POLITICA TRASPORTI SOCIETÀ LUTTI CINEMA SPORT Tagli per La Tirrenia Una ricerca La scomparsa Ugo Tognazzi Comincia 309 milioni alla deriva delle Acli sullo di Francesco e le polemiche il campionato: di euro con sfuma la spopolamento Cossiga su “Una il Cagliari l’assestamento privatizzazione dei piccoli servitore questione parte col di bilancio a pagina 8-9 Comuni sardi dello Stato d’onore” piede giusto a pagina 6-7 a pagina 14-15a pagina 16-17 a pagina 19 a pagina 30

TAXE PERÇUE - TASSA RISCOSSA

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DCOOS3568 ECONOMY NAZ / 028 / 2008 IL CNS/CB & PA028 MESSAGGERO Mensile della Regione Autonoma della Sardegna per i Sardi nel mondo SARDO www.ilmessaggerosardo.com Anno XLII / Agosto-Settembre 2010

La rivolta degli ovili

Ma anche per richiamare l’attenzione della Regione La protesta degli allevatori sull’esigenza di difendere una risorsa strategica. nei paradisi delle vacanze Il malcontento che serpeggiava nelle campagne non è stato colto con la necessaria attenzione da parte delle autorità La Sardegna, come è ormai abitudine da molti anni, regionali e neppure dalle organizzazioni di categoria. Forse conquista le prime pagine dei giornali durante l’estate. Un pensavano che l’estate non fosse la stagione giusta per tempo, per fortuna ormai lontano, per i sequestri di aprire vertenze. È stato il Movimento dei Pastori sardi ad persona, una volta per il rifiuto di Pier Paolo Virdis di organizzare clamorose iniziative che hanno portato alla passare alla Juventus, altri anni per la presenza di ribalta nazionale la questione del prezzo del latte e, più in personaggi illustri (Lady Diana era partita da Porto Cervo generale, della tutela delle produzioni sarde. poche ore prima di schiantarsi nel tunnel dell’Alma, a Poi la protesta è stata portata nel paradiso delle vacanze, Parigi), spesso per i disagi nei collegamenti marittimi, altre davanti all’aeroporto di Olbia-Costa Smeralda. Lo schiaffo volte per gli incendi che seminavano morte e distruzione. di una turista russa a uno dei manifestanti ha fatto da L’estate 2010 sarà ricordata come l’estate dei pastori, della detonatore per far esplodere la bomba mediatica. Da quel loro lotta in difesa della principale voce del bilancio momento tutti i grandi mezzi di comunicazione dalle regionale. Con lo slogan “se muore la pastorizia muore la emittenti televisive alla carta stampata hanno dato risalto Sardegna” hanno occupato strade, porti e aeroporti. La alla lotta dei pastori sardi. Gli inviati e hanno cominciato a protesta è contro l’industria casearia che per il latte scrivere dell’assurda situazione in cui vivono i nostri impone un prezzo stracciato e non remunerativo sotto il allevatori che con il prezzo del latte imposto dall’industria ricatto di acquistare il prodotto nei paesi dell’Est europeo. del formaggio non riescono a rientrare neppure delle spese. 2 Editoriale Agosto-Settembre 2010

La protesta dei pastori

a rabbia dei pastori è esplosa improvvisa nel Lo schiaffo di una turista russa a uno dei rappresentanti delle Istituzioni o degli uomini L cuore dell’estate. La prima manifestazione di manifestanti ha fatto da detonatore per far politici. La protesta si è svolta civilmente protesta contro l’industria casearia che per il latte esplodere la bomba mediatica. Da quel momento e ha fatto conoscere nel paradiso delle vacanze impone un prezzo stracciato e non remunerativo, tutti i grandi mezzi di comunicazione dalle l’altra faccia della Sardegna, che lavora, sotto il ricatto di acquistare il prodotto nei paesi emittenti televisive alla carta stampata hanno soffre e lotta con dignità. dell’Est europeo, è stata davanti all’aeroporto di dato risalto alla lotta dei pastori sardi. Sono Così come con grande dignità stanno lottando Cagliari il 30 luglio, giorno di grande traffico sbarcati gli inviati e hanno cominciato a scrivere dal 25 febbraio gli operai della Vinyls turistico. Lo scopo era quello di attirare dell’assurda situazione in cui vivono i nostri di Porto Torres per salvare la loro azienda. l’attenzione su una situazione drammatica: allevatori che con il prezzo del latte che impone La protesta era cominciata con lo slogan «Se loro se muore la pastorizia, diceva uno slogan loro l’industria del formaggio non riescono a fanno l’Isola dei famosi, noi facciamo l’Isola dei molto efficace, muore la Sardegna. rientrare neppure delle spese. cassintegrati». La determinazione con cui da mesi Perché è incontrovertibile che il comparto La protesta è proseguita ad Alghero-Fertilia e poi si battono per difendere il diritto al lavoro ha agro-alimentare rappresenti il cardine a Porto Rotondo. Chi si aspettava la “invasione” attirato sull’Asinara l’attenzione della grande del sistema produttivo e economico dell’Isola. di Villa Certosa è rimasto deluso. Il Movimento dei stampa e la solidarietà di centinaia di miglia di Il segnale non è stato colto con la necessaria Pastori ha radici democratiche e ripudia i metodi persone che seguono via internet il diario dei attenzione da parte delle autorità regionali e fascisti di attaccare le residenze private dei cassaintegrati della Vinyls. A portare conforto e neppure dalle grandi organizzazioni di sostegno sono arrivati in tanti: politici, categoria. Forse pensavano che l’estate artisti, uomini di chiesa e gente comune. non fosse la stagione giusta per aprire Dall’Australia è arrivata una famiglia vertenze. Sicuramente hanno che ha fatto la traversata in barca. sottovaluto il livello del malessere. Pastori e operai aspettano risposte E così il Movimento dei Pastori sardi concrete. In autunno la lotta ha preso la scena con un crescendo di potrebbe inasprirsi e la situazione clamorose iniziative che hanno portato sfuggire di controllo. alla ribalta nazionale la questione La Giunta regionale vive un momento del prezzo del latte e, più in generale, travagliato con i partiti della della tutela delle produzioni sarde. maggioranza che non nascondono Dopo una assemblea a Tramatza hanno l’insoddisfazione per l’operato invaso la “Carlo Felice”, spaccando in dell’Esecutivo e sollecitano un due la Sardegna per alcune ore. rimpasto per formare un Governo Si sono scusati con gli automobilisti regionale politicamente più influente, ma hanno spiegato che la loro lotta in grado di rivendicare con forza era nell’interesse di tutti i sardi. politiche più incisive da parte di Roma. Ci sono state proteste ma la maggior Il fatto che in sei mesi non si sia parte ha capito. riusciti a sbloccare la situazione La questione, però restava nell’ambito della Vinyls, società dell’Eni, il cui regionale. Poi la protesta è cresciuta azionista di riferimento è il ministero di livello e si è spostata nel paradiso del Tesoro, è citato ad esempio delle vacanze, davanti all’aeroporto dello scarso peso che la Sardegna di Olbia-Costa Smeralda. ha nello scacchiere nazionale. Sommario

Editoriale Sagre & Feste Paesi di Sardegna 2 La protesta dei pastori 11 Grande successo a Sassari della “farada” 20 Guspini: Le “canne d’organo” decantate da Lamarmora Primo Piano dei Candelieri di Eugenia Da Bove di Salvatore Tola 3 La rabbia dei pastori in lotta per sopravvivere Cultura Flussio: Il paese dei cestini e della malvasia di Franco Fresi di Giovanni Runchina 19 Ugo Tognazzi e le polemiche su “Una questione d’onore” Parliamo della Sardegna 6 Dibattito acceso in Consiglio regionale su manovra a cura di Gianni Olla economica ed entrate fiscali di Gherardo Gherardini 22 Il giorno del giudizio dipinto da Alfonso Silba 20 Su petitore, Pigiama, su censore e atera tzente di Natalino Piras 7 Tagli per 390 milioni di euro con la “manovrina” de su Barbaric posada di Natalino Piras d’agosto di Giuseppe Mereu Flavio Busonera: un medico partigiano sardo 32 Il lago di Ginevra di Nicola Lecca 8 La Tirrenia alla deriva di Andrea Frailis di Maurizio Orrù 9 Incrementata la lotta ai falsi invalidi a cura di Giuseppe Foti Parlando in Poesia Attualità IL MESSAGGERO SARDO 23 I tempi che cambiano a cura di Salvatore Tola 10 Le isole di Sardegna e Minorca legate dal mare Mensile della Regione Autonoma della Sardegna e dalla storia di Marco Aresu per i Sardi nel mondo Sport 12 Assegnato il premio di poesia satirica “Larentu Ilieschi” Edito da “Messaggero Sardo società cooperativa a r.l.” 30 Comincia il campionato: il Cagliari parte col piede giusto di Cristoforo Puddu Presidente Gianni De Candia di Andrea Frigo 13 Terza sagra del bovino e solidarietà a Bonarcado Comitato di Direzione Gianni De Candia (responsabile), Il caso Marchetti: da titolare a terzo portiere del Cagliari di Gian Piero Pinna Marco Aresu, Luigi Coppola, Gianni Massa, Ezio Pirastu 14 Lo spopolamento dei piccoli centri di Antonello De Candia Redazione e Amministrazione Via Barcellona 2 - 09124 Cagliari 31 Windsurf: Una sarda conquista il titolo di campionessa del mondo di Sergio Casano 15 L’avventura trentennale di Eligio Fronteddu Tel. 070 664214 - Fax 070 664742 tra la Sardegna e la Lombardia di Giovanni Mameli Sito web www.ilmessaggerosardo.com Boxe: Il pugilato sardo tra incertezze e speranze [email protected] di Andrea Porcu 16 La scomparsa di Cossiga servitore dello Stato [email protected] di Luigi Coppola Registrazione del Tribunale di Cagliari n. 4212 dell’11-4-1969 Rubriche 17 Funerali privati nella sua Sassari di Gibi Puggioni Iscrizione al R.O.C. n. 6415 24 Dall’Italia 18 Caterina Murino da miss Italia al cinema passando Stampa Sarprint, stab. Tossilo - Macomer per il teatro di Andrea Porcu 27 Dal Mondo

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alcune strategie di marketing discutibili. Tra tutte quella di convertire la quota maggiore della La rabbia dei pastori produzione, tra il 60 e il 75 per cento, in forme di pecorino romano, un tipo di formaggio che ha mercato soprattutto negli Stati Uniti. in lotta per sopravvivere A metà degli Anni Novanta il sistema ha cominciato a scricchiolare: i generosi contributi europei che sostenevano questa monoproduzione Clamorose manifestazioni organizzate dal Movimento dei Pastori sardi per denunciare (un chilogrammo di pecorino romano valeva 6 la crisi del settore - Bloccati gli aeroporti dell’Isola per richiamare l’attenzione mila lire, 4 mila delle quali provenivano dai dell’opinione pubblica nazionale - Se muore la pastorizia muore la Sardegna sussidi) hanno iniziato a diminuire per poi sparire del tutto; alla mancanza di questa stampella si sono sovrapposti il cambio di moneta – con l’euro non si possono fare svalutazioni – e anche un progressivo mutamento nei gusti dei consumatori americani. Il pecorino romano, un tempo re dell’export, è oggi campione dell’invenduto: per il 2010 ne sono stati accumulati 60 mila quintali, l’anno prossimo la cifra sarà quasi doppia: 110 mila quintali. La Regione è corsa ai ripari con una misura tampone: una stanza di compensazione, composta dai rappresentanti degli allevatori (Coldiretti, Cia, Confagricoltura), cooperative, industriali (il Consorzio di tutela del pecorino romano), banche e Regione (attraverso la Sfirs), che governi la produzione del latte e dei suoi derivati. Le eccedenze di magazzino saranno gestite attraverso la promozione da parte della Regione e ra cominciato il 30 luglio l’ultima contesa è stata della Sfirs, valorizzando il prodotto nelle scuole. E all’aeroporto di Cagliari il con la Coldiretti. In uno scenario così compromesso i pastori, tour della rabbia e della Nel mezzo di queste dispute polverizzati in tante micro realtà, non hanno disperazione in cinque tappe dialettiche a distanza, un mese avuto la forza contrattuale necessaria dei pastori sardi. Proseguito in abbondante di mobilitazioni per invertire la fase discendente. un crescendo di tensione e che hanno colpito tutte nel Questi sono solo alcuni degli ingredienti di una preoccupazione il 6 agosto segno provocando disagi in miscela che ha provocato il tracollo della sulla Strada statale “131” quantità direttamente pastorizia, nel frattempo affossata dall’esplosione Carlo Felice, all’altezza di proporzionale alla notorietà dei costi delle materie prime, dall’ingresso Tramatza, con la Sardegna acquisita. Gli obiettivi sono nell’Unione Europea di altri Paesi agguerriti tagliata in due; e poi il 13 stati studiati accuratamente: e dal deprezzamento del latte, oggi pagato agosto all’aeroporto di Olbia e quattro aeroporti, primo in media a 55 centesimi al litro. Il risultato è che il 20 all’aeroporto di Alghero approdo per i vacanzieri e le aziende languono e sono prive di guadagni per concludersi il 27 agosto anche simboli della voglia di nonostante i massicci investimenti a Porto Rotondo. far arrivare oltre Tirreno le ragioni della protesta, nell’ammodernamento tecnologico. Rockstar del dolore, loro malgrado, in un’estate e il luogo per del turismo glamour, Le proposte e le prospettive. In quest’estate 2010 meno luccicante del solito. L’esercito dei Porto Rotondo, vacanze a cinque stelle riscaldata più dalla disperazione che dal sole, non vacanzieri, in diminuzione rispetto agli anni per Paperoni di ogni provenienza. sono mancati i contributi in termini d’idee, tra passati a testimonianza di un’emergenza Cortei sempre molto nutriti, con la partecipazione cui: la ristrutturazione dei debiti delle aziende, economica molto più grave di quanto non si in media di mille persone, e di solito composti l’abbattimento del costo dell’acqua, l’istituzione racconti, ha fatto i conti con i veri protagonisti di tranne qualche tensione con le forze dell’ordine sul territorio regionale di più centri di raccolta questa stagione, soprattutto nel mese di agosto: e con alcuni vacanzieri evidentemente infastiditi latte per abbattere le spese di trasporto, la gli allevatori. A migliaia si sono dati dai contrattempi. creazione di piccoli mattatoi e la continuità appuntamento in varie parti dell’isola per Il settore in cifre. La zootecnia in Sardegna ha territoriale per le merci, così da incoraggiare ragionare, proporre e, soprattutto, rivendicare numeri ragguardevoli; stando alle ultime cifre l’esportazione anche al di fuori dei confini isolani. maggiore attenzione dalla politica. ufficiali, che non sono recentissime, nell’isola ci Contributi utili che le parti coinvolte hanno Scene per molti versi già viste, ma con una sono 17 mila 421 aziende che occupano il 40% l’obbligo di sintetizzare e attuare per trovare il consapevolezza diversa: la vastità e la profondità della superficie agricola isolana, con 3.784.782 capi, bandolo della matassa di una crisi dove non della crisi che ha messo in ginocchio il mondo di cui 3.349.694 ovini e 435.088 caprini. esistono innocenti; dalla politica all’industria, agropastorale, una fetta importante non solo L’allevamento ovino che è portato avanti in 14.399 passando per gli stessi allevatori tutti hanno la dell’economia ma anche della cultura e delle aziende, occupa circa 15 mila unità mentre sono loro parte di responsabilità. piccola o grande. tradizioni della nostra terra. La preoccupazione 2 mila quelle del settore industriale. Il comparto Sono mancate politiche d’indirizzo serie e, allo ha spinto tantissimi sindaci a sfilare in corteo rappresenta il 37% di quello nazionale (fonte: stesso tempo, manager in grado di leggere e di assieme al popolo delle campagne. Migliaia le assessorato regionale all’Agricoltura anno 2004). anticipare le esigenze del mercato. aziende stritolate dai debiti per il costo eccessivo Sempre nel 2004, secondo i dati forniti Gli allevatori, oggi ostaggi di un sistema che ha delle materie prime e per il crollo del prezzo del dall’assessorato regionale dell’Agricoltura, sono messo la sordina alla loro voce, non sono privi latte, soprattutto quello ovino. stati trasformati 323.545.600 litri di latte ovino, di colpe: per anni hanno rifiutato il sistema Un litro è pagato tra i 50 e i 65 centesimi, nel 11.493.200 litri di latte caprino, 22.913.000 litri di cooperativo su larga scala che stanno resto del Paese tra gli 80 centesimi e un euro. Sul latte vaccino. La produzione totale di formaggi è rivalutando proprio in questi ultimi tempi. banco degli imputati, in questo caso, ci sono finite stata di 595.658 , il 50% dei quali è rappresentato La mobilitazione ha prodotto alcuni risultati, le industrie di trasformazione; i pastori le dal Pecorino Romano, che hanno mosso l’ultimo è l’interessamento dell’Europa. Il accusano di fare cartello, cioè di mettersi un fatturato di circa 350 milioni di euro, presidente della Commissione Agricoltura del d’accordo sul prezzo medio per il ritiro con pari al 22% del fatturato agro-industriale Parlamento europeo, Paolo De Castro, è l’aggravante di acconti iniziali bassi cui seguono regionale. L’esportazione ha raggiunto disponibile a convocare Regione, Governo, pagamenti dilazionati nel tempo. il valore di 95,4 milioni di euro. associazioni agricole e consorzio di tutela del Un fiume carsico di malcontento che è stato Ai prezzi correnti il comparto vale 1,5 miliardi Pecorino Romano per affrontare tutti insieme i raccolto in un bacino atipico, il Movimento dei di euro. problemi del comparto ovino sardo e trovare Pastori Sardi guidato da Felice Floris, desulese L’origine e i motivi della crisi. Il declino del soluzioni definitive. Un’unità d’intenti che fa ben classe 1954 con azienda a Siliqua nell’Iglesiente. settore non è una novità di questi mesi, il sperare e che, soprattutto, promette di mandare in Una sorta di sindacato di base, affatto malessere viene da lontano. Ai problemi storici soffitta la stagione della conflittualità all’interno istituzionale, e molto attivo sul territorio come la poca cooperazione e lo squilibrio del della stessa categoria. La grandezza della crisi regionale che è entrato in collisione più volte patrimonio di bestiame con predominanza di non accetta il nanismo della corsa ai distinguo. con altre organizzazioni più strutturate; quello ovino, si sono aggiunte nel corso del tempo Giovanni Runchina 4 Circoli e Federazioni Agosto-Settembre 2010

ITALIA (0039) • Ass. “S. Satta” - via Bionde, 61 - 37139 VERONA FRANCIA (0033) ARGENTINA (005411) tel. 045.596014 - fax 045.597583 - [email protected] PIEMONTE-VALLE D’AOSTA • Ass. Cult. “Grazia Deledda” - viale della Pace, 51 - 36100 VICENZA • Cercle sarde de Corse “Su Nuraghe” - 7, rue Comte Bacciochi • Ass. “Sardi Uniti” - Mendez de Andes, 884 - 1405 BUENOS AIRES • Circolo “Su Nuraghe” - via Sardegna, 2 - 15100 ALESSANDRIA tel.-fax 0444.584034 - [email protected] 20000 AJACCIO - tel./fax 04.95221531 - [email protected] tel. 011.44318376 - fax 011.44331412 - [email protected] tel. 0131/252462 - fax 0131/510503 - [email protected] TRENTINO-ALTO ADIGE • Circ. “Su Nuraghe” - Annexe Chateaubriand, BP 22 - tel. 03.87873067 • Circolo “G. Deledda” - Calle España, 3776 - 7600 MAR DEL PLATA • Circolo “Su Nuraghe” - via Galilei, 11 - 13900 BIELLA • Circolo “Giuseppe Dessì” - via San Marco, 38 - 38100 TRENTO 57460 BEHREN-LES-FORBACH - [email protected] tel.-fax 0223.4746931 - [email protected] tel.-fax 015.34638 - [email protected] tel.-fax 0461.921662 - [email protected] • Circ. Sardo “Su Tirsu” - 1, Cité de l’Observatoire - 25000 BESANÇON • “Asociacion Circulo Sardo del Nord Ovest Argentina” • Circolo “Sa Rundine” - Cascina Pezzata, 3 - 10012 BOLLENGO (TO) • Circolo “Eleonora d’Arborea” - via Palermo, 87 - 39100 BOLZANO tel. 09.51999940 - [email protected] 4000 S. M. DE TUCUMAN - Crisostomo Alvarez, 1236 tel. 0125.675974 tel.-fax 0471.501399 - [email protected] • Association Sardaigne - Av. des Potiers - 59500 DOUAI tel. 0381.4247727 - fax 0381.4249021 - [email protected] • Ass. Cult. “Ichnusa” - v.le Madonna dei Fiori, 108 - 12042 BRA (CN) • Circolo cult. “Maria Carta” - via Perosi, 2b - 38068 ROVERETO tel. 0327.930212 fax 0327.886503 - [email protected] • Asociacion Italiana “Sardegna” - Agustin de la Vega 636 tel. 0172.426257 - [email protected] tel.-fax 0464-490148 - [email protected] • Circolo “Su Nuraghe” - 15, Rue Molière - 57450 FARÉBERSVILLER 1650 VILLA BOSCH - tel. e fax 0237.48447658 • Circolo “Nivola” - via Briona, 17 - 28845 DOMODOSSOLA (VB) tel. 0387.891132 - fax 0387.908512 - [email protected] [email protected] tel.-fax 0324.481956 - [email protected] FRIULI VENEZIA GIULIA • Ass. “Sardinia” - 8, Place Edmond Arnaud - 38000 GRENOBLE • Circolo “A. Segni” - Calle 33, 1535 - 1900 LA PLATA • Circolo “G. Dessì” - corso Papa Giovanni Paolo II, 31 • Ass. sardi in Friuli - Riviera del Pordenone, 14 - 33170 PORDENONE tel. 0476.849202 - 0476.501007 - [email protected] (BUENOS AIRES) - tel. 0221.4792344 - [email protected] 13100 VERCELLI - tel. 349.6634502 - [email protected] tel.-fax 0434.522776 - [email protected] • Ass. “Ajò” - Maison des associations - chemin des Tartugues • Ass. “Famiglia Sarda” - Avenida San Martin 1952 - 2000 ROSARIO • Ass. sardi in Friuli Ven. Giulia - corso Verdi, 13 - 34170 GORIZIA • Circolo cult. sardo E. D’Arborea - via Pessina, 3 13800 ISTRES - tel. 442559669 - [email protected] (SANTA FE’) - tel.-fax 0341.4817950 - [email protected] tel.-fax 0481.33725 28053 CASTELLETTO SOPRA TICINO (NO) • Circolo “Ortobene” - 94, Rue Marechel Foch - 71200 LE CREUSOT • Ass. di Cordoba - Suipacha 1229 - Barrio Pueyrredón - 5000 CORDOBA • Ass. sardi Friuli - via Ermacora, 10 - 33028 TOLMEZZO (UD) tel.-fax 0331/962246 - [email protected] tel.-fax 03.85808213 (03.85555022) tel.-fax 0351.4762275 - [email protected] • Circolo “Cuncordu” - corso Vercelli, 260 - 13045 GATTINARA (VC) tel.-fax 0433.44938 - [email protected] • Ass. sardi Friuli Ven. Giulia - via di Torrebianca, 41 - 34122 TRIESTE [email protected] • Circolo “Radici Sarde” - Belgrano 126 - locale 30 - tel. 4115-2943 tel. 0163/835328 - fax 0163/827279 - [email protected] • Circolo Sardo “Grazia Deledda” - 46, Rue de la Madelaine - 69007 LYON 1642 SAN ISIDRO (BUENOS AIRES) - [email protected] • Ass. sardi Novara “ S’Archittu” - via della Chiesa, 20 - 28100 GIONZANA tel.-fax 040.662012 • Ass. sardi Friuli Ven. Giulia - via delle Scuole, 13 - 33100 UDINE tel. 0472.718004 - fax 0472.718320 - [email protected] tel.-fax 0321/456953 - [email protected] tel.-fax 0432.402909 - [email protected] • Circolo “Città di Cagliari” - 5, Rue des Ponts BRASILE (0055) • Circolo “Gennargentu” - via San Matteo, 11 - 10042 NICHELINO (TO) 57300 MONDELANGE - tel. 0387.711529 - fax 0387.719532 tel. 011.6274704 - fax 011.6281842 - [email protected] TOSCANA [email protected] • Circolo Em. Sardi Su Nuraghe - Rua Marechal Deodoro, 150 • Circolo “Quattro Mori” - frazione Beaume, 26 - 10056 OULX (TO) • Circolo “Ass. Sardi in Toscana” - p.zza S. Croce, 19 - 50122 FIRENZE • Circolo “Domo-sarda” - 30, Rue Bellefond - 75009 PARIS 09541-300 SÂO CAETANO DO SUL (SAO PAULO) tel.-fax 0122.831842 - [email protected] tel. 055.240549 - fax 055.242006 - [email protected] tel. 0162.124543 - [email protected] tel.-fax 011.42243322 - [email protected] • Circolo “G. Deledda” - via S. Giuseppe, 52 - 10064 PINEROLO (TO) • Circolo “Sandalia” - Bastione “Cavallerizza” - 58100 GROSSETO • Circolo “Città di Nora” - 12, Rue du Rivage - 08200 SEDAN • Circolo “Gennargentu” - Avenida Herval 668, 1º andar tel.-fax 0121.393067 - [email protected] tel.-fax 0564.28851 tel. 0324.290176 - fax 0324.220893 - [email protected] 87100-010 MARINGÀ PARANÀ - tel.-fax 044.32267787 • Circolo “Su Nuraghe” - p.zza S. Giacomo, 6 - 10045 PIOSSASCO (TO) • Ass. “Quattro Mori” - piazza Anita Garibaldi, 2 - 57126 LIVORNO • Circolo “Sardi in Europa” - 1a, Place des Orphelins - [email protected] tel.-fax 011/9068593 - [email protected] tel.-fax 0586.812588 - [email protected] Maison des Associations - 67000 STRASBOURG - tel./fax 0388.370335 • Ass. cult. “G. Deledda” - p.zza San Francesco, 3 - 56127 PISA • Circolo “Deledda” - Av. Princesa Isabel, 323/409 • Circolo cult. “Quattro Mori” - via Macario, 54 - 10098 RIVOLI (TO) • Circolo “Gennargentu” - 3bis/A, Rue Du Jura - 74100 VILLE-LA-GRAND tel. 050.543522 - [email protected] 22011-010 COPACABANA-RIO DE JANEIRO tel. 011.9593845 - fax 011.9598772 - [email protected] tel. 04.50955719 - fax 04.50958764 - [email protected] • Circolo “Ass. Sardi Kinthales” - via Musinè, 5/7 - 10143 TORINO • Circolo “Peppino Mereu” - via Roma, 56, c/o Corte dei Miracoli tel.-fax 021.22759605 - [email protected] 53100 SIENA - tel.-fax 0577.48596 - [email protected] • Associazione “S’Isula Sarda” - 11, Avenue Maximilien Robespierre • Circolo “Giuseppe Dessì” SP - Av. Sâo Luiz, 50 tel. 011.740227 - fax 011.7776668 - [email protected] 94400 VITRY SUR SEINE - tel. 0146817132 - [email protected] Circolo “Sant’Efisio” - via degli Abeti, 15 - 10156 TORINO • Ass. cult. “Bruno Cucca” - via Ninci, ex cinema Moderno - 57037 Edificio Italia 2º piano - Cep. 01046.926 SAN PAOLO - S.P. tel.-fax 011/2624655 - [email protected] PORTOFERRAIO - Isola d’Elba tel./fax 11.2091.13.59 - [email protected] INGHILTERRA (0044) LAZIO LOMBARDIA CANADA (001) • Ass. “Nazzari” - via Madonna Pellegrina, 64/c2 - 20010 BAREGGIO (MI) • Ass. “Sarda Domus” - via N. Bixio, 13 - 00053 CIVITAVECCHIA • Ass. “Sardegna 2000” - Safestore-Room 2007 5-10 Eastman Road tel.-fax 0766.22859 - [email protected] tel.-fax 02.9013131 - cell. 339.6579584 - [email protected] W3 7YG LONDON - tel. 079-41282333 - fax 01245450994 • “Association Sarde du Quebec” - 10716 Boulevard St. Laurent • Circolo “Maria Carta” - via Moroni, 105 - 24100 BERGAMO • Circolo culturale “Andrea Parodi” - via di Cantalamessa, 38 [email protected] 00068 RIGNANO FLAMINIO - [email protected] H3L 2P7 MONTRÉAL QUÉBEC tel. 035.240376 - [email protected] tel.-fax 514-277-4000 - [email protected] • Circolo cult. Sardo - via Berardo Maggi, 47/C - 25124 BRESCIA • Circolo “4 Mori” - via Baleari, 85-87 - 00121 ROMA tel.-fax 06.5691369 - [email protected] SVIZZERA (0041) • “Club Sardegna del Niagara” - 17, Gale Crescent tel. 030.2426581 - fax 030.2477369 - [email protected] • A.C.R.A.S.E. - via Rivisondoli, 11 - 00156 ROMA L2R 3K8 ST. CATHARINES, ONTARIO • Circolo “Raimondo Piras” - via Marconi, 6 - 20040 CARNATE (MI) tel.-fax 06.4071450 - [email protected] • Circolo “Amsicora” - Oberdorfstrasse, 11 - 5242 BIRR CH tel. 0905.9848922 - fax 0905.9846221 - [email protected] tel. 039.674537 - fax 039.6754993 - [email protected] • Ass. dei sardi “Il Gremio” - via Aldrovandi, 16 - 00187 ROMA tel. 0041.56.444.11.12 - tel. e fax 0041.56.444.11.07 • “Sardegna Unita” - TORONTO, ONTARIO • Circolo “Domo Nostra” - via Kuliscioff - 20090 CESANO BOSCONE (MI) [email protected] tel 06.36000208 - fax 06.36490619 - [email protected] Circolo “Sardegna Vancouver” - VANCOUVER B.C. tel.-fax 02.48602677 - [email protected] • Circolo “Forza Paris” - Kagiswilerstrasse, 47 - 6060 SARNEN (LUCERNA) • “Circolo Sardo di Sarnia” - 2-565 Murphy Road • A.M.I.S.-Emilio Lussu - via Cornaggia, 37 UMBRIA tel.-fax 041.6611187 - [email protected] SARNIA ONTARIO N7T 7H2 - tel. 519.332.5400 20092 CINISELLO BALSAMO (MI) • Circolo “Sardegna” - via Bologna, 34 - 06078 PONTE VALLECEPPI (PG) • Circolo “E. d’Arborea” - Clarastrasse, 48 - 4058 BASILEA tel. 02.66048257 - fax 02.66048379 - [email protected] • Ass. “Deu seu Sardu - Sardi in Umbria” - via del Sersimone, 1/L - tel.-fax 061.6810096 - [email protected] fax 519.332.6092 - [email protected] • Circolo “Sardegna” - via Isonzo, 30 - 22100 COMO 05100 TERNI - tel. 3406496734 - [email protected] • Circolo culturale “Coghinas” - via S. Gottardo - 6743 BODIO (TI) tel.-fax 031/506269 - [email protected] tel.-fax 091.8642288 - [email protected] PERÙ (00511) • Circolo “Sa Domu Sarda” - via Naz. Sauro, 16a - 26100 CREMONA ABRUZZO • Ass. Circolo Ginevra - Rue Pictet De Bock, 7 - 1205 GINEVRA tel. e fax 0372.431794 - [email protected] • Circolo sardi d'Abruzzo “Shardana” - via Cesano, 4 - 65129 PESCARA tel. 022.8001644 - fax 022.8001648 - [email protected] • Asociación Sarda del Perù “Ulisse Usai” -Jr. Chiclayo 452 Of. H • Ass. “Sebastiano Satta” - via Pascoli, 3 - 21013 GALLARATE (VA) tel. 085.4326929 - fax 085.53696 - [email protected] • Circolo “Sebastiano Satta” - Klosterstrasse, 14A - 9403 GOLDACH MIRAFLORES (LIMA) - tel. - fax 444-6014 - [email protected] tel. 0331.779176 - fax 0331.779006 - [email protected] MARCHE tel.-fax 071.8419038 - [email protected] • Ass. cult. Amsicora - via B. Buozzi, 7 - 23900 LECCO • Associaz. cult. sarda “Eleonora d’Arborea” - via A. Genga, 8 • Circolo “Nuraghe” - Avenue De Morges, 44 - 1004 LAUSANNE MESSICO (0052) tel. 0341.361314 - fax 0341.350248 - [email protected] 61121 PESARO - tel./fax 0721.67520 - [email protected] tel. 021.6240436 - fax 021.6263230 - • Circolo “Grazia Deledda” - via Oberdan, 7/A - 20013 MAGENTA (MI) [email protected] • Circolo di Città del Messico - Pino 32 Col. Florida, Del. Alvaro Obregon tel. 02.93883389 - [email protected] • Circolo “Sa Berrita” - p.zza Molino Nuovo, 3 - 6904 LUGANO BELGIO (0032) 01030 Mexico, D.F., MEXICO - tel. 55 5661 1050 - fax 55 5661 1217 • Circolo “G. Angioy” - piazza Borasio, 10 - 21030 MARCHIROLO (VA) tel. 091.9233743 - fax 091.9233752 - [email protected] [email protected] tel.-fax 0332.722548 - [email protected] • Gremiu sardu “Martinu Mastinu El-Tano” - 1040 BRUXELLES • Circolo “Efisio Racis” - Wydäckerring, 148 - 8047 ZURIGO • Centro soc. cult. dei Sardi - via Foscolo, 3 - 20121 MILANO • Associazione Sardi del Borinage - 7301 BOUSSU-HORNU tel. 01.2416216 - fax 01.2416215 - [email protected] tel. 02.8690220 - fax 02.72023563 - [email protected] NUOVA ZELANDA (0064) Rue André Demot, 101 - tel.-fax 065.777158 - [email protected] • Circolo “Su Nuraghe” - via A. Righi, 4 - 20015 PARABIAGO (MI) • Circolo “Quattro Mori” - Rue des Charbonnages, 251 OLANDA (0031) • Domus de Janas Incorporated - Circolo Sardo in New Zealand tel.-fax 0331.551946 - [email protected] 6200 CHATELINEAU - tel. 071.402209 - fax 071.402210 0620 AUCKLAND - 4 A Brian Ave, Milford - tel. 94756060 • Circolo “Logudoro” - via Santo Spirito, 4a - 27100 PAVIA [email protected] • C. “Amici Mediterranei” - Wichard van Pontlaan, 14 - 6824 GM ARNHEM tel. 0382/470209 - fax 0382.460759 - [email protected] • Ass. “Su Nuraghe” - Av. du Champ de Bataille, 428 - 7012 FLÉNU-MONS tel. 026.4431921 - fax 026.3703526 - [email protected] • Circ. “Nuova Sardegna” - via don Sturzo - tel. 02.5471053 • Circolo “S’Argiola” - Zoutmansstraat, 23 R - 2518 GL DEN HAAG USA (001) 20068 PESCHIERA BORROMEO (MI) - [email protected] tel. 065.885830 - fax 065.884055 - [email protected] • Circolo “Grazia Deledda” - Noordlaan, 133 - 3600 GENK tel. 070.3642343 - fax 070.3569838 - [email protected] • Circolo “G. Deledda” - via Parini, 54 - 21047 SARONNO (VA) • Circolo “Eleonora d’Arborea” - Dennenweg, 154 • “Circolo Shardana” - 358 Thomas Avenue - 07071 LYNDHURST, NJ 07071 tel. 02.9607598 - [email protected] tel. 089.355886 - fax 089.304053 - [email protected] [email protected] • Circolo “Eleonora d’Arborea” - Chaussee Paul Houtart, 295 7545 WL ENSCHEDE - tel. 053.4333714 - fax 053.4307996 • Circolo “S’Emigradu” - via Lario, 15 - 27029 VIGEVANO (PV) [email protected] • “Great Lakes Sardinia Club” - 54581 COVENTRY LANE tel. 0381.329162 - fax 0381.329387 - [email protected] 7110 HOUDENG-GOEGNIES - tel. 064.213565 - fax 064.281228 Shelby Township, Mi 48315 - tel. 586.697.6274 - fax 586.697.6283 [email protected] • Circolo “Sardegna” - Prof. Mullerstraat, 56 - 6224 BE MAASTRICHT • Circolo “Sardegna” - via Correggio, 59 - 20052 MONZA (MI) tel. 043/3634050 - fax 043/3623081 - [email protected] tel. 338.9504767 - fax 1782257389 - [email protected] • Ass. “La Sardegna all’estero” - Quai Godefroid Kurth, 90 FEDERAZIONI 4000 - tel. 042.275278 - fax 042.274304 • Circolo “Su Gennargentu” - Beersdalweg, 110/a - 6401 SC HEERLEN Filiali: via Murri, 16 - 20059 VIMERCATE (MI); LIEGI • ITALIA - via Daverio, 7 e-mail: [email protected] tel. 045/5721651 via Massironi, 11 - 20029 CONCOREZZO (MI) • Circolo Sardo “Su Nuraghe” - Bachstraat, 49 - 6137 RX SITTARD 20122 MILANO - tel.-fax 02/54121891 • Centro soc. “La Quercia” - via Fiume, 22 - 20090 VIMODRONE (MI) tel. 046.4000936 - fax 046.4518170 - [email protected] • BELGIO - Rue André Demot, 101 - 7301 BOUSSU-HORNU tel. 02.2650408 - fax 02.2650412 - [email protected] GERMANIA (0049) tel.-fax 065.777158 - [email protected] 68, LIGURIA SPAGNA (0034) Segreteria fax 0032.65884055 - [email protected] • C. S. “Quattro Mori” - Mauerberg Str., 29 - 86152 AUGSBURG • FRANCIA - 7, Rue Comte Bacciochi - 20000 AJACCIO • Circolo “Sarda Tellus” - via N. Daste, 5r/f - 16149 GENOVA tel. 0821.519435 - fax 0821.514028 - [email protected] • Ass. “S. Salvador d’Horta” - Calle Muntanya, 50 - 08025 BARCELONA tel. 0033.495213989 - fax 0033495221531 - [email protected] tel.-fax 010.6429254 - [email protected] • C.S. di Berlino - Eylauerstr. 24 - 10965 BERLIN tel. 093/4358981 - fax 093/3479602 - [email protected] • GERMANIA - Mülheimer Str. 38 • Circolo cult. “Grazia Deledda” - stradone D’Oria, 102 - 19125 LA SPEZIA tel.-fax 030.34356635 - [email protected] 46049 OBERHAUSEN - tel. 0049.208.874045 tel. 0187.525384 - [email protected] • C.S. “Maria Carta” Rhein-Main e V. • Circolo “Ichnusa” - Ap.do De Correos, 7275 fax 0049.208.889773 - [email protected] • Circolo “Il Nuraghe” - via Nino Oxilia, 16 - 17100 SAVONA 65933 FRANKFURT/M - Hartmannweiler, Str. 67 28080 MADRID - tel. 693774893 - fax 911886890 tel. 019.814877 - fax 019.8428074 - il [email protected] tel. 069.38030327/2 - fax 069.38030329 - [email protected] [email protected] • OLANDA - Wichard van Pontlaan, 14 - 6824 GM ARNHEM • Circolo “G. Deledda” - via Hanbury, 6/f - 18039 VENTIMIGLIA • C. S. “Su Nuraghe” - Streseman Str., 374 - 22761 HAMBURG tel. 0031.26-4431921 - fax 0031/26/3703526 - [email protected] tel.-fax 0184.231386 - [email protected] tel. 040.895329-895343 - fax 040.8997703 AUSTRIA (0043) • SVIZZERA - Avenue De Morges, 44 - 1004 LAUSANNE [email protected] tel. 021.6240436 - fax 021.6263230 - [email protected] EMILIA ROMAGNA • C. S. “Su Gennargentu” - Innsbrukerstrasse, 7 - 74072 HEILBRONN • Assoc. “Saint Remy” - Obere Augartenstrasse 18/9/13 • ARGENTINA - Mendez de Andes, 884 - 1405 BUENOS AIRES • Circolo “Sardegna - via Stalingrado, 81 - 40128 BOLOGNA tel.-fax 07131.171964 - [email protected] 1020 WIEN - tel. 6644356691 - [email protected] tel.-fax 0054.11-4331412 - [email protected] tel. 051.327800 - fax 051.237800 - [email protected] • C. S. “Sa Domu Sarda” - Garten Str., 72 - 76135 KARLSRUHE • Circolo “Nuraghe” - via Gramsci, 32 - 41042 FIORANO (MO) tel. 0721.8302680 - fax 0721.8302681 - [email protected] ASSOCIAZIONI TUTELA tel.-fax 0536/830965 - [email protected] BULGARIA (00359) • C. S. “Speranza sarda” - Mainau Str., 14 - 51063 KÖLN • Federazione Associazioni Emigrati Sardegna “F.A.E.S.” • Circolo “Grazia Deledda” - via Baganzola, 7 - 43100 PARMA • Circolo “Sardica” - 113, Evlogi Georgiev Blvd. - 1504 SOFIA 09131 CAGLIARI - via Ariosto, 24 tel. 0521.941053 - fax 0521.941059 - [email protected] tel. 0221.613421 - fax 0221.616837 - [email protected] • C. S. “I Nuraghi” - Postfach 210123 - 67001 LUDWIGSHAFEN tel. 888637703 - fax 29431397 - [email protected] tel. e fax 070.44061 - [email protected] • Gremio Sardo “E. Tola” - via Guastafredda, 59 - 29100 PIACENZA • “A.C.L.I.” - viale Marconi, 4 tel.-fax 0523/315000 - [email protected] tel. 0621.673586 - fax 0621.96356532 - [email protected] • C. “E. D’Arborea” - Lürriperstr. 176 - 41065 MÖNCHENGLANDBACH AUSTRALIA (0061) tel. 070.401144-494351 - fax 401113 VENETO tel. 02161.4075333 - fax 02161.4076073 - [email protected] 09131 CAGLIARI - [email protected] • Circolo “Sardi nel Bellunese” - via S. Francesco, 37 - 32100 BELLUNO • Centro cult. “Sard’Europa” - Bismarck Str., 18 - 47443 MOERS • Circolo Sardinian Cultural Association (VIC.) INC. • “C.R.A.I.E.S. - U.N.A.I.E-.” - via Alberti, 10 tel.-fax 0437.932514 - [email protected] tel. 02841.507352 - fax 02841.518169 - [email protected] c/o Assisi Centre 2nd Floor 230 Rosanna Road - 3084 ROSANNA VIC 09131 CAGLIARI - tel.-fax 070.4912-03 - [email protected] • Circolo “G. Becciu” - calle Gradara, 307 - 30015 CHIOGGIA (VE) • C. S. “Su Gennargentu” - Fürstenrieder Str., 147 - 80686 MÜNCHEN tel. 03/94396376 - fax 03.94313235 • “A.I.T.E.F.” - via XX Settembre, 25 - tel. 070.652230 - fax 070.651432 tel.-fax 041.492539 tel. 089.3543308 - fax 089.35799768 [email protected] - www.sardi-melbourne.com 09125 CAGLIARI - [email protected] • Circolo culturale “Ichnusa” - via Bellini, 8/10 - 30171 VENEZIA • C. S. “S’unidade Sarda” - Klingenhofstr., 50a - 90411 NÜRNBERG • Ass. Sarda di Sydney - Suite 1-2/4 Melton Street - 2144 AUBURN - NSW • A.T.M. “Emilio Lussu” - via Ariosto, 24 - tel. 070.494243 tel.-fax 041.970112 - [email protected] tel. 0911.397354 - fax 0911.3780353 - [email protected] tel.-fax 02.97294277 - [email protected] 09131 CAGLIARI - fax 070.4521765 - [email protected] • Circolo “Eleonora D’Arborea” - via Cernaia, 1bis - 35141 PADOVA • C. S. “Rinascita” - Mülheimer Str., 38 - 46049 OBERHAUSEN • Queensland Sardinian Culture Club “U. Usai” • Associazione di tutela A.N.F.E. - via Baylle, 3 - 09124 CAGLIARI tel.-fax 049.8724425 - [email protected] tel. 0208.874045 - fax 0208.889773 - [email protected] 26 Gray St. - P.O. Box 131 - 4005 NEW FARM, QLD - tel. - fax 07.33582263 tel. 070.666353 - fax 070.666355 - [email protected] • Circolo “Sardegna Nostra” - via Marchi, 32 • C. S. “Su Nuraghe” - Wiesbadener Str., 12 - 70372 STUTTGART [email protected] • Associazione di tutela “F.I.L.E.F-.” - via dei Colombi, 1 36060 ROMANO D’EZZELINO (VI) - tel. 0424.512782 tel. 0711.563783 - fax 0711.41148666 - [email protected] • Ass. del Queensland Inc. - 48 b Ainsdale Str. P.O. Box 2252 09126 CAGLIARI - tel. 070.3013-81 - fax 070.302548 - [email protected] • Ass. “Amicizia sarda nella marca trevigiana” - 31100 TREVISO • C. S. “Grazia Deledda” - Diesel Str., 23 - 38446 WOLFSBURG 4032 CHERMSIDE WEST - BRISBANE QLD • Istit. Autonomo Sardo “Fernando Santi” - via Ariosto, 24 via Bernardi, 14 - tel.-fax 0422.210131 - [email protected] tel. 5361.54407 - fax 5361.52018 - [email protected] tel.-fax 073.8628303 - [email protected] 09129 CAGLIARI - tel. e fax 070.482907 - [email protected] IL MESSAGGERO SARDO La posta dei lettori 5

