Bollettino Di Numismatica Supplemento N. 37

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Bollettino Di Numismatica Supplemento N. 37 Bollettino di Numismatica Supplemento al n. 37.II 2004 http://www.numismaticadellostato.itg Bollettino di Numismatica Supplemento al n. 37.II 2004 MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI DIREZIONE GENERALE PER I BENI ARCHEOLOGICI Direttore responsabile GIUSEPPE PROIETTI Direttore scientifico SILVANA BALBI DE CARO Direttore Servizio II ANTONIA PASQUA RECCHIA Redazione tecnica-scientifica GABRIELLA ANGELI BUFALINI, ANNA CONTICELLO AIROLDI, SERAFINA PENNESTRI´, GIUSEPPINA PISANI SARTORIO Segreteria di redazione MARIA FERNANDA BRUNO, OLIMPIA DE CARO, GIGLIOLA DONADIO Coordinatore per la grafica CARMELO LA MICELA Grafica LINDA MONACO (con la collaborazione di CLAUDIO FALCONE) Fotografie SASKIA VAN STEGEREN Sede della redazione VIA DI SAN MICHELE, 22 – 00153 ROMA – TEL. 06.58434662-06.58434665 – FAX 06.58434751 E-MAIL [email protected] http://www.numismaticadellostato.itg Bollettino di Numismatica Supplemento al n. 37.II 2004 MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI BOLLETTINO DI NUMISMATICA SUPPLEMENTO AL N. 37.2 Anno 2004 MONETE E MEDAGLIE Scritti di FRANCESCO PANVINI ROSATI VOL. II DAL TARDO ANTICO ALL’ETÀ MODERNA ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO LIBRERIA DELLO STATO http://www.numismaticadellostato.itg Bollettino di Numismatica Supplemento al n. 37.II 2004 SOMMARIO* Volume I: ETÀ ANTICA Il ricordo di un maestro (E. ERCOLANI COCCHI) . pag. XIII Francesco Panvini Rosati e il Museo Civico Archeologico di Bologna (C. MORIGI GOVI) . » XVI Francesco Panvini Rosati, direttore del Medagliere del Museo Nazionale Romano (S. BALBI DE CARO) . » XX PARTE I LA MONETA NELL’ETÀ ANTICA TRA MONETE E MEDAGLIE Sul concetto di numismatica, in Quaderni ticinesi di numismatica e antichità classiche XIII, Lugano 1984, pp. 15-20. pag. 5 Moneta e Medaglia, in Enciclopedia Universale dell’Arte IX, Istituto per la collabo­ razione culturale, Venezia-Roma 1963, coll. 569-582, 590-600, 603-605. » 9 LE MONETE DELL’ITALIA ANTICA Moneta unica di Norba, in Archeologia Classica XI, Roma 1959, pp. 102-107. pag. 65 Le monete con la leggenda MEP, in Atti della Accademia Nazionale dei Lincei, Rendiconti XVII, fasc. 5-6, maggio-giugno 1962, Roma 1962, pp. 1-7. » 71 Aes signatum. Un aspetto dell’economia nell’Emilia preromana, Introduzione al catalogo della mostra, Reggio Emilia 1-23 ottobre 1988, pp. 19-24. » 79 La monetazione delle città etrusche e italiche prima della conquista romana, in Atti del Convegno di Studi sulla città etrusca e italica preromana, Istituto per la Storia di Bologna, 1970, pp. 77-83. » 85 Monetazione preromana sulla costa adriatica italiana, in Rivista Italiana di Numisma­ tica e scienze affini XII, serie V, LXXVI, 1974, pp. 1-11. » 93 La monetazione di Ariminum, in Studi Romagnoli XIII, Faenza 1962, pp. 159-173. » 101 Gli studi e la problematica attuale sulla monetazione etrusca, in Annali dell’Istituto Italiano di Numismatica, Supplemento al n. 22, Napoli 1975, pp. 25-49. » 111 * La ristampa degli articoli di Francesco Panvini Rosati, contenuti nel I e nel II volume, è stata autorizzata dai rispettivi Editori. V http://www.numismaticadellostato.itg Bollettino di Numismatica Supplemento al n. 37.II 2004 Sommario Note di numismatica etrusca. La monetazione etrusca in