su cui si colti- nella pace di una stretta valle di mon- dicato a questo tema. vavano poveri orti, la segale e la ca- tagna. Il fascino del luogo e il pano- Gli abitanti furono per secoli agricol- napa. rama, circondato dai boschi che rico- tori e pastori di mucche, capre e pe- prono le montagne, vi ripagheranno core e sin dal XIV secolo praticava- di ogni fatica. Dall’alto abbraccia tut- no la transumanza, svernando con il Escursioni da Corippo ta la valle, fino al Lago di Vogorno. bestiame sul piano di Magadino. La Secondo una leggenda i corippesi, strada carrozzabile venne costruita Sentierone della Verzasca - Sicu- per impedire alle uova di rotolare a solo alla fine dell’Ottocento. ramente è una delle passeggiate più valle, attaccavano un sacchetto di te- L’unica piazza è uno slargo al termi- gettonate del , sia per la bel- la alla coda delle galline! Un viaggio ne della strada, dove si affacciano la lezza del paesaggio e per il percorso nel tempo. Casa Comunale, la Chiesa di Santa che si snoda lungo il fiume dalle ac- Il villaggio è testimone di una real- Maria del Carmine, un edificio tardo- que color smeraldo, sia perché adat- tà rurale che risale al 1224, quando barocco, e l’Osteria Corippo. to a famiglie e bambini. L’itinerario il paese con il nome di Culipo ven- La chiesa in origine era intitolata alla segue l’antica mulattiera, tra vecchie ne citato in un testamento, consoli- Beata Vergine Annunciata e nel XVII costruzioni rurali, cappelle, ponticel- datasi poi nel 1822 quando divenne secolo era menzionata come par- li, cascate, prati fioriti, cascine e pit- Comune autonomo. Per secoli l’uni- te della parrocchia di Vogorno, dalla toreschi villaggi. Percorribile nei due ca attività di sostentamento è stata quale diventò indipendente nel 1782. sensi dalla tarda primavera all’autun- l’agricoltura. Nel 1850 la popolazio- Nel 1917 è stata nuovamente sotto- no inoltrato, il Sentierone non pone

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Monte Corgell - il minuscolo maggengo sembra sintetizzare i valori dell’Architettura minore che almeno in certi casi va scritta. alcuna difficoltà, e si può interrom- in Valle Verzasca, il mondo si svilup- agricolo (reintroducendo la coltiva- pere quando si vuole, grazie alle nu- pa in verticale. Si continua sempre zione della segale per trasformarla in merose fermate dei mezzi pubblici in salita, tra tornanti, rocce gradina- farina con il mulino ristrutturato, ri- per il ritorno. In estate poi ci si può te con muri a secco di sostegno e an- mettere in funzione il forno per fare rigenerare con un rinfrescante bagno cora …. scale. Una meraviglia d’altri il pane) nonché, turistico e gastrono- nelle verdi acque del fiume. tempi, pensando al duro lavoro de- mico nel pieno rispetto dell’ambien- Si può iniziare da , dal- gli alpigiani. te, salvaguardando le bellezze natu- la diga della Verzasca o da Corippo. Più su la natura è parca, pochissi- ralistiche locali e promuovendo un Nel primo caso si giunge a Corippo me piante. Una grossa croce di legno turismo dolce. camminando ad un centinaio di me- che domina sulla valle ci accoglie e – Il progetto prevede la ristrutturazio- tri d’altezza sopra il lago artificiale. Si poco distante - ci mostra un gioiel- ne di 7 case di proprietà della Fonda- scende poi al “Bivio di Corippo”. Nel lo incastonato fra montagna, lago e zione, delle 70 che formano il nucleo secondo, partendo dalla diga, dopo cielo, con una decina di cascine ad- di Corippo. In merito si è espresso un lungo tratto di bosco, si attraver- dossate una all’altra. Dietro le ulti- Fabio Giacomazzi, architetto e presi- sano le