In attesa dei saluti derubata del poco oro che avevo (ricordo dei miei solitudine. Ho visto che ci saranno dei genitori). Questa volta è toccato a mia figlia, non cambiamenti. Credo sia arrivato il momento che Caro Messaggero, avendo trovato niente di valore si sono paghiamo un abbonamento per riceverlo. da anni ricevo il giornale regionale che mi informa accontentati di... pecorino, pesche e altri prodotti Naturalmente evitando di far pagare i missionari e della realtà della mia isola. Da molti anni abito a della nostra terra! Mi domando quando tutto chi vive in terre molto lontane. L’Unione europea Cesena, ma sono nata a Thiesi. Sono stata nel mio questo finirà e riusciremo ad affrontare i viaggi prima o poi dirà come per il decoder che sono aiuti paese proprio in questi giorni e, come sempre, cerco senza aver paura che ogni volta questi signori di Stato. Io sono disponibile ad associarmi pagando di mettere a posto la casa. Così ho ritrovato un approfittino per fare razzia delle poche cose che la quota per poterlo avere ancora. biglietto di auguri di Buon Natale del 1960 (?) abbiamo. Vi saluto cordialmente. Oggi sono molto amara va’ bene la miseria, ma non proveniente da Parigi, scritto da Matteo Mele e sempre per l’isola c’è orgoglio; spesso mi vergogno indirizzato alla mia nonna. Quando avevo sei-sette Piero Spanu - Torino Caro Spanu, per la crudeltà della cronaca nera, mi spiace ma anni e dormivo da nonna Ruda, Matteo era un non è sempre rose e fiori; possibile che ci sia ancora giovane venuto da un paese, credo del Nuorese, per pubblichiamo la sua denuncia, la ennesima sulla compagnia di navigazione. L’unica consolazione, tanta delinquenza che nuoce agli onesti? aiutare la nonna e la zia nel lavoro della campagna. Scusatemi, ma sono amareggiata. Devo dire che già allora era consapevole della verrebbe da dire, è che la Tirrenia sta per intelligenza e della generosità di Matteo. Poi lui scomparire. Lettera firmata partì per Parigi e quella volta arrivò per me una borsettina blu a pois bianchi. Che bella sorpresa! Chiede il Messaggero Sardo per un amico che ama Il Messaggero cartaceo va salvato comunque Cosa chiedo allora adesso? Mi piacerebbe che fosse la Sardegna in buona salute, che leggesse queste righe e mi Caro Messaggero, mandasse ancora una volta i saluti da Parigi. Caro Messaggero, ho appena letto l’editoriale di aprile. La situazione sono emigrato in Germania nel 1962 e, da allora, ti è grave ma non arrendiamoci! Salviamo il Maria Antonietta Vargiu - Cesena ricevo con molto piacere. Ora, da quando sono “Messaggero Sardo” cartaceo comunque sia: andato in pensione, vivo a Gaeta, città natale di mensile, trimestrale, semestrale o annuale, va bene Dopo la morte del marito chiede di ricevere mia moglie. Sulla sua bellissima spiaggia ho avuto tutto purché resti con noi. Forza e coraggio! il giornale modo di conoscere un ex maresciallo dei Cordiali saluti. Carabinieri che, per molti anni, ha prestato Giuliana Mucelli Alaimo, Caserta Caro Messaggero, servizio in provincia di Nuoro. Abbiamo fatto ti ricevo con gioia infinita ogni mese, perché mi amicizia e parlato della Sardegna che entrambi Abbiamo ricevuto tante lettere sul futuro del porti notizie della terra che tanto mi ama e che portiamo nel cuore. Vi sarei molto grato se poteste Messaggero sardo. Ne pubblichiamo alcune a titolo tanto mi manca. Io e mio marito – Felice Lobrano – inserire il mio amico fra i vostri abbonati, esemplificativo per ribadire quali sono i termini siamo nati a La Maddalena e siamo emigrati in perché anche lui vorrebbe ricevere notizie della della questione: a fronte di un aumento di risorse Francia. Purtroppo, il 10 giugno lui è venuto a nostra amata terra e dei sardi che ricorda essere per l’informazione la Giunta regionale, accogliendo mancare ed io vorrei che grazie alle tue pagine i molto ospitali ed amichevoli. la proposta dell’Assessore del Lavoro, con il parere nostri amici sardi sapessero della sua scomparsa. Sfrutto questa occasione per chiedervi anche favorevole della Consulta dell’Emigrazione, ha Anche se lui non potrà leggerlo vi prego di l’origine del mio cognome e per ringraziarvi di deciso di dimezzare i fondi per la realizzazione de continuare ad inviarmi il Messaggero così che cuore per il magnifico lavoro che fate per noi “Il Messaggero Sardo”. La Cooperativa ha fatto possa sempre ricevere con gioia le notizie della mia emigrati. presente che questa decisione segna la fine del amata Sardegna. periodico così come è stato dal 1974, quando la Flavio Mulargia, Gaeta (Latina) Grazie di cuore da una vera sarda maddalenina. Cooperativa ha cominciato la collaborazione con la Gianna Lobrano, avenue du General Marabiot 5, 91420 Caro Mulargia, Regione, per far riprendere le pubblicazioni del Morangis (Francia) compatibilmente con le disponibilità del fascettario giornale che erano state sospese. Abbiamo anche inseriremo l’indirizzo del suo amico. Per quando fatto presente pubblicamente che in queste riguarda l’origine del cognome avrà notizie nei condizioni la Cooperativa considera chiusa la sua Furti sulle navi della Tirrenia prossimi numeri. esperienza e non parteciperà ad alcun bando che Caro Messaggero non preveda il mantenimento della periodicità mensile. Siamo consapevoli (anche se ci auguriamo vorrei segnalare che per l’ennesima volta siamo Pagare un abbonamento stati vittime di un furto sulla Tirrenia. È successo di essere smentiti dai fatti) che ciò potrà significare venerdì 27 luglio sulla nave Domiziana in rotta da Caro Messaggero, la fine de Il Messaggero Sardo. I poteri di decidere Olbia a Genova. Solitamente cercano oggetti ieri ho ricevuto Il Messaggero sardo che ho letto sono nelle mani della Giunta regionale. preziosi come mi è gia successo quando sono stata subito, e vi ringrazio, per ammorbidire la

Chiede ripristino passo comune casa Caro Messaggero, Le origini dei cognomi sono Rosina Pau nata a Siniscola e residente nelle Marche da quando ho sposato Giorgio Cicarè. Mi Per poter rispondere alle domande sull’origine dei cognomi, tra le altre fonti, attingiamo anche dai tre volumi rivolgo a voi per risolvere un problema che mi del prof. Massimo Pittau, “Dizionario dei Cognomi di Sardegna”, Cagliari 2006, editrice “L’Unione Sarda” (www.pittau.it) assilla non poco. Ho una piccola casa al civico 3 di via Olbia a Siniscola, lasciatami dai miei genitori con la finalità che il legame con la mia terra natia ARCA - AINZU La nobiltà isolana inscrisse tra sue fila un casato non sfumasse mai. di tale nome di provenienza sassarese; anche nel Riceviamo la richiesta da parte del Cav. Raffaele A seguito di una iniziativa edilizia in un passo 1300 si riscontra, sempre in Sassari, cognome Arca, 86 enne residente a Tresnuraghes (OR), comune, a mio avviso del tutto illegale, ho ottenuto Archa. Nomi celebri della storia sarda a cognome riguardo l’origine del suo cognome ed anche di due anni fa dal Tribunale di Nuoro l’ordinanza per Arca, sono il bittese Giovanni, storico del XVI quello della consorte Ainzu. il ripristino delle originarie forme e funzione del secolo ed il letterato gesuita sempre Giovanni del bene comune. Ora sullo stesso passo i vicini hanno Caro Cav. Arca, secolo XVII. costruito uno scivolo per facilitare il passo agli l’abitudine ci porta a cominciare, per cavalleria, PIPPIA invalidi. La nuova struttura ritengo sia del tutto con le notizie riguardo l’origine del cognome di spropositata nella dimensione e nella funzione. sua moglie. Caro Messaggero, Ora mi chiedo: basta cambiare nome alle cose per Ainzu, così come Aingiu, Baingiu e similari, sono figlia di emigrato in Francia da più di 35 potersene appropriare al limite della legalità? E a topograficamente localizzabili soprattutto nelle anni. Sono felice di leggere il giornale e sapere che che titolo è stata concessa la costruzione di una zone comprese tra Magomadas e Santulussurgiu, altri Sardi, in tutto il mondo, possono leggere ed struttura così spropositata ignorando l’ordinanza corrisponde al nome personale Gavino (Bainzu), incontrarsi con Messaggero. del Tribunale di Nuoro? È assurdo aver costruito ad origine gentilizia latina Gabinius, a sua volta Potete darmi notizie sul mio cognome? uno “scivolo per disabili” in terra che occlude il collegato a nome omaggiato alla divinità Giunone, Pippia Francesca - Vernon (Francia) passo alla mia abitazione di cui abbiamo sempre Iuno Gabinia, venerata in Gabii. beneficiato da quasi un secolo, la mia famiglia ed Da ricordare, anche, che S. Gavino è patrono Cara Pippia, io. Sarebbe stato sufficiente ridurre di un quinto lo della Sardegna settentrionale ed in particolare localizzabile soprattutto nelle zone comprese tra “scivolo” per salvaguardare il passo comune. della Chiesa Turritana. Cabras, Cuglieri, Gadoni, Oristano, Seulo, Piena di rammarico per l’accaduto vi chiedo aiuto. Arca è cognome ubiquitario nell’isola. L’origine è Silanus e Cagliari, l’origine del suo cognome è in Cordiali saluti. dibattuta, potendo indicare persona originaria rapporto, come vocabolo femminile, con il Rosina Pau - 62010 Montecassino (MC) della villa di Arca, localizzabile nella Trexenta; campidanese pipiu (bimbo), che può significare oppure potrebbe avere origini corse, italiane o oltre che bimba anche bambola. Cara Pau, soprattutto spagnole, tant’è che tra gli iberici è Si riscontra in CDS, in atti del 1119, ed in EA abbiamo pubblicato la Sua lettera e possiamo solo presente Arcas. Non c’è dubbio comunque che anche come de Pipia, e nel 1400 in Oristano. suggerirle di rivolgersi al Comune per chiarire la l’origine sia latina, dall’omonima parola. Considerato tra i più antichi cognomi sardi, ha complessa vicenda e, se necessario, adire Con arca nel medioevo si soleva indicare in come noto rappresentante, ed anche illustratore nuovamente le vie legali. Se il passo è comune è Sardegna un cassone, o anche un magazzino, e del cognome, il domenicano Agostino Pipia, da comunque necessaria la sua autorizzazione per persino un luogo per ricovero del bestiame. Seneghe, cardinale tra il 1660 ed il 1730. qualsiasi modifica. 6 Primo Piano Agosto-Settembre 2010

a partire dalla vertenza sulle entrate, per il futuro della Sardegna”. Dibattito acceso in Consiglio regionale È quindi intervenuto Pietro Pittalis (Pdl), per chiedere “uno sforzo di maturità da parte del Consiglio. Si possono comprendere i toni propagandistici della su manovra economica e entrate fiscali minoranza, ma alla fine dobbiamo fare i conti con l’economia e con i numeri. Siamo d’accordo che la Al centro del confronto la “manovrina” di assestamento del bilancio Sardegna debba avere una voce unica nella vertenza con e la mancata attuazione dell’accordo firmato da Soru e Prodi lo Stato – ha concluso – ma facciamolo senza inutili con il conseguente blocco delle erogazioni da parte del Governo contrapposizioni in aula”. Dopo Pierpaolo Vargiu (Riformatori), secondo il quale Sempre per il Pd, hanno poi parlato diversi “la manovra è evidentemente utile, anche se non le oratori: Marco Espa (“noi facciamo qui attribuiamo una funzione salvifica”, ha preso ginnastica politica mentre Roma ci stringe le la parola Mario Diana (Pdl), che non ha esitato mani al collo”), Tarcisio Agus (“i tagli toccano a dire che “se fosse necessaria una mobilitazione punti nevralgici della nostra economia, ci generale, saremmo tutti pronti”. stiamo ulteriormente impoverendo”), Il capogruppo PD, Mario Bruno, ha detto che “questa Giampaolo Diana (“questi tagli arrivano in un manovra non individua risorse, non indica priorità, non momento drammatico. La giunta dovrebbe mette in campo un progetto. Ci sono solo proposte immettere nel sistema economico risorse demagogiche, come quelle di tagliare le province e le auto pubbliche, invece si comporta come se fossimo blu. Su questa materia di tagliare gli sprechi – ha in una situazione ordinaria”). aggiunto – noi vi sfidiamo e vi incalzeremo. La crisi – ha Gianvalerio Sanna (Pd) ha affermato: “In tempi concluso – non si risolve con i tagli, ma con la politica. di austerità i governi operano per la costruzione Siamo chiamati a un momento di confronto in Consiglio di beni rifugio. Noi ci limitiamo a una mera regionale per arrivare a una piattaforma condivisa e alla manovrina che taglia quasi 400 milioni e questo è mobilitazione del popolo sardo. O riusciamo ad ottenere solo un piccolo assaggio rispetto alla batosta delle dal Governo quanto ci spetta o questa legislatura è finita entrate che presto la Giunta regionale ci e il presidente Cappellacci si deve dimettere”. na “manovrina” di assestamento del bilancio per presenterà col bilancio di previsione”. È stata poi la volta In una breve replica, Paolo Maninchedda ha ribadito che U modo di dire, quella approvata dal Consiglio di Renato Soru (Pd), che ha sottolineato l’importanza è necessario aprire una vertenza con lo Stato (“le nostre regionale tra la fine di luglio e i primi di agosto. Infatti, dell’argomento in discussione, soprattutto in ragione delle tasse dobbiamo riscuoterle noi, e darne una quota parte per tagliare circa 390 milioni di spese dal bilancio scelte del governo nazionale in tema di tagli a Regioni ed allo Stato”), concetto ripreso dall’assessore del Bilancio, regionale del 2010, a causa della contrazione delle Enti locali. “La Sardegna viene chiamata a pagare oltre Giorgio La Spisa. “Lo scopo di questo provvedimento – entrate, sono stati toccati quasi tutti i settori: consorzi un miliardo e mezzo di euro. Un’enormità – ha detto – ha affermato – è fare chiarezza nei conti, non rinunciare fidi artigiani, imprese turistiche, edilizia abitativa e rispetto alle altre Regioni. Dobbiamo difendere le nostre a quanto spetta alla Sardegna. Vogliamo dallo Stato scolastica, attività produttive e via dicendo. Insomma, prerogative, la Giunta deve venire in aula a dire come quello che ci spetta”. La Spisa ha affermato che la una drastica cura dimagrante. vuole affrontare le difficoltà e cosa vuole fare davvero per Giunta intende andare fino in fondo nella rivendicazione Il dibattito in aula ha viaggiato su due binari paralleli: il futuro della Sardegna. Dobbiamo dire no a questi delle entrate tributarie, pronta addirittura a sollevare quello della manovra economica e quello delle entrate “furti” da parte dello Stato. Trovo profondamente conflitto di attribuzione davanti alla Consulta nei fiscali “negate” dallo Stato alla Sardegna. La questione sbagliato – ha concluso – nel momento in cui lo Stato ci confronti del Governo. può essere così riassunta: in base alla riforma del regime cancella i soldi, cancellarli anche noi dal nostro bilancio”. In un clima che sembrava poter condurre, sia pure con delle entrate concordata dall’allora presidente Renato Secondo il capogruppo Idv, Adriano Salis, la manovra tanti distinguo, all’approvazione di un documento Soru col governo Prodi, secondo la Regione le erogazioni proposta dalla Giunta è “un pannicello caldo rispetto ai unitario sulla vertenza entrate, è arrivata la notizia avrebbero dovuto avvenire in via automatica, mentre a problemi della Sardegna”. “Come possiamo essere noi i dell’approvazione, da parte della Giunta, dello schema di parere dell’attuale governo nazionale – per bocca del capi dei sardi – ha affermato – se non reagiamo quando i norme di attuazione dell’art. 8 dello Statuto, per definire sottosegretario Giuseppe Vegas – la riforma dell’art. 8 nostri interessi vengono lesi così drammaticamente?”. le quote spettanti alla Sardegna su Irpef, Irpeg, Iva e dello Statuto sardo sarebbe inattuabile per la mancanza Mario Floris (Uds) ha detto che “entrate e manovra sono altre imposte. Per il centrodestra, un atto necessario per delle relative norme di attuazione. intimamente connesse sotto il profilo politico, anche se non lasciare alibi al Governo, per il centrosinistra un Una vertenza che ha visto maggioranza e opposizione non tecnico. È chiaro che noi dobbiamo aprire una cedimento clamoroso alla posizione espressa dal schierate fianco a fianco per la difesa delle prerogative grande vertenza con lo Stato, non con le carte bollate ma sottosegretario Vegas. regionali e che, a un certo punto, ha fatto intravedere la ripartendo dall’intesa istituzionale di programma del Le opposizioni hanno protestato molto vivacemente. possibilità di una nuova battaglia bipartisan sulla 1999. Su questo dobbiamo fare una grande battaglia Gianvalerio Sanna (Pd) ha detto che “mai la Regione fiscalità, dopo quella del 2006. unitaria del popolo sardo”. avrebbe dovuto cadere nella “trappola” delle norme di Così non è stato, vediamone il perché. Il dibattito è stato Numerosi anche gli interventi dei consiglieri del gruppo attuazione sull’articolo 8. Questo atto è un tradimento. preceduto dalla relazione di maggioranza, svolta da Paolo Comunisti – La Sinistra sarda – Rossomori, da Radouan Non si può chiedere l’unità delle forze istituzionali – ha Maninchedda (Psd’az), che ha spiegato le ragioni della Ben Amara (“questa giunta non ha saputo affrontare in sottolineato – e poi deliberare lo schema di norme di manovra correttiva (tagli, risparmi e recuperi di residui maniera adeguata la programmazione degli interventi”) attuazione, dando ragione al Governo. Il Consiglio per via del minor gettito fiscale rispetto alle previsioni). a Luciano Uras (“abbiamo un bilancio in cui non esiste regionale è stato preso in giro da una Giunta che dice di “Significative – ha poi detto il presidente della Terza certezza di entrate, non ci sono i provvedimenti relativi a voler aprire una vertenza con lo Stato e poi firma la resa”. commissione – le disposizioni tese all’accelerazione della un sistema di trasferimenti statali programmati. Questo Sulla stessa linea anche Renato Soru (Pd - “dopo giorni spesa e all’abbattimento dei residui passivi. Con la legge si traduce in una continua riduzione di spesa da parte in cui abbiamo discusso di prendere una decisione in discussione, se approvata, vareremo l’abbandono della della Regione, penalizzata anche da inefficienze comune, scopriamo che vi stavate arrendendo”), Adriano cultura dello stanziamento indiscriminato”. interne”), a Carlo Sechi (“stiamo attraversando un Salis (Idv - “non capisco perché il centrodestra non La relazione di minoranza è stata illustrata da Francesca momento difficile, che impone delle scelte, ma anche il combatta per il mantenimento delle risorse. La battaglia Barracciu (Pd), secondo la quale il provvedimento rilancio dei settori produttivi. La crisi è preoccupante e la delle entrate è una battaglia di tutti”) e Luciano Uras contiene quasi esclusivamente tagli, anche in settori Giunta prevede dei tagli prevalentemente nell’agricoltura (Sin.Com.Ros. - “un comportamento inaccettabile”). vitali, come la sanità e l’istruzione pubblica. “È e nell’artigianato. Questo non può essere accettato”), a Dopodiché, l’opposizione ha abbandonato l’aula di via completamente inadatto a risolvere le gravi emergenze Massimo Zedda (“non capiamo quali scelte politiche vi Roma. La replica dell’assessore La Spisa è così arrivata della Sardegna. La Giunta e la maggioranza – ha siano dietro questi tagli. Se sono dovuti ai progetti di davanti a un’Assemblea a ranghi ridotti. “Siete sottolineato – dimostrano ancora una volta di essere federalismo fiscale voluti da Lega e Tremonti, dobbiamo superficiali e arroganti – ha detto l’esponente incapaci di pensare agli interessi dei sardi e, dopo aver essere in grado di rivendicare le nostre risorse ”), a dell’esecutivo, rivolgendosi agli assenti –. Le risorse svuotato le risorse della Regione con consulenze e posti Claudia Zuncheddu (“queste scelte stanno aggravando la dell’articolo 8 non si toccano e l’impegno a scrivere le di potere, si limitano a tagliare quel poco che è rimasto. crisi e la Giunta avrebbe dovuto aprire una vertenza con norme di attuazione era scritto nel documento di Per questo esprimiamo un giudizio fortemente negativo e lo Stato italiano per restituirci i nostri fondi”). Programmazione 2008 della giunta Soru. Le norme di annunciamo il voto contrario”. Roberto Capelli (Udc) ha rivendicato alcuni risultati attuazione sono concordate a seguito di un Nella discussione generale è intervenuto per primo raggiunti dalla Giunta e dal Consiglio, con procedimento pattizio e, nello schema approvato in Chicco Porcu (Pd) che ha definito la legge in esame l’approvazione di due manovre finanziarie in tempi Giunta, abbiamo ribadito che l’articolo 8 dello Statuto è “inutile e dannosa”. “Oggi ci troviamo – ha detto - di record. “All’ultima manovra segue, come di consueto, immediatamente applicabile”. fronte a una partita difficilissima con lo Stato, perché si il cosiddetto collegato. Per poter avviare un percorso I lavori si sono conclusi con la scontata approvazione, tratta di far rispettare i diritti della Sardegna. Dobbiamo serio, siamo prontissimi a discutere, tutti insieme, all’unanimità dei presenti (escluso il Presidente, che per andare a Roma, non restare qui in aula a parlare di una maggioranza e opposizione, su quello che è stato prassi non vota), della “manovrina” collegata al bilancio “manovra cosmetica”, che non serve a niente”. fatto e su quello che deve ancora essere realizzato, della Regione per il 2010. Gherardo Gherardini IL MESSAGGERO SARDO Primo Piano 7

milioni e altri 2 milioni 300 mila se ne vanno dalla gestione del sistema informatico e cartografico del Tagli per 390 milioni di euro territorio. Nel complesso, ambiente e territorio si vedono ridurre gli stanziamenti di quasi 17 milioni. Le spese per la comunicazione istituzionale del sistema con la “manovrina” d’agosto sanitario si riducono di 2 milioni di euro, quelle per l’assistenza sanitaria di 1 milione, quelle per i trapianti e l’approvvigionamento di sangue di 500 mila. Dagli L’assestamento di bilancio si è reso necessario per fare fronte alla riduzione interventi sul patrimonio tecnologico sanitario sono dei trasferimenti statali e alla diminuzione delle entrate fiscali dovuta alla crisi economica tagliati 4 milioni 300 mila. Sull’igiene degli ambienti di vita e di lavoro e degli Per quanto riguarda le spese correnti, le scuole alimenti si risparmierà 1 milione, sulle attività e sugli per l’infanzia non statali perdono 2 milioni di investimenti nel settore socio-assistenziale 5 milioni e euro (ma li recupereranno il prossimo anno), mezzo, sul fondo per l’edilizia abitativa 8 milioni mentre le scuole dell’obbligo e le scuole superiori e sullo sport quasi altrettanto (ma 6 milioni 700 mila perdono 1 milione; l’edilizia scolastica dovrà di investimenti nell’edilizia sportiva slittano invece rinunciare a 5 milioni, il cui stanziamento in parte al 2011 e in parte al 2014). slitta al 2012. 1 milione viene tagliato dai In totale, i servizi alla persona contribuiranno alle contributi per gli affitti degli studenti economie di bilancio con 29 milioni e mezzo. universitari, 1 milione e mezzo dagli assegni di Dagli incentivi in conto interessi alle attività turistico- merito e 2 milioni dai finanziamenti all’Ersu. I ricettive sono tagliati 7 milioni di euro, da quelli alle fondi per i lavoratori socialmente utili sono attività artigiane 3 milioni e da quelli alle attività decurtati di oltre 1.200.000, mentre un altro commerciali 500 mila. Dagli interventi per le aree milione viene sottratto ai programmi di ricerca e industriali spariscono 2 milioni e mezzo, dalle prevenzione nel settore sanitario e 900 mila allo agevolazioni per le aziende agricole colpite da calamità sviluppo di sistemi informatici. Sono azzerati i naturali 8 milioni, dagli incentivi per la produzione fondi per il turismo scolastico e per il zootecnica 1 milione e mezzo; la stessa cifra viene funzionamento del Trenino Verde. In totale, le decurtata dalla tutela e dalla valorizzazione dei prodotti mmontano a 390 milioni di euro i tagli per fare spese per istruzione, formazione professionale, ricerca e agricoli. Gli interventi di bonifica negli stagni A fronte alla riduzione dei trasferimenti statali e alla innovazione tecnologica scendono di 14 milioni. dell’Oristanese, pari a 5 milioni di euro, dovranno diminuzione delle entrate fiscali dovuta alla crisi Per la tutela, la conservazione e la valorizzazione aspettare il 2013, mentre un altro milione se ne va dagli economica ed evitare così di far “saltare il banco” nei del patrimonio culturale ci sono in tutto 3 milioni investimenti a favore della pesca. conti della Regione: è questo, in estrema sintesi, di euro in meno (di questi, 750 mila saranno Dal fondo regionale per l’occupazione sono tagliati 21 l’assestamento di bilancio approvato il 3 agosto dal recuperati l’anno prossimo) e 320 mila in meno milioni 700 mila euro (ma 3 milioni destinati ai progetti Consiglio regionale. La “manovrina”, nata sotto forma per la diffusione della lingua e della cultura sarda. per l’impiego dei lavoratori socialmente utili saranno di pacchetto di emendamenti al disegno di legge La strategia di bilancio relativa al patrimonio culturale recuperati il prossimo anno) ed un altro milione è collegato alla finanziaria 2010, che è stato perde in tutto 3 milioni e mezzo. tagliato dagli interventi sul costo del lavoro. completamente riscritto, taglia numerose voci di spesa e Le spese per la difesa del suolo scendono di 725 mila In tutto, gli interventi a sostegno dell’economia ne rinvia altre di uno o più anni, “spalmando” le euro, quelle per la protezione civile di 800 mila, quelle perdono quasi 54 milioni. economie sui vari assessorati e su tutti i settori di per la tutela delle coste di 700 mila. Gli investimenti per I fondi per il trasporto pubblico locale si riducono di 14 intervento del bilancio regionale. la gestione dei rifiuti si riducono di 1 milione (la cui milioni di euro, gli investimenti per il servizio idrico di 2 L’assestamento di bilancio si apre con alcune modifiche spesa è rinviata di un anno), quelli per le bonifiche milioni, i finanziamenti per le opere pubbliche degli enti alla legge di contabilità, risalente al 2006: viene tolta la ambientali di 5 milioni e mezzo, di cui 4 milioni 300 locali di oltre 7 milioni. Le spese infrastrutturali sono possibilità, nella legge finanziaria, di introdurre nuovi mila destinati alla rimozione e allo smaltimento tagliate complessivamente di oltre 23 milioni. Altri 152 tributi regionali o rimodulare quelli esistenti e di dell’amianto, e quelli per il recupero delle aree milioni e mezzo di tagli sono “spalmati” tra varie voci modificare leggi vigenti, anche se al fine di minerarie di 1 milione; anche le spese per la gestione di bilancio, come le spese obbligatorie, il fondo di razionalizzare la spesa. Viene inoltre vietato di delle aree protette della rete Natura 2000 sono tagliate riserva per le stesse spese e il fondo nuovi oneri modificare con la finanziaria le leggi di settore e di 1 milione. La pianificazione, la vigilanza e il controllo legislativi (che serve a finanziare le leggi regionali l’organizzazione degli uffici della Regione e degli enti sull’attività urbanistica e paesaggistica perdono 2 approvate nell’arco dell’anno). Giuseppe Mereu regionali. È poi introdotta una serie di misure finalizzata a rendere più stringente la definizione degli impegni finanziari, in modo da ridurre i cosiddetti “residui di bilancio” (somme stanziate ma non erogate) La Sardegna all’Expo di Shanghai e semplificare la riprogrammazione delle risorse. Si passa poi al vero e proprio intervento di ‘ripulitura’ Nello stand dell’isola i segreti dell’elisir di lunga vita dei sardi dei residui: viene abrogata ogni disposizione che deroga alle norme che definiscono i residui passivi È stato inaugurato il padiglione della Sardegna (somme stanziate ed impegnate che non si è riusciti all’Expo di Shanghai. La mostra dedicata alla Sardegna ad erogare entro l’annualità di bilancio) racconta ai cinesi e al pubblico internazionale dell’Expo e vengono definanziate le voci in conto residui i segreti dell’ “Elisir di Lunga Vita” del popolo sardo, risalenti al bilancio 2008 e ai precedenti. secondo solo giapponesi in fatto di longevità. Le voci di entrata di cui si prevede il ridimensionamento La mostra è stata allestita all’interno della Sala nell’annualità 2010 sono tutte di natura fiscale. delle Regioni del Padiglione Italiano. I tributi regionali si riducono di 66 milioni di euro, Dunque non solo “better life”, come recita il tema le quote di tributi erariali trasferite dallo Stato dell’Expo. A Shanghai è sbarcata anche la prospettiva di di 113 milioni, la compartecipazione Iva di 150 milioni e una “longer life” in versione rigorosamente sarda. Una le imposte e le tasse sugli affari di 60 milioni 240 mila. ricetta fatta di qualità della vita, bellezza, rispetto per In totale, le entrate si contraggono di 389 milioni 240 l’ambiente, innovazione, storia e tanto altro ancora. mila euro. Per fare fronte alla riduzione, le spese Hanno partecipato alla cerimonia del taglio del nastro il vengono tagliate complessivamente della medesima Console Generale d’Italia a Shanghai Massimo somma, definanziando i singoli interventi Roscigno, il Segretario Generale del Padiglione Italia o rinviandoli di uno o più anni. Maria Assunta Accili e per la Regione Sardegna I fondi per il funzionamento del Consiglio regionale l’assessore dell’Ambiente, Giuliano Uras, che ha previsto un fitto programma di incontri. Protagonisti di scendono di 5 milioni di euro, quelli per i salari dei incontrato ufficialmente il presidente dell’Ufficio queste sessioni saranno gli operatori delle filiere industriali dipendenti del comparto regionale di 3 milioni, quelli del Turismo di Shanghai, Dao Shu Ming per esplorare sarde della moda e della distribuzione, i quali potranno per la pubblicità istituzionale di 500 mila. concrete opportunità di collaborazione e valorizzazione entrare in contatto con gli imprenditori cinesi del settore Dal conto della programmazione negoziata spariscono dell’offerta turistica sarda con particolare riferimento Fashion e trarre così il massimo vantaggio, in termini di 70 milioni (di cui però è previsto il recupero nel 2014), alla valorizzazione delle bellezze ambientali business, dalla propria presenza a Shanghai. da quello della gestione del patrimonio e del demanio e naturalistiche che offre la nostra Isola. La giornata di venerdì 27 agosto è stata dedicata alla 3 milioni. Agli enti locali vengono tagliati Accanto a numerosi momenti dedicati alla degustazione biomedicina e alle eccellenze espresse dal centro di ricerca complessivamente oltre 10 milioni. In totale, le spese enogastronomica, alla moda e alla tradizione culturale Polaris, che sono state al centro del seminario “Polaris: istituzionali sono ridotte di circa 96 milioni. sarda – con il gruppo folk “Mamuthones Issocadores” – è ICT&Life Sciences, Biotechnologies”. 8 Primo Piano Agosto-Settembre 2010