rapporto alla monetazione magnogreca e siceliota, in APARCAI Nuove ricerche e studi sulla Magna Grecia e la Sicilia antica in onore di Paolo Enrico Arias, Pisa 1982, pp. 285-290. pag. 121 Nuove osservazioni sulla monetazione etrusca, in Quaderni ticinesi di Numismatica e Antichità classiche XIV, Lugano 1985, pp. 141-147. » 129 Gli studi di numismatica etrusca: problemi di metodo e nuovi indirizzi di ricerca, in Atti del II Congresso internazionale etrusco, Firenze 26 maggio - 2 giugno 1985, vol. II, Supplemento a Studi Etruschi, Roma 1989, pp. 771-779. » 135 La monetazione annibalica, in Annuario dell’Accademia Etrusca di Cortona XII, 1961-1964, pp. 167-180. » 143 LA MONETA A ROMA Gli studi sulla numismatica romana repubblicana e il loro contributo alla storia della Repubblica Romana, in Aufstieg und Niedergang der Römischen Welt, I, Berlin-New York 1972, pp. 297-304. pag. 153 Ricerche sulla tipologia monetale romana. Le personificazioni, in Rivista Italiana di Numismatica e scienze affini XCVII, Milano 1996, pp. 133-140. » 159 L’aureo di Pompeo Magno, in Il Carrobbio, Rivista di Studi bolognesi I, 1975, pp. 321-325. » 165 La moneta e l’Eneide di Virgilio, voce “moneta”, in Enciclopedia Virgiliana, 1987, pp. 564-565. » 171 La monetazione di Germanico nel quadro della politica monetaria giulio-claudia, in Atti del Convegno “Germanico: la persona, la personalità, il personaggio nel bimillenario della nascita”, Macerata - Perugia, 9-11 maggio 1986, Pubblicazioni della Facoltà di Lettere e Filosofia, 39, Roma 1987, pp. 79-86. » 175 Il contributo della numismatica allo studio dei misteri di Mithra, in Mysteria Mithrae. Atti del Seminario Internazionale su “La specificità storico-religiosa dei Misteri di Mithra, con particolare riferimento alle fonti documentarie di Roma e Ostia”, Roma e Ostia 28-31 marzo 1978, Leiden-Roma 1979, pp. 551-555. » 181 Osservazioni sui tipi monetali romani raffiguranti monumenti di Roma, in Rivista Italiana di Numismatica e scienze affini III, serie V, LVII, 1955, pp. 70-83. » 185 La colonna sulle monete di Traiano, in Annali dell’Istituto Italiano di Numismatica 5-6, 1958-1959 (1960), pp. 29-40. » 195 Anfiteatri, circhi, stadi nelle monete romane, in Antichità Altoadriatiche (Lo spet­ tacolo in Aquileia e nella Cisalpina romana) XLI, Udine 1994, pp. 99-105. » 207 Coniazioni anomale romane: pseudo medaglioni e medaglioni a rovescio liscio, in Rivista Italiana di Numismatica e scienze affini XCV, 1993, pp. 425-429. » 213 I Tetrarchi in Arte e Moneta, III, Roma 1961, s.n.pp. » 217 Il rotolo come attributo dell’imperatore sulle monete romane, in Atti del VI Congres­ so Internazionale di Archeologia Cristiana, Ravenna 23-29 settembre 1962 (1964) pp. 557-566. » 229 VI http://www.numismaticadellostato.itg Bollettino di Numismatica Supplemento al n. 37.II 2004 Sommario LE ZECCHE DEL TARDO ANTICO La produzione della zecca di Ravenna fino alla conquista bizantina della città, in X Corso di cultura sull’arte ravennate e bizantina, Ravenna 1963, pp. 277-292. pag. 239 Tre zecche imperiali: Treviri, Mediolanum, Ravenna. Struttura e funzionamento, in XXV Corso di cultura sull’arte ravennate e bizantina, Ravenna 5-15 marzo 1978, pp. 211-228. » 251 La zecca di Aquileia, in Antichità Altoadriatiche XIII, Udine 1978, pp. 289-298. » 263 PROBLEMI DI CIRCOLAZIONE MONETALE Ripostiglio di monete celtiche al Museo Archeologico di Firenze, in Annali