numerose frazioni di Vogor- me cascine un sentiero bianco/blu dente della Fondazione: “Si tratta di no, prima di giungere al Bivio di Co- sale molto ripido ai Piani di Cursgell, un’opportunità per offrire al pubbli- rippo. Da qui, il percorso prosegue 1524m., a picco sopra la valle. La vi- co un’esperienza di soggiorno molto pianeggiante fino al villaggio di La- sta spazia dal lago di Vogorno, alla particolare, in un villaggio rurale ge- vertezzo, conosciutissimo per il pon- sagoma del Pizzo omonimo di fronte, nuino, che non è di fatto mai cambia- te a doppia arcata e le sue pozze, le a in basso, al Monte Eus e to in maniera consistente dal 1800 a Maldive ticinesi. alle valli che gli fanno da corona: Ca- oggi. Negli anni ‘70, quando la Fon- Si continua per lungo il “Sen- recchio, Pincascia e d’Agro. Ma l’oc- dazione venne creata, l’idea origina- tiero per l’arte”, opere diverse per sti- chio non si posa solo sulle più alte le era quella di riportare nel paesino le, tecniche e materiali (ceramica, le- vette di confine con la Riviera (Pon- degli abitanti permanenti - ma si è ri- gno, metallo, vetro e pietra) fino alle cione Rosso, Cima Lunga, Cima di levata non fattibile - considerando le Ganne per continuare tra vecchie co- Bri, Rierna, Gagnone), ma è attrat- dimensioni delle case e la difficoltà struzioni, cappelle e alcune trappole to dal’apparizione della Fopia e del d’accesso in auto”. per lupi fino a Sonogno che ospita la Poncione d’Alnasca, col suo aspet- I progetti in corso sono la trasfor- “Casa della lana” e il museo etnografi- to regale e perfetto che incute quasi mazione di 5 edifici con 9 camere co, che raccoglie le memorie della val- soggezione, sembra vicinissima ep- e 20 letti; il rinnovo e ampliamen- le e la storia degli spazzacamini. Da pur inaccessibile. Inoltre si vedono il to dell’Osteria con altre 3 camere e Sonogno si rientra con l’autopostale. Generoso, il Sasso Gordona e i Den- 6 letti; info point; segnaletica e car- ti della Vecchia. Se abbiamo fortuna, tellonistica e la selva castanile sotto il Il Monte Corgell, 1315m - Dalla nel silenzio rarefatto di quassù, tra le villaggio. A seguire la riattazione de- piazzetta si entra nel nucleo sulla de- pendici erbose e sassose possiamo gli altri edifici; il recupero dei terre- stra passando tra le strette viuzze su- scorgere i camosci. Il rientro si fa dal- ni terrazzati (con mulino, grà, forno perando diversi cancelletti tra vigne lo stesso itinerario dell’andata. e osteria con completamento della fi- e recinti, fin dove un masso reca la liera della segale e/o castagne); ripri- scritta “Corgell”. Non ci sono indica- La Fondazione Corippo 1975 ha av- stino frutteti; coltivazione dei cerali e zioni, ma il sentiero è facile da trova- viato il progetto dell’albergo diffuso i sentieri didattici. re e sale ripido. Aggirate alcune ca- per la riqualificazione del villaggio, Dopo molti anni il primo rustico di scine appena sopra il villaggio ci si che si occupa della conservazione e vacanza, Casa Arcotti, ha aperto le inoltra nel bosco su scale di pietra. valorizzazione del paese, anche con porte al pubblico nel luglio 2018, ma Il sentiero porta a Rüora, ai margini il recupero delle attività agricole tra- per poter prenotare una camera nel del bosco, ma con lo sguardo rivol- dizionali a scopo dimostrativo e di- vero e proprio albergo diffuso si do- to sul lago. I castagni lasciano il po- dattico. L’obiettivo è quello di favo- vrà attendere l’inaugurazione presu- sto alle betulle e come spesso accade rire uno sviluppo socioeconomico, mibilmente nel corso del 2020.

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