e, di conseguenza, sono stati proprio i soldi dei sardi a impinguare le casse della società con sede La Tirrenia alla deriva a Napoli. In cambio l’Isola ha avuto davvero poco. Un servizio mai adeguato e che, negli La compagnia di navigazione verso il fallimento - Sfuma il tentativo ultimi tempi, è scaduto a livelli intollerabili (chi non ricorda i casi dei passeggeri assaliti da di privatizzazione - Scongiurato in extremis uno sciopero che avrebbe zecche e pidocchi a bordo), un numero irrisorio danneggiato la Sardegna bloccando decine di migliaia di turisti di posti di lavoro in nome di una incomprensibile gestione “Napoli centrica”. mezzo del controesodo Una vera e propria beffa che, è giusto ricordare, delle migliaia di turisti la Regione sarda non ha quasi mai affrontato con che, anche quest’anno, la dovuta decisione; il rappresentante della hanno affollato le Regione in seno al consiglio d’amministrazione spiagge della Sardegna. della società quasi mai ha avuto la possibilità di Il ministro Matteoli (che far valere le ragioni di un’Isola che, grazie al per non avvelenare il numero dei suoi passeggeri trasportati, può a clima del confronto ragione essere considerata la vera azionista di aveva evitato di riferimento della Tirrenia. Ci provò il sardo ricorrere alla Ariuccio Carta da ministro della Marina precettazione dei Mercantile, ma si trovò a dover fronteggiare marittimi, come poteri forti ed ebbe scarsa fortuna. Anche richiesto da più parti, Giovanni Nonne, sottosegretario sardo ai Regione sarda Trasporti, ebbe più d’una occasione di aspro compresa) ha già fissato confronto con la compagnia napoletana. Gli ultimi un incontro per due presidenti della Regione hanno affrontato la discutere della vertenza. questione con maggior energia; Renato Soru Erano circa 17mila le chiese con decisione la privatizzazione di Tirrenia, prenotazioni per quei Ugo Cappellacci ha fatto sentire la sua forte giorni sulle navi protesta dopo che migliaia di passeggeri della nave Tirrenia che collegano “Clodia”, a Luglio, sono rimasti bloccati nel porto irrenia anno zero. Il fallimento della la Sardegna con il Continente, uno sciopero di Civitavecchia per un’avaria al motore e, dopo T privatizzazione della principale compagnia (peraltro criticato dalle altre sigle sindacali, dalle inenarrabili disagi, sono stati sbarcati due giorni italiana di navigazione, e la conseguente istituzioni e da parte dell’armamento privato) che dopo ad Arbatax e non al porto di Cagliari. La dichiarazione di insolvenza da parte del tribunale avrebbe creato bivacchi e situazioni al limite giunta regionale guidata da Cappellacci è anche di Roma, con l’affidamento dell’amministrazione dell’emergenza sulle banchine degli scali. andata oltre denunciando la Tirrenia per straordinaria al commissario Giancarlo D’Andrea, Ma immagini di questo tipo si sono viste “interruzione di pubblico servizio” con il ha messo la parola fine alla storia di una società comunque; come si è verificato a Luglio, anche deposito di un esposto presso le Procure di statale che, da decenni, ha vissuto molto al di l’ultima settimana di Agosto ha fatto registrare Cagliari, Tempio e Civitavecchia. “Nessuno può sopra delle proprie possibilità: dalle sue casse, l’ennesimo ritardo nei collegamenti. A Olbia la trattare così i nostri concittadini e i nostri insomma, sono usciti molti più quattrini di quanti nave “Domiziana” ha accumulato molte ore di ospiti – ha detto Cappellacci parlando non ne siano entrati con la vendita di cabine, ritardo è partita alle 5 del mattino ma, causa dell’esposto – si tratta di un insulto alla poltrone o passaggi ponte. informazioni tardive quanto frammentarie, buona Sardegna e di un grave danno all’economia di Una situazione che rischiava di causare parte dei passeggeri sono giunti sul molo quando un’Isola che ripone nel turismo buona parte gravissime conseguenze all’industria sarda delle il traghetto aveva già preso il largo. delle proprie speranze di battere la crisi”. vacanze, ma fortunatamente UIL marittimi, Cisal Un vicenda, quella della Tirrenia, che la Nel 2009 la Tirrenia ha fatturato qualcosa come e Orsa, a 72 ore dall’evento, hanno accolto l’invito Sardegna conosce molto bene; per molti anni i 250 milioni di euro, ma si porta sulla gobba 700 del Governo e hanno sospeso lo sciopero di 48 ore bianchi traghetti con la “T” azzurra sono stati milioni di debiti (parte dei quali nei confronti della programmato per il 30 e 31 Agosto, proprio nel bel l’unica possibilità per i sardi di varcare il Tirreno holding statale che la controlla, la Fintecna); c’è, però, l’aiutino statale che consta di ben 128 milioni di euro in 8 anni, fondi utili al mantenimento di alcune rotte, ritenute La Tirrenia e gli emigrati “strategiche”. Ma di questi soldi oltre 55 milioni servono a finanziare la Siremar, la società Tirrenia ed emigrati dichiarazione di controllata che gestisce i collegamenti tra la sardi nel mondo. insolvenza da parte del Sicilia e le isole minori. Un’altra statistica ha Per molti decenni tribunale fallimentare di rivelato che, in qualche decennio la Tirrenia ha un binomio quasi Roma, aveva in cassa ingoiato un vero e proprio fiume di denaro inscindibile, ma con non poco più di 18mila euro, pubblico, circa 30 miliardi di euro. pochi momenti di con centinaia di milioni Un autentico “carrozzone” che lo Stato ha tensione e, anzi, quasi di di debito. Erano gli anni “dovuto” decidere di vendere dietro pressione scontro. I meno giovani della protesta guidata dell’Unione Europea, un carrozzone che ha in hanno ancora negli occhi sulle banchine del molo organico 2.200 dipendenti tra naviganti e le immagini di bivacchi di Genova da Tullio amministrativi (si parla di circa 200 esuberi) , una notturni e di vibrate Locci, mitico dirigente flotta di 44 navi (parte delle quali da ristrutturare proteste di chi (emigrato degli emigrati sardi, che con urgenza) che vale tra gli 800 e i 900 milioni di nelle regioni del nord si fece portabandiera di euro, e un costo del lavoro superiore del 24% a d’Italia o dell’Europa una rivendicazione che quello delle concorrenti compagnie private. occidentale) profittava dovette attendere ancora Vediamo di ricostruire per sommi capi la delle vacanze estive per molto tempo prima di cronologia della vicenda. L’anno scorso ha preso tornare al proprio paese essere riconosciuta come le mosse la gara di privatizzazione imposta e riabbracciare i familiari per il resto dell’anno lontani. legittima e, quindi, accolta. Fu proprio in quel periodo dall’autorità europea; inizialmente 16 società Erano ore drammatiche, con migliaia di persone che lo storico amministratore delegato di Tirrenia, avevano manifestato interesse alla gara stessa, ma costrette a trascorrere la notte (quando andava bene) Franco Pecorini, venne convinto a sedersi a un tavolo alla fine solo una si è materialmente seduta al all’interno delle auto, con bimbi piccoli in lacrime, senza insieme alla Regione e ai dirigenti degli emigrati sardi; tavolo della trattativa. Mediterranea è una il conforto di un alloggio o di un pasto caldo. Allora da quegli incontri nacque quella “corsia preferenziale” holding di cui ha la maggioranza (il 37% delle (parliamo della fine degli anni settanta) erano gli che assicurò agli emigrati sardi che tornavano nell’Isola azioni) la Regione Siciliana, una rilevante quota scioperi improvvisi dei marittimi della Tirrenia (quasi una adeguata scorta di biglietti sulle navi della Tirrenia. (il 30%) la TTT Lines dell’armatore italo-greco nessuno di loro era sardo) a creare queste emergenze, Fu un riconoscimento importante, poi adeguato nel Alexis Tomasos, e il Gruppo Lauro ,circa il 18%. spesso drammatiche, oggi sono i colpi di coda di una corso del tempo. Gli emigrati sardi furono, ancora una Tra i motivi dell’abbandono di molti pretendenti società che per decenni ha buttato all’aria cospicui volta, i promotori di una scelta di civiltà della quale alla torta c’è anche il rischio che dopo decenni di finanziamenti pubblici e che, il giorno della hanno usufruito tutti i sardi. disservizi “statali” la Tirrenia potesse tornare di fatto in mano pubblica, stavolta addirittura IL MESSAGGERO SARDO Primo Piano 9

“regionale siciliana”. A questo proposito alcuni esperti sarebbe inevitabile per rendere in significative sono state le dichiarazioni di qualche modo appetibile l’offerta) o addirittura la PREVIDENZA a cura di Giuseppe Foti Vincenzo Onorato, patron di Moby Lines, che con vendita di singole tratte, separando quelle sugli organi di stampa sardi aveva pesantemente remunerative da quella in perdita. criticato la struttura del bando e il rischio del E’ vero che il ministro delle infrastrutture Incrementata la lotta ritorno sotto il controllo pubblico. Matteoli ha smentito seccamente questa Dopo una prima offerta di 10 milioni fatta a eventualità, già all’indomani del pronunciamento ai falsi invalidi. Giugno, Mediterranea ha aumentato la sua del tribunale fallimentare di Roma, ma è Previsti 100 mila proposta per l’acquisizione di Tirrenia e Siremar altrettanto vero che una posizione diversa è fino a 25 milioni, più l’accollo dei debiti delle due venuta dall’interno stesso del Governo; il accertamenti nel 2010 società in ragione di 520 dei 700 milioni di euro. sottosegretario allo sviluppo economico, Saglia, Così fino all’ok di Fintecna, ma il 4 Agosto, a intervenendo alla radio ha detto che per Tirrenia Festività solo sulla carta per gli addetti al sorpresa. Mediterranea non firma il contratto e la soluzione più probabile è quella adottata per centro elettronico dell’Inps. L’istituto di Fintecna è costretta ad annullare la gara. Ancora Alitalia, e cioè lo scorporo di una “bad company” previdenza infatti recentemente ha comunicato pochi giorni e arrivano la dichiarazione di da una “god company”, una parte di azienda gli esiti degli accertamenti effettuati sugli insolvenza e l’affido in amministrazione buona e una che prevedibilmente non incontrerà il invalidi civili nel 2009. La regione con la straordinaria al commissario D’Andrea, già favore del mercato. Intanto il primo possibile quota più alta dei così detti falsi invalidi è direttore generale della stessa Fintecna. compratore si è già fatto avanti: è Vincenzo risultata la Basilicata nella cui regione è stato La crisi della Tirrenia, d’altra parte, non è nata Onorato della Moby, in passato forte critico di individuato 1 su 3 degli invalidi da Potenza a ieri; anzi viene da molto lontano. Figlia delle Tirrenia e dei suoi privilegi (anche attraverso una Matera passati sotto i controlli dell’Inps. Al partecipazioni statali della prima Repubblica, la efficace campagna di comunicazione); “ho secondo posto rientra la Campania con il 25% compagnia di navigazione ha operato per decenni preannunciato un’offerta al commissario – ha e al terzo la Sardegna con il 18%. I numeri non solo in regime di quasi monopolio, ma anche detto ai giornali – e chiederò un incontro a breve”. sono stati calcolati in base alla verifica delle con la certezza che i debiti di bilancio sarebbero Onorato, interessato alla sola Tirrenia e non alla 200 mila pensioni passate al setaccio l’anno stati regolarmente ripianati dall’intervento dello Siremar, ha anche detto di voler adeguare le scorso in tutta Italia dall’Inps che eroga circa Stato, quindi grazie alle tasse degli italiani. Nel retribuzioni dei marittimi pubblici a quelle 3 milioni di pensioni di invalidità civile e 2008, come ha svelato un’inchiesta pubblicata dal dell’armamento privato. indennità di accompagnamento. In base ai dati quotidiano “La Repubblica”, ogni cittadino E poi anche la Regione potrebbe essere interessata italiano ha finanziato con 22 euro ciascuno dei 10 a entrare nella compagine azionaria della nuova Inps la media nazionale sul “fenomeno” milioni di biglietti staccati dalla società. Tirrenia; lo chiedono parti di sindacato e di dell’invalidità è il 17% che in pratica Ora si attende il varo di una nuova gara per politica, ma c’è anche chi paventa il rischio che il corrisponde ad 1 invalido su 6 che ha decidere il futuro di Tirrenia, una gara che si fallimento Tirrenia porti danno alla Saremar (la comportato sempre per il 2009, oltre 40 mila spera veda in competizione più concorrenti compagnia che gestisce i servizi con le isole minori assegni revocati grazie ai controlli effettuati. rispetto alla prima edizione; per fare questo, però, sarde, di recente passata sotto il controllo Il piano per il 2010. Alle 200 mila verifiche è necessario che i requisiti della gara stessa siano regionale) con il mancato incasso di alcuni del 2009 si aggiungono ora le 100 mila di decisamente diversi. Peraltro dopo la dichiarazione introiti, e anche chi non ha perso la speranza di quest’anno più altre 500 mila complessive di insolvenza e la nomina di un commissario per la una flotta tutta sarda, vecchio pallino dei 4 mori. previste dalla nuova manovra finanziaria per gestione dell’amministrazione straordinaria il vero Certo è che la Sardegna da questa partita non può il 2011 e 2012. In totale saranno 800 mila i rischio (da più parti paventato) è quello dello stare fuori; lo stesso governatore Cappellacci lo ha controlli in quattro anni che corrispondono ad “spezzatino” e cioè che la compagnia dei mari detto a chiare lettere: “i sardi hanno necessità un terzo degli invalidi civili sparsi per tutto il venga posta sul mercato non più come un’unica di una nuova continuità territoriale marittima, territorio nazionale italiano. entità ma “per parti”. Tirrenia da una parte, e di un servizio che non sia quello disastroso Per stanare i falsi invalidi l’Inps ha adottato quindi, e Siremar dall’altra (e questo a sentire degli ultimi tempi”. Andrea Frailis una nuova strategia. Il messaggio dell’istituto di previdenza. L’Inps ha comunicato che è stato avviato Nuovo accordo di cooperazione l’invio di 100 mila lettere raccomandate ad altrettanti beneficiari di pensione di invalidità civile. Nella comunicazione l’ente chiede a tra Regione e Università di Vienna ciascun invalido di far pervenire al centro medico legale INPS, per posta o via fax, tutti i Nuove prospettive di ricerca nella cooperazione tra la Regione Architettura dell’Università di Cagliari alle attività sinora documenti che provano l’esistenza di quelle Sardegna e l’Università di Vienna. Dopo la proficua svolte ha permesso, inoltre, la sigla, sempre quest’oggi, di patologie che gli hanno consentito ad aver cooperazione in atto nel master in “Urban strategies”, con un accordo tra l’Ateneo Cagliaritano e quello Viennese per diritto alla prestazione. Oltre ai verbali di tema l’area metropolitana di Cagliari, attivato un anno fa attività di cooperazione scientifica sullo stesso tema dall’Istituto di Architettura diretto dal prof. Wolf Prix, che all’interno di network di eccellenza internazionali. Il accertamento gli interessati dovranno inviare vede protagonisti gli studenti sardi e le istituzioni locali, è percorso avviato stamane si concretizzerà da subito grazie tutte le certificazioni sanitarie, cartelle stato firmato un secondo accordo tra l’Assessorato degli Enti all’avvio di un nuovo master che partirà già da novembre, cliniche e gli esami diagnostici. locali Finanze e Urbanistica, e l’Istituto di Architettura intitolato “Power Plan City”. Con l’obiettivo di favorire Tutti questi documenti dovranno pervenire dell’Università delle Arti Applicate di Vienna, per avviare scambi didattici e la mobilità studentesca, il nuovo corso al centro rigorosamente entro 15 giorni nuovi percorsi formativi e di ricerca su strategie territoriali e post laurea, darà la possibilità agli studenti residenti in dalla ricezione della lettera. Se l’invalido soluzioni architettoniche sostenibili ed energeticamente attive. Sardegna di usufruire di particolari agevolazioni per non rispetta la scadenza o il materiale “L’accordo – ha commentato l’assessore Gabriele Asunis – è partecipare ai percorsi formativi programmati che invia non è sufficiente, l’Inps lo in piena sintonia con il programma di governo della dall’università viennese. Il master permetterà inoltre ai convocherà a visita medica. A tal proposito Regione Sardegna finalizzato alla ricerca e al perseguimento giovani laureati sardi di effettuare successivi tirocini l’istituto ha elaborato una procedura d’iniziative che mirano a un uso sostenibile del territorio e (stages) in studi professionali di eccellenza a livello di gestione per tutte le pratiche. delle risorse ambientali, al conseguimento di obiettivi socio- internazionale e di poter essere direttamente coinvolti nelle Le visite mediche per il 2009. Già dai primi economici di qualità e al supporto dei Comuni sardi nella attività didattiche, in successivi percorsi formativi. di settembre l’Inps dovrebbe aver concluso definizione di strategie di sviluppo dei territori secondo un L’Assessorato degli Enti locali, finanze e Urbanistica l’esame delle risposte fornite dai 100 mila approccio che, partendo dalla condivisione dei problemi e insieme al dipartimento di Architettura dell’Università di invalidi civili interessati agli accertamenti. È delle aspettative dei singoli centri, si pone come obiettivo il Cagliari daranno massima comunicazione sul master da ritenere pertanto che già da settembre miglioramento della qualità della vita su scala territoriale”. “Power Plan City” in modo da permettere agli studenti di siano iniziati o inizieranno le nuove visite La collaborazione suggellata con la firma dell’accordo tra presentare in tempo le candidature per accedere ai mediche. Inoltre sempre da quest’anno l’assessore dell’urbanistica Asunis, il direttore dell’Istituto finanziamenti del programma regionale Master and Back. l’istituto di previdenza ha un ruolo molto più di Architettura dell’Università delle Arti Applicate di Le attività di ricerca promosse dalla Regione con gli atenei incisivo nella procedura di concessione delle Vienna, il professor Wolf Prix e il rettore dell’Università di Cagliari e Vienna, favoriranno il confronto e la pensioni di invalidità: le domande vanno viennese, Gerald Bast, mira dunque allo sviluppo di azioni cooperazione con la comunità scientifica internazionale, presentate all’istituto che le inoltra alle ASL e di ricerca in cui il territorio isolano è analizzato, anche in sul tema della sostenibilità ambientale e del contenimento ha inoltre un proprio medico nelle rapporto ad altre realtà territoriali e climatiche energetico, in modo da individuare protocolli e standard commissioni. Secondo il presidente Antonio diversamente dislocate nel mondo, al fine di individuare che possano, tra gli altri vantaggi, alimentare Mastrapasqua, queste novità hanno già tipologie e modelli edilizi, architettonici e urbani sostenibili i processi di governance del territorio in modo provocato un calo del 30% delle domande ed energeticamente attivi, attraverso il ricorso a tecnologie da favorire un più corretto equilibrio tra difesa stesse e quindi delle concessioni. innovative. La partecipazione attiva del Dipartimento di dell’ambiente e sviluppo economico-sociale. 10 Attualità Agosto-Settembre 2010

spiegato quali sono i punti di contatto fra le due culture isolane mediterranee. Le isole di Sardegna e Minorca All’incontro, nel Palazzo della Fiera mercato di Gonnos, dove è stata anche allestita la mostra fotografica, fra gli altri ha parlato legate dal mare e dalla storia Garbati sulla particolarità e diffusione della lingua. Mentre il giorno successivo si è tenuta Convegno organizzato dai circoli sardi in Spagna - In una mostra le similitudini nell’edificio della scuola media un incontro tra le sue isole “per non dimenticare la lingua sarda”. Si è parlato di due musei a cielo aperto: terre fine luglio si è svolto a vicine unite dal mare, dai sentimenti e dalla AGonnosfanadiga, grosso storia. Fra i siti antichi vi sono similitudini centro situato ai piedi del e punti di contatto. Fra i reperti indicati, complesso montuoso del fra gli altri, quelli della Torre d’en Gaumes Linas, nel sud-ovest della a Minorca e il sito archeologico di San Cosimo Sardegna, un convegno di a Gonnosfanadiga che ospita la tomba studi dal titolo “Sardenya y dei giganti (Sa grutta de Santu Giuanni) Menorca – Due isole legate risalente al periodo del Bronzo medio, dal mare e dalla storia”, che con la più antica attestazione micenea in ha preso in esame aspetti di Sardegna, e dove sono stati rinvenuti numerosi unione e sintesi di culture reperti. Per le sue dimensioni, lunghezza totale diverse ma con punti di 20,6 metri e larghezza di 26,3, è tra le più contatto del Mediterraneo. grandi tombe dei giganti conosciute. Fra gli artefici dell’iniziativa Proprio i contatti fra la cultura nuragica culturale Raffaele Melis e quella micenea avvicina ancor maggiormente originario di Gonnosfanadiga il sito a quelli di Minorca. e presidente del Circolo sardo Grazie alla collaborazione con il nostro di Barcellona. Al confronto compaesano Melis – ha spiegato il presidente fra le due isole, con una della Pro loco, Agabio, che si è adoperato analisi anche delle similitudini fra per la riuscita della manifestazione – siamo l’architettura preistorica-nuragica, anche riusciti ad ospitare un convegno importante e numerosi esponenti locali, fra cui il presidente che ha ribadito, se ancora ve ne fosse bisogno, della Pro loco di Gonnos, Angelo Agabio. quanti punti di contatto si trovino nelle antiche Nel corso dell’evento è stata inaugurata testimonianze che sia il nostro territorio anche una mostra fotografica dei monumenti sia in quello minorchese avvicinano del sud-est della Sardegna e di Minorca. le due isole mediterranee. Mentre alla manifestazione si è parlato, fra Sono stati ricordate le antiche vestigia ma l’altro, in una conferenza di similitudini fra le anche i punti simili nella lingua e proprio per lingue sarda e minorchina. Minorca ha parlato Pedro Melis le cui origini L’iniziativa è stata fortemente voluta non sono sarde. Agabio ha anche spiegato che la – ha confermato Raffaele Melis – dai circoli visita a Gonnos verrà ricambiata a Minorca e sardi di Madrid (Ichnusa) e di Barcellona che si potrebbe arrivare ad un gemellaggio (Salvador d’Horta), quest’ultimo negli anni per le affinità riscontrate sia per l’archeologia scorsi ha organizzato nella capitale della sia per la lingua. Potrebbe diventare un Catalogna e nelle isole Baleari mostre appuntamento annuale – ha aggiunto Agabio – fotografiche nelle quali sono state esposte quello che si è svolto a fine luglio. immagini di siti preistorici. utilizzare la lingua sarda, invito accolto dal Sono stati alcuni giorni interessanti e ricchi di Anche durante il convegno di Gonnosfanadiga presidente della Provincia del Medio Campidano, partecipazione, utili per diffondere la cultura del si è potuto ribadire quanto fra la Sardegna Fulvio Tocco, al capo gabinetto dell’Assessorato territorio e del nostro comune che cerchiamo di e le Baleari vi sia un antico legame regionale del Lavoro, Anselmo Piras, far conoscere anche con iniziative più varie, sia che si concretizza con similitudini fra i resti il sindaco di Gonnosfanadiga, Sisinnio Zanda, con convegni ma anche con varie sagre come megalitici preistorici fra le due isole. gli assessore comunali presenti. quella dell’Olio, del Pane, delle Olive, importanti Melis aprendo i lavori del convegno – ha A rappresentare Minorca sono giunti in realtà agro-turistiche di un centro operoso di ricordato Gianni Garbati, il presidente del Sardegna i giornalisti Pedro Melis e Iana Font oltre settemila persone che vivono in un ambiente Circolo Ichnusa – ha invitato i presenti ad che, esprimendosi in maiorchino, hanno ricco di opportunità. Marco Aresu

una rete di superfici espositive connotate da una Inaugurato a Cagliari il Museo Etnografico precisa identità che deriva dai luoghi e dalla storia dei territori, per testimoniare la nostra specificità e A sessant’anni di distanza dalla concessione alla l’orgoglio delle donne e degli uomini sardi, fieri Regione Sardegna dello spazio espositivo nella nell’affermare il valore della nostra memoria. Con Cittadella dei Musei, a Cagliari, è stato l’apertura del Museo Etnografico Regionale e la inaugurato il Museo Etnografico Regionale con la presenza della Collezione Luigi Cocco sorge un Collezione Luigi Cocco. Il padiglione, inserito nuovo valore culturale che, coniugando tradizioni e all’interno del complesso museale di Piazza innovazioni sarde, propone con entusiasmo e Arsenale, la cui sistemazione ha richiesto per interesse questa ricca e straordinaria esposizione, parecchi anni interventi di adeguamento, offrendola gratuitamente alla collettività perché accoglierà quasi 2.000 oggetti acquistati nel 1954 patrimonio di tutti, ricca eredità per questa terra di dalla Regione Sardegna dal magistrato di Villasor, Sardegna, forte, determinata e caparbia nelle Luigi Cocco, e finora custoditi tradizioni ed espressioni culturali”. dall’amministrazione regionale in attesa del loro La Collezione Luigi Cocco comprende 1.997 allestimento, curato dall’Istituto Superiore manufatti di cui: 731 tessili e filet; 1266 Regionale Etnografico. gioielli;174 oggetti vari (utensili in legno Al termine della cerimonia inaugurale, cui intagliato, bicchieri, corni porta polvere, vassoi e prenderanno parte il presidente della Regione Ugo taglieri, fucili, ecc.) che raccontano la particolare Cappellacci, l’assessore dei Beni culturali Maria gratuitamente dai visitatori, è solo il primo di una cura, diligenza, passione e attitudine alla raccolta Lucia Baire, il presidente dell’ISRE Salvatore rete museale regionale che sarà ampliata con dimostrate dal magistrato nel collezionare gli Liori e il Sindaco di Cagliari Emilio Floris, è l’apertura, nei prossimi mesi, di altri spazi oggetti, provenienti dalle diverse zone della prevista l’apertura straordinaria al pubblico fino espositivi dislocati su tutto il territorio regionale. Sardegna (Campidano, Sarrabus, Ogliastra, alle 24. Il Museo Etnografico Regionale, che per “Il nuovo Museo – ha sottolineato l’assessore Baire Sarcidano, Trexenta, Marmilla, Oristanese, volontà della Regione Sardegna sarà fruibile – accresce, l’offerta culturale regionale, capofila di Logudoro). IL MESSAGGERO SARDO Sagre & Feste 11

ovvero i candelieri d’oro e d’argento, rispettivamente assegnati al sassarese che da più tempo risiede all’estero e Grande successo a Sassari nella penisola. La sera 13 agosto, nel cortile di Palazzo Ducale gremito da un pubblico partecipe, si è svolta l’attesa cerimonia dedicata al premio, istituito nel 1963 dal della “farada” dei Candelieri capo cronista della Nuova Sardegna Roberto Stefanelli e dall’allora presidente della Pro Loco Raimondo Rizzu. Il candeliere d’oro a una emigrata a Cabo Frio, in Brasile, quello d’argento Il Candeliere d’oro è stato vinto da Vincenza Pilo, 80 anni, residente dal 1955 a Cabo Frio, cittadina a pochi a un sassarese che vive a Genova dal 1953 - Il “Premio Speciale Città di Sassari” chilometri da Rio de Janeiro. Ma da Sassari era partita nel al poliedrico artista sassarese Elio Pulli 1953, con il marito Natalino Demontis, per cercare fortuna in Brasile. Il Candeliere d’argento se lo è stata una Discesa dei tributo a una tradizione più che mai aggiudicato invece Salvatore Pani, 76 anni, che dal 1953 È Candelieri secondo il migliore vitale che si appresta a ottenere risiede a Genova. La consegna dei due riconoscimenti copione, con una folla di sassaresi e dall’Unesco il riconoscimento di ha visto momenti di intensa commozione. turisti incrementata dalle Patrimonio culturale immateriale Salvatore Pani ha dedicato l’ambita statuetta alla figlia condizioni meteo non consuete, con dell’Umanità. scomparsa in un incidente stradale nei pressi di Alghero. temperature gradevoli che hanno A supportare il sindaco nel fare gli Un evento che, come comprensibile, ha segnato la sua vita indotto molti a disertare le spiagge onori di casa hanno partecipato al e lo ha tenuto lontano da Sassari per anni. e a prendere parte alla Festa gran completo i neo assessori della Sono state solo le insistenze della moglie a convincerlo Grande di Sassari. Evento giunta e una buona rappresentanza a tornare e a partecipare al premio. imprescindibile anche per politici e del consiglio. Fra gli ospiti più Commossa anche la vincitrice del Candeliere d’oro autorità locali che come sempre si illustri c’erano l’arcivescovo Paolo che custodisce i lontani ricordi di quando a Sassari sono dati convegno a Palazzo di Atzei, il prefetto Marcello Fulvi, il faceva la sarta e abitava al Monte Rosello dove pure Città, l’antica sede della questore Antonelo Pagliei, il rettore risiedeva il marito. Il quale a Cabo Frio ha aperto municipalità. Qui, come vuole il Attilio Mastino, il colonnello un’autocarrozzeria ma ha anche trovato il tempo di cerimoniale, si è svolto uno dei dei carabinieri Francesco Atzeni, prodigarsi per far intitolare alcune vie della cittadina momenti “clou” della Discesa la presidente della Provincia brasiliana a Sassari e ai candelieri. ovvero lo scambio di insegne fra il Alessandra Giudici. Molta l’attesa anche per conoscere il nome del vincitore del neo rieletto sindaco Gianfranco E ancora i deputati Arturo Parisi “Premio Speciale Città di Sassari”. Il Candeliere d’oro Ganau e l’obriere maggiore Gavino e Guido Melis e un altro “vip” speciale quest’anno è andato al poliedrico artista sassarese Sale, del gremio dei Massai, la più sassarese della politica nazionale, Elio Pulli, 76 anni, che nel suo studio a Tramariglio si prestigiosa delle antiche Mario Segni. dedica senza soluzione di continuità a pittura, scultura, corporazioni di arti e mestieri della Dopo il brindisi, l’uscita da Palazzo ceramica, decorazione e restauro. città. Corporazioni risalenti al del sindaco, accolto dagli applausi Pulli, una vita interamente dedicata all’arte, ha accolto Medioevo e custodi di una scroscianti della folla assiepata fino il premio con visibile soddisfazione dichiarando: tradizione che ogni 14 agosto, con un protocollo pressoché all’inverosimile per esternare il giudizio sul suo operato. «Sono orgoglioso, tenevo moltissimo a questo immutato da cinque secoli, vede portare in processione i Una consuetudine che caratterizza ulteriormente la festa, riconoscimento col quale realizzo il sogno di una vita». pesanti ceri (dieci, come i gremi che partecipano alla e che è sempre molto attesa dai commentatori politici e La giuria, composta dal sindaco Gianfranco Ganau, dalla Discesa) fino alla chiesa di Santa Maria di Betlem per spesso temuta dal primo cittadino di turno poiché presidente della Provincia Alessandra Giudici, dal pro sciogliere il voto alla Vergine Assunta. Dopo la cerimonia, rappresenta un attendibile termometro degli umori rettore dell’Università Laura Manca, dal presidente della detta dell’ “intregu”, alle 21 ha avuto luogo il rituale popolari. Il sindaco Ganau, rieletto pochi mesi fa con un Camera di commercio Gavino Sini, da Antonio Arcadu, brindisi a base di malvasia, accompagnato dal plebiscitario 66 per cento di preferenze, non temeva però da Gavino Toschi Pilo presidente dell’Intergremio, caratteristico augurio sassarese “A zent’anni”. particolari insidie e si è quindi unito sorridente e rilassato dall’avvocato Raimondo Rizzu e dalla dirigente comunale Una festa nella Festa con i crismi dell’ufficialità ma alla Discesa. La quale è proseguita fino a Santa Maria Norma Pelusio, ha assegnato anche quattro menzioni alleggerita da momenti informali e salottieri, con dove, intorno alla mezzanotte, si è svolto il rito religioso speciali, tutte a formazioni sportive cittadine di eccellenza: rappresentanti politici, autorità religiose, civili e militari che ha suggellato lo scioglimento del voto. la Dinamo basket, la Torres calcio femminile, la Verde Vita che hanno colto l’occasione per scambiare opinioni e La Festa grande del 14 agosto è stata come sempre Città dei Candelieri (pallamano) e l’Anmic Sassari rinsaldare alleanze. E soprattutto per portare il loro preceduta dalla consegna dei “premi della nostalgia”, (basket in carrozzina). Eugenia Da Bove

tempo per l’edizione della sagra numero 110. Il primo Festeggiati i 110 anni del Redentore problema da superare è quello delle risorse. Servirebbero poco più di 500 mila euro ma in cassa, Una grande manifestazione in cima all’Ortobene con decine di migliaia di persone stanziati dalla regione (227 mila euro) e dal Comune per assistere alla processione e alla sfilata di tremila costumi prima che la statua del Cristo (50 mila), c’è poco più della metà della cifra necessaria. La venisse imbragata per essere rimossa e restaurata collaborazione con altri enti, prima fra tutte la provincia dettasi già disponibile, dovrebbe servire a superare Centodieci anni dopo la sua collocazione sulla vetta migliaia di posti di l’ostacolo. Ma sembra ormai decollata anche l’idea di una dell’Ortobene, la grande statua del Redentore ha bisogno di lavoro a rischio. grande sottoscrizione fra i sardi e fra gli emigrati. un restauro urgente. “C’è perfino un rischio di crollo” “Un piccolo segno Un piccolo contributo da parte di tutti, ripetendo quanto già hanno sentenziato i risultati del monitoraggio fatto eseguire della vicinanza è successo nel 1900 quando si era alla ricerca dei soldi dal comune di Nuoro. Da qualche mese la grande statua della nostra totale necessari per realizzare la statua. Allora contribuirono in realizzata dal calabrese Vincenzo Jerace è imbragata. Il solidarietà a queste migliaia, grazie anche a un accorato appello di Grazia check-up eseguito dal professor Nicola Salvioli ha dato persone”, ha detto il Deledda dalle pagine dell’Unione Sarda, servito a raccogliere l’esito peggiore e adesso nel capoluogo barbaricino è iniziata nuovo sindaco di le ultime lire delle oltre 17 mila necessarie. Vincenzo Jerace una corsa contro il tempo per avviare l’operazione restauro. Nuoro Sandro rinunciò al suo compenso e arrivarono le offerte della Operazione che è stata uno dei motivi dominanti Bianchi. Tantissimi, Regina Margherita e cospicua quella dell’allora vescovo dell’edizione numero 110 della sagra del Redentore, evento come sempre, anche Monsignor Demartis. Poi le lire e i centesimi offerti da che quest’anno ha conosciuto uno straordinario successo di i fedeli arrivati da pastori, artigiani, calzolai, fabbri e agricoltori. La Statua del pubblico. La sfilata delle maschere tradizionali prima e dei ogni angolo Redentore venne collocata in vetta all’Ortobene il 29 agosto costumi poi e il tributo di fede del 29 agosto sull’Ortobene, dell’isola. del 2001. Alta sette metri, pesante oltre due tonnellate hanno fatto arrivare a Nuoro decine di migliaia di persone. Quest’anno però arrivò a Nuoro, smontata in 14 pezzi, dopo un avventuroso Moltissimi i turisti, soprattutto per non perdere il colpo non hanno potuto viaggio in treno, piroscafo e carri a buoi. d’occhio offerto dai tremila figuranti in costume salire la scalinata Alla cerimonia Vincenzo Jerace non partecipò, perché protagonisti del grande corteo nel centro storico. Sfilata che porta al qualche mese prima era morta la moglie Luisa alla quale poi quest’anno contrassegnata da un richiamo alla gravissima Redentore e arrivare dedicò l’opera. Lo scultore arrivò sull’Ortobene solo un crisi, nella quale si dibattono molti settori produttivi fino ai piedi della statua. L’area infatti è interdetta in attesa anno dopo. Accompagnato da un pastore sali sulla vetta dell’isola: dall’industria all’agro alimentare. Presenti infatti dell’arrivo dei tecnici incaricati di smontare il grande Cristo della montagna e per la prima volta riusci ad ammirare la all’evento delegazioni degli operai della Legler di Siniscola, in bronzo, portarlo via e sottoporlo a un radicale restauro. sua opera completata. Ora,dopo 110 anni, si va al primo Ottana e Macomer, della Vynyls di Porto Torres, della Idea Per l’intera operazione sarebbero necessari dagli 8 agli 11 vero restauro. La speranza dei nuoresi è che i tempi dettati Motore di Nuoro e dei pastori. Vertenze difficilissime con mesi e a Nuoro si spera possa essere completata, giusto in dal comune vengano rispettati. Graziano Canu 12 Attualità Agosto-Settembre 2010