dell’Istituto Italiano di Numismatica 2, Roma 1955, pp. 59-61. pag. 271 Contributo numismatico alla conoscenza di Veleia antica, in Atti del III Convegno di Studi Veleiati, Piacenza 1967, Milano-Varese 1969, pp. 303-318. » 275 Il ripostiglio monetale rinvenuto ad Oppido Lucano, in Antiche Civiltà Lucane, Galati­ na 1975, pp. 343-360. » 287 Monete della stipe di Vicarello nel Museo Nazionale Romano, in Rendiconti della Ponti­ ficia Accademia Romana di Archeologia XL, 1967-1968, pp. 57-74. » 307 Il ripostiglio di Castelfranco Emilia. Nuovi elementi, in Emilia Preromana n. 6, Modena 1970 (1971), pp. 15-26. » 321 Roma. Ripostiglio di assi repubblicani romani, in Notizie degli Scavi di antichità, Atti dell’Accademia Nazionale dei Lincei, IV, serie VIII fasc. 7-12, 1950 (1951), pp. 241-247. » 349 Ripostiglio di aurei tardo-imperiali a Comiso, in Accademia Nazionale dei Lincei, Rendiconti morali, serie VIII, vol. VIII, fasc. 7-10, 1952, pp. 422-440. » 357 Osservazioni sulla circolazione in Italia nel V secolo d.C. di monete d’oro romane, in Bollettino di Numismatica 4, gennaio-giugno 1985, pp. 7-14. » 375 INDICE DELLE TAVOLE . pag. 383 Volume II: DAL TARDO ANTICO ALL’ETÀ MODERNA PARTE II LA MONETA IN ITALIA IN ETÀ MEDIOEVALE E MODERNA. I BIZANTINI Monetazione bizantina in Italia, in I Bizantini in Italia, Collana di Studi sull’Italia antica “Antica Madre” a cura di G. Pugliese Carratelli, Milano 1982, pp. 655-669. pag. 5 La tipologia monetaria della zecca di Costantinopoli da Anastasio a Giustino II, in Felix Ravenna, serie IV, fasc. 1/2, 1983, CXXV-CXXVI, pp. 39-61. » 13 VII http://www.numismaticadellostato.itg Bollettino di Numismatica Supplemento al n. 37.II 2004 Sommario L’ITALIA TRA MEDIOEVO E RINASCIMENTO Note critiche sugli studi di numismatica medioevale italiana, in Bollettino di Numisma­ tica 1, luglio-dicembre 1983, pp. 9-10. pag. 33 Gli studi di numismatica medioevale italiana. Considerazioni critiche, in Bollettino di Numismatica, suppl. al n. 4, Studi per Laura Breglia, vol. II, 1987, pp. 207-211. » 35 La tecnica monetaria altomedievale, in “Artigianato e tecnica nella società dell’alto medioevo occidentale”, XVIII Settimana di studio del Centro italiano di studi sull’alto medioevo, Spoleto 2-8 aprile 1970, Spoleto 1971, pp. 713-744. » 41 La monetazione comunale in Italia, in Quaderni della Scuola di Paleografia ed Archivistica dell’Archivio di Stato di Bologna V, Bologna 1963, pp. 5-24. » 63 La zecca di Spoleto dalle origini al XV secolo, in Spoletium XII, n. 14, dicembre 1970, pp. 9-15. » 73 La monetazione delle città umbre nell’età dei Comuni, in Atti del VI Convegno di Studi Umbri, Gubbio 26-30 maggio 1968. Centro di Studi Umbri presso la Casa di Sant’Ubaldo in Gubbio, a cura della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Perugia, pp. 239-249. » 85 Le zecche minori toscane nel periodo comunale, in Rivista Italiana di Numismati­ ca XXI, serie V, LXXV, Milano 1973, pp. 197-208. » 95 Numismatica e sfragistica, in Civiltà delle arti minori in Toscana, Atti del Conve­ gno, Arezzo 11-15 maggio 1971, Firenze 1973, pp. 169-184. » 107 Note di numismatica pisana. I. Il denaro di Carlo Magno. II. La prima fase della monetazione comunale, in Rivista Italiana di Numismatica XXIII, serie VI, LXXVII, 1976, pp. 209-219. » 131 La zecca di Bologna 1191-1861, Catalogo della Mostra, Bologna, Museo Civico, 15 novembre – 10 dicembre 1978, pp.