CULTURA “Cherio”; 2° premio a Samuele Denti de Santulussurgiu pro sa poesia “Su fogu”; 3° premio a Elisa Guspini de Santulussurgiu pro sa poesia “Su tempus” - b) Scuola Media: Assegnato il premio 1° Premio al lavoro di gruppo de sa 3° classe de Fiolinas pro sa poesia “S’Iscola nostra”; 2° premio a Marco Rossi e a Arianna Sale di poesia satirica “Larentu Ilieschi” de Fiolinas pro sa poesia “In Piatta”; 3° premio a Claudia Selis de Santulussurgiu Premiati a Ploaghe, il 26 giugno 2010, i vincitori della prima edizione pro sa poesia “A s’alvèschida”. Il concorso è stato organizzato dal Comune di a cerimonia di premiazione dei vincitori del sezione B. Sono stati assegnati i seguenti premi: Ploaghe con la collaborazione tecnica del L 1° concorso di poesia satirica dedicato alla 500,00 euro al 1°, 300 al 2° e 200,00 al 3° Comitato per il Canto Sardo “A. Desole” e coi figura dell’illustre cittadino ploaghese Lorenzo classificato nella sezione A. Libri per un valore contributi finanziari della Provincia di Sassari. Ilieschi (1913-2005) si è tenuta nei locali del di 250,00 euro ciascuno ai due primi classificati Il compito di illustrare la figura umana e poetica Centro Sociale di Ploaghe, nel tardo pomeriggio della sez. B (Scuola Media e Scuola Primaria); di Larentu Ilieschi è stato affidato di sabato 26 giugno, davanti a un folto pubblico. 150,00 e 100,00, a ciascuno dei due allievi a Paolo Pulina, ploaghese di origine, dal 1977 Per il Comune di Ploaghe sono intervenuti classificatisi al secondo e al terzo posto. funzionario esperto di biblioteche, musei e il sindaco, Francesco Baule, e il giovane Sono state assegnate otto menzioni d’onore, pubblicazioni dell’Assessorato alla Cultura neo-assessore alla cultura, Pasquale Demurtas; tutte per la sezione A, con premi in libri della Provincia di Pavia, responsabile per la famiglia del compianto poeta ha portato per un valore di 150,00 euro ciascuno. Comunicazione dell’Esecutivo nazionale della il saluto Bruna Ilieschi, a nome delle altre I nomi dei poeti premiati sono i seguenti: Federazione delle Associazioni Sarde in Italia due sorelle e del fratello (tutti presenti Sezione A - 1° Premio a Maddalena Frau (FASI), premiato nel 2006 per meriti culturali alla manifestazione). de Ollolai (residente a Sanluri) pro sa poesia con su “Candeleri Piaghesu”. Il premio effettivamente assegnato dalla “S’Aipoddu”; 2° premio a Nico Bianco In chiusura del suo intervento Pulina ha letto Commissione preposta dal Comune di Ploaghe de Aggius pro sa poesia “Li tre Re” e ex aequo a una sua poesia d’occasione, “Ploaghe piaghet, per la valutazione delle opere partecipanti Antoni Longu de Bolotana (ma residente in Plaghe non piaghet!”, dedicata a Ilieschi e ad (composta da Domitilla Mannu, Luca Mele, Macumere) pro sa poesia “Sa Libertade”; altri importanti personaggi ploaghesi che con il Paolo Pulina, Salvatore Tola e Gerolamo Zazzu) 3° premio a Angelo Porcheddu de Banari loro impegno culturale hanno illustrato il paese: è stato comunicato ai poeti convenuti solo nel pro sa poesia “Poderes divinos”. “Semus seguros chi oe Tiu Larentu / nos est corso della cerimonia dal presidente del Menzioni d’onore ( in ordine alfabètigu): abbaidende da-i su chelu; / sos poetas de Piaghe Comitato per il Canto Sardo “A. Desole” Domenico Battaglia de La Maddalena pro sa totos chentu / cun Isse sun e cun calchi anghèlu. Salvatore Patatu, che ha coordinato tutte le poesia “C’u ‘entu und’i mani”; Stefano Flore de / B’est tzertamente Pulina “Ranzolu”, operazioni della cerimonia di premiazione dopo Anela (residente in Tàtari) pro sa poesia / mastru de versos improvisados; / Zolzi Satta aver svolto nelle settimane precedenti la “Tot’unu est in Ollolai”; Bachisio Longu de cun Larentu no est solu, / bi sun ateros funzione di segretario senza diritto di voto dei Macumere pro sa poesia “Riformas a su ‘entu”; piaghesos biados. / Su cumandu l’at leadu lavori della Commissione. Giovanni Maicu de Santulussurgiu pro sa poesia Giuanne Ispanu / C’apoi de custa Il numero delle opere pervenute è stato piuttosto “Sa Repùbblica de sas bananas”; Domenico Mela manifestatzione / cheret a unu progetu ponner rilevante e ciò sta a testimoniare il successo de Castelsardo pro sa poesia “La pulitiga manu: / de fagher unu software chi diat paghe; / riscosso dall’iniziativa. Le poesie della sezione A italiana”; Giovanni Antioco Mura de Ghilarza ca su computer, in sa curretzione, / s’iscries (aperta a tutti i concorrenti), in regola con le pro sa poesia “Chintales corrighinados”; Ploaghe, benit fora Plaghe! / Non bastaiat in norme del concorso, sono state 135. Alla sezione Giovanni Pira de Orgosolo pro sa poesia “Una Google iscrier Piaghe / e bider cumparrer del B, invece (riservata agli alunni della scuola notte presidente”; Vincenzo Piu de Nurri pro sa mondo le piaghe!”. dell’obbligo), hanno partecipato 32 allievi. poesia “Sa badanti po aiaiu”. Gli organizzatori del Premio sono intenzionati a La giuria ha assegnato dodici premi ai Sezione B - a) Scuola Elementare: 1° Premio a pubblicare entro tempi brevi i testi di tutte le concorrenti della sezione A e sei a quelli della Claudia Palmas de Santulussurgiu pro sa poesia poesie premiate. Cristoforo Puddu

arrivata da Siurgus Donigala, Gesico, Il parroco protagonista nel Palio degli asinelli Escalaplano, Isili e da più lontano: 25 gli asini in pista. Una serata indimenticabile. «Ancora Battuto solo da un ragazzino di 12 anni - A Goni successo della corsa dei somarelli una volta – ha detto don Casti – non sono voluto mancare all’appuntamento. Lo faccio per Protagonista indiscusso è stato don stare con la mia gente. Del resto partecipo Gian Marco Casti parroco di Goni e anche ad altri eventi. Attualmente sono di Silius. Al palio degli asinelli di impegnato in un torneo di calcetto a Silius. questa estate a Goni, il sacerdote Gioco anche a tennis e a calcio. Ho 38 anni, mi non ha vinto ma l’interesse era piace stare assieme ai giovani». tutto per lui. Non ha vinto ma ha È riuscito a far vincere don Casti che ha fatto superato le batterie ed è entrato in peggio della scorsa edizione classificandosi al 3° finale. È stato battuto al fotofinish posto dopo il secondo ottenuto nella passata da Nicola Marci 12 anni, campione edizione. In una serata nuvolosa, a darsi regionale, in groppa a Maludrottu. appuntamento al campo sportivo di Goni sono Una sfida entusiasmante stati 25 fantini, bambini, giovani, adulti. col pubblico che si è diviso. Una corsa straordinaria organizzata nell’ambito Alla fine applausi per tutti dei festeggiamenti in onore di San Giacomo. e gran festa. Tutti assieme. L’associazione “Asini si nasce” ha organizzato A don Casti è stato riservato il palio assieme alla Pro Loco. Barrichello l’asino più famoso e «Una manifestazione che qui a Goni sino a qualche anno fa più veloce – dice il presidente Tore Marci – si ripete dell’associazione “Asini si nasce” di da anni con grande successo. Ringraziamo Goni che sta raccogliendo successi anche il parroco per la sua presenza da in tutta la Sardegna. Barrichello protagonista. Ha celebrato messa a Silius incomincia a sentire gli anni ed ieri e poi è arrivato a Goni pronto per le batterie ha dovuto sobbarcarsi pure i 75 chili di don hanno finito in un entusiasmante testa a testa. che ha brillantemente superato, sfiorando Casti. Un po’ troppi. Il vincitore, Nicola Marci, «Una bella soddisfazione – ha detto a fine gara il poi il successo finale. Siamo conosciuti trenta chili appena, ha vinto in groppa a parroco, congratulandosi col vincitore e con gli in tutta la Sardegna e con Nicola Marci Maludrottu. Assieme vincono il palio da tre altri fantini –. Non ho usato neppure il frustino. deteniamo il titolo regionale. anni. È stata una finale entusiasmante con Barrichello ha dato il massimo lungo i seicento Il palio degli asinelli ha già conquistato Antonio Marci, fratello del vincitore, che è metri del tracciato. Di più non poteva dare». diverse piazze in Sardegna, soprattutto a sud. rimasto in testa per due giri. Poi la svolta col Ieri a Goni è stata davvero festa grande. Il palio Un’attrattiva turistica straordinaria». fratellino e col parroco passati in testa e che degli asinelli ha entusiasmato tutti. La gente è Antonio Serreli IL MESSAGGERO SARDO Attualità 13

Terza sagra del bovino La Sardegna nel Web a cura di Andrea Mameli e solidarietà a Bonarcado Lo zainetto virtuale Elisa Fonnesu è una maestra di Villacidro appassionata l 7 agosto scorso, nel Parco S’Ortu Mannu di manifestazione nel periodo invernale perché non ci sono del suo lavoro. Per fornire ai suoi scolari qualche I Bonarcado, si è svolta la Terza sagra del bovino, turisti, pertanto abbiamo deciso di farla d’estate, con nuova esperienza didattica tre anni fa ha aperto un coronata da un grande afflusso di pubblico. Alla fine della cadenza fissa per il primo sabato di agosto di ogni anno. blog “Lo Zainetto” divenuto gradualmente un serata, sono stati estratti anche i premi di una lotteria per Avendo un discreto allevamento di bovini di razza sardo contenitore di idee, di creatività e di impegno. Ma anche beneficenza, il cui ricavato è stato devoluto per la ricerca e modicana, meglio conosciuto come bue rosso un sistema pratico e semplice (oltre che gratuito) per la cura della Sclerosi multipla. A dare lustro alla – hanno continuato – abbiamo deciso di offrire il manifestazioni ci sono state anche le esibizioni di tanti prodotto principale per cucinarlo in vari modi, grazie artisti, a cominciare dal locale Coro Polifonico “Su anche alla gentile disponibilità di cuochi esperti, e Cundaghe, diretto dal maestro Costantino Mirai, e Su facendo pagare una modica cifra che andrà Cuncordu Ortigalesu di Bortigali. Per il settore della completamente in beneficenza”. musica tradizionale c’era il maestro Riccardo Murru di Tutti gli artisti hanno rinunciato a qualsiasi forma di Massama, col suo organetto, mentre per quanto riguarda compenso, per fare in modo che la somma potesse essere la musica pop, è stata la volta del gruppo musicale i ancora più consistente. Erano presenti anche un gruppo catalogare contatti interessanti (link) e per mostrare a Talinos di Ottana, per la lirica, due veri talenti, il soprano di ricercatrici del Centro di ricerca sclerosi multipla tutti i disegni e le ricerche dei bambini. Ecco come la Valentina Broglia, originaria di Bonarcado, ma residente a dell’Ospedale Binaghi di Cagliari, alla quale andranno i maestra descrive il suo blog: “I miei alunni sono dei Parma, che è stata una vera rivelazione e per l’occasione, fondi. Eleonora Cocco, una delle ricercatrici presenti, ha simpatici e vispi bambini che vengono volentieri a oltre che ad esibirsi, ha trascorso anche alcuni giorni di spiegato che la sclerosi multipla è una malattia molto scuola. Ci sono anche loro, le mie colleghe Sandra e ferie nel suo paese d’origine, altra sorpresa, sempre nel diffusa in Italia, e colpisce quasi sessantamila persone, ma Barbara, sempre disponibili e operose. La nostra scuola campo della lirica, quella del piccolo talento bonarcadese, è diffusa soprattutto la nostra Isola, che detiene il primato si trova a Villacidro, un paese della Sardegna Cristiano Malica, che con la sua voce, che migliora di mondiale con 140 casi ogni centomila abitanti, per un meridionale situato nella nuova provincia del Medio anno in anno, ha stupito tutto il pubblico presente. totale di 2.500 persone affette da questa patologia e cioè, Campidano. Questo blog è un piccolo spazio che ho Hanno presentato la serata Paola Vacca e un mito locale: tre volte superiore alla media italiana. La sclerosi multipla creato per e con passione per i bambini, perché possano Franco Fais, di giorno inappuntabile insegnante e la sera si manifesta perlopiù tra i 29 e i 35 anni, anche se può avvicinarsi al computer e a internet in modo mimo professionista. comparire anche tra i 10 e i 60 anni. consapevole, riflettere sulle attività che svolgono a Il piccolo paese collocato ai piedi del Montiferru, ha Al centro di ricerca dell’Ospedale Binaghi di Cagliari, scuola ed essere stimolati a fare sempre meglio. Vuole risposto con generosità al richiamo della solidarietà ed è hanno espresso ampia soddisfazione per l’iniziativa essere un blog semplice, senza nessuna pretesa, ma stato scelto il periodo estivo perché, come ci hanno bonarcadese e hanno ringraziato l’intera popolazione per gioioso. Buona visione! maestra Elisa”. spiegato i fratelli Catzeddu, tra i principali promotori gli sforzi che hanno dovuto affrontare per la buona In particolare la ricchissima sezione dei disegni della sagra: “Il nostro paese non può organizzare tale riuscita di tutto. Gian Piero Pinna realizzati dagli scolari conferisce al sito il valore di deposito del sapere, dimostrando da un lato la bravura delle insegnanti e nello stesso tempo la vivacità creativa dei ragazzi. “Le ricette di casa nostra” a cura di Gian Piero Pinna http://maestraelisa.blog.tiscali.it/

Pellitzas con ricotta mustia rosolare nell’olio caldo in tegame, girando frequentemente Una scrittrice sarda in rete (ingredienti per quattro persone): per non far attaccare la pietanza al fondo del tegame. Michela Murgia scrive – gr. 400 di semola di grano duro Quando la carne sarà bel rosolata, condite con una molto. E bene: a – gr. 200 di ricotta mustia presina di sale e la salvia, bagnate con la malvasia e giudicare dai numerosi – gr. 300 di pomodori freschi lasciatela evaporare. Se occorre allungate la salsina con riconoscimenti e premi – gr. 50 di olio d’oliva extra vergine dell’acqua e quando il piatto sarà pronto servite in tavola che sta conquistando – basilico caldissimo, accompagnando il tutto con un bel vino rosso. con la sua, pur breve, – sale carriera di scrittrice. Cavolfiore soffocato Procedimento Nel 2006 ha pubblicato (ingredienti per quattro persone): “Il Mondo deve Questa è un’antica specialità di Pattada, facilissimo da – gr. 800 di cavolfiore sapere”, diario realizzare e che si prepara quasi al momento del pasto. Si – gr. 400 di pomodori freschi tragicomico di un gramolandola alla perfezione la semola con un po’ di – gr. 200 di olive verdi in salamoia mese di lavoro alla Kirby e nel 2007 ha collaborato alla acqua tiepida salata e si formano dei cordoncini larghi – dl. 0,5 di olio d’oliva extra vergine sceneggiatura cinematografica del film “Tutta la vita come il pollice, quindi, si mette dell’acqua salata a bollire e – sale davanti”, ispirato al libro. Da allora è un susseguirsi di si comincia a staccare velocemente dei pezzi di pasta dai libri, articoli, premi e interventi su suo blog, nel quale cordoncini, meglio se si è in più persone a fare Procedimento Michela scrive di cultura, di politica, di ambiente, di l’operazione, ad appiattirli e a gettarli nell’acqua, se sarà Questo piatto è stato presentato alla Sesta edizione di “Sa economia, di diritti e di informazione. Un blog molto fatto tutto con bravura e tempestività, ne risulterà una Coxina Antiga di Uras”, tenutasi il 31 luglio scorso. A interessante, nel quale troviamo notizie commentate e cottura perfetta. Scolate le pellitzas e condite con un sugo proporlo la giovane Carla Zoccheddu, che ha vinto il interventi originali della scrittrice, mai banali e mai realizzato con pomodori freschi pelati, tagliati a pezzi, prestigioso trofeo messo in palio dalla Pro Loco, scontati. lasciati disfare nell’olio caldo e insaporiti col basilico e il organizzatrice della manifestazione. Quest’anno, il tema www.michelamurgia.com sale. della gara gastronomica erano le verdure e nelle piazze Versate nei piatti le pellitzas, grattugiateci sopra la ricotta d’onore si sono classificate, rispettivamente, Luisella Sardi a Melbourne mustia e servite, accompagnando la pietanza con un bel Melisa, al secondo posto con Melanzane primavera, e al vino rosato abbastanza fresco. terzo posto, Valentina Fadda, con Frittelle di verdure. Il circolo di Melbourne “Sardinian Cultural Praticamente il piatto vincitore, ha entusiasmato tutta la Association” ha appena festeggiato, con un concerto giuria, composta dal sindaco Gerardo Casciu, Elia Saba, del musicista Giampaolo Selloni, il suo 23-simo Zampette di porchettone alla salvia compleanno. Il sito presenta le attività del circolo, (ingredienti per quattro persone): Giovanni Salis, Giuseppe Fanfarino e dall’enologo della Cantina “Il Nuraghe”, Daniele Manca. Gli abbinamenti immagini e link utili (in inglese e italiano). – kg. 1 di zampette di porchettone dei vini sono stati curati dagli esperti dell’ONAV, Salvatore www.sardi-melbourne.com – dl. 0,5 di olio d’oliva extra vergine Garau e Silvano Cappai. – una manciata di foglie di salvia La preparazione del piatto è semplicissima, ma il risultato – il succo di un limone raggiunto da Carla Zoccheddu, è stato strepitoso. Rosolare – dl. 1 di malvasia secca leggermente i cavoli, aggiungere i pomodori, dopo averli – sale precedentemente pelati e tagliati a pezzettini minuti, Procedimento aggiungete un po’ d’acqua e le olive, coprite e lasciate Lavate attentamente le zampette di porchettone e mettetele stufare per una ventina di minuti a fuoco vivace. A fine a bagno per qualche ora nel succo di limone allungato con cottura, aggiustate di sale e servite la pietanza come dell’acqua salata, quindi, scolate per bene e mettete a contorno per le zampette di porchettone alla salvia. 14 Attualità Agosto-Settembre 2010

“Se continua questo spopolamento – ha detto – i paesi sono destinati a scomparire e questo Lo spopolamento comporta anche un depauperamento sul piano umano, si perde la memoria, si perdono le tradizioni. dei piccoli Comuni dall’inviato Antonello De Candia La situazione è complessa e occorre un intervento serio sul piano politico per bloccare In un convegno a Gesico l’analisi di un fenomeno in crescita - Nel 2009 secondo questo esodo verso le città, creando opportunità di lavoro per trattenere i giovani. una ricerca delle Acli in Sardegna 182 paesi su 377 (pari al 48%) hanno perso Forse non si è fatto abbastanza per promuovere popolazione - La migrazione interna è verso i grossi centri urbani e le località il turismo nelle zone interne e creare strutture costiere - Cause e proposte di interventi per arginare l’emorragia (per esempio per i collegamenti e i trasporti) e servizi che favoriscano lo sviluppo”. del 2001. Perdono “Certo migliori trasporti e più servizi sarebbero popolazione, ma per altri essenziali – ha commentato il moderatore – ma i motivi, anche le grandi città servizi costano e chi li paga?”. come Cagliari, Oristano, Nell’intervento successivo, Sergio Diana, Nuoro, ma perché le grandi esperto di politiche comunitarie (è stato 10 anni aree urbane sono sature, e in Belgio), ha sostenuto che “l’U.E. è la gli abitanti si riversano nei principale fonte di sostegno economico e che in centri vicini dove le case Sardegna è arrivata una quantità di denaro sono meno care e la vita enorme che avrebbe dovuto produrre sviluppo, meno caotica. ma che questo non c’è stato, anzi ci troviamo ad Le grandi città comunque affrontare una crisi spaventosa. Bisogna trovare compensano queste perdite di soluzioni politiche adeguate”. Ha citato popolazione con il flusso l’esempio della Finlandia che ha affrontato il migratorio dei vicini Paesi problema dello spopolamento dei centri minori della costa africana e dei trasferendovi importanti istituzioni, addirittura Paesi extraeuropei. ministeri, e creando quindi le condizioni perché Il giornalista Andrea Frailis, le popolazioni di quei paesi non dovessero più che ha moderato il dibattito, spostarsi verso le città. l fenomeno dello spopolamento dei paesi ha subito osservato che “non è un bel segnale, Dopo aver evidenziato come sia in atto un flusso I dell’interno della Sardegna va aumentando quando le popolazioni si spostano dai centri migratorio mondiale, Diana ha criticato una inesorabilmente e nell’anno trascorso, il 2009, ha rurali, perché non nascono più bambini e quindi recente direttiva della U.E. che sta cercando di interessato il 48% dei piccoli comuni (182 su vengono meno anche i servizi, gli asili, le scuole. disciplinare questi flussi migratori innalzando 377), con una ulteriore perdita di popolazione del Se questa è la realtà della Sardegna occorre dei “muri”, delle barriere, definendola “la 5,8% (riferito al numero degli abitanti dell’Isola, una seria riflessione” ha concluso, dando direttiva della vergogna”. che è di 1 milione e 671 mila residenti). la parola al sindaco di Gesico, Terenzio Schirru, Il vice presidente della FASI (la Federazione delle Questi dati sono stati forniti dal vice presidente il quale ha ringraziato la Pro Loco e le ACLI associazioni dei sardi in Italia) Simone Pisano , provinciale delle ACLI, Mauro Carta, autore di che hanno promosso il convegno, prima dopo aver evidenziato un dato emblematico “che una specifica ricerca, e sono stati illustrati in un di entrare in argomento. non esistono circoli sardi al di sotto di Roma, e convegno che si è svolto nell’ambito della ”Festa che questo fatto qualcosa vorrà pur significare” dell”Emigrato” nel bellissimo centro servizi ha detto che “la Fasi ha fatto una ricerca S’Ulivariu di Gesico che aveva come tema attraverso 180 interviste per avere una appunto l’“Analisi dei flussi migratori e dello La storia di “Muntoni” “Memoria” attraverso le esperienze anche di chi spopolamento in Sardegna”. sta partendo adesso e il risultato – ha detto Carta nella sua relazione ha fornito i dati Pisano – è che non pensano di poter rientrare”. dettagliati, provincia per provincia, comune per da Gesico a Denver L’intervento del professor Felice Tiragallo, comune, fotografando quella che è la realtà A margine del Convegno sullo spopolamento, antropologo dell’Università di Cagliari, che ha attuale. La sua relazione è stata quindi oggetto c’è stato un recital della Compagnia “Fai condotto a suo tempo una ricerca specifica sul di un serrato dibattito da parte di esponenti Teatro” di Quartu (Susy Monni, Andrea Ibba paese di Armungia, patria di Emilio Lussu, politici, esperti e docenti universitari,che sono Monni e Gà ) che ha letto sei lettere di proprio sul fenomeno dello spopolamento, ha intervenuti denunciando soprattutto la emigrati di Gesico che raccontano le loro detto chiaramente che il motivo principale è da mancanza di politiche adeguate per frenare il storie, i loro drammi: chi ha perso un attribuirsi al problema del lavoro, la mancanza fenomeno e avanzando proposte e suggerimento fratello nella tragedia di Marcinelle, in di lavoro. “Quali sono i comuni che si per tamponare questa emorragia che – è stato Belgio, chi è riuscita, dopo una vita di spopolano?, si è chiesto. detto – rischia col tempo di fare scomparire sacrifici lavorando a Prato, a comprarsi La risposta è nei numeri: i paesi che hanno intere comunità. finalmente una casa, tutta sua, in paese, chi meno di mille abitanti, i paesi più distanti dalla Che il fenomeno sia piuttosto complesso e che ha trovato moglie in Germania. costa e i paesi più lontani dai grossi centri presenti diverse sfaccettature è emerso da tutti Ma la storia più emblematica è quella di urbani”. Riferendosi alla sua indagine ha detto gli interventi che si sono susseguiti. “Muntoni“, lo chiamavano così perché era che “non basta che ad Armungia sia nato un Lo stesso relatore ha evidenziato come la grande e grosso e forte come una montagna, illustre personaggio come Lussu per attrarre perdita di popolazione non sia fine a se stessa, come lo ricorda un figlio. È la storia di turismo, e creare lavoro, ma bisogna capire purtroppo, ma che ad essa si sommino Antonio Schirru, partito da Gesico per il come viene ‘pensato’ il paese, come strutturarlo altre perdite di servizi, come gli uffici postali, Nord America nel lontano 1913, il lungo ,come creare opportunità di lavoro”. le stazioni dei carabinieri e, quel che è peggio, viaggio da Genova a New York, durato 22 Il consigliere regionale del PD, Chicco Porcu, ha le scuole. giorni in condizioni inenarrabili, e finito a sostenuto che il fenomeno dello spopolamento è In genere la gente si sposta dai piccoli centri Denver, nel Colorado, a lavorare nel centro piuttosto complesso da analizzare, perché ha urbani verso le città o verso le zone costiere, sia minerario dove si estraeva l’oro. diverse sfaccettature. “Perché la Gallura cresce? per motivi di lavoro che di studio (riguarda i più Avendo fatto fortuna ‘Muntoni’ rientra a E perché Cagliari, invece perde popolazione (il giovani), mentre in paese ritornano i vecchi, a Gesico a cercare Rina, il suo amore di 5% anche nell’anno passato, come ha evidenziato conclusione di una vita lavorativa, come gli gioventù, ma quando arriva in paese la ricerca di Mauro Carta)? È evidente che i emigrati, ad esempio, che rientrano nella loro apprende che la giovane donna è già stata flussi migratori si spostano verso quei territori terra d’origine per concludervi l’esistenza. promessa in sposa ad un altro. che offrono lavoro, più servizi, e migliori Un esempio emblematico è quello dello stesso La vede casualmente ad una fonte, si condizioni di vita e prospettive di crescita. comune di Gesico (che conta poco più di 900 guardano intensamente, lui ‘grande e grosso Attilio Dedoni, consigliere regionale dei abitanti) che registra uno spostamento di giovani e forte come una montagna si commuove, le Riformatori, per focalizzare il fenomeno dello verso il centro vicino più grosso che è Senorbì. si avvicina e le chiede di fuggire con lui in spopolamento ha riproposto la suggestiva Il fenomeno dello spopolamento dai piccoli centri America. Avranno dei figli, uno morirà, poi immagine della Sardegna che ha descritto come urbani – sempre secondo i dati forniti da Mauro morirà anche lei. Muntoni torna a Gesico, “una ciambella con il buco al centro”: i paesi del Carta – è in costante peggioramento dagli anni dove muore nel 1954. A.DC centro dell’Isola si svuotano perché la gente si ’50 ad oggi: si è passati dal 24% del 1951 al 59% riversa sulle coste. Per riempire questo vuoto IL MESSAGGERO SARDO Attualità 15

occorre creare attività economiche. Lo Trexenta invece bisticciava con il Gerrei , spopolare – ha detto Dedoni – è il negare a se lasciando ad altri le opportunità di sviluppo; stessi la possibilità di resistere e quindi di bisogna dialogare, riuscire a programmare il esistere. Bisogna abbattere i campanilismi tra territorio aumentando l’imprenditorialità comuni, trovare sintesi. giovanile, e cito l’esempio del battello sul lago Se chiudono una scuola in un paese bisogna che attira ugualmente i turisti. organizzarsi e fare fronte comune Non servono grandi aziende, ma piccole per ottenere che le sedi disagiate di un aziende familiari: bisogna riscoprire distretto siano oggetto di revisione, la vecchia vocazione e la fiducia che non farsi la guerra e piangersi addosso, nei piccoli paesi si può vivere bene”. pensando solo al proprio orticello. Walter Piscedda, sindaco di Elmas, Chi va a Cagliari all’Università – ha detto intervenendo nel dibattito si è presentato come ancora Dedoni – tende a rimanervi. Così come un “sindaco privilegiato”: il problema suo è per gli emigrati, che non tornano, e rimangono inverso, il suo Comune cresce di popolazione dove hanno il lavoro, i figli e i nipoti: in perché i cagliaritani vanno a stabilirsi lì, Sardegna si fanno la seconda casa e tornano perché ha ereditato il più importante aeroporto per le ferie o per trascorrervi la vecchiaia. Gli dell’Isola, semmai il problema è quello emigrati – ha aggiunto – spesso non tornano di avere vie di comunicazione più rapide, anche per il malessere di non sentirsi accettati idonee e sufficienti proprio in relazione dalla propria comunità, è inutile nasconderlo. conseguenza naturale di un modo di vivere che è a questi spostamenti per il lavoro. I sardi all’Estero sono battaglieri e riescono ad cambiato. Non c’è più un radicamento, e lo “Ormai da alcuni anni ci incontriamo per emergere, in Sardegna si combattono per gelosia, spopolamento è diverso tra città e paesi discutere di queste problematiche in questa per cattiveria, questa purtroppo è la realtà. dell’interno. Cagliari, ad esempio, si spopola bellissima struttura che è il Centro Servizi Ripeto i comuni dovrebbero consorziarsi per perché mancano le aree per edificare e le S’Ulivastru (“una cattedrale nel deserto a Gesico creare opportunità di lavoro, di sviluppo. popolazioni sono costrette a spostarsi nei paesi ”) – ha esordito – va bene l’analisi, ma ora si Un esempio per tutti per concludere: limitrofi, anche se poi tornano per lavorare in tratterebbe di cercare delle soluzioni al problema. in questi giorni si parla di trasferire a Cagliari, città. Lo spopolamento dei paesi invece è dovuto Avrei voluto sentire l’Assessore Regionale in al Museo, le gigantesche statue rinvenute a principalmente al problema occupazionale e proposito, ma non c’è. Io ritengo che la ricetta Monte Prama, ora restaurate. Perché non quindi alla mancanza di prospettive per potersi sia quella di investire sugli uomini, lasciarle a Cabras e creare lì un grande museo, creare una famiglia”. dando autonomia ai sindaci, noi protagonisti in modo che il flusso dei visitatori sia diretto Secondo Comandini però è anche un problema di e responsabili, perché conosciamo i problemi verso quel centro con tutto ciò che ne consegue mentalità “perché da Gesico a Cagliari ci si delle nostre comunità, non gestiti da Regione sotto il profilo economico?” impiega una mezz’ora di tempo, mentre per e Provincia. Per ripopolare i paesi dell’interno Sergio Diana è intervenuto nuovamente facendo andare a lavorare a Milano si impiega un’ora – ha concluso – occorrono a mio avviso una provocazione: “Per uscire dalla crisi – ha all’andata e una al ritorno, e anche di più , dei progetti mirati e ben definiti”. detto – dobbiamo iniziare a non fare più eppure la gente ritorna alla sua casa, al suo Pierpaolo Pisano nell’ultimo intervento riferimento al PIL perché non è in grado di dirci paese. Questa si chiama “mobilità” : si può ha sostenuto che “chi va via del paese, se la gente sta bene e se è felice. rimanere a Gesico e lavorare a Cagliari. non è solo per cercare lavoro,ma spesso per Per sapere qualcosa sul benessere e sulla felicità Quali le politiche da mettere in campo tagliare un legame con la propria comunità, della gente – ha detto ironicamente – abbiamo per dar risposte a questo problema? troppo critica e bigotta: la città – ha detto – guardare il BIL (benessere, interno, lordo ), “Bisogna investire sullo sviluppo locale, sulle rende liberi . Bisogna cambiare mentalità e iniziamo a farlo anche qui in Sardegna!” produzioni del territorio e sulle tradizioni – ha cominciare a chiedersi “non cosa si può fare Piero Comandini, assessore della Provincia di detto l’assessore – così come sulle coste si è per combattere lo spopolamento, ma cosa Cagliari, non ha dubbi: “lo spopolamento è la puntato sul turismo del sole e del mare. La posso fare io per il mio paese, per Gesico”.

logica del guadagno facile? L’avventura trentennale di Eligio Fronteddu Non mancano scene intrise di un erotismo spinto. Il giovane Pelao attira col suo fascino esotico uomini e donne mature. A Milano la tra la Sardegna e la Lombardia maggior parte dei suoi connazionali sono viados, Un editore sardo che opera a Milano che lo agganciano facilmente nelle discoteche. Ma anche alle spalle di questi ultimi ci sono Il suo è un caso unico, una scommessa che ha sociologico). Gli piace la dimensione artigianale storie difficili. Uno di loro racconta: dell’incredibile. Alla base di tutto c’è un amore del suo lavoro, la progettazione del prodotto “Guadagnavo un po’ di denaro, ma quasi tutto per i libri, un feeling tenace con gli autori che senza lasciare niente al caso. Essendo un editore finiva nelle tasche dei miei genitori, poverissimi, decide di pubblicare con le sua sigla editoriale, piccolo, segue tutte la fasi della promozione e che sapevano tutto e ingoiavano il rospo perché che suona La Nave di Bes. Eligio Fronteddu a della presentazione dei suoi libri. dovevano mantenere i miei quattro fratellini”. Milano fa l’editore, ma ogni tanto torna L’ultimo nato della Nave di Bes è un romanzo Chi ha letto i romanzi di Paulo Coehlo, nell’isola per incontrare amici e tastare (o se si preferisce una favola o un apologo) imperniati su storie di vinti, su personaggi che il polso alla cultura sarda. dal titolo bizzarro: “Pelao do Brasil”. cercano un riscatto, qua vi trova affinità e In passato ha lavorato alla Rizzoli come L’autore si chiama Ermanno Accardi e lavora analogie. Il Brasile di cui parlano i rotocalchi, redattore del settore libri, poi ha deciso di nel Gruppo Repubblica-Espresso come in chiave turistica e fantastica, sembra lontano mettersi in proprio. Alla sua attività di editore – giornalista professionista. Siciliano, classe 1960, mille miglia dalle realtà. In una delle epigrafi che considera centrale – ha affiancato ha al suo attivo un altro libro: un saggio poste in apertura del libro spicca una frase altri mestieri, come quello di traduttore, tra esistenzialismo e comunicazione. di Edison Arantes do Nascimento, detto Pelé. di giornalista e di scrittore. In questo romanzo dal titolo molto esplicito si Il quale afferma: “Non avevamo neppure Il suo nome in Sardegna è ricordato per due occupa del mondo del calcio. Lo fa raccontando il pallone, dovevamo costruircelo infilando libri che ebbero successo e fecero discutere. una storia verosimile il cui protagonista è un della carta o degli stracci in un calzino, Cioè “Sardigna Ruja” di Gianfranco Pintore giovane calciatore brasiliano, che sogna di dandogli più o meno una forma sferica (denuncia in forma di romanzo rivolta sfondare in tutti sensi (carriera e guadagni) e poi legandolo con una stringa”. alla petrolchimica nel nord dell’isola) e nei campi di calcio del vecchio continente. I libri pubblicati dalle edizioni La Nave di Bes, “S’arvore de sos tzinesos” di Lorenzo Pusceddu Sceglie come trampolino di lancio una città anche quelli di argomento non sardo, circolano (il primo libro di fiction scritto in sardo, difficile come Milano. Dove incontra figure nell’isola attraverso le librerie. I lettori della da cui prese le mosse un filone ricco di opere, che non favoriscono la sua fortuna. nostra regione (o emigrati in altri paesi) che annovera nomi come Michelangelo Pira Scritto in terza persona, con un linguaggio sapranno scovarli? Il marchio made in Sardinia e Benvenuto Lobina). serio-comico, con episodi che si svolgono in ha una sua identità forte, sempre alla ricerca Fronteddu è un editore eccentrico, che pubblica Brasile e altri a Milano, il romanzo fa conoscere di un pubblico nuovo. In ogni caso quanti libri di narrativa e saggistica, su argomenti ai lettori una realtà il più delle volte ignorata. volessero saperne di più su questa avventura abbastanza eterogenei (che spaziano tra il Per ogni calciatore che si afferma, con editoriale che va contro corrente possono cinema e la chirurgia estetica, la scrittura passaporto straniero, quanti fanno cilecca? farlo cercando il sito “www.lanavedibes.com”. ricercata e le short stories dal taglio Come si muovono in un mondo dominato dalla Giovanni Mameli 16 Attualità Agosto-Settembre 2010

Per un politico che in giovane età, in occasione delle elezioni del 1948, aveva nascosto armi La scomparsa di Cossiga – come egli stesso ha detto – fornite dai carabinieri per far fronte ad un’eventuale vittoria del fronte socialcomunista, gli avvenimenti degli ultimi dieci servitore dello Stato anni del secolo scorso apparvero come il segno di un processo inarrestabile di cambiamenti, non sempre positivi, del e nel mondo e quindi della e nella politica. L’ex presidente della Repubblica ha voluto rimarcare fino all’ultimo gesto La seconda repubblica, quella “nata” dopo il suo ruolo di difensore delle Istituzioni repubblicane - Una vita da protagonista faccendopoli con la crisi dei partiti di governo, della scena politica nazionale non gli era simpatica, osservando come la stessa classe politica si stesse trasformando e come “lo ino all’ultimo ha Perché Cossiga ai tratti spirito di servizio” che aveva contraddistinto il suo F voluto rimarcare il d’affabilità ed anche percorso di uomo delle istituzioni stesse lasciando il ruolo di servitore dello d’ironia, frutti terreno alle ambizioni personali, agli affari personali. Stato e delle Istituzioni, d’educazione familiare e Chi avuto modo di incontrarlo in occasione stabilendo per tempo il cultura ben radicate, nella di qualche cerimonia al Quirinale oppure in qualche rifiuto di funerali in sua lunga carriera politica fortuito ed informale incontro, dopo che ha lasciato pompa magna e ha unito – anche nei la Presidenza della Repubblica, ha potuto cogliere indirizzando ai momenti per lui difficili, nel suo sorriso, nel suo sguardo la volontà di rappresentanti delle più comprese dure indagare, approfondire, conoscere. alte cariche istituzionali contestazioni (il K al posto Al di là, infatti, delle posizioni politiche Francesco missive scritte ben tre della C) – il rispetto Cossiga ha sempre apprezzato negli interlocutori, anni fa. Messaggi alle delle regole della fossero essi anche avversi politici, l’intelligenza, istituzioni e non agli convivenza civile, la cultura. I furbi non gli sono mai piaciuti. uomini chiamati a difendendo, se necessario, Lasciando allo storico il compito di approfondire il rappresentarle, con la libertà di stampa ruolo di Francesco Cossiga in 50 anni di vita politica incarico protempore. anche per chi lo attaccava. italiana – ruolo caratterizzato dalla consapevolezza di Francesco Cossiga, presidente emerito della Saranno gli studiosi di politica, i docenti universitari quanto sia fallace e debole la natura umana e quanto Repubblica, con la laicità che l’ha sempre come lui, ad andare oltre le apparenze delle sue sia difficile anteporre l’interesse dello Stato alla vita di contraddistinto pur essendo un convinto e praticante interviste rilasciate al “postino” Chiambretti al di un amico, un maestro, uno statista come Aldo Moro – cattolico, ha chiuso la sua vita terrena in una assolata fuori di ogni ritualità procedurale o delle sue foto in occorre forse tornare, da sardi e senza retorica, giornata d’agosto in una Roma ancora semideserta. abito sardo, per scavare nelle sue terribili picconate. alle origini per capire. Tornare cioé a Sassari La circostanza non ha impedito anche a tanti cittadini Si è detto e scritto, su indicazione dello stesso dove ha voluto essere sepolto, dopo una cerimonia comuni di rendergli omaggio, nella sala ardente Presidente, che le “picconate” erano l’espressione di funebre nella sua parrocchia di San Giuseppe. allestita nella chiesa principale dell’ospedale una “pazzia” paragonabile all’incoscienza dei bambini. Questa città di poco più di centomila abitanti, laica, San Camillo a Roma, insieme con rappresentanti Il risultato che voleva ottenere era quello di far liberale, colta, rappresentata da una borghesia delle più alte cariche dello Stato, esponenti emergere la verità. Paradossalmente come se egli illuminata e agiata, che nello spazio di due generazioni delle diverse forze armate, dei servizi segreti, stesso da Presidente della Repubblica, massima ha espresso due Presidenti della Repubblica, Cossiga del mondo bancario, imprenditoriale, editoriale. istituzione del nostro Stato, gridasse “il re è nudo”. ed Antonio Segni e il segretario del più grande partito Molti i politici di ieri e di oggi, tutti a celebrarne Questo profondo senso di libertà, questa ricerca della comunista d’occidente, Enrico Berlinguer. le qualità morali, politiche, etiche, umane. battuta spesso sintesi di un pensiero più articolato, lo Con Berlinguer Cossiga aveva un rapporto Ricordare Francesco Cossiga, però, è compito arduo, hanno portato anche a lasciare la carica di Presidente di parentela. A giudicare i cugini dall’immagine complesso, poiché molto spesso le sue vicende con qualche mese di anticipo sulla scadenza. che offrivano in pubblico sembrava non fossero politiche, legate a ruoli sempre crescenti di Il suo acume politico, la sua cultura, le sue conoscenze in rapporti confidenziali. E invece, proprio responsabilità (da sottosegretario alla difesa, a internazionali, lo avevano altresì portato in varie lo spirito sassarese, colto, essenziale nel linguaggio, ministro, a presidente del Consiglio, a presidente del circostanze a capire prima e meglio di altri eventi ironico, trovava spazio nel privato per esprimersi Senato e a Presidente della Repubblica, eletto in prima internazionali come la crisi del comunismo, le con assoluta laicità. votazione con una percentuale del 75,4 per cento) sono conseguenze del crollo del muro di Berlino, liberando Perché tornare a Sassari? Perché (il discorso può state raccontate sotto l’urgenza della cronaca, senza la la vita politica italiana da ormai antistoriche valere per il Piemonte o la Campania che hanno dato possibilità, spesso, di analisi approfondite. pregiudiziali ad-excludendum. entrambe tre Presidenti della Repubblica) a Sassari il Liceo Azuni (lo stesso dove studiò un giovane Togliatti), l’Università, la stessa Chiesa cattolica, la parrocchia di San Giuseppe con il parroco Masia Francesco Cossiga nel ricordo di un emigrato (e non va dimenticato il ruolo di Don Enea Selis come padre spirituale degli universitari cattolici, Il giudizio che io e gli altri sardi di Pavia (ma direi in accanto a Cossiga, che mi si confermò straordinariamente e come maestro dei “giovani turchi “ che mandarono generale tutti i sardi emigrati) abbiamo sempre avuto di preparato sui temi della storia e della cultura di un’ isola in pensione i vecchi notabili conservatori) hanno Francesco Cossiga è stato riferito al Grande Sardo, al di che lui amava definire “nazione incompiuta”. svolto le loro diverse funzioni con spirito liberale, qua quindi di ogni valutazione e differenziazione politica. A me non sembrò vero comunicargli che avevo fatto laico, con rigore d’analisi e profonda moralità. Devo dire peraltro che Cossiga ha sempre meritato questo conoscere anche sui giornali pavesi la figura di Bainzu Può darsi che un ruolo lo abbia avuto in passato riconoscimento morale come “padre della patria sarda” Cossiga, il suo bisnonno poeta (Chiaramonti, 1809- anche la massoneria nel difendere e diffondere i valori non solo perché ogni volta che poteva faceva cenni a fatti 1855), autore in particolare di un insieme di poesie risorgimentali. È un fatto che gli uomini citati, con le della storia e della cultura isolana ma anche perché ha religiose che furono pubblicate con il titolo Su Poeta rispettive convinzioni, si sono mossi nel campo politico sempre sostenuto le battaglie del mondo dell’emigrazione Christianu («o siat Sa Doctrinetta in sonettos sempre con grande spirito di servizio, interpretando la sarda per ottenere conquiste materiali (le tariffe aeree logudoresos cum algunas cantoneddas sacras»). Sapevo politica stessa come strumento per dare soluzioni, le agevolate secondo il principio della continuità territoriale) che lo avrei colpito al cuore ricordando il suo antenato. più ampiamente condivise, ai problemi del vivere civile. e “politiche” (per il diritto degli emigrati sardi ad avere Cossiga ricambiò la cortesia “paesana” (eravamo a Ecco perché, per concludere, l’autonomismo una rappresentanza nel Consiglio regionale della Ploaghe, paese natale di Giovanni Spano ma anche mio) e il sardismo di Cossiga (così come di Berlinguer) Sardegna). L’emigrazione sarda nel mondo perde dicendomi che non ignorava che di Ploaghe era la madre non lo hanno mai indotto ad utilizzare i suoi incarichi sicuramente un testimonial di livello regionale, nazionale e dei fratelli Mameli (Efisio ed Eva, quest’ultima madre a per qualche “favore” alla sua Isola, ma sono stati internazionale ma perde anche un conoscitore profondo sua volta di Italo e di Floriano Calvino) e soprattutto che sempre espressione di una cultura tesa a tutelare della cultura dell’isola. erano stati attivi entrambi presso l’Università di Pavia. le diversità, a valorizzarle, nell’insieme Cossiga ha scritto una densa prefazione (mi limito a un Mancò poco che non mi nominasse il volume “Pavia in di una comunità, quella italiana, una e indivisibile. caso che mi tocca da vicino) al volume curato da me e da grigioverde: avvenimenti e cronache della città negli anni Si potrebbe dire che, da un punto di vista culturale, Salvatore Tola nel 2005 intitolato “Il tesoro del Canonico. del primo conflitto mondiale” di Augusto Vivanti, in cui Francesco Cossiga, da gran sardo, non abbia pensato Vita, opere e virtù di Giovanni Spano (1803-1878)”, entrambi i fratelli Mameli sono più volte citati... di italianizzare al Sardegna ma piuttosto di “ miscellanea di 16 saggi dedicati al sacerdote-intellettuale Addio Presidente! sardizzare” l’Italia, cioè di dare più valore e visibilità sardo che nell’Ottocento fondò nell’isola le ricerche in Paolo Pulina, Pavia alle qualità salienti dei sardi. In questo modo ambito archeologico e linguistico. Durante la presentazione Paolo Pulina è vicepresidente vicario del Circolo culturale sardo ha aiutato, e molto, i milioni di sardi in Italia, ufficiale del libro nella chiesa parrocchiale di Ploaghe (in cui “Logudoro” di Pavia e responsabile Comunicazione della FASI in Europa, nel mondo ad essere ancora più orgogliosi si assieparono oltre 500 persone) e durante il pranzo fui (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia) della loro sardità. Luigi Coppola IL MESSAGGERO SARDO Attualità 17

Funerali privati nella sua Sassari Cossiga nei ricordi del compagno di banco Manlio Brigaglia L’ultima “picconata” il rifiuto di funerali di Stato - Sepolto nella tomba di famiglia nello Ho conosciuto Francesco Cossiga nel 1938. Lui aveva stesso cimitero dove riposa l’altro presidente della Repubblica sardo Antonio Segni dieci anni, io nove e un pezzo. Abitavamo tutti e due dalle parti della chiesa di San Giuseppe: lui in via Enrico due uomini politici sassaresi che Pdl, e poi tanti amici. Fra i politici, i Costa, io in viale Dante, dove in alto finiva la città. Dalla I hanno ricoperto la carica di sassaresi Mariotto Segni, Arturo casa di Francesco si vedeva, dall’altro lato della strada, Presidente della Repubblica, Antonio Parisi e Beppe Pisanu, quest’ultimo fin dentro lo studio del “dottor Masia”, il ferreo parroco Segni e Francesco Cossiga, riposano in compagnia di Bianca Berlinguer. di quel “quadrato magico” – come è capitato di nel cimitero monumentale di Con la figlia di Enrico, oggi direttore chiamarlo – dove sono nati Cossiga, Arturo Parisi, Sassari, a brevissima distanza l’uno del Tg3, Cossiga non era stato Luigi Manconi, Nino Giagu De Martini. Per non dire di dall’altro. Francesco è stato tenero. In una delle sue esternazioni Segni, la cui casa, a viale Umberto, stava anch’essa nel tumulato giovedì 19 agosto accanto aveva indicato le giornaliste che territorio di San Giuseppe. “Dottor Masia” (era uso chiamare “dottore” tutti i alla sorella Tetta e ai genitori, il avevano fatto carriera grazie alla sua sacerdoti che fossero laureati in Teologia) era diventato padre Giuseppe e la madre Mariuccia sponsorizzazione. Fra queste non sacerdote solo dopo aver finito gli studi: questi sacerdoti Zanfarino. Tutto è avvenuto in esitò a indicare Bianca. La reazione che avevano alle spalle esperienze di vita “civile” erano forma strettamente privata. Cossiga della giornalista era stata veemente. riguardati con particolare rispetto: anche se monsignor non ha voluto i funerali di Stato. Probabilmente fra i due era seguito Masia, che da viceparroco di Bonorva aveva guidato alla Una volontà manifestata in una anche un periodo di grande vita cristiana un altro di questi sacerdoti di più matura delle lettere, datate 2007, che dopo il freddezza. Ma la morte annulla tutto, vocazione, don Enea Selis, era un prete che più prete non suo decesso al Policlinico Gemelli di se si ha un cervello con cui si poteva. Uscito pari pari dal Concilio di Trento, sarebbe Roma, sono state consegnate alle ragionare. E Bianca ha dimostrato di stato “tridentino” sino alla sua morte, anche molti anni massime istituzioni dello Stato. averlo partecipando commossa al dopo il Vaticano II. Forse, come qualcuno a lui vicino rito funebre e abbracciando i figli La madre di Francesco, la signora Mariuccia, era figlia di Antonio Zanfarino, un medico molto amato perché ha detto, la decisione è stata frutto Giuseppe e Anna Maria. curava i poveri “a gratis”. Venerabile della massoneria del carattere riservato dell’uomo. I rapporti con Beppe Pisanu sassarese, era stato uno dei leader del gruppo politico Altri invece hanno avanzato l’ipotesi risalgono agli anni Cinquanta, progressista che eleggeva alla Camera l’avvocato Filippo che sia stata la sua ultima “picconata”: una presa all’epoca della rivoluzione dei “giovani turchi” che spazzò Garavetti e aveva meritato a Sassari la fama di “città di distanza netta da un mondo, quello della politica, via i gerontocrati che governavano la Dc capeggiata da repubblicana”. Alle elezione del 1900, però, il dottor in cui non si riconosceva più da tempo. Ha scelto Nino Campus, cugino di Antonio Segni. Cossiga fu il primo Zanfarino abbandonò gli amici di giovinezza e passò al di andarsene in punta di piedi accompagnato segretario provinciale del partito e di Pisanu aveva stima. E gruppo monarchico-costituzionale, l’altro partito di dalle persone che gli hanno voluto bene. lui lo considerava un maestro. Quando Cossiga gli propose Sassari (dove c’era davvero, allora, il “bipartitismo In una lettera di poche righe ha voluto indicare di subentrargli al vertice del partito nella provincia di perfetto”), e nel 1904 fu essenziale nella elezione del cosa contava ancora, e tanto, nella sua vita: l’Italia Sassari tentennò. A convincerlo fu l’allora arcivescovo di deputato giolittiano, Nicolino Abozzi. innanzitutto, la Patria («Dio la protegga») e la Sardegna. Sassari, monsignor Arcangelo Mazzotti. Ma la signora Mariuccia era cattolica cattolicissima: così monsignor Masia trovò terreno favorevole al suo lavoro Unite, come uniti erano sulla sua bara il tricolore Poi Cossiga spiccò il volo e si allontanò dalla Dc sassarese, di “conversione” del bambino Francesco. Il padre e la bandiera dei 4 Mori. ma i due si ritrovarono a Roma. Negli anni Settanta Pisanu Giuseppe Cossiga, laico e – mi pare di ricordare – anche Nel 2008, intervenendo a Sassari ad una manifestazione del era nella segreteria nazionale di Zaccagnini, Cossiga era massone, antifascista convinto, lasciò fare, come se Comune per i 60 anni della Costituzione repubblicana, ministro degli interni. Insieme hanno vissuto l’intera l’educazione dei figli fosse privativa delle mamme. aveva sottolineato il credito che la Sardegna vanta nei vicenda Moro. Insomma, non si sono mai persi di vista. A ottobre ci ritrovammo a scuola, prima compagni di confronti dello Stato: “Dovete chiedere e pretendere quello Rapporti buoni fino a quando Cossiga non decise classe e poi compagni di banco alla prima A del Ginnasio che vi spetta, puntare ad ottenere il federalismo, purché sia di impugnare il piccone. Ci passò anche lui. inferiore – che corrispondeva a quella che sarebbe stata, un federalismo regionale, non nazionale”, aveva precisato. Allora era ministro dell’Interno, restò sotto osservazione dopo la riforma Bottai, la prima Media – del Liceo E poi ha voluto vicini i corpi speciali delle forze di polizia, a per un anno buono ma poi l’ex capo dello Stato tornò ad “Azuni” (i giornalisti che hanno cominciato a parlare di cominciare da quelli che aveva creato lui sull’esempio di esprimere nei suoi confronti solo giudizi lusinghieri. Cossiga dei primi anni Settanta, quando diventò il più altri paesi, come l’Inghilterra: i Nocs della polizia, i Gis dei Cossiga picconò anche Berlusconi: «Il suo è un partito giovane ministro dell’Interno della Repubblica, hanno sempre precisato che in quella scuola avevano studiato carabinieri, e poi i Granatieri di Sardegna, gli incursori senza democrazia. Silvio deve smetterla di comportarsi da anche Antonio Segni, Palmiro Togliatti ed Enrico della Marina e la Brigata Sassari che aveva salvato da un papà... Se lui è De Gasperi, io sono Carlo Magno». E quando Berlinguer). Avevamo “saltato”, come usava allora nelle tentativo di scioglimento. E proprio dall’Associazione Berlusconi criticò l’atteggiamento dei senatori a vita in sede famiglie borghesi, la quinta elementare: Cossiga Nazionale Brigata “Sassari” aveva ricevuto a marzo la di voto replicò con queste parole: «La “politica” e il servizio cominciò di lì la sua rapidissima corsa attraverso le pergamena di socio “Benemerito” e la tessera dello Stato sono stati per me e per la mia famiglia cosa istituzioni scolastiche italiane che l’avrebbero portato di appartenenza all’Associazione presieduta troppo seria perché io possa accettare accuse di immoralità alla maturità classica, nel 1944, a sedici anni e alla dal generale di brigata Elio Cossu. Cossiga aveva risposto, da un, anche se simpatico e abile, “Paperon dei Paperoni” laurea in giurisprudenza, a venti anni, nel 1948. ringraziandolo, con una breve lettera datata 29 luglio, prestato alla politica. E non senza utile personale!». Alla “scuola” di monsignor Masia incontrò coetanei che forse una delle ultime della sua vita. La sua città, dove non volle mai venire in visita ufficiale gli sarebbero stati amici per tutta la vita, seppure più di Non ha fatto a tempo invece a ricevere il titolo di (“Se mi vedono con i corazzieri i sassaresi me ne dicono di una volta con qualche temporanea interruzione legata “Brigadiere dei Carabinieri”. Il ministro della Difesa, pur tutti i colori cionfraioli come sono!”) ma fino al 2008 faceva non soltanto alle condizioni stesse della sua veloce carriera politica ma anche agli umori del personaggio. Non so se sollecitato dall’ex Capo di Stato che sentiva avvicinarsi la spesso delle incursioni nella sua città dopo aver preavvertito già allora fosse ciclotimico, come si disse quando ci si fine, non aveva ancora firmato il provvedimento. A dargli la il gruppo di amici fra i quali non c’era neppure un politico. cominciò a chiedere il perché dell’improvviso cambio di benedizione e l’estremo saluto nella sua San Giuseppe, dove Erano gli amici con i quali aveva piacere di trascorrere atteggiamento che nel 1990 lo trasformò da silenzioso da giovane aveva completato la sua formazione cattolica qualche ora serenamente, davanti ad un piatto di fainè o di notaio della Repubblica a effervescente picconatore. sotto la guida spirituale di monsignor Giovanni Masia, carne arrosto. Con alcuni di loro organizzava anche Era un ragazzo allegro, sprizzava quell’aura mista di c’erano il vescovo di Sassari, mons. Paolo Atzei, e quello di puntate di un paio di giorni nel nuorese. “Quando vedeva il simpatica socievolezza e di prorompente autorevolezza che Nuoro, Mons. Pietro Meloni, compagno d’infanzia e suo Supramonte o il Corrasi e la natura selvaggia ne restava sarebbe stata il nucleo del suo carattere (sempre un po’ grande amico. Nell’omelia ha detto che «Francesco era affascinato” ricorda Paolo Manca, ex parlamentare, attuale misterioso e difficile da indagare). Stava nel cerchio degli assetato della verità e della giustizia e nel suo testamento ha commissario dell’azienda sanitaria di Sassari. adepti di monsignor Masia (il vescovo Pietro Meloni ha confidato: “fu per me un onore servire la Repubblica, a cui Poi le sue condizioni di salute sono diventate precarie anche ricordato nell’omelia finale di averlo avuto “chierichetto sono stato fedele”. Tutti riconoscono che è stato fedele», ha per una grave forma depressiva. Si era chiuso in se stesso, maggiore”), ma frequentava anche le organizzazioni del continuato mons. Meloni. «Fedele allo Stato, fedele alla sua non parlava più con nessuno. Si rasserenava quando aveva regime, com’era obbligatorio per chi andava a scuola. Fummo addirittura cooptati nella élite dei Balilla: ci coscienza, fedele a Dio. “Picconava” per amore, talvolta per i figli accanto. Chissà quanti sensi di colpa per una vita in invitarono a comprarci un fuciletto che imitava il mitico difendersi, ma lo spirito cristiano lo riconduceva al perdono cui la famiglia non ha avuto grande spazio nella sua vita. moschetto 91 e diventammo balilla moschettieri. È la e sentiva che anche lui doveva essere perdonato». La separazione dalla moglie, Beppa Sigurani, sassarese, carica più alta e più impegnativa cui sono arrivato. Nel Nella Chiesa di San Giuseppe c’erano tante persone, aveva contribuito ad allontanarlo. I figli studiavano e 1944 Francesco s’iscrisse alla Democrazia cristiana molti amministratori e rappresentanti delle istituzioni, lavoravano all’estero. Le occasioni di stare nuovamente schierandosi da quasi subito contro la vecchia classe ma tutti rigorosamente in forma privata. “C’è anche vicini sono state la decisione di Giuseppe di scendere notabilare degli ex-popolari che controllavano il partito. gente che meglio avrebbe fatto a non venire”, in politica lasciando il lavoro di ingegnere aeronautico Poi venne la notte di San Giuseppe (un santo davvero ha detto polemicamente Antonio Pitea, ex prefetto a Tolosa e di Anna Maria, archeologa, che viveva protettore), il 19 marzo del 1956: i “Giovani turchi” di Nuoro e consigliere regionale del Pdl. a Londra, di tornare a Roma. Sono stati loro, gli affetti vinsero a sorpresa il congresso, Cossiga fu eletto In prima fila i figli Giuseppe, sottosegretario alla Difesa, e più cari, a rinviare nel tempo quel male di esistere che poi, segretario provinciale. Il resto è già storia della prima e Annamaria, il nipote Piero Testoni, sassarese, deputato del inesorabile, è tornato. Gibi Puggioni della seconda Repubblica. Manlio Brigaglia 18 Attualità Agosto-Settembre 2010

2010” nell’ambito del Giffoni film festival, per aver portato il nome dell’Italia nel campo Caterina Murino da miss Italia cinematografico oltre i confini nazionali. Da una vetrina all’altra, nella continuità, sarda e italiana. al cinema passando per il teatro La giovane attrice cagliaritana, tra i giovani provenienti da tutto il mondo, per parlare della L’attrice cagliaritana dopo tanta gavetta vive un momento di successo sua carriera e delle esperienze di vita. Caterina Murino a parte il ruolo di Solange, la iange e si commuove durante la cerimonia bond girl in casinò Royale, nel 2008 ha P del premio Zenias a Ittiri. Il palcoscenico interpretato il suo primo film da protagonista “Il è tutto per lei. seme della discordia”. Accanto a lei Alessandro Bellezza impareggiabile e tenacia tutta sarda per Gassman, Valeria Fabrizi e Isabella Ferrari. una che viene dalla gavetta. Stiamo parlando di Una parte impegnativa che ha dimostrato come Caterina Murino, 33 anni il 15 settembre. abbia le doti per continuare ad affermarsi. L’attrice cagliaritana ha ricevuto questo Successo che invece ha già avuto e continua importante riconoscimento nella sua terra ad avere in Francia, dove vive. nell’ambito dell’Ittiri Folk festival. Quell’oggetto, Oltralpe è tra le attrici più popolari e stimate. una riproduzione di un bronzetto, è il segno di Ha lavorato, tra l’altro, assieme a Jean Reno. un legame che non si è mai interrotto con la Ed è un vero peccato che nel nostro Paese, Sardegna, nonostante abbia dovuto emigrare in non sia altrettanto! Francia per affermarsi. Ma la sardità è un tesoro Ma Caterina Murino è anche sinonimo di che non svanisce, anche se hai dovuto fare le impegno sociale e solidarietà. È infatti valigie per trovare uno sbocco professionale. testimonial per Amref, essendo particolarmente Ecco le lacrime sincere di Caterina Murino nel attenta ai problemi dell’Africa. Ha prestato il suo momento in cui viene riconosciuta e abbracciata volto per la campagna pubblicitaria al progetto dalla sua isola. Lei è immagine che rassicura e “adotta un ambasciatore”. Non solo. Anche in mette in vetrina la dolcezza e l’orgoglio di essere Sardegna, a Tempio, per la ricorrenza della sardi.La motivazione del premio è emblematica. tragedia di Curragia, il grande incendio che Quando il presidente della giuria, Leonardo causò diverse vittime, ha partecipato ad un Marras, legge quelle parole, la ex letterina di recital sul tema della lotta al fuoco, leggendo e “Passaparola” (quiz televisivo condotto da Gerry meritarlo, se non rivendicare sempre la mia interpretando testi scritti da Giuseppe Pulina. Scotti) non può nascondere l’emozione. sardità”. Con schiettezza e senza voli pindarici, Caterina ama profondamente il teatro. Dallo “Perché riesce, attraverso il suo orgoglio come spesso avviene in certi ambienti, compreso scorso anno porta in scena, lo ha fatto anche a di provenienza, a mantenere in tutti i contesti quello dello spettacolo. Forte e simpatica, allegra Cagliari, “Dona Flor e suoi due mariti” opera la sua sardità e, al contempo, offrire e sensibile, ma mai fuori dalle righe. E come se tratta dal romanzo di Jorge Amado. al mondo l’immagine di una Sardegna viva non bastasse il premio di Ittiri per aver portato E chiudiamo con una frase che racchiude il e contemporanea ma fortemente legata l’immagine della Sardegna in Italia e all’estero, Murino-pensiero. “La Sardegna è la mia vita, le alle sue tradizioni”. ecco la “ bond girl” di 007 nel film “ Casinò mie radici, il mio futuro: l’isola mi ha insegnato E Caterina Murino, nella sua umiltà, che ne Royale”, nuovamente protagonista di un l’onestà, l’umiltà, la forza di volontà”. esalta ancora di più la sua bellezza naturale, riconoscimento. Poco da aggiungere. Buona fortuna Caterina. risponde così: “Non ho fatto abbastanza per Le viene assegnato il premio “Giffoni experience Andrea Porcu

scritto diversi ricercatori. La realizzazione delle Le Launeddas Patrimonio dell’Umanità launeddas, inoltre, prevede l’approfondimento della tecnica tradizionale ricca di sfumature Nei saggi etnomusicologici “Dialogo del Canto a direttamente collegabile ad arcaici culti magico- costruttive, intimamente legate alla conoscenza Tenore”, “Cantores” e “Humanitas Musicale religiosi pagani, verosimilmente riferiti a riti della natura e dei suoi cicli produttivi. Sarda”, ho insistito nell’evidenziare che la della fertilità – è simbolo della civiltà musicale Infatti, la qualità dello strumento dipende polifonia e la polivocalità della musica sarda – sarda e della sua storia. dalla scelta di adeguate canne, fatte asciugare per propria specificità – avrebbero meritato di Le launeddas favoriscono collegamenti con la (a volte per decenni) e intagliate ad arte divenire patrimonio dell’umanità. simbologia, la ritualità magica e il sincretismo in base al tipo di repertorio da eseguire, Grazie all’opera di sensibilizzazione di alcune religioso, ma anche con la storia della liturgia impiegando la caratteristica tecnica associazioni culturali e di politici coscienziosi, regionale in quanto, soprattutto in passato, del cosiddetto fiato continuo. l’UNESCO, nel 2005, inserì il Canto a Tenore vennero impiegate all’interno di numerose Ogni repertorio ha i suoi cuntzertus e le tra i beni del Patrimonio Culturale Immateriale. chiese sarde, presumibilmente perché potenti rispettive “tonalità”, alle quali in questo Un passo importante che tuttavia non strumenti polifonici a basso costo, contesto è possibile accennare solo di passaggio, comprendeva le launeddas, strumenti basilari in grado di sostituire un organo “positivo” ma che permettono di evidenziare la ricchezza della musica tradizionale sarda. Lodevole, (in un luogo chiuso) o “portativo” (all’aperto), dello strumento tricalamo anche da un punto di quindi, è l’iniziativa di inserirle nella lista di come quello usato nel medioevo durante vista della teoria musicale e del contrappunto. salvaguardia dei beni immateriali istituita le sfilate e le processioni. Intrisa di spiritualità naturale, di antico dall’UNESCO, come di recente proposto dal Noto è poi l’uso dello strumento tricalamo nella rythmós, di humanitas, la musica delle gruppo “Cuncordia a Launeddas”. A favore della paraliturgia, documentato visivamente anche da launeddas è stata a lungo fondamento e punto tutela e promozione delle launeddas confido che Andreas Fridolin Weiss Bentzon, ricercatore di riferimento musicale per numerose comunità l’iniziativa raggiunga in breve tempo l’obiettivo danese, i cui studi (inizialmente pubblicati in sarde. Inserita nella ritualità festiva e religiosa prefissato, con l’appoggio di numerose lingua inglese) sono pietra angolare per tale musica può divenire anche un modo per Amministrazioni pubbliche. l’approfondimento della conoscenza dello comprendere l’importanza di custodire la Le launeddas (dette anche sonus de canna, strumento da un punto di vista organologico, memoria storica di un paese attraverso il bidulas, giogu de canna, etc) uniscono la esecutivo e sociale. prezioso patrimonio di conoscenze musicali Sardegna a tutta l’area del Mediterraneo, come Il repertorio delle launeddas è da mettere in trasmesse dai nostri predecessori. evidenziato, sin dai primi anni del Novecento, in relazione con la poesia di tradizione orale e Tale prezioso patrimonio noi abbiamo il compito importanti studi organologici quali quelli scritti quella colta, poiché prevede l’accompagnamento di valorizzare e consegnare con fiducia e gioia da Giulio Fara. Lo studioso cagliaritano (1880- de “is goccius” (sos gotzos) e dei canti alle generazioni future. Come ho scritto Pesaro, 1949), negli anni Venti del secolo scorso, tradizionali, quali quelli che in Sardegna nell’opera “La Cultura delle Launeddas”, con diede anche rilievo al noto bronzetto nuragico vengono eseguiti a Cabras dal maestro Giovanni consapevolezza auspico che la “materia” vivente che dimostra l’esistenza dello strumento Casu e dal cantore Giovanni Manca (noto come che da sempre anima i suonatori di launeddas tricalamo nell’Isola da alcuni millenni. Cosa “Gavaurru”). possa divenire simbolo di pace e amore, rappresenta? Un musicista (forse ermafrodita) In ambito profano, le launeddas, soprattutto nel che è utile facciano propri i cittadini del mondo, nudo, con un berretto in testa, il quale ostenta sud dell’Isola, sono state per secoli punto di nell’interesse dell’umanità. virilità mentre, con le gote rigonfie, è impegnato riferimento per l’accompagnamento del ballo, Paolo Mercurio a suonare. Tale bronzetto – che sembrerebbe sulla cui varietà coreografica e coreutica hanno etnomusicologo IL MESSAGGERO SARDO Cultura 19

LA SARDEGNA E IL CINEMA / Viaggio nei luoghi dove sono stati girati film famosi a cura di Gianni Olla Ugo Tognazzi e le polemiche su “Una questione d’onore” Il film di Luigi Zampa del 1967 considerato gravemente offensivo nei confronti dei sardi - Contende a “Padre Padrone” il titolo di pellicola che ha suscitato più discussioni all’interno dell’isola

na questione d’onore” contende a “Padre Padrone” in sintonia con la crescente fama turistica dell’isola. “U il titolo di film che ha suscitato più polemiche e più Luoghi riconoscibili sono le campagne (Il ponte sul Cedrino) discussioni all’interno dell’isola, ma, diversamente dal film e il paese di Orosei, non ancora toccato dal “boom” dei fratelli Taviani, al quale si attribuiva un discorso turistico; la grotta del Bue Marino (che serve da rifugio al politico-culturale se non altro coerente, al film di Zampa si latitante Mulas), gli stazzi di Aggius e i monti galluresi; negò qualsiasi alibi culturale, classificandolo “tout court” Oliena e il Corrasi; ma anche qualche scorcio della Costa come un film gravemente offensivo nei confronti dei sardi. Smeralda – altro rifugio, non per il latitante ma per il Raccontava la vicenda pirandelliana – la definizione è di possidente Bernard Blier, che vuole sottrarsi all’obbligo Tullio Kezich – di Efisio Mulas, alias Ugo Tognazzi, un della vendetta rifugiandosi tra le braccia di una bionda – e, povero diavolo, coinvolto suo malgrado in una faida e poi teatro delle grandi sfide a testate tra Tognazzi e i suoi rivali, costretto, per difendersi dall’accusa di omicidio, ad uccidere le saline di Cagliari/Capoterra. Altri scenari importanti la giovane moglie in attesa di un bambino. Deve scegliere furono Dorgali – qui fu girata la scena dell’esorcismo, tra la prigione (se il figlio è suo, l’alibi crolla) e l’onore. con le donne che spruzzano il loro latte su Tognazzi, Erano altri tempi, diversi anche da quelli in cui apparve utilizzati in senso caricaturale. Già l’esordio, nei titoli di per restituirgli la virilità – e Sedilo, in cui si svolge, “Padre Padrone”, anche se poi i due titoli sono distanziati testa, è una sorta di dichiarazione umoristica: numero di durante l’Ardia, la scena chiave del film, divertentissima da appena dieci anni: nel 1967 “Una questione d’onore”, nel abitanti della Sardegna (poco più di novecentomila), e crudele. Infine, da Mamoiada, furono “importati” i 1977, “Padre padrone”. A nessuno oggi verrebbe in mente numero di pecore (4 milioni), numero di pugili pesi mosca, Mamuthones ed anche Tognazzi si vestì con quel costume, non solo di intraprendere una crociata ideologica contro il numero di carabinieri in servizio (4 mila); infine la prima di consumare il matrimonio, clandestinamente, film, ma di denunciarlo per oscenità, provocando, per considerazione che la Sardegna è sempre stata autonoma con la propria moglie. Infine, una nota che riguarda la qualche mese, il ritiro dalle sale e, ovviamente, contribuendo anche prima di diventare una Regione a statuto speciale, lingua e le tradizioni, ennesimo e ovvio “patchwork”: al suo successo, dopo che i giudici respinsero ogni addebito. una vera provincia da film western, ma con molte più canzoni logudoresi e campidanesi accennate da Tognazzi È anche interessante rintracciare un precedente in questa sparatorie che al cinema. La didascalia viene raddoppiata da e una bella esibizione dei “tenores di Orgosolo” rappresentazione “farsesca” della tradizione criminale un prologo che è un vero metafilm. In una sala che fanno una serenata, ma la dominante linguistica sarda. Nel 1952 furono infatti Walter Chiari e Riccardo Billi cinematografica si sta proiettando un western all’italiana. è decisamente campidanese. Ancora non si usava ad interpretare due emigrati che, da Milano, tornano in All’uscita, in mezzo alla folla, compare un uomo con un mettere al centro (culturale) della Sardegna “sa limba”: Sardegna, sperando di entrare in possesso di una ricca fucile: a volto scoperto uccide uno dei presenti. I carabinieri bastavano le parolacce cagliaritane. eredità. Ma questa eredità è semplicemente il dovere di chiedono se qualcuno ha visto qualcosa, ma nessuno si è La “troupe” fu ospitata tra Cala Gonone e Siniscola, vendicare un parente ucciso dai rivali. accorto di niente. A questo punto, l’appuntato dichiara: dove sorgevano i primi alberghi. Tognazzi chiese per sé Il regista Mario Mattoli, direttore di alcune delle più belle andiamo dallo sceriffo, poi si corregge, “dal maresciallo”. una villa e fecero scalpore i festini che l’attore farse di Totò, lo girò interamente a Cinecittà: prese in giro Più avanti, vi sono altre dirette e riuscite trovate surreali: il organizzava con gli amici. la campagna antimalarica appena conclusa e ipotizzò, forse personaggio della madre, pagata per fare “s’attitadora” Ancora più scalpore suscitò l’anteprima del film dopo aver visto i primi documentari turistici, non ancora e tentata continuamente dal ridere, anziché piangere, al Cinema Ariston di Cagliari, nel febbraio del 1966, marini, che il Gennargentu sarebbe stato visitato da allegre durante le veglie funebri, è un pezzo da antologia. presenti le maggiori autorità regionali e cittadine che, e belle turiste del nord Europa. Nei titoli di testa spiegò E soprattutto, la sequenza del prete (appartenente alle prime parolacce e battute “sconce” recitate da Tognazzi anche che non intendeva offendere i sardi, ma ad una delle famiglie in guerra) che tira fuori dalla tonaca in “italiano-sardo-porcellino”, abbandonarono la sala, semplicemente fare una commedia. il fucile e spara al nemico, è degna di un Buñuel senza neanche attendere l’immagine delle donne Di “Una questione d’onore” si scrisse invece che era stato degli anni messicani: stessa costruzione para realista, di Dorgali a seno nudo che innaffiano l’attore. inizialmente pensato – dal soggettista Enzo Gicca Palli – per stesso sberleffo alla retorica benpensante. Curiosamente, lo scandalo ufficiale, fu anche il la Sicilia, ormai abituata alle “prese in giro” per i numerosi Sia la dichiarata vena caricaturale, sia la tesi principale traino commerciale del film: gli espliciti delitti d’onore. Problemi produttivi fecero dirottare la dello spostamento in Sardegna di una storia siciliana, accenni sessuali, le parolacce e il macchiettismo di produzione in Sardegna, al centro dell’attenzione nazionale non impedirono comunque agli autori – i veterani Tognazzi, vennero accolte con sonore risate dal pubblico per l’avvenuta conclusione legislativa della vertenza Benvenuti e De Bernardi e il regista Luigi Zampa – che affollò, dopo il dissequestro, le sale isolane e “Rinascita sarda”, per la recrudescenza dei fatti delittuosi e di ricercare una credibilità alle ambientazioni ed una nazionali. Tuttora, il film contende a “Padre Padrone” e soprattutto per la notorietà della Costa Smeralda. suggestione, non solo paesaggistica, ma anche folclorica, a “Il figlio di Bakunin”, il titolo di film più remunerativo Ovviamente, tutti questi richiami promozionali sono derivante magari dall’ampia documentazione filmica, della storia del cinema “sardo”.