Recommended publications
  • The Lower Danube in Pages of History and Literature
    2nd International Conference - Water resources and wetlands. 11-13 September, 2014 Tulcea (Romania); Available online at http://www.limnology.ro/water2014/proceedings.html Editors: Petre Gâştescu ; Włodzimierz Marszelewski ; Petre Bretcan; ISSN: 2285-7923; Pages: 577-583; Open access under CC BY-NC-ND license ; THE LOWER DANUBE IN PAGES OF HISTORY AND LITERATURE Elena Teodoreanu Ecological University of Bucharest, Bd. Lascar Catargiu nr. 24-26, sc.A. ap. 16, Bucuresti, Romania, Email [email protected] Abstract The paper examines some information on the Danube River in their lower part, from ancient historians, from Romanian chroniclers and Turkish chroniclers who accompanied the troops when attacking Romanian countries. Also we have the data reported by foreign travelers on Romanian territory, of which with the passage of time, are more numerous: Polish, Austrians and Hungarians diplomats, Catholic priests. For example we have interesting data from Syrian traveler Paul of Aleppo or Turkish chronicler Evlia Celebi. The information refers specifically to periods of overflow of the Danube and damaging floods, or droughts when shrinking waters could and river goes on foot. Most data refer to periods when the Danube froze strong, especially in the centuries that constituted the Little Ice Age (approximately Fourteenth century until the mid- nineteenth century) opportunity for the Ottoman armies crossed the Danube on the ice, to plunder the territories of north of the Danube. Finally, it presents some descriptions of Romanian writers who loved Danube swamps, delta, among which Mihail Sadoveanu and George Topârceanu. Keywords: Lower Danube, ancient historians, foreign travelers, Turkish chroniclers, Romanian writers “Wherever you would see it in this country the Danube is (…) like a human being who has seen and suffered much and his face showing all the scars left by his struggles.” George Vâlsan 1.
    [Show full text]
  • Studio Critico Sull'origine
    STUDIO CRITICO SULL’ORIGINE DI CRISTOFORO COLOMBO. DI MAURIZIO TAGLIATTINI Capitolo decimo del libro “La scoperta del Nord America” Titolo originale “The Discovery of North America, chapter 10: A critical study on the origin of Christopher Columbus” Copyright © 1991 and 1998 by Maurizio Tagliattini Traduzione in italiano copyright © 2008 by Maurizio Tagliattini ~ TUTTI I DIRITTI RISERVATI sul web: http://wiki.millersville.edu/x/FgMw (inglese) http://www.netwave.or.jp/~zenke/colonbus1.htm (giapponese) 1 Introduzione Il presente studio, cioè il capitolo decimo, sull’origine di Cristoforo Colombo, è dal 1999 consultabile in lingua inglese nel sito web della Millersville University of Pennsylvania. Mentre si può accedere all’opera completa “The Discovery of North America” alla New York Public Library Research Division room 315 oppure THE BRITISH LIBRARY, London. La ricerca storica per questo studio su Colombo mi ha coinvolto per parecchi anni, ma questo gravoso impegno ha portato anche frutti e meriti. Il lavoro stesso è stato citato, parafrasato, imitato, scopiazzato per lucro oltre i limiti dell’etica letteraria ma anche propriamente tradotto e commentato accademicamente in diverse lingue con notevole riconoscimento. Poi, ecco, il momento, quasi improvviso, che mi tolse dalle dolci riflessioni e mi sentii in dovere di accettare l’incarico, seppure abbastanza impegnativo, di tradurre il capitolo decimo in italiano. Dopotutto chi altro se non io, mi fu detto, potrebbe tradurlo meglio. Un’altra fatica per me, senza dubbio, alla mia età, ma l’ho fatta con piacere perché far conoscere il mio operato mi soddisfa e anche mi fa sentire ancora attivo e per di più ricompensato dal fatto che la traduzione possa essere d’aiuto ai lettori italiani.