Bergman di sé, non li guidava l’ambizione o la carriera, ma Alla Maddalena il festival “La valigia dell’Attore” l’ossessione. Che spiega anche quanto peso e significato Organizzato dalla figlia di Gian Maria Volontè e Carla Gravina abbiano avuto le rinunce fatte, per tenere fede a questo mestiere e per orientarlo in una certa maniera”. Facce di interpreti, trailer, battute ed inchini, applausi e bagaglio di riflessioni che il film si porta dietro e i Un po’ come per Giorgio Arlorio, sceneggiatore, che nella risate in una settimana per il cinema dal sapore tutto ragionamenti e la psicologia di una sceneggiatura notte conclusiva della Valigia, ha voluto ricordare ed esclusivo ed impegnato. Con i riconoscimenti, i tributi, le complessa quanto, appunto, la matematica. Con Carlo omaggiare Suso Cecchi D’Amico, appena scomparsa, un tracce di memoria, ma anche gli assaggi di vita presente, gli Cecchi, attore, e i suoi ricordi appassionati di lavoro e di po’ come per il regista del momento Paolo Sorrentino e la artisti del passato e le future promesse. Il Festival La Valigia fraterna amicizia con Gian Maria Volonté del quale ha sua targa del Presidente della Repubblica per i 25 anni del dell’Attore di Giovanna Gravina figlia di Gian Maria ricordato la marcia in più e la genialità, ma anche la Solinas. Il premio ha messo piede alla Maddalena per una Volonté, ritorna a La Maddalena con le mostre dedicate a perfetta intesa, regalando al pubblico verdi ricordi, quando occasione speciale, ma solo per una giornata nonostante i Franco Solinas e a Lia Origoni, ripercorrendo carriere, si incominciava e quando, Volonté, nonostante la giovane tentativi di farlo riapprodare nell’isola, da parte della figlia esistenze, emozioni e sentimenti. La manifestazione che ha età, già manifestava la sua grandezza d’artista capace di dello sceneggiatore e del direttore artistico Annamaria toccato il suo ottavo traguardo e che si ripropone, fagocitare il personaggio, per renderlo assolutamente Granatello “qui c’è un’aria speciale – ha dichiarato – accompagnato anche se solo per una sera dal Premio nel originale. Trasformazioni che fanno parte anche della vita abbiamo lavorato in maniera differente rispetto ad altri nome dello sceneggiatore Solinas, ha portato in scena tutti artistica di Toni Servillo, guida dei quindici giovani che luoghi e siamo molto onorati di essere presenti, sperando gli ingredienti per uno spettacolo completo, pronto ad sono arrivati a La Maddalena dalle migliori Scuole d’Arte di attivare una collaborazione con La Valigia”. abbracciare tutte le manifestazioni artistiche legate al drammatica italiane, dopo una attenta selezione, per seguire Che conferma il suo spirito lontano dalle luci del puro mestiere dell’attore, quello vero, quello d’oc, quello che sente il primo laboratorio teatrale promosso dalla Valigia. gossip, che si distacca dalle regole canoniche delle il palcoscenico, vive la macchina da presa, si nutre di Con l’artista, gli attori in erba hanno sperimentato il lavoro manifestazioni gemelle e che continua a riservare il proprio battute, che ragiona, e macina il suo personaggio fino a dell’interprete, cimentandosi in brani di Moliére e Goldoni, a palcoscenico alla cultura cinematografica, ai meccanismi del renderlo straordinariamente fruibile per il pubblico. Stagnali, nell’isola “tranquilla e ideale per il teatro” ha mestiere dell’attore, alle pellicole di peso e che, da A dimostrarlo, Gian Maria Volonté, nome simbolo della dichiarato Servillo, sulle tracce di Eduardo De Filippo, ma quest’anno, ha avviato dei laboratori per giovani artisti manifestazione e Toni Servillo, l’ospite d’onore, Il Divo, di anche di Volonté “hanno messo al centro del loro mestiere il che intendano coltivare il lavoro dell’interprete, sulla strada oggi, il protagonista di Gomorra, ma anche di Morte di un rigore e la disciplina, anche se si esprimevano, l’uno nel dei grandi maestri della cinematografia e del teatro. matematico napoletano, che è andato in scena con tutto il cinema e l’altro nel teatro, ma, per dire come diceva Alessandra Deleuchi 20 Cultura Agosto-Settembre 2010

bi enis cacatu, as cumpresu?” E nanne gai a’ datu una buttatata a Pigiama chi er ruttu isterritu a Su petitore, Pigiama, terra. Tanno, in paritzos si sono artziatos dae sos tavolinos e Pigiama, posta sa manu in butzaca, nch’a bocatu una resoglia. At lampatu sa lama ma su censore e atera tzente pro pacu ca chin d’unu carche vene datu, matessi marca de iscarpones, su chi aiat natu cosa, su censore, bi nche l’at volata a innedda. “E ite diaulu, Pigiama? No l’ischis chi si iscutene unu de su Barbaric posada puntzu in Metropoli Vicaria, su primu chi lu rezzit ses tue, a duchentos chilomitres allargu”?. Custu contu est picatu dae unu romanzu ed est canno su petitore intrat Pigiama non cheriat perdere e lestru comente a in su “Barbaric posada” unu gattu, macari cottu nch’a’ bocatu a foras una rivoltella, una 7, 65, numero di matricola abraso, IETATO FUMARE. It un’avvertissone innutile. dae s’atera butzaca. Bastaiat unu niente pro V S’umu, de trintzatu, de alfa, gauloises, trachiddare ocu ma custa via est istatu su petitore natzionales e tzigarros, turmac e mentolo, ma puru a s’imbolare supra de Pigiama e a lu disarmare. de ms e de marlboro, renniat s’aghera a colore de B’at apitu unu abolottu ma er duratu pacu, su chelu iscraricatu. No’ esseret istatu pro su tussu e tantu chi atera tzente accudita dae sas mesas nch’ su caraschiare de gula, in carchi mamentu aeret allontanatu a Pigiama tottu vuriosu e ateros un’ispetzia de coru ‘e creja, si potiat narrere puru chi s’esseren occupatos de su barbone, chi no’ at de agguantu su tastu, comente de cosa marmanne, apitu bisonzu de neune pro s’arricare. “Ar vistu? chi b’it intro de cussu locu. Pro echilibrare, su Pro gurpa tua” l’intzugliaiat unu ma unu ateru, su pispisu it bassu, de prus su chi eniat dae sos censore, l’at difesu. “No’ it istatu pro isse, cussu tavolinos ispartinatos supra de su cimentu lassatu istelebratu de imbreacone aiat isparatu.” “E bae! a grussu. Sas lukes ini allutas, duas bozzas, de Pigiama no’ n’at coraggiu de lu achere. Solo biancu burdu comente sos muros, abassaian dae sa tromba di culo, da l’ischis.” boveta inuve ini attaccatos inframmesus a unu “E chie ti lu narat? Unu cann’er maccu er maccu paiu de irventugliatores chi comente si movian cadannu.” Pustis at porrogatu su petitore. “Ite ti achian unu sonu a tipu muscone, comente daesecus, classicu de Astores o de Pereduc. It naras? “Dalton Clericus” a’ rispostu cudde. “E elicotteros in zona de cumbattimentu: sa funtzione bumbanne birra. “Buongiorno” at rispostu gentile custu numene?” “È il mio nome.” Su tonu no’ issoro it de isparghere s’aghera in colore de chelu ma in tonu virmu su petitore, non timenne a lassait cumprennere de inuve potiat essere. Su iscraricatu. neune. “Ah! duncas ses puru de maneras vonas” at censore, chi ischiat comente porrogare, vinas chin Canno su petitore est appàsssitu comente una rebiccatu su tipu de Astores e o de Pereduc, s’ulumìa de sa terra, a’ pessatu vene de no’ sichire puppa in sa vidrina de s’intrata, sos buffatores collocanne sa tassa in su bancone e accurtziannesi. in cussu vilu. “Cheres carchi cosa a buffare?” l’a rizzos in dainnantis de su bancone si sono giratos. It una pessone chi non si potiat ischire chie it, unu dimannatu. “Ido chi su sardu lu cumprennes “E custe?” a’ masticatu carcunu. Su tempus los chene tempus, ca gai semprere los amus connotos, macari no l’aeddes.” “E perché no?” at atzettatu su aiat abituatos vinas a custu tipu de apparitziones estitos a cussa manera e chin cussa cara tra su petitore chene istare linghenne. “Ma dae inuve ma su pessonazzu chi como avassaiat direttu a maleittu ei su ferotze, saviu e maccu. Aiat bitu enis?” a’ dimannatu unu ateru chi in su frattempus s’ala issoro it tottu particulare. Sos buffatores ana meta e iti in sa vasa chi s’effettu de su bumbu potet it restatu arrambatu a su bancone, làtinu chi istu dae derettu comente it male attrotzatu ma picare a su cumpiaghere ma leare puru a s’imbesse, iscenas gai n’aiat bistu atera via. “Non sono di vinas sa postura ei s’annare. Los aiat a voliare azzufu. Comunque s’est presentatu, in qui” est istata sa risposta de Dalton Clericus. “Da impressionatos, issos chi puru ini corpos de brunzu italianu. “Permette vostè? Io sono Giuseppe Maoro, no’ ne semus abitzatos ” at puntualizzatu tanno e coros de preta, sos ocros de su petitore, de colore fratello di Maoro, famoso tenores, anzi è lui che mi s’arrambatu, sos cuitales puntatos a daesecus, vene craru ma orte, chi ti appompiaian comente chi è fratello, a me! Joseph von Maurus in arte Pigiama”. incarcatu in su bancone a ischina mucrata a esserene ridenne e a su matessi tempus it comente A’ natu custu isterrenne sa manu destra e fachenne s’imbesse e achenne de attu chin sa barra tottu chi esseren mustranne una vorza mal’a domare. unu inchinu teteru dopo de si nche aere cazzatu su ispinta a dainnantis. “E ti bi restas meta inoche?” L’er bastata una mossa pro si nche cazzare su bonette chin sa manu manca comente chi esseret at aggiantu s’arrambatu. “Non lo so ancora. forse zainu dae palas e si lu ponner in pedes. fachenne teatru. Est istatu tott’unu de atzetare s’ vado via subito, ma accetto l’invito a bere con voi.” “E bonzorno” a’ fattu tanno a cara agreste ma astrinta de sa manu dae parte de su petitore e su Su petitore ‘sat iscutu sas manos ei sos bratzos vinas a oche de beffa, in finis comente in d’una lassare annare unu bellu troddiu dae parte de s’unu chin s’ateru comente chi si nche aeret cantilena, unu de cussos appoggiatos a su bancone, Pigiama, chi vinas, bravura de unu paliazzu de cherfitu annare su pruere dae supra. “Cann’er sas palas ortatas a su tzilleraiu chi it servinne, unu circo, s’a’ fattu aghera in su ‘e daesecus chin su gai, Kirk, dimanna ite cherene ” a’ natu unu conchi ispilitu chin su riporto, chi issos cramaian bonette. Ma neune s’i’ postu a ridere e su petitore ateru chi no’ aiat galu aeddatu, cumannane su Kirk. “E chi est vostè?, sichiat a irfuttere su ‘e su a’ fattu sa cara de unu chi b’istat in sa brulla. Solu tzilleraiu, in su mentras chi sa tzente torraiat a “bonzorno”, contra a su petitore. It unu tipu unu ateru de sos appoggiatos a su bancone at apitu sos tavolinos comente chi non bi aeret capitatu istrigile, pantalones de billutinu iscuru mantesos a ite narrere pro sa balentia pacu elegante de nudda. B’at apitu vinas, a sa vine una ispetzia de chintoglia de pedde, sar buzzacas secatas in Pigiama. “Tappu ‘ebba!” a’ natu astringhenne sas improvvisata. Est torrat’a bessire Pigiama, galu orizzontale in manera de bi poter isticchire sa dentes. E Pigiama, tottu offesu: “E da! Ite cheres annanne a tumbatas ma chin sa paraula de mancu punta de sos poddiches, una camisa a cuadros a chi siat unu pacu de venticheddu malu!”. Ma impastata. “Abbiate pietanza” at limusinatu, in manicas curtzas, iscarpones mastrinos e in conca s’ateru no’ it dispostu a lassare colare. “Ses italianu. “A me non offrite da bere?” S’idiat chi it unu bonette astrintu, unu pacu ghettatu a putinne de sé. Canno intras a inoche in su Barbaric unu paliazzu, attu e lassatu. Natalino Piras

s’autore, «Rendet agalu pius apasinonante s’obera “Ite ti naras”, le poesie di Carmelo Demartis mia; ma sos beros sabios cumentadores sezis bois, letores e letrizes, amantes de sa limba de sas A pustis de aere prubicadu sas regoltas de poesias de impignu meravizosu, chi faghet onore a isse e mamas nostas, saborida che i sas cotzulas de erda “Ischinchiddias” e “Buttios de lentore”, ambas sa terra nosta e rendet più digna sa cultura e lichitas che-i su pane suettu chi mudada sa bene aggradessidas dae sos sardos (e non solu da isulana. Forzis s’obera podet parrer in prinzipiu tiatza de linu isterrida a galavera de sas issos), Garmelo Demartis, poeta de Otieri, ma guasi unu jogu: «Ma est istadu unu tribagliu tradisciones de sas festas mannas in onzi domo e naschidu e paschidu in sa idda gloriosa ’e duradu annos – narada –. Est cumpostu da 48.902 in onzi idda, a manera chi sas istigas non andene Paulilatinu (inue cun ateros apasionados de sa paraulas, 17.839 rigas in 332 paginas». Dae custos sepultadas suta sa pedriscia de s’olvidu». Sa prima limba at fundadu su Premiu Prantaferru, gai numeros si podet mancari pessare ci siat un liberu otava est pro su numene Abondio; sighini comente at fatu in Otieri cun su Premiu “pesante e noioso”, ma gai propriu non este si lu Abelardo, Abele, Abramo e gai andende. Sa Logudoro), como at finidu su liberu indituladu si legede cun interessamentu e attenscione. Est serrada est pro Zenone, Zerbino, Zita, Zoe, Zorro, “Ite ti naras?”. Cun milledughentas otavas in pienu ’e briu e faghet piaghere. Non s’idet s’ora de Zosimo. Bundantes sunu puru su glossariu e sos limba logudoresa, misciada in parte chin su faeddu che lu finire. B’est poi sa curiosidade de modos de narrere. Sa cobeltina l’at preparada de su Montiferru, presentada su significadu, sas connoschere subitu sa imprenta de su numene de s’istudiosu otieresu Gabriele Cau. S’istampa l’at raighinas, sa naschida, s’istoria de pius de 1.880 onzunu. Est bella, funguta e prezisa sa prelazione curada in Arcore sa tipografia Gramifaga. E chie numenes de onzi zassu e leada, ma pius de totu de de su professore Mario Lucio Marras, isse pure l’interessada, si podet giamare s’autore in Otieri sa Sardigna. Gamminu at fatu una fadiga manna, poeta nodidu e iscridore, chi comente aggiunghet (tel. 079.786032). Gerolamo Squintu IL MESSAGGERO SARDO Paesi di Sardegna 21

GUSPINI particolare conformazione: nell’Itinerario dell’isola di Sardegna descriveva questa roccia dalla «struttura prismatica verticale». Se ne vedeva una piccola parte perché, come spiegava, Le “canne d’organo” i paesani avevano «tolto molti di questi prismi» e se ne erano serviti «a fabbricare case». Ed era ovvio che accadesse, dato che si trattava di decantate da Lamarmora materiale ottimo, compatto e, fatto a pezzi, già conformato come tanti cantoni. Il paese dominato dalle imponenti colonne di basalto - Un territorio ricco di monumenti L’attività di estrazione è continuata a lungo, molte abitazioni di Guspini debbono la loro dorato al grigioverde. Termina con un solidità ai prodotti di questo giacimento; cornicione orizzontale, al di sopra del e se noi oggi possiamo vedere le “canne quale si levano elementi che fanno d’organo” in tutta la loro altezza è proprio pensare a merlature a pettine, o anche a grazie a questo pluriennale lavoro larghe mani levate verso l’alto, e sono di di asportazione: raro caso di una cava indiscutibile matrice aragonese. che non ha prodotto soltanto guasti ambientali! Subito sotto si apre un magnifico rosone Un altro bel monumento di pietra si trova a di scuola catalana con motivi di origine Corte Semmucu, a quattro chilometri dal paese araba: all’interno di una cornice ricca lungo la strada per Oristano: si tratta di una di modanature è collocato un complesso coppia di menhirs chiamati Perdas Longas. traforo circolare ottenuto dall’unione di Uno, maggiore e più tozzo, raggiunge i due dodici spicchi lavorati alla perfezione. metri e 60 centimetri ed è chiamato Sa Appartata a breve distanza si trova Sennoredda (“La Signorina”); l’altro misura un’altra chiesa più piccola, 180 centimetri e, affusolato e appuntito verso dedicata a Santa Maria Assunta. l’alto, sembra confermare l’ipotesi di una La facciata conserva le tracce di diversi rappresentazione del fallo o elemento maschile. stili e numerosi rifacimenti; l’interno Gli archeologi suppongono infatti che mportante centro della nuova Provincia del si mostra con elementi del Settecento, l’accostamento di due menhirs, piuttosto I Medio Campidano, Guspini conta oltre 12.000 ma i lavori di restauro eseguiti tempo fa hanno frequente nell’isola, fosse legato all’esigenza di abitanti e si trova a 130 m sul livello del mare, rivelato tracce di una struttura più antica. rappresentare il dualismo primitivo Dea Madre- alle falde orientali del gruppo montuoso Si è pensato a un insediamento di monaci Toro. Queste infatti le divinità, raffigurate dell’Arcuentu. Molto esteso il territorio greco-bizantini, visto che avevano anche nelle domus de janas, che venivano comunale, che confina a nord con lo Stagno di un monastero nel vicino monte Arcuentu. venerate in Sardegna nel Neolitico recente, Marceddì e con Terralba, a est con San Nicolò Ma non bisogna lasciare Guspini senza far visita quando la scoperta dei metalli e l’inizio d’Arcidano e Pabillonis, a sud con a un raro monumento naturale che si trova delle attività agricole davano impulso Gonnosfanadiga e a ovest con Arbus. Due terzi all’interno dell’abitato: si tratta di basalti in alla civilizzazione e l’occupazione del territorio si stendono in pianura, il restante terzo forma di colonna, o “colonnari”, come recitano si faceva più completa con l’erezione di villaggi comprende una regione di colline e montagne di alcuni segnali turistici, ma la gente del posto li e l’apertura di strade. conformazione geologica molto varia e ricche di conosce con “canne d’organo”. Li si può vedere I menhirs sorgevano infatti sia presso gli minerali, dove si trova tra l’altro la frazione ex nella parete rocciosa che domina una cava oggi insediamenti, quasi a proteggerli e a costituire mineraria di Montevecchio. abbandonata. Alta una ventina di metri, è luoghi di preghiera a portata di mano; sia lungo All’interno del paese campeggia la bella chiesa composta da una serie di colonne prismatiche i percorsi, soprattutto quelli della transumanza, parrocchiale, dedicata a San Nicolò di Mira. strettamente accostate l’una all’altra. Già il dove potevano costituire l’equivalente delle Colpisce nella facciata, alta su una grande Lamarmora, così attento ai fenomeni geologici, nostre cappellette, o addirittura dei santuari; scalinata, il colore caldo della pietra – consunta si era reso conto che si trattava di un ma anche, eretti così sui campi, dei punti di qua e là dalle intemperie –, che va dal giallo giacimento di lava che aveva assunto la riferimento per il viaggio. Salvatore Tola

FLUSSIO alla famiglia Zatrillas che inclusero villaggio, ormai quasi spopolato, nel loro feudo del Montiferro. Fu per il paese una parentesi di una certa crescita economica e sociale. Il paese dei cestini e della malvasia Ma nel secolo XVII, e proprio nel periodo non certo sereno che vide in primo piano le tragiche vicende legate a Il centro della Planargia ceduto dai Malaspina al Giudice di Arborea Francesca Zatrillas, il grande feudo collassò e Flussio tornò ad essere un piccolo centro di poco peso della Ridente paesino di 470 abitanti, a 305 metri di altitudine E che attualmente fa capo ad alcune cooperative Planargia. Nel 1698 venne inserito nel feudo di Giuseppe sul mare, sorge in un paesaggio collinare, circondato da molto ben avviate. Olives al quale, nel 1717, venne confiscato. Nel 1756 entrò una costellazione di paesi: Tinnura, Sagama, Assieme all’artigianato dei cestini, e forse per l’influsso nel feudo di Ignazio Paliacio. Il quel momento la Tresnuraghes, Magomadas, Modolo, Scano di Montiferro; dell’aumento della loro produzione, anche altre attività popolazione di Flussio era all’incirca di 300 abitanti. e più su, verso nord, Suni e l’importante cittadina di Bosa. artigianali stanno avendo un certo incremento. Anche se pochi fecero parte della grande ribellione del L’aggettivo ridente può anche essere esteso all’aria, densa Ma Flussio, oggi più di prima, ha altre entrate 1761 contro i Paliacio. Nel 1821, dopo decenni di rapporti di sentori salini che spirano dal mare ventoso della costa ben consistenti che gli vengono dall’agricoltura, non certo amichevoli con i feudatari, Flussio fu incluso occidentale, a 5 chilometri di distanza. Con alcuni di in particolare dalla viticoltura. nella provincia di Alghero; e nel 1838 avvenne il tanto questi paesi confina il territorio comunale di Flussio. Arrivando in paese dalla statale 292 Occidentale sarda, auspicato momento del riscatto e di una certa Torna in mente un ricordo di bambino. Alla fine della colpisce la scacchiera dei vigneti nei quali i ceppi indipendenza. Abolite nel 1848 le province, il paese guerra, per tutta la Gallura, e non solo, si era sparsa una di Malvasia la fanno da padroni. Vale la pena gustare appartenne alla divisione amministrativa di Sassari. certa quantità di soldati senza più comando né soldi per il vino omonimo, ottimo da bere col dessert, Nel 1827 fu incluso nella ricostituita provincia di Nuoro. tornare a casa, che venivano ospitati soprattutto negli che questi vitigni producono. Il prezioso liquido Il patrimonio archeologico di Flussio è tutto nei suoi stazzi. Quello che toccò alla nostra famiglia mi pare si lo si trova nella Cantina sociale della Planargia nuraghi. Importanti da visitare quelli di Caddaris, chiamasse Caccamo, o qualcosa di simile, ed era un mago che già da qualche hanno opera nel paese. Calcheras, Carderos, Giannas e Murciu. nel confezionare cestini con steli spaccati di asfodelo e Flussio paese, di origine medioevale, dopo la scomparsa Di importanza artistica e culturale possono essere rami verdi di vetrice. Mio padre, però, preferiva quelli di della famiglia giudicale di Torres, appartenne ai considerate nel centro la chiesa parrocchiale di Santa Flussio. Ne avevamo una decina. Non so come fossero Malaspina. Nel 1308 i marchesi Franceschino e Corrado Maria della Neve, di antico impianto non facilmente arrivati da noi né chi ce li avesse portati. cedettero in pegno il paese e il suo territorio al giudice databile per via dei molti restauri; e quella, ormai ridotta Ho chiesto a un impiegato del comune di Flussio se lì d’Arborea che ne fece in seguito una sua proprietà. A quasi a rudere, di San Bartolomeo, del XII secolo, questa forma artistica di artigiano, opera quasi niente valsero i tentativi degli abitanti di Flussio di costruita originalmente in linee romaniche. Il santo, esclusivamente delle mani sapienti delle donne, fosse riprendersi paese e territorio: il giudice d’Arborea, patrono del paese, viene festeggiato annualmente il 24 di ancora praticata. Mi ha detto che proprio in questi anni, sostenuto dal re d’Aragona, fece in modo che nel 1328 il agosto: cerimonie religiose e intrattenimenti folcloristichi con l’avvento del turismo, questa attività si era sviluppata paese entrasse a far parte del giudicato d’Arborea. Nel hanno soppiantato l’antica gara equestre che ancora più di prima, garantendo introiti economici, 1421, estinto ormai il giudicato, venne concesso in feudo a rappresentava, con la bravura spericolata dei cavalieri, la che, se non molto rilevanti, avevano il loro valore. Giovanni de Marì i cui discendenti lo vendettero, nel 1455, vera anima della celebrazione. Franco Fresi 22 Parliamo della Sardegna Agosto-Settembre 2010

a cura di Manlio Brigaglia

sono molte acque nel percorso pittorico di Silba che porta al “giudizio”. Acque come retaggio e come reticolo, Il giorno del giudizio tramatura interna e lato oscuro del visibile, acque che si infrangono in isole e arcipelaghi. Sembra di scorgerle nel gioco di specchi affumati al Tettamanzi, ruggine oppure dipinto da Alfonso Silba blu di fondali marini a seconda di come li si guardi. In “Mithos”, che è un catalogo di altri lavori di Silba, Mostra di disegni e sculture dell’artista originario di Avellino sono raffigurati altri personaggi ed eroi, argonauti e guerrieri che attraversarono il Mediterraneo, isole e lfonso Silba, classe 1945, è un avellinese da tempo Gallia di Cesare: Santu Predu, rione pastorale, Santa terreferme. In “Mithos” come colore predominano l’oro e Anaturalizzato ad Orosei. Ha insegnato per diverso Maria al centro dove c’è appunto anche il Tettamanzi, e il bronzo, il nero e il blu marino. Colori che gli interni del tempo educazione artistica e fatto a tante altre cose, Seuna, il rione contadino. Ricompaiono nei quadri di Silba Tettamanzi fissano e laccano in visioni di amorini e di giocatore di calcio e dirigente sportivo. Attualmente gestisce don Sebastiano e donna Vincenza, maestro Manca, cielo cobalto senza stelle. Come background c’è tutto un agriturismo insieme alla moglie Paola Cabras ma non Gonaria, Pietro Catte, il vescovo e i canonici, la puttana questo nel “giudizio” di Alfonso Silba, un romanzo di smette mai di pensare e fare arte. Si porta dentro, come Giggia, lo scemo Fileddu che quanto più sta ai margini durata insieme al più vasto progetto di trasporre in cosa propria, segni di storie e del mito. Lo rivelano dieci tanto più diventa personaggio centrale. Come l’io narrante immagini opere di 10 scrittori sardi. pitture e due ceramiche sul mondo che Salvatore Satta del romanzo anche Silba diventa evocatore di Non poteva esserci più giusto inizio di questa suggestiva narra nell’universale romanzo “Il giorno del giudizio”. La phantasmata. E li colora facendo predominare di rosa rappresentazione del romanzo postumo di Satta per mostra di questi disegni e delle sculture è stata allestita selvatico i quadri pittorici e di bronzeo ciusano (da “madre stabilire un progetto di narrazione figurativa. Il luogo dall’8 al 16 aprile proprio nel caffè Tettamanzi, il bar Majore dell’ucciso” per intenderci) le ceramiche. della rappresentazione del “giorno del giudizio” è Nuoro nel corso di Nuoro, luogo significativo del romanzo di Satta, Né poteva essere altrimenti. C’è un percorso, un ma nella trasposizione pittorica operata da Silba ci sono il centro del racconto dove confluiscono corpi e fantasmi, ininterrotto romanzo di formazione, per arrivare a questo molti altri mondi. C’è Orosei che come luogo di partenze ombre inquiete e anime dannate. “giudizio” silbiano. I sei acrilici, le quattro pitture e le due e di ritorni, di naufragi ed approdi. Questo contesto rende in maniera egregia il colore ceramiche rivelano un sentimento del tempo e dello spazio Nel 1993-1994, Silba raccontò per immagini la storia e il pittorico e i rilievi in ceramica di Alfonso Silba. È come se fatto di immateriale espiritu, ancora i fantasmi che come il mito di Tommaso Mojolu, l’eroe che agli inizi del XIX in queste immagini si riversi molto dell’imagerie, visione e narratore vanno verso sa ‘e Manca, il cimitero di Nuoro, secolo si mise a capo di un improvvisato esercito paesano visionarietà, che appartiene al romanzo di Satta. “Il ma pure concretezze di terra: “custa inoke est sa terra per ributtare a mare gli invasori saraceni. Per la giorno del giudizio” è ambientato in una Nuoro divisa restu pedrosu de tottu s’iskunkuassu ‘e prima ‘e su memoria e l’immaginario collettivo di Orosei e di tutta allora, agli inizi del Novecento, in partes tres come la dilluviu”, dice il grande poeta Antonio Mura. E acque. Ci quella parte di costa orientale, Tommaso Mojolu è il “matamoros” per antonomasia. L’archetipo del “matamoros” è però san Giacomo, cui è dedicata la chiesa parrocchiale di Orosei. Nelle formelle in bronzo Flavio Busonera: un medico partigiano sardo del portale principale di questa chiesa, Alfonso Silba racconta la leggenda di san Giacomo, Santiago, la sua La Sardegna non ha conosciuto nel suo territorio la guerra tutti i fronti di guerra. L’abnegazione e il coraggio partenza dalla Palestina dove fu apostolo di Gesù e di Liberazione nazionale dal nazifascismo. Ma le genti sarde, erano le sue costanti. l’approdo in terra spagnola dove dopo il martirio diverrà per orgoglio e passione, parteciparono nelle file delle Il 27 giugno 1944 veniva arrestato dai fascisti, i quali con simbolo di guerra contro i Mori (appunto matamoros). formazioni partigiane, che operavano nelle valli alpine e un abile stratagemma catturavano il medico-partigiano La stessa maniera di raccontare la ritroviamo in questo appenniniche. Migliaia i sardi che morirono nella Resistenza sardo che venne trasportato nei Comandi militari di Rovigo suo “giudizio” che è come un laico retablo. Nella eco dei europea sui fronti greco, jugoslavo e albanese. e Padova e detenuto nel carcere di Parlotti. I partigiani della colori sospesi dentro il rosa selvatico dominante ci sono Tra le tante figure dei sardi combattenti, vorrei sua Brigata “Garibaldi-Padova” preparavano un piano di molti altri racconti e rifrazioni di racconti, fissazioni di ricordare la straordinaria figura di un martire evasione. Ma Busonera fu nettamente contrario, perché scuro e dorature di giallo intenso, da mamma del sole. antifascista: Flavio Busonera (Oristano, 28 luglio 1894 - avrebbe creato gravi ritorsioni ai compagni reclusi. Richiamano altre cose del percorso silbiano. Per esempio le Padova, 17 agosto 1944). Intanto gli eventi storico-politici della martoriata Italia quindici tavole chiamate “Baronie”, ciascuna Il Nostro era figlio di un modesto imprenditore (settore precipitavano. Il 16 agosto 1944 a Padova in circostanze diversamente ispirata ai 15 Comuni che composero la alimentare) che grazie ad una certa agiatezza economica misteriose veniva trovato il cadavere del colonnello decima Comunità montana. Il giallo intenso che aveva potuto frequentare le scuole superiori, il Liceo, e repubblichino Bartolomeo Fronteddu (di origine sarda). caratterizza queste “Baronie” è come trasognato, segno di conseguire la laurea in medicina e chirurgia. Flavio Secondo le cronache del tempo sembra che l’ufficiale phantasmata buoni e cattivi, il vescovo Roich, racconta Busonera, già nel periodo liceale, era attratto dalle idee sardo-repubblichino venne ucciso per un misterioso Salvatore Satta, che abbandona la cattedrale di Galtellì socialiste che serpeggiavano tra gli studenti e i lavoratori regolamento di conti all’interno della gerarchia locale per andare a stabilirsi a Nuoro. Il giallo è il colore della sardi. Importanti e significative le manifestazioni operaie dei della RSI. La ferocia ritorsione nazifascista fu disumana. malaria, dell’abbacinatura degli occhi, della palude. Ma è minatori del bacino carbonifero del Sulcis-Iglesiente. La rappresaglia violenta e terribile. pure un colore di movimento dentro il tempo fermo. Si Busonera ostentava il suo essere socialista partecipando Infatti secondo gli intendimenti nazisti per ogni ufficiale aggruma e si espande. Fa diventare macchia pittorica la attivamente alle manifestazioni di piazza che si svolgevano ucciso dovevano essere fucilati dieci italiani. Furono letteratura “alla macchia” cui pure appartiene “Il giorno a Cagliari e in provincia. Dopo aver finito gli studi giustiziati sette soldati e tre partigiani, tra questi Flavio del giudizio”. Il giallo è colore di tirìa, la ginestra selvatica, venne chiamato alle armi per la Grande Guerra Busonera, giustiziato tramite impiccagione. ma anche vaghezza nel coro dell’immaginario. con il grado di tenente dei Bombardieri. Congedato, L’efferata spietatezza nazifascista non conosceva limiti: Nel progetto e nella prospezione del contesto-colore, Silba iniziava la professione medica con dedizione e passione. tutti coloro i quali transitavano nel luogo dell’esecuzione, considera il suo fare arte come la comparsa dentro siti e Questo altruismo e generosità professionale fu tale venivano costretti a fermarsi e vedere il tragico evento. luoghi di “personaggi attraversanti”, perennemente che gli veniva affibbiato l’appellativo di “medico buono”. Ahimè! Al partigiano Flavio Busonera veniva concessa la dinamici nonostante le fissazioni e le stasi: perfettamente Intanto la ferrea dittatura mussoliniana controllava il medaglia d’argento alla memoria con questa significativa inseriti nel “borgo estatico”, definizione quantomai giusta pensiero e l’azione di Flavio Busonera, il quale motivazione: “Durante la lotta di Liberazione si distingueva della Nuoro del “giudizio”. La donna Vincenza che Silba impossibilitato ad esercitare la sua professione e per patriottica attività, arditamente svolta a favore dei rappresenta mentre sale le scale del palazzo sul corso, ha manifestare le sue idee, decideva di lasciare la Sardegna. partigiani. Tratto in arresto, manteneva durante i lunghi un aspetto da accabadora, da bruja, da vampira. Eravamo nel 1926. La sua prima tappa da perseguitato interrogatori e nella dura prigione, contegno nobile Appare come il rovescio della bollatura del marito don politico antifascista fu il Friuli, nel piccolo centro ed esemplare. Sacrificato alla rappresaglia tedesca, Sebastiano che nel romanzo la contumelia ripetendole: di Cavarzere (nel basso Polesine) in cui gli vennero affrontava con fierezza il capestro, incoraggiando fino “Tu sei al mondo solo perché c’è posto!”. affidate due condotte sanitarie, rispettivamente all’ultimo i compagni di martirio e sacrificando la vita Il lume che tiene in mano donna Vincenza richiama San Pietro d’Adige e Rottanova. agli ideali di Libertà e di Patria che aveva sempre servito” visivamente un altro passaggio del romanzo: quello dove In Italia il fascismo continuava imperterrito la sua ferrea e (Padova, 17 agosto 1944). la madre conserva i fiammiferi spenti al suo bambino. violenta dottrina politica. Venne la guerra e poi l’8 Purtroppo la straordinaria figura di Flavio Busonera non è Come un tesoro che il figlio ha accumulato seguendo il settembre. Flavio Busonera prendeva contatti con alcuni spesso citata nella storiografia sarda e nazionale. Bene ha lampionaio. Grande atto d’amore quello di donna nuclei della resistenza padovana, e in modo particolare con fatto l’A.N.P.P.I.A (Associazione Nazionale dei Perseguitati Vincenza. Grande capacità di sintesi nel quadro silbiano. l’ing. Otello Pighin. Intanto a Cavarzere si costituiva il Politici Italiani Antifascisti) della Sardegna a pubblicare un In un’altra parte di queste pitture compaiono Gonaria e il Comitato di Liberazione Nazionale nel quale anche lui bel volume sulla figura di F. Busonera (Carlo Dore, suo impazzimento, la fonte di Ubisti, il Redentore in partecipava attivamente ed operativamente. Nazifascismo e Resistenza, ed. Anppia Sardegna) prospettiva, i funerali di Fileddu dove è il prete a L’attività del partigiano Busonera era intensa e frenetica. e ad organizzare una serata in onore del Nostro. campeggiare sulla folla anonima e sui bevitori-oziosi- Tante le sue azioni armate per recuperare armi e munizioni La figura del personaggio Flavio Busonera, per i suoi alti giocatori del Tettamanzi, la puttana Giggia inginocchiata ai resistenti, importante la sua azione militare contro le ideali umani e politici, deve uscire dalla “piccola storia” in atto implorante-ululante ancora tra volti di folla, bande nazi-fasciste. Ma Flavio Busonera era essenzialmente ed entrare prepotentemente nella storiografia della la chiesa delle Grazie sullo sfondo a rappresentare un un medico, o meglio, il medico delle formazioni partigiane. Resistenza italiana. Si riuscirà in questo nobile intento? impossibile ritorno, una possibile salvezza dai fantasmi di Infatti la sua attività medica lo portava costantemente su Ai posteri l’ardua sentenza. Maurizio Orrù dentro se si riesce ad esternarli. Natalino Piras IL MESSAGGERO SARDO Parlando in Poesia 23

a cura di Salvatore Tola

Gai su chentenariu chi b’est arrividu, Su fogulone de Sant’Antoni sa puerpera po partu indolore, Sa tuva de Sedilo po sa sua libertade su reclusu I tempi che cambiano e chie s’amore bene at conclusu. Naschida dae tempus seculare sisi sa regina de sa foresta, Sos puzones affestan in die no mesta, as affrontadu burrasca e tempesta nche Thiesi, il paese del Meilogu dedica la sua attenzione, e si sofferma a sa mundana zente po su carnevale, esseran issas de chelu, terra o mare; A noto per l’industria del formaggio, celebrare la famiglia, le amicizie, la sos meraculados de sa maladia; vanta una ricca schiera di poeti in religione, la fede. A farci sicuri che e oe ti ch’an segadu e faghen festa lingua sarda, come d’altra parte accade possiamo contare su degli appigli sicuri in fisica salude festat su mortale, cun galateo bellu e singulare; un po’ in tutti i villaggi della Sardegna. tornano ogni anno le feste tradizionali; s’istiu est su pius prolificu de festas, a pratza’e Sant’Antoni benis giutta ma sa chi non torrat est sa giovania. Ogni anno, quando si svolge il premio e Murru non dimentica quella della a fagher braja ’ia e pampa allutta. Tiberio Vacca letterario “Seunis”, Paolo Pillonca Madonna di Seunis, molto venerata nel Giovanni Battista Manca (Inviata da Nazario Sanna) viene giustamente chiamato paese, e festeggiata con riti religiosi e 8 martu, die de sa femina a celebrarne uno attraverso civili ai primi di settembre. Dall’uva al vino la ricostruzione della vita In queste composizioni, che riportiamo Oe lassa a parte sos furreddos e l’analisi delle opere. qui di seguito, egli ricorda che per pro andare a fagher s’isfilada, È settembre! È il mese dei grappoli dorati, Uno dei più attivi e vivaci esponenti di l’occasione anche i thiesini che vivono ma fin’in cussa festa organizada si torchia l’uva e viene fuori il vino, questa “scuola” è Pietrino Murru, lontano fanno di tutto per essere tenes in coro maridu e piseddos. prima libero negli acini pregiati classe 1925, che ha iniziato a concepire presenti. Così che è sempre numerosa la Pro issos pedis in sos istrisciones poi lo fanno prigioniero dentro un tino. versi fin da giovanissima età. schiera di coloro che rendono omaggio su tribagliu siguru ei sa paghe, Ma nuovamente l’aria che allegria Molti, improvvisati nelle più diverse alla Vergine nel santuario costruito pro te chi solu cando ti piaghe’ tutto frizzante bene imbottigliato, occasioni, sono andati perduti, ma altri secoli fa su una collina alla periferia del liberamente a s’omine ti dones. il volto triste lo rende beato sono stati scritti e un paio di anni fa ne paese, nel punto in cui – si racconta – Fiera de ti aer balanzadu se beve mezzo litro all’osteria. è stata fatta una raccolta a stampa, un contadino aveva trovato, cun sa dulchesa tua in tantos ramos curata da Stefano Ruiu, giovane mentre arava, la sua piccola statua mannos appretzamentos de istima. Ad ogni ora nei divertimenti studioso della cultura locale. chiusa in una cassetta. nella casa del povero e del ricco Reina soberana ’e su Criadu, Il titolo del libro è Su tempus in A settembre ha termine nell’isola la a pranzo a cena tutti son contenti Deus t’at fattu pustis de Adamo Se tu fai compagnia dolce amico. cambiamentu, a indicare che, scrive lunga serie delle celebrazioni della ma tzertamente t’at pensadu prima. Ruiu, «su cambiamentu de su tempus buona stagione, per questo completiamo Gavino Finà Poi durante il sacrificio divino nos dat a bidere su cambiamentu de la pagina con versi dedicati ai tanti fra le sacre mani di un ministro una vida, de sa ’idda e de sas bideas». appuntamenti – non sempre e soltanto a Donna del sud oh! miracolo supremo tu o vino Sono così rapide e molteplici, e carattere religioso – che richiamano ti trasformi nel sangue di Cristo! traumatiche, queste trasformazioni, che l’attenzione sia dei residenti che degli Hai riposto lo scialle nero Salvatore Porcu potrebbero disorientare, ma per fortuna emigrati: dai fuochi per Sant’Antonio simbolo antico che ti vedeva bambola muta. ci sono dei punti fermi a cui fare Abate all’Ardia, dal primo maggio all’8 S’Ardia Cavalcavi sottomessa e indifesa riferimento. Anche a questi il poeta marzo, a “sa Die de sa Sardigna”. l’onda del tempo. Poi chi sun proande calchi mese La tua storia affonda radici pro ch’apat una bona resessida nelle viscere della tua terra sa festa ’e Costantinu imperadore, Sa festa de nostra Signora Su primu ’e maju plasmando il tuo essere cand’arrivat de triulas su sese Ses naschida paris cun s’aurora, Nois lu meritamus pius ancora donna del Sud. fin’a su Frontigheddu andat unida istella lughente’e su criadu, faghere su primu ’e maju festa umpare, Il tuo risveglio alla vita totu sa ’idda infattu ’e su priore. preannuncia la tua riscossa: s’artefice divinu at onoradu tottui sos sardos chi pro tribagliare affondando le ombre arcane del passato Lassan chi tucchen sindigu e rettore su chelu fattendeti Signora. de sa Sardigna amada semus fora; come astro risplendi a nuova vita. primu ch’a currer cun prontesa imbucchen: Digna mama de Deus servidora, ma siat ispuntende s’aurora Mariangela Deriu s’iscorta est poderande attenta e frimma reina ’e s’altu comitadu, a gustu nostru a bi poder torrare sos caddos ispinghende chi s’ammassan; pura chen’umbra de peccadu e sanos cun orgogliu poder dare Sa festa ’e Santu Jagu chi tucchen sindigu e rettore lassan de cantos t’invocana protettora. s’amore nostru in sa nostra dimora. prima ch’a currer cun prontesa imbucchen, Santu Jagu festadu a prim”e maju, lassan chi sindigu e rettore tucchen isse est su santu ’e sos umiles, Tue ch’as s’abissu iscovaccadu Siat riccu ’e benes custu ’eranu ch’a currer cun prontesa imbucchen prima, ischitzende sa conca a su serpente a dogni sardu, inoghe, e i su restu protettore ’e sos buscos paberiles ue colat pastore cun massaju. s’iscorta est poderande attenta e frimma lassende s’inferru umiliadu, in allegria, in ogni edade varia. sos caddos chi s’ammassan ispinghinde, disarma su malu prepotente Sos betzos s’aurora centenaria In sas bellas arzolas e avriles e cando issos a cheja sun lompinde abbundat su laore cun s’erbaju, ch’at sempre ogni campu insambenadu, connoscana, e ogni ajana e ogni ajanu de bottu sas pandelas partin tando, cussa vittima cura e s’innotzente. igue b’est s’anzone e su saccaju e lompindeche a cheja issos sun cando cun sa fortuna si cojuent, prestu. cun in s’oru pinnettas e cuiles. Pietrino Murru Mario Pala tando partin de bottu sas pandelas: Igue brincana baccas e crabolos pijadas a sos fustes an sas telas Sa novena e belveghes e crabas, cue incunzana, chi las potan usare che ispadas... Sa festa de Sant’Efisiu Salvatore Murgia de nostra Signora igue abbundan rios e rizolos. Mutos E in sa cheja sa missa l’annuntziana, S’intendet su toccu de sa campana Sa die de sa Sardigna Su carru fioridu e igue ispuntinos e labiolos, subra sas roccas de’Adde Serena allestidu cun arte e paraulas de paghe bi pronuntziana. Cant’est manna giamende pro narrer sa novena Salvatore Dalu custa die! a Maria, sa zente cristiana. cun sacra preghiera tottus adorandeddu Manna, solenne Disizat s’aria paesana de boes trainadu Sa festa de sos sardos e ricca de istoria. chie manigat pane in terra anzena: transitende in sa via. in Australia Una die tue chi de amore ses piena Pro s’ammentare chi che semus nois ligada a su cultu aggiualos o Mama soberana. Su carru fioridu… de sas memorias In sa Sardigna ebia fattu at sa Regione una richiesta, in Melbouene non sun intados doi dois, de su populu sardu, Ses s’afficcu de su peccadore, primu maju est famadu ana organizadu e fattu una festa e nos agatat istrintos clementzia pedimus tottu cantos po sa festa ’e Casteddu, po aere sa grascia de su Signore, sentza lamentos de ais e ne de ois, attundu a sos valores tanta bellesa vera de sos sardos de inoghe residentzia de s’identidade ses in chelu cun tottu sos Santos mai in nisciuna parte e de tottu s’insoro discendentzia. pro muntennere bia e forte mama e fiza de su Redentore simile cosa an bidu... sa tzertesa consola sos luttos e piantos Salvatore Demurtas Sydney e Brisbane an partecipadu ue discursos an fattu a non finire, chi nos faghet tzirriare torra s’allegria a su dolore. a boghe manna Pietrino Murru e in fines pro si divertire Festa chi no torrat su ballu sardu an sonadu e balladu. e a totu sos bentos: Su presidente chi l’at organizadu, «Unu populu semus!»; Sa terra in beranu affestat in fiore, su Comitadu chi at devidu accudire, unu populu distintu faghet festa chie premiu at retzidu, a custos tottu de coro ringratziamus ch’at raighinas antigas su pensionadu a tribagliu finidu, ca si che semus ancora ch’istamus. de sambene e de cultura... su primu de maju su tribagliadore. Frantziscu Ledda Totoi Mura 24 Dall’Italia Agosto-Settembre 2010