    [Show full text]
  • International Relations and the Colonial System in Medieval Genoa
    International Relations and the Colonial System in Medieval Genoa Gabriella AIRALDI Some hundreds of settlements in the Mediterranean, Black Sea, Europe and the Atlantic islands are already testimony to the presence of Genoese in the world in the Middle Ages. However, they do not cover all examples of the phenomenal expansion which Columbus’ journey isn’t the conclusion of, but the continuation of a phenomenon of particular and extensive contact and migration. It is a system of relations and international presence which is completely different from that of Venice, often remembered by analogy, from which it differs in the most part by action and the methods and tools used. In fact, its spatial width is certainly much greater than that of Venice, and it is totally immune from state intervention, which exists in Venice. The expansion of the Genoese, in fact, develops instead on the basis of strategic action by private or public- private according to formulas that differ considerably, but complement the operation of a network designed to ensure maximum operational flexibility. For the medieval Genoese international relations and settlement systems are inseparable elements. Note the use of the word “Genoese” and not the word “Genoa”. In the last century, Roberto Lopez, an important medieval historian, was the first to report the importance of this distinction, which stems from an original story, which you will see, I hope, later in this speech. In the eleventh century, Genoa, a city that neither then nor in subsequent centuries exceeds a population of 100,000, undergoes a major political metamorphosis that permanently transformed the most important Mediterranean port, and European stronghold and enhances its role as the most “Atlantic” of Italian cities.
    [Show full text]
  • 17-Oberlander.Pdf
    THE COINAGE OF THE GENOESE SETTLEMENTS OF THE WESTERN BLACK SEA SHORE AND ON THE DANUBE Ernest Oberländer-Târnoveanu During the 13 th -15 th centuries the historical sources frequently mention the presence of the Genoese in the area of the Western Black Sea shore, on the present territories of Bulgaria, Romania and south-western Ukraine (Bessarabia). The deeds so far published show that the ports of Messembria, Anchialos, Varna, Kaliakra, Vicina, Chilia, Licostomo and Moncastro were the main places which focused the attention of the Genoese merchants, but it is quite reasonable to suppose that some other towns, as those located at Nuf ăru, Isaccea, Hâr şova, Cernavoda (in Romania) or Silistra (in Bulgaria), near the Danubian Delta, were visited as well. Certainly, the huge economic potential of the Black Sea region was known to the Genoese since the second half of the 12 th century, but they could play an important role only after 1261, when the Byzantine Empire recovered Constantinople and opened the Bosphorus. Soon, from the 1280’s, the Genoese established permanent prosperous and powerful commercial communities in the main centres of the area, which were granted by the local authorities with the right to establish their own quarters, legal, financial and religious institutions. Often, these communities were large enough to be lead by consuls or vice-consuls 1. It was a long way, however, from the economic penetration to achieving the political control, to which the right to struck their own coinage was directly connected. Judging by the formal prohibition contained in their “Statuti” for the local Genoese authorities of the main Eastern establishments of Pera and Caffa to engage in any kind of activities related to the coinage, provisions reinforced several times over the next decades, it should be hard enough to conceive that the new Overseas communities were always ready to launch themselves in such enterprises.