BIELLA BIELLA La Festa Sarda Canti sardi e Schola Cantorum nel segno della solidarietà di Bioglio in onore Inaugurato l’Ambulatorio Infermieristico Sardo “Dott.ssa Emilia Cavallini” - Un servizio alla cittadinanza ben oltre i “confini” della locale Comunità dei Sardi di fra’ Nicola da Gesturi

Sardegna”, rassegna documentaria fregiata del Logo ufficiale concesso da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri predisposto per le celebrazioni dell’Anniversario dell’Unità Nazionale. La proposta culturale, realizzata grazie alla disponibilità dell’Assessorato al Lavoro della Regione Autonoma della Sardegna ed alla consulenza scientifica del prof. Tito Orrù, Presidente del Comitato di Cagliari dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, e della prof.ssa Anita Garibaldi Jallet, pronipote del condottiero nativo di Nizza, e arricchita dalla presenza di sezioni dedicate sia al passaggio in città dell’«Eroe dei due mondi» nel 1859, sia alla storia dello Stato Italiano a far data dalla creazione del Regnum Sardiniae et Corsicae nel 1297, sarà visitabile Giovedì 10 giugno, la Comunità ecclesiale di fino a mercoledì 30 giugno 2010. Bioglio ha celebrato con solennità la festa Avvenimento caratterizzante della Festa è liturgica del Beato Fra’ Nicola da Gesturi, stato l’inaugurazione dell’Ambulatorio frate di origine sarda, beatificato nell’ottobre Infermieristico Sardo intitolato alla dott.ssa 1999 a Roma dal Papa Giovanni Paolo II. a sera di venerdì 18 giugno hanno avuto Emilia Cavallini. Struttura costruita grazie al L’umile cappuccino, al secolo Giovanni, figlio L inizio le manifestazioni della XVI Edizione di contributo del dott. Luciano Bertinaria e della di Giovanni Medda Serra e di Priama Cogoni “Sa Die de sa Sardigna” di Biella, forse la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, nonché Zedda, nacque a Gesturi (CA) il 5 agosto 1882. ricorrenza più avvertita ed importante per la all’opera ed all’impegno dei soci In una apposita cappella della Chiesa locale comunità dei Sardi. dell’Associazione. Attraverso tale struttura e, parrocchiale sono custodite le reliquie Il programma della Festa prevedeva di diversi soprattutto, la disponibilità qualificata e gratuita del fraticello, portate dai Padri Cappuccini appuntamenti significativi per l’occasione, tra i di tredici infermiere di “Su Nuraghe”, sotto la di Cagliari il primo aprile 2001 quali un concerto di musiche per canto direzione sanitaria della dott.ssa Franca su esplicita richiesta dei nipoti Medda, accompagnato da arpa ed organo e di canzoni a Sandigliano, sarà possibile garantire, a partire residenti nel Biellese. firma di Fabrizio de Andrè il sabato e la dal prossimo autunno, un servizio alla La Santa Messa, officiata dal parroco don celebrazione di sa Missa Majore la domenica, cittadinanza ben oltre i “confini” della locale Luigi Tajana, è stata accompagnata dai canti entrambi nel tempio urbano della Basilica di San Comunità dei Sardi. Un’opera concreta dalla locale Schola Cantorum, diretti Sebastiano, nonché l’omaggio ai Caduti della attraverso la quale queste donne, dal M° Stefano Ceffa, sindaco di Bioglio. Grande Guerra nell’area monumentale di volontariamente, attraverso una determinazione A loro si sono unite le voci di Su Nuraghe per Nuraghe Chervu e la consumazione del ed una dedizione esemplari, vogliono esprimere, intonare, in lingua sarda, la lode conclusiva tradizionale pranzo sociale nei locali oltre alla consapevolezza dell’appartenenza alla Vergine Madre di Dio, prima della dell’ANFFAS di Gaglianico. culturale, l’amore e la gratitudine verso Biella, benedizione del “Pane di Fra’ Nicola”, Tuttavia la Festa Sarda di quest’anno è stata una città che le ha viste arrivare giovani e, distribuito successivamente tra i fedeli. articolata dagli organizzatori soprattutto lungo spesso, sole dalla loro terra di nascita, e che, Con una apposita “pintadera”, intagliata in le costanti della memoria storica, della dopo anni di vita e lavoro, oramai, considerano legno di bosso, le donne della Comunità sarda promozione culturale e della sensibilizzazione ai la propria “casa” di adozione. di Biella hanno realizzato il pane valori della condivisione e della solidarietà. Per Un’iniziativa apprezzata dal sindaco di Biella tradizionalmente associato ai Santi, un tali motivi momento altamente rilevante delle Dino Gentile e dall’assessore comunale alla sacramentale da custodire per l’intero anno; al manifestazioni ha rivestito proprio la serata Cultura Andrea Del Mastro delle Vedove, pane benedetto è stata allegata l’immagine su d’esordio nella sede del Circolo “Su Nuraghe”, dall’assessore alla Cultura della Provincia di cui è riportata una preghiera di intercessione, l’apertura al pubblico della mostra storica Biella Mariella Biollino e dal vescovo mons. di richiesta di grazia. Giovanni Usai “Garibaldi dopo Garibaldi, Garibaldi e la Gabriele Mana. Gianni Cilloco

FIORANO rimarcato che “è un percorso che si fa con grande facilità anche se il libro non perde niente in rigore scientifico”. Presentato il libro “Impresas e Mastros” Titino Bacciu con l’apporto di proiezioni di immagini della città ha voluto illustrare il perché Nell’ambito delle manifestazioni denominate “Il nuraghe” Mario Ledda che ha presentato della sua ricerca mettendo in risalto come questo “incontro con gli autori” del maggio fioranese si è l’Autore ed ha elencato le attività culturali centro in ambito regionale si sia distinto per svolta a Fiorano modenese la presentazione del che il circolo ha programmato nell’ambito trasmettere grandi professionalità ricercate anche libro “Impresas e mastros” cui ha partecipato una del Maggio fioranese. nel continente che rischiano di perdersi e che folta rappresentanza di pubblico. Al giornalista Roberto Venturi è toccato il compito invece debbono essere conservate e valorizzate. Ha introdotto la serata l’assessore alla cultura di di presentare il libro. Ha affermato che “il libro Si è aperto quindi il dibattito al pubblico a cui fra Fiorano, Lisa Lamazzianna che si è detta prende la ragione e porta al cuore. In quanto gli altri ha partecipato Gianfranco Borghi particolarmente felice di poter partecipare ad una ragionando in termini di lavoro, di urbanistica di presidente della Cna del distretto della ceramica, manifestazione nella quale, fra le altre cose, si sviluppo civile sociale di Ozieri attraverso gli particolarmente interessato ai materiali e alle rinsaldano i vincoli di amicizia con la comunità impresari e attraverso i suoi lavoratori, il libro tecniche di costruzione della città. sarda di Fiorano-Maranello. vuole arrivare all’anima della città, a quelle che Non è mancata la chiusura con le tradizionali Quindi ha preso la parola il presidente del circolo sono le sue caratteristiche più peculiari”. Ha dediche con autografo da parte dell’Autore. IL MESSAGGERO SARDO Dall’Italia 25

CARNATE BIELLA Successo della “Festa Popolare Sarda” Dal Regno Sardo all’Italia Unita, «Biellesi organizzata dal circolo “Raimondo Piras” Tessitori di Unità» La manifestazione allestita con la collaborazione del circolo “Sardegna” di Monza ha richiamato migliaia di persone da tutta la Lombardia

deliziosa cucina sarda, preparata dai cuochi circolo “Sardegna” di Monza. La Festa si è conclusa domenica 20 giugno con i balli sardi in costume del Gruppo Folk “Ichnos” di Monza - Sesto San Giovanni guidati dal giovane maestro, Gonario Ultei, originario di Mamoiada, che accompagnava con l’organetto diatonico. I logo ufficiali delle manifestazioni per il 150° dell’Unità rano anni che la Il Gruppo Folk è formato da d’Italia sono stati presentati il 20 luglio nelle sale della “E bandiera della emigrati sardi che indossano Prefettura di Biella. Questi logo verranno utilizzati Sardegna non sventolava a costumi delle otto province dagli oltre trenta Enti aderenti al progetto “Biellesi Carnate, ringraziamo il della Sardegna. Nel Tessitori di Unità”, coordinati dal Comitato provinciale circolo “Sardegna” di pomeriggio di domenica 20 di Biella per la valorizzazione della cultura della Monza e il circolo giugno c’è stata una Repubblica nel contesto dell’unità europea, che vede la “Raimondo Piras” di conferenza tenuta da Paolo Provincia e il Comune di Biella tra i soggetti capofila. Carnate, per aver riempito Pulina, sulla figura de Le celebrazioni biellesi idealmente si dipanano il paese di tantissima gente “S’Accabbadora”. secondo tre ampie tematiche di riferimento, venuta da fuori per Questa funesta figura, che contraddistinte con i fili del Tricolore: partecipare alla “Festa esisteva in Sardegna, ha un filo rosso, uno bianco ed uno verde. Popolare Sarda di spiegato Pulina, aveva il Il filo rosso è il percorso che parte dalle camicie Carnate”, per gustare i compito – chiamata dai garibaldine fabbricate con stoffa acquistata nelle Valli sapori dell’isola ed parenti, o dal cosciente biellesi e dai tessuti di panno forniti dalle industrie assistere allo spettacolo malato che soffriva – locali all’Armata Sarda, divenuta il 4 maggio 1861 del Gruppo Folk sardo”. di porre fine alle sofferenze Esercito Italiano, sino ai tessuti altamente tecnologici Con queste parole il con un martelletto o con un di oggi utilizzati nell’industria aerospaziale e dalle sindaco di Carnate giogo, ma più spesso truppe destinate in aree di conflitto internazionale. Maurizio Riva ha ringraziato il presidente del con il soffocamento con un cuscino. Il filo bianco è il percorso dei Biellesi costruttori di circolo “Raimondo Piras”, Giuseppe Fois ed il Tante le domande sulla figura de “Sa Femmina Unità nella politica e nella cultura: si vuole indagare presidente del circolo “Sardegna”, Salvatore Accabbadora”. Molto interessata la vicepresidente come a partire dai moti del 1821 sino al 1848 e poi dal Carta, per aver organizzato la manifestazione. del circolo di Carnate, Luigia Sala. 1861 sino al 1920, diverse decine di Biellesi hanno dato La Festa Popolare Sarda di Carnate si è svolta dal Seguendo le indicazioni dell’Assessorato regionale il loro contributo per la definizione della Nazione. 18 al 20 giugno e ha portato a Carnate tanta gente del Lavoro, di instaurare una collaborazione tra i Biella ha dato al Risorgimento italiano i quattro fratelli come non si era mai visto prima. circoli degli emigrati sardi, il circolo di Monza generali dell’antica famiglia La Marmora: Carlo Il sindaco e tutti gli assessori hanno partecipato, si è mobilitato per aiutare quello di Carnate Emanuele, fondatore delle Guardie del Re di Sardegna, domenica 20 giugno, al pranzo dell’ Amicizia che a organizzare la Festa Sarda. divenute poi, i Corazzieri della Repubblica Italiana; si è svolto nei locali della mensa comunale. È stato ribadito l’impegno dei circoli sardi a Alfonso, ideatore delle Batterie a cavallo; Alessandro, Alla Festa ha partecipato tantissima gente, mantenere vive le tradizioni popolari, il folklore, i fondatore dei Bersaglieri e Alberto, Granatiere di arrivata da Milano, Monza, Bergamo, Lecco colori, la cultura ed i sapori della propria terra. Sardegna, grande amico e studioso dell’Isola e da tutta la Lombardia. Tutti si sono messi I circoli che non si rinnoveranno o si adegueranno sulla quale è vissuto dal 1821. Nella Basilica pazientemente in coda per poter gustare la sono destinati a soccombere. di San Sebastiano sono custodite le spoglie mortali dei quattro generali, luogo della memoria dei Sardi di Biella, da diversi lustri cuore delle celebrazioni della Festa Sarda “Sa Die de sa Sardigna”. Ricordo di Emilio Lussu “Un anno sull’altopiano” Il filo verde è il percorso dei Biellesi costruttori di unità dal punto di vista economico, finanziario e sociale: da Continuano le iniziative culturali per ricordare il folklore, intrecciano la narrazione e parlano in Pietro Sella sino a Quintino, dalle maestranze locali ventennale della fondazione del circolo “La questo viaggio immaginario con suoni assoluti. sino alla grande Rivoluzione industriale. Quercia” di Vimodrone. Il 22 maggio Daniele Monachella con la sua voce forte, Il Circolo “Su Nuraghe” di Biella partecipa al progetto nell’Auditorium si è voluto ricordare la figura di decisa e suadente ha fatto vivere al numeroso “Biellesi Tessitori di Unità” con diverse iniziative Emilio Lussu attraverso il suo libro “Un Anno pubblico presente l’emozione di quei giorni. cominciate nell’autunno scorso. Dopo la conferenza su sull’altopiano”con una rappresentazione teatrale La chitarra di Andrea Congia con i suoi suoni Giorgio Asproni a ottobre 2009, tenuta dal Prof. Tito della compagnia M.A.B di Cagliari. decisi e melodiosi allo stesso tempo. Orrù dell’Università di Cagliari, e proseguite con la La prima Guerra Mondiale, i Dimonios della Le Launeddas di Andrea Pisu con il loro suono Festa Sarda di giugno. Prossimo appuntamento a Brigata Sassari e gli eventi della trincea. particolare e magico hanno riportato con la loro Gattinara, prima tappa dopo Biella, organizzato in Il recital musico-teatrale si sviluppa sui fatti musicalità il tempo passato con questo collaborazione con il Circolo “Cuncordu”: in della Grande Guerra, raccontati da uno dei suoi antichissimo strumento. Il folto pubblico accorso concomitanza con Festa dell’Uva, verrà allestita a più grandi protagonisti, Emilio Lussu. all’Auditorium ha gradito questa manifestazione, Gattinara la Mostra storica documentaria “Garibaldi I leggendari Dimonios della Brigata Sassari 151° e creando una forte emozione e ricordando dopo Garibaldi” della Regione Autonoma della 152° e gli eventi della trincea. La memoria, la quegli episodi di guerra che hanno visto Sardegna, Assessorato del Lavoro. La rassegna verrà poesia del ferro e del cognac, del fuoco e del protagonisti i soldati sardi, la Brigata Sassari arricchita di nuovi pannelli “di storia locale” via via sangue, mentre cadono le vittime sul fango e la figura di un grande sardo Emilio Lussu che si traferirà nelle diverse sedi espositive. In dell’altopiano di Asiago. Una messa in scena e il suo “Avanti Fortza Paris”. calendario esposizioni successive ad Alessandria, essenziale, resa ricca dalle parole di un autore che Al termine come al solito gradito rinfresco Torino, Nichelino, Domodossola, Circoli della F.A.S.I., si rivolta moralmente alla guerra e alla classe con i tipici prodotti sardi e un arrivederci la Federazione delle Associazioni Sarde in Italia. politica che la provoca. I suoni provocatori di alla prossima manifestazione nel nome Giovanni Usai chitarra e launeddas notoriamente strumenti di del ventennale del circolo “La Quercia”. 26 Dall’Italia Agosto-Settembre 2010

BOLLENGO dalle axentère di Bollengo e di altri paesi del Canavese – ci ha confermato il suo legame con quello di “carità” con cui più usualmente in Canavese vengono denominati oggetti simili a La comunità sarda alla festa quelli di Borgofranco, Perosa, Piamprato, Barbania, Montanaro ed altri ancora. Mentre, infatti, più fonti hanno confermato del patrono Sant’Eusebio che per “carità” si deve intendere una focaccia o forma di pane ed in particolare il pane benedetto, distribuito alla fine della funzione religiosa delle feste patronali. Il pane con spezie corrisponderebbe ad una sorta di pane nuziale i mustaceolum dei Latini preparati con vin cotto, sapa o mosto. Dal termine mosto deriverebbe “mostacciolo”, la focaccia dolce ancor oggi preparata senza lievito e diffusa – come mostacciolo – in diverse parti d’Italia. Tutti i Sardi conocono bene i “mustazzolos di Oristano”, preparati con cannella e buccia di limone. Nella zona di Cavaglià, il termine dialettale aksént, significa lievito ed in modo simile nella zona di Borgosesia si dice krasént, con un chiaro riferimento al tema del verbo “crescere” che richiama il crescere del pane che lievita. Anche se il termine aksént che nella zona di Cavaglià denominava il lievito non è identico a quello che attualmente hanno paesi come Bollengo si pronuncia atsènt, l’accostamento ci sempbra omenica 1° agosto, la comunità ecclesiale di Antiche radici tra «axènte», «carità», possibile anche perché una delle testimoni D Bollengo (Torino), si è riunita per celebrare «magio» e «pan santo» interpellate, ha spiegato che ha semprre sentito la festa del Santo Patrono: Sant’Eusebio Secondo il Gran Dizionario Piemontese-Italiano di denominare axanteri, quindi con una radice molto da Cagliari, Sant’Eusebio di Vercelli. Vittorio di Sant’Albino, edito a Torino nel 1859, simile a quella di aksént o indifferentemente Gli abitanti del paese che sorge ai piedi della viene detta Carità, o pan santo o benedetto “una atsantèri, le priore della patronale. Serra, collina morenica che unisce Biellese e certa focaccia condita con pepe e zafferano e cotta Probabilmente axsènt, da cui axantèri, era il Canavese, si sono uniti al parroco don Piero nel forno”. Ancora nel medesimo dizionario, alla termine più antico proveniente da un modo ancora Agrano e al sindaco Carlo Duò, presenti le voce “Fe balè la carità”. Si dice: “Antica più antico, aksènt, di denominare il lievito. Di associazioni che operano sul territorio: costumanza, che sussiste tuttavia in varj paesi del certo si tratta di un termine che risale alle origini la cantoria parrocchiale, gli Alpini, il Gruppo Piemonte, ove nel giorno della festa del santo precristiane di questo tipo di strutture e delle feste Anziani, la Banda Musicale, i Coscritti, protettore... vanno alla casa del loro Abà per in cui erano inserite, tese a celebrare la vita che la Pro Loco e il Circolo Sardo “Sa Rundine” prendere il ‘Magio’, che sono due specie di cuffie rinasce e rinascendo, cresce, ricresce e riflette il che ha sede nel Comune di Bollengo. fatte a piramide dell’altezza di quattro palmi, tutte legame dell’uomo con la terra e i suoi frutti. Durante la processione, le “axentère”, quattro ornate all’interno di lunghi nastri di varj colori, e Può, inoltre, essersi trattato di un mutuarsi di ragazze giovanissime hanno portato sul capo le ponendosele due di esse sul capo, se n’escono cogli termini da una zona all’altra, entrato poi nell’uso tradizionali “axente”, coni decorati con fiori e Abà muniti di alabarde, ... e fra suoni saltellando comune non per denominare il lievito, come nella nastri colorati, alti 120 centimetri, rendendo il se ne vanno alla Chiesa”. zona di origine dl termine, ma l’oggetto rito ancora più solenne e suggestivo. Una approfondita ricerca sul termine atsènt – particolare alla cui base doveva esserci il pane Le “axènte”, conosciute come carità, matarille o riferito al nome dato ai simulacri arborei portati della festa. Norma Molinatti bran, a seconda della zona geografica, sono elementi identitari che rimandano ai riti arborei ampiamente diffusi sul territorio alpino, di cui gli PARABIAGO Eporediesi vanno giustamente orgogliosi. Radici identitarie profonde che perdurano, giunte dal tempo della predicazione di Eusebio, che le Chiese Successo della Festa dei Sardi locali hanno custodito e tramandato nei secoli: radici comuni, condivise dalla vasta comunità dei La manifestazione organizzata dal circolo “Su Nuraghe” giunta alla decima edizione Sardi che risiedono ai piedi delle Alpi. Per questo, anche quest’anno – a fianco dei soci e A Parabiago nella tensostruttura nel delle donne di “Sa Rundine” di Ivrea, vestite in Centro sportivo in via Carso è andata in abiti tradizionali, guidati dalla presidente Elide scena la decima festa dei sardi, Ibba e dal cav. Mario Fozzi – ha partecipato una organizzata dal circolo “Su Nuraghe”. delegazione di “Su Nuraghe” di Biella, con a capo La manifestazione, diventata una realtà il loro presidente Battista Saiu, inalberando lo ben radicata nel tessuto sociale stendardo processionale di Sant’Eusebio che dona del territorio vuole simboleggiare il simulacro bruno di Maria ad Oropa, a la piena integrazione della comunità significare l’introduzione del culto di Maria sarda con quella locale e nel contempo “Deipara”, Madre di Dio, dovuto proprio all’opera la volontà di non perdere tradizioni, del grande evangelizzatore sardo. usi e costumi isolani. Eusebio (con Lucifero vescovo di Cagliari e con È stato un grande successo, con Atanasio), fu protagonista nell’immane lotta tantissima gente arrivata da tutte le contro gli imperatori che volevano fare della parti, che si è messa pazientemente in Chiesa una loro provincia e contro gli Ariani che coda, per poter gustare la deliziosa volevano togliere a Gesù Cristo la Divinità. cucina sarda, preparata dai cuochi del Difensore della fede davanti all’imperatore circolo. “Abbiamo lavorato tanto per Costanzo nel sinodo di Milano (355), poi quattro giorni intensi – ha sottolineato condannato all’esilio e torturato a Scitopoli, in Maria Francesca Pitzalis – ma, pieni musicale Ritmo Mediterraneo di Giordana Dessì Cappadocia e nella Tebaide, poté tornare alla sua di soddisfazione, visti i successi ottenuti e le melodie di Sardegna. Vercelli solo nel 363, dopo un lungo viaggio. con il pienone registrato e con le persone Grande partecipazione alla Santa messa, Molti suoi discepoli divennero i primi vescovi immerse tra gustosi cibi e grande spettacolo”. nella chiesa “Gesù Crocifisso” di “Ravello delle Comunità cristiane piemontesi: Torino, Durante la manifestazione sono state Parabiago” con l’Ave Maria in sardo cantata Novara e Ivrea. Alla Curia dell’antica città organizzate, una la serata di liscio da Giordana Dessì, e i costumi Sardi. canavese appartiene la Parrocchia di Bollengo che con il gruppo Maya and Company, una rock Alle manifestazioni hanno partecipato lo venera come Patrono. con la band Alcohlolica e uno spettacolo i sindaci di Parabiago, Canegrate, Nervino. IL MESSAGGERO SARDO Dal Mondo 27

AUSTRALIA FRANCIA Conferenze a Brisbane Seu eletto presidente del circolo “Su Nuraghe” sulla Civiltà nuragica di Farebersviller Organizzate dalla Associazione Sarda del Queensland - Tenute dall’archeologa Rinnovato il direttivo dopo la improvvisa Maria Ausilia Fadda scomparsa di Tarcisio Camedda Il Circolo sardo “ Su Nuraghe” di Farebersviller, dopo la morte improvvisa del suo presidente, Tarcisio Camedda, si è trovato orfano della guida storica e ha subito reagito per il bene di tutta la comunità sarda che vive nel Nord-Est della Francia. Così si è proceduto alla nomina del nuovo presidente, che è stato individuato nella persona di Fernando Seu, che già ricopriva la carica di “vice” di Camedda. Seu, che è originario di Carbonia, per dare un segnale positivo ha organizzato, d’intesa con il comitato direttivo, una festa familiare, che si è svolta domenica 8 agosto, nel corso della quale ha fatto un breve discorso “programmatico” con cui ha ribadito che “le feste familiari continueranno, così come er i sardi emigrati nel lontano Queensland, demoliti nei secoli dagli abitanti dell’Isola continuerà il sostegno alle persone nel bisogno”. P in Australia, è stato un piacevole “tuffo” per usare le pietre che li componevano Il neo presidente ha quindi annunciato una politica nel passato e un ritorno alle origini sentir parlare per diversi usi, come per costruire recinti più incisiva in favore dei giovani di origine sarda della civiltà nuragica in Sardegna, per gli studenti o costruzioni più moderne». per incitarli a frequentare il circolo e per questo e per i docenti della Griffith University L’archeologa Fadda ha poi illustrato le è in programma l’acquisto di un tavolo da ping pong di Brisbane, una interessante “scoperta” costruzioni chiamate “Tombe dei Giganti” che – e di due biliardini. di un mondo lontano e sotto certi aspetti, ha detto – «non sono altro che delle grandi tombe Il presidente Seu ha quindi manifestato l’intenzione di ancora avvolto nel mistero. costruite a filari. In queste i defunti venivano rinnovare radicalmente l’organizzazione del circolo che Certo è che l’archeologa Maria Ausilia Fadda, collocati in una posizione gestale con molte delle conta attualmente oltre 250 soci, che “deve guardare al direttrice del Museo Archeologico di Nuoro ha cose personali che li avrebbero accompagnati futuro – ha detto - e soprattutto deve trovare maggiori fornito nelle sue relazioni elementi in più sulla nelle vita seguente. In un certo senso – ha collegamenti con le altre strutture dei sardi all’estero, conoscenza di “pozzi sacri”, “tombe dei giganti”, concluso – queste tombe altro non sarebbero per divulgare la cultura sarda”. A.DC e “complessi nuragici”, destando particolare state che dei grandi cimiteri comuni». interesse da parte dei docenti australiani. Maria Ausilia Fadda si è poi soffermata nel L’iniziativa di invitare la nota archeologa in descrivere il tempietto di “Sa Sedda” dove ha nell’Isola l’arte della metallurgia ed ha lasciato Australia è stata della Associazione Sarda del avuto luogo il culto dell’acqua sacra. “Questo numerose testimonianze nella produzione Queensland, e in particolare del suo presidente edificio di eccezionale qualità architettonica e di di bronzetti figurati, armi, oggetti d’ornamento Giuseppe Murtas e del Comitato direttivo. ingegneria – ha detto – è stato creato per il culto e preziosi vasi in lamina di bronzo. C’è stato un ciclo di conferenze, la prima si è svolta di un elemento preziosissimo nell’arido ambiente Dopo le “dotte” relazioni svolte nelle Università il 18 marzo alla Griffith University di Brisbane alla calcareo del Supramonte ed era frequentato australiane del Queensland, Maria Ausilia Fadda quale hanno partecipato studenti del corso da migliaia di pellegrini che vi hanno lasciato ha dedicato la terza giornata – domenica 21 universitario di lingua italiana ed alcuni docenti. preziose offerte di bronzo ed ambra”. marzo – alla comunità sarda e a quella italiana Il giorno seguente la presentazione ha avuto luogo La posizione geografica della Sardegna, al centro di Brisbane per ripercorrere le tappe nell’Istituto di Storia Antica della Queensland del Mediterraneo – come ha fatto osservare della millenaria storia dell’Isola madre University (dove è presente un piccolo museo l’archeologa – ha favorito nei tempi gli scambi e delle tante conoscenze e dei tanti misteri archeologico con oggetti etruschi, romani, fenici commerciali ed ha contribuito a sviluppare che ancora l’accompagnano. A.DC ed egiziani donati da collezionisti privati): vi hanno assistito diversi docenti universitari che hanno manifestato un notevole interesse FRANCIA per la ricostruzione fatta dalla dottoressa Fadda, della vita dei nuragici, della loro organizzazione Costituita a Lille l’associazione “Amistade” sociale, della loro economia e soprattutto della loro strategia di difesa. L’archeologa nuorese ha illustrato la Civiltà della comunità sarda di Nord-Pas de Calais Nuragica dell’Età del Bronzo della Sardegna, Domenica 13 giugno nei locali del Consolato cucina sarda. L’associazione si rivolge agli compresa dal XV all’VIII secolo prima della d’Italia a Lille, con un concerto di musica sarda emigrati sardi, ai loro figli e nipoti ma anche a nascita di Cristo, cioè circa 3.500 anni fa. del gruppo “Proloco” di Tetto e Marco Frongia tutti i cittadini europei che non conoscono ancora «Durante questo periodo storico – ha detto la di Fordongianus, è nata l’associazione sarda questa magnifica regione. Verranno organizzati relatrice – vengono collocati i Nuraghi della “Amistade”. Il concerto è stato accolto oltre che concerti di musica sarda, corsi di ballo e Sardegna che sono stati costruiti per diverse con entusiasmo dalla comunità sarda di cucina sarda, letture di poesie, proiezioni di film funzioni. Il numero di queste costruzioni del Nord-Pas de Calais. Accompagnati ambientati in Sardegna, esposizioni di artisti e esistenti è tuttora di circa diecimila, di cui 7 mila dalle fisarmoniche del gruppo tutti scrittori emergenti, conferenze sulla lingua sarda di un particolare tipo. Questa costruzione hanno ballato e cantato allegramente. con esperti provenienti da varie parti d’Europa. – ha spiegato l’archeologa – è a forma Circa 200 persone tra sardi e italiani Tutto questo accompagnato da feste animate da architettonica “a cono” ed è di variabile altezza, erano presenti alla nascita dell’associazione. gruppi provenienti dalla regione ma anche dalle in generale di circa 12 metri. Per le prime quattro Il console italiano Maurizio Bungaro e sua moglie altre associazioni già presenti in Europa. circonferenze di altezza sono usate delle grandi Titti hanno sostenuto l’iniziativa dimostrando Il primo appuntamento è per il 5 dicembre 2010 pietre che nelle seguenti fila vanno diminuendo affetto e grande amicizia. L’amicizia e soprattutto per un concerto-spettacolo di musica e balli sardi di misura per terminare con una chiusura l’amore per la Sardegna saranno i sentimenti che che sarà la felice conclusione dei corsi di ballo e superiore fatta con delle pietre a cuneo. guideranno i tre fondatori: Gianfranco Manca, di cucina sarda organizzati in collaborazione con il La muratura ed il tetto dei nuraghi sono auto Fordongianus (presidente), Paola Pala, di Florinas ristorante “Quattro Mori” e con l’associazione portanti e l’apertura delle costruzioni è quasi (segretaria e vice-presidente), Michele Chessa, di “Insieme a tavola”. Per le prenotazioni si può sempre rivolta ad est. Lula (tesoriere), che hanno presentato il loro chiamare il 0033/0320872801 oppure scrivere a Il numero dei nuraghi in Sardegna – ha programma ai connazionali presenti alla festa. [email protected] oppure ci si può sottolineato – è stato di molto superiore a quelli Principale obiettivo dell’iniziativa: diffondere in rivolgere alla sede dell’associazione al 16, rue attualmente censiti, in quanto molti sono stati Francia la cultura, la lingua, l’arte, la musica, la Saint Maurice, 59110 La Madeleine. 28 Dal Mondo Agosto-Settembre 2010