    [Show full text]
  • Mauro Perani FEDERICO FREGOSO E LA PIÙ ANTICA
    Mauro Perani FEDERICO FREGOSO E LA PIÙ ANTICA ISCRIZIONE EBRAICA DI UN UMANISTA CRISTIANO A GUBBIO (CA. 1533). ESAME PALEOGRAFICO E COMPARATIVO La scoperta dell’iscrizione ebraica* L’iscrizione ebraica si trova dipinta nel cornicione superiore che gira attorno a tutto Voglio innanzitutto raccontare al letto- il rettangolo della pianta della chiesa di Castel re come è avvenuta questa fantastica scoperta, d’Alfiolo, a Padule, una frazione alla periferia portata solo ora a conoscenza del mondo scien- di Gubbio che divenne residenza vescovile di tifico, e come sono venuto a sapere di questa campagna già nel Quattrocento. Ne sono venuto bellissima iscrizione in ebraico, probabilmente a conoscenza grazie a Laura D’Andrea, una mia la più lunga e la più antica che si conosca in am- laureata di Gubbio, che nel 2015 mi ha invia- bito cristiano, verosimilmente databile al 1533 e to alcune fotografie di una iscrizione in ebraico, davvero pregevole, opera di un Cardinale vissu- da lei fatte in occasione di un evento tenutosi a to fra Quattro e Cinquecento: Federico Fregoso Gubbio nella chiesa interna a Castel d’Alfiolo (1480-1541), umanista, ebraista, riformatore, (Tav. 21 e 22), un edificio da tempo posseduto vescovo di Gubbio, noto per le sue simpatie per da privati e normalmente non aperto al pubbli- il mondo evangelico, d’oltralpe e italiano, e per co, se non in qualche occasione particolare. Il il tentativo, purtroppo fallito, di operare una complesso è infatti è da molti anni proprietà pri- riforma della Chiesa cattolica, evitando la spac- vata di vari possessori, e al presente, dal mag- catura con il mondo protestante.
    [Show full text]
  • Barbieri Arnaut De Maroill E L'italia Dei Trovatori
    Lecturae tropatorum 13, 2020 http://www.lt.unina.it/ – ISSN 1974-4374 http://www.lt.unina.it/Barbieri-2020S.pdf RIASSUNTO · ABSTRACT Luca Barbieri Arnaut de Maroill e l’Italia dei trovatori Il perigordino Arnaut de Maroill è senza dubbio un trovatore la cui importanza, per la qualità e l’influenza della sua produzione, non è stata finora adeguatamente riconosciuta. Alcune caratteristiche del suo stile poetico ne fanno supporre un ruolo rilevante, benché ancora ine- splorato, nella fissazione e diffusione di formule e immagini che dan- no consistenza all’ideale della fin’amor. La scarsa attenzione riserva- tagli dagli studiosi va di pari passo con la sostanziale assenza di riferi- menti a personaggi ed eventi storici nella sua opera e con la mancanza di documenti che possano fornire qualche informazione sulla sua attivi- tà. Tutto quello che si sa di lui è riconducibile al contenuto della vida e delle razos medievali,1 la cui affidabilità è notoriamente soggetta a estrema cautela: Arnaut avrebbe amato la contessa Adelaide di Bur- lats, figlia del conte Raimondo V di Tolosa e sposa dal 1171 del vi- sconte di Béziers Ruggero II Trencavel, citata e celebrata anche da di- versi altri trovatori.2 La relazione cortese avrebbe suscitato la gelosia del re d’Aragona Alfonso II, anch’egli innamorato di Adelaide, che avrebbe costretto la contessa a congedare il trovatore, il quale sarebbe 1 Si veda Jean Boutière e Alexander H. Schutz, Biographies des troubadours: textes provençaux des XIIIe et XIVe siècles, Paris 19642, pp. 32-38. 2 Per esempio Guillem de Berguedan, Reis, s’anc nuill temps foz francs ni larcs donaire (BdT 210.17), vv.
    [Show full text]
  • Byzantine Names for SCA Personae
    1 A Short (and rough) Guide to Byzantine Names for SCA personae This is a listing of names that may be useful for constructing Byzantine persona. Having said that, please note that the term „Byzantine‟ is one that was not used in the time of the Empire. They referred to themselves as Romans. Please also note that this is compiled by a non-historian and non-linguist. When errors are detected, please let me know so that I can correct them. Additional material is always welcomed. It is a work in progress and will be added to as I have time to research more books. This is the second major revision and the number of errors picked up is legion. If you have an earlier copy throw it away now. Some names of barbarians who became citizens are included. Names from „client states‟ such as Serbia and Bosnia, as well as adversaries, can be found in my other article called Names for other Eastern Cultures. In itself it is not sufficient documentation for heraldic submission, but it will give you ideas and tell you where to start looking. The use of (?) means that either I have nothing that gives me an idea, or that I am not sure of what I have. If there are alternatives given of „c‟, „x‟ and „k‟ modern scholarship prefers the „k‟. „K‟ is closer to the original in both spelling and pronunciation. Baron, OP, Strategos tous notious okeanous, known to the Latins as Hrolf Current update 12/08/2011 Family Names ............................................................. 2 Male First Names .......................................................