USA donna incinta che culla un bambino. Antonella, la guida, le fa notare che: “Non tutti i murali sono dipinti da artisti professionisti, ma essi vogliono esprimere le speranze, unitamente alla rabbia, della maggior parte dei sardi”. Alla scoperta dei sapori Sulla strada per “Su Gologone” (Oliena) c’è un albergo con annesso ristorante, posto in uno scenario collinare mozzafiato; lì, sono attese per il pranzo Micol ed della Sardegna Antonella; quest’ultima le assicura che il ristorante è ben provvisto di viveri; Micol confermerà, poi, che il cibo è Una giornalista italo-americana nell’Isola per svelare i segreti e le magie del passato veramente squisito e che il luogo è delizioso, tanto da e alla ricerca di ricette sarde asserire che le parole ben difficilmente riusciranno a descriverli. La signora Palimodde (titolare dell’albergo) le el maggio del 2001, sulla rivista “Italian Cooking and una panca mentre fumano e passano il tempo facendo attende, le saluta affabilmente e le accompagna nella visita N Living” (Vita e cucina italiana), la giornalista Micol pettegolezzi; osserva un gruppo di ragazzi che, con gli della sua splendida proprietà; la Negrin scrive che i capelli Negrin ha pubblicato un lungo ed interessante articolo zainetti sulle spalle, corrono sollevando piccole nubi di della signora Palimodde sono raccolti in una crocchia e riguardante la Sardegna, dal titolo “Simple, genuine, polvere; osserva anche una donna del luogo che ha che i suoi occhi sono brillanti e penetranti. pristine: one Island whose flavors have remaind true” penetranti occhi neri e che tiene sulla testa un cesto di La giornalista è attratta dalla vista di una mezza dozzina (Semplice, genuina, primitiva: un’Isola i cui sapori sono vimini, da usare per gli acquisti. di giovanotti che controllano la cottura dei maialetti da rimasti genuini). Di questa giornalista, Biba Caggiano ha Il luogo della scena descritta è Orgosolo, un piccolo paese latte che arrostiscono in un forno funzionante all’aperto; scritto: “La sua conoscenza del cibo, delle tradizioni e della posto all’interno dell’Isola, abbastanza noto per i suoi qui, apprende anche come sia intensamente aromatica la storia d’Italia è meravigliosa”. bellissimi costumi tradizionali, per la sua storia costellata salsa preparata con carne di cinghiale; si stupisce alla Chi è Micol Negrin? È una giornalista di origini italiane e, spesso anche da fatti luttuosi e per le significative pitture vista dei camerieri che camminano come modelle per per la precisione, milanese. Quando era ancora una murali. La Negrin dice di non essere venuta in Sardegna portare piatti in cui brillano fogli di pane “guttiau”, bambina, si era trasferita a Montreal con tutta la sua con gli occhi dei normali turisti e di non sentirsi irrorati di gustoso olio d’oliva e accompagnati da pezzi di famiglia. Fatti gli studi presso il “Premier College” interessata a vedere le brillanti spiagge della Costa pecorino. Nell’assaggio dei “malloreddus” conditi in salsa (Canada) e nel “Canada’s premier culinary academy”, ha Smeralda, o le stazioni climatiche popolate da personaggi di cinghiale, è d’accordo con Antonella: il cibo qui è conseguito la laurea in “Scuola di cucina”. Fino a pochi ricchi e famosi, né per frequentare le chiassose discoteche realmente prelibato. Dopo il pranzo, Antonella e Micol si anni fa, dopo aver insegnato nel “Premier College”, nel o i ristoranti a cinque stelle; essa è venuta per vedere ritrovano in un prato erboso: un belante gregge che sta “Canada’s premier culinary academy” e nell’“Institut de l’altra Sardegna, l’Isola ignota, quella che conserva tanti dietro di loro è guidato da un pastore, caratteristico perché Tourisme et d’Hotellerie du Québec”, è stata redattrice del segreti e la magia del suo antico passato. Le ha fatto da la sua pancia sporge bene al di là della camicia blu che periodico “La Cucina Italiana”; attualmente, è docente guida Antonella Chessa, una giovane sommelier di Orosei indossa. Il pastore risponde col capo al loro cenno di presso l’“Institute of Culinary Education” di New York. che, con la famiglia, gestisce un piccolo albergo e un saluto ed intuisce che, in quella giornata chiara e calda, le La Negrin è un’appassionata esploratrice della sua nativa ristorante nelle vicinanze del suo paese e dove la Negrin due donne siano in cerca di un qualche ruscello. Italia, ove torna tutti gli anni alla ricerca di ricette ha soggiornato per alcuni giorni, scoprendovi molte Poco dopo, solo a cinque minuti di marcia sulla via per regionali. Il suo libro più importante gustose pietanze (le ricette le ha descritte in chiusura “Su Gologone”, la Micol e la guida si trovano in una è “Rustico: La cucina italiana regionale”. dell’articolo). Dice di aver molto apprezzato dei piatti a località naturale di rara bellezza e provano un senso di Nell’articolo succitato (inviatomi via email da mia figlia base di bottarga con pomodorini e sedano, zuppa di fregola meraviglia e di serenità. Antonella e la giornalista ne Luisa, residente in California) e dedicato alla Sardegna, la con menta, malloreddus in salsa di cinghiale e arrosto approfittano subito per immergere nell’acqua le dita dei Negrin racconta di essersi trovata in un piccolo parco, d’agnello con finocchio selvatico. piedi e, nel contempo, per pianificare il resto dell’attività nelle ore in cui il sole di mezzogiorno cade sulla testa delle La guida l’accompagna a vedere alcuni dei più bei murali pomeridiana, prima di far rientro all’hotel “Su Barchile”. persone in modo impietoso; lì, vede degli uomini seduti su di Orgosolo, tra cui quello raffigurante una splendida Mentre si godono la freschezza del luogo e vedono le centinaia di pecore che brucano sull’alta ed ondeggiante erba, le due turiste si sentono felici di condividere questo AUSTRALIA momento con le sole due persone che si trovano in quel posto: il pastore che quietamente bada al suo gregge e la donna, la sua guida, che orgogliosamente mostra le Un “Addio” da conterranei a Francesco Cossiga bellezze della sua terra; decidono, così, di andare a vedere Commemorato a Sydney dai sardi d’Australia qualche nuraghe, le misteriose strutture di pietra che resistono fin dal primo secolo avanti Cristo. Antonella è Francesco Cossiga ha sempre avuto Luigi De Luca. Il primo ha voluto ansiosa di visitare i nuraghi, per toccare le loro un rapporto speciale con gli emigrati unirsi a questo “momento di gigantesche pietre con la punta delle dita ed immaginare sardi nel mondo. Un rapporto di raccoglimento nella memoria di che cosa possa essere avvenuto dentro i loro muri che affetto ricambiato. Per questo la sua Francesco Cossiga come Consultore resistono impassibili da oltre tremila anni. Durante la scomparsa ha provocato una grande presso gli Organismi Regionali visita ad alcuni di questi nuraghi, parla con delle persone commozione nelle comunità di sardi. Sardi e sicuro di interpretare i che si dicono certe che tali costruzioni servissero per la In Australia, a Sydney, come ci ha sentimenti del corregionali”. difesa del territorio; altre persone dicono che erano luoghi scritto Gavina Derosas domenica 22 Il secondo ha voluto rappresentare adatti per celebrare riti religiosi pre-cristiani; altre ancora agosto, nella sede dell’Associazione i giovani che sono nati in Sardegna si sono dette convinte che i nuraghi fossero le normali Culturale e Sociale Sarda (a Auburn e vivono in Australia: dimore degli antichi abitanti dell’Isola. N.S.W.), si è tenuta una “Serata di “anch’io sono nato in Sardegna, Antonella le spiega che, in ogni caso, i nuraghi Addio”. “Ci è sembrato doveroso ad Olbia nel 1988, e ammiro questo costituivano un sicuro riparo dagli avversi elementi della che, anche dalla lontana Australia, i nostro Presidente che non si è mai natura e che la Sardegna ne conta un migliaio, talvolta Sardi onorassero il loro rinomato conterraneo”. vergognato di sottolineare le proprie origini, costituiti da semplici strutture murarie, ma che altri “Alla stampa di tutto il mondo – ha scritto Gavina Derosas senza mai mettere in secondo piano la sovranità fanno parte di complessi massicci, come quello di “Su – ha fatto eco anche il “Sydney Morning Herald”, dello Stato e degli Italiani tutti”. Nuraxi”, dando sempre tranquillità alla campagna sarda. dando a Francesco Cossiga il titolo: “Italian Statesman È stata poi celebrata, da Padre Alberico Jacovone, dei Padri La loro visione, dice la Negrin, portano alla mente gli hard to ignore”. Benedettini di Arcadia NSW, una Messa di Requiem per il Stonehenge (località dell’Inghilterra meridionale ove Ma la “Serata di Addio” che si è tenuta a Sydney, ha voluto defunto Francesco Cossiga. Padre Alberico ha sottolineato sorgono le rovine di un grande complesso megalitico, onorare l’uomo Francesco Cossiga, nel suo più intimo le “radici” umane e cristiane nella vita di Francesco risalente al II millennio a.C.). La giornalista è dell’avviso orgoglio di sentirsi conterraneo e nel suo amore patrio, che Cossiga, valori che tutti noi dobbiamo apprezzare: noi che la vera Sardegna rimane ancora inesplorata e che la per lui e per noi è “amore del paese della mamma”. E emigranti, proprio perchè lontani dalla terra di origine, sua bellezza e il suo mistero restano ancora sconosciuti a mentre il giornale ha ricordato che Cossiga venne in abbiamo il dovere di trasmettere ai figli e nipoti il nostro molti italiani ed ai turisti che amano l’Italia. Australia nel 1988 per il bicentenario dell’Australia, noi patrimonio nazionale e regionale. Anche noi dobbiamo Per cena, Maria, la madre di Antonella, ha cucinato abbiamo ricordato il suo messaggio agli Italiani, di saperci sentir forte il senso di identità e di origine e dobbiamo per loro i famosi “maccarronis de busa” ed ha servito ambasciatori della Patria nel mondo. conoscere la coraggiosa storia della nostra “etnia”. l’agnello arrosto aromatizzato con il fragrante finocchio La serata è cominciata con la lettura del testamento che il Senza conoscere il passato, perdiamo ogni orientamento selvatico (colto da Beppe, il fratello di Antonella, Presidente Cossiga ha fatto a riguardo delle sue esequie: che verso il futuro; o a dirla con un vecchio proverbio: durante il suo giro in bicicletta effettuato nei pressi “abbiano un carattere del tutto privato”. Tutti sono rimasti “Senza Memoria, non c’è Profezia”. della spiaggia di Orosei). colpiti dalla umiltà di questo grande uomo, dal suo La serata si concluse con un fraterno “ricevimento”, La giornalista termina il suo articolo con un glossario, sentimento religioso e dal suo orgoglio di sentirsi Sardo. a base di specialità sarde. Per tutta la serata i partecipanti sempre in inglese, col quale dà una spiegazione di È stata fatta una riflessione sull’origine del suo nome e hanno ammirato la Bandiera dei Quattro Mori. ventiquattro termini sardi, tra i quali pone “pani guttiau, sono stati letti i messaggi di Pietro Schirru e di Salvatore Gavina Derosas pani frattau, pecorinu, seadas e tilicas”. Luigi Spanu IL MESSAGGERO SARDO Dal Mondo 29

ARGENTINA ARGENTINA Visita dell’assessore del Lavoro Il circolo di Villa Bosch alla celebrazione della festa al circolo di Tucuman della Repubblica italiana caffè e pabassini. La manifestazione per il 64° anniversario della Nella sede del circolo nel centro della Repubblica si è svolta a Caseros nel distretto città sono stato accolti da un nutrito di 3 di Febbraio, alla periferia di Buenos Aires gruppo di soci con i quali si sono trattenuti al pranzo preparato dalle Alla festa per il signore del direttivo. 64° anniversario La Prof.ssa Sara Paz ha pronunciato della Repubblica parole di benvenuto mettendo in rilievo Italiana, l’importanza e la necessità di coinvolgere domenica 13 i giovani nelle associazioni. L’assessore giugno, ha Manca ha ringraziato per l’accoglienza partecipato una illustrando la politica che intende attuare delegazione della la Regione Sardegna a favore dei sardi Associazione emigrati e dei loro discendenti. “Sardegna” di omenica 25 luglio l’assessore del Lavoro, Un ruolo da protagonisti lo hanno avuto i Villa Bosch. D Franco Manca, accompagnato da Pino Dessì, giovani, che hanno catturato l’attenzione delle più La manifestazione si è svolta a Caseros, nel comune delle Acli, componente dell’Ufficio di presidenza di cento persone, tra bambini, ragazzi e anziani di 3 di Febbraio, sotto gli auspici del Console Generale della Consulta dell’Emigrazione, ha visitato il che hanno partecipato al pranzo. d’Italia, Giancarlo Maria Curcio, e del Vice Console circolo sardo del Nord Ovest Argentino Un momento di commozione è stato suscitato del Consolato d’Italia del distretto 3 di Febbraio, a Tucumán. Il presidente del circolo, Sara Paz dalla relazione della giovane Leonarda Toro Ettore Dattoli. La ricorrenza è stata dichiarata d’interesse Municipale, Vargiu e il Consultore Vittorio Vargiu hanno Pinna, che ha ricordato i suoi nonni ed è diventata la festa dell’Emigrante italiano. Vi accompagnato gli ospiti dall’aeroporto al villaggio e ha sottolineato l’importanza di mantenere hanno partecipato diverse istituzioni italiane del turistico del Cadillal, dove il circolo ha realizzato vive le tradizioni e il legame affettivo che loro distretto di 3 di Febbraio, San Michele, Josè C. Paz. una sede sportiva ricreativa in un terreno di due le hanno tramandato. La giornata è stata una festa di intercambio culturale ettari donato dal governo di Tucumán. I professori del Laboratorio di tango del circolo, e sociale. Nello stand del circolo “Sardegna” I visitatori sono rimasti sorpresi sia dalla bellezza Diego Espinosa e Maria Ines Juarez hanno offerto sono stati offerti dolci tipici della Sardegna: pabassinos, del posto, che dalle opere che vi sono state un applaudito spettacolo. I giovani, Renzo pardulas, periquitos, panadas, tutti confezionati realizzate. Nella visita sono stati accompagnati Spuches, vicepresidente, e Jessica Saurral, artigianalmente dalle socie dell’associazione da Ernesto Manca, membro del Direttivo, hanno offerto un omaggio agli ospiti in ricordo che si sono prodigate senza pausa per soddisfare e dalla socia Fernanda Vargiu, chi gli ha offerto della visita a Tucuman. le numerose richieste dei compaesani. I giovani associati, vestiti con il costume sardo, hanno distribuito al pubblico un foglietto con PERÙ informazioni sulla Sardegna, sulla sua posizione geografica, su costumi, tradizioni, musica, cultura e sulla generosità ed amabilità della sua gente. Collaborazione tra il circolo di Lima Una rappresentanza della comunità sarda ha sfilato con la bandiera dei Quattro Mori. Una giovane e quelli di Madrid e Barcellona di origini sarde ha particato al concorso per la elezione della Regina dell’Emigrante. Un accordo per far conoscere la lingua con il format “Sa limba sarda sartende fronteras” Nel corso della manifestazione si è esibito, molto applaudito, il gruppo folkloristico del circolo Occasione importante massimi livelli) sardo di Rosario. La musica e la coreografia per sigillare nuove chiudendo i lavori ha diversa di quella delle altre regioni d’Italia future collaborazioni ricordato come la hanno suscitato grande ammirazione. nel Perù tra i lingua locale, il rappresentanti del Quechua (che è USA circolo “Ulisse Usai” parlata soprattutto di Lima e i Circoli nel versante Andino) Un sardo alla maratona sardi in Spagna (in sia attualmente una rappresentanza per le lingua che del Vermont due Associazioni, scomparrmfo e ha Gianni Garbati, lanciato l’idea che in Come tutti gli anni il 30 maggio si è Presidente del circolo occasione dell’arrivo svolta la maratona del Vermont Sardo di Madrid) si è in Perù dei U.S.A, seconda solo a quella di New svolta a metà luglio rappresentanti sardi, York, con la partecipazione di molte nella capitale si organizzino anche migliaia di persone, tante delle quali peruviana. incontri per conoscere di origine sarda e italiana, di tutte L’idea è quella di far conoscere e discutere su e confrontare le esperienze per diffondere e le età. Molti dei nostri connazionali “Sa Limba” attraverso il “format” “Sa limba insegnare le due lingue nei propri Paesi. si sono piazzati in ottime posizioni. sarda sartende fronteras”, fino ad oggi Il rappresentante del Perù nella Consulta Durante lo svolgimento della gara, presentato con successo a Madrid e a Berlino (a regionale dell’Emigrazione, Giancarlo Farris ha Antonio Murgia, Sovrintendente settembre di questo anno a Barcellona), una auspicato inoltre che in occasione degli incontri Capo della Polizia di Stato in serata culturale dove la Lingua Sarda è la sulla lingua, si organizzi un tour anche nel Congedo, di origine Ogliastrina-Barbaricina, ha protagonista, realizzata in forma si spettacolo, vicino Brasile, approfittando della presenza consegnato la rivista “Fiamme Oro” dell’Associazione gode della presenza di un professore di Lingue, all’incontro del rappresentante del circolo sardo Nazionale della Polizia di Stato al suo collega della Xavier Frias, un editore, Francesco Cheratzu, di Minas Gerais, Leandro Mereu, che si è detto State Police del Vermont con l’intento di creare un gemellaggio tra i due Corpi nell’immediato futuro. uno scrittore/traduttore, Nanni Falconi e le contento dell’iniziativa e che la proporrà ai La rivista “Fiamme Oro” è stata molto apprezzata letture recitate, in sardo, dall’attrice Cristina circoli del Brasile. A chiusura è stato letto un dal Seargent Bradle. Maccioni (del Teatro Stabile della Sardegna). saluto da parte del presidente dell’Associazione Murgia, fino al 2007 ha vissuto a Savona ed era molto Il Presidente del circolo di Lima, Pierpaolo Fernando Santi Sarda, Pierpaolo Cicalò, che ha impegnato nell’attività associativa come segretario del Tremendo (che in questo Paese lavora confermato la collaborazione ai futuri eventi circolo “Il Nuraghe” e come coordinatore del Gruppo attivamente anche sul campo culinario, facendo della sua Associazione, sempre attiva da anni a Volontariato della Polizia di Stato in congedo. conoscere le delizie della cucina sarda ai supporto della cultura sarda nel mondo. 30 Sport Agosto-Settembre 2010

CALCIO riuscivamo ad aggredire. Allora è stato bravo Agazzi. Tuttavia, ci hanno tenuto impegnati solo sulle palle inattive”. Un buon esordio che, in attesa della ripresa del Comincia il campionato campionato dopo la prima sosta per gli impegni della Nazionale (convocato anche il rossoblù Lazzari) cancella le perplessità del precampionato, il Cagliari parte col piede giusto che ha palesato alti e bassi nelle prestazioni della squadra, a volte fin troppo in difficoltà a costruire azioni da gol e poco lucida in fase difensiva, come I rossoblù di Bisoli hanno conquistato un ottimo pareggio a Palermo con una ha dimostrato l’ultima amichevole disputata al prestazione convincente - Nazzari convocato in Nazionale - Il ritorno di Acquafresca Sant’Elia contro il Betis Siviglia, squadra della spagnola che si è imposta per 2-1 dopo il condottiero, coriaceo e grintoso per 90’. E la vantaggio realizzato da Matri nel primo tempo. qualità? C’è stata pure quella. Il bel gioco, Bisoli sta lavorando su un gruppo affiatato, con eredità del Cagliari di Allegri, si è visto, a tratti, poche novità rispetto alla squadra guidata compatibilmente con gli attacchi che i rosanero brillantemente da Ballardini pirma e Allegri poi. portavano verso la porta difesa da Agazzi. Non c’è più Marchetti (di cui parliamo a parte), Cossu ha inventato, come al solito, per Matri e sostituito da Agazzi – arrivato a gennaio dalla Nenè, il tandem d’attacco scelto da Bisoli in Triestina – ma soprattutto non c’è più Lopez, attesa che il neo acquisto Acquafresca capitano di mille battaglie, al quale, a 36 anni, raggiunga il top della condizione. non è stato rinnovato il contratto dopo undici Le occasioni da gol non sono mancate. Il stagioni con la maglia rossoblù. brasiliano, di testa, ha avuto per ben due volte Il difensore uruguaiano ha deciso di appendere le l’occasione di superare il bravo portiere di casa scarpette al chiodo. Inizierà a breve il corso per Sirigu, sardo doc, nato a La Caletta ed erede allenatori di seconda categoria, che si terrà in designato di Buffon in Nazionale. Lazzari ci ha Sardegna, pronto a rientrare in società come provato con un gran tiro dei suoi, anche Matri, tecnico, così come Gianluca Festa, l’ex grande nonostante una prestazione non brillante, ha difensore monserratino che da quest’anno ttimo esordio del Cagliari di avuto le sue buone occasioni. allena la squadra Primavera (Giorgio Melis, Onel campionato di a Palermo. I Tutte respinte, così quelle costruite invece, dopo aver guidato il Cagliari nelle ultime rossoblù hanno pareggiato per 0-0 sul difficile da Pastore e compagni, neutralizzate cinque giornate dello scorso campionato, campo dei rosanero nel “derby delle Isole” al da un ottimo Agazzi, il successore di Marchetti dopo l’esonero di Allegri, guiderà gli Allievi). termine di una partita equilibrata e combattuta. a custodia della porta rossoblù. Al posto di Lopez, dal Cesena, fortissimamente Carattere e qualità, aveva chiesto alla squadra il Un buon punto che ha soddisfatto l’esordiente voluto da Bisoli, è arrivato il centrale Biasi, 31 neo allenatore del Cagliari alla vigilia del suo Bisoli. “Una bella partita – ha commentato il anni, una buona carriera tra serie B e C ma a esordio su una panchina di serie A, dopo aver tecnico di Porretta Terme – soprattutto nei nostri digiuno di esperienze nella massima serie. giocato nel massimo campionato per sei anni con primi 45 minuti, dove abbiamo giocato in agilità Ed è stato colmato, finalmente, anche il vuoto la maglia rossoblù. E nessun timore reverenziale senza perdere l’equilibrio, contro una delle della riserva di Pisano, spesso fuori nei confronti dei padroni di casa. squadre più forti del campionato. Cossu ha per infortunio lo scorso anno e sostituito da Così è stato, con un Cagliari ben messo in campo supportato bene l’attacco. Soltanto negli ultimi 10 Canini costretto a giocare fuori ruolo. che ha rispecchiato il carattere del suo minuti il Palermo ha attaccato di più, non Dall’Albino Leffe è stato acquistato Perico, giovane fluidificante goleador, capace di segnare sei gol nella scorsa stagione in serie B. CALCIO A centrocampo, via Dessena, Barone e Parola, sono arrivati Laner (altoatesino proveniente dall’AlbinoLeffe) e Pinardi, eterna promessa con Il caso Marchetti: da titolare un passato tra Atalanta e Modena, oltre che il ritorno di Sivakov dal prestito al Piacenza. In attacco, confermati tutti i gioielli (solo il a terzo portiere del Cagliari deludente Larrivey è stato ceduto in prestito al Colon, in Argentina), in attesa della definitiva Da portiere titolare della Nazionale campione all’estero (lo volevano Bayern Monaco esplosione del giovane e promettente Ragatzu, è del mondo a terzo portiere nel Cagliari, e Arsenal). Invece l’unica richiesta seria tornato il “figliol prodigo” Acquafresca, classe emarginato dalla prima squadra durante giunta in viale La Playa è stata quella 1987, e dunque ancora giovanissimo, reduce da un tutto il precampionato e non convocato per della Sampdoria, giudicata, però, anno-no tra Atalanta e Genoa e fortissimante la prima partita della stagione a Palermo. insufficiente dal Cagliari. desideroso di ritornare in quella piazza che lo ha È lo strano destino di Federico Marchetti, il E così Marchetti si è presentato regolarmente lanciato al grande calcio, per nulla intimorito di ventiseienne portiere di Bassano del Grappa, in ritiro con la sua vecchia squadra ma, dover battere la concorrenza di gente come Matri e finito clamorosamente fuori rosa nel intervistato da un quotidiano sportivo, non Nenè per conquistarsi un posto da titolare. Cagliari, dopo i Mondiali che lo hanno visto ha nascosto la sua delusione per il mancato Intanto si è ripreso la “sua” maglia numero 9, nel protagonista in seguito all’infortunio passaggio alla Samp e la conseguente frattempo passato a Nenè, che gliela ha gentilmente di Buffon, che gli ha spalancato la porta possibilità di disputare la Champions League. restituita per riprendersi quel numero 18 che tanta per il ruolo di titolare in Sudafrica. Apriti cielo! Dichiarazioni che hanno fortuna gli portò nella sua esperienza portoghese al Ma da lì, paradossalmente, sono iniziati mandato su tutte le furie il presidente Madeira, dove è stato capocannoniere nel 2008/09, i guai per Marchetti. Cellino e scatenato la reazione prima di sbarcare in Sardegna, con 20 reti. I campionati del mondo, si sa, sono andati degli ultras cagliaritani che, E dopo essere stato la stella dell’Under 21, malissimo per gli azzurri ed anche il portiere alla prima amichevole, non hanno ora Acquafresca vuol tornare a fare tanti gol, rossoblù non è riuscito a salvarsi dal perso l’occasione per insultare Marchetti, non solo per il Cagliari, ma anche per il neo disastro generale, palesando alcune accusato di scarso attaccamento ct azzurro Prandelli, che in queste prime incertezze in occasione dei gol subiti, alla maglia rossoblù. convocazioni ha dimostrato di fare molto soprattutto nell’ultima, clamorosa sconfitta Da quel momento la frattura non si è più affidamento sui giovani (non a caso è stato con la Slovacchia che è costata l’eliminazione dell’Italia. sanata. Marchetti ha vissuto da separato in casa sino alla convocato anche Astori per la prima amichevole Ma poi cosa è successo? È successo che Marchetti, prima giornata di campionato. Non solo, il Cagliari ha d’agosto a Londra contro la Costa d’Avorio). partito per il Sudafrica già sul mercato (Cellino aveva confermato la fiducia al numero uno Agazzi e acquistato Cellino è convinto di aver costruito un’ottima dichiarato che sarebbe stato ceduto, non a caso la società un portiere d’esperienza come Pelizzoli per fare il vice. squadra, affidata ad un tecnico emergente come rossoblù aveva già puntato sul suo sostituto, Agazzi, E negli ultimi giorni di calcio mercato si pensava che Bisoli, con l’obiettivo minimo, naturalmente, di preso già da gennaio), non ha avuto le richieste Marchetti potesse essere ceduto, anche in prestito, conquistare la salvezza, ma senza disdegnare che ci si aspettava e che meritava, visto i due grandi a qualche altra società. Così non è stato: il mercato si è traguardi più ambiziosi, magari approfittando campionati disputati con la maglia del Cagliari. chiuso ufficialmente il 31 agosto e il portiere veneto è del flop di qualche squadra blasonata partita Cellino contava di venderlo per 15 milioni di euro. Alla rimasto a Cagliari. Ma è difficile pensare che il portiere con ambizioni maggiori di quelle del Cagliari. Juve, in caso di cessione di Buffon, o al Milan. O magari della Nazionale possa restare fermo un anno. A.F. Andrea Frigo IL MESSAGGERO SARDO Sport 31

WINDSURF dell’anno nelle acque di Cadice, in Spagna, il titolo europeo Tecnho 293. Un successo che era stato preceduto dal bronzo ottenuto al Mondiale di Weymouth, Inghilterra, e dai titoli italiani Techno Una sarda conquista il titolo 293 e Slalom del Poetto. Marta è una ragazzina minuta ma molto grintosa e, soprattutto, molto semplice e di poche parole: “L’anno venturo di campionessa del mondo passerò alla categoria Under 17 – dice la neocampionessa mondiale –, mi dovrò cimentare con una tavola e una vela più grandi. A Martigues, in Francia, impresa storica di Marta Maggetti - Dopo 30 anni ritorna Il mio sogno è approdare alla classe olimpica, in Sardegna un titolo iridato quella che ha portato tanta fortuna nelle olimpiadi ad Alessandra Sensini”. prestazione, quella della Rispetto al windsurf degli anni Ottanta, quando la giovanissima portacolori del Sardegna dominava in tutto il mondo nella tavola Windsurfing Club Cagliari, che a vela inventata da un californiano, Marta in Provenza ha messo tutti in Maggetti è in grande anticipo, visto che ha fila, chiudendo il Campionato conquistato i primi successi internazionali a poco Mondiale con un bottino meno di 14 anni. Manuela Mascia vinse il suo personale davvero invidiabile: primo il Mondiale della classe Windsurfer (titolo cinque primi e un sesto posto. che poi fu conquistato per due volte anche da Un ruolo di marcia che non ha Paola Toschi nella classe Mistral) all’età di 18 concesso spazio alle avversarie anni. Ma allora il windsurf era diverso, lo si che si sono dovute inchinare alla praticava con tavole forse più artigianali meno campionessa di Marina Piccola. sofisticate e con vele ridotte rispetto a quelle che A Martigues, in campo maschile, si utilizzano oggi. Nel Golfo degli angeli, il è salito sul terzo gradino windsurf esplose subito e furono diversi i velisti del podio un altro 15enne cagliaritani che si misero in evidenza in campo cagliaritano: Michele Cittadini, nazionale e internazionale. Oltre Manuela Mascia anche lui portacolori e Paola Toschi, più volte mondiali, sbaragliarono distanza di trent’anni, la Sardegna riscrive il del circolo della Prima fermata del Poetto. Paolo Brianda, Sandro Mamusa, Maurizio Loi, A proprio nome nell’albo d’oro del windsurf È già un piccolo fenomeno Marta Maggetti che, a Paolo Roberto, Alberto Loviselli, Alberto Diaz, mondiale. A conquistare il titolo iridato è stata la dispetto della sua giovanissima età, dimostra di Maurizio Strazzera, tanto citarne alcuni. giovanissima cagliaritana Marta Maggetti, che a non essere per niente acerba per la sua categoria. Un’epoca davvero mitica che si sta riproponendo Martigues, in Francia, si è imposta nella categoria Compirà 15 anni il prossimo gennaio, ma può già con le nuove leve della squadra del Windsurfing Under 15 della classe Techno 293, la tavola a vela vantare un notevole palmares: ha iniziato la Club Cagliari guidata dal tempiese Mauro Covre. propedeutica a quella olimpica. Una grande stagione alla grande, conquistando all’inizio Sergio Casano

BOXE mediomassimo Alessio Rondelli. Il boxeur di Carbonia, dopo la sconfitta prima del limite contro il napoletano Andrea Di Luisa, ha ceduto Il pugilato sardo tra incertezze e speranze anche sul piano fisico. In ballo l’occasione per combattere per il titolo italiano di categoria. La crisi economica grava anche sulla boxe - In attesa di rivedere sul ring i campioni Accertamenti sanitari e tutto si è al momento più affermati - Luciano Abis conquista la corona europea dei pesi welter bloccato in prospettiva per Rondelli. Mancano le notizie su un suo possibile ritorno all’attività. Il pugilato sardo non se la campioni più attesi Altro nome e altri, si spera, possibili cazzotti passa proprio bene. I tempi al rientro, almeno si spera. vincenti per il pugilato sardo. Stiamo parlando felici con tanti campioni e Il campione europeo dei del 34 enne Andrea Sarritzu. Il pugile quartese, molte riunioni sono passati. supergallo, Simone Maludrottu campione europeo dei mosca, è stato recentemente Colpa della crisi economica non combatte ormai da quasi promosso al primo posto nella classifica della WBO. che fa sentire i suoi effetti un anno. Precisamente dal 20 Questo fatto significa che Sarritzu diventa lo anche nel mondo dei guantoni. novembre, quando è uscito sfidante ufficiale al titolo mondiale di categoria, parecchie le spese da sconfitto con onore dal detenuto dal messicano Julio Cesar Miranda. affrontare e le difficoltà confronto con il britannico Come e quando sarà possibile che il match organizzative. Gli incontri Rendall Munroe. Aveva si disputi non è dato sapere. nell’isola sono sempre più rari l’opportunità di misurarsi in Infine un accenno a Lorenzo Cosseddu, e gli appassionati hanno poche chance per vedere un match di rodaggio con lo spagnolo Francisco che recentemente ha fallito l’assalto al titolo all’opera i loro campioni. “Kiko” Martinez, ma è incorso in un serio tricolore contro Matteo Stignani di Cesena. L’ultimo match di un certo livello si è svolto a fine incidente e ha dovuto sottoporsi ad accurati esami Ma per lui sembrano esserci buone notizie. luglio a Quartu Sant’Elena ed ha portato buone specialistici. In tutto questo periodo tante cose La nomina a sfidante ufficiale del polacco Gregor notizie per i colori isolani. Luciano Abis, davanti al sono avvenute nella categoria dei supergallo e sono Proska, 25 enne, per il titolo dell’Unione Europea pubblico amico, è riuscito a conquistare la corona cambiati gli scenari. L’Ebu riconosce a Maludrottu dei pesi medi. dell’Unione europea dei pesi welter (si tratta il ruolo di sfidante ufficiale al titolo europeo Quella del 2010, manca ancora qualche mese, della sigla della sorella minore del titolo europeo ma non sarà facile ripartire contro avversari sembra nel complesso un annata decisamente Ebu, vero e proprio). Ha sconfitto ai punti agguerriti a partire proprio da Martinez. sfortunata per la boxe sarda, che oltre a fare al termine di un incontro per nulla esaltante Si attende anche il rientro sul quadrato del peso i conti con i “conti che non tornano” il belga Kobe Vandekerkove. Match concluso deve subire gli incidenti di percorso dei suoi pugili all’ottava ripresa per intervento medico. più conosciuti. Intanto una segnalazione Abis, 31 anni, aveva già tentato l’assalto al titolo Due sardi campioni positiva arriva da Alghero. continentale nel 2009, subendo l’unica sconfitta A luglio nella Villa Maria Pia c’è stata una della sua carriera ad opera del polacco Jackiewicz. regionali Piemonte manifestazione dal titolo emblematico “Tributo alla 28 vittorie su 29 incontri sono comunque un boxe algherese”. Promossa dalla Accademia Franco ruolino di marcia da autentico “bazooka”, come di Mezza Maratona Mulas. Scopo ricordare un grande pugile del viene soprannominato il boxeur quartese. passato, Salvatore Burruni e mettere sul ring Ci sono anche due sardi, entrambi di Villasalto, tra i “Questa vittoria – dichiara Abis – spero serva ad vincitori dei Campionati Regionali Piemonte di Mezza diversi giovani boxeur. Hanno combattuto in 14, aprirmi la strada verso il titolo europeo detenuto Maratona (Km. 21,097). di cui sei algheresi. E ci sono stati alcuni da Matthew Hatton (pugile di Manchester). Adesso Enzo Cinus si è laureato Campione Regionale combattimenti femminili niente male. mi riposo un po’ e poi vediamo cosa succede”. Piemontese di Mezza Maratona Categ. MM 60 e Che sia la volta buona per avvicinare i più giovani Ma a parte Abis, cosa sta succedendo agli altri Annamaria Serrao ha vinto il titolo nella Categoria MF 55. al sacrificio e alla tenacia della boxe? Attendiamo pugili sardi? Facciamo una breve carrellata sui gli sviluppi. Andrea Porcu IL MESSAGGERO 32 Cultura SARDO

I REPORTAGES DI VIAGGIO DI NICOLA LECCA Il lago di Ginevra In bilico tra Svizzera e Francia è il più esteso dell’Europa occidentale - Scenario adorato dai romantici e scelto da Lord Byron e da Rousseau - I suoi panorami stimolano l’ispirazione degli artisti

oluto dal destino allora, continuano a V quindicimila anni fa, muoversi sulle sue acque con esattamente in bilico tra la la loro consueta lentezza, Svizzera e la Francia di oggi, proprio mentre i nuotatori il lago di Ginevra, con la sua della gara annuale fiabesca forma a mezzaluna e cominciano ad arrivare a i suoi 582 chilometri destinazione: hanno nuotato quadrati, è il più grande lago molto a lungo, hanno le di tutta l’Europa occidentale. labbra blu dal freddo, e sono Lungo le sue sponde – confine esausti, ma felici di essere del regno dell’uomo con riusciti nel loro intento. È quello del pesce persico del bello vedere il loro sorriso luccio e del coregone – si mentre ad uno ad uno trovano luoghi incantevoli e attraversano il traguardo, di rara bellezza. La fortezza avendo cura di mostrare ai medievale di Yvoire, per giudici di gara il numero esempio, la romantica Vevey, identificativo scritto in Montreux, e, ancora, grande sul braccio, e Lausanne Ouchy, le sorgenti finalmente potersi riscaldare di Evian, ma soprattutto il con un caffè bollente. Proprio Castello di Chillon: scenario, in quel momento, il tendone adorato dai romantici e scelto da circo della grande giostra sia da Lord Byron che da veneziana viene chiuso Rousseau per ambientare le lasciando profonda delusione proprie opere. in tutti i bambini che, invece, Ebbene, questo lago sembra vorrebbero salire a bordo dei avere un forte ed esclusivo legame con l’arte: anzi, d’Europa. Le sue terrazze e i suoi balconi sono suoi magici cavalli ancora e ancora. Ma si sa: sembra quasi che le sue acque e i suoi generosi sede quotidiana di colazioni luculliane in cui i l’orario di chiusura, in Svizzera, è un fatto serio. panorami stimolino miracolosamente l’ispirazione. cornetti al gianduia, appena sfornati, profumano Si chiude alle sei in punto: e non c’è niente da Non è mai stato dimostrato scientificamente: in maniera talmente invitante che i passeri si fare. Ai bambini in lacrime, allora, i genitori eppure il lago di Ginevra è riuscito a ispirare – nei avvicinano spesso ai tavoli nella speranza di premurosi ricordano che l’indomani comincerà il secoli – numerose opere d’arte. Nabokov, ad ottenerne qualche briciola. Sono quasi sempre i festival dei giocolieri e che le strade di Vevey ne esempio, abitò per moltissimi anni lungo queste bambini ad accontentarli, o le persone anziane saranno piene fin dalla mattina: sarà una festa sponde in una camera piccola e angusta, all’ultimo rimaste da sole. bellissima e i turisti arriveranno da tutto il piano dell’hotel Montreux Palace (allora Hotel del E, mentre nel vicino casinò di Evian un ricco mondo per ammirarli. Ci saranno anche i Cigno) lo stesso, fra l’altro, in cui Richard Strauss signore giapponese – molto piccolo di statura, mangiatori di fuoco, i clown e i lanciatori di compose le sue straordinarie “Four Last Songs”. eppure trionfale nella sua minuta presenza – coltelli. Si esibiranno lungo le stradine del centro Poco distante, a Corsier-Sur-Vevey, Charlie perde con nonchalance diverse migliaia di Euro al storico e il più bravo fra tutti riceverà un trofeo. Chaplin visse il suo ingiusto esilio, ideò i suoi tavolo della roulette, mentre al Montreux Jazz Il lago di Ginevra, dunque, continua ad attirare ultimi film e, infine, morì nel sonno. Era il giorno festival David Bowie e Miles Davis si esibiscono artisti di ogni sorta: è come una calamita, molto di Natale del 1977. Ed è proprio poco distante con perfezione lasciando pieno d’incanto il loro forte che incanta gli animi sensibili e in grado di dalla sua villa che Freddie Mercury, già malato di pubblico, mentre, a Ginevra, le anzianissime ricevere pienamente la multiforme varietà di Aids, scrisse per i Queen alcune intense canzoni e, signore con la velina nera e il vestito rosa emozioni offerte da ogni istante in maniera soprattutto, la sua ultima opera: “A winter’s tale” shocking portano a passeggio il loro barboncino sempre uguale per tutti o, a dire il vero, forse, un ispirata proprio al lago di Ginevra e alla magia (avendo avuto cura di ingioiellarlo po’ più abbondante per i membri del consiglio della sua atmosfera. adeguatamente): ecco, in quel momento ci si d’amministrazione di una società multinazionale Un luogo privilegiato, il lago di Ginevra: solcato da rende conto che questo lago è veramente un che – per festeggiare degnamente i suoi cento battelli lenti, a vapore: sorvolato in inverno luogo dell’irrealtà. Un luogo misterioso ed anni di attività – ha pensato bene di affittare dall’eleganza di infiniti uccelli che proprio qui, con evocativo che fa bene all’anima e sa renderla più l’intero castello di Chillon. Non volendo lasciare una regolarità sorprendente, si danno serena o, almeno, più leggera. niente al caso, l’amministratore delegato ha appuntamento per sfuggire al buio e al gelo Lo sanno molto bene gli innamorati che, per la avuto cura di ordinare ben cento bottiglie di siberiano. Con commozione ammiravano il loro loro luna di miele, scelgono le camere con vista Champagne Blanc de Blanc e ha perfino volo placido i miliardari americani, appena dopo dell’Hotel des Trois Couronnes di Vevey: anche organizzato un tripudio di fuochi d’artificio che i aver seppellito il loro cagnolino in quell’insolito questo un luogo che riguarda pochi, ma che – bambini, i giocolieri e anche i mangiatori di fuoco cimitero che l’Hotel Beau Rivage Palace di Losanna almeno da fuori – può essere ammirato da tutti. potranno comunque ammirare – sia in cielo che metteva a disposizione dei clienti di lungo corso Il lungolago, del resto, è pubblico. Centinaia e riflessi sulle acque del lago – dalla finestra dei quando questi, durante il loro soggiorno, si centinaia di chilometri in cui ogni panchina è un loro piccoli alberghi affacciati anch’essi (con trovavano a perdere un loro animale da compagnia. invito a fermarsi e a ricordare che la vita è anche molta meno grazia, ma con altrettanta efficacia) Quell’eccentrico albergo esiste ancora, e continua contemplazione. Soprattutto al tramonto quando lungo le sponde di questo lago incantato. a mantenere alta la propria reputazione, il lago di Ginevra – anche conosciuto con il nome © Copyright Nicola Lecca. Tutti i diritti riservati trattati rimanendo uno dei luoghi più teatrali ed esclusivi di lago Lemano – si tinge di rosso. Le barche, da Agenzia Letteraria Internazionale, Milano. per leggere il giornale subito on line www.ilmessaggerosardo.com