    [Show full text]
  • Hryszko R. Genoese Colonies in the Black Sea Area and Their Role in Thetransfer of Regional Products
    Rafat Hryszko (Poland) GENOESE COLONIES IN THE BLACK SEA AREA. THEIR ROLE IN THE TRANSFER OF REGIONAL PRODUCTS IN THE LATE MIDDLE AGES (the 14TH—і 5th centuries AD) This paper addresses the problem of the economic presence of the Genoese merchants on the north-west coast of the Black Sea in the times of the weakening economic ties of the region with the Far East, and the simultaneous enlivening of the trade with the areas close to the Black Sea coast. The work outlines diverse aspects of Genoese activity in the Black Sea region in reference to its economic and transportational conditions, as well as aspects concerning the organisation of trade. The paper approaches the problem of the development of Genoese regional trade, concentrated in Crimean Caffa. It depicts the policy of exchange between Caffa and other regions, emphasising the mutual relationships of Crimean colonies with trade centres on the Danube. The role of particular goods and resources exported from the Black Sea outposts has been described (grain, wine, skins of fur-bearing animals, honey, wax, timber, fish, salt, alum, mineral resources). Presenting the scale of the Genoese merchants' involvement in trade activity in the Black Sea region provides a wider context for the economic activity of the citizens of the merchant Republic, concentrated in the Pontus areas in the late Middle Ages. Keyw ords: Republic of Genoa, Black Sea, Genoese colonies, regional trade, the 14th—15th centuries. The year 1261 constitutes the crucial date not only in the political history of the Byzantine Empire, but in the economic history of the Black Sea region as well.
    [Show full text]
  • Matteo Bandello
    NOVELLE Matteo Bandello VOL.III LA TERZA PARTE DE LE NOVELLE DEL BANDELLO IL BANDELLO AI CANDIDI ED UMANISSIMI LETTORI SALUTE La pena e il fastidio, lettori miei umanissimi, che io ho sofferto in raccogliere le scritte da me novelle, poi che io partii d'Italia e venni ad abitare su la Garonna ne l'Agenese, molti hanno veduto, i quali sanno che due volte ho mandato a posta in Italia per la ricuperazione di quelle. Né perciò, con quanta diligenza mi sia sforzato usare, ho saputo tanto studiarmi giá mai che intieramente le abbia potute ricuperare. Onde essendo data fuori la prima e seconda parte di quelle, non mi pare per convenienti rispetti tardar piú a mandar appo le due la terza. E non avendo potuto servar ordine ne l'altre, meno m'è stato lecito servarlo in queste. Il che certamente nulla importa, non essendo le mie novelle soggetto d'istoria continovata, ma una mistura d'accidenti diversi, diversamente e in diversi luoghi e tempi a diverse persone avvenuti e senza ordine veruno recitati. Ora ci saranno forse di quelli che vorrebbero ch'io fosse, non so se mi dica, eloquente, o vie piú di quello che io mi sia in aver scritte queste novelle; e diranno ch'io non ho imitato i buoni scrittori toscani. A questi dirò io, come mi sovviene altrove d'aver scritto, che io non sono toscano, né bene intendo la proprietá di quella lingua, anzi mi confesso lombardo, anticamente disceso da quelli ostrogoti che, militando sotto Teodorico loro re ed avendo le stanze a Dertona, edificarono la mia patria ne la via Emilia tra i liguri cisapennini, non lungi da la foce de la Schirmia, ove quella le prese acque fontanili de l'Apennino e da torrenti accresciute discarca nel re dei fiumi.
    [Show full text]
  • The Genoan Cities
    World Academy of Science, Engineering and Technology International Journal of Humanities and Social Sciences Vol:4, No:6, 2010 A Type of Urban Genesis in Romanian Outer-Carpathian Area: the Genoan Cities Denis Căprăroiu, Gica Pehoiu unhindered contact with the Mamluk Egypt (rival of the Abstract—The Mongol expansion in the West and the political Mongol Ilkhans, who mastered the important trade point of and commercial interests arising from antagonisms between the Tabriz), and the cooperation with the Mediterranean Golden Horde and the Persian Ilkhanate determined the thalassocracy. In addition, geographic reasons made transformation of the Black Sea into an international trade turntable Constantinople, the master of the Straits, an indispensable beginning with the last third of the XIIIth century. As the Volga Khanate attracted the maritime power of Genoa in the pillar supporting the whole project imagined at Sarai. transcontinental project of deviating the Silk Road to its own benefit, Accordingly, immediate interests of the parties determined the latter took full advantage of the new historical conjuncture, to the the quick drawing of an understanding: the Golden Horde and detriment of its rival, Venice. As a consequence, Genoa settled the Mamluk state issued a political alliance, while the important urban centers on the Pontic shores, having mainly a Emperor Michael the VIIIth, the newly restorer of the commercial role. In the Romanian outer-Carpathian area, Vicina, Byzantine rule over the Constantinople, ensured opening the Cetatea Albă, and Chilia are notable, representing distinct, important types of cities within the broader context of the Romanian medieval Straits for trading slaves. urban genesis typology.
    [Show full text]
  • Gênes Et La Mer / Genova E Il Mare
    QUADERNI DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA 3 Collana diretta da Carlo Bitossi MICHEL BALARD Gênes et la mer Genova e il mare * GENOVA 2017 I testi qui riprodotti si pubblicano sotto la personale responsabilità del- l’Autore, cui si devono la scelta dei saggi e la loro collocazione nelle cinque sezioni. La maggior parte dei testi è stata acquisita attraverso lo scanner e uniformata nei caratteri e nei corpi. In sintonia con l’Autore, pochi gli interventi, limitati alla pun- teggiatura, all’eliminazione di qualche ripetizione o di fastidiosi refusi, oltreché, ovviamente, all’uniformazione delle note alle norme editoriali dei « Quaderni della Società Ligure di Storia Patria ». Alcuni modesti ritocchi sono stati apportati dal- l’Autore stesso. Si ringraziano gli Editori per l’autorizzazione alla riproduzione dei testi. Particolare gratitudine è riservata a tutti coloro che hanno collaborato all’at- tuale redazione: Fausto Amalberti, Marta Calleri, Davide Debernardi. L’Autore rimane a disposizione degli eventuali detentori di diritti che non sia stato possibile rintracciare, impegnandosi a compiere le formalità richieste. La Società Ligure di Storia Patria è lieta di aver fatto propria l’idea di radunare e ripubblicare i numerosi saggi dedicati a Genova da Michel Balard, socio del nostro sodalizio dal 1966 e onorario dal 1986, per festeggiare il compimento del suo ottantesimo anno di età. La raccolta è un gradito e doveroso tributo a uno studioso che per oltre cinquant’anni si è dedicato con passione alla ricerca e all’analisi delle testi- monianze documentarie per ricostruire il ruolo di Genova nel Mediterraneo e dei suoi insediamenti coloniali in oltremare durante il Medioevo.
    [Show full text]
  • White Paper on Creativity Towards an Italian Model of Development
    White paper on creativity Towards an Italian model of development Edited by Walter Santagata Cover image: Michelangelo Pistoletto “ConTatto” 1962 - 2007 Screen print on polished reflecting stainless steel, 22 x 16 x 23 cm Edition for the Ministry of Heritage and Cultural Activity Photograph: J.E.S. English Translation by David Kerr Editing by Federica Cau Italian original version: Walter Santagata (Editor) “Libro Bianco sulla Creatività. Per un modello italiano di sviluppo”. Università Bocconi Editore, Milano. 2009 Licensed under the Creative Commons Attribution – NonCommercial – ShareAlike 2.5 license. To view a copy of this license, visit http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.5/ or send a letter to “Creative Commons, 543 Howard Street, 5th Floor, San Francisco, California, 94105, USA.” Index Acknowledgements ....................................................................9 Foreword................................................................................... 10 Part I ......................................................................................... 12 1 Culture, Creativity and Industry: an Italian model .................. 14 Walter Santagata, Enrico Bertacchini, Paola Borrione 1.1 Introduction...........................................................................................................................14 1.2 Creativity and social quality: building an Italian model...................................................15 1.3 Styles and models of cultural production and creativity.................................................21
    [Show full text]